Commercio Italia n.1 | Gennaio - Febbraio 2019

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Anno XXXIII n.1 | Gennaio-Febbraio 2019

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talia

Anno XXXIII n. 1 | gennaio-febbraio 2019 Direttore responsabile Emanuele Giovannini emanuele.giovannini@scimedia.it Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Noemi Aime, Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 40,00 - Estero: € 75,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Tel. +39 0542 22601 - E-mail: advertising@scimedia.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta di SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

Sommario Editoriale di Manuela Cortesi

p. 4

News > Le brevi a cura della redazione

p. 6

Speciale stradale > Mecalac Mecalac si fa... strada di Umberto Piagnoni p. 18

Logistica > ESSE Quei valori che durano di Umberto Piagnoni

p. 54

Demolizione > Indeco Indeco in ferrovia di Sandro Tozzi

p. 56

Cabine > Lochmann Cabine, Siac e KML Professionisti in cabine di Miriam Spada p. 22 Materiali > SSAB I segreti dell’acciaio di Manuela Cortesi

p. 24

Speciale stradale > Topcon Una strada eccezionale di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 30

Componenti > Meritor Dagli USA con furore di Miriam Spada p. 60 Soluzioni per il cantiere > Doosan Portable Power L’alleata in cantiere di Sandro Tozzi p. 62

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/AUT.0022 Registrazione Aut. Tribunale di Ravenna n. 830 del 06/04/1987

Soluzioni per il cantiere > Atlas Copco Soluzioni sostenibili di Miriam Spada p. 36 Logistica > Goldhofer Suspence Goldhofer di Sandro Tozzi

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Visto in fiera > Mercedes-Benz Stelle dal futuro di Porfirio Ferrari

p. 42

p. 46

Motori > MAN Engines MAN Engines in cantiere di Manuela Cortesi p. 66 Componenti > MTA Parola d’ordine: customizzabile di Manuela Cortesi p. 72 Componenti > Dana Si trasmette elettrico di Manuela Cortesi

p. 76


L’evoluzione idropneumatica

Stabilus è specializzato nella costruzione di ammortizzatori idraulici e molle a gas, di cui è leader mondiale con una produzione annuale di 100 milioni di unità. Le applicazioni principali sono: • industria • mobile • automobile.

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OMMERCIO

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Editoriale

Alla fiera dell’Est di Manuela Cortesi

N

on si sa più dove

Eppure non deve essere per

fici (oltre un milione di metri cu-

guardare ormai.

forza così. Cambiare si può. Si

bi tra Varsavia, Cracovia e altri

Viene davvero da

è appena conclusa (15 febbra-

centri urbani) e strutture alber-

chiedersi quanto

io) Budma, la Fiera internazio-

ghiere, che interessano soprat-

si possa continuare a rimane-

nale dell’Architettura e del set-

tutto grandi catene internazionali

re esposti alla piazza europea

tore costruzioni di Poznan. Non

– queste ultime in località pretta-

del pubblico ludibrio, mentre

è una fiera prettamente del set-

mente turistiche, come Varsavia

la nostra fantapolitica bloc-

tore, strizza l’occhio all’archi-

e Danzica, ma anche Sopot e Za-

ca ogni barlume di speranza

tettura e riguarda più l’edilizia

kopane. Insomma una politica di

di uscirne – si chiami TAV, o

residenziale e i settori limitro-

crescita concreta e lungimiran-

tunnel del Brennero o qualun-

fi, ma non dimentichiamo che

te che, a braccetto con il mon-

que opera di buona volontà

quest’anno – come ci ha ricor-

do imprenditoriale, sta riuscen-

che dia davvero lavoro e ab-

dato il report di UNACEA – pro-

do a realizzare un incremento in

bia un realistico indotto eco-

prio l’edilizia residenziale si è ri-

un settore cruciale come quello

nomico. E mentre la fiaba del

velata il «principale driver per

delle costruzioni con chiari rifles-

reddito di cittadinanza si con-

il comparto macchine con una

si su tutta l’economia.

cretizza in un’amena tesserina,

crescita degli investimenti pari

la Commissione europea ci re-

a 2,6% nel 2018». Budma diven-

gala una straordinaria classi-

ta una buona scusa per vedere

fica di previsione del Pil 2019

cosa accade in un paese, la Po-

FONTI

dove siamo nientepopodimeno

lonia, dove la prospettiva di cre-

che ultimi, neanche questa vol-

scita del Pil fa sognare: +3,5%.

ta la soddisfazione di primeg-

Sono state 24 le aziende italia-

giare tra i PIIGS: misero dav-

ne che hanno partecipato, e so-

vero l’italico +0,2%, a un passo

no tornate, a quanto pare, en-

https://www.ilsole24ore.com/art/ mondo/2019-02-07/ue-vede-nero-sull-italia-crescita-quasi-nulla-2019-02percento-stime-tagliate-un-punto-3-mesi-094921_PRV. shtml?uuid=AFscfzJ

dalla recessione. Anche i più

tusiaste.

ottimisti sono d’accordo che saremo sotto l’1%, compreso

Ma cosa accade in Polonia? In-

il governo, l’Ocse, Bankitalia e

tanto la crescita c’è perché, ba-

Kathrin Muehlbronne di Moo-

nalmente, la politica invoglia ad

dy’s, lead analyst dell’agenzia

investire: nel 2018 sono stati ol-

di rating per il nostro Paese,

tre 60mila progetti di costruzio-

che ha affermato recentemen-

ne autorizzati, con un aumento

te che «quest’anno il Pil sarà

dei permessi rispetto al 2017 del

sicuramente sotto l’1%».

10%. Ma per costruire cosa? Uf-

4  CI > n. 1 - gennaio-febbraio 2019

Quando sarà il nostro turno?◀

https://tg24.sky.it/economia/2019/02/14/stime-crescita-italia2019-moodys.html http://www.unacea.org/it/notizie/8italiano/notizie/295-cresce-il-mercato-nel-2019 https://www.serramentinews. it/2019/02/18/caseitaly-al-budmaconferma-in-polonia-spazio-impreseitaliane-del-settore/


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Anno XXIX n.1 Gennaio-Febbraio 2017

Case I nuovi mini escavatori serie C Simex RW 500 a Perugia Leggi e mercati Analisi e uno sguardo alla finanziaria n.1 | Gennaio-Febbraio 2017 w

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Anno XIII n.1 Gennaio-Marzo 2017

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CTE Scopriamo la CTE B-LIFT 17E Fiere SaMoTer, Conexpo - Con/Agg e OMC Radiocomandi Al servizio del sollevamento

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Anno XXXI n.1 Gennaio-Febbraio 2017

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n.1 | Gennaio-Marzo 2017

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Anno XII n.1 Gennaio-Marzo 2017

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Massenza Drilling Rigs ha deciso di inaugurare questo 2017 appena cominciato con la riprogettazione del modello MI4 su cingolo

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News > Le brevi

THE INNOVATION ALLIANCE

Il grande progetto di filiera torna a Fiera Milano nel 2021 Dopo gli importanti risultati registrati al suo debutto nel 2018 150.110 presenze di operatori dei diversi comparti dell’industria manifatturiera, per il 27% esteri - The Innovation Alliance annuncia le date della prossima edizione, a Fiera Milano da martedì 4 maggio a venerdì 7 maggio 2021, confermando la logica di filiera e lo svolgimento in contemporanea di cinque manifestazioni dedicate alla meccanica strumentale: ▶▶ PLAST, la manifestazione di riferimento per l’industria delle materie plastiche e della gomma ▶▶ IPACK-IMA, fiera leader per il processing e il packaging food e non food ▶▶ MEAT-TECH, fiera specializzata nel processing e packaging per l’industria delle carni ▶▶ Print4All, format dedicato al mondo della stampa commerciale e industriale ▶▶ INTRALOGISTICA ITALIA, la sola manifestazione sul territorio nazionale dedicata a soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking. I numeri cui si punta per la prossima edizione si confermano importanti: 5 fiere su 17 padiglioni, praticamente quasi l’intera superficie del quartiere di Rho, per proporre una sorta di ideale linea

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industriale. Una formula pensata a vantaggio del visitatore professionale, che avrà modo di valutare nello stesso momento tecnologie applicabili in diversi contesti, sviluppando competenze di insieme e traendo vantaggio da contaminazioni virtuose. «La logica di sistema da cui nasce The Innovation Alliance si è dimostrata una chiave vincente, che può diventare d’ispirazione anche per altri appuntamenti. Agire in sinergia aumenta infatti l’attrattività internazionale e favorisce la competitività nel mercato globale», dichiara Fabrizio Curci, Amministratore Delegato di Fiera Milano. «Inoltre Fiera Milano, i cui spazi e servizi ben si prestano a un format di simili dimensioni, e Milano, sempre più percepita come dinamica metropoli europea,

potranno essere l’ulteriore tratto distintivo di un evento che in Europa, per le sue caratteristiche, è unico». Una proposta che raccoglierà il meglio delle macchine destinate all’industria manifatturiera, applicazioni differenti che vanno dalla lavorazione della gomma e della plastica alle tecnologie di processo alimentare, dal packaging per i comparti food e non food alla personalizzazione grafica, fino allo stoccaggio e alla movimentazione del prodotto finito. Macchine che gestiscono fasi diverse del processo produttivo industriale accomunate da un altissimo livello di innovazione e grandi investimenti in ricerca e sviluppo, soprattutto alla luce dei grandi cambiamenti che stanno investendo ogni comparto.


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Smart manufacturing, automazione avanzata, robotica, intelligenza artificiale, industry 4.0 stanno letteralmente stravolgendo il mondo industriale, imponendo non solo l’innovazione di sistemi e processi, ma anche una formazione specifica necessaria per valorizzare e rafforzare le competenze del capitale umano all’interno del nuovo scenario. In questo contesto di grande cambiamento, fare sistema tra settori vicini e spesso chiamati

a interagire da logiche commerciali diventa un valore aggiunto. è questo l’obiettivo strategico condiviso che ha portato tutti i partner coinvolti – Fiera Milano, Deutsche Messe e le associazioni ACIMGA (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini), AMAPLAST (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma), UCIMA (Unione Costruttori Italiani Mac-

chine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) e ARGI (Associazione Fornitori Industria Grafica) - a rinnovare la collaborazione per riproporre un evento dalla grande attrattività internazionale, in grado di accogliere e valorizzare la capacità progettuale e produttiva di un made in Italy apprezzato a livello globale (la media dell’export è pari a circa l’80%) ma anche di dare spazio al meglio della produzione mondiale a servizio dell’industria manifatturiera.

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News > Le brevi

IVECO

IVECO vince il premio “Most Pro-Active Use of LNG in Transportation” in occasione dello Small-Scale LNG Summit

IVECO ha preso parte al 2° Small-Scale LNG Summit, che si è tenuto a Milano il 12 febbraio 2019. L’evento ha riunito i professionisti dell’LNG specializzati in progetti su piccola scala. In questa occasione alcuni esperti del settore sono stati invitati a discutere sulla necessità di un approccio su misura per garantire l’efficacia delle pratiche legate all’LNG, soprattutto nelle operazioni su scala ridotta. Anche IVECO ha ricevuto l’invito a intervenire, partecipando alla discussione sul tema “Il trasporto del futuro. L’LNG come carburante”. Marco Liccardo, IVECO Medium & Heavy Trucks Global Product Line, ha condiviso il palco con i rappresentanti dell’Energy Delta Institute, del Consorzio Italiano Biogas, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna/MedCruise, del Ministero del Mare portoghese e della Commissione Europea. Ha illustrato la visione di IVECO relativamente al trasporto sostenibile, secondo

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la quale il gas naturale rappresenta una soluzione matura, soprattutto nel trasporto merci e nelle missioni a lungo raggio – un’opinione sostenuta dalle istituzioni e dai governi europei mediante la definizione di precise azioni politiche e l’assegnazione di sovvenzioni mirate a promuovere l’impiego di questo carburante alternativo e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie.


Durante lo Small-Scale LNG Summit, l’impegno di IVECO è stato riconosciuto dal premio Most Pro- Active use of LNG in Transportation, conferito al brand per la continua offerta di soluzioni dedicate al trasporto sostenibile e all’azzeramento delle emissioni, nonché per la produzione e l’ottimizzazione costante dei suoi veicoli a LNG. Gli Small-Scale LNG Summit Awards riconoscono i più grandi successi ottenuti nell’industria dell’LNG e vengono conferiti ad aziende e singoli individui che hanno avuto un’influenza positiva sul settore, in qualunque fase della catena del valore. Marco Liccardo, IVECO Medium & Heavy Trucks Global Product Line, ha commentato: «Questo

premio testimonia il nostro impegno nel campo del gas naturale e riconosce le soluzioni rivoluzionarie che abbiamo sviluppato nel corso degli anni, aprendo la strada per il trasporto sostenibile. Attualmente, il mercato sta cambiando in favore delle trazioni alternative e in particolare dell’LNG, specialmente nel trasporto pesante. La crescita nella domanda ha subito una rapida accelerazione e le previsioni parlano di un trend ancora in espansione. IVECO è da sempre pioniere nel campo delle tecnologie a gas naturale e intende mantenere la propria leadership tecnologica continuando a investire nello sviluppo di soluzioni a gas naturale, dominando il mercato anche nei prossimi anni.»

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News > Le brevi

TOTAL

Total Italia e AS24 insieme a supporto dei professionisti del trasporto e dell’ambiente Distinte, ma unite, Total Italia e AS24 hanno presenziato congiuntamente a Transpotec Logitec 2019 per condividere l’impegno comune nel settore del trasporto con veicolo pesante e verso l’ambiente, attraverso l’offerta di prodotti e servizi che rispondono all’esigenza di ridurre le emissioni inquinanti del viaggio, consentendo allo stesso tempo una riduzione dei costi sia di esercizio che di manutenzione. AS24, parte del gruppo Total, è la prima rete europea di distribuzione di carburante per i professionisti del trasporto, con 850 stazioni di servizio AS24 e 12.000 stazioni partner in 28 Paesi europei. A ciò si aggiunge una vasta gamma di servizi pensati per semplificare l’attività delle ditte di trasporto e la mobilità dei loro collaboratori, tra cui la carta carburante AS24,

10  CI > n. 1 - gennaio-febbraio 2019

che permette di rifornirsi in autonomia e sicurezza H 24 e 7 giorni su 7 con un risparmio sul costo del carburante e sui tempi di rifornimento. La carta consente il rifornimento di gasolio, AdBlue, GNC e ora anche di GNL (Gas Naturale Liquefatto), un carburante “green” che ha il vantaggio di: limitare le emissioni inqui-

nanti, ridurre i costi in termini di prezzo carburante, accedere ad agevolazioni fiscali e dimezzare il rumore del motore; una soluzione a basso impatto ambientale, quindi, che comporta inoltre per il trasportatore il beneficio di un risparmio economico. GNL del quale, inoltre, Total è il secondo produttore a livello mondiale confermandosi, così come dice il suo claim, “commited to better energy”. Con lo stesso orientamento ecocompatibile, in cui ecologia è sinonimo di economia, Total Italia ha proposto a Transpotec la gamma di lubrificanti Fuel Economy, che migliorano le performance dei motori e, al contempo, riducono nettamente i consumi di carburante. Tra questi, TOTAL RUBIA TIR, formulato con oli base di elevata qualità e additivi di recente tecnologia. L’uso dell’olio mo-


tore TOTAL FE (RUBIA TIR 8900 FE 10W-30) può ridurre il consumo di carburante fino all’1,8%; e fino al 3% nel caso di uso combinato dei prodotti TOTAL FE. All’interno delle proposte RUBIA, ritroviamo anche Total Rubia EV Fluid, fluido dedicato ai veicoli elettrici ed ibridi specifico per veicoli industriali e commerciali, oltre che per bus elettrici. La gamma di fluidi innovativi per veicoli elettrici ed ibridi TOTAL EV (che comprende anche Total Quartz EV Fluid per i veicoli leggeri) si inserisce nella Strategia Climatica di Total e dell’ambizione del Gruppo di fornire ai propri clienti prodotti che determinano

sempre più ridotte emissioni di CO₂ e posiziona Total tra i player di riferimento nel settore della mobilità elettrica. Frutto di un importante lavoro dei team R&S del Gruppo, i prodotti Total EV sono stati sviluppati specificatamente per consentire il raffreddamento e la lubrificazione ottimale dei vari componenti, tenendo in considerazione gli elementi indispensabili per ogni applicazione elettrica o ibrida. E per una maggior sicurezza e una migliore pianificazione del viaggio, Total ha presentato ANAC, il sistema diagnostico per eccellenza. Le analisi ANAC sono delle vere e proprie “anali-

si del sangue” dei veicoli e degli impianti industriali. Forti dell’esperienza e della competenza dei laboratori Total, le analisi ANAC, esaminando i lubrificanti, permettono infatti di capire lo stato di salute di un veicolo, intervenendo sui componenti che richiedono una manutenzione prima che avvenga una rottura, agendo quindi in modo mirato e preventivo; consentono così di ridurre i costi operativi e le giornate di lavoro perse per il fermo di un veicolo e di pianificare la manutenzione nel momento appropriato, permettendo di allungare la vita utile dei veicoli e migliorarne le performance.

