RIS n.3 | Maggio – Giugno 2018

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Anno XIV n.3 | Maggio-Giugno 2018

Rima S.p.A. Cilindri “light” per l’EURO 6

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Manitowoc Un mondo oltre le gru PAD. 6 STAND L 29

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Eventi

La stagione delle fiere

Sono state tante le innovazioni e le tecnologie in mostra a Intermat (23-28 aprile), kermesse svoltasi parallelamente al CeMAT di Hannover. Ma le fiere non si fermano: è tempo per SPS di Parma, Intralogistica Italia e bauma CTT Russia


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Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

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L’evento > Combilift p. 6

Preview fiere > SPS IPC Drives Italia 2018

Combilift, innovazione e orgoglio made in Ireland di Giacomo Casadio p. 32

SPS: l’appuntamento annuale con l’automazione e il digitale per l’industria di Sandro Tozzi p. 16 Preview fiere > Intralogistica Italia 2018

Intralogistica Italia: tutto è pronto di Sandro Tozzi p. 18 Preview fiere > bauma CTT Russia 2018

Appuntamento a Mosca di Sandro Tozzi

Componenti > Rima S.p.A.

Cilindri “light” per l’EURO 6 di Sandro Tozzi

p. 36

p. 20 Visto a Intermat 2018 > Merlo

Visto a Intermat 2018 > Manitowoc

Un mondo oltre alle gru di Manuela Cortesi

35 anni di Francia di Manuela Cortesi

p. 38

p. 22 Preview Intralogistica Italia > Crown

Efficienza ed energia di Sandro Tozzi

L’evento > CTE

La forza è nelle persone di Sandro Tozzi

Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

Sono state tante le innovazioni e le tecnologie in mostra a Intermat (23-28 aprile), kermesse svoltasi parallelamente al CeMAT di Hannover. Ma le fiere non si fermano: è tempo per SPS di Parma, Intralogistica Italia e bauma CTT Russia

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Spedizione Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news

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Eventi

Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese

Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737

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La stagione delle fiere

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News > Le brevi a cura della redazione

Manitowoc Un mondo oltre le gru

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Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

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Intermat 2018

A lot of innovations were presented at Intermat (23-28 April 2018) Stay up-to-date and follow us on www.scimag.news!

Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it

Postcard from Paris

Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi

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Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it

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Editoriale di Manuela Cortesi

I è di S ia ed ner US I m art R SC ia P TT ed M C

Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it

Rima S.p.A. Cilindri “light” per l’EURO 6

n.3 | Maggio-Giugno 2018

In copertina > JMG / LIGE

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024

Anno XIV n. 3 | maggio-giugno 2018

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Sommario

Anno XIV n.3 | Maggio-Giugno 2018

p. 28

p. 44


Visto a Intermat 2018 > Platform Basket

Componenti > Bonfiglioli

Spider: solidità e compattezza di Umberto Piagnoni p. 46

Componenti per piattaforme ibride di Miriam Spada

Visto al CeMAT 2018 > Camso

Visto a Intermat 2018 > Genie

Camso: novità per i carrelli elevatori di Sandro Tozzi

A Intermat la protezione firmata Genie di Umberto Piagnoni

p. 50

p. 56

p. 58

Visto a Intermat 2018 > Dieci

Visto a Intermat 2018 > Multitel Pagliero

Multitel Pagliero si fa green di Miriam Spada p. 52

Dieci: novità e innovazione a Parigi di Porfirio Ferrari

p. 62

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Editoriale

Cinesi dappertutto di Manuela Cortesi

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Intermat erano tanti, tantissimi. Diversi portavoce autorevoli con i quali poter dialogare, tra cui la China Construction Machinery Association. Marchi più o meno noti, e l’impressione di una marea che ci ha già sommerso. Sono affamati, entusiasti e fanno business. E sarà un caso, ma la stessa CCMA a maggio parla di una notevole crescita delle vendite registrata nel mese di aprile dei maggiori produttori di escavatori cinesi. I 25 principali produttori di escavatori del Paese hanno venduto infatti 26.561 macchine escavatrici, una crescita dell’84,5% su base annua, a fronte di un aumento del 78,9% rispetto a marzo. Sono 25mila gli escavatori venduti nella stessa Cina, mentre sono le macchine vendute all’estero a essere raddoppiate numericamente: oltre 1.500 macchine. Intermat effect? In totale, nel periodo gennaio-aprile sono stati venduti in Cina ben 86.622 escavatori, in aumento del 57,9% rispetto all’anno precedente. Vogliono vendere di più, e ci stanno riuscendo. Si adeguano alle normative come possono, e dove non ci riescono o non han-

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no convenienza, cambiano mercato. E hanno fame di tecnologia: hanno capito, al contrario di tanti piccoli e medi produttori italiani ed europei, che stare al passo non è più un’eccellenza per pochi virtuosi, ma una necessità di sopravvivenza. Non per niente al CeMAT – Hannover, la fiera tecnologicamente più interessante dal punto di vista delle innovazioni e del tech, svoltasi parallelamente a Intermat – i dati ufficiali parlano chiaro: dei 210.000 visitatori complessivi, oltre 70.000 – pari al 30 per cento – erano di provenienza estera, e al primo posto tra i Paesi di provenienza, guarda un po’, c’è la Cina, con 6.500 visitatori. E intanto in patria la XCMG – uno tra i principali costruttori di macchinari cinesi, ha costruito (il lancio proprio ad aprile) un escavatore idraulico da 700 tonnellate: il più grande escavatore mai realizzato in Cina. L’enorme macchina ha una lunghezza complessiva di 23,5 m e può scavare più di 50 tonnellate di materiale alla volta. Insomma la Cina marcia veloce, e il picco negativo del -41% (2015) del mercato cinese sembra davvero allontanarsi, la marea ci ha già sommersi. Sapremo nuotare?◀

*fonte: http://www.samoter.it/it/cina-eindia-giganti-asiatici-dell-edilizia http://www.xinhuanet.com/ english/2018-05/07/c_137161433.htm https://www.constructionkenya. com/5415/xcmg-china-hydraulic-excavator/


”Sentire” la saldatura

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Giovedì 31 Maggio 2018 Sede UCIMU - Area Metropolitana di Milano Viale Fulvio Testi, 128 Cinisello Balsamo Temi del Convegno: Applicazioni robotizzate per la produzione o il controllo di manufatti e componenti industriali, di vari materiali, realizzati mediante processi di saldatura; simulazioni, soluzioni tecnologiche avanzate, integrate e innovative per il miglioramento della qualità produttiva, della produttività e delle condizioni di lavoro nei diversi settori industriali. Gli Sponsor S A L D AT U R E S E M P L I C E M E N T E G E N I A L I

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News > Le brevi INTERMAT 2018

INTERMAT 2018: una ventata di innovazioni con un riflesso positivo sul business L’edizione 2018 del salone internazionale dell’edilizia e delle infrastrutture si è svolta in un’atmosfera effervescente, confermando le prospettive di crescita di un settore guidato dall’innovazione e decisamente orientato al futuro: 173.300 visitatori, di cui il 30% internazionali, provenienti da 160 paesi e 1.400 espositori si sono riuniti nonostante l’attuale contesto francese sia contrassegnato da agitazioni sociali.

Un evento testimone della vitalità del mercato e generatore di business Inaugurato il 23 aprile da Bruno Cavagné, presidente della FNTP (Fédération Nationale des Travaux Publics- Federazione Francese dei Lavori Pubblici) e dai rappresentanti industriali del settore (CECE, CISMA, SEIMAT...), INTERMAT Paris si è svolto fino al 28 aprile presso il Parc des Expositions di Paris-Nord Villepinte sotto il segno della ripresa e in un clima molto favorevole per gli affari. Le imprese edili, i produttori, i fornitori di attrezzature e soluzioni, i noleggiatori e i distributori della zona EMEA hanno potuto verificare concretamente questa tendenza positiva. «In questa edizione la realizzazione del nuovo servizio di business meeting ha ottenuto un grande successo, con oltre 3.000 contatti registrati, che testimoniano la ritrovata vitalità del mercato e l’importanza di mettere in contatto la domanda e l’offerta», sottolinea Isabelle Alfano, Direttrice del salone. Cosa che confermano anche gli espositori del salone: «Avendo concluso alcune vendite sul posto, il salone si è rivelato un successo commerciale in un clima particolarmente positivo, sulla scia della situazione economica attuale. Per noi, in qualità di costruttori in Francia e in Europa, il salone INTERMAT rappresenta una vera e propria vetrina

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del nostro know-how», ha dichiarato Martin Schickel, Direttore generale di Liebherr-France SAS. «L’edizione 2018 di INTERMAT è stata molto positiva per il gruppo Fayat e per l’insieme dei suoi marchi, uno dei migliori Intermat da quando partecipiamo. Una prima tendenza è rappresentata da una forte progressione dei visitatori al nostro stand, progressione a 2 cifre rispetto al 2015, con una proporzione significativa di visitatori stranieri e una forte partecipazione di grandi gruppi francesi (Colas, Eurovia, Eiffage). I nostri 2 «digital corners», che presentavano le nostre soluzioni digitali di servizi, hanno riscontrato un grande successo, in particolare il cinema in 3D che mostrava la nostra soluzione TRX 100% premiata agli INTERMAT Innovation Awards», ha affermato Stéphane Guillon, Direttore Marketing & Comunicazione Gruppo FAYAT.  «Per Komatsu, l’edizione 2018 di INTERMAT si è rivelata davvero riuscita. Grazie a questa edizione, abbiamo potuto riaffermare il nostro impegno totale con il mercato francese e africano. Presentando le nostre ultime innovazioni abbiamo anche avuto l’opportunità di suscitare notevole interesse presso numerosi visitatori che sono venuti a trovarci», ha dichiarato Naser Memic Rendon, Responsabile Marketing & Comunicazione Gruppo KOMATSU.

L’innovazione e le nuove tecnologie al centro degli scambi Attraverso i quattro poli di competenza (Movimento terra & Demolizione; Strada, Industria dei materiali & Fondazioni; Edilizia & Filiera del calcestruzzo; Sollevamento, Movimentazione & Trasporto), i tre nuovi villaggi tematici (Villaggio Start-up; Villaggio Building Smart; Villaggio Demolizione & Riciclaggio) e i cicli di conferenze e workshop, le innovazioni sono state per tutta la settimana il cuore pulsante di INTERMAT. Automazione delle attrezzature, guida assistita, elettromobilità, robotizzazione, esoscheletro, BIM... il salone ha valorizzato l’introduzione degli strumenti digitali e delle nuove tecnologie in tutte le fasi della costruzione, il miglioramento della performance delle attrezzature e materiali. Per la prima volta start-up, PMI e grandi aziende hanno potuto sviluppare, in spazi dedicati, sinergie in termini di riciclaggio, mobilità, connettività, sicurezza, decostruzione e modularità delle opere... e dimostrare la propria creatività per il futuro sviluppo a livello territoriale in termini di efficienza


e rispetto dell’ambiente. Dal cobot-esoscheletro che consente di ridurre gli sforzi e i disturbi muscolo-scheletrici, al calcestruzzo connesso per accedere a tutti i dati e garantire la tracciabilità delle opere, dalle piastrelle luminose decorative e interattive con l’ambiente agli altoparlanti connessi in calcestruzzo... la creatività dei giovani talenti è stata riconosciuta dai visitatori.

INTERMAT DÉMO: lo spettacolo delle attrezzature da cantiere in azione! Con un’estensione di circa 30.000 m2, l’area esterna dedicata alle dimostrazioni delle nuove attrezzature edili, testate in condizioni reali di utilizzo, ha attirato una vera e propria folla. Le dimostrazioni dinamiche delle terne, mini escavatori, pale caricatrici, livellatrici, benne, frantumatori, attrezzature e macchinari per la demolizione hanno sedotto i visitatori con la loro presentazione spettacolare, le loro performance tecnologiche e ambientali, ma anche le loro grandi evoluzioni in termini di sicurezza e produttività.

INTERMAT Rental Day: le prospettive future del mercato del noleggio Il Rental Day, giornata dedicata al mercato del noleggio, il 26 aprile ha riunito circa 200 persone per discutere delle prospettive di sviluppo e delle mutazioni in atto nel settore. Gérard Deprez, Presidente di LOXAM ha inaugurato la tavola rotonda “Essere noleggiatore fra 10 anni”, dedicata alle grandi evoluzioni del prossimo decennio attraverso l’analisi comparativa fra i diversi operatori francesi e internazionali.

World Of Concrete Europe: un panorama delle ultime tendenze La 2a edizione del salone interamente dedicato alla Filiera del Calcestruzzo, che si è svolto in contemporanea a INTERMAT Paris, ha riunito 200 espositori. La combinazione di uno spazio espositivo, di una serie di conferenze e di un’area dimostrativa ha consentivo ai visitatori di scoprire l’offerta innovativa della filiera, da monte (materiali, prodotti e additivi) a valle (calcestruzzi decorativi, rivestimenti, intonaci, ingegneria e servizi). Gli otto settori integrati al polo “Edilizia & Filiera Calcestruzzo” e il ciclo di quindici conferenze del Forum “Il contributo del calcestruzzo alle nuove sfide collettive” hanno consentito di realizzare una panoramica delle ultime tendenze del mercato europeo. La prossima edizione di INTERMAT Paris si svolgerà nel 2021.

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News > Le brevi

VOLVO Trucks

Camion e automobili comunicano nel traffico: una collaborazione all’avanguardia tra Volvo Trucks e Volvo Cars Volvo Trucks presenta Connected Safety, un servizio basato su cloud che consente ai camion e alle automobili Volvo di scambiarsi automaticamente avvisi sulle situazioni di pericolo nel traffico. Grazie a una collaborazione all’avanguardia, i veicoli di due case costruttrici indipendenti possono condividere in tempo reale informazioni su condizioni di traffico pericolose

La versione di Connected Safety per auto è stata lanciata da Volvo Cars nel 2016. Con l’introduzione della propria versione del servizio da parte di Volvo Trucks, camion e automobili possono ora segnalarsi reciprocamente potenziali pericoli. Tale comunicazione è possibile grazie alla condivisione dei dati presenti nei cloud delle due aziende.

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«Una maggiore collaborazione tra vari operatori è uno dei fattori essenziali per incrementare il livello di sicurezza su strada. Se aumenta il numero di veicoli in grado di scambiarsi informazioni sul traffico in tempo reale, il rischio di incidenti si riduce. Connected Safety apre una porta sul futuro e ci auguriamo che altri costruttori di veicoli aderiscano all’iniziativa», dichiara Carl Jo-

han Almqvist, Traffic and Product Safety Director presso Volvo Trucks. Connected Safety è stato sviluppato allo scopo di inviare avvisi ai veicoli connessi al servizio e presenti nelle vicinanze, ogni qual volta un autista attiva le luci di segnalazione. «Un veicolo fermo sul ciglio della strada in condizioni di scarsa visibilità rischia di essere tamponato, con conseguenze anche gravi. L’invio di un avviso preventivo consente a tutti gli autisti di auto e camion che circolano nelle vicinanze, di ridurre la velocità, adeguare l’andatura ed evitare collisioni», spiega Carl Johan Almqvist. A lungo termine, questo servizio basato su cloud potrà essere ampliato introducendo ulteriori funzionalità. «Dal momento che le tecnologie sono sempre più avanzate e il numero di veicoli connessi è in aumento, la disponibilità di informazioni in tempo reale sarà un


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alleato prezioso per i vari sistemi intelligenti dedicati alla sicurezza e al supporto degli autisti attualmente presenti nei nostri veicoli. Connected Safety segna l’inizio di una nuova fase nel nostro impegno per promuovere una guida sicura e prevenire gli incidenti», afferma Emanuele Piga, Director Customer Solutions & New Services Development di Volvo Trucks. Volvo Trucks inizierà a introdurre Connected Safety sui nuovi veicoli destinati al mercato svedese e norvegese, dove sia Volvo Trucks che Volvo Cars possono contare su un considerevole numero di nuove immatricolazioni ogni anno.

Informazioni su Connected Safety di Volvo Trucks Ecco come funziona Connected Safety: quando le luci di segnalazione (hazard) vengono attivate, il veicolo invia al servizio cloud di Volvo Trucks un segnale attraverso il telefono cellulare dell’autista connesso a Internet. Dal cloud, le informazioni vengono inoltrate al servizio corrispondente di Volvo Cars. L’avviso viene quindi trasmesso a tutte le auto e i camion connessi in avvicinamento all’area in cui si trova il veicolo che ha attivato le luci di segnalazione. Il sistema sarà reso disponibile in Svezia e Norvegia nel corso del 2018. Connected Safety può essere utilizzato sui modelli Volvo FH16, Volvo FH, Volvo FM e Volvo FMX dotati di sistema integrato per servizi e Infotainment diVolvo Trucks, a seconda delle caratteristiche del veicolo e dei servizi scelti dal cliente. Volvo Cars offre Connected Safety con tutti i modelli nuovi di Volvo XC60, Vol-

vo XC90, Volvo XC40, Volvo S90, Volvo V60 e Volvo V90. Ulteriori sistemi di prevenzione degli incidenti disponibili per i camion Volvo: Adaptive Cruise Control, il cruise control adattivo aiuta l’autista a mantenere una distanza di sicurezza predefinita e costante rispetto al veicolo che lo precede.

Avviso di collisione con frenata di emergenza: ideato per informare l’autista del rischio di collisione con il veicolo che precede e attiva i freni, se necessario. Allerta al conducente: avvisa l’autista di fermarsi per una sosta quando il sistema rileva segni di disattenzione.


