Sanitas La Rivista 2/21: Simplicemente vivere

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Semplicemente vivere Come trovare nuove strade P. 18 __ Aditotoro e le battute sulla pandemia P. 24 __ Dolori muscolari: come alleviarli 2 21

Trattenere lo starnuto fa male?

A nessuno piace attirare gli sguardi di tutti con un forte starnuto. Perciò cerchiamo spesso di trattenerlo, anche se questo fa male alla nostra salute. Soprattutto se ci si tappa il naso. Durante uno starnuto si veri fica un aumento improvviso della pressione dell’aria nel condotto uditivo che spinge goc cioline e corpi estranei fuori dal naso a una velocità elevata. Se si blocca questo processo, la pressione non può uscire e retrocede verso i seni paranasali e l’orecchio medio con conseguenze davvero spiacevoli: può lace rarsi il timpano o addirittura rompersi un vaso sanguigno nel cervello. Quindi, la prossima volta lasciate che la natura faccia il suo corso. Va da sé che chi starnutisce lo faccia in un fazzoletto o nella piega del gomito per proteg gere gli altri. È una questione di educazione.

… e voi, cosa avete sempre voluto sapere? Scrivetecelo. Siamo curiosi di leggere le vostre domande. redaktion@sanitas.com

Illustra
È VERO O NON È VERO? RIVISTA SANITAS 2 / 2021 2

Cara lettrice, caro lettore,

riuscire a conciliare famiglia, lavoro, amici e hobby non è semplice: siamo tutti sulla stessa barca. Guardando i miei impegni nell’agenda, a volte mi chiedo cosa posso cancellare e in cosa posso essere più efficiente. Grazie alle app molte cose possono essere gestite online sempre e ovunque, per esempio con l’app del portale Sanitas. Nella nuova sezione dedicata alla salute trovate numerosi consigli sull’alimentazione e sul movimento, nonché aiuto in caso di sintomi di malattia. Allo stesso tempo, con pochi clic po tete tenere sotto controllo le questioni assicura tive in ogni momento e pagare facilmente le fat ture online tramite TWINT o carta di credito. Anche altri ausili aiutano a semplificarci la vita. Per esempio con il coronavirus la famiglia Kersting ha imparato a ridurre gli appuntamenti. E il minimalista Alan Frei ha scoperto che con ogni oggetto eliminato guadagnava più libertà e tempo per sé stesso. Facciamo tutto il possibile per semplificare la vita ai nostri assicurati con le nostre offerte. Così avrete più tempo per le cose che vi stanno a cuore.

È vero o non è vero? L’angolo della notizia

DOSSIER SEMPLICEMENTE VIVERE

Spesso le nostre giornate strabordano di appuntamenti e cose da fare. Ridurre le incombenze fa bene e lascia spazio a cose inaspettate. La sensazione della rinuncia Un minimalista, una famiglia e un parapendista in sedia a rotelle rac contano perché per loro poco vuol dire tanto. La risposta al caos Se la casa è ordinata e pulita, lo siamo anche dentro di noi. Stando almeno agli esperti del riordino. Ma quanto c’è di vero? Infografica Condividere è più importante di avere Il mondo del futuro Un giorno nell’anno 2051: grazie alle nuove conquiste e tecnologie, la nostra vita quotidiana è molto più semplice.

Youtuber Aditotoro Il buon umore aiuta, soprattutto in tempi di crisi. Un oggetto, una storia Chi comunica con gli animali? Rimedi fai da te Cosa aiuta a non russare Dolori muscolari Il prezzo da pagare dopo l’allenamento? Sani ed Elina I ladri di miele e l’ape regina L’assicurabolario Infortunio, medicinale e riserva

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COLOFONE
Julie Freudiger (capoprogetto a. i.), Helwi Braunmiller, Nicole Krättli, Janine Radlingmayr, Katharina Rilling, Brigitte Wenger, Robert Wildi | Traduzioni Servizio traduzioni Sanitas | Art Direction Christine Gertsch e Franziska Neugebauer | Litografia Detail ag | Stampa swissprinters.ch | Crediti fotografici tutte le immagini non altrimenti contrassegnate sono proprietà di Sanitas o di cui Sanitas detiene la licenza, pag. 12: Urs Siedentop & Co / Stocksy United, pag. 24: DaveLongMedia via Getty Images | Tiratura ca. 460 000; 12° anno; la
viene stampata
ecologica FSC | Pubblicazione 4 ×
in I, D, F | Il prossimo
uscirà
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Editore Sanitas Assicurazione malattia, Jägergasse 3, 8021 Zurigo, sanitas.com /larivista | Contatto redaktion@sanitas.com
|
Responsabile generale Claudia Sebald | Redazione
rivista
su carta
l’anno
numero
ad agosto 2021.
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Copertina: Karin Heer Dr. Andreas Schönenberger CEO, Sanitas
3 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 EDITORIALE / INDICE

Un’app per la salute e l’assicurazione

Assicurazione e salute a portata di mano: la nuova versione dell’app del portale Sanitas com prende ora due aree e combina le offerte per la sa lute con i servizi digitali che già conosciamo. Ora vale quindi doppiamente la pena utilizzare l’app.

La mia assicurazione

Come prima, qui trovate tutti i documenti e le presta zioni di servizio relative alla vostra assicurazione. Potete semplicemente porre domande nella chat, scansionare giustificativi con la fotocamera del cellulare, controllare lo stato attuale della vostra franchigia, decifrare fatture complicate, pagare fatture con TWINT, carta di credito o Apple Pay e molto altro ancora.

Novità: La mia salute

La nuova area dedicata alla salute vi offre una pratica pa noramica di tutte le offerte per la salute e prestazioni di servizio di Sanitas. Come per esempio il Check dei sin tomi appena introdotto, la funzione di ricerca dei gene rici o l’app Medgate per la consultazione medica digitale. Se avete domande, i nostri consulenti per la salute o l’as sistente virtuale Alva saranno lieti di aiutarvi. Così bene ficiate di un’assistenza semplice, digitale e sicura per tutte le questioni riguardanti la vostra salute.

Download gratuito sanitas.com/la-mia-salute

App Lumosity

Palestra per il cervello

Vi ricordate cosa avete mangiato a pranzo ieri? Con l’app Lumosity allenate il vostro cervello giocando. Secondo gli sviluppatori, questi giochi ed esercizi creati su basi scientifiche migliorano la memoria, au mentano la capacità di concentrazione e promuovono la consapevolezza.