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News > Le brevi

GIORNATE NAZIONALI DI SALDATURA

A Genova la principale manifestazione tecnico scientifica per il settore delle costruzioni saldate Mercoledì 13 febbraio presso la sala conferenze della Sede dell’Istituto Italiano della Saldatura, ha avuto luogo la presentazione della 10^ edizione delle Giornate Nazionali di Saldatura, che si svolgeranno il 30 e il 31 maggio a Genova. Presenti alla conferenza i rappresentanti delle associazioni di settore che partecipano alla manifestazione, i media partners e gli sponsor delle GNS 10 intervenuti per l’occasione: SMART N.d.T. Srl, SELCO Srl, RIVOIRA Srl, OLYMPUS ITALIA Srl, LINK INDUSTRIES SpA, ITW WELDING ITALY Srl, ECOMAG Srl, CGM – CIGIEMME SpA. Dopo il saluto da parte del Prof. Pietro Lonardo, Presidente dell’IIS, il Segretario Generale, Ing. Sergio Scanavino, ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che lavorano per la buona riuscita dell’evento: gli autori delle memorie, gli sponsor, per il fondamentale contributo sia in termini tecnici che di sostegno economico, tutta la struttura dell’Istituto che si impegna con professionalità e passione. «La manifestazione tecnica giunta alla 10^ edizione è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la presenza di contenuti e auto-

12  CI > n. 1 - gennaio-febbraio 2019

ri di rilievo sotto il profilo tecnico e sia sotto l’aspetto dell’immagine dell’IIS», ha sottolineato il Prof. Lonardo. «L’evento è ormai considerato per gli addetti ai lavori la principale manifestazione tecnico - scientifica del settore». Il Direttore Tecnico delle Giornate Nazionali di Saldatura, Ing. Michele Murgia, ha esposto in dettaglio il programma tecnico della manifestazione illustrando le peculiarità dei workshop e dei corsi di aggiornamento che si susseguiranno. In particolare è stata sottolineata la ricchezza dei contributi tecnici e sono state evidenziate le linee di tendenza comuni a varie presentazioni, come ad esempio il crescente interesse per le tecnologie additive, per i processi ibridi, la ricerca di nuovi materiali ad elevate prestazioni per produzione di energia Green Power, senza trascurare l’esplorazione dei limiti delle prestazioni delle più moderne tecnologie di diagnostica industriale (PAUT). Ivana Limardo che cura l’organizzazione e la logistica delle GNS10, ha esposto le novità a corredo dell’evento. Nell’ambito della manifestazione sarà allestita una mostra dal tema: “70 anni della Rivista Italiana della Saldatura: l’evoluzione tecnologica raccontata attraverso la pubblicità”. La mostra ripercorrerà, at-

traverso le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulla Rivista, non solo il progresso tecnologico di settore ma anche i cambiamenti sociali e di costume. Inoltre per l’edizione 2019 i partecipanti alla manifestazione, potranno ottenere riduzioni sulle tariffe d’ingresso presso le strutture turistiche della città e i servizi convenzionati. Cinzia Presti, che segue le attività di promozione e sponsorizzazione della manifestazione, ha presentato i vantaggi, in termini di visibilità, rivolti agli Sponsor, evidenziando il posizionamento pubblicitario delle Aziende sulle Riviste Tecniche di settore media partners dell’evento (“Tecn’è”, “l’Ammonitore”, “Deformazione”, “m&a Meccanica & Automazione” e per l’estero la rivista “Welding and Cutting”), sui social network e attraverso il supporto delle associazioni di settore che collaborano per promuovere l’evento sui loro portali.

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News > Le brevi

UNACEA

Operval aderisce a Unacea Operval srl, azienda specializzata nella produzione di mini dumper e macchine posatubi, ha aderito a Unacea. Fondata da Luigi Prando come officina per biciclette e motocicli nel 1947 ad Aosta, si dedica presto alle riparazioni di automobili e di macchine agricole e, nel 1975, acquisisce la denominazione Operval. Nel 2005 fa ingresso nella società la terza generazione con Andrea e Lorenzo Prando che avviano la produzione e commercializzazione di macchine posatubi radiocomandate e successivamente di mini dumper. «La nostra famiglia lavora da oltre mezzo secolo nel mondo del movimento terra e forti di questa esperienza abbiamo deciso

da qualche anno di concentrarci sullo sviluppo di una macchina comandabile a distanza - ha dichiarato Andrea Prando, titolare dell’azienda. Aderiamo a Unacea convinti che sia indispensabile, per una piccola azienda

produttrice che vuole competere sul mercato globale, avere alle spalle un servizio di consulenza tecnica avanzata, capace di seguire le materie di nostro interesse con autorevolezza, in Italia come all’estero».

SAMOTER DAY

SaMoTer Day: appuntamento a Verona il 26 marzo Una giornata dedicata al mondo dell’edilizia e delle macchine per costruzioni. L’occasione ideale per le aziende del settore di informarsi su dati, tendenze e opportunità del mercato in Italia e nel mondo. SaMoTer Day torna a Verona il 26 marzo presso la Sala Salieri del Centro Congressi di Verona. Innovare, presentare novità, mezzi e strumenti, accendere dibatti-

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ti sul presente per capire meglio il futuro: SaMoTer e Veronafiere investono per dare un supporto concreto alle esigenze delle aziende del comparto. La promozione di nuove forme di business accanto a quelle ormai consolidate passa anche dall’innovazione dei format e dal lancio di nuove iniziative come, appunto, il SaMoTer Day, giunto alla 5a edizione.

Il SaMoTer Outlook è l’osservatorio sul construction equipment realizzato in collaborazione con Prometeia e con il contributo informativo di Unacea. Durante il SaMoTer Day verrà presentato il report annuale sul mercato delle macchine movimento terra e l’analisi dell’andamento congiunturale e delle prospettive nel settore delle costruzioni per il prossimo biennio.


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GruPPO MOLLO

Bene il 2019, ora si guarda oltre Sabato 23 febbraio il Gruppo Mollo si è riunito ad Alba per condividere i risultati del 2018 e i progetti per i successivi 12 mesi. Conta 315 dipendenti (+49 rispetto all’anno precedente) e un numero di centri direttamente gestiti che entro fine 2019 raggiungerà le 38 unità e una presenza capillare in 6 regioni. Sono 3 le nuove filiali noleggio inaugurate nel 2018: Codogno, Livorno, Modena. Con oltre 21.000 clienti serviti, nel 2018 il fatturato del Gruppo ha registrato un trend positivo (+20,4%), trainato dalla divisione noleggio cresciuta del 25%.

La flotta noleggio, comprensiva di piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, gru edili, macchine movimento terra, autocarri, macchine e attrezzature per l’edilizia, raggiungerà entro fine 2019 le 7.900 unità. Con un’età media di 4,2 anni si conferma tra le flotte più complete, innovative e giovani in Italia. Positive le performance delle divisioni noleggio con operatore, bagni chimici, gru, acciai e vendita, quest’ultima trainata dal settore e-commerce, una sfida partita nel 2013. Importanti risultati inoltre per Mollo Formazione che eroga corsi di abilitazione

professionale (142 tipologie di corsi, conformi alla normativa vigente), con rilascio di patentini per gli operatori: nel 2018 ha infatti erogato 654 corsi formando 3.489 operatori all’uso di macchine edili, industriali ed agricole. Il piano di sviluppo del Gruppo prevede, per il 2019, l’acquisto di nuove mezzi e attrezzature da inserire nel proprio parco noleggio (nel 2019 saranno 1.400 i nuovi arrivi) e l’apertura di 4 nuovi centri nolo. Novità anche in ambito welfare, con iniziative rivolte ai 147 figli dei collaboratori interni, che beneficeranno di crediti e bonus.

HANNOVER MESSE 2019

Deutsche Messe presenterà ad HANNOVER MESSE l’Industrial Energy Efficiency Award I costi energetici influiscono oggi più che mai sulla scelta di una location operativa – sia nel caso di realtà industriali globali sia nel caso di piccole e medie imprese. L’adozione di soluzioni ad efficienza energetica nel processo produttivo non è più una scelta puramente ecologica, ma anche una questione di contenimento dei costi e quindi di importante vantaggio competitivo. In quanto ente organizzatore di HANNOVER MESSE – la più importante fiera del mondo dedicata alle tecnologie per l’industria – Deutsche Messe è particolarmente attenta al tema dell’efficienza energetica in ambito industriale. Il nuovo Industrial Energy Efficiency Award si propone pertanto di identificare – e di premiare – soluzioni energetiche efficienti per l’industria e si rivolge sia a produttori sia a utilizzato-

ri – quindi a gestori – di tali soluzioni. Il primo anno verranno assegnati complessivamente quattro premi – due per categoria nelle categorie dell’industria e dell’energia (e, in ogni categoria, uno a una PMI e uno a un’impresa di grandi dimensioni). La cerimonia di assegnazione avrà luogo il 2 aprile nel corso di HANNOVER MESSE 2019. Deutsche Messe ha affidato l’incarico dell’organizzazione del premio al consulente e ricercatore di mercato indipendente EuPD Research – specializzato in problemi del mercato energetico. Dedicando la massima attenzione all’aspetto qualitativo, EuPD Research si occuperà dell’intero processo: dalla gestione delle iscrizioni all’assegnazione del premio durante HANNOVER MESSE. I vincitori saranno selezionati da una giuria composta da esperti di alto profilo.

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News > Le brevi

ALLISON TRANSMISSION

Dakar 2019: le trasmissioni Allison vincono e convincono I veicoli dotati di trasmissioni completamente automatiche Allison hanno conquistato il primo, terzo e quarto posto nella divisione “truck” al rally Dakar, l’evento off-road riconosciuto come uno dei più difficili nel mondo delle corse sportive. Dieci tappe durissime che hanno richiesto resistenza e velocità elevata ai quasi 200 partecipanti tra camion, auto, moto e veicoli “speciali” da corsa che hanno percorso 5.537 km di strade sterrate e deserti sabbiosi con dune imponenti. A ulteriore prova della robustezza meccanica della trasmissione, anche un altro camion equipaggiato con Allison si è classificato nella top 10. In tutti i casi, la trasmissione Allison era la Serie 4000, progettata per far funzionare i veicoli pesanti in modo fluido ed efficiente, con una combinazione impareggiabile di prestazioni e risparmio di carburante. Anche in contesti duri come quello della Dakar. Iniziata e terminata nella capitale peruviana Lima, sull’arida costa pacifica del Paese, la Dakar ha visto un totale di 10 tappe speciali lungo piste sterrate e attraverso i deserti nel sud del Paese. Ogni camion ospitava un equipaggio di tre persone - autista, navigatore e meccanico - in una competizione che è stata combattuta fino all’ultimo giorno, il 17 gennaio. I

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concorrenti dovevano mantenere un ritmo veloce, nella consapevolezza che anche il più piccolo errore di guida o di navigazione avrebbe potuto costare loro la posizione in classifica. Due dei camion equipaggiati con Allison che si sono piazzati tra i primi quattro erano quelli del team Petronas-De Rooy-Iveco, con il pilota argentino Federico Villagra al quarto posto e l’olandese Gerard de Rooy, più volte vincitore della Dakar, terzo. Il team di De Rooy è passato alle trasmissioni completamente automatiche Allison nel 2016, dopo aver subito guasti meccanici con altre trasmissioni. Spiega De Rooy: «La Dakar è molto dura sulle sospensioni, sugli assali e sul cambio. Abbiamo quasi 5000 Nm di coppia, più la potenza di ritorno dagli assali alla trasmissione, e l’intero sistema deve resistere a impatti costanti.

Sulle superfici dure, c’è un forte scuotimento del volante e l’intera linea di trasmissione subisce continue vibrazioni. Sulla sabbia molto sciolta invece, che ci obbliga a correre con una bassa pressione degli pneumatici, si crea molto calore nella scatola del cambio e nella trasmissione. è davvero dura per la trasmissione, e la sua resistenza e durata sono fondamentali. Se hai un problema meccanico puoi sempre risolverlo, ma dicendo addio a un buon piazzamento finale». Oltre alla capacità della trasmissione di gestire enormi coppie motore in condizioni estreme, tra i motivi per scegliere gli Allison de Rooy cita la facilità di guida. «Il cambio automatico dà molti vantaggi», dice. «Uno di questi è la potenza costante senza perdita di velocità e tempo durante i cambi marcia, il che fa sì che si proceda con un ritmo ottimale


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e costante. Un altro vantaggio è che il rallentatore migliora la frenata risparmiando al contempo lo sforzo sui freni. E in cabina c’è molta più calma. Hai le mani sul volante, non devi pensare a cambiare marcia e puoi concentrarti solo sulla guida e sulla frenata. Questo aiuta davvero». La Serie 4000 di Allison Transmission è disponibile con rapporti

ravvicinati o ampi e fino a sette velocità, compresi due rapporti di overdrive e una seconda retromarcia. La presa di forza del motore (PTO) è disponibile su richiesta, così come un rallentatore di uscita integrato che migliora la frenata del veicolo e riduce l’usura dei freni. Il funzionamento è ulteriormente migliorato dai controlli elettronici avanzati di quinta

generazione di Allison, che hanno anche funzioni diagnostiche. La Serie 4000 è utilizzata a livello globale in un’ampia gamma di applicazioni professionali, tra cui agricoltura, edilizia, distribuzione, energia, antincendio ed emergenza, servizi minerari, servizi municipali e di pubblica utilità, servizi portuali, raccolta rifiuti, camper e caravan.

BOSCH REXROTH

Hydraulic Design 4.0: oleodinamica compatta, efficiente senza fermi macchina Per soddisfare pienamente tutte le esigenze del mercato le realizzazioni degli impianti idraulici Bosch Rexroth, hanno come focus la produttività e la riduzione dei tempi di fermo delle macchine. I concetti e le tematiche relativi all’industria 4.0 non hanno rivoluzionato soltanto il modo di produrre e gestire le fabbriche ma hanno avuto un forte impatto anche sul modo di progettare le soluzioni oleodinamiche. Bosch Rexroth offre circuitazioni idrauliche con intelligenza distribuita, questo permette di decentralizzare il sistema di controllo e semplificare l’architettura di macchina; grazie all’impiego di soluzioni connesse è possibile gestire e monitorare i parametri di funzionamento in ottica di manutenzione predittiva. Un esempio d’idraulica 4.0 è la centrale idraulica configurabile CytroPac, power unit dotata di un inverter integrato per la gestione della pressione di esercizio, il risultato è un risparmio energetico compreso tra il 30% e l’80% rispetto ad una soluzione tradizionale. La gamma delle centraline

configurabili si completa con le soluzioni ABSKG e ABPAC con serbatoio fino a 1.000 l e possibilità di installare gruppi a velocità variabile Sytronix che rappresentano per Bosch Rexroth la proposta per migliorare l’efficienza energetica dei circuiti idraulici in tutta sicurezza. I blocchi idraulici nascono energeticamente efficienti. Già in fase di progettazione il design viene ottimizzato grazie all’impiego dei più moderni sistemi di progettazione che permettono di ridurre al minimo le perdite di carico. La progettazione dei manifolds rispetta le più esigenti normative delle macchine in fatto di sicurezza, sia le forature che le circuitazioni sono controllate automaticamente dal software. Il collaudo funzionale del 100% dei blocchi, garantisce al cliente un prodotto performante e sicuro. Grazie al Condition Monitoring Bosch Rexroth rende l’idraulica ancora più resistente e affidabile, i sensori forniscono dati, dai quali si può ottenere un rilevamento dell’usura prima che si trasformi in avaria.

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Speciale stradale > Mecalac

Mecalac si fa... strada

Il rullo compattatore vibrante tandem TV1200 ha ottenuto la nomination per la categoria Design dell’Innovation Award del salone bauma 2019 di Umberto Piagnoni

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bbene sì. Mecalac può dire la sua anche nel regno dello stradale. L’acquisizione della divisione britannica di Coventry avvenuta nel 2017, ha aggiunto terne, dumper e rulli compattatori alle gamme esistenti di escavatori e pale caricatrici. E non è certo un caso se tra i rulli compattatori un Mecalac ha ottenuto la nomination per la categoria Design dell’Innovation Award del salone bau-


DATI TECNICI

MECALAC FRANCE

HALL FN.919/1 @ bauma ma 2019: si tratta del compattatore vibrante tandem TV1200. Del resto la fama di innovatore del Gruppo Mecalac si basa sull’impegno profuso nella progettazione e fabbricazione di macchine per la realizzazione di lavori pubblici nei cantieri urbani. Ogni prodotto di ciascuna gamma di macchine Mecalac risponde alla volontà

Massa operativa (kg)

2925

Larghezza fuori tutto (mm)

1270

Lunghezza fuori tutto (mm)

2375

Raggio di sterzata (mm)

7590

Velocità di spostamento (km/h)

10

Potenza (kW/CV)

18,5/25

Larghezza tamburo (mm)

1200

Forza centrifuga (daN)

24/38

Frequenza vibrazioni (hz)

49/63

Carico lineare statico (kg/cm)

12,18

Ampiezza (mm)

0,6

costante di migliorare le prestazioni, il comfort, la facilità di guida e la sicurezza degli operatori e di tutto il cantiere. In particolare gli sforzi di Mecalac si sono concentrati sul miglioramento del TV1200, e i risultati si vedono.

TV1200, focalizzazione su due aree di miglioramento Non appena l’offerta del gruppo si arricchisce della linea di rulli compattatori, Mecalac inizia a studiare le possibilità di miglioramento per quanto riguarda sia l’efficienza del lavoro sia la sicurezza dell’operatore.

