INNOVAZIONE TECNOLOGICA: LUCI ED OMBRA

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SCUOLA SACRA FAMIGLIA

A.S. 2019/2020

INNOVAZIONE TECNOLOGICA: LUCI E OMBRE

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INDICE: PAG.2= INDICE INTRODUZIONE: PAG.3= OSSERVAZIONI PERSONALI PAG.4=ALFRED NOBEL E LA DINAMITE PAG.5= AUTOMOBILE PAG.6= AEREO PAG.7= AEREO PAG.8= CALCOLATRICE PAG.9= CALCOLATRICE PAG.10= INTERNET PAG.11= SOCIAL PAG.12= ROBOT PAG.13= AURICOLARI TRADUTTORI CONCLUSIONE: PAG.14= IL FOGLETTO ILLUSTRATIVO E LA TARTARUGA E LA LEPRE PAG.15=BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA

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INTRODUZIONE Ho scelto di affrontare questo argomento osservandolo da un punto di vista differente, perché ogni volta che si parla di innovazione tecnologica si pensa solo ai possibili vantaggi, mentre sarebbe interessante scoprire anche i problemi causati dall’evoluzione dell’uomo/della specie umana. Per farlo ho consultato libri trovati in casa, ho svolto ricerche su internet e ho espresso il mio parere in merito alle informazioni ricavate. In questo approfondimento descriverò alcune invenzioni molto utili (all’uomo), ma se usate in modo sbagliato, irresponsabile, possono creare delle conseguenze anche gravi per l’uomo e per la società.

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ALFRED NOBEL E LA DINAMITE

Il chimico e industriale svedese Alfred Bernhard Nobel nel 1875, mise a punto la dinamite, un esplosivo in grado di sostituire la polvere da sparo.

Lui naturalmente la inventò per scopi lavorativi, ma l’uomo riuscì a usare in modo nocivo anche questa innovazione. I brevetti di tale invenzione gli fruttarono un’enorme fortuna, che nel suo testamento lasciò in eredità a una fondazione, che mise in piedi perché si era sentito in colpa per aver creato qualcosa capace di far così male. Questa fondazione ha il compito di assegnare ogni anno l’omonimo premio. Dal 1901 vengono così conferiti annualmente cinque premi, di uguale valore economico; per la fisica, chimica, medicina, pace e letteratura.

Alfred Bernhard Nobel 1833/1896

Dinamite

Premio Nobel

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AUTOMOBILI Per molti secoli il trasporto su strada era stato assicurato dai carri e dalle carrozze trainate dai cavalli.

Carrozza trainata da cavalli

Solo verso il 1830, con la comparsa dei primi motori a vapore, nasce l'idea di costruire un’automobile, un veicolo capace di muoversi con mezzi propri.

Questa invenzione sembrava l’inizio di una nuova era, se non fosse che è una delle innovazioni che inquinano di più, e col passare del tempo, l’uomo è riuscito a rendere nociva anche questa fantastica novità, facendo incidenti e investendo le persone con i camion con l’intento di uccidere.

Automobile a vapore

Auto 2020, ecco le novità in arrivo

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AEREI L'aeroplano ha una data di nascita precisa: è il 17 dicembre del 1903, quando i due fratelli statunitensi Orville e Wilbur Wright crearono il primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo controllato grazie a un motore e lo fecero alzare in volo vicino alla cittadina di Kitty Hawk. In realtà quel mezzo, chiamato Flyer, non aveva comune con un aereo dei nostri giorni. Prima di tutto era un biplano, cioè aveva due coppie di ali sovrapposte e non una sola come gli aerei moderni. Per decollare utilizzava una rotaia simile a quella di un tram, e si faceva dare una 'spinta' da una specie di catapulta. Anche così, però, riusciva a fare solo poche decine di metri sollevandosi poco dal terreno. Nonostante questo, quel 17 dicembre fu un giorno memorabile.

Fratelli Wright

Flyer

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Nel 2016 secondo FlightAware nei cieli del mondo c’erano, in media e in qualsiasi momento, un totale di 9.728 aerei che stavano trasportando 1.270.406 persone.

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Aeroplano

Non solo possibilità per tutti di viaggiare, fare esperienze, sviluppare l’economia e conoscere culture; il problema degli aerei è che inquinano più di ogni altra cosa e attraverso questi, c’è una facilità/velocità di diffusione di malattie, come in questo periodo.

