Giornaclaun 6

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10 Anni di ...

Ciao amici belli, vi parlo in nome dello Staff Giornalino!! Quest’anno ricorre il decimo compleanno della nostra Fantastica FEDERAZIONE NasoRossata!! Non potete non conoscerla!!!! Si tratta della Federazione V.I.P. Italia Onlus, un acronimo che sta per Viviamo In Positivo e che si compone di 53 associazioni sparse per tutto il territorio italiano che, oltre a svolgere l’ attività di clownterapia presso gli ospedali e altre strutture sanitarie, si impegna a promuovere il Pensiero Positivo anche mediante missioni, eventi e testimonianze. MA QUEST’ANNO SONO ANCHE 10 ANNI DEI RISVEGLIATI (il gruppo che ha dato il nome all’Associazione di Brescia). Abbiamo chiesto ai fantastici sette vecchi claun RISVEGLIATI di raccontarci, come per loro l’associazione si è evoluta nel tempo; COSÌ DALLA LORO STORIA POSSIAMO CAPIRE LA NOSTRA STORIA! Presentiamoli per bene... Signori e Signore ecco a voi i nostri claun ORIGINALI RISVEGLIATI DOC: Didò, Dispetto, Finferla, Flamingo, Lucchetto, Pallola e Savoiardo che, insieme ai loro primi Claun angeli (Zolletta, Karamell, Paiason e Sventola) hanno iniziato questa meravigliosa avventura! Citando i punti cardine della federazione V.I.P. possiamo fare un confronto sul percorso dal 2003 sino ad oggi; BUONA LETTURA!!! Formazione / Comunicazione Partiamo dalla formazione del corso base… secondo me quella è cambiata molto... nel mio corso base si faceva, oltre agli esercizi sulla fiducia presenti anche adesso, anche un passaggio di competenze di tecniche quali micromagia, giocoleria, palloncini. Oggi mi sembra più incentrata sul far crescere la persona; mi sembra che si lavori di più sull’aspetto emotivo e della capacità di imparare a far uscire il bambino che è in te, e questo aiuta a creare il gruppo. Personalmente ritengo più belli e significativi i corsi base attuali. Riguardo ai corsi fatti da V.I.P. durante l’anno a memoria mi sembra di ricordare che all’inizio non c’era niente del genere; eravamo un po’ lasciati a noi stessi mentre oggi c’è la formazione molto più organizzata tanto che, addirittura, i nostri trainers fanno degli incontri a livello nazionale, per seguire una linea formativa comune a tutta la Federazione. Missioni Ci sono state fin da subito. Noi claun ci poniamo l’obiettivo di portare il sorriso in quei luoghi dov’è difficile sorridere. I progetti di V.I.P. sono molti, il più conosciuto porta i claun in ospedale, e quello relativo alle missioni all’estero penso sia quello più ambizioso e emozionante: dà la possibilità di dare molto e di ricevere molto.

Federazione Inizialmente molto poco sentita, secondo me all’inizio si percepiva solo la presenza di Aureola, ossia colei che ha dato il via a tutta la Federazione, ma la percezione che ci fossero altre associazioni e che facessimo parte tutti di una federazione non si sentiva molto. Penso che a dare concretezza al senso di federazione, abbiano contribuito molto le giornate per l’ ADMO, la GNR e lo stesso camice: uguale per tutte le V.I.P. italiane! In particolare Flamingo, il primo presidente dei Risvegliati, dice; «E’ stato un grande onore e soprattutto una crescita personale partecipare attivamente alla nascita dei “Risvegliati Vip Brescia Onlus”, o come piace dire a me “è stata un’emozione”. Personalmente, penso che in questi 10 anni siamo tendenzialmente sempre stati bravi e attenti alla preparazione ed oggi possiamo veramente sfruttare grandi risorse raccolte lungo il percorso. La figura dell’angelo, all’inizio non esisteva; è stata costruita in seguito sui nostri errori, sulle nostre esperienze dirette e grazie a confronti con il personale ospedaliero. Oggi essere angelo è un ruolo di grande responsabilità e di scelta personale, un titolo che acquisisci con almeno un anno di esperienza e diverse ore di servizi e formazione. Voglio poi sottolineare che, per me, non c’è paragone con il passato visto che oggi siamo decisamente più preparati e conosciamo la materia. La federazione V.I.P. è nata lo stesso anno e per noi neogruppo di appoggio, è stata veramente un faro. Come uno dei primi dirigenti non posso che ringraziare la fondatrice di V.I.P. Italia Aureola, e molti volontari V.I.P. claun di altre città che ho incontrato, per il sostegno, i consigli, i confronti e gli abbracci regalati in un momento in cui ce n’era veramente bisogno. Oggi non vedo più l’orizzonte dei “Risvegliati” perché siamo veramente una potenza che vive di luce propria grazie ad una impeccabile organizzazione con vari staff e molte persone attive che, oltre a prestare il servizio in ospedale, dedicano e regalano tempo e risorse per far funzionare questa meravigliosa macchina claun che fabbrica amore per un mondo migliore. Dopo dieci anni di volontariato ho capito una grande e semplice verità: l’importante è esserci… esserci con il cuore.»

GNR 2013 a ISEO!

Manca poco ... Maggio è dietro l’angolo e noi saremo nel bel mezzo di una piazza. ISEO PIAZZA GARIBALDI DOMENICA 19 MAGGIO 2013 Voi chi? Per fare che? Ve lo state chiedendo? Giusto… mettiamo ordine: se ci leggi per la prima volta…buongiorno nuovo Amico.... a te che invece già ci conosci… ben ritrovato!!!!! Noi siamo i claun di VIP Italia: un’associazione di volontari claun che liberano il proprio tempo per portare un po’ di sorrisi nelle corsie degli ospedali. Siamo presenti in ben 53 città d’Italia, abbiamo un camice che ci contraddistingue e ci unisce dal nord al sud e abbiamo un naso rosso che rappresenta la nostra missione: abbiamo deciso che Viviamo In Positivo. Una volta all’anno scendiamo in piazza per una raccolta fondi: 3000 claun colorano contemporaneamente le proprie città d’appartenenza per dare il contributo alla Federazione VIP Italia. Questa giornata chiamata GNR (Giornata del Naso Rosso) serve per permettere all’associazione una continuità: 1) nella formazione dei claun; 2) nella diffusione del giornalino nazionale (che ci fa conoscere e soprattutto dà uno spunto di “relax” ai pomeriggi in ospedale); 3) ai nostri progetti missioni (che vedono tanti fratelli di naso impegnati in terre dove ci sono situazioni di disagio). Con spettacoli, magie, giochi, palloncini, truccabimbi, gadgets… ma soprattutto tanta allegria vogliamo regalare la possibilità di conoscerci. Vogliamo contagiare chi ci circonda, vogliamo possa essere per voi una domenica diversa, speciale, dove a guardare non siano i vostri occhi ma il Vostro cuore: è grazie a quello che non si perde il vizio delle Emozioni! Che dire???? Noi siamo claun e facciamo collezione di Attimi… quindi non potete mancare. Tutti in piazzaaaaa! Ognuno di Voi è un puzzle del nostro fantastico cammino!

