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DIFFICOLTÀ DIVERSE
Completa lo schema utilizzando solo parole con le doppie.
DEFINIZIONI:
1. Chiude la bottiglia.
2. La cella del canarino.
3. Si mette in testa.
4. Il suo verso è il nitrito.
5. Si mette sulle labbra.
Leggi e inserisci l’accento dove occorre.
Luca era arrivato a meta percorso, ma la meta era ancora lontana, percio decise di fermarsi un po’. Improvvisamente scoppio un violento acquazzone e lo scoppio fragoroso di un tuono lo fece sobbalzare. Poi un velo di nebbia si sollevo dal fiume e velo tutto il paesaggio.
Luca tremante di paura inizio a correre.
Dividi in sillabe le parole.
Osserva i disegni e scrivi le parole. asciugamano finestrelle carota tappeto montagna acquitrino a/sciu/ga/ma/no
Indica con una X l’apostrofo corretto. un’astuccio un’esperienza l’aggettivo l’aglio sull’acqua nell’mobile
Obiettivo: conoscere le principali convenzioni ortografiche.
PAROLE DIVERSE
Leggi il brano e completa le frasi.
UN’ESTATE IN MONTAGNA
Le sembrava ogni volta un’avventura bellissima
Vivere per due mesi lassù, sotto il ghiacciaio, ai margini della foresta. Spiare gli animali che al mattino andavano a bere al torrente silenziosi Erano cervi e caprioli, qualche volta anche volpi, marmotte e altri animali pelosi Arrivavano all’improvviso, sbucando dagli alberi o dall’erba alta, bevevano veloci, con le piccole lingue rosa e poi sparivano. Prima c’erano, un attimo dopo non c’erano più.
Ritrovare gli amici del piccolo villaggio. Giocare fino a tarda sera con loro.
(R. Grazzani, Abdul vuole rivedere il mare, Piemme)
• Con il colore grigio sono stati scritti , con il colore blu e gli articoli con il colore
In ogni gruppo trova l’intruso e spiega il perché.
Leggi le definizioni e scrivi le soluzioni con parole che contengono i suoni CE, CIE. amico comico granchio parco amaca giacca medico unico banco
• I camerieri le ricevono dai clienti:
• Si usano per pesare e ve ne sono alcune di gran precisione:
• Può essere azzurro e limpido, ma anche grigio e minaccioso:
• Quella terrestre comprende continenti, isole, ma anche mari e oceani:
• Mammifero dal pelo marrone con grandi corna che vive in montagna:
• Si usa con l’olio per condire l’insalata:
• Chi pratica lo sport del tiro con l’arco è:
• Il cubo ne ha sei:
• Sinonimo di non vedente:
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: i suoni della C.
I SUONI DELLA G
Colora di arancio solo i palloncini con le parole scritte in modo sbagliato, poi riscrivile in modo corretto sul quaderno.
spiaggia
gallina ghatto fungo gocare
gustare gugno
Govanni ghufo giostra anghelo
gubbetto
gustare frangia gorno
maggio ingiustizia
valiga
asciugato regata
Completa le frasi con una parola appropriata che contenga GHE, GHI.
• Il è l’animale che corre più veloce.
• Il è un piccolo roditore con coda pelosa che agli inizi dell’inverno cade in letargo.
• Marta sfoglia una e sospira: “M’ama, non m’ama...”.
• Le piacciono ai maiali.
• La mamma stende con cura lo smalto sulle
• Non l’ho svegliato perché dorme come un
• Il della noce è assai gustoso.
Indica con una X se le seguenti parole sono scritte correttamente.
Spiaggie Sì No
Igiene Sì No
Generoso Sì No
Gregge Sì No
Ingienuo Sì No
Valigie Sì No
Geranio Sì No
Gienio Sì No
Igenico Sì No
Ingegnoso Sì No
QU, CU E CQU
Leggi il brano, individua le parole errate e riscrivile in modo corretto. Attenzione: ce ne sono ben 13!
C’era un aquilotto di nome Quinto che aveva quattro qugini più grandi di lui. Sua madre si chiamava Cuaranta e voleva che l’aquilotto frequentasse la scuola di qucina.
Un giorno imparò a cucinare le quaglie così squisite che a mamma aquila venne l’aquolina in becco.
Il giorno dopo, però, Quinto fece arrabbiare la mamma perché non voleva più andare a scuola.
Per l’aquila fu un colpo al quore perciò lo mise in castigo, ma lui di notte scappò dal nido. Scoppiò un aquazzone e Quinto cadde in un accuitrino.
Per fortuna arrivò il qustode della scuola che si tuffò in acqua nuotando veloce come uno scualo e lo salvò.
Arrivò l’ambulanza con cincue medici che controllarono il cuore dell’aquilotto.
Cuinto ritornò dalla mamma e le promise che da quel giorno sarebbe stato più trancuillo e sarebbe ritornato a scuola per diventare il cuoco più bravo del cuartiere.
Indica con una X quali sono le frasi scritte correttamente.
A Cuirino hanno regalato un pallone di quoio.
A Quirino hanno regalato un pallone di quoio.
A Quirino hanno regalato un pallone di cuoio.
Che scuinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio!
Che squinternato! Hai messo il taccuino nell’acquaio!
Che squinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio!
Il cuoco ha cucinato una frittata con cuarantaquattro uova di cuaglia.
Il cuoco ha qucinato una frittata con quarantaquattro uova di cuaglia.
Il cuoco ha cucinato una frittata con quarantaquattro uova di quaglia.
PAROLE CON SC E SCH
Risolvi gli enigmi.
• Questo SCI fa divertire i bambini:
• Questo SCI combatte la tosse:
• Questa SCI è golosa di banane:
• Questo SCI scende sulla neve:
• Questa SCI è un'arma con la lama arcuata:
• Questa SCI è una disgrazia:
• Questo SCI si indossa sulle spalle:
Completa con SCE o SCIE.
mo rino co nza
stri fanta nza nziato
u re
ma lla fu llo di polo ricono nza inco nte co nzioso
Per ogni suono scrivi una o più parole.
casco bosco maschio lisca tasca bisca Volgi al plurale le seguenti parole.
SCHIA SCHI SCHIE
SCHIO
Nelle seguenti frasi scegli la parola esatta e riscrivila.
• Lo zio passa ore e ore con i pesciatori/pescatori sugli scogli a pescare/pesciare
• Oggi non si va a scuola/schuola perché c’è scopero/sciopero
• Con questo freddo ci vuole una bella sciarpa/scarpa .
• Mi passi l’ascugamano/asciugamano per favore? Devo ascugarmi/asciugarmi i capelli.
• Quando si mangia il pesce/pesche bisogna fare attenzione alle lische/lisce .
• Alla mamma fa sempre molto male la schiena/sciena
Riscrivi le frasi coniugando i verbi evidenziati alla prima persona plurale.
• Se non segni questo gol perderemo la partita.
• Io non mi vergogno di chiedere scusa.
• Ti accompagno a casa tra un’ora.
• Egli non disdegna un’altra fetta di torta.
• Se vi bagnate la mamma vi sgriderà.
• Tu credi che io me la svigni, ma ti sbagli.
Dopo GN non ci vuole mai la I: fanno eccezione “compagnia” e la prima persona plurale del presente indicativo dei verbi in -gnare.
Cerca nel crucipuzzle le parole con i suoni GNIA, GNA e NIA, poi riscrivile.
GLI OPPURE LI ?
Leggi il brano e cerchia le parole scritte in modo errato.
Un giorno Giuglio passeggiava per mano alla mamma, tra la scoliera e il molo. Passarono accanto al bar Itaglia che vendeva bibite e merendine. “Volio una bibita fresca!” piagnucolò Giulio.
La mamma liela comprò senza fiatare. Giuglio afferrò la bottillia di plastica azzurra e se la bevve tutta d’un sorso. Filio e mamma continuarono la loro passeggiata, ma la bottillia vuota era d’impiccio e così FFFUM, un bel lancio verso il cielo e la bottiglia si ritrovò a galleggiare tra le onde del mare. Caso vuole che proprio in quel momento passasse di lì una trilia in età da marito e, non appena vista la bottilia, se ne innamorò perdutamente, tanto che se la sposò.
Quando la soliola li unì in matrimonio, la bottiglia non ebbe nulla da ridire, poiché chi tace acconsente, e fu presto fatta la nuova famillia: la triglia e la bottilia.
Da quell’unione nacquero tante piccole bottriglie e così avvenne in tutto il mondo, dove un Giulio qualunque gettava una bottiglia qualunque tra le onde.
Così le bottriglie invasero, purtroppo, tutti gli oceani.
Completa con i nomi di persona derivati. cavallo cammello gioiello stalla petrolio gondola ¿cavaliere
Completa con GLI, LI, GL.
sba o fo o venta o fami a assa petro o mi one meravi a ve ero obo cande ere sa era o era oria conchi a adiatore
Segna con una X la forma corretta, poi scrivi una frase per ogni parola scelta.
Indica con una X se la parola è scritta correttamente. Quando non è corretta riscrivila in modo adeguato.
crociera Sì No igienico Sì No frangie Sì No raggiera Sì No torce Sì No celo Sì No roccie Sì No cieco Sì No schegge Sì No arancie Sì No acacie Sì No farmace Sì No
ortografiche.
L’ACCENTO
Nella tabella distingui le parole scritte correttamente da quelle non corrette inserendo una X nella casella corrispondente. Riscrivi quelle errate nella forma adeguata.
Parole Corretta Errata Correzione X ventitré
Osserva la tabella, poi cancella le parole non adatte in ogni frase.
• Jane viene da/dà Londra e/è invece di/dì dire si/sì dice: “Yes!”.
• La/là mia bicicletta e/è la/là; li/lì c’è la tua.
• Li/Lì ha invitati a casa sua per bere una tazza di te/tè
• Non so se/sé mia sorella ha preso con se/sé il portafoglio.
• Ne/Né parlano tutti: quel ragazzo non da/dà retta ne/né alla legge, ne/né al buon senso.
Monosillabi con accento
Monosillabi senza accento dà
si né
Leggi il diaro di Lucilla e inserisci l’accento dove occorre.
Caro diario, non ti scrivo da una settimana percio ora ti riassumo. Lunedi sono stata in piscina. Martedi ho aiutato il papà a cucinare. Mercoledi e venuta Meri a fare i compiti. Giovedi sono andata ancora in piscina. Venerdi ho preso il te con la zia.
Sabato e domenica sono stata con la mamma e il papa da nonna Luisa che compiva settantatre anni.
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: l’accento.
MAIUSCOLE E MINUSCOLE
In ogni gruppo di parole ce ne sono due che potresti scrivere anche con la lettera maiuscola. Cerchiale.
sera
giorno mattina aurora alba
gioia cometa letizia velocità carta forza onestà vittoria serietà angelo geranio rosa lillà margherita tulipano
• Le parole che hai cerchiato sono tutti nomi
Leggi la barzelletta e riscrivi le parole che andrebbero con la lettera maiuscola o minuscola in base alla punteggiatura.
per strada due uomini s’incontrano.
“Caspita giovanni come sei cambiato! dopo dieci anni ti ritrovo con i capelli biondi anziché neri. e gli occhi, Non erano verdi?”
“ma guarda che io non sono Giovanni, ma lamberto!”
“ah, Hai cambiato anche il nome, Adesso?”
Scrivi dentro ogni bandiera solo i nomi con la maiuscola in base alle indicazioni. Attenzione a due di esse: contengono nomi che non vogliono la maiuscola.
Località
Auto
Mesi
Squadre sportive Giorni Riviste
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: l’uso della maiuscola.
COME VADO A CAPO?
Osserva gli esempi e dividi le sillabe con una barretta.
Parole con sillabe piane: ta/vo/li/no topolino motorino peperone muratore rinomato
Parole con le doppie: sas/so accetta uccello fazzoletto cappello gatto
Parole con sillabe difficili: ve/tri/na caprone salubre problema aprire ritratto
Parole con S impura: fe/sta soddisfatto pescatore risma Pasqua vestito minestra mostro incastrare
Parole con vocale iniziale: i/so/la estate asino umore edera elica opera unico anima
Parole con sillabe inverse: el/mo articolo ultimo ortica armatura orma
Parole con digrammi e trigrammi: co/ni/glio portafoglio campagna ingegnere manichino margherita
Parole con nessi consonantici: a/rit/me/ti/ca segmentare subdolo eczema acquerelli tecnicismo
Dividi in sillabe le parole e scrivi il numero di sillabe ottenuto. salsicciotto soprattutto famigliola inventario addizione rompicapo serpentina architrave acquedotto pompiere elemosina agnellino elettrauto fantascienza saltimbanco
Osserva l’esempio e dividi in sillabe le seguenti parole con una barretta. nuo/to • pioppo • ruota • chiave • zaino • voi guerra • auto • maestra • poeta • leone • aereo • eroe • dea • rame Aosta • fantasia • rullo • via • mio • farmacia • zia • economia • fruscio paura • riunire • triennio • rialzare • triangolo • biennio • pauroso
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: la divisione in sillabe.
