MENSILE DELL'ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO DEL MESE DI AGOSTO 2022

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Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB TrentoTaxe Percue Il Circolo trentino di Venda Nova do Imigrante (Espirito Santo - Brasile) ha partecipato alla «Sfilata delle famiglie» durante la 44a«Sagra della polenta» 8/2022 anno 65° MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ADERENTE ALLA F.U.S.I.E

DI

dell’Associazione Trentini nel Mondo

Argentina - 48 circoli - 1 delegazione Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Corrientes, Corzuela, Formosa, General Roca, General San Martín, La Plata, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Viedma, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, WollongongTasmania, Townsville

Belgio - 4 circoliCentre & Borinage, Charleroi, La Louviére, Liegi

Bolivia - 1 circolo La Paz

Bosnia - 4 circoli

Banja Luka, Sarajevo, Stivor, Tuzla

Canada - 5 circoli

Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Brasile - 60 circoli

Cile - 3 circoli

Copiapò, La Serena, Santiago

Colombia - 1 circolo Bogotá

Danimarca - 1 circolo Copenhagen

Ex emigrati - 4 circoli

Australia, Società Americana di Storo, Stivor (BIH), Svizzera

Francia - 2 circoli Grenoble, Lorena

Germania - 3 circoli - 3 delegazioni Colonia, Dortmund, Stoccarda – Berlino, Monaco, Norimberga

Gran Bretagna - 2 circoli Londra, Trentini UK-Irlanda

Italia - 12 circoli

Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Trieste

Lussemburgo - 1 circolo Lussemburgo

Ascurra, Balneário Camboriú, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Guabiruba, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Trento, Ouro Fino, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Imigrante, Vitoria, Xanxerè

Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti)

Messico - 13 circoli

Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa

Paraguay - 11 circoli

Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Ciudad del Este, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù

Peru - 1 circolo Lima

Portogallo - 1 circolo Lisbona

Romania - 1 circolo Romania

Serbia - 1 circolo Indija

Stati Uniti - 21 circoli

Alliance, Chicago, Cleveland, Denver& Colorado, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Seattle, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Seattle, Southern California, Washington, Wyoming

Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town

Svizzera - 6 circoli - 1 delegazione Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen

Uruguay - 5 circoli

Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera - Sant'Ana do Livramento (UY- BR)

Venezuela - 1 circolo Caracas

CIRCOLI, DELEGAZIONI
FEDERAZIONI/COORDINAMENTI
E
CIRCOLI
02 8 - 2022
Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Cile, Europa, Messico, Paraguay, Stati Uniti e Uruguay

IN QUESTO NUMERO

Pagine 2-6 AGENDA

Pagina 7 ATTUALITÀ

Pagine 8-10 GENTE E FATTI

Pagina 11 60 ANNI D'EUROPA

Pagina 12 FROM HOME TO HOME

Pagine 13-17 DOSSIER

«M'INCONTRO A MONACO» LA NUOVA EMIGRAZIONE TRENTINA IN AUSTRIA, GERMANIA E SVIZZERA

Pagine 18-24 CIRCOLI

Pagine 25-28 DAL TRENTINO

ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO

Presidente Direttore Armando Maistri Francesco Bocchetti

TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazione Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it

Direttore responsabile Maurizio Tomasi

Comitato editoriale

M. Anderle, G. Bacca, C. Barbacovi, B. Cesconi, A. Chemotti, A. Degaudenz, S. Giordani, H. La Nave, A. Leonardi, B. Fronza, E. Lenzi, A. Maistri, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, M. Setti, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches

Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini G. Degasperi - F. Bocchetti - I. Turco M. Grazzi - G. Todeschini - A. Liber

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958

STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)

Per ricevere il giornale: Dal 2020 il giornale dell’Associazione ha cambiato il rapporto con i propri lettori: non più solo abbonati ma soci della Trentini nel mondo. A pagina 29 il modulo per la richiesta di adesione in qualità di socio.

N. 8 - 2022 - Stampato il 18 NOVEMBRE 2022

Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.

Conseguenze disastrose se non si inverte la rotta

Da pochi giorni gli abitanti della terra sono otto mi liardi. Questo dato da una parte ci conforta e ci fa felici: il mondo cresce. Quando in una fa miglia nasce un nuovo bambino in Trentino è usuale dire, almeno lo era nel recente passato: «no la vol nar mal», cioè non vuole pro prio andare male, quindi va bene, molto bene.

Per altro verso il dato pone interrogativi non semplici. Solo cinquant’anni fa il mondo ospi tava meno della metà persone della quantità attuale. Già da diversi anni gli studiosi di demo grafia prevedono che dopo il su peramento degli otto miliardi ci sarà una generale inversione di tendenza: una stabilizzazione e quindi un progressivo lento calo.

Il problema vero è che gli abi tanti della terra, (gli uomini, non gli animali o le piante), con la loro azione non hanno saputo conser vare l’ambiente, anzi spesso lo hanno fortemente violentato.

Tutti sappiamo e diciamo che si deve invertire la rotta, altrimen ti le trasformazioni conseguenti saranno disastrose, a partire dall’aumento della temperatura terrestre, con conseguenze non del tutto prevedibili.

Degli otto miliardi di abitanti circa la metà vive con meno di 5,5 dollari al giorno, 1,3 miliardi con 1 dollari al giorno. È auspicabile che questa grande massa di per sone migliori le proprie condizio ni, credo che tutti noi lo voglia mo. Questo però potrà portare ulteriore inquinamento, ulteriori danni, se non si cambiano model lo di sviluppo e conseguenti com portamenti.

L’Associazione Trentini nel Mondo, con EZA e UNAIE (realtà che riunisce in Italia le associa zioni come la nostra), ha recen temente organizzato un conve

Gli effetti causati dal cambiamento climatico impongono l'assunzione di comportamenti che tutelino meglio l'ambiente: la «transizione verde» richiede un coinvolgimento globale, perché riguarda tutti, dal più ricco al più povero, dal più grande al più piccolo

gno proprio sulle tematiche del «Green Deal». Crediamo che sia importante cercare di capire - e se possibile interpretare - le ini ziative strategiche che l’Europa avvia sulla strada della transi zione verde. La sostenibilità delle azioni necessarie crediamo non sia ancora metabolizzata dalla maggior parte delle persone; per questo ben vengano le iniziative che portano all’analisi e alla di scussione su queste tematiche, che spesso sono controverse e soprattutto hanno bisogno di og gettività e rigore scientifico. Bisogna dire che l’esperienza del convegno svoltosi a Levico

- in Trentino - ha segnato inter venti di livello alto.

Di questo la nostra Associazio ne può essere fiera, ma soprat tutto dovrà cercare di suggerire a tutti gli associati l’opportunità e la necessità di allargare il più possibile la riflessione su questi temi che riguardano tutti; cioè non limitarsi alla realtà europea ma guardare ad una dimensione globale.

Sottolineo questo perché gli effetti del clima, che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi, riguardano tutti, ovunque siano.

Quindi tutti dobbiamo abituar ci a nuovi comportamenti. Da una parte è certamente auspicabile lo sviluppo di circa la metà de gli abitanti del mondo, dall’altra esso non potrà essere così impat tante come lo è stato nel passato.

Il cambiamento, la transizione, riguarda tutti: dal più ricco al più povero, dal più grande al più pic colo.

Si parva licet componere ma gnis, cioè se è possibile parago nare le cose grandi con quelle pic cole. La locuzione - spesso usata a sproposito - è del grande poeta Virgilio, che duemila anni fa, nel IV libro delle Georgiche mette in relazione le operose api con i ciclopi (leggendari giganti della mitologia greca).

Quando al mattino, o in qualsi asi altro momento della vita, as saggiamo il miele sappiamo subi to che non c’è proprio paragone.

Armando Maistri

1 8 - 2022 editoriale

La «nuova emigrazione» trentina

«M

’incontro a Mo naco» era il ti tolo scelto per l’incontro che si è svolto dal 7 al 9 ottobre nella città tedesca, promosso dalla Trentini nel mon do, al quale sono stati invitati i trentini di nuova emigrazione che vivono e lavorano in Austria (tre partecipanti), Svizzera (tre partecipanti) e Germania (nove partecipanti). I molteplici obiet tivi dell’iniziativa si possono ri assumere in quattro punti princi pali: informare su diritti e doveri degli italiani all’estero; ascoltare esperienze, richieste, riflessioni di coloro che vivono all’estero;

incontrare e conoscere i trentini emigrati, nonché far conoscere l’Associazione; creare rete tra i trentini all’estero e tra i trentini e l’Associazione.

Riassumendo i contenuti emer si durante l’incontro, ciò che più gratifica del vivere all’estero ri sulta essere l’alta professionalità in ambito lavorativo e il riconosci mento sia sociale che economico del proprio lavoro. Altri punti a favore sono il supporto ricevuto dalle istituzioni e l’organizzazio ne precisa, onesta e sicura della società. I trentini apprezzano gli spazi verdi delle città vissuti come luoghi comuni di incontro.

Di contro vi sono le differenze culturali, che limitano soprattutto le relazioni interpersonali sia sul lavoro che nei contesti meno for mali, percependo anche un sotto fondo di razzismo e freddezza. Vi è troppa formalità. Anche la lingua in alcuni luoghi è un limite alla re lazione, non sempre le persone del luogo sono disponibili a rinunciare a parlare il loro dialetto.

I lavori sono iniziati il sabato mattina con l’intervento di Giulia Todeschini, della Trentini nel mondo, che ha presentato brevemente l’Associazione (come e perché è nata, con che scopo, quali sono le principali attività)

e il suo obiettivo principale, vale a dire creare rete tra i trentini di tutto il mondo. A seguire Rosan na Barchiesi, vice direttrice della Trentini nel mondo, ha parlato di quanti sono i trentini all’estero e dell’emigrazione degli ultimi anni, sottolineando come la pandemia abbia intaccato i flussi in tutte le direzioni.

Ha preso poi la parola Edith Pichler, sociologa dell’Universi tà di Potsdam, e Consultrice per l’estero della Provincia Autono ma di Trento, che ha illustrato alcune statistiche in merito alle differenze di genere tra le perso ne che emigrano.

Dopo il suo intervento ha par lato Norma Mattarei, della Ca ritas di Monaco ( originaria della Val di Sole) che ha approfondito il tema degli standard culturali a confronto.