+ L’allenamento può essere personalizzato

+ I giochi e i test sono ben spiegati

+ Le statistiche mostrano i progressi fatti Non disponibile in italiano (solo in tedesco, inglese e francese)

Su App Store o Google Playstore

Anno

d’esercizio 2020 — 850 000 assicurati

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App del portale Sanitas
nel 2020 hanno scelto Sanitas come partner per la loro salute. Il risultato com plessivo ammonta a 19,5 milioni di franchi. Scoprite di più sul rapporto di gestione, sulle nostre offerte e servizi sanitas.com/rg-2020 RIVISTA SANITAS 2 / 2021

Uno sguardo al futuro

Come sarà il sistema sanitario del futuro? Gli autori del libro «Die digi tale Pille» mostrano in base a cinque malattie croniche quali opportunità offre la digitalizzazione al nostro si stema sanitario. Con esempi con creti e storie di start-up e aziende di tutto il mondo. Il libro è pubblicato in tedesco e inglese.

Autori: Elgar Fleisch, Christoph Franz, Andreas Herrmann, Annette Mönninghoff

ISBN: 978-3-593-51369-0 (DE) / 978-1-78756-676-7 (EN)

In omaggio

Il libro vi interessa? Allora scrivete a redaktion@sanitas.com con «The Digital Pill» in oggetto. Estrarremo 10 copie in tedesco o in inglese (si prega di specificare). Buona fortuna!

Fondo di compensazione —

Sostegno alle vittime dell’amianto e

ai loro familiari

Nonostante l’utilizzo dell’amianto sia vietato dal 1990, ogni anno in Svizzera si ammalano circa 200 persone di mesotelioma maligno legato all’amianto. Il fondo EFA per le vittime dell’a mianto offre assistenza finanziaria e un servizio di consulenza e assistenza per le persone colpite e i loro familiari in modo celere e senza compli cazioni burocratiche. Sanitas ha sostenuto la fondazione insieme ad altri assicuratori privati con 10 milioni di franchi.

Trovate informazioni, moduli di domanda e date di consulenza su stiftung-efa.ch/it/

Studio «Società digitale e solidarietà»

Un virus accelera la digitalizzazione

Didattica a distanza, riunioni Zoom e aperitivi virtuali: a causa della pandemia, nel 2020 la digitalizzazione si è estesa a nuovi ambiti della nostra vita. Di conseguenza, la trasformazione digitale fa meno paura, come mostra l’attuale sondaggio sulla «Società digitale e solidarietà» della Fondazione Sanitas. So prattutto i giovani hanno provato addirittura meno stress digitale in quest’ultimo anno, e molti accette rebbero anche in futuro il monitoraggio del cellulare a favore di più libertà quotidiane. Restano comunque dubbi fondamentali in merito alla protezione dei dati. Vai al rapporto completo sul sondaggio: sanitas.com/monitoraggio2021

5 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 L’ANGOLO DELLA NOTIZIA

A volte poco vuol dire tanto

Gli ultimi mesi ci hanno costretto a puntare lo sguardo sull’essenziale: di cosa abbiamo veramente bisogno? Cosa ci manca? A cosa possiamo tranquillamente rinunciare? Cosa potrebbe renderci la vita più facile? Non sono domande semplici. Ma le risposte e le conseguenze ci possono aiutare a concen trarci su ciò che veramente conta.

SEMPLICEMENTE VIVERE
Foto: Karin Heer

«Non possiedo nulla che non potrebbero portarmi via.»

Alan Frei possiede soltanto le cose strettamente neces sarie. Dal resto si è separato poco a poco. E da allora vive più sereno e libero, senza il timore di perdere qualcosa.

Alan Frei davanti al suo guardaroba: tutto ciò che possiede il minimalista entra in due valigie. Comples sivamente sono circa 80 oggetti.

Testo Robert Wildi Foto Sebastian Doerk
RIVISTA SANITAS 2 / 2021 8 DOSSIER SEMPLICEMENTE VIVERE

«Sì, mi definisco minimalista: oggi possiedo soltanto circa 80 oggetti», racconta Alan Frei. Preferisce tuttavia chiamarsi ‹ottimizzatore›, una persona che fa le proprie scelte per poter vivere il più possibile in modo libero, indipendente e disim pegnato. Il fatto di possedere così poche cose è soltanto un effetto secondario. Quando è morto suo padre si è visto per la prima volta confrontato con la tematica. «Mentre svuotavo la casa dei miei genitori mi sono reso conto della marea di oggetti accumulatisi negli ultimi 30 anni senza che nessuno ne abbia mai fatto uso. Mi sono reso conto che tutte quelle cose per me non erano altro che zavorre.

Il senso di liberazione che ha provato mentre si sepa rava da tutti quegli oggetti inutili lo ha motivato. Così Alan ha iniziato a riflettere sul minimalismo. Anche a casa sua. Ha riempito ben sedici sacchi della spazzatura da 110 litri con cose che per lui non erano né rilevanti né utili. «E la cosa affascinante: con ogni oggetto di cui mi disfacevo ci guada gnavo in termini di libertà, spazio e tempo per me», spiega Frei. E con ogni pezzo svaniva sempre di più la paura di perdere qualcosa. Ne ha avuto la conferma quando poco più di un anno fa sono entrati a svaligiare casa sua mentre non c’era. «Il ladro un po’ sorpreso non ha infatti trovato niente da rubare.» Quindi se n’è andato senza sottrarre nessun oggetto dal suo appartamento. «Ho provato una vera e pro

pria sensazione di gioia. Non possiedo nulla che varrebbe la pena portarmi via.» Nel frattempo ha persino lasciato il suo appartamento per trasferirsi in albergo. Oggi ne è più convinto che mai: come ‹minimalista› o appunto come ‹ot timizzatore›, la sua qualità di vita è nettamente migliorata.

Il minimalismo, un’ambizione per la grande massa? Ma Alan Frei si guarda bene dall’imporre la propria ideologia agli altri. La quantità di beni materiali che ci fa star bene è infatti molto personale. Ognuno li collega a convinzioni e valori diversi. Non oserebbe neanche farne dipendere una futura relazione. «Se qualcuno volesse provare a vivere in questo modo di sua iniziativa, naturalmente lo sosterrei e gli racconterei la mia esperienza personale.»

Da quando Alan Frei vive secondo i suoi principi è più consapevole delle cose essenziali della vita e vi dedica an che più tempo. «Al momento sto scrivendo un libro per start-up e nel 2026 vorrei partecipare ai Giochi olimpici invernali di Milano nello skeleton.» Il suo stile di vita è come un processo di ottimizzazione senza fine.

D’un tratto, il tempo non manca

Niente programmi?

Perché la noia non nuoce, anzi giova ai bambini sanitas.com/noia

Almeno venti inviti a feste di compleanni, numerosi viaggi, molti progetti per il week-end e incontri con gli amici, ap puntamenti di lavoro e quasi ogni giorno un hobby delle figlie di otto e undici anni: questa era l’agenda della fami glia K. prima che, uno dopo l’altro, gli appuntamenti sono caduti vittima del coronavirus.

