Giornaclaun 6

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gocce di gioia

CLAUNTERAPIA ... Un pomeriggio di qualche mese fa, insieme al mio gruppo di fratelli e sorelle di naso in servizio presso gli Spedali Civili di Brescia, mentre ci stavamo spostando da un reparto all’altro, sulle scale abbiamo incontrato un signore che stava andando a trovare uno dei piccoli pazienti. Come nostra abitudine ci siamo riservati la delizia di coinvolgerlo nelle nostre battute e nelle nostre schermaglie di parole in libertà. Al momento del saluto ci disse con la sacralità delle migliori chiose: “Oggi non ho incontrato dei pagliacci, ma persone serie”. Ridere è una cosa seria. La nostra associazione, Risvegliati V.I.P. Brescia Onlus è una delle 53 associazioni che fanno parte della Federazione Viviamo In Positivo Onlus che ormai da 10 anni opera in Italia (insieme ad altre associazioni affini nella metodologia…) sia negli ospedali, nei reparti di pediatria ma anche in quelli adulti, nelle case di riposo degli anziani, nelle carceri e in tutte quelle situazioni nelle quali è presente una qualunque forma di disagio, con i suoi volontari clown, legati da un naso rosso che nel tempo è diventato simbolo di gioia e vicinanza nella sofferenza. Siamo volontari clown, non professionisti, ma professionali. La clowntherapy o comicoterapia trova un suo avo nel sacerdote carmelitano Angelo Paoli (1642-1720) che si travestiva da giullare per far ridere i malati. In epoca decisamente più recente, proprio mentre la medicina moderna sta compiendo una sostanziale rivoluzione spostando il peso della relazione medico-paziente dalla malattia tout court al paziente con le sue emozioni e il suo background, negli anni ’80 del XX secolo, a New York nacque the clown care unit ovvero la prima unità di clownterapia fondata da Michael Christensen, clown professionista, e Paul Binder. Contestualmente, sempre negli Stati Uniti, il dottor Hunter Adams alias Patch formulò la sua teoria della felicità che lo portò nel 1983 a realizzare il “Gesundheit Institute”, una struttura nella quale la relazione medico-paziente si basava sulla fiducia reciproca, il buon umore, la gioia e la creatività. Per citare lo stesso Patch: “Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzando e convincendo il paziente che il dolore non ci sia”. Dunque il ridere è una cosa scientificamente seria. La gelotologia (dal greco gelos=riso e logos=scienza) è la disciplina che indaga e studia il pensiero positivo nelle sue applicazioni terapeutiche, trovando nessi e giustificazioni in materie quali la biologia, la psicologia, la medicina e l’antro-

pologia. Alcuni effetti benefici della risata sono: riattiva tutte le parti del corpo umano regolando il sistema cardio-circolatorio (aumenta il battito cardiaco, abbassa la pressione arteriosa) e quello respiratorio, oltre che rilassando i muscoli; da un punto di vista chimico, una risata di cuore stimola le ghiandole surrenali che producono beta-endorfine, sostanze fisiologiche note per la proprietà analgesica ed eccitante che sul corpo umano ha un effetto anestetizzante; sempre le ghiandole surrenali così opportunemente stimolate producono cortisolo, un ormone specifico per la regolamentazione dell’umore e la percezione dello stress; rinforza l’organismo e il sistema immunitario, difendendolo da batteri, virus e cellule cancerogene; combatte attivamente la depressione, regolando la produzione di serotonina e favorendo uno stato antiansia. L’interesse per la funzionalità dell’umorismo si è realizzato in quella che è definita la comicoterapia, una disciplina che si occupa dell’essere umano nella sua totalità fisica, emotiva e psichica ed è supportata dalla PiscoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) che individua una via emotiva che porta alla salute proprio attraverso l’esperienza della gioia, dell’ilarità e della felicità che sono consideranti fattori determinanti nel piano medico e nel processo di guarigione. Nel 1982, lo studioso Paul Ekman analizzò una serie di emozioni individuando nelle sue cavie come ciascuna di queste modificasse i parametri del battito cardiaco, della temperatura, della tensione muscolare e della resistenza. Il clown in una corsia d’ospedale diventa dunque un mediatore per coadiuvare questo stato di positività. Il personaggio buffo e scanzonato che sa prendersi in giro, un po’ goffo e sgraziato, esorcizza ciò che sia grandi che piccini temono, ovvero il dottore, l’infermiere o i presidi sanitari stessi. Attraverso il gioco e la fantasia si pone in empatia con i piccoli pazienti (nel caso delle pediatrie, ma non solo!) riuscendo ad alleggerire lo stress, risollevando lo spirito anche dei genitori e favorendo una reazione attiva a e propositiva nei confronti sia della malattia che delle procedure del piano clinico. “Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta” (Mordecai Richler, Solomon Gursky è stato qui,1989) “E se per una volta ridessimo sul latte versato?” (Maria Luisa Spaziani, Aforismi, 1993-96)

A volte la gioia arriva da sola improvvisamente, a volte lentamente e spontaneamente, a volte bisogna farla crescere con un po’ di impegno. Qui alcuni esercizi inventati del tutto liberamente coniugando alcune tecniche di psicoterapia con le modalità claun.

Da soli, questi esercizi, non bastano, ma come “GOCCE” possono aiutare alla “GIOIA”…

SALTELLO ALLA SPERANZA - Trovati uno spazio (soggiorno, bagno, camera da letto, giardino, bosco…) e un tempo (2 – 6 minuti) per te, meglio se all’inizio di giornata. Pensa qualcosa di positivo che potresti fare nelle prossime ore: per te, per i tuoi affetti, per il l mondo circostante, per la natura.. Focalizza bene l’immagine con colori e dettagli . (Non importa se facilmente o meno realizzabile: l’importante è avere il pensiero) - Fai un saltello buffo immaginando la contentezza per quello che si potrebbe realizzare. - Puoi immaginare di farlo: anche se meno potente, la nostra mente ha un gran capacità di attivare il benessere (ma attento, anche il malessere!).

ISTANTANEA D’ARTE

- Casualmente, ovunque ti trovi e qualunque cosa tu stia facendo (ad esempio, fare la spesa al supermercato, passeggiare per la città, ecc) fermati improvvisamente, respira profondamente e osserva attentamente: immagina particolari, colori, odori, e percezioni tattili ecc. - Chiudi gli occhi per qualche secondo imprimendo nella memoria le sensazioni come se potessi fare una fotografia tridimensionale e pluridimensionale. - Riapri gli occhi, fai un respiro profondo e riprendi la tua attività. claun Pallola (Paola Brena)

claun Esquis (Alessandra Binacchi) 6

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In futuro MEDITAZIONE UN BATTITO D’ALA LA DIETA DEI SORRISI Diteci la vostra info@risvegliaticlown.it


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