Commercio Italia n.2 | Marzo 2018

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Anno XXXII n.2 | Marzo 2018

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/AUT.0022

n.2 | Marzo 2018

Yanmar

Cangini

Weber MT

Motori

Attrezzature

Compattazione

Un salto fino a 155 kW

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Tutto per il verde

Forti sul territorio

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Anno XXXII n.2 | Marzo 2018

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Sommario

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OMME RCIO

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Editoriale

Direttore responsabile Emanuele Giovannini emanuele.giovannini@scimedia.it

News > Le brevi

Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it

p. 4

p. 6

a cura della redazione

Speciale motori > Yanmar

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/AUT.0022

n.2 | Marzo 2018

Anno XXXII n. 2 | marzo 2018

Yanmar

Cangini

Weber MT

Motori

Attrezzature

Compattazione

Un salto fino a 155 kW

Tutto per il verde

Forti sul territorio

Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Simone Mimuli, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi

Yanmar: motori fino a 155 kW

Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it

Speciale motori >

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p. 26

di Simone Mimuli

Focus macchina > Volvo EW220E p. 52

Focus macchina > Weber MT

per FPT Industrial p. 30

di Umberto Piagnoni

Sul territorio con professionalità e competenza

Focus attrezzature >

di Porfirio Ferrari

p. 56

Cangini Benne Precisione e potenza per le

Attrezzature > Simex

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta di SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

attrezzature dedicate al verde

Simex: protagonista

Speciale motori > Scania

Focus macchina > JCB JZ141

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno

Cosa succede in città

JCB JZ141 a ingombro

Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/AUT.0022 Registrazione Aut. Tribunale di Ravenna n. 830 del 06/04/1987

p. 36

di Manuela Cortesi

dell’innovazione di Miriam Spada

p. 62

Componenti > Bonfiglioli Bonfiglioli: componentistica

Al lavoro > Indeco

per l’ibrido

New York State of Mind

di Manuela Cortesi

di Umberto Piagnoni

p. 40

p. 42

di Manuela Cortesi

p. 68

di rotazione ridotto di Porfirio Ferrari

p. 72

Componenti > Federal-Mogul Powertrain

Focus macchina >

I nuovi cuscinetti senza

Kubota U36-4

manutenzione a marchio DEVA di Porfirio Ferrari

p. 48

U36-4: urban solution di Porfirio Ferrari

p. 78

Commercio Italia SCI media srl Via Cavour, 62 - 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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OMMERCIO

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Editoriale

Motori: contiamo fino a 5 di Manuela Cortesi

L

e norme europee sul-

compressione (CI) inferiori a 19

ni, tant’è che i produttori di mo-

le emissioni per i moto-

kW e superiori a 560 kW, i mo-

tori hanno soddisfatto esigenze

ri utilizzati in mobili non

tori con accensione comandata

diverse in fasi diverse.

stradali (NRMM, non-road mo-

superiori a 19 kW e altri motori

Nonostante il serio controllo del-

bile machinery) sono state strut-

precedentemente non regola-

le emissioni per i motori a com-

turate come livelli gradualmen-

mentati; poi sono stati irrigidi-

bustione interna abbia avuto i

te più rigorosi noti come stan-

ti alcuni limiti di emissione per

primi impulsi significativi negli

dard Stage. Sono passati più di

alcune categorie di motori, co-

Stati Uniti, negli ultimi anni –

dieci anni dalla promulgazione

me i motori di 19-37 kW; e dulcis

complice certo l’amministrazione

della Stage I/II, una rivoluzione

in fundo è stata calcata la ma-

Trump – c’è stato un notevole di-

che inquadrò emissioni di trivel-

no sul limite di emissione delle

sinteresse da parte dell’EPA (En-

le industriali, compressori, pa-

particelle Stage V introducendo

vironmental Protection Agency).

le gommate, bulldozer, camion

un limite nel conteggio del nu-

Quindi, mentre gli OEM europei

non stradali, escavatori strada-

mero – non più dunque soltanto

meditano sulla prospettiva di ul-

li, carrelli elevatori, attrezzatu-

in riferimento alle dimensioni – di

teriori controlli oltre la Stage V,

re per la manutenzione strada-

particelle (Pn), rendendo neces-

l’EPA non dà segni di voler se-

le, spazzaneve, attrezzature di

sario l’uso del filtro antipartico-

guire l’Europa con un fantoma-

supporto a terra per aeroporti,

lato (Dpf). Non è finita qui: entro

tico Tier 5.

piattaforme aeree e gru mobili.

la fine di quest’anno l’UE valute-

Stage V è la tappa di una lun-

Le norme sulle emissioni Stage

rà l’eventuale installazione di di-

ga storia di spese e investimen-

III / IV per i motori non strada-

spositivi di controllo delle emis-

ti inevitabili in vista di un futuro

li sono state adottate il 21 aprile

sioni nei motori non stradali at-

che tuteli il nostro mondo. Ma va-

2004. Ora i tempi sono maturi

tualmente in uso, mentre per la

le anche la pena notare che gran

per parlare della fase V: manca

fine del 2020 si considererà se

parte della futura crescita della

poco infatti. Il regolamento Sta-

ridurre ulteriormente le emissioni

popolazione mondiale, e dove

ge V è stato proposto nel 2014

inquinanti e una possibile identi-

dunque avremo mercati real-

e attuato a livello legislativo nel

ficazione dei tipi di inquinanti po-

mente in crescita e rilevanti per

2017. Gli standard saranno effi-

tenzialmente rilevanti che non ri-

le OEM, sarà in quelle aree che

caci dal 2019 per i motori di po-

entrano nell’ambito del regola-

attualmente non hanno norma-

tenza inferiore a 56 kW e supe-

mento sulla fase V.

tive così severe sulle emissioni.

riore a 130 kW, e dal 2020 per i

Se la risposta dei costruttori non

Il rafforzamento dei controlli sulle

motori da 56-130 kW. Ma cosa

si sta facendo attendere, certo è

emissioni nei veicoli fuori strada

cambia? Il regolamento Stage

che il progresso dallo Stage I allo

nei paesi in via di sviluppo, quan-

V ha introdotto una serie di im-

Stage V ha richiesto sempre più

do e se avverrà, inciderà diretta-

portanti novità. Intanto l’amplia-

risorse, sia per quanto riguarda

mente sul costo delle macchine.

mento della portata dei motori

la tecnologia sia per quanto ri-

Arriverà un giorno in cui conte-

regolamentati: saltano agli oc-

guarda difficoltà tecniche – so-

remo tutti, ma proprio tutti, fino

chi i motori ad accensione per

prattutto in merito alle dimensio-

a cinque?◀

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News > Le brevi

SCANIA

Scania vince il prestigioso European truck test per il secondo anno consecutivo Per il secondo anno consecutivo, la nuova generazione di veicoli Scania è risultata essere la migliore nel test dei 1000 punti, una delle prove comparative più autorevoli d’Europa «Questo test non conferma solo le eccellenti performance in termini di consumi della nostra nuova generazione di veicoli, ma evidenzia anche le molte altre caratteristiche che contraddistinguono e rendono unici i veicoli Scania», ha sottolineato Alexander Vlaskamp, Responsabile veicoli industriali di Scania. «Abbiamo introdotto l’intera gamma di veicoli della nuova generazione in Europa ed avuto una risposta travolgente da parte del mercato.» Il test di quest’anno si è concentrato su cabine medio-profonde con potenza nell’ordine dei 450 CV. Il veicolo Scania R 450 era in gara con Mercedes Actros 1845 e Volvo FH 460. Il test dei 1000 punti vede coinvolto un team internazionale di giornalisti esperti di veicoli industriali, chiamati ad assegnare dei punteggi secondo parametri soggettivi e rilevazioni oggettive. È organizzato dalla casa editrice tedesca ETM, tra le cui pubblicazioni vanta le riviste Lastauto Omnibus e Fernfahrer, in collaborazione con numerose tra le più importanti testate di settore d’Europa. Le prove vengono effettuate lungo un percorso di 180 chilometri nel sudovest della Germania. Con la recente introduzione della versione aggiornata dello Scania Cruise Control con Active Prediction, la funzione Pulse & Glide e Downhill Speed Control, Scania ha migliorato ulteriormente le già eccezionali performance dal punto di vista dei consumi di carburante. Il nome della funzione “Pulse & Glide” deriva proprio dal suo funzionamento. Alla fase denominata “Pulse” è associato l’impulso di velocità iniziale seguita poi dalla fase “Glide”, letteralmente “planare” ovvero lo scorrimento in eco-roll, sfrut-

tando al massimo l’energia cinetica del veicolo su percorsi collinari. Questa nuova funzione impatta positivamente sui consumi di carburante ed è stato un elemento determinante, tra gli altri, per decretare la vittoria di Scania nel test dei 1.000 punti. Il veicolo Scania è risultato essere inoltre il più veloce in ogni situazione comparativa, inclusa la fase iniziale di accelerazione, in tratti autostradali e in salita. La nuova generazione di veicoli Scania, in particolare, si è contraddistinta per la cabina, la catena cinematica e le prestazioni, per i consumi di carburante e il carico utile. In termini generali, Scania ha conquistato la vetta della classifica 2018 del test dei 1.000 punti con 954.5 punti, seguita da Mercedes con 943.2 punti e Volvo con 941.9 punti. A partire dal lancio della nuova generazione di veicoli, nell’autunno del 2016, Scania ha vinto moltissimi test comparativi e registrato eccellenti performance nei test individuali. I veicoli Scania hanno vinto tutti e tre i principali test comparativi europei precedenti, hanno battuto moltissimi record e ottenuto risultati sorprendenti in oltre 40 test individuali condotti in 11 paesi europei in cui sono stati valutati i consumi di carburante.

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News > Le brevi

MOLLO NOLEGGIO

Mollo Noleggio inaugura la nuova filiale di Codogno (Lo) Mollo Noleggio, azienda leader nel settore del renting professionale di macchine per il sollevamento aereo, movimento terra ed edilizia, ha inaugurato la filiale di Codogno (Lo), raggiungendo quota 26 centri noleggio in Italia direttamente gestiti. Presso la nuova filiale lodigiana i clienti troveranno l’esperienza, professionalità, competenza e ampiezza di gamma con cui Mollo Noleggio opera in Italia e all’estero. Il punto Mollo Noleggio di Codogno è infatti predisposto per il noleggio di piattaforme di lavoro aeree, mezzi per il sollevamento, autocarri, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili, wc chimici mobili e servizio spurghi, noleggio con operatore. È strutturato con un’area officina attrezzata e un’area dedicata ai corsi

di formazione con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale. Un parco macchine recente e all’avanguardia, un’offerta ampia e diversificata di prodotti e servizi, una costante attenzione al cliente, unitamente a cortesia, professionalità, precisione e puntualità sono caratteristiche che da sempre identificano Mollo Noleggio e che fanno di Mollo Noleggio il partner ideale a cui affidarsi per soddisfare le esigenze del cantiere, ottimizzare costi e tempi di lavoro e aumentare la produttività. Caratteristiche che da oggi i clienti possono toccare con mano anche presso la nuova filiale di Codogno in via Varalli Claudio 39.

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HCEE HYUNDAI CONSTRUCTION EQUIPMENT EUROPE

Nuovo direttore vendite per la HCEE HCEE (Hyundai Construction Equipment Europe) annuncia la nomina di Jean-Philippe Pollet come nuovo direttore vendite delle apparecchiature di costruzione nel mercato europeo. In stretta collaborazione con le nostre filiali e la rete di concessionari europei, Jean-Philippe Pollet svilupperà e implementerà strategie commerciali incentrate su partnership a lungo termine e garantendo al tempo stesso gli obiettivi commerciali di HCEE in Europa. Jean Philippe Pollet si trova nella nuova sede

europea a Tessenderlo, in Belgio. «Siamo lieti di dare il benvenuto a Jean-Philippe Pollet nella nostra famiglia Hyundai», ha detto Alain Worp, Amministratore delegato di HCEE. «Jean-Philippe è stato un grande leader commerciale in vari settori e siamo davvero entusiasti di averlo a capo del nostro reparto vendite delle apparecchiature di costruzione. Jean-Philippe è un accanito sostenitore della crescita del settore e come direttore vendite rafforzerà le sue capacità per portare il reparto vendite delle appa-

recchiature di costruzione a un livello superiore.» «Durante la mia carriera, sono sempre stato molto coinvolto nella distribuzione a livello internazionale e nello sviluppo delle vendite commerciali. Il mio scopo è quello di rafforzare e potenziare la partnership con la rete europea esistente di HCEE. Sono davvero entusiasta di far parte di un team di professionisti dedicato a un marchio potente con una solida base per portare HCEE al livello successivo», ha affermato Jean-Philippe Pollet.

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News > Le brevi

HYUNDAI

Kaneka si aggiudica il Foreign Investment Trophy 2018 e HCEE è tra le aziende finaliste Lo scorso martedì 27 febbraio 2018, Hyundai Construction Equipment Europe (HCEE) ha partecipato alla cerimonia di conferimento dei premi Foreign Investment Trophy 2018 che viene conferito da Flanders Investment & Trade e riconosce un investimento significativo fatto da un’azienda internazionale nelle Fiandre Cinque importanti investitori nelle Fiandre Hyundai Construction Equipment Europe, Axereal e la consociata Boortmalt, Kaneka, Novartis e Sappi erano tra le finaliste per il Foreign Investment of the Year Trophy 2018 e il premio è stato vinto da Kaneka. La cerimonia di premiazione del FIT sottolinea come i capitali stranieri rappresentino la principale leva per lo sviluppo economico e siano fonte di impiego nelle Fiandre. Nel 2017, le aziende straniere hanno iniettato 2,08 miliardi di euro nella zona implementando 215 nuovi progetti.

Questi investimenti hanno portato a 5.377 ulteriori posti di lavoro, il dato più alto dal 2003.

I commenti di FIT «Hyundai Construction Equipment si sta espandendo nelle Fiandre da diversi anni. L’azienda coreana ha da poco aperto il suo quartier generale a Tessenderlo, dando nuovo impulso a questo trend. Senza dubbio, la scelta è ricaduta sulle Fiandre per l’ubicazione strategica, centrale e logisticamente favorevole di questa regione nel cuore dell’Europa. Le Fiandre sono un luogo ideale non solo per la sede centrale di Hyundai Construction Equipment, ma anche per il suo magazzino, il centro di formazione europeo, il centro eventi e lo showroom», ha detto Lothe Verstraete, Vice direttore di Inward Investment Cina e Corea, FIT Bruxelles.

I commenti di HCEE

Johan Thiels, Direttore amministrativo di HCEE, con Geert Bourgeois, Ministro-Presidente delle Fiandre

Johan Thiels, Direttore amministrativo di HCEE, che ha rappresentato HCEE alla cerimonia di premiazione, ha detto: «Siamo lieti e orgogliosi di essere stati nominati per questo riconoscimento. Dopo che Hyundai Con-

struction Equipment è diventata un’unità aziendale indipendente dal 1° aprile 2017, l’apertura della nuova sede centrale europea in Tessenderlo alla fine dello scorso anno segna un altro passo importante verso l’obiettivo comune di essere tra i cinque produttori leader del mercato globale delle macchine da costruzione entro il 2023. L’importante investimento nelle Fiandre per far crescere la struttura serve ad aumentare il nostro successo in Europa. La struttura di Tessenderlo rappresenta un eccellente passo in avanti per la divisione europea. Sulla superficie di 81.000 metri quadri abbiamo raddoppiato la nostra produzione di componenti, e ora possiamo accogliere i nostri clienti e intensificare la formazione tecnica e commerciale della nostra rete di concessionari. I locali sono situati lungo la E313 che offre un’ottima accessibilità. Ultimo, ma non meno importante, questo investimento creerà ulteriori posti di lavoro nella regione. Tutto questo dimostra che HCEE è una realtà dinamica e in crescita. L’investimento segna un evento importante nella storia di HCEE in Europa».

