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Salut.o, marciando, il 1917
Il UH6 è morto, mentre io marciavo s ulla s trada da Doberdò. Il 1917 l'ho salutato marciando. Ciò è di buon auspicio ...
Primi dieci giorni , ripos o a Pnlazzotto, vicino ad Isola Morosi ni, in un deserto fangoso. Baraccame nti e brande. Bagno. Iniezioni ant icoleriche . Esame delle feci. Segregll.zione. contumac iale. Noia. Dal JO genna io al 20, riposo nei haraccarncnti di Santo Stefano presso Aquileja. Visita al Museo. Conoscenza dello scultore Purlan, milanese, e del pompiere Sala della III Armala, un interventista milanese della vigilia, ancora entusiasta. Notte dall' I 1 nl 12, incursione di areoplani. Cinquantadue bombe innocue. Io pensavo ali& nidiate di bambini veduti ruzzare nelle strade di Aquileja. Lavori di trincea presso le Mura romane . Scoperta di ruderi. Is truzione <lei lancio delle bom~ be . Maestro, un mal"C'sciallo di cavalleria . Mi dice di aver istruito a nche Mal usardi e Trcrè, volontari milanesi.
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19 Gennaio .
nipasso l'Isonzo. Emozione. Grande fìume ce. ruleo. Sulle vie del Tevere è naln l'Hnlia, sulle vie dell'Isonzo è rinata. Picri.s. Ancora popolata di donne e bambini. Nelln piazzetta e' è 1mn slnlnn rappresentante una donna in piedi con un libro in mano. La leggenda dice: Afl' Imperatrice Elisabelta. Il popolo di Pieris. Il paese è intatto. Soltanto qua e là, nei muri delle case abbandonate, l'occhio di una granala. Nel cortile del noslro ne· canlonamcnlo alcuni soldati di sanità hanno impiantato una scuola, frequentalo. da un centinaio fra maschi e femmine. Domando a una bambina:
- Che coso. hai impnrato oggi a scuola?
- Niente.
- Vuoi un poco di pagnotta?
- Màgnalela,Radi borghesi.
20 Gennaio.
Inconlro con Guido Podrccca. A fionch i per gli alloggiamenti. Lungo la slrada, poco prima di llonchi, c'è una tomho, che reca sulla croce : u Sol,lafo sconosci11lo )1. Vento frcrldo. Sole .
21 Gennaio.
Bora di T rieste . freddo. Giornata insignificante. rhc tempo òi un (l mor ale 1, pf'~<::imo. ParloUnno ll'colonnello BC'nito se n'è andato a comandare la Brigata Cremona. Lo ha sostituito il tenente colonne ll o Capanni, che ha mandalo un , •ibranl e saluto nll'l l O glorioso.
20 Gen11aio.
Lavoro di trin cea su Dolina llcrg, quota 70, pri. mo ciglione del Carso, sopra Selz. Il campo di battaglia. Impressionautc ancoro.! Atterramento forzato di un nostro veli,1olo vicino a Doberdò. Croci con le corone di rosario appese. Rotoli di carta e cestini di , ·imini colla telaiatura di fen-o. Morti isolati. Mucchi di cadaveri, appena ricoperti di sacchi a terra. Pierli che sporgono. Un teschio. Frammenti di ossa. u Pace, o fratelli n (14° fante· ria). Ferraglie in quantità. Il mare. Laggiù , il campanile quadrato di Aquileja. Più in là un bi:mcheg· giare di case: Cen•ignano.
27·28 Gennaio.
Ne,•e, freddo, noia inlìniln. Ordine, contrordine, di sordine.
30 Gennaio.
I soldati che tornano dalla licenza sono da qmtl· a l.utss a voce del bord ello che u ci s ia )) in Itulia, perchè quei (t quattro \'Ccchielti n e le donne vogl iono la pace. Va da se, che gli ufficiali pensa-. no ... ad nitro. A Roma, ciurlano nel mOJlico. Go1:emo dell'impotenza nazionalfJ
1° Febbraio.
Lancinlorpedini. Ho lasciato il mio plotone de~ slinnlo a formare il 04° battaglione, probabilmente in Italia. Si è costituita una seconda sezione di lancia Bellica e me ne hanno offerto il coma ndo. Esercitazioni al Poligono di Ronchi. 9 Febbraio.