Tutti in preda alla noia? «Stranamente no. La nostra vita non è più programmata fino all’ultimo secondo. Così mi sento meno stressata», ammette la quarantaduenne Inga. «E negli ultimi mesi le bambine trascorrono molto più tempo insieme, senza litigare. Per noi una situazione del tutto nuova.» Mentre prima erano la pallamano, l’atle

Sonno, gioco, tempo libero: con le restrizioni COVID, la famiglia K. si è accorta che poco può voler dire molto.
Testo Janine Radlingmayr Foto Sebastian Doerk
Il legame tra le sorelle si è rafforzato durante la pandemia.
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La famiglia vede molti aspetti positivi nei mesi pri vi di appuntamenti e vuole rinunciare anche in futuro ad alcuni impegni.

Concediti una pausa!

Come trovare la giusta dose di attività per il tempo libero sanitas.com/ stress-tempo-libero

tica leggera, il gruppo di teatro, le lezioni di chitarra e la vita da pendolari a dettare il ritmo, ora c’è spesso lo spazio per fare giochi di società in famiglia. Inoltre, le due figlie hanno scoperto nuovi hobby, come il calcio, il ping pong e lo snowboard. «E io cucino spesso e faccio molti dolci», aggiunge la figlia maggiore. Nei fine settimana l’intera famiglia adora dormire a lungo e godersi la vita senza impegni. Il sabato in pigiama fino all’ora di pranzo? La famiglia K. apprezza molto questa nuova libertà senza dover pensare a eventuali appuntamenti.

Certo, la crisi del coronavirus non è una pas seggiata neanche per loro. «Siamo tuttavia nella fortunata posizione di avere entrambi un posto di lavoro e non soffrire di altre malattie», sottolinea Inga. Il marito Max (45 anni) è inge gnere ed è lieto di non dover stirare camicie per il momento: «Lavorando da casa sono di ventate superflue.» E la moglie fisioterapista, accanto al lavoro, ora possiede di nuovo l’ener gia necessaria per consultare più spesso i libri di anatomia e inizierà presto un corso di per fezionamento. «La nuova vita senza appunta menti mi fa sentire estremamente bene.» Il suo obiettivo per il futuro: evitare di riempire troppo l’agenda. Le bambine esprimono un desiderio per quando la pandemia sarà pas sata: «Vogliamo che papà continui a pranzare con noi.»

«La nuova vita senza appuntamenti mi fa sentire estremamente bene.» Inga

Sono trascorsi sette anni da quando Stefan Keller è precipitato con il suo parapendio da oltre 20 metri.

Da allora è in sedia a rotelle e ha imparato a conoscere sé stesso e a vivere la sua vita in modo diverso.

Più profonda, più intensa, più attenta

Dal suo incidente con il parapendio, Stefan Keller è parzial mente paraplegico. Ma di questo non si è mai lamentato: «La mia vita non è più difficile, soltanto un po’ diversa qua e là», spiega. Certo, dei dolori cronici farebbe volentieri a meno. «In compenso godo della mia mobilità in sedia a rotelle. Su ruote mi posso spostare più rapidamente e an dare più lontano che su due gambe.» Rispetto ai tempi prima dell’incidente, oggi vede molte cose con occhi diversi. «Da allora la mia vita è diventata più profonda, intensa, attenta e allo stesso tempo semplice, spensierata e diver tente. E, soprattutto, mi sono liberato da un giorno all’altro di tutti i problemi di lusso.»

Stefan Keller pensa ad alta voce: «O mi sono semplice mente creato la vita a modo mio? Naturalmente ho fatto molto per migliorare la mia qualità di vita. Ho scelto espres samente di crearmi un nuovo mondo positivo.» Con la sua autenticità affascinante emana calma e leggerezza. Stefan Keller oggi gode intensamente ogni giornata, vivendola a modo suo. Si lascia trascinare dal momento e agisce in modo molto consapevole.

In veste di coach, Stefan Keller accompagna altre per sone lungo il loro cammino. Negli ultimi anni ha seguito vari corsi di perfezionamento acquisendo molte espe rienze. «L’incidente ha influito positivamente sulla mia credibilità e sulla fiducia dei clienti nei miei confronti. Questo si ripercuote anche sulla qualità e l’efficacia dei miei coaching», spiega.

Volare è tuttora una parte essenziale della sua vita. Attende con ansia i voli di lunga distanza previsti per quest’anno. Inoltre vorrebbe riprendere a volare con il del taplano. E forse presto si alzerà nuovamente in volo il suo vecchio aliante. Per quanto riguarda gli eventuali rischi, Stefan è tanto pragmatico quanto filosofico: «Chi vuole volare deve avere il coraggio di staccarsi dal suolo. Ma deve anche avere il coraggio di tornare con i piedi per terra per affrontare nuovamente la vita terrestre.»

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Stefan Keller è inar restabile anche sulla sedia a rotelle.

La risposta al caos

Disfarsi delle cose inutili non è in voga soltanto da quando siamo confinati in casa. Sgomberare e riordinare casa rende le persone effettivamente più felici oppure serve solo a sfuggire alla noia?

rima è toccato ai vestiti nell’armadio, ordinati in base al colore, poi alla dispensa perfettamente organizzata. Anche le pomate e i farmaci nell’ar madietto dei medicinali sono stati smistati. Chi negli ul timi dodici mesi della pandemia non ha mai riordinato il proprio guardaroba, classificato le proprie carte e messo a soqquadro la cantina? Sgomberare e fare ordine andavano già di moda prima di essere stati chiusi tutti in casa. Indi menticabile resta la campionessa dell’ordine giapponese, Marie Kondo, che nella sua serie Netflix prendeva in mano ogni singola matita chiedendo ai proprietari: «Does it spark joy?» – Ti rende felice? No? Allora disfatene!

Chi si è già ritrovato in una stanza perfettamente or ganizzata in cui sono stati eliminati radicalmente tutti gli oggetti inutili, conosce bene quel senso di soddisfazione. Anche se il mondo esterno sembra essere fuori controllo, tra le proprie quattro mura regnano struttura e chiarezza. Non sorprende, infatti, che coach dell’ordine spuntino come funghi e che numerosi libri, articoli e video promet tano di migliorare e semplificare le nostre vite.

Il disordine influisce su tutti gli ambiti di vita Effettivamente, ricercatori statunitensi della University of California hanno scoperto che il disordine può essere fonte di stress, paura e depressione. I ricercatori di un’u niversità canadese a Montreal sono inoltre riusciti a dimo strare che un posto di lavoro ordinato favorisce la concen trazione e aiuta a ridurre lo stress. Anche i rapporti interpersonali soffrono evidentemente del disordine. In uno studio americano del 2016 alcuni ricercatori hanno infatti constatato che i partecipanti riuscivano a interpre tare meno bene le emozioni dei personaggi di un film se li osservavano di fronte a uno sfondo disordinato.

