PREISTORIA Nota geográfica Dando uno sguardo alie caratteristiche geografiche dell’Istria, non si puo sfuggire alia sensazione che esse sono anche la causa delle differenze culturah, etniche e sociali che in questa penisola quasi esotica si sono formate e ancora si stanno formando in una commistione di elementi di varia provenienza, dal mondo alpino a quello mediterráneo. In base alie caratteristiche naturali la penisola si divide tradizionalmente in Istria bianca, grigia e rossa. Il nord e il nordest dell’Istria è zona montuosa, con il Carso pedemontano, la Ciceria e il Monte Maggiore (1401 m). Viene chiamata istria bianca per il colore della pietra calcarea di cui prevalentemente è composto il terreno spoglio. A sudest si stende la zona colünare, nella cui composizione geológica predomina la pietra arenaria. In molte parti l’erosione ha scoperto le rocce di un caratteristico colore grigio, da cui il nome di Istria grigia. La zona più bassa dell’Istria è la costa occidentale e méridionale della penisola e dal caratteristico colore rosso della terra cársica prende il nome di Istria rossa. Le origini del nome Istria El nome della penisola è legato alla leggenda greca degli Argonauti, forse non tanto all’autenticità della storia quanto al suo contenuto simbólico. Pochi ancora ricordano che fino alla conquista romana della Dacia, l’odierna regione Dobrugia nella Romania veniva chiamata Istria, dal nome dato dai Greci al basso Danubio che la attraversa, Hister appunto, e di cio ancora oggi si conserva il ricordo nel nome di uno degli affluenti del Danubio in Bulgaria, Isk’r. Secondo la leggenda gli Argonauti rubarono il vello d’oro, simbolo della ricchezza del commercio, ai Coichi, popolo di stirpe persiana, mercanti della sponda orientale del Mar Ñero. Portando seco ü vello d’oro, riuscirono a sfuggire agli inseguitori oltre il Mar Nero e risalendo il corso del Danubio e'del Sava giunsero nell’Adriático e quindi ritornarono nella loro patria, la Tessaglia. Gli inseguitori colchici avrebbero invece dato il nome all’Istria perché le numeróse foci dei fiumi ricordavano loro la regione Istria del Mar Nero, dove si trovava l’omonima città. A quei tempi gli uomini credevano che i grandi fiumi attraverso la terraferma collegassero i mari, per cui secondo i Coichi il corso del Danubio e del Sava (Hister) collegava il Mar Nero e PAdriatico, e ne era una prova anche la somiglianza tra le foci dei fiumi. Solo più tardi i Greci si persuasero che il Sava e il Danubio non erano collegati con PAdriatico, sicché aggiunsero alla leggenda la narrazione di corne gli Argonauti avevano trasportato a spalle la nave Argo da Nauportus (odiema Vrhnika) al primo fiurhe che sfociava nel golfo del Quarnero. Secondo alcune versioni del mito, una parte dei Coichi sarebbe rimasta in Istria e avrebbe fondato Pola. 9