RIS n.4 | Luglio – Settembre 2018

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Anno XIV n.4 | Luglio-Settembre 2018

Visto a Intralogistica Mitsubishi presenta le sue novità Giovenzana a SPS Esplosioni ed effetti speciali L’evento IPAF Anch’io Focus macchina

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

Böcker AHK 30/1500 KS: totalmente elettrica

Novità Speedylifter99 di JMG

Visto in fiera Un tuffo nella logistica con JLG

Focus azienda FASB Linea 2




Sommario

Giovenzana a SPS Esplosioni ed effetti speciali L’evento IPAF Anch’io n.4 | Luglio-Settembre 2018

Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 45,00 Estero: € 75,00

News > Le brevi a cura della redazione

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Agile e forte: è la gru pick & carry Speedylifter99 di JMG di Umberto Piagnoni

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Focus azienda FASB Linea 2

000_COVER_RIS_N4_2018_.indd 3

22/09/18 11:20

Mitsubishi presenta le sue novità di Marianna Senni p. 44

Totalmente elettrica di Porfirio Ferrari

p. 48

L’evento > IPAF Anch’io

IPAF? Anch’io! di Marianna Senni p. 52 Visto a Intralogistica > JLG

Un tuffo nella logistica di Manuela Cortesi e Marianna Senni p. 54 Focus azienda > FASB Linea 2

FASB Linea 2: piccoli ma ambiziosi di Marianna Senni

Visto a Intralogistica > Autec p. 28

Flessibilità e customizzazione: i segreti di Autec di Marianna Senni p. 58

L’evento > Terex

Terex, tu sai come festeggiare! di Simone Mimuli p. 34

Visto a Intralogistica > Linde Material Handling

Con Linde il magazzino del futuro è già presente di Manuela Cortesi e Marianna Senni p. 62

Spedizione Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737

Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

Visto in fiera Un tuffo nella logistica con JLG

Focus macchina > Böcker AHK 30/1500 KS

Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news

Novità Speedylifter99 di JMG

Focus macchina > Speedylifter99

Stampa GRAFICHE MDM - Forlì

Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese

Böcker AHK 30/1500 KS: totalmente elettrica

Visto a Intralogistica > Degrocar Mitsubishi

Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it

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Focus macchina

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Editoriale di Manuela Cortesi

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Visto a Intralogistica Mitsubishi presenta le sue novità

Anno XIV n. 4 | luglio-settembre 2018 Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it

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Anno XIV n.4 | Luglio-Settembre 2018

Visto in fiera > Giovenzana a SPS

Esplosioni ed effetti speciali di Manuela Cortesi p. 40


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Dinamico, flessibile ed internazionale: ecco le parole che meglio descrivono il contesto in cui MP Filtri opera da oltre cinquant’anni e in cui si è distinta in qualità di produttore leader, su scala mondiale, di soluzioni di filtrazione per l’oleodinamica, con strategici presidi diretti in Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Canada, Russia, Cina, India e distributori in oltre 100 Paesi.


Editoriale

Una questione di tempo di Manuela Cortesi

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ul ponte Morandi ormai si è detto e scritto di tutto in merito alle collettive responsabilità. Ma al di là dello spettro dei mancati controlli – accadrà di nuovo? – quello che viene da chiedersi ora è come e soprattutto in che tempi avverrà la ricostruzione. Riguardo allo stato di salute di esecuzione delle opere pubbliche, è stato pubblicato dopo quattro anni il nuovo rapporto 2018 sui tempi di attuazione curato nell’ambito del NUVEC (Sistema Conti pubblici territoriali, Analisi e monitoraggio degli investimenti pubblici dell’Agenzia della Coesione). Dal rapporto non emergono sostanziali novità: e il punto è proprio questo, i problemi sono sempre gli stessi. Per i 140 miliardi degli investimenti pubblici, le gare e le opere vanno a rilento. Si stima che per un’opera di dimensioni medio-grandi i tempi sono di 15 anni e 8 mesi, e non certo perché i cantieri sono problematici: la questione è tutta burocratica. Più della metà del tempo, ovvero anni su anni per opere di grandi dimensioni, è scotto burocratico. Il rapporto in questo senso è illuminante. Spiega quali sono i buchi neri dei nostri cantieri: i cosiddetti “tempi di at-

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traversamento”, ovvero quegli intervalli temporali che intercorrono tra la fine di una fase dei lavori e l’inizio della successiva, riconducibili «ad un insieme di attività prevalentemente amministrative necessarie per la prosecuzione del percorso attuativo di un’opera»1: la burocrazia. «Il valore del loro peso è stato calcolato mettendo a rapporto, per ciascuna fase, la durata dei tempi di attraversamento e la durata totale della fase, comprensiva quindi dei tempi di attraversamento. Considerando le fasi che effettivamente sono inframmezzate dai tempi di attraversamento (progettazione e affidamento), il peso dei tempi di attraversamento è complessivamente pari al 54,3%».1 Il che significa, tornando alla media di un cantiere X mediogrande, che ben 8 anni se ne vanno in burocrazia. Ora, il viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania crollò nell’aprile 2015, ma ci sono voluti sette mesi per ripristinare la viabilità locale e quasi tre anni per aggiudicare la gara per l’appalto di ricostruzione (febbraio 2018). Da undici poi i cantieri ora si sono ridotti a cinque. Come finirà col ponte Morandi? Coi cittadini prima sepolti dalle macerie, poi dalla burocrazia?◀

IL RAPPORTO (1) http://www.agenziacoesione.gov.it/ opencms/export/sites/dps/it/documentazione/News_2018/Rapporto_Tempi_ OOPP_2018.pdf LEGGI ANCHE: http://www.ilsole24ore.com/art/ notizie/2018-09-04/l-italia-fragile-e-opererallentatore-media-persi-8-anni-burocrazia-130125.shtml?uuid=AErMsriF http://www.palermotoday.it/cronaca/autostrada-palermo-catania-viadotto-himeraaggiudicata-gara-ricostruzione.html http://www.palermotoday.it/cronaca/musumeci-lavori-viadotto-himera-palermo-catania.html

In ordinata, il valore dell’opera in milioni di euro (fonte 1)



News > Le brevi Goodyear

Goodyear presenta i pneumatici FUELMAX PERFORMANCE con consumi efficienti e ridotte emissioni di CO2 Al Salone internazionale dei veicoli commerciali IAA 2018, Goodyear presenta FUELMAX PERFORMANCE: la sua più recente e in assoluto più efficiente gamma di pneumatici autocarro Si tratta dei primi pneumatici Truck in cui Goodyear ha introdotto nel battistrada una mescola completamente in silice che ha permesso agli pneumatici di ottenere la classificazione A dell’etichetta europea per l’efficienza nei consumi. Riportano inoltre la marcatura snow flake (3PMSF), confermando il superamento di rigorosi test invernali. Questi pneumatici permettono alle flotte che operano quasi esclusivamente sul lungo raggio di ottimizzare i risparmi di carburante e aiutano i costruttori dei veicoli a rispettare i sempre più ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dalla UE. Sempre allo IAA 2018, saranno presentate due nuove app per smartphone di Goodyear Proactive Solutions, per offrire ulteriori vantaggi agli autisti e ai gestori delle flotte. L’abbinamento tra le soluzioni di Goodyear Proactive Solutions e gli pneumatici FUELMAX PERFORMAN-

CE potrà consentire le massime riduzioni del costo totale di possesso e delle emissioni. I nuovi pneumatici anticipano la legislazione proposta dall’UE per ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti del 15% nel 2025 e del 30% entro il 20301. «Gli pneumatici sono fondamentali per la mobilità sostenibile e sono una componente chiave delle prestazioni del veicolo. I nuovi Goodyear FUELMAX PERFORMANCE dimostrano chiaramente che comprendiamo le sfide e le opportunità che gli obiettivi ambientali pongono ai nostri clienti. Illustrano anche il nostro impegno per aiutare i costruttori e le flotte a raggiungere tali obiettivi e la riduzione dei costi», dichiara David Anckaert, VP Goodyear Commercial Tires Europe. «Goodyear Proactive Solutions, insieme agli altri servizi legati agli pneumatici, possono rappresentare un elemento chiave per migliorare i profitti e a ridurre le emissioni.»

Gamma FUELMAX PERFORMANCE Gli pneumatici FUELMAX PERFORMANCE sono sviluppati per offrire massimo risparmio nei consumi alle flotte che operano quasi esclusivamente nel lungo raggio, a fronte di una bassa generazione di calore e di una bassa resistenza al rotolamento. Hanno la classificazione ‘A’ dell’etichetta europea per

l’efficienza dei consumi di carburante, la classificazione ‘B’ per l’aderenza sul bagnato, un’onda per il rumore esterno di rotolamento, il simbolo snow flake per le prestazioni invernali e sono i primi pneumatici autocarro di Goodyear a presentare una mescola del battistrada interamente in silice. Quest’ultimo è un elemento chiave per ridurre i consumi di carburante e aumentare l’aderenza sul bagnato. La loro struttura assicura una distribuzione della pressione e un’impronta al suolo estremamente regolari che garantiscono un’usura uniforme e un elevato chilometraggio in tutte le condizioni di carico tipiche del trasporto su lunghe distanze. La gamma Goodyear FUELMAX PERFORMANCE comprende due pneumatici per asse sterzante FUELMAX S

Proposta della Commissione europea di fissare i livelli di emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, maggio 2018

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PERFORMANCE e uno pneumatico per asse motore FUELMAX D PERFORMANCE. L’abbinamento degli pneumatici per asse sterzante e asse motore FUELMAX PERFORMANCE con gli attuali pneumatici rimorchio Goodyear FUELMAX T – anch’essi dotati della classificazione A per l’efficienza dei consumi – consente di ottenere significativi risparmi nel consumo di carburante e un’importante riduzione delle emissioni di CO2. Una flotta di 100 veicoli per trasporto su lunghe distanze che usa questi pneumatici può risparmiare fino a 214.000 l di carburante diesel all’anno e ridurre le emissioni di CO2 fino a 557.000 kg - con un risparmio dei costi di carburante fino a 290.000 €.2 Una caratteristica comune a tutta la gamma è la tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) che consente una semplice identificazione con un dispositivo esterno che si collega al sistema di gestione degli pneumatici. ▶▶ FUELMAX S PERFORMANCE Gli pneumatici per asse sterzante della gamma FUELMAX S PERFORMANCE sono proposti nelle misure 315/70R22.5 (156/150L) e 385/55R22.5 (160K158L). La misura 315/70R22.5 è dotata di 5 costolature mentre la 385/55R22.5 ne ha 6, entrambe gli pneumatici hanno un disegno del battistrada che ottimizza la distribuzione dell’acqua e garantisce un’usura uniforme e prestazioni di frenata sul bagnato che rimangono efficaci per tutta la vita degli pneumatici. Entrambi gli pneumatici per asse sterzante hanno la classificazione ‘A’ per l’efficienza dei consumi di carburante, ‘B’ per l’aderenza su bagnato e un’onda per la rumorosità esterna (71 dB). ▶▶ FUELMAX D PERFORMANCE Lo pneumatico per asse motore FUELMAX D PERFORMANCE è prodotto nella misura 315/70R22.5 (154L152M) ed è dotato della tecnologia IntelliMax Groove. Questa tecnologia prevede che il disegno del battistrada contribuisca alla trazione e alla pulitura, grazie a scanalature che si autogenerano e appaiono quando il battistrada ha raggiunto un’usura del 60% per assicurare trazione durante tutta la vita dello pneumatico, elevato chilometraggio e bassa resistenza al rotolamento. La possibilità di rilevare la profondità del battistrada in ogni posizione è assicurata da 16 finestre di misurazione. Lo pneumatico riporta la classificazione ‘A’ per l’efficienza dei consumi di carburante, ‘B’ per l’aderenza su bagnato e un’onda per la rumorosità esterna (73 dB). Stime interne basate su autoarticolato da 40 ton composto da motrice 4x2 e semirimorchio a tre assi (equipaggiato con pneumatici trailer Goodyear FUELMAX T) impegnata in trasporti su lunghe distanze; con un consumo medio di carburante di 30l/100 km; basandosi su un prezzo del diesel di €1,36 al litro IVA inclusa; con un chilometraggio annuo di 100.000 km; rispetto a un simile veicolo equipaggiato con pneumatici con classificazione B nell’etichetta europea montati su tutti gli assi. I risultati effettivi possono variare in base a ma non solo - condizioni stradali e meteorologiche, stile di guida, condizioni di usura, misura e pressione dei pneumatici, manutenzione del veicolo. 2

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News > Le brevi DAF

Novanta senza paura In occasione della fiera IAA, DAF ne approfitta per festeggiare il suo 90° anniversario di vita mostrando i suoi modelli: dal DAF A1600 del 1967 al portento tecnologico DAF CF Electric Innovation «Orgoglioso del nostro retaggio, leader di oggi, pronto per il futuro.» Questo è il tema generale di DAF allo IAA 2018, che si terrà ad Hannover dal 20 al 27 settembre. DAF Trucks mostrerà con orgoglio le sue capacità di innovazione in tutti i suoi 90 anni di storia: dallo storico DAF A1600 del 1967 al futuristico DAF CF Electric Innovation, entrambi i veicoli saranno esposti nello stand DAF Trucks nel padiglione 17. Le più recenti gamme DAF LF, CF e XF avranno una posizione di spicco, stabilendo il punto di riferimento del settore in termini di qualità, affidabilità e risparmio di carburante. Quest’anno inoltre DAF festeggia il suo 90° anniversario di vita. Iniziando come piccola officina ad Eindhoven, l’azienda è diventata il primo produttore di camion in Europa. La quota di mercato di DAF in Europa - nel segmento pesante - è cresciuta dal 15,3% nel 2017 al 16,5% nel primo semestre di quest’anno. DAF Trucks è leader di mercato nel Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Ungheria, ed è leader di mercato in Europa nel segmento dei trattori. DAF è il marchio di importazione numero 1 in Germania, il più grande mercato di camion in Europa.

Posizione di spicco per nuovi LF, CF e XF I veicoli DAF esposti allo IAA, includono la serie LF per la distribuzione, la versatile gamma CF per un’ampia varietà di applicazioni e l’ammiraglia XF per il trasporto pesante e lunghe distanze. Il veicolo da distribuzione LF è stato insignito del titolo di “Camion della flotta dell’anno 2018” nel Regno Unito. I nuovi CF e XF sono stati votati “International Truck

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of the Year 2018” grazie a una serie di innovazioni tecniche, che hanno portato a un miglioramento dell’efficienza del carburante fino al 7%, definendo cosi un punto di riferimento nel settore del trasporto. CF e XF sono i leader nel segmento trattori. DAF esporrà anche i veicoli autotelai, tra cui il nuovo telaio leggero per betoniera CF 8x4 e l’esclusivo 6x2 CF con telaio BDF con twist lock per scarrabili per avere la massima disponibilità ed efficienza del veicolo.

CF Elettrico Innovation Truck Accanto a LF, CF e XF, DAF presenta uno dei suoi “Innovation Trucks”: il DAF CF Electric. CF Electric è un trattore 4x2 con mtt 40 ton, progettato per la distribuzione all’interno delle aree urbane. Il veicolo, completamente elettrico, utilizza l’avanzata tecnologia E-Power di VDL. Il fulcro della in-


gegnosa catena cinematica è il motore elettrico da 210 kW che ricava energia dal pacco batterie agli ioni di litio da 170 kWh. Il CF Electric ha un’autonomia di circa 100 chilometri, ottimo per carichi gran volume. La ricarica rapida delle batterie può essere eseguita in 30 minuti, mentre una ricarica completa può essere completata in appena un’ora e mezza. La prima serie di veicoli elettrici CF sarà operativa entro quest’anno per i primi test su strada con i clienti.

