IL SETTORE PRIMARIO CREMONESE

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Mirko Piacentini Scuola Sacra Famiglia 3 B A.S 2019/2020

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INDICE: • Introduzione settore primario • Storia settore primario cremonese • La Pianura Padana/ Biodiversità • L’ importanza dell’acqua e analisi chimica • Allevamento • Settore primario italiano – settore primario americano (inglese) • Giovanni Pascoli “La cavallina storna” • La vita dell’agricoltore • Conclusione


INTRODUZIONE Ho scelto di approfondire questo tema per l’esame perché è un argomento che vivo da vicino e credo sarà utile per il mio futuro. Sono stato molto deciso nello scegliere l’argomento da approfondire. Nello svolgere questo lavoro, ho sempre cercato di chiedere informazioni a persone più esperte di me nei diversi campi, mentre ho usato Internet quando nessuno sapeva rispondere ai miei quesiti. L’AGRICOLTURA È LA NOSTRA STORIA, LA NOSTRA ECONOMIA, È IL NOSTRO PRESENTE E IL NOSTRO FUTURO. L’Italia, in particolare la Pianura Padana è economicamente basata su agricoltura e allevamento. Agricoltura e allevamento sono infinitamente importanti per questo territorio, perché se ci si pensa quasi tutte le industrie che abbiamo dipendono da queste due. Tutto ciò è la nostra storia: dalla fondazione di Cremona da parte dei romani, le cascine, i campi, i sistemi irrigui … tutte queste cose dicono cosa siamo stati nel passato e quindi cosa siamo e saremo. Tutto ciò è stato reso possibile dalle nostre miniere, cioè i fiumi, perché il nostro oro è l’acqua. Gli abitanti cremonesi sono sempre stati bravi a sfruttare le ricchezze, i nostri antenati sono sempre stati umili e grazie a loro adesso possiamo avere e vedere tutto quello che abbiamo, perché dietro ad ogni ricchezza, conquista o vittoria c’è della fatica. Però c’è da dire anche che la nostra zona è perfetta: viviamo in una pianura fertile, ricchissima di acqua, nella penisola italiana che ha una situazione geografica e climatica unica al mondo… CHE COS’E’ IL SETTORE PRIMARIO? In economia il settore primario è il settore economico che si occupa di sfruttare al meglio tutte le risorse naturali e raggruppa tutte le attività basilari per la vita: agricoltura, allevamento, pesca.


1)IL QUADRO STORICO AGRICOLO Il territorio provinciale cremonese è risultato di differenti esperienze storiche che, sin dall’antichità ne hanno caratterizzato e differenziato l’insediamento umano. - Il 218 a.C. secondo gli storici segna la fondazione di Cremona che rappresentava per i romani la volontà di creare un avamposto settentrionale in un territorio che aveva grandi risorse economiche e agricole - Già in epoca romana ci fu una bonifica agraria nota come centuriazione - Un lungo periodo di decadenza, che si prolungò fino al Basso Medioevo, mortificò ogni settore della vita economica cremonese

- Il periodo compreso tra il 1860 e la prima guerra mondiale venne caratterizzato da profonde trasformazioni agronomiche che portarono la provincia all’avanguardia dell’agricoltura - Il bilancio agricolo del primo dopo guerra fu negativo: le migrazioni verso l’America e le perdite umane dovute alla guerra portarono una forte diminuzione della manodopera in agricoltura. Ciò influenzò il drastico calo della produzione italiana di frumento che innescò la Battaglia del grano. - Durante la Battaglia del grano, il duce, emanò provvedimenti per sostenere l’agricoltura e ci fu una meccanizzazione e furono utilizzati i primi fertilizzanti chimici


- Le coltivazioni principali di allora erano per la maggior parte cerali (fumento e poco mais), vite, lino, boschi, pascoli e produzione foraggiera - Si allevavano per lo più bovini ed equini. - Col passar del tempo le campagne cremonesi si presentavano come un modello di coltivazione per tutta Italia e notevoli risultati erano stati raggiunti nel campo dell’allevamento favorendo lo sviluppo dell’industria agroalimentare, in particolare l’industria casearia - Come era successo per la prima guerra mondiale, durante la seconda guerra mondiale, l’agricoltura fu un po’ abbandonata e ci fu una grande emigrazione da parte dei contadini. - Nel dopoguerra l’economia italiana e agricola era in ginocchio, molti contadini abbandonarono per cercare fortuna all’estero o nel settore dell’industria che si stava sviluppando in Europa. - Da lì in avanti l’agricoltura cremonese è sempre stata in continuo progresso e la nostra agricoltura è diventata una delle più avanzate d’Europa.


