RIS n.6 | Dicembre 2018 – Gennaio 2019

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Anno XIV-XV n.6 | Dicembre 2018 - Gennaio 2019

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L’evento Fassi gru: un dialogo necessario Visto in fiera EIMA elettrica per Faresin CTE: CTE ZED 25 HV

Speciale Piattaforme Palazzani: Ragno XTJ 32

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

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Sommario

! s i su M w ic A ne gu GR ag Se TA im S sc IN @ s ew .n

ag Im SC

Anno XIV-XV n.6 | Dicembre 2018 - Gennaio 2019

L’evento Fassi gru: un dialogo necessario Visto in fiera EIMA elettrica per Faresin n.6 | Dicembre 2018 - Gennaio 2019

CTE: CTE ZED 25 HV

Speciale Piattaforme Palazzani: Ragno TJ 32

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

Genie: ibride Z-60/37 FE

Anno XIV-XV n. 6 | dicembre 2018 - gennaio 2019 Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it

JLG: cingolata X33J PLUS

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000_COVER_RIS_N5_2018_.indd 1-3

Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Noemi Aime, Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 45,00 Estero: € 75,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

24/01/19 16:33

Editoriale di Manuela Cortesi

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News > Le brevi a cura della redazione

p. 6

Speciale piattaforme > CTE

La piattaforma giusta di Miriam Spada

La logistica si vede a Stoccarda di Miriam Spada

p. 16

L’evento > Conferenza stampa CICEE

CICEE: passi da gigante di Marianna Senni

p. 20

Preview fiere > OMC 2019

Occhi sul Mediterraneo di Miriam Spada

p. 26

L’evento > Fassi Group

Un dialogo necessario di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 28

Speciale piattaforme > Genie

Un mondo a colori con Genie di Sandro Tozzi

Innovazione a tutti i livelli di Umberto Piagnoni

Spedizione Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

Visto in fiera > Faresin

Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

p. 48

Speciale piattaforme > Haulotte

Full Electric per Haulotte di Umberto Piagnoni

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news

p. 44

Speciale piattaforme > JLG

Periodicità Sono previsti 6 numeri/anno, di cui alcuni pazialmente in lingua inglese

Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737

p. 40

Preview fiere > LogiMAT

Speciale piattaforme > Palazzani

Ragno XTJ 32: perfetta per missioni impossibili di Umberto Piagnoni

p. 34

p. 52

EIMA elettrica per Faresin di Sandro Tozzi p. 58


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Editoriale

Questioni da hacker di Manuela Cortesi

L

a notizia è uscita in anteprima su Forbes (15 gennaio scorso). Trend Micro, un’azienda statunitense che si occupa principalmente di sicurezza informatica, ha realizzato uno studio su diciassette differenti macchinari industriali interessati dal controllo remoto. I risultati sono stati tutt’altro che rassicuranti: hackerare una gru o un macchinario da cantiere che prevede un radiocomando o comunque necessita del classico “pulsante” da premere a distanza, è letteralmente un gioco da ragazzi. A essere vulnerabili sono tutti i dispositivi che utilizzano i trasmettitori (TX) che inviano onde radio corrispondenti a un radiocomando, con un ricevitore (RX) interpreta e reagisce. Il caso tipico...? Il mondo del sollevamento. Quello che avviene durante la trasmissione dell’informazione, ovvero il passaggio del dato sensibile, è il momento in cui tale dato può essere carpito, riprodotto o peggio falsificato: Trend Micro ha delineato addirittura una serie di differenti classi di cyber attacco che possono essere impiegati per far muovere le macchine o interagire nel cantiere. La cosa davvero preoccupante è che in linea teorica diventa facilissimo persino accendere una macchina controllata nonostante l’operatore abbia emesso un arresto di emergenza (estop). Spaventoso, no? Il vero nocciolo della questione, spiega-

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no alla Trend Micro, è insito nella tecnologia di partenza: non è quella wireless standard. Nella quasi totalità dei casi infatti i trasmettitori industriali si affidano a protocolli RF proprietari, magari vecchi di decenni e incentrati principalmente sulla sicurezza immediata dell’operatore a scapito di un concetto più ampio di sicurezza, in primis la protezione dagli attacchi informatici. Tra le malefatte operabili, oltre a muovere i macchinari nonostante l’e-stop, c’è la possibilità di copiare e inviare infinite volte un comando già spedito dal trasmettitore, oppure modificare un comando dopo averne analizzato il protocollo, addirittura clonare lo stesso trasmettitore o sostituire l’originale nelle trasmissioni, fino al vero capolavoro: la modifica del firmware, per avere il controllo totale – e definitivo – della macchina. Per fare ciò bastano poche basi di informatica e apparecchiature da qualche centinaio di dollari (il prezzo aumenta nel caso ci si voglia allontanare dal cantiere maggiormente: più si accresce la distanza dal cantiere, più si necessita di un’apparecchiatura potente, ma si parla di costi che si aggirano nell’ordine di un migliaio di dollari). Certo lo scopo primario di Trend Micro lo immaginiamo tutti. Ma quanti possono dire di aver davvero finora affrontato la questione, prima che diventi un fatto di cronaca?◀

IL SITO DI TREND MICRO: https://www.trendmicro.com/vinfo/us/security/news/vulnerabilities-and-exploits/ attacks-against-industrial-machines-via-vulnerable-radio-remote-controllers-securityanalysis-and-recommendations L’esclusiva su FORBES: https://www.forbes.com/sites/thomasbrewster/2019/01/15/exclusive-watch-hackers-take-control-of-giant-constructioncranes/#3195d7a01d0a


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News > Le brevi

Genie

Nuove soluzioni finanziarie “stagionali” per i clienti Genie, EMEAR Nelle regioni di Europa, Medio Oriente e Africa e Russia (EMEAR), il sollevamento aereo è spesso un business stagionale che per molte società di noleggio può essere finanziariamente impegnativo. Offrendo la flessibilità finanziaria da cui le loro attività dipendono, i clienti Genie possono beneficiare della scelta di un nuovo “Programma di Pagamenti Stagionali” per aiutarli a mantenere liquidità quando ne hanno più bisogno.

funzione della posizione geografica dell’impresa.» E continua: «Nei paesi del Nord Europa, per esempio, la bassa stagione generalmente coincide con i freddi e umidi mesi invernali da novembre a marzo. In altri paesi europei, il guadagno tende a diminuire nel mese di maggio a causa della ricorrenza di feste nazionali, o a luglio ed agosto, a causa della combinazione di temperature estremente calde e ridotto personale durante le vacanze estive.»

Per Jacco de Kluijver, Vice Presidente Vendite e Marketing di Terex AWP in EMEAR: «La stagionalità spesso porta ad un divario tra il reddito e le spese in periodi diversi dell’anno in

Garantendo la flessibilità di cui i clienti hanno bisogno a supporto del loro business in uno specifico periodo dell’anno, il Programma di Pagamenti Stagionali di Terex consente di pa-

Nacanco

Nasce il brand Nacanco Nove Debutta sul mercato il brand Nacanco Nove che riunisce sotto un unico denominatore le competenze, il parco macchine e l’offerta di servizi di Nacanco e di Nove, due società di noleggio leader in Italia nella locazione di piattaforme di lavoro aeree. Le due realtà sono entrate a far parte da mesi di Loxam Access, società del gruppo multinazionale Loxam, che ha voluto mantenere entrambi i riferimenti per sottolineare la consolidata esperienza e la forte presenza nel mercato che entrambe le società hanno sviluppato nel tempo. Con l’unione delle risorse e il supporto delle sinergie con il gruppo Loxam è stata creata una realtà di riferimento a livello nazionale nel settore del rent specialistico, che può contare su un parco macchine a noleggio di oltre 3.000 unità e su una copertura capillare del territorio, grazie alle sedici filiali dislocate in tutta la Penisola. Nacanco Nove si propone alla clientela come fornitore presente in tutte le

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regioni d’Italia, con un’offerta di servizi omogenea, in grado di soddisfare le diverse esigenze operative delle aziende dei settori delle costruzioni, dei servizi, dell’impiantistica, della logistica e dell’industria grazie a una flotta moderna continuamente aggiornata, efficiente, produttiva e caratterizzata da rigorosi controlli ed elevati standard di sicurezza. «Con la creazione di Nacanco Nove», spiega Gianni Ballarin, già Amministratore Delegato di Nove e ora Responsabile dello sviluppo del business del gruppo sul territorio nazionale, «la clientela ha un unico interlocutore da Nord a Sud, con procedure di lavoro omogenee e ben rodate e un’offerta di servizi di noleggio e di assistenza uniformi in tutta la Penisola, basata sulle migliori pratiche operative. In prospettiva, potrebbe esserci un ampliamento della presenza aziendale in alcune aree strategiche d’Italia». «Con l’introduzione del nuovo brand», precisa Marzia Giusto, Direttore Gene-

rale di Loxam Access, «vogliamo ribadire il concetto che due aziende conosciute e stimate sul mercato hanno unito le proprie risorse per muoversi in modo uniforme e coordinato per soddisfare le esigenze di noleggio in tutta Italia. Il piano d’integrazione delle due realtà coinvolge tutti i settori societari, dal commerciale alle aree amministrativa e operativa. L’obiettivo di questa evoluzione è di creare maggiore efficienza all’interno dell’organizzazione per essere più efficaci e dare risposte adeguate alle esigenze del cliente finale. Rientra in quest’ambito il previsto rinnovo del 10% della flotta a noleggio, che sarà portato a termine entro il prossimo anno. Tutte le new entry in flotta sono state scelte dalla Direzione per garantire agli utilizzatori i massimi livelli di sicurezza sul lavoro, di produttività e di semplicità d’impiego, grazie anche alla partnership con case costruttrici internazionali». Il management di Nacanco Nove insieme a quello di Loxam è costantemente al lavoro per sviluppare le mi-


gare meno nei periodi dell’anno con attività più lenta in cui c’è bisogno di liquidità supplementare a sostegno delle loro attività o per investire ed espandersi, andando a pagare poi la differenza quando il loro business raggiunge i picchi stagionali.

«Trovare il giusto equilibrio tra la diminuzione dei ricavi e il pagamento dei costi fissi è un problema comune per molte società di noleggio», dice Stuart McDowall, Direttore Europeo, Servizi Finanziari Terex (TFS). «Il nuovo programma di pagamenti stagionali di Terex punta ad aiutare i clienti a pianificare i propri investimenti in anticipo con un piano di finanziamento che fornisce loro supporto extra per mantenere liquidità quando le loro attività ne hanno più bisogno.»

gliori soluzioni di noleggio, servizio e sicurezza. La fine dell’anno segna così l’inizio di un percorso di integrazione e crescita per guardare al futuro con entusiasmo.

Chi è Loxam Access A novembre 2017 è nata la società Loxam Access Srl, grazie all’acquisizione di Nacanco SpA da parte della multinazionale francese Loxam. L’ingresso di Loxam nel mercato italiano del comparto Piattaforme Aeree viene così consolidato grazie a Nacanco, azienda leader nel noleggio di mezzi per il sollevamento aereo che ha operato dal 2001 sul territorio nazionale. Nove, acquisita la Loxam Access a luglio 2018, è una società di rent con sede a Roma e sei filiali in tutta Italia. Grazie alle 16 sedi operative, uno staff di 165 dipendenti altamente qualificati e un parco con oltre 3.000 mezzi, Loxam Access si pone come punto di riferimento nel settore del noleggio di mezzi per il sollevamento aereo. Forte dell’esperienza maturata negli anni, è una società in espansione che pone la massima importanza alla qualità e la varietà dei servizi offerti: dalla consulenza commerciale, all’assistenza tecnica, al noleggio presso i paesi esteri, al servizio di “customer service”. L’obiettivo è quello di accompagnare il cliente dalla fase della scelta della macchina fino alla fine del suo utilizzo. Loxam Access è particolarmente impegnata nella sua opera di sensibilizzazione sul tema della sicurezza nell’uso delle macchine.

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News > Le brevi

Linde MH

Nuovo partner per Linde in Friuli Venezia Giulia Un Network Sales & Service sempre più radicato per rispondere ancora più velocemente alle tue esigenze Dal 1° gennaio 2019 nell’ottica di una più efficiente e capillare presenza nell’area del Friuli Venezia Giulia, le at-

tività di vendita, noleggio e assistenza di carrelli elevatori oltre alle soluzioni di intralogistica Linde, normalmente gestite dalla Filiale del Triveneto, saranno supportate anche dall’Officina del Carrello come partner ufficiale Sales&Service Linde Material Handling.

Chi è l’Officina del Carrello Dal 1979 Officina del Carrello opera nel

settore della logistica e della movimentazione merci, ponendo al centro del proprio lavoro le problematiche e le necessità legate alla movimentazione dei materiali, nei magazzini e nelle aree esterne. Nata come piccolo centro di assistenza tecnica autorizzata l’azienda è diventata, in 40 anni di attività una realtà grande, completa e all’avanguardia, in grado di offrire il meglio delle tecnologie disponibili sul mercato.

