MT n.4 | Maggio 2018

Page 1

Anno XXX n.4 | Maggio 2018

Kramer Una nuova dimensione in movimento

IA è i S ia r d S ed e n t U I m ar R SC ia P ed TT M C

a um ba

Simex al bauma CTT Alla conquista dell’Est

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

Kohler La rivincita del diesel

Fiere

Prospettiva Mosca

Dopo l’Intermat di Parigi dello scorso aprile, gli occhi sono puntati sul bauma CTT Russia (5-8 giugno): un mercato, quello dell’Est Europa, che può riservare sorprese a coloro che sapranno interpretarlo



CON TE PER IL TUO BUSINESS

mag .news

WEB MAGAZINE La dinamicità della notizia non può prescindere da un approccio linguistico in grado di adeguarsi alle necessità del web

NEWSLETTER La newsletter di S.C.I. diventa un veicolo per il tuo brand message grazie al nostro database costantemente aggiornato dI oltre 45mila contatti

COMUNICAZIONE INTEGRATA Social, video e molto altro: scopri la proposta digital di SCI

SEGUICI S.C.I. si rinnova attraverso una proposta web dinamica e integrata. La versione digitale delle riviste si proporrà come uno strumento di quotidiano richiamo per gli esperti del settore: news in formato snello, ripensate per il web. Una struttura arricchita con l’aggiunta di materiale fotografico, audio e video. Un magazine che si rivolge a tutto il mondo - grazie alla versione in inglese - e studiato per la massima resa responsive, adeguato dunque ai supporti mobile.

www.scimag.news OMMERCIO

talia


000_COVER_MT_ENG.indd 1

13/05/18 17:20

Are you ready? bauma CTT Russia

Simex at

Wirtgen Group A firm foundation

IA

Seen at Intermat China Construction Machinery

a um ba

C

T

is S ia er S ed rtn U I m Pa R SC dia T e M

Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Silvia D’Avola, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Nino Venieri Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 60,00 Estero: € 90,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Tel. +39 0542 22601 E-mail: advertising@scimedia.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

Fiere

Prospettiva Mosca

Dopo l’Intermat di Parigi dello scorso aprile, gli occhi sono puntati sul bauma CTT Russia (5-8 giugno): un mercato, quello dell’Est Europa, che può riservare sorprese a coloro che sapranno interpretarlo

000_COVER_IV_MT_N4.indd 4

13/05/18 17:41

News > Le brevi a cura della redazione

p. 6 Focus macchina > Kramer 8155

Preview fiere > bauma CTT Russia 2018

Appuntamento a Mosca di Sandro Tozzi

p. 20

Una nuova dimensione in movimento di Porfirio Ferrari

p. 44

Visto a Intermat 2018 > Kohler

Preview fiere > SPS IPC Drives Italia 2018

SPS: l’appuntamento annuale con l’automazione e il digitale per l’industria di Sandro Tozzi p. 22

La rivincita del diesel di Manuela Cortesi

p. 48

MT Storia > L’escavatore

E arrivò lui: l’escavatore di Silvia D’Avola con la collaborazione di Nino Venieri

p. 24 Visto a Intermat 2018 > Mecalac

Preview bauma CTT Russia 2018 > Simex

Alla conquista dell’Est di Manuela Cortesi

In prova a Intermat di Miriam Spada

p. 52

p. 30

Visto a Intermat 2018 > CASE

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese

CASE: la danza di Intermat di Umberto Piagnoni

Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

Attrezzature > Cangini

Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/07/1989 Iscrizione ROC: 29737

Year XXX n.4 - May 2018

Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it

Kohler La rivincita del diesel

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

The international construction equipment and technology industry will meet at bauma CTT RUSSIA in Moscow from June 5 to 8, 2018. Moscow will again become the scene for Russia’s most important trade fair for construction technology

bauma CTT Russia booth 13-429

p. 4

Kramer Una nuova dimensione in movimento

IA è i S ia r d S ed tne U I m ar R SC ia P ed TT M C

Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it

a um ba

Anno XXX n. 4 | maggio 2018

Simex al bauma CTT Alla conquista dell’Est

n.4 | Maggio 2018

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

Sommario Editoriale di Manuela Cortesi

Anno XXX n.4 | Maggio 2018

p. 36

La sicurezza si fa in quattro sui nuovi attacchi rapidi Cangini di Umberto Piagnoni p. 42

L’evento > Volvo

Dumper rigidi firmati Volvo di Miriam Spada

p. 58

Visto a Intermat 2018 > Yanmar

Pronti alla Stage V di Miriam Spada MT – Rivista Italiana del Movimento Terra SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italy P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

p. 62

Focus macchina > JCB 19C-1 E-TEC

Un mini elettrico firmato JCB di Porfirio Ferrari

p. 66


CM SICURMATIC D.E. ATTACCO RAPIDO

DOPPIO EFFETTO Modelli idraulici con doppio effetto di serie

INDICATORE DI AGGANCIO Indicatore visivo che mostra lo stato di aggancio

SICURA ANTERIORE Sicura anteriore che blocca il perno aumentando la sicurezza dell’aggancio


Editoriale

Cinesi dappertutto di Manuela Cortesi

A

Intermat erano tanti, tantissimi. Diversi portavoce autorevoli con i quali poter dialogare, tra cui la China Construction Machinery Association. Marchi più o meno noti, e l’impressione di una marea che ci ha già sommerso. Sono affamati, entusiasti e fanno business. E sarà un caso, ma la stessa CCMA a maggio parla di una notevole crescita delle vendite registrata nel mese di aprile dei maggiori produttori di escavatori cinesi. I 25 principali produttori di escavatori del Paese hanno venduto infatti 26.561 macchine escavatrici, una crescita dell’84,5% su base annua, a fronte di un aumento del 78,9% rispetto a marzo. Sono 25mila gli escavatori venduti nella stessa Cina, mentre sono le macchine vendute all’estero a essere raddoppiate numericamente: oltre 1.500 macchine. Intermat effect? In totale, nel periodo gennaio-aprile sono stati venduti in Cina ben 86.622 escavatori, in aumento del 57,9% rispetto all’anno precedente. Vogliono vendere di più, e ci stanno riuscendo. Si adeguano alle normative come possono, e dove non ci riescono o non han-

4  MT > n. 4 - maggio 2018

no convenienza, cambiano mercato. E hanno fame di tecnologia: hanno capito, al contrario di tanti piccoli e medi produttori italiani ed europei, che stare al passo non è più un’eccellenza per pochi virtuosi, ma una necessità di sopravvivenza. Non per niente al CeMAT – Hannover, la fiera tecnologicamente più interessante dal punto di vista delle innovazioni e del tech, svoltasi parallelamente a Intermat – i dati ufficiali parlano chiaro: dei 210.000 visitatori complessivi, oltre 70.000 – pari al 30 per cento – erano di provenienza estera, e al primo posto tra i Paesi di provenienza, guarda un po’, c’è la Cina, con 6.500 visitatori. E intanto in patria la XCMG – uno tra i principali costruttori di macchinari cinesi, ha costruito (il lancio proprio ad aprile) un escavatore idraulico da 700 tonnellate: il più grande escavatore mai realizzato in Cina. L’enorme macchina ha una lunghezza complessiva di 23,5 m e può scavare più di 50 tonnellate di materiale alla volta. Insomma la Cina marcia veloce, e il picco negativo del -41% (2015) del mercato cinese sembra davvero allontanarsi, la marea ci ha già sommersi. Sapremo nuotare?◀

*fonti: http://www.samoter.it/it/cina-eindia-giganti-asiatici-dell-edilizia http://www.xinhuanet.com/ english/2018-05/07/c_137161433.htm https://www.constructionkenya. com/5415/xcmg-china-hydraulic-excavator/


MT • 2017 Media Kit

h t r a e

KEEP ON MOVING! Nuovi magazine. Un nuovo sito.

La professionalità di sempre.

Le riviste tradizionali e una nuova proposta digital integrata: web, social, newsletter. MOVIMENTO TERRA, RICAMBISTICA, SOLLEVAMENTO, PERFORAZIONI E FONDAZIONI

OMMERCIO

talia

mag .news

www.scimag.news


News > Le brevi

Scania

Scania implementa il “platooning” a guida semi-autonoma su strade pubbliche Scania ha annunciato un accordo di partnership con la società finlandese Ahola Transport per l’implementazione di nuove tecnologie di trasporto sulle strade del Nord. Si tratta del primo accordo con clienti in Europa per dare vita ad un plotone di veicoli a guida semiautonoma su strade pubbliche. La partnership si focalizzerà anche sullo sviluppo di nuove tecnologie di trasporto per l’assistenza alla guida Ahola Transport utilizzerà i veicoli e la tecnologia Scania sulle autostrade finlandesi per testare un plotone a guida semi-autonoma formato da tre o più veicoli connessi. Durante questi test, i conducenti saranno a bordo di tutti i veicoli. A controllare l’intero plotone però, sarà esclusivamente il conducente del primo veicolo mentre gli altri mezzi saranno a guida autonoma. Al fine di implementare nuove tecnologie di trasporto, è necessario che di pari passo ci sia accettazione pubblica e che vengano fatti passi avanti dal punto di vista della legislazione. Test in situazioni di traffico reali e con condizioni meteorologiche variabili sono quindi di fondamentale importanza. Questo accordo rappresenta un passo avanti determinante per far sì che il platooning a

guida semi-autonoma diventi una realtà commercialmente percorribile. Hans Ahola, CEO di Ahola Transport ha sottolineato: «Per noi è importante migliorare la situazione lavorativa dei nostri conducenti di veicoli grazie all’utilizzo di nuove tecnologie. Le soluzioni pianificate ci consentono di soddisfare le aspettative del cliente sia nel rispetto degli obiettivi ambientali che per quanto riguarda la richiesta di consegne più rapide. Abbiamo acquistato il nostro primo veicolo Scania nel 1959, da qui è iniziata una collaborazione che siamo felici di incrementare grazie all’implementazione di nuove soluzioni di trasporto». In combinazione al platooning, le nuove funzioni di assistenza alla guida garantiranno consegne puntuali grazie

ad una pianificazione ottimizzata delle tratte e ad una maggiore efficienza del trasporto. Effetti positivi dal punto di vista ambientale sono garantiti sia dall’ottimizzazione dei flussi di traffico che dalla minor resistenza aerodinamica ottenuta grazie al plotone di veicoli che garantisce minori consumi e, di conseguenza, una riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Queste nuove tecnologie hanno anche il potenziale di migliorare il ruolo del conducente di veicoli industriali. Dato che l’intero plotone è guidato dal primo veicolo, gli autisti dei mezzi successivi hanno la possibilità, per esempio, di svolgere mansioni amministrative. Con una regolamentazione maggiormente flessibile dei tempi di guida e di riposo, questo aprirebbe nuove opportunità ai conducenti che effettuano tragitti lungo raggio, consentendo loro di rientrare a casa ogni sera invece di dormire a bordo del veicolo. «Ahola Transport è un’azienda all’avanguardia che ha scelto la via della digitalizzazione per ottimizzare le operazioni di trasporto e la pianificazione delle rotte», ha evidenziato Anders Dewoon, Director of New Business Solutions di Scania. «Con partner come Ahola Transport, abbiamo la possibilità di testare nuove tecnologie che faranno parte di un futuro ecosistema di trasporto per verificarne l’efficacia e la sicurezza».

6  MT > n. 4 - maggio 2018


R

A Quality Filtration Company

FAI FILTRI: DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO

Domani è un altro giorno per le macchine del movimento terra. Un giorno impegnativo come tutti gli altri, un giorno che richiede la massima efficienza di uomini e mezzi e che si svolge in condizioni non di rado avverse. Fai Filtri lo sa e da sempre offre la massima collaborazione ai propri clienti per risolvere i problemi, aderire a nuove richieste progettuali, rispettare con rigore assoluto la consegna di prodotti e ricambi. Potete contare su Fai Filtri, tutti i giorni. Fai Filtri: A Quality Filtration Company

Serie Oleodinamiche CS, CTT, CSP, CSG, CSD, filtri e cartucce per linee di aspirazione, ritorno e mandata d’impianti idraulici, con filtrazione fino a 3 micron assoluti e portate fino a 360 ltmin.

vedi di più: www.faifiltri.it


News > Le brevi

case

CASE nomina il nuovo Business Director per l’Europa del Sud con responsabilità per Francia, Italia, Spagna e Portogallo CASE Construction Equipment ha annunciato la nomina di Thierry Aubry a Business Director per l’Europa meridionale. Nel suo nuovo ruolo, sarà responsabile di mercato per Francia, Italia, Spagna e Portogallo. Porta in CASE sia la sua grande esperienza di direttore generale, maturata presso le filiali di grandi società europee, sia quella nei

settori delle vendite e del marketing. Aubry vanta una profonda conoscenza del settore delle macchine movimento terra e dei mercati dell’Europa Occidentale. L’ultima posizione ricoperta è stata quella di vicepresidente dell’area mediterranea di Hiab, fornitore di attrezzature per la movimentazione di carichi su strada.

WOLF

WOLF lancia 4 nuovi oli motore per entrare nell’era delle specifiche API CK-4 E FA-4 Wolf è orgogliosa di presentare i nuovi 4 oli motore inseriti nella sua gamma destinata ai mezzi heavy-duty. Questi innovativi oli motore sono formulati per soddisfare le esigenze specifiche delle moderne flotte di mezzi pesanti, quali intervalli di cambio olio prolungati, maggiore tempo di attività del veicolo e consumi ridotti.

Prodotti eccellenti per un mercato in evoluzione Edilizia, costruzione, trasporto e heavy-duty sono settori in continua evoluzione. I veicoli moderni operano in condizioni di guida diverse, spingendo i costruttori a sviluppare nuovi tipi di motori per rispondere alle rinnovate esigenze. Le dure condizioni riscontrate all’interno delle moderne geometrie motore hanno portato alla formulazione di nuovi requisiti per l’olio, quali maggiore resistenza all’ossidazione, ridotto intrappolamento di aria nel lubrificante, maggiore resistenza al taglio e minori consumi.

8  MT > n. 4 - maggio 2018

Nuove specifiche API Il settore della lubrificazione traduce le nuove tendenze di mercato in un insieme di nuove normative atte a garantire ai consumatori finali la costante protezione delle loro flotte durante le operazioni di ogni giorno. L’American Petroleum Institute (API) ha creato due nuove specifiche per i lubrificanti volte a soddisfare le esigenze dei motori moderni: API CK-4 e API FA-4. Gli oli motore che soddisfano queste specifiche trovano applicazione su un’ampia gamma di veicoli presenti nelle moderne flotte di mezzi pesanti: • Motori diesel ad alte prestazioni dotati di EGR, SCR, DPF e / o DOC • Motori diesel ad aspirazione naturale e turbocompressi • Camion leggeri e pesanti per il trasporto su strada • Settori off-highway quali costruzioni, agricoltura, attività estrattiva

Quattro nuovi prodotti CK-4 e FA-4 I quattro nuovi oli motore proposti da Wolf, in grado di soddisfare le specifiche API CK-4 e FA-4. I tre oli che soddisfano la specifica API CK-4: OFFICIALTECH 10W30 MS EXTRA, OFFICIALTECH 15W40 MS EXTRA e OFFICIALTECH 5W30 UHPD EXTRA - sono retro-compatibili e progettati per rinvigorire sia i motori che sono stati sottoposti a manutenzione con oli CJ-4, sia i motori moderni che necessitano di una protezione eccellente. Tutti questi prodotti sono specializzati e, nel contempo, hanno un’ampia possibilità di applicazione in quanto soddisfano specifiche esigenze quali intervalli di cambio olio prolungati o aumento del tempo di attività del veicolo. L‘olio motore OFFICIALTECH 5W30 UHPD EXTRA FE, che soddisfa la specifica API FA-4, è un olio ad alta efficienza, concepito per consentire ai moderni motori di funzionare con un consumo ridotto di carburante offrendo una protezione completa del motore.


Soluzioni innovative per migliori prestazioni

Efficienza e risparmio energetico. Le soluzioni elettroniche

gli ultimi standard di sicurezza e tecnologia, sono modulari

di Bosch Rexroth sono realizzate con lo scopo di garantire

e di facile installazione.

maggiore efficienza e risparmio energetico per le vostre macchine mobili.

Con Bosch Rexroth scegli prestazioni, affidabilitĂ

I componenti elettronici di Bosch Rexroth, progettati secondo

e innovazione.

www.boschrexroth.it/mobile-electronics


News > Le brevi

INTERMAT 2018

INTERMAT 2018: una ventata di innovazioni con un riflesso positivo sul business L’edizione 2018 del salone internazionale dell’edilizia e delle infrastrutture si è svolta in un’atmosfera effervescente, confermando le prospettive di crescita di un settore guidato dall’innovazione e decisamente orientato al futuro. 173.300 visitatori, di cui il 30% internazionali, provenienti da 160 paesi e 1.400 espositori si sono riuniti nonostante l’attuale contesto francese sia contrassegnato da agitazioni sociali Inaugurato il 23 aprile da Bruno Cavagné, presidente della FNTP (Fédération Nationale des Travaux Publics- Federazione Francese dei Lavori Pubblici) e dai rappresentanti industriali del settore (CECE, CISMA, SEIMAT...), INTERMAT Paris si è svolto fino al 28 aprile presso il Parc des Expositions di Paris-Nord Villepinte sotto il segno della ripresa e in un clima molto favorevole per gli affari. Le imprese edili, i produttori, i fornitori di attrezzature e soluzioni, i noleggiatori e i distributori della zona EMEA hanno potuto verificare concretamente questa tendenza positiva.