All’inizio del suo intervento Antonella Giordani, dell’Uf ficio emigrazione della Pro vincia, ha proposto la visione di un breve pezzo dello spettacolo teatrale «Invisibili generazio ni». Ha poi sottolineato come la Provincia di Trento si preoccupi dei trentini all’estero e voglia ascoltarli per capire quali sono le loro esigenze e preoccupazio ni. Ha presentato inoltre il sito Mondo Trentino con le interviste raccolte e la piattaforma Mondo Trentino Village, che si prefigge di essere un mezzo potente di scambio di relazioni, ma anche di pratiche utili e informazioni.

2 8 - 2022 agenda

trentina in Austria, Svizzera e Germania

Al termine dell’intervento di Antonella Giordani, la vicediret trice della Trentini nel mondo, Ro sanna Barchiesi, ha approfondito l’importanza di iscriversi all’AIRE. Un approfondimento specifico è stato dedicato all’assistenza sa nitaria, all’utilizzo dell’automobile con targa estera, al conto corrente estero, alla doppia cittadinanza e alle pensioni. Breve spazio è sta to dato anche alla presentazione delle principali istituzioni italiane all’estero (consolati, ambasciate, Comites e CGIE).

Nella parte finale della matti nata è stata riservata alla pre sentazione di alcuni aspetti fi scali da parte di Vittorio Tison, commercialista ed esperto di fiscalità internazionale. Il focus è stato posto sul concetto di resi denza fiscale e domicilio. È stata approfondita la normativa rela tiva al rimpatrio. Ampio spazio è stato lasciato alle domande e ai dubbi dei partecipanti, che han

L'incontro, organizzato dalla Trentini nel mondo si è svolto a Monaco di Baviera dal 7 al 9 ottobre ed ha affrontato numerosi temi di interesse per i partecipanti

no sollevato questioni pratiche e personali che sono state portate all’attenzione di tutti.

I lavori del sabato pomeriggio puntavano a dare voce ai parte cipanti, in un’ottica di ascolto e discussione di desideri e proble matiche. Per questo sono stati divisi in quattro gruppi di la voro, ognuno dei quali a turno è stato chiamato a rispondere ad altrettante quattro domande: 1) Cosa avresti voluto sapere prima di partire?; 2) Ti senti attivo nella tua comunità attuale? Cosa fai?; 3) In che modo si possono creare legami tra trentini/italiani all’e stero?; 4) Cosa potrebbe fare l’I talia per gli italiani all’estero?

Per la Trentini nel mondo, ha

partecipato all'incontro anche Frederic Spagnoli, coordinatore della nuova emigrazione per l'As sociazione.

La domenica mattina è stata dedicata alla visita guidata della città di Monaco.

pagine 13-17, il «dossier» con le impressioni di alcuni partecipanti 3 8 - 2022 agenda
Alle

Olhão (Portogallo)

«I lavoratori non protetti sono persone vulnerabili: il ruolo delle organizzazioni dei lavoratori e della società nell'umanizzazione del lavoro in agricoltura» era il titolo della conferenza che si è tenuta ad Olhão (Portogallo) dal 10 al 13 febbraio 2022.

La strutturazione del convegno prevedeva una serie di interventi di esperti e un lavoro di gruppo nel giorno finale. Il momento in cui noi partecipanti giovani siamo stati più attivi è stato senza alcun dubbio il lavoro di gruppo.

Per i giovani la coordinatrice dei lavori è stata Mariana Lemos Mar tins che è riuscita molto bene a gestire le attività e a farci trovare dei punti chiave sui quali parlare.

Bergamo (Italia)

Il Centro Congressi Bergamo nei giorni 1 e 2 marzo ha ospitato il convegno «NextGene rationEU: i giovani lavoratori e la formazione nel futuro sempre più digitale». Secondo Alessandro Ober e Thomas Capone, tra le

relazioni presentate merita un cenno parti colare quella tenuta da Alessandro Mini, pro fessore e vice rettore dell’Universitat Abat Oliba CEU di Barcellona (Spagna) intitolata «Formazione dei giovani lavoratori e trasfor

Lubjiana (Slovenia)

In occasione del trentesimo convegno KGZE «After overco ming the global corona pande mic, how can we build a sustai nable society in a “new balance”? Can increased dialogue between trade unions and civil society ac tors help» che si è svolto a Lubia na (Slovenia) dal 30 giugno al 2 luglio 2022, Thomas Capone (pri

mo a destra nella foto) ha tenuto una relazione su come creare con successo reti tra organizzazioni giovanili.

Nel suo intervento Capone ha parlato in particolare del rapporto tra EZA e UNAIE e di come questo sia cambiato nel corso del tempo ed ha riferito anche dell'attività del gruppo giovani di EZA.

mazione digitale della comunità. Quali sfide per il Dialogo Sociale». Altro intervento coin volgente è stato quello di Francesco Seghezzi di Adapt sul tema «Le nuove generazioni in un mondo del lavoro sempre più digitale».

Berlino (Germania)

Il meeting di preparazione della conferenza della «Piattaforma Gio vani di EZA» (vedi articolo sulla pagina a fianco) ha portato Thomas Capone e Francesco Ober a Berlino dal 13 al 17 maggio.

Le giornate, alle quale ha partecipato un numero ristretto di dele gati EZA, sono state dedicate ad individuare contenuti e spunti su un tema di grande interesse ed attualità: responsabilizzare e coinvolgere i giovani che stanno entrando nel mondo e nel mercato del lavoro in Europa. Durante il meeting c'è stata anche l'opportunità di visitare il Bundestag, la sede del parlamento tedesco, uno degli edifici storici più significativi di Berlino.

4 8 - 2022 agenda

La Nellbreuninghaus di Herzogenrath vicino a Colonia, in Germania, dal 27 al 30 ottobre ha ospitato l'incontro di co-progettazione attiva del programma di azione per le iniziative dei giovani delle associazioni aderenti ad EZA

«Un'esperienza unica e spettacolare, una bellissima avventura europea»

Thomas Capone e Francesco Ober (nel la foto a fianco) hanno partecipato in rappresentanza di UNAIE-Trentini nel mondo e in qualità di organizzatori dell'even to organizzato da EZA YOUTH PLATFORM, che quest’anno aveva lo slogan «Close your eyes and get through - or can we find a better way?»

«Per noi è stata una esperienza unica e spettacolare. Abbiamo ritrovato molti nostri amici e ci siamo sperimentati in nuove attivi tà! Abbiamo avuto la possibilità di visitare il parlamento europeo a Bruxelles incontrando anche la presidente della commissione per la cultura e l'istruzione Sabine Verheyen (foto a destra). Partendo dagli spunti suggeritici da Sabine abbiamo svolto una serie di atti vità interattive e partecipative che ci hanno permesso di discutere dei problemi legati al mondo del lavoro e dell'istruzione all'interno dell'UE e dei nostri singoli paesi.

Abbiamo avuto modo di curare anche al cune attività noi stessi come facilitatori e oratori. Abbiamo presentato UNAIE e Tren tini nel mondo parlando delle loro attività con i giovani e le varie reti che queste due realtà sono riuscite a creare con il mondo giovanile.

Oltre a questo abbiamo avuto modo di far

realizzare, assieme alla nostra collega porto ghese Marianne Martinn, una serie di rappre sentazioni teatrali che hanno avuto lo scopo di parlare dei problemi giovanili legati al la voro, prendendo spunto, come modalità, dal teatro dell'oppresso di Augusto Boal.

Siamo entusiasti di questa esperienza ap pena passata in Germania e speriamo che ci possano essere altre possibilità in futuro per continuare a vivere questa bellissima avven tura europea con EZA e UNAIE.

PAGINA A FIANCO: gli altri incontri EZA YOUTH che si sono svolti nel corso del 2022 5 8 - 2022 agenda
SULLA

La transizione ecologica è stata il tema del convegno EZA-UNAIE di quest'anno

Con l'intervento di saluto di Piergiorgio Sciacqua, co-presidente EZA (foto in alto a sinistra) e le conclusioni del vice presidente della Trentini nel mondo, Vitto rino Rodaro (foto in alto a destra), dal 4 al 6 novembre 2022 a Levico Terme si è svolto il convegno «Green Deal: sarà una transizione sostenibile?», promosso da EZA (Europäi sches Zentrum für Arbeitnehmerfragen) ed

UNAIE (Unione Nazionale Associazioni Im migrazione Emigrazione) e organizzato dalla Trentini nel Mondo, con il sostegno finanzia rio dell’Unione Europea.

Numerosi sono stati gli interventi di rela tori internazionali e locali, che hanno parla to di temi di grande attualità come «i pilastri per una sostenibilità ambientale reale», la conciliazione fra esigenze di mercato del la

voro e politiche verdi, decarbonizzazione ed elettrificazione, come portare la natura sul la via del recupero, la giustizia sociale nella transizione verde, gli strumenti per mitigare l’impatto attivo e passivo dell’agricoltura sul cambiamento climatico.

Nel prossimo numero del giornale daremo ampio spazio alla cronaca del convegno e ai contenuti delle varie relazioni.

6 8 - 2022 agenda

L'onda lunga della pandemia frena la mobilità italiana

Tutte le regioni italiane per dono residenti, aumentan do però la loro presenza all’estero: è quanto emerge dalla XVII edizione del «Rapporto Ita liani nel Mondo» della Fondazio ne Migrantes, presentato l'8 no vembre a Roma.

In generale, il «Rapporto» evi denzia come la crescita dell’Ita lia residente nel mondo è stata nell’ultimo anno più contenuta, sia in valore assoluto che in termi ni percentuali, rispetto agli anni precedenti. Dal 2006 al 2022 la presenza degli italiani all’estero è cresciuta del 87% passando da 3,1 milioni a oltre 5,8 milioni di cittadi ni iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) al 1° gen naio 2022, il 9,8% degli oltre 58,9 milioni di italiani residenti in Italia.

L’Italia è irrimediabilmente le gata alla mobilità e inevitabilmen te chiamata, oggi, a fare i conti con le difficoltà degli spostamenti dovuti alla pandemia, evento glo bale i cui effetti si stanno senten do sul lungo periodo con modalità e accenti diversi. La Fondazione Migrantes sottolinea infatti nel Rapporto infatti la riduzione de gli spostamenti “ufficiali” che, comunque, riguardano un nume ro consistente di giovani, partiti soprattutto dal Nord Italia alla volta prevalentemente dell’Euro pa. Molti probabilmente lo hanno fatto non ottemperando all’ob bligo di legge di iscriversi all’Aire poiché, in tempi di emergenza sa nitaria, suona forte il campanello di allarme relativo alla perdita di assistenza sanitaria che rappre senta, da sempre, il principale motivo che trattiene chi parte per l’estero a iscriversi all’Aire.

