MT n.6 | Settembre 2018

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Anno XXX n.6 | Settembre 2018

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Anno XXX n.6 | Settembre 2018

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p. 4 Year XXX n.6 - September 2018

Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Nino Venieri Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 60,00 Estero: € 90,00

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Marmomac

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Professionisti della cava

30/08/2018 15:15:33

Dal 26 al 29 settembre appuntamento alla Fiera di Verona per la 53ª edizione di Marmomac, il più importante evento italiano dedicato a marmi e graniti

News > Le brevi a cura della redazione

16/09/18 16:26

p. 6 Attrezzature > Cangini Benne srl

Preview fiere > Marmomac

Pronti per il Marmomac di Miriam Spada

p. 18

Meglio e prima con il Twist di Miriam Spada

p. 44

Preview Marmomac > MB Crusher

Attualità > Bobcat

Protagonisti in cava di Umberto Piagnoni

Se il segreto è nella formazione di Umberto Piagnoni p. 46

p. 22

Preview Marmomac > Volvo CE

Stampa GRAFICHE MDM - Forlì

di Manuela Cortesi

Pubblicità Tel. +39 0542 22601 E-mail: advertising@scimedia.it

Focus macchina > Komatsu WA100M‐8

Signori della cava

Senza pensieri con la compatta WA100M-8 di Porfirio Ferrari

p. 26

p. 34

Tecnologia > Volvo Trucks

Sempre più sicuri di Porfirio Ferrari

p. 50

Attrezzature > Liebherr

Lo strumento ideale per ogni impiego di Miriam Spada p. 52

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/07/1989 Iscrizione ROC: 29737

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Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

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Editoriale di Manuela Cortesi

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IN COPERTINA > Cangini Benne

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Anno XXX n. 6 | settembre 2018

Liebherr Attrezzature ideali per ogni impiego

n.6 | Settembre 2018

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Sommario

Komatsu WA100M-8 Un DPF maintenance‐free per 10 anni

Tecnologia > TopCon In cantiere > Tesmec

La prima Tesmec 1150XHD RH in Puglia di Umberto Piagnoni p. 38

Ottimizzare con TopCon di Porfirio Ferrari p. 56 Focus macchina > JCB Teletruk

JCB Teletruk: cinque in una di Miriam Spada

Focus macchina > Hitachi ZW330-6 MT – Rivista Italiana del Movimento Terra SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italy P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

Portento Hitachi di Miriam Spada

p. 40

p. 58

Trucks > Mercedes-Benz Trucks

Anteprima mondiale del nuovo Actros di Miriam Spada p. 62



Editoriale

Una questione di tempo di Manuela Cortesi

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ul ponte Morandi ormai si è detto e scritto di tutto in merito alle collettive responsabilità. Ma al di là dello spettro dei mancati controlli – accadrà di nuovo? – quello che viene da chiedersi ora è come e soprattutto in che tempi avverrà la ricostruzione. Riguardo allo stato di salute di esecuzione delle opere pubbliche, è stato pubblicato dopo quattro anni il nuovo rapporto 2018 sui tempi di attuazione curato nell’ambito del NUVEC (Sistema Conti pubblici territoriali, Analisi e monitoraggio degli investimenti pubblici dell’Agenzia della Coesione). Dal rapporto non emergono sostanziali novità: e il punto è proprio questo, i problemi sono sempre gli stessi. Per i 140 miliardi degli investimenti pubblici, le gare e le opere vanno a rilento. Si stima che per un’opera di dimensioni medio-grandi i tempi sono di 15 anni e 8 mesi, e non certo perché i cantieri sono problematici: la questione è tutta burocratica. Più della metà del tempo, ovvero anni su anni per opere di grandi dimensioni, è scotto burocratico. Il rapporto in questo senso è illuminante. Spiega quali sono i buchi neri dei nostri cantieri: i cosiddetti “tempi di at-

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traversamento”, ovvero quegli intervalli temporali che intercorrono tra la fine di una fase dei lavori e l’inizio della successiva, riconducibili «ad un insieme di attività prevalentemente amministrative necessarie per la prosecuzione del percorso attuativo di un’opera»1: la burocrazia. «Il valore del loro peso è stato calcolato mettendo a rapporto, per ciascuna fase, la durata dei tempi di attraversamento e la durata totale della fase, comprensiva quindi dei tempi di attraversamento. Considerando le fasi che effettivamente sono inframmezzate dai tempi di attraversamento (progettazione e affidamento), il peso dei tempi di attraversamento è complessivamente pari al 54,3%».1 Il che significa, tornando alla media di un cantiere X mediogrande, che ben 8 anni se ne vanno in burocrazia. Ora, il viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania crollò nell’aprile 2015, ma ci sono voluti sette mesi per ripristinare la viabilità locale e quasi tre anni per aggiudicare la gara per l’appalto di ricostruzione (febbraio 2018). Da undici poi i cantieri ora si sono ridotti a cinque. Come finirà col ponte Morandi? Coi cittadini prima sepolti dalle macerie, poi dalla burocrazia?◀

IL RAPPORTO (1) http://www.agenziacoesione.gov.it/ opencms/export/sites/dps/it/documentazione/News_2018/Rapporto_Tempi_ OOPP_2018.pdf LEGGI ANCHE: http://www.ilsole24ore.com/art/ notizie/2018-09-04/l-italia-fragile-e-opererallentatore-media-persi-8-anni-burocrazia-130125.shtml?uuid=AErMsriF http://www.palermotoday.it/cronaca/autostrada-palermo-catania-viadotto-himeraaggiudicata-gara-ricostruzione.html http://www.palermotoday.it/cronaca/musumeci-lavori-viadotto-himera-palermo-catania.html

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News > Le brevi EMILIANA SERBATOI

Il Governatore dell’Emilia-Romagna visita Emiliana Serbatoi Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è passato nei giorni scorsi nella sede di Campogalliano di Emiliana Serbatoi per un’apprezzata visita di cortesia. Il governatore è stato ricevuto dalla proprietà – il presidente Gian Lauro Morselli e il fondatore Giancarlo Morselli – con la quale ha visitato gli stabilimenti aziendali, dove lo staff ha poi spiegato le particolarità della produzione

Nella fotografia: da sinistra, il presidente di Emiliana Serbatoi Gian Lauro Morselli, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il fondatore di Emiliana Serbatoi Giancarlo Morselli

di serbatoi e sistemi di stoccaggio, trasporto, distribuzione e gestione del carburante. Un settore nel quale Emiliana Serbatoi è leader a livello internazionale. Al presidente dell’ente regionale sono stati inoltre illustrati gli investimenti in ricerca, innovazione e internazionalizzazione: tre priorità per un’impresa in crescita, che guarda al futuro e che oggi è presente con i propri prodotti in tutto il mondo, in oltre 80 Paesi dall’America all’Asia. L’azienda, che proprio nel 2018 celebra il 35esimo anniversario, è operativa su due sedi: il quartier generale a Campogalliano di Modena e un secondo stabilimento a San Donà di Piave di Venezia. Complessivamente Emiliana Serbatoi impiega quasi 90 persone e supera i 20 milioni di euro di fatturato, con una percentuale dell’export pari al 50% dei volumi e una rete di distribuzione in ogni continente. L’azienda è specializzata nella realizzazione di cisterne per carburanti e liquidi in acciaio e in plastica, con serbatoi che possono contenere da poche decine fino a decine di migliaia di litri, e in numerosi dispositivi tecnologici che permettono di sovrintendere ai rifornimenti: un’ampia offerta grazie anche all’azione continua del reparto ricerca e sviluppo.

Volvo Trucks Italia

Giovanni Dattoli, nuovo Amministratore Delegato per Volvo Trucks Italia A partire dal 1 agosto 2018 Giovanni Dattoli alla guida di Volvo Trucks Italia Volvo Group continua il proprio processo di evoluzione per diventare il leader mondiale nell’offerta di Soluzioni per il Trasporto. Molti cambiamenti strategici sono già stati implementati negli scorsi anni per assicurare le fondamenta di un’organizzazione efficiente e proiettata al futuro. In questo contesto, Volvo Trucks Europe ha nominato come nuovo Amministratore Delegato di Volvo Trucks Italia, Giovanni Dattoli. Quarantasette anni, laureato in Ingegneria, entra in Volvo Group nel 2002, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità nelle diverse funzioni aziendali.

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News > Le brevi

BKT

Riconoscimento d’onore per Arvind Poddar, BKT, che entrerà nella hall of fame di TIA Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato di BKT, è stato nominato vincitore di quest’anno del prestigioso premio Hall of Fame Award di TIA In data 25 luglio 2018, Roy Littlefield, Vicepresidente esecutivo della Tire Industry Association (TIA), l’associazione statunitense dell’industria degli pneumatici, ha annunciato ufficialmente i nomi dei vincitori del premio Hall of Fame Award 2018, la più alta onorificenza di TIA e uno dei più prestigiosi riconoscimenti dell’industria degli pneumatici a livello globale. Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato di Balkrishna Industries Limited (BKT), produttore leader di pneumatici Off-Highway con sede in India, sarà ufficialmente ammesso nella Hall of Fame in occasione della Tire Industry Honors Awards Ceremony, la cerimonia in cui saranno conferiti i premi onorifici per l’industria degli pneumatici. L’evento si svolgerà il 29 ottobre presso il Paris Las Vegas Hotel, il giorno precedente l’apertura del SEMA Show 2018, la fiera principale per le specialità nel settore automobilistico e quello dei ricambi, che si terrà a Las Vegas. La Tire Industry Association (TIA), fondata nel 1920 negli Stati Uniti, è nata come entità nazionale. Oggi TIA è un’organizzazione non profit internazionale, che opera a livello globale e rappresenta tutti i segmenti del settore degli pneus. L’Associazione mira a valorizzare l’immagine dell’industria degli pneumatici promuovendo la sicurezza, la formazione e l’istruzione,

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organizzando convegni e sostenendo patrocini, certificazioni e pubblicazioni per il settore. La Hall of Fame di TIA risale all’anno 1985, quando furono premiate le prime celebrità dell’industria degli pneumatici. L’arco della gloria di TIA si pone come obiettivo la celebrazione e conservazione dei nomi di eminenti personalità il cui operato straordinario ha portato notorietà ai settori degli pneumatici, della gomma e del trasporto. Il premio rappresenta il riconoscimento più prestigioso che l’Associazione conferisce annualmente ai protagonisti dell’industria degli pneumatici – siano essi produttori, inventori, fornitori, rivenditori o ricostruttori. «Reputo decisamente un grande onore l’annuncio del conferimento di questo prestigioso premio – anzi oserei direi, del più prestigioso premio nell’industria degli pneumatici. Una nomina che mi riempie senz’altro di orgoglio sia da un punto di vista personale che professionale», afferma Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato di BKT. «Indubbiamente, questo è un momento importante che rappresenta un grande successo sia per il mio sviluppo personale che per la mia carriera professionale. Nel contempo è anche la conferma dello spirito appassionato e

dell’impegno che sono lo stimolo per tutti i nostri progetti e tutte le persone che lavorano nella nostra azienda, affinché possiamo essere da esempio per le generazioni future.» L’ingresso nella Hall of Fame di TIA va ben oltre l’essere solamente un riconoscimento personale per il CEO di BKT. Questo premio rispecchia infatti perfettamente l’impegno, la crescita e l’evoluzione del gruppo multinazionale nel corso degli anni, che hanno portato l’azienda ad essere un punto di riferimento per il mercato mondiale degli pneumatici Off-Highway, grazie ai risultati straordinari in termini di innovazione e sostenibilità, nonché all’offerta di uno dei più vasti portfolio prodotti nel segmento.


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News > Le brevi

GIC

Focus sulla manutenzione del calcestruzzo al GIC di Piacenza A un mese dai drammatici avvenimenti di Genova è ancora più urgente la riflessione sulla necessità di monitorare costantemente lo stato di conservazione delle opere infrastrutturali Potestà, Direttore della Mediapoint & Communications srl, società organizzatrice dell’evento, «è stato uno degli elementi che già nel 2014, dopo essermi confrontato anche con le principali associazioni italiane ed europee di categoria, mi ha convinto ad organizzare una fiera sul calcestruzzo. E oggi, alla luce di quanto successo a Genova, dove tra l’altro sono nato e lavoro, sento ancora più viva in me la motivazione a proseguire in questa direzione. Perché una manifestazione come il GIC rappresenta un’opportunità di confronto su questi temi, per coinvolgere il mondo imprenditoriale e istituzionale, per sensibilizzare e per fare cultura.» La data si avvicina e i preparativi si fanno sempre più serrati. Dall’8 al 10 novembre Piacenza ospiterà la seconda edizione del GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, l’unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione, la demolizione e il ripristino delle strutture in cemento armato, anche in zone sismiche. Il tema della manutenzione del calcestruzzo avrà una centralità al GIC 2018, sia nella parte espositiva, sia all’interno dell’attività convegnistica. I recenti e drammatici avvenimenti di Genova non possono che far riflettere sulla necessità di monitorare costantemente lo stato di conservazione di alcune opere

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infrastrutturali italiane, per lo più datate e spesso risalenti al dopoguerra. Si tratta di un tema che oggi è di scottante attualità, ma che fin dalla prima edizione del 2016 è stato uno dei fili conduttori del GIC. «Il problema», conferma Fabio

Un’ampia offerta di attrezzature diagnostiche e soluzioni per il ripristino Tra le molteplici macchine e attrezzature in esposizione alla mostra piacentina, saranno presenti anche le più moderne


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tecnologie per il monitoraggio e la diagnostica delle strutture in calcestruzzo, oltre ad un’ampia offerta merceologica di prodotti chimici per il loro ripristino. L’offerta di strumentazione e di software dedicati oggi presenti sia in Italia che all’estero è assai evoluta e il visitatore del GIC potrà trovare un’ampia selezione di quelle tecnologie presenti sul mercato atte a risolvere preventivamente molti dei problemi sui quali spesso si è chiamati a intervenire troppo tardi, in situazioni drammatiche come nel caso del Ponte Morandi o dopo violenti eventi sismici. L’ampiezza e la varietà dei temi trattati ha richiamato anche l’interesse del mondo istituzionale: il GIC 2018, infat-

ti, ha ottenuto un numero elevatissimo di patrocini sia dall’Italia che dall’estero. Sostengono la manifestazione, fra i tanti, anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma anche Anas, Ance, Aiscat, Enac, il CNI-Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Federbeton e tra gli organismi internazionali la EupaveEuropean Concrete Paving Association, la EDA-European Demolition Association, la EWJI-European Water Jetting Institute e la IADCS-International Association of Concrete Drillers and Sawers. A circa due mesi dall’inaugurazione, al GIC hanno già confermato la loro parte-

Area di competenza: tutte.

cipazione oltre 180 espositori, e ciò anche grazie alla presenza delle due macro aree merceologiche Conpavitexpo, dedicata alle macchine e alle tecnologie per le pavimentazioni continue in calcestruzzo, i massetti e la loro manutenzione e Idrexpo, dedicata alle macchine, attrezzature e tecnologie per il taglio, la decostruzione e la demolizione delle strutture in calcestruzzo armato, ma anche la frantumazione, la selezione il riciclaggio e il trasporto degli inerti. Un ottimo risultato per una manifestazione che, nonostante la sua giovane età, può già vantare di essere la più grande fiera europea dell’anno dedicata solo ed esclusivamente alla filiera del calcestruzzo.