Edizione 90° Anniversario Uno degli elementi che catturano l’attenzione allo IAA è la serie DAF “XF Edizione 90° Anniversario”. Questi veicoli celebrano la nascita di DAF nel 1928. I veicoli di questa serie sono dotati di un pacchetto di opzioni premium, elementi di design esterno e striping esclusivi, e sono motorizzati con il motore PACCAR MX-13 da 530 CV / 390 kW. Il famoso logo storico DAF è esposto con orgoglio sulla parte anteriore dei camion, sui lati e sul retro della cabina, oltre che negli interni lussuosi e completamente rivestiti in pelle.

Ben posizionato per il futuro «DAF ha sempre fornito e fornirà sempre una gamma completa di veicoli eccellenti che offrono i costi operativi più bassi del settore, la migliore efficienza di trasporto e il massimo comfort di guida», ha dichiarato Richard Zink, Direttore Marketing & Sales e membro del Board of Management di DAF Trucks. «Stiamo costruendo su un ricco patrimonio di 90 anni che ci ha portato alla nostra posizione di leader del mercato. Le nostre solide capacità ci consentiranno di creare camion e mezzi elettrici che ci porteranno nel futuro.»

DAF Trucks stand I prodotti DAF sono esposti nel padiglione 17 del complesso fieristico IAA. Occupando un’area di 2.500 m2, lo stand espositivo presenterà la gamma completa di veicoli, stabilendo lo standard in termini di innovazione, qualità, bassi costi operativi, leadership ambientale e prestazioni del veicolo. Per sottolineare l’importanza che DAF Trucks e le sue 1.100 concessionarie di vendita e assistenza attribuiscono a una gamma completa di servizi per supportare i loro prodotti di classe, PACCAR Financial, PacLease, PACCAR Parts, TRP e DAF MultiSupport Repair and Maintenance sono presentati in modo importante allo stand DAF.

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News > Le brevi

Gruppo fassi

Le piattaforme aeree semoventi ATN nel Gruppo Fassi Il Gruppo Fassi, attraverso la sua holding francese che già detiene Fassi France e Marrel, ha acquisito il controllo di ATN, leader nella costruzione di piattaforme aeree semoventi su gomma o cingoli con motorizzazioni elettriche o diesel ATN, produttore francese di piattaforme aeree semoventi, ha sviluppato una gamma di prodotti pensati soprattutto per soddisfare le esigenze delle società di noleggio, un mercato particolarmente fiorente in Francia. La qualità e robustezza dei materiali utilizzati garantiscono alle macchine un lungo ciclo di vita anche in condizioni operative gravose, mentre la progettazione continua a migliorare e ampliare costantemente la gamma di prodotti, senza trascurare un design che faciliti e semplifichi le

operazioni di manutenzione per massimizzare la redditività dei propri clienti. ATN è stata fondata nel 2000 a Tonneins, nel Sud-Ovest della Francia tra Bordeaux e Tolosa, e oggi l’insediamento produttivo e amministrativo si trova a pochi chilometri, nella cittadina di Fauillet in uno stabilimento, inaugurato nel 2013, di 20.000 m2 coperti su sei ettari di terreno. L’idea iniziale era quella di sviluppare delle piattaforme aeree dotate di un montante verticale installato su un binario denominato PIAF. I fondatori potevano vantare una lunga esperienza precedente essendo stati gli ideatori di questa soluzione. Fin dall’inizio l’obiettivo aziendale è stato quello di progettare e realizzare macchine destinate alle società di noleggio sviluppando una gamma completa in diverse altezze (oggi fino a 9,92 m con un carico utile di 200 kg),

su ruote o su cingoli, prima con motori elettrici e poi anche con motorizzazioni diesel. Più recentemente l’offerta è stata ampliata con modelli a bracci articolati e a pantografo con altezze fino a 22,85 metri e portate fino a 230 kg. Con l’acquisizione di ATN, il Gruppo Fassi prosegue il suo processo di espansione in tutti gli ambiti del sollevamento e, in particolare, nel segmento delle macchine autonome, cioè non installate su un autocarro. A questo proposito, ATN diventerà il naturale partner dell’italiana Jekko, già nell’orbita del Gruppo Fassi, per proporre una gamma completa di soluzioni in un mercato in continua crescita. L’acquisizione di ATN è stata portata a termine a fine luglio 2018 dalla holding francese CTELM, controllata da Fassi Group e presieduta da Roger Boutennet, che già detiene il completo controllo di Fassi France e Marrel.

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Allison Transmission

Allison Transmission: la telematica è la strada giusta Grazie ai nuovi servizi telematici, i veicoli stradali degli Stati Uniti potranno ricevere informazioni sullo stato di salute delle trasmissioni Allison Allison Transmission ha stretto una partnership con diversi fornitori statunitensi di servizi telematici. Obiettivo: fornire ai propri clienti informazioni sullo stato di salute delle trasmissioni. I dati delle trasmissioni Allison saranno integrati nelle app telematiche di controllo della flotta già esistenti, aggiungendo un dato essenziale per un’efficiente gestione della flotta. «Stiamo gettando le basi per il nostro futuro nell’ecosistema globale dei veicoli connessi», ha dichiarato John Coll, senior vice president of global marketing, sales and service per Allison Transmission. «Lavorando sia con i fornitori di servizi telematici, sia con i costruttori, Allison può fornire ai clienti attuali e futuri le nuove funzionalità basate sulla connettività». Le nuove funzioni telematiche, compatibili con i controlli elettronici di quarta generazione di Allison, forniranno informazioni su oltre 170 diverse condizioni della trasmissione. Ciò fornirà al personale addetto alla gestione e alla manutenzione della flotta le informazioni necessarie per migliorare i tempi operativi dei veicoli. I pullman e gli autobus, insieme ai veicoli per la raccolta rifiuti, il movimento terra e la distribuzione sono tra le numerose applicazioni che potranno beneficiare del nuovo monitoraggio. «Siamo impegnati a migliorare i nostri prodotti intelligenti e a sostenere un futuro connesso che consenta ai nostri clienti di monitorare e gestire le operazioni della propria flotta con informazioni in tempo quasi reale», ha detto Coll. «Allison vuole garantire che i gestori delle flotte dispongano di informazioni rilevanti e utilizzabili sullo stato di salu-

te e sulle prestazioni delle loro trasmissioni Allison». Oltre a questa prima implementazione, Allison continua a lavorare con i costruttori e con i fornitori di servizi telematici per ampliare il supporto a livello globale.

«Non vediamo l’ora di sviluppare questa piattaforma ed evolvere verso ulteriori capacità di connessione che consentano ai nostri clienti di ottimizzare ulteriormente le proprie flotte, sfruttando i dati prescrittivi e specifici per settori e cicli di lavoro», ha detto Coll.

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News > Le brevi

BAOLI

Pasini sceglie i carrelli Baoli per i suoi stabilimenti L’azienda, leader nella produzione di tapparelle e sistemi oscuranti, si affida a Baoli per la movimentazione dei magazzini di Rimini Pasini S.p.A., leader del mercato nazionale nella produzione di tapparelle e sistemi oscuranti, ha scelto i carrelli frontali elettrici Baoli KBE 25 per la movimentazione interna dei magazzini di Rimini. Una scelta dettata dall’ottimo rapporto qualità-prezzo e dal buon esito dei test cui sono state sottoposte le macchine prima dell’acquisto. Inoltre, essendo molto più compatti di molti dei carrelli di pari portata, i KBE 25 sono risultati perfetti per muoversi agilmente anche negli spazi più stretti. Pasini è un punto di riferimento nazionale nel settore delle tapparelle e dei sistemi oscuranti, conta infatti circa 2.000 clienti e produce ogni anno circa 170mila m2 di avvolgibili in pvc,

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190mila m2 in alluminio e 9mila monoblocchi. L’azienda, che impiega circa 75 dipendenti, si distingue per la rapidità di consegna e la personalizzazione dei prodotti, che vengono realizzati a ricevimento d’ordine in base alle specifiche richieste del cliente. Nei magazzini Pasini i carrelli lavorano su due turni e sono utilizzati per lo stoccaggio e la successiva movimentazione in produzione delle barre in pvc, alluminio e acciaio utilizzate per realizzare le tapparelle. Queste barre sono lunghe fino a 6,5 metri, arrivano a pesare fino a 20 quintali e sono stoccate fino a 4 metri d’altezza su scaffalature cantilever, speciali ripiani metallici studiati per contenere prodotti lunghi e pesanti. In considerazione


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dell’importante ruolo svolto dai carrelli nel ciclo produttivo e dell’utilizzo intenso cui sono sottoposti, Pasini da sempre impiega nei propri magazzini solo carrelli di prima qualità. Per questa ragione, prima di scegliere Baoli, ha voluto testare le macchine in maniera approfondita. «Abbiamo scelto Baoli per l’eccellente rapporto qualità-prezzo», spiega Giovanni Antimi, Responsabile Acquisti di Pasini S.p.A. «Durante la fase di test, questi carrelli hanno infatti dimostrato di non temere il confronto con i migliori marchi del settore. Grazie alle ridotte dimensioni, i KBE sono inoltre più agili rispetto alla maggior parte dei carrelli di pari portata, una caratteristica che agevola tutte le operazioni di movimentazione in magazzino. Altro elemento determinante nella scelta è stato il rapporto con RGM Commerciale, che ci ha assistiti nella scelta dei mezzi e ci assicura un eccellente livello di servizio». RGM Commerciale, concessionario ufficiale Baoli con sede a Rimini, è un’azienda in grande espansione e può fare affidamento su una capillare rete di officine presenti in tutta la Romagna e nelle Marche. «Da quando due anni fa siamo entrati nella rete Baoli», spiega Gianluca Gerani, Socio e Direttore Vendite di RGM Commerciale, «abbiamo già raccolto circa 100 ordini. Un numero in costante crescita anche grazie agli ottimi riscontri ricevuti dai clienti, entusiasti delle performance e della grande affidabilità di questi carrelli. Il fatto che un’azienda come Pasini, leader nel suo settore, abbia scelto Baoli per i propri magazzini è un’ulteriore importante referenza che dimostra come la qualità dei carrelli Baoli sia riconosciuta anche dalle più importanti imprese.»

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News > Le brevi

salone nautico

Inaugurato il 20 settembre 2018 il 58° Salone Nautico con la cerimonia di apertura Il 58° Salone Nautico si è aperto giovedì 20 settembre. Un Nautico che ha visto aumentare fino all’ultimo il numero degli espositori che sono in totale 951. La cerimonia inaugurale si è aperta con l’alzabandiera a cura del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera cui quest’anno si è unito l’emozionante saluto della fregata lanciamissili Virginio Fasan (F 591) della Marina Militare Italiana che ha omaggiato il Salone Nautico e la Città di Genova. Sono seguiti gli interventi delle autorità cittadine. Marco Bucci, Sindaco di Genova, ha dichiarato commosso: «Oggi Genova dimostra con questo Salone Nautico qual è la strada della ripresa da percorrere. Il Nautico si può fare solo a Genova. Si tratta della manifestazione nautica più bella di tutta Europa che compete con i Saloni di tutto il mondo». L’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha salutato il Salone Nautico e la città di Genova ricordando che: «Chi ama il mare non è mai solo. I Genovesi devono sapere che tutto il Paese è con loro». Pierpaolo Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale ha tracciato gli obiettivi di rilancio del waterfront genovese ricordando il ruolo centrale del Salone Nautico e la volontà di supportare il progetto di un polo integrato nella nuova Darsena. Ai saluti delle autorità è seguito il Convegno Inaugurale “I Campioni Globali. La Nautica il paese che vince” moderato da Antonio Macaluso, editorialista del Corriere del Sera. Ha aperto il convegno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che ha subito voluto significare

il supporto del Governo dichiarando: «Ad ottobre il Consiglio dei Ministri renderà operativo il Registro Telematico. Il nostro obiettivo», ha continuato il Ministro, «è quello di semplificare e rendere certe le regole per valorizzare le straordinarie competenze di un settore di eccellenza come quello della nautica da diporto in Italia, che oggi ho visto direttamente». Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, ha proseguito: «Il Salone Nautico è una vetrina e uno strumento importantissimo per il nostro settore. Siamo lieti di apprendere l’ottima notizia che ci ha portato il Ministro in merito all’approvazione del Registro Telematico che aspettavamo da tempo. Ringrazio tutti i presenti e, soprattutto, ringrazio gli espositori che hanno voluto confermare la fiducia e l’importanza di questo Salone che è diventato il simbolo del rilancio». Alle parole della Presidente di UCINA si sono unite quelle inviate tramite video messaggio dal Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: «Genova riveste un ruolo strategico nell’universo Paese. Sarà uno dei Saloni Nautici più belli mai realizzati. Una sfida affinché bellezza, eccellenza e tecnologia trovino la loro vetrina migliore». «Qui al Salone Nautico vedo la capacità di reagire», ha evidenziato Stefan Pan, Vice Presidente Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. «Il bello e ben fatto quando è fatto in questo modo conquista il mondo. Questi sono i luoghi dove si crea la vera dignità e la vera eccellenza del Paese.» Michele Scannavini ha portato la sua testimonianza di imprenditore e di Presidente di ICE Agenzia: «è necessario un grande sforzo per dare impulso alla nostra competitività. Il Salone Nautico rappresenta un’occasione unica. Quest’anno abbiamo portato 150 tra operatori e giornalisti esteri per offrire opportunità concrete alle imprese che espongono e dare il massimo supporto al vantaggio competitivo della nautica nel mondo». Giovanni Del Vecchio, Amministratore Delegato Giorgetti S.p.A., ha ricordato: «La capacità dell’Italia di essere punto di eccellenza nel mondo. Oggi il Salone torna ad essere punto di riferimento del saper fare italiano».

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Presentati i numeri della nautica: per il terzo anno crescita a doppia cifra Durante il convegno Boating Economic Forecast, davanti a un’ampia platea di autorità, giornalisti e addetti ai lavori, il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, il Prof. Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison, Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, il Presidente di Assilea, Enrico Duranti, il Direttore del Centro Studi Confindustria Andrea Montanino, il Presidente di ICOMIA Andrea Razeto, il Presidente di EBI European Boating Industry Piero Formenti e Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’Ufficio Studi di UCINA, hanno commentato i dati di mercato 2017 contenuti nella pubblicazione, molto positivi per l’industria italiana della nautica, analizzando altresì le prospettive future del settore. «Un comparto che prosegue un trend positivo», come già anticipato dalla Presidente di UCINA, Carla Demaria, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Salone Nautico, lo scorso 3 settembre a Milano, «ma che deve rimanere sempre attento ad anticipare i repentini mutamenti tipici di un mercato ormai globale».

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Nello specifico dei numeri, il dato più significativo riguarda il fatturato globale del settore nel 2017 pari a 3,88 miliardi di euro, con un 12,8% in più rispetto al 2016 (fatturato calcolato esclusivamente sulle attività attinenti alla produzione nautica delle aziende). Aumenta anche il numero degli addetti diretti (un totale di 19.600, +6,1% sul 2016), così come il contributo della nautica al PIL (1,87‰, il 13,4% in più rispetto all’anno precedente). Cresce, infine, a conferma di un trend positivo per tutto il settore, anche il mercato interno dell’intera industria nautica, con un 16,1% in più, per un totale di 1,34 miliardi di euro, con un aumento specifico del 29,2% per il mercato interno della produzione italiana della cantieristica da diporto. Positivi, sulla scia degli anni scorsi, anche i dati sulle esportazioni, settore che ha permesso all’industria nautica nazionale di reagire alla crisi degli scorsi anni grazie all’eccellenza della produzione italiana, riconosciuta in tutto il mondo, che confermano il nostro Paese leader internazionale nella produzione di Superyacht (barche sopra i 24 metri); l’exploit dell’export di quest’ultimo segmento è particolarmente significativo, avendo registrato una crescita dell’83,4% fra il 2010 e il 2017.