Le partenze per “espatrio” av venute lungo il corso del 2021 – sottolinea il Rapporto – sono state 83.781, la cifra più bassa

Le partenze per «espatrio» avvenute nel corso del 2021 sono state 83.781, la cifra più bassa rilevata dal 2014

rilevata dal 2014, quando erano più di 94 mila.

Quello che si pensava potesse accadere alla mobilità italiana durante il 2020 è avvenuto, in vece, nel corso del 2021: la pan demia, cioè, ha impattato sul nu mero degli spostamenti dei nostri connazionali, riducendoli drasti camente e trasformando, ancora una volta, le loro caratteristiche. Rispetto al 2021 risultano 25.747 iscrizioni in meno, una contrazio ne, in un anno, del -23,5% che diventa -36,0% dal 2020.

Chi è partito per espatrio da gennaio a dicembre 2021 è preva lentemente maschio (il 54,7% del totale), giovane tra i 18 e i 34 anni (41,6%) o giovane adulto (23,9% tra i 35 e i 49 anni), celibe/nubi le (66,8%). I minori scendono al 19,5%. I coniugati si attestano al

La nuova edizione del «Rapporto Italiani nel Mondo» della Fondazione Migrantes, evidenzia come la crescita dell’Italia residente nel mondo è stata nell’ultimo anno più contenuta, sia in valore assoluto che in termini percentuali, rispetto agli anni precedenti

28,1%. A partire sono stati sem pre più i giovani e sempre meno gli anziani (-19,6%) e le famiglie. In drastica riduzione anche il nu mero dei minori.

Il 78,6% di chi ha lasciato l’Italia per espatrio nel corso del 2021 è andato in Europa, il 53,7% (poco più di 45 mila) è partito dal Setten trione d’Italia, il 46,4% (38.757), invece, dal Centro-Sud. La Lom bardia (incidenza del 19,0% sul totale) e il Veneto (11,7%) conti nuano ad essere, come da ormai diversi anni, le regioni da cui si parte di più. Seguono la Sicilia (9,3%), l’Emilia-Romagna (8,3%) e la Campania (7,1%). Tuttavia, dei quasi 16 mila lombardi, dei circa 10 mila veneti o dei 7 mila emiliano-romagnoli molti sono, in realtà, i protagonisti di un secon do percorso migratorio che li ha portati dapprima dal Sud al Nord del Paese e poi dal Settentrione all’oltreconfine.

La via per l’estero – rileva il Rapporto – continua ad essere dunque l’unica scelta da adottare per la risoluzione di problemi di autonomia, serenità, lavoro, ge nitorialità dei giovani italiani.

Dedicato alla rappresentanza e ai Comitati degli Italiani all’Estero (Comites) lo speciale del Rappor to di quest’anno.

I Comites – ricorda la Fonda zione Migrantes – sono organi elettivi che raccolgono e rappre sentano le esigenze dei cittadini

italiani residenti all’estero, in terfacciandosi con le istituzioni italiane insieme alle quali pro muovono, nell’interesse della collettività italiana residente nella circoscrizione, iniziative in materia di vita sociale e cultura le, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, setto re ricreativo e tempo libero.

In particolare, lo speciale ha preso in considerazione dicias sette paesi del mondo: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Cana da, Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Spagna, Stati Uni ti, Sudafrica, Svizzera, Tunisia, Ungheria, Uruguay e Venezuela. L’analisi ha riguardato i risultati e le caratteristiche di ogni singolo Comites di ciascuna nazione con siderata, mettendo in relazione il passato con il presente, eviden ziando mutamenti e recenti inne sti, continuità progettuali e nuovi percorsi intrapresi.

Il Comites diventa quindi un’oc casione di analisi e di riflessio ne sulla mobilità italiana e vi si analizza anche la capacità che ha avuto e che ha di intessere relazioni con la comunità italiana residente.

Lo speciale evidenzia inoltre come permangano ancora irrisol te alcune criticità del voto all’e stero come la difficoltà di garan tire la personalità, la libertà e la segretezza del voto.

(Inform)
7 8 - 2022 attualità

«Svolgere il mio impegno di sindaco di Puerto Tirol è per me un grande orgoglio»

Humberto de Pompert Bangher, con avi emigrati dal Trentino, dal 2019 è il «primo cittadino» della città nel Chaco (Argentina). Laureato in medicina con specializzazione in ginecologia, ha 58 anni, è sposato con Fabiana ed ha tre figli

Lei è un chirurgo: qual è la sua specializzazione?

Il titolo con che ho rice vuto all'Universidad Nacional del Nordeste è di medico chirurgo. Poi ho fatto la specializzazione in ginecologia ed ostetricia con uso dell'ecografia.

Quando e come è nata la sua passione per la medicina?

La mia passione per la medicina nasce fin da piccolo già ai tempi della scuola elementare deside ravo fare il medico e la medicina in generale ha sempre attirato la mia attenzione. La carriera poli tica è invece iniziata da maturo. Dopo aver esercitato la profes sione di medico per molti anni, ho sentito che era necessario agire attivamente per apportare cambiamenti nell'affrontare le problematiche legate alla mia lo

calità, perché ero molto critico al riguardo.

Qual è stata invece la sua carriera politica?

Mi sono candidato sindaco nel 2015, e quella è stata la mia prima incursione nella politica locale. La seconda è stata in occasione delle elezioni comunali del 2019, che mi hanno portato a ricoprire la carica di sindaco.

Tra le cose che ha fatto come sindaco, di quali è più orgoglioso?

La verità è che per me è un or goglio svolgere tutti i giorni il mio impegno come sindaco. Lavo riamo per regolarizzare le casse comunali. L'economia è fonda mentale, rivedere e correggere entrate e spese in questa difficile situazione economica in modo che possa essere affrontata, è

una delle conquiste più impor tanti. Anche la domanda alimen tare delle nostre mense è stata un punto chiave su cui abbiamo lavorato, migliorando la quali tà e la quantità del cibo. Questo rappresenta un grande orgoglio, così come l'ammodernamento del parco automezzi con l'acquisto di forniture ed elementi estrema mente necessari e di cui il Comu ne non disponeva.

8 8 - 2022 gente e fatti

E tra i progetti, qual è quel lo che vorrebbe di più realiz zare?

Uno dei progetti che vorremmo vedere realizzato nella nostra città è un piano abitativo, perché Puerto Tirol non ha nuove case da molti anni. La crescita della popo lazione richiede case per nuove famiglie. Un altro progetto che vorremmo realizzare è la regola rizzazione e l'urbanizzazione di tutti i villaggi e gli insediamenti. Inoltre, vorremmo continuare con l'abbellimento dei parchi, delle piazze, delle passeggiate e dei giardini, in modo che la comunità nel suo insieme ed in particolare i nostri bambini possano avere molti luoghi con spazi da condivi dere, nei quali fare attività ricre ative

Cosa le piace di più della cit

tà e dei suoi abitanti?

Quello che mi piace di più della città è il nostro attraente pae saggio, a cominciare dalla no stra laguna e dal nostro fiume: è attorno a questi due speccho d'acqua che la nostra comunità è stata fondata ed è cresciuta nel corso degli anni, creando un ambiente che ha un aspetto uni co. Non posso poi non citare la presenza della cultura tirolese. Nella città si svolgono importan ti manifestazioni, come alcuni bellissimi carnevali, e il festival del chamame. Nel calendario annuale ci sono la festività re ligiosa dedicata a Santa Rita da Cascia, il pellegrinaggio nautico in onore di San José, la biennale dei murales latinoamericano e molti altri eventi che si svolgono durante tutto l'anno che fanno di

Puerto Tirol una tappa obbligata per i turisti.

Può descrivere com'è la sua giornata tipo?

La mia giornata lavorativa inizia alle 7 del mattino con un giro del paese, principalmente nei quartieri per informarmi dei bisogni e delle richieste dei citta dini e poi presso gli uffici comu nali, per parlare con i dipendenti. Questo giro mi dà anche l'oppor tunità di verificare l'andamento dei lavori in corso in città. Suc cessivamente mi reco in Comune dove ho in agenda incontri con residenti e autorità istituzionali su diversi argomenti, che di soli to si concludono verso le due del pomeriggio, l'ora in cui torno a casa. Ritorno in Comune alle 17 per altri incontri e per prosegui re i lavori che non ho potuto por

tare a termine in mattinata.

Il nonno paterno era origi nario del Trentino: cosa cono sce del Trentino?

La storia di Puerto Tirol è se gnata dall'arrivo di immigrati italiani che con fatica e impegno hanno lavorato e trasformato questa terra. Mio nonno mater no era un discendente di trentini ma non ho potuto indagare mol to sul suo arrivo da queste parti, ho solo le testimonianze che mia madre ricorda ancora. Mi piace rebbe tanto conoscere il Trentino, anche se lì non ho parenti.

So che in città c'è un Circolo trentino legato all'associazione Trentini nel mondo, che propone costantemente attività. Purtrop po, a causa del mio orario di lavo ro, non ho modo di unirmi a loro.

9 8 - 2022 gente e fatti

«Il mio tirocinio in Argentina, un'esperienza molto positiva»

La sede argentina della Trentini nel Mondo a Cordoba, ha accolto per due mesi da luglio a settembre una tiroci nante: Ilaria Cattoni, studentessa dell’Uni versità di Trento in «Metodologia, organiz zazione e valutazione dei servizi sociali», è arrivata nella città argentina per studiare i progetti di solidarietà che l'associazione met te in atto in Sudamerica.

Sono interventi previsti a favore di trentini emigrati e discendenti in stato di necessità e marginalità socio economica o sanitaria, gra zie ai quali vengono erogati sussidi e assegni di studio.

Tra aspettative e realtà: cosa ti aspet tavi e cosa hai trovato?