2) LA PIANURA PADANA E LA BIODIVERSITA’

Una cartina della Pianura Padana

La Pianura Padana è la più vasta pianura d’Italia(71% territorio pianeggiante italiano), è una pianura di tipo alluvionale creata 5 milioni di anni fa dai detriti trasportati dal Po e dai suoi affluenti, infatti prima la Pianura Padana era un grandissimo golfo del Mar Adriatico. La pianura, che si trova nel Nord Italia, è delimitata dalle Alpi a Nord e Ovest, dagli Appennini a Sud e dal Mar Adriatico a Est. Padana=Padus=Po Una risorsa fondamentale per il settore primario è l’acqua, la Pianura Padana ha un bacino idrografico molto importante: - Po e i suoi affluenti Affluenti destra (fiumi appenninici) -

Tanaro Scrivia Trebbia Taro Secchia Panaro

Affluenti sinistra (fiumi alpini) -

Dora Riparia Dora Baltea Sesia Ticino Lambro Adda Oglio Mincio


-

Adige Reno Brenta Piave Tagliavento

La Pianura Padana non è sempre stata come la vediamo oggi infatti prima si presentava come una zona paludosa: nel corso degli anni nel territorio sono state compiute parecchie opere di bonifica. La nostra pianura è una zona, se non la zona, più produttiva economicamente in Italia. Su che cosa è basata la nostra economia?

La nostra economia è basata su agricoltura e allevamento perché il territorio padano è estremamente favorevole a queste attività. Il grande sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento nella Pianura Padana hanno stimolato l’industria alimentare, infatti sono numerose le industrie che trasformano le materie prime in prodotti finiti. In Pianura Padana si coltivano cereali e foraggi: -

Frumento Granoturco Orzo Riso Loietto Erba medica Prati

CAMPO DI FRUMENTO

CAMPO DI MAIS APPENA SEMINATO

Si allevano: - Bovini - Suini - Pollame

latte, latticini, carne salumi, carne carne, uova


L’Italia, quindi anche la Pianura Padana, si trovano in una situazione geografica unica al mondo: l’Italia è l’unica penisola che viaggia stretto da Nord a Sud su una latitudine perfetta chiusa da un mare buono. Perché la posizione dell’Italia è unica? “The answer, my friend, is blowing the wind”: la risposta è nel vento, infatti succede che i venti dei nostri mari incontrano i venti delle nostre colline e delle nostre montagne e si crea un clima unico. Così nascono i prodotti “made in Italy”, come il prosciutto di Parma figlio dei venti mediterranei e delle Alpi Apuane, il basilico di Genova, figlio dei venti mediterranei, il prosciutto San Daniele, figlio della Bora e delle Dolomiti… Inoltre succede che in Italia, lo 0,5% della superficie del mondo, ci sono 7000 specie vegetali (qualsiasi regione italiana ne ha di più di ogni stato europeo), 58000 specie animali (il secondo paese è la Cina che ne ha 20000 ed è il 6% della superficie terrestre) SIAMO IL PAESE PIU’ BIODIVERSO DEL MONDO, NASCERE IN ITALIA E’ UNA FORTUNA


3) L’IMPORTANZA DELL’ACQUA Il nostro settore primario è così avanzato e importante per la nostra zona grazie alla grande presenza di acqua che è un bene indispensabile per questo, soprattutto per l’irrigazione dei campi: questa è una grande fortuna, la popolazione che ha abitato in questa zona ha sempre visto l’acqua come un bene prezioso e l’ha sempre saputa usare sapientemente, soprattutto ora che, a causa del cambiamento climatico l’acqua sarà sempre meno. Le origini della prosperità delle nostre campagne sono da ricondurre al binomio terra/acqua. L’idea di acqua per noi lombardi e cremonesi è segno di fecondità come lo sono per altri paesi le miniere. Nella nostra zona 2/3 dell’acqua dolce presente viene usata a scopi irrigui. L’evoluzione del sistema irriguo è stata abbastanza lenta fino a quando la richiesta d’acqua è diventata elevata, e in quel momento DATA DI COSTRUZIONE DI UN CANALE D’IRRIGAZIONE sono stati migliorati o costruiti nuovi canali. La nostra pianura, ad oggi si presenta come una fitta rete di canali che devono portare acqua a tutti i campi. I metodi di irrigazione principali nella nostra zona sono: - Irrigazione a scorrimento (turbina) - Irrigazione a pioggia (irrigatore a pioggia o rotolone)