Venpa

25 anni di formazione in Venpa Il 2019 è un anno importante per GV3 Venpa, in quanto festeggia i 25 anni di attività del proprio settore formazione, che forma e abilita operatori all’uso di mezzi da cantiere. Risale al 1994 il rilascio del primo vero attestato di formazione per operatore di piattaforma aerea. Ad oggi sono più di 6.000 addetti ai lavori che operano con i nostri patentini, in Italia e nel mondo. Quali sono i motivi per cui le aziende hanno scelto i corsi di abilitazione Venpa? La centralità dell’operatore Questa è la parola d’ordine che fin dall’inizio ha spinto GV3 Venpa a lavorare con passione e coscienza, ponendo sempre la massima attenzione alle peculiari esigenze formative dei partecipanti ai nostri corsi. La nostra didattica si basa infatti a 360° su questo aspetto: focalizzare i molteplici campi d’impiego delle attrezzature dove il cliente si trova di consueto ad operare. Docenza con ventennale esperienza nel settore sollevamento e movimento terra

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Molti formatori improvvisati tendono a minimizzare questo aspetto, senza tenere conto che non è possibile insegnare quello che non si conosce. Inoltre, il regolamento imposto dall’accordo Stato Regioni del 20/02/2012 obbliga i docenti ed addestratori di attrezzature ad avere almeno tre anni di esperienza diretta e provata sull’utilizzo delle macchine… i docenti di GV3 Venpa ne hanno oltre venti! Il lavoratore/datore di lavoro deve quindi valutare in primis la qualità del formatore. Se un docente esperto ha conoscenze ed esperienza approfondite, riuscirà certamente a trasmettere sempre il massimo ai propri allievi. Indoor training con mezzi idonei al corso in tutte le sedi formative

I candidati possono godere del beneficio di disporre di aree di formazione esterne molto spaziose, utili a svolgere dimostrazioni pratiche e valutazioni di utilizzo. Per eseguire tutti gli esercizi pratici necessari al completamento del corso, bisogna infatti avere a disposizio-

ne macchine idonee e certificate. GV3 Venpa svolge i propri corsi facendo utilizzare ai propri allievi tutte le categorie di piattaforme/attrezzature di norma disponibili a parco per il noleggio. Aule corsi attrezzate e certificate A seguito dell’accordo intercorso con il sindacato nazionale datoriale ADLI, con la collaborazione di ECO Certificazioni di Faenza, Venpa ha ottenuto la certificazione dei propri moderni centri di formazione. I corsi Venpa garantiscono sale accoglienti e pranzi inclusi nel pacchetto formativo. Il pranzo è infatti un momento conviviale e tranquillo, dov’è possibile continuare a discutere di sicurezza e di esperienze d’uso delle attrezzature di lavoro. Venpa è certa di fornire il massimo non solo nel suo ambito di appartenenza – il noleggio di mezzi per il cantiere – ma anche sulla sicurezza e sulla formazione degli operatori. Il settore formazione è indubbiamente un plus, che si aggiunge all’efficiente servizio di consulenza, noleggio e assistenza.


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STILL

La Filiale Adriatica inaugura la nuova sede La Filiale Adriatica STILL si sposta in una moderna e più ampia sede, situata sempre nella Zona Industriale di Modugno, con l’obiettivo di servire ancor meglio i suoi numerosi clienti e sviluppare ulteriormente i servizi offerti. La nuova sede si estende per circa 3.500 mq ed è composta da due ampi capannoni comunicanti tra loro, oltre alla precedente sede adibita a deposito. Il primo è interamente dedicato all’officina e agli uffici rivolti ai servizi di post-vendita, l’altro ospita gli uffici commerciali, gli spazi preposti alla formazione e un’area espositiva di carrelli nuovi e usati. Proprio questa ampia area espositiva consentirà di potenziare il mercato degli usati, rigenerati nel modernissimo ReQuality Center di Lainate. «All’interno degli ampi spazi della nuova sede», spiega Vito Giuliodibari, responsabile della Filiale Adriatica STILL, «potremo innanzitutto potenziare l’attività di vendita dell’usato, rispondendo alle esigenze delle molte piccole e medie imprese interessate all’acquisto di un carrello di qualità ad un prezzo vantaggioso. Abbiamo inoltre realizzato degli spazi dedicati alla formazione, dove organizzeremo corsi dedicati anche ai dealer e ai clienti. Il nostro personale, competente ed affiatato, è pronto per questa stimolante sfida che ci pone davanti a prove importanti: l’obiettivo è continuare a crescere e offrire ai clienti un servizio sempre migliore». Quando fu aperta nel 1993, la Filiale serviva solo Bari e provincia, impiegava 7 persone tra tecnici e venditori e commercializzava circa 100 carrelli l’anno. Negli ultimi venticinque anni il raggio d’azione della Filiale si è decisamente ampliato ed ha raggiunto un’area che comprende Puglia, Basi-

licata, Molise e la provincia di Chieti, un territorio servito anche grazie al supporto di cinque partner. Nella Filiale Adriatica oggi lavorano 45 persone ed i volumi negli anni sono più che quintuplicati, attestandosi a circa 550 macchine l’anno. Con fatturato costantemente in crescita dal 2013 e un market share del 30%, la Filiale Adriatica serve sia grandi clienti come Eurospin e il Gruppo Mossucca, attivo

nella gestione delle operazioni logistiche di asservimento alla produzione dello stabilimento FCA di Melfi, che piccole e medie imprese. Negli ultimi anni un importante driver di crescita è stata l’intralogistica, la Filiale offre infatti servizi di consulenza nell’analisi dei flussi di magazzino e nella progettazione e realizzazione delle soluzioni più adeguate in funzione delle esigenze e degli spazi.

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News > Le brevi

JLG

Jonathan Dawson di jlg promosso alla direzione di Power Towers «Quando Power Towers è stata acquisita nel 2015 era ben consolidata e da allora il suo successo è continuato nel tempo», specifica Karel Huijser, General Manager e vice presidente di JLG EMEA BV. E aggiunge: «Ora siamo pronti per la nuova fase di integrazione ed espansione globale di questa gamma eccezionale di prodotti. L’intenzione è quella di dare impulso all’organizzazione di JLG, indirizzare le sinergie e lasciare un segno sempre più tangibile».

JLG Industries Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, ha il piacere di annunciare che dal 1° gennaio 2019 Jonathan Dawson è il nuovo Managing Director di Power Towers Ltd. Dawson ha preso il posto di Brian King, fondatore di Power Towers, che a sua volta passa al ruolo di presidente del Product Development Board e della R&D della divisione macchine per accesso ad altezze ridotte di JLG. Con l’acquisizione di Power Towers, avvenuta il 1° giugno 2015, JLG ha ampliato il proprio parco di prodotti per l’accesso ad altezze ridotte. L’azienda di Leicester (GB), fondata nel 2007, è infatti specializzata nella progettazione e costruzione di questi macchinari.

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A partire da gennaio 2019, Brian King diventerà il presidente del Product Development Board e della R&D della divisione macchine per accesso ad altezze ridotte, e con Mark Richardson, ingegnere capo di Power Towers, sarà responsabile della messa a punto di nuovi prodotti e dello sviluppo aziendale, in stretto rapporto sia con Power Towers sia con JLG. Anche Sandra King rimarrà al suo posto, a capo del team amministrativo di Power Towers. «Io e Mark siamo molto soddisfatti di questa ulteriore fase di sviluppo di Power Towers», commenta Brian King. «Siamo cresciuti oltre il 100% dopo l’acquisizione e queste nuove scelte permetteranno di accelerare ulteriormente la tendenza, puntando sulla reale presenza globale di JLG e sulle sue risorse. Con Jonathan alla direzione di Power Towers, potremo concentrarci su ciò che più ci piace, vale a dire la progettazione di nuovi prodotti in stretta collaborazione con i nostri clienti».

Dawson è entrato in JLG nel 2006 come Sales Director della divisione europea dei sollevatori telescopici, responsabile della gestione e vendita di questi prodotti in EMEA. Nel 2010 è diventato Senior Director Sales and Customer Support per EMEA Distribution, con sede in Gran Bretagna. Al momento è Senior Sales Director di EMEAIR. In seguito a questo cambio della guardia, Laurent Montenay prenderà il posto di Senior Director of Sales di EMEAIR dal 1° gennaio 2019. Montenay è approdato in JLG nel 2006, grazie all’alleanza strategica con Caterpillar, e da allora ha ricoperto vari ruoli, da Area Sales Manager a Senior Director of Sales and Product Support di EMEA. In JLG è passato da Sales Director Germany all’attuale posizione di Sales Director CEE and France.


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bauma 2019

bauma 2019: più espositori, più visitatori, più opportunità A pochi mesi dall’apertura del salone internazionale bauma il prossimo 8 aprile, Messe München festeggia un nuovo record di espositori: ci saranno oltre 3.500 espositori da 55 Paesi, quasi 100 in più rispetto al 2016. Grazie a bauma PLUS potranno partecipare ancora più imprese. La realtà virtuale porta il cantiere direttamente nei padiglioni della fiera. Infine, dovrebbe essere superata la soglia dei 600.000 visitatori. «Il settore sta letteralmente esplodendo e con esso anche bauma. Abbiamo tenuto conto delle forti richieste e ampliato il nostro centro fieristico nella zona est di Monaco di Baviera a 614.000 metri quadrati. Puntiamo così a offrire una vetrina al maggior numero possibile di espositori. Con bauma 2019 supereremo noi stessi, anche grazie al digitale», afferma Klaus Dittrich, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Messe München. Per la prima volta gli operatori nel padiglione B0 avranno la possibile di proiettarsi in una dimensione virtuale grazie alla realtà virtuale e aumentata. Tutto ciò è possibile grazie a una combinazione di stimoli visivi, acustici e sensoriali, che consentono ad esempio di simulare la percezione del vento. «Gli stand hanno dimensioni limitate, mentre il mondo digitale non ha confini. Con le nuove tecnologie virtuali portiamo il cantiere direttamente in fiera e arricchiamo la nostra offerta digitale,» sottolinea la project manager di bauma Mareile Kästner.

Formula di partecipazione bauma PLUS Un’altra novità sono i modelli bauma PLUS che sempre più espositori portano in fiera. Con bauma PLUS ONSITE gli espositori possono presentare la loro attività su una superficie compatta. bauma PLUS MOVE è un’area di coworking flessibile nella quale gli espo-

sitori si possono incontrare a vicenda. Non solo un’opportunità per le imprese. «Gli espositori possono avere un quadro completo di tutti i fornitori del settore. Anche con l’aiuto delle nostre nuove offerte vogliamo superare la soglia dei 600.000 visitatori e consolidare la nostra posizione di fiera più grande del mondo», spiega il presidente Dittrich.

Giacomo, 27 anni gruista

“Lavoro in totale sicurezza” Magni Telescopic Handlers srl nasce nel 2012 e da subito si presenta al mercato come partner affidabile ed esperto nella costruzione di telescopici rotativi e fissi e di piattaforme aeree. Il saper fare di Magni si traduce in macchine robuste e performanti, con un elevato contenuto di tecnologia ed innovazione. Uno stile costruttivo inconfondibile che parla di qualità, sicurezza e pura passione italiana.

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News > Le brevi GRUPPO MOLLO

Gruppo Mollo: la firma dei contratti di noleggio corre online Nell’ottica di apportare maggiore efficienza alle procedure aziendali e migliorare il servizio offerto ai clienti, il Gruppo Mollo ha introdotto l’utilizzo della firma digitale con archiviazione elettronica per i contratti di noleggio. La firma digitale è l’equivalente informatico della firma autografa, con il medesimo valore legale e con numerosi vantaggi in termini di sicurezza, semplicità, velocità, risparmio. è sicura in quanto è consentita solo a chi possiede le credenziali di accesso al sistema e garantisce l’inalterabilità del documento. è pratica, semplice e comoda da usare: il cliente può infatti firmare il documento in qualsiasi momento e ovunque si trovi, è sufficiente un dispositivo con connessione web (pc, cellulare o tablet).

Rende più veloci i tempi di trasmissione dei contratti, dal momento che non è necessario stamparli e rispedirli firmati. Riduce la gestione in forma cartacea dei documenti, ne azzera i tempi e costi di scansione e archiviazione, il che si traduce in un risparmio di tipo economico. Non ultimo, la digitalizzazione consente di eliminare l’utilizzo di materie prime inquinanti (carta, toner …): è pertanto una soluzione ecologica, a bassissimo impatto ambientale, un ulteriore esempio di quanto sia preciso e concreto l’impegno del Gruppo Mollo nel perseguire una politica aziendale a tutela dell’ambiente.

Trend micro

Se le gru si possono hackerare In un recente studio esposto in esclusiva su Forbes il 15 gennaio, l’azienda Trend Micro ha analizzato una serie di dispositivi per il controllo remoto dei macchinari industriali prodotti da 17 diversi venditori. I ricercatori hanno sfruttato e captato le falle dei radiocomandi che spostano gru e altri macchinari di grandi dimensioni nei cantieri e nelle fabbriche. Il team di Trend Micro ha prima testato le vulnerabilità nel proprio laboratorio con una gru miniaturizzata e successivamente in un cantiere in Europa, dove, con uno speciale permesso, due membri del team hanno hackerato il radio-

comando della gru e sono stati in grado di spostarne il braccio. Per eseguire attacchi del genere basta trovarsi a un raggio di 300 metri dall’obiettivo. Con antenne o dispositivi aggiuntivi, si può arrivare anche a qualche chilometro di distanza. Furti, incidenti, macchine fuori controllo: gli scenari diventano infiniti e infinitamente inquietanti. Di fatto il team del ricercatore di Trend Micro Stephen Hilt ha realizzato un radiocomando alternativo digitale per controllare le comunicazioni operative della gru. Il radiocomando, basato sul cosiddetto GoodWatch creato dal noto hacker Travis Goodspeed, ha fornito un metodo davvero incisivo per il cyber attacco. Il team di Trend Micro ha scoperto che i prodotti analizzati mancano di fatto del cosiddetto codice “rolling” o “hopping” che impedisce agli aggressori di registrare e riprodurre le loro comunicazioni RF per controllare l’apparecchiatura. Né

12  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019

i radiocomandi includono la crittografia: i dati inviati tra il trasmettitore e il ricevitore non sono offuscati, quindi possono essere intercettati. E il software per caricare il firmware sul trasmettitore non è protetto: un hacker può dunque manometterlo. Utilizzando un SDR, i ricercatori sono stati in grado di registrare e quindi riprodurre i segnali RF utilizzati da ciascun controller. Questo attacco di replay potrebbe consentire a un intruso di accedere al controller, ripetendo la comunicazione di trasmissione RF registrata. I dispositivi hanno sostanzialmente accettato i comandi dei ricercatori. «Non c’è assolutamente alcuna sicurezza su questi protocolli», ha detto Hilt. LO STUDIO https://documents.trendmicro.com/ assets/white_papers/wp-a-securityanalysis-of-radio-remote-controllers. pdf


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• Notevoli prestazioni di sollevamento - a 12t per asse • La larghezza ridotta e il sistema di stabilizzazione variabile MAXbase offrono maggiore accesso ai cantieri e maggiori capacità di sollevamento • La tecnologia monomotore con tecnologia fuel saver offre una migliore efficienza del carburante • Crane Control System (CCS) offre un funzionamento intuitivo ed ergonomico della gru Contattate il vostro rivenditore locale. www.manitowoc.com

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News > Le brevi RAIMONDI CRANES

Due gru a brandeggianti Raimondi messe all’opera per Nurol Construction ad Abu Dhabi Corniche Nurol Construction Co., parte della Nurol Group of Companies (Nurol), ha messo in azione due gru firmate Raimondi per operare sul cantiere della Corniche Tower ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. La gru LR165 Raimondi, parte della flotta già esistente di Nurol, è affiancata da una nuova gru a brandeggiante LR213, recentemente acquistata da Nurol. La nuova torre, uno sviluppo urbanistico plurifunzionale di 35 piani, è di proprietà del HH Sceicco Sultano bin Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, ed è ubicata sul ricercato lungomare degli Emirati.

