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ARTICOLAZIONE PATELLO-FEMORALE

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il izzoli

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Al Rizzoli ritiro internazionale dedicato alla ricerca scientifica sul dolore anteriore del ginocchio

Due giorni di incontri e un “Clinical Day” tutti dedicati alla ricerca nell’ambito dell’articolazione patello-femolare il congresso internazionale che ha riunito al Rizzoli scienziati provenienti da tutto il mondo, la cui ricerca mira a comprendere i fattori legati allo sviluppo ed al trattamento del dolore anteriore del ginocchio, in particolare l’articolazione patello-femorale. Le prime giornate di questa settima edizione si sono focalizzate sulla ricerca internazionale clinico-scientifica delle metodiche diagnostiche e terapeutiche riabilitative e infiltrative e sulla ricerca biomeccanica, mentre il Clinical

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Day è stato occasione di approfondimento degli aspetti clinici più rilevanti e delle applicazioni pratiche. Il comitato scientifico dell’evento, patrocinato da SIMFER – Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, era composto da numerosi professionisti del Rizzoli: l’Ingegnere Claudio Belvedere e l’Ingegnere Alberto Leardini, ricercatore e direttore del Laboratorio di Analisi del movimento e valutazione funzionale protesi, la professoressa Maria Grazia Benedetti e la professoressa Lisa Berti, direttrice e medico della Medicina Fisica e Riabilitativa.

LECTURE RIT SU PROTESI ROBOTICHE AOSPINE, CONGRESS AND FELLOWSHIP

Una presentazione dello stato dell’arte e delle nuove frontiere della ricerca su protesi robotiche degli arti superiori, in particolare dal punto di vista dell’ingegneria elettronica. È questo il tema dell’ultima lecture organizzata dal Dipartimento Rizzoli-RIT diretto dal professor Nicola Baldini e tenuta dall’Ingegner Enzo Mastinu dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Mastinu ha raccontato il suo percorso di ricerca esponendo i diversi progetti innovativi di protesi robotiche a cui ha lavorato e illustrando sia le sfide della ricerca che il contributo che questi dispositivi danno alla qualità della vita delle persone che li usano.

Intervista A Repubblica

4 giugno - È uscita su la Repubblica di Bologna un’intervista al dottor Paolo Sassu del reparto di Ortoplastica diretto dal professor Marco Innocenti. Sassu è rientrato in Italia, approdando al Rizzoli, dopo aver diretto il programma trapianti di mano all’ospedale di Goteborg, in Svezia. da pag. 1

ANGIOTAC: IN RADIOLOGIA PER TUMORI E PATOLOGIE INFIAMMATORIE

– È un investimento che qualifica ulteriormente il Rizzoli, sviluppando competenze e attività specialistiche interventistiche, in particolare in ambito oncologico, che affiancano e completano i trattamenti chirurgici e medici e sostiene ancora di più il ruolo dell’Istituto di centro di riferimento nazionale e hub regionale nel trattamento di tutte le patologie muscoloscheletriche.

Il programma di rinnovamento tecnologico prosegue con l’acquisizione di tecnologie robotiche e di navigazione avanzata, nuove sale operatorie ad alta tecnologia e un rinnovato centro radiologico con potenziamento dell’attrezzatura diagnostica.”

Il primo paziente operato presentava una dolorosa metastasi ossea al bacino per la quale l’intervento chirurgico era fortemente sconsigliato.

Con l’ausilio dell’AngioTAC sono stati indagati i vasi sanguigni individuando quelli che alimentavano la metastasi e sono stati embolizzati, ossia “tappati”, in questo caso con una sorta di colla.

La presenza in un solo ambiente di angiografo e TC ha offerto la possibilità di eseguire immagini TC in diretta durante gli interventi angiografici senza dover spostare, con tutte le difficoltà e i disagi del caso, il paziente sedato e ha permesso ai radiologi di avere immagini diagnostiche non statiche ma live.

Il Rizzoli presente con numerosi lavori a Praga, Barbanti a New York

Al Global Spine Congress di AO Spine tenutosi a Praga hanno presentato i propri lavori gli specialisti della Chirurgia vertebrale e della Clinica I del Rizzoli.

Premiato un lavoro dell’équipe della Chirurgia vertebrale, diretta dal dottor Alessandro Gasbarrini, presentato dal dottor Gisberto Evangelisti ed eseguito in collaborazione con la dottoressa Emanuela Palmerini del reparto di Osteoncologia diretto dal dottor Toni Ibrahim.

Il dottor Evangelisti, vincitore di uno dei cinque travelling grant concorrendo con oltre mille specialisti da tutto il mondo, ha inoltre ritirato il premio per il miglior abstract del congresso.

Anche i medici specializzandi della Chirurgia vertebrale Chiara Cini e Luigi Falzetti hanno partecipato presentando due poster, la Clinica I ha portato tre poster e tenuto due presentazioni, una dal dottor Marco Manzetti e una dal dottor Giovanni Viroli.

Il dottor Giovanni Barbanti Brodano, medico della Chirurgia Vertebrale, era stato premiato da AO Spine, l’associazione dei chirurghi vertebrali più importante a livello mondiale, con la “German Ochoa Traveling Fellowship”.

Questo premio, riservato ai chirurghi membri di AO Spine con almeno 15 anni di esperienza, ha consentito al Dr. Barbanti Brodano di effettuare una fellowship a New York per imparare le migliori pratiche sulla sicurezza nella chirurgia vertebrale e conoscere nuovi sviluppi della ricerca in quest’ambito.

In foto il dottor Barbanti Brodano con Michael G. Vitale MD della Columbia University.

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