RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA

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RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA

I rapporti nazionali nella prima meta delI’Ottocento Nonostante la fioritura económica, nella prima metá del XIX secolo la vita cultúrale non era ancora fiorita. Malgrado l’assolutismo di Metternich, il quale cercava di reprimere tutte le velleitá nazionali, a Trieste stavano prendendo forma vari indirizzi politici che trovavano il loro seguito anche in Istria. Uno degli uomini politici piü rilevanti nella vita politica triestina all’epoca era il tedesco Bruck, stabilitosi a Trieste per caso, di ritorno da un viaggio in Grecia, dove aveva partecipato alia lotta di liberazione nazionale greca. A Trieste fondo la societá Lloyd e fu grande sostenitore dell’annessione di Trieste alia Germania. La sua corrente, composta prevalentemente dai circoh vicini alia borsa, era in sostanza di indirizzo cosmopohta austrofilo e germanofilo. L’altra corrente rilevante era quella italiana riunitasi attorno a Domenico Rossetti (1774-1842) e al suo allievo di chiara fede libérale, quel grande conoscitore della storia istriana che fu Pietro Kandler (1804-1872). Combattevano le tendenze germanizzanti e sostenevano l’italianitá di Trieste e la sua autonomía. Pero anche loro si rendevano conto che Trieste senza il suo vasto retroterra dal punto di vista económico avrebbe potuto solo stagnare, per cui erano contrari all’annessione all’Italia. L’idea, deh’Italia unita era comparso appena nel 1797 come uno dei programmi presentí sulla scena politica, ma nella prima metá del XIX secolo non trovava appoggio in Istria e a Trieste. Gli intellettuáli di indirizzo italiano loftavano si in nome dell’identitá italiana di Trieste, pero pur sempre nell’ambito dell’autonomia entro i confini delTAustria. Addirittura gil awersari piü radicali dell’assolutismo di Metternich, gli intellettuáli riuniti attorno alia rivista La Favilla (1836- 1846), tra i quali Francesco Dall’Ongaro, Pacifico Valussi e non ultimo il dalmata Niccoló Tommaseo, nel decisivo 1848 si schierarono contro l’annessione di Trieste e Istria allTtaha. Di piü, nonostante combattessero per l’italianitá di Trieste all’interno dell’Austria, avevano un occhio di riguardo per gli Slavi, specialmente per gli Sloveni. Si immaginavano un’unione dei popoli hberi contro la reazione ed erano consapevoü che l’annessione del Litorale austríaco all’Italia avrebbe rappresentato una violenza nei confronti degü Slavi. Pensavano a Trieste come a una cittá italiana ma al contempo anche indipendente, una specie di seconda Svizzera. Erano fautori dell’alleanza tra gli Italiani e gh Slavi. A Tormo fondarono una societá per l’unione italo-slava contro l’Austria, a Trieste Tommaseo inizió a pubblicare la rivista “La Fratellanza dei Popoli“. Probabilmente non é un caso che Giuseppe Mazzini, il quale giá nel 1831 richiedeva Trieste per l’Italia e nel 1860 non solo Trieste ma anche PIstria, ü Carso e Postumia, un anno prima della rivoluzione del 1848 nel suo libro “I Doveri deU’Uomo“ fissava il confine oriéntale dellTtalia sul fiume Isonzo. Anche il padre dellTtaha unita Cavour difendeva nel 1848 i diritti degli Slavi sulla sponda oriéntale dell’Adriático. Nel 1861 scriveva al regio commissario di Ancona di essere a conoscenza delle aspirazioni della popolazione italiana di Trieste, Istria e Dalmazia, ma al contempo affermava che tutta la popolazione del retroterra era slava, e quindi concludeva che non poteva essere intelligente trasformare i Croati, i Serbi, gh Ungheresi e i Tedeschi in nemici, perché lo sarebbero diventati anche gh Inglesi se l’Itaha avesse cominciato a bramare tutto il mare Adriático. L’Italia conduceva una política cauta in Europa, per cui su consigho 64


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A U S Z U G

1min
pages 100-101

RÉSUMÉ

3min
pages 97-98

BIBLIOGRAFIA

17min
pages 89-96

A BSTRA CT

1min
page 99

II Territorio Libero di Trieste (1947-1954

2min
pages 84-85

La lotta diplomática per Plstria dopo la seconda guerra mondiale

1min
page 83

I problemi di demarcazione dei confini con la C roazia

2min
page 82

La provincia trascurata

2min
page 80

Istria nella seconda guerra mondiale

2min
page 81

La prima guerra m ondiale

2min
page 78

La formazione del confine étnico sloveno-croato

5min
pages 74-77

L’affermazione política degli Sloveni e dei Croati in Istria

2min
page 73

II movimento nazionale sloveno e c ro a to

2min
page 72

Lo sviluppo dell’irredentismo

3min
pages 70-71

I rapporti nazionali nella prima meta dell’Ottocento

2min
page 68

L’ascesa dei nazionalismi a Trieste e in I s tr ia

1min
page 69

alia seconda guerra m ondiale

1min
page 66

Istria nell’epoca austríaca (1813-1918

1min
pages 64-65

L’aspetto lingüístico dell’Istria nel secolo X V III

1min
page 59

Frammenti di etnología istria n a

3min
pages 52-53

Repubblica di Venezia (1797

1min
page 60

II Comune autonomo di'Trieste

5min
pages 44-46

La Contea di Pisino e il feudo sul Quamero

1min
page 43

II reggimento delle c itta

1min
page 40

Lo scisma istriano

2min
page 28

La fine del potere dei patriarchi in Istria e la loro eredita amministrativa

2min
pages 41-42

La costituzione comunale delle citta

5min
pages 33-35

I rapporti sociali nello stato carolingio

2min
page 30

La crescita económica delle citta e la sfera d’influenza veneziana

1min
page 32

Sotto ü dominio bizantino

4min
pages 26-27

L’organizzazione ecclesiastica

1min
page 24

L’economia, ñ commercio e la produzione semindustriale

2min
page 20

I primi abitanti dell’Istria

5min
pages 13-16

La diffusione del cristianesimo in Istria

3min
pages 21-23

RASSEGNA DELLA STORIOGRAFIA ISTRIANA

1min
page 11

PREFAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA

2min
page 10

L’ordinamento amministrativo

1min
page 19

Sotto il dominio romano

1min
page 18

PREFAZIONE

2min
page 9
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