Ciò che si conquista con un sorriso è per sempre

claun Colore (Milena Bonomelli)

claun Giokabalù (Annarita Braga)

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Evviva il primo servizio ... voce ai nuovi claun! “...Era un giorno speciale per Pitupitumpà quello... Era il giorno del suo battesimo!! La mattina alle 10 era sveglia a letto... gli occhi sognanti...il cuore batteva a mille (…) “… Pitu pensa “UAUUUUUUUU!!!! QUESTA E’ STATA L’ESPERIENZA PIU’ EMOZIONANTE CHE ABBIA MAI VISSUTO”.... PITUPITUMPÀ

“Ad un tratto il fatidico momento è arrivato entro nella prima stanza, dove trovo un bambino e una bambina, che appena ci vedono arrivare ci sorridono, ed ecco che quasi per magia l’agitazione incomincia a svanire.” FABEMOLLE

“… sono tornata a casa distrutta ma felicissima! Mi sono resa conto che la soddisfazione che ti dà vedere un bambino ridere e apprezzare quello che fai è una cosa che ti riempie dalla punta dei piedi alla cima della testa, anche perchè pensi che nonostante loro siano in ospedale hanno sempre il coraggio e la forza di vedere tutto con estrema felicità e... abbiamo davvero tanto da imparare da loro!” BRISCOLINA

“Tabi, Fabiana è lontana oramai e finisce per scomparire quando la mia compagna di avventure, gemella di naso mi dice “rilassati, ricordati che devi divertirti!” TABI

Ieri ho fatto il mio primo servizio. Come faccio a esprimere con le parole quello che ho provato? Per le prime stanze avevo il cuore che batteva a mille, le mani sudate e la salivazione a zero! Poi mi sono calmata, quando ho visto un bambino che piangeva disperato perchè non voleva fare l’aerosol: mi sono buttata con le marionette e le bolle di sapone, e, con Pugacioff, siamo riuscite a farlo smettere di piangere, anzi: ha cominciato a ridere! Da lì in poi è andato tutto liscio! KISS

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Mi metto subito al computer per la condivisione perchè sono ancora calda...ancora c’è l’odore e il sapore di questo pomeriggio indimenticabile...perchè come qualcuno ha già detto “il primo servizio non si scorda mai”!” PECCHÈ

“…abbiamo messo i panni claun e abbiamo iniziato...” PECCHÈ

“Dopo questo primo servizio mi sono resa conto di più di quanto sia bello quello che facciamo, non ho altre parole per descriverlo! Bello, emozionante e divertente!” PECCHÈ

“… sentivo che io ero lì per compiere una grande missione e per la prima volta toccavo con mano qual è la più grande magia che si crea in una stanza al nostro ingresso: IL SORRISO DI UN BAMBINO =)” PIPPI

“…dovrei iniziare a raccontarvi un’esperienza che non può trovare parole perché e stato tutto magico, stupendo,incredibile. Come posso spiegare ai miei amici clauntagiati, che non hanno ancora fatto servizio, cosa significa avere il cuore che ti esplode dentro per un insieme di emozioni che spaziano dalla gioia, all’amore, passando per un velo di tristezza e trasformarsi in adrenalina pura dinanzi al sorriso di chi motivo di ridere non ha?” AMORE

“Non ho più paura dei servizi e di quello che mi aspetta, perchè ORA SO, che ci sarà sempre qualcuno accanto a me che mi sosterrà.” TABI

“Ho stampato nel cuore tutti i sorrisi e i nomi dei bimbi ... e i nomi me li sono fatti scrivere anche sul camice, saranno i colori che lo riempiranno servizio dopo servizio, insieme al mio cuore...un bacione ai miei angeli, ai miei compagni e ... c’eravate tutti nelle stanze con me!” PEPPOLO

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claun Dispetto (Giovanna Bertolino)


gocce di gioia

CLAUNTERAPIA ... Un pomeriggio di qualche mese fa, insieme al mio gruppo di fratelli e sorelle di naso in servizio presso gli Spedali Civili di Brescia, mentre ci stavamo spostando da un reparto all’altro, sulle scale abbiamo incontrato un signore che stava andando a trovare uno dei piccoli pazienti. Come nostra abitudine ci siamo riservati la delizia di coinvolgerlo nelle nostre battute e nelle nostre schermaglie di parole in libertà. Al momento del saluto ci disse con la sacralità delle migliori chiose: “Oggi non ho incontrato dei pagliacci, ma persone serie”. Ridere è una cosa seria. La nostra associazione, Risvegliati V.I.P. Brescia Onlus è una delle 53 associazioni che fanno parte della Federazione Viviamo In Positivo Onlus che ormai da 10 anni opera in Italia (insieme ad altre associazioni affini nella metodologia…) sia negli ospedali, nei reparti di pediatria ma anche in quelli adulti, nelle case di riposo degli anziani, nelle carceri e in tutte quelle situazioni nelle quali è presente una qualunque forma di disagio, con i suoi volontari clown, legati da un naso rosso che nel tempo è diventato simbolo di gioia e vicinanza nella sofferenza. Siamo volontari clown, non professionisti, ma professionali. La clowntherapy o comicoterapia trova un suo avo nel sacerdote carmelitano Angelo Paoli (1642-1720) che si travestiva da giullare per far ridere i malati. In epoca decisamente più recente, proprio mentre la medicina moderna sta compiendo una sostanziale rivoluzione spostando il peso della relazione medico-paziente dalla malattia tout court al paziente con le sue emozioni e il suo background, negli anni ’80 del XX secolo, a New York nacque the clown care unit ovvero la prima unità di clownterapia fondata da Michael Christensen, clown professionista, e Paul Binder. Contestualmente, sempre negli Stati Uniti, il dottor Hunter Adams alias Patch formulò la sua teoria della felicità che lo portò nel 1983 a realizzare il “Gesundheit Institute”, una struttura nella quale la relazione medico-paziente si basava sulla fiducia reciproca, il buon umore, la gioia e la creatività. Per citare lo stesso Patch: “Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzando e convincendo il paziente che il dolore non ci sia”. Dunque il ridere è una cosa scientificamente seria. La gelotologia (dal greco gelos=riso e logos=scienza) è la disciplina che indaga e studia il pensiero positivo nelle sue applicazioni terapeutiche, trovando nessi e giustificazioni in materie quali la biologia, la psicologia, la medicina e l’antro-