Konecranes

Ancora Konecranes in Turchia Nel terzo trimestre del 2018, Atakaş Liman İşletmeciliği Ve Tic. COME. (Atakaş Port Business) ha ordinato una gru portuale Modello 7: la terza gru Konecranes Gottwald acquistata nell’ultimo anno. Il recente contratto include un’opzione per un’altra gru in un secondo momento. La gru portuale montata su rotaia per il più recente operatore portuale della Turchia, Atakaş Port Business, una controllata di Atakaş Corporate Group, segue l’installazione di due gru portuali

14  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019

mobili Konecranes Gottwald Model 7, gommate, di un anno fa. A partire dalla metà del 2019, l’ultima gru andrà a lavorare a Iskenderun, sulla costa sudorientale della Turchia. Vedat Ohri, direttore generale del porto di Atakaş, ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è quello di fornire i maggiori benefici al Mediterraneo, all’Anatolia centrale e alle regioni dell’Anatolia sud-orientale. Per raggiungere i nostri obiettivi, abbiamo scelto ancora una volta la tecnologia delle gru portuali mobili Konecranes Gottwald, affidabili e ad alte prestazioni. Abbiamo iniziato le nostre operazioni con due gru flessibili gommate per gestire vari tipi di carico, ma ora abbiamo bisogno di gru montate su rotaie per la movimentazione di carichi continui. Per consentire alla nuova gru di lavorare sulle nostre rotaie, Konecranes affiancherà la

sua tecnologia di gru portuale mobile con un portale progettato esattamente per le nostre esigenze. Ci stiamo inoltre preparando per caricare e scaricare grandi container per un massimo di 18 file, in un secondo momento.» Hans-Juergen Schneider, Regional Sales Manager della Business Unit di Konecranes Mobile Harbour Cranes ha dichiarato: «Siamo orgogliosi che questo ambizioso nuovo operatore portuale turco abbia scelto la nostra tecnologia sin da subito e continui a optare per essa, avendo imparato ad apprezzarne le qualità». La gru portuale portuale modello 7 per Atakaş è una gru G HSK 7528 B a quattro funi. Fornisce capacità di sollevamento fino a 125 t, una potente curva a benna da 50 t per operazioni di presa meccanica e uno sbraccio fino a 54 m.


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«Raimondi Middle East ha supportato Nurol con la vendita della LR213 dotata della cabina di comando Deluxe R16. Come parte dell’aggiornamento della flotta dell’appaltatore, la LR213 è stata scelta per la sua capacità di portata massima pari a 14 tonnellate e la sua versatilità in zone con difficoltà nell’ottenimento di permessi di sorvolo. Questo cantiere presenta molte restrizioni dal punto di vista della sicurezza insieme ad una grande serie di sviluppi urbanistici in forte crescita, così la gran parte del supporto del nostro team si era focalizzata sulla pianificazione del sito per ciò che riguarda le installazioni», ha spiegato Wael Hasan, Diretto-

re Commerciale di Raimondi Cranes Middle East. La gru LR165, con una lunghezza braccio di 55 metri e un’altezza sotto gancio (ASG) di 45 metri sarà eventualmente alzata fino a 172 metri, mentre la LR213 con lunghezza braccio di 55 metri e una ASG pari a 45 metri sarà eventualmente alzata fino a 187 metri. Per seguire al meglio Nurol sul cantiere, Raimondi ha fornito inizialmente una sessione di formazione di tre giorni per gli operatori. Il cantiere Corniche Tower è anche sottoscritto al programma di manutenzione mensile offerto da Raimondi Middle East. «Successivamente, supportere-

mo questo cantiere nelle attività di smantellamento della LR165 usando il modello di gru LR213 come iniziativa di risparmio dei costi e per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Raimondi ha offerto un supporto tecnico e studi tecnici considerevoli per proporre questa soluzione al cliente», ha affermato Hasan. «A causa di altri sviluppi edilizi già esistenti in prossimità del cantiere, siamo stati informati che l’impiego di autogru non era permesso nella zona. Dopo alcuni attenti studi, siamo giunti alla conclusione che la soluzione era di utilizzare il modello di gru LR213 nel processo di smantellamento.»

N8901693

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Preview fiere > LogiMAT

La logistica si vede a Stoccarda Uno spazio espositivo totale a più di 120.000 metri quadrati per il prossimo LogiMAT di Stoccarda, che si terrà dal 19 al 21 febbraio 2019 di Miriam Spada

L

ogiMAT 2019 riflette il continuo aumento di popolarità tra gli espositori internazionali. Il 17 ° Salone Internazionale per le soluzioni Intralogistics e la gestione dei processi è completamente prenotato, con oltre 1.600 espositori destinati a occupare oltre 120.000 metri quadrati di spazio espositivo in tutte le dieci sale del centro congressi di Stoccarda. I professionisti del settore possono aspettarsi una panoramica completa degli attuali prodotti e innovazioni intralogistiche, tra cui molte anteprime, in un eccitante mix di piccoli players e giganti globali.

16  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019

Alla diciassettesima fiera internazionale LogiMAT per le soluzioni intralogistiche e la gestione dei processi, l’industria intralogistica presenterà ai professionisti del settore una varietà senza precedenti di prodotti e soluzioni per un’intralogistica efficiente: oltre 1.600 espositori provenienti da oltre 40 Paesi si daranno appuntamento presso il centro congressi di Stoccarda dal 19 al 21 febbraio 2019, riuniti nel tema “FIRST-HAND INTRALOGISTICS: Intelligent-Efficient-Innovative”. Mostreranno i loro ultimi sviluppi per affrontare le sfide della rivoluzione digitale, dell’industria e della logistica di

prossima generazione e dell’internet of things. L’organizzatore di eventi EUROEXPO Messe- und Kongress-GmbH di Monaco ha ampliato l’evento per includere per la prima volta la sala 2 e lo spazio della galleria nel padiglione 1, aggiungendo altri 7.500 metri quadrati per portare lo spazio espositivo totale a più di 120.000 metri quadrati occupando tutto lo spazio disponibile della sede. «LogiMAT 2019 aveva registrato quasi il tutto esaurito già nel luglio 2018», riferisce il nuovo direttore della fiera LogiMAT, Michael Ruchty. «Anche la domanda tra gli espositori, soprattutto dall’estero, è in cresci-


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ta. Abbiamo risposto sfruttando ogni possibilità per ulteriori spazi espositivi per soddisfare il maggior numero di richieste e, ancora una volta, ampliare notevolmente le opportunità per i professionisti del settore di apprendere ed esplorare». Il marchio LogiMAT si è infatti affermato come una delle due maggiori fiere della logistica in tutto il mondo, una piattaforma di informazione e comunicazione leader e una fiera commerciale per contatti commerciali diretti nel settore dell’intralogistica. Gli espositori di tutto il mondo che fanno business in Europa centrale conoscono LogiMAT come il forum numero uno per mostrare le loro nuove idee e innovazioni. Ancor prima che LogiMAT apra le sue porte per la 17a edizione, gli espositori hanno già annunciato non meno di 130 innovazioni mai viste prima in tutto il mondo.

che in quelli extra-europei.» Per aiutare questi visitatori a trovare facilmente ciò che stanno cercando, LogiMAT 2019 continuerà la tradizione di raggruppare espositori simili per sala. Il gruppo più grande sono le aziende di macchine e impianti, che presenteranno i loro ultimi prodotti e soluzioni per lo spostamento efficiente delle merci nei padiglioni 1 (compresa la Galleria), 3, 5 e 7. L’attenzione qui è sul processo end-to-end di automazione con opzioni scalabili per processi di produzione ottimizzati di piccole quantità, fino alla

produzione completamente personalizzata di singoli prodotti. Le tecnologie che si definiscono vanno da veicoli di trasporto senza conducente, robot di picking fissi e mobili innovativi, kit di tecnologie di trasporto intelligenti fino a treni di rimorchiatori e navette ad alte prestazioni. Gli espositori che offrono prodotti e innovazioni complementari nei settori dell’imballaggio, dei contenitori, della tecnologia di etichettatura e dei sistemi di confezionamento e di pesatura

Oltre 50 espositori provenienti da Cina e Taiwan LogiMAT 2019 è orgogliosa di annunciare 250 espositori per la prima volta e può anche vantare un altro forte salto nel numero di espositori internazionali, riflettendo la crescente reputazione mondiale del marchio LogiMAT: degli oltre 1.600 espositori al 17 ° Salone Internazionale per le soluzioni Intralogistics e Process Management, quasi un terzo proviene dall’estero, dall’Europa e non solo. Circa 90 espositori provengono da Australia, Canada, Cina, India, Giappone, Corea, Taiwan e Stati Uniti circa la metà da Cina e Taiwan. «I gestori degli eventi ritengono che questa tendenza si rifletterà anche in una crescente internazionalizzazione dei professionisti del settore che frequentano», afferma Ruchty. «Negli ultimi dieci anni, LogiMAT ha raggiunto un aumento pari a cinque volte di visitatori internazionali in generale e an-

RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019   17


Preview fiere > LogiMAT

saranno direttamente di fronte ai padiglioni 4 e 6 sull’asse Sud. I visitatori possono aspettarsi un ampio spettro di prodotti e servizi - dai nuovi wrapper alle bilance 3D col dimensionamento del carico 3D in modelli sia mobili che a soffitto. Stampanti per la sicurezza digitale, etichette anticontraffazione e stampanti RFID estese, etichette e applicazioni saranno esposti insieme a soluzioni per la logistica di nuova generazione per isole di imballaggio riutilizzabili e semi-automatizzate.

Tutti i principali produttori di carrelli elevatori di Stoccarda Gli IT sono fondamentali per affrontare le sfide presentate dall’automazione dei processi e dalla moderniz-

18  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019

zazione tecnologica. I fornitori di soluzioni software per l’intralogistica, il secondo più grande espositore contingente presso LogiMAT 2019, saranno a disposizione nei padiglioni 6 e 8 per presentare una varietà di progetti di sistemi di gestione del magazzino, comprese nuove funzionalità per processi completamente integrati e applicazioni all’avanguardia che sfrut-

tano il potere dell’intelligenza artificiale (AI). Inoltre, i visitatori troveranno soluzioni innovative in settori diversi come la realtà aumentata basata sul wearable industriale, la telematica e la gestione dei trasporti, i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS) e le ultime soluzioni software per i controlli doganali, di spedizione e di esportazione.

IN SINTESI OMC

Offshore Mediterranean Conference & Exhibition

Dove

Pala de André, Ravenna

Quando

27 - 29 marzo 2019

Frequenza

Biennale

Espositori

Circa 650

Visitatori

Circa 22.000

Sito internet

www.omc2019.it


www. scimag.news

Tutti i principali produttori mondiali di carrelli elevatori si riuniranno a Stoccarda nel padiglione 7 e proprio di fronte, nei padiglioni 9 e 10, presentaranno le ultime innovazioni nei carrelli elevatori e relativi accessori, come l’assistenza alla guida e i sistemi di gestione della flotta, i sistemi di trasporto senza conducente, oltre a nuove soluzioni di gestione energetiche. Sono state annunciate molte nuove innovazioni, tra cui transpallet a bassa elevazione, impilatori di pallet pedonali e articolati, carrelli multidirezionali e camion con motore a combustione interna conformi al livello di emissioni Stage 5. Raggiungimento di autocarri

con cabina inclinabile o montanti basculanti per l’utilizzo in spazi ristretti, veicoli di trasporto senza conducente ad alta elevazione e carrelli elevatori elettrici: questi sono solo alcuni dei punti salienti. Un altro obiettivo di LogiMAT 2019 sarà “Innovation Made in Germany” nel padiglione 2, uno stand condiviso in cui le startup presenteranno prodotti e soluzioni innovative nelle aree della distribuzione, del flusso di materiali e del software / IT. Nella stessa sala sarà presente anche TradeWorld, la piattaforma professionale per i processi commerciali, con le sue offerte in

tutto il mondo di e-commerce e omnicanale. «LogiMAT 2019 offrirà ancora una volta un entusiasmante mix tra gli espositori di players globali e piccole imprese, con oltre 30 forum e serie di eventi live ospitati da una distinta lista di presentatori», conclude Ruchty, direttore di LogiMAT. «Il 17 ° LogiMAT alza ancora il livello, offrendo ai partecipanti ancora più prodotti e soluzioni intralogistiche». È una panoramica completa dell’ultima evoluzione del settore: “Intralogistica di prima mano“. Semplicemente non è possibile trovare più intralogistica di quello che i visitatori di Messe Stuttgart vivranno a febbraio».◀

RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019   19


L’evento > Conferenza stampa CICEE

CICEE: passi da gigante Il CICEE (Changsha International Construction Equipment Exhibition) aspira a diventare un nuovo autorevole palcoscenico per le aziende di tutto il mondo. Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Pechino la conferenza stampa di presentazione della fiera di Marianna Senni

20  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019


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Gli organizzatori

F

ervono i preparativi per la quinta edizione della fiera Changsha International Construction Equipment Exhibition (CICEE) che si terrà dal 15 al 18 maggio a Changsha, capoluogo dell’Hunan, in Cina. Dedicata all’industria delle costruzioni, al settore minerario, al mondo del sollevamento, della logistica e dei veicoli speciali, l’esposizione si inserisce perfettamente all’interno dell’iniziativa strategica “Belt and Road” e mira a diventare il nuovo palcoscenico per le aziende mondiali che operano nel settore delle costruzioni, una piattaforma autorevole e d’influenza nel mondo dell’industria. La scorsa edizione, svoltasi nel 2017, ha visto la partecipazione di 330 espositori e 39.000 visitatori, su un’area espositiva di 54.000 m2. Quest’anno però gli organizzatori hanno deciso di puntare ben più in alto.

di 20,000 m2 (International Construction Equipment Olympic Skills Competition). Per i visitatori ci sarà anche la possibilità di recarsi presso gli stabilimenti produttivi delle imprese del construction equipment che si trovano a Changsha (Zoomlion, Sany, Sunward...) prendendo un autobus direttamente all’ingresso della fiera.

