Anteprima Lazialità LUGLIO-AGOSTO

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LUGLIO-AGOSTO 2013 • ANNO XXVIII • N° 369 • € 4,90


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ferruccio mazzola Il peso di un cognome ingombrante 62


di Alessandro De Luca - Foto: Inside Foto

GRAZIE...

“Saluti. Purtroppo anche uno come me ha dovuto arrendersi!! Eccomi qui nel giorno più difficile ma allo stesso tempo emozionante perché questi anni rimarranno indelebili nel mio cuore!!... GRAZIE!!!!! MAI DIMENTICHERO’ QUANTO MI AVETE DATO E SONO VERAMENTE FIERO E ORGOGLIOSO D’AVER INDOSSATO CON ONORE LA MAGLIA DELLA PRIMA SQUADRA DELLA CAPITALE!! Sicuramente ho dimenticato qualcuno e chiedo scusa ma l’emozione è tanta, troppa!!! FORZA LAZIO!!!! E’ UN ARRIVEDERCI, NON PENSATE D’ESSERVI LIBERATI DI ME!! MAGARI UN GIORNO AVRO’ LA FORTUNA DI POTER ALLENARE QUI!! UN SOGNO, UN OBIETTIVO!!!”. Cristian Brocchi

ARRIVEDERCI CRISTIAN Il nostro dovere è quello di raccontare con passione le vicende legate alla Lazio e rendere omaggio ai personaggi che, in un modo o nell’altro, ne abbiano innalzato il nome, onorato la maglia, fatto la storia. Cristian Brocchi ha rappresentato lo stereotipo del calciatore d’altri tempi: professionista, combattente, sentimentale. Ha provato a non arrendersi davanti alle più dure avversità fisiche, non ce l’ha fatta. Il ritiro la decisione più sofferta, ma inevitabile e razionale. Lazialità, con questo articolo, vuole ringraziare un campione vero, esempio per dedizione e attaccamento 42


La Nord applaude Petkovic, e lui ricambia

Anche il “freddo” Miro Klose non riesce a contenere la felicità

L’abbraccio paterno del mister a Candreva e Onazi

Tutti sotto la Curva a festeggiare


foto per gentile concessione del centro studi nove gennaio millenovecento

Lazialità People

Pino Wilson: “Facevamo paura anche alla Juve” 58

E’ stata da poco data alle stampe la biografia dal titolo “Pino Wilson. Vero capitano d’altri tempi” (Fernandel 2013) a cura di Vincenzo Di Michele. Giuseppe Wilson è nato a Darlington (Gran Bretagna) il 27 ottobre 1945. Figlio di un militare inglese di stanza alla Nato e di madre italiana che il padre conobbe nel capoluogo campano durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella Lazio ha disputato dieci campionati, dal 1969 al 1980, nel ruolo prima di difensore e poi di libero. E’ stato capitano per molti anni. Lo chiamavano “Il padrino” o “il baronetto”. Ha sempre avuto il temperamento del grande condottiero. Oggi interviene quotidianamente in qualità di opinionista sportivo nei programmi della emittente radiofonica Radiosei ed è rimasto per tutti “il capitano”. Nel libro si raccontano la trafila nell’Internapoli con l’allenatore Vinicio; l’esordio in Serie A con la Lazio di Lorenzo; le 394 presenze con la maglia biancoceleste; il periodo della Nazionale italiana e alcuni aneddoti sul campionato del mondo del 1974 in Germania; lo scudetto conquistato con la Lazio nella gestione Maestrelli e l’epoca vincente con quella squadra di scalmanati garibaldini; la sua coesistenza con Chinaglia e un toccante ricordo; la morte di Tommaso Maestrelli; il conseguimento della laurea quando Wilson era ancora in attività; l’esperienza in America nei Cosmos insieme a giocatori del calibro di Pelè, Beckenbauer e Carlos Alberto. Abbiamo incontrato Giuseppe Wilson per un’intervista


festeggiamenti a piazza di spagna

Piazza di Spagna si tinge ancora di biancoceleste Due anni dopo la presentazione delle nuove maglie, i tifosi laziali si ritrovano sulla scalinata di Trinità dei Monti per festeggiare il trionfo del 26 maggio, con degli ospiti d’eccezione… Roma è biancoceleste, e non è una frase retorica, tutt’altro. I tifosi della Lazio, infatti, si sono dati appuntamento per giovedì 6 giugno a Piazza di Spagna, dove hanno immortalato un’istantanea da brividi. Tutti insieme in maglia celeste, con uno sfondo suggestivo come i 135 gradini della scalinata di Trinità di Monti, affinché il mondo intero possa essere partecipe e testimone del dominio laziale nella capitale, specialmente dopo la vittoria arrivata sui cugini gialloros76

si nel derby di Coppa Italia; proprio il trofeo conquistato pochi giorni prima sarà uno degli ospiti d’eccezione. Non a caso, lo slogan scelto dalla società per l’evento è stato “Uno scatto per la storia”. L’appuntamento è fissato per le ore 18, ma diversi sostenitori arrivano sin dalle prime ore del pomeriggio in modo da accaparrarsi i posti migliori per godersi a pieno lo spettacolo, reso ancor più suggestivo e unico da una splendida giornata di sole. Con il passare dei minuti la scalinata

si riempie completamente. Cominciano quindi i cori che hanno come destinatari, ovviamente, i tifosi della martoriata sponda romanista; si parte dal classico “T’ho alzato la coppa in faccia”, passando poi a un eloquente “Nun je passa più”, non tralasciando il fatto che al termine dei gradini, campeggiava un enorme striscione che riprendeva lo slogan della nuova campagna abbonamenti per la stagione 2013/2014, “La storia dice gloria”. Arriva poi il momento di fotografare la


ASR…R.I.P. funerale della roma

26/05/2013

Rivivi con Lazialità il funerale dell’A.S. Roma realizzato dai tifosi della Lazio. Un evento all’insegna della goliardia e dei festeggiamenti per la Coppa Italia, vinta proprio contro i giallorossi. Dal backstage all’ultimo saluto nel piazzale di Ponte Milvio, scopri tutti i retroscena e le curiosità di questo evento storico “Quanno se scherza, bisogna esse’ seri!”. Così esordisce Fabrizio alias Diabolik, citando il celebre Marchese del Grillo, al briefing, tenutosi presso un ristorante di Via Tuscolana, per definire gli ultimi dettagli del funerale dell’A.S. Roma. Organizzazione certosina e capillare, impegno e sacrificio da parte di tutti i ragazzi della Nord, sana goliardia e tanta voglia festeggiare la Coppa Italia vinta contro i giallorossi: questi sono gli ingredienti che hanno permesso la

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realizzazione di un evento memorabile e unico, contraddistinto dall’inconfondibile ‘stile laziale’. BACKSTAGE “Non sarà il solito funerale che fanno tutte le tifoserie – dice Fabrizio durante la riunione -, quello che accadrà sabato pomeriggio (8 giugno, ndr) dovrà essere frutto di programmazione e coordinamento… Una cosa per bene! Perciò mettiamoci a tavolino e diamoci da fare!”. Detto,

fatto: insieme ad Augusto, Marco e altri ragazzi, Diabolik enuncia il programma delle esequie giallorosse. Dopo le letture delle bozze delle preghiere in memoria della defunta, si passa al controllo di tutto il necessario per il trucco e i costumi. Dai chierichetti ai becchini, dal sacerdote alla bara, dalle corone di fiori alla lapide: il funerale della Roma ricalca in maniera goliardica, ma pedissequa la funzione cattolica. Niente è lasciato al caso. Mentre la ri-


funerale della roma

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