10  MT > n. 4 - maggio 2018

«In questa edizione la realizzazione del nuovo servizio di business meeting ha ottenuto un grande successo, con oltre 3.000 contatti registrati, che testimoniano la ritrovata vitalità del mercato e l’importanza di mettere in contatto la domanda e l’offerta», sottolinea Isabelle Alfano, Direttrice del salone. Cosa che confermano anche gli espositori del salone: «Avendo concluso alcune vendite sul posto, il salone si è rivelato un successo commerciale in un clima particolarmente positivo, sulla scia della situazione economica attuale. Per noi, in qualità di costruttori in Francia e in Europa, il salone IN-

TERMAT rappresenta una vera e propria vetrina del nostro know-how.» Martin Schickel, Direttore generale di Liebherr-France SAS. «L’edizione 2018 di INTERMAT è stata molto positiva per il gruppo Fayat e per l’insieme dei suoi marchi, uno dei migliori Intermat da quando partecipiamo. Una prima tendenza è rappresentata da una forte progressione dei visitatori al nostro stand, progressione a 2 cifre rispetto al 2015, con una proporzione significativa di visitatori stranieri e una forte partecipazione di grandi gruppi francesi (Colas, Eurovia, Eiffage). I nostri 2 “digital corners“, che presentavano le nostre soluzioni digitali di servizi, hanno riscontrato un grande successo, in particolare il cinema in 3D che mostrava la nostra soluzione TRX 100% premiata agli INTERMAT Innovation Awards,» ha dichiarato Stéphane Guillon, Direttore Marketing & Comunicazione Gruppo FAYAT. «Per Komatsu, l’edizione 2018 di INTERMAT si è rivelata davvero riuscita. Grazie a questa edizione, abbiamo potuto riaffermare il nostro impegno totale con il mercato francese e africano. Presentando le nostre ultime innovazioni abbiamo anche avuto l’opportunità di suscitare notevole interesse presso numerosi visitatori che sono venuti a trovarci,» ha dichiarato Naser Memic Rendon, Responsabile Marketing & Comunicazione Gruppo KOMATSU.


www. scimag.news

L’innovazione e le nuove tecnologie al centro degli scambi Attraverso i quattro poli di competenza (Movimento terra & Demolizione; Strada, Industria dei materiali & Fondazioni; Edilizia & Filiera del calcestruzzo; Sollevamento, Movimentazione & Trasporto), i tre nuovi villaggi tematici (Villaggio Start-up; Villaggio Building Smart; Villaggio Demolizione & Riciclaggio) e i cicli di conferenze e workshop, le innovazioni sono state per tutta la settimana il cuore pulsante di INTERMAT. Automazione delle attrezzature, guida assistita, elettromobilità, robotizzazione, esoscheletro, BIM... il salone ha valorizzato l’introduzione degli strumenti digitali e delle nuove tecnologie in tutte le fasi della costruzione, il miglioramento della performance delle attrezzature e materiali. Per la prima volta start-up, PMI e grandi aziende hanno potuto sviluppare, in spazi dedicati, sinergie in termini di riciclaggio, mobilità, connettività, sicurezza, decostruzione e modularità delle opere... e dimostrare la propria creatività per il futuro sviluppo a livello territoriale in termini di efficienza e rispetto dell’ambiente. Dal cobot-esoscheletro che consente di ridurre gli sforzi e i disturbi muscolo-scheletrici, al calcestruzzo connesso per accedere a tutti i dati e garantire la tracciabilità delle opere, dalle piastrelle luminose decorative e interattive con l’ambiente agli altoparlanti connessi in calcestruzzo... la creatività dei giovani talenti è stata riconosciuta dai visitatori. Rolland Melet, CEO di 360SmartConnect, specialista del calcestruzzo connesso, conferma l’entusiasmo dei congressisti: «Abbiamo trovato dei potenziali clienti interessati, dei futuri partner e abbiamo diffuso il messaggio seguente attraverso il portavoce del Forum World Of Concrete Europe: il

mondo cambia, possiamo non subire questo cambiamento ma essere attori interconnettendoci reciprocamente».

INTERMAT DÉMO: lo spettacolo delle attrezzature da cantiere in azione Con un’estensione di circa 30.000 m2, l’area esterna dedicata alle dimostrazioni delle nuove attrezzature edili, testate in condizioni reali di utilizzo, ha attirato una vera e propria folla. Le dimostrazioni dinamiche delle terne, mini escavatori, pale caricatrici, livellatrici, benne, frantumatori, attrezzature e macchinari per la demolizione hanno sedotto i visitatori con la loro presentazione spettacolare, le loro performance tecnologiche e ambientali, ma anche le loro grandi evoluzioni in termini di sicurezza e produttività.

INTERMAT Rental Day: le prospettive future del mercato del noleggio Il Rental Day, giornata dedicata al mercato del noleggio, il 26 aprile ha riunito circa 200 persone per discutere delle prospettive di sviluppo e delle mutazioni in atto nel settore. Gérard Deprez, Presidente di LOXAM ha inaugurato la tavola rotonda “Essere noleggiatore fra 10 anni“, dedicata alle grandi evoluzioni del prossimo decennio attraverso l’ana-

lisi comparativa fra i diversi operatori francesi e internazionali.

World Of Concrete Europe: un panorama delle ultime tendenze La 2a edizione del salone interamente dedicato alla Filiera del Calcestruzzo, che si è svolto in contemporanea a INTERMAT Paris, ha riunito 200 espositori. La combinazione di uno spazio espositivo, di una serie di conferenze e di un’area dimostrativa ha consentivo ai visitatori di scoprire l’offerta innovativa della filiera, da monte (materiali, prodotti e additivi) a valle (calcestruzzi decorativi, rivestimenti, intonaci, ingegneria e servizi). Gli otto settori integrati al polo “Edilizia & Filiera Calcestruzzo“ e il ciclo di quindici conferenze del Forum “Il contributo del calcestruzzo alle nuove sfide collettive“ hanno consentito di realizzare una panoramica delle ultime tendenze del mercato europeo. La tavola rotonda animata da Thierry Huygues-Beaufond, responsabile dell’Unità Infrastrutture e metodi di costruzione presso la Société du Grand Paris, per presentare i cantieri del Grand Paris Express, ad integrazione del modello digitale in 3D esposto, ha registrato il tutto esaurito. La prossima edizione di INTERMAT Paris si svolgerà nel 2021.

MT > n. 3 - maggio 2018  11


News > Le brevi

topcon

Topcon presenta un nuovo sistema modulare 3D per il controllo delle macchine escavatrici finalizzato a migliorare la produttività Topcon Positioning Group presenta un nuovo sistema 3D per il controllo macchine, studiato appositamente per offrire una soluzione aftermarket nel settore dello scavo più veloce, modulare e facile da aggiornare: stiamo parlando dell’X-53x. «Il sistema è dotato di ricevitori GR-i3 completamente integrati per il posizionamento preciso del braccio, dell’asta e della benna, in qualsiasi momento. Prevede inoltre il controller MC-X1 che permette la compatibilità con tutti i marchi e modelli di escavatori e offre una piattaforma di controllomacchina personalizzabile per soddisfare future richieste progettuali», ha affermato Murray Lodge, Vice Presidente senior e Direttore generale della Business Unit Construction di Topcon. «L’X-53x ottimizza la produttività del vostro escavatore fino al 30% in più rispetto alle macchine prive di sistema 3D.» Il GR-i3 è progettato come un ricevitore GNSS integrato e antenna tutto in uno, per ottenere elevate prestazioni anche in condizioni ambientali difficili. Il sistema è studiato per essere facilmente aggiornabile in funzione delle esigenze di scavo future, man mano che la tecnologia si rende disponibile.

«Considerando il nostro costante impegno per rendere le nostre soluzioni sempre più veloci ed efficienti, questo sistema è stato creato nell’ottica di una transizione agevole verso qualsiasi sviluppo si presenti nel tempo, migliorando consistentemente la produttività già oggi. I clienti che utilizzano il sistema Topcon 2D X-52i possono aggiornarsi facilmente all’X-53x; basta infatti aggiungere i ricevitori GR-i3 per ottenere una soluzione 3D. Quando saranno disponibili le tecnologie del futuro, il sistema X-53x potrà essere adattato in maniera rapida ed efficace», ha affermato Lodge.

Osservatorio ASCOMAC CRESME

Dal CRESME i dati del primo trimestre 2018 L’Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine-Ascomac, registra nel 1° trimestre 2018 l’ennesimo e forte segnale: il mercato interno di macchine movimento terra e lavori stradali, con 2.719 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, cresce rispetto alle vendite realizzate nel 1° trimestre 2017 del +27,4%. Rispetto al mercato registrato nel 1° trimestre 2014, anno d’inizio della ripresa del mercato, le macchine crescono quasi del doppio (+95,6%), ma anche rispetto al 1° trimestre 2011 la crescita è notevole e pari al +19,3%. Dal 2014 in poi, costantemen-

12  MT > n. 4 - maggio 2018

te, il mercato ha recuperato gran parte delle perdite realizzate in questi anni di pesante crisi tanto che la totalizzazione dei dati trimestrali raccolti nel 2017, pari a 12.769 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, aveva superato del +15,0% il dato del 2016, del +39,9% quello del 2015, ma già superato anche del +18,9% le vendite/noleggi registrati nel 2011, anno in cui erano state rilevate 10.741 macchine. «I significativi ed incoraggianti incrementi del nostro mercato delle macchine per costruzioni e stradali», afferma l’ing. Ruggero Riva Presidente di Ascomac Confcommercio Imprese per l’Ita-

lia, «dimostrano il coraggio e la volontà dei nostri Imprenditori, anche aiutati da importanti agevolazioni fiscali, di volere procedere a un rapido svecchiamento dei loro parchi macchine e delle flotte noleggio dopo anni di mancati investimenti per la crisi devastante che ha colpito duramente il settore. Ora però attendiamo dal nuovo governo un concreto piano di investimenti nel settore delle costruzioni in indispensabili infrastrutture, in un piano straordinario di manutenzioni stradali, nel recupero delle aree degradate, dopo che da anni gli investimenti pubblici in questi settori strategici si sono attestati sui minimi storici.»


www. scimag.news

Volvo Trucks

Volvo Trucks presenta il secondo camion elettrico in tre settimane

Appena tre settimane dopo aver presentato il suo primo camion totalmente elettrico, il Volvo FL Electric, Volvo Trucks amplia ulteriormente la sua gamma di prodotti con un altro veicolo elettrico. Il Volvo FE Electric è progettato per le operazioni più pesanti, come il trasporto dei rifiuti e la distribuzione in contesto urbano, con peso a terra fino a 27 tonnellate. Le vendite inizieranno in Europa nel 2019 «L’introduzione del Volvo FE Electric completa la gamma di veicoli elettrici per le operazioni in ambito urbano e ci consente di fare un altro strategico passo avanti nello sviluppo di un’offerta completa di soluzioni di trasporto elettrificate. Tutto questo apre le porte a nuove forme di collaborazione con le città, volte a migliorare la qualità dell’aria, a contenere l’inquinamento acustico e a ridurre la congestione nelle ore di punta: infatti, in assenza di rumore ed emissioni allo scarico, le operazioni commerciali potrebbero essere spostate alla mattina presto o alla sera tardi», spiega Claes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks. Il primo Volvo FE Electric, un veicolo per la raccolta rifiuti con allestimento sviluppato insieme a Faun, allestitore di camion leader in Europa, sarà operativo all’inizio del 2019 ad Amburgo, la seconda città della Germania. «Amburgo, eletta Capitale verde europea nel 2011, lavora da tempo e con successo su molti fronti per favorire uno

sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, non ultimo nel settore dei trasporti, ambito nel quale gli autobus elettrificati di Volvo sono già attivi nella rete di trasporto pubblico. Da questa collaborazione sono nate esperienze e ambizioni che fanno della città di Amburgo un partner importantissimo per noi», dichiara Jonas Odermalm, Product Line Vice President per Volvo FL e Volvo FE di Volvo Trucks. Per Rüdiger Siechau, CEO di Stadtreinigung Hamburg, i camion elettrici possono portare enormi vantaggi alla città in termini di rispetto dell’ambiente. «Oggi, ognuno dei nostri 300 normali veicoli per la raccolta dei rifiuti causa ogni anno l’emissione di circa 31.300 kg di anidride carbonica. Un veicolo elettrico per la raccolta dei rifiuti con una batteria in grado di durare per un intero turno di otto/dieci ore rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica. Inoltre, c’è un altro vantaggio: Stadtrei-

nigung Hamburg genera elettricità a emissioni zero che può essere utilizzata per ricaricare le batterie». Il nuovo Volvo FE Electric sarà disponibile in più versioni, adatte a diversi tipi di operazioni di trasporto, ad esempio con la cabina Volvo con ingresso ribassato che, oltre a consentire di entrare e uscire con comodità, offre all’autista una visione ottimale del traffico circostante. Grazie alla rumorosità ridotta e all’assenza di vibrazioni, anche l’ambiente di lavoro migliora. È possibile ottimizzare la capacità della batteria in funzione delle singole esigenze e la ricarica può avvenire sia tramite la normale rete elettrica, sia con stazioni di ricarica rapida. “Le nostre soluzioni globali per i trasporti elettrificati sono progettate per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni cliente e di ogni città: infatti, oltre ai veicoli, offriamo supporto per ogni aspetto, dall’analisi degli itinerari all’assistenza e ai finanziamenti, tramite la nostra rete di concessionari e officine presenti in tutta Europa. Collaboriamo a stretto contatto anche con i fornitori delle infrastrutture di ricarica”, conclude Jonas Odermalm.

MT > n. 3 - maggio 2018  13


News > Le brevi

Cometto

Cometto ancora nello spazio: un nuovo veicolo speciale per la società Europropulsion S.A. Cometto, specialista nella costruzione di semoventi, veicoli industriali modulari e speciali, ha recentemente consegnato alla società aerospaziale Europropulsion S.A., in Guyana Francese, una piattaforma elettrica speciale: EMT 4/4 Il progetto si è concluso in collaborazione con Bisiach e Carrù S.p.A., l’azienda italiana leader nelle attività di robotica. Alla società è stato affidato l’incarico dell’assemblaggio orizzontale dell’accenditore e dell’ugello del P120C (booster ausiliario a combustibile solido di Ariane 6 e primo stadio del lanciatore Vega C attualmente in fase di sviluppo).

Piattaforma completamente elettrica con una portata tecnica utile di 40 t Questo speciale veicolo scelto da Europropulsion, si basa sulla serie EMT standard originale, una piattaforma semovente completamente elettrica progettato per la logistica pesante in-plant. Grazie ai suoi pneumatici cushion e alle sospensioni idrauliche, il veicolo può essere utilizzato sia in ambienti interni che esterni. Il semovente elettrico EMT 4/4 di Europropulsion S.A. ha una portata tecnica

14  MT > n. 4 - maggio 2018

utile di 40 t. Una caratteristica importante è il sistema di sollevamento parallelo idraulico e il sistema di supporto delle sfere flottanti con sistema di centraggio idraulico. Il sistema di avviso di collisione offre la massima sicurezza, il che rende il semovente ideale per l’uso all’interno di ambienti pirotecnici. La precisione di posizionamento di 3 mm e il sistema isostatico a quattro punti rappresentano ulteriori caratteristiche importanti per la massima precisione e sicurezza di trasporto.

La gamma EMT offre diverse configurazioni L’EMT 4/4 è equipaggiato di tre set di batterie LiFePO4 da 120 Ah / 48V, un BMS integrato (sistema di gestione della batteria) e un caricabatteria trifase 380V esterno ad alta frequenza. Il veicolo dispone di una guida ottica automatica con telecamere a infrarossi per il riconoscimento di tracce.

La serie Cometto EMT propone altre versioni: quella a 2 assi ha una capacità di carico di 18t e il modello a 3 assi di circa 28t. I veicoli EMT possono essere controllati tramite telecomando o con un sistema AGV a guida autonoma. La società Europropulsion SA controllata dall’italiana Avio e dalla francese Arianegroup assicura la cooperazione tra Francia e Italia sulle attività dello spazio civile attraverso lo sviluppo e la produzione in serie di motori a propellente solido di grandi dimensioni per i lanciatori europei Ariane e Vega sotto la direzione e la gestione dell’ESA (European Space Agency) basato sui contributi finanziari dei governi italiano e francese. Cometto ha prodotto veicoli speciali per le aziende aerospaziali fin dai primi anni ‘80, implementando nuove tecnologie anno dopo anno per produrre i veicoli migliori e più sicuri per questo settore di attività.


www. scimag.news

Doosan

Nuova opzione con predisposizione Trimble Ready® per gli escavatori Doosan Per soddisfare la crescente domanda di sistemi per il livellamento di precisione, Doosan Construction Equipment, in collaborazione con Trimble, ha introdotto per gli escavatori Doosan la nuova opzione con installazione in fabbrica Trimble Ready®. L’opzione Trimble Ready sarà disponibile direttamente in fabbrica attraverso Doosan Smart Solutions per consentire l’installazione dei sistemi di controllo del livellamento 2D e 3D Trimble® GCS900. Con il sistema di controllo del livellamento Trimble GCS900, l’operatore può accedere ai parametri della superficie, dell’inclinazione e dell’allineamento dell’area da livellare visualizzandoli su un display all’interno della cabina della macchina. Il sistema utilizza varie tecnologie (GNSS, GPS, laser, ultrasuoni o stazioni totali) per posizionare accuratamente la lama o

la benna in tempo reale, riducendo significativamente il materiale in eccedenza e migliorando la produttività e l’efficienza. Il sistema GCS900 mostra direttamente in cabina la planimetria del sito e i parametri di livellamento, in modo da consentire all’operatore di completare il lavoro più rapidamente e con una supervisione minima, ottenendo una finitura più precisa, ma con un numero ridotto di passaggi. Inoltre, non è necessario attendere che vengano realizzati rilievi e controlli del livellamento, garantendo così un lavoro eseguito a regola d’arte sin dalle prime fasi. Ciò riduce le necessità di rilavorazioni e di picchetti, modine e fili, con meno costi e meno rischi di errore. L’utilizzo di una piattaforma per il livellamento assistito standardizzata per l’intera flotta di escavatori consen-

te ai clienti di trasferire il sistema da una macchina all’altra e da un modello all’altro. Componenti flessibili e scalabili possono essere utilizzati su un’ampia varietà di macchine per ottenere un ritorno dell’investimento ancora più rapido. Il conseguente miglioramento della produttività riduce i costi di manodopera e aiuta i clienti a ottimizzare l’utilizzo dei materiali e i consumi di carburante. La partnership tra Doosan e Trimble consente ai clienti dei mercati europei di ordinare escavatori predisposti Trimble Ready e quindi pronti per un’installazione più rapida e semplice dei componenti dei sistemi Trimble GCS900 2D o 3D, senza necessità di saldature, riverniciatura, forature o smontaggi. Le centraline di controllo Trimble non sono incluse e devono essere acquistate direttamente dalla rete commerciale SITECH® di Trimble.

MT > n. 3 - maggio 2018  15


News > Le brevi

atg

GALAXY, debutto in grande stile A Intermat il marchio Galaxy ha debuttato in Europa con i nuovi pneumatici: Galaxy LDSR 300 E3/L3 per i caricatori gommati, MGSR 200 G-2 per le livellatrici, lo Yardmaster Radial IND-3 è per i carrelli elevatori d’alto tonnellaggio e lo HTSR-400 per i dumper Già ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, il marchio Galaxy ha debuttato a livello europeo a Intermat (Parigi, 23-28 aprile 2018) con una gamma ancora più ampia e completa in termini di misure e disegni dei battistrada per una vasta serie di macchine e applicazioni, una nuovissima gamma di pneumatici Radial OTR di prima categoria e un’accattivante immagine di brand rivisitata. Da oltre due decenni, il marchio Galaxy di ATG lavora fianco a fianco con i professionisti del settore edile, per offrire il massimo in termini di operatività nei settori portuali, edili e di movimentazione.

Nuova gamma Galaxy Radial OTR: gli pneumatici che aumentano la produttività, senza tempi di fermo

esigenze dei cantieri di lavoro ad alta movimentazione. La nuova gamma è stata ufficialmente lanciata in occasione di una conferenza stampa internazionale a Parigi, durante la fiera Intermat. Durante l’evento, sono stati svelati i nuovi modelli: Galaxy offre ora una gamma di pneumatici radiali ad alte prestazioni che promettono una migliore produttività e redditività. Galaxy LDSR 300 E3/L3 è specificamente costruito per i caricatori gommati che lavorano in condizioni estreme. Offre una resistenza superiore ai tagli e un minimo accumulo di calore, per una durata ottimale. MGSR 200 G-2 è progettato per le livellatrici: garantisce un’elevata trazione e stabilità.