«Dovendo valutare un progetto sociale ho cercato di partire con meno aspettative possibili, per tenere la mente libera per ca pire ciò che avrei trovato. Non volevo avere condizionamenti perché sapevo di trovare un contesto differente. Anche se devo dire la verità non mi aspettavo di trovare più punti in comune che differenze culturali: le città urbane, le persone, lo stile di vita si assomi gliano molto. Mi avevano avvertito, tra l'altro facendomi preoccupare, sulla “pericolosità” della zona che io non ho invece riscontrato. Anzi. Ho vissuto solo un'esperienza molto po sitiva in cui quando ho avuto bisogno di aiuto ho trovato disponibilità e gentilezza».

Uno stage fatto all'estero: perché e cosa ti ha dato di più?

«Devo dire che viaggiare e vedere questa parte del mondo è sempre stato il mio sogno.

Ilaria Cattoni, studentessa dell’Università di Trento in «Metodologia, organizzazione e valutazione dei servizi sociali» ha trascorso un periodo presso la sede di Cordoba della Trentini nel mondo, per studiare i progetti di solidarietà che l'associazione mette in atto in Sudamerica

Ho fortemente cercato uno stage come que sto che mi ha dato anche questa possibilità. Poi ci sono tantissime cose che guadagni. Su tutte il fatto di metterti alla prova in un con testo a cui non sei abituata. Io ad esempio sono partita senza sapere lo spagnolo, quindi

anche il confronto con una lingua straniera, il fatto di aver potuto impararla... ed ho viag giato nel tempo libero da sola conoscendo questo territorio e le persone che lo vivono: per me è stata una conquista non da poco».

L'esperienza di Ilaria è stata una novità anche per lo staff e la sede di Cordoba, che per la prima volta ha aperto le porte ad una stagista in arrivo direttamente da Trento. Il referente della Trentini nel Mondo per il Su damerica, Roberto Paolazzi: «È stato im portante aver avuto qua Ilaria perché è bello sapere di poter contribuire, almeno in piccola parte, a creare delle opportunità per questi giovani. Perché possano conoscere attraver so queste esperienze un'altra realtà e così poter iniziare progressivamente a vedere il mondo in maniera diversa. Sono convinto che più riusciremo a fare interagire, mettere in contatto la comunità trentina in Italia con quella che c'è all'estero, tanto più riusciremo a creare realmente dei vincoli di fiducia tra le persone e con le istituzioni. Si potrà quindi realmente costruire qualcosa di importante, una rete sociale trentina e parlare di recipro cità».

10 8 - 2022 gente e fatti
Ilaria (al centro) nella sede di Cordoba della Trentini nel mondo con Roberto Pa olazzi e Juana Itatí Cáceres Seifi. Nell'altra foto è con Rafael Acuña, coordinatore dei Circoli trentini argentini del Chaco, Corrientes e Tucuman.

Quale Europa confederale vuole il presidente del Consiglio Meloni?

Il 25 settembre gli italiani han no premiato la coalizione di destra guidata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Melo ni che, in seguito, ha ricevuto il mandato dal Presidente Matta rella di formare il nuovo governo. La vicenda politica di Giorgia Me loni è abbastanza nota. Adesione giovanile a 15 anni al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giova nile del Movimento sociale italia no, erede della vicenda della Re pubblica sociale italiana di Salò, la giovane Meloni matura la sua esperienza politica nell’ambito delle formazioni politiche di de stra: Alleanza Nazionale di Gian franco Fini, Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi, approdo fi nale in Fratelli d’Italia, partito da lei fondato con Ignazio La Russa e Guido Crosetto.

Prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio che guarda all’estrema destra di Marine Le Pen in Francia, San tiago Abascal di Vox in Spagna, Victor Orban di Fidesz e Primo Ministro ungherese, Jaroslaw Kaczynski di Diritto e Giustizia, partito di estrema destra al pote re in Polonia. Se questi sono i "pa dri nobili" di Meloni, euroscettici e sovranisti dichiarati e operanti, è lecito porsi qualche interroga tivo sul rapporto che il governo Meloni riuscirà a instaurare con l’Unione europea e con le sue isti tuzioni.

Negli ultimi mesi la leader di Fratelli d’Italia è stata attenta a non compiere passi falsi nei con fronti di Bruxelles e della Nato, confermando la sua adesione al fronte occidentale. Nel discorso del 25 ottobre pronunciato alla Camera per il voto di fiducia al suo governo, Meloni, parlando di Europa, ha dichiarato di voler rispettare le regole europee e di

Nei ragionamenti della premier italiana manca soprattutto la consapevolezza di ciò che è fondamentale nelle politiche dell’Unione da ciò che è secondario e che può essere facilmente superato come l’eccesso di normazione su questioni non fondamentali per la buona convivenza comunitaria

voler impegnarsi per cambiare quelle che non vanno o che non funzionano. Senza precisare quali, a parte un fuggevole cenno al patto di stabilità.

In una recente intervista nel corso di una trasmissione tele visiva, la neo premier così si è espressa: “la mia idea di Europa è quella di un’Europa confederale in cui viga il principio di sussidia rietà. Non faccia Bruxelles quello che può fare meglio Roma, non agisca Roma lì dove, da soli, non si è competitivi…”. E la Meloni prosegue con altre esternazioni che hanno il sapore della propa ganda più che il rigore della cono scenza e dell’analisi.

Manca soprattutto nei ragio namenti della premier italiana la consapevolezza di ciò che è fondamentale nelle politiche dell’Unione da ciò che è seconda rio e che può essere facilmente superato come l’eccesso di nor mazione su questioni non fonda

mentali per la buona convivenza comunitaria.

Per rimanere nell’attualità, Giorgia Meloni lamenta la man canza di una politica energetica dell’Unione. L’articolo 194 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) ren de alcuni settori della politica energetica materia di competen za concorrente (Commissione e singoli Stati membri). Ogni Stato membro mantiene tuttavia il di ritto di «determinare le condi zioni di utilizzo delle sue fonti energetiche, la scelta tra varie fonti energetiche e la struttura generale del suo approvvigiona mento energetico» (art. 194, pa ragrafo 2).

Sarebbe troppo complesso esaminare in questa sede il qua dro giuridico complessivo predi sposto dalla Commissione con regolamenti e direttive varie a partire dal 2015. Basti osservare, tuttavia, che se l’Unione non ha

ancora una vera politica energe tica comune lo si deve proprio al fatto che il peso dei singoli Stati membri nei processi decisionali europei agisce spesso da freno o da blocco all’adozione di decisioni comuni.

L’interesse nazionale, privi legiato nel modello intergover nativo e confederale, non giova all’insieme dell’Unione e non giova nemmeno ai singoli Stati membri perché può provocare conseguenze pesanti a livello economico e sociale. La vicenda del prezzo europeo del gas è ol tremodo significativa al riguardo. Analogo ragionamento, pur con i dovuti distinguo, andrebbe fatto sulla politica economica e fiscale europea e sul patto di stabilità.

Non si può criticare l’Europa che chiede rigore sulla politica di bilancio dopo aver messo a di sposizione del nostro Paese 191, 5 miliardi di euro, di cui una parte a fondo perduto e gli altri garan titi da obbligazioni europee. E’ una scelta di tipo federale della Commissione che il Consiglio eu ropeo ha accettato, non senza fatica, per stimolare la ripartenza dell’Unione in seguito alle pesan ti conseguenze provocate dalla pandemia da Covid 19.

Ne consegue che i singoli Stati membri sono tenuti al rispetto dei principi fondamentali che regolano la vita dell’Unione che, in caso contrario, sarebbe ridot ta alla modesta e non dignitosa funzione di bancomat. Come pur troppo pretendono alcuni Paesi del blocco orientale, Polonia e Ungheria in primis. È questa l’Eu ropa confederale che vuole Gior gia Meloni? Io spero e mi auguro di no perché sarebbe indegno di un Paese fondatore dell’Europa.

Vittorino Rodaro

6
2022
novembre
© Photographer: Dati BendoEuropean Union, 2019 11 8 - 2022 60 anni d’Europa

La parola ai protagonisti dell'incontro di Monaco

Altamente formativo, piacevole, interessante, un'opportunità di incontro, di dialogo e di confronto: sono alcune delle definizioni con le quali i partecipanti all'iniziativa «M'incontro a Monaco» (articolo alle pagine 2-3) hanno descritto il meeting e raccontato «cosa si sono portati via»

Steven Tait: weekend molto interessante

Partire e diventare un expat è certamente un’esperienza interessante; tuttavia, è carat terizzata da diverse fattispecie alcune piacevoli altre meno. Il Trentino è terra di emigrazione, lo è stato negli anni passati – for se in maniera più marcata e per altre ragioni – ma lo è tuttora. Ho apprezzato molto l’iniziativa pro mossa dall’associazione “Trenti ni nel modo” che recentemente ha cercato di far incontrare, cre are rete e dare informazioni a diversi expat trentini ormai resi denti nei paesi DACH (Germania, Austria, Svizzera).

L’incontro, a cui ho preso parte con piacere, ha toccato diverse tematiche: da quelle più pratiche legate agli aspetti burocratici (re

sidenza, fiscalità, previdenziale, sanitaria, …) a quelle relative alla sfera sociale come l’integrazione, gli usi e costumi e altri aspetti di vita vissuta nella località di emigrazione. Il workshop è stato organizzato col supporto di alcu ni esperti nelle varie tematiche toccate, alternando momenti più

divulgativi con sessioni interat tive di brainstorming su tema tiche specifiche, così da portare alla luce fattualità di interesse comune degli expat cercando nel contempo di far conoscere i par tecipanti al workshop.

L’associazione è un punto di riferimento che sarebbe stato certamente comodo conoscere prima della partenza, ma anche attraverso questi incontri crea network. Incontrare altre perso ne con esperienze simili e con al cune magari mantenere rapporti nei luoghi di emigrazione è di per sé un valore aggiunto (people first!).

Incontrare persone della tua terra, scambiando qualche frase in dialetto stretto, scambiandosi

esperienze, aneddoti e contatti è stato certamente il miglior ta ke-away dell’evento. Essere ve nuti a conoscenza dell’impegno dell’associazione e della PAT in quest’attività di supporto per gli expat trentini (anche per mezzo della rete di persone che si viene a creare) è un altro importante punto a supporto di un’esperien za, quella di chi decide – per qual sivoglia ragione – di prendere la valigia e partire, non sempre fa cile e lineare.

Ringrazio quindi gli organizza tori dell’evento; partendo dalla logistica, al coinvolgimento degli esperti fino ai momenti di con vivialità passati insieme il tutto è risultato in un weekend molto interessante.