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CALCOLATRICI Il primo prototipo di calcolatrice, detto Orologio Calcolatore, si ebbe nel 1623, il suo creatore fu Schickard, passati circa 20 anni un matematico di origini francese, Pascal, inventò un apparecchio in grado di svolgere solo addizioni, che prese il nome di Pascalina.

Le invenzioni di rilievo del 1800 si ebbero sul finire del secolo con Felt che realizzò la prima addizionatrice a tasti, detta Comptometer, ed una calcolatrice scrivente, la Comptograph.

Calcolatrice Pascalina

Calcolatrice Comptometer

Calcolatrice Comptograph

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Fu sul finire del 1900 che le ormai note aziende produttrici realizzarono modelli con funzioni sempre più avanzate, giungendo infine alla realizzazione delle calcolatrici scientifiche e di quelle grafiche. Calcolatrice 1900

Ad ogni modo, il mondo della tecnologia è in continua evoluzione, ogni anno vengono infatti immessi sul mercato nuovi modelli dalla grafica e dal design accattivante, nonché dalle funzioni sempre più complesse ed evolute.

La calcolatrice è uno strumento in grado di risolvere ogni operazione matematica, è molto utile ma usandola troppo, le persone potrebbero disabituarsi a fare i conti a mente o magari anche scrivendoli.

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INTERNET Internet, è nata negli anni Sessanta da un progetto militare finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che mise in atto il progetto per la realizzazione della rete ARPANet basata sulla tecnica della comunicazione di pacchetto, per scopi militari e scientifici. Essa consentiva lo scambio di informazioni in modo veloce tra scienziati che lavoravano allo stesso progetto, ma che si trovavano a notevole distanza tra loro. Negli anni Ottanta ARPANet venne abbandonata e si diede vita a Internet, che fu resa accessibile oltre agli enti governativi, anche alla ricerca e agli ambienti universitari. Successivamente l’espansione fu tale che fu possibile costituire una Rete mondiale unica, composta da un enorme numero di ramificazioni e da decine di migliaia di computer. Negli anni Novanta sono stati scoperti nuovi possibili utilizzi di Internet, soprattutto in campo commerciale e si diffonde l’uso del linguaggio ipertestuale. Quest’ultimo, sviluppato nel 1991 dai fisici del CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucleaire, “Laboratorio Europeo di Fisica Nucleare” di Ginevra), costituisce lo strumento più innovativo per individuare ed organizzare le informazioni in Internet. Il suo impiego ha dato vita alla tecnologia Word Wide Web (WWW, letteralmente “ragnatela grande quanto il mondo” di pagine ipertestuali), decretando così il successo di Internet. Internet (inter = "fra" + net="rete") è un modo per comunicare fra computer sparsi in ogni angolo del mondo, che siano in qualche modo collegati gli uni agli altri (in rete), direttamente o tramite i cosiddetti provider (o fornitori d'accesso) che fungono da «ponte».

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SOCIAL Internet e cellulari e più in generale i cosiddetti “Nuovi Media” rappresentano un aspetto esistenziale importante nella vita dei giovani della società contemporanea. I ragazzi e le ragazze di oggi nascono e crescono insieme ad Internet e al cellulare, e i Nuovi Media fanno parte della loro quotidianità. I Nuovi Media rappresentano un nuovo modo di comunicare con gli altri; aprono ad un mondo di relazioni, di emozioni, di scambio di informazioni e di apprendimento che offre, in particolare ai giovani, opportunità di crescita senza precedenti. I Nuovi Media, pongono però delle questioni associate al problema della sicurezza: siamo infatti di fronte ad una realtà complessa, apparentemente priva di regole, nella quale trovano spazio contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi per lo sviluppo dei più giovani. I ragazzi e le ragazze, pur essendo spesso tecnicamente competenti, tendono a non cogliere le implicazioni dei loro comportamenti. CHE COS’E’ LA PRIVACY? A causa dei social nel mondo c’è sempre meno privacy dato che le persone postano anche foto personali. WEB REPUTATION Le persone vengono reputate in base a come sono fuori attraverso le foto che si postano o se hanno o no i social. CHAT & SELFIE Nei social girano foto in cui i ragazzi si trovano sui binari e un treno sta arrivando, si sporgono dai palazzi, rischiando ogni volta la vita. Adescamento Online I social sono i mezzi che i pedofili usano per adescare le ragazzine.