Leader da decenni nel campo degli pneumatici off road e scelta preferita degli OEM, in occasione di Intermat 2018, Galaxy introduce per la prima volta in assoluto la sua gamma di pneumatici Radial OTR, appositamente realizzata per tenere il passo con le complicate

Galaxy LDSR 300 E3/L3 Specificamente costruito per i caricatori gommati che lavorano in cantieri dalle condizioni non facili grazie alla resistenza superiore ai tagli e al minimo accumulo di calore

16  MT > n. 4 - maggio 2018

Yardmaster Radial IND-3 è ideale per i carrelli elevatori d’alto tonnellaggio che eseguono cicli operativi più lunghi su superfici difficoltose e a velocità elevate. L’elevata trazione e il minimo accumulo di calore anche ad alta velocità fanno di HTSR-400 la scelta ideale per i dumper. La gamma Galaxy Radial OTR sarà disponibile nelle misure più popolari a partire dalla metà del 2018.

Una gamma migliorata di prodotti per applicazioni edili e industriali di Alliance Tire Group In occasione di Intermat 2018, Alliance Tire Group ha esposto un’ampia gamma di pneumatici per caricatori gommati,


www. scimag.news

MGSR 200 G-2 Progettato per le livellatrici: garantisce un’elevata trazione e stabilità

compattatori, terne, utility tractor, pale caricatrici, sollevatori a braccio, escavatori, carrelli elevatori, rimorchi per terminal e sollevatori telescopici. Protagonisti presso lo stand ATG sono stati i nuovissimi pneumatici Galaxy LDSR 300 e Galaxy HTSR 400, parte della nuova gamma Radial OTR, esposta al pubblico per la prima volta in assoluto. Sono stati inoltre in mostra i modelli bestseller in Francia: Galaxy Beefy Baby III, la scelta ideale per le applicazioni intensive su skidsteer; Hulk SDS, lo pneumatico in gomma piena per una durata insuperabile; Galaxy Yardmaster Ultra, lo pneumatico di prima categoria costruito per cerchi standard, per prevenire le rotture nelle attrezzature più esposte alle forature; Galaxy Yardmaster Ultra, il partner affidabile per carrelli elevatori sempre in funzione; Alliance 624, lo pneumatico radiale interamente in acciaio pronto ad affrontare operazioni estreme e scaricare con facilità il fango; Alliance 528 Dual Master, per una doppia resistenza; Alliance 392, lo pneumatico ad alta capacità di carico con elevata protezione da tagli e forature.

HTSR-400 Elevata trazione e il minimo accumulo di calore anche ad alta velocità

MT > n. 3 - maggio 2018  17


1 | N°1 | JANUARY 2018

IV_I_COP.indd 1

w

w w w.t ra c ma g . i t w

m ac .tr w eb w

e: sit

Kramer

n /e .it

ag

Kramer presents new products at Agritechnica 2017

Pöttinger TORRO

Two new COMBILINE models: the 7010 and 8010

sey Ferguson

MF Round Balers ritechnica

il nuovo magazine dedicato alla meccanizzazione agricola

dlers - CLAAS

Scorpions series

CLAAS presents the new SCORPION series of telehandlers, developed in cooperation with LIEBHERR

1

22/01/18 17:49

SCOPRI


L A SOLIDITÀ DELL A CARTA

Quattro numeri in abbonamento L A DINAMICITÀ DEL WEB

Un sito aggiornato quotidianamente LE FIERE DEL SET TORE

Presenti alle principali fiere NEWSLET TER

Per conoscere sempre le novità 000_Cover_ENG_TM_N1.ind

ANNO 1 | N°1 | GENNAIO 2017

Ne

w

E! .it N LI ag N O m E c CH tra AN w.

w

Teleha n.1 | Gennaio 2018

SCI media srl via Cavour, 62 40026 Imola (BO) Italy tel. +39 0542 22601 info@scimedia.it www.scimedia.it

Il 25 e 26 novembre dai concessionari per un evento imprescindibile Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - Periodico ROC / Centro Nord aut. n° 0020

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - Periodico ROC / Centro Nord aut. n° 0020

Party con New Holland

BCS il punto tecnico e commerciale sulla serie K105

MASSEY FERGUSON i nuovi modelli S Effect

000_Cover_TM_N1.indd 1

22/01/18 18:06 22/01/18 17:57

New at A

Ma YEA


Preview fiere > bauma CTT RUSSIA 2018

Appuntamento a Mosca bauma CTT RUSSIA 2018: segnali di mercato positivi per la fiera più importante della Russia per attrezzature e tecnologie da costruzione di Sandro Tozzi

20  MT > n. 4 - maggio 2018

I

l mondo delle attrezzature per l’edilizia e dell’ingegneria delle costruzioni si danno appuntamento a Mosca dal 5 all’8 giugno 2018. La metropoli russa ospiterà infatti il bauma CTT RUSSIA 2018. L’evento si concentra in particolare sui mercati di tutta la regione dell’Est Europa, oltre ovviamente a convogliare le aziende del Paese ospitante, la Russia.

Le vendite di macchine sono in ripresa Gli indicatori economici sono promettenti per la nuova edizione della fiera. Il mercato russo dei macchinari per le costruzioni è di nuovo in


www. scimag.news

ripresa dopo quattro anni davvero difficili. L’Association of European Businesses (AEB) - l’associazione in cui sono organizzate le società europee con filiali in Russia - ha registrato infatti un aumento del 58% delle vendite nel settore costruzioni per il secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Di conseguenza, la tendenza al rialzo osservata nel primo trimestre del 2017 continua, secondo l’AEB.

La costruzione di strade come motore per la ripresa La costruzione delle strade è uno dei fattori che sta guidando il processo di ripresa di tutto il settore. Secondo le informazioni fornite dalla Federazione tedesca degli ingegneri (VDMA), le consegne tedesche di macchine in Russia hanno avuto un valore che corrisponde a circa 100 milioni di euro nel primo trimestre del 2017. Ciò significa un aumento del 29% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.

IN SINTESI Dove Quando Frequenza

IEC Crocus Expo - Mosca 5 - 8 giugno 2018 Annuale

Settori

Veicoli da costruzione, macchine movimento terra, macchine e attrezzature per la costruzione di strade, macchine per il sollevamento, gru, attrezzature per calcestruzzo, casseforme e impalcature, installazioni per il cantiere, macchine per la frantumazione e vagliatura, fabbricazione di cemento, calce e composti di gesso per materiali da costruzione, macchine e sistemi per la produzione di calcestruzzo e asfalto, ricambi e componenti per macchine

Espositori Visitatori Sito internet Superficie

Oltre 500 Oltre 20mila bauma-ctt.ru Oltre 60mila mq

L’agenzia di sviluppo economico della Repubblica Federale Tedesca, Germania Trade & Invest (GTAI), imputa le cause di questo sviluppo a due motivi: da un lato, la Russia vuole presentarsi ai visitatori internazionali in occasione della Coppa del Mondo FIFA 2018 che si svolge nel loro Paese con infrastrutture di alto livello. D’altra parte, col trascorrere del tempo le macchine di molti imprenditori russi sono

diventate così obsolete e solo parzialmente funzionali tali da richiedere un altissimo bisogno di modernizzazione che non può più essere rinviata.◀

SCI media è media partner ufficiale di bauma CTT RUSSIA 2018

MT > n. 4 - maggio 2018  21


Preview fiere > SPS IPC Drives Italia 2018

SPS: l’appuntamento annuale con l’automazione e il digitale per l’industria Tra il 22 e il 24 maggio 2018 il quartiere fieristico di Parma si anima per l’ottava edizione di SPS Italia, luogo privilegiato dove IT e OT si mettono in mostra e dialogano tra loro di Sandro Tozzi

A

pre con record di espositori - oltre 800 - registrando una crescita complessiva del 10% l’ottava edizione di SPS IPC Drives Italia, fiera annuale organizzata da Messe Frankfurt Italia che riunisce a Parma fornitori e produttori del mondo dell’automazione e del digitale per l’industria. Nei padiglioni 3, 5 e 6 saranno in mostra le soluzioni e i prodotti dell’intero panorama di automazione e digitale declinate sulle categorie merceologiche: sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, software industriale, tecnologia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator. Tra le prime realtà a parlare di Industria 4.0 in Italia, iniziando un vero e proprio percorso di educazione per il settore manifatturiero con eventi itineranti prima e dopo la fiera che coinvolgono industrie produttive locali e fornitori di tecnologie, SPS Italia è stata scelta anche dai big player del digitale come vetrina per presentare la propria offerta

22  MT > n. 4 - maggio 2018

per la digitalizzazione e l’industria connessa, ampliandosi così verso i mondi della robotica collaborativa: IIoT e m2m, Big Data e Analytic, Realtà Aumentata, Intelligenza Artificiale e Cyber Security.

Percorso Digital Transformation Digitalizzazione, una vera sfida per il settore manifatturiero italiano che vive uno dei momenti più stimolanti della sua storia. Tra le iniziative più importanti dell’ottava edizione di SPS Italia, quella del significativo ampliamento del quartiere fieristico con un percor-

so dedicato alla Digital Transformation che si sviluppa nei padiglioni 4, 7 e Digital District. DD – Digital District Un nuovo padiglione intitolato ‘Digital District’, interamente dedicato all’avvicinamento tra i mondi IT e OT. Protagoniste saranno le installazioni di casi reali presenti sul mercato, demo realizzate tra la collaborazione di player digital e dell’automazione focalizzate su digital, cyber security, software, cloud e IIoT, oltre a un’arena in cui dibattere sulle tecnologie nascenti.


www. scimag.news

8a

ANIE Automazione accenderà il dibattito con un interessante e ricco programma di workshop e poi le aziende del gruppo di lavoro Software Industriale che promuoveranno i contenuti del White Paper ‘Il software industriale 4.0’. Appuntamenti quotidiani anche in tema di cyber security, con la ‘Cyber Hour’, per sensibilizzare i visitatori della fiera sulla sicurezza informatica: fattore di sviluppo e asset critico per fare business. Pad. 4 - Know how 4.0 SPS Italia rilancia l’area Know how 4.0 (Pad. 4) che si inserisce nel percorso della Digital Trasformation diventando contenitore di diverse esperienze e casi volti a far comprendere al visitatore le potenzialità e lo stato dell’Industria 4.0 in Italia. Divise in due aree tematiche – Robot&Co, Automazione e Meccatronica avanzata – demo concrete sviluppate dai fornitori di componenti e soluzioni per le macchine avanzate insieme a clienti finali e partner digitali. Macchinari in grado di fare manuten-

IN SINTESI SPS IPC Drives Italia Dove Quando Frequenza

zione preventiva, connessi gli uni agli altri. Robot in grado di muoversi, evitare ostacoli, o incartare cioccolatini a una velocità incredibile. Sono solo alcune delle applicazioni spettacolari attraverso le quali i visitatori potranno toccare con mano gli incredibili progressi della robotica e dell’intelligenza artificiale, e l’integrazione tra automazione e digitale. Pad. 7 - 4.it Dal Saper fare al Machine Learning Know how 4.0 proseguirà naturalmente con il nuovo progetto “4.It Dal Saper fare al Machine Learning”, nato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Automazione Meccatronica (AIdAM), con l’obiettivo di mostrare sempre di più soluzioni di integrazione tecnologica, con la peculiarità di valorizzare quelle implementate da imprese italiane. Il punto di forza è il coinvolgimento delle aziende costruttrici di sistemi meccatronici complessi per i processi di produzione più disparati, che usano tradizionalmente soluzioni dell’automazione industriale, ma nello stesso tempo hanno iniziato a immaginarne nuovi usi e nuove forme di integrazione con il digitale per la fornitura di nuovi servizi evoluti.

Fiera di riferimento per l’automazione e in digitale per l’industria, organizzata da Messe Frankfurt Italia S.r.l. Fiera di Parma 22-24 maggio 2018 Annuale

Settori

Sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, software industriale, tecnologia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator

Espositori Visitatori (nel 2017) Sito internet

Oltre 800 33.194 www.spsitalia.it

Le soluzioni meccatroniche presentate mostreranno l’integrazione tra automazione, motion control, sistemi di misura e di visione, ma anche di sistemi di simulazione avanzata, analytic e Big Data che insieme danno vita a soluzioni ispiranti di nuovi processi e di nuove lavorazioni. In quest’ambito, con lo scopo di comprendere il settore dal punto di vista dei suoi numeri, ma anche di analizzare le principali esigenze e trend, SPS IPC Drives Italia insieme a AIDAM, ANIE Automazione e ASSOFLUID, ha promosso e presentato l’8 maggio al Kilometro Rosso lo studio “Analisi dei fabbisogni tecnologici del comparto macchine per assemblaggio. Automazione. Digitale. Fluid Power.”, svolto dal Professor Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Fare cultura 4.0 Un’area di networking dedicata alla formazione 4.0 con la presenza e il coinvolgimento di Istituti Tecnici e Università, Incubatori e Start Up, Digital Innovation Hub, Ordine degli Ingegneri e Competence Centre e l’impegno delle associazioni di categoria partner dell’evento – ANIE, Assofluid, AiDAM, Assiot, Anima - che saranno presenti con progetti dedicati e desk informativi. In quest’ambito studenti universitari e dottorandi selezionati dagli atenei coinvolti, gli “SPS Eng.els”, verranno ospitati e invitati per tutta la durata della manifestazione per far emergere il proprio punto di vista rispetto alle tecnologie più innovative presentate in fiera.

Fiera a portata di App La App SPS Italia: il modo migliore per visitare la fiera e avere tutte le informazioni a portata di mano. Con l’app puoi sfogliare il catalogo espositori, vedere il calendario convegnistico e consultare la mappa dei padiglioni. Disponibile per dispositivi iOS e Android.◀

MT > n. 4 - maggio 2018  23


MT Storia > L’escavatore

Una nuova rubrica: MT Storia La seconda metà del XIX secolo determinò, in molte parti del mondo, e più in particolare in Europa e negli Stati Uniti, un sostanziale sviluppo industriale. Nuove scoperte e continui brevetti hanno permesso all’uomo di compiere notevoli passi in avanti al fine di migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita.

Sono proprio questi gli anni in cui, di concerto con l’apertura di centinaia di migliaia di cantieri, gli escavatori entrarono definitivamente in scena, divenendo un elemento pressoché costante di qualsiasi paesaggio urbano. Un trend che, ancora oggi, non accenna minimamente a scemare.

E arrivò lui: l’escavatore di Silvia D’Avola con la collaborazione di Nino Venieri

L’importanza degli escavatori Malgrado la prematura scomparsa del suo creatore, l’escavatore si impose sul mercato in pochissimo tempo. Merito, innanzitutto, dello sviluppo repentino dell’industria mineraria in Nord America come in Europa, che richiedeva mezzi pesanti e capaci per il movimento terra. L’utilizzo, e più concretamente il ricorso, di tali macchine in tutto il mondo si rivelò eccezionale. L’incremento del traffico nei mari, fiumi e canali, così come l’aumento della profondità dei fondali per navi sempre più grandi, rendeva indispensabile un certo tipo di lavoro sull’escavazione. Tuttavia, ci vollero diversi decenni prima che l’esperienza

William Otis

24  MT > n. 4 - maggio 2018

di recente acquisizione ottenuta dagli escavatori venisse messa in pratica. Il concetto rivoluzionario dell’inventore William S. Otis fu, in risposta a tali bisogni, usato in acqua. In linea con il principio della macchina americana di Otis, nel 1842 l’inglese John Duncan sviluppò e brevettò un escavatore galleggiante. Sempre in quell’anno, nello stato di New York, dall’incontro di Daniel Carmichael (già noto ai lettori più attenti) con l’imprenditore edile Jason C. Osgood ne conseguì la costruzione e il relativo brevetto di un escavatore a pala trainato da due cavalli. Gli escavatori a vapore di Otis si fecero valere per ben dieci anni, ma ciononostante l’escavatore trainato da cavalli continuò a essere brevettato. Questo potrebbe essere sintomo del fatto che la produttività e l’affidabilità delle “strainnovative” macchine a vapore erano in qualche modo opinabili. Ma un’altra grande scoperta riguarda la creazione di un nuovo tipo di benna per un piccolo escavatore a vapo-


www. scimag.news

Esemplare di escavatore a vapore

Lo schema di operazioni che svolge l’escavatore a vapore per lo scavo e una foto originale dell’epoca

re ad opera di Kollmann & Schetelig, fondatori del famoso Lubecker Maschninenbau. Tale invenzione segnò l’inizio di quella che poi venne identificata come la fabbrica di escavatori di Lubeck, la quale avrebbe poi acquisito un importante riconoscimento in tutto il mondo grazie ai suoi innovativi escavatori. Nel 1858, l’attenzione ricadde su Warren P Miller, il quale, in occasione di una mostra a Sacramento in California, presentò un veicolo cingolato a

vapore per tirare grandi aratri. Miller ricevette una medaglia e un premio in denaro per aver contribuito alla costruzione di una macchina ben sviluppata atta a usi agricoli, nonostante l’esemplare in fiera fu il primo e l’ultimo che venne da lui realizzato. L’anno seguente, anche la Francia assistette alla creazione di un grande escavatore, fatto di legno. Quest’ultimo venne costruito e brevettato dall’imprenditore francese Alphonse Couvreux nel 1859. Inizialmente gli

escavatori di stampo francese vennero impiegati nella costruzione delle ferrovie delle Ardenne, mentre tra il 1863 e il 1868 ben sette escavatori di Couvreux spostarono oltre otto milioni di metri cubi di terra nella costruzione del Canale di Suez. Questo lavoro fu portato a termine con sei mesi di anticipo rispetto a quanto preventivato. Un modello in scala dell’escavatore di Couvreux risalente al 1859 è esposto ancora oggi presso il Museum of Technology a Parigi.

MT > n. 4 - maggio 2018  25


MT Storia > L’escavatore

Una predilezione tutta americana per gli escavatori a pala Se da un lato le continue tecniche di movimentazione di nuova tecnologia tracciarono un possibile ed effettivo varco di applicazione lungo tutta l’Europa, dall’altro gli escavatori vennero principalmente impiegati su macchine più piccole e compatte d’ispirazione Otis. Questo determinò un lascito di competenze notevoli da poter investire su vari progetti, talvolta con considerevoli cambiamenti nel progetto e nel funzionamento. In un momento storico caratterizzato da mancanza di forza lavoro, non sorprende di certo il successo riscosso in America da questi escavatori, aspetto questo che ha anche determinato un aumento eccezionale dei salari rispetto a quelli in Europa. Non solo in Francia, quindi, ma anche a Sidney, nello stato america-

26  MT > n. 4 - maggio 2018

Canale di Suez no dell’Ohio, c’erano coloro che ambivano allo sviluppo di una macchina movimento terra che lavorasse ininterrottamente.