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News > Le brevi

Mecalac

Il Gruppo Mecalac integra la fabbricazione delle pale caricatrici compatte Pichon Il Gruppo MECALAC, costruttore specializzato nella progettazione, fabbricazione e commercializzazione di macchine per lavori pubblici, con sede ad Annecy in Alta Savoia (Francia), a partire dall’1 gennaio 2019 integrerà la costruzione delle pale caricatrici compatte attualmente prodotte dalla società PICHON. La società PICHON, specializzata nella progettazione e fabbricazione di macchinari agricoli, con sede a Landivisiau in Bretagna (Francia), cede questo ramo di produzione per concentrarsi sui prodotti del suo core business: le macchine agricole dedicate al trasporto e allo spargimento di prodotti liquidi e solidi. Questa linea di 6 caricatrici, da 26 a 75 CV, completerà la gamma attuale di pale MECALAC progettate e fabbricate in Germania dalla società MECALAC BAUMASCHINEN, filiale del Gruppo MECALAC. Queste pale caricatrici compatte saranno distribuite attraverso la rete mondiale del Gruppo MECALAC con il marchio MECALAC, nel corso del 2019 a seconda dei modelli, dopo l’evoluzione della loro motorizzazione allo Stage 5. In parallelo il Gruppo MECALAC e la società PICHON hanno concluso un accordo di distribuzione di tali macchine con i colori e il marchio PICHON, permettendo così alla società

PICHON di proseguire la loro commercializzazione nel settore agricolo. Henri Marchetta e Alexandre Marchetta, rispettivamente Presidente e CEO del Gruppo MECALAC, unitamente a Philippe Pichon e Michel Pichon, rispettivamente Presidente e Fondatore della società PICHON, si felicitano per questi accordi che consentiranno alla società PICHON di continuare il suo sviluppo nel settore agricolo con dei prodotti che beneficeranno di innovazioni tecniche e al Gruppo MECALAC di accrescere la sua offerta di prodotti, proponendo così una delle gamme di pale caricatrici compatte più importanti sul mercato.

FAI FILTRI

Un altro traguardo per Fai Filtri: ottenuto l’aggiornamento alla nuova certificazione ISO 9001:2015 Fai Filtri, azienda italiana nata nel 1976 che produce elementi filtranti e componenti per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione, separazione aria/olio e impiantistica industriale, ha di recente ottenuto l’aggiornamento alla certificazione ISO 9001:2015. Questo testimonia la volontà dell’azienda di continuare a investire sulla qualità dei servizi offerti per assicurare alle aziende clienti gli standard e i requisiti necessari, come dimostra l’ulteriore passo intrapreso quest’anno con l’inizio dell’integrazione dei sistemi di Qualità, Gestione ambientale e Sicurezza.

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L’attestazione è stata conferita all’azienda da DNV GL, uno dei principali enti di certificazione al mondo, nonché il primo in Italia per i sistemi di gestione, dopo aver verificato la conformità di Fai Filtri ai requisiti della norma per il Sistema di Gestione Qualità. La certificazione ottenuta, valida per la progettazione e la produzione di filtri ed elementi filtranti per fluidi nelle applicazioni industriali, rappresenta un nuovo e importante traguardo per Fai Filtri, frutto di impegno e professionalità costanti.



News > Le brevi

MAN Truck & Bus

Elettromobilità, digitalizzazione e guida autonoma: in occasione del Salone dei Veicoli Commerciali (IAA) 2018, MAN mostra quello che è già diventato realtà In occasione della pre-conferenza stampa di Berlino, MAN Truck & Bus, produttore di veicoli commerciali, ha alzato il sipario svelando già alcune novità per lo IAA che si terrà a settembre 2018. Infatti, in occasione della fiera settoriale biennale di Hannover, MAN presenterà i suoi prodotti di punta nel settore autocarri e autobus, soprattutto i propri sviluppi negli ambiti di elettromobilità, digitalizzazione e guida autonoma «Il futuro del trasporto di merci e persone in città è elettrico» In occasione dello IAA, MAN presenterà oltre all’autocarro per consegne completamente elettrico MAN eTGM, anche il modello MAN eTGE, una versione elettrica a batteria del nuovo furgone MAN. MAN è quindi uno dei primi produttori a presentare soluzioni completamente elettriche per l’intero settore della logistica urbana con peso compreso tra 3 e 26 tonnellate. Per Joachim Drees, Presidente del Consiglio di Amministrazione di MAN Truck & Bus AG, questo è il campo di applicazione più importante per i veicoli commerciali elettrici: «In un ambiente urbano questi eTruck possono esprimere al meglio le proprie potenzialità. A livello locale garantiscono performance prive di emissioni e contribuiscono quindi al miglioramento dell’aria in città. Inoltre, sono molto silenziosi: in futuro, ad esempio, potrebbero effettuare le consegne ai supermercati di notte migliorando di conseguenza il traffico diurno. Per noi è molto chiaro: il futuro del trasporto di merci e persone in città è elettrico». Anche le versioni di autobus urbani si stanno chiaramente spostando verso l’elettrico. Per questo motivo MAN ha stretto partnership di sviluppo con le città di Monaco di Baviera, Amburgo, Wolfsburg,

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Lussemburgo e Parigi al fine di integrare l’esperienza quotidiana allo sviluppo di serie. In occasione dello IAA di quest’anno verrà presentato per la prima volta anche un prototipo di MAN Lion’s City E. Il prossimo passo sarà quello di testare l’impiego quotidiano di una vettura demo di autobus elettrici in diverse città europee prima di cominciare definitivamente con la produzione in serie della versione a batteria del nuovo MAN Lion’s City. Questa prova viene effettuata per garantire l’elevata affidabilità dei veicoli necessaria al trasporto pubblico urbano.

«Il platooning riduce l’emissione di CO2 e contribuisce notevolmente ad una maggiore sicurezza in autostrada» All’aeroporto di Berlino-Brandeburgo, dove si è svolta la pre-conferenza stampa, non manca di certo lo spazio libero. Sulla via di rullaggio dell’aeroporto, MAN ha dimostrato come funziona il platooning di autocarri. Si tratta di un timone elettrico che collega due o più autocarri: il primo autocarro stabilisce la velocità e la direzione, quello successivo segue in maniera automatizzata ad una breve distanza di soli 10-15 metri circa. Sfruttando la scia che si viene a creare, il convoglio risparmia fino al dieci percento di car-

burante. Anche nel mezzo che segue è comunque presente un conducente che in caso di necessità può intervenire al posto del sistema. «Il platooning riduce sensibilmente l’emissione di CO2 e inoltre contribuisce notevolmente ad una maggiore sicurezza in autostrada. Il sistema elettrico dell’autocarro che segue reagisce all’impulso frenante del veicolo che precede in soli 5 millisecondi, molto più velocemente di qualsiasi essere umano. Questa tecnologia possiede il potenziale per ridurre significativamente il numero di tamponamenti gravi in autostrada», afferma Drees. Da fine giugno, nell’ambito di un progetto pilota, un platoon di MAN è già in viaggio sull’autostrada A9 tra Monaco di Baviera e Norimberga. Il produttore di veicoli commerciali sta testando insieme a DB Schenker come si sta realmente comportando questa tecnologia nel traffico stradale. La prova su campo è svolta insieme all’Istituto Fraunhofer che sta studiando gli effetti sui conducenti. Anche l’assistente di frenata di emergenza automatica negli autocarri e negli autobus nonché il sistema con telecamera e monitor che facilita le fasi di svolta al conducente e previene gravi incidenti dovuti all’angolo morto garantiscono una maggiore sicurezza. Anche questi sistemi sono stati provati dal vivo.


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News > Le brevi

SOILMEC

Special Foundations Day - Giornata delle Fondazioni Speciali Il 12 settembre 2018 Soilmec ha ospitato la riunione del Consiglio Direttivo di AIF (Associazione Imprese Fondazioni) e l’evento “Giornata delle Fondazioni Speciali” promosso dall’Associazione. Al termine dei lavori dell’Associazione, il Direttore Generale di Soilmec, Ing. Riccardo Losappio, ha presentato la nostra società, evidenziando i punti di forza e la volontà di continuare a rimanere leader nel settore delle attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo sviluppando una sempre

maggiore competenza che combini nuovi prodotti e tecnologie, insieme a soluzioni software e servizi post vendita per fornire ai clienti soluzioni sempre più adatte alle loro specifiche necessità. Una visita allo stabilimento è stata l’occasione per mostrare, in campo prove, la nuovissima SC-130 Tiger, l’ultima nata nel segmento di prodotto idrofrese che andrà ad operare in una delle stazioni del progetto “Grand Paris”, dove una SC-135 Tiger ha già cominciato ad operare con successo.

CNH Industrial

CNH Industrial: confermata Industry Leader negli indici Dow Jones Sustainability per l’ottavo anno consecutivo CNH Industrial (NYSE: CNHI / MI: CNHI) è leader dell’Industry Machinery and Electrical Equipment negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe per l’ottavo anno consecutivo. Il DJSI World e il DJSI Europe sono tra i più prestigiosi indici di rating sulla sostenibilità. L’ammissione a questi indici è riservata esclusivamente alle società giudicate migliori nella gestione del proprio business secondo criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale. Quest’anno nel DJSI World sono state invitate a partecipare 91 aziende dell’Industry Machinery and Electrical Equipment e solo 11 sono state ammesse nell’indice, mentre nel DJSI Europe ne sono state invitate 30 e ammesse 6. CNH Industrial ha ottenuto un punteggio di 88/100 nella valutazione 2018 delle aziende appartenenti all’Industry Machinery and Electrical Equipment. L’analisi di tutte le società prese in considerazione negli indici è stata con-

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dotta da RobecoSAM, società specializzata in investimenti sostenibili. I punteggi più alti conseguiti da CNH Industrial sono stati ottenuti nelle tre dimensioni: politiche e performance ambientali (dimensione ambientale), indicatori sociali (dimensione sociale), gestione dell’innovazione (dimensione economica). Nell’aprile di quest’anno, CNH Industrial ha pubblicato sia il 2017 Sustainability Report sia la seconda edizione di A Sustainable Year: una pubblicazione che illustra al grande pubblico alcune delle attività svolte nel 2017 dalla Società e dai suoi dipendenti nel campo della sostenibilità. CNH Industrial è inclusa nei seguenti indici: CDP Climate Change program e CDP Water program, MSCI ESG Leaders Indexes1, MSCI SRI Indexes, FTSE4Good Index Series, ECPI Global Agriculture Liquid, ECPI World ESG Equity, ECPI Global Developed ESG Best-in-Class, ECPI Euro ESG Equity, Euronext Vigeo Europe 120, Euronext

Vigeo Eurozone120, Thomson Reuters Diversity & Inclusion Index, STOXX Global ESG Leaders Index, STOXX Global ESG Environmental Leaders Index, STOXX Global ESG Social Leaders Index, STOXX Global ESG Impact Index, STOXX Global Low Carbon Footprint Index e STOXX Global Reported Low Carbon Index2. (1) L’inserimento di CNH Industrial in un qualsiasi indice MSCI, e l’utilizzo di loghi, marchi registrati, marchi di servizio o denominazioni di indici di MSCI non costituisce sponsorizzazione, sostegno o promozione di CNH Industrial da parte della stessa MSCI, né da parte di nessuna delle sue società controllate. Gli indici MSCI sono di esclusiva proprietà di MSCI. MSCI ed i relativi indici e loghi sono marchi registrati o marchi di servizio di MSCI e delle sue società controllate. (2) Quelli elencati sono i principali indici STOXX nei quali è inclusa CNH Industrial.