L’ ELISIONE
L'apostrofo è il segno dell'elisione, cioè della caduta della vocale finale di una parola davanti a un'altra che incomincia per vocale.
L'elisione è obbligatoria:
• con gli articoli lo e la;
• con le preposizioni articolate composte con lo e la;
Scegli la forma corretta e trascrivi le seguenti espressioni. Osserva l’esempio.
¿all’amico
dello dell' montagna dalla dall' armadio sullo sull' cima sulla sull' scantinato
nello nell' amaca alla all' mattina della dell' oculista dallo dall'
• lora ma amico allo all' ombra nella nell' imperatore
Completa con UNA o UN e fai l’elisione davanti ai nomi femminili. anatra esempio animale albero edicola amico impronta orso perla ideale unghia ape
Completa. Non si scrive:
• l’upo ma
• l’imone ma
• l’accio ma
• lelmo ma
• lombra ma
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: l’elisione.
IL TRONCAMENTO
Il troncamento è la caduta dell'ultima sillaba o vocale di una parola davanti a un'altra parola. Il troncamento non vuole l'apostrofo.
Tronca le parole e riscrivile senza apostrofo.
• buono umore
• male di mare
• cuore contento
• fine di vita
• ciascuno alunno
• tale egoismo
• quale è
• quello giovane
• santo Francesco
• bello ragazzo
Questi sono troncamenti speciali, che fanno eccezione e vogliono l'apostrofo. dici di' dai da' fai fa' stai sta' vai va'
fermo, non ti muovere! a fare i compiti!
il bravo!
Leggi la regola e completa.
a tuo fratello di smettere! il resto al cliente!
Anche UN PO’ è un troncamento speciale con l’apostrofo: si usa al posto di “un poco”. Completa il testo inserendo queste due parole.
RICETTA PER IL TÈ
Prendi d’acqua e mettila sul fuoco (fatti aiutare da un adulto).
Quando sta per bollire, versala in una teiera tiepida e immergici una bustina di tè.
Dopo togli la bustina e aggiungi di limone e di zucchero. Ora bevi il tuo tè, ma alla volta perché sarà bollente.
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: il troncamento.
ACCA, SÌ O NO?
Scrivi una frase con ogni coppia di parole.
Osserva:
HO verbo avere
O congiunzione
HAI verbo avere
AI preposizione articolata
HA verbo avere
A preposizione semplice
HANNO verbo avere
ANNO nome
HO/O HAI/AI
HANNO/ ANNO HA/A
Collega ogni parola alla sua categoria grammaticale.
Hanno a Hai anno Ha o Ho ai
PREPOSIZIONE VERBO AVERE NOME CONGIUNZIONE
Leggi le domande e scrivi le risposte complete o viceversa.
• Quanti anni hai? Io .
• Di che colore hai gli occhi? Io .
• ? No, non ho né fratelli, né sorelle.
• ? Sì, ho un pesciolino rosso.
• La tua mamma ha i capelli lunghi? .
• ? No, Carlo ha caldo.
• I tuoi nonni hanno altri nipoti oltre te?
• ? No, i miei amici non hanno l’iPod.
Completa con O/HO/OH, AI/HAI/AHI, A/HA/AH
• vinto oppure perso la partita?
• , che idea meravigliosa avuto!
Ah, ahi, oh sono esclamazioni che esprimono sorpresa, dolore...
• La maestra assegnato il compito suoi allievi.
• , che male! Mi sono scottata!
• , mi sono dimenticata di dirti che preso io il tuo ombrello!
• giardini Lucia mi svelato il suo segreto.
Obiettivo: consolidare l’uso dell’H nelle forme del verbo avere.
MI METTO ALLA PROVA!
Metti una X su V (vero) se la parola evidenziata è corretta, F (falso) se non lo è.
• Questo e tutto quello che so. V F
• In fin dei conti è giusto quello che dici. V F
• Dov’e il tuo libro? V F
• Questa storia e davvero divertente. V F
• Sta’ fermo è cerca di rilassarti. V F
• Giulio e uscito con Carlo. V F
Cerchia il monosillabo corretto: attento all’accento!
• Marina da/dà il suo numero di telefono a Kim.
• È un gran lavoratore: sgobba senza sosta notte e di/dì
• Alessio si/sì guarda allo specchio e si/sì veste.
• Il nonno non ha ne/né baffi ne/né barba.
• Lì/Li voglio mettere lì/li, vicino alla TV.
Completa le frasi con la parola che manca, scegliendo tra PERCHÉ, FINCHÉ, PERÒ, PERCIÒ, POICHÉ.
• pioveva e tirava un forte vento, il peschereccio rimase attraccato al porto.
• Starai seduto a tavola non avrai finito di mangiare.
• Il neonato piangeva nella culla aveva fame.
• Era il compleanno di Rita, le amiche le avevano preparato una sorpresa.
• È agosto, fa molto freddo.
Sostituisci le espressioni tra parentesi mettendo l’apostrofo solo quando occorre.
• (Ci era) una volta una bambina con la pelle bianca come la neve.
• Se non vieni tu, non inviterò (nessuno altro) .
• Era un (bravo uomo) e un (grande lavoratore) .
• Ti piace (quello abito) ? (Lo ho) visto in saldo nel negozio dietro (lo angolo) .
• La cornice sembra (di oro) , invece è (di argento) dorato.
Completa le frasi con O/HO, AI/HAI/AHI, A/HA, ANNO/HANNO.
• Non nessuna intenzione di salire in automobile con te con lui.
• Rebecca un bellissimo acquario pieno di pesci righe e pois.
• Ah! Mi fatto male! Ora lo dico miei genitori!
• Quest’ i professori dato dei buoni voti a tutti.
PAROLE VARIABILI
Leggi il brano e osserva le parole evidenziate. Se improvvisamente senti il bisogno di fare la spia, significa che sei stato attaccato da SPIONIS: il mostro della spia. Ti troverai a raccontare alla mamma che tua sorella ha mangiato tutti i cioccolatini o dirai alla maestra chi ha scritto le parolacce alla lavagna. È di sicuro SPIONIS che ti stuzzica!
Attento, forse per un paio di volte ti saranno riconoscenti, ma presto gli amici ti eviteranno e scoprirai che nemmeno i genitori o i maestri amano molto gli spioni. Quindi, sta’ lontano da SPIONIS, anche perché la prossima volta potresti essere tu a mangiare tutti i cioccolatini!
Delle parole evidenziate nel brano precedente, qual è la parte invariabile, cioè la radice? Scrivila sotto ogni riquadro, poi cerchia tutte le desinenze.
RACCONTARE RACCONTO RACCONTERÀ
CIOCCOLATINI CIOCCOLATA CIOCCOLATE
SPIA SPIONA SPIONE AMICI AMICHE AMICIZIA VOLTE VOLTA VOLTARE
Leggi il brano, sottolinea e riscrivi negli spazi indicati le parole con le desinenze che non concordano con le altre parole. Osserva l’esempio.
LABORIUS è il mostro dei lavori che ti costringe a lavorare, soltanto lavorare. In case o fuori casa, di giorno o di notti, avrai così tanti lavoro che non riuscirai a divertirti, non riuscirai a giocare e non avrai tempi di mangiare a tavole. Questo è un mostro che attacca soprattutto gli adulto, quindi sono i bambino che devono aiutare a scacciarlo, portando i genitore a fare una bello passeggiata ai giardino, leggendo loro una storia e mandandoli a letto presto.
Obiettivo: riconoscere le parti che compongono una parola.
¿cas-¿a
NOMI COMUNI E PROPRI
Correggi il testo mettendo le maiuscole dove sono necessarie.
CAPPUCCETTO GIALLO
al pianterreno di un grattacielo di milano, abita cappuccetto giallo. il suo papà è custode nel parcheggio di auto parkben, mentre lucia, la mamma, lavora al supermercato brill. la sua casetta è piccola e la mamma la tiene in ordine. ha perfino tempo di leggere qualche libro. ora ne sta leggendo uno dal titolo “guerra e pace”. per sua figlia ha preparato un completo di maglia gialla molto morbido come le piume di un canarino. sì, proprio come quelle di milù, pilù e artù tre canarini diventati amici della bambina. la accompagnano persino in mezzo al traffico della città quando deve andare dalla nonna luigia. proprio domani dovrà andarci a portarle dei limoni, dei pompelmi e una bottiglia di olio del garda.
Realizza sul quaderno una tabella come questa e completala con i nomi presenti nel brano precedente.
Per ogni nome comune scrivi un nome proprio e viceversa.
vulcano isola calciatore cantante orso
Cerchia l’intruso e spiega il perché.
Cervino
Arno
Firenze
Ligabue
Pippo
lucertola • gnu • opossum • operaio • geco È intruso, perché Martino • Luca • Nicola • cugino • Roberto È intruso, perché isola • pianura • fiume • Po • collina • mare È intruso, perché
Obiettivo: individuare e distinguere nomi comuni e propri in base al significato.
NOMI FEMMINILI E MASCHILI
Riscrivi sul quaderno le frasi volgendo al femminile i nomi evidenziati.
• Il papà è andato dal parrucchiere.
• C’era una volta un re che aveva un fratello molto bello.
• Il signor Zucchi è un insegnante di matematica.
• Il protagonista del film è un attore molto affascinante.
• Il mio più caro amico è partito.
Nelle seguenti frasi cerchia il nome appropriato fra quelli indicati.
• Il foglio/La foglia del ciclamino è verde nella parte superiore.
• Come hai fatto a rompere il manico/la manica della scopa?
• Il colpo/La colpa fu così forte che cadde a terra svenuto.
• Ascolta il radio/la radio tutto il giorno.
Accanto al nome di ogni frutto, scrivi il nome dell’albero. Poi completa il cartello.
l’arancia la mela la noce la pesca
l’albicocca la ciliegia la mandorla l’oliva I nomi del frutto sono , quelli dell’albero sono . Questi nomi di persona sono di genere . la cantante la musicista la tennista l’atleta
Trasforma al maschile e completa il cartello.
l’insegnante la nipote la sosia l’astronauta
Trasforma al femminile e completa il cartello.
Questi nomi di persona e di animale . il padre il bue l’uomo il fratello il marito il genero il maiale il montone
Cambia il genere dei nomi di cosa e completa il cartello.
la porta la banca
la colla
la panna il pianto il foglio il suolo il manico
Obiettivo: individuare il genere di un nome.
Questi nomi, cambiando genere, cambiano anche .
NOMI SINGOLARI E PLURALI
Indica con una X se i seguenti nomi sono singolari (S), plurali (P), invariabili (I).
arancio S P I bambini S P I case S P I re S P I
moto S P I falò S P I
squadra S P I focacce S P I coro S P I strada S P I
peri S P I uomo S P I
vigilessa S P I valanga S P I
giornalista S P I album S P I
Completa la tabella indicando con una X la caratteristica dei seguenti nomi.
Nomi DIFETTIVO del sing. DIFETTIVO del plur.
Aiutandoti con il dizionario, scrivi il significato dei seguenti nomi sovrabbondanti, poi scegline due e scrivi delle frasi sul quaderno.
MURI: MURA: GRIDI: GRIDA:
CERVELLI: CERVELLA:
BUDELLI: BUDELLA:
Obiettivo: individuare il numero di un nome.
NOMI COLLETTIVI
Collega ogni nome della prima colonna al nome collettivo che ne indica l’insieme.
Obiettivo: individuare i nomi composti; arricchire il lessico.
L’ARTICOLO
Gli articoli determinativi singolari sono: , , .
Gli articoli determinativi plurali sono: , , .
UN • UNO • UNA/UN' sono
Inserisci nella tabella gli articoli adatti, poi completa il cartello.
Art. determinativo Art. indeterminativo
Completa il brano con gli articoli adeguati. giorno andai a cercare funghi nel bosco. Ad tratto aria diventò scura, cominciò a piovere e tuono brontolò. Ebbi paura e mi sedetti sotto grande albero.
Ci fu lampo così luminoso che mi fece male; chiusi occhi.
Qualcosa scricchiolò sopra di me e mi colpì alla testa.