Per salvaguardare l’acqua esistono dei Consorzi che hanno il compito di “distribuire” l’acqua a tutti gli agricoltori e un’organizzazione ad orario che è molto funzionale nella stagione estiva. “Quello che serve è di avere l’acqua che fa di bisogno quando c’è bisogno”

ANALISI CHIMICA DELL’ACQUA Il foglio qui sotto riporta tutti i parametri che vengono misurati in una analisi chimica dell’acqua di pozzo per le vacche, i punti che approfondirò l’analisi batteriologica e la durezza dell’acqua:


L’acqua, per le mucche, è molto importante per due motivi: il primo è quello della salute dell’animale e il secondo per avere una buona produzione di latte. Infatti una mucca deve bere minimo 70 litri di acqua al giorno. E’ importante anche che l’acqua rispetti certi parametri chimici sempre per i motivi sopra elencati. • Analisi Batteriologica La salute delle mucche è molto importante e determinate per la produzione di latte. Ovviamente più una mucca è sana più produce latte di qualità. Coliformi totali: sono un gruppo di microrganismi in grado di provocare la fermentazione del lattosio con produzione di acido e gas. La fermentazione lattica avviene in alcuni batteri o nelle cellule animali senza ossigeno. Il ritrovamento di questi microrganismi nell’acqua è segno di inquinamento, cioè l’acqua è entrata in contatto con l’ambiente esterno. La presenza di questi indica se la qualità dell’acqua è alta o meno. Escherichia coli: questo è un batterio appartenente al gruppo dei coliformi fecali che si insedia nell’apparato digerente di uomini e animali. La maggior parte degli E.Coli sono innocui e alcuni vivono in simbionti con l’essere vivente, ma alcuni ceppi possono essere


molto dannosi. Questo batterio, appunto perché si insedia nell’apparato digestivo si può ritrovare principalmente nelle feci animali, quindi una delle probabili cause se l’acqua di pozzo è contaminata è quella che sia entrato attraverso il liquame. Streptococchi fecali: è un batterio presente nell’intestino. Questo batterio appartiene alla famiglia degli Streptococchi. Anche questo batterio attacca l’intestino degli animali e può danneggiare la salute di essi, come per l’Escherichia Coli le origini sono le feci dell’animale, liquami o cattiva pulizia del sistema idrico. Questo streptococco può incidere sulla produzione di latte perché colpisce soprattutto l’apparato mammario della vacca. • Durezza dell’acqua: Per durezza dell’acqua si esprime il contenuto totale di ioni di calcio e magnesio o altri metalli pesanti presenti nell’acqua. Un’ acqua dura più essere una causa di calcare, non è un grosso problema per la salute degli animali, ma può causare problemi ai sistemi dell’acqua. La durezza dell’acqua si misura in Italia con i gradi francesi: F°. Durezza totale dell'acqua: è il totale dei sali di calcio e magnesio sciolti in acqua Durezza permanente dell'acqua: è un parametro che misura la quantità di sali di calcio e magnesio che rimangono in soluzione dopo l'ebollizione Durezza temporanea dell'acqua: è la differenza tra la durezza totale e quella permanente, pertanto costituisce la quantità di


bicarbonati di calcio e magnesio che precipitano per ebollizione dell'acqua. L’acqua viene classificata in base alla durezza in questo modo: fino a 4 °F: molto dolci da 4 °F a 8 °F: dolci da 8 °F a 12 °F: medio-dure da 12 °F a 18 °F: discretamente dure da 18 °F a 30 °F: dure oltre 30 °F: molto dure L’acqua deve aggirarsi a valori medi tra dolce e dura. Dell’acqua troppo dolce non porterebbe calcio e magnesio (anche se questi spesso vengono aggiunti nei mangimi) che sono importanti, mentre dell’acqua troppo dura potrebbe creare patologie all’apparato cardiocircolatorio. La presenza di alcuni minerali nell’acqua è importante, per esempio la presenza di calcio importantissimo per lo sviluppo osseo e la coagulazione del sangue o il magnesio fondamentale per la costituzione dello scheletro e l’attività muscolare.