Riordinare con Marie Kondo

– Riordinate per cate gorie e non per stanza. Occupatevi ad esempio prima dell’abbigliamento, poi dei libri ecc.

– Concentratevi su ciò che volete tenere, an ziché su ciò che volete buttare.

– Pensate a cosa volete possedere in futuro e non a cosa vi è stato a cuore finora.

– Accertatevi che gli og getti nel cassetto o nell’armadio siano ben visibili. Questo vi consente di avere sott’occhio tutto ciò che possedete.

Ma soprattutto negli ultimi mesi si è aggiunto un ulteriore aspetto, sottolinea convinto Lukas Erpen, psicologo e psi coterapista svizzero: «Disfarsi delle vecchie cose è un pas satempo che ci dà la sensazione di essere riusciti in qual cosa. Agli esseri umani non riesce facile sopportare l’inattività. Riordinare può così consentire di sfuggire alla noia.» Da un punto di vista psicologico può avere infatti un effetto positivo, smistare di tanto in tanto le cose di casa per avere un quadro chiaro di tutto quello che possediamo.

Fare spazio alla creatività Questo dipende anche dal fatto che altrimenti ci sentiamo sopraffatti. Avere tante opzioni comporta non pochi pro blemi. Lo psicologo statunitense Barry Schwartz parla in questo contesto di un paradosso della scelta e spiega che le persone con un’abbondanza di scelte si sentono meno libere e più insoddisfatte. A soffrirne maggiormente è so prattutto il gruppo dei «massimizzatori», sempre alla ri cerca del meglio. Chi possiede meno, sente meno l’imba razzo della scelta e conduce una vita molto più semplice. Disfarsi regolarmente delle cose inutili può quindi renderci decisamente più soddisfatti. La situazione si fa critica soltanto quando l’amore per l’ordine diventa un’os sessione. Quando la biancheria può essere riposta nel cassetto soltanto in un modo ben preciso e non diversa mente, spiega Lukas Erpen. I limiti non sono rigidi. «Que sto atteggiamento diventa problematico quando la per sona passa ogni giorno ore e ore a pulire, teme lo sporco e tende persino a isolarsi», racconta Erpen. Anche se la gioia di riordinare e pulire si trova nella norma, lo psicologo consiglia di sopportare di tanto in tanto le fasi di inattività: «Dal silenzio e dalla noia nasce la creatività. Vale pertanto la pena sopportare la situazione.»

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Condividere è più importante di avere

Prendere in prestito invece di comprare: sempre più persone affittano o noleggiano oggetti e servizi su piattaforme online. L’economia della condivisione è diffusa anche in Svizzera.

23 000 membri

fanno parte dell’associazione svizzera di condivisione di giardini. I giardinieri per hobby con giardini in comune sono un passo avanti: non solo condividono la superficie dell’orto, ma anche il la voro e il raccolto.

Fonte: Schweizer FamiliengärtnerVerband

54 500 parcheggi

restano vuoti in tutta la Svizzera con il carsharing; un’area che corrisponde a 190 campi da calcio.

Fonte: Mobility, Interface: uno studio del 2020 sull’effetto sostenibile

Più di una notte su 3

non viene trascorsa in albergo in Svizzera. Le stanze libere possono essere condivise o affittate su piattaforme online.

Fonte: UST, 2018, Airbnb

Animali domestici in affitto?

Affinché il cavallo o il cane riceva più cure, i proprietari trovano aiutanti volenterosi sulle piattaforme di condivisione di cani o cavalli.

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Sharing, il nuovo trend

Più di un quarto della popolazione svizzera partecipa alla sharing economy.

Fonte: UST, 2017

Let’s share!

Circa l’80% dei vestiti

resta per un anno negli armadi senza essere indossato. Molti di questi vestiti, come gli abiti da sera o i completi, potrebbero es sere messi in prestito sulle piattaforme di condivisione.

Fonte: Movinga 2018

3380 attrezzi

sono messi a disposizione su una piattaforma svizzera di noleggio online che elenca un totale di oltre 20 000 oggetti di uso quotidiano. Gli attrezzi sono gli oggetti a noleggio più ambiti.

Fonte: Sharely.ch, stato al 18.2.2021

2434 pensionati

offrono i loro servizi attraverso una piattaforma di condivisione svizzera, dal giardinaggio alla cura dei bambini a lavori di manutenzione.

Fonte: Rentarentner.ch, stato al 3.3.2021

341 milioni di persone

in tutto il mondo ascoltano la musica tramite servizi di streaming a pagamento. Oggi la musica non viene più acquistata, ma condivisa.

Fonte: Bundesverband Musikindustrie BVMI

15 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 DOSSIER SEMPLICEMENTE VIVERE

In passato tutto era meglio? E se fosse vero il contrario? Il futuro sarà bello! Tra 30 anni molte cose potrebbero essere più facili e piacevoli di quanto non lo siano oggi.

Il mondo del futuro

entamente e senza fare rumore le tapparelle si alzano automaticamente illuminando la stanza in una mattina chiara e soleggiata. Nicolas mette da parte il suo e-reader; sta leggendo un libro sulla sua generazione: «Come la generazione Z creava il futuro». Ne gli anni 2020 Nicolas era un adolescente e il movimento attivista dei giovani per il clima era appena sorto. Poi è arrivato il coronavirus. E pian piano tutto è cambiato.

Oggi Nicolas ha 41 anni, è maggio dell’anno 2051 e sono le 7:30 del mattino. È ora di alzarsi. La sua compagna Mia invece può restare ancora un po’ a letto. Da tempo ormai gli orari di lavoro flessibili e la settimana di 20 ore sono la normalità dato che le macchine e i computer ci rispar miano sempre più i lavori ruba tempo. Nicolas si alza, la figlia Sara di sette anni, assonnata, gli fa compagnia in cucina. Ieri ha comprato la frutta per il suo muesli da una delle fattorie verticali che da qualche tempo producono cibo fresco a impatto climatico zero sulle facciate dei grat tacieli di tutta la città. Nicolas ricorda bene che sua mamma nel periodo della pandemia, nel 2020, faceva i suoi acquisti nel negozio del paese o nelle fattorie. Il boom dei prodotti regionali ha permesso che nuove forme eco logiche di agricoltura diventassero popolari negli anni successivi.

