Tra le persone che compongono il seguito di Giustiniano è indicato esplicitamente il vescovo Massimiano, che svolgeva il suo ministero a Ravenna negli anni in cui regnava l’imperatore.
Il corteo di Teodora è più vivace e colorato. Le figure sono ancora schiacciate e prive di rilievo, ma sono collocate all’interno di una struttura architettonica che contestualizza la scena e contribuisce a dare un minimo senso del volume.
Corteo di Teodora, 546-548 d.C., mosaico, 540 × 547 cm. Ravenna, Basilica di San Vitale.
Come Giustiniano, anche Teodora porta i simboli della regalità: il manto color porpora e la corona. Pure il suo capo è circondato dall’aureola. Porta in mano una coppa con il vino da offrire per la consacrazione. La sua figura è posta al centro di una struttura architettonica: una cupola o il catino di un’abside.
Sull’orlo del mantello di Teodora è ricamata in oro la scena dei Re Magi che portano i loro doni a Gesù, come l’imperatrice porta le offerte per la celebrazione eucaristica.
Le dame che accompagnano Teodora sono vestite in modo colorato e raffinato e si muovono in uno spazio sovrastato da un prezioso tendaggio.
Corteo di Giustiniano, 546-548 d.C., mosaico, 540 × 547 cm. Ravenna, Basilica di San Vitale.
U4 - L’arte nell’Alto Medioevo
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