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Bologna, 17/20 ottobre 2018

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Preview fiere > Marmomac

Pronti per il Marmomac Dal 26 al 29 settembre appuntamento alla Fiera di Verona per la 53ÂŞ edizione di Marmomac, il piĂš importante evento mondiale dedicato a marmi e graniti di Miriam Spada

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P

iù internazionale, più interattivo e ora attento anche al mondo dell’arte, dopo quello dei designer. Sono alcune delle novità con cui Marmomac si presenta all’appuntamento con la sua 53ª edizione, in programma alla Fiera di Verona, dal 26 al 29 settembre 2018. Il salone è il più importante evento mondiale dedicato a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione, design applicato e formazione. Un primato confermato dai numeri registrati nel 2017: oltre 1.600 aziende espositrici di cui il 64% estere da 56 paesi e quasi 68mila visitatori, di cui il 60% stranieri da 147 nazioni. L’elevato profilo di inter-

nazionalità rende Marmomac la piattaforma di promozione di riferimento per un comparto da oltre 18 miliardi di euro di interscambio globale. Mercato in cui i prodotti lavorati e le tecnologie lapidee Made in Italy detengono il secondo posto a livello di export – con oltre 3 miliardi di euro – e il primo per qualità e valore aggiunto. Le opportunità commerciali legate alla pietra naturale restano al centro del salone, declinate in categorie merceologiche che quest’anno sono state ridefinite, per essere più stringenti e razionali: marmi; pietre; graniti; agglomerati e conglomerati; blocchi di marmo; pietra grezza e grandi formati; macchine e attrezzature per la lavo-

razione; mezzi di trasporto e sollevamento; abrasivi; diamantati; prodotti chimici; servizi. «Marmomac è uno dei nostri business event più importanti», spiega Maurizio Danese, Presidente di Veronafiere. «Nel mondo oggi è il benchmark assoluto per le fiere di settore. Lo dice il grado di soddisfazione più alto dei nostri espositori rispetto ai competitor e il fatto che a più di quattro mesi dall’inizio, gli oltre 80mila metri quadrati di spazi espositivi di Marmomac siano già sold out, con una lista di attesa di più di 40 aziende e richieste per almeno altri mille metri quadrati, di cui il 90% da aziende estere».

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Preview fiere > Marmomac

Un ruolo guida che dal 2015 è stato riconosciuto dal ministero italiano per lo Sviluppo economico, con l’inserimento di Marmomac nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy, quale fiera strategica per la valorizzazione dell’industria lapidea del Paese. Come parte delle iniziative previste, prosegue per il 2018 la collaborazione di Marmomac con Ice-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine sul fronte dell’attività di incoming di operatori dall’estero: sono 300 i top buyer selezionati, invitati ed ospitati a Verona per partecipare a incontri b2b tematici, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio. A questo si aggiunge il ritorno dell’International Stone Summit, conferenza mondiale tra le principali associazioni mondiale del marmo. «Internazionalità è una delle parole chiave per comprendere il successo di Marmomac», afferma Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere. «Abbiamo creato una community della pietra naturale che può contare anche sugli eventi che organizziamo in mercati maturi e in via di sviluppo

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come Stati Uniti, Brasile, Egitto e Marocco. Una rete che vogliamo rafforzare quest’anno con la creazione di ambasciatori del marmo, per diffondere la conoscenza e l’uso del prodotto litico, e attraverso Miami Calling, iniziativa in partnership con la rivista Platform per approfondire le opportunità nel real estate in Florida». Fondamentali per lo sviluppo trade del salone sono poi gli aspetti di innovazione, design e formazione. Un concetto che a Marmomac è rappresentato dalle mostre protagoniste nel The Italian

Stone Theatre, il padiglione che fonde ricerca, sperimentazione, pietra e tecnologie italiane. Il tema per l’edizione 2018 è Acqua e Pietra e quest’anno vede il debutto di un percorso dedicato agli artisti per esaltare il dialogo tra acqua e materiali litici negli ambienti destinati ad accoglienza e al benessere. Altra novità è la mostra in cui grandi marchi dell’arredo e del design – come Baxter e Luxury Living Group – creano progetti specifici per le aziende del marmo. Grande spazio poi agli architetti che arrivano a Verona da tutto il mondo. A loro sono riservati i corsi di formazione e aggiornamento della Marmomac Academy, così come il nuovo portale web studiato a misura dei progettisti che utilizzano il marmo. Un trend sempre più diffuso dal momento che l’88% degli architetti che visitano la fiera dichiarano che la pietra sarà presente nei loro progetti futuri. Tornano, infine, anche i due riconoscimenti targati Marmomac: l’Icon Award individua l’opera del The Italian Stone Theatre che diventerà immagine della campagna promozionale 2019, mentre il Best Communicator Award, premia la cura e l’originalità delle aziende espositrici nell’allestimento fieristico.


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Icon Award Individuare l’opera o il progetto che grazie al suo intrinseco valore simbolico possa diventare l’icona protagonista della campagna di comunicazione di Marmomac per l’anno successivo, immaginare il visual in grado di dare voce nel mondo alla fiera e all’intero settore, attraverso un’unica, evocativa immagine. A questo scopo torna l’Icon Award, il premio ideato da Veronafiere, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Il prestigioso riconoscimento è riservato a tutte le installazioni esposte presso The Italian Stone Theatre, il padiglione realizzato da Marmomac per celebrare l’eccellenza italiana del design

e della tecnologia applicate alla lavorazione della pietra. Un vero e proprio omaggio alla creatività e al saper fare Made in Italy. Una giuria di esperti - Cristiano Seganfreddo, innovatore e imprenditore creativo, direttore Progetto Marzotto, Chiara Alessi, saggista e curatrice Triennale Design Museum 2018, e la fotografa Veronica Gaido - analizzerà le opere presenti e sceglierà quella che meglio di tutte sarà in grado di comunicare la bellezza e la versatilità della pietra unitamente all’abilità artigianale e industriale delle aziende italiane. Un riconoscimento quindi alla pura creatività che, complice il “genio italiano”, saprà dare vita e significato alla pietra. L’attuale immagine di Marmomac 2018 è Drap, l’opera firmata da Paolo Ulian, realizzata da Silvestri Marmi e vincitrice dell’Icon Award 2017.

Best Communicator Award È stata composta la giuria della dodicesima edizione del Best Communicator Award, il premio ideato da Veronafiere e dedicato ai migliori stand di Marmomac che rappresenta ormai un imperdibile appuntamento con il design, accrescendo di anno in anno il suo prestigio tra gli oltre 1600 espositori internazionali presenti alla manifestazione.

IN SINTESI Marmomac

Salone internazionale dedicato alla filiera della pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design

Dove

Fiera di Verona

Quando

26 - 29 settembre 2018

Frequenza

Annuale

Espositori

Oltre 1.600

Visitatori

Oltre 67mila

Sito internet

www.marmomac.com

Superficie

Oltre 81mila m2

I cinque auterovoli nomi chiamati a valutare gli spazi espositivi sono Camilla Bellini (designer e design blogger), Umberto Branchini (interior designer), Marco Piva (architetto e designer), Matteo Ruta (Direttore Scientifico di Arketipo) e il giornalista Giorgio Tartaro, che ritorna in qualità di Presidente. Forte del successo della scorsa edizione, viene riproposta la formula dell’autocandidatura: tutte le aziende, infatti, hanno potuto inviare le informazioni relative al proprio stand. La giuria di esperti farà una prima valutazione sulla base della documentazione ricevuta per poi visitare i padiglioni durante i giorni di fiera. Quattro le categorie che saranno prese in considerazione – Stone, Design, Machinery, Tools – e per ciascuna saranno due i vincitori, uno italiano e uno estero. A fare la differenza e a conquistare la giuria potranno essere l’allestimento, l’uso sapiente dei colori, la contaminazione tra stili, le scelte espositive dei prodotti, dai blocchi grezzi alle lastre e agli oggetti finiti, per chiudere con gli utensili e i macchinari: tutta la filiera sarà coinvolta nella competizione. Ogni azienda che decide di partecipare a una fiera punta a trasformare “i contatti in contratti” ed un primo successo in tale direzione è dato dalle scelte vincenti legate all’efficacia rappresentativa dello stand quale strumento immediato per rapportarsi al pubblico. L’exhibit design è infatti oggi più che mai una primaria forma di comunicazione non solo per la vendita del proprio prodotto o servizio, ma ancora di più per intercettare il pubblico e trasmettere l’immagine, e quindi l’essenza, della propria impresa. La giuria del Best Communicator Award avrà dunque il compito di selezionare le aziende che sapranno valorizzare in tal senso il proprio spazio espositivo. La premiazione avrà luogo nella Forum Area giovedì 27 settembre 2018.◀

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Preview Marmomac > MB Crusher

BF90.3

Una delle attrezzature che MB Crusher esporrà al Marmomac 2018

Protagonisti in cava MB Crusher non mancherà il grandioso appuntamento per tutti gli addetti al settore del marmo, il Marmomac (Verona, 2629 settembre), dove presenterà le sue attrezzature per la cava di Umberto Piagnoni

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speciale

GUARDA IL VIDEO! La BF90.3 al lavoro su una Hyundai mentre frantuma materiale in cava nel Bahrain che sarà utilizzato come base per i progetti di costruzione di strade.

Benna frantoio BF90.3 Escavatore consigliato

Capacità di carico

Dimensione bocca

Regolazione frantoio in uscita

≥ 21 Ton

0,90 m3

L 910 H 540 mm

≥ 15 ≤ 140 mm

Portata olio

Pressione

Contropressione

Peso

180 l/min.

220 bar

10 bar

3,5 Ton

S

e il marmo non fosse esistito, si sarebbe dovuto inventare. Sì perché questa pietra – splendente, come dice l’origine greca del suo nome – si utilizza fin dall’antichità sia nell’arte che nell’industria che nella vita quotidiana. Dal gigantesco blocco di marmo, fino alla polvere usata per le vernici o ai top delle cucine, la materia prima viene tagliata, plasmata, modellata. Per estrarla, lavorarla, trasformarla si impiegano diversi tipi di macchinari, molti dei quali saranno esposti a Marmomac 2018, la Mostra Interna-

zionale di Marmi, Design e Tecnologie più importante a livello mondiale del settore (Verona, 26 – 29 settembre). Anche le attrezzature MB Crusher lavorano il marmo. Installate su escavatori, pale o terne già presenti in cantiere, frantumano, vagliano o movimentano le pietre che saranno poi riutilizzate in diversi contesti produttivi. Grazie a un’esclusiva e brevettata tecnologia made in Italy, le benne frantoio e vaglianti MB infatti lavorano qualsiasi materiale da estrazione, in modo da renderlo riutilizzabile

direttamente in cava. La precisione della produzione consente di preparare il materiale che precedentemente era destinato solo allo scarto in pezzature omogenee, per poterlo rivendere o riutilizzare in loco, mantenendo quindi l’equilibrio minerario della cava inalterato. Richiedono una manutenzione molto semplice e veloce, che anche l’operatore dell’escavatore può eseguire direttamente in cantiere, garantendo una produttività senza intoppi. è proprio per la flessibilità e innovazione dei prodotti MB che grandi aziende, già in possesso di grandi impianti di frantumazione mobile e fissa, sempre più spesso decidono di dotarsi di benne frantoio e vaglianti MB, in modo da coprire specifiche lavorazioni in spazi ristretti e con difficoltà di accesso. Benne frantoio e vaglianti diventano quindi un complemento per facilitare il recupero di materiale inerte, che deve essere il più possibile uniforme. Questo risultato si ottiene semplicemente usando materiale lavorato in precedenza con la benna frantoio e/o con la benna vagliante MB.

BF90.3 Tra i prodotti MB In esposizione a Marmomac, troviamo la benna frantoio BF90.3, protagonista di recente in una immensa cava in Barhein, dove è stata utilizzata per frantumare oltre 50.000 metri cubi di roccia da riutilizzare come basamento stradale. Prodotta e brevettata da MB nel 2001, la BF90.3 è stata la prima benna frantoio realizzata al mondo. Progettata per eliminare qualsiasi attrito in fase di carico del materiale e per resistere alle condizioni più difficili di ogni cantiere, la BF90.3 è

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Preview Marmomac > MB Crusher

estremamente compatta e versatile, ed è stata rinnovata e potenziata nel corso degli anni. Indicata per tutte le operazioni di frantumazione, anche le più gravose, mantiene inalterati i suoi risultati di prestazione con qualunque tipologia di materiale inerte.

BF120.4 Un’altra attrezzatura che sarà possibile vedere è la benna frantoio BF120.4, impegnata di recente proprio nei dintorni di Verona, a Buttapietra, in un sito di estrazione di pietre di fiume. La benna frantoio BF120.4 nasce per soddisfare esigenze specifiche di frantumazione nelle cave, nelle discariche e per tutte le operazioni di riciclaggio di materiali inerti. È un macchinario versatile e prestante che in pochi anni ha saputo imporsi nel settore della frantumazione e in cantieri, urbani e non, di grandi dimensioni.

MB-S18 Esposta a Marmomac anche la benna vagliante MB-S18, studiata per contesti di medie e grandi dimensioni in cui siano richieste prestazioni di alto livello e grandi produzioni. Indispensabile in tutte le situazioni in cui sia necessaria una separazione volumetrica. Questo modello è dotato di deferrizzatore che consente la separazione del ferro dal materiale vagliato in modo rapido ed efficace e di nebulizzatore, per l’abbattimento delle polveri derivanti dalla lavorazione.

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speciale

Benna frantoio BF120.4 Escavatore consigliato

Capacità di carico

Dimensione bocca

≥ 30 Ton

1,30 m3

L 1.205 H 540 mm ≥ 15 ≤ 145 mm

Portata olio

Pressione

Contropressione

Peso

210 l/min.

220 bar

10 bar

4,80 Ton

GUARDA IL VIDEO! A Buttapietra la benna frantoio BF120.4 frantuma inerti da scavi e demolizioni. La macchina operatrice è un escavatore Caterpillar 329D.

Regolazione frantoio in uscita

INFO MB SpA Via Astico, 30/A 36030 Fara Vicentino (VI) Tel: +39 0445 308148 info@mbcrusher.com www.mbcrusher.com Altri prodotti esposti alla fiera saranno la benna frantoio per escavatori BF70.2 e la frantoio per pale e minipale MB-L200.◀

MB-G1200 Progettata per la selezione e movimentazione di materiali di demolizione, la MB-G1200 è uno dei modelli più grandi di pinza movimentatrice rotante. è concepita secondo i più alti standard tecnologici per movimentare qualsiasi tipologia di materiali in modo affidabile, costante e in totale sicurezza. Grazie alle chele intercambiabili e alla rotazione idraulica a 360° permette di gestire grandi carichi e forme particolari.

