IORNews June 2023

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ANGIOTAC: IN RADIOLOGIA PER TUMORI E PATOLOGIE INFIAMMATORIE

Presentata il 12 giugno alla presenza di autorità e stampa

Trattamento di tumori e metastasi muscolo-scheletriche a scopo terapeutico, palliativo e preoperatorio, di traumi e di lesioni infiammatorie, esecuzione di tecniche all’avanguardia come la crioterapia e di esami delicati tra cui le biopsie ossee.

Ora è possibile fare tutto questo al Rizzoli con una nuova attrezzatura di ultima generazione, un’AngioTAC acquisita grazie a un investimento di 2 milioni di euro.

utile anche nei casi di traumi o di lesioni ipervascolari preoperatorie per ridurre perdite ematiche. Ma le possibilità sono innumerevoli”.

La nuova AngioTAC, che si trova al piano terra dell’ospedale presso la Radiologia diagnostica ed interventistica, è in funzione da qualche settimana. Si tratta di un sistema ibrido: una macchina per angiografia abbinata a uno scanner TC che, mediante l’associazione di un ecografo, consente ai radiologi interventisti di beneficiare contemporaneamente di più apparecchiature di diagnostica per immagini, permettendo di ottenere un risultato più completo e utile.

mediante questi importanti investimenti tecnologici, a vantaggio degli assistiti di oggi e di domani – specifica il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari. - Anche in riconoscimento di questa proficua collaborazione, l’Ateneo intende potenziare il proprio investimento in risorse umane nell’ambito ortopedico per contribuire in modo decisivo ad attrarre e a trattenere a Bologna i migliori talenti in questo campo”.

“Questa nuova attrezzatura si inserisce in un più ampio percorso incentrato sul paziente – spiega il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna.

“Grazie all’AngioTAC e a un team multidisciplinare di medici radiologi, ortopedici, personale tecnico e infermieristico e con il supporto dell’anestesista nei casi in cui sia ritenuto necessario, da oggi possiamo fare molto di più per i nostri pazienti - spiega il direttore della Radiologia diagnostica e interventistica Marco Miceli. – Esistono infatti casi in cui il trattamento chirurgico è sconsigliato, come determinate metastasi ossee, che con l’ausilio dell’AngioTAC possiamo trattare embolizzando i vasi sanguigni che li alimentano. L’embolizzazione è estremamente

“La sanità dell’Emilia-Romagna continua ad investire nell’innovazione tecnologica, determinante per continuare ad assicurare ai pazienti la migliore presa in carico possibile – sottolinea l’Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini. – Per il Rizzoli, grazie all’acquisizione dell’AngioTAC, un’ulteriore conferma della capacità di sapersi dotare di attrezzature all’avanguardia che ne confermano non solo il ruolo di punto di riferimento in ambito ortopedico, nazionale, ma anche internazionale”.

“Le attività assistenziali e di ricerca di tutto il personale universitario che opera all’interno del Rizzoli potranno essere ulteriormente sviluppate

IN RICORDO DEL PROFESSOR PEDRIELLI

Si è spento il 28 maggio Giuseppe Pedrielli, alla fine degli anni ’90 tra i fautori della Scuola in Ospedale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, la prima scuola superiore in ospedale in Italia. Per lungo tempo preside dell’Istituto di Istruzione Superiore “Bartolomeo Scappi” e poi dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di Forlì-Cesena.

La foto lo ritrae al Rizzoli in Sala Vasari in occasione del primo decennale della scuola in ospedale nel 2007.