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SAMOTER 2020

#Followthebeat per la 31ª edizione nuova data e giornata di preview Prima tappa del percorso di avvicinamento con il SaMoTer Day, a Verona il 28 marzo 2018 Cambio di data, dal 22 al 25 marzo, con una diversa collocazione, da domenica a mercoledì, e un’anteprima su invito, sabato 21, riservata alla stampa specializzata e ai top client delle aziende espositrici. Sono alcune delle novità con cui SaMoTer annuncia l’inizio del percorso di avvicinamento alla sua 31ª edizione, in programma nel 2020 alla Fiera di Verona. Il salone internazionale triennale dedicato al mondo delle macchine per costruzioni rappresenta il più importante appuntamento in Italia per un settore che, secondo gli ultimi dati disponibili dell’osservatorio SaMoTer-Prometeia, ha superato i 2,4 miliardi di euro di export nei primi 11 mesi del 2017. Anche per la prossima edizione, confermato il format vincente della precedente. Oltre alla parte espositiva e business, che nel 2017 ha visto la presenza di 450 aziende di cui il 25% estere, resta forte il focus su innovazione tecnologica, contenuti e approfondimenti formativi per gli operatori. Insieme a SaMoTer, nel 2020 ritorna anche Asphaltica, il salone dedicato alla filiera dell’asfalto e delle infrastrutture stradali, organizzato insieme a

Siteb (Associazione italiana bitume asfalto strade). Rinnovate, inoltre, le principali partnership strategiche con CECE (Committee for European Construction Equipment) e Unacea (Unione Nazionale Aziende Construc-

tion Equipment & Attachments), mentre il SaMoTer Outlook, monitor sui dati del comparto, viene fornito ancora con la consulenza dal centro studi di Prometeia e il contributo informativo di Unacea.

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«Nel progettare SaMoTer 2020», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere dal dicembre 2001, «proseguiamo il percorso di rinnovamento e sviluppo iniziato con l’edizione 2017 come dice il nuovo claim della campagna promozionale, #FOL-

LOWTHEBEAT. Abbiamo ricalibrato la data da febbraio a marzo, cogliendo le esigenze dei costruttori per offrire una partecipazione alla fiera sempre più su misura. Siamo al lavoro per rendere l’evento ancora più interattivo e dinamico, fornendo al contem-

po strumenti di market intelligence come il SaMoTer Day in programma il prossimo 28 marzo che inaugura la serie di iniziative offline della fiera. Tutto questo con l’obiettivo di rappresentare per le aziende un valido partner attraverso cui capitalizzare la ripresa del settore.»

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GIC

A Piacenza la seconda edizione del GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo L’evento è ancora lontano, ma le attività di preparazione sono già da tempo febbrili: Piacenza ospiterà infatti per la seconda volta, dall’8 al 10 novembre 2018, il GICGiornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, l’unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in cemento armato, anche in zone sismiche. La manifestazione, a cadenza biennale, ha già avuto un ottimo esordio durante la prima edizione del 2016, che ha ospitato 128 espositori diretti in rappresentanza di oltre 170 brand e oltre 2.600 visitatori qualificati. Ottimi anche i risultati ottenuti e il grado di soddisfazione degli espositori, tanto che la maggior parte di essi hanno già riconfermato la loro partecipazione, ripresentandosi quest’anno con superfici espositive ancora più ampie. Rispetto all’edizione precedente non mancheranno, naturalmente, le novità. Sono infatti previste due nuove aree tematiche: IDREXPO Italian Demolition & Recycling Expo (all. Logo) e CONPAVITEXPO - Concrete Paving Technologies Expo (all. Logo). Idrexpo sarà dedicata alle macchine e alle attrez-

zature per il taglio e la demolizione delle strutture in calcestruzzo, ma anche a quelle necessarie per la selezione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti. Tema di Conpavitexpo saranno invece i macchinari, le tecnologie e i prodotti chimici necessari per la realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo, i massetti e la loro manutenzione.

trocini da parte di sempre nuove associazioni, direttamente o indirettamente coinvolte nelle diverse aree tematiche trattate. Tra le “new entry” sono di particolare rilievo la Assiad (Associazione Italiana Produttori Additivi e Prodotti per Calcestruzzo) e il Conpaviper (Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui).

Coerentemente con le nuove aree tematiche, verranno realizzati convegni e workshop in collaborazione con le principali associazioni di categoria. È tra l’altro degno di nota il fatto che, rispetto alla prima edizione, il GIC sta ottenendo molti più pa-

Il GIC: Una manifestazione di rilevanza internazionale

Già dopo la prima edizione, il GIC ha ottenuto la qualifica, certificata, di manifestazione italiana di rile-

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vanza internazionale, grazie alla cospicua affluenza di partecipanti provenienti da Paesi esteri, la qual cosa consentirà alle aziende che esporranno al GIC 2018 di usufruire di un contributo sui costi di partecipazione. Questo fatto è destinato ad accrescere ulteriormente la valenza internazionale della mostra piacentina, anche perché parallelamente il GIC viene promosso sia attraverso un’intensa campagna di comunicazione sulle più importanti riviste internazionali del comparto, sia con la partecipazione diretta ad eventi di fon-

damentale importanza per il settore, quali il World Of Concrete di Las Vegas e il The Big 5 Heavy di Dubai, manifestazioni considerate strategiche per le tipologie di macchine e prodotti esposti agli Italian Concrete Days, in quanto aprono le porte dei mercati del Nord America, ma anche del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA). Non mancherà, naturalmente, un’attività di promozione del GIC anche alle principali fiere europee del settore, quali i Betontage di Ulm, lo UK Concrete Show di Birmingham e l’Intermat di Parigi.

Anche in occasione di questa seconda edizione del GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo/ Italian Concrete Days verrà organizzata una serata di gala per la consegna degli ICTA-Italian Concrete Technology Awards il 9 novembre presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza. Un importante momento di incontro e di riconoscimento per le imprese e i professionisti italiani del settore che si sono distinti negli ultimi diciotto mesi per la portata innovativa e i risultati delle loro attività.

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DOOSAN BOBCAT

Doppio festeggiamento ai Demo Days Doosan Bobcat

Con la doppia celebrazione del 60° anniversario di Bobcat e dei 40 anni dall’introduzione sul mercato degli escavatori Doosan, gli organizzatori, le concessionarie e i clienti che a febbraio hanno partecipato ai Demo Days Doosan Bobcat hanno avuto più del solito da festeggiare. Tenutasi presso il Campus Doosan Bobcat di Dobříš, nei pressi di Praga, capitale della Repubblica Ceca, questa è stata un’ennesima edizione degli acclamati Demo Days. Premiati con la partecipazione di centinaia di clienti provenienti da oltre 30 paesi di Europa, Medio Oriente e Africa, i Demo Days hanno ancora una volta offerto l’occasione davvero unica di poter provare l’intera gamma dei più re-

centi prodotti Doosan e Bobcat in condizioni operative reali. I clienti hanno potuto inoltre discutere delle macchine e delle soluzioni pensate espressamente per le loro esigenze direttamente con gli specialisti di prodotto e i dimostratori Doosan Bobcat.

Due compleanni in uno Sostenendosi sulle robuste radici create da quella prima pala compatta che 60 anni fa ha dato vita al mercato mondiale delle attrezzature compatte, Bobcat continua a guidare questo settore, con una gamma senza pari di pale compatte e di accessori pensati per soddisfare ogni specifica esigenza dei clienti. Sessant’anni dopo, l’offerta Bobcat si è notevolmente diversificata e oggi l’azienda è

anche produttore leader di escavatori compatti e sollevatori telescopici, con una gamma completa di entrambi i tipi di prodotti per i mercati di tutto il mondo. Oltre che i 40 anni di attività nel settore della fabbricazione degli escavatori, quest’anno segna anche la vendita della 400.000ª macchina da quando Doosan è entrata nel mercato delle macchine da costruzione. Nel 2018, Doosan è uno dei sei principali produttori mondiali di macchine pesanti per l’edilizia, con una gamma formidabile di escavatori cingolati e gommati, pale gommate e dumper articolati. Durante i Demo Days, l’area all’aperto viene sfruttata al massimo per dare ai clienti tutto lo spazio

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necessario per provare anche le più grandi tra le macchine Doosan, oltre che l’intera gamma di macchine e accessori Bobcat. Molti di questi prodotti sono presentati in scenari applicativi reali che dimostrano le grandi capacità delle macchine e degli accessori Doosan e Bobcat in segmenti di mercato come quello dell’estrazione mineraria, la manutenzione stradale, i servizi pubblici e le applicazioni forestali. Il campus di Dobříš è unico tra i numerosi stabilimenti Doosan Bobcat nel mondo. In quanto sede del Centro innovazione e del Centro formazione per la regione EMEA e con la possibilità offerta ai clienti di visitare anche lo stabilimento di produzione, dove viene fabbricato oltre l’80% delle

macchine compatte Doosan Bobcat destinate al mercato EMEA, il campus di Dobříš è il luogo d’elezione per un evento come i Demo Days. Inaugurato nel 2007 e ampliato nel 2015, il centro formazione occupa un’area di 6.000 m2 e offre formazione per l’intero portafoglio di prodotti Doosan e Bobcat, puntando a stimolare la crescita dell’azienda attraverso lo sviluppo delle competenze professionali, offrendo servizi di formazione di livello mondiale per il personale direttivo, gli addetti alle vendite e il personale tecnico di assistenza e supporto delle concessionarie e per i dipendenti Doosan Bobcat. Il centro formazione occupa un grande edificio principale con quattro aule per i corsi di forma-

zione, ognuna in grado di ospitare 25-30 studenti. Oltre alle aule, il centro formazione include anche uffici, cinque officine per la formazione pratica e un totale di 15.000 m2 per prove all’aperto utilizzati durante i Demo Days per le dimostrazioni delle macchine Doosan e Bobcat. Uno dei momenti più importanti dei Demo Days è, come lascia intuire il nome, il demo show, uno spettacolo che il nostro team di dimostratori professionisti rinnova a ogni edizione, con un allestimento scenico ogni volta diverso. La musica dal vivo, le performance artistiche, le luci laser colorate, gli effetti nebbia e i fuochi d’artificio hanno reso ancora più spettacolare la celebrazione dei due compleanni Doosan e Bobcat.

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ITALCEMENTI

Italcementi torna a crescere e consolida la propria leadership Finalizzata l’acquisizione delle attività italiane di Cementi Nella giornata di oggi, Italcementi ha perfezionato l’acquisizione di tutte le attività italiane di Cementir Holding, consistenti in una struttura industriale formata da 5 cementerie a ciclo completo e 2 centri di macinazione, oltre che un network di terminal e impianti di calcestruzzo attivi sul territorio nazionale. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 315 milioni di euro (enterprise value, cash and debt free). Gli asset di Cementir Italia e delle società interamente controllate CementiSacci e Betontir andranno ad aggiungersi alla struttura industriale Italcementi fino a oggi formata da 6 cementerie a ciclo completo, un

impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti. «La giornata di oggi segna una tappa storica per la nostra società - afferma Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi -. Per la prima volta dopo molti anni, torniamo a crescere in Italia, consolidando ancora di più la nostra leadership nel mercato italiano dei materiali per le costruzioni e riaffermando il ruolo di primo piano di Italcementi nel panorama industriale nazionale». L’operazione è stata approvata a novembre dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Merca-

to, che ha posto alcune condizioni riguardanti la cessione di alcuni impianti. Le scelte a tale riguardo saranno definite entro i prossimi 5 mesi. «A soli 18 mesi dall’ingresso di Italcementi in HeidelbergCement Group, questo nuovo investimento conferma la fiducia del Gruppo nel nostro Paese e nella nostra società. Il nostro obbiettivo - conclude Callieri - è chiaro: accelerare il ritorno, già iniziato nel 2016, alla redditività e sostenibilità del business, con una chiara ambizione sia finanziaria, sia temporale. Un percorso da attuare attraverso le necessarie sinergie, da coniugare con le nuove opportunità di mercato per i nostri prodotti, quelli tradizionali come quelli innovativi».

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MERCEDES-BENZ

Ecocompatibile, completamente elettrico e silenzioso: nel 2018 prende il via la sperimentazione del MercedesBenz eActros da parte di clienti selezionati Nel 2016 Mercedes-Benz Trucks è stato il primo Costruttore a livello mondiale a presentare un veicolo industriale elettrico pesante. Nell’ottica di consolidare la propria leadership tecnologica, la Casa di Stoccarda compie ora il passo successivo, avviando la sperimentazione su strada del proprio Truck elettrico – l’eActros – da parte dei clienti. Dieci veicoli, suddivisi nelle due varianti da 18 e 25 tonnellate di peso complessivo, verranno consegnati nel corso delle prossime settimane ai clienti, che ne metteranno alla prova la funzionalità e la redditività nell’uso quotidiano in condizioni di lavoro reali. L’obiettivo a lungo termine è viaggiare in modalità silenziosa ed a zero emissioni locali nei centri urbani con veicoli industriali prodotti in serie.

«Daimler Trucks è sinonimo di leadership in materia di innovazione abbinata a un approccio realistico e pragmatico. Questa filosofia vale anche e soprattutto per la mobilità elettrica. In collaborazione con i nostri clienti, intendiamo accelerare lo sviluppo del nostro Mercedes-Benz eActros, affinché sia in grado di affrontare – sia sotto il profilo tecnico che economico – le condizioni di impiego gravose di tutti i giorni. Per questa ragione, abbiamo in primis predisposto una flotta pilota, affiancando, durante la relativa fase di sperimentazione, i nostri clienti nell’attività quotidiana nel settore della logistica. Al termine, saremo in grado di comprendere cosa rimane da fare sul fronte della tecnica, delle infrastrutture e dell’assistenza per rendere com-

petitivo il nostro Mercedes-Benz eActros», ha dichiarato Martin Daum, Membro del Board di Daimler AG e Responsabile di Daimler Trucks and Buses. «Con il Mercedes-Benz eActros consegniamo ora ai nostri clienti un veicolo industriale elettrico pesante in versione a due e tre assi. Al riguardo, ci concentriamo inizialmente su trasporto e distribuzione merci in ambito urbano, le cui esigenze in termini di autonomia sono perfettamente compatibili con il nostro Mercedes-Benz eActros», ha aggiunto Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks.

