MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ADERENTE ALLA F.U.S.I.E
3/2021
Foto: NASA/JPL-Caltech/USGS
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue
anno 64°
Grande interesse per la «diretta» del 20 marzo dedicata al pianeta Marte con il trentino Paolo Bellutta del Jet Propulsion Laboratory della Nasa (a pagina 3)
Trento, 30 marzo 2021. Trento, 30 marzo 2021. Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021. Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021. Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021. Prot. 156/fb Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021.
Ai Soci Soci dell’Associazione Trentini nel MondoAio.d.v. Ai Soci dell’Associazione Trentini nel Mondo o.d.v. Ai Soci Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021. dell’Associazione Trentini nel MondoAio.d.v. Soci dell’Associazione Trentini nel Mondo o.d.v. Prot. 156/fb Trento, 30 marzo 2021. Assemblea Ordinaria Associazione dell’Associazione Mondo o.d.v. Oggetto: convocazione Trentini nelTrentini mondonel o.d.v. Ai Soci Prot. 156/fbconvocazione Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo o.d.v. Oggetto: dell’Associazione Trentini nel Mondo o.d.v. Ai Soci Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo o.d.v. Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo o.d.v. dell’Associazione Trentini o.d.v. nel MondoAio.d.v. Soci Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo Caro socio, dell’Associazione Trentini nel Mondo o.d.v. Caro socio, Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo o.d.v. Caro socio, a norma degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto è convocata l’Assemblea Ordinaria Caro socio, Oggetto: Assemblea Ordinaria Associazione Trentini nel mondo o.d.v. a convocazione norma degli artt.12-13-14-15-16 Caro socio, dell’Associazione Trentini nel mondo o.d.v. dello Statuto è convocata l’Assemblea Ordinaria a norma degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto Trentini è convocata l’Assemblea Ordinaria Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria Associazione neladmondo o.d.v.presso dell’Associazione Trentini mondo La prima convocazione è nel prevista pero.d.v. il giorno aprile ore 23.30 la sede a norma degli artt.12-13-14-15-16 dellomercoledì Statuto è21convocata l’Assemblea Ordinaria Caro socio, dell’Associazione Trentini nel mondoper o.d.v. La prima convocazione è prevista il giorno mercoledì 21 aprile ad ore 23.30 presso la sede a norma degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto è convocata l’Assemblea Ordinaria dell’Associazione, la seconda convocazione dell’Associazione Trentini nel mondo o.d.v. sarà: Caro socio, La prima convocazione è nel prevista pero.d.v. il giorno mercoledì 21 aprile ad ore 23.30 presso la sede dell’Associazione, la seconda convocazione sarà: dell’Associazione Trentini mondo La prima convocazione è prevista per il giorno mercoledì ad orel’Assemblea 23.30 presso la sede a norma degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto 21 è aprile convocata Ordinaria dell’Associazione, la seconda convocazione sarà:mercoledì 21 aprile ad ore 23.30 presso la sede Caro socio, La prima convocazione è prevista per il giorno 23mondo APRILE o.d.v. alle ore 17.30 presso la SALA POLIVALENTE dell’Associazione, la seconda convocazione sarà: dell’Associazione VENERDÌ Trentini nel a norma VENERDÌ degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto convocata l’Assemblea Ordinaria 23 APRILE alle ore 17.30 presso laè SALA POLIVALENTE dell’Associazione, la seconda convocazione sarà: CIRCOSCRIZIONE ARGENTARIO in via CARLO E VALERIA a Cognola di la Trento. La DELLA prima convocazione è prevista per il giorno mercoledì 21 aprile JULG, ad ore9 23.30 presso sede dell’Associazione Trentini nelARGENTARIO mondoalle o.d.v. 23 APRILE orein17.30 presso POLIVALENTE VENERDÌ a norma degli artt.12-13-14-15-16 dello Statuto èSALA convocata Ordinaria CIRCOSCRIZIONE via CARLO ElaVALERIA JULG, l’Assemblea 9 a Cognola di Trento. DELLA 23 APRILE alle ore sarà: 17.30 presso la SALA POLIVALENTE VENERDÌ dell’Associazione, la seconda convocazione La primaCIRCOSCRIZIONE convocazione è 23 prevista per il ore giorno mercoledì 21SALA aprile ad ore presso la sede DELLA ARGENTARIO in via CARLO E VALERIA JULG, 9 a 23.30 Cognola di Trento. dell’Associazione Trentini nel mondo o.d.v. APRILE alle 17.30 la POLIVALENTE VENERDÌ In conformità a quanto ARGENTARIO stabilito all’articolo 12 presso dello statuto limitatamente ai soci residenti DELLA CIRCOSCRIZIONE in via CARLO E VALERIA JULG, 9 a Cognola di Trento. dell’Associazione, seconda convocazione sarà: La convocazione è prevista per il giorno mercoledì 21 aprile ad ore la sede Inprima conformità a laquanto stabilito all’articolo 12 dello statuto limitatamente aipresso soci residenti DELLA CIRCOSCRIZIONE ARGENTARIO in via CARLO E VALERIA JULG, 9 a23.30 Cognola di Trento. all’estero è ammessa all’Assemblea videoconferenza. 23 partecipazione APRILE alle ore 17.30 presso la in SALA POLIVALENTE I soci residenti VENERDÌ la In conformità a quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto limitatamente ai Isoci dell’Associazione, la seconda convocazione sarà: all’estero èil rinnovo ammessa partecipazione all’Assemblea indevono videoconferenza. sociresidenti residenti 4. Regolamento perche dellelastabilito cariche sociali collegarsi in2021; modalità richiedere credenziali all’estero InDELLA conformità adesiderano quanto all’articolo dello limitatamente aile soci CIRCOSCRIZIONE ARGENTARIO inquesta via12 CARLO E statuto VALERIA JULG, 9 a Cognola di residenti Trento. di APRILE 17.30 presso la SALA POLIVALENTE all’estero è del ammessa la 23 partecipazione all’Assemblea inStatuto; videoconferenza. I soci residenti 5. Determinazione numero consiglieri aalle norma dell’art.17 dello all’estero che desiderano collegarsi inore questa modalità devono richiedere credenziali di Inaccesso conformità aVENERDÌ quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto limitatamente soci residenti inviando unadei email all’indirizzo info@trentininelmondo.it entro le oreaiIle 12.00 giorno è ammessa la partecipazione all’Assemblea in videoconferenza. soci del residenti all’estero 6. Varie ed eventuali. DELLA CIRCOSCRIZIONE ARGENTARIO in via CARLO E VALERIA JULG, 9 a Cognola di Trento. che desiderano in ore questa devono richiedere credenziali di all’estero APRILE alle 17.30modalità presso lain SALA POLIVALENTE VENERDÌ accesso una email all’indirizzo info@trentininelmondo.it entro le oreleI12.00 giorno all’estero è2020. ammessa la23collegarsi partecipazione all’Assemblea videoconferenza. soci del residenti aprileinviando all’estero che desiderano collegarsi in questa devono richiedere le di In23conformità a quanto stabilito all’articolo 12 modalità dello statuto limitatamente ai credenziali soci residenti accesso inviando una emailARGENTARIO all’indirizzo le 12.00 delTrento. giorno DELLA CIRCOSCRIZIONE in via CARLO E VALERIA JULG, 9 aore Cognola di 23 aprile 2020.desiderano all’estero che collegarsi in info@trentininelmondo.it questa modalità devonoentro richiedere le credenziali di Si ricorda che possono partecipare i soci ininregola con illepagamento accesso inviando una email all’indirizzo solamente info@trentininelmondo.it entro ore 12.00 giorno all’estero è ammessa laall’Assemblea partecipazione all’Assemblea videoconferenza. I socidelresidenti In conformità a quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto limitatamente ai soci residenti 23 aprile 2020. accesso inviando una email all’indirizzo info@trentininelmondo.it entro le ore 12.00 del giorno Si ricorda inoltre secondo stabilito all’articolo 12 almeno dello statuto, possibile farsi e cheche, hanno dirittoquanto di in voto solamente i socidevono con tre mesi di della quota23 sociale 2021 aprile 2020. all’estero che desiderano collegarsi questa modalità richiedere le ècredenziali di all’estero è inoltre ammessa lasecondo partecipazione all’Assemblea in videoconferenza. I èsoci In conformità a quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto limitatamente ai residenti Si ricorda che, quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, possibile farsi 23 aprile 2020. rappresentare, mediante delega scritta, da un altro socio. Ciascun socio può ricevere una sola anzianità associativa. accesso inviando una email all’indirizzo info@trentininelmondo.it entro le ore 12.00 del giorno desiderano collegarsi in questa modalità richiedere credenziali di Si ricorda che che, secondo quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, èricevere èinoltre ammessa la delega partecipazione indevono videoconferenza. I possibile soci residenti all’estero rappresentare, mediante scritta, daall’Assemblea un altro socio. Ciascun socio puòle unafarsi sola Chi non avesse ancora provveduto al versamento della quota annuale Eurostatuto, 30,00 potrà Si ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito all’articolo 12 didello è possibile farsi 23delega. aprile 2020. accesso inviando una all’indirizzo info@trentininelmondo.it entro lepuò orericevere 12.00 del giorno rappresentare, mediante delega scritta, un altro socio. Ciascun socio una sola all’estero che desiderano collegarsi in da questa modalità devono richiedere le di delega. Si ricorda inoltre che,email secondo quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, è credenziali possibile farsi regolarizzare la propria posizione prima dell’inizio rappresentare, mediante delega scritta,dell’adunanza. da un altro socio. Ciascun socio può ricevere una sola 23 aprileinviando 2020. mediante delega. accesso una email all’indirizzo info@trentininelmondo.it ore ricevere 12.00 deluna giorno rappresentare, delega scritta, da un altro socio. Ciascunentro sociolepuò sola giorno: delega. SiOrdine ricordadelinoltre che, secondo quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, è possibile farsi 23Ordine aprile del 2020. giorno: delega. Cogliamo l’occasione per porgere saluti rappresentare, mediantedistinti delega scritta, da un altro socio. Ciascun socio può ricevere una sola Si ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, è possibile farsi Ordine del giorno: 1. Lettura ed approvazione del verbale seduta precedente; Ordine delega. del giorno: rappresentare, mediante delega scritta, da un altro socio. Ciascun socio può ricevere una farsi sola 1. Lettura ed approvazione del verbale seduta precedente; Si ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito all’articolo 12 dello statuto, è possibile 2. Relazione del Presidente; Ordine del giorno: 2. Lettura Relazione del Presidente; Bilancio Consuntivo 2020: al bilancio, relazione dei Revisori deipuò Conti, approvazione; 1. 3. edmediante approvazione delrelazione verbale da seduta precedente; delega. rappresentare, delega scritta, un altro socio. Ciascun socio ricevere una sola 4. Regolamento per il rinnovo cariche sociali 2021; 1.4. Lettura edConsuntivo approvazione deldelle verbale seduta precedente; Ordine del giorno: 3. Relazione Bilancio 2020: relazione al bilancio, relazione dei Revisori dei Conti, approvazione; Regolamento per il rinnovo delle cariche sociali 2021; 2. del Presidente; 5. del dei consiglieri norma dell’art.17 dello Statuto; delega. 1. Determinazione Lettura ed approvazione delo.n.l.u.s verbale sedutaa precedente; ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL numero MONDO 2. Relazione del Presidente; 5. Bilancio Determinazione del2020: numero dei consiglieri a norma dell’art.17 dellodei Statuto; 3. relazione al bilancio, relazione dei Revisori Conti, approvazione; Via6. B. Malfatti, 21 –Consuntivo 38122 TRENTO (Italia) Varie ed eventuali. 2. Relazione del Presidente; Ordine del giorno: ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO o.n.l.u.s Consuntivo 2020: relazione al bilancio, relazione dei Revisori dei Conti, approvazione; Tel.3.+39 0461 234379 - Fax +39 0461 230840 6. Bilancio Varie ed eventuali. Via3. 21 ed –Consuntivo 38122 TRENTO (Italia) 1.B. Malfatti, Lettura approvazione del verbalealseduta precedente; Bilancio 2020: relazione bilancio, relazione dei Revisori dei Conti, approvazione; ASSOCIAZIONE TRENTINI MONDO o.n.l.u.s www.trentininelmondo.it Tel. +39 del 0461 giorno: 234379 - FaxNEL +39info@trentininelmondo.it 0461 230840 Ordine Relazione delTRENTO Presidente; Via B.2. Malfatti, 21 –TRENTINI 38122 (Italia) o.n.l.u.s all’Assemblea solamente i soci in regola con il pagamento ASSOCIAZIONE NEL partecipare MONDO Si ricorda che possono www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it Tel. +39 0461 234379 -possono Fax +39 0461 230840 1. Lettura approvazione del verbale precedente; Si ricorda che partecipare all’Assemblea solamente i soci indeiregola il pagamento Via B. Malfatti, 21 – ed 38122 TRENTO (Italia) ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO o.n.l.u.s 3. Bilancio Consuntivo 2020: relazione alseduta bilancio, relazione dei Revisori Conti, con approvazione; Tel. B. +39 0461 234379 - FaxTRENTO +39 0461 230840 della quota sociale 2021 e che hanno diritto di voto solamente i soci con almeno tre mesi di www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it Via Malfatti, 21 – 38122 (Italia) Il Presidente 2. quota Relazione del Presidente; della sociale 2021 che hanno seduta diritto precedente; di voto solamente i soci con almeno tre mesi di 1. 0461 Lettura ed- Fax approvazione del verbale Tel. +39 234379 +39 0461 e 230840 www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO 3. Bilancio Consuntivo 2020:o.n.l.u.s relazione al bilancio, anzianità associativa. Alberto Tafner relazione dei Revisori dei Conti, approvazione; www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it Relazione delTRENTO Presidente; anzianità associativa. Via B.2.Malfatti, 21 – 38122 (Italia) Tel. +39 0461 234379Consuntivo - ancora Fax +39 0461 230840 Chi non avesse provveduto al versamento della quota annuale di Euro 30,00 potrà Bilancio 2020: relazione bilancio, relazione Revisori dei Conti, approvazione; ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO o.n.l.u.s Chi3. non avesse ancora provveduto alal versamento delladei quota annuale di Euro 30,00 potrà www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it Via B. Malfatti, 21 – 38122 TRENTO (Italia) regolarizzare la propria posizione prima dell’inizio dell’adunanza. Tel. +39 0461 234379 +39 230840 regolarizzare la- Fax propria posizione ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL0461 MONDO o.n.l.u.sprima dell’inizio dell’adunanza. Via B. Malfatti, 21 – 38122 TRENTO (Italia) www.trentininelmondo.it info@trentininelmondo.it Tel. +39 0461 234379 - Fax +39 0461 230840
Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti www.trentininelmondo.it Cogliamo l’occasioneinfo@trentininelmondo.it per porgere distinti saluti
editoriale IN QUESTO NUMERO Pagine 2-3 AGENDA Pagine 4-11 ATTUALITÀ Pagina 12 60 ANNI D'EUROPA Pagine 13-16 INTERVISTA: A SPASSO SU MARTE CON IL TRENTINO PAOLO BELLUTTA Pagine 17-23 GENTE E FATTI Pagine 24 - 25 CIRCOLI Pagine 26-27 DAL TRENTINO Pagine 28-29 TABELLA RIASSUNTIVA DEI CONTRIBUTI PUBBLICI RICEVUTI NEL 2020 DALLA TRENTINI NEL MONDO
LA PROCEDURA TIENE CONTO DEL NUOVO STATUTO E DELLE RESTRIZIONI ANTI COVID-19
Verso l'assemblea che sarà «sdoppiata»
È
già passato un anno abbondante da quando la pandemia di Covid è esplo-
sa in tutto il mondo facendo migliaia di vittime, provocando enormi danni all’economia e costringendo parecchie attività alla chiusura o alla riconversione attraverso nuovi e complicati sistemi operativi. Anche la Trentini nel Mondo ha
dovuto far fronte a questo scom-
Il primo appuntamento sarà il 23 aprile per l’esame e l’approvazione del bilancio e anche di alcune nuove norme che dovranno regolare l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, alla quale si procederà convocando entro i tre mesi successivi un'assemblea dedicata esclusivamente alle sole operazioni di voto
piglio globale adottando il telelavoro da casa e, solo in alcuni rari casi, abbinandolo ad una attività in presenza, ma solo quando risulta compatibile con le norme
ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO
stabilite.