La dinamo Il 1866 fu l’anno di un’altra importante scoperta: Werner von Siemens scoprì il principio dinamico e inventò, in Germania, la dinamo. Dalla fine del secolo in poi, questo divenne la base per tutti i sistemi di tecnologia a motore, applicabile in un’ampia gamma di settori, compresi gli escavatori e altri macchinari per la costruzione. Visionario, uomo di azione e di ingegno, Werner von Siemens fu innovatore e imprenditore. A lui si devono famosi primati, tra cui l’invenzione della dinamo elettrica nel 1866, che ha posto le basi per l’utilizzo dell’elettricità come fonte di energia.


www. scimag.news

Alexander Chaplin and Co A sinistra l’escavatore del 1876

Nella vecchia Europa Alla fine del XIX secolo, un importante impulso nell’ambito delle tecnologie degli escavatori venne direttamente dalla Gran Bretagna. Nel 1875 infatti, l’azienda Ruston Proctor & Burton costruì un escavatore in acciaio, rifacendosi a un disegno brevettato dallo scozzese James Dunbar. Si trattava del primissimo escavatore fatto interamente in acciaio, ad eccezione del braccio a pala in quercia che venne, comunque, rinforzato con dell’acciaio. Meglio noto come il “Ruston Steam Navvy”, questo tipo di escavatore venne usato per la prima volta con gran-

di risultati nell’edificio del Manchester Ship Canal. Ben cinquantotto di queste macchine lavoravano fianco a fianco di altre draghe a vapore e, a partire dal 1887, mossero per un totale di 38 milioni di metri cubi di terra lungo 60 km di strada in solo cinque anni. L’anno seguente, una relazione scritta sul posto recitava le suddette parole: «Una delle escavatrici a vapore di Ruston & Dunbar, conosciuta col nome di American Devil riempì 640 vagoni in 12 ore in un solo giorno, ovvero 1.860 metri cubi di terra in un giorno lavorativo!». Nel giro di un mese, vennero scavate una media di 600.000 a 900.000 metri cubi

di terra, e il progetto coinvolse per la prima volta l’uso di macchinari pesanti per movimento terra su larga scala. Nel 1876, esattamente un anno dopo la presentazione del “Ruston Steam Navvy” e mentre Bell inventava il primo telefono, l’azienda scozzese di Alex Chaplin & Co. presentò un escavatore a vapore con un raggio di movimento di 180°. Va sottolineato che queste macchine, di cui vennero costruite solo due o tre esemplari, utilizzavano il movimento moderno piuttosto che la più comune trasmissione a catena. Un altro escavatore, proveniente dalla Scozia, fu il

MT > n. 4 - maggio 2018  27


MT Storia > L’escavatore

Bucyrus

Conservato in Spagna, Museu de les Mines de Cercs (Sant Corneli)

“Barclay Steam Navvy”. Quest’ultimo, presentato l’anno seguente, comprendeva per la prima volta un motore a vapore separato, al fine di gestire operazioni con la cosiddetta cucchiaia. In realtà, solo 12 di queste escavatrici furono completate, ma una continuò a essere usata a Liverpool sino al 1927, esattamente 50 anni dopo!

L’alba dell’industria americana degli escavatori A partire dal 1865 in poi, gli escavatori a pala, originariamente sviluppati da Otis, vennero costruiti negli Stati Uniti da aziende quali King, Globe Works/ Souther, Stock, Starbuck e Vulcan. Tali tipologie di escavatori esercitavano un

Banrhart Steam Shovel

28  MT > n. 4 - maggio 2018

determinato movimento terra veloce e meccanizzato da impiegare specialmente nella costruzione delle ferrovie. Fu così che si istituirono le prime industrie meccaniche e di costruzione. Nel 1877, Ralph R. Osgood fondò la Osgood & MacNaughton Company. La caratteristica principale degli escavatori che produceva riguardava un’insolita doppia catena di trasmissione che manovrava il braccio e sollevava il secchio. Uno dei primi utilizzatori dell’escavatore di Otis, tale Hosea T Stock, migliorò la costruzione sotto diversi aspetti, come ad esempio nell’aggiunta di un braccio in acciaio. Nel 1877 venne fatto un passo ulteriore: montare l’escavatore su un vagone ferroviario. Si andava delineandosi un certo spirito di iniziativa nell’avviare nuove forme di attività, concretizzandosi nel “Railroad Shovel”, un vero e

proprio mezzo escavatore che poteva muoversi anche sui binari, con la conseguente possibilità di muoverlo in un treno merci. Quest’ultimo divenne ben presto la tipologia di escavatore più utilizzata sui binari nei secoli che seguirono. Intorno alla fine del XIX secolo, cominciò la costruzione del canale di Panama, un progetto che diede un importante impeto nello sviluppo dell’escavatore. Già fino al 1880, seguendo il principio di Otis, erano stati costruiti negli Stati Uniti circa 500 escavatori a vapore. Se fino a questo momento l’industria degli escavatori si trovava agli albori, in seguito, con l’avvento di numerosi costruttori emergenti, ne conseguì il vero e proprio inizio dell’industria degli attrezzi di costruzione. Ma ben presto gli escavatori installati


www. scimag.news

Thompson Steam Shovels

Una pala del vapore Bucyrus

In funzione nel canale di Panama

sulle rotaie iniziarono a essere troppo rigidi per il tipo di operazioni da svolgere. Ecco che nel 1880, la Vulcan Steam Shovel Company, fondata per produrre gli escavatori di Wilcox e Hosea Stock, costruì ben sedici tonnellate di ‘Little Giant Excavators’, unitamente ai massicci ‘Giant Railroad Shovels’. Invece di circolare su rotaie, quindi, si muovevano su ruote di acciaio. L’escavatore mobile divenne ben presto uno degli elementi più richiesti tra i macchinari da costruzione. Difatti, sebbene vennero vendute circa 250 unità entro il 1911, nessuno poteva prevedere l’importanza che tale macchina avrebbe acquisito nel tempo. I ‘Thompson Steam Shovels’, non molto diversi dagli escavatori della Vulcan Steam Shovel Company, erano stati prodotti già dal 1882 dalla Bucyrus Company in Ohio, un’azienda fondata dal banchiere ferroviario Dan P. Eels. Si trattava di un progetto interessante e di grande fama, ad opera di John Thompson, il quale migliorò la mobilità della pala così da poter impiega-

re la trasmissione a catena anche per muovere i vagoni ferroviari. Quest’ultime sarebbero state rimosse, comunque, durante i viaggi più veloci una volta connesse al motore del treno. L’anno dopo, entrò in scena il ‘Banrhart Steam Shovel’, costruito dalla Huber Manufacturing Company del Marion, in Ohio, il cui nome, nel 1884, divenne ‘Marion Steam Shovel Company’. Un’azienda che influì positivamente sulla costruzione di escavatori sino ai nostri giorni. Henry M Barnhart, uno dei fondatori dell’azienda, era un ingegnere ferroviario molto produttivo circa le migliorie da attuare nella costruzione di nuovi escavatori. Una delle sue idee più brillanti fu una nuova tecnologia, semplificata, dell’uso della pala. Già nel 1896, gli escavatori Marion disponevano di un motore indipendente per ciò che riguardava il sollevamento, il movimento in avanti della benna e nella rotazione del materiale. Mentre, il ‘Clement Steam Shovel’, costruito dall’Industrial Works di Bay City in Ohio e prodotto in numero ristretto nel 1881, divenne molto noto nel ventesimo secolo.

Tali pale atte a usi ferroviari erano costituite da un lungo pistone alimentato a vapore che muoveva la cucchiaia avanti e indietro, una caratteristica che si ricollega agli escavatori idraulici più moderni. Anche gli escavatori di Alonzo Pawling e Henry Harnischfeger, fondatori della fabbrica a Milwaukee, divennero famosi in tutto il mondo durante il ventesimo secolo. Nel 1887, dunque, vennero costruite ben 20.700 km di binari, un dato che lascia ben intendere l’ormai indispensabile impiego di queste macchine negli Stati Uniti.◀

FONTI: http://justacarguy.blogspot.it/2016/01/ thompsons-iron-steam-shovel.html https://www.gutenberg.org/ files/47187/47187-h/47187-h.htm https://www.gracesguide.co.uk/Alexander_ Chaplin_and_Co#cite_note-3 https://en.wikipedia.org/wiki/Bucyrus-Erie

MT > n. 4 - maggio 2018  29


Preview bauma CTT Russia > Simex

Alla conquista dell’Est Simex si prepara al bauma CTT Russia (5-8 giugno) proponendo una serie di attrezzature per varie esigenze, tra cui spiccano le nuovissime RWA per la fibra ottica e le nuove teste fresanti TF 50 e TF 100 di Manuela Cortesi

30  MT > n. 4 - maggio 2018


www. scimag.news

S

imex prepara il meglio delle proprie attrezzature in vista della principale fiera dedicata al construction dell’Est Europa: il bauma CTT Russia, previsto dal 5 all’8 giugno a Mosca. Tra i prodotti che Simex ha deciso di portare alla kermesse, emerge un solido compromesso tra le necessità di un mercato in crescita e certo con le sue peculiarità, e alcune grandi novità del catalogo Simex di quest’anno: ▶▶ la benna vagliatrice VSE 30; ▶▶ la fresatrice autolivellante PL 45.20; ▶▶ la testa fresante TF 1100; ▶▶ la fresatrice da escavatore PLB 350; ▶▶ le benne frantumatrici CBE. Senza dimenticarele nuove arrivate di casa Simex: ▶▶ L’escavatrice a ruota autolivellante RWA 500; ▶▶ Le teste fresanti TF 50 e TF 100.

Fresatrice autolivellante PL 45.20 Progettate per fresare sezioni predefinite su superfici dure e compatte quali asfalto e cemento, le frese autolivellanti Simex PL danno la possibilità di riutilizzare il materiale scarificato per

il successivo riempimento dello scavo. Inoltre le fresatrici della gamma PL permettono di ottenere il massimo rendimento sia idraulico che meccanico grazie ai motori idraulici a pistoni, alla tecnologia Simex sviluppata sui tamburi e soprattutto grazie alla stabilità garantita dal sistema autolivellante brevettato Simex. L’autolivellamento al piano di lavoro garantisce una profondità costante di fresatura in qualsiasi condizione, indipendentemente dal profilo del suolo e dalla posizione dell’attrezzatura rispetto alla macchina motrice. Le slitte laterali della fresa si allineano automaticamente al piano da fresare su cui si adagiano dando la massima stabilità e permettendo di mantenere una profondità di fresatura costante, sempre. Le slitte si muovono indipendentemente l’una dall’altra seguendo perfettamente il piano di lavoro, sia a destra che a sinistra. La regolazione indipendente della profondità sui lati destro e sinistro, combinata al sistema autolivellante, consente di ottenere piani perfetti con passate affiancate. Inoltre l’operatore non si deve più preoccupare dei problemi derivati dalla

scarsa visibilità dell’area di lavoro, perché la profondità di fresatura ottenuta grazie all’autolivellamento è esattamente e costantemente quella impostata.

Autoregolazione

Posizione ergonomica

Performer

Il dispositivo indica all’operatore come lavorare con le attrezzature Simex al massimo della potenzialità. Il brevetto Simex consente al dispositivo di auto tararsi esattamente sulla pressione massima della macchina motrice su cui è installata l’attrezzatura. È realizzato con differenti colori e con una scala grafica, risultando così di facile lettura.

Fresatrice autolivellante PL 45.20 Larghezza Profondità Traslazione laterale Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso operativo

450 mm 0-150 mm idraulica 65-140 l/min 300-160 bar 790-950 kg

Fresatrice autolivellante Simex PL

MT > n. 4 - maggio 2018  31


Preview bauma CTT Russia > Simex

Benna vagliatrice VSE 30 Capacità benna (SAE) Larghezza Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso operativo Peso consigliato escavatore

1,00 m3 1.650 mm 165-220 l/min 160-250 bar 1.800 kg 16-30 ton vorare differenti materiali e la sostituzione degli utensili è rapida e non richiede lo smontaggio degli alberi. Un’altra caratteristica tecnica che permette di migliorare la produttività è la particolare conformazione degli utensili: i tamburi sono composti da elementi con dischi di diverso diametro, la cui velocità periferica differisce in maniera significativa, provocando così un’elevata vorticosità del materiale che deve essere vagliato, a tutto vantaggio della produttività. Per quanto riguarda la benna vagliatrice VSE 30, in tema di risparmio energetico e ottimizzazione della produttività è un vero portento.

Fresatrice per braccio escavatore PLB 350 Le fresatrici per braccio escavatore della gamma PLB sono state create per rimuovere l’intero strato di asfalto o cemento in preparazione del successivo scavo, o per la scarifica della superficie ammalorata per il conseguente ripristino. Eseguono fresature e tagli su qualsiasi superficie: orizzontale, verticale ed inclinata. Le fresatrici PLB di Simex danno la possibilità di riutilizzare il materiale scarificato per il successivo riempimento dello scavo. Anche qui il brevetto Simex permette di ottenere una profondità di fresatura costante per una precisione e una facilità di lavoro uniche. Grazie al supporto basculante, infulcrato sullo stesso asse di rotazione del tamburo fresante, l’attrezzatura mantiene un piano perfetto di taglio in qualsiasi condizione, indipendentemente dal profilo del suolo e

Benna vagliatrice VSE 30 Le benne vagliatrici VSE di Simex sono progettate per la separazione dei materiali di diversa pezzatura in cantiere. Si prestano – a seconda degli utensili applicati – alle demolizioni, al florovivaismo e anche al trattamento dei rifiuti. Grazie al meccanismo studiato e brevettato da Simex allontana ed avvicina i tamburi tramite azionamento idraulico, permettendo di variare la pezzatura del materiale vagliato in pochi secondi. Come funziona? Con un semplice comando dell’operatore direttamente dalla cabina: una volta fermato il movimento di rotazione degli alberi di vagliatura, l’operatore può infatti allontanare o avvicinare i due alberi con un’escursione massima di 40 millimetri. Cambiare pezzatura in tempi rapidi evita tempi morti e influisce positivamente sulla produttività. Inoltre sono disponibili elementi vaglianti di diverso disegno per poter la-

32  MT > n. 4 - maggio 2018

Fresatrici autolivellanti Simex PLB

La rapidità di posizionamento è consentita dalla rotazione meccanica a 90°, a bloccaggio idraulico

Fresatrice per braccio escavatore PLB 350 Larghezza Profondità Peso operativo Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso consigliato escavatore

350 mm 0-120 mm 530 kg 55-90 l/min 300-180 bar 5-9 ton


www. scimag.news

Testa fresante TF 1100 Larghezza con tamburi standard Potenza motore fresa Peso senza sella Portata olio richiesta Massima pressione Forza di taglio Peso consigliato escavatore

Lavoro silenzioso

Le teste fresanti TF di Simex non producono forti vibrazioni o elevati livelli di rumore

dalla posizione dell’attrezzatura rispetto alla macchina motrice. Inoltre la regolazione indipendente della profondità destra e sinistra, consente alla slitta lato opposto al motore di essere regolata in altezza in modo indipendente.In questa maniera si possono realizzare piani perfetti con passate affiancate.

Testa fresante TF 1100 Della vasta gamma delle teste fresanti Simex, al bauma CTT Russia verrà esposta la TF 1100. Le teste fresanti Simex TF sono ideali per lavori di canalizzazione, profilatura di pareti in roccia e cemento, scavo di gallerie, coltivazioni in cava, demolizioni, dragaggi e lavori di finitura. Consentono, inoltre, di lavorare in immersione: garantiscono massima tenuta alla polvere, anche lavorando completamente immersi nel terreno, anche se fangoso, grazie alle guarnizioni meccaniche sui tamburi. Brevettato Simex, il motore idraulico integrato a pistoni di grande cilindrata è montato in tutte le teste fresanti della gamma Simex. L’albero trasmette esclusivamente il moto e non supporta nessun carico, grazie ai doppi cu-

850 mm 87(118) kW (hp) 1465 Kg 170-250 l/min 350 bar 53,4 kN 20-34 ton

scinetti di supporto per ogni tamburo. Il materiale fresato fuoriesce dallo scavo senza rischio di incastro nella struttura, grazie alla particolare forma del telaio, permettendo anche il collegamento dei tubi flessibili sia sui lati che frontalmente. Un interessante optional è la rotazione idraulica a 360° con cui l’operatore è sempre in grado di trovare la posizione ideale di lavoro, ottenendo la massima precisione.

Un must di Simex: le benne frantumatrici CBE Progettate per la riduzione volumetrica degli inerti direttamente in cantiere, le benne CBE svolgono davvero un ottimo lavoro in presenza di ferro, roccia, terra, parti deformabili, umide o bagnate. In particolare, si prestano bene alla frantumazione di cemento armato e materali

Benna frantumatrice Simex CBE da demolizioni. Grazie alla loro struttura, leggera e ben studiata, non trasmettono inutili vibrazioni alla macchina e mantengono il minimo di rumorosità.

CBE 10 CBE 20 CBE 30 Peso consigliato escavatore (ton) Larghezza bocca

CBE 40

CBE 50

8-12 ton

10–18 ton 16–25 ton 24–40 ton 38–55 ton

Larghezza rotore Capacità benna (SAE) Numero denti

1050 mm 1250 mm 720 mm

1250 mm 1485 mm 735 mm

1500 mm 1710 mm 1700 mm 1960 mm 915 mm 960 mm

2200 mm 2440 mm 1290 mm

0,40 m3

0,60 m3

0,80 m3

1,00 m3

1,80 m3

Peso benna vuota Portata olio richiesta (l/min) Pressione olio richiesta (bar)

5 880 kg

5 1320 kg

6 2170 kg

7 2900 kg

10 4640 kg

80-160

100–190

150–250

200–350

300-550

350–230

350–230

350-230

350-230

350-230

Larghezza totale

MT > n. 4 - maggio 2018  33


Preview bauma CTT Russia > Simex

Benna frantumatrice Simex CBE

I denti sono facilmente sostituibili e sono azionati da motori idraulici a pistoni in presa diretta, che conferiscono loro una forza distruttiva unica. Una peculiarità delle CBE è la valvola che permette una continua rotazione del rotore a prescindere dall’intervento dell’operatore, con una grossa eliminazione di eventuali tempi morti.

Una novità: l’escavatrice a ruota autolivellante con inclinazione RWA 500 Dopo il successo ottenuto dall’RW 500, Simex ha messo a punto l’RWA 500, pensata per dare una risposta ancora più specifica allo scavo di mini trincee destinate ad accogliere le reti in fibra ottica. Questa attrezzatura è infatti capace di operare sempre perpendicolarmente rispetto al piano di lavoro, anche se la macchina motrice è inclinata.