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terex

Terex AWP nomina il nuovo Vice Presidente Genie di Ricambi e Servizi Matt Treadwell è stato nominato Vice Presidente Genie di Ricambi e Servizi per Terex AWP, a partire dal 30 luglio 2018. In questa nuova funzione, Treadwell sarà responsabile della supervisione delle attività globali del segmento Terex AWP relative a ricambi e servizi di assistenza per la marca Genie. Si occuperà di tutti gli aspetti commerciali e operativi legati all’attività dei ricambi, tra cui vendita, marketing e determinazione dei prezzi, analisi, e-commerce, materiali e processi di distribuzione, oltre a tutti gli aspetti legati ai servizi post-vendita. Ciò includerà crescita e sviluppo dei servizi di manutenzione e riparazione di macchine, assistenza tecnica, garanzia e gestione dei macchinari usati. Treadwell svolgerà il suo ruolo dalla sede centrale di

Redmond, nello stato di Washington (Stati Uniti). «Siamo lieti di dare il benvenuto a Matt nel team di Genie», dichiara Matt Fearon, Presidente di Genie per Terex AWP. «Siamo certi che l’esperienza di Matt nell’identificare i trend di mercato, nell’impiegare soluzioni tecnologiche creative e nello sviluppare e implementare opportunità innovative per ottenere dei veri risultati avrà un ruolo fondamentale nel successo della nostra attività, mentre andiamo avanti affinando e poi mettendo in atto la nostra strategia e la nostra visione sui ricambi e i servizi globali». «Sono felice di entrare a fare parte di Terex AWP e dell’iconico marchio Genie, noto per il personale, i prodotti e i servizi di alto livello che lo caratterizzano, sempre all’avanguardia nel settore», afferma Treadwell. «Credo che una particolare attenzione ai ricambi e ai servizi post-vendita creerà valore per i nostri clienti e sono entusiasta dell’opportunità di essere alla guida dello sviluppo dell’organizzazione globale Ricambi e Servizi Genie, gettando le basi per una maggiore soddisfazione del cliente e per una forte crescita dei ricavi». Treadwell entra nel team Terex dopo vent’anni di servizio presso PACCAR, Inc. leader globale nella produzione di autocarri leggeri, medi e pesanti di qualità rinomata per marchi come Kenworth, Peterbilt e DAF. L’ultima posizione ricoperta da Matt è stata

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quella di Marketing Manager Generale della divisione ricambi di PACCAR, con un fatturato di 3,3 miliardi di dollari. Ha conseguito un MBA in Marketing e Finanza presso la Pennsylvania State University (Stati Uniti) e una laurea in Economia, Marketing e Finanza presso l’Università di Washington. «Nell’assumere questo ruolo, intendo fornire soluzioni nel settore dei ricambi e dei servizi di assistenza per i clienti di Genie di tutto il mondo, utilizzando team di vendita dedicati e professionali, un’organizzazione di distribuzione leader del settore e assicurando disponibilità ottimale dei ricambi e continua attenzione alle prestazioni delle macchine e all’operatività dei clienti, grazie a un servizio di assistenza tecnica e a soluzioni innovative che aiutino i clienti a massimizzare il ritorno sil proprio investimento», spiega Treadwell. Treadwell conclude: «Guardando al futuro, l’organizzazione globale dei ricambi a marchio Genie di Terex AWP continuerà a concentrarsi sull’operatività dei clienti, sull’urgenza dei processi di fornitura e sul miglioramento del servizio per garantire la disponibilità di ricambi e velocizzare i servizi di assistenza e di diagnostica. In un’ottica di allineamento con le esigenze dei clienti in tutti i mercati, opereremo per creare una serie completa di soluzioni incentrate sul cliente, che assicurino un servizio di distribuzione di ricambi, coerente e replicabile a livello mondiale».


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KILOUTOU

KILOUTOU continua la sua espansione in Italia con l’acquisizione della società ELEVO di Bergamo La società ELEVO è un leader del noleggio di mezzi di sollevamento nella regione di Bergamo, 50 km a nord est di Milano. Nota per la sua competenza, la società con un team di 23 persone dispone di una flotta di più di 500 mezzi di sollevamento (navicelle, piattaforme elevatrici articolate) che arrivano fino a 100 m messa a disposizione di una clientela di professionisti di vari settori economici. Sulla scia dell’acquisizione delle società Cofiloc e Euronol a luglio 2017, questa nuova acquisizione consentirà a KILOUTOU di rafforzare la sua presenza nell’Italia settentrionale, sull’asse strategico Milano-Venezia. KILOUTOU si avvarrà della competenza e del know-how dei team di ELEVO per accelerare lo sviluppo delle sue attività in Lombardia. Per Olivier Colleau, Presidente Esecutivo del Gruppo KILOUTOU: «Questa acquisizione è perfettamente in linea con la strategia di sviluppo internazionale di KILOUTOU, il cui obiettivo consiste soprattutto nell’estendere le nostre posizioni in nuove regioni a forte potenziale. Esprime ancora una volta la nostra capacità di riunire intorno al nostro progetto di sviluppo operatori regionali di grandissima qualità. L’obiettivo del gruppo a lungo termine è quello di continuare il suo sviluppo sul mercato italiano attraverso la crescita interna, l’apertura di agenzie e l’acquisizione di operatori strategici. Diamo un caloroso benvenuto nel gruppo Kiloutou ai 23 collaboratori di ELEVO.» Sergio Gualandris, fondatore e Direttore generale di ELEVO, ha dichiarato: «Siamo lieti dell’acquisizione della nostra società da parte del Gruppo KILOUTOU. Permetterà a ELEVO di entrare a far parte della rete di agenzie COFILOC e di intraprendere una nuova fase di sviluppo

in Lombardia continuando nello stesso tempo a offrire l’eccellente livello di servizio che è il segno distintivo della nostra società. Personalmente credo nel progetto di sviluppo di KILOUTOU in Italia e sono lieto di assumere nuove funzioni operative all’interno del Gruppo».

Questa operazione si inserisce nella dinamica di sviluppo del Gruppo KILOUTOU, caratterizzata da una crescita organica e dal perseguimento della crescita esterna. Sul piano internazionale, è una continuazione della strategia di sviluppo già intrapresa negli ultimi 5 anni.

RIS > n.1 gennaio-febbraio 2018  17


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Tecnoeleva

Tecnoeleva conferma la sua presenza alla 82a Fiera Del Levante Cultura del noleggio professionale ed opportunità commerciali per il Sollevamento e la Logistica Tecnoeleva, azienda di riferimento in Italia per la vendita e il noleggio di macchinari industriali per il sollevamento, ha celebrato il suo quinto anno consecutivo alla Fiera del Levante di Bari dal 8 al 16 settembre 2018, rinnovando l’invito ai visitatori presso l’ampio stand in area esterna nel Settore Edilizia. Numerose le novità che Tecnoeleva ha presentato quest’anno in veste di nuovo delaer ufficiale di Effer Gru, nonché di partner commerciale di prestigiosi marchi come Haulotte Group, Genie, JLG e CELA. In esclusiva per la campionaria barese, il lancio in anteprima della nuova linea “Hyperent” con la quale Tecnoeleva erogherà, in collaborazione con Tyrolit, il noleggio di macchinari ed utensileria tecnica per l’edilizia e il fai da te. «Anche quest’anno torniamo all’exhibit levantina carichi di soluzioni commerciali e di entusiasmo da trasmettere ai nostri interlocutori», ha esordito Francesco Gelao, AD Tecnoeleva. «Saremo orgogliosi di ufficializzare il nostro ingresso nella famiglia Effer Gru, marchio prestigioso per il mercato italiano del sollevamento, che nel corso dei suoi 50 anni di storia è divenuto un’eccellenza tecnologica su scala mondiale. Presenteremo per l’occasione l’innovativa autogru Effer patente B da 35 quintali, con prestazioni e qualità costruttiva ai vertici della categoria. In esclusiva per la 82a edizione della kermesse levantina», ha svelato Gelao, «offriremo l’anteprima del lancio della nostra nuova linea noleggio “Hyperent”, che vedrà Tecnoeleva unico promotore in Puglia del nuovo business model Tyrolit Rental Ser-

vice, presto attivo presso la nostra sede con un esclusivo showroom dedicato alla piccola utensileria e alla ricambistica per cantieristica e fai da te. Un progetto questo, che si aggiunge al nostro impegno costante di farci portavoce dei valori deontologici del noleggio professionale in qualità di partner ASSODIMI/ASSONOLO (Associazione Distributori e Noleggiatori di Macchine, Attrezzature e Beni Strumentali per l’Edilizia)». Non sono mancati i grandi classici con i quali l’azienda barese mira a garantire un ampio ventaglio di scelta qualitativa ai professionisti che operano in ambiti come ristrutturazioni edili, impiantistica e luminarie, manutenzione del verde, logistica e movimentazioni speciali. Presso lo stand di Tecnoeleva era infatti portata in scena la prestante e versatile piattaforma aerea autocarrata Cela DT24, patente B con la quale è possibile lavorare fino a 24 metri d’altezza. A questa sono state affiancate le due verticali elettriche Haulotte Star 10 con jib ed il piccolo e maneggevole QuickUp 13, ideali per lavori interni su pavimentazioni delicate, in magazzini, GDO e logistica in generale. Presenti anche soluzioni abitative e container marittimi o ad uso deposito. «Ricorderemo inoltre ai nostri clienti, tradizionali e potenziali,» conclude Gelao, «che Tecnoeleva mette a loro disposizione un’officina specializzata nel mantenere giovani e prestanti le attrezzature da lavoro. I mezzi usati, completamente rigenerati dai nostri tecnici, tornano così ad esprimersi ai massimi livelli con la garanzia e la sicurezza di macchinari utilizzabili in tutta tranquillità ancora per molti anni. Ne daremo prova mostrando ai più curiosi visitatori il nuovo volto della semovente diesel Genie Z45/25 JRT, boom-lift articolato all terrain da 16 m, e il nuovo abito della verticale a pantografo JLG 2032 da 8 m.» Offrire soluzioni sempre nuove e all’avanguardia traduce quindi la mission di Tecnoeleva di rinnovare ed evolvere la proposta tecnologica e differenziare servizi e opportunità commerciali per chi opera quotidianamente in quota, mantenendo elevati standard di sicurezza e qualità.

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SALONE SPECIALIZZATO DELLA COMPONENTISTICA PER LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA Il salone dedicato alla componentistica per macchine agricole e da giardinaggio, è uno dei punti di forza di Eima International. Si è imposto negli anni come il più grande evento espositivo al mondo per la componentistica di settore.

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hiab

Hiab fa un ulteriore passo verso la leadership globale nell settore gru mobili acquisendo EFFER S.p.A. da CTE Group Hiab, società di Cargotec e leader globale nel settore della movimentazione dei carichi su strada, ha siglato un accordo per l’acquisizione dell’azienda produttrice di gru Effer da CTE Group, per un valore d’impresa pari a 50 milioni di euro. Questa acquisizione rappresenta un fondamentale passo strategico verso l’obiettivo di Hiab di diventare leader globale nel settore gru e partner privilegiato per tutti i suoi clienti. Dal 2016, Hiab ha profondamente rinnovato ed ampliato la gamma di prodotti HIAB per, come da sempre, proporre la gamma più moderna sul mercato. Nel mese di maggio 2018, ad esempio, e’ stato annunciato il rinnovo della linea di gru leggere. Con l’acquisizione di Effer, Hiab completa la propria gamma di gru e amplia l’offerta di gru pesanti, in particolare nel segmento >100 tonnellate metriche (tm), in cui Effer è leader globale incontrastato. I marchi Hiab includono inoltre i prodotti per silvicoltura e riciclaggio LOGLIFT e JONSERED, oltre alle gru Argos in Brasile, in seguito all’acquisizione avvenuta nell’ottobre 2017.

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Hiab ed Effer sono entrambi marchi affermati e riconosciuti nel segmento di fascia alta delle gru e delle relative aree di applicazione, con un esteso bacino di clienti fidelizzati e partner fidati. Effer continuerà a lavorare sotto l’egida di Hiab, utilizzando il suo marchio e la sua rete di distributori. «Sono veramente felice di dare il benvenuto ad Effer all’interno della famiglia Hiab. Questa acquisizione è un grande passo verso i nostri obiettivi di crescita e verso il traguardo finale, vale a dire diventare leader globali nel settore della movimentazione dei carichi su strada e in particolare delle gru, un settore che Hiab ha contribuito a fondare circa 75 anni fa», dichiara Roland Sundén, President di Hiab. Effer, fondata nel 1965, vanta oltre 50 anni di esperienza nello sviluppo e nella fabbricazione di gru con braccio articolato, camion gru con capacità di sollevamento da 3 a 300 tonnellate metriche (tm), camion gru per applicazioni speciali e gru marine. Il quartier generale di Effer si trova a Minerbio (BO), in Italia, e conta circa 400 dipendenti. La distribuzione viene gestita attraverso una rete di oltre 100 distributori in 60 Paesi diver-

si. Nel 2017 le vendite di Effer hanno raggiunto i 71 milioni di euro e hanno generato profitti operativi per circa 6,1 milioni di euro. «Grazie alle sue considerevoli dimensioni e alla vocazione internazionale, Hiab offre le migliori opportunità possibili ad Effer per continuare il suo percorso di crescita e sono veramente lieto che Effer diventi parte di un’organizzazione con un passato altrettanto glorioso, un’identica passione per qualità e affidabilità e una tendenza continua all’innovazione», afferma Lorenzo Cipriani, CEO di Effer. «Grazie a una gamma di prodotti completa, a solide vendite globali e alla presenza capillare di centri di assistenza, Hiab ed Effer daranno vita a un partner ancora più forte ed affidabile per i nostri clienti, per aiutarli a realizzare tutto il loro potenziale», conclude Joakim Andersson, Senior Vice President Cranes di Hiab. L’acquisizione devrebbe ottenere il nulla osta normativo nel secondo semestre del 2018. I risultati di Effer saranno consolidati con quelli di Hiab a partire dalla data di chiusura.


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mollo noleggio

Mollo Noleggio apre a Modena e raggiunge quota 28 centri nolo in Italia Mollo Noleggio, azienda leader nel settore del renting professionale di macchine per il sollevamento aereo, movimento terra ed edilizia, non si ferma ed inaugura il nuovo centro nolo di Modena, il 3° in Emilia, il 28° in Italia. Presso la nuova filiale modenese i clienti troveranno l’esperienza, professionalità, competenza e ampiezza di gamma con cui Mollo Noleggio opera in Italia e all’estero. Il punto Mollo Noleggio di Modena è infatti predisposto per il noleggio di piattaforme di lavoro aeree, mezzi per il sollevamento, autocarri, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili, wc chimici mobili e servizio spurghi, noleggio con operatore. È strutturato con un’area officina attrezzata e un’area dedicata ai corsi di formazione con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale.