News > Le brevi

Advantech

Advantech a SPS IPC Drives Italia 2018 propone le proprie soluzioni hardware e software per abilitare la digitalizzazione della Fabbrica 4.0

Advantech, che si propone come azienda leader capace di abilitare i processi di integrazione tra i mondi OT e IT dei propri clienti (system integrators ed end user), anche quest’anno conferma la sua partecipazione ad SPS IPC Drives Italia (Parma, 22-24 maggio 2018), allo Stand H048

nel Padiglione 6. Advantech presenterà le più recenti soluzioni IIoT (Industrial IoT) sia in ambito hardware che software, con le Solution Ready Platform (SRP) - piattaforme applicative preconfigurate - progettate per aiutare le aziende produttrici nel loro percorso di trasformazione verso la digitalizzazione delle fabbriche. Insieme ai partner tecnologici, presso il proprio stand Advantech mostrerà la simulazione di un ambiente produttivo end-to-end (hardware e software integrati), partendo dall’automazione della fabbrica fino ad arrivare al Cloud. La demo sarà resa funzionante mediante una gamma completa di dispositivi hardware: sensori wireless e cablati, dispositivi con connettività fieldbus ed Ethernet, controllori programmabili, dispositivi Edge, server e storage, corredati delle relative competenze tecniche. Le Solution Ready Platform (SRP) esposte in fiera consentono di ottimizzare i costi, aumentare l’efficienza e ridurre i consumi energetici dei processi produttivi, elementi fondanti di una soluzione IIoT in ottica di Industry 4.0.

Soluzioni per la fabbrica e la control room parola d’ordine: efficacia complessiva degli impianti (OEE) L’Overall Equipment Effectiveness (OEE) è la misura dell’efficacia totale di un impianto, metodo utilizzato per monitorare e gestire il ciclo di vita delle risorse produttive e per misurare e monitorare il livello di efficienza dei processi manifatturieri. Concetti come l’efficacia complessiva degli impianti e i sistemi di gestione energetica possono guidare le aziende manifatturiere a diventare più “smart” e tracciare la qualità dei loro ambienti e flussi produttivi - dalle materie prime ai prodotti finiti - evitando fermi macchina, riducendo le perdite in produzione, semplificando e velocizzando le personalizzazioni, ottimizzando l’efficienza degli impianti energetici. Il valore OEE indica la percentuale di tempo di produzione pianificato nel quale un impianto è realmente produttivo. La maggior parte delle fabbriche ha un valore di OEE inferiore

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al 60%, un dato che offre ampi margini di miglioramento. Visualizzando i dati, è possibile monitorare la disponibilità delle macchine, gestirne il downtime e di conseguenza aumentarne l’efficienza operativa. La soluzione OEE di Advantech supporta l’accesso multipiattaforma ai dati per la gestione remota e l’aumento dell’efficienza di produzione. Per l’analisi e la gestione dei dati in tempo reale, Advantech mostrerà come sia facile ed intuitivo raccogliere, monitorare e tracciare dati ambientali e produttivi direttamente dalla sala di controllo in impianto. «Quest’anno, all’interno del nostro stand, daremo spazio e voce ai nostri Channel Partner», dichiara Dario Nacawa, Country Manager IIoT Italy di Advantech. «Presenza capillare sul territorio italiano, focus di mercato su soluzioni

verticali, unitamente a competenze tecniche avanzate, sono i pilastri su cui in questi ultimi anni abbiamo costruito il nostro ecosistema di Partner. I risultati sono già evidenti e le prospettive per il 2018 sono entusiasmanti!». Advantech si presenta a SPS Italia con i propri partner storici e tecnologici, capaci di presentare soluzioni verticali tra le quali applicazioni di Machine Vision, soluzioni basate su Soft-PLC Codesys e piattaforme di acquisizione ed analisi in ambito IoT tramite la piattaforma Wise-PaaS. Questa presenza vuole rafforzarne il legame professionale e al tempo stesso confermare la vocazione di Advantech, in grado di abilitare la creazione di un ecosistema di aziende in grado di cogliere a 360° le opportunità generate dalla rivoluzione digitale dell’Industry 4.0.


News > Le brevi

KILOUTOU

KILOUTOU continua la sua espansione in Germania con l’acquisizione del gruppo BUTSCH & MEIER Il gruppo KILOUTOU ha acquisito di recente il gruppo BUTSCH & MEIER, specializzato nel noleggio di mezzi per sollevamento nel sud-ovest della Germania. Questa operazione consentirà a KILOUTOU di proseguire con il suo piano di sviluppo internazionale, rafforzando la sua presenza di specialista sul mercato tedesco Il gruppo BUTSCH & MEIER è un importante operatore regionale di noleggio di mezzi per sollevamento nel Land del Bade-Wurtemberg, la terza regione in Germania per popolazione e peso economico. Il gruppo vanta una rete di tredici agenzie e magazzini nelle città di Baden-Baden, Friburgo e Karlsruhe, dove lavora un organico di 65 persone. Specialista noto per la sua competenza, BUTSCH & MEIER

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dispone di una flotta di 470 piattaforme elevatrici e carrelli elevatori telescopici per altezze fino a 57 m, che mette a disposizione di una clientela formata da professionisti dell’industria e dell’edilizia. Sulla scia dell’acquisizione di Starlift nel 2016, anche quest’ultima consentirà a KILOUTOU di continuare ad espandere la sua attività di noleggio di mezzi per sollevamento in Ger-

mania. KILOUTOU farà affidamento sull’esperienza e sul know-how dei team di BUTSCH & MEIER per accelerare lo sviluppo del business e creare con Starlift una rete di agenzie complementari. Per Olivier Colleau, Presidente Esecutivo del Gruppo KILOUTOU: «Questa acquisizione è perfettamente in linea con la strategia di sviluppo internazionale di KILOUTOU, il cui obiettivo


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consiste soprattutto nel consolidare le nostre posizioni sui mercati a forte potenziale. Ci permette di rafforzare la nostra presenza nei territori dinamici del sud-ovest della Germania e dimostra la nostra capacità di far confluire sul nostro progetto di sviluppo, operatori regionali di alta qualità che godono di una forte presenza locale. L’obiettivo di KILOUTOU a lungo termine è quello di continuare il suo sviluppo sul mercato tedesco attraverso la crescita interna, l’apertura di agenzie e ulteriori acquisizioni. Diamo un caloroso benvenuto nel gruppo Kiloutou ai 65 collaboratori di BUTSCH & MEIER.» Dieter Butsch e Michaela Meier-Butsch, fondatori e azionisti del gruppo BUTSCH & MEIER hanno dichiarato: «Siamo lieti dell’acquisizione del nostro gruppo da parte del Gruppo KILOUTOU. Ciò consentirà alle nostre aziende di avviare una nuova fase di sviluppo in Germania mettendo in comune punti di forza e collaboratori, per dar modo ai nostri clienti di sfruttare l’ampia complementarietà delle nostre reti di agenzie e della nostra gamma di mezzi, senza mai far mancare loro il servizio di ottimo livello che è il segno distintivo delle nostre due società. Crediamo personalmente nel progetto di sviluppo di KILOUTOU sul mercato tedesco e siamo lieti che tutti i nostri collaboratori possano parteciparvi pienamente». La conclusione della transazione, ancora in attesa delle solite autorizzazioni imposte dalla legge sulla concorrenza, è prevista per metà maggio 2018. Questa operazione si inserisce nell’attiva dinamica di sviluppo del Gruppo KILOUTOU, caratterizzata da una costante crescita organica e dal continuo perseguimento della crescita esterna. Sul piano internazionale, è una continuazione della strategia di sviluppo già intrapresa negli ultimi 5 anni in Polonia, Spagna, Italia e Germania.

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News > Le brevi zf

Il carrello elevatore altamente automatizzato di ZF è in grado di vedere, pensare e agire di veicoli innovativi basati su autovetture e trattori. Attuatori intelligenti, come lo sterzo posteriore elettrico per carrelli elevatori, e la trazione elettrica a ruote indipendenti di ZF eseguono i comandi inviati dall’unità di controllo.

Un insieme di competenze per i megatrend della tecnologia industriale

Ad Hannover Messe di quest’anno, ZF ha dimostrato in che modo la sua divisione Industrial Technology possa trarre vantaggio dalla vasta esperienza che il gruppo ha acquisito nel settore delle autovetture e dei veicoli industriali. Con l’anteprima mondiale del ZF Innovation Forklift, il Gruppo presenta per la prima volta un’applicazione per la movimentazione dei materiali in grado di vedere,

14  RIS > n.3 maggio-giugno 2018

pensare e agire. Il risultato è un carrello elevatore elettrico completamente collegato in rete, con funzioni di guida altamente automatizzate che rilevano l’ambiente circostante attraverso sistemi di telecamere e radar. I dati così generati vengono analizzati dall’elaboratore centrale ZF ProAI sulla base di un software di intelligenza artificiale, che ha già dimostrato la sua validità in altri prototipi

«Rivestiamo già un ruolo di primo piano nella guida altamente automatizzata e in quella autonoma, e ciò include anche la tecnologia industriale. Non si tratta più solo di portare sul mercato eccellenti soluzioni che rappresentano un valore aggiunto per il cliente: è diventata anche una questione di velocità. I team di innovazione ZF ne danno dimostrazione ad Hannover con i nuovi prodotti», afferma Wolf-Henning Scheider, Amministratore Delegato di ZF. «ZF Innovation Forklift ad alta automazione è il risultato di un insieme di conoscenze che crea una soluzione esclusiva e completa capace di rispondere alle principali esigenze del settore: riduzione dei costi e massima efficienza nella movimentazione dei materiali.» Questo carrello elevatore altamente automatizzato gestisce gli ordini di lavoro in modo autonomo, dirigendosi verso la postazione di stoccaggio, raccogliendo le merci e trasportandole a chi ne ha fatto richiesta. ZF Innovation Forklift si muove senza produrre emissioni grazie alla sua trazione elettrica estremamente efficiente e possiede una capacità di sollevamento fino a 3,5 tonnellate, con prestazioni analoghe a quelle offerte dagli attuali carrelli elevatori alimentati a gasolio, oggi ampiamente utilizzati nelle aree esterne. ZF fornisce


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una trazione elettrica pura come soluzione di sistema e ha ottimizzato la gestione energetica del carrello elevatore in modo che una carica della batteria duri almeno l’intera durata di un turno. Questo significa che gli utenti dovranno sostituire un numero minore di batterie e potranno quindi risparmiare in modo significativo. Il rilevamento intelligente di oggetti e pedoni garantisce un significativo aumento della sicurezza durante il funzionamento. I sensori di ZF Innovation Forklift rilevano persone o ostacoli fissi, quali gabbie per pallet o pallet. L’interpretazione dei dati sull’unità di controllo centrale dotata di intelligenza artificiale ZF ProAI genera i comandi che vengono trasmessi dal veicolo per l’arresto immediato o la messa in atto di manovre specifiche per evitare gli ostacoli. Gli algoritmi di Deep Learning aiutano ad anticipare un numero elevato di possibili scenari in tempi estremamente ridotti e consentono di ottenere reazioni adeguate. L’intelligenza artificiale contribuisce quindi a prevenire incidenti sul lavoro, lesioni a persone o danni ai materiali. Inoltre, il veicolo è in grado di assegnare priorità agli ordini in modo autonomo e stabilisce la sequenza e il percorso ottimali. Un fattore fondamentale in questo senso è la messa in rete di ZF Innovation Forklift. Il carrello elevatore è in grado di operare in un network produttivo digitalizzato dove può comunicare sia con il sistema di gestione merci, sia con l’infrastruttura e gli altri veicoli. La gestione dinamica della flotta basata su cloud consente di gestire e valutare in modo efficiente i dati dei singoli carrelli elevatori.

una piattaforma IoT è una base essenziale per la tecnologia industriale di domani. Con ZF Cloud, ZF ha sviluppato una piattaforma IoT aperta e scalabile che può essere utilizzata in modo flessibile in tutti i settori. La piattaforma è in grado di raccogliere dati, valutarli in tempo reale con strumenti efficienti e collegare in rete una varietà di singole funzioni e partecipanti. Tra i primi utenti di ZF Cloud si annoverano gli impianti di risalita, che evitano tempi di inatti-

vità imprevisti mediante la funzione di pianificazione degli interventi di manutenzione del sistema (Predictive Maintenance). Nei parchi eolici, le trasmissioni collegate in rete si servono dei dati disponibili per calcolare in qualsiasi momento la modalità operativa ottimale. Gli utenti di ZF Cloud possono integrare informazioni esterne e archiviarle in un’area sicura. Anche la piattaforma telematica ZF Openmatics è collegata in rete con ZF Cloud.

Internet of Things per tutti i settori In modo particolare per quanto riguarda i temi della gestione e dell’analisi dei dati, la messa in rete di vari sistemi in

RIS > n.1 gennaio-febbraio 2018  15


Preview fiere > SPS IPC Drives Italia 2018

SPS: l’appuntamento annuale con l’automazione e il digitale per l’industria Tra il 22 e il 24 maggio 2018 il quartiere fieristico di Parma si anima per l’ottava edizione di SPS Italia, luogo privilegiato dove IT e OT si mettono in mostra e dialogano tra loro di Sandro Tozzi

A

pre con record di espositori - oltre 800 - registrando una crescita complessiva del 10% l’ottava edizione di SPS IPC Drives Italia, fiera annuale organizzata da Messe Frankfurt Italia che riunisce a Parma fornitori e produttori del mondo dell’automazione e del digitale per l’industria. Nei padiglioni 3, 5 e 6 saranno in mostra le soluzioni e i prodotti dell’intero panorama di automazione e digitale declinate sulle categorie merceologiche: sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, software industriale, tecnologia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator. Tra le prime realtà a parlare di Industria 4.0 in Italia, iniziando un vero e proprio percorso di educazione per il settore manifatturiero con eventi itineranti prima e dopo la fiera che coinvolgono industrie produttive locali e fornitori di tecnologie, SPS Italia è stata scelta anche dai big player del digitale come vetrina per presentare la propria offerta

16  RIS > n.3 maggio-giugno 2018

per la digitalizzazione e l’industria connessa, ampliandosi così verso i mondi della robotica collaborativa: IIoT e m2m, Big Data e Analytic, Realtà Aumentata, Intelligenza Artificiale e Cyber Security.

Percorso Digital Transformation Digitalizzazione, una vera sfida per il settore manifatturiero italiano che vive uno dei momenti più stimolanti della sua storia. Tra le iniziative più importanti dell’ottava edizione di SPS Italia, quella del significativo ampliamento del quartiere fieristico con un percor-

so dedicato alla Digital Transformation che si sviluppa nei padiglioni 4, 7 e Digital District. DD – Digital District Un nuovo padiglione intitolato ‘Digital District’, interamente dedicato all’avvicinamento tra i mondi IT e OT. Protagoniste saranno le installazioni di casi reali presenti sul mercato, demo realizzate tra la collaborazione di player digital e dell’automazione focalizzate su digital, cyber security, software, cloud e IIoT, oltre a un’arena in cui dibattere sulle tecnologie nascenti.


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8a

ANIE Automazione accenderà il dibattito con un interessante e ricco programma di workshop e poi le aziende del gruppo di lavoro Software Industriale che promuoveranno i contenuti del White Paper ‘Il software industriale 4.0’. Appuntamenti quotidiani anche in tema di cyber security, con la ‘Cyber Hour’, per sensibilizzare i visitatori della fiera sulla sicurezza informatica: fattore di sviluppo e asset critico per fare business. Pad. 4 - Know how 4.0 SPS Italia rilancia l’area Know how 4.0 (Pad. 4) che si inserisce nel percorso della Digital Trasformation diventando contenitore di diverse esperienze e casi volti a far comprendere al visitatore le potenzialità e lo stato dell’Industria 4.0 in Italia. Divise in due aree tematiche – Robot&Co, Automazione e Meccatronica avanzata – demo concrete sviluppate dai fornitori di componenti e soluzioni per le macchine avanzate insieme a clienti finali e partner digitali.

Macchinari in grado di fare manutenzione preventiva, connessi gli uni agli altri. Robot in grado di muoversi, evitare ostacoli, o incartare cioccolatini a una velocità incredibile. Sono solo alcune delle applicazioni spettacolari attraverso le quali i visitatori potranno toccare con mano gli incredibili progressi della robotica e dell’intelligenza artificiale, e l’integrazione tra automazione e digitale. Pad. 7 - 4.it Dal Saper fare al Machine Learning Know how 4.0 proseguirà naturalmente con il nuovo progetto “4.It Dal Saper fare al Machine Learning”, nato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Automazione Meccatronica (AIdAM), con l’obiettivo di mostrare sempre di più soluzioni di integrazione tecnologica, con la peculiarità di valorizzare quelle implementate da imprese italiane. Il punto di forza è il coinvolgimento delle aziende costruttrici di sistemi meccatronici complessi per i processi di produzione più disparati, che usano tradizionalmente soluzioni dell’automazione industriale, ma nello stesso tempo hanno iniziato a immaginarne nuovi usi e nuove forme di integrazione con il digitale per la fornitura di nuovi servizi evoluti.

IN SINTESI SPS IPC Drives Italia

Fiera di riferimento per l’automazione e in digitale per l’industria, organizzata da Messe Frankfurt Italia S.r.l.