L‘attenzione si dirige spontaneamente verso il posto di guida. La maggior parte dei rulli compattatori tandem può essere manovrata tramite il volante sul piantone dello sterzo. La presenza della colonna dello sterzo nella postazione di guida costringe l’operatore a contorsioni varie per raggiungere il sedile. Una volta seduto, lavora con una mano sul volante e l’altra sulla leva del cambio, tenendo sempre d’occhio la traiettoria del rullo anteriore. La stanchezza, i disturbi muscoloscheletrici dovuti al lavoro e il rischio di cadere sia durante la salita che durante la discesa sono gli svantaggi

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Speciale stradale > Mecalac

TV1200, una struttura reinventata

propri di questa struttura tradizionale. L’impegno dell’unità di R&S di Mecalac si è quindi focalizzato su due obiettivi specifici: rendere più accessibile e migliorare la postazione di guida per un’efficienza, una sicurezza e un comfort maggiori.

TV1200, capofila di una nuova generazione di rulli compattatori Tra i 6 rulli compattatori vibranti tandem della gamma, è sul TV1200 che il Gruppo Mecalac decide di presentare la sua innovazione: d’ora in poi la macchina si guiderà esclusivamente con il joystick collocato sulla consolle di destra. Con la rimozione del piantone dello sterzo del compattatore, Mecalac rivoluziona la modalità di accedere e di guidare questo tipo di macchina. L’accesso non è mai stato così sicuro e la guida così confortevole.

Lo spazio liberato permette all’operatore di inserirsi facilmente al posto di guida, i gradini sono stati rivisitati per consentire l’accesso diretto da entrambe le parti, i movimenti sono fluidi, il sedile viene raggiunto senza ostacoli. Il dorso perfettamente appoggiato allo schienale del sedile, la mano destra sul joystick, l’operatore può sistemare le gambe nel modo più comodo tenendo lo sguardo sul rullo. Con il piantone dello sterzo rimosso, l’operatore ha davanti a sé soltanto le informazioni principali relative al pilotaggio della macchina. Proponendo la guida mediante joystick installato sulla consolle di destra, Mecalac offre una guida ultrasemplificata e in totale sicurezza allineata con i nuovi principi dell’interfaccia uomo/macchina.

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Occorreva tuttavia adattare il design Mecalac al TV1200, design nel senso di una struttura sempre al servizio dell’efficienza, del comfort e della sicurezza dell’operatore e di coloro che si trovano sul cantiere. La struttura del rullo compattatore è stata interamente ripensata per aumentare la visibilità allo scopo di facilitare la guida e di rispondere alle esigenze degli operatori. Le linee sono state ridisegnate, la forma del supporto del rullo si integra ora con la linea del cofano ed è stata aggiunta una griglia frontale. Il rullo compattatore Mecalac TV1200 si distingue per l’inconfondibile estetica Mecalac, adattata alle specificità dei veicoli stradali. L’operatore si colloca al centro di questo nuovo design grazie a standard innovativi in termini di ergonomia e di struttura delle macchine da costruzione moderne, sicure e facili da utilizzare, confermando una volta di più la leadership del Gruppo Mecalac nell’ambito dell’innovazione.◀


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Un’ottima compagna per i cantieri urbani: la pala AS 500 A proposito di bauma, una menzione merita la pala AS 500, un’altra macchina che certo sarà protagonista indiscussa allo stand Mecalac. Una macchina efficace, semplice all’uso, l’AS 500 giurano essere alla portata di tutti, semplice da utilizzare, è una formidabile porta d’accesso a un modo di lavorare diverso nel mondo delle pale caricatrici. Dotata di un motore Deutz Stage V, con una linea idraulica ausiliaria di serie e attrezzata di una benna con una capacità di 500 litri, la nuovissima pala Swing Mecalac AS 500 presenta anche un design completamente rivisitato, in sintonia con le linee caratteristiche di Mecalac. La cabina, con i vetri fumé, luminosa e spaziosa, è accessibile dai due lati. Il complesso degli elementi di guida è disposto in modo ergonomico per avere una postazione di lavoro efficace e sicura. Due grandi retrovisori esterni ripiegabili contribuiscono all’eccellente visibilità sull’ambiente di lavoro. Il tetto panoramico risulta molto utile quando si effettua il caricamento in altezza. Il sedile del posto di guida dell’AS 500 è conforme alle più recenti norme in materia di ergonomia e comfort, i vani portaoggetti sono pratici, accessibili e spaziosi, l’impianto di climatizzazione e riscaldamento regolabile e ad al-

te prestazioni rende piacevole il lavoro quotidiano. La versione « Swing » poi fa veramente la differenza ovunque si tratti di caricare. Con un telaio rigido, 4 ruote direttrici e un braccio monoblocco che ruota a 180° la caricatrice Swing Mecalac è performante su tutti i cantieri grazie alla sua efficacia e alla sua rapidità di esecuzione. La stabilità è garantita da un telaio rigido a 4 ruote direttrici, la velocità di esecuzione è assicurata dal braccio che ruota a velocità costante. Questo connubio tra il telaio e il braccio contribuisce anche alla compattezza superiore alla norma della gamma di 6 pale caricatrici gommate Mecalac. La

pala caricatrice Swing, grazie al suo braccio, ruota invece di spostarsi. Ne conseguono meno perdite di tempo, meno inquinamento sonoro e minore impatto visivo, meno manutenzioni, meno rischi di incidenti, un minore impatto sull’ambiente. Laddove una pala classica ha bisogno di 10 metri di spazio per caricare un camion, la Swing si accontenta di 5 metri. Anche non bloccare la circolazione per riempire una trincea è sinonimo di tempo guadagnato e intralci ridotti al minimo. Con 4 ruote direttrici combinate al braccio che ruota a 180° la Swing Mecalac effettua una rotazione totale su un’area ridotta del 20% rispetto a una pala caricatrice classica.

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Cabine > Lochmann Cabine, Siac e KML

Professionisti in cabine A bauma 2019, che si svolgerà a Monaco di Baviera dall’8 al 14 aprile, i tre costruttori Lochmann Cabine Srl, Siac SpA e KML GmbH si presenteranno per la prima volta insieme in uno stand unico di Miriam Spada

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tre produttori di cabine Lochmann Cabine Srl, Siac SpA e KML GmbH si presenteranno per la prima volta insieme a bauma 2019. L’obiettivo è sviluppare sinergie ed espandere i punti di forza individuali per sviluppare e produrre cabine moderne per un’ampia gamma di applicazioni. I clienti futuri trarranno vantaggio dall’esperienza di sviluppo congiunta e dalle risorse di produzione individuali.


Lochmann CABINE SIAC - KML

HALL A6.226 @ bauma Il mercato delle cabine è estremamente vario e in continua evoluzione. Pertanto, le tendenze specifiche del settore non vengono solo implementate con nuovi veicoli, ma anche le tecnologie hanno un ruolo di primo piano nella progettazione delle cabine e nelle stazioni di controllo che le accompagnano. Queste sfide richiedono nuovi approcci da parte dei produttori. A bauma di quest’anno, tre costruttori di cabine presenteranno una nuova forma di coo-

perazione unica in Europa. All’inizio del 2017, la società sudtirolese Lochmann Cabine Srl e la Siac SpA, con sede nella provincia di Bergamo, hanno fondato una holding congiunta: SIAC Lochmann SpA, che ha tre filiali ciascuna con impianti di produzione specializzati in Bosnia-Erzegovina, Slovenia e Repubblica Ceca. Il 1° luglio 2017 la holding insieme al Dr. Ing. E.h. Martin Herrenknecht, fondatore e CEO del produttore di alesatrici per gallerie Herrenknecht AG, ha acquisito la KML GmbH con sede a Lahr, nel Baden. L’obiettivo dichiarato di questa nuova formazione è di avere cabine di alta qualità per una vasta gamma di applicazioni sviluppate dalla rispettiva società specializzata. Inoltre, l’intera gamma di produzione deve essere a dispo-

sizione dei clienti e, last but not least, l’affidabilità durante tale produzione deve essere garantita. Mentre Lochmann Cabine Srl è specializzata in serie di medie dimensioni da 50 a 500 cabine, Siac SpA, che è orientata alla produzione industriale, si concentra su grandi serie da 500 unità. La KML Kabinen GmbH produce pezzi singoli, serie più piccole e grandi cabine fino a 100 cabine circa. Stefan Lochmann ha dichiarato: «Nonostante la diversificazione delle singole società, vogliamo condividere le nostre competenze di sviluppo e le risorse di produzione per poter offrire ai nostri clienti soluzioni e risorse di produzione individualmente adatte».◀

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Materiali > SSAB

I segreti dell’acciaio Tra le sue innovazioni, SSAB porterà a bauma (Monaco, 8-14 aprile) Hardox® 500 Tuf, un acciaio davvero in grado di rivoluzionare la produttività dalle basi. Al bauma Media Dialog abbiamo potuto scoprire come di Manuela Cortesi

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SSAB EMEA AB

HALL A6.439 @ bauma


I cassoni degli autotreni super quad della Bruce Rock Engineering (un’azienda a conduzione familiare australiana) sono tutti realizzati con Hardox 500 Tuf

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opo il suo pre-lancio al Conexpo 2017 di Las Vegas, Hardox 500 Tuf, l’acciaio di ultima generazione di SSAB, sarà uno dei prodotti di punta allo stand della nota acciaieria al prossimo bauma 2019. Al bauma Media Dialog di gennaio, l’occasione per i giornalisti di confrontarsi direttamente con le azien-

de, Magnus Hasselgren (Sales Director per la Central South Europe in SSAB Special Steels) e David Diaz Blanco (Technical Director per la Central South Europe in SSAB Special Steels) hanno spiegato l’impatto positivo che Hardox 500 Tuf può avere per un produttore di dumper o nel caso di produzione di attrezzature come benne.

«Abbiamo migliorato l’Hardox 500. “Tuf” significa che è stato ottenuto un materiale ancora più tenace del normale Hardox 500, con una una maggiore resistenza all’urto. Il mercato, soprattutto per i macchinari da cantiere come per esempio un dumper, richiede macchine il più leggere possibile. Ma per ridurre il peso bisogna ridurre lo spessore.»

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Materiali > SSAB

Zetterbergs è un’azienda svedese che sviluppa, produce e commercializza un’ampia gamma di cassoni per dumper, rimorchi, pianali ribassati e sovrastrutture per raccolta rifiuti.

Realizzare un acciaio con queste caratteristiche è stata una prova tecnica davvero impegnativa. «Mettere a punto l’Hardox 500 dal 450 è stata una vera sfida: inizialmente il materiale tendeva a crepare e a diventare fragile se sottoposto a calore. Poi siamo riusciti a trovare la formula giusta. Il 500 Tuf ora ha la stessa robustezza del 450: un grande risultato, per-

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ché significa che è possibile migliorare la durezza allontanando lo spettro della rottura del materiale. Inoltre è già stato sul mercato da un anno e mezzo: abbiamo un discreto campione di clienti che ne hanno già ampiamente goduto i benefici.» I produttori che utilizzano Hardox 500 Tuf possono scegliere di incrementare la durata di resistenza all’usura o aumentare il carico utile - o entrambi. L’utilizzo di una lamiera da treno più sottile in Hardox 500 Tuf può facilmente assicurare una capacità di carico del 10-15% maggiore per un dumper o un container. D’altra parte, mantenere lo stesso spessore garantirà una vita utile maggiore del 30% o più, a seconda del materiale abrasivo. Hardox 500 Tuf non solo offre un’elevata resistenza all’usura, bensì risulta anche sufficiente-


mente tenace da essere utilizzato come acciaio strutturale antiusura. Ciò offre nuove opportunità per ridurre o escludere le strutture portanti, consentendo invece a Hardox 500 Tuf di sostenere il carico. «Le applicazioni, come si può intuire, sono davvero molteplici. Nel settore dei trasporti per esempio vi è una forte attenzione alla produzione di autocarri più leggeri: un truck più leggero trasporta più carico, con un conseguente aumento del guadagno e meno emissioni. Ma interessante è la produzione di attrezzature, per esempio una benna per escavatore: nel settore minerario ora vi è un grande interesse per la produzione di benne da escavatore più leggere.» Il motivo è facilmente intuibile: un escavatore è limitato nella sua capacità di sollevamen-

to. «Se la benna è più leggera solleverà più materiale: più produttività, meno emissioni in termini di CO2 e un maggiore risparmio di denaro.» Quello che già accade in grande nei cassoni ribaltabili, dove l’Hardox 500 Tuf porta a casa risultati concreti. «Costruendo un cassone ribaltabile con Hardox 500 Tuf significa ridurre lo spessore di almeno 1 mm. Traducendo questo spessore per tutto il cassone, significa un risparmio netto di circa 500 kg per l’intero cassone ribaltabile: possiamo trasportare sempre di più.» Un risparmio concreto quello che si ottiene, in termini di tempo, di denaro e dunque di emissioni in termini di CO2. «Ultimamente stiamo collaborando con i nostri clienti proprio per aiutarli a calcolare i benefici dell’utilizzo di materiali più nuovi per quanto riguar-

La TMCC Svezia fa parte della Engström. Questo container roll-on TMCC pesa complessivamente circa 1700 kg o il 7% in meno rispetto al modello precedente

da di riduzione di CO2 e l’uso di carburante: definiamo questo approccio SSAB EcoUpgraded. Abbiamo un numero rilevante di casi, uno di questi è Mantella (produce ribaltabili con Hardox 500 Tuf seguendo appunto le raccomandazioni SSAB) dove si possono vedere i benefici dell’Ecoupgraded.» Ma cosa si intende esattamente col concetto SSAB EcoUpgraded? Semplicemente che nel passaggio dall’acciaio standard a quello altoresistenziale, i clienti sono in grado di ridurre il peso del prodotto finale mantenendo la stessa resistenza e aumentando

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Materiali > SSAB

durata e produttività. Dal punto di vista del ciclo di vita, quest’aspetto è fondamentale perché la maggior parte dell’impatto ambientale negativo deriva dalla fase di utilizzo di un prodotto. E poiché l’acciaio altoresistenziale è più resistente dell’acciaio dolce di tipo convenzionale, serve meno acciaio per fabbricare il prodotto, con conseguente riduzione anche delle emissioni di CO2. Un prodotto SSAB EcoUpgraded genererà un risparmio di CO2 superiore alla quantità di CO2 emessa durante la produzione della parte prima del passaggio. L’entità del risparmio varia a seconda del progetto e dalla criticità del peso. Il risparmio inizia a monte: le emissioni di CO2 diminuiscono già in virtù del fatto che per realizzare lo stesso cassone ribaltabile è necessario meno acciaio, quindi già al momento della produzione

le emissioni sono inferiori (circa il 10%). E così a cascata: una struttura più leggera pesa meno, trasporta di più e consentirà un carico utile più elevato. Il risparmio è lampante e immediato. «Si arriva a ridurre fino all’81% le emissioni di CO2 e per un peso in meno di 30 tonnellate, e questo si traduce in risparmio di carburante. Il punto di pareggio arriva a soli 8 mesi dopo aver iniziato ad usare il mezzo.»

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E parlando di dumper, per esempio? «Le spese si moltiplicano così come il risparmio, essendo i dumper minerari ancora più grandi. Si parla di ridurre l’acciaio di 500 tonnellate, e risparmiare una cosa come 285.000 litri di carburante in 10 anni di utilizzo della macchina.» Tutto questo con 1 mm di spessore. Affascinante, no?


L’Hardox 500 Tuf in breve: ▶▶ Rispetto all’Hardox 400 è possibile estendere la vita utile fino a 2 volte ▶▶ Altamente resistente alle ammaccature e alle crepe quando viene colpito da oggetti e materiale taglienti e pesanti ▶▶ Prestazioni comprovate in condizioni difficili o di gelo (energia d’impatto garantita di 27 J a -20°C) ▶▶ Tolleranze dimensionali ristrette, pulite e coerenti per un’eccellente affidabilità di lavorazione in officina ▶▶ Sufficientemente tenace da essere utilizzato come materiale strutturale

Case history: Buffalo Trailers L’azienda statunitense Buffalo Trailer Mfg. Inc. (Buffalo Trailers) è stata fondata nel 2015, con la missione di fornire al mercato rimor-

chi e cassoni per dumper in acciaio di qualità migliore. Costruire con la lamiera antiusura Hardox è stata una scelta naturale, poiché i proprietari di Buffalo Trailers sono convinti che sia la migliore lamiera antiusura presente sul mercato. E la soddisfazione è arrivata. «Continuiamo ad ascoltare le esigenze dei nostri clienti e miglioriamo di conseguenza. L’industria è in continua evoluzione e riteniamo che le nostre attrezzature debbano evolvere di conseguenza», dichiara Olmedo Saenz di Buffalo Trailers. «Il passaggio all’Hardox 500 Tuf è stato un passo naturale.

Quando abbiamo visto le specifiche, ci siamo subito resi conto che potevamo soddisfare le esigenze dei nostri clienti a un livello completamente nuovo. I mezzi pesanti sono un grande investimento per i nostri clienti e miriamo a fornire loro i migliori rimorchi». Utilizzando le dimensioni più sottili di Hardox 500 Tuf, Buffalo Trailers è riuscita a ridurre il peso dei suoi rimorchi e aumentare il carico utile senza compromettere prestazioni o durata. La lamiera antiusura Hardox 450 con uno spessore di 6,4 mm è stata sostituita da Hardox 500 Tuf da 4,8 mm. Durante il taglio, la lavorazione meccanica e la saldatura, Buffalo Trailers non ha notato differenze sostanziali rispetto ad Hardox 450. Poiché Hardox 500 Tuf è più duro, la lavorazione meccanica richiede attrezzature più potenti. «Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere che Hardox 500 Tuf si comporta in modo simile a Hardox 450 durante il taglio e la saldatura. Ciò consente una transizione graduale ad Hardox 500 Tuf», afferma Senz.◀

SSAB SSAB è un’acciaieria con sede nei Paesi Nordici e negli Stati Uniti. SSAB offre prodotti e servizi a valore aggiunto sviluppati in stretta collaborazione con i propri clienti per creare un mondo più forte, più leggero e più

sostenibile. SSAB ha dipendenti in oltre 50 Paesi. SSAB ha stabilimenti produttivi in Svezia, Finlandia e negli Stati Uniti. SSAB è quotata al Nasdaq di Stoccolma e ha una quotazione secondaria al Nasdaq di Helsinki.