Flotta pilota composta da dieci veicoli industriali elettrici pesanti in consegna presso i clienti «Si tratta di un veicolo che abbiamo interamente sviluppato in funzione della mobilità elettrica. Rispetto al nostro prototipo, abbiamo apportato una serie di modifiche a livello tecnico: l’alimentazione è ora affidata a un totale di undici pacchi batteria; per il resto, abbiamo utilizzato il più possibile componenti già collaudati che sono pronti o prossimi all’uso nella produzio-

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ne in serie», ha dichiarato Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks. Dieci clienti tedeschi e svizzeri, che operano in settori diversi, prenderanno parte alla prova su strada di questa flotta. Le aziende selezionate sono: • Dachser, Edeka, Hermes, Kraftverkehr Nagel, Ludwig Meyer, Pfenning logistics, TBS RheinNeckar e Rigterink per la Germania; • Camion Transport e Migros per la Svizzera. Tutti questi clienti curano la distribuzione merci in ambito urbano, ma in settori e categorie completamente differenti tra loro. La gamma spazia dai generi alimentari fino ai materiali da costruzione e alle materie prime in genere. I veicoli saranno impiegati dai clienti per svolgere le stesse attività attualmente affidate ai mezzi comunemente dotati di motori diesel. I veicoli presenteranno allestimenti differenti a seconda dei diversi requisiti operativi, quali versioni cassonate, frigo, silo o telonati. I conducenti dell’eActros seguiranno corsi di guida specifici per questa tipologia di mezzi. I clienti pilota proveranno i veicoli in condizioni di lavoro reali per dodici mesi, dopodiché i truck saranno affidati a un secondo gruppo di clienti per altri dodici mesi. «Andremo così incontro alle molteplici richieste dei clienti e saremo, al contempo, in grado di raccogliere una maggiore quantità di pre-

ziose informazioni», ha spiegato Stefan Buchner. «Il nostro obiettivo è produrre in serie veicoli industriali elettrici, destinati al servizio di distribuzione pesante in ambito urbano, economicamente competitivi e pronti per essere commercializzati sul mercato a partire dal 2021.»

Fino a 200 km di autonomia senza compromessi in termini di prestazioni di marcia e carico utile L’eActros adotta l’autotelaio dell’Actros come base di partenza. A parte questo, si tratta di un’architettura completamente impostata in funzione della trazione elettrica, con un’elevata percentuale di componenti realizzati ad hoc. L’asse motore, per esempio, è basato sul modello ZF AVE 130, che ha dato prova delle sue potenzialità e della sua affidabilità sugli autobus ibridi e con celle a combustibile di Mercedes-Benz ed è stato profondamente rivisto in funzione dell’eActros. Il corpo dell’asse è stato riprogettato ex novo e montato in posizione decisamente più alta, aumentando così l’altezza libera dal suolo di oltre 200 mm. La trazione è affidata a due motori elettrici asincroni trifase raffreddati a liquido, che funzionano con una tensione nominale di 400 volt e posizionati accanto ai mozzi delle ruote dell’asse posteriore. Ciascun motore eroga 125 kW di potenza per 485 Nm di

coppia massima, che il rapporto di trasmissione converte in 1.000 Nm: le prestazioni di guida sono, pertanto, paragonabili a quelle di un truck diesel. Il carico massimo ammesso sugli assi si attesta sulle consuete 11,5 tonnellate. L’energia per un’autonomia fino a 200 km è fornita da batterie agli ioni di litio con una potenza di 240 kWh che, avendo già ottenuto buoni risultati presso la EvoBus GmbH, non possono più essere considerate come prototipi. «Grazie a queste sinergie all’interno del Gruppo, siamo in grado di condividere le esperienze, ridurre i tempi di sviluppo e ovviamente i costi», ha dichiarato Stefan Buchner. Le batterie sono alloggiate in un totale di undici pacchi: tre nell’area del telaio, gli altri otto al di sotto. Per motivi di sicurezza, i pacchi batteria sono protetti da alloggiamenti in acciaio. In caso di collisione, i supporti cedono e si deformano in modo da convogliare l’energia d’urto lontano dalle batterie, in modo da prevenirne il danneggiamento. Le batterie ad alta tensione non forniscono solo energia per la propulsione, ma al veicolo nel suo insieme. Componenti ausiliari quali compressore per l’impianto frenante, pompa del servosterzo, compressore per l’impianto di condizionamento della cabina e cassone refrigerato (ove presente), ad esempio, sono tutti alimentati elettricamente.

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KOHLER ENGINES

First® Lego® League Italia 2018 fa tappa a Reggio Emilia 30 squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni si sfidano a colpi di costruzioni LEGO®. L’obiettivo è progettare, costruire e dare vita a robot autonomi che risolvano problemi reali in maniera innovativa

Coinvolgere bambini e ragazzi in attività formative di apprendimento scientifico, aiutandoli a scoprire il mondo della tecnologia attraverso i famosi mattoncini LEGO®. È la missione di FIRST® LEGO® League, il campionato mondiale di scienza e robotica nato nel 1998 negli Stati Uniti da un accordo tra il colosso danese dei mattoncini e FIRST®, associazione americana che si occupa di valorizzare la scienza e la tecnologia. FIRST® LEGO® League sbarca in Italia nel 2012, con Operational Partner italiano la Fondazione Museo Civico di Rovereto, che anche quest’anno organizza e coordina le eliminatorie in tutta Italia, oltre alla finalissima, prevista dall’8 al 10 marzo a Rovereto. Sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018 la selezione regionale per il Nord-Est Italia della manifestazio-

ne ha fatto tappa a Reggio Emilia, ospite di Kohler che per due giornate aprirà le porte del suo stabilimento alla città. L’azienda, che ha ereditato e fatto propri i valori dello storico marchio reggiano Lombardini, oltre a mettere a disposizione i propri spazi è diventata regional sponsor di FIRST® LEGO® League Italia, e ha individuato tra i propri collaboratori gli accompagnatori di squadra che seguiranno i diversi team durante tutte le attività del torneo. 30 le squadre partecipanti, composte da ragazzi dai 9 ai 16 anni, che si sono sfidate a colpi di LEGO MINDSTORMS, nel tentativo di progettare, costruire e dare vita a robot autonomi con l’obiettivo di risolvere in maniera innovativa problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economi-

co, sociale, applicando la matematica, la scienza e la tecnologia. Il tema dell’edizione 2017-2018 è HYDRO DYNAMICSSM, una proposta per imparare tutto sull’acqua: come trovarla, trasportarla, usarla e averne cura. In palio l’accesso alla finale nazionale che, come già detto si terrà in marzo a Rovereto. «Condividiamo con FIRST® LEGO® League Italia la volontà di mettere in contatto il mondo dei giovani e della scuola con la ricerca e l’industria», spiega Nino De Giglio, direttore Brand e Comunicazione. «Siamo orgogliosi di accogliere in casa Kohler gli scienziati, i tecnici e gli ingegneri del futuro, sostenendo un progetto che rappresenta un’avanguardia nelle iniziative internazionali in Italia dedicate all’innovazione e all’apprendimento scientifico.» «FIRST® LEGO® League da quasi 20 anni avvicina i ragazzi di tutto il mondo alle problematiche scientifiche», ribadisce il presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto Giovanni Laezza. «Noi, come Operational Partner l’abbiamo portata in Italia dal 2012, seguendo la nostra mission, che ci vede da sempre come ente promotore della conoscenza scientifica. Oltre ad appassionarsi alla scienza divertendosi, migliaia di ragazzi avranno la possibilità di acquisire conoscenze e competenze utili al proprio futuro lavorativo e di avvicinarsi in modo concreto a potenziali carriere in ambito scientifico e ingegneristico.»

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First® Lego® League FIRST® LEGO® League è un concorso mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni (dalla quarta elementare alla seconda superiore, non obbligatoriamente della stessa classe o istituto) che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative. La manifestazione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale. Oltre ad appassionarsi alla scienza divertendosi, i ragazzi acquisiscono così conoscenze e competenze utili al loro futuro lavorativo e si avvicinano in modo concreto a potenziali carriere in ambito sociale, scientifico e ingegneristico. La sfida segue le medesime modalità in tutto il mondo. FIRST® LEGO® League nasce dalla collaborazione tra LEGO® e FIRST® (acronimo dell’associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di scienza e tecnologia”). Per mettere sullo stesso piano concorrenti di età differenti, i promotori della competizione hanno pensato di proporre a tutti i partecipanti l’uso esclusivo dei materiali LEGO MINDSTORMS per la realizzazione dei robot.

First® Lego® League 2017-18 Hydro Dynamicssm FIRST® LEGO® League sfida ragazzi in più di 88 paesi a pensare come scienziati e ingegneri. Conoscere e comprendere a fondo tutti i processi che riguardano l’acqua è la sfida di HYDRO DYNAMICSSM per la stagione 2017-18. Le squadre, nel progetto, dovranno scegliere e risolvere un problema del mondo reale. Dovranno anche costruire, testare e programmare un robot autonomo usando la tecnologia LEGO MINDSTORMS per risolvere una serie di missioni nella gara di robotica. Nel corso di questa esperienza, le squadre seguiranno gli esclusivi Core Values, che valorizzano le loro scoperte, il lavoro di squadra e il Gracious Professionalism®, valore fondante di FIRST® LEGO® League.

La competizione FIRST® LEGO® League coniuga una fase di ricerca ed esposizione a una gara vera e propria di robotica. Ciò costituisce una peculiarità che la differenzia dai concorsi scientifici già presenti sul territorio nazionale ed europeo e dalle competizioni internazionali di robotica pura. L’evento si divide in 4 prove distinte ognuna delle quali ha uguale peso sul risultato finale. La più spettacolare è la gara di robotica, durante la quale le squadre dovranno realizzare e programmare, con materiale

esclusivamente LEGO, un robot autonomo che realizzi il maggior numero delle missioni presenti sul tavolo di gara in 2,5 minuti. Oltre al progetto tecnico, ai ragazzi è richiesto di realizzare e presentare un progetto scientifico sulla tematica assegnata. Ultima prova è quella dei Core Values, la valutazione del team e delle sue dinamiche interne.

I promotori Il programma FIRST® LEGO® League nasce dalla collaborazione tra LEGO® e FIRST® (acronimo dell’associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di scienza e tecnologia”) e in ogni paese è sponsorizzato da aziende leader in tutti i settori. Fin dall’inizio il gruppo LEGO® ha supportato la crescita e il successo della manifestazione, contribuendo ogni anno allo sviluppo, all’organizzazione e al finanziamento di kit personalizzati per le sfide, set di robot, risorse di comunicazione di marketing, volontari e altro ancora. FIRST fornisce la visione e la missione generale per stimolare la partecipazione dei giovani e il loro interesse nei confronti di scienza e tecnologia. IIl referente nazionale per l’Italia è la Fondazione Museo Civico di Rovereto. KOHLER, leader mondiale nella produzione di motori diesel e benzina, è sponsor regionale di FIRST® LEGO® League Italia.

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GRUPPO BMW - IVECO

BMW ha scelto IVECO per “Innovazione e Industria 4.0” Il gruppo BMW sceglie lo Stralis NP per testare la tecnologia LNG nelle sue operazioni logistiche nell’ambito del progetto “Innovazione e Industria 4.0” – Il costruttore tedesco BMW ha completato un progetto pilota con IVECO per testare i camion alimentati a Gas Naturale Liquefatto (LNG) impiegati in logistica, utilizzando un IVECO Stralis NP progettato per i trasporti a lungo raggio.

logistiche, senza compromettere l’efficienza e la convenienza. In anticipo sui tempi, IVECO investe da oltre vent’anni nella tecnologia del gas naturale, che considera da sempre la soluzione più matura e praticabile per il trasporto sostenibile. È pertanto l’unico costruttore a offrire una gamma completa di modelli Natural Power oltre allo Stralis NP: il solo vero camion a gas naturale per le lunghe distanze.

Le aziende leader che operano a livello internazionale stanno ricorrendo sempre più spesso all’LNG per ridurre l’impatto ambientale delle proprie operazioni

Il test ha evidenziato come l’IVECO Stralis NP 400 alimentato a LNG sia stato in grado di completare con facilità il viaggio di andata e ritorno di 530 km tra

Steyr e Ratisbona, utilizzando il metano liquefatto di un solo serbatoio. Questo carburante alternativo offre la maggiore autonomia nel trasporto di merci pesanti: con la trazione elettrica, per esempio, il viaggio di 530 km avrebbe richiesto diverse ricariche. Thomas Irrenhauser, che ha supervisionato la fase pilota per conto di BMW nell’ambito del progetto “Innovazione e Industria 4.0”, ha definito l’LNG «un’alternativa ragionevole e sostenibile al diesel» nel lungo termine. In un confronto tra le due soluzioni, le emissioni di ossidi di azoto sono fino al 60% inferiori, mentre i livelli di rumore durante il funzionamento si riducono fino al 50%. Le emissioni di particolato, poi, sono assolutamente trascurabili. Pierre Lahutte, IVECO Brand President, ha commentato: «Siamo molto fieri di come BMW abbia compreso la visione di IVECO per il futuro del settore, nella quale il gas naturale rappresenta il prossimo passo verso la sostenibilità. Il numero di costruttori internazionali e operatori logistici che scelgono l’LNG per i propri requisiti di trasporto è in rapido aumento. Molti stanno scegliendo IVECO per convertire le proprie flotte all’LNG, grazie all’esperienza da noi sviluppata nel corso degli ultimi 20 anni.»

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Speciale motori > Yanmar

Yanmar: motori fino a 155 kW Un salto fino a 155 kW: sarà questa la ghiotta novità che Yanmar presenterà a Intermat. Due nuove famiglie di motori, ovviamente in ottica Stage V, per un passo tra i più notevoli degli ultimi vent’anni di Simone Mimuli

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anmar ha scelto Intermat per lanciare quello che sarà il suo più incredibile sviluppo di segmento da 20 anni a questa parte. Saranno infatti non una, bensì due nuovissime famiglie di motori quelle che verranno ufficialmente introdotte, andando a estendere così la fascia di potenza attuale di Yanmar fino a 155 kW.

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Speciale motori > Yanmar

Yanmar Nata a Osaka, in Giappone e nel 1912, Yanmar fu la prima di sempre a riuscire, nel 1933, a costruire un motore diesel compatto di dimensioni funzionali. Col passare del tempo, con i motori diesel industriali alla base dell’impresa, Yanmar ha continuato a espandere la sua gamma di prodotti, servizi e competenze al fine di consegnare soluzioni complete in qualità di produttore industriale di attrezzature/ equipaggiamenti. Come provider di piccoli e grandi motori, macchinari e comodità agricole, attrezzature per le costruzioni, sistemi energetici,

strumenti e componenti meccanici e marittimi, le operazioni di business di Yanmar a livello globale coprono sette settori. Via terra, via mare e in città, la missione di Yanmar di “fornire soluzioni sostenibili incentrate sulle sfide che i clienti affrontano, nella produzione del cibo e nella potenza di cablaggio, in modo tale da arricchire la vita delle persone per tutti i giorni a venire,” resta a testamento della determinazione di Yanmar ad assicurarci un futuro sostenibile.

