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PRESTAZIONI RICHIESTE ALLA FRANCIA
1° Stadio l.) Cessione di 110 mila tonnellate di naviglio non francese di cui 73 mil a alla Germania e 37 mila all'Italia (compreso in quest'ultimo il piroscafo "Topich")
2
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.) Noleggio aggiuntivo di piroscafi francesi di piccolo tonn ellaggio (fino a 1.000 tonn.) alla Germania, nei limiti delle possibilità, per i rifornimenti del Corpo tedesco in Africa.
3 ) Vendita e trasferimento di naviglio portuale (rimorchiatori e galleggianti) dai porti nordafricani ai porti di T ripoli e B e ng asi.
4.) Vendita e trasporto di 20 obici pesan t i con munizioni dal Nord Africa alla Libia per il Corpo tedesco in Afr ica.
5.) Cessione alla Germania, in controvalore, senza limiti di tempo, di merci dal Nord Africa da caricare sugli autocarri acquistati dalla Germania stessa per il Corpo africano in Libia e d analoga cessione di merci all'Italia per le forze della Li bia secondo t rattative da concludere t ra l'Italia e la Francia . .
6.) Trasferimento dei primi 200 autocarri frances i per il traffico previsto tra Gabès ed il capolinea d ella ferrovia italiana.
7.) Inizio dei preparativi per la costruzione del tronco ferroviario Gabès-con fine libico. ,
8.) Collocamen to di ordinazioni tedesch e e italiane di materiale bellico in territorio francese non occupato.
9.) Cessione a pagamento all'Italia (marina) di mitragliatrici e.a. da 8 mm., in numero da fissare in base alle disponibilità che sono state richieste all'Ammiraglio francese .
10.) Restituzione d e ll e armi personali ai cittadini italiani in T unisia, secondo le stesse misure in v igore per i cittadini francesi.
S tadio
I ) Trasferimento dei rimanenti 200 autocarri francesi per il traffico previsto fra Gabès ed il capolinea d ella ferrovia italiana .
2.) Approntam e nto del naviglio francese di cabottaggio previsto per il traffico costiero.
3.) Con segna all'Italia di due rimorchiatori "Furet III" e "St. Charles" a saldo sostitu zione navi cisterna italiane non restituibili dai francesi.
1.) Trasferimento nel Me dit erraneo di una flottiglia tedesca di dragamine e mas attraverso il territorio francese non occupato.
2.) Predisposizioni per il rifornimento in Libia mediante la messa in efficienza in Tunisia di materiale rotabile per il trasporto ferroviario, di depositi (compresi serbatoi di carburante), e di mano d'opera fran cese nei porti di trasbordo.
3.) Cessione a pagamento all'Italia di 2400 colpi da 240 A.L.V.F. Cessione a pagamento all'Italia di colpi da 340 A.L.V.F. in numero da precisare.
4° Stadio
1.) Insediamento nelle basi tunisine di distaccamenti tedeschi per il funzionamento dei rifo rnimenti ed avviamento dei rifornimenti stessi in base alla situazione militare.
Note: Indip endenteme nt e dalla ripartizione dell e concessioni alla Francia in stadi: a) Cessione all'Italia d el 50% dei combustibili liquidi da trasportare dalla Romania alla Francia su navi francesi, quando saranno ri presi tali trasporti e sarà raggiunta una soddisfacente situazione di carburanti nella F rancia stessa. b) Controprestazioni finanziarie francesi all'Italia per lo sbloccamento dei materiali soggetti al vincolo di consegna ancora esistenti nei depositi sotto controllo italiano. Lo sbloccamento del materiale occorrente per le concessioni del 1° stadio può aver luogo indipendentemente dallo svolgimento delJe relative trattative.
Allegato
CONCESSIONI 1TALO-TE DESCHE - Esercito -
1° Stadio
A) Africa Occidentale Francese
1) Costi tuzione di 32 sezioni di carri armati su 3 carri armati F. T. per la difesa costiera.
2) Raffor zamen to dei quadri francesi delle truppe dell'A.0 .F .
3) Tras ferime nto di 3 btg. ftr. e di 1 gruppo artiglieria leggera motorizzata dal Nord Africa all'A. O .F. (111/7° R.T.M ., 1/1 R.T .M. , 111/6° R. T .S. , I del R.A.C.M.).
4) R inforzi della difesa anticarro con 22 pezzi da 25 anticarro
5) Rinforzi della difesa anticarro con 16 pezzi anticarro da 47
6) Costituzione di una batteria cannoni da 105 L.
7) Motorizzazione di un reggi- Nel quadro delle possibimento di fant eria . bilità, dopo l 'esame della
8) Motorizzazione di tutta l'ar- situazione degli autotiglieria da campagna mezzi e del carburante.
B) Nord Africa francese
1) Sostituzione dei reparti trasferiti in A 0 F con unità delJ'Armata del Levante (unità indigene o della L egio ne strani era). Il resto dell'Armata del Levante (unità bianche) rimane provvisoriamente in Madrepatria in aumento dell'Eserci to transitorio metropolitano. Armam e nto ed equipaggiamento vengono stabiliti in base alle disposizioni in vigore per l'esercito transitorio in Madrepatria. Il materia le occorrente viene prelevato dai depositi sotto controllo t e desco .
2) Rafforzamento dell e 8 sezioni di carri armati delJa difesa costiera del Marocco, mediante 3 sezioni su 5 carri armati F. T .
3) Costi t uzione di 3 squadroni carri con i 60 carri O. I. già concessi.
4) Costituzione di un gruppo cannoni da 105 L (dislocazione in Marocco o in Alge1ia occidentale).
5) Costitu zione di un gruppo obici da 155 C (dislocazione in Marocco o in Algeria occidentale).
6) Determinazione della percentuale dei metropolitani dell'esercito transitorio al 30% n ell e unità indig ene ed al 50% nelle unità miste .
7) Determinazione della dotazione di autocarri per trasporto personale nei reggimenti di cavalleria dell'eserci to transitorio del Nord Africa, secondo la richiesta francese (aumento da 144 a 318).
8) Con cessi one d e lle segue nti forze ausiliari e di p o li zi a:
12.000 Mokha zc ni per il Maro cco.
650 Mokhazeni per la Tunisia.
557 u. di poli zia ammini strativa per il M arocco.
9) Concess ione d e ll e "armi p e r le di fese di piazza" e delle "ann i e p er la sicurezza", secondo la richi es ta francese.
2° Stadio
Nord Africa francese
1) Costitu zio ne di una compagnia a nticarro con 12 cannoni d a 25 a nticarro.
2) Costitu z ion e di uno squadrone a nticarro con 12 ca nnoni da 25 a nticarro.
