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Trame in dialogo IL PROGETTO DI BRICOLO E FALSARELLA PER IL RECUPERO E AMPLIAMENTO DI UN RUSTICO DELLA SETTECENTESCA VILLA SACCOMANI RIPORTA L’EDIFICIO AL SUO CARATTERE INIZIALE Il progetto ha previsto il riuso ai fini abitativi degli annessi rustici della settecentesca Villa Saccomani, sita sulle colline moreniche a pochi chilometri dal Lago di Garda e dalla città di Verona. Il fabbricato, un pittoresco rustico del XVIII secolo, sbrigativamente ampliato nel XX secolo, aveva perso qualsiasi valore architettonico. Col demolire le aggiunte recenti, in blocchi di cemento, l’intervento ha per prima cosa riportato l’edificio al suo carattere iniziale, per poi realizzare le nuove volumetrie in laterizio faccia a vista. Il contrasto materico delle nuove superfici, chiaramente distinte da quelle in pietra dell’involucro originario, è stato attenuato coprendo entrambe con una scialbatura (un’antica tecnica di tinteggiatura a calce) color canapa. Questa soluzione ha permesso di confermare la coerenza dell’intervento nel suo complesso, pur mantenendo la possibilità di distinguerne le trame da vicino. La sterile omogeneità dei nuovi materiali, mattoni lunghi 30 cm prodotti industrialmente, è stata rotta da una rotazione dei blocchi, apparentemente casuale, generando in tal modo un’irregolarità dinamica, capace di reagire con la luce e di integrarsi con le antiche superfici. I materiali identificano gli ambienti interni: le antiche pareti in pietra coincidono con il soggiorno e gli spazi comuni, mentre i mattoni del sopralzo identificano le camere da letto al primo piano. I telai delle finestre, posate completamente dall’interno, non sono visibili dall’esterno ed enfatizzano in tal modo l’idea di un’architettura senza tempo. L’unica nuova apertura praticata nell’antica muratura in pietra coincide con una grande finestra scorrevole, il cui telaio non è visibile dall’esterno, rivolta verso il parco della villa e una nuova piscina. L’apertura interrompe la continuità di una fascia di bordo in cemento armato che, oltre a servire da rinforzo strutturale, segna la linea di congiunzione tra la vecchia e la nuova muratura.
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