pologia. Alcuni effetti benefici della risata sono: riattiva tutte le parti del corpo umano regolando il sistema cardio-circolatorio (aumenta il battito cardiaco, abbassa la pressione arteriosa) e quello respiratorio, oltre che rilassando i muscoli; da un punto di vista chimico, una risata di cuore stimola le ghiandole surrenali che producono beta-endorfine, sostanze fisiologiche note per la proprietà analgesica ed eccitante che sul corpo umano ha un effetto anestetizzante; sempre le ghiandole surrenali così opportunemente stimolate producono cortisolo, un ormone specifico per la regolamentazione dell’umore e la percezione dello stress; rinforza l’organismo e il sistema immunitario, difendendolo da batteri, virus e cellule cancerogene; combatte attivamente la depressione, regolando la produzione di serotonina e favorendo uno stato antiansia. L’interesse per la funzionalità dell’umorismo si è realizzato in quella che è definita la comicoterapia, una disciplina che si occupa dell’essere umano nella sua totalità fisica, emotiva e psichica ed è supportata dalla PiscoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) che individua una via emotiva che porta alla salute proprio attraverso l’esperienza della gioia, dell’ilarità e della felicità che sono consideranti fattori determinanti nel piano medico e nel processo di guarigione. Nel 1982, lo studioso Paul Ekman analizzò una serie di emozioni individuando nelle sue cavie come ciascuna di queste modificasse i parametri del battito cardiaco, della temperatura, della tensione muscolare e della resistenza. Il clown in una corsia d’ospedale diventa dunque un mediatore per coadiuvare questo stato di positività. Il personaggio buffo e scanzonato che sa prendersi in giro, un po’ goffo e sgraziato, esorcizza ciò che sia grandi che piccini temono, ovvero il dottore, l’infermiere o i presidi sanitari stessi. Attraverso il gioco e la fantasia si pone in empatia con i piccoli pazienti (nel caso delle pediatrie, ma non solo!) riuscendo ad alleggerire lo stress, risollevando lo spirito anche dei genitori e favorendo una reazione attiva a e propositiva nei confronti sia della malattia che delle procedure del piano clinico. “Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta” (Mordecai Richler, Solomon Gursky è stato qui,1989) “E se per una volta ridessimo sul latte versato?” (Maria Luisa Spaziani, Aforismi, 1993-96)

A volte la gioia arriva da sola improvvisamente, a volte lentamente e spontaneamente, a volte bisogna farla crescere con un po’ di impegno. Qui alcuni esercizi inventati del tutto liberamente coniugando alcune tecniche di psicoterapia con le modalità claun.

Da soli, questi esercizi, non bastano, ma come “GOCCE” possono aiutare alla “GIOIA”…

SALTELLO ALLA SPERANZA - Trovati uno spazio (soggiorno, bagno, camera da letto, giardino, bosco…) e un tempo (2 – 6 minuti) per te, meglio se all’inizio di giornata. Pensa qualcosa di positivo che potresti fare nelle prossime ore: per te, per i tuoi affetti, per il l mondo circostante, per la natura.. Focalizza bene l’immagine con colori e dettagli . (Non importa se facilmente o meno realizzabile: l’importante è avere il pensiero) - Fai un saltello buffo immaginando la contentezza per quello che si potrebbe realizzare. - Puoi immaginare di farlo: anche se meno potente, la nostra mente ha un gran capacità di attivare il benessere (ma attento, anche il malessere!).

ISTANTANEA D’ARTE

- Casualmente, ovunque ti trovi e qualunque cosa tu stia facendo (ad esempio, fare la spesa al supermercato, passeggiare per la città, ecc) fermati improvvisamente, respira profondamente e osserva attentamente: immagina particolari, colori, odori, e percezioni tattili ecc. - Chiudi gli occhi per qualche secondo imprimendo nella memoria le sensazioni come se potessi fare una fotografia tridimensionale e pluridimensionale. - Riapri gli occhi, fai un respiro profondo e riprendi la tua attività. claun Pallola (Paola Brena)

claun Esquis (Alessandra Binacchi) 6

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In futuro MEDITAZIONE UN BATTITO D’ALA LA DIETA DEI SORRISI Diteci la vostra info@risvegliaticlown.it


Indovinelli

Il riciclaun ...

tutti da assaggiare

Ciao Piccoli e Grandi Amici!!! Rieccoci alla seconda puntata del mitico Rici-claun... Ma sapete cosa vuol dire questa parola un po’ bizzarra?!? Ebbene vuol dire fare un po’ di riciclo simpatico e divertente!!! Vi darò qualche idea, ma poi date sfogo alla vostra fantasia e inventate mille mila Rici-claunate!!!

Sono bianco e sono sano ma non vengo da lontano. Ad ogni bimbo lo dà la sua mamma, ed è questa la vera manna. Tu puoi berne anche una botte perchè sono il

Non son mela, non son pera, ho la forma di una sfera. Il mio succo nutriente è una bibita eccellente. Non procuro il mal di pancia, ho la buccia e son l’

Verdi e piccolini a forma di pallini, stiamo stretti stretti in una buccia verdina verduccia con i nostri fratelli siamo i

Unisci i puntini e scopri cosa si nasconde

PRONTI ... VIAAAA!!!

AEROPLANINI di SHAMPOO

Aereoplanini di Shampoo.... ma che bella questa idea!!! Utilizzare il contenitore vuoto dello shampoo, decorarlo a piacere e incollare le due ali laterali e la coda fatte di cartoncino! ... e che dire dell’idea di utilizzare tappi di plastica per fare i motori?!?.... BELLISSIMO …. da VERI PILOTI!

LEGGERE

Prendete un contenitore del detersivo (ovviamente VUOTO!! ), tagliatelo e foderatelo di stoffa o di carta come mostra l’immagine e utilizzatelo per tenere in ordine i quaderni, i fogli e le lettere d’amore.