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Speciale stradale > Topcon

Una strada eccezionale SmoothRide di Topcon Positioning è stato utilizzato per sostituire una pista dell’aeroporto Gugliemo Marconi di Bologna di Manuela Cortesi e Noemi Aime

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ohn Downey (Director Sales presso Topcon Positioning Group) al Bauma Media Dialog tenutosi a Monaco durante le giornate del 28 e 29 gennaio, ha raccontato l’impresa realizzata all’aeroporto di

Bologna. Il lavoro consisteva nella rimozione completa e nella successiva sostituzione di una strada d’eccezione: una pista d’aeroporto di 1 km. Ma la vera sfida erano i tempi da rispettare: si trattava di fare tutto in soli quattro giorni.

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Topcon Positioning Group

HALL a2.249 @ bauma

Sembrava davvero una missione impossibile. Costruzioni Generali Infrastrutture (CGI), principale appaltatore, ha coinvolto Topcon per trovare una soluzione tecnologica: il sistema SmoothRide di Topcon è stato impiegato per ga-


Topcon Positioning Group Il gruppo Topcon Positioning ha il suo quartier generale a Livermore, in California, USA (topconpositioning.com). La sua sede centrale europea si trova a Capelle a/d IJssel, Paesi Bassi. Il gruppo Topcon Positioning progetta, produce e commercializza soluzioni di precisione per la misurazione

rantire che l’operazione ambiziosa fosse completata con efficienza e precisione ottimali. John Downey ha raccontato: «A Bologna la sfida è stata il tempo: era davvero molto difficile riusci-

e i flussi di lavoro desinati ai mercati globali dell’edilizia, dei sistemi geospaziali e dell’agricoltura. Fra i suoi marchi, si annoverano: Topcon, Sokkia, Tierra, Digi-Star, RDS Technology e NORAC. Topcon Corporation (topcon.com), fondata nel 1932, è quotata alla Borsa di Tokyo (7732).

re nell’impresa, quasi impossibile. O meglio, senza tecnologia sarebbe stato impossibile. Abbiamo dovuto lavorare di notte, in poco tempo e in poco spazio: eppure le nostre risorse sono state più che

all’altezza del compito. Alle cinque del mattino poi si chiudevano i lavori perché l’aeroporto riapriva, non c’era scelta. Quello di Bologna può sembrare un piccolo aeroporto, ma in realtà è molto trafficato.» La difficoltà era la realizzazione di un progetto davvero impeccabile, in grado di integrare al meglio le tecnologie con le macchine. «Il nostro obiettivo a Bologna è stato l’automatizzazione. Abbiamo usato uno scanner sul retro di un mezzo per realizzare la scansione del percorso esistente, tutto in maniera automatizzata. Da lì è stato ricreato un modello, poi le macchine hanno scarificato l’asfalto e ricostruito il

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Speciale stradale > Topcon

percorso secondo il modello 3D, ma nessuno ha toccato le macchine: sono state controllate automaticamente. Notte dopo notte, fino al processo ultimo di compattazione, tutto avveniva in un cantiere senza l’interazione diretta dell’uomo, con un flusso completamente automatico: poi ovviamente all’alba, al termine di ogni notte di lavoro, facevamo delle verifiche. Tutto perfetto.»

ture (CGI), era stato incaricato di rimuovere e rifare la pista di 66.000 m2, assicurandosi che il nuovo percorso avesse un collegamento regolare con le superfici circostanti. Inoltre, mentre un progetto di questo tipo avrebbe solitamente richiesto diverse settimane, l’unico intervallo di tempo disponibile era un periodo di 102 ore consecutive – ovvero poco più di quattro giorni.

Con l’obiettivo finale di massimizzare la sicurezza degli aerei durante le fasi di decollo e atterraggio, l’appaltatore principale, Costruzioni Generali Infrastrut-

Con il progetto che prevedeva il coordinamento tra 25 aziende, 500 persone e 450 veicoli, la CGI necessitava di una tecnologia che avrebbe reso il processo

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il più fluido possibile. Gli appaltatori hanno scelto di lavorare con Topcon, usando il sistema SmoothRide per far funzionare il processo senza intoppi. Manuel Ferrara di CGI ha spiegato: «A causa dei limiti di tempo, avevamo bisogno di una rigorosa organizzazione logistica di tutto il personale al fine di ridurre al minimo le inefficienze e assicurarci di non aver perso neanche un minuto. Era necessario prevedere ogni singolo aspetto del cantiere, dato che dozzine di compiti dovevano essere completati simultaneamente. La produzione è stata pianificata minuto per minuto.»


di Topcon è stato poi utilizzato per interagire con tutte le macchine impegnate nel lavoro, tra cui fresatrici e finitrici. In primo luogo, cinque macchine equipaggiate con RD-MC Machine Control hanno eseguito la prima fresatura di asfalto, rimuovendo tra 1 cm

Nel dettaglio Prima della rimozione della pista esistente, lo scanner stradale RD-M1 di Topcon è stato utilizzato per condurre una scansione iniziale. Tale scansione è stata eseguita in notturna a una velocità di 80 km/h per un tempo totale di due ore di lavoro. Questi dati sono stati quindi elaborati dal software Magnet Collage e tradotti in una rappresentazione esatta della pista in un ambiente 3D. Quando si è trattato di ridisegnare la superficie, è stato utilizzato il software Magnet Resurfacing per analizzare il modello 3D e finalizzare i piani. La raccolta di

una quantità così grande di dati ha significato che ogni singola imperfezione esistente è stata catturata e tradotta nel modello. I metodi di rilevamento tradizionali invece raccolgono solo i dati in determinati punti a campione, quindi eventuali imperfezioni in una superficie tra i punti a campione non sarebbero rilevati – e dunque non sarebbero stati calcolati nel successivo modello. Ciò significa che la rimozione e il successivo resurfacing hanno creato una superficie completamente liscia rimuovendo e aggiungendo esattamente la quantità corretta di asfalto per compensare even-

tuali ondulazioni esistenti nella superficie. «La lavorazione delle superfici scansionate è stata eseguita molto rapidamente», ha affermato Cristiano Volz, responsabile vendite prodotti per la costruzione presso Topcon Positioning. «È stato quindi possibile effettuare un confronto in tempo reale tra lo stato del tracciato e i piani del progetto, identificando dove erano necessari eventuali miglioramenti alle soluzioni di progettazione e correggendo eventuali errori.» Il software di controllo macchina

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Speciale stradale > Topcon

e 5 cm di superficie, portandolo in linea con le specifiche definitive della superficie del progetto. Questa prima fase ha quindi agito come base fondamentale per le macchine successive, ugualmente dotate di sistemi di controllo automatici da utilizzare come riferimento, che hanno continuato a rimuovere autonomamente gli strati sottostanti. Una volta rimossa completamente la pista originale, lo stesso profilo impostato dalla prima fresatura è stato seguito esattamente quando si è proceduto alla posa della nuova pavimentazione con

le finitrici Vögele e, infine, applicando lo strato superficiale del conglomerato bituminoso.

Un approccio integrato Durante l’intero processo è stato essenziale che i macchinari lavorassero rapidamente e con una precisione millimetrica: una completa integrazione tra progettazione, controllo ed esecuzione. Grazie alla precisione della fresatura, le macchine successivamente sono state in grado di lavorare la superficie in modo affidabile - non hanno avuto bisogno di sistemi di correzione 3D installati poiché il piano era già

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perfetto in termini di dimensioni e continuità. Parlando di come la tecnologia centrale di Topcon fosse indispensabile al successo del progetto, Ferrara ha dichiarato: «Il sistema integrato di Topcon ci ha fornito un notevole vantaggio in termini di precisione di intervento, coordinamento delle macchine utilizzate e ottimizzazione. Le sfide sono state affrontate con l’aiuto della tecnologia dall’inizio e durante tutto il progetto, il che ha consentito l’interazione tra ciò che era stato pianificato e le macchine reali utilizzate per l’esecuzione. La tecnologia Topcon


ha inoltre consentito un dialogo aperto e costruttivo e un’ampia collaborazione tra tutti i partner coinvolti.» L’assenza di sistemi convenzionali come stazioni motorizzate, che avrebbero richiesto un monitoraggio continuo e la presenza simultanea di numerosi autocarri per il trasporto di materiale fresato, ha anche aiutato a portare a termine il progetto in tempo, poiché le fresatrici potevano lavorare continuamente senza tempi di inattività non necessari. L’uso di sei vibrofinitrici alla volta ha consentito la conclusione dei lavori in tempi record. Ne risulta una pista aeroportuale che, dopo appena quattro giorni di lavoro, ha innalzato gli standard di sicurezza dell’aeroporto Guglielmo Marconi, non solo migliorando le fasi di decollo e atterraggio, ma anche ottimizzando l’evacuazione rapida e sicura degli aerei dopo l’atterraggio. Ferrara ha concluso: «Senza il sistema satellitare integrato di SmoothRide sarebbe stato davvero difficile fare un lavoro di queste dimensioni in così poco tempo e con così tante per-

sone che coinvolte. In passato, abbiamo eseguito lavori di ricostruzione su piste aeroportuali con metodi convenzionali, ma le condizioni erano chiaramente differenti: distanze da coprire più brevi e tempi di esecuzione meno stringenti. Questo progetto ha veramente messo in luce tutte le potenzialità del sistema integrato di Topcon.»

Il futuro secondo Topcon John Downey ha le idee chiare sul mercato del construction: «In un settore come questo possiamo davvero migliorare la produttività, perché l’attività di costruzione non è più produttiva: è sempre la stessa di 25 anni fa. Niente è cambiato. In confronto, l’agricoltura per esempio è molto più efficiente. Le macchine costruite oggi sono più moderne, ma non sono più produttive. L’unico modo per migliorare davvero, ora, è con la tecnologia. Stiamo riunendo tutte le tecnologie, con software e connettività, cercando di rendere il cantiere più efficiente.» Ma ora tutti i produttori di macchine stanno facendo i propri controller sulle macchine, no? «Certamente, ma Topcon fa

di più. Colleghiamo tutte le macchine insieme, nulla è lasciato al caso. L’efficienza è massima.» La questione è tutta concettuale. Il cantiere deve essere concepito non come l’unione di una serie di forze differenti, ma come un unico sforzo produttivo. «Bisogna convincersi», spiega John Downey, «che un cantiere non è affatto diverso da qualsiasi prodotto manifatturiero, come un’auto o una lavatrice. Se stai fabbricando qualcosa, avrai bisogno di materiali provenienti da luoghi diversi, dovrai sapere da dove provengono, la quantità necessaria, il tempo per ottenerli ecc.: in questo modo organizzi la produzione, giusto? Ecco: allo stesso modo, se costruiamo una strada, dobbiamo concepire un piano produttivo che calcoli i materiali di cui abbiamo bisogno – quanti camion, quante macchine saranno coinvolte, quando servono e in che momento, come massimizzarne l’impiego… Ancora oggi invece i cantieri si organizzano come cinquant’anni fa: com’è possibile? Topcon dispone di una tecnologia che ti permette di migliorare davvero, ora. Lo abbiamo appena fatto a Bologna.»◀

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Soluzioni per il cantiere > Atlas Copco

ATLAS COPCO

HALL FS.1108/1 @ bauma

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Soluzioni sostenibili Atlas Copco si prepara per bauma 2019 con nuovi prodotti sostenibili legati all’aria, all’energia e all’acqua che riducono i costi operativi di Miriam Spada

A

tlas Copco conosce bene le sfide che pongono i cantieri oggigiorno: qualità dell’aria, prestazioni dell’attrezzatura sempre ottimali senza rinunciare al risultato, e non ultimo la ricerca costante della riduzione del livello di rumore. Atlas Copco studia soluzioni per il cantiere all’avanguardia e a bauma 2019 presenterà i nuovi prodotti portatili sostenibili legati all’aria, all’energia (inclusa l’illuminazione) e all’acqua che riducono i costi operativi grazie alla tecnologia pulita, alla connettività e alla versatilità ottimizzate. Andrew Walker, Presidente della BA Power Technique di Atlas Copco, afferma: «Le nostre prossime innovazioni sono frutto dei più recenti progressi nell’ambito delle batterie agli ioni di litio, dei motori Stage V e di quelli elettrici efficienti nei consumi, nonché della digitalizzazione e della connettività. Ottimizzando ulteriormen-

Compressore E-Air 250

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Soluzioni per il cantiere > Atlas Copco

te questa attrezzatura grazie alle nostre competenze a livello di azionamenti e comandi, siamo in grado di fornire ai clienti le soluzioni di cui hanno bisogno per migliorare le loro prestazioni e per ridurre al contempo le emissioni di carbonio e i livelli di rumore». Inoltre, Atlas Copco intende utilizzare la fiera come forum per informare le aziende sulla normativa Stage V e su come l’attrezzatura Atlas Copco possa facilitare la transizione verso la nuova normativa e non solo. Tenendo conto di questi fattori, At-

las Copco metterà a disposizione, prima della fiera bauma, una guida elettronica con informazioni su che cos’è la fase Stage V, quali sono le implicazioni per gli operatori, come trova applicazione nei design esistenti e futuri e quale sia il suo impiego nell’utilizzo di generatori, torri faro, pompe di drenaggio e compressori portatili. Il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione del livello di rumorosità sono fattori importanti per le autorità pubbliche e municipali e per chi acquista e

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utilizza attrezzature da costruzione. Per questo motivo, in occasione della fiera bauma 2019, Atlas Copco presenterà modelli innovativi che offrono un funzionamento più silenzioso, dimensioni più compatte, emissioni di carbonio più basse, livelli di rumore ridotti, ma anche alti livelli di performance e versatilità. Atlas Copco avrà presso il suo stand una nuova gamma di modelli basati sulla tecnologia pulita: compressori elettrici portatili Eair e la torre faro HiLight Z3+ alimentata a batteria, praticamente


silenziosa. Queste nuove tecnologie pulite offrono un’alternativa alle unità diesel per i cantieri edili urbani e per gli eventi pubblici. L’assenza di motore diesel significa nessuna necessità di rabboccare carburante, dunque maggiore efficienza e autonomia in cantiere nonché manutenzione ridotta e basso livello di rumore. Di facile installazione e connessione, l’innovazione più importante dei compressori E-Air e della torre faro Z3+ è che essi sono a zero emissioni, ovvero i proprietari non devono preoccuparsi delle attuali - e future - norme sulle emissioni. Laddove non è possibile utilizzare tecnologie elettriche o a batteria (per esempio in località remote senza accesso alla rete elettrica o in caso di applicazioni con requisiti di alta potenza), i clienti traggono vantaggio dall’integrazione dei motori avanzati a velocità fissa e variabile di Atlas Copco con le loro attrezzature da costruzione con motore diesel conforme alla normativa Stage V. Le innovazioni che verranno esposte in fiera includono gli ultimi modelli della gamma di generatori QAS5, nonché il nuovo generatore QAS VSG con tecnologia a velocità variabile: ambedue i modelli offrono una riduzione dei consu-

mi di carburante e delle emissioni, nonché dimensioni più compatte. QAS VSG (Variable Speed Generator) è una vera e propria innovazione in termini di risparmi operativi, performance e affidabilità. Le superiori prestazioni a basso carico del modello QAS 35 VSG, dotato di controllo velocità variabile automatico (da 800 a 2.550 giri al minuto) e di sistema PMS (Power Management System) integrato, consentono una riduzione del carburante pari

al 40% rispetto ai modelli simili. Sviluppati per far fronte alle sfide operative di oggi, agli utenti che lavorano nei settori costruzione, industriale o eventi, i nuovi modelli QAS 5 offrono un funzionamento più silenzioso, dimensioni più compatte del 20% rispetto ai

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Soluzioni per il cantiere > Atlas Copco

un’ampia gamma di attrezzature portatili.

modelli precedenti, emissioni ridotte, collegamento in parallelo del tipo plug-and-play, maggiore risparmio di carburante, autonomia di 24 ore e basso costo di gestione. I generatori QAS 5 consentono dunque ai clienti di utilizzare al meglio il loro parco macchine e di conseguire il massimo ritorno sull’investimento. Atlas Copco presenterà inoltre il nuovo controller (per compressore) Smart Air XC4004, della classe di protezione IP67, che consente agli utenti di incrementare la produttività visua-

lizzando tempestivamente i dati attraverso un’interfaccia facile da usare. Esporrà anche gli ultimi modelli della gamma di compressori portatili XATS, dotati del sistema intuitivo PACE (Pressure Adjusted through Cognitive Electronics), che permette di selezionare più parametri della pressione e della portata, affinché gli operatori possano incrementare il livello di utilizzo di un unico compressore e assicurare un maggiore ritorno dell’investimento. I visitatori della fiera potranno inoltre sperimentare