Presidente Direttore Alberto Tafner Francesco Bocchetti
e di incontrarsi, ma che ancora è
TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E
per cui anche gli appuntamenti
Direzione, amministrazione e redazione Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, C. Barbacovi, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, A. Degaudenz, M. Fia, B. Fronza, L. Imperadori, H. La Nave, E. Lenzi, E. Lorenzini, A. Maistri, G. Michelon, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, M. Setti, P. Svaldi, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches, G. Zorzi Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti - I. Turco - M. Grazzi Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN) Per ricevere il giornale: Dal 2020 il giornale dell’Associazione ha cambiato il rapporto con i propri lettori: non più solo abbonati ma soci della Trentini nel mondo. N. 3 - 2021 - Stampato il 31 MARZO 2021 Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.
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Da poco è iniziata la primavera che stimola la voglia di uscire ostacolato dai decreti restrittivi classici, come ad esempio l’Assemblea annuale prevista in aprile, dovranno svolgersi con parec-
Un momento dell'assemblea del 2019, l'ultima che si è svolta interamente in presenza.
chie limitazioni. Tutto questo rende un po’ più
vità, stabiliva anche l’abolizione
ha individuato così nello sdoppia-
intricata la procedura, particolar-
delle ONLUS. Indipendentemen-
mento dell’Assemblea la strate-
mente in questa occasione nella
te dagli obblighi di legge però,
gia migliore per rendere più effi-
quale viene applicato per la pri-
si avvertiva ormai da tempo la
caci i lavori da svolgere.
ma volta lo Statuto approvato il 9
necessità di rivedere sostanzial-
Il primo tempo si aprirà in aprile
ottobre scorso e scade il mandato
mente i contenuti in quanto non
per l’esame e l’approvazione del
consiliare triennale.
più corrispondenti ad un quadro
bilancio, come prevede la legge e
Per quanto riguarda lo Statuto
associativo, politico e sociale pro-
per approvare anche alcune nuo-
c’è da dire che è stato necessario
fondamente modificato nel corso
ve norme che dovranno regolare
rivederne l’impianto generale,
di oltre sessant’anni di attività .
l’elezione del nuovo Consiglio di
anche in seguito alle disposizio-
In seguito ad un esame appro-
ni fissate dalla nuova legge sul
fondito di queste problematiche
Terzo settore che, tra le molte no-
il Consiglio di Amministrazione
Amministrazione.
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Sul versante del bilancio per l'anno corrente, preoccupano il taglio del 18% dei finanziamenti annunciato dalla Provincia e le nuove regole allo studio, necessarie e attese da tempo, che dovrebbero portare ad una semplificazione burocratico/amministrativa dell'attività ma che dalle prime informazioni avute sembrano invece prospettare un ulteriore aumento di regole e codicilli 3 - 2021
agenda
Verso l'assemblea che sarà «sdoppiata» CONTINUA DA PAGINA 1
assicurazioni in merito. Ma tutto alla fine è rimasto appeso alle
Il secondo tempo quindi si svol-
sole parole.
gerà presumibilmente entro i
Per contro la Provincia sta stu-
successivi tre mesi e sarà dedica-
diando nuove regole, sicuramen-
to esclusivamente alle sole ope-
te necessarie e attese da tempo,
razioni di voto, che si svolgeran-
che dovrebbero portare ad una
no secondo le regole approvate
necessaria semplificazione buro-
nella seduta precedente.
cratico/amministrativa del lavo-
Per quanto riguarda in parti-
ro. Dalle prime informazioni però
colare il primo tempo, la parte
sembra di intravvedere un ulte-
centrale dei lavori sarà dedica-
aggirarsi attorno al 18%
che
vità quotidiana, impediscono la
riore aumento di regole e codicilli
ta al bilancio consuntivo che si
verranno spalmate indiscrimina-
possibilità di una programma-
che andrebbero a complicare ul-
dovrebbe approvare secondo i
tamente su tutte le voci di bilan-
zione pluriennale indispensabile
teriormente un lavoro già sotto-
dispositivi della vecchia legge,
cio: a partire dalle spese d’ufficio
per un’Associazione complessa
posto ad un peso smisurato ed a
ma sarà necessario approfondire
(stipendi compresi) per arrivare
e articolata internazionalmente
volte incomprensibile di recinti
almeno a grandi linee il compor-
ai progetti in cantiere ed a quelli
come è la Trentini nel Mondo.
e steccati che vanno ad assom-
tamento da tenere sul bilancio
in preparazione. Sono detrazioni
È un’esigenza questa, che più
marsi a quelli già in uso in campo
2021 in quanto la Provincia ha
che vanno ovviamente ad ag-
volte è stata esposta alle auto-
locale, nazionale ed internazio-
già annunciato grossi tagli e nuo-
giungersi a quelle avvenute negli
rità competenti che, in risposta,
nale, tali da rendere talvolta im-
ve regole.
anni precedenti e che, oltre a ren-
avevano riconosciuto la giustez-
praticabile ogni attività.
dere sempre più difficoltosa l’atti-
za della richiesta e avevano dato
Le
decurtazioni
dovrebbero
Alberto Tafner
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Nelle foto, due momenti dell'assemblea dell'anno scorso.
Come versare la quota sociale L’Associazione Trentini nel Mondo o.d.v. è aperta a chiunque condivida i nostri obiettivi e programmi ed abbia voglia di impegnarsi. Per chi desidera rinnovare la quota sociale per il 2021 (pari a Euro 30,00) può fare il versamento, sui seguenti c/c intestati all’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO :
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1. conto corrente postale – Banco Posta EU IBAN IT 86 U 07601 01800 000012509386 2. conto corrente bancario – Unicredit sede di Trento di Via G. Galilei EU IBAN IT 79 P 02008 01820 000005582456 3. conto corrente bancario – Cassa Rurale di Trento sede di via Belenzani EU IBAN IT 63 F 08304 01807 00000 7772791
agenda Protagonista è stato Paolo Bellutta, trentino che lavora in California al JPL, Jet Propulsion Laboratory (NASA) al quale è stato conferito il titolo di «trentino nel mondo ad honorem». Nostra intervista alle pagine 13-16
Grande interesse per la diretta dedicata al pianeta Marte P iù di 120 persone attente e partecipi per oltre un'ora e mezza: è stato un successo il collegamento proposto in diretta zoom con Paolo Bellutta, fisico ed informatico trentino che lavora in California al JPL (Jet Propulsion Laboratory) della Nasa e guida i rover su Marte. Una conversazione con Maurizio Tomasi in cui Paolo Bellutta, rispondendo alle tantissime domande in arrivo sulla chat, ha letteralmente aperto le porte di un laboratorio della NASA a chi seguiva l'evento. È stato un viaggio fotografico affascinante quello che ci ha fatto compiere sabato 20 marzo: scatti che hanno permesso di vedere e capire come “funziona” il JPL, gli uffici, il team di lavoro, il giardino lasciato incolto per “testare” i Rover sugli ostacoli che potranno trovare su Marte. E poi il “pianeta rosso”: le tracce lasciate dalle ruote dei Rover, le rocce e i terreni affrontati, l'orizzonte, il panorama del pianeta visto con “gli occhi” dei veicoli. Un flusso di domande ha invaso le chat di zoom e youtube, a dimostrazione del fascino che il
tema ha suscitato. E a dimostrazione di quanto un racconto affabile, diretto e capace di portare anche i non esperti a comprendere un luogo ed un mestiere tanto insolito possa davvero coinvolgere. L'esplorazione e lo spazio sono temi sempre affascinanti, non sempre alla portata di tutti. Paolo Bellutta, con i suoi racconti e gli aneddoti, è riuscito a renderlo semplice, senza tralasciare l'invi-
to a non accontentarsi nella vita, a voler sempre capire qualcosa in più, ad imparare. “Perché - dice sempre ricordando l'insegnamento di suo padre - non sai mai cosa ti potrà servire”. E la sua curiosità, il voler capire come funzionano le cose, i tanti ambiti professionali diversi affrontati, l'hanno portato, con sua stessa sorpresa, su Marte. Una bella lezione per tutti, ed in particolare per i tanti piccoli appassionati di spazio che
erano collegati: molte sono state le domande arrivate dai bambini. “E sono sempre – ha evidenziato Paolo – le più originali e sorprendenti. Mi piacciono le curiosità dei piccoli.” Poco prima della conclusione della diretta ha preso la parola il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, che si è complimentato con Bellutta e gli ha comunicato che l'Associazione aveva intenzione di conferirgli il riconoscimento, finora mai assegnato, di “Trentino nel mondo ad honorem”: titolo destinato a persone ed enti che l'Associazione ritiene meritevoli di riconoscimento per i risultati ottenuti nella propria vita professionale e in qualunque altro campo dell’attività umana e che dimostrino particolare affezione o vicinanza all’Associazione, ai Circoli Trentini o alle collettività trentine all’estero. Bellutta, nell'accettare la proposta, si è dichiarato onorato ed emozionato. Il video della conferenza-incontro è disponibile sul canale YouTube dell'Associazione Trentini nel Mondo.
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attualità
Consultori PAT, entro il 10 maggio vanno presentate le candidature
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I compiti del Consultore Foto: Ufficio Stampa PAT
er la definizione e la realizzazione delle attività a favore dei trentini all’estero previste dalla legge provinciale 12/2000, la Provincia intende nominare i Consultori all’estero, scelti fra persone di origine trentina residenti all'estero, che abbiano maturato esperienze nell’ambito dell’associazionismo fra emigrati, degli organismi rappresentativi dell’emigrazione italiana, del volontariato, del lavoro, delle professioni e della cultura. Come prevede la legge, per selezionare e nominare i Consultori per la presente legislatura, la Giunta provinciale ha richiesto alle associazioni di emigrazione riconosciute dalla Provincia (Associazione Trentini nel Mondo e Unione Famiglie Trentine all'estero) ai rispettivi sodalizi all'estero (Circoli Trentini e Famiglie Trentine), alle rappresentanze diplomatiche, agli uffici consolari italiani ed ai COM.IT.ES. di segnalare dei candidati per questa carica. Le segnalazioni non possono essere presentate direttamente dai candidati. Il Consultore è il referente della Provincia nell’area geografica di competenza, dove rappresenta la Comunità trentina su mandato della Giunta provinciale, in base ad un rapporto fiduciario. Le segnalazioni riguardano le seguenti aree ad alcune delle quali, per vastità e presenza di comunità trentine, sono stati assegnati più di un Consultore: Argentina (3), Australia (1), Brasile (3), Canada (1), Cile (1), Messico (1), Stati Uniti d’America (2), Uruguay/Paraguay (1) e Europa (1). La Provincia considera di particolare interesse anche le segnalazioni che riguardano persone della cosiddetta “nuova emigrazione”, soprattutto per l'area Europa, ma non solo.
Alla data della deliberazione di nomina da parte della Giunta provinciale il Consultore, se cittadino italiano, deve essere iscritto all'AIRE (Anagrafe Italiani residenti all’estero) o aver fatto richiesta di iscrizione all'AIRE. Deve inoltre avere una buona conoscenza della lingua italiana. Eventuali interessati devono rivolgersi alle associazioni di emigrazione riconosciute dalla Provincia (Associazione Trentini nel Mondo e Unione Famiglie
Trentine all'estero) ai rispettivi sodalizi all'estero (Circoli Trentini e Famiglie Trentine), alle Ambasciate italiane, agli Uffici consolari italiani ed ai COM.IT.ES. Le segnalazioni, con le motivazioni a supporto della candidatura, devono pervenire entro il 10 maggio 2021 all’indirizzo dell’Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento: ufficio. emigrazione@pec.provincia.tn.it allegando il curriculum vitae dei candidati.