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Preview Marmomac > Volvo CE

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speciale

Signori della cava Volvo CE al Marmomac (Verona, 26-29 settembre) mostrerĂ due gemme concepite per brillare in un ambiente difficoltoso come quello della cava: la pala L350H BHHD e il dumper A30G Flat Body di Manuela Cortesi

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Preview Marmomac > Volvo CE

V

olvo CE al Marmomac non mancherà di mettere in mostra il meglio della sua gamma: oltre all’immancabile dumper – per l’occasione sfilerà l’A30G Flat Body, per i visitatori la kermesse veronese sarà un buon momento per toccare con mano l’ammiraglia: la pala gommata L350H BHHD (Block Handler Heavy Duty).

Nata per la cava: L350H BHHD è stata progettata per consentire un miglioramento dal punto di vista dell’efficienza del carburante del 10%

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rispetto al modello precedente, lanciato sul mercato oltre dieci anni fa. La L350H ha un impianto idraulico di nuova generazione ed è alimentata da un motore D16J Tier 4 Final, per una coppia elevata a bassi regimi. Concepita principalmente per il lavoro in cava, l’L350H viene fornita con una benna da 7,3 metri cubi (9,5 metri cubi) di capacità superiore, per le massime prestazioni. La L350H nasce già con una gamma di attrezzature appositamente realizzate per personalizzarla al meglio, perfette per applicazioni quali movimentazione di blocchi, tronchi e scorie. Il risultato è un’unità solida e

affidabile grazie alle attrezzature abbinate perfettamente in dimensioni e disegno ai parametri – inclusa la geometria cinematismo – braccio e le forze di sbloccaggio e sollevamento. ▶▶ Ancora più produttiva e affidabile Il nuovo sistema idraulico load sensing lavora in maggiore armonia con la trasmissione, aumentando i tempi di risposta (e la velocità di sollevamento e abbassamento delle benne di nuova concezione), con tempi di ciclo fino al 5% più rapidi. I miglioramenti del sistema idraulico e della trasmissione, uniti alla più recente tecnologia dei


speciale

Modello

L350H

Motore

Volvo D16E

Potenza max a

1.700-1.800 giri/min

SAE J1995 lorda

397 kW (540 hp)

ISO 9249, SAEJ1349 netta

394 kW (535 hp)

Forza di strappo*

472.8 kN

Carico statico di ribaltamento a tutto sterzo

34.780 kg

Capacità della benna

6,2-12,7 m3

Pinze per tronchi

5,5-6,3 m2

Peso operativo

50,0-54,0 t

Pneumatici

35/65 R33 L5K

*Benna: 7.3 m straight edge with teeth and segments, Pneumatici: 875/65 R33, Standard boom 3

motori Volvo, rendono la L350H più efficiente. È possibile personalizzare la macchina con tre diverse modalità idrauliche per adattarla a seconda della reattività desiderata – Soft,

Normal o Active. Per limitare l’affaticamento dell’operatore e migliorarne la produttività, il Comfort Drive Control consente di sterzare la macchina agendo su una levetta – particolarmente comoda per velocizzare le operazioni di caricamento degli autocarri. Per aumentare le prestazioni e l’affidabilità della macchina, questo robusto caricatore ha aumentato il gioco tra i parafanghi posteriori e gli pneumatici, consentendo un maggiore accesso durante l’installazione delle catene del pneumatico, riducendo così il rischio di danni al corpo della macchina.

▶▶ Parola d’ordine: efficienza La L350H è equipaggiata con la più recente tecnologia dedicata alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni del motore. Il sistema FAPS (Fully Automatic Power Shift) di Volvo consente il funzionamento della macchina con una marcia ottimale, a basso consumo di carburante, in base a velocità, kick-down e frenata del motore, migliorando l’efficienza del carburante. Questo è implementato da un eco-pedale, con un meccanismo push-back che si attiva quando il regime del motore sta per superare il range operativo più economico. Appositamente progettato da Volvo, il pedale Eco contribui-

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Preview Marmomac > Volvo CE

e vibrazioni, oltre al controllo automatico del clima (ACC), per garantire un clima sempre confortevole in cabina. I controlli possono anche essere configurati per soddisfare le preferenze dell’operatore.

sce a un utilizzo più economico della macchina applicando una forza meccanica di resistenza in risposta a un uso eccessivo dell’acceleratore con una conseguente diminuzione dell’usura. E se serve tutta la potenza…? Nessun problema, basta non usarlo. E con il Rapporto sui consumi di carburante, Volvo permette di individuare eventuali inefficienze e adottare le mi-

sure correttive per risolvere i problemi della macchina e migliorare l’efficienza dei consumi. ▶▶ Una corsa confortevole Nuovo anche dentro, l’L350H è stato progettato pensando al comfort dell’operatore. La cabina Volvo, leader del settore, vanta un’eccellente visibilità, livelli minimi di rumorosità

Il sistema di monitoraggio e display digitale di nuova generazione di Contronic incorpora gli ultimi miglioramenti nell’intelligente interfaccia Human Machine (HMI). Il sistema monitora il funzionamento e le prestazioni in tempo reale, fornendo all’operatore tutte le informazioni necessarie sulla macchina. Gli operatori possono essere sicuri di ciò che li circonda con la telecamera posteriore opzionale, dotata di una nuova staffa di montaggio regolabile. I nuovi specchietti laterali consentono inoltre all’operatore di monitorare le operazioni da qualsiasi angolazione in tutta sicurezza. ▶▶ Sicurezza e servizio Per rendere la manutenzione ordinaria facile e veloce, il design del cofano motore è stato migliorato, consentendo l’accesso completo al vano motore. I pannelli laterali del cofano motore e una piattaforma attorno alla cabina consentono inoltre agli operatori o ai tecnici di spostarsi facilmente intorno alla macchina. Per non compromettere le prestazioni della macchina, il filtro antiparticolato diesel (DPF) viene rigenerato sia in modo passivo che automatico. La sicurezza è dimostrata in tutti gli aspetti del nuovo L350H, con passi ergonomicamente distanziati all’ingresso della cabina e corrimano robusti, per facilitare l’entrata e l’uscita. Un apriporta remoto, azionato tramite un pulsante situato sul montante posteriore sinistro della cabina, facilita un agevole accesso alla cabina.

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speciale

Un dumper che è una sicurezza: l’A30G Flat Body Il dumper A30G è un portento concepito per operazioni pesanti, silvicoltura, cave e miniere di piccole e medie dimensioni. Un motore turbodiesel da 11 litri, a 6 cilindri in linea, V-ACT, con 4 valvole per cilindro, albero a camme in testa e iniettori delle unità a controllo elettronico per un cassone porta 18 metri cubi e una capacità di carico di 29 tonnellate metriche - una tonnellata in più rispetto al suo predecessore, con un aumento del 3,5%. Sempre rispetto al predecessore, è stato realizzato con materiali più leggeri: l’A30G vanta dunque una tara più piccola, garantendo anche una maggiore produttività. Progettato per lavori pesanti e difficili, A30G prevede il sistema di pesatura a bordo OBW (On Board Weighing) di serie, un sistema di pesatura del carico che garantisce una maggiore produzione per ciclo di lavoro. L’OBW registra tutti i carichi trasportati, fornendo una gestione completa del carico utile.

L’unità di ricarica riceve informazioni tramite spie montate all’esterno della macchina per raggiungere il carico nominale e avvisare del sovraccarico. Si accendono luci diverse, a seconda della quantità di carico. L’A30G monta anche la nuova Volvo Dynamic Drive, una nuova tecnologia che cambia le marce in modo intelli-

gente e automatizzato: la trasmissione Volvo calcola discesa e salita e, quando le condizioni lo richiedono, il sistema prolunga la marcia, garantendo il massimo della forza di trazione. In questo modo la macchina è ancora più efficiente, si risparmia più carburante e il cambio è più fluido. Inoltre il nuovo sistema di assistenza per le partenze

▶▶ Affidabilità prima di tutto Le informazioni possono essere trasmesse tramite CareTrack, il sistema telematico di Volvo, per l’analisi dei gestori di flotte. Si evita così l’inefficienza del trasporto inferiore al carico nominale.

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Preview Marmomac > Volvo CE

mento automatico di flottante e corpo macchina, questo agevola le operazioni e riduce l’affaticamento.

in salita (Hill Assist) e il freno motore dinamico Volvo assicurano un maggior controllo della macchina sulle salite o discese più ripide. Per supportare ulteriormente l’operatore e aumentare la sicurezza, la nuova macchina viene fornita anche con il Dump Support System, un sistema di sicurezza che misura pendenze longitudinali e trasversali, fornendo maggiori informazioni all’operatore per prendere decisioni migliori durante il ribaltamento e aumentare la sicurezza durante il funzionamento. I nuovi si-

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stemi di assistenza al ribaltamento, assistenza per le partenze in salita, freno motore dinamico Volvo ed econometro - un meccanismo elettronico che mostra all’operatore il consumo di carburante negli ultimi 10 cicli di lavoro - oltre al freno Load & Dump, aiutano l’operatore a controllare la macchina per una produttività e sicurezza superiori in qualsiasi condizione. La tecnologia del freno Load & Dump, brevettata da Volvo, è facile da usare e garantisce un controllo preciso dello scarico e tempi ciclo più rapidi. Assieme alla leva di ribaltamento, che esegue un abbassa-

▶▶ Maggiore frenata Gli assi della A30G hanno freni incapsulati, cioè sono in un bagno d’olio a circuito chiuso, esattamente come i suoi cugini maggiori A35G e A40G. Con questa miglioria si è aumentata ulteriormente la capacità di frenata e l’efficacia nelle più diverse applicazioni, non più influenzata dalle condizioni esterne - terreni fangosi, allagati o piovosi: il funzionamento e la capacità del freno non dipendono più dalle condizioni in cantiere. Il sistema di sterzo articolato conserva le sue caratteristiche uniche. Offre all’operatore il pieno controllo della macchina con un’elevata forza motrice sui terreni più difficili, come terreni fangosi, con un comportamento sempre bilanciato, indipendentemente dalla velocità del motore, consentendo movimenti sicuri e precisi anche ad alta velocità. L’A30G monta motori turbo a sei cilindri a controllo elettronico con coppia elevata a bassi regimi. Garantiscono il miglior uso della forza e della coppia anche nelle condizioni più difficili, integrando il convertitore di coppia con la funzione lock-up e una trasmissione completamente automatica e adattativa. ▶▶ Catena cinematica La catena cinematica interamente Volvo e perfettamente abbinata al resto della macchina è appositamente progettata per l’uso su dumper articolati in modo da assicurare prestazioni ottimali e un funzionamento perfettamente armonizzato. ▶▶ Cabina Progettata per la massima produttività, la spaziosa e sicura cabina Volvo offre visibilità a 360 gradi, facile accesso ai


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comandi e una bassa rumorosità interna. La postazione dell’operatore è centrale; i pedali, i comandi e gli interruttori sono a portata di mano e la visuale è totale grazie all’ampio parabrezza, alla porta completamente in vetro, al cofano basso e agli ampi specchietti retrovisori. Grazie all’efficace isolamento, la spaziosa cabina ROPS/FOPS ha livelli di rumorosità interna bassi per garantire una produttività elevata per tutto il turno. ▶▶ Accesso per la manutenzione Accesso facile e sicuro a punti di assistenza raggruppati grazie a una griglia anteriore che una volta ruotata verso il basso funge da piattaforma per gli

interventi di assistenza e grazie a un cofano motore inclinabile di 90 gradi. I dumper articolati Volvo sono stati progettati per avere lunghi intervalli di manutenzione. L’accesso ai punti di servizio raggruppati è semplice e sicuro, e consente manutenzione e controlli rapidi e semplici.

tà operativa della macchina, il sistema Contronics controlla elettronicamente i livelli dei fluidi, segnala i valori che si discostano dalla norma e ricorda gli interventi della manutenzione programmata. Il sistema è accessibile anche in remoto mediante CareTrack, il sistema telematico Volvo.

▶▶ Sistema di rallentamento I freni a bagno d’olio sono completamente sigillati e sono dotati di un sistema di raffreddamento esterno che assorbe il calore e filtra l’olio dai freni anche a macchina ferma. Questo impedisce la contaminazione pur assicurando costi operativi ridotti e lunga durata. Per assicurare la massima disponibili-

▶▶ Sistema antincendio Il sistema antincendio completamente integrato installato in produzione è stato realizzato appositamente per i dumper articolati Volvo ed è dotato di un numero variabile di ugelli, fino a 16. Si attiva automaticamente all’interno del vano motore quando viene rilevato un incendio.◀

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Focus macchina > Komatsu WA100M‐8

Senza pensieri con la compatta WA100M-8 La nuova pala gommata compatta WA100M‐8 di Komatsu riduce i costi di gestione e di manutenzione: con un intervallo di pulizia di 6.000 ore, il suo DPF è maintenance‐free per circa 10 anni di Porfirio Ferrari

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a nuova pala gommata compatta WA100M‐8 di Komatsu propone caratteristiche nuove e migliorate per operare con estrema facilità riducendo i costi, grazie anche a un potente motore EU Stage IV e all’ormai noto riduttore catalitico selettivo (SCR) Komatsu, a un nuovo design ergonomico, alle tante funzionalità di serie e a tutta una gamma di nuovi optional. Che si tratti di cantieri edili, dell’industria del riciclaggio o di lavori agricoli, grazie all’attacco rapido idraulico, al semplice cinematismo delle forche e

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alla grande varietà di accessori disponibili, la WA100M‐8 Komatsu è uno strumento affidabile e versatile. «La WA100M‐8 è costruita partendo dalla base solida della WA100M‐7», afferma Sebastian Zienau, Product Manager di Komatsu Europe. «E grazie alle numerose nuove caratteristiche e ai tanti optional, apre nuovi orizzonti in termini di versatilità. Non vediamo l’ora di proporre questa nuova macchina flessibile ai nostri clienti.»