PICCOLO LAGHETTO NATURALE, L’ACQUA PRESENTE IN ESSO VIENE DA UNA RISORGIVA PRESENTE SUL SUO FONDO

VECCHIO PONTICELLO SU UN CANALE


4) L’ALLEVAMENTO L’allevamento, è un’attività importante per il nostro territorio, poiché legato all’agricoltura. Ormai quasi tutte le aziende usano i raccolti dei campi per scopi d’allevamento per esempio per nutrire gli animali attraverso mangimi o macinati. L’allevamento è un’attività più difficile e complessa perché si tratta di curare degli animali: da farli nascere fino alla morte che spesso avviene nei macelli. I principali allevamenti del nostro territorio sono quello di bovini e di suini, in minor quantità anche di pollame. Da questi animali Vacche nella stalla ricaviamo i prodotti tipici della nostra zona latte e latticini (Cremona è considerata la capitale italiana del latte), carne e salumi. La razza di bovino più frequente nella nostra zona è la frisona, mentre quelle di suino sono il Large White, Landrace e il Duroc.

Allevamento di suini

Gli animali vivono nelle stalle o allevamenti che sono sempre più all’avanguardia e che soddisfano tutti i bisogni dell’animale. L’allevamento ha dato origine ad un altro settore legato ad esso, cioè il settore dell’agroalimentare che è sempre più importante e rappresentativo.


Nella nostra provincia si sono sviluppati diversi marchi che trasformano materia prima in prodotti finiti: veri e propri piatti tipici della nostra zona. Per esempio il salame cremonese, il grana padano, il provolone, il cotechino… In ogni allevamento vengono fatti controlli veterinari e sanitari per garantire che l’origine dei prodotti che troviamo sulle nostre tavole sia sana e di qualità, infatti la parte burocratica sta prendendo sempre più spazio anche in questa attività. L’allevamento è una attività fruttuosa, ma anche complicata perché si ha sempre a che fare con esseri viventi che come noi devono essere nutriti in modo equilibrato, assumere anche medicinali (perché esistono virus o batteri che attaccano anche gli animali), bere acqua di qualità e compiere tutte le azioni vitali. La vita di questi animali si conclude quasi sempre in macelli o nelle botteghe di piccoli artigiani che vendono la carne e gli altri prodotti: questi finiscono in mercato e sulle nostre tavole.

Suini

Mucca al settimo mese di gravidanza


The differences between the Italian agriculture industry and the American agriculture industry The Italian agriculture industry has a different mentality in comparison with that of the American agriculture industry. The big difference is that our agriculture industry is intensive and it uses landsto the full. We need a great deal of manpower but, at the same time, we use advanced machineries and methods. Moreover, we use fertilizers and weeds, in this way, we are surer that there is a great production, even if the quality of the product is not too high. The American agriculture industry is extensive because there are a lot of arable lands. As the territory is extensive, profit is guaranteed, there is little use of machineries, investment is low and labour is minimal. However, the use of fertilizers or other chemicals do not allow organic farming. This difference is not only in the agriculture, but in the farming as well. In the intensive farming, the aim is always to produce the best products. The aim of the extensive farming is also to use the land for the animals. In this way the animals are free and they can stay outdoors. In the world the most common type of agriculture industry is the intensive one. However, a problem of this one is the contamination, in fact, the chemicals and the machineries are very harmful for the environment. Unfortunately, at the moment, this is the only way.


6) “La cavallina storna” di Giovanni Pascoli Ho scelto di portare questa poesia in ricordo di mio nonno che nonostante non fosse molto istruito (5° elementare) sapeva a memoria questa poesia e la recitava spesso. Nella Torre il silenzio era già alto. Sussurravano i pioppi del Rio Salto.

I cavalli normanni alle lor poste frangean la biada con rumor di croste.

Là in fondo la cavalla era, selvaggia,

perchè facesse in pace l’agonia…„

Tu che ti senti ai fianchi l’uragano tu dai retta alla sua piccola mano.

Tu ch’hai nel cuore la marina brulla, tu dai retta alla sua voce fanciulla„

nata tra i pini su la salsa spiaggia;

ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.

al dolce viso di mia madre in pianto.