Un parco macchine recente e all’avanguardia, un’offerta ampia e diversificata di prodotti e servizi, una costante attenzione al cliente, unitamente a cortesia, professionalità, precisione e puntualità sono caratteristiche che da sempre identificano Mollo Noleggio e che fanno di Mollo Noleggio il partner ideale a cui affidarsi per soddisfare le esigenze del cantiere, ottimizzare costi e tempi di lavoro e aumentare la produttività. Caratteristiche che da oggi i clienti possono toccare con mano anche presso la nuova filiale di Modena: Filiale di Modena Via De Nicola 51 Tel: 0592.551227 mail: modena@mollonoleggio.com Per maggiori informazioni contattare Mollo Noleggio al numero 199.117766

yale Europe Materials Handling

Yale conferma la disponibilità di motori Stage V Yale Europe Materials Handling è lieta di annunciare che i motori Stage V saranno disponibili per alcuni modelli di carrelli elevatori Yale a partire dal quarto trimestre del 2018. Le nuove normative UE entreranno in vigore il 1° gennaio 2019 per i motori diesel e GPL da 19 a 56 kW e superiori a 130 kW. Per i motori compresi nell’intervallo 56-130 kW le normative entreranno in vigore un anno più tardi, il 1° gennaio 2020. Lo Stage V intende ridurre ulteriormente le emissioni di particolato e di ossidi di azoto (NOx) dei motori diesel e, per la prima volta in assoluto, anche quelle dei motori GPL installati su macchine semoventi non stradali. La legislazione UE consentirà la produzione o l’importazione di macchine

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di movimentazione con motorizzazioni comprese tra 19 e 56 kW e superiori a 130 kW non conformi a Stage V fino al 30 giugno 2020. Per quanto riguarda invece la produzione e l’importazione di macchine di movimentazione con motorizzazioni comprese tra 56 e 130 kW non conformi a Stage V, la data ultima prevista è il 30 giugno 2021.


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Bologna, 17/20 ottobre 2018

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Focus macchina > Speedylifter99

Agile e forte: è la gru pick & carry Speedylifter99 di JMG JMG Cranes presenta la nuova gru semovente elettrica a batteria Speedylifter99: compatta, flessibile e... radiocomandata di Umberto Piagnoni

I

l mercato delle gru pick & carry attraversa una fase interessante e rivoluzionaria. I produttori stanno cercando via via di aggiungere elementi innovativi alle loro macchine, progredendo per realizzare modelli sempre più tecnologicamente avanzati e allo stesso tempo ecosostenibili. JMG Cranes è davvero all’avanguardia sia dal punto di vista del progresso tecnologico sia per quanto riguarda la sfida green: il nuovo modello della gamma Lifter, JMG Speedylifter99, ne è l’ennesima conferma.

La linea Lifter Scegliere una gru pick & carry significa poter sollevare carichi pesanti senza il posizionamento di stabilizzatori e potersi muovere facilmente anche con il carico agganciato. JMG è certamente leader in questo piccolo ma nutrito settore, dove la qualità fa davvero la differenza. Grazie alla gamma Lifter, JMG Cranes risponde alle esigenze di quei clienti che necessitano di una macchina estremamente compatta per effettuare manutenzioni in ambienti difficilmente raggiungibili con altri mezzi. Si tratta di modelli che hanno saputo

Speedylifter99

Totalmente radiocomandata Batteria al litio Portata massima: 1.300 kg Dimensioni: 2.357 x 785 x 840 mm

mantenere una grande potenza in una linea oltremodo compatta. Senza dimenticare il grande vantaggio optional: il radiocomando. Di facile utilizzo – immediato e intuitivo, permette di eseguire tutti i movimenti in totale sicurezza verificando gli spazi circostanti con precisione nei movimenti impareggiabile. La linea Lifter davvero non ha eguali per agilità e sicurezza.

Radiocomando

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Queste macchine sono dotate di un sistema di sterzatura particolare che consente di muoversi facilmente in spazi ristretti. Le ridotte dimensioni e i pesi contenuti permettono di accedere in luoghi angusti: le piĂš piccole possono lavorare sulla maggior parte dei solai portanti e sono sufficientemente strette da passare attraverso un vano porta. Dulcis in fundo: le pick & carry della linea Lifter sono tutte completamente a batteria.

RIS > n. 4 luglio-settembre 2018  25


Focus macchina > Speedylifter99

La nuova gru semovente elettrica a batteria Speedylifter99: agilità e precisione Come tutte le gru Pick & Carry, anche la nuova gru a batteria Speedylifter99 è concepita per sollevare e trasportare rapidamente a destinazione il carico. La nuova Speedylifter99 vanta un’agilità senza precedenti, questo grazie alle dimensioni particolarmente contenute (appena 2.357 x 785 x 840 mm) e a un peso di 1.350 kg (per una portata massima pari a 1.300 kg). Ma a contribuire all’agilità in maniera decisiva è la migliorata nella flessibilità di manovra, qualità questa che si dimostra davvero eccezionale per effettuare sollevamenti e spostamenti di carichi pesanti in spazi ristretti.

Gli ambiti di azione La gru semovente elettrica a batteria Speedylifter99 è totalmente radiocomandata: infatti attraverso l’uso del radiocomando l’operatore può eseguire tutte le movenze in totale sicurezza, inoltre è possibile avere un controllo simultaneo e proporzionale di tutti i movimenti di trazione, di sterzatura della gru, di telescopaggio, di salita e discesa del braccio e degli eventuali accessori opzionali. La gru pick and carry Speedylifter99 di JMG Cranes, oltre ad essere adatta a svariati settori industriali per l’ottima ecocompatibilità e le sue alte prestazioni, rappresenta un prezioso e fondamentale aiuto nell’assolvere le molteplici esigenze di un comparto particolare come quello dell’industria vetraria. Grazie all’optional del manipolatore idraulico - controllato comodamente dal radiocomando della gru, sollevamento di lastre di vetro avviene in totale sicurezza. La gru semovente elettrica a batteria Speedylifter99, rappresenta così una soluzione ideale nell’ambito dell’industria vetraria grazie alla precisione di manovra consentitagli dal controllo in remoto. Caratteristiche tecniche Per assicurare la più elevata operatività, la gru Pick & Carry Speedylifter99 è equipaggiata da batterie al litio da 25,6 V e 200 Ah, che garantiscono 8 ore di autonomia con un indicatore luminoso dello stato di carica. Sul telaio, con struttura d’acciaio di qualità piegata e saldata, si innesta un braccio costituito da tre elementi telescopici a sfilamento idraulico con angolo di inclinazione +56/-16°. La trazione, che si avvale di due motori elettrici di classe di isolamento H e l’impianto frenante, agiscono sull’asse anteriore, che monta due ruote superelastiche anteriori da 16x6-8” e due ruote superelastiche posteriori di 15x41/2-8”. L’impianto idraulico è affidato ad una pompa ad ingranaggi silen-

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ziata che prevede attuatori controllati da un distributore elettroproporzionale comandato da radiocomando, con filtro e valvole di sicurezza, con pressione di esercizio di 150 bar. La sterzatura è posteriore, con motoriduttore elettrico e angolo di sterzatura 90°+90°. Le configurazioni Infine la gru può essere implementata con una serie di accessori che permettono di ottenere la configurazione più adatta alla specifica applicazione richiesta: il manipolatore idraulico, l’argano idraulico, il jib ad orientamento meccanico, il carica batteria a bordo, trasformazioni ATEX, ruote antitraccia o ruote garden.◀

INFO JMG Cranes S.p.A. Via Sito Nuovo, 14 29010 Sarmato (PC) - Italia Tel: +39 0523 8486 info@jmgcranes.com www.jmgcranes.com

Speedylifter 99 Trazione

Anteriore tramite due motori elettrici 2,5 24V AC Classe d’isolamento H

Batteria

Batteria al litio 25,6 V. 200 Ah 8 ore di autonomia, con indicatore luminoso dello stato di carica

Freni

Sistema automatico di frenatura sulle ruote anteriori

Comandi

Radiocomando a consolle per il controllo simultaneo e proporzionale dei movimenti di trazione e di sterzatura, di telescopaggio, salita/discesa del braccio e degli eventuali accessori

Telaio

Struttura in lamiera d’acciaio di qualità piegata e saldata

Ruote

Anteriori: due superelastiche 16x6-8’’ Posteriori: due superelastiche 15x41/2-8’’

Braccio

Costituito da 3 elementi telescopici a sfilamento idraulico Angolo d’inclinazione: +56°/-16°

Impianto oleodinamico

Impianto idraulico alimentato da pompa ad ingranaggi silenziata Attuatori controllati da distributore elettroproporzionale comandato da radiocomando, filtro e valvole di sicurezza Pressione di esercizio: 150 bar

Sistema di sterzatura

Posteriore tramite motoriduttore elettrico Angolo di sterzatura: 90° + 90°

Elettropompa

Motore elettrico 3kW 24V DC Classe d’isolamento H

Peso

1.350 kg

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Focus azienda > FASB Linea 2

FASB Linea 2: piccoli ma ambiziosi Da una piccola officina domestica a un’azienda in costante crescita. Il filo conduttore? La volontà di migliorare sempre ogni aspetto dell’attività. E oggi FASB Linea 2 è pronta per conquistare i mercati internazionali con le proprie transenne a marchio FASB Tools di Marianna Senni

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uella di FASB Linea 2 è una storia di crescita costante, guidata dalla volontà di migliorare, sempre, ogni aspetto dei processi produttivi e delle singole competenze di ogni collaboratore, a qualsiasi livello.

Verso 40 anni di storia FASB Linea 2 è nata nel 1981 come azienda metalmeccanica, specializzata nella lavorazione dei tubi metallici. Un felice capitolo della storia imprenditoriale nostrana che, nei decenni, ha visto la trasformazione della piccolissima officina “domestica” del fondatore Luigi Fumagalli in un’industria che occupa una superficie di 10.000 metri quadrati, offre lavoro a 24 dipendenti e fattura circa 4 milioni di euro, di cui il 30% all’estero. I primi anni di attività di FASB Linea 2 hanno visto l’azienda impegnata nei settori del garden, automotive e dell’arredamento. Il contatto con importanti clienti, e la necessità di soddisfare le loro esigenze, ha stimolato la creatività e convinto il management a sviluppare internamente nuove linee di prodotto. Le tappe più rappresentative della crescita dell’azienda iniziano nel 1993, quando viene installato il primo robot di saldatura, seguito, tre anni più tardi, dall’impianto di verniciatura automatizzato.

La ricerca costante delle più innovative tecnologie produttive è uno dei segreti del successo di FASB Linea 2 anche perché, parallelamente, la crescita aziendale è sempre stata accompagnata dal miglioramento costante delle competenze dei collaboratori. Nel 2004 è stato acquistato il primo impianto di taglio laser - che ha permesso all’azienda di conquistare un importante vantaggio nei confronti dei suoi competitor - e che ha portato nel 2009 al raddoppio della capacità produttiva. Nel 2011, infine, tutte le macchine per la curvatura dei tubi sono state rinnovate, e sono anche state aggiunte nuove curvatubi elettriche che hanno permesso l’ampliamento delle lavorazioni e una maggiore costanza dell’alto

Il reparto di curvatura

Oggi la FASB Linea 2 è in grado di gestire l’intero ciclo di lavorazione del tubo metallico, che si articola in diversi reparti: taglio laser, curvatura, rivestimento in PVC, saldatura e verniciatura

livello qualitativo. Nello stesso anno, oltre alla sede principale di Cremella (LC), FASB Linea 2 ha inaugurato una seconda sede a Barzanò (LC) in cui avviene l’assemblaggio finale di alcuni prodotti e lo stoccaggio dei prodotti finiti. Nel 2013, sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione e ampliamento della palazzina direzionale di Cremella e degli spazi dedicati agli uffici.

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Focus azienda > FASB Linea 2

Gianluca Cattaneo Direttore commerciale di FASB Linea 2

Gianluca Cattaneo, Direttore commerciale di FASB Linea 2, ci ha raccontato: «Quello che ha permesso alla FASB di raggiungere quasi 40 anni di storia è la capacità e la volontà di lavorare il tubo metallico in tutto il suo complesso: all’inizio l’azienda si occupava della saldatura dei tubi poi successivamente il cliente ha iniziato a richiederne la piegatura e poi la verniciatura… E la passione di Fumagalli per l’innovazione tecnologica ha portato l’azienda a sviluppare internamente nuovi prodotti e fornire quindi nuove soluzioni per i propri clienti».

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Infatti oggi FASB Linea 2 propone il ciclo produttivo completo, dalla materia prima al prodotto finito, compreso l’assemblaggio finale, pronto per essere inserito sul mercato o in catena di montaggio, a seconda dell’utilizzo. I reparti produttivi riguardano infatti le sezioni riservate al taglio tradizionale e laser, al rivestimento dei tubi in PVC, alla curvatura, alla lavorazione del trafilato e, per finire, alle operazioni di saldatura e di verniciatura. E non manca di certo la qualità perché tutto il processo produttivo viene seguito con perizia.

Due brand: una sola ambizione Oggi sono principalmente due i brand che caratterizzano l’attività di FASB Linea 2 nella realizzazione di prodotti propri: FASB Tools e Transenne.net.

L’obiettivo è comune ed è quello di produrre prodotti efficaci, durevoli e in grado di garantire la sicurezza delle persone. La destinazione d’uso riguarda invece due differenti target: da una parte la delimitazione di aree di lavoro temporaneo, che siano cantieristiche in genere o all’interno di aree industriali, dall’altra la delimitazione delle aree destinate a eventi pubblici, quali manifestazioni sportive, ludiche o spettacoli in genere, compreso il monitoraggio degli accessi e il controllo dei flussi. «Negli anni la FASB», continua Cattaneo, «ha scoperto che il suo punto di forza era quello di fornire soluzioni partendo dalle esigenze dei clienti, cosa che l’ha portata a realizzare e commercializzare dei prodotti propri. Due anni fa circa è nato il desiderio di prendere questi prodotti e trovare il modo di proporli al mercato in modo più strutturato e più costruttivo. Da qui sono nati i due brand FASB Tools e Transenne.net.» L’ambizione di questi due brand è quella di realizzare prodotti nuovi e fornire soluzioni che prima non esistevano e il punto in comune di questi due brand, oltre al tubo metallico ovviamente, è sicuramente la sicurezza.


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Transenne FASB Tools: sicurezza come vuole la norma Il Decreto Legislativo 81/2008 prevede l’obbligo di predisporre la segnaletica per evidenziare la presenza di ostacoli e di punti di pericolo, nonché per indicare vie di circolazione all’interno delle aree industriali. Qualunque intervento di manutenzione o la presenza di macchinari temporaneamente presenti in un’area va debitamente segnalata in modo efficace e visibile. Esempio tipico sono le PLE, le piattaforme aeree che vengono utilizzate per raggiungere punti di lavoro inaccessibili e spesso posizionate in zone soggette al traffico cittadino o al passaggio di pedoni o operai. I corsi per chi opera con queste macchine esistono, i patentini anche, ma spesso mancano gli strumenti che facilitino il lavoro attento e sicuro di questi operatori.

A questa direttiva FASB Linea 2, con il brand FASB Tools, risponde con la transenna FASB Tools Safe Work e con la transenna FASB Tools Safe Industry.