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▶ segue a pag. 2 L’assessore regionale Raffaele Donini con il personale medico, tecnico e infermieristico della Radiologia Da sinistra: il direttore generale Anselmo Campagna, l’assessore regionale Raffaele Donini, il Magnifico Rettore Giovanni Molari, il direttore della Radiologia Marco Miceli, l’assessore comunale Luca Rizzo Nervo, la direttrice scientifica Milena Fini, la direttrice sanitaria Viola Damen e il dottor Giancarlo Facchini della Radiologia del Rizzoli SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA - ROMAGNA Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
IOR NEWS giugno 2023 n° 197

ARTICOLAZIONE PATELLO-FEMORALE

Al Rizzoli ritiro internazionale dedicato alla ricerca scientifica sul dolore anteriore del ginocchio

Due giorni di incontri e un “Clinical Day” tutti dedicati alla ricerca nell’ambito dell’articolazione patello-femolare il congresso internazionale che ha riunito al Rizzoli scienziati provenienti da tutto il mondo, la cui ricerca mira a comprendere i fattori legati allo sviluppo ed al trattamento del dolore anteriore del ginocchio, in particolare l’articolazione patello-femorale. Le prime giornate di questa settima edizione si sono focalizzate sulla ricerca internazionale clinico-scientifica delle metodiche diagnostiche e terapeutiche riabilitative e infiltrative e sulla ricerca biomeccanica, mentre il Clinical

Day è stato occasione di approfondimento degli aspetti clinici più rilevanti e delle applicazioni pratiche. Il comitato scientifico dell’evento, patrocinato da SIMFER – Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, era composto da numerosi professionisti del Rizzoli: l’Ingegnere Claudio Belvedere e l’Ingegnere Alberto Leardini, ricercatore e direttore del Laboratorio di Analisi del movimento e valutazione funzionale protesi, la professoressa Maria Grazia Benedetti e la professoressa Lisa Berti, direttrice e medico della Medicina Fisica e Riabilitativa.

LECTURE RIT SU PROTESI ROBOTICHE AOSPINE, CONGRESS AND FELLOWSHIP

Una presentazione dello stato dell’arte e delle nuove frontiere della ricerca su protesi robotiche degli arti superiori, in particolare dal punto di vista dell’ingegneria elettronica. È questo il tema dell’ultima lecture organizzata dal Dipartimento Rizzoli-RIT diretto dal professor Nicola Baldini e tenuta dall’Ingegner Enzo Mastinu dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Mastinu ha raccontato il suo percorso di ricerca esponendo i diversi progetti innovativi di protesi robotiche a cui ha lavorato e illustrando sia le sfide della ricerca che il contributo che questi dispositivi danno alla qualità della vita delle persone che li usano.

INTERVISTA A REPUBBLICA

4 giugno - È uscita su la Repubblica di Bologna un’intervista al dottor Paolo Sassu del reparto di Ortoplastica diretto dal professor Marco Innocenti. Sassu è rientrato in Italia, approdando al Rizzoli, dopo aver diretto il programma trapianti di mano all’ospedale di Goteborg, in Svezia. da pag. 1

ANGIOTAC: IN RADIOLOGIA PER TUMORI E PATOLOGIE INFIAMMATORIE

– È un investimento che qualifica ulteriormente il Rizzoli, sviluppando competenze e attività specialistiche interventistiche, in particolare in ambito oncologico, che affiancano e completano i trattamenti chirurgici e medici e sostiene ancora di più il ruolo dell’Istituto di centro di riferimento nazionale e hub regionale nel trattamento di tutte le patologie muscoloscheletriche.

Il programma di rinnovamento tecnologico prosegue con l’acquisizione di tecnologie robotiche e di navigazione avanzata, nuove sale operatorie ad alta tecnologia e un rinnovato centro radiologico con potenziamento dell’attrezzatura diagnostica.”

Il primo paziente operato presentava una dolorosa metastasi ossea al bacino per la quale l’intervento chirurgico era fortemente sconsigliato.

Con l’ausilio dell’AngioTAC sono stati indagati i vasi sanguigni individuando quelli che alimentavano la metastasi e sono stati embolizzati, ossia “tappati”, in questo caso con una sorta di colla.

La presenza in un solo ambiente di angiografo e TC ha offerto la possibilità di eseguire immagini TC in diretta durante gli interventi angiografici senza dover spostare, con tutte le difficoltà e i disagi del caso, il paziente sedato e ha permesso ai radiologi di avere immagini diagnostiche non statiche ma live.

Il Rizzoli presente con numerosi lavori a Praga, Barbanti a New York

Al Global Spine Congress di AO Spine tenutosi a Praga hanno presentato i propri lavori gli specialisti della Chirurgia vertebrale e della Clinica I del Rizzoli.