Potente, flessibile e versatile La WA100M‐8 ha un peso operativo di 7.200 kg e anche il suo motore SAA4D94LE‐3 EU Stage IV Komatsu è ancora più potente, con i suoi 70 kW (94 HP) netti. Ottimizzata per le applicazioni più impegnative del settore edile, la macchi-


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WA100M‐8

Potenza netta: 69,8/93,6 kW/HP Capacità benna: 1,05-1,8 m³ Peso operativo: 6,925-7,23 t.

na assicura una coppia elevata anche con un basso numero di giri. La trasmissione idrostatica completamente automatica trasmette la potenza a tutte e quattro le ruote. Trazione elevata, straordinaria forza di strappo, sbraccio e altezza di carico notevoli e riserve sufficienti anche per i terreni più difficili sono tutte caratteristiche della WA100M‐8 che si sommano al basso consumo di carburante. L’operatore può inoltre affidarsi al semplice cinematismo per trasportare carichi con le forche per pallet Ko-

matsu parallelamente al terreno senza ulteriori regolazioni. Il sistema post‐trattamento include un filtro antiparticolato diesel (DPF) e il riduttore catalitico selettivo (SCR). Le emissioni di NOx sono ridotte dell’80% con l’uso di AdBlue®, che protegge l’operatore e tutto l’ambiente circostante rendendo la WA100M‐8 ideale per impieghi al chiuso. Per aumentare la versatilità, gli optional disponibili comprendono una maggiore velocità di traslazione (40 km/h), un nuovo impianto idraulico a portata

elevata, un nuovo collegamento per rimorchio con altezza regolabile e nuovi terzo e quarto circuito idraulico sul retro della macchina.

Minori costi di gestione Un intervallo di pulizia di 6.000 ore rende il DPF praticamente maintenance‐ free per ben 10 anni. La benna di scavo da 1,3 m3 riprogettata da Komatsu ha una capacità di penetrazione migliore, un fondo più lungo, una forma modificata delle pareti laterali e posteriori. Un nuovo design della spondina,

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Focus macchina > Komatsu WA100M‐8

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per cui, più facile da riempire, assicura maggiore comfort operativo, aumenta la produttività della nuova pala gommata e contribuisce a ridurre il consumo di carburante. La telematica KOMTRAX garantisce assistenza e una gestione ottimale della flotta, protegge la macchina da utilizzi impropri e assicura la massima efficienza e il massimo tempo di utilizzo.

Comfort e sicurezza Per la massima sicurezza operativa, il centro di gravità basso aumenta la stabilità. Le dimensioni compatte, assieme al nuovo cofano motore, assicurano eccezionale visibilità a 360°. Il nuovo ampio monitor multifunzione TFT‐LCD a colori ad alta risoluzione ha 13 lingue incorporate. I comandi ergonomici migliorati includono una leva multifunzione PPC con comando elettronico opzionale per la terza e quarta funzione (EPC). L’impianto di condizionamento e il sistema antibeccheggio (ECSS) a controllo elettronico, ambedue opzionali, migliorano ulteriormente il comfort e la produttività.

Facile manutenzione Tutti gli interventi di manutenzione e riparazione possono essere eseguiti in modo rapido e semplice grazie alla cabina tiltabile. La relativa pompa idraulica fornita come optional permette all’operatore di eseguire la manutenzione anche in cantiere. Il cofano motore si apre completamente per una rapida ispezione quotidiana; l’impianto elettrico è ben protetto da un coperchio apribile per ogni intervento e il radiatore, facile da pulire, è comodamente accessibile. Un vano per la batteria, l’interruttore stacca batteria e i relè agevolano l’accesso per la manutenzione dell’impianto elettrico.

Nuove caratteristiche e vantaggi della WA100M-8 ▶▶ Nuova benna standard da 1,3 m3 (WA100M‐7: 1,25 m3) per garantire una maggiore produttività ▶▶ Maggiore potenza del motore per garantire una maggiore produttività ▶▶ Maggiore velocità di traslazione (40 km/h) (optional) per garantire una maggiore produttività ▶▶ Quarto circuito idraulico (optional) con comando proporzionale per offrire una maggiore versatilità ▶▶ Terzo e quarto circuito idraulico (optional) sul retro della macchina per offrire una maggiore versatilità ▶▶ Emissioni conformi a EU Stage IV con DPF per assicurare la massima tranquillità di guida ▶▶ Intervallo di pulizia del DPF di 6.000 ore (ogni 10 anni) per assicurare la massima tranquillità di guida e ridurre i costi di manutenzione ▶▶ Design innovativo degli interni con nuovi comandi ergonomici per garantire comfort e facilità operativa ▶▶ Nuovo ampio monitor TFT‐LCD a colori ad alta risoluzione con 13 lingue incorporate ▶▶ Portata elevata (optional) per offrire una maggiore versatilità ▶▶ Attacchi per rimorchio regolabili in altezza (optional) per offrire una maggiore versatilità.◀

INFO Komatsu Europe International N.V. Mechelsesteenweg 586, 1800 Vilvoorde, Belgium Tel: (32) 2 255 24 11 https://www.komatsu.eu/en

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In cantiere > Tesmec

La prima Tesmec 1150XHD RH in Puglia Da gennaio 2018 la 1150 XHD Rock Hawg di Tesmec ha lavorato a pieno regime a Monopoli (BA) di Umberto Piagnoni

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l cantiere, gestito dalla società Frallonardo s.r.l., è relativo al nuovo impianto produttivo Tesmec destinato alla produzione di macchine rotabili. La chiusura lavori è prevista per settembre 2018. Lo sbancamento sarà di circa 20.000 m3 su calcare compatto (UCS 40-60 MPa). Il grande volume di roccia da scavare in tempi brevi su terreno roccioso ha imposto alla Frallonardo l’impiego di un surface miner per ottimizzare l’esecuzione delle opere garantendo alta produttività (in media 70 m3/h) e riduzione dei costi e tempi di lavoro. La 1150XHD RH downcutting impegata a Monopoli è equipaggiata con sistemi di tecnologia avanzata: GPS 3D per controllo accurato profondità e inclinazione, sistema di controllo elettronico TrenchTronic 3.0, monitoraggio remoto Re.M. Il tamburo e la catena di scavo montano denti Tesmec (consumo medio 0.01 denti/m3).

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Mimmo Loiotine, Direttore Tecnico Frallonardo s.r.l, commenta così la scelta di aver lavorato con il surface miner Tesmec: «Secondo Albert Einstein tre erano le regole d’oro del lavoro: trovare la semplicità, l’armonia ed individuare l’occasione favorevole anche quando si è nel pieno delle difficoltà. Anche noi della Frallonardo S.r.l., di Putignano (Bari), abbiamo adottato le stesse tre regole quando, trovandoci nella difficoltà di avere tutto il nostro parco macchine impegnato e un centinaio di migliaia di metri cubi di roccia da sbancare, per semplificare il nostro lavoro abbiamo adoperato un surface miner TESMEC 1150XHD RH. Questa scelta è stata la nostra occasione favorevole, poiché ha armonizzato il nostro lavoro: il surface miner ha triturato alla perfezione la roccia nella pezzatura idonea al riutilizzo in situ per rimodellamenti, rinterri e sottofondazioni. È stata dunque una scelta da Premio Nobel.»

Monopoli (BA) - Tesmec 1150XHD Rock Hawg durante lo scavo di roccia calcarea nel cantiere di un nuovo capannone industriale

L’esperienza di cantiere in Puglia ha permesso di riconfermare le prestazioni e l’efficienza delle macchine surface miner made in Tesmec in applicazioni laddove i tempi di esecuzione dei lavori, l’orografia del terreno e l’impatto ambientale costituiscono dei vincoli alle tradizionali tecnologie. «Finito questo lavoro la 1150 XHD RH è stata subito impegnata in altri cantieri nel territorio italiano», rivela Steve Vaglietti, Commerciale Tesmec Trencher «Non si nega l’eco positivo generato da questa macchina. I risultati ottenuti hanno infatti suscitato l’interesse non solo a livello nazionale, ma anche oltremare.»◀


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Il Gruppo Tesmec Il Gruppo Tesmec è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi, tecnologie e soluzioni integrate per la costruzione, la manutenzione e l’efficientamento di infrastrutture relative al trasporto e alla distribuzione di energia elettrica, dati e materiali. In particolare, il Gruppo opera nei settori: 1) degli elettrodotti di trasmissione e distribuzione (equipaggiamenti di tesatura per l’installazione di conduttori e la posa di cavi interrati; apparecchi elettronici e sensori per la gestione, il monitoraggio e l’automazione delle reti elettriche); 2) delle infrastrutture civili interrate (macchine trencher cingolate ad alta potenza per lo scavo in linea di oleodotti, gasdotti, acquedotti, reti di telecomunicazione e operazioni di drenaggio; surface miner per sbancamenti, cave e miniere di superficie; servizi specialistici di scavo); 3) delle

reti ferroviarie (equipaggiamenti ferroviari per l’istallazione e la manutenzione della catenaria e per operazioni speciali quali, ad esempio, la rimozione neve dal binario; power unit di ultima generazione). Nato in Italia nel 1951 e guidato dal Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni, il Gruppo può contare su oltre 850 dipendenti e dispone dei siti produttivi di Grassobbio (Bergamo), Endine Gaiano (Bergamo), Sirone (Lecco) e Monopoli (Bari), oltre che di Alvarado, negli Usa e Durtal, in Francia. Inoltre, a seguito delle recenti operazioni di acquisizione di Bertel, SGE e CPT, il Gruppo Tesmec può avvalersi di 3 nuovi siti produttivi, rispettivamente a Fidenza, Padova e Patrica (FS). Il Gruppo, inoltre, è presente commercialmente a livello globale e può contare su una presenza diretta nei diversi

continenti, costituita da società estere e uffici commerciali in USA, Sud Africa, Russia, Qatar, Bulgaria, Cina e Francia. Il know-how maturato nello sviluppo di tecnologie specifiche e soluzioni innovative e la presenza di un team di ingegneri e tecnici altamente specializzati consentono al Gruppo Tesmec di gestire direttamente l’intera catena produttiva: dalla progettazione, produzione e commercializzazione dei macchinari, alla fornitura del know-how relativo all’utilizzo dei sistemi e all’ottimizzazione del lavoro, fino a tutti i servizi pre e post vendita connessi ai macchinari e all’efficientamento dei cantieri. Tutti i business sono sviluppati dal Gruppo in linea con la filosofia ISEQ (Innovazione, Sicurezza, Efficienza e Qualità), nel rispetto della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico.

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Focus macchina > Hitachi ZW330-6

Portento Hitachi La nuova pala gommata ZW330-6 Hitachi è concepita per i lavori piÚ impegnativi e ha una forza di trazione aumentata del 26% rispetto al modello precedente di Miriam Spada

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a nuova pala gommata Hitachi vanta componenti di lunga durata, una tecnologia performante che incrementa la produttività e varie ottimizzazioni nel design che la pongono all’avanguardia del settore in fatto di sicurezza nei siti più impegnativi. Dopo un’approfondita indagine in Europa, il team di sviluppo Hitachi ha progettato la nuova serie di pale gommate ZW-6 in linea con le esigenze degli ambienti di lavoro più difficili. Nella progettazione della nuova ZW330-6 ha tenuto conto sia delle richieste di maggiore versatilità senza compromessi per efficienza nei consumi e maggiore produttività, sia delle esigenze di sicurezza e comfort. Ideale per le cave, la ZW330-6 monta un nuovo motore conforme a Stage IV che accresce la produttività e l’efficienza. La macchina è dotata di componenti robusti e di alta qualità. L’abitacolo offre la migliore visibilità a 360º nella sua classe di riferimento.

Produttività potenziata La forza di trazione della ZW330-6 è aumentata del 26%, per una maggiore efficienza nel carico rispetto al modello precedente. Il selettore rapido incrementa la resa del motore quando è richiesta più potenza istantanea, o durante la marcia in salita. Il braccio sollevatore contribuisce all’affidabilità delle prestazioni della ZW330-6. Si solleva più rapidamente rispetto ai modelli ZW 5, il suo arresto è più morbido grazie al sistema di

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Focus macchina > Hitachi ZW330-6

controllo del flusso e le manovre sono semplificate dal sistema di livellamento automatico. Il movimento simultaneo della benna e del braccio di sollevamento, assicura la fluidità durante lo scavo. Dopo lo scarico, viene data priorità alla benna, così la pala gommata può tornare rapidamente a scavare. Anche questo contribuisce ad aumentare la produttività.

fino durante il cambio di marcia. Un altro esempio di tecnologia implementata nella ZW330-6 è il dispositivo post-trattamento del motore. Progettato per ridurre le emissioni, è costituito da catalizzatore di ossidazione diesel, tubo di miscelazione dell’urea, sistema SCR (riduzione catalitica selettiva) e silenziatore. Il sistema SCR inietta l’urea nel gas di scarico per ridurre i NOx.

Progettata per l’efficienza

Costruita per durare

La trasmissione lock-up della ZW3306 riduce il consumo di carburante durante gli spostamenti, con conseguente riduzione dei costi di esercizio. Previene anche la perdita di energia nel convertitore di coppia, abbinando il motore alla trasmissione per-

Per sopportare le condizioni più impegnative, la ZW330-6 è dotata di una griglia posteriore che impedisce ai materiali nel sito, di penetrare nel comparto del radiatore. I suoi radiatori di alta qualità, inoltre, sono più resistenti alla corrosione.

