JUDO KODOKAN. UN'ARTE UN'EDUCAZIONE

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SCUOLA SACRA FAMIGLIA A.S. 2019-2020

JUDO KODOKAN LE SFACCETTATURE DEL JUDO: UN ARTE UN'EDUCAZIONE

FABIO FIORINI – CLASSE 3A


INTRODUZIONE Ho scelto il judo come argomento perché è lo sport che pratico ormai da due anni. È una cosa a cui tengo molto e penso anche che mi abbia insegnato molte cose. È una fonte di ispirazione e quindi ho deciso di approfondire vari aspetti come la storia, l'arte e l'aspetto legato al fisico. In questo periodo particolare di coronavirus, approfondire il judo è stato anche un modo per sentirne meno la mancanza visto che non ho più potuto frequentare le lezioni in palestra.


STORIA DEL JUDO

Illustrazione 1: In foto Jigoro Kano Jigoro Kano nacque il 28 ottobre del 1860 nella città di Mikage in Giappone. Bambino prodigio negli studi, fu vittima -come lui stesso racconta- di bullismo nella scuola, a motivo della sua corporatura esile e del carattere introverso, queste umiliazioni lo ferivano più delle percosse. Nel 1877 si avvicina al ju-jitsu, un'arte marziale che insegna tecniche di combattimento e di controllo. Kano si applica con grande dedizione all'allenamento, e dopo la morte dei suoi due primi insegnanti divenne maestro ed ebbe in eredità i rotoli segreti della scuola. Nel 1881 Kano imparò in una nuova scuola anche i colpi dell'atterramento.

Illustrazione 2: Jigoro Kano in azione

Nel 1882 finalmente fonda il Kodokan, con 12 tatami, in una sala del tempio buddista a Tokyo, in cui si stabilì a vivere con i suoi 9 allievi. Il kodokan si espanse velocemente e, nel 1886, gli allievi di Kano sconfissero i campioni di ju-jitsu in un torneo organizzato dalla prefettura. Fu la svolta decisiva per il judo e per l'insegnamento di Kano, questa vittoria diede grande prestigio al Kodokan e ne favorì l'espansione. Kano, anno dopo anno sviluppa nuove tecniche e teorie di allenamento, ma contemporaneamente cercava di inculcare la filosofia del judo, basata sui principi del “miglior


impiego dell'energia” e del “progredire insieme”.

Illustrazione 3: Jigoro Kano in azione Inoltre Kano stabilì i Kata del Kodokan, cioè i cinque principi di insegnamento contenenti le tecniche di lancio. Esso, docente universitario, e molto influente nella società giapponese viaggiò molto per promuovere il suo metodo di educazione, il JUDO in tutto il mondo. Membro del C.I.O. lavorò intensamente per introdurre il judo nei giochi olimpici. Questo suo desiderio si realizzò nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tokyo per i maschi, e nel 1992 a Barcellona per le femmine.

Illustrazione 4: Olimpiadi 1964: prima volta del Judo

Purtroppo non ebbe il tempo per vedere realizzato il suo grande sogno, morì il 4 maggio del 1938 all'età di 78 anni sul piroscafo che dal Cairo lo riportava in Giappone dopo una riunione del C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale), Ciò che lascia comunque a tutti noi sportivi è un grande insegnamento fisico, morale, e l' autostima, un valore che ci aiuta a crescere avendo fiducia in noi stessi e nelle nostre potenzialità che senza quest'arte non riusciremmo a scoprire.


ARTE : IL PITTORE CHE AMO' LE ARTI MARZIALI

Illustrazione 5: Yves Kein e il suo colore preferito Yves Klein è stato un pittore e artista Francese che ha iniziato a praticare il judo, ispirandosi agli insegnamenti del maestro Jiogoro Kano. Nel 1952 si imbarca per Tokyo e si iscrive al prestigioso Istituto Kodokan dove studia lo spirito del judo e ne pratica la tecnica ottenendo in soli quindici mesi il 4° grado dan (all'epoca il più alto in Europa). Tornato in patria pubblica “Les Fondaments du Judo”, un testo ancora oggi fondamentale per chi volesse intraprendere questo sport, comprendendone le regole e la filosofia.

Questo pittore nei suoi quadri si ispira alla filosofia del judo, in particolare alla via della cedevolezza, cioè non far combattere due colori perchè uno dei due sarà annientato, mentre il vero judoka non annienta l'altro ma lo ingloba nella sua energia. Per questo Yves Klein tende ad essere monocromatico nei suoi quadri ed anche nelle sue fotografie.

Illustrazione 6: Yves Kein che pratica Judo


Illustrazione 7: Yves Klein e il Judo Il suo colore preferito è il blu. Klein si recò a Tokyo nel 1952 per apprendere il vero spirito del judo e iniziò a frequentare l'istituto Kodokan fondato nel 1882 dal famoso maestro JIGORO KANO. Klein utilizza sempre il colore blu con una tecnica particolare: usa i corpi delle donne come pennelli. Le donne vengono colorate col blu e poi appoggiate sulla tela per creare forme particolari.