BOTTIGLIE DI PLASTICA

Quante volte vi capita di dover buttare via le bottigliette di plastica?!? Vi consiglio di conservarne due e di tagliere il fondo di ognuna... procuratevi una piccola cerniera lampo con la relativa fettuccia di stoffa e incollatela con colla a caldo o Vinavil in modo da unire assieme i due fondi delle bottiglie.... Ecco fatto un bellissimo ed Ecologissimo Porta Monete!!! claun Giokabalù (Annarita Braga)

Trova le differenze

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Colora e trova le differenze

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La strada turchina

Le ombre cinesi

Aiuta Pinocchio a trovare la strada per la fata turchina.

Facciamoci un Bans!

Che ne dite di muoversi un po’ con il bans (ballo) della Bicicletta? Pronti?Fate finta di essere a bordo di una bicicletta e fate tutti i movimenti come hanno fatto i nostri amici clown di VIP Verona Onlus al Raduno 2012 nel video, come puoi vedere: www.youtube.com - Bans BICICLETTA Immaginate…. prendete una bici, controllate le sospensioni, mettete gli occhiali e via pedalareeeeee…. suonate il campanello, attenti alle auto e ai semafori rossi… e poi via in discesa….senza maniiiiiiii…. Fino al traguardo! A ognuno la sua ombra ...

Da palloncino a ... pistola spaziale

Ehi amico la lezione continua…sei pronto a realizzare una pistola spaziale con i palloncini? Allora che aspetti…prendi… Occorrente: Palloncino da modellare - Pompetta Realizzazione: 1. Gonfia un palloncino fino in fondo lasciandone sgonfio un pezzettino per realizzare il nodo. 2. Ora dalla parte del nodo lascia 10 cm e fai 2 o 3 giri con le mani per realizzare una specie di salsicetta 3. Ora realizza una pallina ed annodala alla salsicetta 4. Ora realizza 2 cerchi ed annodali alla pallina. 5. Ora fai passare il palloncino dentro ai 2 cerchi ed avrai così ottenuto come per magia la pistola spaziale. Guarda il filmato su: www.youtube.com/watch?v=Cu2mMQKguRA 10

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claun Cotton Fiocc (Monica Candioli)


Giochi di prestigio Colora e trova le differenze nella stanza del mago

Cruciverba ...

SQUALO E PESCIOLINI Occorrente: Piattino pieno d’acqua, pepe, detersivo per piatti, stuzzicadenti. Spargi il pepe delicatamente sopra un piattino pieno d’acqua, lasciandolo galleggiare sulla superficie. Dì ai tuoi spettatori che i puntini sono pesciolini che nuotano. Metti una goccia di detersivo sulla punta di uno stuzzicadenti e immergila nel piattino, spiegando che è uno squalo, e …. guarda: i pesciolini si allontanano.

ORIZZONTALI: 3. Lo segnala il guardialinee. 4. La squadra in trasferta. 5. li hanno le scarpe da calcio. 6. Sono davanti al portiere. 9. Può esserlo un gol. 13. Calcio d’angolo. 15. Si fa prima di entrare in campo. 16. Ci si reca per vedere la partita. 17. La massima punizione. 18. Gol. 19. Partita che non dà punti o trofei. VERTICALI: 1. Le dà l’arbitro. 2. Si applicano in campo. 5. Sostengono la squadra. 7. I minuti di gioco. 8. E’ sopra la testa del portiere. 10. E’ dietro la maglia. 11. Giocatori per squadra. 12. Può toccare la palla con le mani. 14. Dopo il giallo.

IL METALLO GALLEGGIANTE. Occorrente: Ciotola d’acqua, carta igienica, graffetta per carta Chiedi a un paio di amici di provare a far galleggiare una graffetta. Per quanto ci provino, sarà quasi impossibile che riescano. Annuncia che tu, invece, ne sei capace: Posa delicatamente un foglio di carta igienica sulla superficie dell’acqua nella ciotola. Poi appoggia la graffetta con attenzione sopra la carta. La carta igienica affonderà, ma la graffetta rimarrà sul pelo dell’acqua. IL BICCHIERE CHE SCOMPARE. Occorrente: Bicchiere di plastica, giornale, tavolo coperto da una tovaglia, sedia. Seduto dietro al tavolo mostra ai tuoi amici un bicchiere di plastica. Avvolgi a cilindro un foglio di giornale intorno al bicchiere. Dì ai tuoi amici che farai passare il bicchiere attraverso il tavolo fino al pavimento. Mentre avvolgi il giornale intorno al bicchiere diverse volte, senza farti vedere spingi il bicchiere sulle ginocchia. Tieni il rotolo del giornale dritto sulla tavola, assicurandoti che non perda forma cilindrica (come se dentro ci fosse il bicchiere) e battilo tre volte. Mentre lentamente ti alzi in piedi “per spingere con più forza il bicchiere”, lascia che il bicchiere rotoli dalle tue ginocchia sul pavimento – magicamente il bicchiere è passato attraverso il tavolo! claun Lucchetto (Luca Torri)

Colora e trova le differenze

Collega i puntini e colora

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Le avventure di Le Vacanze!

Tomà un ragazzino come tanti altri, non troppo bello, non troppo brutto, anche se sa che non dovrebbe, sta origliando alla porta dei suoi genitori. «Quest’anno le vacanze saltano.- dice il papà alla mamma - In ditta abbiamo deciso la partecipazione sociale per cui tutti rinunciamo alle ferie per salvare il lavoro, e a te sono rimasti solo una decina di giorni, che avevamo già deciso di conservare per eventuali necessità future…». «Per noi va bene - ribatte la mamma - ma Tomà?» «Potremmo vedere di mandarlo in qualche colonia... di quelle non troppo care...» Dice il papà, ma per suo stesso ricordo ha già il sentore che non sia cosa gradita. «.. Ah.. ma in questi tempi non è che si trovino facilmente... - aggiunge la mamma - Peccato che mia madre abbia già preso impegni alle terme con la circoscrizione, altrimenti lei e Tomà sarebbero potuti andare alla casa dei tuoi al mare...» Entrambi i genitori si azzittiscono. A Tomà sembra di condividere la loro immagine: un’estate desolante con i genitori stanchi al lavoro e lui solo a casa... «Potrei andare al mare coi nonni!!» enuncia impulsivamente Tomà facendosi vedere. Silenzio. Per togliere il papà dall’imbarazzo, interviene la mamma: «Beh lo sai Tomà, i nonni sono anziani... la nonna poi…Sei abbastanza grande da aver capito... La nonna non è più in sé per questo il papà e gli zii hanno assunto Nathalie» «E allora? Non sono un bebè! - risponde il ragazzino - Possiamo stare tutti e quattro assieme nonno Beppe, nonna Silvia, Nathalie e Io!». I genitori sono ancora un po’ attoniti, ma non osano decidere, e congedano