Specifiche tecniche Codice modello

ZW330-6

Potenza nominale del motore (kW)

232 kW / 311 hp (ISO14386)

Peso operativo (kg)

26 040 – 26 580 kg

Benna (ISO a colmo)

4.1 – 5.2 m³

Freni di servizio

Freni a disco in bagno d’olio sulle 4 ruote, ad azionamento completamente idraulico. Circuiti dei freni anteriore e posteriore indipendenti

Freno di stazionamento

Inserimento a molla e sblocco idraulico, posizionato sulla trasmissione

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Un ulteriore esempio di solidità è dato dal braccio sollevatore, dal telaio anteriore e posteriore, progettati per affrontare le applicazioni pesanti. Una protezione inferiore opzionale salvaguarda ulteriormente la macchina durante i lavori più impegnativi.

Comfort e sicurezza superiori Nella cabina della ZW330-6 si lavora più comodamente, si usufruisce di un’eccezionale visibilità panoramica, di una migliore insonorizzazione e di caratteristiche che possono essere regolate e controllate dal monitor multifunzione. La videocamera di retrovisione, il cofano motore curvato e la diversa posizione del tubo di scarico e della presa d’aria contribuiscono a migliorare la visuale sull’area circostante. Con le luci posteriori LED la macchina è ben visibile anche nei siti polverosi. Il sistema antibeccheggio assicura una guida senza scosse su ogni tipo di terreno, riducendo le oscillazioni della macchina. E c’è anche l’innova-


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tivo sistema Hitachi di sterzatura con joystick (opzionale), che permette di controllare la pala senza sforzo.

Manutenzione facile I cofani motore della ZW330-6 si aprono completamente per una rapida e facile esecuzione degli interventi manutentivi e dei controlli quotidiani. Il serbatoio dell’urea è ispezionabile da terra. Lo stacca-batteria - ora di serie contribuisce a evitare infortuni da scarica accidentale e a conservare l’energia accumulata nella batteria durante i lunghi rimessaggi.

Con caratteristiche affidabili, componenti robusti e tecnologia d’avanguardia, la ZW330-6 è un’ulteriore dimostrazione degli elevati standard qualitativi delle macchine movimento terra Hitachi. Vasilis Drougkas, responsabile di prodotto per le pale gommate a Hitachi Construction Machinery (Europe) NV, dichiara: «La pala gommata ZW-6 offre eccezionale robustezza e affidabilità per soddisfare le aspettative dei nostri clienti del settore cave, che potranno esigere di più da questo modello, senza alcun compromesso.»◀

INFO Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) è specializzata nella produzione di escavatori, pale gommate, gru e dumper rigidi. Con un assortimento così tanto completo HCME si è conquistata in tutto il mondo una reputazione di eccellenza per le prestazioni, l’affidabilità e la sicurezza delle macchine che produce.

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Attrezzature > Cangini Benne srl

Twist al lavoro

Meglio e prima con il Twist Se alla benna viene abbinato l’attuatore idraulico Twist, si migliora nettamente l’operatività e la resa del lavoro, rendendolo più preciso e più rapido di Miriam Spada

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ome arrivare a coprire molteplici angolazioni di lavoro? Come portare l’attrezzo in posizioni che vanno oltre i limiti di movimentazione del braccio della macchina? Come potenziare la versatilità di un attrezzo? Queste domande sono alla base di una efficace operatività in cantiere, dove la possibilità di compiere un lavoro a regola d’arte in tempi sostenibili si rivela un fattore chiave della redditività del lavoro. Fra il braccio della macchina e l’attrezzo si può abbinare all’attacco rapido, sia meccanico che idraulico, un ulteriore elemento che offre la soluzione ideale a queste esigenze: l’attuatore idraulico Twist. Bi-direzionale, questo elemento aggiuntivo permette all’operatore di aumentare notevolmente l’angolo d’inclinazione dell’attrezzo. Quando si devono effettuare scavi in posizioni difficili da raggiungere o pulire degli argini, se alla benna scavo o a quella per la pulizia dei fossi e delle scarpate viene abbinato il Twist, si migliora nettamente l’operatività e la resa del lavoro, rendendolo più preciso e più rapido, con la conseguente migliore gestione dei costi, fattore non trascurabile.

Efficienza aumentata Il Twist permette alla benna di inclinarsi maggiormente – fino a 90° per lato – e di raggiungere posizioni di lavoro difficilmente accessibili con un equipaggiamento standard formato da attacco e attrezzo. L’efficienza della macchina aumenta notevolmente: il raggio di inclinazione più ampio ottimizza infatti il suo raggio di azione. Mantenendo la macchina in una posizione statica, l’operatore può lavorare facilmente in molteplici posizioni, raggiungendo più aree di lavoro in minor tempo.

Riduzione dei costi, aumento della versatilità La necessità di riposizionare più volte la macchina sull’area di lavoro diminuisce decisamente. Le conseguenze dirette sono molteplici così come i vantaggi: si riducono usura, frizioni e rotture, si sforza meno il motore, gli interventi di manutenzione diminuiscono così come il consumo di carburante. Un solo operatore è in grado di portare a termine più lavori in minor tempo, riducendo i tempi di fermo macchina. D’altra parte, il potenziale di utilizzo della macchina cresce, aumenta la sua compatibilità con le diverse tipologie di attacchi rapidi, aumenta la molteplicità degli ambiti applicativi, dalla manutenzione degli argini, alla costruzione delle canalizzazioni, ai lavori di ingegneria civile.

Nuova gamma Cangini Considerati tutti i vantaggi che l’attuatore idraulico offre, Cangini considera il Twist un prodotto che non può mancare nel proprio catalogo. Da quest’anno è presente fra l’altro una nuova linea di Twist, con nuovi modelli, anche dal corpo più compatto, caratteristica che ottimizza le prestazioni della macchina.

Inclinazione bi-direzionale

Il filo conduttore del lavoro di questa azienda italiana è ancora una volta la ricerca di soluzioni che migliorano la redditività del lavoro in cantiere, sempre accompagnata dalla sicurezza. Proprio in questi giorni viene presentato al pubblico un nuovo prodotto brevettato, che rientra nella categoria degli attacchi rapidi: appuntamento al Galabau, dal 12 al 15 settembre, stand n.311 nel padiglione 7.◀

INFO Cangini Benne srl Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Tel. +39 0547 698020 www.canginibenne.com www.facebook.com/canginibenne www.youtube.com/user/CANGINIBENNE www.linkedin.com/company/cangini-benne

Abbinamento compatto e versatile

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Attualità > Bobcat Institute

Se il segreto è nella formazione Il Centro formazione Bobcat viene rilanciato come Bobcat Institute: con oltre 2.500 persone impegnate nei corsi ogni anno, Bobcat dimostra che per vendere un buon prodotto serve professionalità e formazione di Umberto Piagnoni

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rriva in piena estate la notizia del lancio da parte di Bobcat del suo nuovo “Bobcat Institute”. In precedenza noto come Centro formazione e con sede nel campus Doosan Bobcat EMEA (Dobris, Repubblica Ceca), il Bobcat Institute ha progressivamente ampliato e sviluppato negli ultimi dieci anni i servizi di formazione che fornisce alla rete di distribuzione regionale Bobcat. La sua influenza è andata ben oltre la semplice formazione tecnica/di prodotto, arrivando a coprire anche lo sviluppo individuale del personale. In omaggio e in virtù di tutto questo, il Centro formazione viene rilanciato come Bobcat Institute.

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Attualità > Bobcat Institute

Il Bobcat Institute si trova direttamente nel cuore del campus Doosan Bobcat, proprio accanto allo stabilimento di produzione e al Centro Innovazione Bobcat. Occupa un grande edificio principale con quattro aule, ciascuna in grado di ospitare fino a 30 persone. Oltre alle aule, la struttura include anche uffici, quattro officine per la formazione per l’assistenza tecnica e un totale di 15.000 m2 (pari a due campi da calcio) di spazi esterni dedicati alle prove dirette delle macchine Bobcat e dove vengono ospitati eventi di grande successo come i Demo Days. Per oltre dieci anni, l’ex Centro formazione ha raggiunto l’obiettivo di migliorare notevolmente le prestazioni della rete di concessionarie elevandone gli

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standard, introducendo nuovi strumenti e rafforzando il supporto, in modo da garantire la migliore esperienza possibile ai clienti Bobcat dell’intera regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), ovunque si trovino rivenditori, da Manchester a Oslo, da Amburgo a Madrid, da Dubai a Istanbul a Johannesburg. Nei dieci anni dalla sua fondazione, il Centro formazione si è evoluto e il curriculum formativo è stato costantemente migliorato per soddisfare i requisiti e le esigenze della rete di concessionarie Bobcat. Ben 9.000 sono le persone che hanno completato i corsi del Centro formazione Bobcat. Tale cifra è ancora più alta se vengono inclusi i corsi online forniti e seguiti tramite la piattaforma applicativa LMS (Learning Management

System) del Centro formazione. Nell’assumere la sua nuova veste di Bobcat Institute, il centro conserva la sua missione a supporto delle concessionarie Bobcat nello sviluppo delle competenze, sempre con la convinzione che la crescita personale sia la base per la costante crescita delle performance delle concessionarie. È essenziale per il successo dei partner commerciali garantire in ogni momento la massima soddisfazione dei clienti Bobcat.

Più che “semplicemente” formazione «Il Bobcat Institute migliora le performance delle concessionarie Bobcat


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assicurando la formazione, il supporto e gli strumenti necessari per migliorare l’esperienza del cliente. Per realizzare quest’obiettivo, il Bobcat Institute ha sviluppato un approccio in tre fasi che, partendo dalle solide basi formative dei nostri corsi, si concentra poi sullo studio delle macchine della concorrenza con materiali di supporto alle vendite proattivi, affiancando ulteriormente il tutto con demo delle macchine e altre iniziative», ci ha spiegato Jürgen Gremez, Training Director del Bobcat Institute. Formazione e sviluppo non sono per il Bobcat Institute eventi una tantum, ma piuttosto un processo continuo che dura tutta la vita e necessario per il suc-

cesso dell’azienda e degli individui che la animano. Il Bobcat Institute aiuta a sviluppare le competenze, il rendimento e la preparazione su cui lo staff di Bobcat e delle sue concessionarie deve poter contare per migliorare la fiducia, l’efficienza, la familiarità verso il prodotto e il servizio che Bobcat offre ai clienti. Ecco le cifre chiave che sintetizzano il lavoro del Bobcat Institute: ▶▶ Oltre 2.500 persone impegnate nei corsi ogni anno; ▶▶ 50% della formazione erogata a Dobris e 50% a livello locale, per una maggiore flessibilità; ▶▶ Più di 1.300 i visitatori che ogni anno partecipano ai Demo Days, ai “test

drive” e ai tour dello stabilimento di produzione; ▶▶ Oltre 50 nazionalità che prendono parte alle sessioni di formazione ▶▶ In media dai 20 ai 30 gli anni di esperienza nel settore dei nostri formatori.◀

INFO Bobcat Company è leader nel settore della progettazione, fabbricazione, marketing e distribuzione di macchine compatte per applicazioni industriali, costruzione, noleggio, paesaggistica, manutenzione del suolo, lavori pubblici, reti di pubblici servizi e miniere.

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Tecnologia > Volvo Trucks

Sempre più sicuri Volvo Trucks presenta i nuovi servizi di monitoraggio per ottimizzare l’operatività e la sicurezza di Porfirio Ferrari

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nuovi metodi impiegati da Volvo Trucks consentono di monitorare e analizzare in tempo reale i componenti critici per risolvere potenziali malfunzionamenti prima che interferiscano con l’attività del cliente. Il lancio, avvenuto in Svezia, riguarda un nuovo servizio di gestione degli pneumatici nonché un importante test pilota per il monitoraggio avanzato dei camion in Europa. L’applicazione dell’apprendimento automatico contribuirà inoltre a migliorare ulteriormente la precisione delle previsioni per evitare guasti imprevisti. «Con le nuove tecnologie di monito-

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raggio e di analisi dei dati dei veicoli in tempo reale, è possibile prevedere i guasti con maggiore precisione e con più anticipo. Ci impegniamo costantemente per mantenere operativi i veicoli dei nostri clienti e tutto questo ne è una dimostrazione», dichiara Markus Efraimsson, Vice President Uptime, Volvo Trucks. Il nuovo servizio di gestione degli pneumatici ne misura la pressione e la temperatura in tempo reale. I risultati, monitorabili da un’app, aiutano l’autista e il proprietario a rilevare forature lente ed evitare così possibili esplosioni degli pneumatici con conseguenti

fermi imprevisti e costi elevati. Inoltre, assicurando i giusti valori di pressione e temperatura, il nuovo servizio consente di ridurre i consumi e aumentare il chilometraggio percorso con ogni pneumatico. Il sistema di gestione degli pneumatici sarà progressivamente lanciato in tutti i mercati europei. È anche in corso un test pilota per diversi altri componenti, studiato da Volvo Trucks per alcuni clienti selezionati con il Contratto di Servizio Volvo Gold. Monitorando e analizzando in tempo reale i dati di migliaia di camion, è stato possibile evitare un gran numero di potenziali guasti, con conseguente


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miglioramento dei livelli di operatività e produttività. Lo scopo è prevedere i guasti dei componenti prima che si verifichino, garantendo ai clienti una pianificazione ottimale dell’assistenza. Quando un Volvo Truck Monitoring Center rileva un potenziale problema, viene avvisata l’officina di riferimento Volvo del cliente per consentire un intervento preventivo. «Guardiamo la questione dell’operatività dal punto di vista del cliente. La nostra principale priorità è evitare che vada incontro a fermi imprevisti», spiega Markus Efraimsson. La fase successiva prevede la graduale introduzione dell’apprendimento automatico. Si tratta di una forma di intelligenza artificiale che consente di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati inviati dai camion a scopo di ricerca e sviluppo. Volvo Trucks potrà approfondire sempre più la sua conoscenza

relativamente allo stato e alle prestazioni del veicolo (e di centinaia di migliaia di altri camion connessi) nel lavoro quotidiano. Grazie a funzioni avanzate di analisi e modellazione computerizzata, Volvo Trucks punta a identificare schemi nascosti per prevedere con largo anticipo i guasti e consentire così di eseguire gli interventi di riparazione o assistenza necessari durante una visita pianificata: l’operatività del camion ne risulterà ottimizzata.◀

Markus Efraimsson

Volvo Trucks Volvo Trucks offre soluzioni di trasporto complete per clienti professionali ed esigenti, con una gamma completa di veicoli per carichi medi e pesanti. L’assistenza clienti è garantita da una rete globale di 2.100 concessionarie e officine in oltre 130 paesi. I veicoli Volvo vengono assemblati in 16 paesi in tutto il mondo. Nel 2017, in tutto il mondo sono stati consegnati

più di 112.000 veicoli Volvo. Volvo Trucks fa parte del Gruppo Volvo, uno dei maggiori produttori mondiali di camion, autobus, macchinari per i cantieri e motori marittimi e industriali. Il gruppo Volvo fornisce inoltre soluzioni per servizi finanziari e di assistenza. Il lavoro di Volvo si basa sui valori fondamentali Volvo Trucks’ di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente.