L’intelligenza

artificiale usa la testa

Mentre Nicolas e Sara si puliscono i denti in bagno, lo spec chio non solo riflette la loro immagine, ma indica il loro stato di salute grazie all’analisi della pelle e degli occhi. Riconosce che la pressione arteriosa di Nicolas è nuova mente un po’ alta e trasmette i valori direttamente al me dico, che più tardi si metterà in contatto con il paziente. Un servizio pratico, personale e fa risparmiare tempo. Per quanto riguarda la figlia Sara lo specchio conferma la ca renza di sonno: leggere di nascosto sotto le coperte ha conseguenze anche nel 2051.

Ma ora è il momento di vestirsi, uscire e iniziare la giornata. Interruttori della luce? Ormai esistono solo al museo. L’elettricità, il riscaldamento e l’acqua sono con trollati digitalmente; «informatica onnipresente» è il

Portale per i clienti e app Semplicemente semplici: gli aiutanti digitali Con il portale per i clienti Sanitas e le nostre app potete gestire tutte le questioni assicurative, richiedere gratuitamente una consulenza medica e avere sostegno per la vostra salute. sanitas.com/semplicemente-digitale

RIVISTA SANITAS 2 / 2021 16 DOSSIER SEMPLICEMENTE VIVERE
L

Voglia di futuro?

Cosa ci aspetta nel 2051? sanitas.com/futuro

principio secondo il quale dei microprocessori incorporati in tutti gli oggetti di uso quotidiano permettono lo scam bio di dati. Due persone si trovano in cucina e il forno è acceso? I sensori comunicano che la temperatura corporea e il forno aumentano la temperatura della stanza: il riscal damento riduce automaticamente la sua prestazione.

I trasporti del futuro sono «intermodali» Per andare al lavoro e a scuola padre e figlia prima pren dono la bici, poi un treno e un bus autopilotati e l’ultimo tratto lo percorrono a piedi. Il trasporto è «intermodale»: le persone cambiano i mezzi in modo semplice e flessibile. Quasi nessuno ha ormai una propria auto, dato che la di sponibilità di carsharing è enorme. Condividere è più im portante di avere. Dopo due stazioni Nicolas e Sara pren dono una bici in una delle apposite stazioni che ormai si

trovano ovunque. Le bici sono amate, soprattutto da quando i centri delle città sono pedonali. Più spazio e meno gas di scarico: ciò rende più piacevole il movimento nella vita quotidiana. Questo si riflette anche nella diminuzione del numero di persone in sovrappeso.

Mentre Sara si dirige verso la scuola, Nicolas prosegue verso il suo spazio di co-working in un ex edificio indu striale. Dalla pandemia del 2020 lavorare in edifici azien dali tradizionali è diventato ormai raro. Nicolas incontrerà lì il suo collega di lavoro Simon, gli altri colleghi del suo team, Lakshana, Han, Inès e Abiba, che lavorano in diverse parti del mondo si incontreranno più tardi online per la riunione del team. I consulenti Operations IA stanno svi luppando un modello di cervello 3D, grazie al quale i neu rochirurghi possono preparare operazioni complesse an cora meglio, esercitandosi virtualmente con l’aiuto dell’intelligenza artificiale fino a quando ogni movimento sarà perfetto.

Una vita longeva grazie alla medicina persona lizzata Più tardi, al rientro a casa, Nicolas, passa a trovare suo nonno Stefan. Il 92enne vive ancora a casa sua ed è auto sufficiente grazie a numerosi servizi orientati al crescente numero di persone anziane. E anche all’Internet delle cose: dato che il frigo è interconnesso, Stefan non deve pensare alla spesa. Se dimentica di spegnere la piastra della cucina, suona un allarme che avverte anche Nicolas. Un sensore misura l’attività di movimento e chiama aiuto se Stefan dovesse cadere. Il suo cancro, diagnosticato dieci anni fa, è stato rilevato da un normale esame del sangue durante il suo check-up annuale. Da allora riceve medicinali che trat tano il suo tipo di cancro in modo così personalizzato e su misura per la sua età, che non gli pesano; negli ultimi de cenni la medicina ha imparato tanto grazie alla quantità di dati raccolti e all’intelligenza artificiale. La medicina per sonalizzata da tempo non è più complicata o troppo costosa. Al contrario, è dimostrato che più la cura è adeguata al paziente e minore sarà il rischio di malattie secondarie.

Quando Nicolas arriva a casa le faccende domestiche sono fatte: la spesa ordinata dal frigorifero stesso è davanti alla porta, l’aspirapolvere robot ha tolto le briciole della colazione e i sensori hanno regolato la temperatura dell’ap partamento. Nicolas si mette in poltrona in panciolle. Tutto quello che deve fare è passare il tempo fino al rientro del resto della famiglia.

17 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 DOSSIER SEMPLICEMENTE VIVERE

Niente feste, niente fitness, niente prospettive: sono soprat tutto i giovani adulti a soffrire della pandemia. Trovano svago quasi esclusivamente sulle piattaforme online. Lo youtuber Aditotoro fa battute sulla pandemia e si accorge di quanto sia importante farlo.

«Si possono fare un sacco di battute sul virus»

C’è qualcosa di positivo in questa pandemia?

I giovani hanno la costante sensazione di perdersi qualcosa. Soprattutto quando si tratta di uscire e fare festa. Improvvisamente molte cose non le possono più fare. Si accor gono che la vita continua anche se la sera non si esce. E risparmiano anche un bel po’ di soldi. Magari sembra sciocco, ma per me personalmente la pandemia finora non è stata terribile. Nessuno nella mia cerchia di conoscenze più stretta si è ammalato. Io non sono appassionato delle serate in discoteca, mi piace stare da solo e comunque lavoro sempre da casa. Da un punto di vista professionale, la pandemia è stata la cosa migliore che potesse capitarmi.

Perché?

Non ho fatto in tempo a diventare libero professionista che è scoppiato il coronavirus. Durante il lockdown erano tutti costante mente online. Il numero di visitatori sulle piat taforme è aumentato esponenzialmente. Anche se le imprese hanno ritirato i loro man dati pubblicitari, il tempo a disposizione mi ha permesso di investire nel futuro: ogni giorno ho caricato nuovi video e guadagnato follower. Poi, TikTok è diventato di tendenza in Europa e ho potuto cavalcare l’onda. E poi c’era la canzone di Mani Matter che ho riscritto e che mi ha dato notorietà anche tra le persone di una generazione più grande. In «Zündhölzli» si parla di qualcosa di mi croscopico che diventa sempre più grande. È

Ansia e preoccupazione? Cosa possono fare i giovani contro il covid blues? sanitas.com/covid-blues

RIVISTA SANITAS 2 / 2021 18 CONVIVERE OGGI

«Dall’inizio della pandemia

il nostro servizio di con sulenza 147 è molto richie sto. Le consulenze via chat sono aumentate di ol tre il 200 percento. Ci accorgiamo che i giovani hanno difficoltà soprat tutto con le limitazioni nella vita sociale. A molti mancano gli amici o hanno paura di non trovarne di nuovi. Per quanto riguarda i contatti sociali, noi consigliamo di puntare alla qualità e non alla quantità. Li spingiamo a incontrarsi con gli amici che li fanno sentire bene. E soprattutto diciamo loro che non tutto è proibito. È possibile fare delle passeggiate insieme.»

esattamente come la storia della pandemia da coronavirus. Ecco perché tutto ha avuto un senso.