Dove

Fiera di Parma

Quando

22-24 maggio 2018

Frequenza

Annuale

Settori

Sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, software industriale, tecnologia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator

Espositori

Oltre 800

Visitatori (nel 2017)

33.194

Sito internet

www.spsitalia.it

Le soluzioni meccatroniche presentate mostreranno l’integrazione tra automazione, motion control, sistemi di misura e di visione, ma anche di sistemi di simulazione avanzata, analytic e Big Data che insieme danno vita a soluzioni ispiranti di nuovi processi e di nuove lavorazioni. In quest’ambito, con lo scopo di comprendere il settore dal punto di vista dei suoi numeri, ma anche di analizzare le principali esigenze e trend, SPS IPC Drives Italia insieme a AIDAM, ANIE Automazione e ASSOFLUID, ha promosso e presentato l’8 maggio al Kilometro Rosso lo studio “Analisi dei fabbisogni tecnologici del comparto macchine per assemblaggio. Automazione. Digitale. Fluid Power.”, svolto dal Professor Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Fare cultura 4.0 Un’area di networking dedicata alla formazione 4.0 con la presenza e il coinvolgimento di Istituti Tecnici e Università, Incubatori e Start Up, Digital Innovation Hub, Ordine degli Ingegneri e Competence Centre e l’impegno delle associazioni di categoria partner dell’evento – ANIE, Assofluid, AiDAM, Assiot, Anima - che saranno presenti con progetti dedicati e desk informativi. In quest’ambito studenti universitari e dottorandi selezionati dagli atenei coinvolti, gli “SPS Eng.els”, verranno ospitati e invitati per tutta la durata della manifestazione per far emergere il proprio punto di vista rispetto alle tecnologie più innovative presentate in fiera.

Fiera a portata di App La App SPS Italia: il modo migliore per visitare la fiera e avere tutte le informazioni a portata di mano. Con l’app puoi sfogliare il catalogo espositori, vedere il calendario convegnistico e consultare la mappa dei padiglioni. Disponibile per dispositivi iOS e Android.◀

RIS > n.3 maggio-giugno 2018  17


Preview fiere > Intralogistica Italia 2018

Q

uattro giorni di incontri altamente professionali, relatori di alto livello, tematiche di grande attualità e interesse per il settore: sono questi gli ingredienti principali del calendario convegnistico per la seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA 2018, in programma in Fiera Milano-Rho dal 29 maggio al 1 giugno 2018. Il cuore dell’innovazione della fabbrica italiana dalla produzione si sposta verso la logistica: è una delle grandi rivoluzioni dell’industria 4.0. L’interconnettività tra sistemi determina la quantità di informazioni ottenute tra la fase produttiva di un bene e la sua vendita in tutte le fasi. Lì si fa la differenza. La velocità di consegna, la puntualità, la dedizione al consumatore sono diventati i criteri di giudizio per considerare positiva o negativa un’esperienza di acquisto. Non è più sufficiente produrre bene, ora è necessario garantire un servizio personalizzato. La logistica, quindi, diventa lo spazio per migliorare la qualità del proprio operato. La manifestazione aprirà i battenti il 29 maggio 2018 alle ore 09.30 e presso la

sala Martini al Centro Congressi Stella Polare alle 11.30 ci sarà la cerimonia di apertura di The Innovation Alliance intitolata “DRIVING THE CHANGE - Come la nuova era industriale sta cambiando processi e professioni”. La “nuova” era industriale è ormai realtà. La competitività e il futuro delle aziende dipendono anche dalla capacità di adeguarsi ai nuovi paradigmi di produzione, business e comunicazione. Digitalizzazione e innovazione sostenibile, orientamento al cliente e soluzioni sempre più personalizzate hanno modificato per sempre il modo di produrre. Come guidare il cambiamento e non esserne sopraffatti? L’evento di apertura di Innovation Alliance darà voce al mondo istituzionale e industriale. Cuore dell’appuntamento sarà una tavola rotonda tra diversi settori produttivi (food, arredo e design, e-commerce) attraverso un confronto aperto tra manager che, proprio dalle capacità innovative delle tecnologie in mostra, traggono nuova linfa e opportunità di sviluppo per il proprio business. Seguirà taglio del nastro. A INTRALOGISTICA ITALIA 2018 AISEM - Associazione Italiana Sistemi di

SCI media è partner ufficiale di Intralogistica Italia 2018 Sollevamento, Elevazione e Movimentazione federata ad ANIMA - Federazione delle Associazioni nazionali, nei giorni di fiera dialogherà con aziende, fornitori, buyer sulla rivoluzione in atto e su temi di stretta attualità. Tre sono i convegni promossi dalla collaborazione tra l’associazione confindustriale e l’unica manifestazione del settore in Italia.

Intralogistica Italia: tutto è pronto Dal 29 maggio al 1 giugno, Fiera Milano-Rho: quattro giorni di dibattiti e confronti sui temi di maggiore interesse per l’intero settore della movimentazione, stoccaggio delle merci e logistica interna di Sandro Tozzi

18  RIS > n.3 maggio-giugno 2018

PAD. 6 STAND L 29


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La conferenza stampa

Il 21 marzo presso il Museo Alfa Romeo, si è svolta la conferenza stampa di Intralogistica Italia, incentrata sull’anteprima del programma dei convegni, veri e propri momenti di formazione per gli operatori della logistica

La trasformazione della logistica in chiave 4.0: un’esigenza per le Fabbriche Intelligenti - 29 maggio 2018, ore 14.00, Pad. 10, Spazio Galileo, sala 1 - vedrà il coinvolgimento di relatori internazionali e nazionali. Sul tema “Industry 4.0 in Europa tra cyber safety e cyber security” interverrà il segretario generale di FEM, l’associazione europea della movimentazione e logistica, Olivier Janin. Sarà a cura di Anima Confindustria e dell’ente di certificazione Icim l’intervento dedicato a “Come utilizzare al 100% iper e superammoramento per la Logistica anche nel 2018” relativo alle opportunità legate alla Legge di Bilancio. Gabriele Caragnano di PWC aiuterà la platea a “Ri-pensare la logistica in chiave 4.0: soluzioni e strategie”. I professionisti saranno affiancati dall’esperienza imprenditoriale di Swisslog Italia e Cooperativa Ceramiche Imola. Come cambia la logistica con l’avvento dell’e-commerce. Tecnologie, magazzini e distribuzione intercon-

nessi nella produzione e nel b2b - 31 maggio 2018, ore 10.30, Pad. 10, Spazio Galileo, sala 1 - approfondirà il tema degli acquisti on line con Confindustria Digitale e il Politecnico di Milano. Sarà l’occasione per ascoltare anche le testimonianze di Microsoft e di alcune aziende manifatturiere come Sharp e Caljian Rite-Hite. Sempre più efficienza energetica anche per la logistica - 1 giugno 2018, ore 10.30, Pad. 10, Spazio Galileo, sala 1 - è il titolo dell’ultima serie di convegni, che guarda alla sfida verso una maggior efficienza e l’uso di fonti rinnovabili sempre più inerenti alla gestione del magazzino. Cresce la necessità di mettere in atto piani di ottimizzazione dedicati a tutte le componenti della

IN SINTESI Intralogistica Italia

International trade fair materials handling, intralogistics and logistics

Dove Quando Frequenza

Fiera Milano-Rho 29 maggio - 1 giugno 2018 triennale

Settori

Movimentazione meccanica, tecnologia di magazzinaggio, loading technology, sistemi completi per logistica, tecnologia della movimentazione materiali e tecnologia di magazzinaggio, organizzazione del traffico,intralogistica – sistemi e software, servizi logistici per il trasporto, servizi logistici, soluzioni di outsourcing, settore dell’immobiliare logistico

Espositori

oltre 2.600 presenti nel quartiere con The Innovation Alliance

Visitatori Sito internet

150mila http://intralogistica-italia.com/

fase logistica. Ne parleranno Gabriele Caragnano di PWC e Vittorio Chiesa, docente del Politecnico di Milano. Il magazzino baricentro della supply-chain - 30 maggio 2018, ore 11:30, Pad. 10, Spazio Galileo, sala 1. Una riflessione sui cambiamenti in atto nella concezione delle operazioni logistiche e delle scelte di impresa in tema di movimentazione, alla luce di grandi fenomeni quali l’evoluzione della distribuzione in logica multicanale, la crescente varietà di formati prodotti in lotti sempre più piccoli, l’utilizzo sempre più efficiente dell’energia e la gestione delle risorse umane, solo per citarne alcuni. Con la moderazione del giornalista Armando Garosci di Largo Consumo partecipano Leroy Merlin Italia, Candy, F.lli Beretta e LIUC Business School. A poche settimane dall’apertura, INTRALOGISTICA ITALIA, la manifestazione dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e al picking, si conferma la sola vetrina d’eccellenza per tutti gli operatori del settore in Italia.◀ Ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sono consultabili sul sito di INTRALOGISTICA ITALIA alla pagina “Eventi in fiera”.

RIS > n.3 maggio-giugno 2018  19


Preview fiere > bauma CTT RUSSIA 2018

Appuntamento a Mosca bauma CTT RUSSIA 2018: segnali di mercato positivi per la fiera più importante della Russia per attrezzature e tecnologie da costruzione di Sandro Tozzi

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I

l mondo delle attrezzature per l’edilizia e dell’ingegneria delle costruzioni si danno appuntamento a Mosca dal 5 all’8 giugno 2018. La metropoli russa ospiterà infatti il bauma CTT RUSSIA 2018. L’evento si concentra in particolare sui mercati di tutta la regione dell’Est Europa, oltre ovviamente a convogliare le aziende del Paese ospitante, la Russia.

Le vendite di macchine sono in ripresa Gli indicatori economici sono promettenti per la nuova edizione della fiera. Il mercato russo dei macchinari per le costruzioni è di nuovo in ripresa dopo


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quattro anni davvero difficili. L’Association of European Businesses (AEB) - l’associazione in cui sono organizzate le società europee con filiali in Russia - ha registrato infatti un aumento del 58% delle vendite nel settore costruzioni per il secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Di conseguenza, la tendenza al rialzo osservata nel primo trimestre del 2017 continua, secondo l’AEB.

La costruzione di strade come motore per la ripresa La costruzione delle strade è uno dei fattori che sta guidando il processo di ripresa di tutto il settore. Secondo le informazioni fornite dalla Federazione tedesca degli ingegneri (VDMA), le consegne tedesche di macchine in Russia hanno avuto un valore che corrisponde a circa 100 milioni di euro nel primo trimestre del 2017. Ciò significa un aumento del 29% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.

IN SINTESI Dove Quando Frequenza

IEC Crocus Expo - Mosca 5 - 8 giugno 2018 Annuale

Settori

Veicoli da costruzione, macchine movimento terra, macchine e attrezzature per la costruzione di strade, macchine per il sollevamento, gru, attrezzature per calcestruzzo, casseforme e impalcature, installazioni per il cantiere, macchine per la frantumazione e vagliatura, fabbricazione di cemento, calce e composti di gesso per materiali da costruzione, macchine e sistemi per la produzione di calcestruzzo e asfalto, ricambi e componenti per macchine

Espositori Visitatori Sito internet Superficie

Oltre 500 Oltre 20mila bauma-ctt.ru Oltre 60mila mq

L’agenzia di sviluppo economico della Repubblica Federale Tedesca, Germania Trade & Invest (GTAI), imputa le cause di questo sviluppo a due motivi: da un lato, la Russia vuole presentarsi ai visitatori internazionali in occasione della Coppa del Mondo FIFA 2018 che si svolge nel loro Paese con infrastrutture di alto livello. D’altra parte, col trascorrere del tempo le macchine di molti imprenditori russi sono diventate

così obsolete e solo parzialmente funzionali tali da richiedere un altissimo bisogno di modernizzazione che non può più essere rinviata.◀

SCI media è media partner ufficiale di bauma CTT RUSSIA 2018

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Visto a Intermat 2018 > Manitowoc

Un mondo oltre alle gru Che le gru di Manitowoc fossero una garanzia si sapeva. Vi vogliamo raccontare qualcosa di cui forse si parla un poco meno: i servizi di supporto, e i componenti e tutti quei sistemi che rendono Manitowoc veramente competitiva di Manuela Cortesi

A

ll’evento pensato per i giornalisti tenutosi a Intermat, nella giornata del 23 aprile, si captava tra lo staff Manitowoc una certa emozione. Aaron Ravenscroft - Vicepresidente esecutivo di Manitowoc Cranes -

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ha parlato del passato, del presente e soprattutto del futuro di Manitowoc. Sono anni cruciali quelli che si stanno attraversando, e i vertici non nascondono una certa attenzione verso il mercato francese. «Il nome Potain è sinonimo di gru a torre nel settore

ed è parte integrante del successo di Manitowoc. Quest’anno, all’insegna del tema celebrativo ‘Realizza la tua visione’, i visitatori avranno modo di apprezzare come vogliamo festeggiare il lungo periodo di successo dell’azienda e la visione del suo fondatore,


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Faustin Potain, che la creò nel lontano 1928.» «Faustin introdusse i valori di vicinanza alla clientela, innovazione e rendimento, doti che hanno portato al successo l’azienda, decennio dopo decennio, e la cui importanza è ancora oggi immutata. Il fatto che si tenga in Francia, patria del marchio, fa di Intermat il luogo migliore dove celebrare questo traguardo, insieme ai tanti clienti e partner che hanno concorso al successo di Potain», ha aggiunto Ravenscroft.

re Smart Set Up contribuisce a rendere più facili e sicure le operazioni di montaggio e smontaggio delle gru da remoto. La MDT 389 è la gru topless più grande di questa linea Potain a offrire il sistema di controllo gru (CCS), disponibile anche su tutte le gru a torre a rotazione alta Potain. Questo intuitivo sistema operativo offre agli utenti livelli eccellenti di comfort, flessibili-

tà e comando ergonomico, con tempi di installazione ridotti rispetto ai modelli precedenti. I principali vantaggi includono compattezza, facilità di trasporto e montaggio più semplice e veloce. Tutte queste caratteristiche consentono di garantire ai proprietari maggior rendimento sull’investimento, mentre per quanto riguarda il sistema CCS è stato provato che migliora l’efficienza in cantiere.

Manitowoc Cranes ha portato all’Intermat Paris 2018 (23 al 28 aprile 2018 presso il Salone delle Fiere di ParisNord Villepinte), alcune gru a torre di nuova generazione e una serie dei suoi ben noti servizi di supporto. Tra le gru ha messo in mostra due modelli della linea Potain di gru automontanti Hup, una Hup 32-27 e una Hup 40-30, e una Potain MDT 389, la più imponente tra le gru a torre topless a rotazione alta con sistema CCS.

CSS: il sistema di controllo La linea di gru automontanti Hup comprende alcuni tra i modelli Potain più significativi degli ultimi anni. Dal momento del lancio, avvenuto nel 2016, la versatilità e la facilità d’uso delle gru Hup ne hanno decretato il successo su scala internazionale. In effetti la linea di gru Hup consente alla clientela di effettuare più operazioni con una singola macchina. Lo speciale design di ripiegamento ed estensione di queste gru ne consente l’installazione anche nei siti più congestionati, inoltre offrono un’ampia gamma di flessibilità in termini di altezza di lavoro, sbraccio e ingombro. Non solo, queste gru a torre sono tra le più facili da utilizzare, dotate di un telecomando intuitivo ed ergonomico in grado di migliorare la produttività degli operatori. Il softwa-

MDT 389 a Intermat

La gru Potain MDT 389 è disponibile in due versioni, una con capacità massima di 12 t e l’altra con capacità massima di 16 t. Entrambe sono dotate di braccio articolato da 75 m; la versione da 12 t è in grado di sollevare 3,4 t di carico in punta al braccio, mentre la versione da 16 t è in grado di sollevare 3,3 t di carico

RIS > n.3 maggio-giugno 2018  23


Visto a Intermat 2018 > Manitowoc

CCS

LGrazie al sistema CCS per mettere in servizio la gru in cantiere sono sufficienti appena 15 minuti. L’impostazione dei finecorsa e dei limitatori di carico e di momento viene eseguita a schermo dall’interno della cabina, il che consente di incrementare la produttività e di accelerare i tempi di esercizio della gru.

Sicurezza

Grazie al sistema CCS, le gru a torre Potain sono in grado di soddisfare o perfino superare gli standard europei in materia di sicurezza. Il sistema esegue un’autoverifica in tempo reale per assicurare il corretto funzionamento della gru, inoltre è previsto un sensore nel sedile che impedisce l’azionamento della gru in assenza dell’operatore

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Provider di soluzioni globali Allo stand Manitowoc erano anche disponibili numerosi display e pannelli interattivi che illustravano una serie di funzioni e servizi, quali il programma di assistenza alla clientela Manitowoc Crane Care e la sezione finanziamenti Manitowoc Finance. Manitowoc punta a ridurre al minimo il costo di proprietà a carico della clientela rispetto agli standard del settore e, tramite programmi quali Crane Care e Lift Solutions, a ridurre i tempi di inattività in cantiere assistendo al tempo stesso gli operatori con gli speciali piani di sollevamento oggi richiesti da numerose applicazioni. Inoltre allo stand i visitatori hanno potuto visionare moltissime gru prodotte da Manitowoc, tra cui autogru Grove, gru cingolate Manitowoc. Grove, in particolare, occupa una posizione di prestigio in Europa. Grove è un’azienda leader nel settore, che opera sul mercato delle gru multistrada, fuoristrada e autocarrate. La storia di questo marchio è costellata da una serie di traguardi innovativi, inclusi la prima gru

fuoristrada rotante e il primo braccio trapezoidale al mondo.

Le gru multistrada: gli stabilizzatori MAXbase e il programma VOC Uno dei modelli di punta di nuova generazione è la gru multistrada GMK4090, che risponde alla domanda della clientela di gru in formula taxi leggere e flessibili nella categoria di portata da 90 t. Presso lo stand aziendale era visibile anche la nuovissima GMK6300L-1 da 300 t di portata. Pur proseguendo la tradizione del modello che l’ha preceduta, la GMK6300L-1 incorpora una serie di migliorie alla resistenza strutturale che le consentono di garantire diagrammi di carico mediamente superiori del 7% rispetto alla GMK6300L. Le migliorie sono ancora più evidenti in termini di altezza, con vantaggi superiori al 16% entro la gamma di lunghezza del braccio 70-80 m. Il nuovo modello monta anche i motori Euromot 4/EPA Tier 4 final su motrice e sovrastruttura.

