LA CASA DI CARTA

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Sacra Famiglia

A.S 2019/2020

LA CASA DI CARTA

Sofia Biaggi 3B


Indice: Introduzione Capitolo 1: La Trama (italiano) Capitolo 2: Personaggi principali Capitolo 3: Nairobi (lingua spagnola) Capitolo 4: La Spagna (geografia, storia e religione) Capitolo 5: Salvador DalĂŹ (arte) Capitolo 6: Colonna Sonora (musica) Capitolo 7: I Partigiani (storia) Capitolo 8: Conclusione


Introduzione: Un giorno mentre ero seduta sul mio divano a guardare la Casa di Carta, pensavo a cosa portare come approfondimento e la mia mentre si è illuminata e mi sono detta: “Perchè non portare proprio la Casa di Carta?”. Così ho iniziato a fare ricerche e a pensare e mi sono accorta di quanto una semplice serie si possa incastrare perfettamente con un argomento molto più complesso come la scuola ed oggi mi piacerebbe mostrarlo anche a voi.


Capitolo I – Trama: La Casa di Carta è una serie spagnola del 2017 ideata da Alex Pina nella quale si tratta principalmente di due ambiziose rapine, una alla Zecca di Stato e una alla Banca di Spagna. La prima rapina occupa due stagioni della serie che al momento è composta da quattro. In questa rapina piena di impedimenti e ostacoli la banda riuscirà a portare a termine il colpo. La cosa particolare di questa rapina è che hanno fatto stampare i soldi agli ostaggi tenendo occupate le forze dell’ordine con stratagemmi e furbizie in una continua “partita a scacchi” tra il Professore e la polizia che ha consentito loro di ottenere il tempo necessario per arrivare alla cifra che avevano stabilito. La seconda rapina invece avrà degli impedimenti maggiori, come la morte di alcuni personaggi quasi all’inizio di essa. Anche questa è caratterizzata dall’ingegno del Professore nell’organizzare la rapina in ogni minimo dettaglio. In entrambi le rapine il Professore cerca di portare il popolo dalla sua parte riuscendoci senza troppa difficoltà. Durante lo svolgimento di ognuna delle due rapine si scopre la motivazione profonda che non è legata al solo denaro.


Capitolo II – Personaggi Principali:

La particolarità dei personaggi della Banda è che hanno tutti il nome di una città e nessuno conosce l’identità dell’altro. Lisbona è uno dei personaggi più curiosi perché prima di diventare parte della banda e compagna di vita del Professore era un ispettore di polizia che, nella prima rapina, giocherà la “partita a scacchi” contro il Professore. Il secondo personaggio che ha suscitato molto scalpore è Stoccolma, ora moglie di Denver e madre di un bambino, che prima era uno degli ostaggi della prima rapina. Uno dei personaggi più amati invece è Tokyo, che fa anche da narratrice in entrambi le rapine. Tokyo è amata per la sua personalità forte e indipendente e anche per i suoi numerosi disastri all’interno delle rapine. La mente di entrambi le rapine è il Professore, fratello di Berlino e migliore amico di Palermo che lo aiuteranno nella seconda rapina. Il Professore è un personaggio molto misterioso che inizialmente sembra quasi senza emozioni, con l’avanzare delle stagioni però si rivelerà un uomo pieno di amore e dolore. Le sue rapine non sono mai solo per soldi, infatti, la prima rapina è stata ideata per realizzare il sogno di suo padre che era un rapinatore, la seconda invece è stata ideata, insieme a Berlino e Palermo, per realizzare il sogno che avevano sin da bambini.


Capitolo III – Nairobi:

Alba Flores interpreta a Nairobi, una mujer meravillosa che tiene un gran corazón y es muy fuerte, que resultarà indispensable para la pandilla. Alba ama a Nairobi porque piensa que ella es una mujer muy fuerte. En una entrevista Alba dijo: “me gusta pensar que Nairobi fuè la protectora de su hijo y que ella muriò tambien por èl. Nairobi es mi favorita porque creo que es una de las mujeres más valientes de toda la pandilla. le llevaron a su hijo lejos de ella y, a pesar de esto, ella siempre se preocupó por él. También me gusta porque me refleja mucho: es una mujer muy sensible que se cuida de todos. Alba Flores es una actrìz española y durante su infancia, fue discriminada y definida en repetidas ocasiones como una “gitana” debido a sus orìgines gitanos, como lo contò en una entrevista. Alba ha estudiado interpretación dramática desde los trece años, con educación secundaria en piano. Alba Flores es la única hija del músico y compositor Antonio Flores y Ana Villa, productora de teatro; Tambièn es la nieta de Lola Flores y prima de la actriz Elena Furiase. En su vida ha realizado muchas series de televisiòn y muchas peliculas: en 2005 – El Calentito en 2006 – El Comisario en 2008 – Atena 3 El síndrome de Ulisse


en 2013 – Fue elegida para interpretar el papel de la protagonista marroquì Jamila en la serie de Atena 3 El tiempo del coraje y el amor En 2015 - Vis a Vis El precio del rescate en 2017 – La casa de papel “Empieza el matriarcado” es una de las frases màs famosas de la serie y es pronunciada por Nairobi.