Premiato un lavoro dell’équipe della Chirurgia vertebrale, diretta dal dottor Alessandro Gasbarrini, presentato dal dottor Gisberto Evangelisti ed eseguito in collaborazione con la dottoressa Emanuela Palmerini del reparto di Osteoncologia diretto dal dottor Toni Ibrahim.

Il dottor Evangelisti, vincitore di uno dei cinque travelling grant concorrendo con oltre mille specialisti da tutto il mondo, ha inoltre ritirato il premio per il miglior abstract del congresso.

Anche i medici specializzandi della Chirurgia vertebrale Chiara Cini e Luigi Falzetti hanno partecipato presentando due poster, la Clinica I ha portato tre poster e tenuto due presentazioni, una dal dottor Marco Manzetti e una dal dottor Giovanni Viroli.

Il dottor Giovanni Barbanti Brodano, medico della Chirurgia Vertebrale, era stato premiato da AO Spine, l’associazione dei chirurghi vertebrali più importante a livello mondiale, con la “German Ochoa Traveling Fellowship”.

Questo premio, riservato ai chirurghi membri di AO Spine con almeno 15 anni di esperienza, ha consentito al Dr. Barbanti Brodano di effettuare una fellowship a New York per imparare le migliori pratiche sulla sicurezza nella chirurgia vertebrale e conoscere nuovi sviluppi della ricerca in quest’ambito.

In foto il dottor Barbanti Brodano con Michael G. Vitale MD della Columbia University.

2 giugno 2023 - IORNEWS
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WORKSHOP INTERNAZIONALE ORTOPLASTICA

Primo appuntamento al Rizzoli del corso diretto dal prof. Innocenti con i colleghi da USA e Corea

Dal Servizio Affari Legali e Generali

RISERVATEZZA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, FACCIAMO IL PUNTO

La nuova disciplina del whistleblowing

Si è svolto al Rizzoli il primo Workshop Internazionale dedicato alla Chirurgia Ortoplastica.

Il corso ha riunito esperti da tutto il mondo per approfondire concetti e tecniche relative alle ricostruzioni complesse delle estremità e il salvataggio degli arti, ambiti che si sono notevolmente evoluti negli ultimi tre decenni.

Il corso è stato tenuto da esperti a livello mon-

diale in ortoplastica e ha previsto diverse lectures, panel, video e presentazioni di casi.

Il direttore della Clinica di Ortoplastica Marco Innocenti è stato tra i responsabili scientifici del corso insieme al dottor Lawrence Scott Levin della Penn Medicine di Philadelphia e al professor Joon Pio Hong dell’Asan Medical Center dell’Università di Ulsan, in Corea del Sud.

IOR IN T

CULT-IOR “Un grande bibliofilo”

Autore: Estienne Charles

Titolo: De dissectione partium corporis humani libri tres. Parisiis, apud Simeonem Colinaeum, 1545

Il D.Lgs. 10 marzo 2023 n. 24 dà attuazione alla Direttiva Europea n. 2019/1937, che introduce norme minime di tutela del c.d. whistleblower all’interno dell’Unione Europea, con l’obiettivo di uniformare le normative nazionali. Il decreto, che si applica sia al settore pubblico sia al settore privato, è entrato in vigore il 30 marzo 2023 e le sue disposizioni avranno effetto, per il settore pubblico, a partire dal 15 luglio 2023. Tra le novità più significative introdotte, vi è l’estensione della tutela dal soggetto che segnala le violazioni di cui sia venuto a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo (il whistleblower, appunto) al c.d. “facilitatore”, ovvero il soggetto che assiste il segnalante nel processo di segnalazione, nonché ai soggetti appartenenti allo stesso contesto lavorativo del segnalante a lui legati da rapporti di parentela o affetto stabile. Tra i principali adempimenti introdotti, si prevede l’obbligo per l’Azienda di istituire, a fianco del canale esterno gestito da ANAC, un canale interno di segnalazione, al quale ricorrere in via prioritaria. La gestione del canale interno deve essere affidata a un soggetto o a un ufficio autonomo e specificamente formato; gli enti del settore pubblico che hanno l’obbligo di prevedere la figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, affidano a quest’ultimo tale gestione. L’Azienda, inoltre, ha l’obbligo di assicurare, mediante l’implementazione di misure di sicurezza e tecniche come ad esempio la crittografia, un adeguato livello di riservatezza dell’identità del segnalante e del/i soggetto/i coinvolto/i nella segnalazione, del contenuto della segnalazione medesima e della relativa documentazione.