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Tomà con un «buonanotte» che non lascia altre interpretazioni se non quella di andare subito a letto a dormire. Nelle settimane a seguire però se ne parla, e finita la scuola il papà di Tomà accompagna figlio, padre, madre e Nathalie alla casetta di famiglia al mare. Una settimana di prova; se ci saranno problemi si rientrerà tutti in città. Il viaggio è peggio del previsto. Il papà alla guida è silenzioso e ciò vuol dire che è teso e preoccupato. Il nonno seduto al suo fianco al contrario non fa altro che parlare: polemizzando sulla strada, i cartelli stradali e sulla, a suo dire, maldestra guida del figlio. Tomà ricorda bene quanto era divertente andare in auto con il nonno solo qualche anno fa, ma ora pur avendo ancora la patente, i figli non si fidano a lasciargli l’auto, e questa mancanza di fiducia lo rende ancora più insofferente. Nei sedili posteriori, Tomà è seduto in mezzo alle due donne entrambe intente ad ammirare fuori dal finestrino: la giovane Nathalie, come se stesse seguendo un film molto avvincente, e la nonna come se fosse mezza addormentata ed inseguisse qualche sogno. In effetti a Tomà sorge il dubbio che alla nonna sia stato dato qualche “doppio” tranquillante. Forse ne avrebbe bisogno anche lui, pensa, perché si sente nervoso, accaldato, schiacciato, e a disagio tra le due donne; una troppo vecchia e l’altra troppo carina, ma entrambe distanti, l’una per l’età e l’altra per cultura... Alla sera ci si ferma con una sosta in autogrill. Il papà

to: due bambine giocano spruzzandosi con l’acqua delle fontana e con loro nonna Silvia, scalza e in gonna e canottiera. Le risate dell’anziana donna si confondono con quelle delle ragazzine, mentre fanno loro eco, alcuni sogghigni dai bar. Tomà vorrebbe sprofondare. Già rimpiange la città. Nonna Silvia inizialmente non vuole venire e, non riconoscendo il nipote né tantomeno la badante, urla che vuole tornarsene dalla sua mamma. Nathalie le infila allora un pezzo del proprio caftano, di cui la nonna sembra compiacersi per i vivaci colori, e le dice «mamma, domani». Nonna Silvia si tranquillizza, prende a braccetto Tomà, e si fa riportare a casa! Giunti alla casetta, il nonno è talmente scosso che sembra reggersi a mala pena in piedi: si capisce che è contento di rivederli tutti, ma nello stesso tempo è preoccupato e teso per la situazione. Nathalie porta in stanza la nonna e il nonno quasi si accascia sulla sedia di vimini del portico. A Tomà sembra di capire quel nonno che ha fatto tante cose, che quasi comandava tutto lui e che ora, forse si sente di non avere più potere. «Mi sa che dobbiamo richiamare il papà…» dice l’anziano sconsolato. Il nipote improvvisamente sente in lui la forza per rincuorare il nonno: «Dai nonno non è accaduto niente di grave…». «ma se la nonna... » ribatte l’altro non troppo convinto... Tomà non lo lascia finire: «Se la nonna scappa ancora? Noi la riprendiamo! In fondo cosa c’è di male? Siamo in vacanza!» Il signor Beppe guarda il nipote, pensa alla scena un po’ grottesca di quando li ha visti arrivare e gli viene un sorriso. Si alza «Si, non c’è niente di male... e poi anche se è un po’ strano, siamo in vacanza, no?!»

per un pelo riesce a recuperare la nonna che stava prendendo l’autostrada per conto suo... a piedi! Quando si arriva finalmente al casolare ci si addormenta tutti senza disfare i bagagli e senza neanche sapere la posizione dei letti. Al mattino è l’odore di lavanda e rosmarino a riportare Tomà nel mondo degli svegli. Nathalie sta preparando la nonna, riottosa alla vestizione. Papà e nonno stanno discutendo. Tomà sente solo la fine col commento del papà: «Allora arrangiati tu, gestitevi voi... Io non ne voglio sapere più niente.» Tomà tira fuori il suo miglior vestito e si mette il gel: vuol presentarsi bene dai vicini che sono anche i suoi cugini, e che non vede da anni. Il papà parte. Si disfano i bagagli e ci si risistema nelle camere con grande soddisfazione di Tomà a cui viene data la camera matrimoniale, per poter lasciare che la nonna abbia la stanzetta comunicante con Nathalie, e il nonno l’aspirata stanza studio al piano terra, così che possa leggere quello che vuole senza disturbare ed essere disturbato. Senza accorgersi passano qualche ora, Tomà si è già sporcato di polvere giacca e pantaloni e il gel nei capelli mischiato col sudore gli ha fatto un’acconciatura bizzarra. Ad un tratto Nathalie che indossa il suo takchita Jabador, l’abito tipico marocchino in tre pezzi con i pantaloni stile odalisca, grida: «Nona, Nona Sii via, non più!!» Una veloce ricognizione per la casa conferma: la nonna è scappata! Mentre il nonno resta in casa, Nathalie e Tomà insieme partono alla ricerca. Il primo giro è infruttifero. Fanno una veloce campata dai vicini, ai quali fanno a mala pena a tempo a presentarsi. Solo a quasi due kilometri da casa trovano la camicetta della nonna. Poco più in là anche una scarpa. Tomà corre verso il centro del paese stando attento agli argini della strada, già paventando tragedie accorse alla nonna. Nathalie all’inseguimento. Eccoli già in piazza vicino al por-

claun Pallola (Paola Brena) 15

Disegno realizzato da Cristina Braga


ietito!!! uon App e ai nostri am B .. .. .. e e t h o t c e d n c n i a r ua to Ricette, cino q o pensa n h a p i t a l a lt a n o v ini rmi Questa ne dete problem e i o t n n lu n o g c a il che ci che h latte ed ntolalcosa l i u q o i o p n m I mangia e ad ese cia si chiama nti com n i noi e i a d p d e o i r n d g in mal ognu o e t s m e o u c Q te e sen . sic tine... nza lat e entare.. s i m i d b li i A a c s o re leranza mangia uciniamo qualc ! e u q n u volta c iattini!! può com e questa ette e i p n h i c t r lu fo g le za te prepara nuovo....

