Eterno Auriga - Marzo 2021

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L’ORIGINE DEL GOKULAM SRI SATHYA SAI Balachandra Rayker

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EL SETTEMBRE DEL 1970, IO E mio padre, Sanmarg Krishna Shet, andammo a Brindavan. Avendo bisogno di parlare con Swami, mio padre aspirava ad avere un colloquio. Essendo stati invitati ad averlo, aspettavamo vicino al "bungalow, la residenza di Swami, prima che essa fosse chiamata Trayee. Erano circa le 3 del pomeriggio quando Sri Ramabrahmam, custode di Brindavan e grande devoto di Swami, si fermò accanto a noi per parlarci. C'era una mucca, di nome "Yagnamatha", che, in un angolo, masticava dell’erba. Indicandola, ci disse che usavano il latte di quella mucca per Swami, ma il latte stava diminuendo. Allora, mio padre gli chiese se poteva donare a Swami una mucca di quelle che avevamo a casa. “Perché non lo chiedi a Swami Stesso, dato che comunque Gli parlerai a breve?” – rispose il custode. Quando mio padre, durante il colloquio, domandò a Swami se poteva offrire una mucca, Egli disse: “Va bene, portala e Io avvierò il Gokulam.” Nella prima settimana di dicembre del 1970 nacque un vitello che venne portato nella nostra casa di Mangaluru. Nell’ultima settimana di dicembre decidemmo di portare la mucca e il vitello a Brindavan. Sul camion, i miei genitori sedevano davanti assieme all'autista, mentre io sedevo tra le balle di fieno nella parte posteriore assieme alla mucca e al vitello. Il camion svolgeva un regolare servizio giornaliero di trasporto di tegole per tetti. La notte l’autista, pur se esperto, si perse e, il mattino, invece di raggiungere Brindavan (Bengaluru), arrivammo alla città di Pavagada. Quando trovò la strada per tornare a Brindavan, erano le 13. Mentre, per la deviazione fatta, eravamo impegnati a cercar di

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trovare la via del ritorno, Swami stava facendo dei preparativi per noi. Verso mezzogiorno, per agevolare l’uscita della mucca, fece arrivare un camion per scaricare un po’ di terriccio al fine di creare una rampa vicino al nostro automezzo. C'era anche un Poornakumbham (vaso colmo d’acqua) portato da un gruppo di donne che, per un’accoglienza regale, avevano anche curcuma, kumkum (vermiglione), fiori, frutti e quanto necessario per l’Arati. Nessuno sapeva perché stessero lì o a chi venisse offerta l’accoglienza. Stavano semplicemente seguendo le istruzioni di Swami. Quando entrammo a Brindavan, Swami stava aspettando di riceverci. Ci dissero di parcheggiare il camion con la parte posteriore vicino al cumulo di terriccio. Vi posero sopra una tavola di legno e furono fatti scendere la mucca con il vitello. Indicando dove mi trovavo, Swami scherzando disse: “Mettete l'asse sulla sua testa”, per farmi sorridere dopo il lungo estenuante viaggio. Le donne offrirono il benvenuto con il Poornakumbham

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