Illustrazione 8: ANT 82 - dipinto di Klein


EDUCAZIONE FISICA Il judo è una disciplina per l'educazione globale della persona. L'insegnamento del judo è basato sull'acquisizione di capacità utile per la vita collettiva. Il judo si basa sullo squilibrio del tuo avversario ma non sulla forza. Il judo insegna il rispetto di te stesso e degli altri. Questo sport come tutte le arti marziali ha la fama di essere uno sport aggressivo e pericoloso, ma praticarlo apporta molti benefici e aumenta il nostro livello di psicomotricità. Judo significa “cammino verso la flessibilità” E' un sistema di combattimento senza armi, il cui obbiettivo è quello di sconfiggere l'avversario usando la tecnica dello squilibrio e la propria forza per immobilizzarlo a terra. Per riuscirci si fa uso di tecniche che coinvolgono sia la forza fisica che quella mentale ed emozionale. Alcune posture del judo aumentano l'equilibrio del corpo, l'elasticità dei muscoli e la flessibilità delle articolazioni. Il JUDOGI è la divisa per praticare il judo, pantalone largo-giacca e cintura. Il TATAMI è il tappeto di allenamento per i judoka, la CINTURA in base ai vari colori, mostra il grado di anzianità o il livello di un judoka.

Illustrazione 9: Esempio di mossa di Judo

Nel gennaio del 2019 ho iniziato questo sport nel Kodokan di Cremona, fondato da Giorgio Sozzi nel 1971, Maestro di judo 8° dan, Stella d'oro del Coni al valore sportivo e persona di grande spessore nell'insegnamento, in Federazione Italiana, nella divulgazione didattica e cosa ammirevole l'insegnamento ad allievi con disabilità motorie e intellettive. Giorgio Sozzi è scomparso nel 2012 all'età di 72 anni.


Illustrazione 10: Io che pratico Judo

Illustrazione 11: Giorgio Sozzi dopo una gara. Ora sono seguito dal Maestro Andrea Sozzi, figlio di Giorgio Sozzi, pluripremiato dal 1996 al 2010 con risultati di tutto rispetto : 2 medaglie d'oro, 4 medaglie d'argento e 5 medaglie di bronzo e più volte campione regionale. Con lui mi trovo bene perchè è severo nel suo insegnamento ma anche comprensivo quando ci insegna, Il suo obbiettivo è quello di infonderci i valori del judo che ci servono per crescere sani, forti, avere autostima e sicuri di noi stessi e rispettosi degli altri.


Illustrazione 12: Andrea Sozzi durante una gara


PENSIERO PERSONALE – CONCLUSIONI Dal judo sto imparando molto, i valori fondamentali che nel corso della nostra vita ci serviranno per crescere in modo educato, sano e rispettoso, inoltre la cura del nostro corpo, che tramite gli allenamenti e il sacrificio ci permetterà di affrontare (consapevoli delle nostre possibilità) situazioni impreviste in modo razionale. Il judo mi ha anche permesso di vivere esperienze indimenticabili, ad esempio il mio insegnante ci ha portati ad alcuni eventi dove abbiamo avuto la possibilità di incontrare dei veri campioni di judo che ci hanno raccontato la loro esperienza. Inoltre, siamo anche stati via qualche giorno a Lignano Sabbiadoro: questa esperienza mi ha permesso di imparare a convivere con i miei compagni e ho potuto capire il grande impegno che ci mettono gli atleti professionisti perché anche noi ci siamo allenati più volte al giorno. Voglio concludere questa mia tesi con un omaggio a chi ha creato questo sport, ed è riuscito a divulgarlo in tutto il mondo, con la consapevolezza di trasmettere valori fondamentali per la convivenza; “JIGORO KANO”!

Illustrazione 13: Il pensiero di Jigoro Kano


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA “Impariamo il JUDO!”, Giorgio Sozzi, 2018 “Breve storia del judo”, http://venus.unive.it/venescus/judo/stoju.htm “Lezione di judo. Yves Klein, l'arte di essere flessibile”, https://www.infojudo.com/lezione-di-judoyves-klein-l%E2%80%99arte-di-essere-flessibile/ “Yves Klein e l'arte del judo”, https://www.google.com/url? sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwi34N287ODpAhVxlFwKHZglDIcQFj AAegQIAhAB&url=http%3A%2F%2Fwww.discorsivo.it%2Fmagazine %2F2012%2F07%2F13%2Fyves-klein-e-larte-del-judo %2F&usg=AOvVaw2T49IJbnfWtrZxwSrrgiUv “CHE COS'E' IL JUDO?”, http://judoeducazione.altervista.org/che-cos-e-il-judo.html “Judo: storia, filosofia e codice morale, tecniche e allenamento, benefici e controindicazioni”, https://www.melarossa.it/fitness/sport/judo/


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