e n i t u l g a z n Paella se

grale iso inte r r g 00 gr pi ti: 200 2 n e i , i d e n r i Ing giol 0 gr 200 gr fa 0 gr carote - 30 ecotto, 0 2 i fr sciati r fungh u g g s 0 0 i l 2 l e -1 s i ne rosso i matur o r r o e d p o e p m po ti - 1 ere, - 1 cipollot r olive n rgine g 0 schi - 4 8 e verde extrave peperon í aglio - olio d spicchio o, sale. afferan z , a v i l dío moate i po t t o c S . arla: 1 ina a toce cucin co o far liateli c g m o a o c t C i e d re da - 50 g iateli farina vi aiuta i, sbucc ucchero hiao r i: 100 g z t d o n n d g e e i 0 c d 5 e fa Ingr gari rina 2 cucc etti...ma ovo - 1/ - 50 g fa h c u c o o 1 g s i 0 r e 5 i l d gere eta ulto! za pian nillina d n i ina veg a a e r v d s a n i a a g t t u t n r t i o e a m bust avol e, i cipoll ievito 1 ndente o una t le carot ffettate i a n . i 2 d ino di l a fo d nccolato ltativo) gliate a ini, i fu l o a o t c i , g fa ò ( r fa e ce di cio p a zetti i to tritat rno a te a pez a fo i eroni. l l cioccola i g e a t t e end ine i pep l c o c a lotti, i l a c s e , i i n r z e t as gaz a i cipol te b l e a l a t i e R s h . d a g 1 a p : p i m rl piselli, i !! 2. I olare in ggiunCome fa arote, i Fate ros scottarv chero . 3. Ora a c . e a 3 l z , o n i v e n o s gioli 180°, lo zuc gete l’u glio, i fa aggiun ina con e ’a . t l r e 4 a . g g o n r c u a c i o m lche mi ) 5. agg ete le peroni. ina di c a a e r u h p q fa a i h a o e l a p e get ...ahh giung gete do il guscio nillina. 6. ag Aggiun ele v . r riso. 4 a i g (senza a n ev ma dori e il o o t vera i m z v e o n i p e l s ,l i a tutta la ..... am uto e o n t r n farina i e a r l b o o ’ p c a c a i cio to sar le che le ate ins gocce d uando l’impas iacciate gete an 5. Lasci h n c s u i g e g q e . poi a e i biiono). pallin tutte!! 7 dura e . mettet vi piacc e delle 8 e t s o ( fa t i t a o o h d t c g s acn gama a del bi di carta ti litro di ve e i fu i m l r o a o t z fo r z e e a p l o m cui Ë ngete 5 minu lia ric dando . Aggiu per 20-2 una teg ima in 6 s ° s 0 u i s 8 d l 1 i t a t a c o. sco fornarle zafferan a calda n i u o q l d e o t o l o forn nustato sci r 10 mi e p e r e c circa . 7. Cuo do il a quan o n fi i tin bito il à assor r v a o s i pr ona Pa u B . o d liqui zze!! pa belle

! o i s o t t a l a z n Biscotti se

La simpatica avventura di Pinocchio rivisitata in chiave claun. Con l’aiuto di tanti amici, il burattino si trasforma in un bambino a cui viene affidata la missione di portare il sorriso ai bambini malati in ospedale. Accetterà questo importante compito?

Per scoprirlo, cerca le date dello spettacolo sul nostro sito e vieni a vederci …. Ti aspettiamo !! 16

claun Giokabalù (Annarita Braga)

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La Canzone Mononota

Elio e le Storie Tese - Sanremo 2013

Condurre un’esistenza di sforzi tallonando la chimera di una melodia composita gremita di arzigogoli rarissimi che poi alla fine scopri che ti mancava quella nota sola. Bellissima. Che sciocco non aver pensato prima. Alla canzone mononota, una canzone poco nota, che si fa con una nota e quella nota è questa: è la canzone mononota. Puoi cambiare il ritmo, puoi cambiare la velocità, puoi cambiare l’atmosfera, puoi cambiare gli accordi, La puoi fare maggiore, minore, eccedente, diminuita, puoi cambiare il cantante, puoi cambiare l’argomento. Puoi cantarla da solo, puoi cantarla tutti insieme con il coro, puoi farla fare all’orchestra, mentre ti prendi una pausetta. puoi cambiare la lingua, For example you can sing it in english, Auf Deutsch, en francais, en espanol, in cinese: “Unci, dunci, trinci…”. Quante cose che puoi fare, senza cambiare la nota! Puoi cambiare l’ottava, puoi cantare all’ottava bassa, puoi far finta che sia finita, ma se non sei in grado neanche di cantare la canzone mononota, ti consigliamo di abbandonare il tuo sogno di cantante, Se sei un cantante virtuoso, stai attento che qui basta che fai: “Aaah” e sei fuori. La canzone mononota, che non scende a compromessi, e se lo fa il compromesso è piccolo, tipo questo. La canzone mononota ha avuto i suoi antesignani: uno su tutti: Rossini, Bob Dylan, Tintarella di Luna. E’ anche facile da fischiettare, democratica, osteggiata dalle dittature, fateci caso: l’inno cubano è pieno di note, c’è poi il samba di una nota sola, ma, se ascolti attentamente, dopo un po’ cambia: Jobim non ha avuto le palle di perseguire un obiettivo, non ci ha creduto fino in fondo, invece Noi, Sì