Nonostante le piattaforme online, per molti giovani la situazione è pesante. Si sentono isolati, senza una struttura e prospettive.

Queste sono cose che fanno riflettere. Ora sono spesso da soli, quando invece avrebbero voglia di starsene in compagnia a fare due chiacchiere. Proprio quando si vive una situazione scolastica classica, non è facile. Prima, durante la settimana ci si incontrava a studiare e il sabato e la domenica si usciva insieme. Anche lo sport era importante. Però, poter stare da soli, può essere molto potente. È una situazione dalla quale si può imparare molto.

Adesso la situazione è comunque più rilassata. Hai dei consigli su come affrontare queste crisi? Spesso sento di persone che si incontrano in gruppi ristretti, sempre gli stessi. Ci si vede solo tra amici intimi, ma almeno ci si vede regolarmente. È una buona soluzione. E ora si ha il tempo di imparare cose nuove. Per alcuni è solo una scocciatura. Ma, siamo onesti, quando ci ricapita sennò di restare a casa durante il fine settimana? Usatelo il tempo che avete! Quando tutto tornerà come prima potremo ritornare a non essere produttivi. Io ho cominciato a giocare a freccette. Non so perché l’ho fatto, ma mi piace un sacco. Oppure iniziate con Youtube! Molti mi scrivono di voler aprire un canale proprio. Questo è il momento giu sto per farlo.

Senti la responsabilità di essere di esempio per gli altri?

Certo, non giro più video in cui sono con dieci amici o in cui non man tengo le distanze. Io appoggio le re gole in vigore. Ma non voglio essere un ambasciatore dell’UFSP.

Diventare adulti Premi convenienti per i giovani adulti Sanitas sostiene i giovani tra i 19 e i 25 anni ed è sempre al loro fianco. I giovani approfittano di uno sconto dal 33 al 37 percento sul premio per adulti. sanitas.com/finalmente-adulti

Fai molte battute sul coronavirus. Ci sono limiti da non superare?

Secondo me, no. Si possono fare un sacco di battute sul virus. Ma sono consapevole del fatto che il COVID uccide. E sulle morti non si scherza. Però trovo che al momento sia impor tante guardare dei video divertenti.

Perché?

Mi piace contrastare temi spiacevoli con una buona dose di umorismo. È a questo che serve, no?! Prendersi gioco di qualcosa, anche se di per sé non sarebbe divertente. Questo aiuta a superare i periodi difficili. Mi arrivano mes saggi di persone che sono in ospedale o che sof frono di depressione. A loro i miei video fanno bene.

Cosa consiglieresti al Consiglio federale sul tema giovani e pandemia?

Piazzate i vostri messaggi su TikTok. Anche se devo ammettere che per un Consigliere federale, Alain Berset si muove bene sui social.

Aditotoro (21 anni) è il nome d’arte di Adrian Vogt. I suoi video d’intrattenimento sono seguiti da circa 60 700 abbonati su Youtube. Su TikTok ha 444 000 follower. Lavora anche come moderatore della trasmissione online «Youngbulanz» di SRF e, presso la start up ZEAM, offre consulenze alle aziende sulla generazione Z.

19 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 CONVIVERE OGGI

In omaggio: spazzolino elettrico

Un bel sorriso per favore!

Bisogna lavarsi i denti subito dopo mangiato o è meglio aspettare 30 minuti? E lo spazzolino elettrico pulisce meglio di quello a mano? Ecco i consigli e i trucchi di Joelle Schoppig di swiss smile.

Denti belli e sani non significano soltanto più qualità di vita, ma anche tanto lavoro. Alimentazione, igiene orale, i prodotti giusti: molti fattori influiscono sulla salute dei denti. È arrivato quindi il momento di affron tare il tema della loro cura.

Quando bisogna lavarsi i denti?

Se i batteri presenti nella placca decompongono lo zucchero in acido, si può formare la carie. Quindi, affinché si formi la carie c’è bisogno di placca sulla superficie dei denti, zucchero e tempo. Gli esperti consi gliano di lavarli subito dopo i pasti, in modo che i denti possano venire rapidamente in contatto con il fluoruro.

Gli spazzolini elettrici puliscono meglio?

Gli spazzolini elettrici sono superiori a quelli convenzionali. Puliscono più a fondo. Ma se si procede sistematica mente e si spazzolano per almeno due minuti, si possono ottenere ottimi risultati anche con lo spazzolino normale. Per pulire gli spazi interden tali bisogna usare il filo o lo spazzolino interdentale.

In omaggio Chi stipula Dental Basic entro il 31 agosto 2021 riceve uno spazzolino da denti elettrico Philips (Sonicare Protective Clean 4500) del valore di 179.90 franchi. La spedizione verrà effettuata dopo l’inizio del contratto.

Scopri di più: sanitas.com/regalo-sonicare

UN OGGETTO, UNA STORIA

Chi comunica con gli animali?

La soluzione alla pagina seguente. 21

In quanto responsabile del progetto «Sviluppo dei processi e dei sistemi», Nadine Truttmann semplifica il processo di proposta per i clienti Sanitas. Anche nel privato migliora l’interazione, ma lo fa tra persone e animali.

Cosa dicono gli animali

«Alla fine ce l’abbiamo fatta!» È stata un’impresa titanica, ma finalmente sono riuscita a organizzare una videochia mata con Nadine Truttmann. Nell’ultimo mese, l’agenda della giovane Nadine è stata stracolma di impegni. Insieme al suo team ha modernizzato il sistema con cui Sanitas elabora le offerte e le proposte. Le proposte dei clienti e dei potenziali nuovi clienti ora saranno elaborate in minor tempo e in modo più semplice.