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Attrezzature > Liebherr

Benna Liebherr

Lavori di movimento terra con benna Liebherr di grande produttivitĂ

Lo strumento ideale per ogni impiego Dagli attacchi rapidi agli accessori da scavo per il settore del movimento terra fino ai polipi e benne mordenti: LiebherrHydraulikbagger GmbH sviluppa e produce accessori innovativi nel rispetto dei massimi requisiti di qualitĂ di Miriam Spada

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iebherr-Hydraulikbagger GmbH sviluppa e produce accessori innovativi e sistemi avanzati di aggancio e sgancio rapido nel rispetto dei massimi requisiti di qualità, applicabili sia su escavatori idraulici che su macchinari per la movimentazione industriale, non solo realizzati per le macchine Liebherr, ma anche per modelli di altri marchi. L’assortimento Liebherr spazia dagli attacchi rapidi, concepiti per le più svariate applicazioni, agli accessori da scavo per il settore del movimento terra fino ai polipi e benne mordenti per i più disparati impieghi nell’ambito delle tecnologie di movimentazione industriale. Liebherr si avvale di una lunga esperienza nello sviluppo e nella produzione dei propri accessori. La società ha realizzato, al proprio interno già nel 1954, la benna rovescia a corredo del suo primo escavatore idraulico gommato. Da allora Liebherr ha continuato a sviluppare, in primo luogo, tutti gli accessori per il proprio fabbi-

sogno, sia per il movimento terra che per l’industria. Il risultato è un assortimento completo e dettagliato che dal 2012 viene offerto da Liebherr anche per i modelli di altri costruttori: per la clientela ciò comporta un elevato valore aggiunto in termini di flessibilità nel lavoro quotidiano. La scelta di accessori adeguati influenza in misura determinante il successo nell’intraprendere un ben determinato progetto. Per tale ragione Liebherr ha sviluppato numerosi attrezzi che quanto a profilo, caratteristiche ed allestimento tecnico, sono specificamente realizzati su misura in funzione della loro destinazione d’uso e sono ottimamente predisposti e dimensionati per accoppiarsi in modo ottimale alla taglia del macchinario. Le conoscenze derivanti dalla pratica d’impiego, così come la costante attenzione alla qualità del prodotto, fanno sì che gli accessori Liebherr siano sempre in linea con il più avanzato stato dell’arte. Liebherr è al contempo attenta affinché gli sviluppi dei nuovi prodotti sia-

Attacco rapido idraulico Liebherr

Il secondo sensore di prossimità aumenta la sicurezza dell’attacco rapido idraulico Liebherr

no compatibili con l’assortimento dei prodotti già esistenti, sono pertanto possibili, in qualsiasi momento, ulteriori equipaggiamenti così come la sostituzione di singoli moduli.

Accessori per il movimento terra Liebherr realizza svariati attrezzi per le molteplici applicazioni previste nell’ambito del movimento terra. Grazie a questi accessori possono essere affrontate e superate le situazioni operative più gravose quali lo scavo in ammassi rocciosi duri e compatti, la rimozione di materiali incoerenti oppure provenienti dalla demolizione, così come la movimentazione di materiali particolarmente voluminosi. Liebherr offre numerose quanto effi-

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Attrezzature > Liebherr

caci soluzioni per qualsiasi tipologia di escavazione: costruzioni stradali, realizzazione di gallerie, opere idrauliche, approntamento di parchi e giardini, attuazioni nell’ambito dell’architettura paesaggistica, demolizioni e nel comparto dell’industria estrattiva. Oltre a benne rovesce, benne orientabili, benne per fossati, sono disponibili anche tilt-rotator, benne mordenti,

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ganci di carico e forche per pallet. Il nutrito programma di prodotti è strutturato in maniera modulare: per ogni dimensionamento dell’attrezzo sono sempre disponibili tutte le relative opzioni. Per le benne mordenti e rovesce, attualmente in uso, sono pertanto possibili diverse e numerose varianti, che possono essere configurate in base alle peculiari esigenze del cliente.

Benna mordente LIebherr

Con la giusta benna mordente Liebherr aumenta il potenziale di movimentazione del macchinario in qualsiasi contesto applicativo


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Un ampio assortimento di attrezzi per la movimentazione industriale Per i vari impieghi previsti nella movimentazione dei rottami, del legno, sia nell’industria che portuale, nonché nella gestione dei rifiuti e nel loro riciclaggio, Liebherr offre accessori innovativi per le macchine adibite alla movimentazione industriale che vengono concepite specificatamente in base alle esigenze concrete dei diversi settori operativi e forniscono pertanto i migliori requisiti per assicurare elevate prestazioni nell’ambito della movimentazione industriale dei materiali. In fase di sviluppo e realizzazione dei propri attrezzi, Liebherr focalizza sempre la propria attenzione su affidabilità, produttività ed efficienza e grazie alle proprie doti di costruttore-consulente, con spiccato orientamento pratico-applicativo, ogni cliente potrà sempre individuare la migliore soluzione offerta nell’ampio assortimento di benne mordenti, polipi, pinze per legno e selezionatrici, nonché dei diversi magneti disponibili.

Un sistema di aggancio e sgancio rapido brevettato Per assicurare maggiore produttività, efficienza e sicurezza in cantiere,

Liebherr offre diverse versioni, adeguate al relativo impiego, dei propri attacchi rapidi. Il macchinario, il sistema di aggancio e sgancio rapido e l’accessorio prescelto costituiscono sempre insieme un “unicum” perfettamente integrato ed efficiente in grado di garantire la massima economia d’esercizio. L’attacco rapido meccanico Liebherr rappresenta la soluzione ideale per tutte quei macchinari laddove deve essere incrementata flessibilità e produttività a fronte di un investimento contenuto. L’attacco rapido idraulico Liebherr permette inoltre la sostituzione, in modo semplice ed in condizioni di massima sicurezza, dei vari accessori (meccanici) direttamente dall’abitacolo di guida. Se viene poi previsto il sistema brevettato LIKUFIX®, per l’innesto idraulico delle tubazioni, è possibile effettuare rapidamente e senza alcun rischio il cambio di accessori (con funzionalità idrauliche) premendo semplicemente un pulsante in cabina. Con il sistema LIKUFIX® si estendono le possibilità d’impiego dell’escavatore idraulico e la produttività della macchina viene incrementata fino al 30%. In virtù delle caratteristiche di sicurezza specificamente sviluppate per i sistemi di aggancio e sgancio rapido, vengono soddisfatte non solo tutte le attuali norme in vigore, ma anche la norma

ISO 13031 attualmente in fase di definitivo approntamento.

Accessori innovativi orientati a futuri sviluppi tecnologici Per poter soddisfare, anche in futuro, i suoi clienti con risultati eccellenti per quanto concerne prestazioni e produttività, Liebherr sviluppa costantemente nuove soluzioni per i propri attrezzi e relativi sistemi di aggancio e sgancio rapido. La digitalizzazione offre, in tal senso, un certo numero di ulteriori possibilità: le interfacce ed i contatti elettrici fra macchinario ed attrezzo rappresentano pertanto un’ulteriore opportunità suscettibile anche di futuri sviluppi, consentendo l’azionamento di diverse funzioni idrauliche, quali ad esempio la trasmissione di segnali di un ricevitore GPS, montato direttamente sull’attrezzo.◀

INFO Liebherr-Hydraulikbagger GmbH Liebherrstraße 12 88457 Kirchdorf an der Iller Germania Tel:+49 7354 80-0 E-mail: info.lhb@liebherr.com Web: www.liebherr.com

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Tecnologia > Topcon

Ottimizzare con TopCon Topcon rilascia la nuova edizione della suite software MAGNET per un flusso di lavoro ottimizzato di Porfirio Ferrari

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opcon Positioning Group annuncia il lancio dell’ultima edizione della sua suite di soluzioni software: MAGNET® 5. Ricca di nuove caratteristiche, questa release include aggiornamenti alle applicazioni MAGNET Field, Office ed Enterprise, realizzate per prestazioni avanzate, integrazione di terze parti, pianificazione edilizia e supervisione. Gli aggiornamenti includono nuove funzionalità che abbracciano tutta la suite. «Con MAGNET 5 ci siamo concentrati su miglioramenti chiave che mettono i professionisti del posizionamento e i contractor in una migliore condizione per controllare il lavoro che svolgono», ha dichiarato David Ahl, direttore della gestione prodotti software. «Gli operatori di MAGNET Field possono ora evitare di perdere tempo passando da uno schermo all’altro, grazie alle nuove opzioni di visualizzazione flessibile. Gli utenti possono semplicemente selezionare e picchettare aree, nonché condurre sessioni di rilievo direttamente dalla mappa. Lo schermo include anche una barra degli strumenti configurabile ed etichette di dati aggiuntive personalizzabili. Inoltre gli operatori possono visualizzare lo stato del GNSS quando il controller è collegato a una stazione totale in modalità ibrida e mostra-

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re gli offset come riferimento visivo quando si picchettano strade e linee di confine.» I miglioramenti apportati a MAGNET Field includono anche nuove capacità “vertical construction”, compreso il tracciamento dei fabbricati in modalità reflectorless. «Il sistema MAGNET supporta da tempo formati file di costruzioni e rilievo di terze parti in tutta la suite software, e questo aggiornamento include oggi una maggiore integrazione, comprese capacità di filtraggio ed editing per portare i file di progetto di Autodesk e Bentley in ufficio o direttamente nel software di cantiere», ha affermato Ahl.

Gli aggiornamenti di MAGNET Enterprise includono una nuova connessione cloud ad Autodesk BIM 360 e Bentley ProjectWise, oltre all’archiviazione illimitata di file di progetto. «MAGNET Enterprise è il ‘legame che unisce’ nel sistema MAGNET come hub esterno basato su cloud. La nuova connettività avanzata riduce l’accumulo di dati per una comunicazione fluida e per il trasferimento di file tra lo staff dell’ufficio, gli addetti in cantiere e i manager, in un account aziendale privato e sicuro», ha dichiarato Ahl. Le aggiunte fatte a MAGNET Office sono rivolte alle esigenze dei contractor e includono nuove funzionalità avanzate per la preparazione dei


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file di controllo macchine, miglioramenti nell’applicazione Mass Haul e un’integrazione di BIM per le caratteristiche dell’infrastruttura, direttamente nella suite. Ahl ha affermato: «La preparazione dei file di controllo macchine è adesso più efficiente, grazie alla esclusiva funzionalità ‘road zones’. Le modifiche apportate a una zona si applicano istantaneamente anche a tutte le altre, offrendo un’esperienza di progettazione semplificata, con un numero inferiore di modelli necessari

e un tempo di elaborazione notevolmente ridotto. Questa capacità è stata sviluppata in base al feedback diretto dei general contractor che desiderano accelerare il processo di creazione dei modelli costruibili del controllo macchine. Inoltre, i progetti di movimento terra possono essere ottimizzati riducendo gli scarti e aumentando la produttività con le nuove funzionalità di programmazione e supervisione, all’interno del software Mass Haul. Le capacità di pianificazione e supervisione del software Topcon

INFO

Topcon Positioning Il gruppo Topcon Positioning ha il suo quartier generale a Livermore, in California, USA (topconpositioning.com). La sua sede centrale europea si trova a Capelle a/d IJssel, Paesi Bassi. Il gruppo Topcon Positioning progetta, produce e commercializza soluzioni di precisione per la misurazione e i

DynaRoad, leader nel settore, sono state integrate nella nostra soluzione MAGNET Office Mass Haul.Adesso MAGNET Office offre capacità di progettazione virtuale integrate, facilitando la visualizzazione del modello 3D, la collaborazione e l’aggregazione. I topografi e gli ingegneri possono visualizzare i dati di rilievo e portarli in vita», ha affermato Ahl. Topcon ha inaugurato una serie di webinar volta ad aiutare gli operatori di MAGNET a ottenere il massimo dalle nuove capacità.◀

flussi di lavoro desinati ai mercati globali dell’edilizia, dei sistemi geospaziali e dell’agricoltura.

Topcon Positioning Italy Srl

Fra i suoi marchi, si annoverano: Topcon, Sokkia, Tierra, DigiStar, RDS Technology e NORAC. Topcon Corporation (topcon.com), fondata nel 1932, è quotata alla Borsa di Tokyo (7732).

