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ROMPERE LE SCATOLE

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MODELLISMO

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“Rompere le scatole” è un’espressione che, sicuramente, avrete utilizzato almeno una volta nella vita, vuol dire provocare noia, fastidio, in modo pesante ed è tra le più usate e diffuse nella nostra lingua; indica una situazione di disturbo, come ad esempio una persona che con il proprio comportamento ci tormenta, spesso, con inutili problemi. Il detto è davvero particolare, e risale alla Grande Guerra. Infatti, questo modo di dire ha un’origine che viene dall’ambiente militare. Pare infatti che “rompere le scatole” fosse l’ordine impartito dai comandanti per invitare i soldati ad aprire le scatole che contenevano le cartucce dei fucili per prepararsi all’azione. Questo voleva dire correre il rischio di non farcela e, quindi, l’ordine di “rompere le scatole” causava un certo senso di angoscia. Bisogna quindi immedesimarsi in un soldato mentre sta compiendo questa operazione con un epilogo che sarebbe potuto diventare tragico.

Per fortuna, in tempi moderni, i vari - ne sono diventati meno drammatici, anche se conservano una connotazione negativa e irritante. Dalla sensazione di ansia, si è arrivati a quel- la di fastidio. Quante volte siamo in compagnia di qualcuno che “rompe le scatole”, che scompiglia le nostre abitudini e interferisce troppo nella nostra vita privata? Anche a parti invertite, di frequente capita che qualcuno ci dice di non rompergli le scatole, ci invita a non annoiarlo, ci dice di lasciarlo in pace ma spesso lo sottovalutiamo o non gli diamo la giusta importanza. Meglio, quindi, allontanare le persone negative ed evitare di essere anche noi comesibilità e riservatezza, esempio di concetto comune utile a tutti come stile di vita.

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