34  MT > n. 4 - maggio 2018

Escavatrice a ruota autolivellante Simex RW

Escavatrice a ruota autolivellante RWA 500 Larghezza di scavo Profondità di scavo Regolazione di profondità Traslazione laterale Peso operativo Portata olio richiesta Pressione olio richiesta L’RWA 500 si distingue per la sua produttività, grazie a motori idraulici a pistoni in presa diretta con la ruota fresante, che consentono il massimo rendimento ed una elevata forza di taglio. L’operatore non si deve inoltre preoccupare dei problemi derivati dalla scarsa visibilità dell’area di lavoro, perché la profondità di scavo ottenuta è esattamente e costantemente quella impostata grazie all’autolivellamento (brevetto Simex). La profondità di scavo

50-80-100-120 mm 250-500 mm idraulica idraulica 1.300-1.400 kg 90-160 l/min 300-180 bar è infatti costante in qualsiasi condizione, indipendentemente dal profilo della pavimentazione e dalla posizione dell’attrezzatura rispetto alla macchina motrice, e dunque corrisponde sempre a quella richiesta. Altra importante caratteristica dell’RWA 500 sono le bocche di uscita del materiale, che permettono di ottenere uno scavo pulito alla profondità impostata, senza la necessità di montare un raschiatore; una soluzione che


www. scimag.news

TF 100

Per un escavatore tra le due e le quattro tonnellate di peso

va a tutto vantaggio anche della leggerezza. Il materiale scavato fuoriesce inoltre sia da destra che da sinistra, ma se necessario, può essere convogliato da un solo lato, semplicemente chiudendo una delle bocche di uscita; una possibilità che si dimostra molto utile per gli scavi a bordo strada. Il disco base con settori smontabili e intercambiabili permette poi la rapida variazione della larghezza di scavo senza necessità di sostituire l’intero elemento, evitando così i tempi lunghi che ciò comporterebbe. La protezione totale della ruota ad ogni profondità di lavoro garantisce infine la massima sicurezza a persone e cose, rendendo l’attrezzatura ideale per gli interventi anche nei centri storici e nelle aree particolarmente affollate.

Le nuove piccole di casa Simex: TF 50 e TF 100 Le nuove teste fresanti TF 50 e TF 100 si aggiungono alla gamma Simex, oggi quindi composta da 10 modelli. Pensate per essere accoppiate rispettivamente a mini escavatori da 1,5 a 4 tonnellate, queste piccole ma potenti, teste fresanti permettono lo scavo per la loro intera larghezza, grazie ad un sistema innovativo a catena centrale che non lascia zone non scarificate, permettendo così di sfruttare al meglio la capacità di lavoro dell’attrezzatura. La TF 50 e la TF 100 possono essere impiegate con successo per le scarifiche di muri in calcestruzzo o per la rimozione di intonaci e, grazie al peso e alle dimensioni limitate delle macchine motrici con cui sono accoppiate, sono ideali per le ristrutturazioni di edifici civili e industriali. Una capacità applicativa ulteriormente sottolineata dal basso livello di rumorosità anche

Larghezza Peso Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso consigliato escavatore

TF 50

TF 100

360 mm 90 kg 20-35 l/min 175-250 bar 1,2-2,5 ton

470 mm 170 kg 30-50 l/min 175-300 bar 2,0-4,0 ton

in ambienti confinati. Queste attrezzature si dimostrano inoltre estremamente risolutive anche per la profilatura di superfici orizzontali o verticali che necessitano di essere regolarizzate. La maneggevolezza e le limitate dimensioni non devono tuttavia trarre in inganno sulla potenza e forza di scavo di queste teste fresanti, che sono rispettivamente capaci di un momento torcente di 590 Nm e di una forza di taglio pari a 5100 N con 250 bar (TF 50) e di 1060 Nm e 8100 N a 300 bar (TF 100). Una caratteristica idraulica che le rende particolarmente adatte ad impieghi in ambito florovivaistico e forestale, quali ad esempio il taglio di cep-

pi e radici, ma anche lo scavo di piccole trincee su terreno roccioso o la realizzazione di scavi per la posa di pozzetti per reti idriche, telefoniche o elettriche. Grazie alla loro robusta costruzione la TF 50 e la TF 100 sono molto affidabili e possono essere utilizzate per gli impieghi più gravosi, assicurando sempre un’ottima produttività.◀

INFO Simex è leader mondiale nella produzione di attrezzature per macchine movimento terra: compattazione, frantumazione, scarifica e molto altro, su cui vanta numerosi brevetti.

MT > n. 4 - maggio 2018  35


Visto a Intermat 2018 > CASE

CASE 836C

CASE: la danza di Intermat

A Intermat CASE non ha mancato di stupire: uno stand grandioso, eventi accattivanti e soprattutto tante, tante macchine. Oltre alle nuove protagoniste per l’edilizia stradale, CASE ha ampliato la propria gamma di pale gommate Serie G. E ha colto l’occasione per festeggiare un momento speciale

di Umberto Piagnoni

36  MT > n. 4 - maggio 2018

C

ASE CE ha presentato la sua gamma completa per l’edilizia stradale europea, che si adatta perfettamente alle esigenze di questo settore. Allo stand di Intermat, al centro dell’area dedicata, c’erano gli apripista cingolati e le motolivellatrici CASE, che offrono soluzioni che abbinano la massima produttività a un costo totale di esercizio (TCO) competitivo: dal sistema di Machine control CASE SiteControl ai motori efficienti e potenti di FPT Industrial, dal pacchetto luci a LED al sistema di autolubrificazione di recente introduzione.

Motori FPT Industrial Queste macchine sono spinte dai collaudati motori FPT Industrial e dalla tecnologia brevettata di post-trattamento SCR, senza filtro antiparticola-


www. scimag.news

to diesel (DPF) per una gestione semplificata, bassi costi di esercizio, massima potenza e prestazioni al top.

SiteControl: per lavori di alta precisione CASE consente ai clienti di migliorare le prestazioni delle loro macchine grazie ai sistemi di precisione lama SiteControl 2D e 3D, che offre in collaborazione con Leica. Con questi sistemi di Machine Control, l’operatore può automatizzare l’altezza e l’inclinazione della lama, garantendo un’accuratezza al millimetro. SiteControl offre una precisione affidabile e riproducibile che consente all’operatore di eseguire il lavoro in maniera corretta fin dalla prima volta. Ciò dà la possibilità di risparmiare tempo e carburante, ridurre la necessità di ritocchi e l’usura delle attrezzature, aumentando nel contempo la produttività e la competitività dei clienti.

CASE 836C

CASE 856C

Le motolivellatrici CASE Serie C: una tradizione di leadership CASE è all’avanguardia nel segmento dei grader da oltre 80 anni e oggi offre due modelli sviluppati appositamente per il mercato europeo. I grader 836C e 856C offrono una produttività imbattibile grazie alle loro caratteristiche: distribuzione del peso e dimensioni perfette, trazione integrale ad alte prestazioni con una perfetta gestione della velocità, una curva di potenza doppia (Dual Power) con una potenza nominale superiore ad alta velocità (quarta marcia) e l’esclusivo versoio multiradiale. I grader della serie C dispongono del miglior controllo del versoio della categoria. La sofisticata trasmissione Ergopower con convertitore di coppia assicura un cambio marce fluido per una perfetta controllabilità. La ralla girevole incapsulata montata su rulli

garantisce una rotazione agevole del versoio, offrendo una soluzione ingegneristica a zero attrito. Tutte queste

caratteristiche contribuiscono a offrire il livello di precisione più elevato del settore.

MT > n. 4 - maggio 2018  37


Visto a Intermat 2018 > CASE

CASE 1150M

Apripista cingolati Serie M: progettati per potenza e precisione I tre modelli della Serie M sono progettati per garantire un’elevata potenza di spinta e precisione di livellamento. Il motore turbocompresso offre una coppia e una forza di trazione elevate. L’efficiente sistema di raffreddamento con ventola idrostatica reversibile e radiatori affiancati e non sovrapposti fà in modo che ogni radiatore riceva aria fresca. Con una soglia ATB estremamente elevata, il sistema di raffreddamento offre le migliori prestazioni nei

climi caldi e non richiede modifiche per lavorare in condizioni estreme.

CASE 1650M

La trasmissione idrostatica aziona ciascun cingolo in modo indipendente, assicurando trazione massima durante tutta la fase di svolta, garantendo un controllo totale del mezzo per le rifiniture e i lavori in pendenza, oltre a una produttività imbattibile. Inoltre, previene i sobbalzi dovuti al cambio di velocità, migliorando ulteriormente la precisione del livellamento di precisione. Il joystick elettroidraulico proporzionale controlla la lama dozer in modo comodo e sicuro. I cingoli “ultra-life” con boccole lubrificate e il design “heavy duty” del sottocarro allungano la vita utile della catena e del sottocarro fino al 40%, anche nelle condizioni di impiego più gravose.

CASE 2050M

38  MT > n. 4 - maggio 2018


www. scimag.news

Ciò comporta notevoli vantaggi per il cliente, poiché l’usura del sottocarro e dei componenti rappresenta circa il 50% dei costi di manutenzione di un apripista. Una scelta di diverse configurazioni consente al cliente di scegliere l’assetto più produttivo per soddisfare le proprie esigenze e offrire la migliore controllabilità. Il telaio principale monoblocco consente la migliore distribuzione dello sforzo e del carico sul telaio, per consentire alla macchina di sopportare carichi più pesanti. Il telaio scatolato e PAT (Power Angle Tilt) garantisce una grande stabilità quando si lavora con la lama inclinata e maggiore capacità di trazione. La bassa torsione del telaio consente una più precisa controllabilità della lama, soprattutto in condizioni estreme.

I due modelli condividono l’eccezionale comfort, la massima protezione per l’operatore e la migliore visibilità del settore che contraddistinguono la Serie G. Sono alimentati da efficienti motori diesel EU Stage IV/Tier 4 Final, sviluppati internamente, che erogano rispettivamente 230 CV e 255 CV e sono caratterizzati da soluzioni esclusive che soddisfano perfettamente le esigenze delle imprese operanti nel settore dei rifiuti e del riciclo.

La cabina più moderna del settore La cabina dei due modelli “Waste Handler” offre la migliore visibilità del settore grazie al rivoluzionario parabrezza ricurvo monoblocco. Gli operatori potranno godere di un comfort eccezionale grazie ai comandi montati sul sedile, al sedile premium e alla disposizione intuitiva dei comandi, nonché al basso livello di rumorosità e vibrazioni della cabina montata su quattro sospensioni viscostatiche. L’efficace pressurizzazione assicura

CASE amplia la sua gamma di pale gommate Serie G La gamma di pale gommate Serie G si amplia arrivando a quattro modelli: le attuali 621G e 721G e le nuove 821G e 921G, tutte in versione “Waste Handler”. Le nuove pale gommate CASE “Waste Handler” sono state presentate a Intermat, e offrono la migliore visibilità del settore, cicli di lavoro rapidi e un elevato carico utile alla benna. Sono dotate della più moderna cabina disponibile sul mercato, dell’efficiente sistema di filtrazione dell’aria a doppio stadio con filtro al carbone, dell’esclusiva tecnologia Hi-eSCR ad alta efficienza, della trasmissione a 5 marce con blocco del convertitore di coppia e degli assali per carichi pesanti. Offrono inoltre l’esclusivo sistema di raffreddamento CASE progettato per l’utilizzo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nelle severe condizioni tipiche degli impianti di riciclo dei rifiuti e del compost e un pacchetto completo di protezioni.

CASE 821G

MT > n. 4 - maggio 2018  39


Visto a Intermat 2018 > CASE

che tutta l’aria che entra nella cabina venga pulita e purificata attraverso un sistema di filtri a carboni attivi a due stadi. Un design esclusivo con il motore montato posteriormente La disposizione del motore, montato posteriormente, esclusiva delle pale gommate CASE, si traduce in una migliore distribuzione del peso che consente un maggiore carico utile alla benna. Questo approccio ha anche il vantaggio di consentire l’accesso ai principali punti di servizio direttamente da terra, per una maggiore sicurezza durante le operazioni di manutenzione. Tecnologia Hi-eSCR esclusiva I nuovi modelli sono dotati dell’esclusiva tecnologia Hi-eSCR CASE EU Stage IV/Tier 4 Final, che non richiede il filtro antiparticolato diesel (DPF) o il ricircolo dei gas di scarico (EGR). Ciò significa che con la soluzione HieSCR l’operatore ha a disposizione tutta la potenza del motore. Inoltre, questa tecnologia estingue le scintille nei gas di scarico, in modo da rendere sicura la manipolazione di materiali infiammabili e il funzionamento negli impianti di riciclaggio dei rifiuti. Trasmissione di potenza efficiente La trasmissione Proshift a 5 marce e il blocco del convertitore di coppia consentono all’operatore di sfruttare appieno l’eccezionale coppia, risparmiando carburante e determinando cicli più veloci. Esclusivo sistema di raffreddamento anti-ostruzione I due modelli sono dotati del “Cooling Cube” heavy-duty di CASE. Questo esclusivo modulo di raffreddamento è caratterizzato da una disposizione dei radiatori a cubo, che consente di ottenere le massime prestazioni di

40  MT > n. 4 - maggio 2018

raffreddamento (i radiatori ricevono aria pulita dai lati e dall’alto) e riduce la necessità di pulizia. Inoltre, quando si opera con materiali appiccicosi, è possibile utilizzare radiatori con superfici ampie per evitare ostruzioni. Questo sistema di raffreddamento è progettato per funzionare 24 ore su 24, offrendo le massime prestazioni nelle condizioni estreme degli impianti di riciclaggio. Pacchetto di protezioni da fabbrica Le nuove pale gommate “Waste Handler” sono disponibili con un pacchetto completo di protezioni disponibile da fabbrica che proteggono la macchina e prevengono l’accumulo di materiale. Protezioni inferiori anteriori e posteriori, protezioni sull’articolazione e per i cilindri di sollevamento e i tubi flessibili, per l’assale anteriore,

la trasmissione, il serbatoio, il parabrezza e per i fari di lavoro oltre agli espulsori di detriti dal telaio anteriore. «I clienti del settore della gestione dei rifiuti vogliono il meglio in termini di costo totale di proprietà, tempi operativi, sicurezza e soddisfazione degli operatori», ha dichiarato Alain de Nanteuil, responsabile di prodotto CASE Construction Equipment. «Tutto questo sarà possibile con i nuovi modelli Serie G “Waste Handler” grazie al design robusto ed efficiente del gruppo propulsore, al pacchetto di protezione dai rifiuti, alla nuova cabina e, naturalmente, grazie alla nostra rete di concessionari professionali. Non sorprende che la presenza di CASE stia crescendo nelle flotte dei principali operatori nel settore della gestione dei rifiuti».◀

CASE a Intermat 2018

Ad attendere i visitatori, macchine e sorprese


www. scimag.news

Sessant’anni di pale gommate CASE Construction Equipment festeggia quest’anno il 60° anniversario di produzione delle sue pale gommate, iniziata con la W9, la prima pala gommata a trazione integrale introdotta da CASE nel 1958. I modelli W10 e W12 a trazione integrale e la pala caricatrice W5 a trazione anteriore seguirono a breve distanza. Negli anni ‘60 e ‘70 la serie W crebbe fino all’introduzione della gigantesca W26 da 15 tonnellate. Si trattava della prima pala gommata articolata di CASE e la più grande dell’epoca. Tutte le pale della serie W avevano le cabine montate sulla parte anteriore della macchina. Con l’introduzione del modello 621 nel 1987, l’intera linea di pale CASE venne inserita nella Serie 21, con un design più robusto e cabine moderne montate posteriormente. I modelli della Serie 21 sono stati sviluppati nell’ambito di un nuovo processo ottimizzato, interfunzionale e simultaneo, che divenne il punto di riferimento per il resto dell’impresa nel corso del XXI secolo. In seguito a ulteriori innovazioni in termini di produttività, facilità di manutenzione e comfort per l’operatore, le pale

della Serie F divennero le prime macchine movimento terra pesanti a impiegare una soluzione Tier 4 Interim senza filtro antiparticolato, con tecnologia di riduzione catalitica selettiva (SCR) delle emissioni. Alla Serie 21 sono stati aggiunti diversi nuovi modelli, tra cui una nuova linea di pale gommate compatte. José Cuadrado, Vicepresident CNH Industrial per il segmento macchine movimento terra per la regione EMEA, ha commentato: «La W9 ha segnato l’inizio di una lunga storia di innovazione pionieristica attraverso molte generazioni di pale gommate, culminata nell’odierna Serie G, che ha introdotto un design rivoluzionario del parabrezza, innalzando il livello di comfort per l’operatore. Queste macchine hanno fatto molta strada rispetto ai modelli originali e riflettono l’innovazione pratica che CASE ha integrato nelle proprie macchine per massimizzare le prestazioni e l’affidabilità.» Le pale gommate CASE di ultima generazione – della Serie G - hanno una potenza da 141 a 347 cavalli, con un carico utile alla benna da 3,9

a 10,2 tonnellate e un volume della benna da 1,9 a 5,5 m3. Nel breve tempo trascorso dal suo lancio, la Serie G ha vinto diversi premi, tra cui il prestigioso Good Design™ Award del Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design e The European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies e altri riconoscimenti provenienti da riviste del settore. CASE festeggia l’elevata qualità delle pale gommate di ultima generazione con il lancio del piano di protezione ProTech, che copre la trasmissione e l’idraulica per 1 + 3 anni e 6.000 ore su tutte le pale gommate della Serie G. CASE ha festeggiato il 60° anniversario delle pale gommate a Intermat 2018 con un’esposizione dedicata all’interno del suo stand. Al centro un modello di pala gommata Serie G con una livrea commemorativa appositamente sviluppata per le manifestazioni di quest’anno, che comprende un logo “60 Years” ricamato sul poggiatesta e applicato come decalcomania sulla benna, oltre a un tatuaggio con aquila sul cofano.

MT > n. 4 - maggio 2018  41


Attrezzature > Cangini

La sicurezza si fa in quattro sui nuovi attacchi rapidi Cangini Con le nuove serie di attacchi rapidi a doppio effetto, Cangini offre la sua risposta alle più recenti esigenze dei mercati, in termini sia di operatività che di sicurezza di Umberto Piagnoni

CM SICURMATIC al lavoro

Il nuovo attacco rapido, meccanico semi-automatico, CM SICURMATIC

L

’azienda romagnola, impegnando lo staff del reparto Ricerca & Sviluppo sull’innovazione di prodotto, caratteristica saliente di questa azienda ormai prossima a festeggiare i suoi trent’anni di attività, ha risposto alle richieste del mercato internazionale. Come aveva infatti già dichiarato in un’intervista di inizio anno il Presidente Giorgio Cangini, l’azienda tutta italiana sta rispettando il programma annunciato: oltre a lanciare alcune nuove attrezzature, presentate nei primi due importanti appuntamenti fieristici di quest’anno, Mawev Show in Austria e Intermat in Francia, Cangini ha ampliato le serie degli attacchi rapidi con i modelli a doppio effetto, ormai richiestissimi, per due ragioni: rapidità di cambio attrezzo in cantiere e maggior sicurezza per gli operatori. L’interesse primario dell’azienda rimane certamente la sicurezza e su questo fronte Cangini è forte di un grande lavoro progettuale che ha portato al raggiungimento di un importante numero di brevetti internazionali.