Caddi disteso. Quando tornai in me, tutti alberi grondavano acqua, uccelli cantavano, sole rideva tra rami. grande quercia era a pezzi; ne usciva fumo. Sulla testa mi spuntò bernoccolo. Raccolsi mio berretto e corsi a casa. Avevo corso grande pericolo, ma ero sano e salvo.
(L. Tolstoj, I quattro libri di lettura, La Nuova Italia)
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
• LO è un articolo indeterminativo maschile. V F
• LA davanti ai nomi femminili che cominciano per vocale diventa L’ V F
• UN davanti ai nomi maschili che cominciano per vocale vuole l’apostrofo. V F
• GLI è il plurale di LO. V F
• UNA davanti ai nomi femminili che cominciano per vocale diventa UN’ V F
Obiettivo: individuare e distinguere gli articoli determinativi e indeterminativi.
L’ARTICOLO PARTITIVO
L'articolo partitivo indica la parte di un tutto. Al singolare significa un po’ di (Vorrei del pane). Al plurale significa alcuni (Ho acquistato dei fiori).
Leggi il brano. Tra gli articoli partitivi evidenziati ce n’è uno di troppo. Cerchialo. Cara Susi, il nostro vicino di casa è mio amico. Non è un bambino. È un uomo già vecchio. Vado con lui sul trattore: ha delle mucche, dei maiali, tanti polli e anche dei gatti. I suoi figli sono grandi. A scuola non ho ancora degli amici, però ho un nemico che cerca sempre di litigare. Una mia compagna di banco dice che dovrei avere uno scontro con lui, ma è troppo grosso in confronto a me. Nella mia scuola, degli alunni parlano in fretta e io non li capisco. La mia maestra è simpatica e non urla mai. Ora leggo molto e devo fare a meno della televisione perché in questa casa non c’è l’antenna.
Il tuo amico Paul
(C. Nostlinger, Cara Susi, caro Paul, Piemme)
Completa la tabella con gli articoli indeterminativi e partitivi mancanti oppure con i nomi.
Articolo indetermin. Nome singolare
Articolo partitivo Nome plurale
Indica con una X se la parola evidenziata è un articolo partitivo (AP) o una preposizione (PRE).
• Un amico del nonno si chiama Delvasio. AP PRE
• Alle due del pomeriggio faceva molto caldo. AP PRE
• Ho comprato della verdura. AP PRE
• Mi serve dell’argilla per modellare un vaso. AP PRE
• Gli amici lanciano del riso agli sposi. AP PRE
Obiettivo: identificare l’articolo partitivo.
LE PREPOSIZIONI
Completa il brano con le preposizioni semplici e cerchia quelle articolate.
IL PULCINO CARBONCINO
Un pollaio è sempre popolato galline, galli, oche e pulcini. Anche nel pollaio della mia storia vivevano questi simpatici amici, soprattutto moltissimi pulcini neri, bianchi, gialli. Il pulcino più simpatico tutti si chiamava Carboncino, perché era nero nero. I pulcini crescono abbastanza in fretta, ma Carboncino rimaneva piccino e dentro sé non accettò mai questo fatto. Quando si accorse che non c’era niente fare, divenne intrattabile: non ascoltava più nessuno e beccava tutti i suoi compagni del pollaio.
Così, causa Carboncino, l’intero pollaio era cattivo umore.
Diglielo anche tu che quello che conta nella vita non è la lunghezza delle penne o della cresta, ma la statura del cuore. Forse te crederà!
Cerchia le preposizioni corrette.
• Giorgio si prepara per/su uscire.
• Sandra lavora negli/nell’albergo.
• Vado al cinema con/per gli amici.
• È arrivato dalla/alla stazione.
• Il nonno zappa nell’/sull’orto.
• Sono stati al/dal dentista.
• Mi piace andare all’/sull’altalena.
• Luca dorme sul/nel divano.
Ricostruisci le frasi utilizzando colori differenti, come nell’esempio.
Mi sono tuffato
Sono il più alto
Sono andato
Sono caduto
Ho telefonato
Sono sveglio
Sono entrato
Sono scivolato allo agli nel dal sul dalle della nella trampolino buca amici sei negozio classe ghiaccio zoo
Obiettivo: individuare e utilizzare le preposizioni semplici e articolate.
MI METTO ALLA PROVA!
Nelle seguenti frasi sottolinea tutti i nomi, poi disponili nella tabella e analizzali.
• Mio nonno Giulio apre la porta della cantina con una chiave che sembra un pendolo.
• Il panettiere di Dolcilandia cuoce pane di zucchero e grissini di cioccolato.
• Il chitarrista suonava e gli altri musicisti lo seguivano sul palco.
nome comune, proprio di persona, animale, cosa genere numero primit., alter., derivato, composto
Scrivi tre nomi per ogni indicazione. con il suffisso -ista
primitivi di cosa
composti da capo-
collettivi
propri di persona
derivati di giorno
MI METTO ALLA PROVA!
Indica nei riquadri se le parole evidenziate sono preposizioni articolate (PA) o articoli partitivi (A).
• La maestra è stata molto soddisfatta del nostro lavoro.
• Al supermercato, la mamma ha comprato dei quadernoni a righe per me.
• Ho dimenticato il libro d’inglese a casa della vicina.
• Mi daresti un po’ del tuo succo di frutta?
• Mi hai comprato delle magliette troppo strette.
Nelle seguenti frasi cerchia gli articoli non appropriati.
• Un mese fa in casa mia è entrato il ladro e ha rubato un quadro.
• Sei sicuro di aver lasciato un tuo astuccio con i colori sul banco?
• I suoi vicini di ombrellone hanno la bellissima cagnolina di nome Tea.
• Quando accarezziamo un pelo della nostra gatta, lei fa le fusa.
Riscrivi le frasi al plurale: trasforma gli articoli indeterminativi in articoli partitivi.
• Sento suonare un violino e una chitarra, c’è un’orchestra!
• Passeggiava felice con un amico e cantava una canzone.
• Stava preparando una torta, una crostata e un ciambellone per la festa.
Cerchia tutte le preposizioni semplici con il rosso e quelle articolate con il verde.
CICOGNE A STRASBURGO
Strasburgo è una vecchia e deliziosa città della Francia.
Un giorno le sue strade si riempirono di eccitazione e gli occhi di tutti si volsero al cielo: erano arrivate le cicogne.
La gente era felice del loro ritorno perché pensava portassero fortuna.
Ed eccoli, questi grandi uccelli bianchi dalle ali nere e dai lunghi colli protesi in avanti, che volteggiano sui tetti con le loro lunghe zampe rosate retrattili come i carrelli degli aerei.
Scendono sui tetti alla ricerca di un comignolo su cui costruirsi il nido al quale, l’anno dopo, qualcuna di loro fa ritorno. Le altre, le più sfortunate, quelle cui il vento e il gelo dell’inverno hanno distrutto il nido scaraventandolo giù per le ripide tegole dei tetti, si rimettono subito al lavoro.
(R. Garland, Tante storie per sognare, Mondadori)
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO
Cerchia nel crucipuzzle tutti gli aggettivi qualificativi che possono riferirsi alla lettura. Unendo le lettere restanti otterrai un aggettivo qualificativo.
Correggi gli errori di concordanza tra nomi/articoli e aggettivi (gli aggettivi devono concordare con i nomi e gli articoli).
• Le magliette rossa
Le magliette rosse.
• Un nuova lavoro
• I calzini marrone
• Rose e narcisi profumate
• Delle inutili discussione
• Le massicce bracci
L’aggettivo qualificativo nascosto è:
Ricava un aggettivo qualificativo dai seguenti nomi.
• mostro:
• pericolo:
• pioggia:
• notte:
• fiore:
• inverno:
• mare:
• spazio:
L’aggettivo sostantivato è un aggettivo che, usato da solo, svolge la funzione di nome.
Esempio: le persone vive = i vivi / il clima freddo = il freddo
Sostituisci le espressioni evidenziate con un aggettivo sostantivato preceduto dall’articolo adatto. Leggi l’esempio.
• Cerco di mantenere rapporti amichevoli con le persone che abitano vicino a me ( ).
¿i vicini
• Siccome piove ho dovuto indossare il giubbetto che non fa passare l’acqua ( ).
• Le persone deboli ( ) non riescono a prendere decisioni difficili.
• Dovresti impegnarti di più per imparare la lingua inglese ( ).
Obiettivo: individuare l’aggettivo qualificativo e l’aggettivo sostantivato.
AGGETTIVI E… ANIMALI DI TUTTI I TIPI
Nel brano ci sono aggettivi che non concordano con i nomi ai quali si riferiscono. Sottolineali e correggili sul quaderno.
IL TERMOPITONE
La fabbrica vicino allo Zoo esplode e si scatena qualcosa di più, molto di più, di una mutazione genetica.
Il Termopitone, ad esempio, diventa l’unico rettile a sangue calda del regno meccanimale.
Uno sviluppati organo di senso, il “sifone”, immagazzina e riscalda l’acqua che l’animale di volta in volta assume, mantenendo l’organismo a temperature elevato. Diffusa nelle zone dal clima rigidi, il Termopitone è sconosciuto ai tropici e all’equatore. Non è intimidito dall’essere umano ed è dotato di grandi istinto mimetico (può diventare tutto bianchi e restare immobili contro i muri).
Gli aggettivi derivati uniscono alla radice un prefisso o un suffisso. Completa le radici con i suffissi -ALE, -ABILE, -ESTRE, -OSO, -ATO, -EVOLE, -IVO, -ESCO.
zuccher attrezz piac pasqu popol
navig lacrim spirit decis rispett tard polizi terr burrasc pittor
Gli aggettivi alterati si formano come i nomi alterati. Indica quale tipo di alterazione ha subito l’aggettivo scrivendo: DIMINUTIVO, VEZZEGGIATIVO, ACCRESCITIVO, DISPREGIATIVO, come nell’esempio.
• sciocchino
• pazzerello
• avaraccio
• mattacchione
• piccolino
• verdastro
• grandicello
¿diminutivo
• dolciastro
• azzurrognolo
• pigrone
• palliduccio
• nervosetto
• pesantuccio
• debolino
Obiettivo: riconoscere la derivazione e l’alterazione dell’aggettivo qualificativo.
IL GRADO COMPARATIVO
Osserva e completa.
Lia è menogiovanedi Rebecca. Franco è piùaltodi Luca.
Comparativo di Comparativo di
Il pacco di Piero è grandecomequello di Isa.
Il pacco di Piero è tantograndequantoquello di Isa.
Il pacco di Piero è grandequantoquello di Isa.
Comparativo di
Sottolinea i comparativi: rosso di maggioranza blu di minoranza verde di uguaglianza
Sottolinea seguendo le indicazioni, poi indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Il ghepardo è più veloce della zebra. V F
Il Monte Bianco è meno alto del Cervino. V F
Un metro è lungo tanto quanto 10 cm. V F
Il blu è più scuro dell’azzurro. V F
La Lombardia è estesa come il Trentino-Alto Adige. V F
Le colline sono meno elevate delle montagne. V F
Completa le seguenti frasi inserendo, a tua scelta, un comparativo di maggioranza, di minoranza o di uguaglianza. Segui l’esempio.
¿più veloce ¿del
• L’aereo è treno.
• Il basket è calcio.
• Il ferro è bronzo.
• Il giardino dei nonni è quello degli zii.
• La nuova casa è quella vecchia.
• La pizza è spinaci.
• Vittoria è Paola.
• Le mele sono pere.
Obiettivo: conoscere il grado comparativo dell’aggettivo qualificativo.
IL GRADO SUPERLATIVO
Forma in tutti i modi possibili il superlativo assoluto di questi aggettivi.
Aggettivi
Grado superlativo assoluto
Con il suffisso Con i prefissi Con gli avverbi Con la ripetizione
Cerchia nella seguente filastrocca i superlativi assoluti.
La mia mamma è strafelice: sono stato ultrabravo, anche se un po’ supertimido la maestra mi ha premiato con un voto extraterrestre!
Il superlativo relativo indica una qualità al massimo grado, ma solo in relazione a un gruppo. Si forma mettendo l'articolo determinativo davanti al comparativo di maggioranza o di minoranza.
Sottolinea i superlativi assoluti e cerchia i superlativi relativi.
• Questa gonna è molto bella, ma la più elegante è quella di Maria.
• Francesca è la più timida della classe, però è simpaticissima.
• Lo zaino di Giorgio è tanto pesante, mentre quello di Leo è leggerissimo.
• Samuele è il più giovane tra i fratelli, però è il più assennato.
• L’atleta più veloce della squadra è Raul, ma anche Claudio è molto agile.
Cancella la formula non corretta.