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ROBOT Il termine robot è stato coniato ne 1920, per il dramma teatrale fantascientifico I robot universali di Rossum, dello scrittore ceco Karel Čapek. Ma il nome ha radici storiche più profonde. Robot trova le sue origini in due vocaboli cechi, rabota (“lavoro forzato”) e robotnik (“schiavo”), per definire, nell’idea di Čapek, una nuova classe di “persone artificiali” che sarebbero state create per servire gli esseri umani. Ridotta ai suoi minimi termini economici, la scelta tra impiegare umani e acquistare e attivare robot indica un compromesso in termini di spese. Il lavoro umano comporta bassissime “capex” (capital expenditure: spese di capitale) - pagamenti anticipati per cose come costruzioni, macchinari e attrezzature – ma oltre “opex” (operational expenditure: spese operative), costi giornalieri come salari e indennità per i dipendenti. I robot presentano una struttura di costi diametralmente opposta: i costi di capitale anticipati sono alti, ma quelli operativi sono minimi – i robot non percepiscono uno stipendio. Mentre le capex dei robot continuano a decrescere, le opex degli umani si fanno comparativamente più dispendiose e quindi meno attraenti per il datore di lavoro. Il pericolo massimo riguarda il 60 per cento della forza lavoro statunitense, la cui funzione principale è quella di aggregare e applicare le informazioni. L’effetto dei robot sulla perdita dei posti di lavoro sarà altamente differenziato nelle varie regioni del mondo. I paesi meglio collocati sono quelli che stanno progettando e realizzando robotica da esportazione, quelli dove si trovano le sedi, i tecnici, le strutture manufatturiere. Si tratta di nazioni come la Corea del Sud, il Giappone e la Germania.

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Le innovazioni più interessanti nella traduzione automatica si avranno con l’interfaccia umana. Di qui a 10 anni un piccolo auricolare vi bisbiglierà nella vostra lingua quello che vi stanno dicendo, quasi simultaneamente alle parole della lingua straniera che stanno usando. Il tempo di scarto sarà quello della velocità del suono. Impercettibile. La voce nel vostro orecchio sarà la voce di un computer, come Siri. Grazie ai progressi dell’ingegneria bioacustica nella misurazione della frequenza, della lunghezza d’onda, dell’intensità del suono e di altre proprietà della voce, il software nel cloud connesso all’auricolare che avete nell’orecchio ricreerà la voce del parlante, ma che si esprime nella vostra lingua. Quando rispondete, la vostra lingua sarà tradotta in quella dell’interlocutore o tramite il suo auricolare o amplificata dall’altoparlante del vostro telefono, dell’orologio o di quale che sia il dispositivo personale del 2025.

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CONCLUSIONE Con l’introduzione di ogni innovazione tecnologica, l’umanità, dopo averne assaporato gli iniziali benefici ha quasi sempre dovuto fare i conti con i successivi effetti negativi. Trovandosi sempre impreparato ad affrontarli.

IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO Forse, ogni volta che si pensa di introdurre una novità tecnologica, prima di cominciare a calcolarne i presunti benefici, bisognerebbe fermarsi un attimo e cercare di prevederne, attentamente, i possibili effetti negativi. Come quando si leggono le controindicazioni contenute nel foglietto illustrativo, prima di prendere una medicina.

LA TARTARUGA E LA LEPRE Il fatto per me più evidente, è che, col passare del tempo, le innovazioni si succedono con una velocità sempre maggiori. La conseguenza è che l’uomo ha sempre meno tempo per adattarsi alla nuova tecnologia, che ne è già arrivata un’altra. Al punto che ormai, l’ennesima novità sopraggiunge prima ancora che si sia riusciti a padroneggiare completamente la precedente. È come se la tartaruga, uomo, fosse costantemente alla rincorsa della lepre, innovazione, senza per altro riuscire mai a raggiungerla. Ma se l’uomo prima di introdurre un’innovazione tecnologica, avesse pensato anche ai possibili effetti negativi, ora il genere umano sarebbe dov’è? Non si sarebbe evoluto? O si sarebbe evoluto meglio e ora potremmo fare grandi cose? “La capacità della tecnologia di migliorare la vita umana è infatti decisamente dipendente da un parallelo progresso morale dell’uomo.” (Francis Fukuyama)

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Bibliografia/sitografia • • • • • • • •

Scoprire la Storia 3 www.ic10bo.gov.it www.treccani.it m.calcolatrice.it power point prof. Piazzi power point prof. Piazzi Alec Ross: Il nostro futuro La fine della storia e l’ultimo uomo

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