I contributi che questo testo apportò per lo sviluppo dell’anatomia furono Importantissimi, con particolare riferimento al sistema venoso, nervoso e alla conformazione del cervello. Ed è proprio relativamente a quest’ultimo che si presentano in questo numero delle bellissime immagini nelle quali si possono individuare i vari punti di dissezione del cranio, come evidenziato nella figura 1, oppure dove una definitissima figura umana si piega in avanti per farci notare un cranio privato della sua calotta, volta cranica che è possibile osservare appesa al ramo dell’albero inciso sullo sfondo dell’immagine (figura 2).

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figura 2 figura 1 Rubrica a cura di Patrizia Tomba dedicata ai più significativi testi antichi di medicina oggi conservati nella Donazione Putti del nostro ospedale, collezionati da Vittorio Putti, direttore del Rizzoli dal 1912 al 1940. Giovedì 20 aprile - Il dott. Massimiliano Mosca della Clinica Ortopedica 2 ospite in studio a Unomattina su Rai 1 per parlare di artrosi della caviglia Martedì 18 aprile - Il direttore della Chirurgia Vertebrale Alessandro Gasbarrini ospite in studio a Elisir su Rai 3 per parlare delle novità in campo di chirurgia vertebrale

ANSABBIO CON NEK E SPIDERMAN

Tornano le visite nei reparti pediatrici

IL CARDINALE LAMBERTINI E IL FULMINE A SAN MICHELE IN BOSCO

Nek che attacca alla chitarra i suoi successi seguito in coro da genitori e personale sanitario, affiancato da un altissimo e agilissimo Uomo Ragno, alias Mattia Villardita, paziente da bambino e oggi volontario in maschera negli ospedali: il 24 maggio è stato un giorno speciale al Rizzoli, con il ritorno, dopo tre anni di stop imposto dalla pandemia, delle visite ai reparti promosse dall’associazione Ansabbio. Guidati dal presidente Dario Cirrone e supportati dal gruppo di volontari incaricati di distribuire i regali ai bambini e alle bambine ricoverati,

Circolo Culturale Ricreativo IOR

Visita all’ala monumentale del Complesso di San Michele in Bosco a cura del consigliere Sante Garofani - Sabato 24 Giugno 2023, ore 8.45. Ritrovo presso l’ingresso monumentale dell’Istituto. L’itinerario, quattro ore circa, prevede visita alla Chiesa di San Michele in Bosco, Manica lunga (corridoio canocchiale), scalone seicentesco, Sala Vasari, Chiostro ottagonale, Sala Bacchelli, gli altri chiostri e il parco Remo Scoto. L’ingresso è riservato agli iscritti al Circolo IOR (max 15 partecipanti). Eventuali accompagnatori possono iscriversi al Circolo anche il giorno stesso della visita pagando la quota semestrale (€ 6, iscrizione valida fino al 30/9/2023). Per prenotazioni inviare mail a circoloior@ior.it specificando il numero di partecipanti e se si è già iscritti al Circolo.

Concerto di beneficenza. Data probabile a fine ottobre 2023, appena l’avremo ve la comunicheremo. Già diversi complessi musicali hanno aderito.

Per partecipare alle iniziative del Circolo riservate ai Soci, dal 2/5/2023 a fine settembre è possibile iscriversi pagando una quota agevolata di 6 euro. Tale iscrizione sarà valida fino a fine settembre.