3) Costituzione di un gruppo da 220 s u 2 batterie m ortai da 220 C ed 1 batteri a cannoni da 220 L (di s locazione in Marocco od Alg e ria occidentale).
4 ) Costituzione di 18 nucl e i mobili di difesa costiera, secondo l a ri chiesta francese.
5 ) Concessi one di : a) 2000 uomini per i dispositivi di sicure zza ridotti p e r la Tuni s ia ; b ) 6000 uomini per i dispositivi di sic urezza ridotti per l'Al ger ia.
3° Stadio
Nord Africa francese
1) cos titu zio ne di 1 sezion e su 3 p ezz i da 37 presso i 6 r g t. Spahis e d il rgt di cavalleria s trani era.
2 ) Cos t itu z ion e d e lla 4° sezione di autocarri legge ri p resso Nel quadro delle poss ibilità doognuna delle 7 compagnie po l 'esame d e lla s ituazione d etreno . gli autot omezzi e del carbu-
3) Motori zz a zi one del tre n o rante. dei rgt. di fante1ia in M arocco.
4° Stadio
L a concess ione di quanto co mpreso in qu es to stad io è rinviata non essendo disp onibile il material e c orrispo ndent e.
La fabbricazione d e lle armi e d e l materiale bellico sa rà attu a ta al più presto possibile, nel quadro d e l programma di arm amenti franco-tedesco.
L e c oncessioni relati ve all a motori zzazione saranno es amin a te in dettaglio in base alla situa z ione autome zzi e carburanti ed a utori zz ate nel quadro delle p oss ibilit~ .
Si fa riserva d ella definitiva autorizzazione per le singole ri chieste, in base alle possibilità di cos t i tu zione ed allo sviluppo d ella situazione politica e militare.
A) Africa occidentale francese
I) Cos ti t uzione di 4 raggrup pamenti mobili motorizzati. La possibilità di cost ituz ione di queste unità sarà esaminata subito con i francesi.
2) Mot orizzazione di altri reggimenti di fanteria (oltre quello concesso ne l 1° stadio).
B) Nord Africa francese
1) Motorizzazione del tre no dei rgt. di fanteria in Algeria e Tunisia.
2) Motorizzazione 6 gruppi artigli eria ancora ippo-tranati.
3) Cos t ituzione di una terza squad ra sulle sezioni F.V. di t utti rgt. fanteria .
4) Costituzione di una compagnia anticarro su 12 pezzi anticarro da 25.
S) Costituzione di due sezioni anticarro su 3 pezzi da 25 anticarro presso ogni btg. d i fanteria .
6) Costituzione di una sezione anticarro su 3 pezzi da 25 presso 6 rgt. cacciatori d'Africa.
7) Costituzione di 8 batteiie anticarro su 8 pezzi da 47 ciascuno.
8) Costitmi one di !!ruppi cavalleria carri armati.
CONCESSIONI ITALO-TEDESCHE - Marina -
1° Stadio
1) - Rinforzo del gruppo di rimpiazzo dei sommergibili, da 9 a 13, impiegando i due re duci dalla Siria ed i due concessi durante il conflitto della Siria .
Mantenimento di 4 sommergibili in armamento (senza siluri, munizioni e nafta) nel gruppo di rimpiazzo.
2) - Riarmo temporaneo dell'incrociatore "Dupleix", durante i lavori dell'incrociatore "Foch", senza che questo disarmi.
3) - Costituzione di 50 lanciabombe subacquee.
4) - T rasformazione di 200 siluri per unità di superficie.
5) - Costru zione ex-novo di 20 siluri per sommergibili.
6) - Sistemazione del 4 ° pezzo da 13 0 sul cacciatorpediniere "Trombe".
7) - Montaggio di 2 mortai lanciabombe da 100 sull'avviso "La Surprise".
8) - Conservazione in armamento di 4 dragamine provenienti dall'Atlantico.
9) - Sostituzione di 12 pezzi antiquati da 138 antinave in Nord Africa con pezzi moderni.
Completamento lavbri dei cacciatorpediniere "Lansquenet" e "Filibustier" .
Completamento costruzione di 4 dragamine-avviso a Port de Bous, come unità da guerra.
1) - Riarmo di 11 sommergibili per la difesa di Tolone, Biserta, Orano, più un altro sommergibile, che sarà tratto dal gruppo di rimpiazzo.
2) - Riarmo della nave da battaglia "Provence", e della nave appoggio aerei "Commandant Teste"; di 7 cacciatorpediniere e 4 torpediniere.
CONCESSIONI ITALO-TEDESCHE - Aeronautica -
Premessa:
1°) - Le concessioni che seguono riguardano, in parte, proposte francesi che non sono state presentate con le ultime richieste; altre proposte sono state trasformate, non avendo le Commissioni di armistizio ritenuto giustificata la integrale loro applicazione, in considerazione dell'attuale situazione militare.
2°) - Le richieste francesi sono state in parte ridotte in base alla effettiva disponibilità dei materiali. Le concessioni accordate sono pertanto realizzabili nella misura prev i sta dall'elenco che segue.
3°) - Negli accordi intervenuti, le richieste francesi riguardanti il completamento del gruppo da combattimento III/13 ed il trasferimento del gruppo da caccia 1/2 sono state accolte con la variante che risulta dall'elenco che segue.
4°) - P er permettere la costituzione di un secondo gruppo per bombardame nto in picchiata nel Marocco, si è addivenuti all'accordo di sciogliere la squadriglia 4/ BR attualmente in Algeria.
5°) - Circa i particolari che riguardano il miglioramento e lo incremento dell'organizzazione aeroport u a l e della Tunisia ed Algeria, sarà necessario che le due Commissioni addivengono ad una ulteriore presa di contatto.
6 °) - Anche le decisioni a riguardo dello sb lo ccaggio e dei movimenti delle scorte di munjzioni di ogni genere saranno adottate in seguito ad ulteriori accordi. Principio da segu ire: nell'approvvigionamento per 6 mesi, precedenza all'A.0.F., A.F.N. in seconda linea.
7°) - Non sono ancora precisati i particolari sulla costituzione e trasformazione di quelle batterie contraeree, per le quali necessita la costruzione di materiali. Le richieste al riguardo presentate dai francesi sono pertanto da considerare quale riferimento per autorizzare la costruzione stessa.
Elenco Complessivo Delle Concessioni Da Accordare
A) - Reparti di volo a) Madrepatria : b) Africa del Nord:
1°) - Costituzione di due gruppi di caccia .
2°) - Trasformazione della squadriglia da combattimento 1/ 13 in gruppo da combattimento 1/13, su 18 velivoli.
1°) T rasformazion e della squadriglia da combattimento 3/13 in gruppo da combattimento III/13, su 18 velivoli (sede Algeria).