Transenne FASB Tools Safe Work

Sono progettate per delimitare aree di lavoro generiche

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Focus azienda > FASB Linea 2

La transenna FASB Tools Safe Work, caratterizzata dai colori bianco e rosso, comprende una struttura in acciaio, robusta, progettata per rimanere inalterata nel tempo, mentre la segnaletica è realizzata su materiale “flame retardant”, un tessuto ignifugo di Classe B1, quindi un prodotto sicuro sotto tutti i punti di vista. La segnaletica, sempre nitidamente visibile nel tempo, è anche personalizzabile e si può scegliere nella vasta gamma di cartelli previsti dalla norma UNI EN ISO 7010. Questa transenna nasce quindi per delimitare e segnalare le aree di lavoro generiche: piccoli cantieri stradali, interventi sulle facciate esterne delle case con l’utilizzo di piattaforme aeree, manutenzione del bene pubblico, creazione di sbarramenti. Le transenne FASB Tools Safe Industry, riconoscibili dai colori giallo nero, sono state studiate e realizzate per

segnalare e delimitare zone all’interno dei siti industriali o di stoccaggio dove possono sorgere situazioni di pericolo per gli operatori e per le persone in genere. Perfettamente rispondenti ai dettami della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, vengono utilizzate anche per indicare percorsi e vie di comunicazione all’interno dei capannoni, eventuali punti di pericolo in zone dove stanno avvenendo particolari lavorazioni o interventi di manutenzione di macchine o attrezzature. La loro particolarità è quella di garantire la sicurezza anche laddove la temporaneità dell’intervento rende le procedure di gestione del rischio difficilmente applicabili per problematiche logistiche e metodologiche.

sociano un peso e un ingombro ridotti, qualità sempre gradite da chi deve movimentare e stoccare le attrezzature. Il loro formato facilita il trasporto che può comodamente avvenire su qualunque furgone e persino nel bagagliaio di un’automobile. Quindi le transenne FASB Tools vantano queste caratteristiche: robustezza e resistenza, maneggevolezza e semplicità d’impiego, praticità e facilità di trasporto; senza dimenticare che rispondono alle normative e sono completamente personalizzabili. Inoltre la ricerca dei giusti materiali, la cura nella lavorazione dei componenti e la produzione 100% made in Italy garantiscono la massima qualità di tutti i prodotti della linea FASB Tools.

A queste versatili peculiarità si deve aggiungere che le transenne modulari FASB Tools sono pieghevoli e as-

Abbiamo chiesto a Riccardo Fumagalli di spiegarci da dove è nata l’idea di creare questi prodotti:

Transenne FASB Tools Safe Industry

Progettate per delimitare le aree all’interno di siti industriali o di stoccaggio

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Riccardo Fumagalli «Ci siamo accorti», ha detto, «che per la delimitazione temporanea delle aree di lavoro il mercato offriva prodotti che non erano in grado di soddisfare appieno l’esigenza di mettere in sicurezza gli operatori al lavoro. Per questo motivo abbiamo inventato questo prodotto e le industrie che hanno una buona “cultura” in termini di sicurezza ci hanno dato un ottimo riscontro.»

Inarrestabili Lo sviluppo di FASB Linea 2, naturalmente, non si ferma qui. Il nuovo progetto è l’ampliamento degli spazi del settore produttivo con la costruzione di un nuovo capannone, adiacente a quello già esistente a Cremella. Mentre si avvia con realistica fiducia al traguardo dei quarant’anni, FASB Linea 2 continua a coltivare i valori dell’esperienza, dell’apertura alle nuove tecnologie, e anche a un coraggio imprenditoriale che, fra il 2008 e il 2016, ha concretizzato l’idea che una crisi possa anche rappresentare una grande opportunità. FASB Linea 2 ha saputo non perdere questa occasione e oggi si propone al mercato come preciso punto di riferimento per il suo specifico ambito merceologico.

Conferenza stampa

Il 14 giugno si è svolta la conferenza stampa presso lo stabilimento di Cremella

«Piccoli ma ambiziosi, ci piace definirci così», ammette Riccardo Fumagalli. «Ci piace metterci in gioco e buttarci nei nuovi progetti e da qui nasce tutto il nostro entusiasmo». E vi possiamo garantire che il loro entusiasmo si percepisce tutto.◀

INFO FASB Linea 2 Sede di Cremella Via Confalonieri, 24 23894 Cremella (LC) Tel. +39 039 955075 E-mail: info@fasb2.it www.fasb2.it Sede di Barzanò Via Colombo s/n 23891 Barzanò (LC)

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L’evento > Terex

Terex, tu sai come festeggiare! Il 5 e il 7 giugno, l’azienda statunitense ha ospitato i doppi festeggiamenti per l’anniversario dello stabilimento di Crespellano di Simone Mimuli

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ella settimana dal 5 all’8 giugno, Terex Cranes ha dato vita a due eventi speculari per festeggiare in grande stile il cinquantesimo anniversario dello stabilimento di Crespellano, in provincia di Bologna, che vide i natali proprio nel 1968 e che si è specializzato nella produzione dei modelli RT. L’accoglienza è stata tra le migliori, grazie a un’organizzazione dettagliata, cene di gala e a un team disponibile e preparato. Le due giornate si sono dimostrate un’ottima occasione per celebrare, certo, ma anche per illustrare a clienti, dealers e stampa gli obiettivi e i risultati aziendali, oltre a rappresentare un’opportunità per offrire maggiori informazioni riguardo gli ultimi aggiornamenti e modelli sviluppati. Inoltre i partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo, hanno avuto la possibilità di prendere parte attivamente all’evento, confrontandosi direttamente con i membri dello staff ai quali hanno potuto porre le proprie domande, visitando in prima perso-

na lo stabilimento nel bolognese dove era possibile visionare le macchine prodotte in loco. Le giornate centrali - 5 e 7 giugno - si sono aperte con un meeting mattutino nel quale hanno preso parola alcuni membri dello staff Terex Cranes, tra cui il Vicepresidente delle operazioni commerciali, Carsten von der Geest, il quale ha subito sottolineato come il presidente Steve Filipov sia orgoglioso dei risultati aziendali, caratterizzati da un team costantemente impegnato, prodotti di grande livello e da una crescente fedeltà dei clienti. «Questi elementi di successo», afferma Carsten von der Geest, «sono il frutto di una trasformazione che Terex Cranes sta attuando per giungere alla Terex Cranes del futuro, e che è condotta attraverso tre priorità strategiche: focalizzazione, semplificazione ed esecuzione ai fini della vittoria». La prima delle strategie per il futuro, la focalizzazione, prevede una sempre maggior attenzione verso i core business dell’azienda, ovvero l’area

dell’Advanced Work Packaging (AWP), quella del Material Processing (MP), e, ovviamente quella relativa alle gru. La seconda strategia, la semplificazione, ha come obiettivo quello di facilitare gli affari tramite investimenti nel settore dell’ingegneria e del supporto post-vendita che possano aumentare la soddisfazione dei clienti tramite una catena di rifornimenti più rapida,

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L’evento > Terex

che comporti minori costi e maggiore qualità. Il terzo e ultimo punto, l’esecuzione ai fini della vittoria, che ha come fulcro il cliente. Per raggiungere un’esperienza per il cliente ottimale, è necessaria un’eccellenza commerciale che comporti una comunicazione migliore e risposte più rapide, in modo da soddisfare necessità e richieste più velocemente e meglio. All’eccellenza commerciale si unisce l’introduzione di nuovi servizi e parti di ricambio, di tecnologie e innovazioni sempre all’avanguardia che permettano alle macchine di raggiungere il massimo della produttività. Carsten von der Geest ha sottolineato inoltre come la qualità del prodotto sia migliorata notevolmente. Il Vicepresidente delle Operazioni Commerciali ha ammesso infatti che, nei primi tempi della presidenza di Filipov, Terex Cranes registrava qualche

RT 100US

problema con la qualità e l’affidabilità delle macchine. Tuttavia, le macchine affette da qualsiasi sorta di difetto furono rigenerate dall’azienda stessa. Per ovviare a problemi di questo genere, Terex Cranes ha deciso di lavorare maggiormente sulla cultura della qualità e della sicurezza: le macchine vengono ora ispezionate in fabbrica e provate nei test sul campo; prevenzione, miglioramenti costanti, contenimento e velocità di risoluzione dei problemi sono punti chiave per il raggiungimento di una qualità al top, che abbia sempre la soddisfazione del cliente come obiettivo. I risultati sono già visibili, infatti, rispetto al 2011, nel 2017 è stato registrato un incremento nella produzione di gru del 20%. In seguito alla presentazione di Carsten von der Geest, la mattinata è proseguita con tre workshop dedicati. Il primo di questi, tenuto da Michelle Respicio, Product Marketing Specialist di Terex Cranes, è stato dedicato alla presentazione del modello RT 90 / RT 100US e dell’innovativo sistema di controllo Demag IC-1. I presenti hanno potuto approfondire la conoscenza della macchina e ottenere alcune delucidazioni, quando necessario. Nel secondo workshop, Marco Pastorelli, Responsabile Ricambi e Servizi a Crespellano, ha illustrato i progetti di sviluppo della shopping experience Terex Cranes: è in progetto uno shopping online (probabilmente disponibile da agosto) dove sarà possibile trovare sia i pezzi dei modelli RT italiani che i pezzi dei modelli statunitensi; l’obiettivo

Cristiano Giacomello

Direttore Operativo dello stabilimento Terex di Crespellano

è aggiungere ed espandere gli stock e ridurre i tempi di attesa. Il terzo e ultimo workshop è stato completamente dedicato al coinvolgimento dei partecipanti, i quali hanno potuto avanzare proposte e suggerimenti, ricevere risposte alle proprie domande e compilare questionari di mercato. Il pomeriggio è stato invece dedicato alla visita dello stabilimento T erex Cranes, con a guida Cristiano Giacomello, Direttore Operativo della fabbrica. Nel corso del tour si è potuto fare esperienza diretta di alcune delle macchine e delle innovazioni presentate nell’arco della mattinata.

RT 90 / RT 100US L’ultimo modello presentato è proprio l’RT 90 / RT 100US. L’RT 90 / RT 100US è progettato per rispettare sia gli standard EN 13000 che quelli B 30.5. La macchina offre un braccio idraulico a

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Terex RT 90 / RT 100 US

cinque sezioni che si estende fino a 47 m. Un doppio braccio di 17 m aumenta ancora di più il raggio e la versatilità della gru. Progettato per operazioni semplici, l’RT 90 / RT 100 US presenta il sistema di controllo Demag IC-1 con diagnostica integrata, una nuova cabina ergonomica con un’inclinazione di 18° e una pedana piatta per una maggiore sicurezza, usabilità e comfort.

Il sistema di controllo Demag IC-1 è in grado di calcolare in tempo reale la massima capacità di sollevamento consentita dalla gru in base all’angolo di rotazione, per ciascuna configurazione della macchina. Disponibile in 17 lingue, il sistema di controllo Demag IC-1 può essere monitorato tramite un touch screen a colori di utilizzo intuitivo.

Testato sulle gru Demag, il sistema IC1 è in grado di migliorare qualità e affidabilità della macchina e semplificare la formazione per le diverse linee di prodotti. Inoltre, l’avanzato sistema di diagnostica permette un’assistenza tecnica rapida e semplice. I feedback registrati finora dagli operatori sul campo sono stati eccellenti. L’RT 90/RT 100US hanno una larghezza di solo 3 m e un contrappeso rimovibile che consente loro di essere rimorchiati senza restrizioni di peso e larghezza nella maggior parte delle situazioni. Non solo: i modelli offrono quattro modalità di guida, inclusi due ruote, quattro ruote, movimento laterale e sterzo dell’assale posteriore per un posizionamento semplice e una maggiore versatilità in cantiere. Le performance in cantiere sono ottimizzate anche grazie al lungo raggio ottenuto quando il braccio è a poten-

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L’evento > Terex

RT 100US Capacità massima Lunghezza massima braccio principale Altezza punta massima

100 USt / 90 t 154 ft / 47 m 217 ft / 66 m

RT 90 Capacità massima Lunghezza massima braccio principale Altezza punta massima za completa. Un’idraulica e tecnologia di controllo avanzate permettono all’operatore di estendere e ritrarre in maniera sincronica tutte le cinque sezioni del braccio.

Il sistema Demag IC-1 nei modelli RT Il sistema di controllo Demag IC-1 combina le conoscenze dei due marchi Terex e Demag. Associare i due brand porta a un’opportunità unica di capitalizzare l’innovazione tecnologica di Demag. Le gru Terex sono sempre sta-

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95 USt / 86 t 154 ft / 47 m 217 ft / 66 m te la scelta ottimale per le operazioni di sollevamento in ambienti di lavoro impegnativi. Con l’introduzione della tecnologia Demag, già comprovata su gru fuoristrada, è stato inserito un elemento innovativo che sia di aiuto per il cliente e che renda le gru sempre più best in class. Tale sistema porterà a livelli di performance completamente nuovi e a un’operatività più immediata, combinate alla qualità e affidabilità delle attrezzature e all’assistenza offerta in tutto il mondo da Terex.


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Dopo aver controllato in modo molto affidabile tutte le gru Demag per anni, ora il sistema di controllo IC-1 è stato adattato per incontrare le necessità specifiche degli operatori di gru su terreni accidentati. Il sistema consegna nelle mani del cliente una precisione fluida nel controllo dei movimenti oscillatori e dona accesso a informazioni sempre più real time rispetto al sistema di controllo precedente. IC-1 significa performance e produttività maggiori. Il monitoraggio avviene tramite un touch screen a colori di utilizzo intuitivo. Testato sulle gru Demag, esso comporta migliorie in termini di qualità e affidabilità; allo stesso tempo, l’avanzato sistema di diagnostica permette un’assistenza rapida e semplice. Combinato con altre funzionalità delle gru Terex, come ad esempio il sistema a telescopio multi-modalità, le opzioni di sterzo multiple e la cabina ergonomica, il sistema di controllo IC-1 aiuta ad aumentare ulteriormente la produttività in cantiere.

Grazie alla grafica intuitiva del touch screen, l’IC-1 permette di settare i valori in modo molto più veloce rispetto agli altri sistemi di controllo. Infine, l’IC-1 memorizza l’ultima configurazione della gru, anche dopo lo spegnimento, in modo che l’operatore possa tornare velocemente al lavoro all’inizio del turno successivo.◀

INFO Terex Italia Via Cassoletta, 76 40056 Crespellano Valsamoggia (BO) – Italia Tel: +39 051 650 1011 www.terex.com/it

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Visto in fiera > Giovenzana a SPS

Esplosioni ed effetti speciali A SPS IPC Drives Italia (Parma, 22-24 maggio) Giovenzana ha mostrato le sue proposte per il mondo del sollevamento, e non solo di Manuela Cortesi

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iovenzana a SPS IPC Drives Italia, l’appuntamento con l’automazione e il digitale per l’industria tenutosi a Parma dal 22 al 24 maggio, ha davvero saputo stupire. Il lancio del nuovo prodotto Atex – pensato per le atmosfere potenzialmente esplosive – è stato concepito attraverso una stanza virtuale, una realtà partecipativa per il visitatore che entra subito in contatto con uno dei prodotti più nuovi e certo più dinamici di Giovenzana. Giovenzana International B.V. dal 1952, una realtà familiare oggi giunta alla terza ge-

nerazione, opera in quattro principali settori: il sollevamento, il lift, l’automazione, e l’Atex e IECEx. Quest’ultimo è certo un settore particolare, in cui però Giovenzana vuole imporsi. Ce ne parla Ilaria Mandelli (Marketing Giovenzana): «Per certi versi l’Atex è un mercato di nicchia, ma in realtà si occupa di monitoraggio dei luoghi a rischio esplosione che sono molto più di quanto normalmente si pensi: si può andare dagli impianti petroliferi ai pastifici.»