La gru multistrada GMK6300L-1

La gru multistrada GMK4090

Il sistema CCS permette di installare su queste gru la tecnologia Manitowoc di posizionamento degli stabilizzatori MAXbase, che consente di impostarle con diverse configurazioni per una maggiore stabilità. L’impostazione variabile degli stabilizzatori conferisce alle gru maggiore flessibilità di allestimento in cantiere, in particolare se l’installazione avviene su un terreno irregolare, e maggiore portata rispetto al diagramma di carico standard a 360°. Altri modelli esemplificativi della capacità di leadership di Grove che sono stati messi in evidenza a Intermat sono le gru fuoristrada GRT8100 da 100 t e GRT880 da 80 t. La GRT880 presenta un braccio da 41 m, più leggero rispetto a quello di altre gru della sua categoria. È più versatile rispetto alle gru della concorrenza; infatti, vanta fino al 16% in più di portata al raggio massimo, il 13% nelle applicazioni di media gamma e il 27% a raggi ridotti. È evidente che le gru multistrada e fuoristrada proposte da Grove permettono alle ditte che operano nel settore sollevamento di vincere un numero maggiore di appalti, pur disponendo di parchi gru più ridotti. «Tutti i traguardi raggiunti di recente sono dovuti al nostro programma La Voce del cliente (Voice of the Customer, VOC)», ha spiegato Pennypa-

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Visto a Intermat 2018 > Manitowoc

cker. «VOC significa prestare ascolto alle esigenze della clientela offrendo prodotti in grado di superare decisamente le aspettative in termini di qualità, affidabilità e produttività, il tutto a un minor costo di proprietà.»

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Nuovi componenti Potain Manitowoc ha colto l’occasione per presentare nuovi componenti innovativi all’Intermat, primo fra tutti il verricello 75 HPL. Il modello 75 HPL si adatta a tutte le gru a rotazione alta. È disponibile in quattro versioni,

con portate comprese tra 10 e 16 t, il che lo rende ideale per la maggior parte dei cantieri. Le velocità di sollevamento potenziate permettono la manipolazione rapida del carico e riducono i cicli di sollevamento, con conseguente incremento della produttività a vantaggio della clientela. La funzione di monitoraggio della temperatura del motore e del riduttore aiuta a prolungarne la vita di esercizio, inoltre per le gru modello CCS questi valori possono essere visualizzati sul display all’interno della cabina. Inoltre, la nuova architettura del verricello agevola l’accesso ai componenti, semplificando gli interventi di manutenzione e di controllo del livello dell’olio del riduttore. Altre funzioni includono un livello inferiore di vibrazioni e rumore, rete di alimentazione ottimizzata, che si adegua automaticamente alla rete elettrica in uso e al funzionamento regolare e preciso grazie ai nuovi comandi con servofreno.


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CraneSTAR Diag

Potain Cab-IN La seconda novità presentata alla fiera Intermat è il Potain Cab-IN, l’ascensore per gruisti interno alla torre Potain. Sviluppato per le gru Potain a rotazione alta in collaborazione con GEDA, società che produce ascensori industriali e per l’edilizia, il nuovo ascensore agevola e accelera l’accesso alla cabina, si adegua a qualsiasi sistema di torre K-mast ed è compatibile con tutte le basi e i telai Potain. Inoltre è

vantaggioso anche in termini di qualità/prezzo, in quanto non richiede costi di trasporto supplementari né occupa spazio aggiuntivo in cantiere. L’ascensore, che sarà prodotto verso la fine del 2018, soddisfa le normative francesi già definite che entreranno in vigore nel gennaio 2019, inoltre è ideale per le nazioni scandinave e nei Paesi Bassi, le cui normative richiedono la presenza di ascensori sulle gru a partire da determinate altezze.

A Intermat un premio al partner con più anni di attività Manitowoc ha riconosciuto il suo partner per la distribuzione più longevo per le gru a torre Potain in occasione di Intermat Paris 2018. Il rivenditore lussemburghese ELWE vende le gru Potain da 66 anni, avendo iniziato la sua collaborazione con il marchio francese delle gru nel 1952. ELWE è stato premiato durante una cerimonia allo stand Manitowoc. Il presidente della compagnia René Weidig era presente per ricevere il

premio dal vicepresidente esecutivo di Manitowoc, Aaron Ravenscroft. «È incoraggiante vedere che Potain è ancora in testa alla competizione in Europa. Faremo tutto il possibile per garantire che ciò continui in Lussemburgo. La nostra partnership è più forte che mai», ha affermato Weidig. ELWE ha ancora una copia del contratto che Faustin Potain ha firmato quando hanno cominciato la partnership.

Infine, all’Intermat è stato presentato lo strumento diagnostico remoto per gru Manitowoc CraneSTAR Diag. CraneSTAR Diag appartiene a una nuova generazione di supporti di manutenzione a distanza offerti da Manitowoc. Questo potente dispositivo telematico è disponibile di serie su tutte le gru Potain CCS e MCT, mentre viene offerto come optional sulle gru Hup. L’accesso remoto ai dati operativi e di manutenzione della gru semplifica il processo di previsione dei tempi di manutenzione e i potenziali tempi di inattività in loco. «Il concetto di miglioramento continuo è profondamente inerente alla nostra cultura, basata sui criteri di The Manitowoc Way,» ha concluso Ravenscroft. «Ora stiamo attraversando una nuova fase della nostra crescita, una fase in cui il coinvolgimento dei clienti, lo sviluppo di nuovi prodotti e il supporto post-vendita ci consentiranno di rafforzare la nostra posizione di leadership. Abbiamo già dimostrato di essere perfettamente in grado di portare sul mercato nuovi prodotti e innovazioni con la rapidità di risposta alla richiesta di mercato che i nostri clienti si aspettano e intendiamo continuare su questa rotta per molti anni a venire.»◀

INFO Manitowoc Crane Group Italy Srl Via Milano 1 20020 Lainate (MI), Italy Tel: +39 0293 20 70 11 www.manitowoccranes.com

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L’evento > CTE

D

a CTE si punta sulle persone. «Crediamo nella forza della nostra rete perché crediamo in ogni persona che ne è parte». Queste parole rappresentano lo spirito che accompagna CTE SpA ogni giorno e che ha guidato anche il CTE European Dealer Meeting organizzato dall’8 al 10 aprile scorsi. Il meeting ha avuto come obiettivo la condivisione di progetti, idee e nuovi propositi per il futuro. La prima parte dell’evento si è svolta nella splendida cornice del Museo Ni-

colis a Villafranca (VR), con approfondimenti a tema istituzionale e di prodotto, dando spazio a confronti e interventi dei vari dealers. Al termine del meeting è stata organizzata una visita guidata al museo nelle emozionanti collezioni d’epoca di auto, motociclette, biciclette, strumenti musicali e altri oggetti preziosi. Un vero e proprio viaggio nel passato, osservando l’evoluzione dei mezzi di trasporto degli ultimi due secoli e l’innovazione rappresentata dal settore automotive. La visita guidata è stata organizzata

La forza è nelle persone Da CTE il valore aggiunto è nel personale: questo il Leitmotiv che ha guidato il CTE European Dealer Meeting dell’8-10 aprile di Sandro Tozzi

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anche con l’ottica di mostrare agli ospiti un fil rouge di connessione al mondo delle piattaforme aeree di CTE e alla loro evoluzione negli ultimi 30 anni. La seconda parte dell’evento è proseguita con una sessione di demo sulle ultime novità di prodotto presentate sul mercato: la nuova gamma di piattaforme autocarrate CTE a braccio telescopico e articolato, disegnata ex-novo a partire dall’inizio del 2017, è stata infatti presentata alla forza vendite europea, pronta per essere introdotta nei mercati del nostro continente. In particolare è stato ufficialmente presentato il nuovo modello di piattaforma autocarrata articolata CTE ZED 25 HV: 24,6 m di altezza di lavoro, 12 m di sbraccio, 230 kg di portata in navicella, stabilizzazione con S3 Smart Stability System (controllo intelligente della posizione del braccio, della portata e della stabilizzazione della piattafor-


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ma, con stabilizzatori frontali che possono essere estesi o meno in infinite posizioni, e stabilizzatori posteriori fissi in sagoma). Erano inoltre presenti per la sessione demo i nuovi modelli CTE 15.2 su pick-up (vincitrice del premio ItalPlatforms – GIS 2017), CTE MP 32.19 (finalista agli Swedish Steel Prize 2018), CTE B-LIFT 18, CTE BLIFT 20 J, CTE B-LIFT 27, CTE ZED 20.3 H, CTE ZED 23.3 JHV, tutti allestiti su autocarri Euro 6. Durante l’ultima giornata di meeting è stata anche organizzata una visita allo stabilimento produttivo di CTE di Rivoli Veronese, per mostrare il rinnovato processo produttivo con le varie fasi di produzione. Senza dubbio, CTE sta scrivendo una nuova pagina importante della sua storia, mantenendo sempre forte l’impegno per portare il proprio brand dove merita in Europa.

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L’evento > CTE

CTE ZED 25 HV DATI TECNICI ▶▶ Doppio pantografo + braccio telescopico con 2 sfili ▶▶ Movimentazione pantografo con bielle ▶▶ Comandi simultanei elettroidraulici proporzionali da terra e dalla navicella ▶▶ Avviamento/arresto motore dalla navicella ▶▶ Pianale antiscivolo ▶▶ Navicella interamente in alluminio ▶▶ Rotazione idraulica della navicella 65° + 65° ▶▶ Livellamento navicella a parallelogramma idraulico ▶▶ 4 stabilizzatori a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno: stabilizzatori frontali con estensione delle traverse, stabilizzatori posteriori fissi in sagoma ▶▶ Stabilizzazione variabile con sistema S3 Smart Stability System ▶▶ Sistema di gestione elettronico CAN BUS ▶▶ Doppia postazione comandi con consolle remota a cavo ▶▶ Cella di carico per controllo carico in navicella ▶▶ Sistema di diagnostica anomalie e guasti ▶▶ Impianto oleodinamico alimentato da pompa ad ingranaggi installata sulla presa di forza del veicolo ▶▶ Cicalino innesto presa di forza ▶▶ Contaore in cabina ▶▶ Presa elettrica 230 V AC CE in navicella ▶▶ Spondine fisse su pianale ▶▶ Certificazione CE secondo UNI EN 280:2015 ▶▶ Verniciatura standard blue (RAL 5017) e bianco (RAL 9003)

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CTE MP 32.19 DATI TECNICI ▶▶ Braccio telescopico con uno sfilo + braccio telescopico con due sfili + jib telescopico con uno sfilo ▶▶ Rotazione torretta di ±180° su ralla posta alla sommità del braccio principale ▶▶ Comandi simultanei elettroidraulici proporzionali da terra e dalla navicella ▶▶ Comandi con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido ▶▶ Avviamento/arresto motore dalla navicella ▶▶ Regolazione automatica giri motore ▶▶ Pianale antiscivolo ▶▶ Navicella con base e parapetto in alluminio 1800x700x1100 mm ▶▶ Rotazione idraulica della navicella 90° destra + 90° sinistra ▶▶ Livellamento navicella a parallelogramma idraulico ▶▶ 4 stabilizzatori oleodinamici con sensori di contatto terreno: stabilizzatori posteriori con estensione delle traverse, stabilizzatori anteriori in sagoma ▶▶ Funzione di apertura e chiusura automatica ▶▶ Stabilizzazione variabile con S3 Smart Stability System ▶▶ Livellamento automatico da navicella ▶▶ Sistema di gestione elettronico CAN BUS ▶▶ Postazione di controllo a terra ▶▶ Cella di carico per controllo carico in navicella ▶▶ Display a bordo macchina di visualizzazione diagnostica ▶▶ Display in navicella di visualizzazione area di lavoro residua ▶▶ Elettropompa per manovre di emergenza alimentata dalla batteria del veicolo ▶▶ Impianto oleodinamico alimentato da pompa ad ingranaggi installata sulla presa di forza del veicolo

▶▶ Cicalino innesto presa di forza ▶▶ Contaore in cabina ▶▶ Presa elettrica 230 V AC CE in navicella ▶▶ Certificazione CE secondo UNI EN 280:2015 ▶▶ Collaudo MCTC come veicolo ad uso speciale ▶▶ Verniciatura standard blue (RAL 5017) e bianco (RAL 9003)◀

INFO CTE SpA Via Caproni, 7 38068 Rovereto (TN) Tel. +39 0464 485050 Fax +39 0464 485099 www.ctelift.com info@ctelift.com

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L’evento > Combilift

Combilift, innovazione e orgoglio made in Ireland Il colosso di Monaghan presenta il suo nuovo quartier generale: una fabbrica da 45mila metri quadrati e 50 milioni di euro. Il CEO Martin McVicar: «Continueremo a crescere e ad espanderci» di Giacomo Casadio

C

hiamatelo “Orgoglio irlandese”. È il lontano 1998 quando due sognatori, Martin McVicar e Robert Moffett, fondano una piccola impresa per la produzione di sollevatori: Combilift. Ben 7.305 giorni dopo, quella piccola impresa è diventata un

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colosso di fama internazionale, leader mondiale nella sua categoria e con clienti in oltre 85 Paesi. Moffett oggi non c’è più – «ci ha lasciato due anni fa» – ma McVicar porta avanti, egregiamente, il sogno di entrambi. «Quando abbiamo iniziato, venti anni fa esatti, non pensavamo di arri-

vare fino a questo punto. Possiamo vantare dealers e customers in tutto il mondo. Le nostre macchine sono innovative, sicure, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. E non abbiamo la benché minima intenzione di fermarci. Vogliamo continuare a crescere e ad espanderci».


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Che il 26 aprile 2018 fosse una data particolarmente attesa in Combilift si era intuito fin dal nostro arrivo a Dublino. Col passare delle ore, l’attesa per l’inaugurazione del nuovo quartier generale a Monaghan è cresciuta sempre più. Del resto, l’azienda irlandese ha investito mesi e milioni di euro (50 per l’esattezza) per costruire il suo nuovo gioiellino: una factory di 46.500 metri quadrati, realizzata su un terreno di 100 acri, «e c’è pure spazio per allargarsi ancora», spiega lo stesso McVicar. «Incorporando gli ultimi processi di produzione, e con un occhio sempre attento alla sostenibilità, il nuovo stabilimento consentirà a Combilift di raddoppiare in un solo colpo tutta la nostra produzione. Quattro linee di montaggio mobili da 90 metri realizzeranno un camion completo ogni 15 minuti». E non è finita qui. «Con 11 acri di spazio disponibile sul tetto, è una delle più grandi operazioni di costruzione in tutta la Repubblica d’Irlanda. I lucernari che lo ricoprono consentono al personale di lavorare in pieno giorno senza l’ausilio di luci artificiali». L’illuminazione, giusto sottolinearlo, è fornita da 1.110 Led con singoli sensori Pir. I pannelli solari garantisono 165 kw di energia grazie ad un impianto a biomassa da 1Mw alimentato da legno riciclato. E, ogni settimana, «oltre 50 camion carichi di prodotti finiti sono spediti in 85 Paesi nel mondo. I ricambi partono direttamente da Monaghan verso tutta la nostra rete di concessionari». Nel 1998, Combilift avvia la sua produzione con il primo Forklift, conservato come una reliquia nella hall della nuova factory, ancora - precisano - perfettamente funzionante. Nel suo primo anno di lavoro, l’azienda irlandese realizza appena 18 unità, 17 delle quali vendute all’estero. Vent’anni dopo, Combilift ha superato le 40mila. «Se vuoi avere successo devi sempre essere un passo avanti», prosegue McVi-

Il primo Forklift realizzato da Combilift, datato 1998

car. «I nostri prodotti, da sempre, sono sinonimo di spazio, sicurezza, velocità e soluzione. Le nostre macchine sono in grado di sollevare carichi davvero pesanti. Quando lanciamo prodotti, è perché siamo pronti a distribuirli in tutto il mondo. Fino a 12 anni fa, il nostro mercato prevalente era l’Unione Europea. Oggi sono i Paesi arabi. Investiamo il 7% del fatturato annuale in ricerca, innovazione e sviluppo, come nessun’altra azienda del settore è in

grado di fare nel resto del mondo. Nel 2017 abbiamo inserito in organico 100 persone (Combilift ha 550 dipendenti solo in Irlanda, ndr), e contiamo di aggiungerne altrettante nell’anno in corso. Andiamo incontro ad un mondo in cui i motori saranno sempre più elettrici e sempre meno a diesel». A testimonianza dell’importanza di Combilift sullo scacchiere economico industriale irlandese, per il taglio del nastro ufficiale – alla presenza di tutti,

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L’evento > Combilift

ma proprio tutti i dipendenti dello stabilimento, esonerati per qualche ora dalle loro mansioni – è intervenuto il primo ministro Leo Varadkar in persona, accompagnato dal ministro per il business, l’innovazione e l’impresa, Heather Humpreys. «Sono davvero felice di essere qui, in questa azienda fantastica», le parole di Varadkar. «La determinazione di Martin McVicar e Robert Moffett ha portato Combilift ad essere un orgoglio mondiale per l’Irlanda. Abbiamo sempre più bisogno di realtà come questa. In 20 anni, è stata in grado di diventare un fenomeno globale. Il momento non è facile, lo sappiamo. Ma per la prima volta dal 2008 ad oggi la nostra economia sta mostrando un andamento positivo. Per questo, auguro buon lavoro ad ognuno di voi. Credo che compagnie come Combilift possano aiutare ulteriormente il Paese a crescere, a diventare sempre più ambizioso. Con-

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gratulazioni a Martin, a Robert e a tutto il suo team per quanto fatto finora. Auguro a loro e all’Irlanda di raggiungere risultati e record sempre più importanti e ambiziosi».