▶▶ China Machinery Industry Federation ▶▶ China Construction Machinery Society ▶▶ Hunan Provincial Economic and Information Technology Commission ▶▶ Department of Commerce of Hunan Province ▶▶ China Council for the Promotion of International Trade Hunan Branch ▶▶ Asia-Pacific CEO Association ▶▶ Changsha Municipal People’s Government.

Electric Pick & Carry Cranes

Guidare l’intelligenza del construction equipment Basata sul tema “Intelligent new generation construction machinery”, questa nuova edizione della fiera vorrà evidenziare le applicazioni e lo sviluppo della “produzione intelligente” nel settore delle costruzioni e promuovere l’innovazione tecnologia nell’industria.

e e: info@jmgcranes.com www.jmgcranes.com

Grandi aspettative Venti delle cinquanta più grandi aziende produttrici di macchinari hanno già confermato la loro presenza. Sono attesi più di 1.200 espositori provenienti da 30 nazioni del mondo e 150.000 visitatori professionisti provenienti da più di 100 nazioni che avranno la possibilità di scoprire i tanti nuovi prodotti e le nuove tecnologie che verranno presentate in fiera, partecipare agli oltre 30 forum organizzati e soprattutto assistere a competizioni nel campo prove

Changsha Construction Equipment Exhibition è organizzata da:

From 2 to 70 Ton

Visit Us: Stand Nr. 1103/7 Outdoor area


L’evento > Conferenza stampa CICEE

Changsha International Convention and Exhibition Center La fiera si svolgerà presso il Changsha International Convention and Exhibition Center e coprirà un’area espositiva di 213.000 m2 articolata in 8 padiglioni interni (108.000 m2) e 3 aree espositive esterne (105.000 m2) che ospiteranno anche un’area demo. Costruito nel 2016, è uno dei più importanti poli fieristici cinesi. Per quanto riguarda la logistica, il centro è adeguatamente collegato alla metropolitana, alle linee ferroviarie ad alta velocità e alle superstrade.

Changsha: la capitale del construction equipment Non è un caso che questa fiera si svolga proprio a Changsha. Changsha infatti è una città importante per quanto riguarda l’industria delle costruzioni perché circa 30 grandi aziende cinesi produttrici di macchine hanno i propri quartier generali in questa città (es: Zoomlion, Sany, Sunward) e circa 200 aziende che producono componenti e accessori. Infatti il 23% della produzione cinese di macchine per le costruzioni proviene proprio da Changhsa, il 7,2% del totale mondiale. Macchine che poi vengono esportate in più di 160 Paesi e regioni del mondo. Nel 2017 il valore totale della produzione dell’intero settore ha superato i 160 miliardi di yuan. Classificata la città cinese più felice per

I giornalisti in visita al centro fieristico

22  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019


ben 10 anni, Changsha è una città guida all’interno del piano strategico “Made in China 2025”. Grazie alla sua posizione geografica strategica, Changsha è un importante snodo della Cina centro-meridionale in particolare perché è l’unica città in cui si incontrano le vie di trasporto “orizzontali” e “verticali” della Cina che permettono di raggiungere il 70% delle città cinesi in 3 ore. Due superstrade (Beijing-Zhuhai Expressway, Shanghai-Kunming Expressway) e 3 linee ferroviarie ad alta velocità (Beijing-Guangzhou, Shanghai-Kunming and Xiamen-Ningbo) si incontrano a Changsha. L’aeroporto internazionale di Changsha-Huanghua è tra i 10 migliori aeroporti per le rotte domestiche e garantisce circa 30 rotte internazionali che raggiungono 5 continenti. L’aeroporto è collegato alla città tramite un treno a levitazione magnetica. Aeroporti, ferrovie ad alta velocità e autostrade conferiscono a Changsha le basi infrastrutturali perfette per ospitare un’esposizione che mira ad avere un orizzonte mondiale e fanno di Changsha la città perfetta per lo sviluppo di un’economia orientata all’esportazione.

Conferenza stampa Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Pechino la conferenza stampa di presentazione della fiera che ha visto la partecipazione non solo della stampa cinese, ma anche di tanti giornalisti professionisti internazionali - provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Russia, Francia, India, Austria, Germania, Israele e ovviamente Italia. Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri: ▶▶ Song Xiaogang (China Machinery Industry Federation)

IN SINTESI CICEE

Changsha International Construction Equipment Exhibition

Dove

Changsha - Cina

Quando

15 - 18 maggio 2019

Espositori

1.200 attesi

Visitatori

150.000 attesi

Superficie

213.000 m2

Sito internet

www.chinacicee.com

▶▶ Shi Laide (China Construction Machinery Society) ▶▶ Zheng Xiongwei (Asia Pacific CEO Association)

▶▶ Qiu Jixing (Changsha Municipal People’s Government) ▶▶ Chen Shuzhong (Changsha Municipal Exhibition Management Office).


L’evento > Conferenza stampa CICEE

Le aziende In occasione della conferenza stampa, è stata data la possibilità di visitare gli stabilimenti di alcuni dei più grandi produttori di macchine da costruzione cinesi: in particolare Zoomlion, Sany, Sunward, CRCHI.

Sany Il gruppo Sany (Sany Heavy Industry Co., Ltd.) è stato fondato nel 1989 e oggi è il maggior costruttore di macchine della Cina ed è il quinto di tutto il mondo. Il quartier generale dell’azienda si trova proprio a Changsha, anche se il gruppo ha 6 stabilimenti produttivi in Cina e altrettanti sparsi in tutto il mondo. Sany produce escavatori, grader, rulli, finitrici, gru, perforatrici, pompe autocarrate, autobetoniere, impianti di betonaggio e macchine portuali.

Sunward Il gruppo Sunward (Sunward Intelligent Equipment Co., Ltd.) è stato fondato nel 1999 e ha la sua sede principale a Changsha. Produce principalmente escavatori e macchine movimento terra, perforatrici, gru e veicoli industriali. L’azienda conta circa 60 dealers e di-

24  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019

stributori sparsi in tutto il mondo e la sede europea di Sunward si trova in Belgio.


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Zoomlion Zoomlion (Zoomlion Heavy Industry Science and Technology Co., Ltd.) è stata fondata nel 1992. L’azienda sviluppa ben 51 linee di prodotto e vanta quindi l’offerta più completa di prodotti per l’industria di ogni altra azienda al mondo. È considerato uno dei maggiori produttori al mondo di macchine per il calcestruzzo e per il sollevamento. Zoomlion conta 14 stabilimenti produttivi in Cina e tante sussidiarie situate in circa 40 paesi. Nel 2008 Zoomlion ha acquistato l’azienda italiana CIFA.

CRCHI China Railway Construction Heavy Industry Co., Ltd. (CRCHI) è un membro della China Railway Construction Corporation (CRCC). Fondata nel 2007, l’azienda progetta, sviluppa e produce attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo in particolare per il tunneling.◀

RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019  25


Preview fiere > OMC 2019

Occhi sul Mediterraneo La XIV edizione di OMC, in programma dal 27 al 29 marzo 2019 a Ravenna, verterà sul tema ‘Expanding the Mediterranean Energy Sector: Fuelling Regional Growth’ di Miriam Spada

O

MC, ormai il consolidato appuntamento per gli operatori dell’oil&gas nel Mediterraneo, è lieta di dare il benvenuto ai delegati e aziende provenienti dai paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo (Grecia, Turchia, Libano, Malta, Egitto, Tunisia, Algeria, Francia, Spagna) ma anche alle aziende dell’Europa continentale, e ai partecipanti provenienti da USA, Medio Oriente e Oriente, ponendo la massima attenzione all’importanza della collaborazione e dell’innovazione nel settore dell’energia trai i paesi e le aziende di settore.

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L’attesa per l’evento che coinvolge le autorità internazionali del settore energetico, le principali oil&gas companies, studiosi e ricercatori, è testimoniata dalle prenotazioni di spazi espositivi che hanno già occupato 30mila m2 disponibili nei 7 padiglioni previsti. Un risultato che prende slancio dall’edizione 2017 che ha fatto registrare numeri da record: 20.603 partecipanti provenienti da 33 Paesi, 634 aziende espositrici, 1221 delegati e 210 papers. OMC2019 verterà sul tema ‘Expanding the Mediterranean Energy Sec-

tor: Fuelling Regional Growth’. Non è quindi un caso che ogni attività legata alla ricerca o alla produzione di gas cammini di pari passo con una attenta e costante ricerca e applicazione di soluzioni sostenibili. Le attività di ricerca di gas sono decisamente in ripresa. Recentemente sono stati siglati accordi in Libia tra BP ed Eni per dare il via all’attività di due blocchi a terra e uno a mare. L’Egitto ha messo a punto una gara per ulteriori blocchi sia a terra che a mare, la Grecia e il Libano stanno avviando l’assegnazione di nuove attività. Poi


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c’è il gasdotto sottomarino che Cipro e l’Egitto intendono realizzare e che collegherà il campo Aphrodite (con riserve per 130 miliardi di m3) al terminale egiziano di liquefazione di Idku. Il Mediterraneo rappresenta un ponte tra territori di produzione (l’area africana) e l’Europa, che è un grande consumatore. Da una parte abbiamo i Paesi produttori ai quali va offerta la possibilità di un progressivo sviluppo sostenibile e di un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione utilizzando le ingenti scoperte di gas, ma anche la componente di energia da fonti rinnovabili di cui sono ricchi. Dall’altra c’è l’Europa, grande consumatrice di energia e impegnata nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico. Tra di loro, a fare da ‘ponte’, il Mediterraneo e i suoi giacimenti di gas, l’energia di transizione verso le rinnovabili. E quindi si torna alla parola ‘sostenibilità’ declinata però nella concretez-

za di utilizzare l’energia prodotta per aiutare i paesi produttori africani ad abbandonare standard di vita bassi, quando non bassissimi. Per il mondo dell’oil&gas questa è una sfida decisiva.

li, ma è un Paese avanzato anche in chiave green. Penso al progetto di riconversione a Green Refinery che Eni sta portando avanti in Sicilia. Il nuovo impianto produrrà green diesel, green nafta e green GPL da oli vegetali usati, grassi animali e sottoprodotti della lavorazione dell’olio di palma. Un esempio di economia circolare su scala industriale. »

Recentemente si sono riaperte le polemiche sulle cosiddette ‘trivelle’, un termine che ci riporta indietro di decenni rispetto alle attuali modalità di ricerca e produzione. Trivellare evoca aggressione al territorio, inquinamento, paura. Ma oggi non è così.

Sempre Eni investirà nel quadriennio che ci porterà al 2021 circa 1,2 miliardi di euro in progetti economicamente sostenibili e una potenza elettrica installata da fonti rinnovabili di circa 1 GW al 2021 (investimento raddoppiato rispetto al precedente piano 20172020). Questa potenza è destinata a raggiungere i 5 GW nel 2025.

Enzo Titone, Chairman OMC2019, afferma: «Occorre affrontare il tema con stretto rigore scientifico, invece spesso prevale la demagogia e la demonizzazione. La tecnologia nel settore dell’oil&gas è sempre stata tra le più avanzate dei vari settori economici. La sua costante crescita è sempre più sostenibile, anzi, sostenibilità è la parola d’ordine. Dopodiché c’è l’uguaglianza “import di gas = aumento dei costi per famiglie e imprese e minori entrate fiscali per lo Stato”. Infine, la beffa. Il gas che non estrae l’Italia dall’Adriatico andrà ad arricchire i Paesi frontalieri già pronti ad attingere gas da questi giacimenti a mare e a rivendercelo. Occorre capire che avere riserve di gas disponibile è la garanzia della transizione verso le rinnovabili. Abbiamo esempi concreti di svolta green. Cito l’Italia, che non è un Paese che trivella senza scrupo-

L’appuntamento per confrontarsi su questi temi è a OMC2019 dal 27 al 29 marzo a Ravenna. Gli ospiti internazionali che avremo nella giornata di apertura confermano il livello internazionale dell’evento. Tarek El Molla (ministro del Petrolio dell’Egitto), George Stathakis (ministro dell’Energia della Grecia), Ignasius Jonan (ministro dell’energia Indonesiano), Pratima Rangarajan (AD OGCI Climate Investments) e Simon Flowers (CEO Wood Mackenzie). «Queste prime adesioni confermano il forte interesse del mondo energetico internazionale per l’appuntamento con OMC2019», conclude Titone.◀

IN SINTESI OMC

Offshore Mediterranean Conference & Exhibition

Dove

Pala de André, Ravenna

Quando

27 - 29 marzo 2019

Frequenza

Biennale

Espositori

Circa 650

Visitatori

Circa 22.000

Sito internet

www.omc2019.it

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L’evento > Fassi Group

Un dialogo necessario Il 3 dicembre 2018 ad Albino (BG) presso la propria sede Fassi Group ha presentato il rivoluzionario FX-Link, un sistema messo a punto insieme al team di Volvo Trucks che permette un reale dialogo gru-truck di Manuela Cortesi e Noemi Aime

28  RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019


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G

iovanni Fassi (Amministratore delegato Fassi Group) è sempre alla ricerca di nuove tecnologie per le sue macchine. In particolare, l’incontro presso la sede Fassi ad Albino (BG) era dedicato al sistema Fassi FXLink sviluppato insieme a Volvo Truck Italia, presentato all’ultimo salone del veicolo industriale di Hannover svoltosi nel settembre scorso. «Oggi parleremo della collaborazione tra Fassi e Volvo», ha spiegato Giovanni Fassi, «specificatamente di questo progetto che abbiamo chia-

mato FX-Link. Da diversi anni, Fassi sta cercando di essere il prodotto più innovativo sul mercato: continuiamo a lanciare sempre nuove idee - non solo nuovi prodotti in termini di gru, ma soprattutto nuove features. Siamo stati probabilmente tra i primi a lanciare il digitale sulle gru, con cui abbiamo potuto sviluppare tantissimi altri prodotti ad elevate funzionalità.» Quella con Volvo Trucks Italia è stata dunque una collaborazione quasi naturale: Fassi cercava un partner idoneo con cui realizzare il progetto, e ha trovato Volvo: «La collaborazione con Volvo Trucks Italia è nata seguendo il filo logico dell’innovazione: il fatto che le nostre gru autocarrate non abbiamo mai davvero dialogato con il veicolo sembrava quasi anacronistico. Eppure prima non c’era la possibilità, o anche se c’era noi in quanto produttori di gru eravamo sempre in qualche modo dipendenti dai produttori di veicoli. Oggi con Volvo si è aperta una nuova opportunità di col-

Giovanni Fassi

Amministratore Delegato Fassi Group

Devis Colombo

Service Director Volvo Truck Italia

laborazione, una collaborazione davvero molto proficua, aperta. Ci siamo trovati rispettivamente bene, tant’è che abbiamo altri progetti da realizzare insieme di cui stiamo discutendo per il futuro.» Devis Colombo (Service Director Volvo Truck Italia) è certo che il connubio con Fassi sia stato possibile anche grazie a un comune background

RIS > n. 6 dicembre 2018 - gennaio 2019   29


L’evento > Fassi Group

Rossano Ceresoli

R&D Technical Director Fassi Group

di vision. «“Driving progress“, è quello che Volvo fa da sempre. Qualità, sicurezza, e rispetto per l’ambiente. “Qualità“ per Volvo è un concetto a 360°: vuol dire qualità del prodotto, qualità dei fornitori per i quali lavoriamo, qualità dei processi, qualità soprattutto delle persone che lavorano in Volvo. Volvo tiene alla formazione personale e professionale di tutti i dipendenti a livello mondiale. Qualità è anche un prerequisito per l’up-time. Up-time si traduce in operatività al 100%, significa non aver più fermi-macchina non pianificati.»