Più sistemi di sicurezza 42  MT > n. 4 - maggio 2018


CM Sicurmatic meccanico semi-automatico

in un unico attacco, il CM Sicurmatic ▶▶ La sicura anteriore Nel nuovo attacco rapido CM Sicurmatic, reversibile, meccanico semi-automatico, e nella sua versione idraulica, CM Sicurmatic D.E., il nuovo sistema di sicurezza attivo prevede una sicura anteriore che si aziona al momento dell’aggancio dei perni (vedi immagine n.1) e mette in sicurezza l’attrezzo, evitandone la caduta accidentale in caso di aggancio non corretto (vedi immagine n.2). La fuoriuscita dei perni aziona il meccanismo di sicura anteriore che automaticamente raggiunge la posizione di bloccaggio del perno dell’adattatore. ▶▶ L’indicatore di corretto aggancio

CM Sicurmatic D.E. idraulico

Grazie ad un indicatore visivo posto sull’attacco, la visualizzazione dello stato di aggancio è più semplice ed immediata da parte dell’operatore in cabina (vedi immagine n. 1). Durante questa manovra, una volta inseriti i perni, l’operatore dalla cabina può immediatamente controllare il suo stato: l’indicatore grafico rosso gli segnala che l’operazione non è stata correttamente effettuata. Questo sistema è stato particolarmente apprezzato perché semplice, intuitivo e immediato nell’utilizzo. ▶▶ La doppia culla della forcella

www. scimag.news

I nuovi attacchi sono stati poi dotati di un sistema aggiuntivo di prevenzione di caduta dell’attrezzo. In risposta alle sempre più rigide norme di sicurezza, il nuovo profilo a doppia culla della forcella (vedi immagine n.3) costituisce un ostacolo ancora maggiore alla caduta accidentale dell’attrezzo mal agganciato: in caso di coincidenza di aggancio non corretto e posizionamento dell’utensile in pericolo di sgancio, il perno trova nel nuovo profilo della forcella un secondo alloggio che riduce il rischio di caduta dell’attrezzo. ▶▶ E ancora … la valvola di blocco

3

Profilo a doppia culla della forcella

1

Sistema di sicura meccanico e indicatore visivo dello stato di aggancio. Perni agganciati (sinistra) e non agganciati (destra)

Questi attacchi sono dotati di serie anche di un altro sistema di sicurezza: la valvola di blocco flangiata applicata al cilindro. In caso di perdita di pressione sulla linea che aziona l’attacco rapido, la valvola di blocco evita lo sgancio dell’attrezzo.

2

Il sistema di sicurezza è attivo anche nel caso di aggancio non corretto

I prossimi eventi durante i quali sarà possibile incontrare lo staff Cangini e i suoi prodotti di punta: dal 23 al 26 giugno in Inghilterra, per la prima volta all’Hillhead Quarry, a Buxton nel Derbyshire; dal 5 all’8 giugno in Brasile, di nuovo all’M&T Expo di San Paolo; dal 18 al 22 a luglio in Germania, all’Interforst, evento di Monaco dedicato al forestale.

Tutti questi diversi sistemi, uniti nello stesso strumento, fanno sì che il livello di sicurezza offerto all’operatore in cantiere sia veramente elevato. Grazie sia ai dispositivi di cui sono equipaggiate le stesse macchine che ai sistemi di cui Cangini ha dotato i propri attacchi rapidi, infatti, oggigiorno la capacità operativa in cantiere può contare su strumenti di alto livello qualitativo.◀

MT > n. 4 - maggio 2018  43


Focus macchina > Kramer 8155

C

on un carico ribaltabile di 5.600 chilogrammi, un carico utile di accatastamento di 3.900 chilogrammi e un peso operativo di 9.150 chilogrammi, il modello 8155 inaugura una nuova classe di grandezza del portfolio prodotti delle pale gommate Kramer e soddisfa quindi il desiderio dei propri clienti di una macchina potente ed estremamente efficiente. Come per tutti i modelli della serie 8, la gamma Premium di Kramer, sono disponibili di serie i tipi di sterzo a quattro ruote sterzanti, a granchio e anteriore. Il marchio Kramer è sinonimo di pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici a quattro ruote sterzanti, macchine dall’estrema manovrabilità, dall’adattabili-

Una nuova dimensione in movimento Kramer-Werke GmbH presenta la pala gommata a quattro ruote sterzanti 8155 che arricchisce il portfolio prodotti delle pale gommate con una nuova classe di grandezza. La nuova caricatrice da 9 t è dotata di un sistema idraulico Load Sensing, della trasmissione ecospeedPRO e di un collaudato motore Deutz di Porfirio Ferrari

44  MT > n. 4 - maggio 2018


www. scimag.news

tà a ogni tipo di terreno e dall’elevata efficienza. Grazie al collaudato telaio rigido, il modello Kramer 8155 convince anche per la massima stabilità, manovrabilità e carico utile costante. «Se osserviamo il mercato delle pale gommate, constatiamo che la classe di potenza delle caricatrici di 1,5 m³ ha registrato una chiara ripresa negli ultimi due anni. Con il nostro nuovo fiore all’occhiello del portfolio delle pale gommate Kramer soddisfiamo proprio questo segmento. Anche con questa macchina i nostri clienti approfittano della consueta qualità Kramer», spiega Karl Friedrich Hauri, dirigente di Kramer-Werke GmbH.

Oltre alle possibilità di impiego nell’industria e nel riciclo, la pala gommata è destinata anche alle aziende che devono affrontare le complesse operazioni di costruzione stradale. Per esempio, il modello 8155 può essere utilizzato per il trasporto di materiale in grandi cantieri e per il carico e scarico di pesanti catene di convogliamento e strumenti di trasporto. La nuova pala gommata viene impiegata anche per il servizio invernale comunale, in particolare per lo sgombero di superfici e strade. Il nuovo modello Kramer viene azionato da un potente motore Deutz TCD 3.6 da 100 kW (classe di emissioni Stage IV). Il post-trattamento dei gas di sca-

rico viene effettuato con DOC e SCR. Il Deutz TCD 4.1 da 115 kW, ancora più potente, è disponibile come optional per i nostri clienti. In questo caso il post-trattamento dei gas di scarico avviene con DOC, DPF e SCR. La speciale innovazione della pala gommata 8155 è rappresentata dagli optional della nuova trasmissione idrostatica ad ampio angolo ecospeedPRO con cilindrata da 370 cc per una maggiore forza di trazione e una dinamica di marcia opzionale. Il cambio rapido idrostatico a variazione continua con un angolo di brandeggio da 45° del motore idraulico è stato sviluppato da Kramer.

Panoramica dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico Catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) Oggi molte automobili e camion utilizzano convertitori catalitici per la riduzione delle emissioni. Il catalizzatore di ossidazione diesel possiede la stessa modalità di funzionamento. Senza alcun movimento delle parti meccaniche si innescano reazioni chimiche che consentono di ridurre le emissioni. Filtro antiparticolato diesel (DPF) Il filtro antiparticolato viene utilizzato in abbinamento con un catalizzatore di ossidazione per rimuovere gran parte delle particelle di fuliggine e degli idrocarburi incombusti dal carburante diesel combusto. Il filtro DPF possiede una struttura porosa a celle che durante il funzionamento raccoglie la fuliggine. Quando la fuliggine si è accumulata raggiungendo una determinata quantità, il sistema elettronico della macchina innesca l’iniezione di carburante conducendo il carburante incombusto nel catalizzatore di ossidazione collocato a monte del filtro. Si innesca così una reazione esotermica, che surriscalda i gas di scarico a una temperatura che consente la combustione della fuliggine nel filtro DPF. Questo processo è anche denominato rigenerazione. Riduzione catalitica selettiva (SCR) La tecnologia SCR riduce gli ossidi di azoto nei gas di scarico. A questo proposito è necessaria una reazione chimica che, attraverso il dosaggio di una soluzione acquosa di urea viene attivata nel convertitore catalitico SCR: l’ammoniaca reagisce con gli ossidi d’azoto producendo prodotti non nocivi con acqua e azoto elementare. Con questa soluzione si riducono le emissioni di ossidi d’azoto fino al 90%.

MT > n. 4 - maggio 2018  45


Focus macchina > Kramer 8155

Oltre alle già note positive caratteristiche per le trazioni idrauliche, come per esempio la facilità nelle operazioni d’inversione, un buon grado di controllabilità e di inching, il grande campo applicativo delle tecnologie a 45° consente di passare da un intervallo di velocità totale da 0 a 40 km/h senza commutazione e quindi senza perdita delle forze di spinta e trazione. Nei tipici contesti lavorativi quali le operazioni di movimentazione nel ciclo “Y”, vi è una forte richiesta di macchine che siano dotate di forza di spinta e di trazione costante a basse velocità di marcia. La trasmissione ecospeedPRO soddisfa proprio queste esigenze. Nella trasmissione ecospeedPRO è integrato di serie l’intelligente sistema di riduzione del numero di giri del motore “Smart Driving”. A una velocità costante, questo sistema adatta in modo ottimale il numero di giri del motore alle esigenze di guida. Al raggiungimento della velocità massima, ciò assicura una riduzione delle emissioni acustiche, un minore consumo

di carburante e una inferiore sollecitazione dei singoli componenti. Alla massima velocità, con ecospeedPRO è possibile una riduzione del numero di giri del motore fino a 1.550 giri/min. Con la potenza idraulica Load Sensing da 150 l/min, o da 180 l/min disponibile come optional, i cicli di lavoro rapidi ed efficienti diventano la regola. Il sistema Load Sensing assicura che la pressione e la portata della pompa idraulica vengano adattate alle condizioni richieste dall’utente evitando così perdite di potenza. In base alle esigenze del cliente, oltre all’unità di carico di serie con punto di rotazione della benna di 3.765 mm, è disponibile come optional un’unità di carico prolungata con un punto di rotazione della benna di 4.200 mm. Naturalmente viene proposta anche una zattera idraulica per gli impieghi più estremi con un alloggiamento largo 61,5 mm e un robusto perno di bloccaggio da 50 mm. La molteplicità di attrezzi rendono la pala gommata perfetta per un impiego flessibile nell’edilizia. Per una ulteriore flessibilità, in futuro questa

classe di grandezza comprenderà anche una pala gommata telescopica. Oltre alle caratteristiche prestazionali, la Kramer 8155 convince con il nuovo principio della cabina e di funzionamento. La disposizione ergonomica degli elementi di comando e una ottima visibilità panoramica consentono un lavoro efficiente e senza fatica. Il display LCD da 7 pollici con telecamera di retromarcia integrata offre al conducente tutti i dati sull’uso e sui consumi a colpo d’occhio. Il Jog Dial, l’elemento di comando già noto nell’industria automobilistica, consente un uso intuitivo di tutte le funzioni. L’allestimento di serie è già molto ricco e, oltre al display LCD, comprende la climatizzazione e il sistema automatico di ritorno della benna, la ventola reversibile, quattro fari da lavoro e una radio bluetooth con attacco USB 2.0. Il modello è inoltre conforme ai requisiti della nuova direttiva “CE“ sui trattori, pertanto è possibile ordinare come optional l’omologazione come trattore.

Kramer 8155

46  MT > n. 4 - maggio 2018


Visto a Intermat: Kramer 5055e Le emissioni di CO2, rumorosità e particolato dei motori diesel sono un ricordo del passato: la Kramer 5055e è la prima pala gommata a quattro ruote sterzanti completamente elettrica. Il nuovo sistema di propulsione elettrico è economico e, soprattutto, privo

di emissioni; questo consente di lavorare all’interno di edifici e in zone in cui il rumore deve essere ridotto al minimo. La 5055e è molto compatta ed estremamente maneggevole grazie alle quattro ruote sterzanti. La propulsione è garantita da un motore elettrico che rende disponibili potenza elevata e buona sensibilità.

Carico utile sulle forche

Grazie al carico utile sulle forche di 1.750 kg, ora è possibile trasportare pallet di pietre anche con una pala gommata elettrica. Con tutti i veicoli precedenti era necessario dividere i pallet

Un secondo motore elettrico regola l’idraulica di lavoro. A seconda delle mansioni della pala gommata e del suo campo d’impiego la potenza viene erogata dal motore corrispondente. Kramer soddisfa così le esigenze dei suoi clienti e offre una pala gommata completamente elettrica con gli stessi parametri prestazionali di un veicolo Diesel.◀

Durata della batteria

A seconda del carico sono possibili fino a 5 ore di utilizzo. La ricarica dura da 6 a 7 ore, è sempre possibile una ricarica intermedia

Kramer-Werke GmbH Con il nome del marchio Kramer vengono commercializzate pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici per il settore edilizio, il giardinaggio e la paesaggistica, i Comuni, i noleggiatori e per le aziende di riciclaggio. Tutti i prodotti Kramer si distinguono per una tecnica all’avanguardia e la massima qualità. Grazie al tipico sistema a 4 ruote sterzanti, Kramer occupa una posizione leader sul mercato europeo. La Kramer-Werke GmbH è una società appartenente a Wacker Neuson SE.

MT > n. 4 - maggio 2018  47


Visto a Intermat 2018 > Kohler

La rivincita del diesel Kohler a Intermat (23- 28 aprile 2018) ha presentato il nuovo modello KDI 1903TC-E5, e non solo. Ha dato la parola all’esperto Peter Kelly Senecal (Università Wisconsin-Madison), che punto per punto ha affrontato una questione tanto attuale quanto spinosa: la demonizzazione del motore a combustione interna di Manuela Cortesi

48  MT > n. 4 - maggio 2018


www. scimag.news

I

Peter Kelly Senecal, Ph.D

Alla conferenza stampa svoltasi a Intermat 2018

n effetti è vero: contro il motore a combustione interna negli ultimi anni c’è stata una vera e propria caccia alle streghe. Peter Kelly Senecal, esperto convocato a Intermat dalla Kohler, ne ha ripercorso le tappe fondamentali. Di articoli che dichiarano la morte del motore a combustione interna se ne sono letti tanti, troppi. Ci ricorda Senecal che Volvo fu tra le prime aziende a dichiarare, sulla scia del cosiddetto Dieselgate del 2015, che tutte le sue macchine sarebbero state elettriche dopo il 2019. L’India ha poi dichiarato che avrebbe venduto solo macchine elettriche a partire dal 2030. Poi la volta della Francia, che ha pronosticato di abbandonare il motore a combustione interna entro il 2040, a cui poco dopo fece eco la Gran Bretagna (sempre entro il 2040). E se anche la Cina timidamente muove passi in questa direzione, intanto l’azienda Toyota invece ha parlato di “elettrificazione” entro il 2025. Eppure qualcosa, spiega Senecal, non convince. Intanto non si spiega una svolta così radicale a dispetto di una sempre maggiore efficienza dei motori a combustione e di emissioni significativamente ridotte. In effetti le normative europee in materia di emissioni delle macchine mobili non stradali sono diventate progressivamente più rigide, dallo Stage I della fine degli anni ’90 all’attuale Stage V, in vigore dal prossimo anno, limitando le emissioni di monossido di carbonio, idrocarburi, ossidi di azoto, particolato e ora anche il numero di particelle. I veicoli elettrici che funzionano a bat-

MT > n. 4 - maggio 2018  49


Visto a Intermat 2018 > Kohler

terie fanno parte del futuro, spiega Senecal, ma sebbene l’uso della trazione elettrica sia destinato ad aumentare, il motore termico manterrà una solida posizione nelle future esigenze del settore del trasporto nonché in vari altri settori industriali. Senecal ha esposto nero su bianco molti dubbi che spesso i giornalisti pongono alle case costruttrici che tanto - forse troppo - mostrano fiducia nei confronti di una totale elettrificazione. Questo perché molti studi dimostrano che il 90% dell’energia di trasporto terrestre continuerà a provenire da idrocarburi combustibili (fonti rinnovabili e tradizionali) ancora nel 2040. C’è poi la classica domanda sulla pruduzione della batteria: è green? Assolutamente no: la produzione della batteria non è esente da emissioni. Al di là del trasporto stradale, i veicoli utilizzati nell’agricoltura e nell’edilizia e per i viaggi a lunga distanza continueranno verosimilmente a impiegare motorizzazioni a combustioni. Perché abbandonarne ora la produzione? Ulteriori progressi consentiranno una mobilità quasi priva di sostanze inquinanti, più sostenibili. Senecal lancia inoltre una provocazione: «E se le auto elettriche non soddisferanno del tutto le aspettative e noi avessimo smesso di investire nel mo-

50  MT > n. 4 - maggio 2018

tore a combustione? Perderemo l’opportunità di migliorare la sua tecnologia». Per le applicazioni off-road, il motore diesel offre una combinazione unica in termini di durata, prestazioni e praticità che non ha rivali in altre tecnologie. Grazie alla continua ricerca e sviluppo la combustione interna diventerà ancora più pulita e rimarrà perciò centrale nelle applicazioni off-road per gli anni a venire. Senecal ha smontato pezzo per pezzo la mitologia che ha demonizzato il motore diesel, da questioni più di interesse forse culturale - l’elettrico piace di più a favore della tecnologia ibrida ed elettrica, l’elettrico è una tecnologia più nuova e avanzata - sino a problematiche certo più interessanti, in primis l’annosa faccenda dell’inquinamento. Sì, perché l’elettrico inquina. Al di là della mera ricarica elettrica - energia che da qualche parte andrà pur prodotta - Senecal dà un dato molto interessante: quello che riguarda la produzione delle batterie di auto elettriche, in particolare le Nissan Leaf e le Tesla Model S. Vediamo le Tesla Model S: ▶▶ 325 miglia con un pieno; ▶▶ batteria 100 kWh; ▶▶ 14.000 kg di CO2 dalla produzione della batteria (supponendo 140 kg / kWh). Questo significa che paragonata a un’auto diesel, in questo caso è stata scelta la BMW 320d, la sola creazione della batteria della Tesla corrisponde a ben 80.000 miglia percorsi in BMW a parità di emissioni di CO2. Certo, certo, anche la produzione della BMW implicherà emissioni, però già di per sé è un dato che fa riflettere. Varrà la pena di gettare alle ortiche anni di migliorie tecnologiche per rincorrere la chimera dell’elettrico? L’elettrificazione è una via da percorrere, ma il motore a combustione ci accompagnerà ancora per molto tempo.