Via Brecce Bianche, 152 60131 Ancona (AN) - Italia Tel: +39 071 213251 info@topconpositioning.it www.topconpositioning.com

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Focus macchina > JCB Teletruk

JCB Teletruk: cinque in una Un carrello elevatore a forche con possibilità operative di una minipala, un sollevatore telescopico, una pala gommata compatta e un carrello elevatore fuoristrada di Miriam Spada

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CB Teletruk è una macchina estremamente versatile e performante, in grado svolgere il lavoro di ben cinque macchine: oltre alle lavorazioni effettuabili con un tradizionale carrello elevatore a forche con montante, Teletruk offre anche le possibilità operative di una minipala, di un sollevatore telescopico, di una pala gommata compatta e di un carrello elevatore fuoristrada. Una macchina sola in grado di assolvere a più esigenze operative, quindi, consentendo alle imprese di ottimizzare il proprio parco mezzi e di svolgere più attività durante ogni turno di lavoro.


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Grazie al suo braccio telescopico che sostituisce il montante, il JCB Teletruk offre notevoli vantaggi rispetto ai carrelli elevatori a forche tradizionali: grazie alla sua notevole capacità di sbraccio, infatti, è possibile sollevare e posizionare i carichi in modo rapido, e quindi la macchina si configura come un movimentatore di materiali ideale e indispensabile per ogni tipo di attività industriale. JCB Teletruk offre una flessibilità impareggiabile nel luogo di lavoro, grazie alla possibilità di utilizzare altre attrezzature quali forche tradizionali o piastre rotanti, consentendo inoltre di sfruttare al massimo queste attrezzature grazie alla elevata capacità di sbraccio anteriore, coniugata alle capacità di elevazione e rotazione di 111° della piastra portaforche. I modelli a trazione 4x4 sono stati appositamente progettati pensando ai piazzali caratterizzati da terreni accidentati e in pendenza, condizioni poco adatte all’impiego di carrelli elevatori tradizionali.

La gamma JCB Teletruk comprende tre modelli - TLT 25, TLT 30, TLT 35 - declinati in diverse configurazioni tra modelli convenzionali, a trazione integrale 4x4, ad alta capacità di sollevamento, oppure per applicazioni “heavy” nel settore della

logistica (ad esempio portuale) o degli impianti di gestione dei rifiuti. Il JCB Teletruk è l’ideale per le operazioni di movimentazione in ambienti gravosi: è dotato di serie di pneumatici da trazione, di una struttura totalmente conforme agli standard ROPS e FOPS, di luci di lavoro anteriori e posteriori, e della griglia di protezione parabrezza, che assicura una maggiore protezione dell’operatore. I JCB Teletruk sono forniti sul mercato italiano in due tipologie di allestimento: Comfort ed Edilizia, similari tra loro in molti aspetti costruttivi (entrambe sono dotate ad esempio di semi-cabina vetrata su tre lati e chiusa da

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Focus macchina > JCB Teletruk

una porta in vinile, sedile rivestito in vinile a regolazione totale), e differenti per alcuni elementi; l’allestimento Edilizia, in particolare, offre l’omologazione stradale, permettendo di effettuare brevi spostamenti stradali con carichi fino a 2 t sulle forche. Sul mercato italiano il modello più diffuso nel settore delle costruzioni, ma anche industriali, in agricoltura e garden, nella logistica pesante, e nelle applicazioni fuoristrada in genere è quello a trazione integrale JCB Teletruk TLT 35D 4x4. Appositamente progettata pensando ai piazzali caratterizzati da terreni accidentati e in pendenza, questa macchina è ideale per poter eseguire movimentazioni e sollevamenti in condizioni di terreno poco adatte all’impiego di carrelli elevatori tradizionali. In questa versione si mette in evidenza una delle caratteristiche del JCB 35D 4x4, la protezione aggiuntiva della carrozzeria pensata proprio per le applicazioni gravose e complesse, composta da una piastra sottoscocca completa, una piastra protettiva anteriore e un accesso laterale in metallo. Inoltre, la presenza di un radiatore a maglie larghe consente di

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evitare l’accumulo di detriti. Ecco quindi che questo modello, che si differenzia dallo standard 35D per alcune specifiche tecniche, in particolar modo in termini di peso, spinta e altezza minima dal suolo, è particolarmente indicato laddove ci sia la necessità di operare fuori contesto. Il JCB Teletruk TLT 35D 4x4 è alimentato da un motore JCB Diesel by Kohler da 46 kW a 2.600 giri/min, che soddisfa i rigorosi requisiti previsti dalla normativa Stage IIIB / Tier 4 Final in materia di emissioni, senza necessità di filtro antiparticolato (DPF). Il peso operativo è di 5.500 kg. La capacità di sollevamento massima è di 3.500 kg, e di 2.400 kg allo sbraccio in avanti di 2 m; l’altezza massima di sollevamento è di 4,35 m; il raggio di sterzata particolarmente compatto. Un vantaggio operativo del nuovo JCB TLT 35D 4x4 è rappresentato da alcune caratteristiche specifiche che consentono di risparmiare tempo e spazio. La capacità di sbraccio, per esempio, permette di effettuare le operazioni di carico e scarico degli autocarri da un lato solo, contribuendo a risparmiare fino al 50% dello spazio di carico del piazzale; in questo modo, i veicoli con tendoni laterali possono essere aperti da un solo lato e la sicurezza dell’a-

rea di lavoro può essere migliorata separando la zona destinata allo svolgimento delle operazioni di sollevamento con forche da quella destinata al transito dei pedoni attraverso zone chiaramente delimitate.

sollevamento e provvede a diminuire la portata del circuito quando vengono raggiunti i limiti. Se tali limiti vengono superati, la portata del circuito per queste funzioni sarà interrotta in totale sicurezza.

La gamma di modelli JCB Teletruk destinati al mercato dell’UE è dotata di una misura di sicurezza aggiuntiva, ovvero un sistema di controllo del movimento longitudinale del carico. In aggiunta all’indicatore di carico standard, il sistema adattivo di controllo carico di JCB consente infatti di limitare le funzioni di estensione/abbassamento braccio alle impostazioni predefinite dal sistema per le operazioni svolte entro i parametri indicati dal grafico di distribuzione del carico. Il sistema Teletruk monitora tutte le variabili ogniqualvolta l’operatore modifica lo sbraccio e l’altezza durante il ciclo di

Il sedile del Teletruk è anche dotato di un rilevatore di presenza operatore di sicurezza: se l’operatore non è seduto, la macchina non si avvia; se l’operatore si alza mentre la macchina è in movimento, quest’ultima si arresterà in maniera controllata e non si muoverà finché l’operatore non ritorna in postazione.◀

INFO JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford. L’azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione.

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Trucks > Mercedes-Benz Trucks

Anteprima mondiale del nuovo Actros ll veicolo di punta della casa con la Stella è stato svelato durante la Premiere Night dedicata alla stampa, giusto in tempo per la fiera dei veicoli commerciali IAA (Hannover, 20-27 settembre) di Miriam Spada

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L’ingresso nel mondo della guida autonoma: il nuovo Active Drive Assist Per supportare il conducente ed aumentare ulteriormente la sicurezza ed il comfort, Mercedes-Benz Trucks offre di serie la guida semi autonoma: il nuovo Active Drive Assist è in grado di frenare, accelerare e sterzare. Il sistema garantisce una guida semi autonoma nell’intero range di velocità.

Consumi ridotti fino al 5%

Premiere Night

Svoltasi a Berlino per presentare il nuovo Actros alla stampa internazionale

I

n occasione della 67° edizione del Salone Internazionale dei Veicoli Industriali (IAA), in programma dal 20 al 27 settembre 2018 ad Hannover, Mercedes-Benz Trucks ha presentato a Berlino in anteprima mondiale il nuovo Actros. Il veicolo di punta della casa con la Stella è stato svelato durante la Premiere Night dedicata alla stampa.

Rispetto al modello precedente, il nuovo Actros registra consumi ancora più bassi, con una riduzione fino al 3% in autostrada ed addirittura fino al 5% nel traffico extraurbano. Le ottimizzazioni a livello aerodinamico sono possibili grazie alla MirrorCam ed ai nuovi deflettori laterali. L’intelligente gestione del Tempomat e del cambio tramite Predictive Powertrain Control (PPC) assicura un’efficienza notevolmente superiore e, grazie al materiale cartografico più ricco, può ora essere utilizzata anche nei tratti extraurbani. Inoltre, sono impiegati nuovi rapporti al ponte che consentono consumi più bassi.

Primo truck di serie con MirrorCam Sul nuovo Actros, gli specchietti principali ed i retrovisori grandangolari sono sostituiti dalle MirrorCam di serie, che apportano importanti miglioramenti a livello di aerodinamica, sicurezza e maneggevolezza del vei-

colo. Il sistema assicura una visibilità su tutti i lati notevolmente maggiore e comprende due telecamere applicate all’esterno del veicolo e due display da 15 pollici sui montanti laterali della cabina.

Active Brake Assist 5: la nuova generazione del sistema di assistenza alla frenata d’emergenza L’Active Brake Assist 5 supporta il conducente in caso di rischio di tamponamento o collisione con una persona che attraversa la strada davanti al veicolo, sopraggiunge in senso opposto o si trova nella medesima corsia di marcia (in caso di necessità anche con una frenata a fondo automatica). La novità è rappresentata dal fatto che l’Active Brake Assist 5 ricorre ad una combinazione costituita da sistema radar e telecamere. In questo modo, il sistema è in grado di monitorare ancora meglio lo spazio davanti al veicolo e di reagire alla presenza di persone con maggiore efficienza. Tutti i sistemi di assistenza di ogni veicolo Mercedes-Benz funzionano con la massima efficienza sempre entro i limiti del sistema stesso. Il conducente continua ad essere pienamente responsabile di quanto succede sulla strada.

Collegamento in rete e comando intuitivo Con la sua plancia multimediale rielaborata, il nuovo Actros regala al conducente un comfort di comando

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Trucks > Mercedes-Benz Trucks

e visualizzazione unico nel suo genere. Due schermi interattivi di serie fungono da fonte di informazioni centrale sull’avveniristica postazione di lavoro digitale del conducente. Oltre ad informazioni base rilevanti per la marcia, qui vengono visualizzati anche i dati dei sistemi di assistenza. Il collegamento in rete dell’Actros

è già realtà: è possibile integrare gli smartphone tramite Apple CarPlayTM o Android Auto. Le app aiutano il conducente a portare a termine i trasporti affidati. Il Truck Data Center collega in modo permanente il veicolo al cloud, rappresentando così la base per tutte le soluzioni di connettività. Il controllo in tempo reale del veicolo industriale tramite FleetBoard e Mercedes-Benz Uptime assicura un valore aggiunto all’imprenditore. La nuova chiave con radiocomando di serie assicura inoltre un maggiore comfort di comando.

Armonia tra funzionalità ed estetica

FleetBoard

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Sul nuovo Actros, lo sviluppo del design degli interni ha messo il conducente al centro di tutto, seguendo il principio ‘Inside out’: la cabina nata da questo approccio ha un caratte-

re spiccatamente moderno. L’intero processo di progettazione si è concentrato sulla nuova ‘User Experience’ del conducente, che trova la sua migliore espressione nella nuova plancia multimediale, grazie alla quale l’Actros approda nell’era digitale. Le funzioni touch, il formato widescreen del display, i dettagli delle superfici, gli inserti e la presenza di pochi interruttori analogici contraddistinguono gli interni moderni e di pregio della nuova ammiraglia di Mercedes-Benz Trucks. Per quanto riguarda gli esterni, l’eliminazione dei tradizionali specchi retrovisori regala all’Actros una struttura proporzionata ed armoniosa. In aggiunta, la MirrorCam dal carattere dinamico ed i tipici fari anteriori in tecnica a LED danno vita ad un look all’avanguardia per il nuovo Mercedes-Benz Actros.


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Innovazioni per il cantiere: il nuovo Actros ha fatto da padrino al nuovo Arocs Riduzione dei costi totali, elevata sicurezza e disponibilità massima del veicolo sono fattori fondamentali nel settore edile. Ecco perché numerosi dettagli del nuovo Actros vengono ripresi anche dal nuovo Arocs. Così, ad esempio, ogni Arocs dispone di serie di Predictive Powertrain Control ottimizzato, che esprime i propri punti di forza in particolare nel settore edile, dove predominano i tratti extraurbani.

RoadEfficiency RoadEfficiency è stata la parola chiave tenuta in considerazione durante lo sviluppo dei nuovi Actros ed Arocs. Grazie a tutte le innovazioni, il conducente viaggia con la massima efficienza possibile con il suo truck. Il concetto di RoadEfficiency si basa su tre aspetti: costi totali ridotti, elevata sicurezza e massima disponibilità del veicolo.

▶▶ Costi ridotti ▷▷ Consumi fino al 3% più bassi su autostrade e superstrade, fino al 5% nei tratti extraurbani ▷▷ Diverse app FleetBoard ▶▶ Elevata sicurezza ▷▷ Nuova MirrorCam (disponibile nella dotazione di serie in combinazione con la cabina di guida L di Actros) ▷▷ Nuovo sistema Active Drive Assist (disponibile solo per Mercedes-Benz Actros) ▷▷ Active Brake Assist 5 (su Arocs disponibile in combinazione con la protezione antincastro anteriore) ▶▶ Massima disponibilità del veicolo ▷▷ Nuova plancia multimediale: visualizzazione personalizzabile che assicura un aumento dell’efficienza e comando intuitivo da parte del conducente ▷▷ Mercedes-Benz Uptime ▷▷ Mercedes-Benz ServiceContracts: contratti di assistenza in funzione delle necessità per ogni esigenza ▷▷ Gestione degli ordini FleetBoard: possibilità di integrazione nel sistema di pianificazione, gestione delle merci ed ERP con integrazione completa di tutte le informazioni nel display touch.◀

INFO Mercedes-Benz Italia S.p.A. un marchio di Daimler AG

Via Giulio Vincenzo Bona, 110 00156 Roma - Italia www.mercedes-benz.it

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