“O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna;

oh! due parole egli dovè pur dire! La cavalla volgea la scarna testa

che nelle froge avea del mar gli spruzzi

La scarna lunga testa era daccanto

E tu capisci, ma non sai ridire.

verso mia madre, che dicea più mesta: Tu con le briglie sciolte tra le zampe, O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna;

con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,

Con su la greppia un gomito, da essa era mia madre; e le dicea sommessa:

lo so, lo so, che tu l’amavi forte! Con lui c’eri tu sola e la sua morte.

con negli orecchi l’eco degli scoppi, seguitasti la via tra gli alti pioppi:

“O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna;

tu capivi il suo cenno ed il suo detto! Egli ha lasciato un figlio giovinetto;

il primo d’otto tra miei figli e figlie; e la sua mano non toccò mai briglie.

O nata in selve tra l’ondate e il vento, tu tenesti nel cuore il tuo spavento;

lo riportavi tra il morir del sole, perchè udissimo noi le sue parole„

Stava attenta la lunga testa fiera. sentendo lasso nella bocca il morso,

Mia madre l’abbracciò su la criniera.

nel cuor veloce tu premesti il corso: “O cavallina, cavallina storna, adagio seguitasti la tua via,

portavi a casa sua chi non ritorna!


a me, chi non ritornerà più mai! Tu fosti buona… Ma parlar non sai!

Tu non sai, poverina; altri non osa. Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!

Tu l’hai veduto l’uomo che l’uccise:

dormian sognando il bianco della strada.

esso t’è qui nelle pupille fise.

Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome. E tu fa cenno. Dio t’insegni, come„

Ora, i cavalli non frangean la biada:

La paglia non battean con l’unghie vuote; dormian sognando il rullo delle ruote.

Mia madre alzò nel gran silenzio un dito: disse un nome… Sonò alto un nitrito.

Parafrasi: In questa poesia Pascoli racconta il dramma della morte di suo padre Ruggero, morto quando aveva soli 11 anni. La famiglia Pascoli dalla Torre di casa, immersa nella campagna romagnola, vede il calesse trainato dalla cavalla storna che riporta il corpo morto del padre. Così inizia un dialogo tra la madre e la cavalla, nel quale la donna continua a chiedere alla cavalla, che era l’unico testimone, chi era l’assassino. La cavalla era molto legata a Ruggero, e si dice che era una cavalla ribelle con tutti tranne che con lui, questo si capisce quando nella poesia si dice: “tu capivi il suo cenno e il suo detto”. Il dialogo fra la madre e la cavalla, molto ricco di pathos, finisce quando la mamma disperata dice il nome di un probabile assassino la cavalla nitrisce e così finisce la poesia. Il poeta con questo dialogo introduce il tema della fedeltà tra l’uomo e gli animali. La poesia è composta da 31 versi a rima baciata.

La figura del cavallo Prima dell’industrializzazione e il successivo arrivo di trattori e macchine agricoli, il cavallo era una figura fondamentale e importante per l’agricoltura.


Prima, infatti, gli equini rappresentavano uno dei principali allevamenti proprio perché erano indispensabili per il lavoro nei campi.

GIOVANNI PASCOLI Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna (Forlì-Cesena) il 31 dicembre 1855. La sua infanzia e adolescenza furono molto difficili. A undici anni perde il padre e nei sette anni successivi la madre, la sorella e due fratelli. Come se non bastasse Giovanni venne chiuso in carcere per tre mesi per aver preso parte ad una manifestazione socialista. Dopo essersi laureato, iniziò la sua attività di professore in alcuni dei più prestigiosi licei italiani e nel 1906 succederà alla cattedra di Giosuè Carducci. Pascoli è riconosciuto come uno dei principali autori della letteratura e uno dei più importanti. Questo poeta rivoluzionò la poesia italiana: iniziando a scrivere periodi più brevi, trasmettendo il piacere delle cose semplici e usando la sua sensibilità infantile che aveva dentro di se (era soprannominato “il fanciullino”). Il suo carattere era molto malinconico, infatti nelle sue poesie si ritrova sempre il senso di solitudine e pessimismo, questo è dovuto al fatto di aver visto morire gran parte della sua famiglia da piccolo. Visse sempre con sua sorella Maria. In tutti i suoi scritti c’è sempre quell’amore verso la natura e la vita agricola a cui era molto La casa natale di Giovanni Pascoli nella affezionato. Morì a Bologna di tumore il 6 campagna romagnola aprile 1912.