KDI 1903TC-E5 Kohler ha introdotto un nuovo membro che arricchisce la famiglia di motori KDI: con la costante aggiunta di nuovi modelli e nuove combinazioni, la KDI conferma la sua continua espansione e aumenta lo spettro di applicazioni possibili. La piattaforma KDI rappresenta la soluzione tecnologica di propulsori più versatile e adatta a tutti i costruttori dell’edilizia, dell’agricoltura e del settore industriale in generale. Il nuovo modello introdotto da Kohler è il KDI 1903TC-E5 e si posiziona in un segmento di mercato di importanza strategica: 19-37 kW. In precedenza tale fascia di potenza era caratterizzata da motori a iniezione meccanica ma, con l’avvento dello Stage V, viene trasferita ai motori common rail. Questa la motivazione che ha portato Kohler a sviluppare il primo motore tre cilindri senza predisposizione after-cooler della famiglia KDI, che in precedenza era caratterizzata esclusivamente da motori senza filtro antiparticolato che richiedono necessariamente l’utilizzo dell’after-cooler.
Il KDI 1903TC-E5 si posiziona sul gradino più alto della fascia di riferimento, grazie alla caratteristica che condivide con tutti gli altri modelli della famiglia KDI: performance elevatissime. Dati alla mano, sul


www. scimag.news

mercato i motori con gli stessi valori di potenza e di coppia hanno cilindrata superiore o addirittura quattro cilindri. Analogamente, i motori con la stessa cilindrata, presentano valori di coppia e di potenza inferiori. Per riassumere, con 170 Nm / 1500 rpm di coppia e 37 kW / 2600 giri di potenza il nuovo KDI 1903TC-E5 non conosce rivali e si propone come il nuovo protagonista per una vasta gamma di applicazioni. L’alternativa è restare con motori che presentano una curva di coppia meno performante. La conseguenza naturale di scegliere un motore con coppia e potenza più elevate è l’aumento di efficienza e produttività dell’applicazione, obiettivo principale di qualsiasi utilizzatore finale.
 Questa modello di motore è caratterizzato da una strategia di iniezione del carburante ottimizzata che garantisce la coppia e la potenza necessa-

ria e, contemporaneamente, riduce gli ingombri sulla macchina, oltre a snellire l’installazione del motore, perché richiede radiatori di dimensioni inferiori.
Pur possedendo tratti distintivi, il KDI 1903TC-E5 è parte integrante della piattaforma modulare KDI e, di conseguenza, ne eredita compattezza di installazione, alta densità di coppia e di potenza, consumi ridotti che si traducono in aumento di efficienza e produttività. Il KDI 1903TC-E5, dunque, si inserisce perfettamente nella concezione della famiglia KDI: essere una piattaforma modulare che garantisce facilità di installazione e compattezza su tutta la gamma. Un grande vantaggio per tutti gli sviluppatori di macchine.
Il KDI 1903TC-

E5 è il primo modello senza predisposizione after-cooler e sarà affiancato dagli analoghi modelli rispettivamente da 2,5 e 3,4 litri: il KDI 2504TC-E5 e il KDI 3404TC-E5, che andranno a completare l’offerta di versioni senza predisposizione after-cooler.◀

KDI 1903TC-E5

Il nuovo motore Kohler, con 170 Nm / 1500 rpm di coppia e 37 kW / 2600 giri di potenza

INFO Kohler Co. Kohler Co., fondata nel 1873, è una delle più grandi e storiche aziende private americane e ha sede principale a Kohler in Winsconsin.

Kohler Engines Kohler produce motori da oltre 90 anni e, da sempre, ha arricchito la propria gamma di prodotti con l’obiettivo di facilitare e rendere più conveniente la vita degli utilizzatori finali in tutto il mondo. L’azienda offre una gamma

completa di motori diesel, benzina e a gas fino a 134 cavalli – adottati globalmente da costruttori di macchine nei principali settori industriali (costruzioni, movimento terra, agricoltura, generatori e giardinaggio).

Con più di 50 stabilimenti produttivi in tutto il mondo, Kohler è leader mondiale nella produzione di motori e generatori, cucine e arredo bagno; inoltre, possiede e gestisce due tra i più raffinati golf resort a cinque stelle presso Kohler in Winsconsin e St. Andrews in Scozia.

MT > n. 4 - maggio 2018  51


Visto a Intermat 2018 > Mecalac

In prova a Intermat Se dell’e12 ne abbiamo già parlato – e certo ancora ne parleremo, vediamo ora qualcuna delle macchine che hanno dato prova di sé nell’area demo esterna a Intermat: la 15MC e le MWR di Miriam Spada

52  MT > n. 4 - maggio 2018


www. scimag.news

S

e il gioiello elettrico e12 ha già ampiamente fatto parlare di sé in occasione della premiazione agli Intermat Innovation Awards, meritano un approfondimento anche altri prodotti Mecalac che durante la kermess parigina (23-28 aprile 2018) è stato possibile ammirare in azione nell’area demo.

15MC: il cingolato “made in Mecalac”, ovvero il meglio di due mondi Il design e le prestazioni di questa macchina firmata Mecalac sono stati studiati per rispondere a delle linee guida molto rigorose. Il risultato è una macchina compatta con una potenza di scavo XXL, che può lavorare col braccio vicinissimo alla macchina assicurando al tempo stesso una portata di braccio dall’ampiezza eccezionale di 9 m. Munita di una benna con capacità fino a 1.000 litri, estremamente stabile, beneficia all’interno e all’esterno delle ultime tecnologie brevettate Mecalac che hanno già determinato il successo della versione gommata 15MWR lanciata nel maggio 2017, ossia: accoppiamento dei martinetti, attacco rapido reversibile brevettato Connect, selettore centrale di comando. Il tutto abbinato a un motore da 100 kW che ne fa la macchina più potente della sua categoria.

L’efficacia del movimento Importante alleata dei cantieri urbani in cui il margine di manovra è limitato, la 15MC col suo braccio offset in 3 parti con un cinematismo che permette di lavorare fuori sagoma, coniuga la potenza alla compattezza. Senza manovre particolarmente complesse, la macchina è sempre posizionata in modo ideale nei cantieri difficili e con una precisione notevole. Dietro a un ostacolo così come vicinissimo a un muro, la macchina scava, solleva carichi fino al 50% del suo peso a un’altezza di 3 m con un eccezionale risparmio di movimenti. Quanto al cinematismo unico del suo braccio articolato, offre uno sbraccio fino a 9 m in una sola operazione. Un’ampiezza abbinata a una precisione e a una potenza di lavoro record che le permettono di scavare facilmente ed efficacemente sia da vicino sia da lontano. La nuova 15MC è dotata di serie di cingoli da 500 mm e, come optional, di cingoli da 600 mm o di tipo Geogrip a seconda delle esigenze. Può inoltre essere equipaggiata con 3 differenti versioni di braccio: il braccio polivalente Mecalac, il braccio escavatore, oppure il braccio escavatore offset.

MT > n. 4 - maggio 2018  53


Visto a Intermat 2018 > Mecalac

Caratteristiche tecniche ▶▶ Equipaggiamenti: braccio Mecalac, braccio escavatore, braccio escavatore offset ▶▶ Massa operativa = 13.300/15.300 kg secondo la configurazione ▶▶ Potenza motore = 100 kW, 136 CV

La 15MC tiene i cantieri… sott’occhio L’occhio umano resta il miglior alleato dei cantieri urbani. Per questo la visibilità globale della 15MC è stata ripensata per ottimizzare la visione diretta dell’operatore. Sulla parte posteriore, le linee del cofano e il vetro arrotondato costituito da un solo pezzo sono stati studiati per liberare la vista. La prima parte del braccio Mecalac si ripiega, favorendo la visibilità laterale. Il parabrezza ripiegabile in 2 parti e i finestrini apribili delle porte consentono di essere in presa diretta col cantiere. Con i retrovisori e le 2 telecamere di serie perfettamente integrate, viene offerta una nuova visione all’operatore, che resta così concentrato sul cantiere e gestisce al tempo stesso la sua Mecalac.

Un’ergonomia interna ed esterna senza uguali Adattando la torretta della 15 MWR alla 15 MC, Mecalac ne ha trasferito i vantaggi e i benefici per i cantieri e per le persone al fine di farne una macchina urbana e compatta. Dal serbatoio posizionato nella parte bassa e protetto da una lamiera da 12 mm alla facilità di accesso ai componenti per una manutenzione da terra, passando

54  MT > n. 4 - maggio 2018

Prestazioni con braccio escavatore: ▶▶ Sbraccio massimo = 8.800 mm ▶▶ Profondità di scavo = 5.000 mm ▶▶ Forza di penetrazione = 6.200 daN ▶▶ Forza di sollevamento = 8.170 daN ▶▶ Altezza di scarico = 7.400 mm ▶▶ Velocità di traslazione = 6 km/h ▶▶ Ingombro = 2.990 mm per una perfetta accessibilità della cabina che limita al massimo il rischio di incidenti, la 15 MC è, dall’esterno, un escavatore cingolato la cui dimensione ergonomica e le cui dotazioni non hanno uguali sul mercato. All’interno del suo spazioso abitacolo con sicurezze ROPS e FOPS, tutti gli equipaggiamenti di serie hanno lo scopo di assicurare comfort e semplicità d’uso all’operatore. Oltre alla porta scorrevole a battente e al vano refrigerato, il climatizzatore e il riscaldamento, la disposizione intuitiva dei comandi e il grande schermo da 7’’, si aggiungono la telecamera che mostra le viste del cantiere dal momento in cui si innesta la retromarcia. Inoltre, grazie ai suoi 3 modi - stand by, eco e power - l’operatore può ottimizzare il regime della macchina e, per estensione, il suo consumo di carburante. Qualunque siano le esigenze e le necessità, la 15 MC offre la garanzia di una redditività ottimale grazie a delle prestazioni inedite, alla sicurezza per le persone che lavorano nel cantiere e a una semplicità d’uso che inaugurano una nuova generazione di escavatori cingolati compatti, potenti, polivalenti ed estremamente mobili nell’universo dei lavori pubblici e dell’edilizia.

I nuovi escavatori gommati MWR

Le MWR sono il risultato di un nuovo concetto di macchina e il frutto dell’esperienza combinata di Mecalac sugli escavatori gommati e cingolati, affiancata all’ascolto proattivo dei sostenitori degli escavatori gommati e degli escavatori cingolati. Il loro design è stato studiato per rispondere alle esigenze di coloro che richiedevano una macchina che fosse allo stesso tempo polivalente e compatta: il risultato è una sorta di osmosi tra una Mecalac gommata e una Mecalac cingolata. Si tratta di macchine con proporzioni XS e forza di sollevamento XL, versatili e ultra stabili, dotate all’interno e all’e-


www. scimag.news

9 MWR

Nell’arena esterna demo, tra le macchine alla prova, anche un modello della gamma MWR. Vediamone nel dettaglio le specifiche tecniche

sterno delle ultime tecnologie brevettate Mecalac (attacco rapido Connect, selettore centrale dei comandi, funzione “speed control”). Offrono redditività ottimali grazie a grandi prestazioni, senza rinunciare alla sicurezza e soprattutto alla semplicità d’uso: inaugurano dunque una nuova generazione di escavatori gommati compatti, polivalenti ed estremamente mobili nell’universo delle costruzioni e del movimento terra.

9 MWR Massa operativa a vuoto (kg) Larghezza macchina (mm) Raggio posteriore (mm) Velocità di spostamento (km/h) Potenza (kW/cv) Forza di sollevamento / Caricatore (daN) Forza di strappo / Escavatore (daN) + e - con forche Rotazione (mm) Forza di penetrazione (daN) Profondità massima (mm)

Baricentro abbassato Abbassando il baricentro delle MWR di un buon 20%, Mecalac rivoluziona l’universo degli escavatori gommati, finora percepiti come di difficile accesso per gli operatori e delicati da

7900 / 9000 2310 1350 20 / 35 55,4 (75) 3300 5000 +5300 / -2900 2794 2800 -3500

guidare. Le conseguenze sono a tutti i livelli: dalla stabilità all’accessibilità, passando per la sicurezza e la mobilità all road, la macchina ne guadagna in equilibrio e forza senza rinunciare alle sue qualità originarie.

MT > n. 4 - maggio 2018  55


Visto a Intermat 2018 > Mecalac

Una forza incredibile La struttura unica delle nuove MWR ne fa delle macchine da movimentazione potenti e precise, capaci di sollevare fino al 50% del loro peso. Il braccio articolato offset (perfettamente integrato nella sagoma della macchina) forma una massa positiva e un contrappeso naturale, ottimizzandone così la potenza di sollevamento. Ciò assicura una grande libertà di movimento e di movimentazione con grossi carichi. Argomenti, questi, particolarmente apprezzabili nei cantieri di costruzione.

Naturalmente equilibrata Le nuove MWR beneficiano di una stabilità a 360° su tutti i lati. La stabilità della macchina resta la stessa a prescindere dall’angolo di rotazione della torretta. Sollevare, depositare, spostare, scaricare… senza muoversi. Le nuove MWR trasformano la logistica dei cantieri grazie alla loro incredibile stabilità in tutte le posizioni e su tutti i terreni. In qualsiasi circostanza esse mantengono il loro equilibrio, sia in traslazione nelle manovre di trasferimento tra i cantieri sia nelle fasi di lavoro. Ciò assicura delle prestazioni di sollevamento a 360° fuori dal comune.

Salire e scendere senza sforzo Grazie al baricentro abbassato della macchina, la cabina delle MWR è facilmente accessibile per l’operatore, senza sforzi né assunzione di rischi.

56  MT > n. 4 - maggio 2018

La sua altezza dal suolo è fino al 20% inferiore a quella degli altri prodotti concorrenti sul mercato. La salita e la discesa dalla macchina sono diventate più fluide e ancora più facili con la presenza di una scaletta perfettamente integrata al design della macchina. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per la sicurezza dei cantieri.


www. scimag.news

La visibilità ripensata per ottimizzare la visione dell’operatore

Il pieno non è mai stato così facile Il serbatoio delle nuove MWR è di facilissimo accesso poiché si trova nel telaio, a livello della scaletta che porta direttamente in cabina. Oltre all’abbassamento del baricentro dovuto alla posizione del serbatoio nella parte bassa e all’aumento della sua capacità, l’operatore o il responsabile del parco macchine non hanno bisogno di effettuare nessuna manipolazione in altezza, né incontrano intralci che ostacolino le loro manovre. Mentre la maggior parte degli escavatori concorrenti ha il serbatoio nella torretta, con le MWR fare il pieno è tanto semplice quanto sicuro. Il rischio è zero in materia di manutenzione quotidiana.

Le linee del cofano sulla parte posteriore e il vetro arrotondato che ora è un pezzo unico sono stati studiati per liberare la visuale. La prima parte del braccio Mecalac si ripiega, favorendo la visibilità laterale. Il parabrezza ripiegabile in 2 parti e i finestrini apribili delle porte permettono di essere in presa diretta col cantiere. Con i retrovisori e la telecamera laterale perfettamente integrata (opzionale), la cabina offre una nuova visione all’operatore, che resta così concentrato sul cantiere circostante gestendo al tempo stesso la sua macchina.

Diverse modalità Grazie al selettore centrale unico, l’operatore passa in modalità strada o parking con un solo movimento, risparmiando così da 7 a 10 manipolazioni normalmente inevitabili. Con questa esclusiva unica tutto si fa istantaneamente selezionando la configurazione voluta. È la garanzia di una guida ineccepibile ed estremamente sicura nei cantieri. Liberato con un solo gesto, l’operatore può concentrarsi sui lavori da compiere in tutta serenità. E prendere il pieno controllo della macchina.

Elevata sicurezza Al centro degli obiettivi Mecalac? Ottimizzare la sicurezza per l’operatore così come per il complesso del personale dei cantieri urbani e suburbani. Per questo le MWR dispongono di serie di numerosi dispositivi innovativi. Oltre alla manutenzione da terra, il bloccaggio automatico dell’oscillazione del ponte facilita la messa in sicurezza della macchina mentre l’operatore si focalizza sul suo lavoro. In più, l’abbassamento del baricentro e dell’altezza dal suolo della cabina va ad aggiungersi a questo apparato di

sicurezza di serie molto completo. Per quanto riguarda le telecamere integrate che possono essere aggiunte a richiesta, sono perfettamente interfacciate con lo schermo da 7’’ sul quale sono visualizzate le viste del cantiere quando è innestata la retromarcia.

Su qualsiasi terreno con qualsiasi tempo Malgrado il loro peso, le MWR possono affrontare tutte le pendenze e tutti i tipi di suolo, a prescindere dalle condizioni meteorologiche. Dato che un cantiere non è mai lineare, la stabilità della macchina in traslazione sia in salita sia in discesa è di fondamentale importanza. Grazie a un circuito di traslazione dedicato, al baricentro basso, alle 4 ruote motrici e ai 3 diversi tipi di pneumatici, l’operatore lavora comodamente e senza effetti di rimbalzo. In qualunque tipo di manovra e di ambiente le MWR rimangono fluide e agili e conservano il loro equilibrio.

Superare tutti gli ostacoli Il baricentro ribassato non incide sull’altezza della luce libera dal suolo, un paradosso esclusivo “made in Mecalac”. La struttura delle MWR e la loro cabina incastrata nel telaio fanno sì che la dimensione delle ruote resti considerevole senza nuocere alla sagoma dell’insieme. Così sopraelevata, la macchina conserva tutta la sua mobilità e può superare gli ostacoli con perfetta disinvoltura.◀

INFO MECALAC France Parc des Glaisins 2 av. du Pré de Challes F-74940 Annecy-le-Vieux Tel: +33 (0) 4 50 64 01 63 Fax: +33 (0) 4 50 64 02 79 www.mecalac.com

MT > n. 4 - maggio 2018  57


L’evento > Volvo

Dumper rigidi firmati Volvo Volvo CE è pronta a entrare nel mercato dei dumper rigidi con una gamma completa interamente firmata Volvo: si parte dall’R45D da 45 tonnellate e si arriva all’ammiraglia R100E da 100 tonnellate di Miriam Spada

58  MT > n. 4 - maggio 2018

Volvo a Intermat 2018

Tra le tematiche toccate durante la conferenza stampa di Volvo a Intermat 2018 anche i nuovi dumper. Tanti gli argomenti trattati che avremo modo di approfondire nei prossimi numeri di MT


www. scimag.news

V

olvo CE ha annunciato che nel secondo trimestre del 2018 farà il suo ingresso nel mercato dei dumper rigidi con una sua linea specifica. Lo sviluppo dei quattro modelli della nuova gamma deve molto all’esperienza pluriennale della compagnia sussidiaria di Volvo CE Terex Trucks e alla forza tecnologica del Gruppo Volvo. La gamma, che sarà dapprima lanciata in mercati meno regolamentati, è composta dai modelli R45D (45 tonnellate), R60D (60 tonnellate), R70D (72 tonnellate) e dall’ammiraglia R100E (100 tonnellate). Il modello R100E della Serie E è un nuovissimo dumper rigido di Volvo da 100 tonnellate (95 tonnellate metriche),

basato su una profonda conoscenza della clientela e del mercato, che presenta componenti di comprovata efficacia, nuove tecnologie e uno straordinario design, per dare vita a una soluzione economica e ad alta produttività capace di soddisfare le esigenze delle odierne applicazioni minerarie e in cava.

Un’approfondita revisione tecnica Partendo dalla collaudatissima Serie TR di Terex Truck, lo sviluppo dei dumper rigidi Volvo della Serie D, R45D, R60D e R70D, prevede un’approfondita revisione tecnica che garantirà che le macchine soddisfino gli standard attesi dai prodotti Volvo nei mercati e nei segmenti a cui si rivolgono. I miglio-

ramenti comprendono una maggiore visibilità e sistemi di sicurezza più sofisticati, nonché il sostegno tecnico e il branding Volvo. Il lancio dei dumper rigidi targati Volvo comporterà la graduale cessazione della produzione dei dumper rigidi Terex Trucks. «L’acquisizione di Terex Trucks nel 2014 è stata una mossa strategica che ha permesso di offrire ai clienti di Volvo anche dumper rigidi», spiega Thomas Bitter, Vicepresidente senior della funzione Marketing e portafoglio prodotti (MaPP) di Volvo CE. «Da allora abbiamo continuato a progettare un dumper rigido completamente nuovo, basato sugli 84 anni di esperienza di Terex Trucks e sulle tecnologie di punta

MT > n. 4 - maggio 2018  59


L’evento > Volvo

«I dumper rigidi di Terex Trucks sono noti per le ottime prestazioni offerte in condizioni difficili, per la facilità di manutenzione e per il ridotto costo di manutenzione e servizio», ha aggiunto Paul Douglas, Vicepresidente dumper rigidi e Terex Trucks di Volvo CE. «Il nostro collaudato design è un forte DNA su cui costruire il nuovo ingresso di Volvo CE in questa linea di prodotto. L’R100E della Serie E è una macchina completamente nuova che promette stabilità, lunga vita operativa, profitti elevati, durata e comfort. E, in più, offre semplicità e rapidità di funzionamento e di manutenzione.»