Il lancio del progetto è stato un successo, ma se l’è do vuto sudare. Per una volta, almeno, è toccato a Nadine. In genere è lei, che è anche insegnante di sport, a far sudare le sue colleghe e i suoi colleghi due volte a settimana du rante le sessioni di allenamento, una per la schiena e l’altra a intervalli. Nadine Truttmann, con il suo diploma in scienze del movimento, è un concentrato di energia. «Non riesco a starmene in ozio», afferma sorridendo, «poco im porta se sugli sci, in montagna, in mountain bike o sul campo da calcio, basta che mi muova.» Un’altra sua grande passione è quella per gli animali, in primis per il suo cavallo Cartino. Da tre a cinque volte a settimana va in scuderia per strigliare e fare uscire il castrone di 20 anni. «Mi ha detto che a lui basterebbero due volte a settimana.» Nadine Truttmann lo intende letteralmente: a maggio ha concluso la sua formazione di comunicatrice animale.

Interagisce con gli animali e con le persone: Nadine Truttmann è sempre in movimento. E con le sue sessioni di fitness fa sudare i suoi colleghi di Sanitas.

È da tempo che ha notato di essere più sensibile degli altri e di percepire le cose in modo diverso. Un anno fa ha iniziato questa formazione tanto desiderata. Per entrare in contatto con l’animale basta una sua foto e, idealmente, anche il nome, spiega Nadine. «Uso la meditazione per entrare in contatto con l’anima dell’animale.» È come es sere in un sogno. Durante la meditazione si annota le cose di cui viene a conoscenza. Certo, il suo hobby è tutt’altro che ordinario. Alla domanda su come reagiscono amici e parenti risponde in modo tranquillo: «Molti non lo capi scono, e questo è ok. Con loro parlo di altro.» Nella sua vita c’è posto per entrambe le realtà.

RIVISTA SANITAS 2 / 2021 22 UN OGGETTO, UNA STORIA

Silenzio! Consigli contro il russare

Il russare influisce sulla qualità del sonno e turba la pace domestica not turna. Ma cosa causa questo rumore tanto fastidioso quanto involontario? Du rante il sonno gli archi palatali molli e l’ugola si abbassano verso la lingua, oppure la lingua cade all’indietro e ostruisce parzialmente le vie respiratorie. Ma anche le due cose in sieme o il naso tappato possono far russare. Semplici rimedi casalinghi possono alleviare i disagi e forse anche eliminarli del tutto.

Evitare i chili di troppo

Per le persone in sovrappeso, dimagrire è il metodo più efficace contro il russare. Perché chi ingrassa tende ad accumulare tessuto adiposo nella zona della faringe e della lin gua, restringendo le vie aeree superiori.

Cambiare posizione

Chi dorme in posizione supina tende a rus sare perché la lingua cade all’indietro. Una posizione laterale è ideale per mantenere le vie respiratorie libere. Un suggerimento: una pallina da tennis cucita nella parte posteriore del pigiama impedisce di girarsi sulla schiena durante la notte. Un ulteriore trucco utile è quello di alzare la rete del letto dalla parte della testa.

Niente alcol prima di andare a letto

Per chi tende a russare è consigliabile rinun ciare al bicchiere di vino o di birra a cena. L’alcol riduce infatti la tensione muscolare nella faringe, i tessuti si rilassano e vibrano maggiormente. Pertanto, non bevete alcolici almeno due ore prima di andare a letto.

Niente sonniferi

Rinunciate a prendere sonniferi, tranquillanti e alcuni farmaci contro le allergie. Anche que

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI

Dr. med. Klaus Kienast, medico presso Medgate

«Russare non è di per sé malsano. Con gli anni, tuttavia, un russare innocuo può trasformasi in apnee notturne che possono portare a gravi condi zioni mediche. Consul tate uno specialista se russate pesantemente e se voi stessi, la vo stra compagna o il vo stro compagno notate arresti respiratori notturni.»

sti rilassano la muscolatura della faringe e della lingua e favoriscono così il russare.

Suffumigi all’eucalipto

L’olio essenziale di eucalipto aiuta a scio gliere il muco nelle vie respiratorie superiori, liberandole. Per un bagno di vapore per il viso, aggiungete circa quattro gocce dell’olio essenziale a un litro di acqua bollente e fate inalazioni per dieci minuti. L’olio di euca lipto ha anche proprietà antinfiammatorie. Applicato alle pareti del naso, riduce il gon fiore delle mucose nasali.

Doccia nasale per liberare il naso Se il naso è tappato a causa di un raffreddore o di un’allergia, una soluzione salina isoto nica o di sale marino aiuta a sgonfiare le mucose e a liberare il naso dalle impurità e dagli allergeni.

Smettere di fumare Il fumo irrita la mucosa e la fa gonfiare. Questo rende le vie respiratorie superiori più sensibili e parzialmente costrette. Il tessuto vibra con ogni respiro e causa il russare.

Testo Julie Freudiger     Illustrazione Franziska Neugebauer
23 RIMEDI FAI DA TE
Dolori muscolari: il prezzo da pagare dopo l’allenamento? Allenamento sensato Quanto sport fa bene ed è efficiente? La risposta dell’allenatore sanitas.com/allenamento RIVISTA SANITAS 2 / 2021 24 ESSERE ATTIVI

Sia i professionisti che gli sportivi occasionali: tutti possono soffrire di dolori muscolari. Esercizi inconsueti, oggetti pesanti; nei giorni successivi tutto è indo lenzito. Con qualche accorgimento è possibile evitare o perlomeno lenire i dolori muscolari.

In discesa durante la prima escursione dell’anno oppure dopo una corsa prolungata: i dolori si fanno sentire quando sovraffatichiamo i muscoli, ad esempio perché le gambe hanno dovuto portare un peso insolito. Soprattutto le sottili fasce muscolari possono essere eccessivamente sollecitate e strapparsi. Queste microlesioni si infiammano, lasciano penetrare acqua nei tessuti e fanno gonfiare il muscolo, causando dolore.

«I dolori muscolari sono come un raffreddore», spiega Hannah Bröcker, fisioterapista M.Sc. e fisioterapista spor tiva diplomata, presso Medbase Zurigo, «a volte è inevita bile. Normalmente non è niente di grave, perché il nostro corpo possiede la capacità di autoguarigione.» Ma cosa dona sollievo? Molti miti ruotano intorno a come nascono e si curano i dolori muscolari:

I dolori muscolari sono indispensabili per trovare la forma fisica.

È vero che per migliorare dobbiamo far lavorare la nostra muscolatura. Infatti, durante un’intensa sollecitazione, il muscolo sente che non ne è all’altezza e nella successiva fase di rigenerazione si rafforza. Per ottenere questo effetto non sono tuttavia indispensabili i dolori muscolari, anche se a volte sono inevitabili.

Per contrastare i dolori muscolari bisogna ripetere lo stesso identico allenamento.