Capitolo IV – La Spagna

La Spagna è una nazione dell'Europa sud-occidentale, che comprende circa l'85% della penisola iberica. La Spagna ha un altopiano chiamato Meseta che si estende per circa 400.000 km2. Esso è circondato da varie catene montuose: la Cordigliera Cantabrica a nord, il Sistema Centrale nel centro, il Sistema Betico e la Sierra Morena a sud e ad est il Sistema Iberico e i Pirenei. La montagna più alta della Spagna è il Mulhacèn alta 3482 m. Ci sono anche degli arcipelaghi: le Baleari nel mar Mediterraneo e le Canarie nell'oceano Atlantico. I confini della Spagna sono formati per il 72% dal mare e per il 28% da terra. Il Mare di Cantabria si trova a nord, il Mar Mediterraneo e il Mare delle Baleari a sud e sud-est, il Portogallo e l'Oceano Atlantico a ovest e la Francia e Andorra a nord-est. Nell'estremo sud della Spagna si trova lo stretto di Gibilterra, che separa la Spagna e il resto dell'Europa dal Marocco. Il Teide con 3718 metri sul livello del mare è la vetta più alta di Spagna e la cima più alta di tutto l'Atlantico. La forma del territorio spagnolo è tozza e poco articolata. Possiamo distinguervi tre regioni


geografiche: l'altopiano centrale della Meseta, le catene settentrionali e Il Sistema Betico a sud. Isole: Le isole principali sono raggruppate in due arcipelaghi: le Isole Baleari e le Isole Canarie. Le Baleari sono situate nel Mediterraneo e sono composte da quattro isole principali, Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera. Le Canarie invece sono situate nell'Atlantico. Ci sono poi altre isole minori, molto più piccole. Fiumi I fiumi sono numerosi ma hanno un regime torrentizio, che ne limita lo sfruttamento come vie di comunicazione. La maggior parte dei fiumi iberici di grande portata si dirige verso l'Atlantico, ad eccezione dell'Ebro, del Turia, dello Jùcar e del Segura che sfociano nel Mar Mediterraneo. I fiumi principali che sfociano nell'Atlantico sono il Duero, il Tago, il Guadiana e il Guadalquivir. Laghi In Spagna non esistono laghi naturali di grandi dimensioni, bensì numerosi bacini artificiali, destinati ad assicurare il fabbisogno energetico ed idrico di zone più o meno ampie del paese. Etnie La popolazione è costituita in gran parte da spagnoli appartenenti a diversi gruppi etnico-linguistici e da una


minoranza di stranieri. Notevole è la presenza di immigrati dell'Europa Orientale, nordafricani, molti dei quali clandestini e latino-americani. Negli ultimi anni tuttavia per la crisi e la disoccupazione diffusa sempre più stranieri, soprattutto nordafricani e sudamericani, non richiedono il rinnovo del visto di soggiorno e preferiscono tornare nei paesi d'origine o spostarsi in altri stati europei. Religione: Il cristianesimo è la principale religione della Spagna, altre religioni seppure in minoranza, sono musulmani e ortodossi. Lingue: La lingua ufficiale è lo spagnolo.In Spagna sono presenti molti dialetti come il Catalano e il basco che si ripercuotono anche su questioni politiche come la continua richiesta di indipendenza da parte di alcune regioni. Città principali Le città principali sono Madrid, Barcellona, Siviglia e Valencia. La Bandiera: La bandiera spagnola conosciuta anche come la Rojigualda,la "rosso-oro", è divisa in tre bande orizzontali: rosso, giallo e rosso, con la parte gialla di dimensione doppia rispetto a quelle rosse. Al centro di essa si trova l'attuale stemma spagnolo che fu adottato il 19 dicembre 1981.


Capitolo V - Salvador Dalì:

Salvador Dalí, nato a Figueres l’11 maggio 1904 e morto il 23 gennaio 1989, è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Una delle sue opere più conosciute è La persistenza della memoria, un dipinto surreale nel quale fiurano i famosi oroloii molli. Questo dipinto è stato fatto nel 1931, olio su tela, 24 x 33 cm. New York, Museum of Modern Art Descrizione All’interno di un paesaiiio fantastico sono disposti alcuni oiietti irreali. Dominano la scena alcuni oroloii dalla consistenza deformata. Sono chiamati, infatti, oroloii molli. Pur seinando ancora il tempo, sembrano aver perso la loro solidità. Sopra al parallelepipedo dipinto a sinistra un oroloiio è poiiiato per una metà sul piano, sopra di esso si è appoiiiata una mosca che crea una lunia ombra verso le dodici mentre la metà inferiore pende mollemente lunio il fanco del parallelepipedo. Unn altro oroloiio, con la cassa però chiusa, è poiiiato più a sinistra. Su di esso alcune