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Il più piccolo dei due - il 4TN101 - è un motore di cilindrata 3.8 l che si aggiunge alla gamma di potenza dai 55 ai 105 kW con coppia fino a 550 Nm. Quello grande - il 4TN107 - ha una cilindrata di 4.6 L con classificazioni di potenza che variano dai 90 ai 155 kW e coppia oltre gli 805 Nm. Entrambi i motori presentano un sistema di iniezione common rail, controllo elettronico completo e compressore postrefrigerato (con un turbo a doppio stadio sui modelli maggiori del 4TN107). Potenza specifica e coppia sono tra le più alte disponibili sul mercato. Entrambe le famiglie di motori saranno certificate secondo i parametri EU Stage V e condivideranno lo stesso obiettivo progettuale di riduzione del costo totale di proprietà. Gli sforzi degli ingegneri Yanmar sono stati infatti incentrati sulla configurazione del target di nuovi carburanti economici, sfruttando l’esteso know-how dell’ottimizzazione dei processi di combustione di Yanmar, acquisito attraverso la sua esperienza nei motori diesel per equipaggiamenti industriali e imbarcazioni marittime. Il contenimento del consumo di olio lubrificante è stato un altro punto chiave nella fase di progettazione ed è stato ottenuto grazie a un processo di produ-

zione all’avanguardia, sviluppato appositamente per questo scopo. Il sistema di post-trattamento consiste in un ricircolo dei gas esausti (EGR), nel filtro antiparticolato separato (DPF) e nella riduzione selettiva catalitica (SCR), per salvaguardare la durabilità e assicurare una performance di pulizia assoluta dei gas esausti. Moduli di posttrattamento separati e più piccoli permettono inoltre installazioni più semplici. Una durabilità e robustezza superiori da una parte, e compattezza, alta potenza e densità di coppia dall’altra, sono state ottenute congiuntamente per soddisfare i requisiti delle applicazioni designate, ovvero: costruzione, imballaggio e trasporto dei materiali e agricoltura.

Con l’introduzione di queste due nuove famiglie di motori, 4TN101 e 4TN107, Yanmar porta la sua affidabilità di livello mondiale e la sua complessiva alta qualità a un livello ancora superiore. Facendo leva sulla sua leadership nel fornire il libero mercato, Yanmar ora estende la sua storia di successo a una gamma di potenza più ampia. L’inizio della produzione dei nuovi motori è pianificato per il 2019.◀

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Stage V: tutto pronto per FPT Industrial L’azienda ha parlato ai giornalisti della nuova gamma completa Stage V in occasione del Pre-Intermat di gennaio di Umberto Piagnoni

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PT Industrial ha presentato in anteprima ai giornalisti la nuova gamma Stage V in occasione del pre-Intermat (Parigi, 18-19 gennaio 2018, Maison de la Mutualité). Prima della partecipazione di FPT Industrial all’esposizione internazionale Intermat, che si terrà nel mese di aprile, l’azienda ha raccontato alla stampa le novità della loro la nuova linea di motori Stage V.

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Concepito per applicazioni fuori strada che richiedono compattezza, versatilità e manovrabilità elevate, il motore F36 è la soluzione ideale per macchine edili leggere (per esempio minipale compatte, pale gommate con benna, terne, movimentazione materiali) e per altri veicoli che necessitano di ampia visibilità.

Questa soluzione di post-trattamento contribuisce anche a ridurre i costi, garantendo al tempo stesso la conformità di Stage V alle regolamentazioni in materia di emissioni CI > n.2 - marzo 2018

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Speciale motori > FPT Industrial

Rispetto alla versione precedente, questo motore è stato completamente riprogettato: la cilindrata è stata aumentata da 3,4 litri a 3,6 litri senza alterarne le dimensioni esterne, mentre l’hardware del motore è stato perfezionato. Sono presenti un nuovo turbocompressore e un nuovo motore che assicurano prestazioni più elevate: la potenza erogata arriva fino a 143 CV e la coppia massima fino a 600 Nm, ottenendo un incremento del 14% e del 20% rispetto a prima. Queste caratteristiche sono realizzate per garantire performance da primo della classe in termini di coppia e densità di potenza. Inoltre, la produttività del motore F36 è incrementata del 10%: un vero e proprio passo in avanti che si accompagna a un intervallo di sostituzione dell’olio di 600 ore, manutenzione monolato, e all’assenza di manutenzione della tecnologia Hi-eSCR2.

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Specifiche tecniche Stage V F36 Struttura Sistema di iniezione Gestione dell'aria Valvole per cilindro (numero) Cilindrata (l) Alesaggio/corsa (mm) Potenza massima (kW/CV) Coppia massima (Nm) Intervalli di sostituzione olio (h) ATS

Motore a 4 cilindri in linea Common rail (fino a 1.800 bar) Wastegate Turbocompressore 4 3.6 102 x 110 105/143 600 600 Hi-eSCR2

Nuova famiglia di motori NEF Dal 2001, FPT Industrial ha prodotto più di 1,6 milioni di motori appartenenti alla famiglia NEF. Il successo e il know-how del motore NEF hanno portato FPT Industrial a sviluppare due nuove soluzioni per rispondere alle esigenze in ambito edilizio e agricolo. I nuovi motori sono disponibili in configurazioni di cilindri da 4 (N45) e da 6 (N67), con architetture strutturali e non strutturali,

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Specifiche tecniche V20 Stage V Struttura

V 20 Dedicato alle applicazioni edilizie e di raccolta

Sistema di iniezione Gestione dell'aria Valvole per cilindro (numero) Cilindrata (l)

che mantengono performance da primo della classe in termini di caratteristiche, efficienza e affidabilità dell’intera famiglia di motori. Ciò che rimane dei modelli precedenti sono le dimensioni e il layout. I nuovi motori sono stati invece riprogettati per raggiungere prestazioni più elevate: raggiungono i 204 CV per la configurazione N45 (+15%) e i 354 CV per la N67(+13%). In questo modo, potenza e densità di coppia da top di gamma sono garanti-

Alesaggio/corsa (mm) Potenza massima (kW/hp @ rpm) Coppia massima (Nm @ rpm) Intervalli di sostituzione olio (h) EGR ATS

te, dal momento che raggiungono fino al 15% in più rispetto alla media della concorrenza nella gamma da 6 litri. Le caratteristiche da top di gamma includono anche gli intervalli di manutenzione, che arrivano

90° V8 cilindri Common rail (fino a 2.200 bar) 1 WG per serie di cilindri 4 20.1 145 x 152 670/910 @ 1800 4100 @ 1500 600 NO Hi-eSCR2 fino alle 1.200 ore, raddoppiando i loro predecessori. Tale produttività elevata è data dal motore dotato di sistema di post-trattamento Hi-eSCR2, conforme agli standard Stage V e in grado di garantire soluzioni senza costi di

FPT Industrial FPT Industrial è un brand di CNH Industrial dedito alla progettazione, produzione e vendita di gruppi propulsori per veicoli su strada e fuori strada, impieghi marini e generazione di potenza. La compagnia vanta più di 8000 lavoratori in tutto il mondo, in dieci fabbriche di produzione e sette centri R&D. La rete vendite di FPT industrial comprende 93 fornitori e

oltre 900 centri assistenza in quasi 100 Paesi. Una vasta offerta di prodotti, inclusi sei range di motori dai 42 cv fino ai 1006 cv, trasmissioni con coppia massima da 200 Nm, assi anteriori e posteriori da 2 a 32 ton GAW (peso lordo degli assi) e una particolare attenzione alle attività R&D rendono FPT Industrial un leader mondiale.

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Speciale motori > FPT Industrial

manutenzione e con bassi costi operativi. Inoltre, la compattezza di Hi-eSCR2 consente alla soluzione Stage V di preservare lo stesso vano e lo stesso requisito termico del Stage IV. Il V20 rappresenta il top di gamma dei motori FPT Industrial, appositamente dedicato alle applicazioni edilizie e di raccolta. Questo motore, lanciato nel 2017, è tra i migliori per rapporto potenza-peso (13% in più rispetto alla media dei cilindri concorrenti V12) e per compattezza nella sua categoria. Il V20 è un motore da 20 litri con una struttura a 90° e a 8 cilindri: può raggiungere una potenza massima di 910 CV a 1.800 giri/ min e un livello di coppia mas-

sima di 4.100 Nm a 1.500 giri/ min. Ulteriori vantaggi riguardano inoltre un basso consumo di carburante, un’elevata efficienza del sistema, un sistema di iniezione common rail di 2.200 bar, materiali di elevata resistenza e una tecnologia senza EGR che ne garantisce la comprovata affidabilità. Oltre alle elevate prestazioni, il motore V20 offre i migliori vantaggi in termini di efficienza: un attrito ridotto e una cilindrata inferiore consentono risparmi di carburante fino al 2% rispetto alla media dei motori a cilindri V12. Questo motore, dotato di tecnologia Hi-eSCR ATS, è progettato per offrire una manutenzione monolato: in questo modo, olio, carburante e filtro blow-by so-

NEF 6 cilindri Natural Gas

no posizionati sul lato anteriore, consentendo di accedervi facilmente tramite il cofano del veicolo.

PowerPack, un gruppo di installazione intelligente Con l’avvicinarsi delle normative relative a Stage V, molte applicazioni necessitano un aggiornamento per conformarsi ai nuovi standard in materia di emissioni. È proprio per questo che FPT Industrial ha sviluppato il PowerPack: una soluzione intelligen-

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te che permetta di conformarsi facilmente alle normative sulle emissioni e agli aggiornamenti della macchina, sia per applicazioni mobili che stazionarie. Questo gruppo di installazione racchiude tutti i componenti chiave del post-trattamento in un unico vano: DOC, catalizzatore SCR con dispositivo di filtraggio, sistema di iniezione AdBlue, e tutti i sensori e collettori necessari. PowerPack ha un ulteriore vantaggio: compattezza e pre-assemblaggio. Tali caratteristiche permettono di ovviare a un’ulteriore progettazione di un sistema di scarico dedicato. Oltre al PowerPack, anche la tecnologia Hi-eSCR2 è dotata di un’elevata flessibilità di installazione: viene fornita come una soluzio-

ne installata sul motore, pronta all’uso, oppure come elemento separato per consentire ai clienti OEM di progettare un layout unico. Ad ogni modo, tutti i collegamenti possono essere gestiti da un singolo cavo, permettendo così un collegamento rapido e affidabile tra motore e sistema elettronico.◀

INFO FPT Industrial S.p.A A brand of CNH Industrial Via Puglia, 15 10156 Torino (TO) Italy www.fptindustrial.com

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Focus attrezzature > Cangini Benne

Precisione e potenza per le attrezzature dedicate al verde Potatura di precisione e opere di manutenzione forestale: le attrezzature Cangini si sono dimostrate all’altezza delle aspettative di Manuela Cortesi

L

a Cangini, l’azienda tutta italiana forte della sua capacità di progettazione interna, sta potenziando e rinnovando anche la gamma di prodotti per la manutenzione del verde. In un Paese come il nostro, a forte vocazione agricola da un lato e dove, dall’altro, la connotazione territoriale richiede una manutenzione forestale regolare ed esperta, fondamentale per la prevenzione delle emergenze, il costruttore romagnolo si colloca ai primi posti fra i produttori capaci di offrire prodotti robusti, potenti e affidabili.

Barra tranciarami Sharp-cut: per un lavoro di precisione Gli esperti della tutela e valorizzazione forestale devono poter salvaguardare la ricrescita della pianta, potando con precisione. Sanno perfettamente che in que-

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sti casi un taglio impreciso può danneggiare irrimediabilmente la pianta. Ecco perché la barra tranciarami “Sharp-cut” di nuova generazione rappresenta la scelta ideale. È un attrezzo robusto: le sue lame in Hardox 450, materiale di una durezza superiore ai tradizionali acciai da costruzione, sopportano le sollecitazioni più gravose. Il suo design compatto la rende maneggevole e utilizzabile anche in aree caratterizzate da una fitta vegetazione. La possibilità di montarla su entrambi i lati del braccio dell’escavatore permette all’operatore di raggiungere aree di lavoro alle quali non sarebbe arrivato solo piegando o allungando il braccio. Non solo, lo snodo orientabile di serie gli permette di regolare l’inclinazione della barra, ottenendo maggiori posizioni di taglio e ottimizzando il lavoro. La precisione del taglio, quindi, è garantita da una doppia affilatura delle lame e da una grande velocità di taglio. Il profilo dentellato delle lame, inoltre, consente l’ottima presa del ramo, contribuendo al risultato “Sharp-cut”.

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Focus attrezzature > Cangini Benne

La testata trinciante per i lavori più gravosi Quando si parla di ripristino ambientale in ambiente montano, con la necessità di “pulire” il sottobosco e le aree a bordo delle strade extraurbane, di abbattere alberi e manutentare il verde pubblico in ambiente urbano, la testata trinciante Cangini offre prestazioni davvero importanti: è un attrezzo molto robusto e duraturo, grazie innanzitutto alla sua scocca rinforzata, con doppio fondo, che gli conferisce grande resistenza agli urti e alle torsioni, ma anche alla blindatura dei cuscinetti del rullo di appoggio, che protegge gli stessi da urti accidentali con il materiale presente nella zona di taglio. È dotata di serie del gruppo valvole integrato, che ottimizza le prestazioni del motore e lo

Incontro a clienti diversi Incontro a clienti diversi, esigenze diverse, in “ambienti” diversi: la sfida continua. La Cangini oggi progetta e produce nella sua sede italiana e distribuisce i propri prodotti in 42 paesi nel mondo, grazie ad una rete di oltre 900 dealer fidelizzati. «L’operatore che entra a far parte del “Mondo Cangini”», ci tiene a sottolineare il Presidente, Giorgio Cangini, «deve potersi trovare a proprio agio, deve trovare risposte alle sue esigenze, deve sentire di far parte di un mondo fatto di attrezzature affidabili e di persone pronte a supportarlo». Per questo, moltissime sono le occasioni che

l’azienda crea per incontrare gli utilizzatori dei propri prodotti: oltre agli eventi fieristici nazionali ed internazionali, il produttore italiano organizza giornate a “porte aperte”, corsi tecnici di aggiornamento, giornate di prove in campo. Nel primo semestre di quest’anno, gli eventi fieristici dove incontrare i prodotti e lo staff Cangini, sono: in Italia, a marzo, il Civil Protect, importante fiera di Bolzano dedicata al mondo della Protezione Civile. Nelle diverse situazioni di emergenza in Italia, già lo scorso anno, questi corpi hanno infatti potuto utilizzare alcune delle

attrezzature Cangini grazie al sostegno dato dall’azienda in questi difficili momenti. In Europa, il Mawev, fiera riservata al movimento terra e campo prove in Austria a marzo: interessante occasione per vedere le attrezzature al lavoro. Ad aprile, alla kermesse parigina Intermat, sarà il distributore francese ad esporre le attrezzature Cangini. A giugno, per la prima volta a HillHead, in Inghilterra. Sempre a giugno, l’azienda romagnola tornerà oltreoceano, esponendo all’M&T EXPO, tradizionale evento brasiliano di grande importanza per il mercato sudamericano.