La tecnologia Fassi: lo stato dell’arte Con Rossano Ceresoli (R&D Technical Director Fassi Group) si entra nel merito della tecnologia adottata da Fassi al di là del sistema FX-Link. Un excursus interessante per capire le “basi” su cui il sistema è stato poi in qualche modo sviluppato, e soprattutto la chiave per capire quanto Fassi e Volvo collimino negli intenti e nello sforzo meccatronico. «In Fassi l’innovazione è declinata in tanti modi diversi: dall’utilizzo di nuovi acciai per la struttura sino ad arrivare allo sviluppo di controlli idraulici innovativi, allo studio di sviluppo di sensori che ne controllano le terminazioni e i

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sensi. Oggi tutto questo è chiamato sviluppo meccacronico, in cui Fassi è leader. La vera rivoluzione sta nell’aver spostato il punto di osservazione per lo sviluppo di nuovi progetti: l’innovazione è aver compreso che una gru non deve essere più una semplice macchina, o uno strumento per il lavoro, ma bensì possa essere un’estensione della volontà e della percezione dell’utilizzatore.» Un concetto innovativo di macchina e operatore, dove è quest’ultimo a prevalere e diventare il centro delle preoccupazioni ingegneristiche. Interfacce uomo-macchina sempre più intuitive e sistemi che permettano all’operato-

re di dialogare e comunicare con la macchina così da tenere sotto controllo i rischi, la sicurezza dell’operatore e intanto avere un feedback delle condizioni della macchina, degli sforzi e delle variabili in gioco. «FX-Link», continua Ceresoli, «aggiunge a tutto ciò un nuovo tassello. Per comprendere al meglio quanto espresso, abbiamo coniato IoC: così come l’internet of things IoT, l’internet of cranes rende inteligenti le nostre gru, anticipando quanto oggi è stimolato dall’industria 4.0 e collegandosi direttamente alla funzione che anche Volvo da tempo rende disponibile sui propri mezzi.» Cosa significa? Come già faceva Volvo da tempo, anche Fassi ha realizzato algoritmi che sono in grado di prevedere e anticipare quella che è la manutenzione della macchina. «Da tempo abbiamo sul parco circolante a disposizione del cliente questi sistemi che vanno ad alimentare tutta una serie di big data, che una volta analizzati ci permetteranno di ottimizzare quello che è il servizio di assistenza e di intervenire per tempo sulle pos-

Il doppio team

Fassi e Volvo insieme all’evento


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collidere: questo è il primo livello di sicurezza. Non da ultimo, l’operatore può concentrare la propria attività sulla movimentazione del carico che sta in punta alla gru. Oggigiorno, abbiamo gru con 50 metri di sbraccio, per cui l’operatore si avvicina al carico e tende a dimenticarsi della parte che sta vicino al veicolo. Con questo sistema, nella sua complessità, aumentiamo la sicurezza dell’operazione perché la macchina in automatico evita che per distrazione o per concentrazione sulla movimentazione del carico, la gru possa collidere con la cabina», spiega Ceresoli.

FX-Link: le premesse

sibili manutenzioni e guasti. Non da ultimo, potremo dare all’utente finale (utilizzatore) la percezione di quello che è il lavoro svolto dalla macchina: si passa dalla semplice mappa o dal tragitto fatto durante la giornata, in modo da ottimizzarne i percorsi, a quelli che sono i dati reali di utilizzo della macchina stessa.» Un altro esempio di innovazione meccatronica è il sistema AWC – Automatic Winch Control. Il nuovo sviluppo agevola il controllo della gru con verricello, soddisfacendo l’esigenza del lavoratore di manovrare la macchina con un solo comando. L’AWC mantiene costante la distanza tra la carrucola fissa in punta alla gru e il gancio del verricello. Questa funzione con un’unica leva va a sincronizzare questi movimenti, rendendo molto facile l’operatività della macchina. Un’altra innovazione è l’ACF - Auto-

matic Crane Folding. Anche in questo caso, con un semplice tasto è possibile aprire la gru dalla configurazione chiusa, porre la macchina in funzione operativa e viceversa. «Con un comando semplice e intuitivo ne viene incrementata quella che è la sicurezza e l’operatività», spiega Rossano Ceresoli. I vantaggi sono molti: la macchina si predispone facilmente al lavoro, un solo comando avvia tutta la sequenza di movimenti in maniera automatica ecc. Un’altra applicazione è il CCD – Cabin Collision Detection. Si tratta di un sistema concepito affinché venga automaticamente evitato il contatto tra la cabina del camion e la gru. «Anche in questo caso, la funzione aumenta la sicurezza operativa della macchina. Virtualizzando nello spazio il volume della cabina del veicolo, si evita che la gru possa accidentalmente

Come nasce il progetto FX-Link? «Se parliamo di gru caricatrici, non possiamo trascurare dove vengono allestite per poter operare. Le gru Fassi possono essere allestite in posizione fissa su di un basamento, su di un carro ferroviario e non da ultimo su una nave. Ma per oltre il 90% dei casi le gru sono allestite su di un truck di taglia opportuna, a seconda delle caratteristiche proprie della gru», spiega Ceresoli. Ormai da anni sia dal punto di vista delle gru che dei truck, per gli operatori sono disponibili tutta una serie di informazioni: perché quindi non creare un ambiente nuovo dove il driver, soggetto univoco per gru e truck, possa avere tutte le informazioni provenienti da un sistema unico e non disgiunto tra veicolo e gru? Nata l’idea, la sua realizzazione ha trovato spazio nell’incontro tra le due aziende Fassi e Volvo, forti di medesimi valori ispirativi: innovazione, prospettiva, leadership, e non ultima la fiducia reciproca.

FX-Link nel dettaglio Si è creato un team di lavoro FassiVolvo che dall’idea passasse all’atto pratico, definendo i contorni del pro-

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L’evento > Fassi Group

getto, dettagliando opportunità e criticità dello stesso. «Il protocollo di comunicazione più opportuno è CANBUS. La comunicazione CAN-BUS ha la necessità di creare un ambiente dove non si formino possibili interferenze tra i sistemi di controllo di sicurezza del veicolo con quello della gru. Siamo poi giunti allo sviluppo di un gateway che permettesse la connessione tra due canali di comunicazione sicuri: un canale CAN per la gru e un canale CAN per il truck.» Il nuovo gateway, ovvero la parte hardware realizzata per connettere le due macchine, ha tra i numerosi vantaggi quello di essere una connessione molto semplice: è una delle caratteristiche intrinseche delle funzioni digitali, dove con due semplici contatti è possibile comunicare una serie complessa di informazioni e segnali. «Inoltre», spiega Cesaroli, «la possibilità di visualizzare sul cruscotto del veicolo

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i segnali provenienti dalla gru ha permesso l’eliminazione della scatola di visualizzazione fornita da Fassi da allestire al posto di guida.» Ma in concreto cosa significa dialogo tra gru e truck? Significa che l’operatore si accorge real-time dei problemi al motore del veicolo e ha il controllo istantaneo dei livelli di carburante, dal lato truck il conducente al volante riceve le segnalazioni e conosce la configurazione di trasporto in sicurezza della gru. L’FX-Link è una funzionalità nuova che Fassi ha sviluppato per incrementare l’interconnessione tra gru e veicolo, ed è costituita principalmente da due elementi: una piattaforma hardware e un’applicazione software che permette la connettività e l’identificazione dei segnali che vengono scambiati tra gru e veicolo. Il sistema è caratterizzato da due linee CAN-BUS di comunicazione in modo tale che i due mezzi dialoghi-

no correttamente e in piena sicurezza. «A cosa servono le due linee? Incrementano e garantiscono la sicurezza di comunicazione tra due mezzi, filtrano tutte le informazioni provenienti dal truck e inviano alla gru solo quelle rilevanti, assolvono alla funzione di decoder perché traducono nel linguaggio gru i vari protocolli provenienti dai diversi veicoli... oggigiorno il progetto è stato sviluppato con Volvo, primo partner, però l’intenzione potrebbe essere quella di ampliare il parco ad altri veicoli», argomenta Cesaroli. Oltre alla parte hardware è stata sviluppata ovviamente una parte software specifica. Il software è un’applicazione bidirezionale: interpreta i messaggi provenienti dal truck e li rende fruibili come output all’utente tramite il display del radiocomando. Consente, tramite l’interfaccia grafica del radiocomando, di inviare messaggi operativi di comando al truck. Anche in questo


peso sugli stessi… si può parlare di sicurezza perché aumenta quella che è la guidabilità del veicolo e per contro anche in questo caso la corretta distribuzione dei pesi, riducendo i consumi durante il trasporto del carico.

Le macchine di Volvo

caso Fassi si è fatta carico negli anni di sviluppare le cosiddette Human Machine Interface (HMI): pur utilizzando radiocomandi di mercato, la visualizzazione è coperta da brevetto Fassi. Alla funzione interface link corrisponde quindi un’interfaccia dedicata, dalla quale si possono avere parecchie informazioni, quali: ▶▶ Spegnimento/accensione del truck ▶▶ Regolazione del regime del motore ▶▶ Accensione fari e altri indicatori luminosi

▶▶ Attivazione clacson ▶▶ Livello consumo di carburante ▶▶ Tensione della batteria ▶▶ Stato della presa di forza Un altro dato molto interessante, che dipende chiaramente dalla disponibilità di questa funzione sul veicolo, è la disponibilità del dato riguardante il carico sugli assi. Anche in questo caso l’operatore, mentre carica il veicolo, può controllare di avere il corretto carico sugli assi distribuendo meglio il

Per permettere una proficua collaborazione, Volvo ha attualmente individuato e reso disponibili per il sistema FXLink i modelli FM, FMH, FMX. Su questi veicoli Volvo ha messo a disposizione su richiesta del cliente tutta una serie di connessioni (BBM, BBEC2...), per cui è possibile per il cliente del veicolo gru ordinare a Volvo il modello con una serie di agganci/interfacce che possono essere interno cabina, o disponibili sul telaio, per facilitare l’allestimento di truck e gru. Ora tutte le informazioni non sono più a parte nel display a led Fassi, ma sono tutte contenute nel cruscotto Volvo. Una volta collegato il sistema è possibile determinare se la gru è in condizione di messa a riposo e di chiusura corretta. Prima dell’inizio della marcia del veicolo, qualora non lo fosse, l’icona individua le due condizioni per cui si potrà discriminare se il fuori-sagoma è determinato dall’altezza del braccio o dal non corretto posizionamento o chiusura degli stabilizzatori, per cui sarà possibile per l’operatore intervenire e riposizionare correttamente la gru.◀

INFO Fassi Gru S.p.A. Via Roma, 110 24021 Albino (BG) Italy Tel: +39 035 776400 E-mail: fassi@fassi.com Web: www.fassi.com

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Speciale Piattaforme > Palazzani

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Ragno XTJ 32: perfetta per missioni impossibili Le piattaforme aeree ragno cingolate e ruotate Palazzani si contraddistinguono per la capacità di operare in situazioni impossibili per le piattaforme tradizionali di Umberto Piagnoni

Unica e speciale: la piattaforma Ragno XTJ 32

I

nnovative, sicure, e polifunzionali: le piattaforme ragno, cingolate o ruotate, sono un must e si dimostrano impareggiabili in situazioni dove le piatta-

Una semplicità d’uso impareggiabile la rende una compagna affidabile e unica in contesti variegati: sia indoor che outdoor, grazie alla doppia motorizzazione presente nella versione standard bi-energy, o totalmente elettrica o ibrida nelle versioni alternative. La piattaforma può essere infatti impiegata sia all’esterno grazie al motore diesel, sia

all’interno di edifici con zero emissioni, grazie al motore elettrico monofase, alimentato dalla corrente domestica. La versione su cingoli è la più versatile, adatta per trasferimenti su terreni irregolari o piani. La versione a ruote invece è concepita per un utilizzo in luoghi al chiuso: sono in gomma super elastica, adatte dunque all’utilizzo in interni e su superfici delicate. Il braccio multi-sfilo e il jib superiore articolato offrono la massima agilità aerea, senza ingombri posteriori, anche alle quote intermedie.

forme tradizionali non riescono a dare un contributo significativo per via dell’ambiente ostile: parliamo di contesti di terreno irregolare o pendenze eccessive, oppure location dove lo spazio è ristretto.