• Luca è il bambino più basso/bassissimo della classe.
• Il cioccolato è l’alimento più buono/buonissimo di tutti.
• Elettra è un’alunna più brava/bravissima
• L’amicizia è il tesoro più grande/grandissimo che c’è.
• Superman è il più intelligente/superintelligente dei supereroi.
• Il cane è l’animale più simpatico/simpaticissimo del mondo!
Obiettivo: conoscere il grado superlativo dell’aggettivo qualificativo.
I POSSESSIVI: AGGETTIVI E...
Trasforma le frasi usando l’aggettivo possessivo. Osserva l’esempio.
• Ho un compagno di scuola che viene dal Perù.
Un mio ¿compagno ¿di
scuola viene ¿dal P¿erù.
• Ha portato a scuola un vecchio libro del nonno.
• Domani io e la mamma andremo al circo.
• Avete una grande passione per la storia.
• Hai un tablet nuovissimo.
• Seguiamo un corso di giardinaggio: è molto divertente.
L’aggettivo possessivo è sempre preceduto dall’articolo tranne quando è davanti al nome di parentela al singolare (es. mia madre – NO la mia madre / mio padre – NO il mio padre / mio fratello – NO il mio fratello).
Fanno eccezione: la mia mamma, il mio papà. Quando il nome di parentela è al plurale, l’aggettivo possessivo è preceduto dall’articolo (es. i miei fratelli, le tue sorelle…).
L’aggettivo possessivo “loro” vuole sempre l’articolo sia al singolare che al plurale (il loro zio, i loro zii, il loro nonno, i loro nonni…).
Riscrivi correttamente le seguenti frasi.
• Sua camicetta è sporca.
• Papà, hai visto mio quaderno di storia?
• Domani, mie cugine compiranno un anno.
• La sua sorella non è ancora arrivata.
• Loro nonni sono nati in Libia.
• Vostre pantofole sono nuove.
Esegui sul quaderno l’analisi grammaticale degli aggettivi possessivi dopo averli sottolineati nelle seguenti frasi.
• Vostro zio vive in America.
• Il loro giardino è tutto fiorito.
• Ognuno ha le proprie opinioni.
• Abbiamo perso le nostre chiavi.
Obiettivo: individuare l’aggettivo possessivo.
…PRONOMI
Mentre l'aggettivo possessivo accompagna il nome, il pronome possessivo lo sostituisce.
Sottolinea con colori diversi e poi conta quanti aggettivi e pronomi possessivi ci sono in ogni frase. Scrivi il numero nei riquadri corrispondenti.
Frasi Aggett. poss. Pron. poss.
Completa il testo con i pronomi possessivi.
MARCELLO PERMALOSO
Marcello sarebbe anche un bambino simpatico, se non fosse così geloso e permaloso. Se faccio un complimento a un compagno per un lavoro ben fatto, lui chiede subito: “Che cosa ne pensi del ?”. E se non rispondo immediatamente che anche il è bello, corruccia gli occhi, incrocia le braccia e se ne va tutto imbronciato. Se qualche amico mi offre la merenda, lui corre subito e dice: “Prendi la !”. A me, però, non sempre piace la ; non posso dirglielo, altrimenti va su tutte le furie! Quando mi congratulo con la squadra avversaria che ha giocato un’ottima partita, lui mi si avvicina e commenta: “È stata migliore la !”. E non c’è modo di fargli cambiare idea. Insomma, Marcello non capisce che io voglio essere l’amico di tutti e non soltanto il !
La parola evidenziata è pronome o aggettivo possessivo? Colora la casella esatta.
• Non hai la colla? Se vuoi ti presto la mia. aggettivo pronome
• Rimanete seduti al vostro posto. aggettivo pronome
• Quella è la curva dei tifosi milanisti, questa è la nostra aggettivo pronome
• Ogni bambino deve aver cura del proprio materiale. aggettivo pronome
• Il mio cappello è blu, il tuo è rosso. aggettivo pronome
• Non mi interessano i fatti altrui aggettivo pronome
Obiettivo: distinguere aggettivi e pronomi possessivi.
I DIMOSTRATIVI: AGGETTIVI E...
Completa le frasi inserendo gli aggettivi dimostrativi. Cerchiali di verde se si riferiscono al tempo e di rosso se si riferiscono allo spazio.
• mattina la mamma mi accompagnerà a scuola a piedi.
• bambino che è venuto a trovarmi ieri, ha dimenticato i guanti sul mio letto.
• Le vedi anche tu auto laggiù?
• Per non sbagliare percorro sempre la strada.
• Ricordi giorno dell’inverno scorso quando nevicò dalla mattina alla sera?
Sottolinea l’aggettivo dimostrativo più adatto.
• Ti piace questo/quell’aquilone lassù?
Gli aggettivi dimostrativi indicano la posizione di un elemento rispetto a chi parla o a chi ascolta. Sono: questo (vicino a chi parla), codesto (vicino a chi ascolta), quello (lontano da entrambi), stesso, medesimo, tale.
• Codesta/Quella casa in fondo al viale è di un ricco imprenditore.
• Quello/Questo anello che porto al dito è molto prezioso.
• Come si chiama questo/codesto bambino accanto a te?
• Questa/Stessa stanza è la più piccola della casa.
• È sempre la medesima/tale storia!
Volgi al plurale.
• quel ragazzo
• quello scherzo
• quella trottola
• quell’elefante
• quell’arancia
• quel cane
• quella spalla
Indica con una X l’espressione corretta.
• questo costume
• questa richiesta
• questo suono
• quest’isola
• quest’errore
• codesto esercizio
• codesta torta
quei gnomi quelli gnomi quegli gnomi
quel ippopotamo quell’ippopotamo quello ippopotamo
Obiettivo: individuare l’aggettivo dimostrativo.
quelle isole quell’isole quel isole
...PRONOMI
Cerchia nella filastrocca solo i pronomi dimostrativi (o indicativi).
Senti un po’, senti una cosa, veramente assai curiosa: tu ricordi gli aggettivi, quelli detti INDICATIVI?
Essi possono mutare, e PRONOMI diventare a spiegarlo si fa presto, ecco qua prendiamo questo: se c’è un nome a lui vicino, per esempio questo tino, questo allora è un aggettivo, propriamente indicativo.
Ma se dico solamente “questo è cotto” e poi più niente senza dir che cosa è cotto, se l’arrosto o se il risotto, questo allora tu lo scrivi, tra i pronomi indicativi perchè qui fa da supplente, ad un qualche nome assente. Altri esempi ? Vorrei quelli, questa è buona, quei son belli, anche ciò va poi aggiunto, e con ciò io faccio il punto.
Mentre l'aggettivo dimostrativo accompagna il nome, il pronome dimostrativo lo sostituisce.
Sottolinea di rosso i pronomi dimostrativi e di blu gli aggettivi dimostrativi
IL DENTIFRICIO
Luigi ha lo spazzolino in mano e la bocca aperta: “Mamma! Dove hai comprato questo dentifricio?”.
“Perché? È lo stesso di sempre!” risponde la mamma stupita.
“E posa quello spazzolino che sporchi tutto” aggiunge.
Luigi posa lo spazzolino, si lava la bocca e porge il tubetto alla mamma.
“Mamma sei sicura che sia proprio il medesimo dentifricio? Guarda, a me sembra diverso… quello vecchio sapeva di menta.”
La mamma guarda il tubetto e urla: “Ma questa è la pasta d’acciughe!”.
Poi corre in cucina, apre il frigorifero e afferra un tubetto: “E questo è il dentifricio!”.
“Bleah! Pasta d’acciughe… che schifo!” esclama Luigi.
Indica con una X se la parola evidenziata è un aggettivo o un pronome dimostrativo.
• È bello codesto abito che indossi! aggettivo pronome
• Questi sono i miei colori, quelli sono di Caterina. aggettivo pronome
• Fa lo stesso, non importa! aggettivo pronome
• Questo non è il fratello di Rita: è suo cugino. aggettivo pronome
• Ogni estate trasmettono il medesimo telefilm: che noia! aggettivo pronome
• Dette tali parole, l’oratore scese dal palco. aggettivo pronome
• Questa curva è molto pericolosa. aggettivo pronome
• Quelle pesche sono acerbe, queste sono mature. aggettivo pronome
Obiettivo: distinguere aggettivi e pronomi dimostrativi.
GLI INDEFINITI: AGGETTIVI E...
L'aggettivo indefinito indica una quantità non ben precisata. Gli aggettivi indefiniti ciascuno, nessuno, alcuno si troncano davanti a vocale (es. nessun orologio) e a consonante (ciascun bambino), ad eccezione di S + consonante, Z, X, PS, PN (es. ciascuno psicologo). Al femminile, davanti alla vocale, l’elisione si può fare oppure no (es. nessun oca, ma è corretto anche nessun’oca).
Cerchia tutti gli aggettivi indefiniti utilizzati nel brano.
Ho comprato parecchio cibo perché questa sera ho invitato diversi amici a cena. Tutti gli invitati sono attesi alle otto e mezza, ma qualche persona potrebbe arrivare in ritardo. Naturalmente potranno sedersi dove vorranno: qualsiasi posto andrà bene. Ci saranno molti primi e secondi e qualche antipasto. Ho preparato anche tanti dolci, alcune torte e diversi gelati. Ogni invitato porterà qualche cosa da bere: alcune bottiglie di aranciata e poche bibite di altro genere.
In ogni riquadro c’è un aggettivo indefinito intruso, eliminalo e scrivine uno dal significato simile agli altri due del gruppo. Osserva l’esempio.
qualche qualsiasi alcuni
¿certi poco tanto parecchio nessuno tutti alcuno ogni ciascuno parecchi troppo molto niente
Trova le frasi che contengono errori (di elisione o troncamento) e riscrivile correttamente sul quaderno.
• Ciascun’alunno ha svolto correttamente il compito.
• Ho guardato, ma nel portafrutta non c’è nessun’arancia.
• Non ho alcuno libro del genere giallo.
• In inglese, nessun altra bambina è brava come Giulia.
• Ciascuno uomo ha diritto di esprimere le proprie idee.
• In garage il papà non trova alcun pneumatico antineve.
Obiettivo: individuare l’aggettivo indefinito.
…PRONOMI
Mentre l'aggettivo indefinito accompagna il nome, il pronome indefinito lo sostituisce.
Sottolinea i pronomi indefiniti nella poesia.
ALICE LA PAUROSA
Quando qualcuno una porta sbatte o un libro, chiunque batte a terra, Alice pensa subito: “È scoppiata la guerra!”. Se qualcosa si avvicina e la potrebbe sfiorare, lei vien presa dal panico e decide, per niente, di scappare.
Durante l’intervallo, ha il terrore di uscire, perché chiunque la potrebbe inseguire.
Avere fifa per Alice è cosa di ogni giorno, ma è davvero mostruoso per tutti quelli che le stanno intorno. (Adatt. da P. Bertrand, Alice la paurosa, Motta Junior)
Inserisci la parola mancante, poi scrivi se è un aggettivo o un pronome indefinito.
• buttano le cartacce per terra: sono davvero degli incivili! ( )
• mesi fa sono stato a Parigi. ( )
• Ho fatto di per fargli cambiare idea! ( )
• Alcuni quadri sono autentici, sono imitazioni. ( )
• Siamo in : la stanza è sovraffollata. ( )
• hanno compreso la spiegazione dell’insegnante. ( )
CHIUNQUE, QUALCOSA, QUALCUNO, OGNUNO, NIENTE e NULLA possono essere solo pronomi. Utilizzali per comporre delle frasi. 1.
Può essere un pronome? Indica con una X. parecchi Sì No ogni Sì No
qualche Sì No tutti Sì No qualsiasi Sì No pochi Sì No
Obiettivo: distinguere aggettivi e pronomi indefiniti.
I NUMERALI
L'aggettivo numerale cardinale indica una quantità ben definita, esprimibile anche con un numero.
L'aggettivo numerale ordinale indica la posizione in un ordine. Il pronome numerale, anziché accompagnare un nome, lo sostituisce.
Completa le frasi con i pronomi e gli aggettivi cardinali oppure ordinali adatti, poi rispondi alle domande.
• In un anno ci sono giorni.
• Io ho anni, mia sorella ne compirà più di me.
• Durante la partita di basket, Marco ha realizzato ben canestri.
Fabio solo .
• Carlo, al giro di campo, era stanco morto, mentre Luigi ha smesso di correre al
Quanti pronomi numerali hai inserito? 1 2 3 4
Scrivi il numerale ordinale corrispondente al cardinale.
dieci
Quanti aggettivi numerali hai inserito? 1 2 3 4 due
¿decimo
uno
venti
Completa la tabella.