Ulteriori informazioni sulle iniziative sulla newsletter inviata via mail agli iscritti, sul blog https://circoloior.blogspot.com, sulla pagina facebook “Circolo Ricreativo Culturale APS -ARCI - Istituto Ortopedico Rizzoli-Bologna”, su bacheca circolo e Bar. Informazioni, richieste o proposte possono essere inviate a circoloior@ior.it, o allo 051.6366308, nei giorni di apertura. La sede del Circolo, adiacente al Bar, è aperta tutti lunedì e giovedì dalle 11.30 alle 14.

Circolo Aziendale ARCI - IOR

Nek e Mattia-Spiderman hanno visitato l’Osteoncologia, l’Ortopedia Pediatrica, la Chirurgia Vertebrale, la Clinica 3 a indirizzo oncologico, trattenendosi per l’intero pomeriggio.

Autorizzazione del Tribunale di Bologna

n. 7715 del 29 Novembre 2006

Rivista mensile, n. 194, anno 17, giugno 2023 a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna tel 0516366703 fax 051580453

e-mail: iornews@ior.it

Direttore responsabile

Sara Nanni

Comitato di redazione

Alice Capucci (coordinamento editoriale), Michela Antino, Mina Lepera, Annamaria Milanesi, Andrea Paltrinieri

Progetto grafico

Cristina Ghinelli

Fotografie

Lorenz Piretti

Stampa

Centro Stampa IOR

Hanno collaborato

Silvia Bassini, Gisberto Evangelisti, Pamela Pedretti, Giulia Prati, Angelo Rambaldi, Patrizia Tomba, Daniele Tosarelli

Chiuso il 16 giugno 2023

Tiratura 1000 copie

CIn questo numero raccontiamo la piccola storia di un aneddoto “fulminante” - termine giusto come si capirà leggendo - su un cardinale di Bologna del ‘700, che poi diverrà il più grande Papa del suo secolo. Ma prima, essenziali cenni biografici: Prospero Lorenzo Lambertini nasce a Bologna da piccola nobiltà nel 1758, in via delle Campane. Brillante negli studi, entrò nella carriera non ecclesiastica dell’Amministrazione dello Stato della Chiesa. Come costume di allora si decise a farsi prete a quasi 50 anni, dopo una vita priva di legami sentimentali (a differenza di suoi predecessori o contemporanei che prima di divenire scerdoti ebbero pure dei figli, da qui alcune “leggende nere”). Apprezzato da Papa Benedetto XIII, nel 1728 divenne vescovo di Ancona, dal 1731 al 1740, vescovo e poi cardinale a Bologna, dal 1740 al 1758 Pontefice Romano dopo un conclave lunghissimo durato 255 sessioni. Ad opinione di gran parte della storiografia, sarà il Papa riformatore, innovatore, umanista (apprezzato anche da Voltaire) più grande del ‘700. Quando era cardinale a Bologna, un giorno un violentissimo temporale si abbatté sulla città con tuoni e numerosi fulmini. Lo informarono che un terribile fulmine aveva colpito il Convento di San Michele in Bosco e chiese dove il fulmine aveva colpito e quali danni aveva provocato: nel bel mezzo del cortile delle stalle (l’attuale spazio in parte porticato di fianco alla fisioterapia) lesionando qualche cariaggio e facendo fuggire vari animali. Il Cardinale sollevato se ne uscì con una delle sue battute, anch’essa fulminante, parlando come suo solito in dialetto, così tradotto: “Per fortuna che il fulmine non ha colpito il refettorio (l’attuale Sala Vasari, ndr), altrimenti morivano tutti i frati, sono sempre lì che mangiano”.

Segnalazioni alla redazione: iornews@ior.it 051 6366819

La battuta può anche avere un significato più serio. Il Lambertini fu a Bologna un riformatore, sia del Governo Senatorio Locale, sia dell’Università (le prime donne in Cattedra, dovrà passare un secolo prima che riaccada), ma anche nella Chiesa. Questo aspetto assai noto della bontà della cucina del Convento olivetano, a cui molto volentieri si facevano invitare i “potenti” sia laici che cattolici, probabilmente al Cardinale, nella sua sobrietà, non quadrava molto. La battuta poteva fare pure ridere, ma era anche un monito.

4 giugno 2023 - IORNEWS
eraunavolta
Il Cardinale Prospero Lambertini

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