Il primo ministro Leo Varadkar, accompagnato dal CEO e fondatore di Combilift, Martin McVicar, visita il nuovo quartier generale a Monaghan


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Dello stesso tenore, il discorso del ministro Humpreys, tra l’altro originaria di Monaghan: «Quando ho oltrepassato la porta questa mattina (il 26 aprile, ndr) ho provato un moto d’orgoglio. Per questa grande azienda, per la comunità di Monaghan e soprattutto per la nazione. Il nostro futuro dipende da aziende come Combilift, da persone come Martin e Robert. Combilift ha raggiunto fama internazionale e ha fatto sì che l’Irlanda, una volta di più, fosse conosciuta nel mondo per i suoi programmi ingegneristici e per l’innovazione. Siamo famosi per i nostri poeti, gli scrittori, i musicisti. Ora, grazie a Combilift, anche per la produzione manifatturiera. Sono emozionata di vedere come portate avanti il vostro lavoro, la vostra passione. Vi auguro di proseguire così e di conquistare sempre maggiori successi». Dopo il simbolico taglio del nastro, le foto di rito e i saluti – e dopo l’immancabile coffee&tee break all’irlandese – era d’obbligo un tour per la nuova fabbrica. Purtroppo per noi, il rigido cerimoniale prevedeva l’inizio del (sontuoso) banchetto alle 16.30. Ma, nonostante il poco tempo a disposizione e grazie al nostro efficiente accompagnatore, la visita si è rivelata davvero interessante e intensa. Ogni singola parte, ogni singolo momento del processo di costruzione si svolge all’interno della fabbrica. Come già detto, Combilift è oggi in grado di produrre un nuovo macchinario ogni 15 minuti. Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle più strette norme di sicurezza. Il colosso irlandese sta rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono e immagazzinano i materiali, in particolare quando si tratta di carichi lunghi e ingombranti o quando lo spazio è limitato. La gamma di prodotti pionieristici comprende carrelli elevatori multidirezionali, articolati, pedonali e carrelli a cavaliere. Insomma, c’è di che sbizzarrir-

Il simbolico taglio del nastro

si. Senza però dimenticare l’attenzione all’ambiente e al green (siamo in Irlanda, non può mancare). Ma, per citare nuovamente il CEO e Managing direc-

tor Martin McVicar, «andiamo verso un mondo sempre più elettrico. L’importante è essere sempre un passo avanti». Combilift, certamente, lo è.◀

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Componenti > Rima S.p.A.

Cilindri “light” per l’EURO 6 Alla normativa EURO 6, che comporta un generale aumento di peso dei veicoli, Rima S.p.A. risponde con una geniale proposta: dei cilindri incredibilmente leggeri che permettono un risparmio fino a 50 kg di Sandro Tozzi

C

on l’entrata in vigore della nuova normativa EURO 6 si ha l’obbligo di adattare i mezzi circolanti con dispositivi che abbattano ulteriormente le emissioni inquinanti. Per i veicoli con motore a gasolio rispettare la Euro 6 significa aggiungere al solito catalizzatore ed al filtro anti-particolato anche uno o più dispositivi capaci di ridurre le emissio-

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ni di ossidi d’azoto (NOx). Questo comporta un aumento del peso del veicolo con conseguente necessità di rivalutazione delle masse circolanti per tutti quei mezzi operativi che adottano delle attrezzature montate sul proprio telaio e che devono contenere il proprio peso complessivo entro i limiti dettati dal codice della strada. Le piattaforme aeree montate sui veicoli

che possono essere condotti da guidatori con patente “B” entrano di fatto in questa problematica, dovendo contenere la massa totale del mezzo entro i 3.500 chilogrammi. Ne consegue che i costruttori di piattaforme si trovano davanti alla necessità di alleggerire l’attrezzatura montata sul mezzo. I cilindri oleodinamici utilizzati per le diverse movimentazioni della piattafor-


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Le aziende del gruppo RIMA SPA RIMA nasce nel 1972 in provincia di Brescia, nel distretto italiano della meccanica, come azienda produttrice di appoggi meccanici e ruote in ferro. Grazie alla passione, alla fiducia e agli investimenti nel progetto, RIMA è ora un’azienda leader nel mercato dei componenti meccanici ed idraulici per il settore agricolo e industriale. L’azienda si sviluppa oggi su un’area di 16.000 mq e ospita la divisione produttiva meccanica, la divisione produttiva idraulica, l’area di collaudo e controllo qualità e l’area di ricerca e sviluppo.

Recentemente, grazie ai continui investimenti in tecnologia e manodopera qualificata, RIMA ha raggiunto i 25 milioni di Euro di fatturato, risultato che spinge oggi l’azienda a cogliere le nuove sfide che il mercato propone. RIMA UK RIMA Ltd è stata fondata nel 2003 e con sede a Dereham, Norfolk. È distributore esclusivo del Regno Unito per RIMA S.p.A., ed è in grado di offrire una vasta gamma di prodotti sia per il costruttore che per l’utilizzatore finale. Rima UK offre un servizio su misura per soddisfare le esigenze dei propri clienti, lavorando

in partnership e offrendo una consulenza tecnica specifica iniziale fino alla consegna finale. SIRCA SA SIRCA Sa è stata fondata nel 1994 e ha sede in Piatra Neamt (RO). L’azienda si sviluppa su un’area di 20.000 mq e una capacità produttiva annuale di 45.000 ralle a sfera e 15.000 cuscinetti di base. La produzione si avvale di macchinari a controllo numerico e tutti i processi di dentatura, foratura, tornitura, tempratura e verniciatura sono effettuati nello stabilimento di Piatra Neamt e gestiti con il sistema qualità UNI EN ISO 9001 2008.

Kit Cilindri alleggeriti

Concepiti dall’ufficio tecnico di Rima S.p.A, sono perfetti per le piattaforme aeree che vanno montate su veicoli guidati con patente “B”

ma comportano una componente importante del peso complessivo, e nello stesso tempo devono rispondere ovviamente alle diverse sollecitazioni e carichi che l’utilizzo della macchina richiede. Rima S.p.A., azienda di Montichiari (BS) nata 45 anni fa e specializzata nella produzione di dispositivi per la stabilizzazione meccanica ed oleodinamica, costruisce cilindri oleodinamici speciali su specifiche dei clienti utilizzando materiali di alta qualità e seguendo procedure e normative certificate.

Ad alcuni clienti, Rima S.p.A. realizza e fornisce kit di cilindri alleggeriti utilizzando materiali in lega leggera alto-resistenziale e mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche e funzionali. Ne consegue che sulle piattaforme aeree, in alcuni casi si è ottenuto un risparmio di peso vicino ai 50 chilogrammi per ogni mezzo. L’ufficio tecnico di Rima S.p.A. è sempre a disposizione per affiancare i progettisti di piattaforme aeree nel trovare le migliori soluzioni adottabili per le proprie attrezzature.◀

INFO RIMA spa Via Sigalina a Mattina, 32 25018 MONTICHIARI (BS) ITALY Tel. +39 030 962161 (r.a.) Fax +39 030 9961397 web: www.rimaspa.com

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Visto a Intermat 2018 > Merlo

I

ntermat per Merlo è stato un momento per tirare le fila, soprattutto per quanto riguarda la situazione del mercato francese. Intanto il 2018 rappresenta per Merlo un anno significativo: si tratta infatti del 35esimo anniversario dell’approdo di Merlo in Francia, per un ammontare totale di più di 25mila macchine vendute. Mercato, quello francese, che rappresenta una fetta più che notevole del volume di affari della casa, pari al 20,1% (l’Italia occupa un sostanzioso

12%). All’evento organizzato per i giornalisti, stupiscono – al di là dei nuovi modelli presentati, numericamente imponenti – l’ammontare degli investimenti che l’azienda si propone di destinare alla crescita: si tratta di ben 140 milioni di euro. Amilcare Merlo prende la parola: «Certo si tratta di uno sforzo enorme che parla da solo e riguarda la tecnologia e l’organizzazione. Abbiamo interesse a produrre macchine con standard di qualità più alti: ricerchiamo questo, e investiamo nel futuro.

È un grande sforzo, sì, ma non abbiamo nessun dubbio che i risultati verranno.» Le gamme nuove rinnovate sono Panoramic e ROTO, completamente rinnovate, che si concretizzano con un’offerta totale di 29 nuovi modelli.

Gamma Panoramic Che la caratteristica della longevità fosse nella genetica della gamma Panoramic era evidente già dal lontano 1987 quando Merlo lanciò il primo

35 anni di Francia Per Merlo Intermat è stata l’occasione per festeggiare un anniversario che parla francese, dichiarare grossi investimenti e soprattutto presentare tantissime nuove macchine, in particolare due nuove gamme completamente rivisitate: la PANORAMIC e la mitica ROTO di Manuela Cortesi

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Gamma Panoramic Modello

Entry

Classic

Advanced

Portata massima Altezza massima (kg) (m)

Motore kW/CV

P30.10

3000

10

55 kW – 75 CV

P35.11

3500

11

55 kW – 75 CV

P40.12

4000

12

55 kW – 75 CV

P40.13

4000

13

55 kW – 75 CV

P40.14

4000

14

55 kW – 75 CV

P40.17

4000

17

55 kW – 75 CV

P40.12 Plus

4000

12

75 kW – 101 CV

P40.13 Plus

4000

13

75 kW – 101 CV

P40.14 Plus

4000

14

75 kW – 101 CV

P40.17 Plus

4000

17

75 kW – 101 CV

P50.17 Plus

5000

17

75 kW – 101 CV

P50.18 Plus

5000

18

75 kW – 101 CV

sollevatore telescopico al mondo con motore laterale. Negli anni la sua esclusiva architettura progettuale e costruttiva è stata fonte di ispirazione per molti costruttori. La gamma Panoramic è stata sapientemente evoluta durante questo lasso di tempo con innovazioni tecnologiche esclusive, impieghi di materiali dedicati e un livello di sicurezza ineguagliabile. Oggi i nuovi Panoramic si distinguono per la nuova cabina a elevata abitabilità, per i nuovi assali completamente rinnovati, per l’impiego di tecnologia che incrementa gli standard di sicu-

rezza e un livello di performance ed efficienza senza pari. La nuova gamma Panoramic è offerta in due declinazioni: ▶▶ Sollevatori telescopici Panoramic con stabilizzatori; ▶▶ Sollevatori telescopici Panoramic ad alta capacità. Merlo ha presentato a Intermat la nuova gamma di sollevatori telescopici con stabilizzatori Panoramic. I modelli sono stati completamente ridisegnati per incrementare ulteriormente il comfort, le prestazioni e la sicurezza operativa.

I nuovi Panoramic con stabilizzatori sono suddivisi in tre gamme: Entry, Classic e Advanced. La gamma Panoramic Entry è composta oggi da un modello con telaio fisso, concepito per clienti che pretendono una macchina dall’utilizzo intuitivo, essenziale nei contenuti e dalla manutenzione semplificata. Questo modello è affiancato dalla gamma Panoramic Classic, che propone tecnologie uniche come il livellamento del telaio e traslazione laterale del braccio e che offre prestazioni ai vertici della categoria. A Intermat Merlo ha proposto una terza gamma: i Panoramic Advanced, che utilizzano le migliori tecnologie e soluzioni che contraddistinguono la gamma Classic e che aggiungono nuove soluzioni esclusive create per soddisfare le necessità degli utilizzatori più esigenti. Tra le principali caratteristiche dei nuovi Panoramic Advance ci sono: la nuova Trasmissione EPD, una motorizzazione più potente da 100 CV e la cabina con finitura PREMIUM.

Amilcare Merlo

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Visto a Intermat 2018 > Merlo

Panoramic Alta capacità Un’estensione della popolare gamma Panoramic è quella dei sollevatori ad alta capacità. Questa gamma appositamente progettata per movimentazioni pesanti in cava, nelle miniere, nei grandi cantieri permette operazioni estrema-

mente gravose mantenendo un livello di performance elevato. Le caratteristiche vincenti della gamma Panoramic ad alta capacità sono: elevate prestazioni e dimensioni più compatte reperibili sul mercato che amplificano la proverbiale visibilità di queste gamme.

Il modello P120.10 HM è equipaggiato con la nuova power-train composta dal performante motore FPT Tier IV final con una potenza erogata di 170 CV e dall’innovativo cambio a variazione continua Merlo CVTronic.

P120.10HM

P120.10HM

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Panoramic: le caratteristiche innovative ▶▶ Nuovo design di tipo modulare

Il concetto Modulare è stato studiato per migliorare il processo produttivo, e consente di applicare moduli con caratteristiche differenti per avere una flessibilità in termini di offerta di prodotto in grado di soddisfare le crescenti richieste dei mercati. Il nuovo design del telaio incrementa ulteriormente la resistenza strutturale e le masse sono distribuite in maniera ottimale per un bilanciamento dei pesi che permette di mantenere dimensioni compatte e prestazioni elevate. Il nuovo modulo power-train, grazie al posizionamento dei principali componenti sul lato esterno, permette una facilità di accesso e di interventi senza uguali.

▶▶ Nuovi assali e stabilizzatori

L’evoluzione dei nuovi Panoramic passa dall’applicazione di nuovi e più tecnologici assali con struttura in fusione. L’albero montato a portale garantisce un’elevata luce libera da terra che permette di utilizzare il telescopico nelle condizioni più impervie. I nuovi assali di dimensioni maggiorate e rinforzate incrementano notevolmente le portate e l’affidabilità di tutto l’insieme. Una parte fondamentale della nuova gamma Panoramic sono i nuovi stabilizzatori, che mantengono il vantaggio di poter stabilizzare la

Nuova Gamma ROTO Era il 1991 quando il Gruppo Merlo presentò il primo sollevatore con torretta girevole, un concetto rivoluzionario che per la prima volta consentiva a un telescopico di ruotare e movimentare il materiale a 360° senza dover riposizionare la macchina. Da quel primo modello dotato di 6 stabilizzatori la tecnologia del settore si è evoluta rapidamente e radicalmente, mantenendo però un’unica costante: la leadership Merlo. Da oltre 25 anni infatti, questa tipologia di macchina

macchina rimanendo nella sagoma del telescopico. Al contempo permettono, tramite il loro ancoraggio direttamente sull’assale anteriore, consentono di livellare a seconda delle necessità fino al 24%.

▶▶ Nuova Trasmissione EPD

Tutta la nuova gamma Panoramic è equipaggiata con la trasmissione idrostatica Merlo che garantisce performance in termini di precisione di utilizzo ed efficienza energetica unici nel settore. Per i modelli con motore da 100 CV è stato inserito, di serie, il nuovo controllo elettronico EPD Eco Power Drive. Questa tecnologia esclusiva permette di ridurre automaticamente i giri motore in funzione della potenza richiesta dalla trasmissione parametrata alla velocità impostata. Questa tecnologia consente di ridurre drasticamente i consumi di carburante.

▶▶ Nuova cabina

Sulla gamma Panoramic è stata adottata la nuova cabina già conosciuta in termini di design, comfort ed ergonomia sulle gamme Turbofarmer. La nuova cabina è un vero e proprio concentrato di tecnologia e design grazie alle soluzioni tecniche applicate: il nuovo vetro curvo che aumenta la visibilità, il sistema di

è riconosciuta in tutto il mondo con il nome di Roto e Merlo è il leader di mercato a livello globale. Merlo posa una nuova pietra miliare con l’introduzione della nuova gamma telescopici ROTO, un concentrato di innovazione come il nuovo concetto di design modulare e i nuovi contenuti tecnologici che fanno di questi telescopici un continuo punto di riferimento del settore. I nuovi telescopici a torretta girevole ROTO sono offerti in 3 gamme: ▶▶ Sollevatori telescopici ROTO ENT-

pressurizzazione secondo le norme ISO 10263-3. La struttura è stata progettata per essere conforme in termini di sicurezza alle normative ROPS FOPS livello II. La superficie vetrata totale è aumentata del 10%, così come il volume interno, permettendo all’utilizzatore di operare nel massimo comfort. I nuovi interni sempre più ergonomici, concepiti con un posizionamento dei comandi altamente intuitivo, permettono all’operatore di avere a portata di mano le funzionalità del telescopico.

▶▶ Sistema di sicurezza MCDC

La sicurezza è sempre stata una prerogativa della gamma Panoramic che, anche in questo caso, con l’introduzione della nuova gamma viene implementata mediante l’evoluzione del sistema di sicurezza MCDC. Tramite l’esclusivo sistema che rileva automaticamente il tipo di attrezzo utilizzato, la configurazione geometrica della macchina “sfilo e angolo braccio” e il carico movimentato è possibile garantire all’operatore la visibilità dei parametri rilevati. Di conseguenza l’operatore può mantenere l’attenzione sulle lavorazioni in corso nella massima sicurezza.

RY 400 – modelli con rotazione della torretta di 415°; ▶▶ Sollevatori telescopici ROTO ENTRY 600 – modelli con rotazione della torretta di 600°; ▶▶ Sollevatori telescopici ROTO Advanced - modelli con rotazione continua della torretta. Le nuove gamme di prodotto sono mirate a soddisfare le necessità crescenti dei clienti assecondando le richieste dei numerosi settori dove i diversi telescopici Roto trovano le loro applicazioni.

RIS > n.3 maggio-giugno 2018  41


Visto a Intermat 2018 > Merlo

ROTO ENTRY La nuova gamma ROTO ENTRY con rotazione della torretta di 415° e 600° è stata profondamente rinnovata in termini di comfort, power-train e sicurezza che portano a un incremento delle prestazioni e della semplicità d’uso. Questa gamma è dedicata ai noleggiatori e ai

clienti che richiedono telescopici dall’utilizzo intuitivo, essenziali nei contenuti e dalla manutenzione semplice. Questi modelli sono caratterizzati dal sistema di stabilizzazione semplificato di tipo ON/OFF con movimento a libro, automatico o manuale.