Il segmento del sollevamento «Giovenzana ha saputo ritagliarsi un buon ruolo come partner affidabile nel sollevamento, in particolare per quanto riguarda impianti aeroportuali, carriponte e in generale nella manutenzione», continua Ilaria Mandelli. Il catalogo Giovenzana dedicato al

mondo del sollevamento comprende le pulsantiere pensili in esecuzione unifilare e bifilare da 2 a 14 tasti per circuiti ausiliari, per il piccolo sollevamento e per circuiti di potenza a comando diretto, invertitori di marcia, finecorsa angolari e a vite senza fine, collettori rotanti, segnalatori acustici, linee d’alimentazione elettrificate e non e i relativi conduttori elettrici. Ora più che mai le sfide sono combattute su tutti i fronti e la logica della flessibilità sulle linee d’alimentazione per dispositivi di sollevamento è stata adattata con le necessarie precauzioni nella costruzione di unità di manutenzione appropriate.

Le pulsantiere pensili Giovenzana produce una vasta gamma di pulsantiere pensili adatte al comando di carri ponte, gru e macchinari di sollevamento.

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Visto in fiera > Giovenzana a SPS

Finecorsa di posizione

Usati per controllare diversi sistemi di sollevamento in ambito edile, industriale o nelle tecnologie per lo spettacolo

HP03

FGR2006

I finecorsa a giri Giovenzana sono disponibili in diversi rapporti trasmissione. Il rapporto trasmissione è la differenza tra il numero di giri dell’ albero principale ed il numero di giri del sistema a camme

La famiglia di pulsantiere pensili, include pulsantiere standard, customizzate oppure semplicemente componibili al fine di offrire un servizio su misura per qualsiasi tipo di macchinario o cliente. La gamma della Giovenzana varia tra pulsantiere da 2 a 12 tasti in fila singola e da 4 a 14 in versione bifilare dove trovano alloggiamento pulsanti di ogni tipo e simbologia, singola o doppia velocità e meccanicamente interbloccati. Tutte le pulsantiere pensili Giovenzana hanno un grado di protezione IP65 che permette l’utilizzo in ambienti con condizioni di umidità gravose e dove la polvere ne comprometterebbe l’uso.

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Studiate e implementate negli anni per raggiungere certificazioni prestigiose, sono il punto di riferimento per gli operatori di tutto il mondo, vengono utilizzate per la movimentazione del materiale sia all’interno che all’esterno di stabili industriali. Grazie inoltre a prestigiosi marchi nel settore argani e carroponti, l’azienda ha sviluppato nuovi prodotti che sono stati acquisiti dal mercato con grande entusiasmo.

I finecorsa l finecorsa di posizione (rotativo-angolare) sono usati per controllare diversi sistemi di sollevamento in ambito edile, industriale o nelle tecnologie

Pulsantiera ergonomica per piccolo sollevamento, per motori a singola o doppia velocità, disponibile con requisti UL/CSA

per lo spettacolo. Il cuore del finecorsa è costituito da commutatore rotativo da 16 fini a 40 A, possibile blocco meccanico. Possono trovare impiego in sofisticati carroponti: il finecorsa controlla il sistema operativo (esempio PLC) e permette al carroponte di rallentare e/ o di fermarsi; nel paranco: il finecorsa è usato per fermare il paranco ogni volta che raggiunge una posizione limite. Linee di prodotto ▶▶ FCR grado di protezione IP65 azionamento a croce (aste regolabili) con o senza blocco meccanico, 3 e 4 posizioni, contatti 16 A, 6 combinazioni schematiche.


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▶▶ FFH grado di protezione IP65 azionamento a leva con rotella (asta regolabile) con blocco meccanico, 3 posizioni, contatti 20 A, 2 combinazioni schematiche; ▶▶ FCP grado di protezione IP65 azionamento a leva angolare non regolabile con blocco meccanico, 3 posizioni, contatti 40 A, 1 combinazione schematica. Tutti i contatti sono ad apertura positiva.

Finecorsa a giri La serie di finecorsa a giri FGR di Giovenzana è finalizzata al controllo dei movimenti di organi rotanti oppure alla posizione angolare di macchinari industriali o edili. Gli ambiti di impiego sono innumerevoli: carropontistica, movimentazione finestrature per zootecnia, macchine edili, gru portuali, porte industriali ad avvolgimento rapido, tecnologie per spettacoli. L’apparecchio, attraverso una trasmissione a ingranaggi, comanda un sistema a camme operante su più microinterruttori ad apertura positiva che dopo un determinato numero di giri predispongono il motore o l’apparecchiatura all’avvio o alla fermata. Ogni camma è dotata di una vite di registro a regolazione “micrometrica” che opera in modo indipendente, così che sia possibile calibrare l’apertura e la chiusura di ogni microinterruttore secondo i requisiti funzionali necessari. Il sistema di trasmissione a ingranaggi permette di scegliere differenti rapporti. La connessione del finecorsa all’apparecchiatura da controllare, avviene attraverso un albero metallico che può essere anche sporgente sui due lati del finecorsa. Possibilità di connessione tramite flangia, interfaccia ad albero utenza tramite giunto Oldham che permette funzionamento disallineato, pignoni per accoppiamento con ruote dentate.

Linee di prodotto ▶▶ FGR1 grado di protezione IP65 rapporto giri da 1:12 a 1:400 da 2 a 4 micro; ▶▶ FGR2 grado di protezione IP65 rapporto giri da 1:12 a 1:200 da 4 a 6 micro anche con albero bi-sporgente; ▶▶ FGR3 grado di protezione IP66 rapporto giri da 1:008 a 1:460 da 2 a 4 micro anche con encoder assoluti e relativi.◀

INFO GIOVENZANA INTERNATIONAL B.V. WTC Strawinskylaan 1105 1077 XX Amsterdam, The Netherlands Ph. +31(0) 20.4413576 Fax +31(0) 20.4413456 www.giovenzana.com

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Visto a Intralogistica > Degrocar Mitsubishi

Mitsubishi presenta le sue novità L’anteprima italiana del nuovo commissionatore orizzontale OPB 12 NEFP ha riscosso parecchi consensi. Cosa c’è nel futuro di Degrocar Mitsubishi dopo la presentazione del nuovo 48V? di Marianna Senni

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Roberto Savini

Sales Manager di Degrocar Mitsubishi Italia

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roduttività e sicurezza. Gli imperativi a cui Degrocar Mitsubishi non manca di certo di rispondere quando si parla di innovazione e di produzione di nuove gamme di macchinari da lavoro. Due punti fermi imprescindibili, con i quali tutti i costruttori di carrelli elevatori e macchine per la movimentazione, devono fare i conti. E arriva anche per Mitsubishi il momento di fare il punto della situazione a poco più di qualche mese dalla presentazio-

ne del nuovo commissionatore OPB 12 NEFP e del nuovo 48 volt. Roberto Savini, Sales Manager di Degrocar Mitsubishi Italia ci ha descritto come il mercato sembra aver preso le novità della casa madre e quali sono i progetti per l’immediato futuro. Una delle ultime macchine che avete presentato è l’OPB 12 NEFP. Quali sono i punti forza del nuovo commissionatore Mitsubishi? «Il commissionatore orizzontale OPB

NEFP è unico nel suo genere. Studiato per l’elevata produttività che consente di ottimizzare i tempi di lavoro, offre la possibilità di risparmiare sul numero di mezzi e persone impiegate nella movimentazione. E questo è dimostrato dalle superiori performance che abbiamo rispetto ai nostri diretti competitors. Velocità, accelerazione, ergonomia, facilità di utilizzo, sono tutte caratteristiche che contraddistinguono questo commissionatore, implementate per favorirne l’altissima produttività.»

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Visto a Intralogistica > Degrocar Mitsubishi

L’OPB 12 NEFP è stato presentato a INTRALOGISTICA ITALIA 2018 (Milano, 29 maggio - 1 giugno). Quali sono i frutti che raccoglie Degrocar da questa importante fiera? «Guardando a ritroso, INTRALOGISTICA ITALIA 2018 è stata una vetrina molto interessante per tutta la gamma di nuovi prodotti che Mitsubishi si è proposta di lanciare sul mercato negli ultimi tempi, dalla logistica integrata ai mezzi per la movimentazione. Una piazza, se così vogliamo chiamarla, dalla quale il nostro marchio ne esce rafforzato ed il nostro team soddisfatto del confronto, dei pareri e delle esigenze riscontrate in quei giorni. E da un evento molto atteso per tutto il comparto ed oltre, non ci si poteva che aspettare che il terzo marchio italiano quanto a penetrazione del mercato italiano, fosse ben accolto e raccogliesse così tanti consensi.» Per quanto riguarda il nuovo controbilanciato elettrico EDiA EM, cosa ci può dire? «È un prodotto destinato ad imporsi sul mercato. Una macchina che combina potenza e agilità garantendo un comfort anche per le applicazioni più severe. Tanti i suoi punti di forza, tra cui l’ergonomia, il ridotto consumo energetico e gli altissimi standard di sicurezza.» Ecco, cosa ci può dire in relazione alla sicurezza? Quanto è importante per Mitsubishi e quanto sta investendo in questa direzione? «La sicurezza non può che essere al primo posto per gli operatori del settore. E così per i costruttori. In otti-

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ca sicurezza Mitsubishi sta lavorando molto bene sulla gamma di dispositivi ausiliari di segnalazione luminosa. Tanti i progetti che prossimamente vedranno la luce e altrettanti in cantiere per garantire ambienti di lavoro al passo con l’avanguardia non solo in fatto di produttività ma anche e soprattutto di sicurezza operativa.» Digitalizzazione e 4.0: cosa ne pensate? Cosa sta facendo Mitsubishi? «La digitalizzazione, che risponde ai parametri di Industria 4.0 ci trova assolutamente preparati. Stiamo implementando nuovi sistemi in grado di ottimizzare il lavoro in chiave digitale. È il nostro futuro ma anche il nostro presente.» Qual è il prodotto Mitsubishi più venduto in Italia? «Il carrello più apprezzato dal mercato italiano è sicuramente il frontale 80 V che ha portate di 25-30-35 quintali, ma ci aspettiamo lo stesso successo anche per la sua versione 48 V ottimizzata nelle portate da 14, 16, 18, 20 quintali. E chiaramente per il commissionatore OPB, alleato fedele per la stragrande maggioranza delle applicazioni nei più diversi settori.» Concludendo con uno sguardo al mercato di Mitsubishi. Come è organizzato il sistema di vendita e come sta andando? «Dal 2007 siamo importatori esclusivi di Mitubishi per l’Italia, dove sono presenti 45 concessionari in grado di coprire tutte le regioni. Siamo in forte espansione e infatti tutta la rete commerciale in Italia si sta riorganizzan-

OPB 12 NEFP

Il prototipo del nuovo commissionatore

do in tal senso. Come numeri assoluti siamo al quarto posto nel nostro paese, mentre come penetrazione del mercato, siamo la terza realtà. Sono numeri destinati a crescere nell’immediato futuro, secondo le nostre previsioni. Siamo sicuri che il mercato ci darà ragione.»◀

INFO Degrocar S.p.A. ,

Via Enrico Fermi 39 36071 Arzignano (VI) Tel. 0444 671280 http://degrocar.it/

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Focus macchina > Böcker AHK 30/1500 KS

Totalmente elettrica Da Böcker la prima gru trainata AHK 30/1500 KS completamente elettrica di Porfirio Ferrari

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a poco entrata a far parte del parco noleggio di M.E.T.A., la Böcker AHK 30/1500 KS elettrica è una gru trainata a elevata tecnologia in grado di fare la differenza in molte applicazioni – anche in interni o in aree interdette a macchine inquinanti e rumorose.

Ecologica ma prestazionale Se le trainate Böcker stanno prendendo piede in tutta Italia, la AHK 30/1500 KS elettrica per il momento rappresenta un vero e proprio unicum non solo sul mercato domestico, ma addi-

rittura a livello mondiale. Una macchina in grado di operare ovunque e con risultati identici al modello tradizionale mosso dal motore endotermico. Particolarità della macchina è infatti il suo funzionamento unicamente elettrico grazie a un motore 380 V da 15,5 kW che, grazie all’adozione di un inverter, è utilizzabile da 16 a 32 ampere. La gru Böcker è inoltre impreziosita dalla funzione Stop&Go che, in caso di inutilizzo protratto oltre i 30 secondi, mette la macchina in stand by sino alla successiva richiesta di movimentazione da parte dell’operatore. Il tutto, dicevamo, a fronte di prestazioni di lavoro davvero notevoli che

parlano di una portata massima di 1.500 kg, con ottimizzazione delle portate a 360° e non solo posteriormente come è tradizionale in questo genere di macchine, di un’altezza massima di lavoro di 30 m e uno sbraccio laterale massimo di 25 m, anche grazie a un jib estraibile meccanicamente da 4,80 a 9,10 m. Notevole la velocità del gancio che raggiunge i 60 m/min.

Chicche tecnologiche Il braccio principale e il jib della AHK 30/1500 KS elettrica sono realizzati in alluminio: una scelta che risponde a precise richieste in fatto di leggerezza e solidità strutturale. Il brac-

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Focus macchina > Böcker AHK 30/1500 KS

cio telescopico può essere orientato a 85°, mentre l’articolazione idraulica del jib permette di raggiungere i 160°. La massima apertura del jib avviene in soli 25 secondi. Un vero record! La stabilizzazione a ragno automatica è un autentico punto di forza della macchina: grazie al suo sistema di autolivellamento consente l’impiego della gru praticamente in ogni situazione, anche in caso di eccezionali pendenze e grandi dislivelli. L’autolivellamento

Da Böcker la prima gru trainata AHK 30/1500 KS

Con un motore 380 V da 15,5 kW che, grazie all’adozione di un inverter, è utilizzabile da 16 a 32 ampere

La stabilizzazione a ragno automatica con un sistema di autolivellamento consente l’impiego della gru in ogni situazione

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comprende anche la funzione di rientro automatico di serie con un sistema di stabilizzazione variabile: i quattro supporti a ragno possono essere impostati in modo indipendente in tre diverse angolazioni (0°/20°/60°). La macchina si caratterizza per un’ottima versatilità di guida grazie al rimorchio a due assi di serie. Il timone artiicolato con gancio traino riduce in modo significativo la lunghezza complessiva della gru, mentre la ruota di

sostegno supplementare assicura la più agevole manovrabilità anche sui terreni più soffici e difficili. E se non bastasse la precisione dei movimenti è garantita dal radiocomando proporzionale. Infine un accenno alle dimensioni contenute in 9,20 m di lunghezza e 2,35 m di larghezza. Ma la vera chicca è un’altezza di soli 255 cm: la più bassa dell’intera produzione di gru trainate firmate Böcker.◀


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Dati tecnici Modello Motore Portata massima Sfilo telescopico massimo Altezza di lavoro fino al jib Jib estraibile meccanicamente Portata utile jib Angolo braccio telescopico Rotazione Angolo jib Velocità gancio Superficie di stabilizzazione Stabilizzazione unilaterale Dimensioni Traino

AHK 30/1500 KS 380 V da 15,5 kW 1.500 kg 30 m 22 m 4,80-7,40-9,10 m 1.500/350/250 kg 85° +/- 310° 160° 60 m/min 6,25x5,90 m 8,17x4,00 m 9,20x2,35x2,55(h) m Timone girevole

A proposito di Böcker Fondata nel 1958 da Albert Böcker a Werne, Vestfalia (Germania), la società si occupa dapprima di attrezzi dedicati all’agricoltura per poi orientarsi decisamente verso la progettazione e costruzione di elevatori inclinati per l’edilizia. In pochi anni Böcker cresce di livello e già nel 1962 apre al mercato internazionale con la consegna della prima macchina in Austria. Mentre continua l’evoluzione tecnologica si allarga il mercato internazionale, con la prima consegna negli Stati uniti avvenuta nel 1972. È datato

1989 l’esordio della prima autogrù in alluminio e il 1992 vede la consegna del 25.000° elevatore. Oggi la sede della società copre una superficie di oltre 70.000 m² in cui si producono autogrù, gru trainate, ascensori a cremagliera, elevatori per traslochi/ edilizia. La vocazione internazionale è confermata da sette consociate estere e da una presenza in ben 36 paesi seguiti attraverso una strutturata rete di dealer. Attualmente in Böcker lavorano oltre 400 dipendenti, di cui 47 nelle realtà dislocate sui mercati internazionali.