Lettere
otto
tre
Numeri romani
Numeri arabi
Sottolinea gli aggettivi numerali e cerchia i pronomi numerali
• Nella mia famiglia siamo in sei: tre maschi e tre femmine.
• Monica abita al quarto piano di quel grattacielo alto cento piani.
• La mia migliore amica ha undici anni, io invece ne ho dieci.
• In un anno ci sono 365 giorni, ma in quelli bisestili ce ne sono 366.
Obiettivo: individuare gli aggettivi e i pronomi numerali.
INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI
Gli interrogativi pongono una domanda sul nome cui si riferiscono, gli esclamativi introducono un'esclamazione. Sono aggettivi quando accompagnano un nome, pronomi quando lo sostituiscono.
Sottolinea i pronomi interrogativi ed esclamativi. Solo una frase contiene un aggettivo interrogativo: trovalo!
• Sapresti dirmi quali ragazzi giocano a calcio nel campetto dietro casa tua?
• Che noia!
• In quanti hanno aderito al progetto della biodiversità marina?
• Che meraviglia! Questo tramonto è davvero straordinario!
• Quanto ti sei esercitato per la verifica di grammatica che avrai domani?
• Chi ti ha detto di fare tutta questa confusione?
Attenzione alle domande indirette. Riscrivi come nell’esempio.
Completa con il pronome adatto, poi sottolinealo di blu se è esclamativo, di rosso se è interrogativo.
• vuole un’altra fetta di torta?
• hai detto? Non ho capito.
• Non ho ancora scelto leggere.
• è il tuo colore preferito?
• Ma hai speso!
• Non sanno ancora è stato.
• costa questo libro?
• Non sai mi dispiace.
CHI e CHE COSA possono essere solo pronomi. Completa.
• di voi ha visto questo film al cinema?
• Non riesco a capire possa aver detto una sciocchezza simile.
• Allora, hai scelto vuoi per cena questa sera?
• Con sei andato a Gardaland?
• Raccontami bene: ti hanno chiesto all’esame?
• Ho sicuramente dimenticato qualcosa, ma non so
Obiettivo: individuare gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi.
I PRONOMI PERSONALI
Sottolinea i pronomi personali che hanno la funzione di soggetto, come nell’esempio.
• Io/Me sono sincero ma te/tu no.
• Voi/Vi pensavate di stare in piscina tutto il pomeriggio?
• Ci/Noi aspettavamo mia sorella in mattinata.
• Se io/me fossi in loro non ci penserei due volte.
• Lei/Le ha avuto un’ottima idea, speriamo che la metta in pratica.
• Quando sapranno dello scherzo che ci/noi abbiamo organizzato, rideranno anche li/loro.
Cerchia il pronome personale usato in maniera inadeguata e riscrivi correttamente le frasi sul quaderno.
RICORDA: GLI = a lui LE = a lei LORO = a più persone
• Parlerò con Sara e gli dirò di restituirci il libro.
• Ho incontrato Matteo e le ho detto di non fare tardi.
• Quando vedrò Gaia e Marco le spiegherò dove si trova il parco.
• Marta e Sara dipingono con le tempere: gli vorrei chiedere se mi prestano il tubetto del rosso.
• È il compleanno di Sara e ancora non so cosa regalargli.
Esegui l’analisi grammaticale delle parole evidenziate.
• Le penne sono sul tavolo: le prendi, per cortesia?
Le = le =
• L’astuccio di Fabio è troppo piccolo, io non l’avrei mai comprato.
L’ = l’ =
• Anche quando la prepari tu, la torta di mele mi piace molto.
la = la =
• Quasi non lo riconoscevo: lo zio è invecchiato molto.
lo = lo =
Individua e separa con una barretta i pronomi personali uniti ai verbi.
• Ecco i soldi: contali.
• Dille di non preoccuparsi.
• Non raccontargli del furto.
• Sara è appena tornata: telefonale.
• Se vedi Luca, salutalo per me.
• Fammi sapere se hai ricevuto la e-mail.
• Non cercarla, sarà lei a chiamarti.
• Spiegaci le ragioni del tuo risentimento.
Obiettivo: individuare i pronomi personali.
PRONOMI E VERBI
Rispondi alle domande in modo affermativo o negativo usando: L’HO, L’HAI, L’HA, L’HANNO.
• Sara e Giulia hanno visitato il museo Egizio di Torino?
• Chiederò allo zio se ha preparato la torta al cioccolato.
• Papà, hai portato il gatto dal veterinario?
• Ho lasciato io la sciarpa sul divano?
Completa con:
• Mi dispiace, non visto: forse è uscito.
L'HO LO L'HA
L'HANNO LA L'ANNO
• preso io, non immaginavo che tu stessi cercando.
• chiamato più volte, ma lui ha proseguito e io perso di vista.
• Promettimi che non dirai a nessuno: è un segreto.
• vuoi vedere oppure no questo DVD? appena comprato.
• Non me immaginavo così: pensavo fosse molto più alta!
• Restituisci borsetta a Fulvia: dimenticata ieri a casa mia.
• Giosuè ha comprato bicicletta a Milano, caricata sull’auto e trasportata fino a Genova.
• Non vedeva da parecchi anni e subito non riconosciuta.
• scorso sono andato al mare con gli zii.
• Siamo sicuri che fatto apposta!
• Paola è arrivata prima e premiata con una bella coppa.
• Traslocherete nella nuova casa che verrà?
• La palla è rotolata giù per la strada e non più trovata.
Cerchia l’espressione corretta.
• Ho studiato la poesia, ma ora non mela/me la ricordo più.
• Ti piace questa spilla? Me la/Me l’ha regalata la nonna.
• Perché te la/te l’ha prendi tanto con lui?
• Non tela/te la doveva prestare: lo sa che perdi tutto!
• Telo/Te l’ho richiesto perché non mi sembra vero.
• La sposa indossava un velo/ve l’ho lunghissimo.
Obiettivo: consolidare le convenzioni ortografiche: i pronomi apostrofati.
DUE PRONOMI IN UNA PAROLA
Sottolinea la forma pronominale che non è adatta e riscrivila.
• Carla per sbaglio ha preso il libro a Marco e glieli metterà da parte.
• La nonna ha chiesto di comprarle delle banane: glielo puoi portare tu?
• Hai preso la matita a Giulio: spero che gliele restituirai.
• Sara vorrebbe una fetta di crostata: glielo puoi dare. Ma che sia una sola!
Completa le frasi con la forma corretta.
• Ha un simpatico cappello, comprato il nonno.
GLIELA
GLIEL'HA
GLIELO
GLIEL'HO
• Quella cassa pesa troppo, carichi tu sul furgone, per favore?
• Siccome ha sbagliato l’esercizio, l’allenatore fatto rifare.
• Luca, il tuo compagno ha dimenticato la penna, presti tu?
• È un segreto. Non voglio dire!
• Non volevo prendesse l’ombrello, per questo nascosto.
• Quel giocattolo non è tuo, ma di Paolo, devi ridare!
• ricordato proprio ieri e non voglio ripetere più.
• Non doveva sentirci nessuno e così detto nell’orecchio.
Riscrivi utilizzando la forma pronominale. dillo a lei chiedilo a me portala a lei offrilo a lui comprala a lui vendilo a lei dalla a me levalo a te ¿diglielo
Scrivi tre frasi con la forma pronominale GLIENE. 1. 2. 3.
Obiettivo: individuare e usare le forme pronominali.
IL PRONOME RELATIVO
Il pronome relativo sostituisce un nome e mette in relazione due frasi. I pronomi relativi sono il quale, che, chi, cui.
Completa le frasi usando il pronome relativo CHE.
• Ho incontrato la maestra che
• La mamma ha detto una frase che
• Il cane di Fabio, che
• Ha vinto la squadra che
• Ho bisogno di amici che
• Questo è il vestito che
• Sto cercando il quaderno che
Completa le frasi con i pronomi relativi: IL QUALE, LA QUALE, I QUALI, LE QUALI.
• Ho chiesto spiegazioni alla maestra, si è dimostrata molto comprensiva.
• Sara corse dietro a Luca e Paolo, erano già usciti.
• Siamo invitati a cena dalle zie, fanno uno squisito tiramisù.
• Teo ha incontrato l’allenatore, gli ha detto che la partita è alle sei.
• Il commissario interrogò per ore i sospettati, all’alba confessarono.
• Sono stata da Paolo e Lucia, ti salutano con affetto.
Utilizza i pronomi CHI e CUI e completa le frasi.
• Questo è l’amico di ti hanno parlato Gigi e Carlo.
• A sbaglia le risposte toccherà un brutto voto.
• Per vince ci sarà un bellissimo premio.
• Devo prenotare il traghetto con partire domani.
• Questo è il motivo per non ti ha detto niente.
• Devi essere più gentile con cerca di aiutarti.
Chi è pronome relativo solo quando significa "colui il quale" ed è solo singolare.
Cui è invariabile.
Nelle seguenti frasi distingui il CHE pronome relativo (PR) dal CHE congiunzione (C).
• Credo che ti piacerà la cravatta che ho scelto.
• Ho visto un gatto nero che correva nel giardino.
• Marco osserva le coccinelle che corrono tra l’erba.
• Mio padre non permette che io giochi in strada.
• La maestra desidera che io legga più speditamente.
Obiettivo: individuare il pronome relativo.
Rispondi.
ORA TOCCA A ME!
• Che cosa hanno in comune gli aggettivi: OTTIMI, MOLTO BUONI, BUONISSIMI?
A Sono aggettivi qualificativi di grado comp. di maggioranza, masch. plur.
B Sono aggettivi qualificativi di grado superl. relativo, masch. plur.
C Sono aggettivi qualificativi di grado positivo, femm. plur.
D Sono aggettivi qualificativi di grado superl. assoluto, masch. plur.
• In quale frase vi sono sia aggettivi dimostrativi che possessivi?
A La nostra casa è in campagna, quella di Fabio al mare.
B La vostra mamma è sempre puntuale, la nostra arriva ogni volta in ritardo.
C Quel treno partirà con quindici minuti di ritardo e di sicuro perderemo la coincidenza per raggiungere la nostra meta.
D Questi giochi sono ormai vecchi, potremmo portarvi i nostri.
• “Avete perso tutte e tre le vostre figurine.”
Indica con una X da quali aggettivi
è formata la frase che hai appena letto.
A Numerale, indefinito, dimostrativo.
B Possessivo, indefinito, numerale.
C Dimostrativo, esclamativo, numerale.
D Esclamativo, possessivo, qualificativo.
• Nelle frasi “Che bella giacca rossa! Quale gonna potrei abbinarci?” le parole evidenziate sono:
A Due pronomi
B Due aggettivi interrogativi
C Due pronomi esclamativi
D Un aggettivo esclamativo e un aggettivo interrogativo
• Quanti aggettivi sono contenuti nella seguente frase?
“Tutte quelle storie che mi hai raccontato sul tuo amico Luigi sono tristi e squallide.
Ti prego di non raccontarle ad alcun compagno della tua classe”.
A Quattro
B Cinque
C Sei
D Sette
MI METTO ALLA PROVA!
Indica quanti pronomi personali ci sono nella seguente frase.
“Giulia questa sera ci ha invitato alla sua festa di compleanno e io indosserò il vestitino rosso che ho acquistato insieme a lei.”
5 4 2 3
Quale gruppo contiene solo pronomi personali?
sì, mi, tu, che le, gli, voi, mi cui, noi, ci, la questi, lui, vi, si
Indica con una X l’espressione corretta.
A me piace il cioccolato.
A me mi piace il cioccolato.
Chi te lo ha detto a te?
Chi te lo ha detto?
Sandra? Non le parlo da giorni.
Sandra? Non gli parlo da giorni.
Ascolta le altrui opinioni. Ascolta le opinioni altrui.
A Mara non le piacciono i cani.
A Mara non piacciono i cani.
Gli ho telefonato.
Lo ho telefonato.
In ogni frase sottolinea l’aggettivo e cerchia il pronome, poi scrivi se quest’ultimo è un possessivo (P), un dimostrativo (D), un numerale (N) o un indefinito (I).
• Queste scarpe sono strette, quelle sono larghe.
• Il loro esame è andato bene, il nostro, invece, no.
• I sette giorni di ferie sono volati; i tre di lavoro paiono infiniti.
• Alcuni frutti sono dolci, altri sono aspri.
• La mia caramella è alla fragola, e la tua?
• Codesti occhiali ti donano molto più di quelli.