Gamma roto entry Modello

Portata massima (kg)

Altezza massima (m)

Motore kW/CV

Roto 40.16

4000

15,7

55-75

Roto 40.18

4000

17,6

55-75

Roto 50.21

4950

20,8

55-75

Roto 50.26

4950

26

55-75

ROTO CLASSIC S Lo studio e la progettazione della nuova gamma ROTO hanno portato alla creazione di una nuova e completa gamma denominata ROTO CLASSIC S. Questi nuovi telescopici rappresentano un collegamento tra i telescopici Roto Entry e quelli Advanced e utilizzano le migliori tecnologie e soluzioni che contraddistinguono le altre gamme.

Questi modelli sono caratterizzati dalla rotazione della torretta di 400° e 600°, da capacità di sollevamento fino a 4.950 kg e altezze operative dai 20,8 ai 26 metri. I nuovi modelli della gamma ROTO CLASSIC S sono dotati di sospensioni e sono ulteriormente migliorati dal display multifunzione e dalla velocità su strada di 40 km/h, entrambi forniti di serie.

Gamma ROTO CLASSIC S Modello

Portata massima (kg)

Altezza massima (m)

Motore kW/CV

Roto 40.16 S

4000

15,7

88-115

Roto 40.18 S

4000

17,6

88-115

Roto 50.21 S

4950

20,8

125-170

Roto 50.26 S

4950

26

125-170

ROTO ADVANCED Arriviamo al top del segmento con i nuovi ROTO ADVANCED, un vero concentrato di tecnologia e prestazioni. Questa gamma è destinata a mantenere la leadership nei mercati mondiali e i prestigiosi riconoscimenti già conquistati dalle precedenti gamme ROTO. La nuova gamma ROTO Advanced può annoverare tra le sue principali caratteristiche: gli stabilizzatori di tipo multiposizione con comando automatico, il sistema di sicurezza avanzato, la rotazione continua della torretta e la nuo-

42  RIS > n.3 maggio-giugno 2018

va cabina con design modulare dotata dell’esclusivo sistema di movimento che ne adatta l’inclinazione fino a 20°. La gamma Advanced può essere equipaggiata con il pluripremiato cambio a variazione continua CVTronic, il quale assicura un’accelerazione 0 – 40 km/h senza interruzione di coppia e senza interruzione per il cambio marcia. La nuova gamma ROTO Advanced si sviluppa con altezze di lavoro a partire dai 20,8 metri ai 34,2 con portate che variano da 4.950 kg ai 7.000 kg per le versioni più performanti.◀


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ROTO: le caratteristiche innovative ▶▶ Nuovo design di tipo modulare Il concetto Modulare è stato studiato per migliorare il processo produttivo, e consente di applicare moduli con caratteristiche differenti per avere una flessibilità in termini di offerta di prodotto in grado di soddisfare le crescenti richieste dei mercati. Il nuovo design del telaio incrementa ulteriormente la resistenza strutturale e le masse sono distribuite in maniera ottimale per un bilanciamento dei pesi che permette di mantenere dimensioni compatte e prestazioni elevate. Il nuovo modulo powertrain, grazie al posizionamento dei principali componenti sul lato esterno, permette una facilità di accesso e di interventi senza uguali. ▶▶ Nuova Trasmissione EPD Tutta la nuova gamma ROTO è equipaggiata, di serie, con la trasmissione idrostatica Merlo gestita dall’esclusivo sistema a controllo elettronico EPD “Eco Power Drive”. Questa tecnologia permette di regolare automaticamente i giri motore in funzione della potenza richiesta dalla trasmissione parametrata alla velocità impostata. L’EPD consente di ridurre drasticamente i consumi e garantisce performance uniche nel settore, in termini di precisione di utilizzo ed efficienza energetica. ▶▶ Nuova cabina Sulla gamma Roto è stata adottata la nuova cabina PREMIUM già riconosciuta in termini di design, comfort ed ergonomia su tutte le gamme Turbofarmer. La nuova cabina è un vero e proprio concentrato di tecnologie e design grazie all’applicazione di

INFO Merlo Group Via Nazionale, 9 12011 S. Defendente di Cervasca (CN) Tel +39 0171614111 info@merlo.com www.merlo.com

soluzioni tecniche all’avanguardia, come: il nuovo vetro curvo, che aumenta la visibilità, e il sistema di pressurizzazione della cabina secondo le norme ISO 10263-3. Inoltre, la struttura è progettata per rispettare i requisiti in termini di sicurezza delle normative FOPS livello II. La superficie vetrata totale è aumentata del 10%, come il volume interno, che permette all’utilizzatore di operare nel massimo comfort. I modelli Roto Advanced sono equipaggiati con l’esclusivo sistema di inclinazione della cabina, che consente di raggiungere un angolo di 20°, garantendo il massimo comfort anche con il braccio telescopico completamente esteso mantenendo un elevato livello di concentrazione sulle operazioni in corso. I nuovi interni sempre più ergonomici, concepiti con un posizionamento dei comandi altamente intuitivo, permettono all’operatore di avere a portata di mano le funzionalità del telescopico tramite il nuovo joystick e il bracciolo di nuova concezione. Notevolmente migliorato l’accesso in cabina grazie alle numerose maniglie e alla seconda scala lato motore, che permettono un facile accesso anche in posizione di torretta ruotata di 180°. ▶▶ Nuovo Joystick capacitivo e nuovo bracciolo “SMART” I nuovi sollevatori telescopici Roto sono dotati di joystick elettronico capacitivo montato su bracciolo multifunzione solidale al sedile, dimensionato in modo da garantire il comfort a tutti gli operatori. Due sensori rilevano automaticamente la presenza della mano dell’operatore eliminando

eventuali movimenti anomali del joystick e rendendo, al contempo, l’utilizzo confortevole e semplice. Nella parte laterale sinistra, sono presenti tre tasti che permettono di selezionare il senso di marcia del telescopico: Avanti – Neutro – Retro. Questi tasti sono facilmente raggiungibili, nella massima ergonomia, a portata di dito. La rotazione della torretta è comandata da un mini mouse che permette di azionare il comando senza spostare la mano dal joystick. Un’ulteriore evoluzione è relativa al nuovo posizionamento dei comandi funzionali della macchina, (stabilizzatori, sospensione ecc.) che sono stati integrati nel nuovo bracciolo, e il nuovo mouse che permette di interagire con il display LCD direttamente dal bracciolo. ▶▶ Sistema di sicurezza ASCS Le innovazioni applicate sulla nuova gamma Roto continuano anche nell’ambito della sicurezza con l’introduzione del nuovo ed esclusivo ASCS. Questo sistema permette di raccogliere differenti parametri inviati dalla macchina, analizzarli in tempo reale e creare un diagramma di carico che permetta all’operatore di conoscere, tramite il nuovo display LCD, il perimetro entro il quale potrà operare nella massima sicurezza. Questa nuova tecnologia analizza i parametri tradizionali come: • Posizione del carico: angolo ed estensione del braccio, rotazione torretta, rotazione zattera. • Posizione degli stabilizzatori (ROTO Advanced). • Peso del carico sollevato. • Attrezzatura in uso (riconosciuto automatico).

Gamma ROTO ADVANCED Modello

Portata massima (kg)

Altezza massima (m)

Motore kW/CV

Roto 50.21 S-Plus

4950

20,8

125-170

Roto 50.26 S-Plus

4950

26

125-170

Roto 50.30 S-Plus

4950

29,5

125-170

Roto 70.24 S-Plus

7000

24

125-170

Roto 50.35 S-Plus

4950

34,2

125-170

Roto 70.28 S-Plus

7000

28

125-170

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Preview Intralogistica Italia > Crown

C

rown, tra le maggiori aziende al mondo nel settore della movimentazione di materiali, sarà presente alla fiera internazionale Intralogistica Italia di Milano. Tra il 29 maggio e il primo giugno 2018, il produttore di carrelli elevatori presenterà, nello stand L9-M10 del padiglione 6 presso il quartiere fieristico di Milano, le soluzioni innovative per migliorare l’efficienza del magazzino e incrementare la produttività. Tra gli altri, Crown mostrerà la serie di carrelli retrattili ESR, i carrelli frontali elettrici della serie SC, il sollevatore con uomo a bordo della serie ETi 4000 così come la nuova generazione dei veicoli Crown per picking in quota, meglio conosciuto come il “Wave”. «Nel corso di Intralogistica Italia presenteremo la nostra gamma di soluzioni per la movimentazione dei materiali in grado di soddisfare la crescente richiesta da parte dei nostri clienti di soluzioni per aumentare la produttività e contenere i costi di gestione del magazzino», spiega Roberto De Gasperin, Direttore Generale di Crown in Italia. «I nostri clienti si aspettano da noi prodotti robusti, affidabili e tecnologie avanzate, per migliorare continuamente la produttività degli operatori e l’efficienza della loro flotta di carrelli. Grazie all’affidabilità e all’innovazione dei nostri carrelli elevatori e delle dotazioni Crown, garantiamo una maggiore sostenibilità». Con la presenza diretta in Italia, i clienti possono trarre vantaggio dalla vicinanza di Crown al mercato e da un livello costante di qualità, sia nelle soluzioni di prodotto che nei servizi di post-vendita. Inoltre la vicinanza degli stabilimenti di produzione bavaresi garantisce tempestività di consegna e personalizzazione dei prodotti. «La nostra vasta gamma di prodotti, di soluzioni finanziarie e servizi di manutenzione su misura e orientati al

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Efficienza ed energia A Intralogistica Italia di Milano Crown presenta i carrelli elevatori per la movimentazione efficiente dei materiali di Sandro Tozzi

cliente, ci permettono di fornire risposte individuali a specifiche esigenze», conclude De Gasperin.

Soluzioni affidabili per il miglioramento delle prestazioni e la riduzione dei costi Carrelli retrattili dalle proporzioni ideali: la serie ESR di Crown offre versatilità, prestazioni ed efficienza eccezionali. Disponibili in configurazioni ottimizzate per quasi ogni tipo di applicazione, questi carrelli sono stati progettati per fornire il massimo rendimento nei magazzini dalle dimensioni più limitate. Grazie a una capacità di carico fino a due tonnellate e un’altezza massima di sollevamento di 13 metri, la serie ESR è in grado di padroneggiare pressoché qualsiasi applicazione da magazzino. Per migliorare la padronanza dell’operatore ottenendo una produttività più elevata, tutti i modelli della serie montano il sistema intelligente di ve-

locità ottimizzata in curva (Optimised Cornering Speed) di Crown, in grado di capire se l’operatore sta affrontando o uscendo da una curva e di adattare automaticamente velocità e accelerazione. Il carrello elevatore elettrico controbilanciato Crown della serie SC ha vinto l’Archie Award 2016 per l’eccellenza nell’ergonomia della Fork Lift Truck Association (FLTA). Il carrello è dotato di una posizione di guida dall’ergonomia avanzata, di una maggiore visibilità, di elevato comfort e prestazioni ottimali. La serie


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Crown Equipment Corporation Crown è una delle maggiori aziende al mondo nel settore della movimentazione di materiali, rinomata per uno straordinario design di prodotto, progettazione e tecnologie all’avanguardia ed un servizio post-vendita di qualità superiore. La filosofia aziendale di Crown sfrutta processi ad integrazione verticale per concepire, realizzare e distribuire soluzioni innovative e rivoluzionarie in grado di migliorare la produttività e l’efficienza operativa dei clienti.

Crown produce un’ampia gamma di carrelli elevatori, così come tecnologie di automazione e gestione del parco carrelli. L’azienda ha il suo quartier generale negli Stati Uniti, a New Bremen, Ohio e sedi regionali in Germania, Australia, Cina e Singapore. Con oltre 14.000 dipendenti a livello mondiale, Crown gestisce una rete di assistenza e distribuzione presso oltre 500 sedi commerciali in più di 80 Paesi.

Con i suoi controlli intuitivi, il Wave® Work Assist Vehicle aumenta simultaneamente sicurezza, produttività e flessibilità in applicazioni dove l’operatore raggiunge altezze fino a cinque metri per le quali vengono normalmente utilizzate scale. Eccelle in spazi ristretti ed affollati in una vasta gamma di situazioni tipiche di vendita al dettaglio, distribuzione e produzione. Questi includono la gestione e il trasporto di piccoli carichi in ricezione nelle aree di preparazione e spedizione, così come nelle zone di preparazione ordini.◀ SC offre carrelli elettrici a tre o quattro ruote, con capacità da 1,3 a 2,0 tonnellate, altezze di sollevamento fino a 7,5 metri e può gestire un’ampia serie di operazioni, sia al coperto che all’esterno. I sollevatori della serie ET con altezze di sollevamento fino a 5,4 metri sono adatti a molteplici applicazioni. Le loro caratteristiche uniche come il sollevamento proporzionale per il po-

sizionamento millimetrico delle forche e il timone di comando X10® dal design ergonomico per un’eccezionale manovrabilità, garantiscono un’elevata produttività dell’operatore. La serie ET è disponibile anche come ETi 4000 con sollevamento iniziale delle forche per una maggiore aderenza su terreni irregolari e rampe, ampliando ulteriormente la gamma di applicazioni per questa famiglia di prodotto.

INFO Crown Lift Trucks S.r.l. Via Panceri, 11/1 20037 Paderno Dugnano (MI) Italia + 39 02 99 1997 info@crown.com www.crown.com

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Visto a Intermat 2018 > Platform Basket

Spider: soliditĂ e compattezza Platform Basket a Intermat 2018 ha esposto i modelli che completano la gamma Spider di Umberto Piagnoni

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L

e novità che Platform Basket ha esposto a Intermat (Parigi, 23 - 28 aprile 2018) hanno riguardato principalmente i cingolati di media e grande altezza. Da qualche anno l’azienda ha infatti deciso di concentrare le proprie risorse nello sviluppo di nuovi modelli che vadano a completare la gamma Spider.

Spider 33.15 Tra i modelli esposti, la Spider 33.15 (33 metri di altezza lavorativa), piattaforma cingolata che offre quanto di meglio oggi si possa richiedere ad una attrezzatura che deve essere versatile nell’impiego. Spider 33.15 è la prima piattaforma a doppio braccio telescopico realizzata in Platform Basket, con un design accattivante, un’altezza di superamento

ostacoli a 19 m e ben 15 m di sbraccio laterale; prevede la possibilità di essere richiusa in sagoma minima senza togliere la navicella con un ingombro di solo 140 cm di larghezza e 200 cm di altezza. È equipaggiata con idraulica ed elettronica di prima categoria, dotata di serie di linee aria/acqua e 230 kg di portata in navicella ed è disponibile anche in versione ibrida con propulsione diesel e batterie agli ioni di litio.

Spider 33.15 ▶▶ Altezza di lavoro 32,4 m ▶▶ Sbraccio laterale massimo 15,2 m ▶▶ Semplicità nell’utilizzo dei comandi: radiocomando per traslazione, stabilizzazione e destabilizzazione anche in automatico; telecomando in navicella per movimenti aerei e display con auto diagnostica; telecomando a terra per movimenti d’emergenza; chiusura automatica della macchina: premendo un semplice tasto la macchina si centra e si chiude in posizione di ricovero. ▶▶ Massima compattezza: compatta e con possibilità di richiusura in sagoma minima con cestello montato. ▶▶ Carro allargabile idraulicamente: carro cingolato di tipo allargabile con sistema esclusivo Platform Basket che consente una migliore manovrabilità a carro largo e ridotta altezza massima quando in posizione eretta. ▶▶ Motore Kubota: motorizzata Kubota diesel raffreddato a liquido.

Articolato doppio telescopico

Articolata a bracci telescopici con la migliore altezza di superamento ostacoli unitamente a un diagramma di lavoro con prestazioni eccellenti

Stabilizzazione di tipo variabile

3 tipi di stabilizzazione: larga, stretta o parziale. Autocaricante fino a un’altezza di 1,20 m

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Visto a Intermat 2018 > Platform Basket

Spider 27.14 Presente allo stand inoltre lo Spider 27.14 Platform Basket, un articolato telescopico dotato di doppio pantografo, in grado di raggiungere i 27 metri di altezza lavorativa con un peso totale di solo 5.000 kg e con scavalco a 10 metri di altezza. Il nuovo Spider 27.14 permette di sbracciare con un operatore al lavoro nella navicella (136 kg) fino a 14,4

metri, mentre con 230 kg nel cestello lo sbraccio arriva fino a 12,7 metri. È una piattaforma estremamente compatta che, una volta richiusa, necessita di solo 88 cm di larghezza, permettendone così il passaggio anche per la porta di una normale abitazione. Completamente automatica in stabilizzazione, la piattaforma gestisce in

modo automatico lo sbraccio laterale sui 360° gradi a seconda del carico in navicella e della modalità di stabilizzazione. Spider 27.14 è quindi una piattaforma estremamente performante, concepita per rispondere a un’esigenza di mercato che richiede mezzi compatti e in grado di garantire ottime prestazioni.