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salvaguarda da picchi di pressione, aumentandone la durata nel tempo. A livello di funzionalità, il rullo di appoggio regolabile in altezza consente all’operatore di configurare la modalità di taglio necessaria. Altro aspetto non trascurabile, la grande ampiezza e versatilità della sua gamma: la testata Cangini è utilizzabile infatti su escavatori da 1 a 15 tonnellate, skid loader con retroescavatore e terne. Nella sua versione frontale, per tutti i lavori di pulizia del terreno, può essere montata su skid e miniskid, pale, terne o telescopici. Tutte le testate possono infine essere dotate di coltelli Y e lama intermedia, per una elevata qualità di taglio, o di mazze, consigliate per tutti i lavori più gravosi.◀

INFO Cangini Benne srl Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Tel. +39 0547 698020 www.canginibenne.com

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Componenti > Bonfiglioli

Bonfiglioli: componentistica per l’ibrido Bonfiglioli 610X: riduttori per comando ruote con motore elettrico di Manuela Cortesi

Bonfiglioli 610X: riduttori per comando ruote con motore elettrico

Il 610X, progettato e sviluppato da Bonfiglioli, è un riduttore appositamente concepito per le terne ibride. Bonfiglioli 610X

è ad azionamento idraulico a 2 velocità, con cambio elettronico dinamico della velocità e con freno di servizio dinamico

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Bonfiglioli 610X Riduttori per comando ruote con motore elettrico

e parcheggio integrato. Questa soluzione compatta e completa consente una perfetta ottimizzazione del motore elettrico che, grazie al cambio elettronico dinamico integrato, opera sempre alla velocità della gamma che garantisce la massima efficienza. Nel 2017, Huddig, uno dei mag-

giori produttori di terne in Svezia, ha scelto questa soluzione per ciascuna delle sue speciali quattro ruote motrici della sua nuova terna ibrida. Ogni singola unità è in grado di raggiungere una coppia in uscita massima di 40.000 Nm ed è azionata da un motore elettrico raffreddato a liquido da

A proposito di Bonfiglioli Bonfiglioli progetta, produce e distribuisce una vasta gamma di motoriduttori, dispositivi di azionamento, riduttori epicicloidali e inverter a livello mondiale, che soddisfano le richieste più ambiziose nel campo industriale dell’automazione, delle macchine mobili e dell’energia rinnovabile. Bonfiglioli serve più ambiti ed applicazioni di qualsiasi altro produttore di azionamenti ed è leader di mercato in molti settori. Fondata nel 1956, l’azienda Bonfiglioli opera in 21 paesi, con 14 impianti di produzione e oltre 3.700 dipendenti in tutto il mondo.

30 kW. Il controllo indipendente di ciascuna ruota consente di guidare meglio le terne su superfici scivolose. Le unità Bonfiglioli 610 aumentano anche la precisione della macchina, rendendo più facile la manovra in spazi ristretti come, per esempio, nei cantieri situati nei centri urbani.◀

INFO Bonfiglioli Riduttori Via Giovanni XXIII, 7/A 40012 Lippo di Calderara di Reno (BO) - Italy Tel: +39 051 647 3111 www.bonfiglioli.com

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Speciale motori > Scania

L’ambiente naturale della nuova serie di motori a 6 cilindri in linea da 7 litri di Scania è rappresentato dalle applicazioni urbane

Cosa succede in città Scania introduce una serie di motori da 7 litri destinati principalmente alle applicazioni urbane, che può garantire una riduzione del consumo di carburante fino al 10% di Umberto Piagnoni

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T

re livelli di potenza – 220, 250 e 280 CV, 6 cilindri in linea, e livelli di rumorosità, peso e consumo di carburante ridotti. Queste le premesse del nuovo motore Scania da 7 litri, che offre le prestazioni e la guidabilità richieste dai clienti per le applicazioni in contesti urbani gravosi. Le dimensioni compatte del motore aprono anche le porte alle cabine serie P con tunnel motore ribassato. Scania produce così quattro famiglie di motori Euro 6 che, con la nuova generazione di veicoli, spaziano da 220 a 730 CV, con la possibilità di utilizzare diversi carburanti alternativi. Fino a questo momento, per la nuova generazione di veicoli Scania sono stati introdotti 15 differenti motori Euro6 da 280 a 730 CV, basati su 3 famiglie di motori rispettivamente da 9, 13 e 16 litri. Scania si appresta ora a lanciare una quarta famiglia di motori. I nuovi motori da 7 litri sono i più compatti degli ultimi decenni, sia in termini di cilindrata che di ingombro, e sono destinati ad essere particolarmente apprezzati per applicazioni quali distribuzione e raccolta dei rifiuti. «Con questa nuova serie di motori, ci apprestiamo ad ampliare considerevolmente la nostra offerta per i clienti che operano in ambito urbano», afferma Henrik Eng, Product Director, Urban, Scania Trucks. «Caratteristiche quali il peso diminuito di ben 360

kg e la riduzione significativa del consumo di carburante, si sposano perfettamente con l’esigenza di trovare soluzioni di trasporto sostenibili tipiche delle città in forte espansione. Tuttavia, nonostante il formato, non siamo scesi a compromessi per quanto riguarda le caratteristiche peculiari di Scania come prestazioni, robustezza ed efficienza». I nuovi motori a 6 cilindri in linea, sviluppati in collaborazione con Cummins, partner di lunga data di Scania per lo sviluppo di motori e componenti, presentano ottime prestazioni a basso regime, sono equipaggiati con un turbocompressore a geometria fissa e utilizzano unicamente la riduzione catalitica selettiva (SCR) per il post-trattamento dei gas di scarico, in conformità alla normativa Euro6. L’ambiente naturale della nuova serie di motori a 6 cilindri in linea da 7 litri di Scania è rappresentato dalle applicazioni urbane. Questi nuovi motori sono destinati a conquistare sempre più clienti.

La tecnologia e le idee alla base dei nuovi motori Scania da 7 litri «Il motore da 7 litri si basa su un collaudatissimo e robusto motore a 6 cilindri», afferma Anna Wingren, Assistant Chief Engineer, Scania R&D. «Questa ottima base di partenza è stata poi integrata con tutte le competenze maturate da Scania nello svi-

luppo dei motori diesel avanzati, utilizzando tecnologie sviluppate internamente». I target principali sono costituiti dagli operatori addetti alla distribuzione urbana e dai buyer del settore dei trasporti per applicazioni di raccolta rifiuti e manutenzione nelle città moderne. Spesso in questo tipo di applicazioni il peso rappresenta una sfida importante ed è per questo che solitamente i clienti rinunciano ad utilizzare i motori più potenti da 9 o 13 litri.

I sistemi di controllo di Scania Il motore di base esistente è stato migliorato in numerosi aspetti. Tutti i sistemi di monitoraggio e controllo sono stati sviluppati da Scania. Inoltre, è provvisto di un turbocompressore completamente nuovo e dell’esclusivo sistema di post-trattamento dei gas di scarico sviluppato internamente da Scania che sfrutta unicamente il sistema SCR per ridurre le emissioni di NOx. «Il punto di partenza era già estremamente buono, ma ora lo abbiamo trasformato in un vero e proprio motore Scania sotto ogni punto di vista», afferma Wingren. «È silenzioso, perfettamente in linea con la filosofia Scania di coppia elevata anche a basso regime ed è efficiente nei consumi. Possiamo quindi affermare di essere riusciti a superare gli obiettivi che ci eravamo prefissati».

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Speciale motori > Scania

La serie di motori Scania da 7 litri ha come punto di partenza un motore venduto in più di 500.000 unità, a cui Scania ha aggiunto tutta la propria esperienza e le proprie peculiarità.

Nello stile tipico di Scania, i nuovi motori offrono la massima coppia già a partire da un regime di 1.050 giri/min. Oltre ad assicurare un’ottima guidabilità, il regime più basso contribuisce a ridurre il consumo di carburante. E, proprio come nel caso dei modelli più grandi, anche l’utilizzo di olio a basso attrito dà il suo importante contributo in tal senso.

Peso ridotto

Wingren spiega che il grande spartiacque del progetto è stata la decisione da parte del team di utilizzare unicamente i sistemi di controllo sviluppati internamente da Scania per ottenere le caratteristiche volute e assicurarne la perfetta integrazione con il cambio Scania Opticruise di quinta generazione e con il programma di diagnosi SDP3. «Questa scelta ci ha consentito

di eliminare il sistema EGR e di optare per un robusto turbocompressore a geometria fissa come nella maggior parte degli altri motori Scania», aggiunge Wingren. «Nel complesso, abbiamo introdotto un centinaio di nuovi particolari, tra cui la campana del volano, che si sono resi necessari per adattare il motore alle interfacce con cui interagisce il sistema modulare Scania.»

Rispetto all’affermata serie di motori Scania da 9 litri a 5 cilindri, che rappresenta la scelta naturale di numerosi clienti per le applicazioni ed i tipi di operazioni a cui è destinato il motore 7 litri, la riduzione di peso è significativa ed equivale circa a 360 kg, convertibili interamente in carico utile. Tuttavia, in linea con la filosofia di Scania per l’ottimizzazione dei veicoli, nulla impedisce di guidare un veicolo da 26 tonnellate con il nuovo motore da 7 litri. «Le differenze rispetto al motore 9 litri sono significative, ma per chi deve guidare spesso un veicolo a tre assali a pieno ca-

Scania Scania è un fornitore leader mondiale di soluzioni di trasporto. Insieme ai propri partner e clienti, Scania ha l’obiettivo di guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. Nel 2016 l’azienda ha consegnato ai propri clienti 73.100 autocarri, 8.300 autobus e 7.800 motori industriali e marini. Il fatturato netto ha raggiunto quasi 104 miliardi di SEK, il

20% generato dal mondo dei servizi. Fondata nel 1891, Scania è presente in più di 100 Paesi e conta circa 46.000 dipendenti. Ricerca e sviluppo sono concentrati in Svezia, con filiali in Brasile e India. La produzione avviene in Europa, America Latina e Asia, con centri di produzione regionali in Africa, Asia ed Eurasia. Scania fa parte di Volkswagen Truck & Bus GmbH.

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rico, il motore più potente e le caratteristiche offerte lo rendono probabilmente la scelta ideale», afferma Eng. «Prendiamo ad esempio un veicolo per la distribuzione che inizia la giornata con un peso lordo di 18 tonnellate, ma che dopo le prime consegne si è già ridotto a 10-12 tonnellate. In questo caso è inutile disporre di un motore con prestazioni eccessivamente elevate, quando secondo le stime di Scania è possibile ridurre il consumo di carburante fino al 10%. La nostra offerta prevede sempre la definizione della soluzione ottimale insieme al cliente, sulla base delle sue esigenze effettive». La personalizzazione dell’offerta, sia in termini di servizi che di configurazione del veicolo sulla base delle esigenze specifiche, è la reale motivazione alla base di tutto il lavoro di Scania. Tuttavia, per essere credibili agli occhi dei clienti, è richiesta una vasta gamma di prodotti. Il fatto che, a poco più di un anno dall’introduzione della nuova generazione di veicoli, Scania sia già in grado di offrire 19 motori Euro6 è un’ulteriore riprova della capacità dell’azienda di mantenere le proprie promesse. «Il nostro obiettivo è sempre quello di aiutare i clienti ad aumentare la redditività, ma questo richiede un numero sempre più ampio di motori e cabine», prosegue Eng. «È grazie al sistema modulare di Scania che ora siamo in grado di offrire un nu-

mero così elevato di motori per garantire sempre ai nostri clienti la miglior economia operativa totale possibile».

Perfezione tecnica Il 7 litri si basa su un motore collaudato e impiegato in centinaia di migliaia di veicoli differenti. Per questo motivo, ha il vantaggio di essere moderno, ma al contempo largamente testato e apprezzato. «La tecnologia a quattro valvole con aste e bilancieri è più che adeguata per i bassi regimi in questione», spiega Wingren. «La complessità non dovrebbe mai essere fine a sé stessa, per Scania è essenziale creare valore aggiunto per il cliente in termini di riduzione dei consumi, robustezza e affidabilità, ed è in questo ambito che questo motore esprime al meglio il proprio potenziale.» In veste di direttore commerciale di Scania, Eng non può che confermare. «Con l’aggiunta del 7 litri alla gamma di motori esistenti, ora siamo in grado di offrire soluzioni per il trasporto urbano “su misura” per ulteriori applicazioni, a prescindere dalle esigenze specifiche del singolo cliente», afferma. «Tra le varie famiglie di motori ora è possibile addirittura scegliere se il proprio motore da 280 CV deve generare una coppia di 1.200 o 1.400 Nm, in base al carico previsto, optando ad esempio per il motore 7 litri.»

Il tunnel motore ribassato della serie P Con l’introduzione del motore Scania da 7 litri, ora è possibile ordinare la cabina P con un tunnel motore ribassato, in quanto il nuovo motore è più compatto. Il tunnel motore più basso di 95 mm rende più spaziosa la cabina e facilita considerevolmente lo spostamento da un lato all’altro. Inoltre, grazie al tunnel più basso, ora le cabine P offrono gli stessi vani portaoggetti delle cabine G e sono disponibili varie opzioni per quanto riguarda la disposizione degli spazi dietro i sedili. «La differenza è maggiore di quanto si possa immaginare», spiega Eng. «Infatti, siamo convinti che questa opzione sarà apprezzata da molti clienti che guidano unicamente o parzialmente in un contesto urbano. I vantaggi sono sia di natura pratica che di una maggiore sensazione di spazio e ariosità, decisamente apprezzata per questi tipi di applicazioni.» Tutti i clienti che sceglieranno il nuovo motore Scania da 7 litri combinato con una cabina della serie P potranno optare anche per il tunnel motore ribassato di 95 mm, che assicura una maggiore spaziosità e libertà di movimento in cabina. Il tunnel motore ribassato per le cabine P richiede di optare per il nuovo motore da 7 litri ed è disponibile per tutte le cabine P, a prescindere dalla lunghezza o dall’altezza del tetto.◀

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Speciale motori > Scania

La gamma di motori Scania Euro 6 per i veicoli di nuova generazione: DC07 - Dati tecnici DC07 111 220 CV

DC07 112 250 CV

Tipo

In linea

Cilindrata

6,7 litri

Ordine di accensione

DC07 113 280 CV

1-5-3-6-2-4

Cilindri

6

Valvole per cilindro

4

Alesaggio x corsa

107x124 mm

Tipo di camme

Normali

Compressione

17,1:1

Iniezione

Bosch

Trattamento emissioni

Scania SCR

Freno motore

88 kW a 2.500 giri/min.

Capacità d’olio

24,5 litri

Potenza max

220 CV (162 kW) a 1.900 giri/min.

250 CV (184 kW) a 1.900 giri/min.

280 CV (206 kW) a 1.900 giri/min.

Coppia max

1.000 Nm a 1.050-1.500 giri/min.

1.100 Nm a 1.050-1.550 giri/min.

1.200 Nm a 1.050-1.600 giri/min.

DC09 130280 CV

DC09 126**320 CV

DC09 127**360 CV

DC09 - Dati tecnici

Tipo

In linea

Cilindrata

9,3 litri

Ordine di accensione

1-2-4-5-3

Cilindri

5

Valvole per cilindro

4

Alesaggio x corsa

130 x 140 mm

Tipo di camme

Normali

Compressione

19,0:1

Iniezione

Scania XPI

Trattamento emissioni

Scania SCR

Freno motore

190 kW a 2.400 giri/min.