7) LA VITA DELL’AGRICOLTORE La vita di campagna è laboriosa, ma l'agricoltore diligente ha l'animo calmo e sereno. Agli agricoltori è sempre stato richiesto un lavoro duro e faticoso, ma loro stessi hanno sempre desiderato questo lavoro perché è una passione. Il lavoro nelle campagne è tanto, per rendere più efficace, preciso e meno faticoso abbiamo assistito e tuttora stiamo assistendo ad un’evoluzione tecnologica. La realtà che ha rappresentato la vita agricola cremonese da sempre è stata la cascina, anche se ormai da tempo tante cascine sono disabitate. La cascina era un paese a sé, vivevano tantissime famiglie di contadini e solitamente il padrone. Le cascine tipiche cremonesi erano come delle roccaforti, perché erano chiuse su 4 lati. Oltre alle case dei contadini e del padrone si trovavano stalle, magazzini per gli attrezzi, fienili e in alcune era presente una chiesa o una cappella. La maggior parte dei terreni era raggruppata nei pressi della cascina. L’agricoltore o l’allevatore non hanno solamente il compito di produrre materia prima da consumare, ma sono i designer del territorio e cercano di salvaguardare l’ambiente. Il lavoro nei campi anno dopo anno diventa sempre meno duro, perché se meno di un secolo fa dovevamo seminare a mano, arare con i buoi o cavalli, mietere con la falce a mano ora esistono macchinari incredibili: al posto dei buoi esistono trattori satellitari che permettono la massima precisione, invece della falce a mano ci sono mietitrebbie supertecnologiche. Essere un agricoltore o allevatore significa anche fare sacrifici, perché comunque gli animali o i campi hanno bisogno di cura qualsiasi giorno della settimana, ma per gli agricoltori non è un


problema perché quando si ha una passione si trova sempre la forza di fare sacrifici. Ciò che rende speciale un agricoltore è l’amore per il suo lavoro.

Questo tipo di trattore è stato uno dei primissimi inventati

Questo trattore è un Fiat, una delle prime marche a produrre trattori, nonostante gli anni è ancora funzionante

Questo trattore, è un New Holland (frutto della fusione tra Fiat e Ford) che è una delle principali produttrici di macchine agricole. Questi trattori tra qualche anno probabilmente verranno rimpiazzati da dei trattori satellitari.


CONCLUSIONE Svolgere questo lavoro non è stato pesante per me perché ho scoperto tante cose che prima non conoscevo. Inoltre svolgere questo approfondimento mi ha avvicinato e interessato ancora di più al mondo agricolo. Appunto ho scelto questo argomento perché sapevo che realizzarlo non sarebbe stato un peso o una noia. Ora sono convinto che una pianura e una provincia così perfette siano più uniche che rare. Anche la nostra provincia presenta paesaggi stupendi anche se non ha montagne, colline, mari o laghi…Il nostro territorio è un mosaico formato da tasselli che vengono curati e che ogni anno si dipingono di svariati colori. Tutta la nostra storia e l’economia sono partite da qui, le nostre radici sono queste e le radici profonde non gelano mai. Non so come cambierà il nostro settore primario da ora ai prossimi anni, ma credo che nessuno potrà mai dimenticare da dove siamo partiti e i sacrifici fatti. Ho capito che il settore primario per l’economia è come le fondamenta di una casa e non a caso si chiama primario. Ovviamente l’idea che abbiamo di agricoltura oggi è diversa da quella di prima, un po’ di tempo fa era forse una delle poche fonti di ricchezza e sopravvivenza infatti prima la maggior parte della nostra popolazione lavorava in agricoltura. Adesso ci sono molto meno aziende anche se i terreni sono gli stessi. La missione degli agricoltori è quella di nutrire e portare cibo buono da sempre e per sempre nonostante tutto.


Sitografia www.academia.edu.it www.storiagricoltura.it www.skuolanet.it www.regionelombardia.it https//culturebiografieonline.it https://www.my-personaltrainer.it/ https://www.britannica.com/

Iconografia Tutte le foto sono state scattate da me attraverso cellulare, macchina fotografica e drone. Filmografia ( video) Conferenza Oscar Farinetti https://youtu.be/X1U6L27KDp8

“Le

meraviglie

dell’Italia”


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