Spider 27.14 ▶▶ Altezza di lavoro 27,01 m ▶▶ Sbraccio laterale massimo 15,11 m

Navicella in alluminio rimovibile ed intercambiabile

Cura dei dettagli

Pesi e dimensioni ridotte. Assenza di tubazioni esterne. Completamente protetta con carterature in metallo particolarmente resistenti agli urti

Doppio pantografo ed articolato telescopico

Scavalco a 10 m di altezza con sbraccio laterale fino a 15 m. Operatività a parete fino a 10 m

INFO Platform Basket s.r.l. Via Montessori, 1 42028 Poviglio (RE) - Italia Tel. +39.0522.967666 www.platformbasket.com

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Spider 30T In mostra anche Spider 30T (30 m di altezza di lavoro) nella sua veste definitiva, la super leggera e ricca di dotazioni di serie. Spider 30T è l’ultima piattaforma nata in casa Platform Basket. È una piattaforma aerea

telescopica in grado di raggiungere i 30 metri di altezza lavorativa, con un peso totale di soli 4.300 kg, il che la rende particolarmente idonea al mercato tedesco (trasporto con mezzi da 75 quintali di peso complessivo).

Grazie a un ridottissimo carico trasmesso al suolo è un ottimo strumento di utilizzo anche all’interno di fabbricati con pavimentazione delicata. È una piattaforma estremamente compatta che, una volta richiusa, necessita di solo 88 cm di larghezza, permettendone così il passaggio anche attraverso stretti accessi a giardini privati di abitazioni per la manutenzione del verde. Completamente automatica in stabilizzazione, gestisce in modo automatico lo sbraccio laterale sui 360° gradi a seconda del carico in navicella e della modalità di stabilizzazione. La semplicità d’uso è da sempre uno dei pilastri portanti della filosofia costruttiva di Platform Basket: Spider 30T è di utilizzo estremamente intuitivo, basti pensare che per chiudere la piattaforma basta schiacciare un pulsante e la parte aerea si ricovera

immediatamente e automaticamente. La rapidità nella movimentazione, le dimensioni compatte, il peso contenuto e il pratico sistema di aggancio e sgancio rapido della navicella sono tutte caratteristiche che, ovviamente, la rendono facilmente trasportabile. La macchina, sempre bi-energy, è proposta in versione base, completamente elettrica o ibrida. Il motore endotermico è un’unità Kubota, mentre l’utilizzo ecologico e silenzioso è governato da batterie agli ioni di litio che ne consentono un ottimo impiego in ogni condizione operativa, con rapidi tempi di ricarica e possibilità di uso anche con sistema in ricarica. La versione base bi-energy è fornita equipaggiata con un motore elettrico 230Vac che ne consente l’utilizzo internamente a fabbricati senza utilizzo del motore endotermico.◀

Spider 30T ▶▶ Altezza di lavoro 30,3 m ▶▶ Sbraccio laterale massimo di 14,2 m ▶▶ Solo 88 cm (35”) di larghezza per passare da una singola porta ▶▶ Controllo automatico e progressivo dello sbraccio: gestisce in modo automatico lo sbraccio laterale sui 360° a seconda del carico in navicella e alla modalità di stabilizzazione. ▶▶ Teleassistenza e localizzazione GPS (optionale): consente di intervenire a distanza per problematiche di tipo elettrico e/o aggiornamenti del sistema. Il sistema include anche la localizzazione della macchina con l’ausilio di un’antenna GPS. Con un semplice computer sarà possibile analizzare i dati e la posizione della macchina.

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Visto al CeMAT 2018 > Camso

Camso: novità per i carrelli elevatori Camso ha lanciato al CeMAT il primo pneumatico del settore antistatico ed antitraccia per carrello elevatore, il cushion Solideal PON 775 NMAS di Sandro Tozzi

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amso ha svelato al CeMAT (23 - 27 aprile 2018, Hannover) il primo pneumatico antistatico brevettato per carrello elevatore in grado di risolvere l’importante problema di sicurezza relativo all’elettricità statica creata dagli pneumatici antitraccia. Si tratta del suo nuovo anello in gomma piena cushion Solideal PON 775 NMAS (antistatico e antitraccia). Nel 2017 l’azienda ha lanciato tre nuove soluzioni di anelli in gomma piena cushion (PON) Solideal per carrelli elevatori utilizzati in applicazioni di alta e media intensità. In applicazioni ad alta intensità, gli pneumatici vengono spinti ai limiti delle loro possibilità e perciò è facile che si surriscaldino. Se dovessero essere utilizzati pneumatici antitraccia, gli operatori e i manager dei magazzini devono prendere in considerazione anche il problema dell’accumulo statico. «L’anno scorso abbiamo trovato alcune soluzioni per occuparci dell’intensità dell’utilizzo dei carrelli elevatori. Quest’anno stiamo affrontando il problema dell’accumulo statico», ha dichiarato Darren Stratton, Product ManagementDirector, Material Handling presso Camso. «L’accumu-

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Lo stand Camso al CeMAT 2018


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lo dell’elettricità statica sui carrelli elevatori è normale negli pneumatici antitraccia a causa della silice utilizzata come riempimento di rinforzo, che consente al pneumatico di avere proprietà isolanti. Ciò può portare a diversi problemi, come scosse elettriche all’operatore, problemi di elettronica di bordo del carrello elevatore o interruzioni di corrente e rischi di incendio», ha continuato Stratton. Camso ha preso questi problemi sul serio e ha creato il rivoluzionario pneumatico Solideal PON 775 NMAS, il primo anello in gomma piena cushion al mondo che evita l’accumulo statico su pneumatici antitraccia e che quindi risolve potenziali problemi di sicurezza per operatori di carrelli elevatori, nonché danni alle strutture.

Primo nel settore Grazie a una tecnologia antistatica brevettata, una struttura termicamente efficiente e una mescola del battistrada resistente alle abrasioni, il Solideal PON 775 NMAS rappresenta un’importante innovazione e una svolta nel settore. Fornisce una resistenza più elevata del 63% contro il surriscaldamento e il 33% in più di efficienza energetica rispetto al Solideal Magnum SM NM (liscio e antitraccia). Inoltre, garantisce maggiore sicurezza per l’operatore riducendo al minimo le scosse elettriche, interruzioni di corrente, danni ai componenti elettrici e rischi di incendio. «Noi ci prendiamo a cuore le necessità dei nostri clienti. Il Solideal PON 775 NMAS offre una soluzione per un pro-

Solideal PON 775 NMAS

Il primo pneumatico del settore antistatico ed antitraccia per carrello elevatore

blema esistente che non era mai veramente stato affrontato prima. Si tratta di un elemento rivoluzionario e siamo orgogliosi di essere i primi a portarlo sul mercato», ha concluso Stratton. Il nuovo Solideal PON 775 NMAS è stato presentato per la prima volta, dal 23 al 27 aprile, al CeMAT, la fiera campionaria biennale leader nel mondo per l’intralogistica e la gestione della Supply Chain che si è svolta ad Hannover, in Germania, attirando esperti di logistica da tutto il mondo.◀

Informazioni su Camso Camso, l’Azienda Libera dalla Strada, è l’azienda leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e distribuzione di pneumatici fuoristrada, cerchi, cingoli in gomma e sistemi per sottocarri nell’ambito dei settori Material Handling, Costruzione, Agricoltura e Powersports. Impiega più di 7.500 persone che dedicano il 100% delle proprie energie all’11% del mercato globale

di pneumatici e cingoli, ovvero il mercato della mobilità fuoristrada. Dispone di avanzati centri di ricerca e sviluppo prodotti, oltre a stabilimenti in Nordamerica, Sudamerica, Europa e Asia. Camso rifornisce i costruttori OEM all’avanguardia nel settore con prodotti a nome Camso e Solideal e distribuisce i propri prodotti al mercato ricambi tramite la propria rete globale di distribuzione.

INFO Camso Construction 2633 Macpherson Street Magog, Québec J1X 0E6 Canada www.camso.co

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Visto a Intermat 2018 > Multitel Pagliero

“La cura del dettaglio da sempre�

Lo slogan riportato allo stand Multitel Pagliero a Intermat 2018

Multitel Pagliero si fa green A Intermat Multitel Pagliero ha saputo stupire presentando alcuni nuovi prodotti, tra cui la piattaforma ibrida ALU Multitel 160, una versione alimentata a batteria della SMX 250, la nuova MJ760 e tanto altro di Miriam Spada

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l costruttore piemontese ha scelto Intermat per mostrare al pubblico alcune novità che entrano a far parte della già nutrita proposta Multitel Pagliero. Ad affiancare le novità incentrate sull’ibrido e la volontà green di Multitel Pagliero, alcuni modelli che rappresentano oramai un must della produzione.

ALU Multitel 160 Multitel ha lanciato a Intermat la sua nuova piattaforma ibrida da 16 m che prevede un sistema a doppia alimentazione: la nuova piattaforma è alimentata da un pacco batterie a bordo, diventando dunque un’ottima soluzione per il lavoro in città. La piattaforma ALU Multitel 160 standard offre oltre 16 m di altezza di lavoro e 10 m di raggio d’azione. Viene montata su un veicolo standard Iveco Daily 35 S 13 e rimane ben al di sotto del limite di peso di 3.500 kg, anche con carburan-

te e conducente e passeggero. L’unità è alimentata in modo convenzionale per spostarsi in cantiere, mentre un secondo alternatore sul motore carica le batterie per alimentare la piattaforma. Sul luogo di lavoro la piattaforma può essere dispiegata sui suoi stabilizzatori utilizzando la presa di forza del veicolo o le batterie di bordo. Le batterie al piombo si alimentano mentre il veicolo si sposta da un luogo di lavoro a un altro dal secondo alternatore, in alternativa alla presa di corrente. Le batterie elettriche entrano in funzione durante l’uso del mezzo consentendo alla Multitel 160 Hybrid un’intera giornata di lavoro normale con una singola carica. Si consiglia la ricarica notturna delle batterie.. Multitel prevede di aggiungere a breve un modello da 18 metri alla propria gamma Eco Hybrid. Unico limite: mantenere il peso della piattaforma al di sotto dei 3.500 kg.

MS100 La MS100 nasce direttamente da specifiche richieste dei clienti che vogliono una piattaforma ad alta capacità per camion da 3,5 tonnellate, dedicata ad alcune applicazioni quali installazione e manutenzione di materiale in gallerie, illuminazione e segnaletica stradale. Perfetta dunque per attività di manutenzione stradale e aeroportuale, questa nuova piattaforma ha un braccio telescopico in alluminio a due sezioni con un cestello davvero imponente di oltre 6 metri quadrati (3,3 x 1,85 m) con un’altezza di lavoro di 10 metri. Con una capacità del cestello di 400 kg, permette una traslazione laterale fino a 500 mm, rendendo la MS100 ancora più versatile.

MS 100

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Visto a Intermat 2018 > Multitel Pagliero

MT 240 EX Si tratta dell’ultimo prodotto aggiunto alla gamma Multitel di piattaforme aeree su cabine da 3,5 tonnellate. Questo modello estende la gamma esistente che comprende modelli da 14 m di altezza di lavoro a 24 m. MT 240 EX ha una generosa capacità del cestello di ben 250 kg. Gli stabilizzatori posteriori della piattaforma rimangono permanentemente nella sagoma del veicolo, mentre gli stabilizzatori anteriori possono essere dispiegati sia nella sagoma del veicolo, estesi su un solo lato o estesi su entrambi i lati. Perfino con gli stabilizzatori tutti in sagoma, la piattaforma offre 16 metri di estensione sul retro e 9 metri di sbraccio sul lato, au-

MT 240

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mentabile fino a 13 metri estendendo gli stabilizzatori. Ciò è possibile grazie al nuovo sistema elettronico Multitel

MUSA che calcola automaticamente il raggio d’azione in base al carico della cestello e alla posizione del braccio.


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MX 210

Multitel MX210 La serie Multitel MX è una delle più ampie disponibili sul mercato: è possibile scegliere infatti tra ben 10 diversi modelli che coprono dai 17 a 25 metri. La MX210 garantisce un carico massimo di 200 kg con uno sbraccio di 9,8 m. Con il telaio ausiliario in alluminio e gli stabilizzatori estensibili, questo modello può essere montato sul telaio più comune da 3,5 tonnellate (Iveco, Nissan, Renault) mantenendo le dimensioni estremamente compatte.

Multitel SMX 250 Multitel ha lanciato a Intermat una versione alimentata a batteria al litio della piattaforma ragno da 25 metri. Uno dei motivi per cui la Multitel SMX 250 ha avuto tanto successo è stato il fatto che è l’unica piattaforma del suo genere che offre un’altezza di lavoro di

25 m pur essendo trasportabile su un piccolo rimorchio trainato da un veicolo convenzionale 4x4. Con un peso di soli 2.700 kg, lo standard SMX 250 è notevolmente più leggero rispetto a piattaforme di dimensioni simili nella sua classe. L’SMX 250 alimentato a batteria offre ancora oltre 25 m di altezza di lavoro e fino a 11,65 m di sbraccio. Le batterie consentono un giorno intero di lavoro e il tempo di ricarica totale è inferiore alle quattro ore. È davvero un ottimo compagno per lavorare in spazi stretti: chiudendo al massimo gli stabilizzatori e riducendo al minimo l’ingombro (appena 2,8 metri!), la macchina lavora ancora a 360 gradi. Notevole anche per quanto riguarda la trasportabilità: le dimensioni dell’SMX 250 sono di soli 4,8 m di lunghezza col cesto rimosso, 0,98 m di larghezza e 1,98 m di altezza, perfetto dunque anche nei corridoi e all’interno degli edifici.

Multitel MJ760 Altra première di Intermat, la nuova piattaforma MJ760 montata su camion che estenderà a 76 metri la gamma esistente della famiglia MJ. Con 76 m di altezza e uno sbraccio di 37 m, arriva a 500 kg di portata e può essere montata su camion a 4 o 5 assi con un peso complessivo del veicolo di 44 tonnellate. Su questo modello Multitel ha implementato le più moderne ed efficienti funzioni operative che hanno consentito a questa piattaforma di raggiungere prestazioni straordinarie, stabilendo nuovi standard di mercato per questa categoria di piattaforme.◀

INFO Multitel Pagliero S.p.A. Strada Statale, 114 12030 Manta (CN) - Italia Tel.: +39 0175 255211 www.pagliero.com

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Componenti > Bonfiglioli

Componenti per piattaforme ibride Gli azionamenti per comando ruote Bonfiglioli serie 605WE con motore elettrico: una soluzione robusta e compatta per piattaforme aeree ibride di Miriam Spada

I

l riduttore epicicloidale a carcassa rotante della serie 605WE idoneo per il comando di ruote, progettato e sviluppato da Bonfiglioli, è stato creato in collaborazione con uno dei clienti per una nuova ed innovativa piattaforma aerea ibrida.

La serie Bonfiglioli 605WE, che fornisce una coppia di uscita fino a 10.000 Nm, è un riduttore epicicloidale a carcassa rotante a tre stadi di riduzione con motore elettrico da 8 kW e freno di parcheggio integrati e garantisce la massima efficienza e dimensioni compatte. L’integrazione ottimale di

tutti i componenti offre al costruttore di macchine l’opportunità di avvalersi di una soluzione economica e di semplice manutenzione. La flangia rotante per installazione diretta della ruota permette di beneficiare di una soluzione adattabile per mezzi sia ibridi che elettrici.

Bonfiglioli serie 605WE Azionamenti per comando ruote

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L’azienda Bonfiglioli Bonfiglioli progetta, produce e distribuisce una vasta gamma di motoriduttori, dispositivi di azionamento, riduttori epicicloidali e inverter a livello mondiale, che soddisfano le richieste più estreme ed esigenti nel campo industriale dell’automazione, delle macchine mobili e dell’energia rinnovabile. Bonfiglioli serve più ambiti e applicazioni di qualsiasi altro produttore di azionamenti ed è leader di mercato in molti settori. Fondata nel 1956, l’azienda opera in 21 Paesi, con 14 impianti di produzione e oltre 3.700 dipendenti in tutto il mondo.

Il livello di protezione speciale (IP67) e la verniciatura speciale, uniti ad una resistenza torsionale elevata, la rendono adatta per i veicoli a quattro ruote sterzanti, anche nelle condizioni ambientali più estreme come quelle tipiche dei cantieri. Consolidati field test hanno dimostrato che Bonfiglioli è in grado di progettare, sviluppare e realizzare robuste soluzioni personalizzate, create su misura in base alle esigenze e ai requisiti dei clienti. La vasta gamma di soluzioni, l’eccellente qualità dei prodotti e l’avanzata tecnologia associata al team di esperti Bonfiglioli consentono all’azienda di distinguersi come partner ideale per i produttori di macchine per il settore delle costruzioni.◀

Sistemi di sollevamento Azionamenti per comando ruote serie 605WE con motore elettrico

INFO Bonfiglioli Riduttori Via Giovanni XXIII, 7/A 40012 Lippo di Calderara di Reno (BO) - Italy Tel: +39 051 647 3111 www.bonfiglioli.com info@bonfiglioli.com

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Visto a Intermat 2018 > Genie

A Intermat la protezione firmata Genie I nuovi accessori Genie® Tech Pro™ Link e la gamma di reti protettive per piattaforma Genie® Lift Guard™ portano la diagnostica e la protezione in cantiere a un livello ancora più alto di Umberto Piagnoni

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in grado di lavorare sia in corrispondenza dei comandi a terra che dei comandi in cesta. Usato con le nostre piattaforme a forbice, consente di effettuare le operazioni di manutenzione comodamente in piedi, senza bisogno di accucciarsi in prossimità del sistema di diagnostica Genie Smart Link™, che è integrato nel chassis.»

O

ltre agli ultimi modelli Genie® Xtra Capacity™ (XC™) e ai modelli di piattaforme aeree ibride che sono stati presentati durante la fiera di quest’anno, la casa costruttrice ha esposto a Intermat 2018 il suo nuovo Dispositivo Palmare per la diagnostica Genie Tech Pro™ Link e la nuova Gamma di Reti Protettive per Piattaforma Genie® Lift Guard™. Entrambi i prodotti saranno disponibili in Europa, Medio Oriente, Africa e Russia (EMEAR) a partire da giugno 2018.