Capacità d’olio

31 litri

Potenza max

280 CV (206 kW) a 1.900 giri/min.

320 CV (235 kW) a 1.900 giri/min.

360 CV (265 kW) a 1.900 giri/min.

Coppia max

1.400 Nm a 1.000-1.350 giri/min.

1.600 Nm a 1.050-1.350 giri/min.

1.700 Nm a 1.050-1.350 giri/min.

** Disponibile anche in versione che utilizza fino al 100% di biodiesel (per esempio FAME)

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DC13 - Dati tecnici DC13 149 370 CV

DC13 141 410 CV

Tipo

DC13 148 450 CV

DC13 155 500 CV

In linea

Cilindrata

12,7 litri

Ordine di accensione

1-5-3-6-2-4

Cilindri

6

Valvole per cilindro

4

Alesaggio x corsa

130 x 160 mm

Tipo di camme

Miller

Normali

Compressione

20,9:1

19,4:1

Iniezione

Scania XPI

Trattamento emissioni

Scania SCR

Freno motore

256 kW a 2.400 giri/min.

Capacità d’olio

43 litri

Potenza max

370 CV (272 kW) a 1.900 giri/min.

410 CV (302 kW) a 1.900 giri/min.

450 CV (331 kW) a 1.900 giri/min.

500 CV (368 kW) a 1.900 giri/min.

Coppia max

1.900 Nm a 1.0001.300 giri/min.

2.150 Nm a 1.0001.300 giri/min.

2.350 Nm a 1.0001.300 giri/min.

2.550 Nm a 1.0001.300 giri/min.

DC16 116 520 CV

DC16 117 580 CV

DC16 118 650 CV

DC16 108 730 CV

DC16 - Dati tecnici

Tipo

V8

Cilindrata

16,3 litri

Ordine di accensione

16,4 litri

1-5-4-2-6-3-7-8

Cilindri

90° V8

Testate

8

Valvole per cilindro

4

Alesaggio x corsa

130 x 154 mm

Tipo di camme

Miller

Compressione

22,2:1

Normali 20,3:1

Iniezione Trattamento emissioni Freno motore Capacità d’olio Potenza max

17,4:1

Scania XPI Scania SCR

Scania EGR/SCR

297 kW a 2.400 giri/min.

320 kW a 2.400 giri/min.

43 litri 520 CV (382 kW) a 1.900 giri/min.

580 CV (427 kW) a 1.900 giri/min.

650 CV (479 kW) a 1.900 giri/min.

730 CV (537 kW) a 1.900 giri/min.

Tutti i motori Scania Euro5 ed Euro6 possono funzionare con una miscela fino al 100% di olio vegetale idrotrattato (HVO) ed a qualsiasi proporzione di diesel e HVO, a prescindere dalla famiglia di motori.

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Componenti > Federal-Mogul Powertrain

I nuovi cuscinetti senza manutenzione a marchio DEVA Cuscinetti autolubrificanti validati per l’offhighway e veicoli speciali assicurano benefici in termini di costo, impatto ambientale e durata di Porfirio Ferrari

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F

ederal-Mogul Powertrain ha concluso con successo il processo di validazione dei suoi cuscinetti senza manutenzione a marchio DEVA®. A seguito di test tribologici effettuati internamente e di indagini sul campo basate su richieste specifiche da parte dei clienti, oggi i cuscinetti a base di materiale composito sono di-

sponibili per applicazioni su veicoli movimento terra, agricoli e mezzi speciali quali quelli impiegati nella pulizia stradale. I cuscinetti, rinforzati con fibre, sono in grado di ridurre l’impatto ambientale, i tempi di fermo macchina e i costi di manutenzione tradizionalmente associati ai cuscinetti lubrificati a grasso. «I cuscinetti deva.tex autolubrifi-

canti e senza manutenzione possono offrire una soluzione tangibile ai costruttori che cercano di rispettare le sempre più restrittive norme in materia ambientale», afferma Gian Maria Olivetti, Chief Technology Officer, Federal-Mogul Powertrain. «Ovviamo al rischio di perdite, insito nei cuscinetti lubrificati a grasso, offrendo una soluzione più pulita e oltretutto economica.» Come parte del processo di validazione, Federal-Mogul Powertrain ha eseguito una serie di test intensivi su banco prova per ottimizzare, in presenza di specifiche condizioni operative, le proprietà in termini di attrito e usura. I cuscinetti compositi deva.tex con doppio strato rinforzato con fibre sono stati testati con differenti materiali per l’albero, con diversi carichi, diverse velocità di strisciamento e oscillanti condizioni cicliche.

I cuscinetti a strisciamento DEVA® di Federal-Mogul, autolubrificanti e senza manutenzione, sono validati per applicazioni su veicoli per applicazioni gravose e assicurano benefici in termini ambientali, di costi e di durata quando impiegati in ambienti ostili

I benefici della tecnologia deva.tex Un importante vantaggio offerto dai materiali compositi DEVA è la capacità di ridurre l’usura e di eliminare i cedimenti pre-

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Componenti > Federal-Mogul Powertrain

I risultati dei test L’immagine mostra il comportamento di albero (a destra) e cuscinetto deva. tex (a sinistra), prima (in alto) e dopo (in basso) i test

Federal-Mogul LLC Federal-Mogul LLC è un fornitore a livello globale di prodotti e servizi per i costruttori e per coloro che operano nell’assistenza ai veicoli e alle attrezzature dei settori auto, veicoli commerciali leggeri, medium e heavy-duty, marino, ferroviario, aerospaziale, oltre che per le aziende del settore della produzione dell’energia e dei mercati industriali. I prodotti e i servizi della società contribuiscono al risparmio nei consumi, alla riduzione delle emissioni e alla sicurezza dei veicoli. Federal-Mogul opera attraverso due divisioni indipendenti di business, ognuna con un suo CEO che riporta direttamente al Board of Directors di Federal-Mogul.

Federal-Mogul Powertrain progetta e realizza componenti di Primo Equipaggiamento per il powertrain e prodotti per la protezione dei componenti in applicazioni automotive, heavy-duty, industriali e per il trasporto. Federal-Mogul Motorparts vende e distribuisce un ampio portfolio di prodotti al settore aftermarket con oltre 20 dei marchi più riconosciuti a livello mondiale, fornendo al contempo il mercato del Primo Equipaggiamento con prodotti quali componenti frenanti, per il telaio e spazzole tergicristallo. I brand aftermarket della società includono: ANCO® per le spazzole tergicristallo;

Beck/Arnley® per componenti e fluidi di qualità OE; BERU®* per i sistemi di accensione; Champion® per illuminazione, candele, spazzole tergicristallo e filtri; Interfil® per i filtri; AE®, Fel-Pro®, FP Diesel®, Goetze®, Glyco®, National®, Nüral®, Payen®, Sealed Power® e Speed-Pro® per i prodotti motore; MOOG® per i componenti telaio; Abex®, Ferodo®, Jurid® e Wagner® per i prodotti frenanti e di illuminazione. Federal-Mogul è stata fondata a Detroit nel 1899 e il suo quartier generale si trova a Southfield, nel Michigan. L’azienda impiega circa 53.000 dipendenti in 24 Paesi.

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maturi che possono verificarsi nei cuscinetti metallici quando soggetti a disallineamenti dell’albero. Ciò è reso possibile da una maggiore tolleranza dei materiali rispetto al disassamento dell’albero o al suo disallineamento: contrariamente alle bronzine in metallo, i materiali DEVA, più teneri, si adattano meglio alla geometria dell’albero, distribuendo il contatto su una superficie maggiore e aumentando la capacità di carico. «I veicoli per applicazioni gravose sono così differenti gli uni dagli altri e operano in contesti così diversi e spesso così impegnativi, che risulta irrealistico pensare che una singola geometria già disponibile a scaffale sia in grado di soddisfare tutte le applicazioni», spiega Stefan Henß, Senior Engineering Manager DEVA, Federal-Mogul Powertrain. «Ogni implementazione, per avere successo, richiede la collaborazione con il cliente per assicurare che il cuscinetto sia parte di un sistema tribologico integrato. Lavoriamo a stretto contatto con ogni cliente per assicurare che l’installazione del cuscinetto tenga conto ad esempio della giusta tenuta, per escludere che un qualsiasi contaminante abrasivo o corrosivo entri in contatto dall’ambiente circostante. Questo rappresenta un fattore chiave nell’assicurare al cuscinetto una lunga durata e affidabilità nel funzionamento.»

Processo di validazione approfondito I test hanno evidenziato l’importanza di definire specifiche adeguate per le proprietà superficiali dell’albero, in modo da mantenere un sistema tribologico stabile e robusto. La sua durezza deve essere superiore a 220HB Brinell quando utilizzato con deva.tex e la rugosità superficiale compresa tra 0,4 e 1,0 µm Ra. È richiesta anche una resistenza alla corrosione appropriata, con l’utilizzo ad esempio di acciaio inossidabile o di un rivestimento idoneo. Ciò consente al cuscinetto di trasferire sulla superficie dell’albero una pellicola stabile di lubrificante, mantenendo costante il coefficiente di attrito e il più basso possibile il tasso di usura. Avendo validato le prestazioni del cuscinetto, le future ricerche di Federal-Mogul Powertrain avranno come priorità quella di investigare il potenziale legato a rivestimenti economici dell’albero. Questi verranno valutati in base alla resistenza alla corrosione, alle prestazioni in termini di usura e alle proprietà di strisciamento, in modo da determinare il rivestimento ideale da utilizzare con i cuscinetti DEVA.

I cuscinetti a strisciamento deva.tex® rinforzati con fibre e autolubrificanti

«Una maggiore sensibilità ambientale e normative più severe stanno portando a una crescita della domanda di soluzioni a basso impatto ambientale», afferma Henß. «Se a ciò aggiungiamo l’interesse crescente verso sistemi a bassa manutenzione o totalmente privi, ci aspettiamo di vedere un mercato in rapida crescita per le nostre soluzioni autolubrificanti.»◀

INFO Federal-Mogul LLC World Headquarters 27300 West 11 Mile Road Southfield, Michigan 48034 +1 248-354-7700 www.federalmogul.com

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Focus macchina > Volvo EW220E

V

olvo Construction Equipment ha arricchito la sua gamma di escavatori gommati con il modello EW220E che, oltre a tutte le caratteristiche del modello più piccolo EW180E, offre ancora di più. Affronta le applicazioni più impegnative senza problemi grazie a un nuovo e robusto braccio in due sezioni in grado di offrire un’elevata portata di sollevamento. Con questo potente escavatore, è possibile inoltre raggiungere materiale situato ad oltre 10 metri dalla macchina.

Un escavatore gommato di straordinarie prestazioni L’EW220E è in grado di portare a termine tutta una serie di lavori grazie a una gamma flessibile di configurazioni e attrezzature. Questa macchina è disponibile in due versioni, con omologazione per la circolazione su strada o in versione fuori strada con contrappeso superiore. Il cliente può inoltre scegliere tra una selezione di pneumatici di alta qualità, disponibili in versione singola o gemellata, a seconda delle condizioni del terreno. Il motore di trazione di comprovata qualità fornisce la potenza necessaria per superare gradienti del terreno e viaggiare su terreno accidentato, mentre il sistema di sospensione del braccio (BSS) entra in azione a 5 km/h (3,11 mph), per assorbire scossoni e ridurre

i versamenti di materiale dalla benna. Questo escavatore gommato della serie E può essere personalizzato con una gamma di attrezzature Volvo appositamente costruite per fornire cicli di lavoro più brevi e un’efficienza dei consumi superiore. Le nuove benne per fossati sono un perfetto complemento per lavori paesaggistici, la creazione di scarpate o la manutenzione di fossati, mentre il sistema rototilt Steelwrist® offre un controllo insuperato dell’attrezzatura. Per consentire di ottenere il massimo dalla macchina, sono disponibili tubazioni ausiliarie opzionali in grado di fornire portata e pressione ottimali quando si utilizzano attrezzature che richiedono un flusso a una o due vie. L’operatore può sostituire agevolmente e rapidamente le attrezzature sul cantiere di lavoro e può inoltre trasportarle facilmente da un cantiere all’altro. Il gancio di traino opzionale consente di trainare rimorchi fino a tre tonnellate di peso - o di otto tonnellate se sono montati freni ad inerzia - e può essere montato sugli stabilizzatori o sulla lama parallela. L’operatore può inoltre trasportare sulla macchina i propri attrezzi in uno speciale cofano a cassetto che fuoriesce dal sottocarro. Introdotto per la prima volta da Volvo, il cofano porta attrezzi può trasportare fino a 130 kg. I divisori del cofano, regolabili in cinque posizioni diverse, aiuta-

no l’operatore a tenere in ordine gli attrezzi e un fermo meccanico impedisce al cofano di scivolare fuori durante il trasporto o l’utilizzo della macchina.

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Uno sbraccio superiore Costruito sulla base di un design di comprovata qualità , l’escavatore gommato EW220E di Volvo Construction Equipment offre comfort e potenza di alto livello ed elevata precisione delle manovre per prestazioni insuperate di Porfirio Ferrari

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Focus macchina > Volvo EW220E

Caratteristiche principali dell’escavatore EW220E T4f Motore Peso operativo Potenza lorda … a regime motore Capacità benna Max capacità di sollevamento ... con sbraccio / altezza Sbraccio max Profondità max di scavo Forza di strappo ISO (normale) Forza di strappo ISO (alta potenza) Velocità max

Comfort e controllo Con una perfetta visibilità a 360 gradi e un’interfaccia uomo-macchina altamente ergonomica, non c’è da stupirsi se la cabina Volvo con certificazione ROPS è la più avanzata del settore. Grazie al suo speciale design, la cabina offre ampio spazio per le gambe dell’operatore. Dopo tutto, maggiore comfort per l’operatore significa anche maggiore produttività. Per aiutare ulteriormente le manovre, il sistema CDC (Comfort Drive Control) consente all’operatore di sterzare la macchina utilizzando solo la rotella del joystick, a velocità fino a 20 km/h (12 mph) – una nuova funzionalità introdotta nella gamma di escavatori

Volvo D6J kg

22.180

lb

48.898,4716

kW

129

hp (imp)

172,99158

giri/min

1.800

m3

1

yd3

1,307951

kg

8.500 pt. anteriore / 4800 lati

lb

-

m

6 / 1,5

ft

20 / 5

mm

10.150

ft in

33’4”

mm

6310

ft in

20’8”

kN

132

lbf

29674,7748

kN

117

lbf

26302,6413

Km/h

30

mi/h

18,641136

gommati Volvo. Una caratteristica specifica dell’escavatore gommato EW220E è la colonna dello sterzo che può essere rimossa per offrire maggiore comfort all’operatore e consentirgli di controllare ogni movimento della macchina, compreso il sistema rototilt, la lama e gli stabilizzatori, utilizzando solo i joystick. Oltre alla telecamera di retrovisione e alle telecamere laterali fornite di serie, l’escavatore EW220E può essere equipaggiato con il sistema opzionale Volvo Smart View che consente di ottenere una panoramica a volo d’uccello dell’area di lavoro per aiutare l’operatore a manovrare la macchina in situazioni difficili. Questo sistema può essere utilizzato con il

display della macchina o con uno schermo separato. Per salire e scendere più facilmente e in modo più sicuro dalla macchina, i corrimano e i gradini sono verniciati in un colore sgargiante ed è inoltre possibile installare una luce di cortesia opzionale telecomandata che aiuta l’operatore a orientarsi al buio.