Marcia alla trincea. Jn posizione. Notte di plenilunio.
- Caporal maggiore, siamo tutti e due del 'Q7.
- Uno vengo. nel mio ricovero. 10 Febbraio.
E' cessato il vento gelato. Mallinata di sole ra~ dios o. Anticipa1.ione di prima\•era. Piccoli lavo ri ~I cammiMmento. Solito fuoco delle artiglierie. Solito passaggio di \'eiivoli. Alcune delle loro grannle sono cadute in pieno nelle loro t rincee . li tiro dell'ar tig lieria nemica continua ad essere mollo ir regolare ed altrettanto innocuo.
11 Febbraio.
Cannoneggiamento. Gli austriaci ci banno tiralo con le loro bombarde, ma senza far vittime. Pochi colpi. Scoppio solenne. Quando la bombarda ca• de, sembra un gallo con la coda in allo.
12 Fe1Jbrai o .
Lavorai al u camminamento del morto 11 (aus lrinco). Sul cocuzzolo ci sono ancora una decina di cadaveri austriaci e due iloliani, insepolli. Uno è senza tes la. Pomeriggio di pioggia. Vento sciroccale. Il lago di Doberdò s gela. Reciproco concentr:imcnto vivacissimo di fuo chi d'nrllglieria.
13 Fel,brai o .
Il lago di Doherd'ò, lutto ricoperto d i c-nne palustri, presenta l'aspello miserevole di uno stagno, come il limitrofo <i Piclra fio3sa n. I giornalis li che lo hanno trovato (( pilloresco n l'hanno , ,eramenle visto? Violento fuoco. Qualche ferito. Un antofcrilo. Niente aliro. Grande, lepido sole.
14 Ff-bbraio.
Mattinala di sole. P assa un morto tullo ravvolto in un telo da lcnda. Pochi commili toni lo seguono.
M1111olh,l. -// mf• ll..to'111>,,.,.,,
Un prete fa qunlche gesto. I passo.nti si S<'Oprono e poi se ne vanno. Ieri stra gli austriaci lrnmi o buUalo alcune bombe nella nos tra trincea. Ai pie- ' di di queste quote, ci sono i cimiteri che le consacrano. Il nostro si allarga ... Il breve funerale non ha interrotto il traffico e il movimento degli altri. lo penso con mestizia a quell'ig noto soldato d' llalia che se ne va sottoter.ra, mentre nel cielo si annunzia coi suoi tepori la primavera . IL cannone lavora. Il morto è del 531° reparto milraglieri. E' l'unica villima della bomba dì ieri s era. Pomeriggio di cannonate. Una nostra granata è caduta in pieno nolla loro trincea. Gridavano i boches e scappavano. Un loro porlaferili è accorso. Concerto dei nostri g rossissi mi calibri , s ulh\
0e.fa domina tutto il golfo di Panznno. Causa In fosch ia del mare, non ho potuto vedere Tr ieste. La nciale dìt,,cj torpedini sui loro reticolati. Per ruppresaglia, gli austriaci I.tanno lanciato scUe granale da 152 sul rovescio di quota HL Feriti: uno, a lla rotula dèl ginocchio.
15 Ft hbroio.
Sole. Sl3notte ho la vorato s ino alle q uattro. Quando mi s ono levato d a i camminnmenli per tornare al mio giaciglio, un quarto di luna rossa illuminn~a sini,1tramcnle il campo di batloglia. Nes- s'lmn no \·illl , stamani. Pomcl'iggio, solita sinfonia. Gergo di guerra : un telegramma = scheggia di granala; atraccore un bottone = tenere un rlii>cors o no ioso ; s ignorina = sigareHa ; s igare!la = curlnccia da fucile; chioccia = mitragliatrice. andare alla riparazione = an d are all'o '> ped alc.
Canzone in vog a :
Al 25 luglio, Quando matura il grano1
Al'è nata una bambina
Con una rosa in mano.
Non e una paesana
E nemmeno contadina, E ' nata in un bo scllello
Vicino alla marina.
Vicino alla marina
Dove mi piace star·c, Si vede i bastimenti
A galle ggiar sul mare .
Per galleggiar sul mare, Ci voglion le ba,·chelte, Per far l'amor di sem, Ci vuol le ragaz:.c lfe .