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Speciale Piattaforme > Palazzani

I bracci sono in acciaio super resistente Strenx. La rotazione del braccio è a 360° con qualunque piazzamento e le tubazioni sono protette internamente al braccio. A proposito di sbraccio: la piattaforma è dotata di sistema di sbraccio intelligente, che lo controlla automaticamente. In funzione del posizionamento degli stabilizzatori e del peso presente nel cesto, il sistema seleziona l’area di lavoro ottimale. Grazie alle dimensioni e peso ridotti e all’agilità di movimento, le piattaforme Ragno Palazzani sono ideali per interventi aerei in luoghi inaccessibili ad altri tipi di piattaforme. Punto forza di tutti i ragni Palazzani è certo la possibilità di trasferimento su qualsiasi tipo di terreno, a cui fa seguito il livellamento automatico del carro e piazzamento anche su forti pendenze: si tratta di macchine davvero versatili e adatte all’utilizzo in luoghi ostili e quasi irraggiungibili. Ciascun stabilizzatore è orientabile in modo indipendente, su due differenti posizioni, per il piazzamento in spazi ristretti, con piazzamento automatico o manuale. Il cesto è in alluminio con capacità minima di 120 kg e massima di 230 kg (330 kg come optional), con dimensioni standard di 180x70x110 cm per offrire ampio spazio per l’operatore. È collegato al jib tramite attacco rapido, facilmente smontabile all’occorrenza per trasferimenti in passaggi stretti. Il pannello comandi è fisso sul cesto, perfetto dunque per tutte le manovre aeree. È prevista la presa elettrica da 230 V nel cesto per l’utilizzo di strumenti di lavoro in quota e il tubo aria/acqua come optional per lavori di pulizia. Il radiocomando di serie permette di manovrare la piattaforma da terra con agilità, senza la presenza del cavo. Grazie all’utilizzo di un monitor touch screen a colori, l’utilizzatore accede ad informazioni dettagliate della macchina e a funzioni di diagnostica molto avanzata.

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Case history: il Ragno Palazzani XTJ 32/C in Cina - Han Culture Expo Park L’Han Culture Expo Park, che si trova a Hanyuan Lake, Cina, si sviluppa su un’area di 97600 m2. L’edificio principale, ora in costruzione, dove avrà sede il museo della Cultura Han, si svilupperà su 8 piani ed avrà un’altezza di 57,15 m. All’interno di questo importante polo culturale si trovano attrazioni importanti e suggestive: la sala del santuario, la sala Santa, il corridoio San-Han Xiongfeng, la galleria d’arte cinese e la sala degli antenati. Il tutto è corredato con strutture ricettive all’avanguardia per i molti turisti e sono previste, inoltre, una sala conferenze, un’area VIP e una business che permettono l’organizzazione di importanti eventi culturali o privati. Il Ragno Palazzani XTJ 32/C è stato scelto appositamente per la sua capacità di lavorare esternamente, dunque durante la costruzione dell’intera struttura, sia internamente, per la successiva manutenzione e pulizia degli edifici. In particolare, la macchina è piaciuta per le sue dimensioni estre-

mamente compatte: è appena 6,9 m di lunghezza, 1,98 m di altezza e larghezza variabile, grazie ai cingoli allargabili idraulicamente (da 1,1 m, utile durante le manovre e passaggi stretti, a 1,4 m utile durante la traslazione

per una maggior stabilità). Il cesto di generose dimensioni garantisce una capacità di carico di 230 kg nella versione standard, incrementabile a 330 kg con l’applicazione dell’optional 3° area di lavoro.

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Speciale Piattaforme > Palazzani

Case history: il Ragno XTJ 32/C nel Regno Unito - Television Centre, Londra Il Television Centre, divenuto ormai un simbolo per la capitale inglese, in quanto sede del quartier generale della BBC dal 1960 al 2013, è uno dei centri televisivi più grandi del mondo e uno dei più vecchi presenti in Gran Bretagna. L’intera costruzione disegnata dall’architetto Graham Dawbarn, parte interamente da un blocco centrale circolare intorno al quale sono presenti studi televisivi, uffici, aree ingegneristiche e l’ufficio stampa. Nel centro del blocco principale c’è una grande statua di Elio, il dio Greco del sole, disegnata da T.B. Huxley-Jones, che simboleggia l’ir-

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radiazione della televisione in tutto il mondo. Questo edificio è stato successivamente ampliato con la costruzione della White City One, ben 25.000 m2 di uffici. Nel 2013 inizia il radicale rinnovo dell’intero complesso architettonico: la BBC decide di abbandonare il quartier generale e vendere tutto. Appartamenti, uffici, studi televisivi, in alcuni dei quali la BBC lavora ancora a pieno regime, ristoranti, cinema, hotel, palestra e ambienti educativi, questo è tutto quello che potrete trovare oggi all’interno del Television Centre di Londra.

All’interno di questo innovativo polo commerciale/residenziale è entrato – grazie al partner Palazzani TCA Lifting Limited, anche un Ragno firmato Palazzani Industrie S.p.A., il modello XTJ 32 su cingoli ed in versione ibrida con batterie al litio. Oltre alla dotazione standard la macchina è stata allestita con cingoli antitraccia, tubo aria/acqua interno al braccio, 3° area di lavoro che permette di arrivare fino a 330 kg di portata nel cesto. Il Ragno XTJ 32/C andrà a svolgere lavori di manutenzione fuori e dentro gli edifici dell’intera White City.◀


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INFO Palazzani Industrie S.p.A. Via del Pavione 4, 2500 Paderno F.C. (BS) Tel.: (+39) 030 6857073 Fax (+39) 030 657079 http://www.palazzani.it info@palazzani.it

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Speciale Piattaforme > CTE

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La piattaforma giusta Per CTE la novità di punta del 2018 per il mercato italiano è stata certamente la CTE ZED 25 HV, la nuova piattaforma autocarrata a braccio articolato che raggiunge ben 25 m di altezza di Miriam Spada

N

ell’anno appena chiuso la grande novità in casa CTE per il mercato italiano è stata certamente la CTE ZED 25 HV, la nuova piattaforma autocarrata a braccio articolato che raggiunge ben 25 m di altezza di lavoro, la più alta della famiglia CTE ZED della fascia 3,5 ton – patente B. Questo nuovo modello è stato pensato e realizzato in risposta alle esigenze del mercato in cerca di piattaforme articolate più alte e da noleggiare a freddo. CTE ZED 25 HV raggiunge 12 m di sbraccio e 250 kg di portata, con stabilizzazione intelligente S3 Smart Stability System. Il braccio, costruito con acciaio altoresistenziale Strenx di SSAB, ripete le

linee costruttive già note nella nuova gamma CTE ZED con un design pulito ed essenziale.

S3 Smart Stability System S3 Smart Stability System è l’innovativo sistema di controllo delle prestazioni della macchina che si adatta in tempo reale alle condizioni di utilizzo, di carico e geometria in maniera autonoma, consentendo massime prestazioni in ogni posizione del braccio. Sono numerose le applicazioni che può soddisfare questo modello, dalla manutenzione di stabili ai restauri, ai lavori di potatura del verde, ai lavori a parete (dipinture o pulizia facciate),

ai lavori sottotetto, alla manutenzione delle luci pubbliche, all’installazione di insegne pubblicitarie.

Guarda il video Il video è stato girato evidenziando la versatilità della stabilizzazione intelligente S3 Smart Stability System, che facilita le operazioni di piazzamento e la massima ergonomia in fase di lavoro, occupando il giusto spazio in sede di lavoro (cantieri, strade, marciapiedi).

Scansiona il codice per vedere il video

Grande compattezza

Grazie al design compatto e alle diverse configurazioni degli stabilizzatori, con CTE ZED 25 è possibile non solo accedere ma anche lavorare negli spazi più ristretti

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Speciale Piattaforme > CTE

Focus prodotto

Caratteristiche tecniche

CTE ZED 25 HV raggiunge 25 m di altezza di lavoro, 12 m di sbraccio e 250 kg di portata. Presenta doppio pantografo + braccio telescopico con due sfili, con rotazione torretta ±320°. I comandi sono elettroidraulici proporzionali simultanei con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido delle manovre. Sono presenti un display a bordo macchina di visualizzazione diagnostica e un display su navicella di visualizzazione area di lavoro residua.

▶▶ Doppio pantografo + braccio telescopico con 2 sfili ▶▶ Movimentazione pantografo con bielle ▶▶ Comandi elettroidraulici proporzionali simultanei, azionati da navicella e da terra, con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido delle manovre ▶▶ Avviamento/arresto motore dalla navicella ▶▶ Pianale antiscivolo ▶▶ Navicella interamente in alluminio

Il doppio pantografo

Il doppio pantografo agevola il superamento di barriere o pareti e permette di accedere con facilità ad aree difficilmente raggiungibili

Quattro ruote motrici

Perfetto per lavorare anche su terreni scoscesi o in pendenza, il modello HTH 10.10 coniuga potenza e versatilità

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▶▶ Rotazione idraulica della navicella 90° + 90° ▶▶ Livellamento navicella a parallelogramma idraulico ▶▶ 4 stabilizzatori a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno: stabilizzatori frontali con estensione delle traverse, stabilizzatori posteriori fissi in sagoma ▶▶ Stabilizzazione variabile con sistema S3 ▶▶ Smart Stability System ▶▶ Sistema di gestione elettronico CAN BUS ▶▶ Doppia postazione comandi con consolle remota a cavo ▶▶ Cella di carico per controllo carico in navicella ▶▶ Sistema di diagnostica anomalie e guasti ▶▶ Impianto oleodinamico alimentato


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Doppia postazione di comando

La postazione a terra è costituita da una comoda consolle con 7 m di cavo che permette la movimentazione della parte aerea con una visibilità di tutta l’area di lavoro ed in piena sicurezza per gli operatori a terra e in navicella

da pompa ad ingranaggi installata sulla presa di forza del veicolo ▶▶ Cicalino innesto presa di forza ▶▶ Contaore in cabina ▶▶ Presa elettrica 230 V AC CE in navicella ▶▶ Spondine fisse su pianale ▶▶ Certificazione CE secondo UNI EN 280:2015 ▶▶ Verniciatura standard blue (RAL 5017) e bianco (RAL 9003).◀

INFO CTE SpA Via Caproni, 7 38068 Rovereto (TN) Italia Tel. +39 0464 485050 Fax +39 0464 485099 www.ctelift.com info@ctelift.com

CTE: la storia 1981: La fondazione - CTE si orienta verso la produzione e la vendita di elevatori di materiali, in particolare di scale per traslochi. 1987: Leader nel settore mondiale CTE definisce un accordo di esclusiva per l’Italia con il maggior produttore mondiale di piattaforme aeree semoventi: Genie Industries. 1989: Pratika - Nasce un prodotto dal rapido successo in Italia ed Europa: le scale per traslochi Pratika. 1992: Pianoplan - CTE acquisisce il brevetto Pianoplan, perfezionando l’offerta di mezzi per movimentare carichi pesanti su scale e pianerottoli.

1993: Genex - Nasce la prima azienda al mondo a produrre scale e ponteggi in fibra di vetro. CTE si espande in Europa. 1997: Una nuova casa - CTE entra in Sequani Meccanica; viene costruito lo stabilimento di Rivoli Veronese, dove si produrranno piattaforme aeree autocarrate e cingolate. 2002: IPAF - CTE diventa centro di formazione IPAF. 2005: Il gruppo - Acquisizione di Effer e Bizzocchi. Sorge uno dei più grandi gruppi europei nel campo del sollevamento e della movimentazione di materiali e persone. 2011: Premio IAPA Awards - Con la

piattaforma B-Lift 20.13 Multipurpose, CTE vince il premio di miglior autocarrata dell’anno agli IAPA Awards di Amsterdam. 2017: Premio IAPA Awards e Premio Italplatforms - Con la piattaforma CTE B-Lift 17E, CTE vince il premio di miglior autocarrata dell’anno agli IAPA Awards di Londra. Agli Italplatform, con la piattaforma CTE ZED 15.2 su pick up riceve il premio di miglior autocarrata dell’anno e con il sistema di stabilizzazione H Stab System il premio delle categorie speciali. 2019: Visione internazionale - CTE oggi abbraccia tutti e cinque i continenti.

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Speciale Piattaforme > Genie

Un mondo a colori con Genie Tre piattaforme a braccio ibride Genie Z-60/37 FE per un lavoro di tinteggiatura in Germania: il risparmio dei costi e i benefici per l’ambiente che si ottengono con queste macchine portano ai proprietari e agli utilizzatori un vantaggio competitivo di Sandro Tozzi

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on sede a Schierling vicino Resenburg in Bavaria, la società di noleggio Biberger Arbeitsbühnen & Stapler Concept-B GmbH è stata contattata da un’impresa di tinteggiature per un grosso contratto che comprendeva la completa riverniciatura del deposito Do-It-Yourself (DIY). Il lavoro prevedeva di lavorare all’aperto ad un’altezza fino a 20 m per diversi mesi. Dopo aver visitato il can-

tiere, c’erano tre ragioni chiave per cui i proprietari e Direttori Generali Martin e Benjamin Biberger hanno raccomandato l’uso di una piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE, rispetto a una piattaforma a braccio articolato diesel e a una a forbice che il loro cliente aveva inizialmente scelto. Prima di tutto, poiché l’edificio faceva parte di un centro commerciale frequentato, per l’impresa cliente i bassi livelli di rumore e le basse emissioni erano fattori chiave. In secondo luogo, la piattaforma a forbice non avrebbe potuto accedere a certe aree dell’edificio rispetto a una piattaforma articolata. In terzo luogo, gli pneumatici antitraccia della piattaforma ibrida avrebbero consentito di non danneggiare la zona asfaltata e la pavimentazione. Seguendo il consiglio dei fratelli Biberger, l’impresa di tinteggiatura ha scelto di lavorare con la piattaforma aerea ibrida Genie Z-60/37 FE che ha funzionato prevalentemente in modalità elettrica per due importanti ragioni. Da un lato, il funzionamento si-

lenzioso e le emissioni a zero hanno creato un ambiente di lavoro migliore e non hanno disturbato gli acquirenti del centro commerciale. Dall’altro, l’impresa cliente di Biberger ha rapidamente realizzato che senza usare il diesel avrebbe ridotto i costi di esercizio del 10% circa. Di conseguenza, per rispettare le tempistiche a causa dell’insorgere di condizioni climatiche fredde e umide, la squadra dell’impresa di tinteggiatura era così entusiasta della piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE, che ha deciso di noleggiarne altre due. Il co-proprietario e Direttore Generale Mr. Benjamin Biberger spiega: «I nostri clienti sono particolarmente interessati ai rendimenti sui costi che questa macchina può offrire. Nei cantieri, l’elettricità è gratuita e quindi lavorando con la piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE nella modalità elettrica possono ridurre i loro costi di esercizio risparmiando quasi un 10%. Non solo, il risparmio dei costi e i benefici per l’ambiente che si ottengono con questa macchina ren-

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Speciale Piattaforme > Genie

dono i nostri clienti più competitivi. Non appena spieghiamo i vantaggi di questa macchina, gli operatori realizzano velocemente quanto possa essere loro utile.» E continua: «I clienti sono estremamente soddisfatti dalle sue prestazioni in terreni fuoristrada. A differenza di altre unità, questa macchina è particolarmente robusta e molto affidabile ed economica da gestire e gli operatori ne apprendono l’uso con facilità in modo rapido. Da una prospettiva di noleggio, è davvero reddi-

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tizia. Grazie alla possibilità di lavoro all’aperto e al chiuso i tassi di utilizzo sono alti, il che significa che questo modello offre un margine lordo superiore a quello delle altre macchine che possediamo. Come impresa rispettosa dell’ambiente, l’80% delle macchine della nostra flotta sono ibride o elettriche e solo il 20 % sono unità alimentate a motore diesel. Con le piattaforme a braccio e a forbice Genie che costituiscono l’80% delle macchine di nostra proprietà, l’attenzione che poniamo nell’innovazione parla da sola.»