Sempre in azione Dotato di un potente motore Volvo Tier 4 Final in grado di erogare un’alta coppia a basso regime, l’escavatore EW220E offre prestazioni di alto livello. Per ridurre il consumo di carburante senza influire negativamente sulla produttività, la modalità ECO viene attivata automaticamente. Il mini-

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mo automatico e l’arresto automatico del motore, che entrano in funzione dopo un intervallo di tempo predeterminato, contribuiscono anch’essi a ridurre il consumo di carburante e l’usura della macchina. Questo escavatore gommato è stato progettato e testato in base alle più rigorose specifiche di efficienza e affidabilità. Il sottocarro, progettato per garantire una lunga durata, offre un’elevata altezza da terra, importante quando si procede su terreni duri e accidentati, mentre i robusti assali e il sistema di oscillazione dell’assale anteriore, automatico o controllato dall’operatore, garantiscono elevata robustezza per le applicazione più impegnative.

Per un funzionamento più regolare ed efficiente, l’escavatore EW220E può essere equipaggiato con un freno di scavo automatico, introdotto per la prima volta da Volvo oltre 10 anni fa. Questo sistema intelligente opzionale provvede ad azionare automaticamente il freno di servizio e a bloccare l’oscillazione dell’assale quando la velocità della macchina è pari a zero. Per assicurare un’elevata disponibilità operativa della macchina, l’escavatore EW220E è stato progettato per facilitare la manutenzione e l’assistenza. Su tutta la gamma di escavatori gommati della serie E, i punti di ingrassaggio sono stati raggruppati insieme e i filtri sono stati posizionati dietro gli ampi sportelli di acces-

so al motore e sono tutti accessibili da terra. Grazie inoltre a un migliore accesso ad altri punti e componenti della macchina come il radiatore e la griglia, la manutenzione è estremamente agevole in modo che l’operatore possa facilmente rispettare le scadenze di manutenzione anche durante le fasi operative. Volvo offre inoltre una gamma di servizi post-vendita che contribuiscono ad evitare fermi macchina non programmati. Soluzioni quali i Ricambi originali Volvo e i programmi di manutenzione e monitoraggio della macchina contribuiscono ad assicurare ai proprietari di escavatori gommati Volvo il massimo ritorno sull’investimento.◀

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Focus macchina > Weber MT

Sul territorio con professionalità e competenza BSM - distributore lombardo di macchine e attrezzature per le costruzioni, l’edilizia e la pavimentazione - crede fermamente nei prodotti Weber MT e sta promuovendo l’utilizzo delle piastre vibranti che, in moltissime situazioni operative, si dimostrano la soluzione di compattazione più efficace di Porfirio Ferrari

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gni giorno BSM, attraverso tanto impegno fatto anche di dimostrazioni pratiche e presenza continua in cantiere, sta facendo apprezzare alle imprese lombarde le qualità tecniche delle piastre vibranti prodotte da Weber MT.

BSM: una sicurezza Con sede a San Zeno Naviglio, in provincia di Brescia (una delle aree a più elevata vocazione edile di tutta Italia), BSM sin dalla sua fondazione, che risale al 1974, ha puntato a essere un concessionario di importanti marchi nel settore movimento terra, edilizia e manutenzione stradale proponendo un’ampia gamma di prodotti. Oltre alla distribuzione dei prodotti rappresentati, la società si impegna a fornire un attento servizio di assistenza tecnica qualificata. Fiore all’occhiello è il magazzino ricambi, in grado di rifornire i clienti in Italia e all’estero con efficienza e puntualità. Attualmente BSM è concessionario della giapponese Kobelco per gran parte della Lombardia; escavatori cingolati che si abbinano perfettamente con i prodotti Okada per quanto riguarda martelli demolitori, pinze primarie e secondarie e molte altre attrezzature. Per quanto concerne il comparto stradale, BSM vanta un rapporto di lunga data con Weber MT che si traduce nella profonda conoscenza del prodotto sia a livello tecnico che commerciale. Una competenza

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Focus macchina > Weber MT

A proposito di Weber MT Azienda fondata negli anni ’50 a Bad Laasphe, Germania, WEBER MT è tuttora saldamente in mano all’omonima famiglia, oggi alla terza generazione. Considerata una delle aziende più innovative del settore a livello mondiale è tra i leader del mercato europeo e internazionale, esportando oltre il 60% della propria produzione. I clienti apprezzano in particolare l’elevata qualità e robustezza delle macchine rigorosamente made in Germany, le soluzioni innovative che rendono confortevole l’utilizzo, nonché la facilità ed economia di manutenzione. WEBER MT offre ben 24 mesi di garanzia sull’intera gamma dei prodotti, estendibili a 3, 4 o 5 anni.

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sempre aggiornata grazie ai periodici corsi di formazione messi a disposizione dal costruttore e al costante supporto di A.L. Consulting.

Le piastre sugli scudi “Il 2017”, ci spiega Marco Tempini, Responsabile Commerciale di BSM, “è stato un anno molto interessante in particolare per le piastre reversibili Weber, molto diffuse nel resto d’Europa, ma ancora poco conosciute in Italia. Il costruttore ha messo a nostra disposizione una reversibile CR6 CCD 2.0, completa del sistema Compatrol, con la quale abbiamo programmato una serie di prove dimostrative presso un gruppo di clienti selezionati, disponibili a testare in cantiere il prodotto. Questa scelta si è dimostrata vincente in quanto siamo riusciti a vendere varie unità a importanti clienti, tra i quali spicca la Battista Cattaneo di Carvico (Bg). I Sig.ri Perico, con

cui abbiamo una storica collaborazione per promuovere il noleggio nella provincia di Bergamo, hanno recentemente inserito una CR6 nella loro flotta noleggio”. BSM, che si occupa anche di noleggio, mette a disposizione del mercato vari modelli di piastre vibranti mono e bidirezionali, i vibrocostipatori e gli aghi vibranti, prodotti molto apprezzati per qualità e affidabilità. Ma quali sono i punti di forza delle piastre vibranti Weber? Riprende Tempini: “in primo luogo la maggiore forza di compattazione, la CR6 vanta ben 55kn che le consentono di compattare fino a 60 cm di profondità. Inoltre ha costi di acquisto e gestione di gran lunga inferiori rispetto a un rullo tandem. Terzo aspetto da evidenziare la presenza dei sistemi Compatrol MDM + CCD 2.0 che consentono di risparmiare costi e tempi verificando istantaneamente il raggiungimento del corretto livello di

compattazione e di avere sempre sotto controllo i parametri principali della macchina per prevenire guasti inattesi”.

L’esperienza di Battista Cattaneo Altra società storica è la Battista Cattaneo attiva nel settore del commercio e dei servizi per le imprese di costruzione. Dal 2010 collabora con BSM per la diffusione nel comprensorio bergamasco del noleggio professionale delle macchine per il movimento terra e delle attrezzature per l’edilizia rappresentate dalla società bresciana. “Tramite BSM”, afferma Gianbattista Perico della Battista Cattaneo, “abbiamo offerto la possibilità ai nostri clienti di avvicinarsi e apprezzare due marchi di assoluto livello; la giapponese Kobelco e la tedesca Weber MT. Nello specifico, proprio un’attrezzatura Weber MT è da poco entrata a

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Focus macchina > Weber MT

Dati tecnici far parte del nostro parco noleggio: una piastra vibrante reversibile CR 6 CCD 2.0 che abbiamo avuto modo di testare durante una dimostrazione organizzata da BSM. Si tratta di un modello

Modello Peso Forza centrifuga Profondità di compattazione Larghezza standard Motore diesel Dotazione di serie

Weber CR6 CCD 2.0 412-418 kg 55 kN 60-70 cm 60 cm Hatz da 7,5 kW piastra autopulente, protezione della cinghia, frizione autoregolante

aderente alle nostre necessità e alla tipologia della nostra clientela, per lo più formata da artigiani edili che spaziano in vari tipi di lavori anche di ripavimentazione, poco avvezzi a salire a bordo di macchine come i rulli. Inoltre la stragrande maggioranza degli interventi oggi riguardano il rifacimento dell’esistente, con la problematica di lavorare in ambienti ristretti che necessitano di attrezzature meno ingombranti e meno impegnative per il trasporto. Con i suoi 414 kg, la CR 6 CCD

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del settore giardinaggio, spesso ricorriamo al noleggio per avere la macchina più giusta in ogni cantiere. In questo caso siamo stati chiamati a compattare la superficie non pavimentata all’esterno di un nuovo capannone, realizzata con uno strato consistente di materiale naturale riportato”.◀

INFO Weber MT Italia A.L.Consulting SAS Via Boezio 2 33010 Tavagnacco (UD) Tel: 0432.689275 info@al-importagency.it www.al-importagency.it

MarcoTempini Responsabile Commerciale di BSM

2.0 è tuttavia considerabile una piastra vibrante di grande capacità, utile per compattare anche grandi aree, e pur considerando una grande differenza di massa rispetto a un piccolo rullo compattatore, la sua piastra piana assicura un miglior grado di compattazione su uno spessore maggiore. Il sistema di controllo della compattazione la rende una piastra vibrante che non necessita di grande esperienza, basta seguire le indicazione che fornisce la macchina”.

Il primo noleggio La piastra vibrante Weber CR 6 CCD 2.0 ha fatto il proprio esordio a noleggio presso l’impresa Eredi di Pagnoncelli Giovanna di Cerro di Bottanuco (Bg), che si occupa di creazione e manutenzione del verde, di piccoli lavori forestali e di lavorazioni agricole conto di terzi. Questo il commento del titolare Gian Battista Pagnoncelli: “occupandoci a 360°

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Attrezzature > Simex

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on un fatturato in aumento (+17%) rispetto al 2017 Simex, attiva dal 1991, è oggi fra i più importanti produttori di attrezzature per macchine operatrici impiegate nel settore delle manutenzioni stradali, dello scavo di sottoservizi, delle cave e del riciclaggio. Simex offre una vasta gamma di soluzioni per un ampio spettro applicativo grazie a 19 linee di prodotto che si articolano in ben 74 modelli. Grazie ad un organico di più di cento addetti, molti dei quali specializzati, Simex esporta in oltre ottanta paesi ed è detentrice di diversi brevetti, tutti frutto di un costante sforzo per l’innovazione che caratterizza l’azienda fin dalla sua fondazione. La capacità di individuare soluzioni per risolvere le più svariate problematiche applicative è del re-

Simex protagonista dell’innovazione A Intermat Simex presenterà nuovi prodotti, dimostrando ancora una volta di saper fornire risposte concrete alle esigenze degli utilizzatori di tutto il mondo di Miriam Spada

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Attrezzature > Simex

Benna vagliatrice Simex VSE 30

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Benna vagliatrice Simex VSE 10

sto il punto di forza di Simex, che da sempre produce attrezzature in grado di assicurare produttività e redditività agli utilizzatori. La forza della ricerca e sviluppo Il successo delle attrezzature Simex su scala mondale si deve anche ad un dipartimento ricerca e sviluppo composto da professionisti di grande esperienza, capaci di coniugare il rigoroso processo di verifica e sperimentazione dei nuovi prodotti, con una notevole flessibilità di ricerca di soluzioni d’avanguardia per dare risposte efficaci alle esigenze dei vari mercati. Questo è possibile grazie alla grande capacità di ascolto dell’azienda nei confronti dei propri clienti, così come ad a un processo produttivo improntato alla qualità senza compromessi.

Attrezzature innovative ed efficaci Simex è nata producendo fresatrici stradali accoppiabili alle macchine compatte e alcune tipologie di macchine dotate di braccio (con una gamma di 12 modelli, oggi Simex è il primo produttore mondiale di questa particolare tipologia di attrezzature). Successivamente l’azienda ha messo a punto escavatrici a ruota e a catena, per poi passare alla realizzazione di teste fresanti (le prime al mondo ad essere dotate di motore idraulico coassiale). La gamma si è quindi arricchita di compattatori a ruota vibranti e stendi asfalto, completando così il ventaglio di attrezzature per le applicazioni in ambito stradale. A queste sono poi seguite le benne frantuma-

trici e quindi le benne vagliatrici, entrambe caratterizzate da una nuova concezione che ha consentito una maggiore produttività, anche in condizioni definite “difficili” dagli altri produttori. E’ del resto quanto avvenuto proprio con il lancio della linea delle benne vagliatrici Simex VSE (oggi composta da quattro modelli), che ha creato un nuovo riferimento per questo genere di attrezzature, in quanto permette di operare con diverse tipologie di materiali e di variarne la pezzatura senza necessità di complicate e lunghe operazioni che richiedono interventi di tipo meccanico. Ciò è possibile in virtù di un meccanismo brevettato, grazie al quale le benne vagliatrici Simex VSE allontanano e avvicinano i tamburi vaglianti con un sistema

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Attrezzature > Simex

di azionamento idraulico, permettendo così di variare la pezzatura del materiale in pochi secondi. Il sistema brevettato della benna vagliatrice Simex, consente inoltre la facile sostituzione degli elementi vaglianti, rendendo così l’attrezzatura adattabile a diverse tipologie applicative. Con oltre 50.000 attrezzature prodotte che operano nei cinque Continenti e nelle condizioni di lavoro più gravose ed estreme, Simex ha costruito una solida reputazione di produttore affidabile, che permette agli utilizzatori di ottenere livelli di produttività e redditività altrimenti non raggiungibili.

Primi anche per la fibra ottica La minitrincea è ormai stata unanimemente individuata come la migliore soluzione per la realizzazione di reti in fibra ottica, oggi in forte sviluppo, specie in Eu-

Simex RW

ropa. Questa tipologia di scavo garantisce infatti costi e tempi di lavoro ridotti rispetto alla trincea tradizionale, ma soprattutto un minor impatto ambientale, specie in ambito urbano. Grazie alle escavatrici a ruota della linea RW, Simex offre le attrezzature più efficaci oggi disponibili sul mercato per lo scavo delle minitrincee. Le escavatrici a ruota RW garantiscono

Simex RW 500

infatti interventi in tempi brevi, senza produrre grandi quantità di materiali di risulta, e assicurando scavi netti e precisi che richiedono interventi minimi di ripristino anche per il tappeto di usura. La gamma Simex oggi offre escavatrici a ruota della linee RW e T in grado di realizzare minitrincee da 25 a 250 mm con una profondità da 200 a 800. L’azienda ha anche realizzato attrezzature mirate a dare risposta alle richieste specifiche provenienti da diversi paesi nei quali si deve affrontare l’ampliamento delle reti in fibra ottica. Nel mese di ottobre Simex ha ad esempio organizzato un incontro con dimostrazioni sul campo per un gruppo di importanti aziende tedesche che operano nel settore delle reti in fibra ottica. Durante la tavola rotonda sono stati scambiati pareri ed opinioni fra i partecipanti che hanno messo a fuoco le peculiarità e le pro-

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preview blematiche che dovranno essere affrontate e risolte in Germania. L’iniziativa ha ulteriormente confermato il successo internazionale delle soluzioni offerte da Simex per la realizzazione di reti in fibra ottica. Intermat sarà anche un’occasione per presentare nuovi modelli di escavatrici a ruota e di altre attrezzature che possono essere impiegate nello scavo di minitrincee.