Chi continua ad allenarsi con i dolori muscolari aumenta le microlesioni. E, come se non bastasse, quando si avvertono i dolori muscolari, il muscolo è particolarmente esposto ad altre lesioni. Ecco perché gli sportivi di alto livello il giorno dopo un’intensa sollecitazione spesso svolgono un leggero allenamento rigenerante. Questo consente di migliorare la circolazione e aiuta a superare meglio i dolori muscolari. Per chi pratica sport per hobby è meglio fare una pausa che ri schiare seri traumi.

Solo chi è poco sportivo ha dolori muscolari. I dolori muscolari non sono selettivi. Si verificano quando la muscolatura viene eccessivamente sollecitata. Ovvia mente, le persone poco allenate sono più soggette a sovrac

carico. Ma anche gli sportivi di alto livello o le persone ben allenate che si spingono al limite il giorno dopo soffrono di dolori muscolari.

I dolori sono dovuti a un’alta concentrazione di lattato. Il nostro corpo produce acido lattico (lattato) quando tra sforma gli zuccheri in energia. Ad esempio mentre si fa sport. Prima si pensava che durante un’intensa sollecita zione il lattato accumulatosi nei muscoli non venisse smal tito abbastanza rapidamente e che questo causasse un’aci dificazione del muscolo. Questa teoria è stata abbandonata perché da studi è emerso che i dolori sono dovuti a micro lesioni nelle fasce muscolari.

Un intenso massaggio può aiutare. Se si massaggiano intensamente piccolissime lesioni mu scolari, ci si può ben immaginare cosa succede: le lesioni diventano più grandi e i dolori muscolari peggiorano. Ecco perché bisogna essere cauti con i massaggi.

Fare stretching dopo l’allenamento aiuta a prevenire i dolori muscolari. Lo stretching non previene i dolori muscolari né prima né dopo l’allenamento. Prima dell’allenamento, lo stretching aiuta a preparare il corpo all’imminente sollecitazione. Dopo aver fatto sport, lo stretching serve a rilassare e a far riprendere la muscolatura. Chi esegue esercizi di stretching troppo intensi peggiora le piccole lesioni nei muscoli.

Cosa aiuta contro i dolori muscolari Per evitare che si formino, l’intensità degli allenamenti dovrebbe essere adeguata allo stato di fitness personale. Sì alla sollecitazione di muscolatura e struttura, no ai sovrac carichi. «Si tratta di trovare la giusta via di mezzo», sottoli nea Hannah Bröcker, «e questo è difficile sia per chi pratica sport per hobby che per noi fisioterapisti. I processi nel corpo umano sono semplicemente troppo complessi.» Al lenamenti regolari, un lento aumento dell’intensità e tempo a sufficienza per la rigenerazione aiutano di certo.

Se poi dovessero comunque subentrare dolori musco lari, un bagno caldo o una passeggiata aiutano a tenere calda la muscolatura e ad attivare la circolazione. Questo può rendere più piacevole la fase di guarigione. Hannah Bröcker ribadisce: «Bisogna lasciare ai dolori muscolari il tempo per guarire. Questo processo non può essere velo cizzato.» Ecco perché si dovrebbe essere contenti della propria prestazione e concedersi il riposo necessario.

App Sanitas Active Più movimento e alimentazione equilibrata L’app Sanitas Active vi incoraggia a muovervi di più. Se raggiungete il vostro obiettivo giorna liero sarete premiati. Il Food Scanner integrato fornisce consigli sull’alimentazione. sanitas.com/activeapp-it

25 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 ESSERE ATTIVI

I ladri di miele e l’ape regina

Mmh, che buono il miele, e quanto è dolce! Anche a Sani ed Elina piace il miele. Elina, un po’ birichina, ha voluto provare il miele senza prima chiedere il permesso alle api. E le api si sono arrabbiate. Sani, invece, sa che bisogna prima chiedere il permesso all’ape regina. Ma dov’è? La vedete?

Concorso

Chi trova l’ape regina? Scrivete a redaktion@sanitas.com entro il 7 giugno e diteci dove si na sconde. Fra tutte le risposte per venuteci estrarremo a sorte 3 casette per le api; così le api troveranno un rifugio sul bal cone o in giardino.

I vincitori saranno informati per iscritto. Non si tiene corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali e il pagamento in contanti.

Illustrazione Michael Meiste r
26 SANI ED ELINA

Notifica d’infortunio

Una caduta durante un’escursione o dalla bicicletta oppure un’ustione causata dall’acqua bollente: la no tifica d’infortunio è un formulario con cui la persona assicurata dichiara quando, dove e come è avvenuto l’incidente. Deve essere compilato non appena si richiedono prestazioni mediche per infortunio. Chiunque lavori più di otto ore alla settimana presso lo stesso datore di lavoro, deve comunicare l’infortu nio direttamente al datore di lavoro. Le persone disoccupate che ricevono un’indennità giornaliera di disoccupazione sono automaticamente assicurate presso la SUVA e comunicano l’infortunio alla cassa di disoccupazione. I bambini, le persone che non eser citano un’attività lucrativa, i pensionati e le persone che esercitano un’attività indipendente senza una propria assicurazione contro gli infortuni sono assicurati contro gli infortuni presso l’assicurazione malattia. In questo caso, la notifica d’infortunio deve essere inviata immediatamente alla cassa malati.

Notificare un infortunio online

Nel portale per i clienti di Sanitas potete facil mente notificare un infortunio in qualsiasi momento, compilando il formulario interattivo online. Registratevi ora al portale per i clienti. sanitas.com/portaleclienti

Riserva

Quando una cassa malati ammette nuovi assicurati a un’assicurazione complementare, può escludere dal contratto le prestazioni relative a malattie preesistenti o ai postumi di un infortunio. Applica quindi una riserva: cioè determinati costi o una parte di essi non sono coperti dall’assicurazione. Così facendo, le assicurazioni riducono il rischio di costi elevati che graverebbero sulla collettività degli assicurati. L’esame del rischio serve a tutelare gli assicurati in effettivo. L’assicurazione base non prevede riserve. Ogni cassa malati è obbligata ad ammettere all’assicurazione base senza riserva tutte le persone domiciliate in Svizzera.

Medicinale obbligatorio I medicinali obbligatori sono co perti dall’assicurazione base, purché siano stati prescritti da un medico. Si tratta di medicinali che sono stati approvati dall’autorità di omologazione Swissmedic e dichiarati come medicinali obbliga tori: ci sono medicinali prodotti industrialmente, ovvero preparati originali, generici, omeopatici, fitoterapici e antroposofici, e poi ci sono medicinali prodotti a mano nelle farmacie. Gli elenchi dei medi cinali obbligatori vengono regolarmente aggiornati dalle autorità competenti.

Portale per i clienti Sanitas Illu strazioneJoni
27 RIVISTA SANITAS 2 / 2021 L’ASSICURABOLARIO
Maj er
L’ANGOLO DELLA NOTIZIA

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