Sulla base delle sue osservazioni, la società di noleggio Biberger conferma: ▶▶ è una soluzione “due in uno” versatile e rispettosa dell’ambiente, adatta ad un campo estremamente vasto di impieghi al chiuso e all’aperto. ▶▶ Le batterie sono potenti e quindi le performance in modalità elettrica sono eccellenti. ▶▶ Le due modalità operative (ibrida ed elettrica) sono adatte a un ampio range di applicazioni che portano un alto ritorno sugli investimenti. Nella modalità elettrica, la piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE può operare per un intero turno di lavoro con una sola carica della batteria. Nella modalità ibrida, garantisce un’intera settimana di funzionamento con un solo pieno diesel, con prestazioni estremamente efficienti anche su terreni difficili. ▶▶ I suoi pneumatici riempiti antitraccia sono un’eccellente opzione: la piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE è spesso usata da imprese di pulizie per impieghi al chiuso e all’aperto e i suoi pneumatici evitano di lasciare tracce in pavimentazioni esterne delicate così come in superfici interne decorate. Come risultato, la maggioranza delle piattaforme in una flotta di un noleggiatore è dotata di pneumatici antitraccia. ▶▶ Gli operatori inoltre apprezzano particolarmente il sistema di assale oscillante sempre attivo poiché aumenta la potenza della trazione in condizioni fuoristrada tenendo le ruote in costante contatto con il terreno.◀


Biberger Arbeitsbühnen & Stapler Concept-B GmbH La Società è guidata dai fratelli Martin e Benjamin Biberger e ad oggi conta un parco macchine a noleggio di oltre 200 mezzi tra piattaforme aeree e carrelli elevatori nel sud di Regensburg. Come partner di SYSTEM LIFT per la regione di Regensburg-Straubing-Landshut, è un pionere di innovazione, qualità e approccio al cliente ed è stato insignito del premio sigillo sulla qualità Q-Check

2018. Venti dipendenti si occupano del supporto ai clienti, della manutenzione, delle consegne e della formazione. La posizione consente di fornire un ottimo servizio di assistenza ai clienti nella regione della Baviera Orientale e in tutta la Germania. La squadra segue anche i loro clienti dislocati nei paesi limitrofi Austria, Svizzera, Italia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi.

Terex Corporation Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di

clienti in vari settori industriali, tra cui l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services.

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Speciale Piattaforme > JLG

Ancora più versatile

Raggio di azione potenziato e braccio di nuova concezione, per un’operatività tra le migliori del mercato

Innovazione a tutti i livelli La piattaforma cingolata compatta X33J PLUS è davvero una macchina con caratteristiche innovative, grazie al raggio di azione tra i migliori del settore e con la capacità di lavorare sopra e sotto il livello del suolo di Umberto Piagnoni

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Capienza ottimale

Capacità di carico illimitata da 230 kg, per portare tutta l’attrezzatura necessaria con sé

L’

arrivo sul mercato della JLG X33J Plus lo scorso ottobre non è passato certo inosservato. Ultima di quattro modelli, la X33J Plus porta la linea dei cingolati compatti alla classe dei 30 metri di altezza. Il modello X100AJ, suo equivalente per il mercato statunitense, era stato presentato nel febbraio 2018, a The Rental Show di New Orleans. Un modello

straordinario che consente di lavorare persino sotto il livello del suolo e che permette un maggiore accesso: l’inviluppo operativo è da leader del settore, grazie al nuovo modello di braccio che consente un maggiore sbraccio di lavoro. «Questa macchina rivoluzionaria è la dimostrazione che JLG è costantemente impegnata nell’ampliare la gamma di sollevatori», riferisce Jan-Willem van Wier, Sr. Product Marketing Manager di JLG Olanda. «Con il nuovo modello della linea di piattaforme cingolate compatte gli operatori potranno raggiungere altezze e luoghi ulteriori con maggiore flessibilità e in totale sicurezza».

Il raggio d’azione è esteso a un’altezza di scavalcamento di 17,20 m e a uno sbraccio orizzontale di 16 m; le dimensioni compatte permettono di oltrepassare porte a due battenti standard; i cingoli antitraccia retrattili, associati a un sistema brevettato di disconnessione della piattaforma, assicurano un’assoluta manovrabilità in spazi ristretti. La X33J Plus è lunga meno di 5,80 m e ha una larghezza inferiore a 1,20 m quando viene rimosso il cestello. Inoltre, la capacità illimitata di 230 kg, tra le migliori sul mercato, consente un carico di materiali adeguato per creare uno spazio di lavoro più sicuro e produttivo.

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Speciale Piattaforme > JLG

Altre caratteristiche della JLG X33J Plus sono: ▶▶ Il braccio articolato di nuova concezione, che permette agli operatori di lavorare a filo con la superficie di qualsiasi struttura. ▶▶ La tecnologia intelligente, che migliora la funzionalità del braccio con la possibilità di movimenti multipli simultanei. ▶▶ Il movimento del jib di +/-90 gradi, per un raggio di azione ampliato. ▶▶ Gli stabilizzatori autolivellanti a comando one-touch per assestare la macchina su pendenze fino a 16 gradi. ▶▶ Le grandi piastre di appoggio rivestite in Teflon®. ▶▶ Gli alloggiamenti per forche e i ganci di sollevamento per carico e scarico facilitati. ▶▶ Il sistema di protezione SkyGuard® che sottolinea l’impegno di JLG nel potenziare la sicurezza dell’operatività.

JLG Industries Inc. JLG Industries Inc. è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di attrezzature di sollevamento e accesso. Il diversificato parco prodotti dell’azienda comprende marchi di successo quali le piattaforme

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di lavoro aeree JLG, i sollevatori a braccio telescopico JLG e SkyTrak e una serie di accessori complementari che ne potenziano la versatilità e l’efficienza. JLG è una società del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE: OSK].

Oltre al motore Diesel Kubota standard, la macchina può essere dotata di sistema a batteria a ioni di litio 150 Ah / 76 V per operare in modo pulito e silenzioso con prestazioni molto simili a quelle di un tradizionale motore a benzina. Gli oli idraulici sintetici di serie sono interamente biodegradabili e quindi adatti alle attività in ambienti sensibili. Infine, questa nuova macchina è perfetta per operazioni con accesso difficoltoso, sia all’aperto sia in ambienti chiusi, come cortili, palestre, stadi, auditorium, aeroporti, scuole, università, alberghi, centri congressi, ma anche qualsiasi luogo a livello municipale, regionale, statale o militare. La versatilità e la facilità di movimentazione la rendono ideale per lavori di pulizia finestre, tinteggiatura, manutenzione edilizia e cura dei giardini.◀


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Maggiore stabilità

Cingoli estensibili per potenziare la stabilità durante gli spostamenti

JLG X33J Plus SCHEDA TECNICA

Altezza di lavoro Altezza piattaforma in elevazione Sbraccio orizzontale di lavoro Sbraccio orizzontale Altezza di scavalcamento Capacità di carico Rotazione (non continua) Lunghezza totale del jib Range di articolazione del jib (+/-) Dimensioni cestello Rotazione piattaforma Larghezza a riposo (con cestello) Larghezza a riposo (senza cestello) Altezza a riposo (su cingoli) Lunghezza a riposo (su cingoli) con cestello Lunghezza a riposo (su cingoli) senza cestello Ingombro stabilizzatori massimo Ingombro stabilizzatori ridotto Lunghezza cingoli Peso (con motore) Pressione max sul terreno (su stabilizzatori) Pressione max sul terreno (su cingoli)

32,48 m 30,48 m 16,65 m 16,00 m 17,20 m (2 persone) 230 kg 360° 1,3 m 180° (+85 / -95°) 0,70 m x 1,60 m 180° (+90° / -90°) 1,60 m 1,19 m 1,99 m 6,50 m 5,80 m 5,14 m x 4,60 m 6,30 m x 3,30 m 2,10 m 7616 kg 4,8 kg/cm2 0,8 kg/cm2

Velocità max (con seconda marcia di serie) a benzina

1,8 km/h

Pendenza superabile Massima pendenza operativa

28,7% 16°

Angoli massimi di avvicinamento/allontanamento

anteriore 18° posteriore 18°

Larghezza del carro (ritratto/esteso)

1,20 m / 1,70 m

Oshkosh Corporation Oshkosh Corporation è nata nel 1917 e da allora opera con successo nel migliorare la vita lavorativa delle persone. La varietà eccezionale di competenze integrate finalizzata a mercati altamente diversificati, la strategia MOVE e l’ottimistica visione a lungo termine fanno di Oshkosh Corporation una realtà industriale globale diversa da tutte le altre. La società è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di una vasta gamma di attrezzatture di sollevamento e accesso e di veicoli per utilizzo in campo commerciale, emergenza, militare e finalità specifiche, con i marchi Oshkosh, JLG, Pierce, McNeilus, Jerr-Dan, Frontline, CON-E-CO, London e IMT. Oshkosh Corporation è annoverata tra le società di Fortune 500 e possiede sedi produttive in quattro continenti. I suoi prodotti, disponibili in oltre 150 paesi, sono riconosciuti a livello globale per la qualità, la durata e l’impatto innovativo. L’impegno del gruppo su scala mondiale è quello di fare la differenza per le squadre di lavoro, i clienti, gli azionisti, le comunità e l’ambiente.

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Speciale Piattaforme > Haulotte

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Full Electric per Haulotte È appena arrivata in Italia ed è già al lavoro in cantiere noleggiata da Cofiloc il primo esemplare dell’innovativa piattaforma articolata Haulotte della nuova serie PULSEO ad alimentazione “full electric” di Umberto Piagnoni

L

a capacità di innovare nel settore del sollevamento di persone e carichi è il tratto distintivo di Haulotte Group; un’attenzione costante allo sviluppo di nuove soluzioni e di sempre maggiore sicurezza, per offrire agli operatori macchine tecnologicamente all’avanguardia, operativamente sicure, e rispettose delle regole ambientali. Un approccio sublimato nella recente presentazione della nuova gamma di piattaforme di lavoro aereo PULSEO ad alimentazione “full electric”. Progettata per muoversi e operare in estremo silenzio, la nuova generazione Haulotte PULSEO si prende cura sia dell’ambiente che delle persone: la sua configurazione completamente elettrica rende questa gamma di piat-

HA20 LE PRO

Innovativa, silenziosa e a impatto ambientale “zero”. Con caratteristiche così la piattaforma non poteva non colpire subito l’attenzione di Cofiloc

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Speciale Piattaforme > Haulotte

Sicurezza al top

Grazie ai comandi proporzionali, i movimenti sono delicati e precisi. Con il dispositivo antincastramento Haulotte Activ’Shield Bar e il dispositivo d’illuminazione Haulotte Activ’Lighting System, i lavori in altezza e le operazioni di carico e scarico non sono mai stati così sicuri

taforme aeree adatta per il lavoro in interni come in esterni, nelle zone urbane e semiurbane, negli ambiti dove è richiesta bassa emissione sonora (ospedali, scuole, librerie, ecc.), nonché nei cantieri “verdi”. Una linea di macchine che amplia ulteriormente il campo di applicazione delle piattaforme Haulotte ad ambiti e orari prima impraticabili, un importante opportunità in più per noleggiatori e operatori.

Il primo modello della gamma PULSEO lanciato da Haulotte è la piattaforma articolata HA20 LE PRO, macchina ad alimentazione completamente elettrica con altezza di lavoro massima di 20 m. La nuova generazione di piattaforme semoventi a braccio articolato ad alimentazione totalmente elettrica PULSEO è perfetta in ogni tipo di applicazione: in esterni, l’assale oscillante e la trazione a 4 ruote assicurano aderenza e stabilità ottimali per il lavoro all’aperto; in interni, i pneumatici antitraccia permettono di transitare su quasi tutti i pavimenti imprimendo bassa pressione al suolo. L’ingombro inoltre è ridotto: l’oscillazione della parte bassa della macchina e la sua maneggevolezza intrinseca ne consentono il funzionamento in spazi ristretti. Il primo esemplare arrivato in Italia è già al lavoro, e tale era l’interesse per un passo così decisivo nella storia evolutiva della macchine Haulotte che si doveva cogliere subito l’occasione per vederla al lavoro. Una macchina così innovativa, silenziosa e a impatto ambientale “zero”, come la nuova piattaforma articolata Haulotte HA20 LE PRO, non poteva non colpire subito l’attenzione di un grande protagonista del noleggio come Cofiloc. L’azienda con sede centrale San Biagio di Callalta (TV), infatti, ha sempre dimostrato una particolare sensibilità ai temi ambientali, investendo ingenti risorse non solo nell’acquisto di macchine per il parco mezzi in linea con i più elevati standard internazionali sulla riduzione dei consumi e delle emissioni, ma anche nell’architettura “green” delle sue filiali. La nuova Haulotte PULSEO HA20 LE PRO non ha fatto in tempo ad entrare

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Polivalente

Dotata di ruote antitraccia, questa nuova generazione di piattaforme elettriche è perfettamente adatta alle applicazioni interne. All’esterno, l’assale oscillante e le quattro ruote motrici garantiscono stabilità e aderenza ottimale. Grazie al loro funzionamento elettrico e silenzioso, i modelli PULSEO possono essere utilizzati a qualsiasi ora senza disturbare gli abitanti

in flotta Cofiloc che ha subito preso la strada del cantiere: fra i primissimi noli, il primo in interni a Bassano del Grappa (VI), il secondo, in esterni, a Pozzuolo del Friuli (UD). È sul secondo di questi interventi che abbiamo focalizzato l’attenzione, in quanto il particolare contesto operativo in cui ha operato la piattaforma ne ha messo in mostra tutte le qualità innovative. Come in molte zone italiane a forte connotazione agricola, anche a Pozzuolo del Friuli - Comune a ridosso del

capoluogo friulano - non sono rare le conurbazioni che vedono a stretto contatto strutture agricole e abitazioni residenziali. E questo è l’ambito dove si è trovata a operare la Burello s.r.l., società specializzata nella posa lattonerie e rifacimento di coperture: un’azienda agricola circondata da abitazioni residenziali, all’interno della quale doveva intervenire su alcune strutture sia per la manutenzione delle coperture esistenti che per la rimozione di porzioni di tetto in lastre di amianto.

