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L’aspetto lingüístico dell’Istria nel secolo X V III

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EVO MODERNO

generale dei livelli culturad e intellettuali della popolazione, la quale ora, con gli ultimi mutamenti di fine Settecento cosí importanti per gli antichi regimi, stava per entrare nell’Ottocento ancor piú movimentato.

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L’aspetto lingüístico dell’Istria nel secolo XVIII

La complicata storia della colonizzazione dell’Istria formo un insieme eterogeneo di influenze culturad e di mutamenti etnici, che influirono suda nascita dede differenze tra la coscienza étnica e queda dnguistica deda popolazione istriana. Quede degd abitanti nuovi non erano le uniche migrazioni, dato che anche ad’intemo deda penisola la gente si spostava spinta da interessi economici.

Nei secoli di storia istriana valeva la regola che mediante gd uffici cittadini gd abitanti potevano raggiungere uno status sociale superiore, più rispettato e abbiente. Occupando costantemente gli uffici cittadini inferiori, specialmente queld midtari, e entrando nel commercio e ned’artigianato, coloro che dade campagne erano venuti nede città si assimüavano alia popolazione cittadina romanza, dato che in questi impieghi predominava la dngua istroromanza, che in relazione ai nuovi Aussi colonizzatori gradualmente veniva sostituita dal veneto. L’istroromanzo, appartenente alie paríate dalmatico-retoromanze, è praticamente scomparso alla fine del XIX secolo. Oggi Yistrioto è parlato (e scritto) soltanto da poche persone a Vade, Fasana, Gadesano, Rovigno, Sissano e Dignano, nel mentre che lo sloveno e il croato sono diventati portatori, in senso genético, dede due più antiche ma ancora vive e predominanti lingue istriane. Nelle campagne, dove fino al XVIII secolo arrivavano anche molti immigrati dalle regioni itadane, queste due dngue hanno preso completamente ü soprawento.

Chersicla: Epitafio glagolítico del vicario del 1582 (Istra in Slovensko primorje, 200)

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