4 minute read

La divisione in sillabe

Next Article
I nomi composti

I nomi composti

La maestra ha chiesto ai bambini di correggersi gli esercizi a vicenda. Mattia ha corretto la scheda di Camilla.

Dividi le parole in sillabe con una barretta.

te/lef/ono pa/ta/ti/ne ba/nan/a co/lo/ra/re ca/mo/mil/la a/cque/dot/to ca/ppel/lo ac/quaz/zo/ne oro/lo/gio ede/ra a/bi/ta/zio/ne u/gua/le ris/po/sta po/sti/no pa/stel/lo pa/stic/cio bam/bo/la gamb/eret/to ma/rtel/lo cal/pe/sta/re ra/strel/lo or/che/stra fa/mi/gli/a fa/le/gna/me u/o/va chiu/so guan/cia/le geo/gra/fi/a pa/e/se mu/se/o le/o/nes/sa pa/u/ra

Mattia ha indicato il numero esatto di errori, ma si è dimenticato di cerchiare le parole sbagliate con la penna rossa! Sai farlo tu al suo posto? Se hai qualche dubbio aiutati con la regola.

Quando si dividono le parole in sillabe è necessario seguire delle regole.

1. Ogni sillaba deve contenere almeno una vocale.

2. Una sola consonante forma sillaba con la vocale seguente pa-ta-ta...

3. Le consonanti doppie si separano sempre, compreso il gruppo CQ cam-mel-lo, ac-qua

4. Una vocale a inizio di parola, seguita da una sola consonante, fa sillaba a sé a-so-la...

5. La S seguita da una o più consonanti forma una sillaba con la vocale che segue po-sto

6. L, M, N e R si separano dalle consonanti che vengono dopo lam-po, man-to

7. I gruppi di consonanti, che si possono trovare anche all’inizio di parola, fanno sillaba con la vocale che segue stra-da, pi-pi-strel-lo, ra-gna-te-la, to-va-glio-lo

8. Quando A, E oppure O (dette vocali “forti”) si incontrano con I o U (dette vocali “deboli”), si crea una coppia che non deve essere mai divisa a-ria, au-to...

9. Attenzione: se la vocale debole è accentata le vocali si dividono pa-ù-ra, far-ma-cì-a

10. Due vocali forti vanno separate ma-e-stra, po-e-ta Se hai dei dubbi consulta il vocabolario.

1. Ora che sei diventato un esperto, riscrivi sul quaderno nella forma corretta le parole che ha sbagliato Camilla e indica il numero della regola che non è stata rispettata.

2. Dividi le parole in sillabe e riscrivile nella colonna corrispondente.

ORIZZONTALI

1. Si compera in edicola.

3. Ci cammini sopra.

5. Si stacca dalla montagna ed è pericolosa.

6. Lo fai in porta per segnare un goal.

7. Si dice “promettere mari e...”.

8. Utilizzare i remi.

11. La chiudi quando entri in casa.

12. Il contrario di no.

1. Lo formano ventiquattro ore.

2. Togliti di mezzo!

3. Azione che si fa alla cassa di un negozio.

4. Maschile di mucca.

7. Azione che si fa con le costruzioni.

9. La usi per disegnare.

VERTICALI paese 3 2 4 acquolina 3 4 5 giornalino 4 5 3 strabuzzare 4 5 6 portamatite 3 4 5 esitare 3 4 5 finestra 2 3 4 vocabolario 4 5 6 1 5 11 2 7 3 12 8 9 6 4 13 10

10. Li dai alla mamma e al papà.

R ifletto

La maestra propone un gioco: data una parola, i bambini devono pronunciarla spostando l’accento.

matità matìta màtita

A pprendo

Chi ha pronunciato correttamente la parola? Hai capito a che cosa serve l’accento? Ora pronuncia tu le parole spostando l’accento.

cavaliere - tavolo - edera - dolore - coniglio - martello - mobili - manico - sapone

In ogni parola c’è una sillaba che viene pronunciata con maggiore forza: è la sillaba su cui cade l’accento Non sempre l’accento è evidenziato con un segno grafico. È obbligatorio metterlo solo in alcuni casi:

– quando l’accento cade sull’ultima vocale di parole formate da più sillabe città, caffè...

– sui monosillabi più, può, ciò, già, giù

– sui composti di tre, re, blu, su trentatré, viceré, rossoblù, lassù

– su alcuni monosillabi per distinguerli da altri che si scrivono allo stesso modo, ma hanno significato diverso dà quando indica il verbo dare dì quando indica il giorno sì quando indica un’affermazione è quando indica il verbo essere né quando nega qualcosa tè quando indica una bevanda lì, là quando indicano un luogo sé quando indica se stesso

F isso laggiu - qui - lassu - ventitre - perdono - volera - li - voto - caffe - qua - di

1.

• Quali parole non vogliono l’accento?

• Quali parole hanno sicuramente bisogno dell’accento?

• Quali parole hanno significato diverso con e senza accento?

2. Accento sì o accento no? Colora il monosillabo corretto.

Caro diario, sì si , la mamma finalmente ha detto che il mio regalo di compleanno si sì può aprire.

È E un tablet, un dono bello e è utile. Proviene da dà una persona che dà da molta importanza agli affetti: mia nonna. Non me ne né sarei potuto comprare uno, ne né così né più piccolo. Lo terrò di la là , sopra la là scrivania. Vorrei poterlo usare notte e dì di , di mattina e dì di sera ma sarà meglio che mi dia una regolata.

Se Sé dovessi farne un uso sbagliato, credo che la mamma avrebbe una buona scusa per sequestrarmelo: secondo me anche lei muore dalla voglia di averne uno per sé se .

I miei compagni Diego e Danilo portano i loro tablet a scuola e a volte li lì dimenticano li lì .

Io non farò questo sbaglio: se dovessi perdere il mio non credo che potrei averne un altro! Cara nonna, appena passi da casa mia te tè lo faccio provare, ma prima ti preparo un te tè con i biscotti, per ringraziarti di questo bellissimo regalo.

3. Nelle frasi gli accenti sono sbagliati o mancano: riscrivile correttamente.

• Tè né vai? Prima bevi il te.

• La nel giardino e fiorita la rosa.

• E gia ora di alzarsi? Sono stanca è ho sonno!

• La mia borsa blù non mi piace piu.

• Ormai dà due giorni la stampante non da segni di vita.

• Vieni quì, anzi nò, resta li.

• Chi fa dà se, fa per trè.

4. Lo scrittore si è dimenticato tutti gli accenti! Inseriscili tu: in tutto sono otto.

Mariella e stata in vacanza con la famiglia. Hanno visitato Torino, la citta Capoluogo del Piemonte. Per tutto il di hanno fatto su e giu dai tram e dalla metropolitana, hanno visitato il bellissimo Museo del Cinema e sono saliti sulla Mole: da lassu hanno ammirato tutta la citta! Sono stati al Museo dell’Automobile e poi, finalmente, al Museo Egizio. Al rientro in albergo, in Corso Giulio Cesare trentatre, i poveri piedi non ne potevano piu ma ne era valsa veramente la pena.

This article is from: