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soldatini SCORTARE
NAPOLEONE RE D’ITALIA
Le Guardie d’Onore di Modena
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Napoleone in occasione della sua incoronazione a Re d’Italia decise di effettuare un viaggio per meglio conoscere il Regno.
Le città visitate dal nuovo sovrano si dotarono di una Guardia d’Onore per scortarlo durante il suo passaggio.
La Guardia di Modena, comandata dal conte Boschetti, era composta da 4 Ufficiali, 1 portastendardo a cavallo, 1 portabandiera, 14 guardie a cavallo, 1 tromba, 32 guardie a piedi con 1 tromba e 1 tamburo.
Le guardie indossavano un abito a code lunghe interamente blu, con paramani, colletto e risvolti del petto gialli, tutti gallonati in bianco per la truppa e in argento per gli Ufficiali.
I musicanti indossavano un abito azzurro con mostre blu al posto di quelle gialle della truppa.
I cavalli erano equipaggiati con finimenti in cuoio nero e gualdrappa blu scuro, con frange argento e gallone festonato giallo.
Delle varie guardie cittadine sono giunte fino a noi l’uniforme di Pavia, conservata ora al Museo del Risorgimento di Milano, che mostra un abito bianco con risvolti verdi, e quella di Bergamo (passata in asta qualche anno fa) dall’abito anch’esso bianco e risvolti cremisi. Queste uniformi si presentano con una tipologia di abito dal taglio e dai risvolti simili, ma dai colori differenti che solitamente riprendono quelli della città, come nel caso modenese che utilizza il blu e il giallo.
Va precisato che le Guardie d’Onore cittadine non vanno confuse con le Guardie d’Onore del Regno d’Italia, create anch’esse nel 1805 come vere e proprie formazioni militari che furono impegnate nelle Campagne del 1809 e nel 1812 in Russia dove si comportarono con onore.
Il conte Boschetti
Nacque nel 1755 e in gioventù fu gentiluomo alla corte di Ercole III d’Este.
Venne nominato comandante delle Guardie d’Onore modenesi durante la visita di Napoleone alla città, svoltasi a giugno 1805.
Divenuto Podestà del comune di Modena, nel 1814 fece parte della delegazione modenese al Congresso di Vienna.
In seguito, al rientro degli Este a Modena, fu Maggiordomo Maggiore della Duchessa Maria Beatrice Vittoria, carica che mantenne fino alla sua morte a 84 anni.
Il figurino
È stato creato basandosi sulle immagini che illustrano la coeva “Cronaca Rovatti” realizzata a Modena da don Antonio Rovatti e riproducono il comandante delle Guardie d’Onore di Modena, alcune guardie a cavallo e a piedi, trombettieri e tamburi.

Nell’immagine della cronaca, il comandante del corpo è riprodotto con alti stivali, mentre nel figurino si è deciso di realizzarlo in versione più cittadina, con calze di seta e scarpe con fibbia argentata e il selciato su cui passeggia riproduce esattamente una parte di strada d’epoca napoleonica del centro di Modena.
L’ambientazione cittadina è stata pensata per evidenziare che queste guardie, per quanto organizzate militarmente, non ebbero mai occasione di combattere e vennero sciolte poco dopo la loro funzione di scorta a Napoleone.
Bibliografia
Bayard De Volo T., Vita di Francesco V, Aedes Muratoriana, Modena, 1983.
Boeri G., La cronaca Rovatti, “Rivista Militare”, 1989
Canevazzi G., La Scuola Militare di Modena, Giovanni Ferragutti e C. Editori, Modena, 1914
Papi R., Les Gardes d’honneur italiens de Napoléon, “Tradition” n.6, 2016