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Nel periodo precedente alla fiera bauma, Atlas Copco presenterà anche nuovi modelli aggiuntivi alla sua gamma WEDA+ di elettropompe sommergibili, incluse le nuove soluzioni per applicazioni acqua e fango e sedimenti. Al contempo, nel corso della fiera, l’azienda presenterà il suo ventaglio completo di motopompe, tra le quali la pompa centrifuga dry prime PAS, ideale per numerose applicazioni differenti: condotte fognarie, linee della metropolitana ed emergenze. Inoltre saranno presenti degli esperti che spiegheranno perché le pompe WEL rappresentano la soluzione ideale per applicazioni wellpoint. I visitatori avranno la possibilità di informarsi sul più recente aggiornamento relativo al sistema tele-


matico FleetLink che consente agli operatori di monitorare e ottimizzare la flotta di macchine in tempo reale, ovunque nel mondo. Nel frattempo, scansionando il codice QR visualizzato su tutte le unità Atlas Copco, è possibile accedere facilmente a tutte le informazioni/a tutti i materiali importanti attraverso l’App PowerConnect: manuali, ricambi, service video, ecc. Atlas Copco lancerà altresì la nuova App LightThePower; i clienti potranno dimensionare correttamente le attrezzature elettriche e di illuminazione e realizzare facilmente il collegamento in parallelo.◀

Atlas Copco Atlas Copco è un’azienda leader a livello mondiale nella fornitura di soluzioni sostenibili per la produttività. Il Gruppo rifornisce la clientela con compressori innovativi, soluzioni per pompe per vuoto e sistemi di trattamento per l’aria, attrezzature per cantieri e miniere, utensili ad alte prestazioni e sistemi di assemblaggio. I prodotti sviluppati da Atlas Copco mirano alla produttività, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’ergonomia. Fondata nel 1873, con sede principale a Stoccolma (Svezia), l’azienda vanta una presenza mondiale in oltre 180 Paesi. Nel 2017 Atlas Copco ha registrato un fatturato di 116 miliardi di corone svedesi (12 miliardi di Euro), impiegando oltre 47.000 dipendenti. Power Technique Grandi idee accelerano

l’innovazione. La business area Power Technique di Atlas Copco Power Technique converte idee industriali di tecnologia avanzata leader in soluzioni legate all’aria, all’energia (inclusa l’illuminazione) e all’acqua. Il nostro personale appassionato, le nostre competenze e i nostri servizi offrono valore sostenibile alle industrie di tutto il mondo. Portable Air è una divisione della Business Area Power Technique di Atlas Copco. La divisione progetta, produce e commercializza una gamma completa di compressori mobili ed efficienti nei consumi, demolitori leggeri portatili e soluzioni orientate all’industria, come ad es. i booster ad alta pressione e le attrezzature per il trattamento dell’aria (per aria di qualità). I prodotti vengono utilizzati in una vasta gamma di settori, ad es. dell’edilizia,

del minerario, dell’oil & gas, del noleggio. La sede centrale si trova ad Anversa (Belgio). Le unità di produzione e sviluppo prodotti principali sono ubicate in: Europa, Asia, Sud America e Nord America. Power and Flow è una divisione della BA Power Technique di Atlas Copco. La divisione progetta, produce e commercializza una gamma completa di pompe, torri faro e generatori mobili ed efficienti nei consumi, insieme alle soluzioni di connettività e agli accessori associati. I prodotti vengono utilizzati in una vasta gamma di settori, ad es. dell’edilizia, del minerario, del drenaggio e del noleggio. La sede si trova a Zaragoza (Spagna). Le unità di produzione e sviluppo prodotti principali sono ubicate in: Europa, Asia, Sud America e Nord America.

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Logistica > Goldhofer

Suspence Goldhofer Goldhofer presenterà a bauma (Monaco, 8-14 aprile) un nuovo concept che rivoluzionerà - dicono - il trasporto nel construction. Ma per sapere di cosa si tratta, toccherà aspettare l’8 aprile di Sandro Tozzi

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Goldhofer Aktiengesellschaft

HALL FN.823 @ bauma


L’ARCUS PK ha fatto il suo debutto l’anno scorso allA IAA Commercial Vehicles 2018 di Francoforte

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oldhofer Aktiengesellschaft sarà presente a bauma di quest’anno con un ampio portfolio di veicoli e alcuni interessanti nuovi prodotti per l’industria delle costruzioni e dei trasporti pesanti. Goldhofer in fiera rivelerà un’originale innovazione che renderà il trasporto pesante più semplice, più efficiente e anche più sostenibile. Per adesso si tratta di un grande segreto che sarà rivelato dal Membro del consiglio di

amministrazione Rainer Auerbacher presso lo stand della fiera Goldhofer durante una conferenza stampa che si terrà l’8 aprile 2019: nulla o quasi però è trapelato in merito. Oltre alla misteriosa sorpresa, altre innovazioni visionabili presso lo stand Goldhofer includeranno ulteriori sviluppi per modelli consolidati e sistemi di trasporto innovativi. Tra questi ARCUS PK presentato alla IAA Commercial Vehicles 2018 e la soluzione intelligente di Goldhofer per il trasporto delle pale delle turbine eoliche, VENTUM, in combinazione con BLADEX.

Lo stand Goldhofer offrirà insomma ai visitatori un punto di vista aggiornato sul futuro del settore del trasporto pesante e una panoramica di prima mano sugli ultimi sviluppi tecnici dell’azienda. Seguendo la rivoluzionaria tecnologia MPA (risalente al bauma 2013) e l’innovativo sistema ADDRIVE (di bauma 2016), Goldhofer presenterà anche quest’anno un’innovazione tecnica che avrà un impatto significativo sul settore. Il concept del veicolo che verrà presentato all’inizio della fiera offrirà agli utenti uno standard completamente nuovo in termini di precisione, sicurezza ed efficienza. Per i rappresentanti dell’in-

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Logistica > Goldhofer

ALLROUNDER, il tuttofare presentato anch’esso alla IAA di Francoforte dello scorso anno

dustria e della stampa, i dettagli saranno rivelati alla première del nuovo sistema a bauma l’8 aprile: non ci resta che aspettare.

Il portfolio Goldhofer Oltre a questa prima, Goldhofer presenterà una panoramica del suo attuale ampio portfolio. Ciò include il rimorchio a quattro assi TU 4 per il trasporto di macchine da costruzione fino a 31,8 tonnellate, dotato di una nuova barra di traino e di un funzionamento a rampa migliorato per maggiore sicurezza e facilità di lavoro.

Un altro prodotto in mostra sarà ALLROUNDER con il suo concetto di carico flessibile, che lo rende un tuttofare versatile per le operazioni di cantiere. I visitatori dello stand Goldhofer potranno inoltre dare un’occhiata al nuovo semirimorchio a pianale ribassato STZ-PK 8 presentato alla IAA Commercial Vehicles 2018 con il nome di ARCUS. Con un sistema di guida unico che combina gli assali pendoli con guida a frizione e sterzata forzata, il veicolo rappresenta un nuovo punto di riferimento in termini di prestazioni dello sterzo su ciascuna lunghezza dell’estensione. I visitatori potranno anche vedere le versioni ulteriormente sviluppate e potenziate dei veicoli che hanno fatto il loro debutto a

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bauma nel 2013 e nel 2016. Il semirimorchio a pianale ribassato MPA RM sviluppato sulla base della tecnologia MPA di Goldhofer, per esempio, viene fornito con rientranze che combinano un’altezza di carico ridotta con caratteristiche di marcia ottimali e un piano altamente flessibile per un’ampia varietà di operazioni di trasporto. Allo stesso modo, l’ultima generazione dell’highlight per bauma, ADDRIVE, offre caratteristiche che convinceranno l’industria dei trasporti in termini di prestazioni. «In combinazione con la nuova generazione del dispositivo di trasporto FTV 500, daremo ai nostri clienti una presentazione convincente dei vantaggi del sistema 3-in-1 ADDRIVE», afferma Rainer Auerbacher.


VENTUM: estensibile ben cinque volte

Un altro nuovo prodotto nel settore dell’energia eolica è VENTUM, un semirimorchio piano estensibile di ben cinque volte con una lunghezza massima di 72 metri. In combinazione con il dispositivo di sollevamento della punta della lama BLADEX, questo costituisce un sistema completo che consente maggiori velocità di traslazione anche nel trasporto delle pale di turbina estremamente lunghe ed evita perdite di tempo in cambi di veicolo. I visitatori dello stand Goldhofer troveranno anche versioni ottimizzate dei rimorchi per carichi pesanti modulari THP e dei moduli semoventi PST di ultima generazione. «Anche in questo segmento siamo di nuovo in grado di presentare nuove innovazioni e offrire ai nostri clienti un valore

aggiunto per le loro flotte di veicoli», afferma soddisfatto Rainer Auerbacher. Ultimo ma non meno importante, i visitatori potranno anche ammirare il nuovo ponte a travi alte FAKTOR 5.5: con

il suo eccezionale carico utile in rapporto alla portata lorda, è la soluzione perfetta per quei clienti che cercano in particolare una versione più leggera del notevole FAKTOR 5.◀

Gruppo Goldhofer Il gruppo Goldhofer conta circa 800 dipendenti che progettano e producono soluzioni pratiche di trasporto pesante e trasporto speciale per le esigenze di logistica più impegnative. Gli inizi della compagnia con le sue sedi gemelle a Memmingen e Ostfildern, in Germania, risalgono al 1705. La divisione Transport Technology offre soluzioni per il trasporto pesante orientate all’utente e una gamma completa di accessori dedicati per operazioni su strada e fuoristrada con carichi

utili fino a 15.000 tonnellate e più, occupandosi anche di eventuali operazioni da effettuare in aree interessate da modifiche regionali in linea con le infrastrutture locali col esigenze del mercato. Oltre a rimorchi e semirimorchi per le industrie di costruzione e trasporto, Goldhofer fornisce anche sistemi di trasporto per l’industria eolica e una gamma di combinazioni per impieghi gravosi con e senza trasmissione idrostatica per il trasporto di carichi pesanti e di grandi dimensioni.

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Visto in fiera > Mercedes-Benz

Stelle dal futuro Dal 21 al 24 febbraio, in occasione di Transpotec Logitec, Mercedes-Benz ha presentato all’Italia il nuovo Actros. Una bella anteprima anche per Mercedes-Benz Vans: eVito, il primo mid-size Van 100% elettrico di Porfirio Ferrari

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al 21 al 24 febbraio, in occasione del Transpotec Logitec, il principale evento italiano dedicato al settore trasporti e logistica, Mercedes-Benz ha messo in mostra l’intera gamma dei veicoli industriali e commerciali MercedesBenz e FUSO Canter, sempre più sicuri, ecologici, tecnologici e connessi. Il leitmotiv di tutto l’evento era incentrato sulla strategia Daimler CASE (Connected, Autonomous, Shared & Services e Electric). Principale


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cente a un livello mai raggiunto finora: il consumo di carburante diminuisce in misura significativa, mentre la sicurezza e l’efficienza del mezzo aumentano ulteriormente.

interprete di tale filosofia è il nuovo Actros, il truck di punta della casa con la Stella, che in questa occasione, presso lo stand Mercedes-Benz, è stato presentato in anteprima italiana alla stampa di settore ed ai visitatori.

Nuovo Actros: i principali highlights Il nuovo Actros è il truck più sicuro, efficiente e connesso di sempre. Questo veicolo porta l’efficienza a vantaggio degli imprenditori ed il comfort per il condu-

L’Active Drive Assist consente di accedere alla guida autonoma per migliorare la sicurezza Il nuovo Actros è migliorato sensibilmente in quanto a comfort e sicurezza, sottolineando il proprio ruolo di pioniere su entrambi i fronti. Il nuovo Active Drive Assist rappresenta la novità più eclatante ed importante in questi campi. A differenza di altri sistemi che funzionano solo a partire da una determinata velocità, l’Active Drive Assist consente all’autista di viaggiare – per la prima volta su un veicolo industriale prodotto di serie – in modalità semi autono-

ma in tutti i range di velocità. La novità è costituita dalla gestione attiva delle dinamiche trasversali e dal collegamento tra la gestione delle dinamiche longitudinali e trasversali, grazie alle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera. L’Active Drive Assist è basato sull’ormai affermato sistema di mantenimento della distanza con funzione stop-and-go e sul sistema antisbandamento. L’Active Drive Assist rallenta il truck quando si avvicina eccessivamente a un veicolo che precede ed accelera nuovamente fino al raggiungimento della velocità precedentemente impostata. Inoltre, mantiene attivamente il veicolo all’interno della propria corsia. Se il veicolo tende involontariamente ad uscire dalla corsia, l’Active Drive Assist interviene, sterzando autonomamente per riporta-

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Visto in fiera > Mercedes-Benz

re il mezzo in carreggiata. A questo riguardo, la distanza rispetto al veicolo che precede e la posizione del veicolo all’interno della corsia possono essere impostate su diversi livelli attraverso il menu relativo ai sistemi di assistenza alla guida. Per quanto riguarda il mantenimento della corsia, il sistema prende come riferimento le linee di demarcazione della corsia su entrambi i lati della carreggiata, avvalendosi di una telecamera. Se rileva una linea di demarcazione e se quest’ultima viene involontariamente oltrepassata, l’Active Drive Assist avvisa il conducente con segnali visivi ed acustici e provvede a riportare attivamente il veicolo all’interno della corsia. Un aspetto importante ai fini della sicurezza: il sistema antisbandamento attivo rimane funzionante anche se il conducente ha disattivato l’Active Drive Assist. I campi di applicazione in cui la guida parzialmente autonoma mediante l’Active Drive Assist può supportare il conducente comprendono strade diritte, curve ad ampio raggio, traffico intenso e marcia stop-and-go in autostrada. Anche se la responsabilità di tenere sotto controllo la situazione del traffico rimane affidata al conducente, l’Active Drive Assist ne alleggerisce notevolmente l’impegno al volante, contribuendo in modo significativo a migliorare la sicurezza sulle strade.

Il Predictive Powertrain Control inaugura una nuova dimensione della guida I notevoli progressi in termini di riduzione dei consumi sui tragitti extraurbani sono stati ottenuti in particolare grazie alla funzione ampliata del Predictive Powertrain Control, il sistema intelligente di gestione del Tempomat e del cambio. Oltre a un sistema di localizzazione satellitare, il nuovo Predictive Powertrain Control utilizza mappe stradali digitali particolarmente precise, che contengono dati sulla topografia, sull’andamento delle curve, sulla conformazione geometrica di incroci e rotatorie e sulla segnaletica stradale. Il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in presenza di discese o salite, ma anche su percorsi extraurbani ricchi di curve, dove fino ad oggi non era possibile impiegare il Tempomat in modo ottimale. Tutto ciò con l’obiettivo

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di evitare frenate, accelerazioni o cambi di marcia inutili, di impiegare il truck nel modo più efficiente possibile in termini di consumo di carburante e di supportare al meglio il conducente nella guida del veicolo. L’interazione tra il Predictive Powertrain Control ed il sistema di mantenimento della distanza, inoltre, migliora i consumi di carburante: il sistema di mantenimento della distanza fornisce informazioni sui veicoli che precedono, affinché il Tempomat intelligente possa pianificare perfettamente sia i cambi di marcia sia l’impostazione della velocità e sfruttare al massimo lo slancio del veicolo. Per la prima volta sul nuovo Actros, il Predictive Powertrain Control è dotato anche della nuova modalità di marcia Economy+ del cambio automatico PowerShift3, che è impostata in funzione di uno stile di guida ancora più parsimonioso. L’equipaggiamento di serie


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comprende ancora i programmi di marcia Standard/Eco/Power. Un’altra novità: il Predictive Powertrain Control perfezionato è ora disponibile anche per i trasporti di carichi pesanti fino a 120 tonnellate, i veicoli a trazione integrale e i veicoli dotati di Hydraulic Auxiliary Drive o di frizione Turbo Retarder.

L’Active Brake Assist 5, la nuova generazione del sistema di assistenza alla frenata Il nuovo Active Brake Assist 5 è una versione ulteriormente sviluppata dell’Active Brake Assist 4. Le prestazioni del sistema di assistenza e di sicurezza sono uniche nel loro genere e nessun altro costruttore le offre sul mercato. Mercedes-Benz intende consolidare la propria posizione di pioniere sul fronte della sicurezza dei truck pesanti anche con l’Active Brake Assist di quinta generazione, che è stato nuovamente perfezionato. Una novità dell’Active Brake Assist 5 è rappresentata dall’interazione del sistema radar e di telecamere, grazie a cui è stato possibile, tra l’altro, migliorare la reazione alla presenza di persone in una gamma di velocità fino a 50 km/h. L’Active Brake Assist 5 è in grado di reagire, entro i limiti del sistema, in presenza di persone che attraversano la strada, provengono dalla direzione opposta oppure camminano all’interno nella stessa corsia, effettuando una frenata

All’interno della cabina è possibile vedere uno dei due display da 15 pollici (sulla sinistra) del sistema MirrorCam che sostituisce i retrovisori esterni

d’emergenza. Questo vale anche per i pedoni che incautamente passano davanti al veicolo e che potrebbero fermarsi in seguito allo spavento: una situazione che si verifica sempre più frequentemente nell’era degli smartphone. Quando l’Active Brake Assist 5 rileva un pericolo di tamponamento con un veicolo che precede, un ostacolo fermo o una persona che attraversa, proviene dalla direzione opposta o cammina nella stessa corsia, il conducente viene allertato mediante un sistema di segnalazione articolato su tre livelli. Se non interviene autonomamente, il conducente riceve inizialmente un avvertimento ottico ed acustico. Successivamente viene effettuato un intervento frenante di circa 3m/s, che corri-

sponde a circa il 50% della potenza frenante massima. Se il conducente continua a non reagire, il sistema esegue una frenata d’emergenza – all’occorrenza fino al completo arresto del veicolo – ed attiva le luci di emergenza a velocità inferiori a 50 km/h per allertare gli utenti della strada che seguono. Allo stesso tempo, il nuovo freno di stazionamento elettronico viene automaticamente inserito a veicolo fermo. L’Active Brake Assist 5 supporta il conducente in situazioni di guida critiche e, in condizioni ottimali, può mitigare e contribuire ad evitare incidenti. È importante sottolineare che il conducente, tuttavia, continua ad avere in ogni momento la responsabilità di tutte le operazioni legate alla guida.