n u a l c i n o c a c e in Bibliot

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Come dice il titolo stesso, si tratta di un brano costituito da una sola (mono) nota. La nota in questione è il Do (a parte qualche eccezione qua e là). Elio riflette su quanto sia stato “sciocco non aver pensato prima alla canzone mononota”. Pensiamo anche noi quante volte perdiamo di vista le mille possibilità che abbiamo a portata di mano ogni giorno per vivere bene e non riusciamo ad accorgerci di nulla, perché troppo distratti da pensieri futili che ci distraggono dalle cose importanti e non ci rendono felici. Elio dice ancora: “Quante cose che puoi fare senza cambiare la nota!”. Anche noi quante belle cose potremmo fare se sapessimo guardare oltre le nostre difficoltà ed accogliere con gioia ed amore le tante realtà che la vita continuamente ci offre. Spesso non ci accorgiamo di quanto siamo fortunati! Sappiamo tutti che la vita spesso è anche difficoltà, malattia, sofferenza e noi claun vediamo spesso queste realtà in ospedale, ma dobbiamo essere in grado di guardare oltre questi ostacoli, affrontando anche queste prove con pazienza, coraggio, positività, con forza senza lasciarci sconfortare. Claun VIP, significa, Viviamo In Positivo e tutti noi, claun e non, dobbiamo impegnarci a farlo ogni giorno! Ancora la canzone ci dice: “ Puoi cambiare il ritmo, puoi cambiare la velocità, puoi cambiare l’atmosfera, ecc...”. Ricorda che TU PUOI: tu puoi cambiare l’atmosfera della tua vita e non servono grandi strumenti, basta una sola nota positiva e spesso tutto assume un colore migliore. La musica della vita, le persone sorridenti, l’allegria, la positività, la voglia di creare, la voglia di esserci, ... devono essere la nota colorata della nostra esistenza. PER RIFLETTERE: - Nella tua vita sei in grado di riconoscere che spesso non servono tanti strumenti per fare delle grandi cose? Ti è già capitato? - Quali sono i momenti che ti fanno sentire più fortunato? - Sei in grado di riconoscere che a volte abbiamo tante cose futili e crediamo di non poter vivere senza? Se ti va, puoi inviarci le tue riflessioni all’indirizzo e-mail: info@risvegliaticlown.org oppure inserirle nelle cassettine della posta claun che trovi all’ospedale nei reparti di Chirurgia, Ortopedia e Pediatria. claun Cotton Fiocc (Monica Candioli)

misteriosa isoorsi appare spesso la sc di ro lo i Ne lloro, ma che Nel cuore de nel mare di fronte a no do ve e ch la la fantasia di a visitare. nessuno è mai andato tre disegna, ciascuno di noi ad immaginare e, men a ov pr ilio Em ea esiste un’ isola che andava per mar o m uo un di ta on racc eva nascosto misteriosa dove a, dove qualcuno av ol ’is un e ar rc ce mirarifugiamo ci ilo lo ascolta con am M . so io ez pr ro so te un sso l’uomo ogni volta che il agina di essere lui ste m im ed ne zio mbi cercano nostro cuore ci l famoso tesoro. Entra de ca er ric a all la mechiede una pauqualcosa: il vecchio bamè sa. Emilio non moria perduta ed il n da meno. bino il padre che no a nt ve di Chi è Emilio? ha più. L’isola Emilio è un mio il “loro” luogo, il posto i amico: l’ho in che custodisce tutti i er contrato una segreti ed i desid o più intimi dell’uom sera a letto, é, ch e del bambino, fin Guido Quarzo “Il bam o nel leggere il libro di rpe lì un giorno, troverann a”; l’ho incontrato rve bino che guarda l’isol tra il coraggio di at : ne è il protagonista. eve ché lui vive lì, nel libro a gi eg ss sare insieme quel br che, mentre pa rli. Emilio è un vecchio ra nt orno tratto di mare per inco gia, in un assolato gi iag sp a un su lo so da o recontra Milo. ie all’amicizia e all’aiut in az o, Gr vis ov pr ’im all o, d’invern camcere le loro ù o meno come te, e ciproco, riescono a vin nno Milo è un bambino, pi lì, sul quel mare, la trovare quello che sta hé e rc e ur pe a pa gi iag sp lla mina su un piccolo albergo. cercando da tempo. sua famiglia gestisce rhai un to n no e ch o metto che anche tu rtito dicend pa om è Sc pà pa il : lo so è Milo uola ti ha accoma tutto il giorno, la sc nonno che tante volte nerà; la mamma lavor ti, aiutanato in lunghi raccon gn pa … ia no a è un rifantasia luoghi la memoria e non si doti a scoprire con la Emilio è solo: ha perso ica un suo passato. Come segreti e magici ... ore corda più nulla del di à cit pa ca grande che anche nel tuo cu la to et o m nt lta om so Sc ha ia compagn o ed dove tante gnando: un carboncin e un’isola misteriosa ist es raccontare storie dise sene. permettono di rappre volte ti vorresti rifugiar un pezzo di carta gli . … ia il nonno? forma alla sua fantas salutare e ringraziare oi Vu tare la realtà e di dare ed a a isola? no tantissimo a tutti, Vuoi raggiungere la tu e i suoi disegni piaccio Rosso e a sorrilare. a ad indossare il Naso ov Pr Milo in modo partico nte al a: bi ai che ... nell’isola di fro ntro, la loro vita cam rir co op l’in sc el e qu re di de no or gi Dal ilità desiderio ... vivacità e dalla sensib cuore, ogni sogno è un o tu Emilio è colpito dalla cicurioso e guarda affas del bambino; Milo è no rla pa hio e intanto nato i disegni del vecc , racconti, a volte reali …. Attraverso i loro i tra claun Sonnolento sce pian piano a volte fantastici, na (Michele Riva) icità e una grande due una forte compl amicizia.

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Piccoli Grandi Claun 2

Dal mondo Scuola

A volte i Risvegliati V.I.P. di Brescia vengono chiamati per raccontare cosa fanno e come vivono i servizi in ospedale. Qualche mese fa, la classe 1^ I dell’Istituto Marzoli di Palazzolo S/O ci ha voluto incontrare; ora ci ha inviato questa lettera per raccontarci come è stata vissuta la nostra testimonianza. All’Associazione Risvegliati VIP Brescia Onlus Venerdì 22 febbraio 2013, in occasione delle attività organizzate nelle Giornate alternative (art.50) dell’Istituto Marzoli, di Palazzolo S/O la classe 1° I (sez. liceo indirizzo Scienze applicate) ha invitato gli operatori della Clownterapia ospedaliera Risvegliati “V.I.P.” (Viviamo In Positivo), che prestano servizio all’Ospedale Civile di Brescia, per condividere alcune loro esperienze, capire in cosa consiste il loro operato e per vivere un’occasione di lavoro che ha permesso agli alunni, la conoscenza di sé, dei compagni, della propria creatività. Si sono presentati tre ragazzi (Alessandro Brognoli ,Cristiano Donna e Vanessa Fenaroli) [rispettivamente claun Muletto, claun Harticiok e claun Inchiostro NDR] che ci hanno messo subito a nostro agio, allontanando i nostri pensieri negativi e facendoci scegliere un nome clown che ci identificasse. Ci hanno presentato la loro attività, sottolineando la costanza e l’impegno che ci mettono e raccontandoci alcune esperienze. Abbiamo poi concretizzato tutto questo riproducendo alcune situazioni che a loro capitano spesso, coinvolgendo anche i professori; poi ci hanno lasciati liberi di esprimere tutta la nostra fantasia e immaginazione, facendoci immedesimare in una storia ad occhi chiusi. Inoltre abbiamo fatto dei giochi per aumentare la fiducia nei confronti dei compagni e alcuni balletti divertenti e collettivi che esprimevano tutto ciò che abbiamo appreso durante la giornata. E’ stata un’esperienza formativa, interessante e divertente, che ci ha coinvolti tutti e ci ha fatto tornare un po’ bambini. Vi ringraziamo vivamente e speriamo di poter avere altre occasioni per ri-incontrarvi, auspicando che abbiate una collaborazione sempre maggiore da parte dei volontari attuali e futuri; e chissà che tra noi, avendo gettato un seme, non germogli un futuro volontario clown!