• Tutti desiderano avere tanta salute. aggettivo pronome
Scrivi una breve frase usando la stessa parola come aggettivo, poi come pronome
QUANTE
QUANTI
QUALE
QUALI
CHE
I VERBI
Sottolinea solo i verbi che indicano un’azione del soggetto.
L’ALBERGO
DELLE FIABE
Di notte, quando dormono i bambini, tutti, ma proprio tutti i personaggi delle fiabe più amate se ne stanno in uno strano albergo sulle nubi.
E c’è chi si riposa dalle tante e tante prove appena superate, con l’Orco s’intrattengono le Fate, Biancaneve sorride alla Matrigna, il Lupo russa e, mentre russa, ghigna. Cenerentola lustra la scarpetta, mentre Pelle d’Asino aspetta, cerca le sue pietruzze Pollicino nel fondo del giardino. Alice fa le smorfie nello specchio e Pinocchio di bugie riempie un secchio. E c’è chi in quella folla così varia si ripete la parte che affronterà con arte quando sarà chiamato da un bambino nella sua stanza al sole del mattino.
(E. Pecora, L’albergo delle fiabe ed altri versi, Orecchio Acerbo)
Completa le frasi con i verbi che indicano uno stato scegliendo tra: essere • stare • somigliare • esistere • trovarsi
• Suonai il campanello più volte, poi capii che Marco non in casa.
• Si bene al mare: non c’ né troppo caldo né troppo freddo.
• Non credo che degli animali con tre zampe.
• Quell’uomo molto all’attore Brad Pitt.
• Gli zii bene nel nuovo quartiere della città.
Completa i modi di essere con le voci del verbo essere.
• Plutone un pianeta nano.
• Qui, Quo e Qua i nipotini di Paperino.
• Noi stanchi di camminare.
• Iside e Osiride antiche divinità egizie.
• molto elegante, lo sai?
• amico suo per sempre.
• Quelli non i tuoi genitori?
• Guarda, la Luna piena!
Obiettivo: identificare la parola-verbo.
LE TRE CONIUGAZIONI
Completa i verbi con le radici e le desinenze proposte. Esegui poi l’analisi grammaticale di ogni voce verbale ottenuta.
cammin • studi • corr • arono • present • ven • b
• _ /amo: coniugaz. , modo , tempo , pers.
• cerc /_ : coniugaz. , modo , tempo , pers.
• _ /ivi: coniugaz. , modo , tempo , pers.
• _ /erò: coniugaz. , modo , tempo , pers.
• _ /asti: coniugaz. , modo , tempo , pers.
• _ /avamo: coniugaz. , modo , tempo , pers. .
• /errà: coniugaz. , modo , tempo , pers. .
Inserisci i verbi nella tabella dividendoli nelle tre coniugazioni.
I verbi dire e fare appartengono alla 2a coniugazione (perché derivano dal latino dicere e facere). Anche i verbi che finiscono in -arre, -orre, -urre appartengono alla 2a coniugazione.
Trova l’infinito dei verbi e scrivi a che coniugazione appartengono. Osserva l’esempio. derivavano saliremo ho telefonato chiacchiereremo ha risposto avevi perso nacque ebbe ucciso
derivare, 1a coniug.
Completa il messaggio di Luca. I verbi e hanno CONIUGAZIONE PROPRIA.
Obiettivo: conoscere le parti costitutive del verbo; individuare la coniugazione.
L’INDICATIVO: TEMPI SEMPLICI
Riscrivi il brano sul quaderno con i verbi all’imperfetto del modo indicativo.
Mentre scrivo queste righe, in una grossa cesta accanto alla mia scrivania si svolge una buffissima lotta tra sei criceti di tre settimane, irresistibilmente graziosi, che rotolano su se stessi e fingono di mordersi ferocemente mentre si inseguono per tutta la cesta e infine cadono, goffi, gli uni sugli altri. Giocano in modo intelligente, proprio come fanno i cani e i gatti, ed è consolante avere in casa creature così allegre che sanno manifestare la loro gioia con tanta buffa grazia.
Il verbo USCIRETE è coniugato al modo indicativo del tempo…
A futuro semplice, 2a pers. sing.
B imperfetto, 2a pers. plur.
C passato remoto, 1a pers. plur.
D futuro semplice, 2a pers. plur.
Scrivi nella tabella i seguenti verbi in base ai tempi del modo indicativo.
Scrivi una frase con ogni verbo coniugandolo al tempo indicato (del modo indicativo).
• GIOCARE (imperfetto)
• PARTIRE (pass. remoto)
• VINCERE (presente)
• SMETTERE (futuro sempl.)
Obiettivo: conoscere i tempi semplici del modo indicativo.
PROVE NAZIONALI
L’INDICATIVO: TEMPI COMPOSTI
I tempi composti dell'indicativo sono quattro: passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore. I tempi composti sono formati dall'ausiliare dei verbi essere o avere e dal participio passato del verbo.
Leggi il brano e correggi i 5 verbi evidenziati che, nel contesto della narrazione, sono coniugati in un tempo inadeguato.
Bologna, 15 aprile Caro diario, questa mattina non sono andata a scuola e nel pomeriggio Silvia è passata da me per lasciarmi i compiti da fare. “Proprio lei!” mi ero detta quando la mamma l’ebbe accompagnata in camera mia. Silvia è la più brava della classe, sa sempre tutto, “Perfettina” la chiamiamo noi. Ho capito subito che alla mamma ebbe fatto un’ottima impressione, tant’è vero che le aveva permesso di tenere in braccio la mia sorellina Claudia e di darle il biberon con il latte. La mamma le avrà persino mostrato la sua camera e quando ha saputo che è figlia unica le ha detto di tornare a trovarci tutte le volte che ne ha voglia.
Il futuro anteriore esprime un'azione futura precedente a quella espressa dal futuro semplice.
In ogni frase sottolinea il futuro anteriore e cerchia il futuro semplice.
• Dopo che avrai terminato la lettura, saprai tutto sugli anfibi.
• Lo perdonerò quando mi avrà chiesto scusa.
• Non partiranno finché non avranno pagato l’anticipo.
• Non appena Marta sarà arrivata, le mostrerò la mia scuola.
• Avrai il motorino solo dopo che avrai compiuto sedici anni.
Obiettivo: conoscere i tempi composti del modo indicativo.
ESSERE E AVERE
Il verbo essere e il verbo avere possono essere usati da soli e hanno un significato proprio:
• il verbo essere significa “esserci, esistere, stare, trovarsi”, oppure “essere in un certo modo”;
• il verbo avere significa “possedere” oppure “sentire, provare”. Possono essere anche usati come ausiliari per formare i tempi composti, in questo caso assumono il significato del verbo che accompagnano.
Completa la tabella scrivendo i verbi evidenziati all’infinito e indicando con una X se ESSERE e AVERE sono usati con funzione di ausiliari o con significato proprio. Osserva l’esempio.
Significato proprio sono
partiti X avete avuto
è stata
Sottolinea il verbo, poi scrivi la voce del verbo e la coniugazione, come nell’esempio.
• Ieri è nata la sorellina di Francesco.
• I rettili hanno la pelle coperta di squame.
nascere, 2a coniugazione
• Nel mese di marzo è piovuto quasi sempre.
• Oggi ho un gran mal di testa.
• La Porta di Ishtar era l’accesso principale a Babilonia.
• Sarete sinceri con noi?
• Il pattinatore era scivolato sul ghiaccio.
• L’Inter ha vinto il campionato nel 2010.
• Avevano chiuso la porta a chiave.
Scrivi l’ausiliare di ogni verbo.
Tu capito
Io salutato
Essi dipinto
Noi fuggiti
Egli arrivato
Egli parlato
Noi perso Tu cambiato Voi suonato
Obiettivo: conoscere e usare essere e avere con significato proprio e come ausiliari.
Frasi Verbo ESSERE (ausiliare) AVERE (ausiliare)
IL MODO CONGIUNTIVO
Il modo congiuntivo esprime una possibilità, un dubbio, un desiderio. Il congiuntivo ha due tempi semplici: presente, imperfetto, e due tempi composti: passato, trapassato.
In ogni muretto dei tempi del modo congiuntivo c’è un po’ di confusione. Riscrivi i quattro tempi in modo corretto sul quaderno.
PRESENTE
che io legga che egli legga che noi leggiamo che essi leggano che tu legga che voi leggiate
IMPERFETTO
che io abbia letto che tu leggessi che egli leggesse che noi leggiamo che voi leggeste che essi avessero letto
PASSATO
che io leggessi che tu legga che egli abbia letto che noi leggiamo che voi abbiate letto che essi abbiano letto
TRAPASSATO
che io avessi letto che egli avesse letto che tu abbia letto che essi leggano che voi avete letto che noi avessimo letto
Trasforma la realtà in possibilità utilizzando il congiuntivo. Osserva l’esempio.
• Vincerò la gara!
È possibile che io vinca la gara.
• Ho sbagliato indirizzo.
È possibile
• Hai dimenticato lo zaino.
Credo che tu
• Siete in anticipo!
Sembra che
• Sara è inciampata.
Pare che Sara
• Avete rotto l’apparecchio!
Ho il dubbio che
Sottolinea il verbo al modo congiuntivo, poi indicane il tempo, come nell’esempio.
¿imperfetto
• Ho sperato fino all’ultimo che Lucia sbagliasse. ( )
• Ripassa il congiuntivo: chissà che la maestra non ti interroghi! ( )
• Mi piacerebbe che tornasse il sole. ( )
• Li avrebbero aiutati volentieri se glielo avessero chiesto. ( )
• I turisti si tuffarono in mare nonostante ci fossero onde altissime. ( )
• Sebbene avessero previsto molto traffico, l’autostrada era deserta. ( )
• Farò di tutto perché tu mi dica di sì. ( )
Obiettivo: conoscere il modo congiuntivo del verbo.
IL MODO CONDIZIONALE
Inserisci i verbi richiesti nelle caselle e in quelle colorate troverai altri due verbi al modo condizionale.
1. Verbo fare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing.
2. Verbo contrastare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. plur.
3. Verbo adempiere, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing.
4. Verbo ritrovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. plur.
5. Verbo prestare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing.
6. Verbo imprigionare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing.
7. Verbo impedire, modo condizionale, tempo presente, 3a pers. sing.
8. Verbo trovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing.
Gli altri due verbi sono:
Per ogni frase, correggi nello spazio indicato i verbi coniugati in modo inadeguato.
• Se potessi avere un tablet lo usasse tutti i giorni.
• Mi piacesse molto avere una sorella ma solo se fosse più grande di me.
• Se fosse possibile, volessi aspettare qui.
• I miei genitori volessero che io studiassi musica.
• Se tu fossi un po’ più attento non sbagliassi più.
• Cosa dicessi se rimanessimo ancora un po’?
Collega con frecce di diverso colore i verbi evidenziati al significato che esprimono.
• Mi sarebbe piaciuto avere un’altra fetta di torta.
• Secondo me, Luigi avrebbe accettato l’incarico.
• Per Natale avrei voluto una macchinina telecomandata.
• Non avrei saputo cosa fare: dire la verità o mentire.
IL MODO IMPERATIVO
Il modo imperativo indica un ordine, un'esortazione e ha solo un tempo semplice, il presente. In genere si usa solo alla 2a persona singolare e plurale. Per le altre persone si usano le corrispondenti del congiuntivo presente.
Coniuga i seguenti verbi al modo imperativo e alle persone indicate.
• (guardare) 1a pers. plurale:
• (cantare) 3a pers. plurale:
• (chiudere) 2a pers. plurale:
• (finire) 2a pers. singolare:
• (pulire) 3a pers. singolare:
Trasforma in ordini queste richieste cortesi.
• Potresti tacere, per cortesia?
• Potreste abbassare il volume?
• Mi direbbe il suo nome?
• Potreste rispondere voi?
• Può darmi la patente, per favore?
• Puoi invitare anche Mattia?
Trasforma i comandi in forma negativa e completa il cartello di Susi.
Esci!
Dormi!
Scrivi!
Leggi!
Vieni! Sali!
La seconda persona singolare dell’imperativo negativo si forma
Componi delle frasi utilizzando questi imperativi troncati.
va' fa' di' da'
sta'
ANALISI GRAMMATICALE DEL VERBO
Analizza le seguenti voci verbali. Segui l’esempio.
voce verbo coniugazione modo tempo persona
Leggi le informazioni che ti vengono date e completa con la voce verbale esatta.
verbo modo tempo persona voce verbale
Obiettivo: conoscere e analizzare i verbi.
L’AVVERBIO
L'avverbio accompagna il verbo precisandone o modificandone il significato.