Le ragazzette belle
L'amor non lo san fare;
Noialtri bersaglieri Glielo for""".O fare .
Gli ufficiali mi domandano con troppa insistenza le mie opinioni circo. la prossimo., o lontano., fine della guerra.
16 Febbraio.
Conosciulo il dott. Velia, frat.cllo di Ar luro. Sole grande. Solito fuoco. Nel pomeriggio, grande concerto. Parte della loro prima Lrincea saltata in aria. Un Jrnracchino incendiato. Lavorato sino quasi all'alba. Solito insignificante fuoco delle artiglierie. Mezzogiorno. Sole incerto.
17 Febbraio.
Ieri sera, alle dieci, c'è stato allarme nella nostra trincea avanzata. Una pattuglia d i austriaci ha tentato una piccola sorpresa. Si è a,,vicinala ai reticolati. Lancio di bombe fumigene. Una forte esplosione. Tubo di gelatina sotto a i nostri reti· colati. Due cavalli di Fris ia distrutti. Lancio di bombe. Un nostro caporale ferito, Le vedette vigi- lavano . Fuoco di fucileria. Bombe Benaglia. Per rappresaglia, abbiamo gettato nove torpedini sulla loro linea. Si è senti to lo zoccolare di un rinforzo austriaco. Tullo la notte lancio di bombe e cannonate. Lavorato per le piazzole di due cannoncini da bombe, per trincea.
18 Febbraio.
Mi accorgo che è dom enica, perché dinanzi al Comando del reggim ento c'è messa. Pochi a scoltatori. Solito discorso . Pomeriggio di fuoco abbastam.a vjvace delle no stre artiglierie. Pomeriggio nubiloso. Le batterie austriache non hanno risposto che fiacchis simament e .
10 F ebbraio.
Fame. 1l rautini ere si è circondalo di cavalli di Frisia, per e,•itare l'assalto dei bersaglieri alle Jterle di pane. Stamani cielo grigio. Fuoco tambureggiante dei nostri cannoni e dei loro. Non ho potuto dormire, perché la terra sobbalzava e nell'aria ero una vibrazione che scuoteva i nostri ripari sulle dolin e . Le bombarde sono bruciate. Sintomo.
20 Febbraio.
Ieri sera, sull'imbrunire, ho sparuto il cannon• cino lanciabombe. bombe "ono cadute in piena ll'incca dei tedeschi. Soliti cannoncggiomenli, no· ~tro e loro. Mnttinala ven tos a. Grundc messa al Comando. Il tenente meJico Scalpelli se ne va in un ospcd aletto da campo ollre I sonzo. Er a in prima linea dall'inizio della guerra.
21 Febbraio.
Lavoralo gran parle della notte per la poslazione di un cannoncino lanciabomb e. Staman i, all'alha, ho dnto il buon giorno ai tedeschi, con una bomba E:xcelsiOr tipo B, che è caduta in pieno nella loro trincea. Il puntino rosso di una s ig aretta accesa si è spenta e probabilmcnle anche il fumatore. Oggi ci h anno bom ba rda to per pnrecchie ore q di seguilo. Le nos tre p erdite non sono gravi. Tra gli uomini fuori di combattimento ci sono due uiciali, uno dei quali bomba.vdiere. Ho aume ntalo la dose per la buona sera. Ho lanciato due bombe. Bersaglio. Giornata di sole. Le pos tazioni sono fi. nite. S lanotlc conto di dormire a lungo .
22 Febbraio.
Sos pese le licenze s ia per g li ufficiali come per i bersaglier i. Altro sintomo. Rivista a lle scatolcllc e munizioni. Sole. Ore Ire dd pomc1·iggio. Giung o. no da lontano, e p asso.no sulle nostre tes te, grossi proiettili destinati ttllc p r ime linee nemiche. Le nu-
\'~le delle e~plos io ni oscura no di quando in quando il :!1o)e. S ono diventato un fum atore . Conseguenze ùt·lla trincea . Le u macedonia>) sono eccellenti. Gli austriaci rispo ndono con s pring·grannle fra lo. pri• JllO. e In seconda linea: due morti e cinque feriti della mia compagnia: la quinta. Un ferito al brac· cio fuma la sigaretta. Due sono gravi.