Il piccolo principe - ESTRATTO

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– No, sono solo un’ombra – lo corregge la sagoma sul muro. – Come ti chiami? – chiede Gaia. – Mi chiamo Antoine de Saint-Exupéry e il mio grande naso è deliziato dal profumo della vostra rosa. – Un’ombra non può sentire il profumo – obietta Andrea. – Se è per questo, non potrei neppure parlare. Alla debole luce del tramonto, Gaia prende il libro “Il Piccolo Principe” e legge: – Antoine de Saint-Exupéry… allora questa storia l’hai scritta tu. – Sì, è uno dei libri che ho scritto. Quello che mi è più caro. Per favore, bambina, potresti rileggere quella dedica? – Quale dedica? – La dedica che c’è nella prima pagina. Non dirmi che l’editore l’ha tolta. Gaia apre la prima pagina del libro ma non riesce a leggere: ormai è troppo buio e nella soffitta manca la luce elettrica. L’ombra si sta confondendo con l’oscurità e la voce di Antoine diventa sempre più flebile. – Aspetta – mormora Andrea. E tira fuori dalla tasca una piccola torcia elettrica. Al chiarore della pila, l’ombra riappare sul muro e Gaia può leggere:

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Il piccolo principe - ESTRATTO by Gruppo Editoriale Raffaello - Issuu