In queste frasi è successo un pasticcio: gli avverbi sono stati scambiati con espressioni che hanno significato simile, nomi, aggettivi. Sostituisci le parole evidenziate con un avverbio adatto.
• Hai solo un po’ di raffreddore, non sei ammalato serio ( ).
• La maestra detta troppo in velocità ( ).
• Porteremo il giorno dopo ( ) la nostra ricerca.
• Erano in quel punto ( ) sulla scogliera quando in modo inaspettato ( ) si alzò un’onda gigantesca.
• È quasi certo ( ) riceveremo un premio.
• Vieni prima che puoi ( ) a trovarci, in cima a questo luogo ( ) c’è un panorama mozzafiato.
Modifica il significato delle frasi: sostituisci l’avverbio con uno di significato contrario.
• Parli bene l’inglese.
• Vengo volentieri alla festa.
• Parliamo sempre piano.
• Il mio cane abbaia raramente.
• Quest’anno nevicherà sicuramente.
Per ogni verbo scrivi tre avverbi.
MANGIARE
GIOCARE
VENIRE
Trasforma le espressioni evidenziate in avverbi di modo, come nell’esempio.
• La neve scendeva con lentezza
• Il gigante mangiava con voracità
• Alice chiese con educazione
• La maestra mi parlò con gentilezza.
• Il vicino rispose con sgarbo.
• La volpe agì con astuzia.
• L’alunno lavorò con diligenza. ¿lentamente
Obiettivo: identificare e utilizzare la parola-avverbio.
QUANTI AVVERBI !
Leggi la barzelletta e individua i quattro avverbi che non sono stati evidenziati, poi analizzali.
In un albergo, all’ora di colazione, il cameriere si rivolge a un cliente seduto al tavolo: “Buongiorno signore, cosa le porto oggi per colazione?”. Il cliente risponde: “Prenderei subito due uova completamente bruciate, i toast li vorrei neri sia sopra che sotto, con del prosciutto salato e del formaggio ammuffito. Desidererei che questa colazione venisse passata velocemente al forno in modo che sia bollente”. Il cameriere, meravigliato, gli dice: “Ma signore, non posso portarle una colazione simile…!”. “Assolutamente sì!” ribatte il cliente. “È esattamente quello che ho mangiato ieri!”
Modifica la frase centrale con gli avverbi indicati. Osserva l’esempio.
(avverbio di quantità)
F¿abio mangia molto.
(avverbio di modo)
(avverbio di negazione)
(avverbio di quantità)
(avverbio di luogo)
(avverbio di affermazione)
(avverbio di dubbio)
(avverbio di luogo)
Obiettivo: identificare e utilizzare la parola-avverbio.
Fabio mangia
Mara studia
LE CONGIUNZIONI
Le congiunzioni servono a unire due parole o due parti di una frase.
Cerchia tutte le congiunzioni presenti nel testo.
Se perdi una partita di basket, o arrivi ultimo a una gara di corsa, oppure prendi un brutto voto, potresti pensare di essere meno in gamba di chi è arrivato primo o ha fatto meglio di te. Invece non devi abbatterti, perché capita a tutti di avere difficoltà: molti personaggi di successo, quando erano bambini, hanno avuto degli insuccessi.
Anziché rattristarti, impegnati di più e non perdere tempo a compiangerti, perché le lamentele non portano da nessuna parte. Infine ricordati sempre che gli errori servono per imparare!
Unisci le due parti della frase utilizzando una congiunzione adatta. Scegli tra: e • mentre • ma • perché • sebbene • oppure
• Oggi Elisa non è andata a scuola non si sentiva bene.
• Ha smesso di piovere nel cielo è apparso l’arcobaleno.
• Marcello era presente, dice di non ricordarsi nulla.
• Tina si iscriverà al corso di pianoforte di chitarra?
• La giornata era piuttosto fredda, fosse primavera inoltrata.
• Il papà caricava la lavastoviglie la mamma lavorava al PC.
Scrivi nella casella se il CHE ha funzione di congiunzione (C) o di pronome relativo (PR).
• Ho visto Sara che usciva dal supermercato.
• I tulipani che hai raccolto sono già sfioriti.
• Sono contenta che Luigi sia venuto a trovarti.
• Vorrei che l’estate non finisse mai.
• Hai mangiato il tiramisù che ho preparato?
• Penso che perderemo il treno: è troppo tardi.
• È ora che prepari il pranzo.
• Tra le fiabe, quella che preferisco è Cenerentola.
MI METTO ALLA PROVA!
Inserisci l’ausiliare adatto.
L’OROLOGIO
Ieri il postino portato un pacco per me: era un orologio da polso. Io l’ infilato subito e cominciato a leggere le ore ad alta voce.
andato a letto alle 8 e 38, poi la mamma spento la luce. Mi svegliato alle 5 e 07, ma non riuscivo a leggere l’ora, perché il sole non ancora sorto. aspettato un po’, poi andato in camera dei miei genitori per svegliare il papà.
Il papà mi guardato sorpreso, mentre la mamma si svegliata di botto e mi chiesto: “Che c’è?”. “Sono le 5 e 15” risposto io.
Mi rimandato subito a letto, ma io non più riuscito a chiudere occhio.
(S. Goscinny, I divertimenti di Nicola, Elle)
Nelle seguenti frasi sottolinea i tempi composti e scrivi il loro nome, come nell’esempio.
• Ti raggiungerò appena avrò finito.
• Durante le vacanze ho letto un libro.
• Quando saremo arrivati al mare, faremo un bagno.
• Ieri sono andato a letto stanco.
• Ricevetti notizie dalla zia appena ebbe telefonato.
• Scenderete a giocare in cortile appena avrete studiato.
• Avevo aspettato tanto la neve che saltavo di gioia.
¿futuro ¿anteriore
Analizza le voci verbali del modo indicativo, come nell’esempio.
Cucino:
voce del v. cucinare, 1a coniug., m. ind., t. pres., 1a pers. sing.
Hanno pagato:
Ebbe riso:
Riusciremo:
Avrete ripetuto:
Pensammo:
Sono saliti:
Avevi cantato:
Asciughiamo:
ORA TOCCA A ME!
Rispondi.
• Indica il verbo corrispondente alla seguente analisi grammaticale: “Verbo della 2a coniugaz., modo congiuntivo, tempo trapassato, 2a pers. sing.”.
A avessero corso
B avessimo creduto
C abbia perso
D avessi preso
• “Carlo pedalava velocemente verso la scuola.”
Nella frase che hai appena letto, la parola evidenziata è:
A un nome comune
B un aggettivo dimostrativo
C un avverbio di tempo
D un avverbio di modo
• Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
– La voce verbale “avessi studiato” è coniugata al modo congiuntivo. V F
– Il modo congiuntivo esprime certezza e desiderio. V F
– “Se sarei più attento, non sbaglierei.” è una frase espressa correttamente. V F
– Il modo congiuntivo è un modo finito. V F
• Quale gruppo sceglieresti se dovessi coniugare i seguenti verbi con le stesse persone, ma al tempo passato del modo condizionale?
– “Pensavo che fosse tardi.” è una frase espressa in modo scorretto. V F D
avreste potuto avrei studiato avrebbe mangiato saremmo andati
• Elimina l’intruso in ogni colonna.
L’ORDINE ALFABETICO
Sul dizionario le parole si trovano nella loro forma base, cioè senza alterazioni: i nomi al singolare, gli aggettivi al maschile singolare, i verbi all'infinito
Scrivi in ordine alfabetico i seguenti gruppi di parole nella forma base che trovi nel dizionario.
prugne • mandarini • oliva • noci • limonata
zoccoletti • valigie • xilofoni • wafer • yoga
koala • hamburger • isolotti • girasoli • jeep
Completa come negli esempi.
Sul dizionario...
• pallavolo tennis
• calcio atletica
viene prima di viene dopo
• minivolley minibasket
• polo equitazione
• pattinaggio hockey
• sci snowboard
• slittino canottaggio
• nuoto vela
• windsurf ciclismo
• scherma pugilato
• judo karate
• rugby cricket
In ogni gruppo di parole colora di blu quella che viene per prima in ordine alfabetico e di rosso quella che viene per ultima.
Il dizionario ti dà diverse informazioni grammaticali. Consultalo, poi rispondi SÌ o NO.
• “Perciò” è una congiunzione?
Sì No
• “Iguana” è un nome maschile? Sì No
• Il nome “famiglia” deriva dal latino? Sì No
• Il passato remoto di cadere è “cadei”?
• “Perenne” è un avverbio?
• “Junior” deriva dall’inglese?
Sì No
Sì No
Sì No
Cerca sul dizionario il significato di questi nomi e trascrivilo, poi rispondi alla domanda di Lucia.
• Biologo
• Cardiologo
• Geologo
• Archeologo
Qual è il suffisso comune a questi nomi? Che cosa indica questo suffisso?
il dizionario.
I SINONIMI E I CONTRARI
Scrivi tutti i sinonimi che riesci a trovare di questi verbi di uso comune.
Dire:
¿rispondere, ¿esclamare, ¿pronunciare,
Vedere:
Sentire:
Pensare:
Sostituisci le espressioni con un sinonimo, come nell’esempio.
• FARE una passeggiata
• FARE un salto
• FARE uno scherzo
• FARE un disegno
• FARE una fotografia
• FARE le pulizie
• FARE ordine
• FARE un acquisto
¿passeggiare
• DARE un colpo
• DARE una risposta
• DARE un bacio
• DARE un calcio
• DARE un consiglio
• DARE un dono
• DARE un abbraccio
• DARE un grido
Completa le frasi scegliendo il nome adatto.
soldi • moneta • grana • spiccioli
• Mi cambi dieci euro? Devo fare una telefonata e non ho .
• Andando in un paese straniero bisogna procurarsi la di quel paese.
• Mamma, mi dai i per andare al cinema?
• Ho visto un film in cui un bandito mascherato entra nello scompartimento di un treno e dice: “Fuori la ”.
Scrivi le frasi contrarie, cambiando tutte le parole che puoi.
• Chiara aprì la porta lentamente ed entrò.
• L’auto partì accelerando bruscamente.
• La mamma ha acceso la luce e ha svegliato il suo bambino.
• Paolo scese le scale distrattamente.
Obiettivo: arricchire il lessico con i sinonimi.
MODI DI DIRE, PAROLE STRANIERE E DIALETTI
Collega con la cifra il modo di dire alla spiegazione corrispondente.
1. Fare buon viso a cattiva sorte
2. Averne fin sopra i capelli
3. Fare cilecca
4. Dire pane al pane e vino al vino
5. Non è pane per i tuoi denti
6. Lavorare per un tozzo di pane
7. Render pan per focaccia
sbagliare a fare qualcosa rispondere a un’offesa con un’altra offesa sorridere di fronte a qualcosa che è andato male lavorare per poco, a basso prezzo non è una cosa che fa per te essere stanco di qualcosa dire apertamente ciò che si pensa
Collega la parola straniera a quella italiana corrispondente.
Leggi la poesia di Trilussa in dialetto romanesco e riscrivi in lingua italiana le parole evidenziate.
LA TARTARUGA LEMME-LEMME
La tartaruga disse a la lucertola:
“Abbi pazzienza, fèrmete un momento! E giri, e corri, e svicoli, e t’arampichi, sempre de prescia, sempre in movimento. L’attività, quanno s’esaggera, lo sai come se chiama? Aggitazzione È la mania der secolo.
Correno tutti a gran velocità: ognuno cerca d’arrivà prestissimo, ma dove, proprio dove… Nu’ lo sa”.
(Trilussa, Tutte le poesie, Mondadori)
Obiettivo: arricchire il lessico con i modi di dire, le parole straniere e i dialetti.
SI FA PER DIRE...
Indica se le espressioni evidenziate hanno un significato proprio, reale, letterale (L) oppure figurato (F) cioè più efficace ma diverso da quello proprio, anche se legato ad esso.
• Dall’osservatorio, sulla collina, lo zio di Giulio mi ha fatto vedere le stelle.
• Quella martellata sul dito mi ha fatto vedere le stelle.
• La bidella ha gettato la spugna perché era consumata.
• Il corridore, allo stremo delle forze, ha gettato la spugna
• L’ispettore è arrivato quando ormai il ladro aveva tagliato la corda
• Il papà aveva tagliato la corda perché era più lunga del necessario.
Completa i modi di dire.
Tremare come
Avere un per capello.
Avere un coraggio
Avere la luna
Fare sogni
Completa le similitudini come indicato.
• Forte come
• Astuto come
• Lento come
• Pigro come
• Leggero come
Stare dritto come
• come un agnellino.
• come un orologio.
• come uno stecchino.