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OMMERCIO

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Visto in fiera > Mercedes-Benz

MirrorCam al posto dei retrovisori esterni, per una migliore visibilità su tutti i lati ed aerodinamica ottimizzata Il nuovo Actros è il primo veicolo di serie a livello mondiale ad essere dotato di MirrorCam. Questo sistema funziona esclusivamente grazie a telecamere digitali e display, che sostituiscono i tradizionali specchi principali e grandangolari. La MirrorCam assicura una visibilità su tutti i lati nettamente migliorata e le sue prestazioni soddisfano più che ampiamente i requisiti di legge. Oltre alla maggiore sicurezza che ne deriva, l’eliminazione degli specchi retrovisori riduce il consumo di carburante, in quanto le telecamere digitali compatte presentano notevoli vantaggi in termini di aerodinamica. Le telecamere sono installate a destra ed a sinistra sul telaio del tetto. Le immagini riprese sono visualizzate con una risoluzione di 720 x 1.920 pixel su due display da 15 pollici installati sui montanti anteriori della cabina. Un piacevole ‘effetto collaterale’: il conducente dispone anche di una buona visuale obliqua in avanti all’altezza dei montanti anteriori e, conseguentemente, di un campo visivo più ampio. La nitidezza delle immagini fornite dalle telecamere è garantita da un rivestimento applicato alla lente mentre la gestione della luminosità e del contrasto consente una visibilità

ottimale anche in manovra nelle ore notturne. Vantaggi enormi in termini di sicurezza.

La nuova plancia multimediale ‘user friendly’ con funzionalità innovative Chi sale a bordo del nuovo Actros rimane immediatamente colpito dalla nuova plancia multimediale. Il cuore di questa interfaccia conducente-veicolo sviluppata ex novo è costituito dai due display a colori, ciascuno con una diagonale dello schermo di 10 pollici, compresi nella dotazione di serie del nuovo Actros. Al posto della classica strumentazione con tachimetro, contagiri ed indicatore livello carburante, nella plancia multimediale dietro al volante è montato il display a colori principale ad alta risoluzione nel look

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‘schermo piatto’, che mette a disposizione del conducente tutte le informazioni di base importanti ai fini della guida e molto altro ancora, tra cui le segnalazioni dell’Active Drive Assist. La parte centrale del display può essere configurata in base alle proprie preferenze. La plancia del nuovo Actros presenta ora un design estremamente pulito e ordinato, essendo stato eliminato il tradizionale pannello di comando con i relativi interruttori. Al suo posto è stato adottato un secondo schermo piatto, che funge da display secondario a sfioramento e che consente di gestire in maniera comoda ed intuitiva tutte le altre funzioni presenti sul veicolo. È possibile selezionare le principali funzioni, come luci, riscaldamento, climatizzazione o telefonia, direttamente median-


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La maggior parte degli interruttori hardware può essere comandata tramite il display touch: le principali funzioni, come luci, riscaldamento, climatizzazione o telefonia, si possono gestire mediante appositi tasti di accesso rapido

grazione smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto. La nuova plancia multimediale offre un ulteriore vantaggio: tramite la classica scheda del conducente DTCO o Fleetboard, nella plancia multimediale è possibile memorizzare fino a sei profili conducente.

te appositi tasti di accesso rapidi. Il conducente, inoltre, può visualizzare in qualsiasi momento le condizioni del veicolo, come pressione degli pneumatici o carico sugli assi. Il display a colori principale ed il touchscreen secondario possono essere gestiti anche attraverso il nuovo volante multifunzione dotato di comandi touch, detto anche ‘touch control pad’ o ‘finger navigation pad’. Scorrendo e premendo il dito sulla superficie dei pulsanti touch, il conducente è in grado di comandare entrambi gli schermi in totale sicurezza anche durante la guida. La nuova plancia multimediale, oltre a presentare un look moderno, migliora ulteriormente il comfort di marcia, di lavoro e di

comando, in virtù delle sue numerose funzionalità innovative e dell’impostazione intuitiva dei menu. La maggior parte degli interruttori hardware può essere comandata tramite il display touch, assicurando così, soprattutto in combinazione con sovrastrutture ed allestimenti differenti, un’elevata flessibilità e una gestione più semplice dei comandi. La plancia multimediale mette a disposizione molteplici possibilità di collegamento e connessione per dispositivi mobili, che accrescono ulteriormente il comfort di comando e di lavoro: tra queste figurano, oltre a due prese USB, l’impianto vivavoce con Dual Bluetooth, che consente di collegare due telefoni cellulari in parallelo, e l’inte-

Riduzione dei costi: consumi di carburante ridotti fino al 5% grazie a una migliore aerodinamica ed a ulteriori soluzioni Rispetto al modello precedente, il nuovo Actros registra consumi ancora più bassi, con una riduzione fino al 3% in autostrada e addirittura fino al 5% nel traffico extraurbano. Le ottimizzazioni a livello aerodinamico sono possibili grazie alle MirrorCam ed ai nuovi deflettori laterali. La gestione intelligente del Tempomat e del cambio tramite Predictive Powertrain Control (PPC) assicura un’efficienza notevolmente superiore e, grazie al materiale cartografico più ricco, può ora massimizzare l’efficienza anche nei tratti extraurbani. Inoltre, sono impiegati nuovi rapporti al ponte che consentono consumi più bassi.

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Visto in fiera > Mercedes-Benz

Anteprima italiana eVito: mobilità a zero emissioni Mercedes-Benz Vans ha dimostrato davvero di saper offrire un futuro sempre più connesso, autonomo, elettrico e integrato attraverso innovativi servizi e soluzioni per il trasporto di merci e persone. Sotto i riflettori l’eVito, il primo mid-size Van 100% elettrico della Stella, che ha fatto il suo debutto in anteprima italiana. Ad accompagnare la première dell’eVito, lo Sprinter 314CDI e la X 350d CDI 4MATIC.

«Il futuro del trasporto di merci e persone passa attraverso soluzioni di mobilità innovative, sempre più a misura di smart city», ha dichiarato Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia. «In questo scenario avranno un peso crescente le motorizzazioni elettriche e un’offerta di servizi in grado di adattarsi alle singole necessità dei clienti, anche attraverso veicoli modulari, a guida autonoma e, naturalmente, 100% elettrici.»

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Con l’eVito Mercedes-Benz Vans dimostra che i modelli elettrificati sono competitivi e, a seconda dell’utilizzo, in grado di reggere il confronto con i tradizionali motori a combustione interna in termini di costi di esercizio. La destinazione d’uso è, infatti, l’elemento chiave nella valutazione dei vari sistemi di propulsione. Equipaggiato con una batteria da 41.4 kW, l’eVito eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm, per un’autonomia di oltre 150 km.


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finance, Mercedes PRO solution e Mercedes PRO inspire mobility.

La velocità massima può essere adattata alla destinazione d’uso: se l’eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia ed incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. Dai prodotti ai servizi, MercedesBenz Vans guarda ad un futuro sempre più connesso ed integrato, attraverso servizi e funzionalità

in linea con le necessità dei clienti e garantendo una risposta personalizzata alle esigenze di infotainment e gestione del business. Primo protagonista di questa rivoluzione digitale, il nuovo Mercedes-Benz Sprinter, che sfrutta il lato professionale dell’MBUX, integrandolo con la piattaforma digitale Mercedes PRO, articolata attraverso sei aree di impego: Mercedes PRO connect, Mercedes PRO service, Mercedes PRO

L’interazione con l’MBUX rende oggi più efficiente l’organizzazione del percorso, la gestione della flotta e gli interventi di manutenzione. Inoltre, grazie allo store Mercedes PRO Store, è possibile acquistare direttamente online 8 pacchetti di servizi potendo contare su una panoramica aggiornata di tutti i pacchetti a valore aggiunto disponibili per la propria flotta con un conseguente risparmio in termini di tempo grazie alla possibilità di acquisto diretto dei servizi e anche economico grazie alla possibilità di acquistare i servizi per più anni.◀

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Logistica > ESSE

Quei valori che durano Serietà, affidabilità e soprattutto maggiore flessibilità sono le carte vincenti che hanno permesso a ESSE di conquistare la fiducia di Lombardini, Gruppo Kohler. Una lunga storia di partnership, iniziata con una prima stretta di mano nel 2000 di Umberto Piagnoni

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ombardini da 80 anni produce motori diesel di alta qualità, puntando sulla ricerca e sul miglioramento continuo per proporre i prodotti top del settore. Parte della multinazionale americana Kohler dal 2007, conta su un’ampia rete a livello mondiale di filiali, uffici, distributori, centri vendita ricambi e assistenza tecnica. ESSE è il provider logistico di Lombardini e governa il flusso fisico e contabile di tutti i prodotti in ingresso ed uscita dallo stabilimento principale di Reg-


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Gianluca Paini Operation Director della Kohler Diesel Engines

gio Emilia, passando per la gestione dei magazzini e l’alimentazione delle linee di produzione per poi finire con la spedizione del motore al cliente finale. Ecco cosa dicono alcune delle figure chiave di Kohler in merito a questa collaborazione. «Come partner logistico abbiamo scelto ESSE sicuramente per la serietà e l’affidabilità della proprietà, le competenze, la proattività e soprattutto per avere un fornitore a misura d’azienda. Un partner logistico deve garantire maggiore flessibilità e trasformare i costi fissi in

costi variabili. Sin dall’inizio della collaborazione, ESSE è stata in grado di adattarsi alle nostre esigenze e ai nostri cambiamenti», spiega Gianluca Paini, Operation Director della Kohler Diesel Engines. «Il risultato più importante che abbiamo ottenuto è sicuramente una fortissima sinergia tra Kohler e ESSE. Questo permette alla nostra azienda di focalizzarsi sul core business della produzione motori, essendo sicuri di avere a fianco un partner affidabile e professionale», dichiara Manfredini Alberto, Lo-

gistics Director della Kohler Diesel Engines. Per Kohler, ESSE ha sempre messo in campo la propria capacità di meritare fiducia. Il futuro della partnership riguarderà il coinvolgimento nel miglioramento continuo dei processi logistico-produttivi e rinnoverà quella prima stretta di mano, nella certezza che, mentre tutto può mutare, evolvere, migliorare, le cose davvero importanti rimangano le stesse.◀

INFO ESSE Logistics Srl Via E. Fermi, 7 Reggiolo (RE) Tel. +39 0522 1751664 info@esselogistics.it

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Demolizione > Indeco

Indeco in ferrovia La Salvatore Matarrese SpA ha completato il raddoppio della linea ferroviaria BariTaranto nei tempi previsti grazie ad un HP 9000, due HP 7000 e un HP 18000 di Sandro Tozzi

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uando c’è bisogno di rispettare i tempi di lavoro previsti, i martelli demolitori Indeco sono una garanzia. In questo caso, si è trattato di un imponente scavo per la formazione della sede ferroviaria in trincea/galleria artificiale necessaria per il raddoppio della tratta Bari S.Andrea - Bitetto (circa 10 km) sulla linea ferroviaria Bari - Taranto.


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I martelli demolitori Indeco HP rappresentano oggi la massima espressione dell’alta tecnologia e della qualità costruttiva italiana applicata alla demolizione

Il progetto aveva l’obiettivo di collegare le due città pugliesi con una linea ad alta velocità. Il raddoppio in questione, realizzato in variante di tracciato, ha consentito di eliminare sei passaggi a livello nel paese di Modugno e ha contribuito a un aumento complessivo sia della capacità di traffico sia della velocità commerciale. I lavori di scavo, intervallati da lavori di costruzione di opere in

Indeco Indeco, azienda italiana produttrice di martelli demolitori idraulici, nasce nel 1976 e fin dalla sua costituzione, si propone di rispondere con tempestività alle esigenze dei mercati puntando sulla capillarità delle rete di vendita e di assistenza post vendita e alla capacità

dell’ufficio progettazione e sviluppo. Questa filosofia le consente di sviluppare il mercato internazionale e di diventare in breve tempo un marchio leader a livello mondiale nel settore della demolizione competendo con un gruppo di concorrenti di pari livello.

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Demolizione > Indeco

cemento armato, sono stati affidati dalla R.F.I. SpA, Società del gruppo delle Ferrovie dello Stato, alla ditta Salvatore Matarrese SpA, che li ha avviati nel 2013 e li ha portati a termine nel 2018. «La tratta della lunghezza complessiva di 12 Km, ne prevede due sul precedente tracciato e dieci di nuova realizzazione, per i quali sono stati scavati in trincea circa un milione e mezzo di m3 di roccia calcarea», dichiara l’Ing. Giovanni Loiudice, direttore tecnico della Salvatore Matarrese SpA. «Per gli scavi sono stati utilizzati prevalentemente

dei martelli Indeco, un HP 9000 e due HP 7000. Le produzioni giornaliere sono state di circa 750 m3 per l’HP 9000 e di 550 m3 per l’HP 7000 per circa 800 giorni lavoro, con il rispetto delle capacità di rendimento attese.» «Le prestazioni dei martelli hanno consentito di rispettare i termini contrattuali e di esecuzione degli scavi. In corrispondenza dell’l’intersezione con il tracciato storico è stata necessaria l’interruzione del servizio ferroviario in notturna per consentire, nel giro di 55 ore, la realizzazione della nuova tratta ferrovia-

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ria sottostante e il ripristino del binario sovrastante. In questa circostanza è stato utilizzato un martello Indeco HP 18000 che ha consentito di ridurre i tempi di scavo, completando il lavoro in sole 8 ore dalle 20 previste, con una produzione oraria di circa 500 m3».◀

INFO INDECO IND. SpA Viale Lindemann 10 70132 Bari (BA) www.indeco.it


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Indeco: risposte innovative alle esigenze di un mercato in continuo mutamento ▶ Martelli demolitori idraulici (serie HP) ▶ Frantumatori (serie IFP e IRP) fissi e rotanti ▶ Pinze idrauliche Multifunzione (serie IMP) ▶ Bracci posizionatori (serie IBS) a postazione fissa, Boom System, gli unici progettati e costruiti secondo gli standard dei bracci degli escavatori, incidono positivamente nella logistica della produzione in cave e miniere. Montati in prossimità delle bocche dei

frantoi vengono impiegati per la riduzione di massi di grandi dimensioni che potrebbero bloccarne l’attività, garantendo così la continuità del lavoro in sicurezza; ▶ Compattatori idraulici (serie IHC e IHC R) che soddisfano il bisogno delle aziende che desiderano combinare alta capacità di compattazione, tempi rapidi e sicurezza sul lavoro; ▶ Pinze demolitriciselezionatrici (serie IMG S,

IMG D, IMG H, IMG L, IMG T), dedicate ai mercati delle demolizioni leggere, per il riciclaggio e stoccaggio dei materiali di risulta, per le operazioni di movimentazione di rocce, terreni e materiali da costruzione in genere; ▶ Cesoie Idrauliche (serie ISS) che, studiate per il settore del riciclaggio dei materiali ferrosi, si sono subito affermate sui mercati internazionali come prodotti innovativi e di alta qualità.

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Componenti > Meritor

Dagli USA con furore Meritor presenta le nuove soluzioni per applicazioni off-highway a bauma 2019 studiate per il mercato europeo di Miriam Spada

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MERITOR

HALL C4.639 @ bauma


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eritor si posiziona per crescere nel mercato globale del settore off-highway presentando diversi nuovi prodotti a Monaco, in Germania, dall’8 al 14 aprile a bauma 2019, il principale salone internazionale dedicato alle macchine edili, ai materiali da costruzione e alle macchine da miniera. «Il numero di prodotti Meritor presenti a bauma dimostra il nostro impegno di espandere le nostre offerte sul mercato off-highway e di offrire soluzioni globali orientate al cliente, basate su tecnologie emergenti», dichiara Joe Muscedere, Vice Presidente Off-Highway, Specialty and Defense di Meritor. Meritor presenterà diversi nuovi prodotti per molte applicazioni off-highway e heavy-duty, tra cui le soluzioni elettrificate avanzate per l’industria della movimentazione di materiali e una serie di freni a disco in bagno d’olio, freni a disco idraulici e lati ruota per un’ampia gamma di configurazioni di veicoli. I visitatori potranno inoltre vedere i nuovi assali della serie MZ-610 montati su due diversi veicoli cava-cantiere. L’assale tridem MZ-610 è stato presentato a settembre 2018 al salone IAA Commercial Vehicles di Hannover, in Germania, per il mercato europeo.