Gamma PULSEO Modelli

HA20 LE

HA20 LE PRO

Ruote motrici Ruote direttrici Pneumatici Motorizzazione elettrica Assale oscillante Rotazione continua della torretta Capacità di carico di 250 kg Doppio carico 250 - 350 kg Generatore di corrente ausiliare Haulotte Activ’Shield Bar Haulotte Activ’Lighting System Haulotte Activ’Energy Management Haulotte Activ’Screen

4 2 standard standard standard a 355° standard optional standard optional standard standard standard

4 4 diametro grande standard standard 360° continuo standard optional standard standard standard standard standard

Bisognava intervenire, quindi, senza arrecare disturbo sia alle normali attività dell’azienda agricola che, soprattutto, alla quiete del vicinato, senza però perdere in efficienza operativa e nel minor tempo possibile. Compito perfetto per mettere alla prova la nuova Haulotte HA20 LE PRO della gamma elettrica PULSEO. Nelle diverse operazioni - sollevamento in quota, ritorno a terra, trasferimenti l’innovativa piattaforma Haulotte ha dimostrato tutte le sue qualità: affidabilità e sicurezza massimi per l’operatore, sollevamenti rapidi e movimenti fluidi e proporzionali, silenziosità assoluta, consumi energetici ridotti e allo stesso tempo elevata autonomia, garantita dalle batterie di ultima generazione che garantiscono piena operatività per un’intera giornata di lavoro. Le batterie ad alta capacità e la possibilità di abbassare la cesta sfruttando la forza di gravità senza alcun consumo energetico massimizzano le prestazioni della batteria per un’intera giornata di lavoro. Se è richiesta una batteria di durata maggiore,

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Speciale Piattaforme > Haulotte

il sistema di estensione di cui sono dotate le macchine PULSEO ricarica rapidamente le batterie, mentre la macchina mantiene la sua piena capacità operativa durante il ciclo di ricarica. Alla fine di un turno di lavoro, il caricatore incorporato e il suo sistema intelligente di gestione dell’energia (Haulotte Acitv’) ottimizzano sia la carica che la durata delle batterie. Le operazioni in cantiere sono state portate a termine con piena soddisfazione degli operatori della Burello, che in pochi minuti hanno preso pieno controllo della piattaforma. A loro giudizio la macchina si è dimostrata particolarmente rapida e precisa nei movimenti, ma a colpirli è stata soprattutto la sua silenziosità. Se l’alimentazione “full electric” è una novità assoluta, sono assolutamente confermate tutte le altre caratteristiche costruttive e prestazionali delle piattaforme articolate di lavoro aereo Haulotte: velocità di elevazione ultraveloce, rotazione della torretta continua a 360° e movimenti simultanei lavorano insieme per migliorare la produttività; i modelli a doppio carico del cestello consentono di aumentare la capacità di portata adattando l’area di lavoro, garantendo così la stabilità. I controlli proporzionali assicurano movimenti precisi, garantendo un funzionamento regolare fino all’area di lavoro. La nuova generazione di piattaforme PULSEO incorpora anche tutte le ultime innovazioni in materia di sicurezza e di gestione della manutenzione del costruttore francese. Haulotte Activ’ShieldBar 2.0 è il sistema per prevenire il rischio di intrappolamento. Haulotte Activ’Lighting System è il dispositivo di illuminazione di sicurezza per agevolare

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le procedure di carico e scarico della macchina. Haulotte Activ’Screen è il sistema di gestione del funzionamento della macchina, per gestire manutenzione preventiva e risolvere i malfunzionamenti. Haulotte Diag, infine, è il sistema per la diagnostica completa del mezzo.◀

INFO Haulotte Italia Via Lombardia, 15 20098 San Giuliano Milanese, Italia Tel: +39 02 98970110 Mail: haulotteitalia@haulotte.com Web: www.haulotte.it


Burello srl e Cofiloc: l’impresa e il noleggiatore La Burello srl è presente da 35 anni nel settore posa di lattonerie, sia in ambito industriale che nelle abitazioni civili, dal rifacimento coperture, allo smaltimento dell’amianto e all’impermeabilizzazione. Cofiloc è il gruppo specializzato nel noleggio professionale che con

quattro divisioni - movimento terra, sollevamento, edilizia e autocarri numerosi punti noleggio, consulenti e tecnici di elevata professionalità, un parco macchine e accessori tra i più moderni e completi sul mercato, offre un servizio che mira alla creazione di valore per le imprese.

Haulotte Group Haulotte Group è specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo.

La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti. Piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.

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Visto in fiera > Faresin Industries

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EIMA elettrica per Faresin A EIMA (7-11 novembre 2018) Faresin Industries ha messo in mostra i suoi movimentatori telescopici, tra cui brillava il nuovissimo Full Electric, anteprima mondiale sviluppato sulla tecnologia dell’esistente 6.26 di Sandro Tozzi

D

avvero tanta aspettativa - visto il massimo riserbo mantenuto in precedenza - sul primo telescopico totalmente elettrico proposto da Faresin. A EIMA International 2018 era infatti in mostra, in anteprima mondiale assoluta, la prima realizzazione di movimentatore telescopico Full Electric. La promessa? Mettere fine alle parole “emissioni” e “rumorosità”, aprendo il campo ad una nuova gamma di utilizzazioni. Il centro R&D Faresin Industries dopo anni di ricerche ha sviluppato questa macchina innovativa sullo chassis del movimentatore telescopico 6.26. Azzerando le emissioni e riducendo notevolmente la rumorosità, questa soluzione migliorerà il comfort di utilizzo negli ambienti chiusi come magazzini o stalle basse, porterà ai massimi livelli la sicurezza e ne consentirà l’impiego anche in attività od orari dove la rumorosità dei motori endotermici è oggi fattore limitante.

Protagonista a EIMA

Il nuovo telescopico totalmente elettrico presentato in anteprima mondiale di Faresin

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Visto in fiera > Faresin Industries

626 FULL ELECTRIC Dimensioni / Dimensions

Altezza / Height Larghezza / Width Carreggiata / Gauge Luce libera da terra / Ground clearance Passo / Pitch Lunghezza senza gancio di traino / Length without towing hook Lunghezza con gancio di traino / Length with towing hook

1935 mm 1890 mm 1550 mm 220 mm 2525 mm 4035 mm 4198 mm

SPECIFICHE TECNICHE / TECHINICAL FEATURES

Peso / Weight Portata / Capacity Alimentazione / Supply Tensione batteria principale / Main battery voltage Tensione batteria ausiliaria / Auxiliary battery voltage Tensione di ricarica / Charging voltage

4800 kg 2600 kg elettrica / electrical 80V LiFePo4 12 V 380/400 VAC

Trazione / Traction

motore asincrono indipendente / independent asynchronous motor

Servizi / Services

motore asincrono indipendente / independent asynchronous motor

Velocità massima / Full speed 4 Ruote sterzanti / 4 steering wheels 4 Ruote motrici / 4 driving wheels Display a colori Alta Risoluzione / High Resolution color display

15 km/h si / yes si / yes si / yes

Una soluzione che interpreta il cambiamento tecnologico che sta rivoluzionando la mobilità come l’avevamo conosciuta.

7.30 Classic, ma solo in apparenza Pur non modificando in nulla l’aspetto esteriore, sono molte le novità introdotte in questa serie di telescopici Compact Range destinati ad un utilizzo multiplo con medie intensità di lavoro. Aggiornate le motorizzazioni per rispondere alla normativa sulle emis-

Zero emissioni

Il nuovo telescopico totalmente elettrico presentato in anteprima mondiale di Faresin

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sioni con i nuovi propulsori Deutz AG serie TCD 3.6 da 55,4 e 74 e 100 kW, motori a 4 cilindri turbo. Particolarmente interessante è il modello da 55,4 kW che rispetta l’emissionamento Tier 4 Final senza la presenza di SCR e quindi senza la necessità di avere il serbatoio di additivo AdBlue. Aggiornata anche la trasmissione, ora a gestione elettronica di ultima generazione, più precisa e confortevole che offre una maggiore duttilità di impiego della macchina. Il più interessante aggiornamento però deriva dell’introduzione di una pompa idraulica in circuito load sensing che, con una portata massima di 180 litri/min, garantisce alte prestazioni ad un regime di giri inferiore e quindi con una riduzione dei consumi che secondo le esperienze del centro R&D di Faresin Industries si avvicina al 50%. Un grande risultato nato dall’ascolto delle necessità operative dei clienti.

8.40 VPSe, più prestazioni e meno consumi Nella serie dei movimentatori telescopici Middle Range, Faresin Industries ha puntato in modo deci-

infatti, performance di altissimo livello nei movimenti di sbraccio. Gli utilizzatori però necessitano anche di potenza idraulica per gestire più attività contemporanee senza perdere fluidità e senza aumentare i consumi.

7.30 Classic

so alle prestazioni e ai consumi con una consistente serie di upgrade. Il primo miglioramento introdotto è dedicato all’incremento delle prestazioni di lavoro. Il centro R&D Faresin Industries ha puntato a un incremento di potenza idraulica e ad un suo miglior sfruttamento. Il nuovo circuito Load Sensing da 180 litri/ min a 250 bar già promette,

Ora disponibile col modello da 55,4 kW che rispetta l’emissionamento Tier 4 Final senza la presenza di SCR

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Visto in fiera > Faresin Industries

Faresin Industries è riuscita a rispondere appieno a queste richieste. Grazie alla nuova valvola Ecofast che recupera la potenza dell’olio idraulico, si sono resi i movimenti di rientro del braccio meno impegnativi per il motore permettendogli così di offrire maggiore brillantezza nelle altre attività contemporanee come spostamenti, ecc... Tutto questo con significativo risparmio di tempo e consumi. Aggiornata anche la motorizzazione che risponde ora alla normativa Tier 4 Final sulle emissioni. Il propulsore è il 4 cilindri turbo Deutz AG, serie TCD 3.6, da 100 kW. Incrementata anche l’efficienza della trasmissione grazie alla gestione elettronica di ultima generazione, più precisa ed efficiente, che ora raggiunge i 40 km/h nella versione Agri. Prestazioni in trasporto elevate e una maggiore duttilità di impiego della macchina assieme al contenimento dei consumi. È stato incrementato anche il payload a massimo sbraccio che ora raggiunge le 4,5 tonnellate e, contemporaneamente è stato ampliato l’angolo di brandeggio delle forche che ora raggiunge i 150°. In definitiva sono aumentate le prestazioni e ridotti i consumi: non male come risultato.

6.26 Classic, migliorato in visibilità e prestazioni Il continuo miglioramento delle macchine proposte da Faresin Industries viene operato sulla base della customers experience, raccolta e tesaurizzata internamente dal reparto R&D. Questo processo impone un filo diretto con i clienti e consente un costante miglioramento delle soluzioni offerte. Sul movimentatore telescopico 6.26 Classic, modello appartenente allo

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Small Range, è stata attivata una nuova progettazione del co- fano motore che lo rendesse funzionale ad una migliore dissipazione del calore generato dal motore e, soprattutto, ad un aumento della visibilità dell’operatore rispetto ai punti morti. La soluzione è stata raggiunta con lo sviluppo di una cofanatura in ABS, un materiale plastico molto resistente, che ha portato ad aumentarne contemporaneamente anche la robustezza e a rivedere la maniglia di chiusura.

6.26 Classic

Con nuova progettazione del cofano motore

9.60 VPSe

Trasmissione idrostatica completamente automatica con doppio controllo con 4 ruote motrici sterzanti


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9.60 VPSe, nuovi propulsori Tier IV final La serie Hevy Duty Range, macchine destinate a un utilizzo intenso come quello in impianti di biogas o nello spostamento di cereali è stata aggiornata. Per rispondere alla normativa in termine di emissioni è stata introdotta la motorizzazione con i nuovi propulsori Deutz AG serie TCD 3.6 da 100 kW, motori a quattro cilindri turbocompressi dai bassi livelli di consumo. Il movimentatore 9.60 VPSe è il portabandiera di Faresin Industries perché caratterizzato da una trasmissione idrostatica completamente automatica con doppio controllo con 4 ruote motrici sterzanti e con tre modalità di sterzatura. Il circuito idraulico, concepito per un intenso livello di utilizzo, ha una pompa Load Sensing da 180 L/min a 250 bar.◀

INFO Faresin Industries S.p.A. Via dell’Artigianato 36, 36042 Breganze (VI) – Italy Tel. 0445 800300 info@faresin.com www.faresindustries.com

Faresin Industries Faresin Industries è una realtà industriale, a proprietà familiare, sita nel Nordest dell’Italia. L’azienda è specializzata nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di carri miscelatori trainati, semoventi, stazionari e di telehandler heavy duty concepiti per l’agricoltura e per l’edilizia. Fondata dall’attuale presidente Sante

Faresin, vanta oltre 40 anni di presenza sul mercato e, attraverso la propria rete, una significativa presenza sui mercati europei e i principali mercati extraeuropei. La rilevante capacità di innovazione e il successo commerciale derivano dal collegamento diretto con i clienti finali, pilastro della filosofia aziendale.

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Anno XII n.1 Gennaio-Marzo 2017

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Anno XXXI n.1 Gennaio-Febbraio 2017

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