1. Il Consultore è il referente della Provincia autonoma di Trento nell’area di competenza assegnatagli, dove rappresenta le esigenze e le istanze delle collettività trentine ed opera su mandato della Provincia per il conseguimento dei fini di cui alla presente legge 12/2000. In particolare: a) mantiene i rapporti con gli emigrati trentini e con le loro associazioni, con gli organismi rappresentativi dell’emigrazione italiana, con le autorità locali, con le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari italiani, con gli istituti italiani di cultura; b) contribuisce alla formulazione e all’attuazione degli interventi della Provincia, nonché alla verifica di congruità e di efficacia degli interventi stessi e delle relative spese da sostenersi all’estero; c) entro il 31 ottobre di ogni anno presenta alla Giunta provinciale una relazione sullo stato delle collettività trentine che rappresenta. 2. L’attività dei Consultori è svolta a titolo di volontariato ed è coordinata dall’Assessore provinciale competente per l’emigrazione o da un suo delegato. 3. Della nomina dei Consultori è data comunicazione al Ministero degli Affari esteri, al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e alle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane nei Paesi rientranti nell’area di competenza dei Consultori stessi. Allo scopo di definire le linee progettuali e programmatiche degli interventi provinciali in materia di emigrazione, viene convocata, di norma una volta all’anno, la Conferenza dei Consultori.
attualità
La comunicazione verbale al tempo del Covid-19 C
on la pandemia la mascherina è entrata a far parte della vita quotidiana. Indossarla è un obbligo nel rispetto della salute pubblica: in negozio e per strada, a scuola e al lavoro, addirittura a casa e in auto se si sta accanto a persone fragili. La mascherina è diventata una delle abitudini acquisite contro la diffusione del contagio e non se ne può fare a meno, anche se a volte rende difficoltoso capirsi. Un gruppo di ricerca dell’Università di Trento ha dedicato uno studio sperimentale all'effetto delle mascherine sull’ascolto e sulla comprensione di una conversazione. Il progetto è stato realizzato da Elena Giovanelli, Chiara Valzolgher, Elena Gessa, Michela Todeschini e Francesco Pavani del laboratorio Cognition Across the Senses (CAtS) del Centro interdipartimentale Mente/Cervello CIMeC dell’Università di Trento. Francesco Pavani, coordinatore dello studio, commenta: «In questi mesi si è discusso molto di quanto le mascherine potessero influenzare la comunicazione e per alcune persone (ad esempio, chi ha una ridotta capacità uditiva) hanno costituito un vero problema per le interazioni, una barriera sociale
Un gruppo di ricerca dell’Università di Trento ha dedicato uno studio sperimentale all'effetto della mascherina sull’ascolto e sulla comprensione di una conversazione. Il lavoro svolto dimostra il contributo cruciale dell’esperienza audio-visiva nella comprensione del parlato anche per le persone udenti aggiuntiva». Attraverso una ricerca condotta online durante il primo lockdown, il gruppo di ricerca dell’Università di Trento ha dimostrato come l’impossibilità di vedere la parte inferiore del volto coperto da una mascherina, renda più faticoso l’ascolto e più incerta la comprensione del messaggio anche a parità di informazione acustica ricevuta. Elena Giovanelli, prima autrice
dello studio, racconta: «Abbiamo ricreato una situazione simile a una video-chiamata con tre diversi scenari d’ascolto. Nel primo si vedono le persone in volto, nel secondo le persone con la mascherina, nel terzo solo i loro nomi. In tutti i casi, però, l’informazione uditiva proposta era costante: si trattava sempre dell’audio registrato senza mascherina. In questo modo abbiamo voluto separare gli effetti acustici legati all’uso della mascherina da quelli audio-visivi legati alla visione delle labbra del parlante. Abbiamo mostrato che vedere una persona che parla con la mascherina può essere equivalente a non vederla affatto. Rispetto alla condizione del volto pienamente visibile, i partecipanti hanno più difficoltà nel comprendere il messaggio e devono sostenere un maggiore sforzo di ascolto. Inoltre, vedere gli altri che ci parlano con mascherina aumenta il timore di non aver compreso la conversazione in modo preciso (ci rende meno fiduciosi in ciò che sentiamo e meno capaci di stimare se quello che abbiamo sentito sia corretto o meno)». «Questa ricerca dimostra il contributo cruciale dell’esperienza audio-visiva nella comprensione
del parlato anche per le persone udenti. Inoltre, aiuta a comprendere per quale ragione le mascherine possano trasformarsi in un ostacolo invalidante alla comunicazione per tutti coloro nei quali l’ascolto può essere più difficoltoso: persone con problemi di udito, persone che stanno ancora imparando la lingua – bambini o adulti - persone che lavorano quotidianamente in contesti rumorosi» affermano Elena Giovanelli e Francesco Pavani. «Bisogna essere molto cauti nel mandare messaggi sull'uso delle mascherine che potrebbero essere fraintesi. Al tempo stesso si dovrebbe cogliere l'opportunità per informare le persone su come fare un uso consapevole delle mascherine e suggerire di ricorrere a soluzioni alternative (mascherine trasparenti, schermi, incontri a distanza dove però si possano vedere i volti) quando la mascherina diventa un vero ostacolo all'interazione sociale e alla comunicazione. È il caso delle persone sorde o ipoacusiche, anziane o giovani, che proprio per via di questi problemi legati alle mascherine rischiano di usarle meno o rimuoverle laddove non dovrebbero» conclude Pavani. (e. b. - Uff. Stampa Unitn)
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attualità
Università a color Il programma promosso dalla Provincia di Trento riservato ai discendenti di emigrati trentini, è stato illustrato il 27 febbraio ad oltre novanta giovani collegati da Argentina, Brasile, Messico, Uruguay e Cile, nel corso di una teleconferenza organizzata dal Coordinamento per l'Argentina della Trentini nel mondo
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abato 27 febbraio il Coordinamento per Argentina dell'Associazione Trentini nel Mondo ha organizzato un incontro virtuale per presentare in questo paese il programma di borse di studio “Universitá a Colori”. All’incontro hanno partecipato più di novanta giovani collegati da Argentina, Brasile, Messico, Uruguay e Cile. L'obiettivo era far conoscere agli interessati questo programma promosso dalla Provincia Autonoma di Trento. Creato nel 2001, “Università a Colori” intende favorire l'accesso alla formazione presso l'Università degli Studi di Trento per i giovani di origine trentina residenti all'estero. Il programma prevede, annualmente, l'assegnazione di borse di studio per i corsi di laurea e laurea magistrale dell'Ateneo di Trento. Dall'inizio del programma ad oggi ne sono state assegnate 127. L'iniziativa del 27 febbraio, or-
ganizzata in collaborazione con l'Ufficio Emigrazione della Provincia, è iniziata con l’intervento di Roberto Paolazzi, Coordinatore della Trentini nel mondo per il Sud America, che ha accolto tutti i partecipanti a nome dell'Associazione e ha ringraziato i rappresentanti della Provincia di Trento per la loro presenza e disponibilità a partecipare all'incontro. Ha poi preso la parola Luciano Rocchetti, direttore dell'Ufficio
Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento: “La Provincia c’è – ha affermato - la Provincia è molto interessata a questo programa. Ci tengo a sottolineare un elemento generale, di indirizzo, di finalità del programma. Offriamo le borse di studio ai discendenti degli emigrati trentini. Non è un classico e semplice programma teso a favorire il diritto allo studio, sicuramente offre anche questa possibilità, però
Florencia Faccioli, di Reconquista (Santa Fe, Argentina), discendente di Felicita Caloffi de Faccioli originaria di Besagno (Mori). Ho partecipato all'incontro informativo sul Programma Università a Colori. Come discendente di emigrati trentini, credo che la borsa di studio sia una grande opportunità che ci viene data per poter vivere un'esperienza arricchente sia accademicamente che culturalmente, oltre che darci la possibilità di ricongiungerci con il Trentino e con le nostre radici. Prima dell’incontro del 27 febbraio non ero a conoscenza di questo programma. È stato molto interessante che abbiano partecipato gli stessi organizzatori della borsa di studio. Penso che sia una grande opportunità per i giova-
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per noi il vero obiettivo, quello primario, è che attraverso questo programma, oltre che conseguire un titolo di studio importante, si rafforzano i legami tra le nostre due comunità. Questa è la vera scommessa. Questo è il motivo per cui noi ci aspettiamo molto prima e durante il corso di studio, ma ci aspettiamo ancora di più dopo. È questa la fase su qui noi scommettiamo di più. Intendiamo la fase formativa
La parola ai ni sapere in dettaglio come accedervi. Lourdes Cavagna Matti, di Tandil (Buenos Aires - Argentina), discendente di Giuseppe Giovanni Cavagna di Ala, sposato con Maria Josefa Saltorazzi. Come discendente di immigrati, ho sempre apprezzato il fatto di avere più di un posto a cui appartenere, più di una patria a cui tornare. Tuttavia, è stato come discendente di Trentini che ho imparato ad apprezzare di essere parte di una tradizione in cui l'unione con la comunità, la cultura regionale e le relazioni di cooperazione sono parte di un'identi-
attualità
ri, un'opportunità unica
Foto: Alessio Coser Uff. Stampa Unitn
quasi come una semina, come un costruire le condizioni. Il dopo è il momento del raccolto. E quando dico raccolto, intendo un legame rafforzato e attivismo, un ruolo assolutamente importante di questi giovani”. Da parte sua, Antonella Giordani, anche lei dell'Ufficio Emigrazione, ha fatto una breve presentazione del lavoro che, storicamente, la Provincia di Trento svolge a favore dei tren-
tini all'estero attraverso diversi programmi e iniziative, soprattutto per i giovani. Ha invitato i presenti ad avvicinarsi e partecipare a quelle azioni offerte dalla Provincia. Lorenza Fracalossi (nella foto), responsabile del programma "Università a Colori" presso l’Uffiicio Emigrazione, ha iniziato la sua presentazione spiegando come è strutturato il sistema universitario italiano, che presenta
partecipanti tà comune. Dal mio punto di vista la borsa di studio “Università a colori” offre un'opportunità unica a tanti giovani sparsi per il mondo, per i quali la distanza dal Trentino non influsice sull’intensa voglia di conoscere quella terra e le sue tradizioni che, per molti, ci sono manifestate solo sotto forma di storie raccontate dai nostri nonni, bisnonni o anche trisnonni. Inoltre, il programma di borse di studio consente a noi, quelli che saranno abbastanza fortunati da essere selezionati, di tornare in quella provincia del nord Italia dove è iniziata la nostra storia familiare.
differenze significative rispetto al sistema universitario argentino e a gran parte di quello dei i paesi latinoamericani. Poi ha presentato l'Università degli Studi di Trento, le sue principali caratteristiche, la sua importanza accademica. Ha anche fatto una panoramica delle offerte accademiche dell'Ateneo Trentino. Lorenza ha poi spiegato nel dettaglio in cosa consiste il pro-
gramma "Università a Colori" ed il meccanismo attraverso il quale i giovani di origine trentina possono accedere alle borse di studio. Sono cinque le borse di studio due per corsi di laurea e tre per corsi di laurea magistrale - che la Provincia Autonoma di Trento mette a disposizione per l'anno accademico 2021/2022, per la frequenza presso l’Università di Trento. Alla fine della sua presentazione, Lorenza ha risposto alle domande dei partecipanti. All'incontro hanno partecipato anche Francisco Moreno Cado e Sophie Ollivier Salgado, originari del Messico e che attualmente studiano all'Università di Trento, proprio grazie alle borse di studio del programma “Università a Colori”. Francisco e Sophie hanno raccontato la loro esperienza di studio a Trento e di com'è la loro vita quotidiana nelle residenze universitarie. Sophie, ha trascorso un semestre dei suoi studi in Spagna grazie al programma “Erasmus”, quindi ha anche spiegato com'è stato quel periodo in quel paese. Anche loro hanno risposto alle domande dei partecipanti. Oscar Menapace
In questo contesto pandemico, ci si aspettava che l'impatto e, di conseguenza, la partecipazione al programma sarebbero diminuiti. Non è stato così. Il 27 febbraio i giovani di molti paesi hanno partecipato con interesse all’incontro virtuale con diversi referenti del programma, durante il quale sono state spiegate le dinamiche dell'iniziativa, le modalità di candidatura, i requisiti. Ci è stato anche permesso di sollevare i nostri dubbi, potendo avere risposte immediate e precise. Ho molto apprezzato questa iniziativa e sono grata a ciascuno dei partecipanti che ci hanno pazientemente fornito le informazioni di cui avevamo bisogno. L'incontro è stato fondamentale come fonte di informazione in relazione al programma portato avanti dalla Provincia Autonoma di Trento.
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attualità I DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE SONO STATI RESI NOTI ALL'UFFICIO STUDI E STATISTICA
A fine 2020 sono oltre 119mila i residenti nel comune di Trento Come ogni anno l’ufficio Studi e statistica del Comune di Trento ha presentato i dati relativi alla popolazione residente. Al 31 dicembre 2020 la popolazione supera, per la prima volta, quota 119 mila residenti (119.061, di cui 61.677 donne e 57.384 uomini), evidenziando un aumento di 217 unità rispetto all’anno precedente. Si conferma l’invecchiamento della popolazione, che ha un’età media pari a 44,9 e un indice di vecchiaia pari a 174, ovvero ogni 100 giovani in età tra i 0 e i 14 anni, ci sono 174 persone sopra i
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65 anni. Sul territorio cittadino ci sono 21 persone ultracentenarie, tutte, ad eccezione di uno, donne. Sul territorio ci sono 54.460 famiglie, in aumento di 444 unità rispetto all’anno precedente. Il numero di componenti medi si abbassa, per la prima volta dopo oltre 10 anni, a 2,1. Si conferma il trend in aumento delle famiglie composte da una sola persona, che costituiscono il 41% del totale dei nuclei. A tal proposito si evidenza una grande differenza tra le persone che vivono da sole: per quanto riguarda le donne, che sono in numero maggiore
degli uomini (57% dei nuclei monofamiliari), sono principalmente collocate nelle fasce d’età più elevate e, spesso, sono anche vedove, mentre la maggior parte di famiglie unipersonali maschili, sono costituite da uomini “giovani”, celibi. I residenti con cittadinanza straniera presenti in anagrafe sono 14.143, in leggero aumento rispetto al 2019 (+ 81 persone) e costituiscono l’11,9% del totale degli iscritti. L’età media degli stranieri è pari a 34,3. Le tre cittadinanze maggiormente rappresentate sono la rumena (2.271
persone), la pakistana (1.395) e l’albanese (1.169), con una differenza per genere: gli uomini rispettano questa graduatoria, mentre per le donne, alla cittadinanza rumena, seguono l’ucraina e la moldava. Sono 196 i matrimoni celebrati nel corso del 2020, il 31% in meno di quelli del 2019. Otto matrimoni su dieci si svolgono con rito civile. Il dato per l’anno 2020 è il minore registrato nell’ultimo decennio, ma il calo potrebbe essere influenzato anche dalle restrizioni dovute all’emergenza legata al Covid 19.
attualità
I trenta cognomi più diffusi in città
Quali sono i nomi utilizzati con maggior frequenza per i nati nel 2020?
Per i maschietti nell’anno 2020 i nomi scelti con la frequenza più numerosa sono Leonardo (16), Lorenzo (12) e Filippo (11). Per le femmine invece prevalgono i nomi Sofia (12), Elena (9) ed Emma (9). Tra i nati nel 2020 con cittadinanza straniera i nomi più utilizzati sono stati rispettivamente per i maschi Adam e Muhammad e per le femmine Sofia, tutti con una frequenza uguale a 3.
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attualità I SUOI AVI SONO EMIGRATI IN BRASILE DA SAVIGNANO, FRAZIONE DI POMAROLO, IN VALLAGARINA
Francisco José Battistotti, «il moltiplicatore dei pani» L
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Il presidente del Circolo trentino di Florianopolis, Laercio Luiz Moser, presenta un illustre concittadino e socio del Circolo, presidente dell'Avaì la locale squadra di calcio, che è stato recentemente eletto alla presidenza dell'«Associação Brasileira de Clubes de Futebol», stimato in tutto il Brasile per il suo stile sobrio e la capacità di tenere in ordine i bilanci societari (1822-1889), moglie di Dom Pedro I, imperatore del Brasile. Francisco José Battistotti, è socio del Circolo Trentino di Florianópolis dal 2008. Attualmente ricopre la carica di presidente del
Consiglio Fiscale. Ha avuto un ruolo molto importante nel 2011 in occasione del progetto "Live Brasile", aiutando a ottenere risorse finanziarie per rendere possibile tale evento a Florianópolis.
Foto: Divulgação / Avaí F. C.
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e origini di Francisco José Battistotti sono in Trentino. Lorenzo Battistotti, nato nel 1816 a Savignano, frazione di Pomarolo in Vallagarina, emigrò in Brasile nel 1874, dove lavorò nei campi, come colono. Aveva 59 anni. Si stabilì nella città di Nova Trento a Santa Catarina. Anche suo figlio Alessandro, nato nel 1850, emigrò con la famiglia in Brasile nel 1874, lavorando inizialmente nell'agricoltura. Aveva 25 anni. In seguito è diventato un commerciante nella comunità. Il figlio di Alessandro nato in Brasile, Francisco, si trasferisce nella comunità di Santo Amaro da Imperatriz, nell’area metropolitana di Florianópolis, per costruire una segheria (la regione è ricca di diversi piante da legname: pini, cedri, cannella e altri legni duri). Francisco José Batistotti (72 anni, attualmente in pensione dopo aver lavorato come funzionario della Corte dei Conti), figlio di Mario e nipote di Francisco, è nato a Santo Amaro da Imperatriz vicino a Florianópolis, che deve il suo nome a Tereza Cristina
NELLE FOTO, Francisco José Battistotti in alcuni momenti della sua vita pubblica e privata. A sinistra con il presidente della FIFA, Gianni Infantino; qui sopra mentre illustra il bilancio della società di calcio del quale è presidente. A destra in versione nonno.
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È un membro della Confraternita di “Nosso Senhor Jesus dos Passos”, un'entità che esiste a Florianópolis da 255 anni. In occasione della Passione di Cristo (nel periodo pasquale) organizzano
attualità
(*) A sinistra, Francisco José (al centro) nella sede del Circolo trentino di Florianopolis e (qui sopra) nello stadio. In basso a sinistra, in occasione di un incontro con la stampa e, a destra, la pagina del Tele Giornale Regionale della RAI di Trento, con la notizia della sua nomina a presidente della Associação Brasileira de Clubes de Futebol.
denti di squadre di calcio brasiliane) e presidente della “Associação Brasileira de Clubes de Futebol” (Associazione brasiliana dei club di calcio), entità che riunisce ventidue squadre di calcio di Serie A, B e C, in rappresentanza di tredici stati brasiliani. Le cinque squadre della Serie A sono: America (Minas Gerais), Atlético (Goias), Chapecoense (Santa Catarina), Cuiabá (Mato Grosso) e Juventude (Rio Grande do Sul). Quattordici sono quelle di Serie B: Avaí e Brusque (Santa Catarina), Cruzeiro (Minas Gerais), Vila Nova (Goias), Confiança (Sergipe), Remo (Parà) Náutico (Pernambuco), Brasile (Rio Grande do Sul), Vitória (Bahia), Operário e Londrina (Paranà), Sampaio Correa (Maranhão) e CSA e CRB (Alagoa). Tre sono infine le squadre di Serie C: Botafogo (San Paolo), Fi-
gueirense (Santa Catarina) e Paraná Clube (Paranà). J.B. Telles, giornalista sportivo professionista - con grande esperienza nel calcio brasiliano dal 1961, in club, leghe sportive, federazioni, confederazioni, avendo partecipato a sette Coppe del Mondo (Italia, Stati Uniti, Francia, Germania, Corea / Giappone, Sud Africa e Brasile) e ad otto “Copa America” ha dichiarato: "L'elezione di Battistotti rappresenta una pietra miliare per il calcio brasiliano perché i club vengono sacrificati in modo generalizzato, ma il peso maggiore grava su quelli con minore potere finanziario, proprio quelli che hanno svolto un ruolo importante nella promozione della pratica sportiva in tutte le loro categorie, precisamente dove il neoeletto presidente sta concentrando la sua attività principale". Laércio Luiz Moser
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Le foto contrassegnate da un asterisco (*) sono tratte dalla sua pagina Facebook
Federazione Calcistica del Brasile), ha fatto parte della commissione brasiliana dei dirigenti sportivi in trasferta in Russia in occasione della Coppa del mondo ospitata in quel paese. Presso il club calcistico Avaí ha ricoperto le cariche di Direttore e Vicepresidente. Attualmente ne è il presidente. Si è distinto per essere un lavoratore instancabile, attento gestore delle finanze, tenendo la "casa in ordine" come si usa dire! Grazie al suo modello di gestione oggi è un leader nel calcio brasiliano. Nella sua attività ha messo in pratica i valori del Trentino come l'amore per il lavoro, la cooperazione, la solidarietà, il coraggio, la religiosità. Recentemente è stato eletto componente della «Commissione nazionale dei Club» (della quale fanno parte otto dei 120 presi-
Foto: André Palma Ribeiro / Avaí FC
una processione annuale che percorre le vie della città. Quest'anno sarà virtuale. Normalmente partecipano alla processione oltre 35mila persone! Calcio: Battistotti a Florianópolis, nello stato di Santa Catarina e in tutto il Brasile, in ambito calcistico, è conosciuto con il suo soprannome di “O Multiplicador de Paes" (il moltiplicatore dei pani), perché ha pagato in anticipo gli stipendi, compresa la quattordicesima, a giocatori e dirigenti della sua squadra: un fatto che non era mai accaduto in Brasile – dove le società calcistiche pagano in ritardo - tanto da essere menzionato al Senato Federale. Battistotti ha ottenuto questo risultato con una gestione nel segno dell’austerità, che gli ha consentito di mettere e tenere in ordine i bilanci. Nel 2018, invitato dalla CBF (la
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60 anni d’Europa
Per l'Europa l'unica strada è quella del federalismo I
n Europa è grande la confusione in questo periodo. Ai tanti effetti drammatici prodotti dalla pandemia, si aggiunge la scarsa lucidità della Commissione europea e dei Paesi membri dell’Unione nella gestione della fase vaccinale. Sono emersi errori nella politica di approvvigionamento dei vaccini con vistose falle nei contratti che hanno permesso alle multinazionali farmaceutiche produttrici di non rispettare la tempistica delle consegne e delle quantità concordate. A ciò si aggiunge una preoccu-
pante assenza di coordinamento generale per una fase cruciale
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nella lotta alla pandemia che, per essere efficace, richiederebbe una strategia comune condivisa. Ogni Paese ha deciso e decide autonomamente chiusure e blocco di attività produttive, spostamenti, divieti di transito, reperimento di vaccini con trattative non in linea con l’approccio adottato dalla Commissione europea.
La lotta alla pandemia, che per essere efficace, richiederebbe una strategia comune condivisa, ha messo in luce ancora una volta la fragilità di poteri e competenze della Commissione europea compressa nella morsa intergovernativa degli Stati membri
I Paesi
Matteo Salvini anche questa
il 9 maggio prossimo sembra non
volta ha approfittato della situa-
aprirsi nel migliore dei modi. Dopo
zione per dichiarare che la gestio-
mesi di negoziati e di scontri, è
ne europea dei vaccini costituisce
stata bocciata la proposta del Par-
la dimostrazione del fallimento
lamento europeo per la nomina di
di Bruxelles. Con la sua abitua-
Guy Verhofstadt a presidente del-
le lucidità, Sergio Fabbrini sul
la Conferenza. L’ex premier belga
Sole 24ore di domenica 21 marzo
e attuale parlamentare liberal de-
smonta l’affermazione del segre-
mocratico al Parlamento europeo,
tario della Lega attraverso un
da sempre sostenitore di una im-
ragionamento che spiega perché
pronta federalista per rilanciare
gli USA sono più bravi dell’Euro-
il processo di integrazione, è stato
pa nella gestione della politica
bocciato in sede di riunione dei 27
vaccinale. Ciò che è mancato a
ambasciatori dei Paesi membri.
Bruxelles, rispetto a Washington,
E la conferenza non affronterà
sostiene Fabbrini «è un potere
nemmeno il tema della revisione
esecutivo dotato delle risorse e
dei trattati, passaggio importante
delle competenze per definire la
per superare definitivamente la
politica vaccinale. La Commissio-
prassi intergovernativa che im-
ne europea ha commesso errori
pedisce una effettiva governance
nella gestione del negoziato con
dell’Unione.
le società farmaceutiche, tuttavia
Così la Conferenza, come ha
quegli errori sono il risultato dei
recentemente dichiarato Brando
vincoli imposti dagli Stati membri
Benifei capogruppo del Partito
(relativamente al costo dei vacci-
democratico al Parlamento euro-
ni, alle responsabilità delle case
peo, rischia l’irrilevanza. Eppure,
farmaceutiche, ai tempi del nego-
l’unica strada che l’Europa, ma-
ziato), mentre a Washington non
lata di coordinamento e carente
vi sono vincoli comparabili».
di governo ha di fronte, è quella
del gruppo di Visegrad - Repub-
intervenisse la Commissione at-
blica Ceca, Slovacchia, Polonia e
traverso l’Agenzia Europea per i
La pandemia ha messo in luce
federalista. Nazionalismo e sovra-
Ungheria - si sono mossi ognuno
Medicinali. Dunque, una grande
ancora una volta la fragilità di
nismo hanno prodotto e rischia-
per conto proprio negoziando l’ac-
confusione il cui effetto è stato
poteri e competenze della Com-
no di produrre solo disastri. Per
quisto di dosi di vaccino cinese
quello di rallentare ulteriormente
missione europea compressa nel-
affrontare crisi specifiche che il
Sinopharm e del vaccino russo
le vaccinazioni anche a fronte di
la morsa intergovernativa degli
futuro sicuramente ci riserverà è
Sputnik.
mancate consegne da parte del-
Stati membri. Problema grave che
necessario, conclude Fabbrini, che
Con il pretesto che il programma
le case farmaceutiche. In Italia,
si riproporrà una volta che il pro-
«Next Generation EU conduca ad
di vaccinazione UE, le sue certi-
al momento in cui scrivo, la con-
gramma Next Generation-EU avrà
un bilancio europeo indipendente
ficazioni, gli aiuti e forniture di
fusione è massima con un piano
esaurito i suoi effetti, trattandosi
dagli Stati, un bilancio utilizzabile
vaccini attraverso l’Unione sono
vaccini disarticolato anche per il
di un bilancio contingente per fi-
per produrre beni pubblici euro-
troppo lenti e non bastano, l’Un-
sovrapporsi di competenze na-
nanziare la ripresa e la resilienza
pei, gestito da un potere esecutivo
gheria di Orban è stato il primo
zionali e regionali il cui effetto lo
degli Stati membri. «Se si riaffer-
(la Commissione), indipendente
Paese dell'UE a certificare e ad
si registra quotidianamente con
merà l’ortodossia dei Paesi cosid-
dai governi nazionali, sottoposto
acquistare i vaccini russo e cinese
il significativo numero di contagi,
detti frugali – continua Fabbrini –
al potere legislativo e giudiziario
senza aspettare la certificazio-
ricoveri ospedalieri, numero im-
l’Unione sarà destinata a ritornare
europeo◄.
ne di EMA – European Medicines
pressionante di decessi.
indietro. Con quella ortodossia, i
Sarà in grado la politica italiana,
La situazione nel nostro Paese è
governi nazionali riprenderanno
che nell’attuale fase ha imbarcato
Agency (Agenzia Europea per i Medicinali).
ulteriormente aggravata da errori
il controllo della politica fiscale,
la Lega di Salvini al governo, di
Austria
e incompetenze macroscopiche
imponendo le loro idiosincrasie ed
affrontare e di far propria questa
e Italia hanno unilateralmente
che si sono manifestate in alcune
egoismi».
sfida?
bloccato la somministrazione del
regioni creando una situazione
vaccino AstraZeneca prima che
molto preoccupante.
Germania,
3 - 2021
Francia,
La
conferenza
sul
futuro
Vittorino Rodaro
dell’Europa che è stata fissata per
25 marzo 2021
l’intervista Nato a Rovereto nel 1957, laureato in fisica a Trento e in informatica a Milano, dal 1999 lavora al JPL, Jet Propulsion Laboratory, centro di ricerca fondato dalla NASA e gestito da Caltech (California Institute of technology) con sede a Pasadena, dove sono stati creati i «Mars Exploration Rover», i robot semoventi inviati su Marte per raccogliere dati scientifici e immagini del «pianeta rosso». Ha guidato i rover Spirit, Opportunity e Curiosity e con 17 chilometri detiene il «record di percorrenza». Nell'intervista, alle pagine 14 - 15 - 16, parla del suo lavoro e dell'ultima missione spaziale arrivata sul pianeta il 18 febbraio
A spasso su Marte con il trentino Paolo Bellutta
Foto: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS
Foto Ugo Fanti
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l'inter
«D
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esolato. E poi, sembrerà un controsenso, ma bello. Almeno, per me lo è. Ed estremamente difficile». Così Paolo Bellutta definisce Marte. Lui che lo conosce bene, forse meglio di tutti: lo ha analizzato palmo a palmo. Sa come è fatto e ci ha lasciato il cuore. «Non seguo più le missioni su Marte – ci dice con il nodo in gola - e non seguo troppo da vicino neppure le vicende di questa missione, perché sentirei ancora di più la mancanza del mio lavoro». Ed il suo lavoro è stato perlustrare il pianeta rosso per tanto tempo. Paolo Bellutta ha «guidato» i Rover, i veicoli che hanno il compito di studiare Marte ed inviare i dati sulla Terra. Al volante, virtuale, di Spirit, Curiosity e Opportunity ha percorso 17 chilometri sul pianeta rosso, record assoluto. «Chi mi segue è a quota 14. Potrebbero sembrare pochi 3 chilometri di vantaggio ma non è così. In media un veicolo, Curiosity nello specifico dato che era l'unico ancora operativo fino all'arrivo di Perseverance, si sposta tra i 20 e 50 metri al giorno». Nato a Rovereto l'11 luglio 1957, un'infanzia trascorsa tra le valli di Fiemme e Fassa poi il
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«La curiosità è la migliore alleata, per non accontentarsi di quello che già si sa ed arrivare alle radici della conoscenza. Bisogna conoscere i propri limiti e spingersi oltre e non vergognarsi di chiedere aiuto» ritorno a Rovereto ed infine Trento, dove ancora ha casa. Nonostante la sua vita sia oramai dal 1992 negli Stati Uniti. Dal 1999 lavora a Pasadena, in California, al JPL, il Jet Propulsion Laboratory, un centro di ricerca e sviluppo della NASA, gestito dal California Institute of Technology. «Ero negli Stati Uniti da qualche anno, ma lavoravo in altri campi. Ho spedito il curriculum ma senza crederci più di tanto – ricorda ancora Paolo - figurati se alla Nasa cercano proprio me. Sono fatto così, non mi piace illudermi. Quando mi hanno preso mia moglie voleva festeggiare, ma io ho frenato. Le dicevo... prima vediamo se effettivamente
mi tengono, poi voglio vedere se arrivo ad un progetto su Marte, e poi aspetta ancora... insomma, sono al Laboratorio da ventidue anni e lei sta ancora aspettando di festeggiare» Ma cosa vuol dire «guidare» un Rover? Noi inviamo una serie di istruzioni, una sequenza di comandi. La difficoltà maggiore è la distanza tra Terra e Marte, che è variabile, e il collegamento non è diretto: ci sono tra i 5 e i 20 minuti di ritardo nella trasmissione tra la partenza e l'arrivo del comando. Se io vedo un ostacolo e lancio un comando di stop, la probabilità che il veicolo lo riceva quando oramai si è schiantato sulla roccia è elevata. E poi anche Marte ruota su se stesso, non lo vediamo sempre. Possiamo comunicare solo quando siamo “a vista”, poche ore al giorno. Quindi noi predisponiamo le attività per una giornata marziana con tutti i comandi necessari: dagli spostamenti all'analisi del terreno. Li inviamo tutti assieme. Il Rover li analizza, poi esegue i comandi, raccoglie i dati in pacchetti che a fine giornata rispedisce sulla Terra. Poi c'è l'incognita maggiore che è Marte stesso, di cui sappiamo ancora poco. Ognuno dei tre Rover che ho guidato ha esplorato
Foto: NASA/JPL-Caltech/USGS
zone diverse del pianeta ed ha affrontato terreni completamente differenti. Quello che impari guidandone uno solo in parte lo puoi applicare agli altri. Devi sempre stare attento ai potenziali guai in cui ti puoi cacciare. La parte difficile è proprio pensare a quello che potrebbe succedere e spiegare al Rover come accorgersi che potrebbe essere in pericolo. Infatti Spirit ve lo siete perso. Una manovra sbagliata che finì su tutti i giornali. Abbiamo avuto diversi problemi con i Rover, Spirit in particolare
Questa immagine panoramica a 360° è tografie scattate il 20 febbraio 2021 dal
rvista Il rover «Opportunity» il 19 febbraio 2005 ha stabilito un record di distanza percorsa in un giorno: 177,5 metri attraverso la pianura Meridiani. Utilizzando la sua telecamera di navigazione dopo il trasferimento ha acquisirto le immagini combinate in questa visualizzazione (NASA / JPL).
Dimensioni: diametro 6.840 Km, circa la metà di quello della Terra ma il doppio della Luna. Marte ha all'incirca la stessa quantità di superficie della terraferma sulla Terra. Massa: circa il 10% di quella della Terra Gravità: circa il 38% più forte di quella terrestre Orbita: ellittica e circa 1,5 volte più distante dal Sole rispetto alla Terra (circa 227,7 milioni di chilometri dal Sole, in media) Anno: un anno di Marte (una rivoluzione attorno al Sole) è pari a 687 giorni terrestri Giorno: un giorno di Marte, chiamato «sol» è di 24 ore, 39 minuti (1,027 volte più lungo di un giorno terrestre ) Atmosfera: circa l'1% della densità dell'atmosfera terrestre in superficie Temperatura: la temperatura della superficie è in media di meno 53 gradi: varia da meno 128 gradi Celsius a 27 gradi Celsius all'equatore durante il mezzogiorno nel punto più vicino in orbita al Sole Distanza dalla Terra il 18 febbraio 2021: 205 milioni di chilometri 15 è rimasto insabbiato. La situazione era difficile: aveva una ruota bloccata, la anteriore destra, e la frenata che esercitava dipendeva dal tipo di terreno su cui poggiava proprio quella ruota. Poteva spostarsi solo in retromarcia ed un minimo errore l'ha fatto finire in un cratere sabbioso. Quando abbiamo trovato il metodo per liberarlo non c'era più energia, era troppo tardi. Era quasi inverno e i pannelli solari non vedevano il sole: i motori non si sono più accesi, ed è rimasta li. «Superare la paura di fare
stata ottenuta affiancando sei diverse forover «Perseverance» (NASA/JPL-Caltech)
errori che possano danneggiare i veicoli» l'hai definita in un'intervista la sfida lavorativa più grande che hai dovuto affrontare... L'insegnamento più grande è stato come affrontare le situazioni di pericolo, come bilanciare rischi e benefici. Avere paura è una cosa giusta, l'importante è non rimanere bloccati dalla paura ma riuscire a proseguire, prendere decisioni. Per noi di JPL il rischio più grande non è il costo dei macchinari che puoi rovinare ma l'imbarazzo che questo può creare.
È una questione di reputazione scientifica. In certe giornate controllavamo il movimento del veicolo di millimetri. Questo fa capire quanto delicate erano le manovre. Perseverance nella sua prima settimana marziana ha percorso sei metri... quindi non è poco? Perseverance è ancora in fase di verifica. Sta eseguendo i comandi per controllare che sia arrivato senza danni. Vedere se è tutto intero si fa con tanti piccoli comandi. Non è immediato.
Cos'ha in più Perseverance? Cosa ci possiamo aspettare di nuovo rispetto alle missioni precedenti? Esteticamente assomiglia molto a Curiosity. Da un punto di vista ingegneristico dovrebbe essere in grado di muoversi con più destrezza. Sempre lentamente, ma più agile. Ma è da un punto di vista scientifico che Perseverance fa davvero la differenza: i veicoli inviati fino ad ora non avevano a bordo CONTINUA A PAGINA 16
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l’intervista
Foto Ugo Fanti
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Foto: NASA / JPL
Foto: NASA / JPL
6 luglio 2009: presso il Jet Propulsion Laboratory è stata simulata la difficile situazione in cui si era venuto a trovare il rover Spirit, sprofondato in un tratto di terreno soffice. Alla ricerca di una soluzione, Paolo Bellutta verifica quanto il rover si è spo-
stato lateralmente in discesa, dopo aver impartito un comando a cinque delle sei ruote. Nella foto qui sopra, la traccia lasciata dal rover Opportunity sulla superficie di Marte il 4 agosto 2010
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la voglia di imparare. Papà diceva sempre “non sai cosa ti potrà servire in futuro”. Effettivamente ci sono cose che ho imparato in campi lontanissimi dalla robotica che uso tutti i giorni e mi hanno aiutato a risolvere problemi sui Rover. Dal funzionamento dei giradischi ho dedotto il sistema di analisi dei dati dei Rover. Per studiare come le ruote del veicolo interagiscono con il terreno marziano ho applicato dei calcoli di alcuni materiali plastici che mi servirono in un progetto per la Ferrero fatto quando lavoravo alla Engine Soft, azienda di Trento: i ragionamenti di deformazione della plastica e del cioccolato erano simili. E il terreno agisce come un materiale plastico. Risolvere quel problema mi costrinse ad aguzzare l'ingegno. Sono poi convinto che, nel lavoro e nella vita, la curiosità è la migliore alleata, per non accontentarsi di quello che già si sa ed arrivare alle radici della conoscenza. Bisogna conoscere i propri limiti e spingersi oltre e non vergognarsi di chiedere aiuto. Qui subentra anche una dose non indifferente di creatività. La scienza è creativa, non è arida. Io ritengo non ci sia molta
strumenti in grado di rilevare la presenza di forme di vita, se non macroscopiche. Avrebbero visto un albero, se ci fosse stato. Perseverance invece potrà rilevare l'esistenza di microrganismi. Quindi forme di vita, presenti o passate, su Marte. E poi riesce a fare carotaggi e prelevare campioni di terreno che verranno recuperati da una missione successiva e portati sulla Terra per essere analizzati. All'obiezione “a che serve tutto ciò” cosa ti senti di rispondere? Che è un'obiezione legittima. Soprattutto perché queste missioni sono pagate dalla tasse dei cittadini e quindi hanno tutto il diritto di chiedere. Dopodiché i soldi spesi sono tanti, ma non vengono spesi su Marte. Sono serviti a sviluppare tecnologia e hanno dato lavoro a persone ed istituzioni sulla Terra. Ad esempio se pensiamo alle varie tecniche di trasmissione dati, i sistemi di telecomunicazione, i telefoni cellulari stessi... sono tutte tecnologie nate durante lo sviluppo di missioni spaziali. Il sistema di guida con cui gestiamo i veicoli su Marte è simile al sistema di
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guida autonoma che si sta sviluppano sui veicoli, la Tesla per capirci, sulla Terra. E poi l'essere umano è per natura curioso e da sempre cerca di capire cosa c'è oltre a quello che vede. L'esplorazione è intrinseca nell'uomo. Non è una scelta che si può evitare. Ci sarai anche arrivato per caso, ma lo spazio ti ha proprio conquistato... Sì. Adesso stiamo ancora lavorando da remoto, ma tutte le volte che vado in laboratorio per me è come entrare in un negozio di giocattoli. Non è mai stato solo un lavoro. Ma chi da grande guida un veicolo su Marte, da piccolo cosa voleva fare? Un tecnico che aggiusta cose, rispondevo sempre così. Ovviamente io pensavo ad un radiotecnico perché i tempi erano un po' diversi, i robot non esistevano. Però mi ricordo i Lander Viking e il loro arrivo su Marte negli anni '70. Mi sembrava una cosa fantascientifica, non alla mia portata, ma catturò il mio interesse. Grande merito per questo tuo percorso lo attribuisci a tuo papà? I miei genitori erano entrambi insegnanti e mi hanno trasmesso
differenza tra arte e scienza. Io credo che la creatività è parte essenziale nella scienza. Sostieni anche fermamente che diversità e inclusione sono importanti nelle discipline scientifiche STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) La diversità è importante perché ti permette di vedere diverse prospettive dello stesso problema. Gente con diverse culture può avere approcci differenti allo stesso problema. E chi può dire qual'è la soluzione migliore? Ciascuna cultura ha dei punti fermi. Un problema qua negli Stati Uniti viene affrontato in maniera diversa, più rigorosa. Loro seguono un protocollo. Un italiano che si trova davanti ad un problema nuovo cerca soluzioni alternative. È più creativo. Oltre al record di chilometri cosa ti rende più orgoglioso delle tue missioni su Marte? Beh, ho trapanato le rocce di Marte. E questo è qualcosa che rimarrà indelebile per migliaia di anni! È inimmaginabile pensare che tra duemila anni ci sarà ancora il segno del mio passaggio. È difficile descrivere questa sensazione. Direi che è imbarazzante. Michela Grazzi
gente e fatti
Cile, targa di riconoscimento per Domenico Broll, fondatore dei pompieri di Tierra Amarilla In occasione del cinquantesimo anniversario di Fondazione del «Cuerpo de Bomberos de Tierra Amarilla» (Cile), il 25 febbraio scorso, è stata consegnata alla famiglia Broll Carlin una targa di riconoscimento in onore di Domenico Broll Bertoldi, con la seguente motivazione: «Vada il nostro riconoscimento a colui che fu il nostro fondatore e primo sovrintendente DOMENICO BROLL BERTOLDI - per avere consegnato il seme dell’amore e della solidarietà alle nuove generazioni». Nato a Susà di Pergine (Trento) il 2 giugno 1908, Domenico era emigrato in Cile nel 1952 con la moglie Rosa Carlin Moser e i suoi sette figli: Natalina, Giulio, Raffaella, Vittorio,
Maria, Marino e Silvia. Arrivato in un podere a San Ramón, presso La Serena, nonostante molti sacrifici, lavoro ed ottimismo, la situazione si fece insostenibile e si vide costretto a cercare nuove condizioni lavorative. Nel 1954 si trasferisce con tutta la famiglia a Tierra Amarilla, comune nella Regione di
Atacama a quindici chilometri da Copiapò (e a trecento chilometri a nord di La Serena), dove inizia come mezzadro e successivamente si dedica al commercio di prodotti agricoli e vendita di carni. Nel 1976 si trasferisce a La Calera, nella Regione di Valparaiso (700 chilometri più a sud), dove gestirà assieme alla moglie Rosa e ai figli Marino e Silvia l'«Hotel Rex». È scomparso il 9 settembre 1995 a La Calera (Cile).
«Cerchiamo di gustarci il giorno sperando nella fine di questo incubo» Dal Sudafrica, la lettera inviata da Diego Chisté al presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner. Caro Alberto, è da tempo che non ci sentiamo e ringrazio di cuore per il vostro giornale, un ponte di comunicazione fra noi emigrati e di forte identità italiana. Questo maledetto virus non ha intaccato la gioia di vivere. Constato però anche che l'unità familiare è sempre forte e credo che sia sempre ambasciatrice di fondamentali valori che specialmente ora saranno apprezzati al massimo. Il nostro mondo sta cambiando una realtà che sa di provvisorio. Ridimensionato il vivere ed il pensare al futuro
Da sinistra: Glen, Rosalba, Diego, Sophia, Claudio e Jessica.