2°) - Costitu zione di una squ adriglia da ricognizione marittima (sorveglianza).
3°) - Costituzione di una squadriglia da ricognizione marittima (sorveglianza), mediante mantenime nt o e reintegro della Squadriglia 19/S, già della Siria.
4°) - Costituzione di un gruppo da bombardamento in picchiata (idrovolanti).
5°) - Mantenim ento del gruppo da b omb ardamento I/39, già della Siria, e sua trasformazione in gruppo da bombardamento in picchiata.
6°) - Mantenimento de l Gruppo da ricognizione II/39, già della Siria, e tras for mazione dei velivoli di dotazione (Marocco) .
7°) - Manten i mento del Gruppo da caccia I/ 2 e suo trasferimento dalla Madrepatria in Tunisia .
B) ARTIGLIERIA CONTRAEREA
a) Madrepatria: b) Nord Africa: c) Africa Occidentale: l 0 ) Costituzione di 10 batterie pesanti, 4 delle quali armate di materiale moderno, le altre come btr. fisse .
Costituzione di 9 batterie pesanti con materiale fisso.
1°) Costituzione di 5 batterie pesanti con materiale fisso.
2°) Costituzione di due batterie leggere nel Marocco.
3°) Costituzione di 14 gruppi di s icurezza per la difesa dei campi di aviazione, di cui 12 gruppi armat i con 16 mitragliatrici e 4 pezzi da 25, o due grup p i armati con sole 16 mitragliatlici. 7 di questi gruppi sono da assegnare al Marocco, i rimanenti 7 (tra i quali quelli armat i di sole mitragliatrici) da suddividere tra la Tu nisia e l'Algeria .
2°) Costituzione di 65 sezioni l eggere La presente concessione cont empla solo la concessione ex novo di 30 pezzi, dato che 100 sono stati gii1 accorda t i precedentemente.
C) COMANDI
1°) Costitu zione del Comando difesa aerea del Nordoves t in Madrepatria.
2°) Costituzione di un Comando Raggruppamento da caccia in Madrepatria.
3 °) Costituzione di un Comando Raggruppamento da caccia in Tunisia.
-l 0 ) Costituzione di un Comando Raggruppamento da caccia in Africa Occide n t al e.
D) VARIE
1° ) Rinforzi e trasformazione di materiali (dopo costruzione) di ba tterie e.a. già es is tenti: a) trasformazione di 17 b atterie di vecchio tipo; b) costituzione di 15 batterie pesanti; e) cos tituzione di alcune batte1ie leggere destinate alla difesa deUe truppe.
2°) Trasporto in Nord Africa ed A.0.F. di munizionamento di caduta e vario, ne i limiti del fabbisogno di tre mesi.
3°) Miglioramento dell'organizzaz i one aeroportuale della Tunisia ed Algeria.
RIPARTIZIONE l N STADI Stadio
A) AFRICA OCCIDE NTA LE: Tutti i provvedimenti, compreso l'in vio dei rifornimenti: I
B) MADREPATRIA: a) Sbloccaggio dei materiali di volo per l'approntamento: I b) Inizio d ell'add estramento del personale navigante destinato a i repa rti di n uova costituzione: I c) Racco lta del personale di governo nelle sedi ove è prevista la costituzione dei nuov i reparti: I d) Racco lta del personale delle batterie e.a. di n uo va costituz ion e nei centri di addes tramento: I e) Costituzione del comando di Difesa aerea del Nordovest: I f) T utt i i rimanenti provvedimenti inerenti alla costituzione dei nuovi reparti: II
C) AFRICA DEL NORD: a) Sbloccaggio del materiale e dei velivoli per l'app rontamento : I b) Inizio dell'addestramento del personale navigante
(da eseguire in Madrepatria): I e) Raccolta d e l personale di governo (da effettu are in M a dre patria): I
La raccolta d el personale che è già s t ato disl ocato in Africa del Nord awe rrà nello s tadio: II d ) Raccolta del personale per l'arti g li eri a e.a. nei ce n tri di add es tramento (da effettuare solo in Mad repa tria): I La racco lta del personale g ià disl ocato in N.A. awerrà nello stadio: II e) Trasferimento della Squach;glia 3/13 dalla Tuni s ia all ' Al ge ria: I f) T rasferimento del grupp o da caccia I/2 dalla Madrepa tria in Tun isia: I g) Autorizzazione pe r i la vori di mig lioramento dei campi di atterragg io nella parte occidentale dell'Al ger ia: I Anal oga autori zzaz ion e p er i riman e n t i campi dell'Alg eria e de ll a Tunis ia : II h ) T rasferim en t o de l ma te ri ale e del personale per la costru zio ne d e i r e parti dell'artiglieria e .a. dalla M adrepatria: II i) Au t orizzazion e all a cos ti tuzio n e e d all'impiego d e lle b atterie e. a.: II k) Autorizzazion e per la cost ituzione delle sezioni di s icurezza (e p er il Maro cco anche d e i 39 carri armati a d esse adibiti ): II
I ) Au torizzazi one alla cost i tuzione del Comando di Raggruppamento da caccia in Tuni sia: II m ) Tras fe rim ento dalla Madrepatria del perso nale di governo e ra cco lta ne i luoghi di des tin azione. Questo secondo prowedimento è esteso anc h e al p er so nale ch e già t rovavasi in N .A.: III n) Costi tuzi one d e lle scorte per l' organizzazione aeroportual e già esiste n te: II o) Costituzione dei reparti di volo (da esegu ire in Mad repatri a): III p) Sciog lim en to d e lla Squadriglia 4 BR.: III q) R estit uzion e all'impiego dei nu ovi cam pi co n cessi p er l'Algeria e T u ni sia e costi tu zi one d elle scorte rela tive: III r) Autorizzazione al trasferimento da lla Madrepa tria in N.A. dei reparti di nu ova costitu z ione.
Costituzione di questi e di quelli c h e già si trovavano in N.A.: I V
Varie
Cost ituzione e t rasformazi o n e d elle batterie e.a. per le quali n ec essita la costruzione d el ma terial e: I V
CONCESSIONI ITALO-TEDESCHE - Armamenti -
Restitu zione e nuove fabbricazioni
1) - Le seguenti nu ove fabbricazioni previste si riferiscono al fabbisogno cli materiale corrispondente alle richieste francesi per la costituzione di nuovi reparti. Tali richieste, in quanto comportano fabbricazione di materiale, sono state appunto riunite al 4 ° stadio. L'ini zio della fabbricazione è però previsto per il 1° stadio.
2) - Tutti i materiali bellici di nuova fabbricazione verranno provvisoriamente accantonati sotto controllo.