Claudia Neri: è più che mai importante conoscersi e raccontarsi per essere compresi

Il weekend trascorso a Monaco è stata per me una conferma che la migrazione, in tutti i suoi aspetti, è un tema più che mai attuale e che deve essere affrontato a partire dal punto di vista di chi vive questa esperienza

Anche chi emigra per scelta e con la pro spettiva di un lavoro qualificato, come la maggior parte dei partecipanti all'incontro, ha emozioni, sentimenti, vissuti che non ha modo di condividere davvero né con chi resta né con chi lo accoglie. Per questo è più che mai importante conoscersi e raccontarsi per far sì che la peculiarità di queste nuove identità mi

granti possa trovare uno spazio in cui espri mersi ed essere compreso.

L'incontro è stato anche molto informativo in quanto l'emigrazione necessita anche di un bagaglio di conoscenze che non è sempre faci le reperire e di persone esperte che sappiano muoversi tra le norme i regolamenti non sem pre chiari e di facile interpretazione.

Spero che questi incontri siano il punto di partenza per creare una rete di persone che possa portare nuove idee e dare supporto ai nuovi migranti.

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13 8 - 2022 dossier

Grazie a Giulia, Rosanna e Antonella per questo bellissimo incontro

Finalmente

dopo due anni noi, trentini re sidenti tra Germania, Austria e Svizzera, siamo riusciti ad incontrarci in quel di Mona co di Baviera grazie al week-end organizzato dalla Trentini nel Mondo e dalla Provincia. Un fine settimana pensato per scambiarsi consi gli, idee e raccontare le proprie esperienze.

Il venerdì sera lo abbiamo passato cono scendoci, a dirci cosa facciamo, da dove ve niamo e raccontandoci le nostre esperienze.

Il grosso del lavoro lo abbiamo svolto il saba to. Alla mattina gli esperti invitati da Giulia, Rosanna e Antonella, ci hanno spiegato dal punto di vista prettamente burocratico che cosa vuol dire emigrare: diritti e doveri con cui ognuno di noi deve avere a che fare una volta deciso di lasciare l’Italia e il Trentino, informa zioni riguardanti l’attuale Paese di residenza e anche qualche informazione nel momento in cui qualcuno decidesse di fare la strada al contrario e ritornare tra le montagne trentine e in Italia: un grande aiuto per noi che spesso scopriamo queste cose solo lungo il cammino

mentre cerchiamo di districarci in questa fo resta di nuove regole e leggi.

Il sabato pomeriggio ci è stato invece propo sto un lavoro in gruppi che, a nostro parere, è stato quello che più si è avvicinato alla realtà di tutti i giorni: ha fatto emergere i bisogni e le difficoltà che tutti noi abbiamo dovuto affron

tare nel momento in cui ci siamo trasferiti, dai più semplici a quelli un po' più complicati. Ra gionando sulle nostre difficoltà, ci hanno chie sto come queste, secondo noi, possono essere affrontate con più serenità e consapevolezza.

Le idee che sono emerse sono state accolte con entusiasmo da Giulia, Rosanna e Anto nella, dato che il nuovo progetto che stanno costruendo servirà proprio a questo: aiutare chi deciderà di seguire la propria strada fuo ri dal Trentino. Questa nuova idea di creare uno spazio (affiancato a quello già esistente che mette in contatto i trentini che già vivono all’estero) che miri ad aiutare anche chi vuole partire è, secondo noi, un aiuto unico che po trà semplificare, e non poco, anche la scelta delle persone che decideranno di cambiare vita per mettersi in gioco al di fuori dell’Italia.

Quindi grazie, grazie e ancora grazie a Giu lia, Rosanna e Antonella per questo bellissi mo incontro, per il loro lavoro quotidiano, la loro disponibilità e le loro idee!

Matteo Leonelli: è stato piacevole, altamente formativo e molto funzionale

Essendo

io uno studente universitario all’estero

le mie preoccupazioni iniziali nel vivere in Ger mania si sono principalmente focalizzate sui miei obiettivi principali: l’alloggio, l’università e i sevizi cittadini, che pian piano ho imparato a conoscere con il tempo e l’esperienza.

Si sono presentate con il passare del tempo al tre sfide, in particolare burocratiche, che per un italiano all’estero non avevo ancora conosciuto e considerato.

Grazie al weekend offerto dall’associazione Tren

tini nel Mondo svoltosi a Monaco sono riuscito a ve nire in contatto con diverse realtà, anche da parte di altri trentini all’estero, e ricevere molti suggeri menti e iniziative utili e interessanti.

Questo weekend è stato altamente formativo per quanto mi riguarda; avendo recentemente ini ziato a lavorare in Germania, devo ammettere che avere del supporto da persone specializzate che offrono il loro supporto e la loro esperienza in un incontro, così piacevole, si è rilevato molto funzio nale e divertente.

14 8 - 2022

Anna Cescatti: il mondo non finisce dopo il Brennero

Praticamente

conoscevo uno, la mamma del quale era colle ga di una, che a sua volte era pa rente di quell’altra, ed è così che alla fine, un po’ per caso e un po’ per scelta, il weekend del 7-8-9 ottobre l’ho trascorso in una so leggiata Monaco di Baviera.

Sì, perché a Monaco, l’Anto nella, assieme alla Giulia e alla Rosanna, hanno usato il sistema più efficace, strategico e all’avan guardia del XXI secolo, ovvero il cosiddetto passaparola, per far incontrare trentatré trentini che lasciarono Trento, tutti trentatré ora in Austria, Germania o Sviz zera.

Studi dimostrano che la Trenti ni nel Mondo ha istituzionalizza

to la ciàcera dell’Antonella come strumento primario nella lotta all’isolamento dei Trentini. Non se ne conta uno che abbia messo piede in terra trentina e che non sia nel database della Trentini nel Mondo.

E così, quel venerdì pomeriggio, mi sono ritrovata nella hall di que sto hotel, dove più che tedesco si parlava spagnolo, con uno spritz in mano e nelle orecchie storie di persone che come me, avevano lasciato le montagne di casa, per scoprire che il mondo non finisce dopo il passo del Brennero.

Il mondo non finisce, è vero, ma ti senti perso. Eccome se ti senti così. E anche solo.

Però si dice che Monaco sia la

città italiana più a nord, per il nu mero di italiani che la popolano e anche per l’influenza della nostra cultura. Per me poteva essere Monaco, Caracas o Hanoi: quel weekend mi sarei sentita a casa ovunque. Ed è questo il superpo tere della Trentini nel Mondo: il saper condividere.

Il saper condividere informazio ni pragmatiche, come lo è stata la giornata di sabato, nella quale diversi esperti ci hanno raggua gliato riguardo il fenomeno della migrazione, i nostri diritti e do veri all’estero, la fiscalità e via dicendo.

Ma anche il saper condividere le emozioni, quelle più piccole, che poi sono anche le più grandi.

Le abitudini che ricordano case, la lingua, i valori. Perché come glielo spieghi a un tedesco che un caffè macchiato non è un latte macchiato, e che 3 euro per quella brodaglia non li vuoi spendere?

Ho conosciuto la Trentini nel Mondo per caso e, dopo aver letto termini e condizioni, accetto tutti i cookie di tracciamento dell’An tonella per scelta.

E un weekend come questo me l’ha solo confermato.

Mirtis Conci: consapevoli di avere un luogo da chiamare casa ovunque noi siamo

Salgo sul treno, non per partire ma per in contrare. È una bella sensazione perché ha in sé il sapore della scoperta e del nuovo. Mi piace perché tocca un’emozione che mi porto dentro da quando vivo all’estero: sen tirmi sospesa in un tempo e in un luogo, che è diverso da casa e che allo stesso tempo è la mia nuova casa.

L’invito dell’associazione Trentini nel mondo “M’incontro a Monaco” solletica questo senti mento. Mi vogliono conoscere. Non solo me, ma tutti quelli che, un giorno, col cuore denso di aspettative, paure e speranze sono partiti scegliendo di andare altrove.

Vuole conoscere di persona quel fenomeno che in gergo tecnico oggi viene chiamato la nuova mobilità.

Un modo per dare un volto umano a questo flusso migratorio di solo andata.

Lo sappiamo, il Trentino è terra di migranti, lo è stata, lo è ancora e lo sarà.

Sono circa 12.000 le trentine e i trentini che negli ultimi dieci anni se ne sono andati.

Un numero sorprendente per un territorio

piccolo come il nostro, ma lo sguardo non si deve soffermare solo su chi va via.

C’è un aspetto che mi rende particolarmen te fiera della mia casa natia: il tentativo di abbracciare il fenomeno della migrazione nel la sua interezza guardando a chi parte, a chi arriva e a chi rimane. Un cambio di prospet tiva che richiede coraggio e lungimiranza so

prattutto in un periodo in cui per paura e per ignoranza si tende più facilmente a chiudere piuttosto che ad aprirsi verso l’altro.

Parlo della futura piattaforma Mondo Tren tino Village, in fase di realizzazione, ideata e promossa dall’Ufficio Emigrazione della Pro vincia autonoma di Trento, in cui poter condi videre e scambiare esperienze, progetti tra e con chi vive da lontano, da sempre e da nuovo abitante la terra trentina.

Un territorio non ci appartiene in assoluto ma ci appartiene nel modo in cui noi tenia mo a lui. È questa consapevolezza che porto con me salendo di nuovo sul treno dopo aver incontrato nuove amiche e nuovi amici che come me sono partiti dal Trentino.

Il nostro esserci incontrati ha dato pienezza al termine “Trentini nel mondo”. Ho potuto sperimentare attraverso le storie degli altri che siamo semplicemente cittadini del mondo consapevoli di avere sempre un luogo da chia mare casa ovunque noi siamo.

CONTINUA A PAGINA 14 15 8 - 2022 dossier

Nilo de Vigili: sono un cittadino del mondo con un bel pezzo di cuore trentino

Non saprò dire se 33 trentini entreranno in Trento una volta in piú. Forse sì. Ed altret tanti se ne andranno. E altri pure rimarranno. Sappiamo che que sto non è un nuovo movimento. Ma una nuova giornata.

Se mi domandassero chi sono o cosa sento, sicuramente direi che sono un cittadino del mon do, e con un bel pezzo di cuore trentino.

Nato in Brasile, sposato e vis suto in Portogallo, rientrato in Brasile e adesso a lavorare in Svizzera.