è fatto di nebulose, incerte immagini e l'incertezza si rinnova ogni giorno senza risposte. Purtroppo il vivere diventa sopravvivere, viviamo alla giornata con l`ottimismo di chi sa che siamo gli unici fautori del nostro benessere, specialmente mentale.
Per fortuna la nostra (nella foto) è una famiglia unita, senza alcun trauma e ci troviamo spesso, ancora più vicini. Dobbiamo adottare la giusta attitudine senza panico o recriminazioni, siamo vittime di cause maggiori e stiamo difenden-
doci con decoro e obiettività. Ma per tanti non è così. Saranno sempre le classi più povere a soffrire ancor di più i disagi di questa pandemia, con ospedali pieni e poche risorse. Milioni di persone vivono in condizioni poco igieniche, con pochi mezzi economici. Alla TV italiana seguo la terza ondata che non vi dà tregua, come nel resto del mondo tante, troppe, vite innocenti sacrificate dal caso o da menti bacate. Il futuro non esiste ancora, quindi cerchiamo di gustarci almeno questo giorno sperando nella fine di questo incubo. Un caro augurio di buona salute a te e tutto il personale da tutti noi, sperando di poterci rivederce al più presto. Ogni bene. Diego e Sophia
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gente e fatti
Il diario di Pia Speranza è finalmente diventato un libro C athy Librandi ha pubblicato il libro «Pia, storia di un viaggio» (Edizioni Del Faro). È il racconto della vita e l'esperienza di migrante della nonna, Pia Speranza, partita da Trento verso il Belgio, che Cathy aveva anticipato in un'intervista sulla rivista della Trentini nel Mondo dello scorso novembre, è ora diventato un libro. Un racconto raccolto tanti anni prima: la testimonianza diretta di chi ha lasciato tutto e cercato una nuova vita lontano da casa. Le sue paure, le difficoltà, ma anche la necessità di trovare qualcosa di meglio e la
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voglia di farcela, con tenacia e convinzione. Confidenze di una
nonna raccolte dalla nipote in un diario, conservato poi lontano da occhi indiscreti per tanto tempo. Poi la voglia e la necessità di diffondere questa storia: «una storia di ieri - ci aveva detto
Cathy, come si legge sulla pagina della rivista - che è però anche di oggi. Raccontarla vuol dire un po' universalizzare ed attualizzare quanto è stato vissuto da molti. Può aiutarci a capire chi oggi arriva da noi. Se lo hai vissuto lo capisci, ti identifichi». Così ora «Pia, storia di un viaggio» è alla portata di tutti. Il libro è uscito in questi giorni, reperibile nelle librerie di Trento e a breve sul catalogo di Amazon.
Castello del Buonconsiglio e le Dolomiti, sentenziando: «fai comunque parte del Trentino quanto una casa, un albero, ecc.». L’opera è ora patrimonio aperto e fruibile a tutti. Sarà cura della Fondazione Bruno Kessler consentire alla cittadinanza di
ammirarla dal vivo, non appena il contesto generale renderà possibile la riapertura in sicurezza degli spazi della sede di Via Santa Croce 77, da sempre luogo-agorà pensato per la crescita e la condivisione della cultura. (FBK Magazine)
Donata a FBK un'opera di Riccardo Schweizer dedicata a Bruno Kessler
S
i è svolta il 19 marzo presso la sede di FBK ( Fondazione Bruno Kessler) di Via Santa Croce 77 a Trento – in un incontro necessariamente ristretto, ma non per questo meno sentito – la donazione alla Fondazione di un’opera realizzata nel 1977 dall’artista Riccardo Schweizer per Bruno Kessler, cerimonia voluta da alcuni familiari dello statista, in occasione della ricorrenza del trentesimo anniversario della scomparsa. L’opera, di grandi dimensioni e realizzata in rame (un unicum per Schweizer), ha trovato da pochi giorni la sua collocazione naturale presso l’Aula Grande
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della sede storica della Fondazione, ed essendo originariamente senza titolo, d’accordo con la famiglia Kessler si chiama da oggi “Omaggio a Bruno Kessler”. Relativamente alla genesi di quest’opera, si conserva una straordinaria lettera inviata dall’artista stesso a Bruno Kessler. Schweizer scrive con affetto e deferenza, manifestando la profonda stima che lo lega allo statista e nel contempo rivendicando la propria indipendenza creativa. È infatti lui a decidere in maniera autonoma il soggetto, inserendo un ritratto di Kessler stesso, accanto a rimandi a monumenti iconici del Trentino, quali il
gente e fatti Opera dell'artista Debora Daros, è stato collocato in una via di Pomerode (Santa Catarina - Brasile)
Un grande uovo di Pasqua con le «Bellezze d'Italia»
C'
è un pezzo di Trentino e d'Italia nella tredicesima «Osterfest», a Pomerode, nello Stato di Santa Catarina in Brasile. La festa di Pasqua è una manifestazione importante per questa città ancora fortemente legata alle sue origini tedesche, come evidenzia il nome della festa, diventata famosa per aver realizzato negli anni passati nel Centro Culturale di Pomerode l'albero e l'uovo di Pasqua più grandi del mondo. Questa edizione dell'Osterfest si è spostata all'aria aperta, trasformata in un vero e proprio “percorso” espositivo lungo le vie della città: la «Eier Parade», la Parata delle uova. Cinque chilometri lungo i quali sono collocate undici uova gi-
ganti, decorate da artisti locali o invitati da cinque Consolati che gli organizzatori hanno voluto coinvolgere: Belgio, Austria, Giappone, Russia e Italia. Ed il Consolato Generale d'Italia a Curitiba ha voluto che a rappresentarlo fosse Debora Daros, artista di Gaspar e insegnante d'arte nella sua città. Ha partecipato a diverse mostre individuali e collettive e interventi urbani in Brasile e all'estero. Debora, membro attivo del Circolo trentino di Gasparin, ha origini trentine e venete e nelle sue opere sviluppa ricerche e progetti legati alla cultura italiana. E così è stato anche per l'uovo «Bellezze d'Italia». «Ci sono i monumenti architettonici che amo – ci racconta
Debora Daros, nata nel 1973, ha una laurea in Arti Plastiche dell'Università Federale del Paraná e una specializzazione in Arti Visive e Cultura e Creazione del SENAC. È stata direttrice della Casa das Oficinas Dagobert Gunther e supervisore del laboratorio di pittura su tela.
Debora - il Colosseo, la Torre di Pisa e Piazza San Marco. Ma anche dei simboli come l'aquila del Trentino, il leone di San Marco e la gondola del Veneto, il violino della Lombardia, la pizza Margherita del sud. Le mappe ela valigia rappresentano la grande immigrazione. E la linea rossa tratteggiata tutto l'amore e l'affetto che ho per le due patrie». Una bella occasione per mostrare ancora una volta la tua produzione artistica, legata alle tue radici. Sono molto grata per questa opportunità al console generale d’Italia a Curitiba, Salvatore Di Venezia, per l'invito e la fiducia a creare e produrre la pittura dell'uovo italiano, alla
Attualmente è un'insegnante d'arte a Gaspar. A Gaspar, è autrice delle opere d'arte: «Specchio della memoria» (del 2014, mosaico murale con la tecnica della fotografia stampata su tassellatura di vetro) e del murales (tecnica acrilica, spray e stencil applicato sul muro) re-
rappresentanza consolare di questa circoscrizione e a Norma Maria Da Rui, per aver creduto nel mio lavoro artistico. Sono molto orgogliosa come veneta e trentina di poter trasmettere attraverso l'arte tutto l'amore che i nostri antenati ci hanno insegnato ad avere per la nostra terra d'origine. Insolito, immagino, dipingere un uovo. Un uovo in fibra di vetro alto 2,50 metri per 1,80 di diametro. È stata una sfida, tra la dimensione e la forma ovale non è stato semplice. Ho dovuto fare una ricerca di materiali adatti da utilizzare su una superficie così liscia. Ma il risultato finale mi piace. Michela Grazzi
alizzato con Alexandre Chamba nel 2015 in occasione dei 140 anni di emigrazione trentina e italiana in Brasile grazie ad un progetto culturale promosso dal Circolo trentino di Gasparin sostenuto dalla Trentini nel Mondo, inaugurato il 14 ottobre 2015.
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Ribalta nazionale per la «macchina raccontastorie»
AGORA
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ed emarginata esotica e toline coloniali e E il razzismo dei o queste due i Vittorio Longhi complessa storia Solferino, pagine nternazionale ed cato anzitutto alia, da dove non stro Paese non ha niale, el fascismo o e nei manuali ullandosi nel lismo "buono" in demolito Africa orientale di Nicola Labanca a si è acuito nello o di centinaia di terraneo alla rotta le, in fuga da a"), Etiopia e l’impero italiano aggi della a Libia. La quale onda ". Dunque ra passato asciato sul campo niati da conflitti e mma epocale pa. Longhi lta dei meticci esenza italiana in mila bambini da i, e in molti casi à sposati in Italia nosciuti, argini delle due no 300 ce il doppio ndono cialmente che ma li riconosca ani. È stato un ioso cattolico e iccio di Massaua, re Protasio ini, a tener viva vicenda che si ocia col razzismo. nfatti il fascismo tacolare le unioni e negli anni ’30, ma proibendo i noscimenti dei e poi con le leggi iali. E oggi gli bilità tra pelle elle curve ascisti e nei deliri tra sui social. opolo più migratori e con la nti connazionali erse e cognomi i. Longhi è uno e di meticci sulla sua pelle provincia negli ricerca della plicata quanto na, inizia con una sconosciuta in utto, fa viaggiare a primogenita da ll’Italia spaventata dagli nghi è pronipote e a fine ’800 are i selvaggi" e a adolescente si era scelta ndo almeno i due rima di n Somalia, è figlio di un lia del boom e di to il padre solo fuggito dalle adre ha dovuto ino il nome della ore del titolo. bandonata in colo fa come rezzo di eritrei e Il padre di coloniale" nei r ritrovare le ne ha fatto il Eritrea on lo sfascio della pressa dal regime e, in miseria. ibliico di questo rese dagli italiani i. E svela il nell’ultima arla per scrivere apporti diversi tra
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cultura religioni scienza tecnologia tempo libero spettacoli sport
In un articolo a firma di Tommaso Giagni, Scrivere per salvare le cattive madri 20 nell'edizione del 22 marzo il giornale L’Italia violenta di Gaetano«Avvenire» Bresci 20 Storia e magia del piano perfetto 21 ha presentato l'iniziativa «Dal Trentino Poco azzurro alla Milano-Sanremo 22 al mondo», frutto della collaborazione fra la Trentini nel mondo e il Comune di Trento
«Il tema “stranieri” si limita a sbarchi e flussi In Italia raramente si parla di dinamiche razziali a partire da chi è nato qui, lavora, studia, partecipa alla vita sociale e culturale»
«Il razzismo ci abita ed è anche mediatico»
INTERVISTA
«Sono partito alla ricerca di un portunità. ANNA POZZI futuro migliore» Emilio, Estratti da diari e trascrizioni di veva collaboratoscrive con Yalla Italia, a Milano, un progetche mira-nel 1969 che andò to inpionieristico Germania testimonianze orali, frutto di un va a dare protagonismo alle seconde generazioni anche nel camper fare l’operaio. E Oreste Orlan- lavoro di raccolta e condivisione po della comunicazione. E ancora oggi continua a riflettere su tedo, dalla Guyana francese del pri- che ha visto nipoti intervistare mi e sfide come quelli dell’identità e del razzismo, dell’integrazione e della cittadinanza, cen-«Se tutti mo Novecento, sidiventati sfoga: nonni e volontari fare ricerca netrali in una società sempre più A colloquio con la giovane multietnica, multiculturale e mulchi è cresciuto qui, ha studiato, gli uomini che possono lavorare gli italo-cingalese archivi. Il progetto è dell’Asso- più vicini al nostro presente. tireligiosa. Nadeesha Uyangoda, lavora e partecipa alla vita sociaintellettuale 27 anni, nata in Sri Lanka e crele e culturale. Nadeesha Uyangoda trovassero in casa sua ciazione Trentini nel mondo OnSono infatti imsciuta in Brianza, è laureata in Giu- da occuNon leaneddoti sembra che neglie ultimi «Le difficoltà di integrazione risprudenza, ma continua a fretempi le cose stiano un po’ camsono a tutti rendono i luoghi della comuniparsi, quentare e venissero giustamente lus,i livelli, punto di riferimento dei circoli pressioni chebiando? riguardano flussi cazione, attingendo al suo vissuDirei di sì. Specialmente dopo l’odifficoltosi i percorsi to personale, ma anche riflettenmicidio di George Floyd si è apere spessotrentini all’estero, e retribuiti, non si vedrebbero diper sìla cittadinanza di emigrati diversi ma sempre originati dal do e confrontandosi con altri sia to un grande dibattito e si sono vinon abbiamo possibilità in Italia che all’estero. Non senza ste molte proteste antirazziste. da protagonisti frequente famiglie languire fradilaparlarerientra nella collaborazione per la desiderio di un un pizzico di provocazione. Come Ma in altrove Italia è ancora migliore. molto diffidi ciò che ci riguarda» è evidente anche nel titolo del suo cile parlare apertamente di razrecente libro, L’unica persona nezismo. È una parola molti fapiù squallida miseria, e costretti cura dei beni comuni tra cittadini Conosciamo giovani cheche lavorano ra nella stanza (66thand2nd, paticano a pronunciare. Per quegine 173, euro 15). Dove la nera sasto, ogni iniziativa e ogni gesto dalla fame ad emigrare». Sono e amministrazione del Comune di in miniera in Colorado, famiglie rebbe lei, ma anche tutti i "non sono importanti per provare ad bianchi" d’Italia. andare oltre pregiudizi e stereosolo alcuni dei un racconti Trento. che sulla costa brasiliana cenaNon le sembra po’ riduttivoche comtipi che, a volte, sono reciproci. E metterla sulla dicotomia bianchiper scardinare anche il razzismo A sinistra, neri?