Lo sbloccamento dai depositi avrà luogo dopo l'autorizzazione per la effe tti va attuazione delle nuove costituzioni.
3) - Poiché, per deficienza di materie prime, è da es cludersi la produzione di automezzi in quantità rilevante, per le corrispondenti concessioni non r imane altra possibilità di quella offerta dall e disponibilità residue nei depositi di accantonamento, nell'esercito transitorio in Madrepatria e nelJ'economia civile.
4) - Le nuove fabbricazioni previste verr anno inserite nel quadro del programma di armamenti franco-tedesco.
Qualora siano autorizzate fabbricazioni francesi prima della definizione di questo programma sarà corrispondentemente anticipata l'esecu zione di ana loga rich iesta tedesca.
L'inserimen t o dell'Italia nel programma generale franco-tedesco per gli armam enti verrà considerato a parte.
I. Esercito:
1.) Sbloccamento di: 16 cannoni da 105/ L 36 e fab bricazione cli 16.000 colpi da 105.
2.) Fabbricazione di : 104 mitragliere e.a. da 20 e 624 .000 colpi.
3.) Fabbricazione di: 568 p.a.c. da 25 S.A.L. e 1.136.000 colpi.
4 .) Fabbricazione di: 64 p.a.c. da 47 S.A. - A.P.X. e 128.000 colpi .
5 .) Fabbricazione, impiegando carri armati inefficienti od incompleti, di: a) 135 carri armati per cavalleria (manca l'indica zione del tipo) b) 188 autoblindo c) 20 autoblindo Laffly
50 autoblindo Panhard.
6.) Fabbricazione di:
1683 stazioni R.T. diverse.
II. Marina
Muni z ioni navali
Fabbricazione di:
1200 granate perforanti da 380 sbloccamen t o delle parti e approntamento di:
300 granate da 330
640 granat e perforanti da 330
570 granate perforanti da 330
850 granate p erforanti da 203
2650 granate perforanti da 152
2800 granate perforanti da 152
900 granate da 152
6300 granate p e rforanti da 138
6300 granate da 138
4500 granate perforanti da 130
1000 granate da I 00
III. Aeronautica
I .) Fabbricaz ione, impiegando parti staccate e prele vano dai depositi di accantonam e nto, di:
4000 bombe G2
1445 bombe 12
215 bombe K
1000 bombe BPF
5300 spolette A V
400 spolette AR
2 ) Fabbricazione di:
60 cannoni da 75 e.a. rn o d . 3 3
I 44.00 colpi c.s;
200 cannoni e.a da 25 Ho t chkiss
960 000 colpi e.s.
Concessioni Tedesche
1° Stadio
Liberazione di 2715 prigionieri per le forze terrestri dell'A. O .F.
2° Stadio
1) Liberazione di 6847 prigionieri per l'esercito transitorio del Nord-Africa francese.
2) Autorizzazione alla liberazione di circa 5000 ufficiali, sottufficiali e truppe richiesti oltre i prigionieri della marina già rilasciati.
3) Libera zione di u fficiali e sottufficiali dell'artiglieria coloniale (contraerei) nonché di specialisti della difesa contraerea. Complessivamente:
160 ufficiali
115 sottufficiali
200 uomini
3° Stadio
I) Liberazione di 6542 prigionieri per sostituzione di ufficiali, sottufficiali e truppa nelle colonie.
2) Liberazione di un numero ancora da definire di piigionieri delle unità di difesa aerea a terra.
3) Liberazione di intendenti e funzionari di intendenza.
4° Stadio
Liberazione di 22518 prigionieri per la costituzione di 4 raggruppamenti motorizzati in Africa occidentale francese.
PROCESSO VERB ALE DEL COLLO QUIO TRA IL DUCE ED I L GEN. VACCA MAG GIOLINI
5 settembre 1941
Di un interesse nuovo si mostrò il colloquio del 5 settembre tra il Duce ed il presidente della CIAF poiché, dopo tanti tentennamenti, tornò la linea dura nei rapporti con Vichy : questo terzo co lloquio con Mussolini è in parte già noto, pubblicato com 'è stato nel volume XXX dell"' O pera omnia di B. Mussolini", a cura di E. e D. Susmel, Firenze, La Fenice, 1960, p. 115-1 18, co me "Primo colloquio co n il gen. Vac ca Maggio lini" ma il testo appare amputato di talune parti, riportato qual'era stato da "Il popolo d'Italia" del 30 agosto 1941, e da "Candido" del 15 agosto 1954. Se ne riporta anche il testo noto nella seconda parte del presente Docum ento n. 30.
FONTE: USSME -CIAF, Racc. 5 1, fase . 1/U.
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GEN.VACCAMAGGil..INIALlAPRESENZADELL'ECC.CAVALLERO
Duce: - (rientrato da poc h i giorni da lla fronte Russa ove s i è in co ntrat o col Fuhrer) I tempi n o n appaiono ancora maturi p er addivenire ad accordi co lla Francia. Il F i.ihrer e d il Governo t e desco no n ripongono troppa fid u cia neg l i uomin i d i Vichy: aJcune loro recenti manifestazioni dimostrano ch e manca loro una precisa e ri sol u ta buo n a vo lontà per una l eale politica di collaboraz ione coll'Asse: così, in una recen t e in t erv ista concessa ad un g iornalista svizzero, l' Amm. Darlan ha dichiarato che la Fran cia , fedele a ll e s u e tradizioni politiche, non s i preste rà mai a baratti di p opo l i. Tale affermazione esclude dunque che si possa trat t are co ll a F rancia sull a base di con cess ioni territoriali che la compens ino d elle nostre rivendicazioni.
La ri so luzion e del prob lema deve perciò, oggi, r icercarsi ancora ed esclusivamente nel ca mpo militare.
Le operazioni in Ru ss ia non sono s tate cosl rapide e decisive come in Ge r man ia ci si aspettava. Il Fi.ihrer stesso mi ha detto che si era n o so ttovalutate dal R eich le forze (in uomini e in materiali moderni), la pote n zialità industriale, la capacità operativa dello S . M. ecc., de ll a R u ssia. Ora poi si ava n za anche l'inverno che impedirà ogni azio ne Iisolutiva. Solo perciò ne ll a primavera del lo: - Purtroppo , Duce, gli incid enti so n o, spec ialmente in Africa, freq u e nti e talora a n c he gravi. E poiché, nell a maggior parte dei casi, non sono provocati da noi ma da i Fran ces i - e specialmente da gli agenti d i rango inft·riore (sottufficiali, gendarmi , e tc.) - essi sono inevitabili.
1942 - primavera russa, però, il che vuol dire in giugno - si potrà sperare di riprendere , per condurle poi rapidamente a termine, le operazioni sulla fronte orientale. Ciò ottenuto, l'esercito tedesco sarà disponibile per risolvere altrove il conflitto, o attaccando direttamente l'Inghilterra (ed i preparativi in proposito sono stati ripresi con alacrità) o agendo altrove. Ad ogni modo la Francia cesserà allora di essere pericolosa e sarà alla nostra mercè. Fino a quel momento bisogna che la Francia non ci dia alcuna noia, specialmente nell'Afoca del Nord Sarebbe infatti assai grave per noi se i Francesi ci attaccassero dalla Tunisia nel momento in cui fossimo fortemente impegnati cogli Inglesi verso l'Egitto. Occ01Te dunque morfinizzare la Francia perché stia tranquilla. Spetta a Voi destreggiarVi abilmente per ottenere lo scopo. Dimostra t eVi dunque amichevole e disposto a trattare.
Io: - Sono già in corso, come sapete, le trattative per la rinuncia, da parte nostra, all'applicazione dell'art. X della Convenzione di Armistizio. Spingerò innanzi tali trattative; quando, in un modo o nell'altro, l'argomento sarà esaurito , procurerò di intavolare nuove discussioni.
Duce : - Qual'è, intanto, l'attuale situazione in Afoca del Nord?
Io: - T ale situazione non ci è certo favorevole. Il generale Weygand è veramente un capo, che svo lge in Africa, a tutto nostro danno, un'opera efficacissima .
In pochi mesi egli è infatti riuscito a fare di tre regioni - Tunisia, Algeria, Marocco - fino autonome e con interessi disparati, un unico ente statale, con unità morale, politica, militare ed economica, che è ben saldo nelle sue mani e che lo segue con fiducia.
Si tratta di u n nostro nemico aperto e pericoloso. Anch e della lealtà di Weygand verso il Governo de l Maresciallo Pétain si può dubitare; certo vi sono nelle sue azioni molti e chiari accenni alla ricerca di rendersi quanto più è possibile indipende nte dal Governo di Vichy.
Duce: - Non è, del resto, da escludere che tra Pétain e Weygand si sia, a salvaguardia della Francia e del suo avvenire, stabi]jto un patto: o coll'uno o colJ'altro, a seconda che vincerà l'Asse o J'lnghilterra, la Francia potrebbe essere salva dal conflitto.
Ad ogni modo la questione dei nostri rapporti con la Francia si impone, pei prossimi mesi, nei termini che già Vi ho detto. Occorre pertanto evitare in modo assoluto attriti ed incidenti colla Francia. Questo è il compito preciso che Vi affido.
Du ce: - Do vete, ripeto, fare tutto il possibile per evitare tutto ciò. È so mmo interesse nazio nale che la Francia non ci dia noie in questi prossimi mesi. A g iu g no, se sarà nec essario, metteremo a posto anche la Francia.
Io: - Vi promet to che faremo del nostro m eg lio, i miei ufficiali ed io, per eseguire i Vo stri ordini. Ai miei ufficiali prescriverò persino cli essere r emissivi, cli cedere nei limiti del possibile. Se però, eve ntualm ente, dovesse sorgere qualche incidente grave che compromettesse anche la nostra dignità ed il nostro presti g io e se io non riuscissi a risolverlo , mi affretterò a venirVene a riferire Duce.
Du ce : - Sta bene. Io Vi riepilogo la mia co nsegna in q uest e poche parole: "BarcamenateVi Cino a l g iugno 1942".
Testo Reso Noto
Mussolini di ce che i temp i non appaiono maturi per addivenire ad a ccordi con la Francia, che desid erava concludere sulla base cli concessioni territoriali che la compensino de ll e nostre rivendicazioni t e rritoriali.
- L e operazioni in Russia non sono state così rapide e decisive come in Germania ci si aspettava. li Fuhrer stesso mi ha detto che si erano sottoval utate dal R e ich le forze in u omini e in materiali moderni, la potenz ialità industriale, la capacità operativa dello Stato Maggiore della Ru ssia. Ora poi si avanza anc h e l'invern o, che impedirà ogni azio ne riso lut iva. P erciò solo n e lla prima vera del 1942, primavera russa però, il che vuol dire in giugno, si potrà sperare di riprendere, per condurle rapidamente a termine, le opera z ioni sul fronte ori ent ale. Ciò otten u to, l'Esercito tedesco sarà disponibile per risol vere altro ve il conflitto, o attaccando direttamente l'In g hilterra (ed i preparativi in proposito so no stati ripresi con ala crità) o agendo altrov e. Ad ogni modo, la Francia cesserà allora di essere pericolosa e sarà alla nostra mercé. Fin o a quel momento, bisogna che la Francia non ci dia alcuna noia, specialmente nell'Africa del nord. Sarebbe infatti assai grave per noi se i francesi ci attaccassero dall a Tunisia nel mom ento in cui fossimo fortemente impegnati con gli Inglesi verso l'Egitto. Spetta a voi destregg iarvi abilme n te per ottene re lo scopo. Di mostratevi dunqu e amìchevolì e disposto a trattare .
- Sono già in corso, come sapete, le trattative per la rinuncia da parte nostra dell'applicazione dell'articolo decimo della convenzione d'armi stizio. (L'articolo in questione riguardava la consegna delle armi e dei mezzi bellici delle forze francesi che erano state schierate contro l'Italia). Spingerò innanzi tale trattative.
Mussolini c hiede di essere informato circa la situazione nell'Africa del nord ed il generale risponde:
- Ta le situazione non è certo favorevole. Il generale Weygand è veramente un capo che svolge in Africa, a tutto nostro danno , un'opera efficacissima. In pochi mesi egl i è infatti riu sci to a fare di tre regioni - Tunisia, Algeria, Marocco - finora autonome e con interessi disparati un unico territorio, con unità morale , politica, militare ed economica, che è ben saldo nelle s u e mani e che lo segue con fiducia. Si tratta di un nostro nemico aperto e pericoloso. Anch e della lealtà di Weygand verso il Governo del maresciallo Pétain si può dubitare ; certo vi sono nelle sue azioni molti e chiari accenni alla ric erca di rendersi quanto più è possibile indipendente dal Governo di Vichy.
- Non è, d el r esto, da escludersi che fra P étain e Weygand si sia, a salvaguardia della Francia e del suo awenire, stabilito un patto: o coll'uno o coll'altro, a seconda che vincerà l'Asse o l'Inghilterra, la Francia potrebbe essere salva dal conflitto. Ad ogni modo la questione dei nostri rapporti con la Francia si impone, pei prossimi mesi, nei termini che già vi ho detto. Occorre pertanto evitare in modo assoluto attriti ed incidenti. Questo il compito preciso che vi affido.
Evoluzione Della Situazione Politica Tunisina
24 ottobre
Un interes sante rapporto del console generale d'Italia a Tunisi , Silimbani, del 24 ottobre 1941 fece il punto della situazione politica in questo paese travagliata dall'aperta rottura tra francesi ed italiani e dalle posizioni possibiliste dei tunisini anch'essi divisi tra desturiani ed attendisti.
FONTE: USSM-CIA F, Racc. 3, fase. 1.
Situazione Politica In Tunisia
La fine del mese di Ramadan, i ricevimenti in occasione dell'Aid Es Shgir, hanno dato luogo, come negli anni decorsi, a manifestazioni franco -arabe, a scambio di indirizzi augurali tra i rappresentanti della Tunisia e della nazione protettrice . Al P alazzo del Bardo, l'Ammiraglio Esteva, Residente Generale , nel disc orso rivolto al Bey, ha auspicato che non soltanto alla Tunisia, ma al mondo intero, Iddio conceda il sollecito ritorno della pace, come del più prezioso dei beni, di cui non si ap prezza il valore , se non quando se ne è privati.
Il discorso molto breve, come di consueto, si è tenuto in una linea molto generale. Appare strano che non vi sia alcun accenno "agli stretti legami che uniscono i due popoli".
Più breve ancora è stata la risposta del Bey che s i è detto commosso d e i voti for mulati dal Residente e gli ha espresso la sua soddisfazione per gli sforzi delle Autorità francesi diretti ad appianare le difficoltà di una situazione economica "particolarmente delicata" e a venire in aiuto alla popolazione della Reggenza "fidèlement attachée à la France". La frase, di prammatica in circostanze del genere, appa re quest'anno aggiunta, e quasi posticcia, alla fine della breve allocuzione beilicale, senza alcun rilievo .
Si è già segnalato come, negli ultimi tempi, la Francia abbia intensificato la sua attività di propaganda e di attrazione verso l'elemento arabo.
Una serie di manife s tazioni culturali è sta ta indetta dall"'Alliance Française". Conferenze in arabo sono tenute sui fatti e le figure principali della storia e d ella le tteratura francese. Inoltre, attraverso la stampa viene continuamente illustrata l'opera di quei fran- cesi - funzionari , insegnanti, medici, ecc. - che si sarebbero distinti in Tunisia nell'opera di comprensione del mondo mussulmano e di collaborazione franco -araba.
In questi giorni è torn at o da un viaggio in Francia l'A wocato arabo Hassan Ghellati Egli si sarebbe interessato per la liberazione dei desturiani tuttora detenuti a Marsiglia, e avrebbe ricevu to, al riguardo, buoni affidamenti.
"Non iITitare gli arabi", risponde, certamente, a d elle direttive precise che vengono impartite dall'alto a tutti gli organi periferici . Ciò spiega anche l'indulgenza verso gli autori dei furti e delle rapine campestii commesse a danno dei nostri connazionali, privi, com'è noto, delle armi di d ifesa. Nonostante i reclami e le insistenze degli interessati, la gendarmeria si mostra sempre lenta e poco solerte nell'eseguire le indagini per la ricerca dei colpevoli
Nel campo dell'organizzazione politica interna, si nota un certo sforzo, da parte della Residenza per inquadrare legionari, "compagnons de France", giovani dei "chantiers de jeunesse" ecc. Si svolgo no di quando in quando, manifestazioni, cui hanno dato occasione, negli ultimi giorni, la visita a Tunisi d el Generale D e La Porte du Theil e del Signor De Tournemire, rispettivamente Commissario Generale dei "Chantiers de jeunesse" e Capo dei "Compagnons". Raga zz i delle scuole, francesi e mussulmani, hanno sfilato nelle strade di Tunisi tra la più assoluta indifferenza di tutti g li elementi d ella popolazione, francesi compresi. Negli stessi giovani non appariva alcun entusiasmo.
Continuano ad arrivare dalla Francia numerose persone che vengono a prendere stabile residenza in Tunisia. Si tratta, spesso, di giovani che accrescono nella Reggenza le riserve mobilitabiU. Alcuni, per il loro modo di vestire e di comportarsi, sembrano essere ufficiali, sott'ufficiali e graduati, messi in congedo da poco tempo. Essi vengono ripartiti nelle varie attività economiche, soprattutto nei possedimenti agricoli frances i.
Nelle ultime settimane, sono tornate a circolare con più insis tenza le voci sui depositi di armi nascoste, di movimenti militari. Si segnala, fra l'altro, che ogni sera treni che trasportano vettovagliamenti e auto ve icoli , sono diretti verso il sud. Le Autorità francesi fanno credere agli arabi che si tratti di materiale inviato in Libia e di merci sottratte all'economia del paese per imposizione della Commissione Italiana di Armistizio.
In generale i sentimenti di simpatia verso l'Inghilterra degli e lementi francesi, e l'attività informativa e d i segnalazione dei nostri convogli, prdurano costanti . Giorni or sono, apparecchi britannici attaccavano, nelle acque davanti a Nabeul un piroscafo francese , scambiato. forse, per uno dei nostri. Lì presso erano infatti due nos tre picco le navi, il motoveliero "O rsolina" di 330 tonne ll ate e il motodragamin e "Vito Fornari" di 24 tonn e llate , in rotta per T rapani. Me ntre il "Fornari" riusciva a s fuggire a ll' attacco n e mico, l'"Orsolina", co lpito da diverse bombe, affondava. P oco p rima la stessa sorte era tocca ta a l p iroscafo francese (il "Divona" di 1500 tonnellate). Tutti i nostri marinai sono s alvi , mentre ot t o uomini della nave francese sono rimasti u ccisi.
Durante l'azione aera britannica l'allarme è stato dato nella zona di Susa e in q u ella di T uni s i .
La situazione de lle collettività italiane in Tunisia rimane semp r e difficile .
Da q u alche t e mpo le Aut orità francesi si mostrano p iù seve re, ispirandosi a criteri più restritt ivi, nel ri lasciare le autorizzazioni per circolare e spos tarsi all'i n terno della Reggenza, dall'una all'altra circoscrizione di con trollo civile, mentre ostaco li di ogni genere vengono frappo s ti per l'approvvigionamento presso g li organi statali d e ll e mat e rie nec ess arie a ll e industrie. Ciò, naturalmente, avviene sono n e i confronti d eg li italiani, perc h é i francesi trovan o semp re, press o funzionari ed uffici governa t ivi, comprensione, indulgenza e facilitazioni .
Con mio tele gramma per corriere n ° 245 (Esteri O193) in data 21 corrente, ho richiamato l'a tte n zione della CIAF suJJ a leggerezza e l 'esosità con l e quali l'Autorità giudiziaria francese infligge seve re multe ai nostri co nnazionali. Si è fato presente come so lo nel ce n tro agr ico lo di GrombaJia, gl i abi tanti italiani s iano stati condannati ad ammende per un complesso di oltre I 00.000 franchi.
La situazio n e nelle ca m pagne, derivante da ll a mancanza di armi di difesa de i nostri agricoltori, è s tata più volte ill ustrata. I furti e le razzie continuano e la gen darmeria, come si è visto più sopra, non in t ende agire en ergicamente p er la p revenzi one e l a repressione di tali reati. Spesso, p er verità, la lo n tananza della lo cali tà ove il reato è commesso dai posti di gendarmeria, rende effetti vamen t e d i ffi cile l a vigilanza e l'interven t o della forza pubbli ca. Questa se mbra tuttavia ancora u na ragione di più perc h é le armi sia no rese ai coloni italiani. So che la CIAF ha già posto, a più riprese, la questione alla De legazione francese. M i onoro prospettare l'opportuni t à di u n nuo vo interve nto affinch é se nza ulteriori indugi si giunga a una soluzione secondo equità. P urtroppo, il pro l ungarsi, in ques ta ed altre questioni, de ll a presen t e situazione di att esa e di ince r tezz a , non man ca di avere ripercussioni poco favorevoli, sia p re ss o nostri connazionali che press o l e masse arabe, s ull'altiss i mo prestig io di c ui godevano l' I ta li a e i suoi o rgani . A contatto di que st i ambien t i da ol t re quattro anni, abituato a sentirne il polso e individuarne le sfumatu re dei diversi stati d'animo , sono costretto a riconoscere che l'en tus iasmo col quale furono accolte all'inizio, dopo la conclusione vittoriosa della guerra contro la Francia , le nostre Delegazioni di Controllo, si è, da un anno a questa parte , molto raffreddato. Gli i taliani di Tunisia si rendono troppo poco conto che la nostra azione ha necessariamen te dei limiti e che opportunità politiche possano consigliare, in certi casi, la moderazione e il temporeggiamento. Certo sarebbe auspicata una attitud ine più ferma e decisa di fronte ai francesi e non sarebbe compresa una politica di accentuata distension e con loro.
Questa distensione, d'altra parte , sem bra essere intesa dai francesi in senso unico. Come ho già segnalato nessun accenno da parte loro a volere effettivamente creare in Tunisia un'atmosfera migliore per le nostre collettività. Si può anzi dire che, da qualche mese, regna nei nostri confronti una animosità più grande che si traduce in più frequenti vessazioni e iniquità a danno degli italiani.
Gli italiani di Tunisia conservano, comunque, intatto, il loro fervore patriottico, la devozione a] Regime, la fede nella vittoria. In tutte le classi sociali, è stata salutata con gioia, la riapertura dell'anno scolastico. Il numero d egli allievi si è notevolment e accresciuto e molti dei nuovi elementi provengono dalle scuole francesi.
Com'è noto è stato messo in atto qui in Tunisia l'accordo italofrancese per gli scambi commerciali che prevede, tra l'altro, l'invio di un primo contingente di 80 .000 quintali di grano dalla Regg enza alla Libia . Il Governo di Vichy ha dato il suo benestare alla clausola qui concordata per la quale 20 .000 quintali di grano sarebbero stati inviati via terra, ad evitare i rischi di una navigazione marittima. Ciò implica una vasta e complessa organizzazione di trasporti, intese e co ntatti con organi e ditte francesi.
Questa Se zio ne Civile, a mezzo dei suoi servizi e del suo consulente per gli affari economici ha organizzato, ed ora guida e vigila l'operazione affinché essa si svolga nel modo pi regolare e nel tempo più breve.
Anche in questa occasione , se negli alti funzionari, si è potuta notare una certa larghezza di spirito e della buona volontà per facilitare il nostro compito, si è d'altra parte constatato presso gli organi inferiori incomprensione e spirito ostruzionistico, anche perché molti sono tenuti allo scuro del fatto che l'accordo implica da parte nostra una contropartita in grano che dall'Italia viene trasportato in Francia. Si vuol far credere, come già si è detto, che la merce venga sottratta all'economia del paese per ordine della
Commissione Italiana di Armistizio. Con ciò si tenta di far riversare su di noi il malumore degli arabi per l e restrizioni e la situazione economica del paese.
Gli avvenimenti internazionali, militari e politici fanno sentire ripercussioni nello stato d'animo di questi ambienti. La vittmiosa avanzata degli eserciti dell'Asse in Ru ssia suscita gravi apprensioni presso i francesi . Si pensa che, sconfitto e messo in condizioni di non n uocere il bolscevismo, la Germania si volga di nuovo a far sentire il peso della sua potenza in occidente, e si prevede non solo un'azione contro le isole Britanniche, ma anche una politica più dura ed energ ica verso la Francia. La notizia della fucila zione di un forte numero di ostaggi francesi, in seguito all'uccisione di ufficiali tedeschi nella zona occupata, ha destato la più profonda impressione. Il fatto viene dai francesi naturalmente deprecato e considerato come un esempio della "brutalità" tedesca.
Cons. Silimbani
RELAZIO NE DEL GEN VACCA MAGGIOLINI AL GEN. CAVALLERO SUI COLLOQUI DELLA CIAF A VICHY
17 novembre 1941
In occasione dei funerali del ministro francese Huntzinger a Vichy del 15 novembre 1941 il presidente della CIAF gen. A. Vacca Maggiolini, che vi si recò, fu invitato dal capo dello Stato francese mar. Pétain ad un incontro di cui inviò al Comando Supremo italiano la seguente relazione.
FONTE: USSME-CIA F, Racc. 51, fase . 1.
ALL'ECCELLENZA IL CAPO D1 STATO MAGGIORE GENERALE COMANDO SUPREMO ROMA
Con mio foglio n . 27183 in pari data ho trasmesso al Comando supremo la cronaca degli awenimenti relativi alla missione svolta in Francia per partecipare alle eseq uie del generale Huntzinge r .
Con il presente foglio riferisco quanto mi è stato detto dal Maresciallo Pétain nel colloquio ch'egli ha desiderato di avere con me, senza che io lo avessi richies to, e dall'ammiraglio Darlan in una conversazione occasionale.
Con l'ammiraglio Darlan l'occasione di parlare si presentò a seguito d ell'invito a co la zione nella s ua villa privata.
A colazione finita, passati in un salotto, io mi awicinai al generale Vogl con cui non avevo ancora avuto occasione di intrattenermi. Mentre si parlava tra noi delle prossime conversazioni a tre a Wiesbaden, ci si appressò l'ammiraglio Darlan ad offrirci sigari e sigarette e d'un tratto, dopo averci fatto cenno di accostarci a lui, per poter parlare sottovoce, disse: "Vi informo che il Go verno francese ha deciso di venire incontro ai Vostri desideri . Metteremo il ge n erale Weygand in condizioni tali - diminuendo i suoi poteri civili e nominando il generale Dentz comandante militare per l'Africa del Nord - da costringerlo a chiedere il rimp atrio.
Se non vi decidesse, interverrà il Maresciallo. Del resto, io ritengo che il Weygand abb ia tutto l'interesse a tornare in Francia, per curarvi la sua eventuale s ucce ssione al Maresciallo quando questi verrà a morire.
"Voi però dovete - perché possano ten ere tranquilla la popola- zione araba senza aver più bisogno delle spedi z ioni dagli U.S.A .inviarci z ucch ero, cotonate e car b urant i per macchine agri cole" .
Il generale Vogl ha assicurato di prendere a cuore la question e . Io mi astenni da ogni rispos ta , non avendo istru z ioni in merito (penso però che alla fornitura d e ll o zucchero e d ell e cotonaterayon - potrà concorrere anche l'Italia) .
P oi rivolgendosi a me:
"Voi dovete però in cambio sostituire l'Eccellenza Farina".
Gli r is posi (ben lieto che la questione fosse g ià risolta senza dover cedere ad impos i zione o con t rattazioni):
" Ammirag lio, la cosa è già fatta, ho fir mato ieri l'altro la lettera p el suo definiti vo rimpatrio".
L 'Ammiraglio Darlan se ne dimostrò molto lieto, e ripre nd e ndo il colloquio a tre disse: "Ora tocca a voi: occupate le isole britannich e, scacciate l'Inghilte rra dal Mediterraneo , s pezza te n e l'I mpero in d ue e la guerra è fin ita". E qui acc e nnò ad una sua atavica avvers ion e con tro l'In g hilt erra.
Poi , tornando a rivo lgersi a me, in particolare:
"H o molto riflett u to s u l p roblema na vale che Vi int eressa e credo che vo i ab b iate sbag li ato s istema. Il rifornimento de lla Libia at traverso il Me d iterraneo non va cons iderato un sempli ce problema lo gis t ico, ma u n grosso problema strategico e tattico . S e fossi in voi io b ombarderei duram e nte, incessantemente per t re o quattro gi orni le bas i aeree d i Malta e dell'Egitto e poi invierei grossi convogli p rotett i da tutta la flo t ta. Certo, potrete avere anch e in ta l modo q u alche dolorosa perdita, ma il grosso del convog li o passerà (l ' ul tima volta l'In g hilt e rra ha infatti su bi t o perdite, ma è riuscita così a far passare 19 navi del su o convoglio). Col m e todo attuale voi s ubit e eguamente continue p erd ite parziali, che indebolisco no la vostra flotta, m e ntre non riuscite a passare .
"È errato - a mio p arere - anche il vostro sistema di far s eguire alle navi da tras porto le rotte lungo la costa tunis ina. In qu esto modo esse non h anno vie di ritirata e sono infallanteme nte colp it e o costre tte ad arenars i Le rotte d'alto mare so n o meno pericolose".
Gli feci osservare che p er la di scussione ci mancavano probabilmente molti da t i c he invece possedeva l'Ammiragl iato italiano: possibilità aviatorie nem ich e e no s tre , forte organizzazione de llo spionaggio avversar io
L'A mm. Darlan mi interru ppe per dire: "Sapete che forse troveremo in Francia le file dello sp i onagg io ai vos t ri danni. Ne ho buone speranze".
E poi, prendendomi da parte ed allontanandomi dal Vogl, mi disse:
"Generale, dobbiamo inte nd erc i tra di noi . Il Maresciallo crede nella nuova Europa; io pure ci credo, ma occorrerebbe accordarsi tra noi. Sono sicuro che se io potessi parlare col Duce l'accordo sarebbe facilmente raggiunto. Ma io - vinto - non posso c hi edere il colloquio . Che Mussolini mi faccia sapere il suo desiderio di parlare con me ed io sarò felice d'incontrarlo".
E l'Amm ira gli o si a llontanò verso altri ospiti.
Il Maresciallo Pétain mi ha ricevuto nel suo studio in una forma che po t rei dire confidenziale. Egli è fisicamente ben portante e di spirito quasi giovanile a malgrado della veneranda età . Mi ha dapprima intrattenuto su i ricordi personali c h e lo legano all'Italia, a lle sue missioni a Roma per assistere al matrimonio dell'A.R. il Principe di Piemonte e per partecipare ai funerali del maresciallo Diaz, ha ri cordato con simpatia talu ni d ei nostri Capi d ella guerra mondiale coi quali aveva avuto relazioni di servizio e di amicizia , e specialmente si è fermato su i co ll oqu i avuti col D uce, di cui ha conservato il m iglior ricordo.
Ne ll a sua conversazio n e, fatta con paro la calda e armoniosa , biasimati gli errori commessi dalla Francia verso l'Italia, ha te nuto a porre in rilievo specialmente come egli si senta amico del nostro Paese e come sia "fatale" che l'Italia e Francia si intendano. Ed ha sottolineato come questo ravvicinamento fra i due P aesi costituisca il suo vivissimo desiderio attuale. * *
Altre conversazioni sempre su l t ono che la F ra n cia desidera essere vivamente amica dell'Italia, sono state fatte da tutte le altre personalità francesi ai componenti della Delegazione andata a Vichy. È eviden t e c h e da parte francese erano state impartite precise d irett ive al riguardo, perché dalle cortesie usate ai discorsi fatti, è stato un succedersi continuo di manifestazioni a pro della pacificazione e di dichiarazioni di riconoscenza pel gesto compiuto dalle potenze dell'Asse i n occasione della morte del gen. Huntzinger.
Mentre mi intrattenevo col Maresciallo Pétain, il barone Confalonieri era a colloquio co l signor Rochat, segretario generale de l Ministero Esteri.
Il Rochat confermò pienamente i provve dimenti re lat ivi al geo. Weygand e, tra altre cose di minor conto, informò che la visita a
Nizza dell'amm. Darlan era stata fatta di sua ini ziativa, contro il parere del R ochat stesso e sen za preawisarne, fuorché all'ultimo momento, il Maresciallo.
La nostra Delega zione, che si atteneva alla consegna di n on sb ilanciarsi in alcun modo ed in alcun settore, ha tenuto il contegno più riservato possibile, ascoltando, per dovere di cortesia, ma rispondendo solo in modo assai evasivo.
Naturalmente le alte personalità francesi con le quali la Delegazione italiana venne a contatto dissero tutto questo perché lo si sapesse nelle nostre alte sfere poJitiche; ed è questo il dovere che compio col presente foglio .