Meritor rimorchi, off-highway, difesa, specialty e aftermarket in tutto il mondo. Meritor ha sede a Troy in Michigan, Stati Uniti, ed impiega circa 8.600 dipendenti che mettono a frutto le loro conoscenze e competenze all’interno di impianti di produzione, centri di ricerca, joint venture, centri di distribuzione e sedi in 19 paesi. Le azioni ordinarie di Meritor sono quotate alla Borsa di New York con il simbolo MTOR.

Meritor, Inc. è un leader globale nello sviluppo e produzione di soluzioni per la mobilità, come sistemi integrati, ponte, freni, trasmissioni e prodotti aftermarket dedicati ai veicoli commerciali e ai mercati industriali. Con oltre 100 anni di esperienza nella fornitura di prodotti innovativi che offrono un alto livello di prestazioni, efficienza e affidabilità, l’azienda si rivolge a clienti nei settori dei veicoli commerciali pesanti,

Meritor presenta le nuove soluzioni per applicazioni offhighway a bauma 2019 «Mentre Meritor sta ampliando il suo campo d’azione nel mercato globale off-highway, stiamo aumentando la nostra offerta, in modo da poter proporre soluzioni che soddisfino le

esigenze specifiche dei nostri clienti in tutto il mondo», afferma Steve Luepke, Direttore Offhighway di Meritor. «Meritor è in posizione ideale per offrire soluzioni con tecnologia avanzata, un’ampia rete di assistenza clienti e una produzione localizzata ai nostri clienti off-highway globali ora e in futuro».◀

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Soluzioni per il cantiere > Doosan Portable Power

L’alleata in cantiere Doosan Portable Power si prepara a bauma 2019 con soluzioni che rispondono alle nuove normative Stage V di Sandro Tozzi

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Doosan Infracore Europe B.V.

HALL Fm.f5/517 @ bauma


Il nuovo compressore portatile 7/53R Una delle novità ufficialmente presentate al prossimo bauma 2019

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oosan Portable Power (DPP) sa quanto sia difficile rispondere alle esigenze del settore del noleggio per quanto riguarda le soluzioni per il cantiere, ma a bauma 2019 mostrerà una serie di nuovi prodotti in grado di soddisfare anche le richieste più pretenziose.

La nuova gamma messa a punto da Doosan Portable Power comprende diversi nuovi compressori e generatori portatili che verranno esposti per la prima volta in fiera a Monaco. Tra essi si annoverano i nuovi compressori portatili Stage V 12/205 e 12/255, il nuovo compressore portatile 7/53R per il settore del noleggio e il nuovo generatore G20.

I modelli 12/205 e 12/25 I modelli 12/205 e 12/255 fanno parte di una piattaforma di nuova generazione di compressori portatili Doosan Stage V di grandi dimensioni, con sei modelli che

offrono un’erogazione aria libera da 20,5 a 30,0 m3/min a pressioni di esercizio da 8,6 a 21,0 bar. Entrambi i modelli sono dotati dei nuovi motori Cummins B6.7 Stage V con sistema di post trattamento integrato che garantiscono un’efficienza dei consumi migliorata. Questi nuovi compressori Stage V costruiti sugli elevati standard stabiliti dai modelli Stage IV, combinano dimensioni compatte e facilità di manutenzione per assicurare un ritorno sull’investimento e una semplicità d’uso superiori. Inoltre, entrambi i modelli offrono una protezione ambientale migliorata tramite una vasca di rac-

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Soluzioni per il cantiere > Doosan Portable Power

Il nuovo compressore portatile 7/53R

Progettati per il settore del noleggio: nuovo compressore portatile 7/53R

colta di serie e il sistema opzionale ECOmizer che comporta un riduzione dei consumi carburante sino al 75% quando la macchina è in modalità minimo. I compressori portatili di grandi dimensioni come questi forniscono aria compressa per un’ampia gamma di alesatrici e fresatrici per le attività estrattive

da cave e miniere, indagini in siti, attività geotermiche, esplorazione mineraria e attività di costruzione di pozzi per l’acqua. Essi sono la scelta ideale anche per altre applicazioni speciali quali la sabbiatura, la verniciatura a spruzzo, e l’uso in standby e temporaneo di aria compressa nell’industria.

Il nuovo generatore G20

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Il nuovo compressore portatile 7/53R fornisce 5,0 m3/min (177 cfm) di aria compressa alla pressione nominale di 7 bar. Progettato per soddisfare i requisiti di categoria rimorchio O1, la categoria 750 kg, il nuovo modello 7/53R è ideale non solo per il settore del noleggio ma anche come macchina durevole ed economica per il segmento 5,0 m3/min, rivolta alle applicazioni più comuni nell’edilizia, impiantistica e altri settori. Come tutti i compressori Doosan, il design modulare del modello 7/53R consente l’agevole aggiunta di un’ampia gamma di attrezzatura opzionale. Analogamente al polimero ‘Tough Top’ - una nuova caratteristica del modello 7/53R o ai tettucci in acciaio, le opzioni possono includere colori personalizzati, luci LED, una griglia luci per impieghi gravosi, un fermo per la targhetta del numero, gli indicatori dei dadi di fissaggio delle ruote, telaio carrellato ad altezza variabile o fissa, un post-refrigeratore con separatore d’acqua e una vasca di raccolta con capacità del 110% del totale dei liquidi di bordo.


I generatori G30 e G20 Un’altra novità DPP che verrà presentata a bauma è il generatore G20, che fornisce una potenza elevata di 19 kVA tramite il motore diesel Yanmar 4TNV88 18 kW, conforme agli standard di emissione EU Stage V per i generatori. Prima del lancio formale dei prodotti Stage V, DPP continuerà ad offrire il modello esistente G20IIIA e il modello G30IIIA più grande, che offrono robustezza e affidabilità, prestazioni elevate e un’ampia gamma di caratteristiche per soddisfare le esigenze di applicazioni che richiedono una potenza temporanea. Di particolare interesse per il settore del noleggio, la configurazione con serbatoio carburante sui generatori G20 e G30 assicura un’autonomia di almeno 47 e 55

ore al 75% del carico, rispettivamente. L’accesso alle aree di funzionamento e assistenza, sicuro e agevole, è stato una delle priorità per tutta la progettazione di questi generatori. Una caratteristica user-friendly è il vano dei comandi elettrici e di potenza che è stato progettato per soddisfare i requisiti più elevati di sicurezza, affidabilità e flessibilità. Tutte le funzioni di comando sono raggruppate nel pannello di comando 4510 di Deep Sea Electronics, di facile utilizzo, che visualizza i parametri critici di funzionamento a colpo d’occhio. Dal cantiere edile, al palco di un concerto, alla prima linea degli interventi di soccorso in caso di calamità, i generatori G20 e G30 offrono alle società di noleggio, agli organizzatori di eventi, ai servizi di

intervento in caso di emergenza, all’industria generale e a molti altri clienti la massima qualità, con il supporto dei servizi di assistenza tecnica e manutenzione dedicati in tutto il mondo. I nuovi prodotti in esposizione a bauma 2019 fanno parte di una serie completa di generatori, compressori portatili e prodotti di illuminazione per l’edilizia, l’impiantistica e il settore del noleggio di attrezzatura. La gamma si completa con gli attrezzi per l’edilizia quali i martelli demolitori alimentati ad aria, martelli da tagliapietre, martelli pneumatici e perforatori per il lavoro nei settori della demolizione, dell’impiantistica, dell’estrazione da cave e nelle applicazioni industriali.◀

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Motori > MAN Engines

MAN Engines in cantiere MAN Engines parteciperà a bauma di Monaco (8-14 aprile) con il lancio del motore off-road D1556 da 9 litri e una nuova anteprima mondiale: il motore D4276 da 16,2 litri di Manuela Cortesi

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AN Engines presenterà i suoi ultimi prodotti al prossimo bauma e non teme davvero di dire la sua per quanto riguarda la motorizzazione in ambito OTR. Occhi puntati soprattutto sull’anteprima mondiale del nuovissimo D4276, mentre un “già visto” ma qui riproposto in veste construction, il D1556, farà certo discutere di sé in quanto potenza e leggerezza. Inoltre, MAN Truck & Bus esporrà più di 1.000 metri quadrati di prodotti e servizi per il cantiere.


MAN Engines c/o MAN Truck & Bus

HALL A4.312 @ bauma D4276 Motore per macchine construction che sarà presentato in anteprima mondiale a bauma 2019

Un’anteprima mondiale mondiale: il motore D4276 da 16,2 litri di MAN Engines per macchine da cantiere Coppia elevata a basse velocità ed elevato rapporto potenza/peso per le applicazioni più difficili: a bauma, MAN Engines presenterà il suo nuovo motore sei cilindri in linea, il D4276, con alesaggio di 142 mm e corsa di 170 mm. Questa unità di potenza è stata sviluppata appositamente per le applicazioni che richiedono potenza elevata con funzionamento a piena potenza fino al 70% del ciclo di lavoro. Questo motore offre una coppia massima di 3.280 Nm a velocità fino a 1.100 giri/min e mantiene una coppia costante fino a 1.500 giri/min. Il motore sei cilindri in linea offre non solo una coppia elevata ma anche un rap-

porto potenzapeso incredibilmente alto. Con un peso a secco di appena 1.280 kg, è uno dei motori più leggeri nella sua classe di cilindrata e fornisce una potenza compresa tra 450 e 515 kW (612 e 700 CV) a seconda del suo stadio di potenza. Il suo design si basa sulla gamma di motori D3876, che è stato un successo consolidato sul mercato dal 2014. «Siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti un motore che soddisfa perfettamente i requisiti nel campo delle applicazio-

ni pesanti, ma a allo stesso tempo unisce tutti i vantaggi del motore D3876, che è stato meticolosamente sviluppato», spiega Reiner Rößner, Responsabile vendite di MAN Engines.

Maggiore cilindrata per più potenza In questo contesto, il D4276 rappresenta uno sviluppo progressivo coerente che soddisfa la richiesta di maggiore potenza per far fronte alle applicazioni fuoristrada

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Motori > MAN Engines

Il D4276 ha un peso a secco di soli 1.280 kg ed è uno dei motori più leggeri e compatti nella sua classe a parità di cilindrata e prestazioni

più impegnative. Nonostante la grande cilindrata e il conseguente aumento di potenza, il motore da 16,2 litri ha le stesse dimensioni di installazione compatte del D3876 (1.464 x 978 x 1.131 mm, lunghezza x larghezza x altezza). Ciò consente ai progettisti di ottenere la perfetta integrazione del motore nella macchina, anche in situazioni di installazione complesse. Inoltre, le interfacce virtualmente identiche delle due gamme di motori assicurano che i clienti OEM richiedano solo una singola variante di installazione, a seconda del livello di potenza necessario, per consentire al D3876 e al D4276 di essere inte-

grati senza modifiche di progettazione importanti. Una caratteristica saliente dello sviluppo è stata la capacità di raggiungere i momenti torcenti più alti possibili in combinazione con un ampio plateau di coppia per lo sviluppo della massima potenza. In particolare, è stato possibile non solo aumentare la cilindrata, ma anche modificare il sistema di iniezione common rail. Il flusso di carburante è stato notevolmente migliorato dall’uso di una pompa ad alta pressione di nuova concezione. Un ulteriore aumento della portata attraverso gli iniettori, abbinato a pressioni di iniezione fino a 2.500 bar, garan-

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tisce un processo di combustione perfetto. Ciò fornisce non solo una curva di coppia ottimale, ma anche un grado ideale di atomizzazione del carburante. Questo si traduce in un minor consumo di carburante su un’ampia gamma di mappature, abbinata a una riduzione delle emissioni di particolato. Inoltre, il potente motore a sei cilindri è anche dotato di un turbocompressore VTG (geometria variabile della turbina) comprovato per l’utilizzo in applicazioni fuoristrada; questo aiuta a mantenere la massima potenza e coppia su un ampio intervallo di regime del motore. Pertanto, il D4276 è utile per applicazioni quali scarificatori, grandi escavatori, gru mobili e camion da cava, nonché macchine per il riciclaggio come i trituratori.

Competenza applicata per garantire alta qualità e affidabilità Il D4276 ha ereditato componenti collaudati (come l’unità di alimentazione di base) dalla mo-


derna serie di motori D3876. Di conseguenza, il cliente può davvero essere certo della qualità dei componenti che, nel caso del D3876, sono già stati installati su migliaia di veicoli commerciali MAN proprietari dal 2014. Inoltre, gli ingegneri MAN Engine hanno beneficiato dell’esperienza e delle competenze derivanti dall’uso in una vasta gamma di applicazioni agricole, per le quali il motore è già stato utilizzato con successo dal 2016. Il D3876 si è dimostrato un motore versatile e robusto ed è stato premiato come “Diesel of the Year” nel 2016. Il D4276 dunque presenta molti componenti identici, oltre a concetti collaudati come il raffreddamento dall’alto verso il basso. Ciò comporta che il refrigerante venga pompato verso il basso dalla parte superiore del motore e distribuito longitudinalmente attraverso la camicia di raffreddamento superiore della testata del cilindro. Il liquido di raffreddamento scorre su un percorso specifico del cilindro lungo l’iniettore per fornire una protezione speciale ai punti soggetti a forti sollecitazioni termiche nella testata, come

iniettori e sedi delle valvole. Ciò garantisce un tasso costante di raffreddamento lungo l’intera testata. Sono state apportate modifiche al carter e ai pistoni per migliorare ulteriormente il sistema di raffreddamento del D4276. Dal momento che il concetto di design leggero è stato adottato anche dal D3876, anche il D4276 ha un peso a secco di soli 1.280 kg ed è uno dei motori più leggeri e compatti nella sua classe a parità di cilindrata e prestazioni. I clienti OEM beneficeranno non solo dell’ultima generazione in termini di vantaggi tecnici e design, ma anche del servizio di assistenza tecnica di MAN, che offre una manutenzione di alta qualità unitamente alla forte disponibilità di pezzi di ricambio per i motori MAN.

Post-trattamento dei gas di scarico modulare Per il post-trattamento dei gas di scarico, il D4276 si basa su un sistema di ricircolo dei gas di scarico (AGR) con il raffreddamento ad acqua. Come ci si aspetterebbe, il post-trattamento modulare dei gas di scarico MAN Engines è stato configu-

rato per soddisfare i requisiti dell’unità da 16,2 litri. Il sistema di post-trattamento dei gas di scarico è costituito essenzialmente dai due moduli DOC/DPF (catalizzatore di ossidazione diesel/filtro antiparticolato diesel), abbinato a un sistema SCR (riduzione catalitica selettiva). Il motore soddisfa così i più recenti standard di emissione come EU Stage V e US Tier 4. Per i paesi con requisiti meno rigorosi, sono disponibili downgrade delle emissioni per la fase IIIA/IIIB dell’UE. Questi possono essere soddisfatti e i costi possono essere ridotti tralasciando singoli componenti del sistema di post-trattamento dei gas di scarico. I motori senza post-trattamento dei gas di scarico soddisfano pienamente la Direttiva sulle emissioni EU Stage IIIA, mentre i motori dotati solo del sistema SCR soddisfano lo Stage IIIB dell’UE. Il sistema di post-trattamento dei gas di scarico è compatto e leggero e offre la flessibilità al produttore, consentendo la libera scelta su dove installare i componenti, il che significa che le soluzioni possono essere configurate individualmente per una vasta gamma di applicazioni e mercati target.

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OMMERCIO

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Motori > MAN Engines

D1556: il motore più leggero della sua categoria, il volume di installazione ridotto, l’elevato rapporto potenza-peso, coppia e profilo prestazionale ideali Durante bauma, MAN Engines esporrà il motore diesel D1556 da 9 litri per le macchine del settore construction. Questo propulsore a sei cilindri eroga tra 205 e 324 kW (279 e 440 CV). La sua variante di potenza più elevata raggiunge una coppia massima di 1.970 Nm a velocità tra i 1.150 giri/min e i 1.300 gi-

ri/min. Anche a basse velocità, il MAN D1556 eroga una coppia elevata. E con un peso a secco di soli 860 kg, è il motore fuoristrada più leggero nella sua classe di cilindrata. «Con il D1556, gli ingegneri di MAN Engines sono riusciti a sviluppare un motore con un elevato rapporto peso-potenza e compattezza che si adatta perfettamente ai requisiti delle applicazioni off-road. Inoltre, come il primo motore da 9 litri di MAN Engines, completa il nostro portfolio motori per macchine per l’edilizia e colma il vuoto nella nostra gamma tra il modello MAN D0836 con cilindrata da 6,9 litri e il D2676 con cilindrata da 12,4 litri», spiega Hubert Gossner, Responsabile vendite fuoristrada di MAN Engines.

Compatto e potente L’ampio plateau di potenza e coppia del D1556 è attribuibile al turbocompressore con geo-

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metria variabile della turbina (VTG), nonché al sistema common-rail che garantisce pressioni di iniezione fino a 2.500 bar. Basato su queste tecnologie, il propulsore con alesaggio di 115 mm e corsa di 145 mm sviluppa la sua potenza in modo uniforme e dinamico, anche nella parte inferiore del suo campo di velocità. L’elevato rapporto di compressione comporta inoltre una combustione più efficiente del carburante, che insieme al design moderno del motore porta a livelli incredibilmente bassi di consumo di carburante in un’ampia gamma di mappature. Altri vantaggi del turbocompressore a turbina a geometria variabile sono il profilo di applicazione molto ampio e il suo design compatto, che rendono il concept complessivo del D1556 davvero ottimale. Le sue dimensioni di 1.414 x 807 x 1.103 mm (lunghezza x larghezza x altezza) concedono a questo motore a sei cilindri uno dei volumi di installazione meno ingombranti sul mercato e, inoltre, offre l’opportunità ideale per i progettisti di integrarsi in macchine come escavatori, pale gommate e gru mobili.