Genie® Tech Pro™ Link

Link è un dispositivo di diagnostica palmare che consente agli utenti di accedere in tempo reale a informazioni sulla calibrazione, di visualizzare i codici di errore, gli indicatori di performance del motore, permettendo di apportare modifiche di impostazioni quali la velocità e molto altro ancora – tutto dal palmo della mano. Questo nuovo dispositivo, immediato e semplice da usare, presenta inoltre una torcia e una calamita integrate per un funzionamento a mani libere. Gilmor prosegue: «Usato con le piattaforme aeree a braccio Genie, questo dispositivo offre il vantaggio di essere

Il dispositivo Genie Tech Pro Link è stato costruito appositamente per essere utilizzato in cantieri all’aperto e al chiuso: resistente all’acqua, è stato testato per resistere a condizioni estreme secondo gli standard Mil-Spec. Il dispositivo è attualmente compatibile con le piattaforme aeree a braccio telescopico con sistemi di controllo ALC600 – le piattaforme Xtra Capacity Genie S®-60 XC, S-65 XC, S-80 XC e S-85 XC – ed è inoltre compatibile con tutte le piattaforme aeree a forbice elettriche Genie GS™ che presentano il sistema di diagnostica Genie Smart Link che saranno prodotte a partire dall’estate 2018. Un kit di installazione in post-vendita con un semplice connettore sarà disponibile per versioni precedenti di piattaforme a forbice elettriche Genie GS™ fino al 2011.

«In Genie abbiamo voluto mettere in rilievo le capacità di diagnostica e di risoluzione dei problemi già integrate nelle macchine stesse, senza l’ausilio di computer o altri strumenti. Il nuovo Genie® Tech Pro™ Link è stato concepito per i clienti che desiderano sfruttare queste funzionalità, portando la capacità di manutenzione dei propri tecnici ad un livello ancora più alto», spiega Zach Gilmor, Responsabile di Prodotto Genie in Terex AWP, per la regione Europa, Medio Oriente, Africa e Russia (EMEAR). Pensando alla praticità, ergonomicità e accessibilità, il Genie® Tech Pro™

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Visto a Intermat 2018 > Genie

Gamma di reti protettive per piattaforma Genie® Lift Guard™ «Attrezzi di lavoro e materiali da cantiere sciolti presentano sempre un certo rischio di cadere dall’alto quando si lavora in quota», dice Zach Gilmor, Responsabile di Prodotto Genie, Terex AWP EMEAR. «Gli oggetti caduti dalle piattaforme possono risultare irrimediabilmente danneggiati, lasciando gli operatori impossibilitati a lavorare, senza contare il ben più grave rischio di incidenti in cantiere, che possono portare lesioni o conseguenze più gravi. Offrendo tre opzioni tra cui scegliere, il nostro obiettivo con la gamma di reti protettive per piattaforma Genie Lift Guard è offrire ai nostri clienti metodi efficaci per proteggere gli operatori, il personale in cantiere e gli attrezzi di loro proprietà, senza alcun impatto sull’efficienza del lavoro.» La rete protettiva per piattaforma Genie Lift Guard in alluminio, montata in fabbrica, è offerta in due versioni - a mezza altezza (dalla base della piattaforma fino alla barra scorrevole a media altezza), e ad altezza completa (dalla base della piattaforma fino all’estremità superiore della piattaforma) – per incontrare al meglio le necessità del cliente in cantiere senza ostruire i punti di ancoraggio del cordone di sicurezza. Queste opzioni sono disponibili su piattaforme aeree a braccio articolato e telescopico Genie che presentano ceste di 1,83 m o di 2,44 m dotate di un cancelletto pivotante. Una versione alternativa all’alluminio è la nuova leggera e resistente maglia protettiva, pensata per racchiudere le ceste dei bracci Genie da 2,44 m, incapsulandone la parte inferiore, i lati, il cancelletto e il pannello di controllo. Viene installata solo una volta e

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può rimanere in posizione per l’utilizzo fino a due anni. Quando configurata per l’intera altezza della cesta, la maglia protettiva può sostenere venti fino a 24,14 km/h; quando ripiegata sotto la barra a media altezza può sostenere venti di 45 km/h. Pesa meno di 9 kg ed è costituita da materiale ignifugo, resistente ai raggi UV e alle basse temperature.

Tutti gli accessori della gamma di reti protettive per piattaforma Genie Lift Guard sono disponibili come kit di ricambio per essere installate in postvendita su piattaforme a braccio già esistenti. Costruiti per resistere alle condizioni di lavoro estreme del cantiere, questi accessori sono compatibili CE e hanno passato un rigoroso controllo di stabilità per poter essere utiliz-

zate sulle piattaforme a braccio Genie Z® e S® in tutto il mondo. Per aiutare a migliorare le pratiche di lavoro sicuro in altezza, tutti gli accessori della gamma di reti protettive per piattaforma Genie Lift Guard sono compatibili con altri accessori di sicurezza Genie, tra cui la barra anticaduta, il dispositivo di allarme a contatto e la struttura di protezione dell’operatore.◀

Notizie su Terex Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di clienti in

vari settori industriali, tra i quali: l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services (Servizi finanziari Terex).

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Visto a Intermat 2018 > Dieci Runner

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Dieci: novità e innovazione a Parigi Dieci ha portato a Parigi i nuovi modelli per il mercato edile, in particolare in anteprima ha mostrato il nuovo ICARUS 50.18 e PEGASUS 50.26 di Porfirio Ferrari

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ieci ha stupito all’Intermat di Parigi con i migliori modelli della sua gamma di elevatori telescopici e macchine per il settore edile: HERCULES 120.10, PEGASUS 40.18 e 45.30, l’autobetoniera L4700, i telescopici SAMSON 65.8, ZEUS 38.10, RUNNER 40.13, ICARUS 40.17 e APOLLO. Inoltre, a Parigi sono state presentate in anteprima due importanti novità, l’ICARUS 50.18 e il PEGASUS 50.26.

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ICARUS 50.18

Nuovo modello presentato a Intermat 2018, può sollevare 5.000 kg e arrivare a un’altezza di 18 m

ICARUS 50.18: obiettivi realizzativi

Descrizione tecnica del progetto

La Dieci srl produce da tempo macchine sviluppate principalmente per il mercato europeo, particolarmente vocate a un uso edile e di movimentazione di materiale. L’evoluzione delle tecnologie costruttive nei cantieri cambia le esigenze dei clienti, i quali richiedono miglioramento della produttività delle macchine con conseguente riduzione dei costi di gestione. Per questo motivo la Dieci evolve continuamente la propria offerta inseguendo le nuove esigenze e concepisce modelli che si propongono come completamento della gamma ed evoluzione delle famiglie dei modelli già in essere. L’ultimo modello che Dieci sta sviluppando si ripropone l’obiettivo di aumentare capacità ed altezza di sollevamento della gamma dei telescopici fissi arrivando alle 5 tonnellate e 18 metri.

La riduzione costi di gestione e l’ottimizzazione della produttività richiede macchine che possano “fare più cose” all’interno dello stesso cantiere. Queste devono essere essenzialmente macchine estremamente robuste con grandi capacità di portata in ogni condizione di utilizzo sia a braccio chiuso che a braccio sfilato. L’elevata affidabilità, la semplicità di utilizzo e la semplicità di manutenzione sono tre prerogative irrinunciabili per ridurre i costi. D’altra parte il mercato del rental sta prendendo sempre più piede anche in Europa, da qui nasce il requisito irrinunciabile

che l’utilizzatore trovi le macchine facili e intuitive da condurre, sempre nelle migliori condizioni di sicurezza. Il nuovo ICARUS 50.18 è stato progettato per soddisfare questi requisiti. È una macchina che può sollevare 5.000 kg e arriva a una altezza di 18 m. Pesa 14.500 kg ed è mossa da un motore Kubota da 85.1 kW@2.200 giri/min rispondente ai limiti di emissioni Stage 4.

Nuovo ICARUS 50.18 Forte per la sua versatilità

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Visto a Intermat 2018 > Dieci

Il telaio della nuova macchina è stato completamente riprogettato applicando alcuni nuovi concetti volti ad uno sviluppo modulare dei nuovi modelli Dieci. La progettazione dei nuovi modelli con un concetto modulare permette a Dieci di utilizzare stessi sottogruppi funzionali su macchine di famiglie diverse, garantendo una standardizzazione spinta dei componenti con conseguente miglioramento della affidabilità, riduzione dei costi, semplificazione della manutenzione e riduzione del time to market. Per il nuovo ICARUS 50.18 sono stati utilizzati: il vano motore già sviluppato per la famiglia Agrifarmer Stage 4 con motore Kubota da 85.1 kW disposto longitudinalmente con impianto di trattamento dei gas di scarico composto da DOC+DPF+SCR, il gruppo cabina sviluppato con Giugiaro Design ed i serbatoi già utilizzati nella famiglia Agrimax Stage 4, il gruppo braccio è derivato da quello della performante famiglia PEGASUS. La trasmissione è idrostatica a controllo completamente elettronico con software di controllo sviluppato interamente all’interno dall’R&D di Dieci: questo ha permesso di ottenere funzionalità avanzate di gestione di braccio, veicolo, motore Diesel, trasmissione e trattamento dei gas di scarico che garantiscono bassi consumi, elevata efficienza, ottimizzazione dei rendimenti, massima sicurezza in ogni condizione di utilizzo della macchina. La funzione ECO, per esempio, permette al veicolo di viaggiare alla velocità massima con il Diesel già a 1900 giri/min e viene gestita automaticamente dalla centralina dei veicolo a seconda della richiesta di potenza da parte dell’operatore. La strategia di rigenerazione del DPF è stata rivista completamente (con un’operazione di sinergia tra Dieci e Kubota) per renderla automatica e completamente trasparente per l’operatore che non si accorgerà di nulla e potrà utilizzare la macchina senza dover rinunciare alla produttività.

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ICARUS 50.18

Il gruppo cabina sviluppato con Giugiaro Design

HERCULES 120.10

Da 170 kW, altezza da terra 490 mm, lunghezza massima 6.050 mm

HERCULES 120.10

APOLLO

Apollo

L’elevatore telescopico a braccio fisso estremamente versatile, si adatta perfettamente agli spazi angusti e difficili


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Attività svolte in ambito Ricerca e Sviluppo Le attività svolte per lo sviluppo del progetto ICARUS sono state: ▶▶ Progetto del nuovo telaio unico per una macchina che fosse robusta e proporzionata al lavoro per cui sarebbe stata destinata e che potesse ospitare il braccio da 18 m derivato dalla famiglia PEGASUS. ▶▶ Adeguamento del braccio nato per una macchina Rotativa all’impiego in una macchina fissa. ▶▶ Definizione e progettazione del nuovo impianto idraulico della macchina che garantisse una buona velocità dei movimenti e migliorasse il controllo degli stessi. ▶▶ Definizione e progettazione del nuovo impianto elettrico. ▶▶ Definizione e progettazione del nuovo software di gestione della macchina. ▶▶ Lancio del prototipo.

SAMSON

La famiglia SAMSON è composta da elevatori telescopici robusti e compatti; le sue spiccate doti di potenza e agilità rendono questi telescopici particolarmente adatti a lavori pesanti ed intensivi sia in campo edile che industriale

SAMSON

Contenuti innovativi e risultati conseguiti ▶▶ Dieci Srl ha realizzato un nuovo modello di macchina estremamente robusto con straordinarie doti di guidabilità ed affidabilità: è stata la prima in Europa a proporre sul mercato una macchina con queste caratteristiche e queste performance. ▶▶ Cabina con contenuti di primissimo livello in termini di design e comfort con materiali innovativi per il settore: materiali utilizzati prima solo nel settore delle automobili e dei trucks. ▶▶ Braccio con prestazioni al top del mercato. ▶▶ Motore silenzioso, parco nei consumi, con alti rendimenti e bassissimi livelli di emissioni.

Il nuovo ICARUS è stato presentato in anteprima mondiale all’Intermat di Parigi svoltosi dal 23 al 28 aprile ZEUS

ZEUS

La famiglia ZEUS è composta da elevatori telescopici potenti e compatti, studiati per dare all’utilizzatore il giusto bilanciamento tra potenza e agilità

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Visto a Intermat 2018 > Dieci

PEGASUS 50.26

Descrizione tecnica del progetto

La gamma PEGASUS rappresenta per Dieci la linea di prodotti a più elevato contenuto tecnologico. La gamma PEGASUS va da 16 metri a 30 metri di altezza con portate da 3.8 t a 6 t. Per cercare di soddisfare le esigenze dei clienti, la gamma è stata ampliata sviluppando un modello con altezza di sollevamento di 26 metri, abbinandolo ai nuovi motori Stage 4/ Tier4 Final a gestione elettronica conformi alle direttive europee e americane che dettano i limiti di emissioni di gas inquinanti.

Come per i PEGASUS già in gamma, è stata mantenuta una gestione “full electronics” con tecnologia CAN BUS sfruttando molti componenti già utilizzati negli altri modelli per facilitare lo sviluppo del software di gestione della macchina. La macchina è governata da un’unità a gasolio con cilindrata da 4.5 l e 127 kW di potenza massima. Il motore NEF N45 Turbo Common Rail prodotto da FPT, rispettante le normative Stage 4/Tier IV Final, permette di coniugare brillantezza e velocità dei tempi di risposta ai comandi dell’operatore con affidabilità, facilità nella manutenzione e bassi consumi. La trasmissione è totalmente nuova, idrostatica a controllo elettronico che permette di spingere la macchina a 40 km/h sempre in condizioni di sicurezza e controllo preciso nei movimenti di traslazione a bassa velocità. È combinata con un comando Inching a pedale separato anch’esso elettronico ed un cambio meccanico servocomandato a 2 marce: una di lavoro ed una di trasferimento. Per la movimentazione di braccio, torretta e stabilizzatori si è adottata una coppia di joystick con sensore di “uomo presente” capacitivo per aumentare il comfort e la sicurezza dell’operatore. I joystick comandano un distributore idraulico load sensing flow sharing alimentato da una pompa a pistoni, attraverso una sofisticata elettronica che controlla in anello chiuso, in ogni momento, che ci sia coerenza tra comando dell’operatore e comportamento della macchina. La strumentazione in cabina è completa di 2 display TFT a colori da 3,5 e 7 pollici con interfaccia grafica a icone, per una comprensione più intuitiva ed ottenere informazioni più complete e dettagliate sulle condizioni di lavoro della macchia.

PEGASUS 50.26

La gamma Pegasus va da 16 metri a 30 metri di altezza con portate da 3.8 t a 6 t

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Per raggiungere l’altezza di 26 m è stato progettato da zero un nuovo braccio a 4 sezioni sfilanti in modo simultaneo e proporzionale. Il braccio molto rigido e performante garantisce precisione di movimenti e capacità di carico. Le sezioni delle diverse parti del braccio sono state ottimizzate per l’impiego. Telaio e torretta sono derivati da quelli del PEGASUS 45.30, macchina di punta della gamma, dotando il 50.26 di una capacità di sollevamento da prima della classe in tutto il diagramma di carico ed in tutte le configurazioni di stabilizzazione. La macchina nasce già dotata di serie di radiocomando, predisposizione cestello porta persone e sistema automatico di riconoscimento delle attrezzature che adatta la macchina automaticamente all’attrezzatura agganciata per evitare errori dell’operatore nella selezione della configurazione di lavoro.

Le caratteristiche delle macchine Dieci Versatilità e flessibilità operativa sono le caratteristiche primarie delle macchine Dieci: potenza, dimensioni compatte, fluidità di movimento, semplicità di utilizzo e accorgimenti tecnici ad hoc, rappresentano la garanzia per eseguire un gran numero di lavori. Longevità e robustezza poi rendono i prodotti Dieci leader di mercato: perfetti per garantire buone performance e progettati per vivere a lungo grazie all’adozione di particolari accorgimenti tecnologici, alla componentistica di qualità (le macchine montano solo componenti originali delle migliori marche), oltre all’esperienza pluriennale dell’azienda. Infine, il Centro Ricerche & Sviluppo di Dieci è costantemente impegnato nello studio delle migliori soluzioni sotto l’aspetto estetico ed ergonomico: il ri-

sultato finale è un concentrato di design e comfort.

Sicurezza e comfort per ogni macchina Per Dieci, la sicurezza è in primo piano nella progettazione e nello sviluppo delle macchine: ha installato apparati di sicurezza di ultima generazione, come i dispositivi antiribaltamento e i limitatori di carico, e una strumentazione all’avanguardia per il totale controllo della macchina in ogni situazione di sforzo, carico, terreno e velocità. Inoltre il particolare design della cabina inoltre assicura la visibilità a 360°. Il comfort è strettamente legato alla sicurezza: operare per ore in ambienti rumorosi, difficili e rischiosi, spesso in condizioni climatiche avverse, implica necessariamente che la cabina garantisca agli operatori un “ambiente di lavoro” sicuro, confortevole, in cui tutti i comandi rispondano a precisi parametri di ergonomicità. Per questo, nelle cabine delle macchine Dieci, tutto è stato progettato per facilitare lunghe permanenze a bordo: joystick integrati nel bracciolo, insonorizzazione acustica, volante regolabile in altezza e inclinazione, alzacristalli elettrici, vani portaoggetti, climatizzazione, impianto stereo, tende parasole, sedili ergonomici, tettucci apribili, posto guida rialzato ad alta visibilità, tergicristalli ad alta efficienza, due retrovisori indipendenti, e molto altro ancora. Nulla è stato lasciato al caso, per garantire una giornata di lavoro sicura e nel massimo comfort.◀

INFO Dieci srl Via E. Majorana, 2-4 42027 Montecchio Emilia (RE) Italia info@dieci.com www.dieci.com

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