“Dal Anche perché molte persoinconsapevole. pongono Trentino al mondo”, Un’interessante combinazione no con polenta e caffè come nelle la scrittrice ne di origine straniera probabilInternet e i social media sono Nadeesha mente non si riconoscerebbero spesso amplificatori di odio l’iniziativa che dal 5 marzo gira di tecnologia e memoria storica loro campagne d’origine. EntriaUyangoda nella definizione di "nero"… (anche razziale). Ma possono A destra, È una questione di linguaggio. Che essere anche strumenti efficaci per le circoscrizioni di Trento con perchéla per leggere queste storie mo nelle baracche gioventù però dice anche la limitatezza del per offriredei a tuttiminatori la possibilità di in multietnica pensiero e del dibattito in corso in esprimersi? dell’Italia Italia. In ambito ad e proprio Certamente. E di fatto dei è quellocoloche l’installazione dianglosassone, un vero ci si collega col telefono, attraBelgio, negli avamposti di oggi esempio, hanno una varietà molsta avvenendo. In quest’ultimo / Emblema to più ampia di parole ed espresanno, in particolare, ho visto moldistributore di storie d’emigraverso un codice “QR” web. Un’oni nelle pampas argentine, nelle sioni per definire le persone apti italiani di colore che hanno creapartenenti a minoranze etniche, to reti, iniziative o semplicemenzione. anche Si tratta ditempo unsi conmanufatto semplice per la nostra terze classi navi in mezzo perché da più tosi i percorsi per ottenere la citte hanno avuto la possibilità di eNon certamente la perazione razza in termiSignifica non essere ancora pre- delle frontano con i temi della multiettadinanza. L’antirazzismo, a mio sprimersi più liberamente, proni biologici, ma quell’insieme di senti a tutti i livelli nella società, nicità multiculturalismo. Do- lettere, avviso, dovrebbe includere anche muovendo riferimenti culturali, pregiudizi, nell’informazioa forma die delcassetta delle modernità che permette di nella an-cultura, all’Atlantico. «Per maggiore due consapevoanni ho podiché, certo, la mia è un po’ un’ila battaglia per la riforma della leglezza su questi temi. Quanto questereotipi o comportamenti sone, nelle professioni o nei luoperbole. Qualcuno che ge sullanel cittadinanza. sto attivismo sia performativo lo ciali, preanche legati dare al colore della ghi di potere. Quando cidi siamo, che consente di sostiene conoscere indietro tempo. Al tardo pianto nostalgia. Ora penso che dovremmo definirci tutti "neri", Lei ha la cittadinanza italiana? vedremo sul lungo periodo. Mi papelle, che hanno effetti sulle nostre principalmente rappresentiaanche per sottolineare le discriNo, perché non voglio che mi sia re però che si stiano avviando pervite. In Germania hanno addiritmo gli oggetti del discorso, non occupazioni e speranze e al primo Novecento, due terre » scrive minazioni che subiamo o che o- dei "concessa". Io sono italiana, aninteressanti… turamolti tolto il termineOttocento razza dalla Coi soggetti. Eappartengo anche quando si acorsi stacolano i nostri sogni e aspirache se non ho nel sangue generaChe coinvolgono soprattutto i stituzione. E qualcuno vorrebbe parla di temi che ci riguardano, zioni; altri preferirebbero usare l’ezioni diperché italiani. Ma lacome cittadinan-si ringiovani? in Uruguay da farlo in Italia. ma Ma nonnon è can- solo: di rado abbiamo la possibilità trentini andati via in cerca dipure opEnrica, emigrata spressione "seconde generazioza non può essere solo una queSì, anche perché tanti ragazzi crecellando un termine che si afdi farlo da protagonisti. ni", anche se ormai siamo alle terstione di iusdel sanguinis. Per questo scono in una società davvero più fronta e tanto meno si risolve il Forse perché traccia la storia primo migranRivamediaticadel Garda. ze e talvolta alle quarte. Insomma, spero in una nuova legge che ci rimultietnica e multiculturale e il problema. mente siete ancora piuttosto occorre lavorare ancora molto sul conosca come cittadini italiani, confronto con persone di altre oQuello del razzismo? "invisibili"… telivelli, trentino negli Stati Uniti, siparte dellaNei prossimi mesi l’installalinguaggio. con tutti i diritti e i doveri che ciòcosì rigini diventa una cosa naturale. Sì. Che esiste a vari più o Gran narrazione sugli Avvenire 20/03/2021 Pagina : A19 Scrive che il suo libro è nato quancomporta, perché io, come tanti Dopodiché, però, occorre fare meno espliciti, nella società come stranieri in Italia si riduce al racdo ha smesso di «fuggire dalla razaltri, siamo adi tuttimigranti gli effetti. pressioneper perchéil le cose cambino nella politica, nelle istituzioni o conto degli sbarchi e dei si flussisposterà miincrociano lelovite ben zione territorio
A
za» Anche questa è un’espressione forte. Che cosa intende?
MULTIMEDIA
rea ne ci”
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nella burocrazia. E rende, ad esempio, particolarmente difficol-
Ma che cosa significa sentirsi l’unica nera nella stanza?
Quei trentini di fine ’800 costretti a vivere di carità TOMMASO GIAGNI
«S
ono partito alla ricerca di un futuro migliore» scrive Emilio, che andò in Germania nel 1969 per fare l’operaio. E Oreste Orlando, dalla Guyana francese del primo Novecento, si sfoga: «Se tutti gli uomini che possono lavorare trovassero in casa sua da occuparsi, e venissero giustamente retribuiti, non si vedrebbero di sì frequente famiglie languire fra la più squallida miseria, e costretti dalla fame ad emigrare». Sono solo alcuni dei racconti che compongono “Dal Trentino al mondo”, l’iniziativa che dal 5 marzo gira per le circoscrizioni di Trento con l’installazione di un vero e proprio distributore di storie d’emigrazione.
Si tratta di un manufatto a forma di cassetta delle lettere, che consente di conoscere preoccupazioni e speranze dei molti trentini andati via in cerca di opportunità. Estratti da diari e trascrizioni di testimonianze orali, frutto di un lavoro di raccolta e condivisione che ha visto nipoti intervistare nonni e volontari fare ricerca negli archivi. Il progetto è dell’associazione Trentini nel mondo Onlus, punto di riferimento dei circoli di emigrati trentini all’estero, e rientra nella collaborazione per la cura dei beni comuni tra cittadini e amministrazione del Comune di Trento. Un’interessante combinazione di tecnologia e memoria storica perché per leggere queste storie ci si collega col telefono, attraverso un codice “qr” presente sul manufatto, a un portale
gratori. Raramente si affrontano le dinamiche razziali a partire da
web. Un’operazione semplice per la nostra modernità che permette di andare indietro nel tempo. Al tardo Ottocento e al primo Novecento, ma non solo: perché come si rintraccia la storia del primo migrante trentino negli Stati Uniti, così si incrociano le vite di migranti ben più vicini al nostro presente. Sono infatti aneddoti e impressioni che riguardano flussi diversi ma sempre originati dal desiderio di un altrove migliore. Conosciamo giovani che lavorano in miniera in Colorado, famiglie che sulla costa brasiliana cenano con polenta e caffè come nelle loro campagne d’origine. Entriamo nelle baracche dei minatori in Belgio, negli avamposti dei coloni nelle pampas argentine, nelle terze classi delle navi in mezzo all’Atlantico. «Per due anni ho pianto di nostalgia. Ora penso che appartengo a due terre» scrive Enrica, emigrata in Uruguay da Riva del Garda. Nei prossimi mesi l’installazione si sposterà per il territorio provinciale, testimonianza itinerante di come l’emigrazione abbia segnato quello che
anche nei luoghi di potere.
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oggi è uno dei territori più benestanti del nostro Paese. È significativo che negli stessi giorni di marzo siano stati pubblicati i nuovi dati Eurostat sul Pil pro capite (riferiti al 2019) che posizionano la Provincia autonoma di Trento al terzo posto in Italia e ben sopra la media europea. Perché risulta difficile individuare differenze sostanziali tra i migranti del nostro tempo e questi uomini e donne trentini, spinti, verso luoghi remoti e sconosciuti, dal desiderio di stare meglio. Difficile non sentire l’attualità di disperati viaggi per mare, dove si stava stipati in spazi angusti, costretti dal rischio di naufragio a buttare in acqua i propri averi. «La fu quella un’agonia che durò due giorni e una notte e quando il 21 di detto mese scendemmo a terra eravamo più morti che vivi» si legge nelle parole di un uomo emigrato in Messico a fine Ottocento: «Passammo a Tampico diciotto giorni […] e i più bisognosi, arditi, non si vergognavano di batter alle porte chiedendo carità, che non fu mai negata a nessuno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
provinciale, testimonianza itinerante di come l’emigrazione abbia segnato quello che oggi è uno dei territori più benestanti del nostro Paese. È significativo che negli stessi giorni di marzo siano stati pubblicati i nuovi dati Eurostat sul Pil pro capite (riferiti al 2019) che posizionano la Provincia autonoma di Trento al terzo posto in Italia e ben sopra la media europea. Perché risulta difficile individuare differenze sostanziali tra i migranti del nostro tempo e questi uomini e donne trentini, spinti, verso luoghi remoti e sconosciuti, dal desiderio di stare meglio. Difficile non sentire l’attualità di disperati viaggi per mare, dove si stava stipati in spazi angusti, costretti dal rischio di naufragio a buttare in acqua i propri averi. «La fu quella un’agonia che durò due giorni e una notte e quando il 21 di detto mese scendemmo a terra eravamo più morti che vivi» si legge nelle parole di un uomo emigrato in Messico a fine Ottocento: «Passammo a Tampico diciotto giorni […] e i più bisognosi, arditi, non si vergognavano di batter alle porte chiedendo carità, che non fu mai negata a nessuno». Tommaso Giagni
gente e fatti
Perché Puerto Tirol ha questo nome? Héctor Rodolfo Encinas, di origini trentine, è nato a Puerto Tirol (Chaco – Argentina), è professore di folklore, ricercatore, direttore Puerto Tirol regionale dell’IDAF (l’istituto di arte popolare) con competenza sui territori del Chaco, Corrientes, Formosa, Misiones, Santa Fe, Santiago del Estero e Salta, ed autore di diversi libri, fra i quali «Tirol, origen, sus primeros años, anécdotas» (Tirolo, origine, i suoi primi anni, aneddoti), del quale è stata realizzata anche una versione a fumetti, con i disegni di Alfredo Morel, destinata in particolare alle scuole. Encinas sta completando una nuova edizione del libro, che ripercorre la storia di Puerto Tirol. Nostra intervista alle pagine 22 e 23
Foto: Darìo Fernando Farias
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gente e fatti
Perché Puerto Tiro
C
Mora, morita mia...
Nel libro e nel fumetto si racconta la storia dell'albero di gelso (che ora non esiste più) piantato da Carlotta Pasquini Rosanelli e che era diventato grandissimo (come si può vedere nella foto d'epoca in bianco e nero). Carlotta aveva scritto una poesia dedicata al gelso, nella quale afferma che tutti lo apprezzeranno per la sua preziosa ombra.
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hi ha una bandiera della sua patria? Secondo quanto ricostruito da Hector Rodolfo Encinas, fu questa la domanda che nell’agosto del 1888 il generale Antonio Donovan, Governatore del Chaco, fece ai coloni riuniti nel lotto 230. I primi arrivi c’erano stati dieci anni prima e questa zona lungo le rive del Rio Negro, dove si erano insediati gli immigrati provenienti dal Nord Italia non aveva ancora un nome specifico: la si chiamava colonia Resistencia. Il lotto 230 era stato assegnato a Pietro Pasquini, originario di Levico, dove era nato nel 1847. Fu lui, in uno spagnolo stentato, a rispondere al Governatore di avere una bandiera del suo luogo di provenienza, il Tirolo. Andò a prenderla in casa e la mostrò al Governatore, che sentenziò che da allora in poi il posto si sarebbe chiamato Tirol, ponendo così fine a tutte le dispute fra i coloni che non avevano fatto una proposta unica. A quel tempo la colonia, era abitata dalle famiglie Azzeti, Bangher, Bastiani, Beligoy, Bonfanti, Bulfon, Castelan, Dalrì, Cozzarolo, Dalsegio, Debortoli, Defanti, Dellamea, Delvai, Frachetti, Martina, Passamani, Rosso, Simoni, Zurlo… L’episodio è raccontato nel libro «Tirol, origen, sus primeros años, anécdotas» (Tirolo, origine, i suoi primi anni, aneddoti) scritto da Hector Rodolfo Encinas. Quando è stato pubblicato il libro?