Un brillante futuro

di Volvo CE, oltre che sui suoi valori cardine: qualità, sicurezza e rispetto ambientale. Oggi entriamo nella fase successiva. Le nuove macchine Volvo, specialmente il dumper rigido della Serie E, R100E, sono la sintesi del lavoro fatto finora. Siamo sicuri che avranno un forte impatto sui clienti che operano nei segmenti estrattivi.»

Primo piano sulle nuove macchine La nuovissima ammiraglia R100E è stata progettata per venire incontro alle richieste di un dumper rigido capace di fornire un alto livello di produttività e prestazioni, un costo totale di manutenzione e servizio ridotto, facilità di gestione manutentiva e comfort dell’operatore. Con la sua alta capacità e velocità, la nuova carrozzeria a V, l’idraulica efficiente, il sistema di monitoraggio e l’ambiente

60  MT > n. 4 - maggio 2018

operatore intelligenti, l’R100E aiuterà i clienti a spostare più materiale in minor tempo.

I nuovi dumper rigidi targati Volvo saranno prodotti in quello che oggi è lo stabilimento Volvo di Motherwell, in Scozia, e venduti esclusivamente attraverso la rete dei concessionari Volvo. I dumper articolati a marchio Terex Trucks continueranno a essere progettati, realizzati e sviluppati nello stabilimento di Motherwell e distribuiti tramite la preesistente rete di concessionari indipendente di Terex Trucks.


www. scimag.news

Il lancio ufficiale

Le opinioni dei clienti

Il lancio ufficiale delle nuove macchine per clienti e concessionari è avvenuto proprio presso lo stabilimento produttivo di Motherwell in Scozia. Lo scorso 10 aprile gli ospiti hanno visto in anteprima le nuove macchine che comprendono R45D da 45 tonnellate, R60D da 60 tonnellate, R70D da 72 tonnellate e R100E, l’ammiraglia da 95 tonnellate. Protagonista della manifestazione è stato l’R100E, il dumper rigido completamente nuovo che combina la vasta esperienza di Volvo del mercato e dei clienti con componenti collaudati, nuove tecnologie e un nuovo design, offrendo una soluzione economica e produttiva per soddisfare tutte le esigenze. La nuova gamma a quattro modelli è inizialmente disponibile per i mercati meno regolamentati. Con l’obiettivo di aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi di produzione più velocemente e utilizzando meno carburante, i nuovi dumper rigidi Volvo sono realizzati per applicazioni di estrazione e estrazione superficiale dove i costi operativi e le operazioni in sicurezza sono fondamentali. Oltre all’opportunità di ispezionare le nuove macchine, gli ospiti dell’evento hanno avuto la possibilità di testare la nuova ammiraglia R100E, capire come sono stati progettati i dumper rigidi e vederli in azione in una cava vicina.

Tenendo come input le richieste dei clienti per lo sviluppo della nuova gamma di dumper rigidi, le macchine sono state sottoposte a numerosi test sul campo e sempre con risultati molto positivi. Uno di questi clienti è Trollope Mining Services, una società mineraria con sede a Johannesburg, in Sud Africa. «Volvo R100E ha un design imponente che offre un buon equilibrio tra produttività, risparmio di carburan-

te, comfort, facilità di manutenzione e sicurezza», afferma Sagrys De Villiers, Site Manager presso la Maninzu Colliery. «Siamo sicuri che questo dumper sarà un forte competitor nel settore dei dumper rigidi in futuro.»◀

Il lancio ufficiale

Il Presidente di Volvo CE Melker Jernberg (a destra) con il Vicepresidente della sezione dumper rigidi Volvo Paul Douglas (a sinistra)

MT > n. 4 - maggio 2018  61


Visto a Intermat 2018 > Yanmar

Pronti alla Stage V Yanmar a Intermat (23 aprile 2018) ha presentato due nuovi motori diesel industriali ad elevate prestazioni già conformi alle normative EU Stage V di Miriam Spada

Y

anmar ha sviluppato due nuovi motori diesel industriali ad alte prestazioni con potenza fino a 155 kW e conformi alle normative EU Stage V, come annunciato dall’azienda in occasione di Intermat 2018. Con l’aggiunta di tali nuovi motori, denominati 4TN101 e 4TN107, la gamma Yanmar di motori industriali si espande consentendo all’azienda di entrare in una fascia di mercato strategica. I motori diesel industriali e marini devono rispettare rigide normative sulle

62  MT > n. 4 - maggio 2018

emissioni in vari mercati, garantendo al contempo un risparmio di carburante e un’efficienza complessiva in termini di affidabilità e durata. Yanmar fornisce da tempo un’ampia gamma di prodotti che soddisfano le esigenze dei propri clienti e prosegue in questa direzione con i due motori presentati a Intermat. Il 4TN101 e il 4TN107 sono il risultato della ricca eredità e della vasta esperienza di Yanmar nello sviluppo di motori diesel e dimostrano l’impegno dell’azienda nel produrre motori diesel innovativi e ai vertici del mercato

per qualità, robustezza e facilità d’impiego. I due nuovi motori si affiancano all’attuale prestigiosa gamma di motori TNV.

Principali caratteristiche ▶▶ Basso consumo di carburante Progettati beneficiando dell’avanzato know-how di Yanmar nei sistemi di combustione sviluppato con la decennale esperienza nella produzione di motori industriali e marini, i due nuovi motori vantano consumi di carburan-


www. scimag.news

4TN101

L’avvio della produzione in serie è previsto per il 2020

te nell’ordine del 10% inferiori rispetto a motori di pari cilindrata. Il minore consumo di carburante riduce i costi operativi del motore lungo tutto il ciclo di vita. ▶▶ Alta densità di potenza Entrambi i motori garantiscono elevate prestazioni con potenze specifiche ai vertici della categoria. In particolare il 4TN107 monta un turbocompressore bistadio che gli conferisce un’eccezionale densità di potenza di 34 kW/L. ▶▶ Eccellente coppia Entrambi i motori offrono valori di coppia massima ai vertici della categoria e disponibilità di coppia elevata lungo tutto l’arco di utilizzo, soddisfando così i requisiti di numerosi settori industriali tra cui edilizia, agricoltura e material

handling. Il 4TN107 con turbocompressore bistadio raggiunge un valore di coppia massima di 805 Nm. ▶▶ Design estremamente compatto Il design estremamente compatto soddisfa le esigenze dei produttori di veicoli, migliorando la facilità di installazione del motore. La tecnologia proprietaria applicata al sistema di trattamento dei gas di scarico si traduce in un sistema di aftertreatment più compatto che contribuisce ad aumentare notevolmente la visibilità esterna e il livello di comfort per gli operatori delle macchine. ▶▶ Operatività assicurata in ogni condizione I motori Yanmar utilizzano un filtro antiparticolato nonché un sistema di ri-

duzione catalitica degli NOx. L’impiego di tali dispositivi, ottimizzato grazie alla tecnologia proprietaria Yanmar, consente ai motori 4TN101 e 4TN107 di rispettare agevolmente la normativa EU Stage V. Grazie alla presenza di questi sistemi l’operatore può continuare ad utilizzare il proprio mezzo senza dover interrompere il lavoro (per effettuare il ciclo di manutenzione del sistema di aftertreatment) anche ad altitudini elevate, a basse temperature o nei lavori con carichi leggeri. ▶▶ Vasta gamma di potenze I motori 4TN101 e 4TN107 sono disponibili in un range di potenze che varia dai 55 ai 105 kW e dai 90 ai 155 kW, consentendo l’utilizzo della potenza più indicata per ogni tipo di applicazione.◀

4TN107

L’avvio della produzione in serie è previsto per il 2019

MT > n. 4 - maggio 2018  63


Visto a Intermat 2018 > Yanmar

4TN101

MODELLO

4TN101

(STD. POWER)

(HIGH POWER)

Conformità emissioni

EU Stage V / EPA Final Tier4

Iniezione carburante

Iniezione diretta (DI)

Sistema di iniezione carburante

Common Rail

Aspirazione

Turbocompressore con Charged Aircooler

EGR

EGR raffreddato

ATS

DOC+DPF+SCR

Numero di cilindri

4

Alesaggio x corsa (mm)

101*120

Cilindrata (Litro) Potenza nominale (kW@min-1)

3,8 77 @2.000

85 @2.200

85 @2.400

96 @2.000

105 @2.200

Coppia max. (Nm@min-1)

445@1.500

550@1.500

Coppia a bassa velocità (Nm@min-1)

370@1.000

455@1.000

Peso (secco) (kg) Lunghezza*Larghezza*Altezza totali (mm)

4TN101

64  MT > n. 4 - maggio 2018

420 (senza FAN, ATS) 890*630*870 (senza ATS)


www. scimag.news

4TN107

Monta un turbocompressore bistadio che gli conferisce un’eccezionale densità di potenza di 34 kW/L

MODELLO

4TN107

4TN107

(SINGLE TURBOCHARGER)

(2-STAGE TURBOCHARGER)

Conformità emissioni

EU Stage V / EPA Final Tier4

Iniezione carburante

Iniezione diretta (DI)

Sistema di iniezione carburante Aspirazione

Common Rail Turbocompressore singolo con Charged Aircooler

Turbocompressore bistadio con Charged Aircooler

EGR

EGR raffreddato

ATS

DOC+DPF+SCR

Numero di cilindri

4

Alesaggio x corsa (mm)

107*127

Cilindrata (Litro)

4,6

Potenza nominale (kW@min-1)

90 @1.800

100 @2.000

110 @2.200

127 @1.800

141 @2.000

155 @2.200

Coppia max. (Nm@min-1)

602 @1.350

602 @1.500

602 @1.500

805 @1.350

805 @1.500

805 @1.500

Coppia a bassa velocità (Nm@min-1) Peso (secco) (kg) Lunghezza*Larghezza*Altezza totali (mm)

460 @ 1.000

604 @ 1.000

540 (senza FAN, ATS)

550 (senza FAN, ATS)

940*650*940 (senza ATS)

940*730*940 (senza ATS)

A proposito di Yanmar Fondata nel 1912 a Osaka, in Giappone, Yanmar è stata la prima a riuscire a realizzare un motore diesel compatto di pratiche dimensioni, nel 1933. Andando avanti, con i motori diesel industriali come pietra angolare dell’impresa, Yanmar ha continuato l’espansione della propria gamma di prodotti, servizi e competenze per offrire soluzioni complete come produttore di attrezzature industriali. In qualità di fornitore di motori piccoli e grandi, macchinari e impianti agricoli, attrezzature per l’edilizia, sistemi energetici, attrezzature marittime, macchine utensili e componenti. Le operazioni commerciali globali di Yanmar coprono sette settori. A terra, in mare e in città, la missione di Yanmar di “fornire soluzioni sostenibili incentrate sulle sfide che i clienti affrontano nella produzione di alimenti e nello sfruttamento dell’energia, così da arricchire la vita delle persone per il nostro domani” dimostra la determinazione di Yanmar a fornirci “Un futuro sostenibile.”

INFO Yanmar Europe BV Brugplein 11 1332 BS Almere, The Netherlands Tel: +31 (0)36 549 3200 reception-yeu@yanmar.com

MT > n. 4 - maggio 2018  65


Focus macchina > JCB 19C-1 E-TEC

Un mini elettrico

firmato JCB

Da jcb un mini zero emissioni talmente silenzioso che farà molto rumore: Il nuovo miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC di Porfirio Ferrari

66  MT > n. 4 - maggio 2018

J

CB aggiunge una nuova pietra miliare alla sua lunga storia di successi con il lancio del suo primo escavatore completamente elettrico, a zero emissioni e il più silenzioso nella sua classe. Il nuovo miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC è stato sviluppato in assoluta segretezza presso il JCB’s World Headquarter in Staffordshire. In linea con la tendenza al progressivo abbattimento delle emissioni inquinanti, il JCB 19C-1 E-TEC a zero emissioni consentirà alle imprese edili di operare


www. scimag.news

all’interno degli edifici e in contesti urbani particolarmente sensibili dal punto di vista dell’inquinamento, e a quelle del settore ferroviario di lavorare in galleria e nel sottosuolo senza necessità di installare costosi impianti di ventilazione e ricambio dell’aria. Un altro importante vantaggio del nuovo miniescavatore elettrico consiste nel fatto che le sue emissioni acustiche - inferiori ai 7dBA, risultano di ben cinque volte inferiori a quelle di una macchina di pari categoria con motorizzazione diesel. Ciò consentirà quindi alle imprese di operare in ambiti urbani anche oltre i normali orari di lavoro senza recare disturbo ai residenti, così come di operare in altri ambienti sensibili dal punto di vista acustico come ad esempio in prossimità di ospedali e scuole. Per quanto riguarda le prestazioni di scavo, il nuovo miniescavatore offre performance senza compromessi, potendo affrontare un intero turno di lavoro con un ciclo di ricarica completo, risultando inoltre operativo in tempi molto più rapidi rispetto a una macchina con motore diesel, non necessitando di controlli giornalieri ai livelli di liquido refrigerante e olio motore. Il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: «JCB è da anni in prima linea nello sviluppo di macchine edili innovative e a basse emissioni. Con il lancio del primo miniescavatore elettrico a marchio JCB intendiamo offrire ai nostri clienti una soluzione pratica e conveniente per applicazioni che richiedono silenziosità e zero emissioni inquinanti». Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, ha aggiunto: «Sostituire il tradizionale motore diesel con un’efficiente propulsione elettrica a 48 V, alimentata da batterie di classe automotive di ultima generazione, JCB ancora una volta ha portato il mercato dei miniescavatori un passo avanti.

Il JCB 19C-1 E-TEC offrirà alle imprese una soluzione a zero emissioni e basso impatto acustico, permettendo loro di lavorare in ambito urbano anche nelle ore notturne, all’interno di edifici e persino in tunnel ferroviari senza necessità di installare costosi impianti di estrazione e ricambio dell’aria. Il JCB 19C-1 E-TEC apre ai miniescavatori JCB un nuovo futuro a emissioni zero».Le principali caratteristiche del 19C-1 ETEC comprendono: ▶▶ tre pacchi batterie agli ioni di litio con una capacità di 312Ah (15kWh); ▶▶ un impianto idraulico load - sensing standard per un’elevata forza di scavo; ▶▶ un pratico caricabatterie a bordo con ingresso a 230V per un tempo di ricarica di sole 6 ore; ▶▶ un caricabatterie opzionale a 110V; ▶▶ un sofisticato sistema di gestione delle batterie che garantisce un’autonomia pari a un turno di lavoro completo; ▶▶ un’opzione “fast charge” che garantisce una ricarica completa in solo 2,5 ore.

Progettato per soddisfare la crescente richiesta di macchine edili a zero emissioni e basso impatto ambientale, il miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC verrà lanciato ufficialmente nel corso del 2018. Basato sulle specifiche premium del modello 19C-1 a ingombro posteriore convenzionale lanciato a fine 2017, la variante elettrica sostituisce il motore diesel standard con un motore elettrico e tre pacchi batterie di nuova generazione da 104AH, in grado di offrire una capacità di 312 Ah (15 kWh). Le batterie modulari utilizzano le più avanzate celle NMC agli ioni di litio, utilizzate anche nei modelli di autovetture più recenti, contenute in un solido alloggiamento progettato per resistere alle impegnative condizioni di esercizio del settore construction. In combinazione con un moderno impianto elettrico a 48V, il motore elettrico ad alta efficienza eroga istantaneamente valori di coppia superiori a quelli del corrispondente motore diesel convenzionale. Il collaudato impianto idraulico load sensing del 19C-1 E-TEC targato Bosch-Rexroth assicura le me-

MT > n. 4 - maggio 2018  67


Focus macchina > JCB 19C-1 E-TEC

desime prestazioni di scavo dell’equivalente modello convenzionale da 1,9 t. L’elevata efficienza di questa avanzata combinazione elettroidraulica si traduce in minori esigenze di raffreddamento - solo un radiatore olio idraulico di dimensioni contenute equipaggiato da una piccola ventola termostatica elettrica e nessun radiatore per il raffreddamento del motore - che contribuiscono a prolungare la vita utile delle batterie e ridurre sensibilmente le emissioni acustiche. Il 19C-1 E-TEC utilizza il medesimo sottocarro e attrezzature di scavo della versione diesel, e offre una profondità di scavo di 2.576 mm con braccio e dipper da 1.100 mm. La macchina è provvista di serie di un pratico caricabatterie a bordo che permette una ricarica completa in sole sei ore tramite una normale presa a 230V. In via opzionale è disponibile una versione a 110V utile in caso di cantieri sprovvisti di alimentazione elettrica a

68  MT > n. 4 - maggio 2018

230V; con il lancio della macchina JCB offrirà anche un’opzione fast-charge, costituita da un’unità di ricarica heavy duty separata in grado di ricaricare completamente le batterie in 2,5 ore. Il sistema di alimentazione autonomo non richiede alcun collegamento elettrico o cavo durante il funzionamento della macchina. I pacchi batterie consentono un’autonomia di una giornata di lavoro in ciclo di lavoro standard, o di quattro ore nel caso di cicli di lavoro particolarmente impegnativi. Questo modello da 1,9 t può inoltre utilizzare un’ampia gamma di attrezzature, offrendo una piattaforma ideale per interventi di demolizione e ristrutturazione. Inizialmente il miniescavatore sarà disponibile in versione canopy con certificazione ROPS/TOPS e FOGS, disponibile su tutte le macchine del segmento mini e midi di nuova generazione. In quanto basato sulle specifiche premium del modello 19C-1,

il miniescavatore è dotato di selettori proporzionali per il controllo delle funzioni ausiliarie e della traslazione laterale del braccio. Il modello premium dispone anche di selettori a membrana posizionati alla destra del posto guida per il controllo di tutte le funzionalità addizionali, mentre l’indicatore del livello di carburante è stato sostituito da un indicatore di carica di facile lettura. Il 19C-1 E-TEC dispone di un nuovo braccio a sezione scatolare con dipper, al cui interno sono alloggiate le linee idrauliche che risultano così efficacemente protette. I perni del braccio e della lama dozer utilizzano boccole grafitate che consentono intervalli di ingrassaggio a 500 ore. Tutti i punti di ingrassaggio sono localizzati su uno dei lati della macchina in modo da ridurre i tempi di fermo; in assenza di olio motore, liquido refrigerante e carburante i controlli giornalieri sono ridotti al minimo.◀


www. scimag.news

Nota su JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diversi modelli tra cui terne, movimentatori telescopici,

escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

INFO JCB Italia S.p.A. Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) - Italia Tel.: +39 02 488661 www.jcbitalia.com

MT > n. 4 - maggio 2018  69


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.