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L’evento > IPAF Anch’io

IPAF? Anch’io! Un pomeriggio rivolto non solo ai soci IPAF ma a tutti i rappresentanti della filiera del sollevamento. E anche noi di RIS volevamo esserci di Marianna Senni

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se l’assemblea dei soci diventasse un’occasione di incontro, di confronto sui temi di attualità del settore, di presentazione di prodotti e, perché no, anche di svago? Questo lo spirito

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con cui è nato “IPAF Anch’io“, l’evento svoltosi lo scorso 24 maggio nella splendida cornice dell’hotel Savoia Regency a Bologna. «Rientrando dal GIS di Piacenza dello scorso ottobre», ha raccontato Maurizio Qua-

ranta, Direttore Responsabile di IPAF in Italia, accogliendo gli ospiti, «abbiamo pensato che nel 2018 il panorama fieristico nazionale non offriva un evento dedicato al sollevamento. Da lì l’idea di dedicarsi con impegno a crearne uno e così è nato quello che vedete oggi». La giornata ha visto come protagonisti non solo i soci IPAF ma anche i produttori, i noleggiatori, i distributori, vari rappresentanti delle istituzioni e del mercato e la stampa specializzata. Tutti insieme nello spirito di IPAF, certo più inclusivo che esclusivo. L’intento di IPAF infatti è ampliare per includere competenze e contenuti, al di là dei propri soci, per annoverare tutta la filiera del sollevamento e arrivare agli utilizzatori finali: gli operatori.


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Al convegno intitolato “Produttività, sostenibilità e sicurezza: la costruzione del valore nel sollevamento aereo” sono intervenuti autorevoli relatori tra cui: ▶▶ Nicola Violini, Presidente del Consiglio dei Soci di IPAF Italia e Direttore Generale di Haulotte Italia; ▶▶ Nicola Pontini, General Manager di JLG Italia; ▶▶ Piero Palmieri, Product Manager di GSR; ▶▶ Paolo Pianigiani, Direttore della Business Unit Imer Access; ▶▶ Mauro Potrich, Responsabile Sicurezza e Qualità di CTE; ▶▶ Roberto Geromin, Istruttore IPAF.

Safety Blues A conclusione dell’evento i partecipanti hanno potuto assistere alla rappresentazione di Safety Blues, un recital musicale dedicato alla sicurezza sul lavoro e alle morti bianche, scritto e diretto da Pier Angelo Cantù, Responsabile Marketing e Comunicazione di IPAF. Un intreccio di storie di persone coinvolte in incidenti sul luogo di lavoro e di canzoni suonate e cantate dal vivo.◀

INFO IPAF Italia Via Mauro Macchi, 8 20124 Milano - Italia Tel: +39 02 677 390 15 Web: www.ipaf.org/it

Chi è IPAF La International Powered Access Federation (IPAF) promuove l’uso sicuro ed efficace dei mezzi mobili di accesso aereo nel senso più ampio del termine, mettendo a disposizione consigli e informazioni di natura tecnica, influenzando e interpretando la legislazione e gli standard, organizzando iniziative sulla sicurezza e offrendo programmi di formazione. IPAF è un’organizzazione no profit di proprietà dei suoi soci, che comprendono produttori, società di noleggio, distributori, imprese di costruzione e utilizzatori. I soci IPAF utilizzano la maggior parte del parco PLE da noleggio in tutto il mondo e producono circa l’85% delle piattaforme presenti sul mercato.

Un vantaggio per i soci IPAF è la possibilità di fornire il programma di formazione IPAF per operatori di piattaforme di lavoro mobili, che è conforme alla ISO 18878 come certificato dal TÜV. Più di 150.000 operatori vengono formati ogni anno attraverso una rete mondiale di erogatori di formazione autorizzati IPAF. I partecipanti che superano il corso vengono abilitati con la PAL Card (Powered Access Licence), la certificazione più diffusa e riconosciuta di formazione qualificata per operatori di piattaforme. IPAF è stata fondata nel 1983 e conta oggi oltre 1300 membri in 60 paesi, 700 centri di formazione approvati e 700.000 PAL Card valide.

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Visto a Intralogistica > JLG

Un tuffo nella logistica Una scommessa vinta quella di JLG nel mondo della logistica: a Intralogistica Italia (Milano, 29 maggio-1 giugno) lo hanno confermato non solo le macchine, ma anche Nicola Pontini, General Manager JLG di Manuela Cortesi e Marianna Senni

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LG sta riuscendo ottimamente anche nel particolare settore della logistica, e la manifestazione milanese ne è stata l’ennesima conferma. Intralogistica Italia (tenutasi a Milano dal 29 maggio al 1 giugno scorsi) JLG ha mostrato ai visitatori le sue soluzioni per il mondo della logistica, rispondendo certo a una grande richiesta da parte del mercato italiano, davvero ricettivo a questo particolarissimo ma ben nutrito settore. Pur non essendo mai stato il core business di JLG, la logistica sta diventando una parte interessante per l’azienda che sta da un lato adattando alcuni modelli già presenti nella sua gamma alle necessità logistiche, dall’altro lanciando sul mercato prodotti nuovi.

Ecolift 2.2 Tra i modelli esposti, un vero portento per facilità d’utilizzo e sicurezza è l’Ecolift 2.2 della serie Power Tower: un modello completamente a spin-

ta quindi privo di motore e di batteria, solo manuale sia come movimento che come alzata. Ideato per eseguire interventi di manutenzione leggera, efficiente e facile da usare, assolutamente intuitivo: basta salire e girare la manopola. Un’alternativa sicura, semplice ed efficace all’uso della scala e trabattelli. Ecologico e silenzioso, offre una portata di 150 kg a 4,20 m di altezza di lavoro, grazie ai suoi 0,70 m di larghezza è perfetto per l’uso in spazi angusti. La solida base e le ruote a bloccaggio automatico consentono all’operatore di lavorare in tranquillità con entrambe le mani. Ha un sistema di sollevamento/abbassamento a energia accumulata ed è privo di tubi dell’olio, batterie o circuiti idraulici: ciò significa grande solidità per anni di servizio senza, praticamente, nessuna esigenza di manutenzione. Il sistema di sollevamento è un sistema brevettato. Vantaggi di que-

sto: zero manutenzione, zero problemi tecnici. Altezza massima 4,2 m. Entra ovunque anche dove ci sono vincoli e limitazioni per macchine elettriche, si pensi alla certificazione Atex per ambienti esplosivi. Ecolift 2.2 in breve ▶▶ Di uso intuitivo: basta ruotare la manopola per sollevare ▶▶ Meccanismo di sollevamento brevettato*, nessuna alimentazione necessaria ▶▶ Leggero, massima manovrabilità ▶▶ Area d’ingombro ridotta (1.28 m x 700 mm) ▶▶ Cicli di sollevamento illimitati, possibilità di utilizzo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ▶▶ Design robusto per garantire un funzionamento ottimale per anni ▶▶ Costi d’esercizio minimi, non richiede potenzialmente manutenzione

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Visto a Intralogistica > JLG

10MSP A Intralogistica un altro grande protagonista è stato il commissionatore elettrico 10MSP che ha la prerogativa di avere la tecnologia Rise & Drive: solleva e avanza contemporaneamente, consentendo una grande ottimizzazione dei tempi. Arriva a 5,05 metri

Powerpicker Un altro modello esposto a Intralogistica è il Powerpicker a movimentazione manuale ma con alzata elettrica. È un nuovo commissionatore con 4,38 m di altezza lavoro, carico di lavoro di 130 kg, oltre ai 70 kg del pianale di appoggio. Il Powerpicker è un elevatore multifunzionale perfetto per negozi, supermercati, magazzini e uffici. Il nuovo Powerpicker è stato progettato per garantire la massima sicurezza grazie al blocco automatico del cancello in elevazione, al blocco dell’elevazione fino a chiusura totale dei cancelli e al freno di stazionamento automatico. Powerpicker in breve ▶▶ Altezza max di lavoro 4,38 m ▶▶ Piano di carico della piattaforma fino a 130 kg ▶▶ Vassoio di carico fino a 70 kg ▶▶ Blocco automatico apertura cancelletto durante la salita ▶▶ Blocco salita fino alla chiusura del cancelletto ▶▶ Arresto automatico di sicurezza con dispositivo vigilante ▶▶ Altezza piattaforma al carico solo 350 mm ▶▶ Regolazione elettrica del vassoio di carico

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e ha una capacità di carico di 115 kg nel pianale di appoggio e di 160 kg nel cestello per l’operatore. Un modello adatto al picking del materiale, controllo preciso grazie al joystick che consente la guida con una sola mano grazie al sistema di guida avanzato Point & Go.


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Intervista a Nicola Pontini, General Manager JLG

La logistica è un mondo nuovo per JLG: in che modo vi state inserendo in questo settore? Quali sono le prospettive? Un paio d’anni fa abbiamo acquisito l’azienda inglese PowerTower che era storicamente nel settore della logistica - quello che noi chiamiamo Low Level Access. Abbiamo acquisito così una gamma che ci mancava, quella dagli 0 ai 5.5 metri di altezza di sollevamento. La volontà di JLG è stata di entrare in maniera un po’ più prepotente nel mondo industriale con prodotti nuovi, compatti, elettrici e anche dedicati al picking: commissionatori che non permettono quindi soltanto il sollevamento dell’operatore ma anche di un po’ di materiale. Sta andando bene questa operazione? Quali sono le prospettive? Ovviamente nel mondo industriale eravamo già presenti, in particolare con i nostri partner: i noleggiatori. In Italia il noleggiatore si occupa magari sia del settore construction che dell’industriale. Ora la sfida è essere più presenti grazie a questi nuovi prodotti come i commissionatori, le macchine a spinta, i compatti adatti per le scaffalature. Come si pone oggi il mercato italiano? A livello mondiale l’America per noi è trainante: il mercato lì sta andando molto bene, in cascata l’Europa ha un trend positivo e l’Italia è uno dei paesi attualmente a maggior crescita. E rispetto all’anno scorso? Diciamo che il trend di crescita è partito fortemente dal 2016 al 2017. Ora siamo tornati a livelli di numero macchine spedite al periodo pre-crisi.

Com’è la vostra rete vendite in Italia? C’è un responsabile commerciale Nord-Ovest, un responsabile commerciale Nord-Est, mentre il Centro-Sud è gestito da un distributore (FIMI S.p.A. di San Benedetto del Tronto). Abbiamo una buona sinergia.

ta con intelligenza e il tipo di batteria dipende dalla tipologia di utilizzo della macchina: in base a questa, la forza della batteria deve essere diversa. Personalmente trovo che la tecnologia al litio stia crescendo molto bene: diamoci qualche anno di tempo e anche il mercato italiano se ne convincerà.◀

Cosa vi aspettate da questa fiera? Di trovare nuove opportunità e nuovi contatti, nuovi partner, nuove collaborazioni, di farci conoscere. Sulle batterie ormai la tecnologia avanza. Cosa offre JLG? Dipende dai modelli. O standard o al gel o al litio. Quelle al litio sono opzionali in alcuni modelli. In quanti vi richiedono le batterie al litio? Al momento sul mercato italiano pochi, perché i clienti vanno ancora “educati” e c’è ancora molta diffidenza. Invece nel mercato nord-americano, per esempio, i ragni sono già esclusivamente al litio. La batteria al litio dura molto di più? Certo, praticamente tutta la vita della macchina. Perché allora queste reticenze sul mercato italiano? Probabilmente per via del costo iniziale, più alto, anche se non dovendo poi cambiare la batteria per tutto il ciclo di vita della macchina, non è detto che alla fine si spenda di più, anzi… Noi crediamo nell’elettrificazione, che si tratti di batteria normale, al litio, o modelli ibridi. Certo l’elettrificazione va fat-

INFO JLG EMEA BV Polaris Avenue 63 2132 JH Hoofddorp Paesi Bassi +31 (0) 23 565 5665 www.jlg.com

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Visto a Intralogistica > Autec

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a oltre 30 anni Autec produce strumenti per il controllo delle macchine, affidabili e facili da utilizzare, in grado di aumentarne la produttività e la sicurezza. Soprattutto in riferimento a quest’ultimo ambito, Autec progetta e produce radiocomandi industriali con livello che soddisfa le più severe normative. Tutti gli aspetti peculiari del radiocomando (funzionali, elettrici, ambientali, radio) rispecchiano lo stato dell’arte della tecnologia di comando remoto. Inoltre tutte le parti elettroniche e maccaniche sono progettate, costruite e verificate per resistere a utilizzi in condizioni di esercizio estreme: ampio range di temperatura di funzionamento, urti e vibrazioni, sostanze aggressive. Insomma Autec è in grado di garantire tutta l’affidabilità che si può richiedere in un radiocomando.

“L’eccezione è la regola” È questo il motto di Autec che, nel corso degli anni, ha acquisito grazie all’esperienza nella personalizzazione dei sistemi di comando per soddisfa-

Flessibilità e customizzazione: i segreti di Autec A Intralogistica Italia (Milano, 29 maggio-1 giugno) abbiamo scoperto le novità dell’azienda a supporto dell’intralogistica di Marianna Senni

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re in maniera specifica le diverse esigenze dei clienti. L’obiettivo di Autec infatti non è solo quello di costruire il miglior comando remoto, ma quello di costruire il miglior comando remoto per ciascun cliente. Inutile dirlo: poter contare su un fornitore che è in grado di fare un radiocomando di qualità personalizzato, esattamente come lo vuoi tu, è senz’altro un valore aggiunto. Ma non è tutto qui. Sia prima che dopo la vendita, è possibile fare affidamento sulla rete internazionale di assistenza Autec, perché non basta saper creare prodotti di qualità ma occorre anche saper sostenere il cliente e poter garantirgli un servizio di assistenza efficace. Sono presenti filiali Autec, che fanno sia vendita che service in loco, in Brasile, Spagna, Ger-

mania, Cina, Corea e l’ultima nata negli Stati Uniti, ma la progettazione, la produzione e la customizzazione sono 100% made in Italy.