La pubblicazione risale al dicembre 1997. Quanto tempo ha impiegato per scrivere il libro? Per scrivere il libro ho impiegato dodici anni, che sono serviti per fare tutte le ricerche necessarie per raccogliere la storia e gli aneddoti. Quali sono state le sue fonti storiche di informazione? Sono state più d’una. Ad esempio l’archivio storico della cattedrale di Resistencia, dove sono custoditi documenti relativi alle
gente e fatti
l ha questo nome? nascite, ai matrimoni, alle morti, dei coloni fin dal loro arrivo nel 1879. Risulta così che il giorno in cui si decise quale nome dare alla colonia, coincide con quello di un altro battesimo: quello della figlia minore di Pedro Pasquini: era lunedì 6 agosto 1888. Ma importanti sono state anche le fonti orali, vale a dire le testimonianze dirette raccolte fra i miei parenti. Perché, pochi anni dopo l’uscita del libro, per iniziativa del Ministero dell’educazione e della cultura della provincia del Chaco, è stato pubblicato un fumetto tratto dal libro stesso? L’idea era di realizzare una pubblicazione destinata al mondo della scuola. Per facilitare la diffusione della conoscenza della storia di Puerto Tirol fra le giovani generazioni, si è pensato di illustrare i contenuti del libro, perché per gli scolari è sicuramente più facile prestare attenzione a dei disegni piuttosto che a delle pagine fitte di testo. E il progetto ha avuto una grande eco. Si è rivelato un ottimo materiale pedagogico per tutte le scuole primarie e secondarie della città, uno strumento utile per conoscere non solo l’origine del nome ma anche l’evoluzione della vita sociale ed economica della città. I disegni sono opera di Alfredo Morel, un mio cugino purtroppo già scomparso, che ha preso ispirazione proprio dal contenuto del libro e mi ha rega-
lato tutto il suo lavoro, fatto in circa quattro mesi. Quale diffusione hanno avuto libro e fumetto? Sia l’uno che l’altro sono stati accolti molto bene e sono diventati molto popolari, perché mai prima era stata spiegata l’origine del nome. Si possono trovare in tutte le biblioteche di Puerto Tirol e di altre città del Chaco. È soddisfatto del risultato ottenuto? Sono sodisfatto ma sto lavorando ad una edizione nella quale tratto in maniera più ampia l’evoluzione sociale ed economica della città, alla quale hanno dato un importante contributo i coloni trentini ed i loro discendenti. Anche lei ha radici trentine? Sì, mia nonna Carlotta Pasquini era nata in Trentino ed arrivò nel Chaco nel 1879 con suo padre, quel Pietro Pasquini, al quale fu assegnato il lotto 230, teatro dell’episodio raccontato prima. La moglie di Pietro, Maria Rosanelli era di Tenna. Arrivarono con due figli, Pietro e Carlotta. Gli altri figli nacquero nella colonia. Colonia che adesso si chiama Puerto Tirol: la parola Puerto fu introdotta verso il 1913, quando entro in attività la fabbrica di lavorazione del legno, che sfruttava la navigabilità del Rio Negro per trasportare i suoi prodotti verso il fiume Paranà. Maurizio Tomasi
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Tutte le foto sono di Darìo Fernando Farias
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circoli
Lutto a Myrtleford per la scomparsa di Mario ed Elsa Marito e moglie, si sono spenti serenamente a pochi giorni di distanza – Mario l’8 marzo ed Elsa il 20 marzo – lui a cento anni, lei a 97
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Dopo una vita trascorsa a Myrtleford, nella incantevole Valle dell’Ovens, sulle Alpi dello Stato del Victoria (Australia), e dopo 70 anni come marito e moglie, Mario e Elsa si sono spenti serenamente a pochi giorni di distanza – Mario l’8 marzo ed Elsa il 20 marzo – lui a cento anni suonati, lei a 97! Mario era nato a Strigno (Valsugana) nel 1921, Elsa Michelini a Rovereto nel 1924. Erano emigrati in Australia ancora giovani, e si sono conosciuti a Myrtleford, nei campi di coltivazione del tabacco. Dalla loro unione sono nati tre figli: Ivo, Iole e Silvano. Questo ultimo da anni ricopre l'incarico di Consultore della Provincia Autonona di Trento e di Coordinatore dei Circoli Trentini in Australia. Il funerale di Mario è stato celebrato da Padre Bertagnolli, con grande partecipazione di parenti e amici, degli abitanti del paese e della Valle, soci del Circolo trentino e del Club Italiano «Savoy», trentini e italiani che vivono a Myrtleford e dintorni. Per fortuna, da mesi lo Stato del Victoria è libero dal Covid-19, il che ha permesso la partecipazione in modo quasi normale. Sui lati esterni della bara di Mario, è stata stampata la riproduzione di una foto con un panorama di Strigno. Per Elsa la famiglia ha preferito fare un funerale privato, con la partecipazione dei soli parenti stretti.. Mario e Elsa si stabilirono in una azienda agricola per la coltivazione del tabacco – il prodotto tipico della zona a suo tempo. Dopo po-
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chi anni dal suo arrivo in Australia, con risparmi e sacrifci, Mario riuscì ad acquistare un podere di sua proprietà. Oltre che alla coltivazione del tabacco, Mario si dedicava anche all’allevamento di bestiame da carne. Attorno alla casa dei Rinaldi c’era un grande orto con frutta e verdure. Mario era orgoglioso dei suoi prodotti di qualità - fra i quali un ottimo vino - che condivideva generosamente con gli amici. Con il successo dell’azienda, Mario e Elsa hanno potuto fare vari viaggi in Italia e allo stesso
tempo ospitare amici e conoscenti che venivano a Myrtleford in visita dall’Italia. I Rinaldi sono sempre stati coinvolti nelle attività del Circolo Trentino di Myrtleford. E quando
Mario Rinaldi ed Elsa Michelini hanno lasciato un forte esempio di vita familiare tradizionale italiana e di presenza e servizio alla comunità
fu fondato il Gruppo Folk Trentino, Mario ed Elsa e la figlia Iole formarono una orchestrina con fisarmonica e mandolino, molto apprezzati e richiesti per varie cerimonie ed incontri culturali. Quando, a causa dell'anzianità, non poterono più rallegrare le feste, Mario ed Elsa intrattenevano parenti e amici a casa loro con la musica tradizionale del Trentino! Al funerale di Mario, i nipoti e le nipoti hanno letto le letture bibliche e le preghiere dei fedeli sia in inglese che in ottimo italiano, facendo onore ai loro nonni e alla cultura italiana. Mario ed Elsa Rinaldi hanno lasciato un forte esempio di vita familiare tradizionale italiana e di presenza e servizio alla comunità, sia australiana che italiana. Ottimamente integrati nella comunità di adozione, non hanno mai dimenticato le tradizioni e i valori della terra d’origine – il Trentino. Anche da queste pagine si rinnovano condoglianze e messaggi di conforto, già inviati a suo tempo alla famiglia anche dalla Trentini nel mondo, dalla Provincia Autonoma di Trento e dai Circoli Trentini in Australia.
circoli
V
ivace, nei limiti imposti dal periodo di emergenza sanitaria, la vita dei Circoli trentini nel mondo, che cercano e trovano il modo di andare avanti e non fermare l'attività e le proposte. Il Ponto de Cultura Vale dos Vinhedos di Bento Gonçalves e il Circolo trentino di Caxias do Sul è stato selezionato tra i punti culturali che possono far parte della «Rede RS Pontos de Cultura», la Rete dei Punti Cultura dello stato del Rio Grande do Sul (Brasile). Si tratta di un progetto che vuole mettere “in rete” i gruppi culturali della società civile, già esistenti e riconosciuti. I Punti di Cultura coinvolgono le comunità in attività di arte, cultura ed educazione, stimolando la creatività e favorendo l'esercizio della cittadinanza riconoscendo l'importanza della cultura prodotta in ogni località. Funzionano come strumenti di impulso e articolazione di azioni e progetti già esistenti nelle comunità dello stato di Rio Grande do Sul. Il 13 marzo, in diretta web, all'interno di «Teia RS 2021 – tessendo la Rete dei Punti di Cultura», il Ponto de Cultura Vale dos Vinhedos di Bento Gonçalves, ha proposto un incontro sul gioco della mora Il 27 marzo è stata invece il Circolo dio Caxias do Sul a presentare la sua attività.
Assemblee e altri appuntamenti A Montevideo (Uruguay) c’è
Notizie dai Circoli trentini sempre attivi e propositivi nonostante la pandemia
stata l'assemblea dei circolo, dedicata al bilancio 2020 e alle elezioni, con il rinnovo del direttivo. Novità al vertice anche del Circolo trentino di Montreal (Canada) con Ugo Finotti nuovo presidente, Gloria Odorizzi Pozza vicepresidente e la conferma di Susan Angeli come segretaria. Dal nuovo direttivo arriva il grazie a Franca Calliari per quanto fatto in tanti anni di grande servizio come presidente. È tornato ad incontrarsi in presenza il Circolo Trentino di La Plata (Argentina) che ha invitato i trentini di Buenos Aires ad una giornata di festa con il torneo di bocce grande protagonista. In programma anche un pranzo con l'immancabile polenta e molte canzoni tradizionali. A Bento Gonçalves (Rio Grande do Sul – Brasile) si sta lavorando per organizzare la settima edizione della «Settimana del-
la Cultura e dell'Arte Italiana». Tradizionalmente promossa dal Circolo Trentino, vede coinvolte tutte le altre associazioni italiane. Si terrà dal 17 al 23 maggio: l'obiettivo di questa fase di incontri è trovare idee e spunti per un'edizione diversa in tempi di pandemia.
Grande interesse per i corsi di lingua Al via tra febbraio e marzo i tanti corsi di lingua proposti dai Circoli Trentini nel Mondo. Si tratta di attività previste per lo più online, in attesa che le disposizioni e i protocolli anti-covid permettano di tornare in aula. In Argentina il Circolo di Resistencia, dopo aver avviato a febbraio un corso di Conversazione in italiano, un corso di inglese base ed un corso intensivo di
italiano (che si è concluso in tre settimane), ha incrementato la sua proposta facendo partire l'8 marzo il corso annuale di italiano dedicato ai principianti ed articolato con lezioni previste dal martedì al venerdì. In partenza anche il corso organizzato in collaborazione con l'Associazione civile Centro Orientatore di Studi Linguistici Internazionali (COELI) di Rosario: è previsto un corso di italiano per studenti interessati alla certificazione B1 all'Università Roma Tre d'Italia (Certificazione IT). Dal 15 marzo è attivo con un corso di italiano anche il Circolo di Malabrigo, mentre il corso di lingue e cultura italiana del Circolo La Palta prenderà il via il primo di aprile. Il Circolo di Puerto Tirol ad aprile proporrà due corsi di italiano, per bambini e adulti, e due di tedesco: sempre differenziando il corso pensato per i più piccoli da quello per gli adulti. In Brasile il Circolo di Nova Trento ha avviato lo scorso 23 febbraio un corso di italiano intensivo, con due classi di livelli differenti: l'avanzato e il corso per principianti. Entrambi della durata di 3 mesi. Corsi di italiano attivi da marzo, con livello principianti ed intermedio, anche a Caxias do Sul (Brasile). A Montevideo in Uruguay, dopo le lezioni di ripasso proposte nel mese di febbraio, a marzo hanno preso il via i corsi abituali. Variegata come sempre la proposta, con 4 corsi principianti ed uno intermedio.
Dall'Australia Il 13 marzo ci siamo riuniti per combattere la solitudine del Covid. Fortunatamente in Australia non ci sono contagi ma ci sono lo stesso delle limitazioni. Un caro saluto e speriamo di tornare presto alla normalità . Circolo Trentino Queanbeyan/ Canberra (Australia)
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Elaborazione Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio su dati Istat
dal Trentino
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dal Trentino
L’emergenza sanitaria frena l'export dal Trentino
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ell’anno della pandemia le esportazioni trentine, che ammontano a un valore pari a 3,45 miliardi di euro, registrano un calo del 13,7%, interrompendo così il percorso di crescita dell’export locale iniziato nel 2010. Nello stesso periodo il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 2,17 miliardi di euro con una diminuzione del 15,0% rispetto all’anno precedente. Per il 2020 il saldo della bilancia commerciale si è assestato così sul valore di +1,28 miliardi di euro, in calo rispetto ai +1,44 miliardi di euro del 2019. La dinamica mostrata nel 2020 dalle esportazioni trentine appare peggiore rispetto a quella rilevata a livello complessivo nazionale, che ha registrato una flessione pari al 9,7%, e a quella dell’area del Nord Est, dove il calo è stato dell’8,2%. I dati diffusi dall’Istat fotografano un generalizzato rallentamento dell’export che, per la provincia di Trento, risulta dovuto alla significativa diminuzione delle vendite all’estero di mezzi di trasporto (-174 milioni di euro di prodotti esportati) e di macchinari (-152 milioni). Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (94% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (19,2%), seguono i “macchinari ed apparecchi” (19,0%), i “mezzi di trasporto” (12,1%), le “sostanze e i prodotti chimici” (8,7%) e il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (7,2%). Complessivamente questi cinque settori rappresentano i due ter-
Secondo i dati Istat del 2020 elaborati dall’ufficio studi e ricerche della Camera di commercio, nell’anno della pandemia si è registrato un calo del 13,7%. La quota maggiore delle esportazioni trentine, che in totale ammontano a un valore pari a 3,45 miliardi di Euro, riguarda il settore manifatturiero (94%)
zi delle esportazioni provinciali. Per quanto riguarda l’import, al primo posto si collocano i “mezzi di trasporto” con il 16,6%, seguiti da “legno, prodotti in legno, carta e stampa” con il 13,3%, i “prodotti alimentari e bevande” con il 12,1% e le “sostan-
ze e prodotti chimici” con il 10,7%. Per quanto riguarda le aree di interscambio, nel 2020 l’Unione europea (27 Paesi) ha assorbito il 57% delle esportazioni; dalla medesima zona è derivato il 78,3% delle importazioni. L’Unione europea rappresenta quindi la principale direttrice per l’interscambio di merci con l’estero. Si registra però una diminuzione rispetto al 2019 sia nelle esportazioni (-336 milioni) sia nelle importazioni (-282 milioni). Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania che rappresenta per il territorio provinciale il mercato verso cui si sono dirette merci per un valore che raggiunge i 593 milioni di euro, pari al 17,2% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A distanza seguono gli Stati Uniti con circa 409 milioni di euro (pari all’11,9% delle esportazioni complessive), la Francia con 321 milioni di euro (pari al 9,3%) e il Regno Unito con 273 milioni di euro (pari al 7,9%). “Come era prevedibile – sottolinea Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – neanche l’export viene risparmiato dal calo della domanda a livello globale e dalle restrizioni alla libera circolazione di merci e persone. L’auspicio è che con l’avanzamento della campagna vaccinale si possa tornare a una situazione di sicurezza che consenta alle nostre imprese di riprendere al più presto la loro attività in modo efficace e di tornare competitive sul mercato nazionale e internazionale”. (Ufficio Stampa CCIAA Trento)
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I contributi pubblici ricevuti nel 2020 dalla Trentini nel mondo
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In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 124/2017 (ai commi da 125 a 129) concernente l'obbligo di pubblicazione dei contributi pubblici ricevuti dalle associazioni, nella tabella qui sotto sono riportati quelli riferiti al 2020. Presso la sede della Trentini nel mondo sono disponibili gli elenchi completi di quelli ricevuti a partire dal 2018
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STORIE DI EMIGRAZIONE DAL 1870
"Era inizio gennaio quando mi sono trasferita a Sevilla. Una delle prime cose che ha attirato la mia attenzione è stata una dozzina di arance disperse sul marciapiede. Il mio pensiero è andato allo sventurato al quale si era rotto il sacchetto. Il giorno dopo, alla luce del sole, mi sono invece accorta..."
"Nel 1880, arrivati all’avamposto militare di Reconquista (Oggi provincia di Santa Fe), restammo per qualche tempo all’interno del forte, finchè non ci assegnarono il nostro lotto di terra in una colonia distante circa 5km, oltre un fiume. La colonia era territorio di espansione verso nord, nella terra degli indios..." Cosa successe a Giuseppe di Levico tra Indios e militari?
Come continua la storia di Diana?
"... Siamo arrivati alla stazione di Ulma dove sono venuti a prenderci con delle corriere. Ci hanno portato in un quartiere recintato, con casoni fatiscenti. Ognuno avrebbe avuto un posto letto al costo di 8 Marchi, ma di giorno dovevamo lasciare tutto libero...."
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