Il ritorno positivo del precedente progetto, espresso dalle suore e dagli educatori , ci ha spinti a continuare anche quest’anno con grande voglia ed energia un nuovo progetto, il PGC2, “Piccoli Grandi Claun 2”, iniziato ad Ottobre 2012, presso l’Istituto del Beato Palazzolo delle “Suore Poverelle” di Brescia. Lavorando con i ragazzi delle scuole elementari ospiti dell’Istituto, attraverso una serie di serate di laboratorio clown, abbiamo costruito delle marionette con le calze utilizzando: calze colorate, bottoni di diverse forme, fili di lana, perline, fogli di carta colorati, pezzi di stoffa ecc... Con il nostro aiuto e degli educatori i bambini avvalendosi delle marionette hanno realizzato 4 scenette che esprimevano il messaggio positivo, inventando principesse buone, draghi sputa fuoco, parrucchiere, treni magici ecc...Noi clown abbiamo realizzato un piccolo teatrino di cartone, incollandovi alle pareti i vari disegni realizzati dai bambini e lo abbiamo utilizzato per dar vita alle marionette attraverso le mani e le voci dei nostri piccoli attori. Nel corso degli incontri è stato bello vedere come con una semplice marionetta ogni bambino esprimeva diverse emozioni e creatività e cresceva in loro la voglia di imparare la scenetta ed entrare nella parte per poter far bella figura durante lo spettacolo finale di Natale, tenutosi il 19 Dicembre 2012 presso l’Isti-

tuto. Anche quest’anno ci sono stati dei momenti di difficoltà dovuti alla paura iniziale nei bambini di non saper recitare a memoria qualche piccola frase ma come ci aspettavamo nel momento in cui sono saliti e si sono posizionati dietro il teatrino, ognuno di loro, carico delle proprie emozioni, ansie e voglia di far bella figura si è concentrato e ha dato il meglio delle proprie capacità, rendendo la serata una esperienza indimenticabile per tutti noi. Certi delle potenzialità dei ragazzi, dell’aiuto degli educatori, delle suore e del potere della clownterapia abbiamo già in cantiere il PCG3 che coinvolgerà circa 14 ragazze adolescenti! claun Cotton Fiocc (Monica Candioli)

Un abbraccio la 1° I

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ATTENZIONE

ALLE TRUFFE IN NOME DELLA CLOWNTERAPIA!

Ortopedia

e a chi chiede denaro per la clownterapia a nome di “VIP”. Ci sono persone che raccolgono denaro a nome di Clownterapia, ViviamoInPositivo e/o VIP Italia offrendo biro, cartoline, chiedendo soldi per i bambini in ospedale... Precisiamo che l’unica raccolta fondi nazionale di VIP Italia è la “Giornata del Naso Rosso”. Le singole associazioni VIP possono organizzare raccolte fondi indipendenti ma i volontari VIP devono presentarsi con camice VIP (maniche a righe colorate), tesserino con nome cognome e nome clown, e avere appresso una lettera firmata dal presidente della associazione VIP locale. In caso di dubbio, prima di elargire denaro, scriveteci a: info@risvegliaticlown.org oppure fatevi lasciare gli estremi per eseguire un bonifico o un versamento postale solo dopo la nostra verifica.

Chirurgia Pediatria ovest SCRIVICI ... Dai, scrivici anche tu! In chirurgia, in ortopedia ed in pediatria ovest trovi le cassette. I tuoi messaggi, i disegni, i consigli, ecc... verranno pubblicati sui siti della nostra associazione.

IL TUO GIORNO PIÙ BELLO ... “Colora le tue ricorrenze più belle con le nostre bomboniere fatte a mano: per battesimi, comunioni, matrimoni, lauree, contattaci: info@risvegliaticlown.org (offerta libera)”

RisveAMICO ...

Un RisveAMICO non è un socio della nostra Associazione ma ci aiuta standoci viicino. Un RisveAMICO può essere informato sulle nostre attività, partecipare ad alcuni incontri organizzati dai risvegliati, ricevere copia del Giornaclaun e del nostro calendario. Se ti piacesse diventare un RisveAMICO puoi contattarci all’indirizzo e-mail: risveamico@gmail.com Redazione: claun Cotton Fiocc (Monica Candioli) claun Esquis (Alessandra Binacchi) claun Giokabalù (Annarita Braga) claun Lucchetto (Luca Torri) claun Pallola (Paola Brena) claun Sonnolento (Michele Riva) Presidente: claun Tziolupo (Paolo Brunelli) Impaginazione e stampa: Tipolitografia Vilcar www.tipografiavilcar.it

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DOMENICA 19 MAGGIO 2013 Piazza GaribaIdi dalle 9.00 alle 18.00 BRESCIA

CONTATTACI ... www.risvegliaticlown.org info@risvegliaticlown.org www.facebook.com/ groups/287988422555/

EGLIATI V SV

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alle 18.00 spettacolo in oratorio Claunocchio

RI

ISEO

SOSTIENICI ... Banca Cooperativa Valsabbina Filiale di Brescia Intestazione: Associazione Volontariato Risvegliati V.I.P. Brescia IBAN: IT86P0511611200000000053755 Per il 5 per mille: Codice fiscale: 98118990179

CERCACI ... cerca la nostra associazione su Facebook con RISVEGLIATI-VIP-BRESCIA-ONLUS e metti MI PIACE!


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