Diego Sartore

Responsabile Vendite Italia per il settore industria ed automazione

Le novità Autec presentate a Intralogistica: LK NEO 12

LK NEO 12 EX

Autec ha ampliato la gamma con prodotti Atex sia in zona 2022 che in zona 0-20

Autec ha scelto la cornice di Intralogistica per presentare la pulsantiera LK NEO 12 in versione Atex. Le pulsantiere LK NEO sono disponibili nelle versioni a 6, 8, 10 e 12 tasti e nelle versioni a 6 e 10 tasti con display a colori personalizzabile. Tra le principali caratteristiche di questo prodotto è da sottolineare la funzione di STOP fino a PL d in conformità con la EN ISO 13849-1. Le pulsantiere LK NEO appartengono alla Serie AIR che comprende unità trasmittenti (pulsantiere e joystick) e riceventi adatte a molteplici esigenze nel settore del sollevamento industriale e dell’automazione. La funzione di STOP di alcuni modelli della serie AIR è stata certificata da TÜV Rheinland e soddisfa fino a PL e secondo EN ISO 13849-1 e SIL 3 secondo EN IEC 62061. Peculiarità della serie AIR sono, tra le altre:

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Visto a Intralogistica > Autec

▶▶ Radio configurabile dual-band a ricerca automatica della frequenza all’avvio del sistema (434MHz / 915MHz) o a ricerca completamente automatica in modalità Frequency Hopping Spread Spectrum (FHSS) (870 MHz / 915 MHz); ▶▶ Data log per la registrazione delle operazioni del radiocomado; ▶▶ Connettività CANopen, Profibus, ProfiNet, EtherCat, EtherNet IP ed interfacce seriali per il comando e la comunicazione dei dati. Quando si parla della serie AIR non si può non parlare di flessibilità. Tutte le unità riceventi, infatti, possono essere accoppiate a tutte le unità trasmittenti della serie, a seconda delle esigenze della specifica applicazione. In questo

LK NEO 12

LK NEO 12 Banda di frequenza

433.05-434.79 MHz (64 canali) 915-928 MHz (255 canali)

Raggio di azione tipico

75-100 m

Autonomia con batteria carica (uso continuo a 20°C)

> 16 h con batteria Li-ion senza display > 10 h con batteria Li-ion e display 1.8’’ > 10 h con batteria NiMH

Grado di protezione

IP65 (NEMA 4)

Temperatura di funzionamento

(-20 °C) ÷ (+55 °C)

Temperatura di stoccaggio

(-40 °C) ÷ (+70 °C)

Dimensioni

265 x 85 x 49 mm

Peso

450 g

modo è possibile adattarsi anche a situazioni lavorative complesse mantenendo comunque elevate l’affidabilità e la sicurezza. Una soluzione nuova introdotta da Autec è il componente uomo-presente. L’unità trasmittente è dotata di un enabling switch a 3 posizioni che consente di abilitare il funzionamento della macchina in un’area pericolosa solo quando il pulsante è premuto nella posizione 2.

La pulsantiera A8B L’altra novità di prodotto presentata in fiera è la pulsantiera A8B con doppia batteria estraibile Li-Ion, caricabatteria e kit chiavi di accensione comprese nella fornitura standard. Que-

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A8B sto radiocomando, che può arrivare a un’autonomia di 16 ore, racchiude tutta l’ergonomia e la flessibilità tipica dei prodotti a marchio Autec. Le principali caratteristiche della pulsantiera A8B sono: ▶▶ Radio configurabile dual-band a ricerca automatica della frequenza all’avvio del sistema (434MHz / 915MHz); ▶▶ Funzione di STOP fino a PL d in conformità con la EN ISO 13849-1; ▶▶ Pulsante multifuzione; ▶▶ Visualizzazione degli stati della macchina tramite 4 LED; ▶▶ Utilizzabile anche in fase di ricarica; ▶▶ Utilizzabile anche in sistemi multipli.

In fiera erano esposti anche i radiocomandi a marsupio della serie DYNAMIC e DYNAMIC + sviluppati per le

A8B Banda di frequenza

433,05-434,79 MHz (64 canali) 915-928 MHz (255 canali)

Raggio di azione tipico

75-100 m

Autonomia con batteria carica (uso continuo a 20°C)

40 h con batteria interna Li-ion (A4, A6, A8) 16 h con batteria esterna Li-Ion (A4B, A6B, A8B)

Grado di protezione

IP65 (NEMA 4)

Temperatura di funzionamento

(-20 °C) ÷ (+55 °C)

Temperatura di stoccaggio

(-40 °C) ÷ (+70 °C)

Dimensioni

64.5 x 179 x 37.5 mm

Peso

250 g

applicazioni tipiche dei settori delle macchine idrauliche e mobili. Tra questi modelli, il nuovo FJB dispone dei più alti livelli di configurabilità e monitoraggio della macchina disponibili oggi sul mercato.◀

INFO Autec srl Via Pomaroli, 65 36030 Caldogno (VI) - Italy Tel. +39 0444 901000 info@autecsafety.com www.autecsafety.com/it

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Visto a Intralogistica > Linde Material Handling

Con Linde il magazzino del futuro è già presente All’importante appuntamento di INTRALOGISTICA ITALIA 2018 (29 maggio-1 giugno, FieraMilano Rho) Linde Material Handling Italia ha presentato le ultime novità: ce ne ha parlato Emanuele Triulzi, Product Manager Linde MH di Manuela Cortesi e Marianna Senni

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INTRALOGISTICA ITALIA 2018 Linde ha realizzato un’area completamente dedicata a soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino e stoccaggio dei materiali e ha presentato anche una serie di importanti novità quali il carrello R-Matic, un mezzo che va a completare la già ampia gamma della linea Robitics e il Linde Safety Guard, un sistema all’avanguardia di allerta collisione modulare scalabile, capace di rilevare sia la presenza di altri carrelli, sia di pedoni, con una precisione di 10 centimetri, ma anche di individuare e gestire in automatico la riduzione della velocità in aree ben definite. Linde si pone sul mercato come unico referente e fornitore di soluzioni nel campo della movimentazione delle merci. Linde, infatti, oltre ai carrelli, può offrire sistemi di gestione, connessione e automazione, software, macchine automatiche e scaffalature per dare vita a spazi di lavoro sicuri, ad alta concentrazione di tecnologia, efficienti e performanti. Puntare su Linde significa quindi poter contare su un unico autorevole referente in grado di seguire tutti gli step di progettazione, creazione, ma anche riqualificazione o potenziamento di un magazzino.

Industria 4.0: con Linde è già realtà Connessione e digitalizzazione: il concetto di industria 4.0 messo a punto da Linde passa da questi due asset. Oggi un’azienda, piccola, media o grande che sia, per poter affrontare le sfide che offre il mercato deve adottare le migliori soluzioni che permettono di gestire la flotta dei mezzi, ma anche di collegare tra loro e in modo ultra-veloce uomini e macchine attraverso una rete virtuale. Lo scambio di informazioni rilevanti sui prodotti e sul funzionamento dei macchinari è, infatti, strategico per ri-

durre il tempo dei processi produttivi, rendere performante gli spostamenti della merce e ottimizzare lo stato di avanzamento delle singole commesse. In tal senso Linde può offrire ai propri clienti una gamma di soluzioni complete, ma soprattutto bilanciate alle effettive esigenze e dimensioni delle aziende. Linde può anche garantire software di gestione per grandi flotte ed è in grado di gestire parametri personalizzati a seconda del mezzo e perfino del singolo operatore. Sistemi di questi tipo, altro aspetto da non sottovalutare, offrono un notevole plus sotto il profilo della sicurezza.

La sicurezza prima di tutto Linde ha sviluppato una vasta gamma di sistemi in grado di mettere in allerta sia chi è alla guida di un carrello, sia gli operatori a terra che stanno lavorando nell’area di manovra dei mezzi. Proprio in occasione di INTRALOGISTICA ITALIA, Linde ha presentato Linde Safety Guard, un sistema intelligente che emette un segnale di avvertimento solo quando percepisce un pericolo reale, poiché è in grado di individuare sia altri carrelli, sia la presenza di pedoni con un margine di precisione di dieci centimetri. Questo grazie a un dispositivo (keeper) da installare sul carrello e un dispositivo portatile, che produce vibrazioni, segnali visivi e acustici da indossare (beeper) per i pedoni. Il valore aggiunto per gli operatori alla guida è che il keeper, capace di “vedere” attraverso muri, scaffali e portoni, oltre a emettere un segnale di avvertimento, mostra sul display quante persone si stanno avvicinando e da quale direzione provengono. Il Linde Safety Guard è un sistema evoluto che può agire anche sulla velocità del mezzo, una delle cause principali di incidenti. I mezzi dotati di questo sistema, infatti, attraverso il “Marker di zona”, possono

definire le aree in cui gli operatori dei mezzi dovrebbero rallentare, così che quando il carrello entra in queste zone, il sistema riduce automaticamente la velocità. Tra gli altri sistemi di sicurezza che Linde ha esposto a Milano ci sono anche i Led stripes, segnali luminosi di differenti colori e che si accendono a seconda della direzione di marcia per segnalare l’arrivo del mezzo; i BlueSpot, luci a Led di colore blu, che proiettano sul terreno l’approssimarsi del carrello e segnalano ai pedoni la presenza del mezzo; il Linde Truck Spot, il Linde Safety Pilot, molto utile per evitare ribaltamenti poiché aiuta a definire il peso ottimale del carico rispetto al modello del carrello e l’altezza massima che possono raggiungere le forche e le telecamere.

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Visto a Intralogistica > Linde Material Handling

Intervista a Emanuele Triulzi, Product Manager Linde A INTRALOGISTICA abbiamo incontrato Emanuele Triulzi, Product Manager Linde, che ha confermato la vocazione Linde di offrire soluzioni a 360 gradi in tema di logistica. «Da semplici produttori di carrelli, in questi ultimi anni ci siamo evoluti ampliando la nostra gamma prodotti. L’esigenza del cliente non è più solo quella di avere il carrello ma acquistare un servizio: questo ha fatto sì che la nostra gamma si sia ampliata e siamo in grado quindi oggi di fornire tutto quello che è necessario per la logistica interna.» Quali sono le novità riguardo la logistica? «In particolare per quanto riguarda i mezzi ci siamo dotati di una gamma molto innovativa che riguarda l’automazione – quindi carrelli automatici – tramite una tecnologia che non propone nessun concorrente: è la tecnologia di navigazione laser, dunque senza infrastrutture necessarie. Il carrello si muove nell’ambiente non facendo affidamento a sensori (che devono essere dapprima installati e poi manutenuti regolarmente), bensì tramite laser, che rileva le infrastrutture presenti nell’ambiente quindi una volta mappato l’ambiente il carrello si muove in autonomia in base alle missioni che deve compiere.» Una dinamica senza infrastrutture: nessuna manutenzione, giusto? Ma come si può modificare il percorso? «Non avendo bisogno di appoggiarsi a infrastrutture o strutture aggiuntive, la manutenzione è davvero minima. Per quanto riguarda il cambio di percorso, l’automazione è rigida di per sé (il cliente programma un carrello che fa un lavoro da A a B) ma nel momento in cui il cliente ha bisogno di cambiare per-

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corso, questo sistema ci dà più flessibilità, appunto non si devono smontare strutture: basta riprogrammare velocemente il carrello e fargli fare il lavoro.» E in tema di sicurezza? «Questo carrello può essere utilizzato in qualsiasi momento in manuale e posso lavorare in ambiente misto quindi anche con persone: è dotato di tutti i dispositivi di sicurezza che garantiscono ottima affidabilità, dispositivi nati dall’esperienza acquisita con le macchine manuali.» In merito all’energia come si sta muovendo Linde? «Per quanto riguarda l’energia abbiamo lanciato una gamma di batterie al litio molto affidabili, sicure e innovative, che sono integrate nel carrello e dialogano con esso garantendo sicurezza e prestazioni ottimizzate in base all’utilizzo. Il litio è molto importante perché dà una serie di vantaggi al cliente: per esempio, poter gestire le ricariche del carrello come se fosse un telefonino.» Che autonomia ha? «Non parliamo tanto di autonomia quanto di possibilità di ricaricare il car-

rello in modo molto veloce, quindi non ho necessità di avere una grande autonomia perché ogni volta che faccio una pausa, anche breve, posso metterlo sotto carica, comprendo così anche i 3 turni di lavoro. Mentre prima avevo necessità di 3 batterie al piombo perché per ricaricarle ci volevano 8 ore, ora invece in 10 minuti di ricarica guadagno anche mezz’ora di lavoro. Ogni volta che faccio una pausa attacco il carrello quindi non ho bisogno di molta autonomia, molto rapidamente posso ricaricarlo e con tante piccole ricariche posso sopperire anche ai 3 turni di lavoro.» Ma in questo modo non cala drasticamente la vita della batteria? «Le batterie piombo acido normali arrivano fino a 1500 cicli di vita: ogni volta che la metto sotto carica perdo un ciclo, anche se non la carico completamente. Invece il litio accetta le ricariche di biberonaggio e permette di fare dalle 2500 alle 4000 ricariche complete: è più del doppio rispetto ad una batteria al piombo. Uno dei vantaggi di questa tecnologia è proprio la durata della vita della batteria rispetto al piombo.»


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Quindi quanto dura un carrello? «Solitamente la vita media di un carrello è di 5 anni, data proprio dalla batteria al piombo (mediamente i 1500 cicli si esauriscono in 5 anni). Dipende dal tipo di uso, ma con la batteria al litio è possibile riuscire ad usare un carrello anche 10 anni. Quindi è una tecnologia notevolmente vantaggiosa, anche perché non ha emissioni ed è molto più compatta delle batterie al piombo: nelle stesse dimensioni di una batteria al piombo ci posso fare stare il doppio dell’energia, quindi il doppio della durata nello stesso ingombro perché la densità energetica è più alta.» La tecnologia laser è sicura? «Noi dobbiamo rispondere alle normative rigide per quanto riguarda la sicurezza, soprattutto se lavoriamo in ambienti misti. Quando i nostri carrelli vedono una persona rallentano e, a differenza di altre tecnologie che obbligano l’operatore a riarmare manualmente il carrello, fino ad una certa distanza il nostro carrello accetta che l’uomo si possa spostare e riparte gradualmente senza perdere tempo per aspettare che venga qualcuno a riarmarlo. Quindi dotiamo i nostri carrelli di due laser anteriori che incrociano il proprio raggio e un laser posteriore. Se dovesse frapporsi qualcuno tra il pallet e le forche il carrello si interrompe, cosa che non è neanche richiesta dalle normative, ma noi abbiamo deciso di equipaggiare comunque i nostri carrelli di questa funzionalità per essere più produttivi anche in inforcamento. In termini di sicurezza, di recente abbiamo lanciato accessori interessanti che consentono all’operatore del carrello di rilevare le persone anche se non sono alla vista dell’operatore stesso. Le persone presenti nell’ambiente di lavoro sono dotate di un dispositivo che dialoga con delle antenne poste sul carrello. Solitamente i carrelli vengo-

no equipaggiati con questi prodotti da aziende terze, noi abbiamo lanciato un prodotto nostro completamente certificato, integrato con il carrello e la nostra tecnologia consente di avere una precisione di 10 cm che le altre tecnologie radio più economiche non consentono di avere. Dovendo proteggere l’uomo abbiamo creato un prodotto molto affidabile. Sempre in tema di sicurezza abbiamo lanciato anche una serie di nuove luci tra cui il Truck Spot che proietta a terra un segnale di pericolo avvertendo, in uscita dalle scaffalature dove ci sono angoli ciechi, le persone che transitano dell’arrivo di un carrello. Abbiamo aggiunto anche una serie di luci anteriori a LED che danno più visibilità all’operatore stesso.» Per quanto riguarda la digitalizzazione? «Abbiamo Connect: un sistema di rilevazione dell’utilizzo del carrello che può trasmettere i dati di funzionamento e

poi abbiamo la fornitura di tutti gli accessori per l’allestimento del magazzino (scaffalature, sistemi di handling automatico, software di magazzino, sistemi di autoidentificazione della merce o localizzazione del carrello).» Il prodotto più venduto in Italia? «Il carrello frontale elettrico, noi abbiamo la serie 386. È molto compatto e prestante, 48 Volt. Abbiamo celebrato alla fine dell’anno scorso la produzione a livello mondiale del 111.111esimo carrello quindi siamo molto orgogliosi e anche i nostri clienti lo apprezzano. Il 386 si differenzia dalla concorrenza perché ha i cilindri di brandeggio in alto, il che garantisce maggior stabilità del carico quindi maggior produttività e anche la possibilità di costruire un montante più snello che possa permetter una maggiore visibilità all’operatore. Nei test che abbiamo fatto con i carrelli della concorrenza si è posizionato sempre molto bene sia in termini di produttività sia in termini di consumi.»◀

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