Intermat 2018: l’innovazione continua Simex continua ad innovare e ampliare la gamma dei propri prodotti ed Intermat sarà un’ulteriore occasione per dimostrarlo. Le novità che saranno presentate all’appuntamento fieristico francese proveranno, ancora una volta, come Simex sia in grado di rispondere con prontezza alle più diverse esigenze di mercato.◀

INFO Simex è leader mondiale nella produzione di attrezzature per macchine movimento terra: compattazione, frantumazione, scarifica e molto altro, su cui vanta numerosi brevetti. È presente in 81 paesi nel mondo.

a Intermat stand

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Al lavoro > Indeco

New York State of Mind La nuova ISS 45/90 Indeco è al lavoro a New York e sta procedendo al sezionamento della vecchia struttura del Kosciuszko Bridge di Manuela Cortesi

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na cesoia Indeco ISS 45/90 sta procedendo al sezionamento della vecchia struttura del Kosciuszko Bridge, nell’ambito di uno dei progetti più importanti in corso di realizzazione nella città di New York.

Aperto nel 1939, il Kosciuszko Bridge attraversava il fiume Newtown, connettendo Brooklyn (presso Green Point) a Queens (in corrispondenza di Maspeth). Il ponte, lungo 1.835 metri, è stato chiuso al traffico lo scorso aprile per essere demolito. Nonostante

fossero stati eseguiti interventi di ripristino nel 1973 e nuovamente a cavallo tra il 1996 e il 1997, la struttura è stata costantemente monitorata fin dai primi anni 2000. Per questo, il Dipartimento dei trasporti e delle infrastrutture dello Stato di New York (NYS-DOT) nel 2009 ha varato un piano per la costruzione di due nuovi ponti strallati che, pur mantenendo il nome di quello costruito nel 1939, lo sostituiranno, permettendo così di migliorare notevolmente la viabilità di quell’area della metropoli.

Una demolizione complessa La costruzione del primo ponte strallato se l’è aggiudicata un’associazione temporanea di impre-

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Al lavoro > Indeco se composta da Skanska, Kiewit e ECCO-III Enterprises, che ha concluso i lavori nell’aprile 2017. All’ATI è però stata assegnata anche la demolizione del vecchio ponte, cominciata lo scorso 24 luglio quando la campata centrale che attraversava il fiume Newtown (lunga 91,5 metri, larga 27,12 metri e con un peso di 2.268 tonnellate) è stata prima separata dal resto della struttura e, dopo essere stata calata per 38 metri grazie all’impiego di un sistema di martinetti idraulici, è stata appoggiata su delle chiatte che l’hanno portata in un centro di riciclaggio, dove è stata sezionata. Rimaneva tuttavia il problema di come demolire

le due rampe dal lato Queens e dal lato Brooklyn che di fatto costituivano la parte più consistente dell’intero ponte (sommate erano lunghe oltre 1.700 metri). Si trattava infatti di 21 campate con luce compresa tra 36 e 70 metri che appoggiavano su pile in cemento armato per un totale di 31.500 tonnellate di acciaio e oltre 68.000 metri cubi di cemento armato. Dopo un’attenta analisi dei disegni originali, risultava evidente che il metodo più efficiente per

procedere alla demolizione della strutture era quello di sezionarla in punti determinati e di farla “appoggiare” con l’esplosivo, in un’unica volata per tutte le 21 campate su un letto di terra che ne avrebbe attutito l’impatto. Così facendo, la struttura sarebbe stata poi demolita al suolo con sistemi meccanici (cesoie per le strutture in acciaio e martello idraulico per le pile in cemento armato). La demolizione del Kosciuszko Bridge è stata subappaltata

dall’ATI a Breeze, una delle più importanti imprese specializzate in questo genere di interventi nella città di New York, che ha già realizzato importanti e complesse demolizioni, quali quelle del vecchio stadio Shea e dell’Hotel Dorset che ha permesso l’espansione del Museo di Arte Moderna (MOMA). Viste le dimensioni della struttura e i tempi assegnati per completare la demolizione (entro la fine dell’anno), Breeze ha deciso di ridurre al minimo l’utilizzo della fiamma ossiacetilenica favorendo invece l’utilizzo di cesoie idrauliche montate su escavatore. Per questo motivo Breeze ha aggiunto alla propria flotta di macchine e attrezzature la nuova cesoia Indeco ISS 45/90, acquistandola dal concessionario Alessi Equipment. La demolizione è iniziata dalla pri-

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ma campata dalla rampa del lato Queens, questa è stata infatti interamente demolita con la cesoia, senza cioè portarla a terra con l’esplosivo, sia perché non si poteva bloccare l’unico accesso all’ultima uscita in direzione Brooklyn, sia perché l’utilizzo dell’esplosivo avrebbe potuto indurre stress alle successive campate, che erano già state preparate con tagli e sezionamenti per la volata.

Una cesoia di grande potenza Il numero degli elementi strutturali del ponte e le loro dimensioni richiedevano una cesoia di grande potenza e robustezza. Le ali di alcune travi IPE avevano uno spessore di due pollici (oltre 5 cm) mentre i correnti superiori misuravano 34 cm in altezza, 54 cm in larghezza ed erano realizzati con elementi di acciaio di 32, 19, 16 e 13 millimetri. Breeze, da tempo cliente Indeco (l’impresa dispone di 22 martelli, 2 cesoie e 2 multi grabs) ha dunque deciso di acquistare la ISS 45/90 non per mera lealtà al marchio, ma perché la cesoia è la migliore della sua categoria di peso (9700 kg) in termini di forza di taglio (2.500 tonnellate), massima forza in punta (275 tonnellate) e massima apertura (1.100 millimetri). La ISS 45/90 è interamente realizzata in Hardox e, disponendo di un cilindro che può gestire pressioni fino a 700 bar, ha quindi la robustezza strutturale e la potenza per affrontare qualsiasi tipo di intervento. La cesoia è inoltre dotata di una doppia

guida che mantiene le ganasce sempre perfettamente allineate prevenendo le flessioni su tutto il movimento di taglio. La doppia valvola di rigenerazione rende più rapido il movimento della ganascia, (velocizzando l’apertura e la chiusura e quindi migliorando la produttività), mentre il doppio sistema di incisione nella punta superiore e inferiore consente una più efficace progressione del taglio. Come tutte le altre cesoie Indeco, la ISS 45/90 può inoltre vantare un rapporto peso/potenza molto favorevole, che migliora l’efficienza dell’attrezzatura. Breeze ha accoppiato l’attrezzatura ad un escavatore Komatsu PC800 attraverso una sella speciale che ha permesso di assicuralo al monoblocco. In certi momenti il taglio delle varie strutture si è dimostrato difficile proprio

per le loro dimensioni: come noto, quando si sezionano le travi IPE la cesoia di fatto prima piega anima e ali, raddoppiando così (e a volte triplicando) lo spessore che deve essere tagliato. Nonostante le dimensioni delle varie membrature e l’enorme quantità di acciaio che deve essere sezionato, la ISS 45/90 ha fornito ottime prestazioni.◀

INFO Indeco, azienda italiana produttrice di martelli demolitori idraulici, nasce nel 1976 e fin dalla sua costituzione si propone di rispondere con tempestività alle esigenze dei mercati puntando sulla capillarità della rete di vendita e di assistenza post vendita, e sulla capacità dell’ufficio progettazione e sviluppo. In breve tempo diventa un marchio leader a livello mondiale nel settore della demolizione.

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CB ha lanciato l’escavatore cingolato JZ141, nuovo modello di escavatore cingolato a ingombro ridotto conforme Stage IV/Tier 4 Final con notevole risparmio sui consumi di carburante. Il nuovo escavatore cingolato JZ141 con rotazione posteriore a ingombro ridotto è una macchi-

na da 15 tonnellate conforme alle normative antinquinamento Stage IV/Tier 4 Final senza bisogno di filtro antiparticolato (DPF) o di un additivo per le emissioni di scarico (AdBlue). Il nuovo escavatore cingolato JCB JZ141 combina le prestazioni del precedente modello con la comprovata ed efficiente motorizza-

JCB JZ141 a ingombro di rotazione ridotto JCB ha lanciato l’escavatore cingolato JZ141, nuovo modello di escavatore cingolato a ingombro ridotto conforme Stage IV/Tier 4 Final con notevole risparmio sui consumi di carburante di Porfirio Ferrari

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zione JCB EcoMAX da 55kW. Le principali caratteristiche del nuovo escavatore JCB JZ141 sono: ▶ no AdBlue o filtro antiparticolato DPF; ▶ installazione del motore più semplice; ▶ risparmio del 20% sui consumi di carburante rispetto al modello precedente; ▶ ridotti livelli di rumore in cabina;

▶ rotazione posteriore a ingombro ridotto; ▶ sistema telematico JCB LiveLink migliorato. Costruito sull’onda del successo del precedente modello JZ140, il nuovo escavatore cingolato JZ141 a ingombro di rotazione posteriore ridotto utilizza pompe idrauliche più capienti da 130 l/m, per mantenere il flusso massimo complessivo della pompa,

consentendo al contempo di ridurre la velocità del motore da 2.050 a soli 1.800 giri/min. Ciò si traduce in livelli di rumorosità ridotti a soli 70 dB e un miglioramento del consumo di carburante fino al 20% in meno. La rotazione posteriore è del 29% inferiore a quella di una macchina di peso simile, risultato ottenuto grazie al nuovo contrappeso della macchina. Questa caratteristica rende il mo-

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to, maggiore potenza di scavo e un più ampio ventaglio di possibilità applicative. Anche l’accesso alle varie parti della macchina per la manutenzione è migliorato, grazie al riposizionamento del distributore idraulico principale. Le ridotte dimensioni del telaio non compromettono il comfort dell’operatore: l’escavatore JZ141 ha la stessa struttura della cabina “full-size” della gamma JS con protezione TOPS di serie, e protezione ROPS e FOPS come dotazione opzionale. La cabina offre un’eccezionale visibilità a 360 gradi, con telecamere posteriori che assicurano una perfetta visibilità degli ostacoli sul retro dell’escavatore. Gli operatori possono beneficiare di un moderno sedile ammor-

tizzato con supporto e regolazioni migliorate. Come dotazione opzionale è possibile montare il sedile riscaldato con sospensioni pneumatiche. La cabina “full-size” è dotata di serie di un monitor a colori da 7”. Questo schermo, facile e intuitivo da utilizzare, può essere comodamente configurato dall’operatore per fornire le informazioni desiderate e controllare le funzioni della macchina. Come per tutti gli escavatori JCB, anche l’escavatore JZ141 è dotato di serie del collaudato sistema idraulico di sicurezza 2GO, che richiede all’operatore di effettuare due comandi prima che si attivino le leve idrauliche. Il sistema impedisce così movimenti accidentali o imprevisti della sovra-

dello JZ141 una macchina ideale per le operazioni in cantieri in aree urbane ristrette, riducendo il rischio di danni alla parte posteriore della macchina e preservandone l’integrità. Un contrappeso più pesante e il nuovo posizionamento del motore hanno permesso inoltre di abbassare il baricentro, realizzando così una macchina dotata di eccellente stabilità. Ciò garantisce migliore capacità di sollevamen-

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Focus macchina > JCB JZ141

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JCB

JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diversI modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

struttura quando l’operatore non è sul sedile. Il sistema telematico JCB LiveLink fornisce informazioni dettagliate sul funzionamento della macchina e molto altro. Tali informazioni includono i dati completi sul consumo di carburante, anche in diverse modalità di funzionamento, ed è un prezioso strumento di assistenza per ridurre i consumi e i costi di eser-

cizio delle flotte. Il sistema di limitazione geografica in tempo reale, inoltre, offre un ulteriore vantaggio per i clienti e può essere ottimizzato per impedire l’uso non autorizzato dell’escavatore. Già disponibile per il mercato italiano, l’escavatore cingolato a ingombro ridotto JCB JZ141 può essere configurato con braccio standard o con una versione HD

“heavy-duty” per applicazioni di scavo più impegnative.◀

INFO JCB S.p.A. Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) - Italia Tel: 02 488661 jcb.italia@jcb.com www.jcb.com

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Focus macchina > Kubota U36-4

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opo anni di ottimo e fedele servizio, l’U35-3α 3 lascia il posto alla nuova generazione di mini urbani di 3,5 t. Il nuovo Kubota U36-4 conserva tutte le caratteristiche che hanno fatto il successo del modello precedente, come il deceleratore automatico dei giri motore, il sistema antifurto, il sistema di Controllo Intelligente, e offre inoltre nuovi vantaggi.

U36-4: urban solution Grazie alla nuova cabina, più confortevole, l’escavatore compatto U36-4 da 3,5 tonnellate consente di affrontare ogni sfida urbana di Porfirio Ferrari

Pannello digitale frontale Sulla scia dell’eccellente sistema di controllo intelligente Kubota, il nuovo pannello digitale mette la comodità a portata di mano dell’operatore. Caratterizzato da un funzionamento a pulsanti più semplice, il pannello digitale di facile utilizzo per l’utente è collocato nell’angolo a destra di fronte all’operatore. Il display più largo, posizionato di fronte all’operatore, migliora notevolmente la visibilità

Motore a iniezione diretta originale Kubota L’U36-4 è alimentato dall’incredibile motore a iniezione diretta Kubota da 24,2 cv. Progettato con la capacità di massimizzare le prestazioni di scavo e sollevamento, è inoltre in grado di ridurre la rumorosità, le vibrazioni e il consumo di carburante

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Minima sporgenza della parte posteriore Grazie alla sporgenza minima della parte posteriore (oltre la larghezza del cingolo), l’operatore può lavorare con la macchina in spazi limitati in completa sicurezza

Ingresso più ampio La cabina più grande dell’U36-4 offre una porta più larga e un maggiore spazio per i piedi, questo facilita la salita e la discesa dall’escavatore

Ampio angolo di attacco È possibile passare su rampe e ostacoli con sicurezza grazie alla escursione della lama. L’angolo di attacco è di ben 32 gradi

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Focus macchina > Kubota U36-4

▶ Nuova cabina più spaziosa ▶ Aria condizionata (in opt.) ▶ Nuovo lussuoso sedile con sospensione ▶ Nuovo pannello strumenti digitale ergonomicamente posizionato difronte all’operatore ▶ Circuiti ausiliari 1 (Std) e 2 (in opt.) ▶ Circuiti ausiliari con controlli proporzionali e regolabili dal flusso dal posto di guida

▶ Riduzione automatica della velocità di traslazione ▶ Ampie aperture che offrono un facile accesso per la manutenzione Il Kubota U36-4 è un mini escavatore urbano potente e versatile con delle dimensioni compatte ideale per una vasta gamma di applicazioni.◀

INFO Kubota Europe S.A.S. 19 à 25, rue Jules Vercruysse Zone Industrielle - B.P. 50088 95101 Argenteuil Cedex France Tél: (33) 01 34 26 34 34

Auto Shift (cambio automatico di velocità) l sistema auto-shift, permette il cambio automatico dalla velocità, a seconda dello sforzo di trazione e della resistenza del terreno. Questo consente operazioni più fluide e sicure durante la spinta con la lama e durante la sterzata

Controllo proporzionale e regolabile del flusso del circuito ausiliario (AUX1/2)* È comodamente possibile impostare fino a cinque diverse portate d’olio per degli accessori specifici via il nuovo pannello di controllo digitale. Non sono necessari né attrezzi né regolazioni manuali.Inoltre, grazie alla portata massima del circuito dell’olio AUX1 di 60 l/min., il numero di accessori con cui è possibile lavorare non è mai stato così alto. *AUX2 opzionale (20,9 l/min.)

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