Il post-trattamento dei gas di scarico modulare garantisce il rispetto delle attuali norme sulle emissioni Grazie al sistema di post-trattamento dei gas di scarico MAN Engines (AGN) ugualmente salvaspazio, il motore soddisfa gli attuali standard di emissione come EU Stage V e US Tier 4. Il sistema di post-trattamento dei gas di scarico è costituito dai due moduli DOC/DPF (catalitico di ossidazione diesel convertitore/filtro antiparticolato diesel), nonché un sistema SCR (riduzione catalitica selettiva) con uno speciale miscelatore. Il sistema di posttrattamento dei gas di scarico offre una grande flessibilità, poiché i suoi singoli componenti possono essere installati in un’ampia varietà di posizioni. Laddove sia appropriato un downgrade delle emissioni al livello Stage IIIA/IIIB, è sufficiente l’uso del sistema SCR. In generale, il ricircolo dei gas di scarico non è necessario per il D1556, creando ulteriori risparmi in termini di spazio, peso e co-

sti e riducendo ulteriormente la complessità del sistema.

Ultra-affidabile L’elevato livello di affidabilità di MAN D1556 è supportato dalle eccellenti caratteristiche, insieme ai molti anni di esperienza pratica di MAN Engines nel settore off-road in varie situazioni di installazione e profili di carico, nonché grazie alle tecnologie e materiali collaudati provenienti dalla produzione in serie di motori per veicoli commerciali MAN. I clienti OEM pos-

sono inoltre beneficiare della rete di assistenza clienti mondiale di MAN, nonché della possibilità di personalizzare le caratteristiche del motore in base alle proprie esigenze di lavoro. Questo motore diesel completamente rinnovato venne presentato in anteprima alla fiera Agritechnica di Hannover nel 2017. Oltre alle applicazioni esistenti nei macchinari agricoli, il motore a sei cilindri viene già utilizzato con successo in autobus e camion MAN di proprietà.◀

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Componenti > MTA

MTA S.p.A.

HALL A2.627 @ bauma

Parola d’ordine: customizzabile MTA debutta a bauma 2019 con una gamma a scaffale di quadri di bordo, display e centraline di comando, personalizzabili in funzione alle esigenze specifiche di Manuela Cortesi

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Giotto Leonardo

Actua

Spot

S

ono passati oltre sessant’anni da quando Antonio Falchetti, assieme a una ventina di collaboratori, diede vita al nucleo di quella che oggi è MTA. Specializzata in prodotti elettromeccanici, da oltre dieci anni però MTA ha differenziato la sua produzione anche nell’elettronica grazie a un’oculata acquisizione di un’azienda di Concordia sulla Secchia. Ora MTA è una sana realtà italiana che vanta partnership con le più importanti case costruttrici di veicoli, e dall’automotive sta facendo breccia negli ultimi

anni nell’ambito del construction e nell’agriculture grazie alle sue gamme di cruscotti personalizzati. I punti di forza rispetto ai competitor sono davvero chiari a Maria Vittoria Falchetti (Marketing & Communication Manager presso MTA): «Siamo in grado di accontentare sia il grosso marchio che il piccolo costruttore che magari non vuole impiegare tempo e denaro nello sviluppare per esempio il proprio cruscotto internamente: siamo un vero partner in grado di affiancare il produttore, la nostra forza

è la customizzazione scalabile.» In che senso? «L’idea vincente che sta dietro al nostro modo di lavorare», spiega Luigi Alberti (Sales Account Manager presso MTA), «è che il cliente scelga il prodotto più vicino alle sue esigenze, grazie sempre al nostro supporto, e poi possa personalizzarlo. Prendiamo il caso del cruscotto. Il cliente sceglie dalla nostra gamma quello più vicino alle sue necessità, e può già richiedere una prima customizzazione: il colore delle spie, il numero di lancette, la serigrafia dietro al cruscotto – l’hardware, in poche parole. Una volta fatto questo, è già possibile programmare il prodotto: a seconda del veicolo dove andrà applicato, si possono gestire i segnali di ingresso e di uscita e la grafica, ovvero cosa mostrare e quando. Una grande nostra qualità sono gli strumenti, semplici e immediati: MTA Studio e Speedy Creator in particolare, sono i nostri supporti tool software. Anche chi non è esperto di programmazione grazie ai nostri tool può agilmente programmare l’oggetto, volendo in autonomia.»

La gamma La gamma consiste di 6 quadri di bordo, Spot, Quik, Quik Plus, Revo, Revo Plus e Smart; 4 display, Zip, Giotto K, Giotto e Leonardo; 2 ECU, Dyna e Actua.

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Componenti > MTA

Quadri di bordo edisplay, a ognuno il suo Tutti i quadri di bordo e display sono caratterizzati da architetture hardware e software molto simili tra loro, da un design elegante e linee moderne, ma differiscono nelle forme e dimensioni, nel numero di LED, di input e output, e nelle tipologie di schermo. Rotonde, quadrate, rettangolari, ovali od ovalizzate: le forme dei quadri di bordo e display soddisfano le attuali esigenze degli OEM, con dimensioni che spaziano dal prodotto più piccolo (diametro esterno di 107 mm) al display più evoluto di dimensioni 310x215 mm. Le tipologie di schermo variano dagli LCD (a segmenti o matrice di punti) ai TFT (da 3.5” fino a 4.3”), accoppiati con indicatori analogici a lancetta, fino ad arrivare ai full TFT a colori da 8” o 12”, che consentono all’operatore di monitorare costantemente i parametri principali delle macchine o delle attrezzature ad esse collegate.

Centraline di comando Le due centraline di comando, Dyna e Actua, sono progettate per pilotare diversi tipi di attuatori e differiscono l’una dall’altra per il numero di input e output e per la potenza di calcolo del processore (più alta per Actua).

Alimentazione, 12 V e 24 V La maggior parte dei quadri di

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Revo Plus Smart Quik Plus

Zip

bordo e dei display può essere alimentata a 12 V e a 24 V, quest’ultima capace di soddisfare le esigenze dei mezzi heavy-duty.

Software Tutti i quadri di bordo, display e centraline di comando sono programmabili tramite MTA Studio, un software proprietario che consente ai clienti di creare un prodotto su misura delle specifiche esigenze del veicolo sul quale sarà installato, con l’eccezione di Leonardo, programmabile solo con Android Studio e di Giotto e Giotto K, programmabili con entrambi i tool software.

Uno su tutti: Leonardo Leonardo può essere utilizzato

Dyna

come strumento stand-alone – in questo caso funge anche da quadro di bordo – ma può anche essere integrato all’interno di un sistema elettronico che preveda altri display o quadri di bordo. Il software di Leonardo è personalizzabile tramite Android Studio, ambiente software che si rivolge ai programmatori più esperti e che permette al cliente lo sviluppo di grafiche complesse e raffinate. Per rendere la programmazione la più semplice possibile, MTA ha sviluppato inhouse un plug-in di Android, denominato Speedy Creator, che mette a disposizione funzioni e grafiche specifiche del mondo del movimento terra, consentendo uno sviluppo veloce e semplice delle applicazioni.


Un hardware specifico per lavorare in ogni condizione Leonardo si presenta con uno schermo di dimensioni importanti, un TFT touchscreen a colori da 12,1” con una risoluzione pari a 1280x800 pixel, che lo rende ideale per tutte le applicazioni off-highway dove il display si trova a dover visualizzare contemporaneamente svariati parametri della macchina e delle attrezzature ad essa collegate. Lo schermo multitouch (fino a 10 punti) con controller touch di ultima generazione lo rende inoltre molto affidabile ed estremamente preciso anche quando l’operatore utilizza i guanti. Le dimensioni importanti, l’alta risoluzione e l’elevata intensità luminosa consentono una visibilità decisamente elevata, anche in presenza di luce diretta intensa. Inoltre, Leonardo viene sottoposto a un trattamento con optical bonding che utilizza una speciale tecnica che elimina completamente l’aria tra il display e lo schermo, minimizzando così la riflessione della luce. Il vetro utiliz-

MTA S.p.A. di auto, moto, mezzi on e offhighway. Fondata nel 1954, MTA ha 2 siti produttivi in Italia (Codogno e Rolo), 8 sedi estere, un fatturato di circa 205 milioni di euro e 1480 dipendenti.

MTA S.p.A. è un’azienda leader a livello globale per lo sviluppo e la produzione di un’ampia gamma di prodotti elettromeccanici ed elettronici sviluppati al suo interno e destinati ai principali costruttori

zato per lo schermo è infine antiriflesso e anti-fingerprint. Particolare cura è stata riposta da MTA anche nella scelta dei materiali utilizzati e delle soluzioni costruttive di Leonardo, tanto da rendere il display molto robusto e affidabile nel tempo, estremamente resistente alle vibrazioni e alle alte temperature, oltre che assicurargli un grado di protezione IP66.

Moderne interfacce per la connessione Leonardo ha come dotazione di serie interfacce WiFi e Bluetooth; le prime consentono al display la connessione a un hotspot WiFi, mentre il Bluetooth (disponibile

dal 2020) può essere utilizzato per il collegamento diretto a uno smartphone. Leonardo può anche essere utilizzato in vivavoce, grazie a un altoparlante, un ingresso microfonico e a un’uscita audio connessi a un eventuale amplificatore esterno. Leonardo, così come gli altri quadri di bordo, display e centraline personalizzabili proposti da MTA, è interamente sviluppato e realizzato nel sito produttivo dell’azienda a Rolo, uno stabilimento dedicato alla produzione elettronica che adotta le più moderne tecnologie e accreditato secondo le più rigorose e attuali normative del settore automotive.◀

INFO Leonardo

MTA S.p.A Viale dell’Industria, 12 26845 Codogno (LO) - Italia Tel. +39 0377 4181 E-mail: infoitaly@mta.it Web: www.mta.it

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Componenti > Dana

Si trasmette elettrico Dana presenterà a bauma i nuovi prodotti concepiti per l’elettrificazione: Spicer Electrified e-Axle e l’e-Gearbox, esposti in macchine in movimento di Manuela Cortesi

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DANA INCORPORATED

HALL A3.326 @ bauma


A

nche Dana sa che l’elettrificazione è imprescindibile e a bauma (Monaco, 8-14 aprile) ne darà davvero prova. Presso lo stand Dana verrà presentata l’ampia selezione di soluzioni di propulsione elettrica per l’industria edile e mineraria. Dimostrazioni live di un sollevatore telescopico e di un miniescavatore con tecnologia di azionamento elettrificata Spicer e Brevini ad alta efficienza, mostreranno dal vivo quanto una trasmissione possa fare la differenza.

Un tuffo nell’elettrico Impossibile per Dana non cimentarsi nella sfida che interessa tutti oramai nel mondo del construction: l’elettrico. A bauma presenterà le due nuove soluzioni appena annunciate: le trasmissioni per veicoli fuoristrada, Spicer Electrified e-Axle e l’e-Gearbox. Queste tecnologie consentono la propulsione elettrificata all’interno di architetture di veicoli solidi, sfruttando il portfolio di tecnologie in cui Dana è leader. Dana, attraverso numerose iniziative, ha completato il proprio portfolio di prodotti per supportare le esigenze dei propri clienti. La società presenterà le sue soluzioni

Spicer Electrified e-Axle

di trasmissione elettrificate ad aprile a bauma insieme alle tecnologie di e-Propulsione di SME Group, società che Dana ha acquisito all’inizio del mese di gennaio. Queste soluzioni elettrodinamiche supportano le esigenze del cliente in termini di efficienza, manovrabilità, sicurezza e prestazioni generali. «I produttori di veicoli nel settore minerario, delle costruzioni e in altri mercati dell’off-highway stanno transitando verso l’elettrificazione, pur mantenendo un’ampia parte dei loro prodotti nelle tecnologie tradizionali», ha affermato Aziz Aghili, Presidente di Dana Off-Highway Drive e Motion Technologies. «Dana ha posizionato l’azienda come indipendente dal punto di vista energetico per supportare i clienti con configu-

razioni di trasmissione, compresi componenti elettrodinamici che accelerano l’adozione dell’elettrificazione attraverso l’introduzione di tecnologie appositamente selezionate per soddisfare le esigenze delle attuali architetture di veicoli».

Spicer Electrified e-Axle: progettato per veicoli pesanti di grandi dimensioni L’assale e-Axe Spicer, ovvero elettrificato, combina il design Dana di assale pesante collau-

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OMMERCIO

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Componenti > Dana

Impegno completo per l’elettrificazione e l’ibridazione

Spicer Electrified e-Gearbox

Spicer Electrified e-Gearbox, ottimizzato per attrezzature compatte dato sul campo con un motore/ generatore TM4 SUMO HP ad alta efficienza, e aggiunge la combinazione inverter per autocarri di media dimensione, dumper di medie dimensioni e grandi carrelli elevatori. Il motore/generatore TM4 e l’inverter sono alimentati con una potenza di picco di 193 kW (262 cavalli) e una potenza continua di 139 kW (189 CV); il motore/generatore TM4 e l’inverter sono uniti al corpo centrale dell’asse per fornire la coppia e l’efficienza necessarie all’interno dello spazio normalmente occupato da un motore a combustione interna e da una trasmissione.

Lo Spicer Electrified e-Gearbox è caratterizzato da un design compatto che gestisce elevate velocità di ingresso e consente l’installazione di un motore elettrico. Offre un’interfaccia altamente ingegnerizzata per il collegamento dei motori economicamente vantaggiosi coinvolti. Il suo design plug-and-play combina motori elettrici TM4 e SME forniti da Dana con trasmissioni idrostatiche Spicer per pale gommate di piccole e medie dimensioni fino a 10 tonnellate (11 tonnellate) e sollevatori telescopici con capacità di sollevamento fino a 6,8 tonnellate (15.000 libbre). L’e-Gearbox sarà disponibile per i test dei clienti a partire dalla seconda metà del 2019.

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Le tecnologie di propulsione elettrificate mostrate da Dana a bauma rifletteranno la serie di mosse strategiche fatte dall’azienda per supportare l’elettrificazione e l’ibridazione nel mercato dell’offhighway negli ultimi due anni, tra cui: ▶▶ l’acquisizione delle attività di power-transmission e fluid power di Brevini; ▶▶ l’acquisizione di una quota di maggioranza di TM4, un produttore di motori elettrici ad alta tensione, invertitori di potenza e sistemi di controllo; ▶▶ un accordo per l’acquisto del segmento Drive Systems del Gruppo Oerlikon; ▶▶ l’acquisizione del Gruppo PMI, progettista e produttore di motori e inverter a bassa tensione. In combinazione con le competenze chiave dell’azienda nelle tecnologie di trasmissione, sistemi di tenuta e gestione termica, queste iniziative pongono Dana come fornitore leader di soluzioni di elettrificazione per il segmento off-highway. Dana offre anche una vasta gamma di prodotti Brevini per le trasmissioni ottimizzate per le esclusive esigenze di distribuzione di potenza dei veicoli ibridi ed elettrici fuoristrada.


Spicer TE50

Non solo elettrico: Spicer TE50 Dana a bauma non risparmia colpi. Tra i prodotti pensati per le macchine per il cantiere, l’ultimissima trasmissione powershift Spicer TE50, progettata per grandi dumper a cassone ribaltabile, per i camion usati nelle miniere sotterranee e perfetti anche per le pale gommate. Progettata per veicoli da 400 a 600 kW (da 544 a 816 cavalli), la trasmissione Spicer TE50 offre prestazioni superiori grazie a una maggiore efficienza del carburante, cambi di marcia più fluidi, una manovrabilità più precisa del veicolo e frenate ottimizzate. Il lancio ufficiale della trasmissione avverrà assieme ai produttori di veicoli interessati a partire dalla seconda metà del 2019. «Mentre il mercato dei veicoli per l’industria mineraria e delle costruzioni si sposta verso veicoli più grandi, la domanda è in crescita per tecnologie avanzate che supportano una maggiore produttività senza sacrificare la precisione», ha affermato Aziz Aghili, Presidente di Dana Off-Highway Drive e Motion Technologies. «La trasmissione Spicer TE50 offre una soluzione robusta che soddisfa i requisiti prestazionali delle applicazioni heavy-duty e ad alta potenza che operano in alcune delle condizioni più difficili del mondo.»

La trasmissione Spicer TE50 è ideata per adattarsi agli sviluppi di progettazione del veicolo ed è offerta con un cambio a quattro o otto velocità che offre rapporti di cambio ottimizzati. È disponibile con blocco automatico avanzato, che migliora l’efficienza del carburante consentendo la guida diretta anche a basse velocità. Un rallentatore automatico integrato

riduce l’usura dei freni e consente una frenata più dolce e silenziosa. La nuova trasmissione di Dana è inoltre dotata di tre azionamenti per pompe ausiliarie per impieghi gravosi.◀

Dana Dana è leader mondiale nelle soluzioni altamente ingegnerizzate per migliorare l’efficienza, le prestazioni e la sostenibilità dei veicoli e delle macchine a motore. Dana supporta le aziende di veicoli passeggeri, veicoli commerciali e fuoristrada, nonché le applicazioni

industriali e fisse. Fondata nel 1904, Dana impiega oltre 30.000 persone in 33 paesi nei sei continenti che si impegnano a fornire valore a lungo termine ai clienti. Con sede a Maumee, Ohio, USA, la società ha registrato vendite preliminari di $ 8,1 miliardi nel 2018.

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