Come tutti quelli che ho po tuto conoscere nell'«Incontro a Monaco, settimane fa, ho sogni

L’incontro a Monaco è stato un’opportunità per crea re rete con gli altri trentini che stanno vivendo esperienze all’e stero e per scambiare informa zioni e consigli utili ad affrontare particolari tematiche di gestione quotidiana. È stato anche un mo mento di riflessione personale sulla vita lontano da casa, sulle opportunità che questa ci offre e sulle numerose sfide che tutti abbiamo affrontato.

Sono tornata a casa arricchi ta di un bagaglio di emozioni e

e desideri. Sicuramente quello che ci muove non saranno le stesse ragioni dei miei bisnonni, che nel 1875 hanno cominciato una nuova vita in Brasile.

Nemmeno abbiamo la difficol tà di farci sentire. I miei bisnonni credo che dopo aver attraversa to l’oceano, mai piu hanno par lato con quelli che sono restati.

Ma non mi lamento. E non pos so farlo per loro. Sono – siamo, il risultato di tutto questo, sfide e cambiamenti, andate e ritorni.

Mi hanno chiesto di parlare un po’ di cosa è stato questo incon tro a Monaco, di quello che mi

Susanna Bertolini: un'opportunità per creare rete

nuovi orizzonti che si sono aperti rispetto alla potenzialità di intra prendere nuove esperienze an che nella quotidianità della vita all'estero. L’esperienza a Monaco è stato infatti una rampa di lancio

per raggruppare amici trentini a Zurigo (vedi foto sulla pagina a fianco) nella speranza di dar vita a una solida e attiva comunità trentina anche in questa grande città."

son portato via.

Che sicuramente non faccio il cammino da solo. Che siamo 33, 300 o 3mila o migliaia a portare avanti questo DNA trentino. Che ci sono quelli pronti ad aiutarci, anche se pensiamo che in que sto mondo, con un telefonino in mano, sappiamo tutto. Che andarsene per un’ avventura sembra bello, ma che sono le nostre radici/origini che ci ten gono in piedi. Che la «saudade», la nostalgia, si puó condividere. Che intorno ad una tavola con i nostri amici è come sentirsi più vicini a casa.

16 8 - 2022 dossier

Antonella Giordani: un'occasione di dialogo e di confronto sulla «nuova mobilità»

Il

ciclo di incontri TRE (Trentini Recente Emigrazione), organiz zato in Europa dall'Associazione Trentini nel Mondo, rappresenta anche per la Provincia autonoma di Trento un'occasione impor tante di dialogo e confronto con persone che vivono esperienze di nuova mobilità.

Nel recente incontro di Monaco era presente per l'Ufficio Emigra zione provinciale Antonella Gior dani. Il suo intervento si è aperto con la visione di un breve spez zone di «Invisibili Generazioni», performance teatrale realizzata nel 2017 su commissione e pa trocinio della Provincia. L'opera, immaginata come una azione di sensibilizzazione sul territorio, intendeva essere un invito ad una riflessione collettiva sul dovere e la necessità di guardare a questo fenomeno migratorio mettendo a fuoco speranze e successi, ma anche fatiche sia di chi da una co munità decide di partire come di coloro che nella stessa comunità invece scelgono di restare.

La visione ha sorpreso i parte cipanti, che in gran parte hanno manifestato di essersi ricono sciuti nelle vicende rappresen tate, esprimendo peraltro una certa soddisfazione rispetto alla scelta dell'ente pubblico trenti

no di manifestare interesse nei loro confronti, ancorchè talvolta si siano sentiti in qualche modo esclusi dal sistema economico-la vorativo portandoli ad una scelta alternativa al Trentino o comun que all'Italia.

L'intervento si è poi articolato attraverso un dialogo interattivo con i partecipanti, in un proficuo scambio di informazioni e quesiti inerenti genesi, mission e funzio ni dell'Ufficio Emigrazione nell'or ganizzazione dell'Amministrazio ne provinciale, ruolo e funzioni dei Consultori Trentini all'estero e dell'importanza di essere a co noscenza della presenza di 2 Con sultori per l'Europa (Luca Endrizzi e Edith Pichler) che possano rap presentare anche le istanze della nuova mobilità, il riconoscimento del ruolo attivo delle associazio ni di emigrazione, Associazione Trentini nel Mondo e Unione Fa miglie Trentine all'estero, che a tal fine ricevono annualmente un rilevante contributo dalla Provin cia autonoma di Trento.

Altri temi presentati:

- le principali caratteristi che della legge di settore L.P. 12/2000, con particolare rife rimento alle novità introdotte dall'art. 13 bis concernente le misure per favorire il rientro di

trentini all'estero con alta profes sionalità, - le modalità adottate per la co municazione istituzionale - vedi sito www.Mondotrentino.net , pagina FB di Mondotrentino - con l'esempio di un tipo di azione ine rente la raccolta e pubblicazione di interviste/testimonianze di nuova mobilità - la relazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino ed il relativo Centro di Documentazio ne sulla Storia dell'emigrazione trentina e la collaborazione con la Fondazione Franco Demarchi per lo studio del fenomeno della nuova mobilità trentina all'estero ed i riflessi che comporta per la comunità locale in termini sociali,

economici, politici.

Particolare attenzione è stata infine dedicata alla presenta zione del progetto MTV Mondo trentino Village, di cui l'Ufficio Emigrazione della Provincia au tonoma di Trento è soggetto pro motore e finanziatore.

Un progetto che prevede la realizzazione di una piattafor ma digitale destinata ai Trentini ovunque residenti ed intende offrirsi quale strumento/spazio per connettere, farsi conoscere, contarsi, contribuire ad avere e mantenere un rapporto con il Trentino in forma di reciprocità e scambio a livello globale. La fase di co-progettazione ha vi sto il coinvolgimento attivo delle due associazioni di emigrazione Associazione Trentini nel Mondo e Unione Famiglie Trentine all'e stero. Il progetto si compone di due anime: la parte statica colle gata ad una banca dati e la parte social con caratteristiche più di namiche. Seguiranno specifiche indicazioni quando il progetto verrà attivato.

L'intervento si è concluso con un invito a visitare la sede dell'Uf ficio Emigrazione, ubicata presso Casa Moggioli, in via Grazioli, 25 a Trento, magari in occasione delle prossime festività natalizie.

E dopo Monaco, trentini riuniti a Zurigo «per una pizza in compagnia»

Cari amici della Trentini nel Mondo, un caro saluto da Zurigo! Dopo l'incontro di Monaco siamo riusciti a ritrovarci per una pizza in compagnia con altri amici Trentini che abitano in questa bella città svizzera.

Nella speranza di essere sempre più numerosi vi mandiamo un abbraccio e speriamo di rivedervi presto! Susanna, Alessandra, Steven, Nicola, Enrico, Roberto, Alberto

17 8 - 2022 dossier

Successo a Liegi per la «Castagnata» del Circolo trentino

Alla prima «Castagnata» post Covid organizzata il 5 novembre dal Circolo trentino di Liegi (Belgio) hanno parteci pato 210 persone.

La cena è stata meravigliosa, preparata con prodotti tutti importati dal Trentino: «luganeghe» della macelle ria Cainelli (di Sopramonte), formaggio del Crucolo, farina gialla di Storo per la polenta,

vini dal Trentino, «fasoi en bronzon» e speck.

La prossima iniziativa è in calendario il 3 marzo 2023, con la cena di primavera.

Ringraziamo tutte le persone, grandi e piccoli, che ci hanno aiutato, tutte le per sone che hanno partecipato: è anche merito loro se la festa ha avuto così successo.

18 8 - 2022 circoli

Spensierata «Passeggiata d'autunno» per i soci del Circolo di Charleroi

Dopo molti anni di interruzione, il Cir colo di Charleroi (Belgio) ha riproposto una tradizione che risale agli anni ‘90 del secolo scorso, invitando ad una passeg giata «stagionale». Il comitato del Circolo, che già il 19 giugno scorso aveva organizzato la «passeggiata d’estate» nel «Bois de Soleil mont», questa volta ha scelto come meta del la “Passeggiata d’autunno” il “Giardino muni cipale” di Châtelet ed gli insospettati dintorni bucolici di Bouffioulx.

È così che nel bel pomeriggio di domenica 30 ottobre, questi “quattro passi” sono stati per corsi da una compagine formata da una ventina di allegri passeggiatori. Un sole stranamente “primaverile” per la stagione, ha accompagna to il gruppetto, che pur felice della “particolare generosità” del tempo di questo periodo autun nale, ha naturalmente “filosofato” sul tema di pregnante attualità dei mutamenti climatici…

Dopo aver respirato a pieni polmoni questa autunnale boccata d’aria, per concludere lo spensierato pomeriggio di svago è stato or ganizzato un momento di ristoro presso la vicina “locanda” del Circolo, dove i cammina tori hanno letteralmente divorato un merita to “croque-monsieur”, il celebre toast farcito con prosciutto e formaggio, ed apprezzato un bel piatto di zuppa alla zucca.

Carmelo (Uruguay)

Le migliorie da apportare alla sede del Circolo, sono state al centro di un incontro del diret tivo del Circolo di Carmelo (Uru guay). Si sta pensando ad un in tervento per riparare le rotture nel pavimento.

19 8 - 2022 circoli

A Montevideo, festa a sorpresa per il compleanno di Melissa

Era febbraio 2019 quando una ragazza con accento italiano si è presentata al Circolo in cerca di uno spazio all'interno del nostro Circolo, dove poter svolgere il suo lavoro di insegnante.

È così che abbiamo conosciu to Melissa Fassina, veneta e da poco arrivata a Montevideo dal Nicaragua con tutte le energie per offrire la sua competenza in un paese, l’Uruguay, che aveva avuto una forte immigrazione italiana, nel quale aveva scelto di spostarsi, immaginando che potesse essere il posto giusto nel quale proseguire la sua avventu ra educativa nel mondo.

Il primo lavoro che fece nel Cir colo in quell'anno fu con il gruppo dei bambini. Ogni mercoledì, con

il suo grande sorriso e carisma, ha insegnato lingua e cultura italiana, proseguendo un’attivi tà che già veniva svolta presso il Circolo.

L'anno successivo la pandemia ha messo gambe all’aria il mon do e tutti i progetti che il Circolo aveva programmato sono stati bloccati. Ne è seguito un periodo di inattività, che è servito a riflet tere su come continuare a tenere lezioni di lingua italiana. Nacque così l’idea di provare a fare lezio ni virtuali e si chiese a Melissa se poteva farle lei. Fortunatamente Melissa aveva esperienza anche in questo campo ed ha immedia tamente dato la sua disponibilità per intraprendere questa nuova fase, quella di "zoom", iniziata nel mese di maggio 2020.

Da allora, Melissa ha continua to a svolgere questo lavoro nel Circolo, che ha coinvolto un nu mero crescente di nuovi studenti che non solo da lei imparano la lingua e la cultura italiana da lei, ma che con lei hanno stabilito un legame molto speciale di simpa tia e di energia positiva.

Ne è un esempio l'incontro a sorpresa organizzato dagli stu denti sabato 10 settembre presso la sede, per festeggiare il comple anno di Melissa.

I preparativi per l’organizza zione in segreto la festa erano iniziati alcune settimane prima. I suoi studenti avevano così deci so di riunirsi nella sede del Circo lo prima dell’arrivo di Melissa, in modo che la sorpresa fosse com pleta. Gli studenti del gruppo del

martedì le avevano chiesto di po ter avere un incontro con lei, sen za motivo apparente. All'interno della stanza, addobbata da Zully per l'occasione, gli altri gruppi aspettavano al buio l'arrivo della maestra.

Verso le cinque, quando all’ar rivo di Melissa è stata aperta la porta, i quasi quaranta alunni presenti hanno cominciato a can tare la canzone «tanti auguri»: la sorpresa era perfettamente riuscita, come si poteva intuire dall’espressione di meraviglia e di gioia sul volto di Melissa.

La serata è proseguita piace volmente, condividendo squisiti cibi e bevande che gli studenti avevano portato e soprattutto divertendosi, perché, pur acco munati dal fatto di essere tutti alunni del corso con il quale vo gliono «appropriarsi» della cul tura italiana, era la prima volta che si vedevano di persona tutti insieme.

Al termine di questa bella ini ziativa, è arrivato il momento di spegnere le candeline, fare gli au guri e brindare al compleanno di «Meli», augurandole buona vita e ringraziandola per la sua dedi zione in tutti questi anni di lavoro continuativo ed impegnativo.

Auguri Professoressa!

20 8 - 2022 circoli

Concluso il «Progetto Talenti Artistici» del Circolo binazionale Rivera-Livramento

Il «Progetto Talenti artistici» del Circolo trentino binazionale Rivera Livramento (Uruguay - Brasile), nasce in un freddo pomeriggio di inizio autunno 2018, durante una riunione del comitato direttivo, quando tra una chiacchiera e un'altra a Carlos Patricio Berruti è venuta l’idea di fare un rilevamento di talenti artistici tra i discendenti di italiani in Uruguay.

L’idea è poi maturata con il tempo fino a di ventare un progetto specifico. L’intento era di arricchire i Circoli trentini ed italiani dell’U ruguay, attraverso produzioni artistiche ori

ginali in tutti gli ambiti dell’arte. Nel quarto «Incontro dei Circoli trentini dell’Uruguay», che si è tenuto a Montevideo il 4 e 5 maggio

2019, c’era stata la presentazione ufficiale del progetto, che fu accolto molto bene dai Circoli. L’obiettivo dichiarato in quella occasione era di raccogliere entro l’anno il materiale, per po ter così realizzare una pubblicazione da pre sentare nel terzo «Incontro regionale», che si doveva svolgere in Argentina nel 2020. A causa della pandemia di Covid 19, non è stato però possibile farlo nei tempi programmati.

Adesso la pubblicazione è stata stampata e il direttivo del Circolo è felice di poterla condi videre e spera che si possa presentare prossi mamente a livello regionale.

Donato un quadro storico al Circolo di Montevideo

Julio Calzá (a sinistra nella foto) ha donato un dipinto al Circolo Trentino di Montevi deo (Uruguay), a nome suo e del fratello Juan Calzá.

Si tratta di un dipinto che risale al 1917 e che fu porta to da Trento dai genitori di Julio e Juan quando emigra rono in Uruguay.

La donazione è stata rice vuta dal presidente del Cir colo, Gabriel Murara, a nome di tutto il direttivo.

Alla cerimonia di consegna erano presenti anche gli ex pre sidenti (Alfiero Vivaldelli, Sergio Sartori e Silvia Norbis), di

versi soci di lunga data del Circolo e l'artista Mariela Zilli, con il marito Julio Rios.
21 8 - 2022 circoli

Trentini ammirati protagonisti alla 44a «Sagra della polenta» di

«I

mmigranti, tutti insieme» era il tema della «Sagra della Polenta» di quest'anno a Venda Nova do Imigrante (Espirito Santo - Brasile): l'argo mento ha ispirato le donne del Circolo trenti no a dare ancora più significato alla «Sfilata delle Famiglie», che era in programma la mattina del 13 ottobre, per le vie della città, nell'ambito della quarantaquattresima edi zione dell'evento.

Negli ultimi due anni l'isolamento causa to dalla pandemia di Covid-19 ha impedito il regolare svolgimento dell'attività del Circolo,

fondato trentuno anni fa, che prevedeva pe riodici incontri. Finalmente, proprio in vista della «Sagra della polenta», grazie al miglio ramento della situazione generale, i soci del Circolo sono tornati a riunirsi ed hanno tra scorso gli ultimi due mesi a ricamare bandiere di stoffa e ad uncinetto, che sarebbero servite per decorare tre trattori: in occasione della sfilata, sui rimorchi dei trattori hanno preso posto i soci del Circolo, vestiti con abiti tradi zionali.

Anche alcune donne che non avevano mai lavorato prima con ago e filo, hanno dedicato

le domeniche pomeriggio a ricamare motivi floreali ed a realizzare bandiere all'uncinetto, oltre ad applicazioni con ritagli, per onorare le tradizioni delle «nonne».

Secondo il presidente del Circolo Trentino de Venda Nova, il giornalista Leandro Fide lis, negli ultimi undici anni il segno distintivo dell'associazione sono stati gli incontri tra i soci del Circolo, da qui l'importanza del tema della Sagra della Polenta.

«A Venda Nova le famiglie trentine non sono così numerose come i Trevigiani, che sono stati originariamente i primi ad inse

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della «Sfilata delle famiglie» di Venda Nova do Imigrante

diarsi nel comune: per questo il nostro gruppo cerca di rafforzarsi negli incontri, sia per cu cinare che, com'è successo per la "Sagra", per fare lavori artigianali per la prima volta. Mi congratulo con i soci Gláucia Altoé, Eugênia Recla, Cristina Zardo, Bruna Feitoza e altri per l'iniziativa» afferma Leandro Fidelis.

Nella festa nazionale del 12 ottobre (Nos sa Senhora Aparecida), gli uomini del Circolo si sono ritrovati per preparare i trattori per la sfilata, che i lavori all'uncicetto ed i ricami hanno reso particolarmente belli. Le decora zioni hanno letteralmente incantato i visita

tori della «Sagra della Polenta» e commosso coloro che hanno partecipato.

È il caso di Carmen Feitosa Altoé (nella foto qui sopra), figlia della defunta Brígida Elisa betta Bernabé, figlia di immigrati trentini. «Per me la sfilata è stata come rivivere il pas sato molto intensamente grazie alla compa gnia di tutti, alle persone che abbiamo potuto vedere e incontrare, alle canzoni e alla gioia», ha dichiarato.

Mário Nieweglowski Filho, genero di Car men e venuto appositamente dallo Stato del Paraná per la Sagra, ha detto di mantenere

stretti contatti con la comunità italiana di Cu ritiba. Anche per lui, discendente da polacchi e italiani, la sfilata è stata molto emozionan te, perché lo ha riportato a una parte dei suoi stessi antenati: “è un modo concreto per mo strare abitudini, valori culturali e atteggia menti attraverso la musica, l'abbigliamento, il cibo, tra gli altri. La partecipazione di diverse generazioni alla sfilata e alla Sagra, perpetua no la cultura alle prossime generazioni».

Durante la sfilata le donne del Circolo hanno offerto ai visitatori dei portachiavi a forma di fiore fatti all'uncinetto.

23 8 - 2022 circoli

Esibizione in chiesa per il coro del Circolo di Brusque

A Chajarí, il Circolo trentino ha incontrato il Console

Nella sera del 12 ottobre il Console Generale d'Italia a Rosa rio (Argentina), Marco Bocchi, ha incontrato le istituzioni e le

associazioni italiane di Chajarí ed il Sindaco della città, Marcelo Borghesan.

L'incontro è stato organizzato

dalle istituzioni presenti nella cit tà: Associazione Dante Alighieri, Società Italiana e il Circolo Tren tino.

Eletto il nuovo direttivo del Circolo di La Plata

La foto qui a fianco ritrae il nuo vo consiglio direttivo del Circolo trentino di La Plata (Argentina), eletto in occasione dell'assem blea del 16 luglio scorso, che rimarrà in carica per il biennio 2002-2023, ed così composto: PRESIDENTE, Rosa Elda Maino; VICEPRESIDENTE, Maria Con cepcion Mattei; SEGRETARIO, Susana Marcela Brunatti; VICE SEGRETARIO, Romina Ines Maino;

TESORIERE, Ines Maria Marcuz zo; SECONDO TESORIERE, Ana Maria Annesi;

CONSIGLIERI TITOLARI, Trentin Carlos Alberto, Ivana Alejandra Rossi, Alejandro Dinamarca, Paula Zeni, Juanjo Jose Gomez; CONSIGLIERI SUPPLENTI, Jose Luis Zoara, Marcela Rossi, Laura Beatris Zoara, Giuliano Fracchet ti, Melina Soledad Filippi, Estela Fidalgo; REVISORI DEI CONTI, Maria Clara Zerbino,Jorge Angel Gonzalez.

Le foto sono state scattate il 24 settembre scorso, quando il «Gruppo di Canto Amici Trentini» del Circolo trentino di Bru- sque (Santa Catarina, Brasile) si è esibito durante una messa celebrata presso la Cappella Santa Rita da Cascia.
24 8 - 2022 circoli

Una mostra «risarcitoria» dedicata a Vittorio Melchiori

Fino al 24 gennaio 2023 si potrà visitare, nelle sale del piano terra del Museo Dio cesano di Trento, la mostra «Re altà e tradizione. L’arte di Vittorio Melchiori (1891-1951)», la prima antologica mai dedicata al pit tore trentino Vittorio Melchiori. L’esposizione, curata da Domizio Cattoi, conservatore del Museo, intende portare all’attenzione del grande pubblico la produzio ne artistica e la vicenda umana di un pittore di grande talento, lodato dai contemporanei per la notevole maestria tecnica, ma in seguito trascurato dalla critica e ingiustamente dimenticato.

