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E allora? Cambierà tutto? Dovremmo sbarazzarci di quanto fatto fino ad oggi? Sarà la morte dei nostri paesaggi urbani? Non penso affatto: l’umanità ha bisogno di legacy e vision. Le nostre città storiche, i nostri modelli già esistenti sono la base da cui partire. In chiave contemporanea e futura certamente, con nuovi standard e possibilità di intervento nell’esistente. Senza aumentare quello che abbiamo ma modificandolo, sostituendolo e sfruttandolo molto meglio. Come poter affrontare e definire questo percorso che andrà a scolpire le nostre abitudini, i nostri modelli economici di
sviluppo e sostenibilità, i nostri standard, il corpo normativo e tanto altro? Andiamo verso l’ignoto. Ci servono gli strumenti culturali e intellettuali per poter impostare il cambiamento con visione e lungimiranza nella sua prospettiva storica evolutiva; con le fondamenta dei nostri valori ben ancorate nel terreno solido e sano della coscienza del nostro ecosistema. Solo un Nuovo Umanesimo potrà supportarci in questo frangente storico. Solo questo approccio umanistico saprà essere l’infrastruttura sulla quale convogliare positivamente la forza dell’impatto della
Studio Costa Architecture, MAG Dubai Residentail City project, green court. Next page, MAG Dubai Healthcare City, Plaza (renders courtesy Studio Costa Architecture).
tecnologia. Oggi servono altri strumenti, nuovi e sconosciuti, per affrontare incognite che ci vengono dall’immensità della natura e dall’evoluzione dell’intelligenza artificiale. New Humanism. La Terra lo implora, l’Umanità lo sta chiedendo. La IA non può farne a meno.
IOARCH_Special Issue
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