Daumier: la satira e la denuncia sociale Artista del tutto originale fu Honoré Daumier (1803-1879). Noto soprattutto per le sue incisioni satiriche, egli denunciò in modo pungente, anche se ironico, le ingiustizie e le disuguaglianze sociali presenti nella Francia di metà Ottocento. I suoi dipinti, sempre ispirati a contesti di povertà, trasmettono un senso di cupa tristezza. I lineamenti dei personaggi ritratti spesso vengono alterati, persino in modo grottesco, sia per accentuare aspetti di particolare disagio e sofferenza, sia per mettere in risalto i lati meno nobili del carattere delle persone. Honoré Daumier, La carrozza di terza classe, 1862-1864 ca., olio su tela, 65 × 90
cm. New York, Metropolitan Museum of Arts.
I contadini di Millet Jean-François Millet (1818-1875) rivolse la sua attenzione soprattutto al mondo contadino, che ritrasse nei suoi aspetti più concreti e quotidiani. I paesaggi e i contesti rurali, gli animali e le persone raffigurate nelle loro occupazioni (anche le più umili) sono ripresi con straordinaria aderenza alla realtà. Anche dove sono rappresentati il duro lavoro nei campi e gli interni di abitazioni talvolta squallide, le atmosfere sono sempre pervase da una grande serenità e non di rado i colori vivaci conferiscono alle tele di Millet una leggerezza che sembra contrastare con la pesantezza della vita contadina.
Jean-François Millet, La nascita del vitello,
1864, olio su tela, 81,1 × 100 cm. Chicago, Art Institute of Chicago. Le spalle incurvate e gli sguardi rivolti verso terra dei contadini trasmettono il senso di un’esistenza faticosa e difficile. Anche la magrezza della vacca dietro di loro e tutta la scena dice la povertà della loro vita. Tuttavia, l’atmosfera non è cupa e le due bambine sull’uscio di casa, impazienti di vedere il vitellino appena nato, restituiscono la sensazione di una vita domestica nonostante tutto gioiosa.
U9 - Neoclassicismo e Romanticismo
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