Vittorio Melchiori fu un artista di carattere schivo e riflessivo; proprio a causa di questa sua in nata ritrosia egli faticò ad affer marsi nel panorama dell’arte ita liana del XX secolo, soprattutto dopo l’ascesa del Fascismo.

L’esposizione si caratterizza quindi come momento risarcitorio

nei confronti di un artista che du rante il ventennio subì un’ingiu sta marginalizzazione per le sue convinzioni politiche, nonostante fosse dotato di notevoli abilità tecniche e di una grande padro nanza del disegno.

Come recita il titolo della mo stra, i capisaldi della produzione artistica di Melchiori sono realtà e tradizione: “realtà” intesa come

Artista di carattere schivo e riflessivo, nato Trento nel 1891 e scomparso nel 1951, durante il ventennio fascista subì un’ingiusta marginalizzazione per le sue convinzioni politiche

il reale tangibile e quotidiano (i paesaggi, le persone, le cose ina nimate), “tradizione” intesa come rispetto per l’accademia, richia mo a specifici modelli iconografici e stilistici (dal Rinascimento al Barocco fino al Simbolismo). Ca ratteri che contraddistinguono l’arte accademica, una corrente per molto tempo sottovalutata e giudicata in modo negativo poi ché impopolare, non al passo con la modernità. Solo negli ultimi decenni essa è stata progressi vamente rivalutata anche grazie a eventi espositivi promossi da varie istituzioni nazionali e inter nazionali.

Nato a Trento nel 1891, Mel chiori si formò a Milano nella

ditta di vetrate d’arte diretta da Giovanni Beltrami, la più impor tante fucina di vetri Liberty del periodo. Qui si accostò alla pit tura, praticando in particolare i generi del ritratto, del paesaggio e della natura morta. Tra gli anni Dieci e Venti, partecipò a nume rose mostre della «Società per le belle arti» presso il Palazzo della Permanente ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali va ri cordata la nomina a socio onora rio dell’Accademia di Brera. Dopo il suo rientro in Trentino, l’impe gno dell’artista fu orientato alla realizzazione di vetrate, affreschi e dipinti per le chiese della dioce si. L’artista si spense a Trento nel 1951.

In mostra i visitatori possono ammirare più di sessanta opere di Vittorio Melchiori tra dipinti, disegni, bozzetti, cartoni. Cin que le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: quella dei ritratti, figure di uomini e donne conno tate da un solido impianto pla stico e da una misurata penetra zione psicologica, quella dei temi sacri e letterari, nei quali affiora un modo di comporre tendente al fantastico, la sezione dei pae saggi, con vedute immaginarie e contesti osservati en plein air, infine le sezioni delle nature mor te e degli studi preparatori per le opere monumentali.

Nonostante per anni la critica si sia disinteressata all’operato di Melchiori, la chiarezza e l’one stà di linguaggio riscontrabili nei suoi dipinti e nelle sue vetrate è inconfutabile.

25 8 - 2022 dal Trentino

Il colpo d'occhio è di quelli che impongono di rallentare, poi di fermarsi e scendere dall'auto per guardare bene: un migliaio di pecore ai piedi della Vigolana è uno spet tacolo quanto mai insolito. È sabato, 29 set tembre, lungo la strada che da Bosentino porta a Vigolo Vattaro. Mancano pochi mi nuti a mezzogiorno, la freccia lampeggiante avverte chi sta dietro che alla rotatoria si svolterà a destra. Ma appena fatta la mano vra, lo sguardo è catturato dalla brulicante e rumorosa presenza di un gregge che, sulla sinistra, pasteggia in un campo dove il gra noturco coltivato è stato raccolto da tempo. Attraversata a piedi la strada, si fa più vivo il rumore dei belati e delle mandibole in azione. C'è un cane che corre da una par te all'altra e fa tornare nel gregge le pecore che si allontanano un po' troppo: si chiama Lucky, si sposta veloce ai margini del gregge, seguendo i comandi che il pastore gli impar tisce con fischi e richiami. Simone ha trentun anni, capelli lunghi, occhi vivaci, l'espres sione serena di chi è in pace con se stesso. È nato a Trevignano, un paese a pochi chilo metri da Treviso e quella di fare il pastore è stata una sua precisa scelta: nessuno della sua famiglia lo ha mai fatto prima. Finite le scuole ha lavorato per alcuni anni, per gua

L'insolito spettacolo di mille pecore sull'altopiano della Vigolana

dagnare quanto gli sarebbe servito per poter finalmente iniziare a fare l'attività che lo ha sempre appassionato.

Sono ormai dieci anni che Simone fa il pa store. «Non tornerei indietro», risponde alla domanda se non sia un lavoro un po' troppo faticoso. «Non è un lavoro, è un modo di vi vere», precisa con un sorriso.

L'estate l'ha trascorsa sulle montagne delle Giudicarie e tra Ledro e Concei, che ha lascia to all'inizio di settembre. La presenza dei lupi

ha costretto ad una partenza anticipata. Ci sono voluti due mesi per arrivare sull'Altipia no della Vigolana. Le prossime tappe saran no la Valsugana, il Feltrino, la pianura trevi sana, fino al mare, dove il gregge svernerà. Poi in primavera inizierà il viaggio di ritorno verso le montagne.

È un viaggio che si fa giorno per giorno, senza un programma definito: non c'è mai un punto di arrivo prestabilito. Simone non sa ancora dove passerà la notte con le sue mille

26 8 - 2022 dal Trentino

pecore e i quindici asini. «Si va. Ci fermere mo dove ci permetteranno di farlo e dove ci sia erba sufficiente» spiega. Serve un quar to d'ora per montare e smontare il recinto elettrico mobile, che durante la notte tiene il gregge riunito.

La vita all'interno del gregge segue un suo preciso ciclo. Ci sono le fattrici ed i loro agnel li, che nascono dopo un periodo di gestazione di circa cinque mesi, quando raggiungono il peso richiesto dal mercato, vengono vendu

ti. Le pecore più anziane vengono un po' alla volta rimpiazzate dalle agnelle. Nel gregge di Simone ci sono solo pecore da carne.

Ad aiutarlo c'è un altro pastore, che viene dalla Romania. «Italiani non ce ne sono e di solito se provano a fare il pastore non resi stono molto. Sono tutti leoni quando si ri trovano al bar, ma poi...» commenta sempre sorridendo.

Simone conosce ormai molto bene il Trenti no, la sua gente, il suo territorio: sua moglie è

della Val dei Mocheni. Ma nonostante questo stretto legame, con fermezza afferma che non cambierebbe il Veneto con il Trentino.

Trevignano è sempre nel cuore: «è il paese dove sono nato e cresciuto, lì ci sono la casa, i parenti, gli amici, la combriccola con cui ri trovarsi al bar per un brindisi in allegria. È sempre bello tornarci». Anche per un noma de come Simone, il richiamo del campanile è irresistibile.

27 8 - 2022 dal Trentino
Maurizio Tomasi

Dopo 50 mesi di stagionatura, è stata tagliata nel caseificio di Mezzana una forma di «Trentingrana di malga»

Cinquanta mesi di stagio natura in attesa di sprigio nare il sapore e il profumo tipici del Trentingrana di malga, “il formaggio con la montagna nel cuore”. Profumi e sapori ap prezzati, nella tarda mattinata di oggi, alla sede del Caseificio Pre sanella di Mezzana.

Un appuntamento che si è tra sformato in evento, vissuto con partecipazione emotiva sia dai responsabili della cooperativa lattiero casearia che ha sede nel la località della Val di Sole e sia dai vertici di Trentingrana-Con cast presenti a questo momen to che ha espresso in maniera mirabile qualità, passio

ogni giorno nel mondo del latte e del formaggio.

“La forma di Trentingrana con latte di malga è stata prodotta dal casaro Flavio Delpero (a destra nella foto) nel cuore dell’estate di quattro anni fa – ha spiegato Diego Fezzi (al centro nella foto), presidente del Caseificio Presa nella – È stata prodotta con lat te proveniente dagli oltre 1900 metri di quota di Malga Valbiolo – Passo del Tonale e, più preci samente, dal pascolo di località Negazzano gestito dalla Società Allevatori di Vermiglio del presi dente Enrico Magnini”. Nel mese di luglio di quat tro anni fa ha preso il via il periodo di stagionatura concluso oggi a mezzogior no quando, il taglio della forma, è stato affidato alla maestria e all’esperienza di Vito Pedergnana, direttore del Caseificio Presanella (si nistra nella foto).

“Quanto abbiamo osservato e vissuto stamani al Caseificio

Presanella – ha osservato Stefano Albasini, presidente di Trentin grana-Concast e consigliere della Federazione Trentina della Coo perazione – rappresenta un mo mento di particolare significato e sostanza sia per la cooperativa e sia per i produttori soci perché conferma l’eccellenza qualitativa delle nostre produzioni”.

All’evento ha partecipato an che Federico Barbi, direttore commerciale di Trentingrana

Concast,

La degustazione del Trentin grana di malga 50 mesi del Casei ficio Presanella è stata abbinata a “Zell”, il Trento Doc della Cantina Sociale di Trento rappresentata, stamani, da Lorenzo Campana dell’Ufficio commerciale.

Diego Nart (Uff. Stampa Cooperazione trentina)

e Marco Nardelli, re sponsabile qualità del consorzio lattiero-caseario con sede a Spini di Gardolo.
28 8 - 2022 dal Trentino

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• Avendo preso visione dell’informativa sui dati personali (*)

C H I E D E

al fine di poter ricevere la rivista Trentini nel Mondo e partecipare alla vita dell’Associazione, di essere iscritto/a all’associazione di volontariato ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS in qualità di aderente Socio.

Distinti saluti.

FIRMA

(*) Disponibili sul sito www.trentininelmondo.it

«M'incontro a Monaco» era il titolo scelto per l'iniziativa dedicata alla nuova emigrazione in Austria, Germania e Svizzera (alle pagine

2-3 e 13-17).
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