
4 minute read
Ufficiale del Genio napolitano (1820- 1825 72 - 73. Ufficiali e soldati del genio napoli I ani dal 1833 al 1855 circa . . . . . .
Mazzuchelli in vestì il forte nel gennaio 181 O ; aprì una strada laterale, eresse un ponte sul torrente S. Coloma, costruì ri~ dotti sulla line_a e tra verse -nella città, prese e minò la torre del sobborgo, e cominciò un bombardamento. ·Ma il generale O~Donell, promovendo una guerra attiva in Catalogna, ne distrasse le forze; e fu soltanto nell'aprile che l'intera divisione Severoli (1), incaricandosi del blocc0, rese vano ogni tentativo di soccorso e respinse l'attacco del 3 maggio al Monteverde; d.opo di che il presidio tentò evadere, ma fu raggiunto, cadde in gran parte prigioniero e il forte rimase agli Italiani (13 maggio),,.
Vi furono, anche colà, episodi importanti. Fin dall'investi~ mento ... " i capitani del genio Vacani e Ronzelli con Alietto (tenente) degli zappatori, fecero sbarrare immantinenti ogni sbocco di via ; e furono. allora feriti 9 zappatori ed alcuni minatori, che lavoravano ad un fornepo di mina. che -doveva far saltare la torre ,, (2). Il presidio della torre si arrese, ma non i,I forte, come già si è accennato.
Advertisement
A Monteverde il Severoli aveva fatto erigere, per suggerimento del Vacani, un grande contrafforte di sbarramento ; e "vi collocò a difesa i capitani Rougier e Guaragnoni, che in più sortite dovettero affrontare coraggiosamente i ne#mici superiori di numero ,, (3).
Anche Beffa si fece molto onore e fu decorato con la Corona ferrea.
Il rimanente dell'anno passò in marce e con tromarce dai Pirenei a Barcellona per proteggere convogli che vi andavano dalla Francia ; in fazioni brillanti, ma inconcludenti ; in la~ vori per gittamento di ponti, ristauri di strade e simili. Nel
( 1 ) Si era poco prima costituita con rinforzi venuti dall'Italia; Severoli -era reduce dalla campagna del Friuli.
(2) ZANOLI. Op. c{t .. (3) CANEVAZZI. Op. cit..
31
novembre giunsero rinforzi dall'Italia col generale Pino, che riprese il comando, e Severoli e Mazzuchelli rientrarono.
Nel 1811 il nostro corpo si affermò nella storia, special.:.. mente per l'assedio di Tarragona. Esso è riassunto così dal Vacani nella ta v. XI I Ia. della sua opera " .... il maresciallo Suchet accorse nel 1811 dalle rive dell'Ebro ad as$ediarla si tosto che gli Spagnoli furonvi distratti dall'acquisto di Figueras; la investì a 4 di maggio con più corpi francesi e cogli Italiani, comandati dal generale Palombini ; assediò e prese d'assalto il forte Olivo (1); fece sviluppare dal generale Rogniat (2) il grande attacco nella pianura, e, sotto ai fuochi più micidiali,. Ei stabilì per le breccie in tutte le opere inferiori ; allontanò gli Inglesi dalla spiaggia, e prese finalmente la città d 'assalto il 28 giugno. La guarnigione di 8000 uomini, incalzata nelle contrade, tentò ancora di difendersi.... ma affrontata dagli Italiani della divisione Peyri .... depose le armi alle falde di Loreto .... ,, (altura a nord-est della città).
All'assalto del forte Olivo (30 maggio) si distinsero Vacani e Guaragnoni e gli zappatori col Ronzelli.
A proposito del Vacani il Peyri nel suo rapporto al ministro della guerra a Milano scrisse : ~ ,, .... rendo conto del capitano Vacani del corpo reale del genio, che in quella giornata si è particolarmente distinto in zelo, coraggio ed intelligenza. Approfìttando di un acquedotto alla testa degli zappatori italiani, ha rovesciata la palizzata dell'inimico ed è penetrato nella loro ridotta. Questo eccellente ~ffìziale, apprezzato da tutti i su~"-generali, merita un avanzamento, ed io lo propongo a V. E. affine di vieppiù incoraggiare ed utilizzare i suoi talenti a pro dello Stato .... ,, • Fu propost~ per la Legione d'onore, ma ebbe invece di.kuovo la Corona ferrea.

(1) Staccato dalla città e posto su di un'altur~ . (9) Comandante generale de} genio.
NEJ,."1-,'ESERCITO CISALPINO POI ESERCITO ITALICO (1796-1814) 501
Col Vacani si slanciarono all'assalto, come capi di due colonne, i sergenti · Gandolfì e Grattaroli, ed il primo fu ferito; il caporale _ Del Prato ed i zappa-tori De Paoli e Ba·cchelli, che meritarono, tutti, il maggiore encomio ; Gandolfì e De Paoli furono anche proposti per la Corona ferrea.
Appena caduto il forte, Va cani e Guaragnoni, predetti, si adoperarono rapidamente per cambiare nel corso della notte {con 1000 lavoratori raccolti fra tutte. le armi) le fronti d'azione ; e al mattino, gli Spagnoli, quando tentarono di riprendere _ l'opera, trovarono chiuse tutte le vie ; anzi Guaragnoni e Ronzelli, coi lavoratori e zappatori, fecero una sortita che ebbe esito felicissimo. Il Ronzelli ed il Guaragnoni ebbero in tale occasione la Corona ferrea per merito di guerra.
Il comando dell'artiglieria al forte Olivo fu dato al capitano Beffa.
Dopo la caduta dell'Olivo, fu procéduto all'attacco del forte Principe, congiungente la cinta col mare, e la storia ci conservò i nomi di Salimbeni e di Beffa.
Nella notte dal 16 al 17 giugno ebbe luogo l'azione ; il capitano Salimbeni sostituiva nel comando l'uffìziale del genio francese che dirigeva i lavori per stabilirsi colà, e, mentre incoraggiava gli zappatori, venne ferito da un colpo di fucile, e cadde fra le braccia del capitano Ronzelli ; trasportato all'ospedale di Crenoge, vi moriva il 22 giugno. Il maresciallo Suchet, nelle sue Memorie, onorò, come bene lo meritava, questo prode, esprimendosi nei seguenti termini : " Interessante uffìziale, avido di seguire le tracce del padre, distinto generale del genio, era recentemente giunto dall'Italia, per imparare l'arte degli assedi .... >>.
In q~Ìmto al Beffa « rimasto solo al comando delle artiglierie» - prestava ancora servizio in quest'arma· - "perchè gli erano spirati ai fianchi i colleghi, e sottrattosi dalle rovine che lo aveva _ no investito, si adoperò con attività grandissima, coraggio ed intelligenza, cosicchè in due ore soltanto di vi-