formiche, irandi e piccole, creano un motivo decorativo. Verso il bordo posteriore del parallelepipedo, un esile tronco morto si alza verso il cielo e un suo ramo sostiene un altro oroloiio che pende verso il basso. Sul terreno, un essere mostruoso composto da un irande occhio chiuso, con lunihe ciilia, sopracciilia e la liniua al di fuori porta come una iroppa un altro oroloiio. Verso il fondo dello spazio rappresentato si apre uno specchio d’acqua. A destra alcuni farailioni avanzano verso l’acqua. A sinistra, invece, è dipinto un piano ieometrico che avanza verso la riva. Il cielo è limpido e privo di nubi. Il colore dominante nell’opera è iiallo ocra che entra in dialoio con l’azzurro dell’acqua, del cielo, delle superfci e deili oroloii. Interpretazione: Si può immaiinare che ili oroloii molli rappresentino la relatività della percezione del tempo. Oinuno di noi, infatti, ha una propria percezione del tempo rispetto alle situazioni. Oini oroloiio, inoltre, seina ore diverse. La storia dell’opera Gli oroloii molli sono deili oiietti che caratterizzano questo e altri dipinti. Nelle opere di Salvador Dalì, infatti, furono rappresentati in modo costante oiietti dalle forme strane. Dalì diede una spieiazione di come elaborò questa forma: l’artista si trovò ad osservare una fetta di formaiiio che si stava scioiliendo al sole. Questa visione ili ispirò l’idea deili oroloii molli che subito dipinse sulla tela.


Capitolo VI – Colonna Sonora

Bella ciao è un canto popolare italiano, nato dopo la Liberazione. Nonostante sia un canto popolare italiano, legato a vicende nazionali, è tuttora noto in molte parti d'Europa come canto di ribellione contro il nazifascismo. Anche gli storici della canzone italiana Antonio Virgiglio Savona e Michele Straniero hanno affermato che Bella ciao fu poco cantata durante la guerra partigiana e venne diffusa nell’immediato dopoguerra. Nel testo è molto presente l’espressione “bella ciao” che sta ad indicare la giovinezza che si perde e sfiorisce nel lavoro. La sua diffusione nel periodo della lotta partigiana era minima e nota solo in alcuni reparti combattenti di Reggio Emilia e del modenese. Questa canzone è stata scelta come colonna sonora della serie per una frase detta solitamente nei momenti di difficoltà o prima di entrare in azione dal Professore: “noi siamo la resistenza


Capitolo VII – I Partigiani

Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra asimmetrica. Ciò che contraddistingue il partigiano dal soldato, oltre all'irregolarità, all’ accresciuta mobilità e all'impegno politico, è la sua natura territoriale. Letteralmente “partigiano” significa "di parte", ovvero persona schierata con una delle parti in causa. In Italia, con il termine "partigiano" ci si riferisce ai protagonisti del fenomeno della Resistenza sviluppatasi nei paesi occupati dalle truppe dell'Asse durante la seconda guerra mondiale. Per "lotta partigiana" si intende una guerra di difesa di natura civile contro un'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio. Sebbene non indicato con


questo termine, la figura del partigiano compare nella storia fin dall'antichità.Visto lo scarso di equipaggiamento, le formazioni partigiane non adottavano divise, vestivano in modo disparato e utilizzavano fazzoletti colorati di riconoscimento: rossi nelle formazioni garibaldine, verdi nei reparti di Giustizia e Libertà, azzurri nei gruppi autonomi. Nell'ultimo anno la maggior parte dei gruppi partigiani adottò distintivi sui copricapi e nelle giubbe. I vertici politici non li chiamavano “partigiani” ma preferivano, a livello ufficiale, "volontari per la libertà", poiché "partigiani" fu respinto dai comunisti e dai democristiani. Altri termini più raramente adottati per designare i combattenti furono quelli di "ribelle", "fuori legge" e anche "banditi", che era la denominazione usuale dei nazifascisti. La Resistenza italiana, anche detta Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia dopo l'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana. Il periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa.


Capitolo VIII – Conclusione La domanda in conclusione a tutto questo lavoro è “ Perché questo tema?”. La risposta è molto semplice: perché mi ricorda molto il mio percorso alla sacra famiglia. La serie insegna molto bene il significato dell’amicizia, del sacrificio, dell’unione e della forza di volontà e tutte queste qualità si possono vedere molto chiaramente nel mio percorso in questa scuola. Una delle tante cose che sia la sacra che questa serie mi hanno insegnato è che da soli non si va da nessuna parte e come dice il Professore “quando c’è famiglia c’è successo, non importa se sia la tua vera famiglia o no, l’importante è che tu ti senta a casa, anche senza sapere i loro veri nomi” e io alla sacra questa famiglia l’ho trovata.


Sitografia • it.wikipedia.org • google immagini • www.analisidellopera.it • expoitalyart.it


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