• come un grillo.
• come una formica. con un nome con un aggettivo qualificativo
MI METTO ALLA PROVA!
Leggi le affermazioni e scrivi se sono vere (V) o false (F).
• “Premio” significa ricompensa. V F
• “Invito” non significa invenzione. V F
• “Tasto” non significa pulsante. V F
• “Strumento” significa attrezzo. V F
• “Ritratto” significa ritirata. V F
• “Monitor” significa schermo. V F
• “Copricapo” non significa cappello. V F
• “Diffusione” non significa difesa. V F
• “Rivolta” non significa arma. V F
• “Risma” significa foglio. V F
Sottolinea in ogni gruppo il sinonimo della parola data.
a volte • contemporaneamente sempre • quotidianamente
Scrivi “è il contrario” oppure “non è il contrario”.
• “Aggiustare” di “rompere”.
• “Distruggere” di “creare”.
• “Arretrare” di “avanzare”.
• “Svelto” di “lento”.
• “Noioso” di “nocivo”.
• “Raggiante” di “raggiunto”.
• “Semplice” di “complesso”.
• “Raro” di “frequente”.
Collega ogni modo di dire all’immagine che lo rappresenta.
È pesante come un macigno!
Sei la luce dei miei occhi! Ho preso lucciole per lanterne!
LA FRASE
Segna con una X solo le frasi.
Mio fratello assomiglia moltissimo a mio padre. Piove.
Nella cassetta della credenza in cucina un coltello affilatissimo.
La cercava gomma una zia cancellare per. È fiorito il ciliegio.
Di Natale con il papà l’albero ha addobbato Martina.
Nelle seguenti frasi semplici separa i sintagmi con una barretta.
• Sara si spalma la crema protettiva sulle spalle.
• In palestra gli atleti si sfidavano in una partita amichevole.
• Molti animali si mimetizzano con l’ambiente circostante.
• I nipotini hanno scritto dal mare una divertente cartolina ai nonni.
Leggi e indica se si tratta di frasi semplici (FS) o di frasi complesse (FC).
• Un giorno la foresta prese fuoco.
• Alcuni animali rimasero prigionieri delle fiamme.
• Un uccellino corse al lago e si riempì il becco d’acqua poi volò sopra le fiamme e lasciò cadere la goccia.
• Allora anche gli altri uccellini fecero come lui.
Separa con una barretta le frasi semplici che compongono queste frasi complesse.
• L’acqua evapora dalla superficie dei mari e dei corsi d’acqua e forma il vapore acqueo.
• Per misurare il calore delle cose, si misura la loro temperatura.
• Quando occorre, l’essere umano modifica il suolo per soddisfare le proprie esigenze.
• Il fuoco è molto utile alla vita delle persone, però è anche pericoloso.
• I corpi non vengono schiacciati dal peso dell’aria perché anch’essi esercitano una pressione verso l’esterno e le due forze si neutralizzano.
Obiettivo: individuare la frase; distinguere frasi semplici e complesse.
IL PREDICATO
Il predicato è la parte più importante della frase.
È verbale se indica uno stato, un'azione, un possesso o una sensazione. verbo essere + aggettivo (Bob è buono). È nominale se indica un modo di essere verbo essere + nome (Bob è un cane). verbo essere + pronome (Bob è il mio).
Per ogni soggetto disegnato scrivi una frase con due predicati verbali.
Sottolinea tutti i predicati nominali contenuti nel brano.
GIANNI
Gianni era piccolo per la sua età ed era molto magro. Ma non era un bambino deboluccio. In palestra, quando dovevano arrampicarsi sulla corda, Gianni era sempre il primo a raggiungere la cima.
Nessuno era veloce come lui, nemmeno Alessio Rossi della quarta B, con le sue gambe lunghe come una gru.
Gli occhi di Gianni erano azzurri e chiarissimi. I suoi capelli erano rossi come il pelo di una volpe ed erano ricci. D’estate, quando c’era tanto sole, le sue lentiggini erano fittissime; d’inverno, invece, ne aveva solo tre sul naso e poche sulla guancia. (C. Nöstlinger, Gianni, Giulia e Geronimo, il Capitello)
Scrivi PV se la frase contiene un predicato verbale, PN se contiene un predicato nominale.
• Il panda gigante rischia l’estinzione.
• Le muffe sono funghi microscopici.
• Le piante sono esseri viventi.
• Gli uccelli sono animali a sangue caldo.
Scrivi tre frasi con il predicato nominale.
• La balena respira con i polmoni.
• I rettili sono ovipari.
• Le galline covano le proprie uova.
• Le pecore e i cavalli sono erbivori.
Obiettivo: distinguere il predicato nominale e il predicato verbale.
IL SOGGETTO
Il soggetto è colui che compie l'azione o si trova in un determinato stato o modo di essere. Il soggetto di una frase può anche essere sottinteso. In ogni caso il soggetto si trova partendo dal predicato e domandandosi: Chi compie l'azione? Chi è in un certo modo o stato?
Dividi le frasi in sintagmi, sottolinea il soggetto e scrivi da quali parti del discorso è formato. Osserva l’esempio.
• A colazione/vengono serviti/dei biscotti. (art. partit. + nome)
• Il mio cane dorme nella cuccia.
• Carlo e Luca scriveranno una lettera alla maestra.
• Ridere favorisce la salute.
• Noi avevamo studiato pochissimo.
Talvolta il soggetto è sottinteso, cioè non è scritto ma si capisce dal senso della frase. Sottolinea il predicato e scrivi tra parentesi il soggetto sottinteso.
• Ho aperto il libro alla prima pagina. ( )
• Non abbiamo sentito le parole della mamma. ( )
• Avete preso la vostra giacca? ( )
• Sei sempre in ritardo! ( )
• Ha interrogato in storia sui Fenici. ( )
Sottolinea il soggetto, poi completa le riflessioni.
• La palla rimbalza. Il soggetto può essere
• Io ho molta sete. Il soggetto può essere
• Nuotare è divertentissimo. Il soggetto può essere
• “Gelido” significa freddissimo. Il soggetto può essere
• Oggi è una bella giornata. Il soggetto può essere
• “Il” è un articolo determinativo. Il soggetto può essere
¿un ¿nome
Completa inserendo diversi soggetti per lo stesso predicato. fischia vola annuncia brontola
IL COMPLEMENTO OGGETTO
Dividi le frasi in sintagmi e inseriscili nella tabella.
• Le aiuole fiorite attirano api e farfalle.
• Andrea ha perso il treno.
• Pinocchio raccontava bugie.
Soggetto
Pred. verbale
• Noi raccogliamo le castagne.
• Abbiamo letto un libro.
• Samir prepara una ciambella.
Compl. oggetto
Completa le frasi con un complemento oggetto rappresentato da un nome (N) oppure introdotto da un articolo determinativo (AD), indeterminativo (AI) o partitivo (AP). Osserva l’esempio. Poi rispondi alle domande.
Il nonno incontrerà
(AD) (AP) (N) (AD) (AI) (N)
¿il nipotino Giulio ¿degli ¿amici
Marta cambiò
(AD) (AI)
(AP) (AP) (AI) (N)
• Sei riuscito/a a completare l’ultima frase? Sì No
La maestra corregge
Simone usciva
• I verbi “incontrerà”, “corregge”, “cambiò” sono tutti verbi transitivi o intransitivi?
• Il verbo “usciva” è intransitivo? Sì No
• Chi può avere il complemento oggetto? Solo i verbi . Cerchia solo i pronomi personali che hanno funzione di complemento oggetto.
• A me non piace il gelato al limone.
• Lo aiuterò a ripassare storia.
• Non sempre ti ascolto attentamente.
• Ci avete mai pensato?
Obiettivo: individuare il complemento oggetto.
I COMPLEMENTI INDIRETTI
I complementi indiretti si uniscono al predicato attraverso le preposizioni.
Colora la domanda che ti poni per introdurre l’espansione evidenziata. Segui l’esempio.
• Vado a casa di Marta Con chi? A chi? Di chi?
• Giulia è tornata da Roma Per dove? Da dove? Quando?
• Le rondini hanno costruito il nido con tanti pezzetti di paglia Quando? Dove? Di che cosa?
• Ho scritto una cartolina da Pisa a Valeria Per chi? A chi? Con chi?
• La maestra ha rimproverato seriamente Fabio. Dove? Come? Quando?
• Ho messo il latte in frigorifero Quando? Di che cosa? Dove?
Dividi in sintagmi le frasi, poi sottolinea di viola i complementi indiretti.
• Questa sera ho mangiato gli spaghetti con le vongole.
• La mamma di Giacomo è bionda.
• In autunno alcuni uccelli migrano verso i paesi caldi.
• Nelle notti di plenilunio il cielo è molto luminoso.
• La mamma strinse con dolcezza il suo bambino tra le braccia.
• Tutte le mattine Lucia va a scuola a piedi.
Completa ogni frase con un complemento indiretto, poi indica a quale domanda risponde.
• Ho bevuto la CocaCola ( ?)
• Ieri sera Mirco non è venuto ( ?)
• Ho riposto le forbici ( ?)
• Il cane di Luigi correva ( ?)
• Mio fratello è al mare
• Lo scolaro diligente lavora
?) ¿con ¿la ¿cannuccia ¿con ¿che ¿cosa
Obiettivo: individuare i principali complementi indiretti.
A CHE DOMANDA RISPONDE?
Completa le frasi con il complemento che risponde a ciascuna domanda.
• Non sempre piove… (quando?)
• Lucia va… (dove?)
• Vuoi venire al cinema… (con chi?)
• Luisa cuce… (con che cosa?)
• Quella bicicletta è… (di chi?)
• Ho comprato una bambola… (per chi?)
• Di solito vado a scuola… (con che mezzo?)
• Paolo mangiava… (in che modo?)
Inserisci nel riquadro la domanda a cui rispondono i complementi (di chi?, a chi?, quando?, dove?, come?).
Questi libri sono
La mamma torna
Domani andremo
Ho regalato le biglie
Il vento soffia
Scrivi T se c’è un complemento di tempo, L se c’è un complemento di luogo.
Ieri mattina ero assente.
È piovuto tutto il giorno.
Il gatto è sul divano.
A casa mia c’è un buon odore.
La squadra si allena il giovedì.
¿di ¿chi?
del mio amico Giorgio. della nostra classe.
prima di cena. alle due. in gita. dalla zia. al mio compagno. a Maurizio.
piano piano. con impeto.
Sottolinea i complementi indiretti: scrivi S se sono di specificazione, T se sono di termine.
• Le scarpe della zia hanno il tacco.
• Ho regalato a Leo un bel gioco.
• Ha comprato le statuine del presepe.
• Avete fatto il bagno al cane?
• Siete stati alla festa dell’AVIS.
Indica con una X la frase che contiene lo stesso complemento indiretto della frase in evidenza.
LA ZIA DI GIORGIO È MORA. IO DISEGNO CON LA MATITA.
La mamma ha abbracciato Francesca. Le piume del pappagallo sono variopinte. Mio cugino è partito per la Francia.
Sono andate al cinema con Lara. Il contadino ara i campi con il trattore. Ho fatto tutti i compiti con coscienza.
Obiettivo: individuare i principali complementi indiretti.
I PUNTI A FINE FRASE
Collega ogni segno di punteggiatura alla funzione corrispondente.
Indica l’intonazione di una domanda diretta.
Introducono un discorso diretto, un elenco, una spiegazione, un esempio.
Indica una pausa breve, separa parole e frasi semplici all’interno di frasi più complesse.
Indica una pausa più forte e più lunga della virgola; si usa per separare due frasi.
Nelle seguenti frasi mancano i . Inseriscili dove lo ritieni opportuno. Attenzione, in una frase ci sono di troppo. Cerchiali. : :
• Davide è felice ha ricevuto una bella notizia.
• La mamma chiede a Giulia “Hai terminato il disegno?”.
• È troppo caldo farò un bagno in piscina.
• Non sono ancora pronta non posso uscire.
• Lisa è triste il suo compito di matematica è sbagliato.
• Il papà domanda “Rispondi tu al telefono?”.
• La mamma ha chiesto a Luca: di rimettere a posto i giochi.
• Nell’astuccio di Sara ci sono pastelli, pennarelli senza tappo, penne, matite spuntate.
Leggi il brano e riscrivilo sul quaderno usando correttamente la punteggiatura e le maiuscole.
LIL
Lil che era grassottella con delle grandi efelidi sul naso andava a scuola con un abito ricavato Da una bella tovaglia di cotone verde con le maniche di felpa rossa fatte con le tende regalate dalla famiglia. Logan. il cappello appollaiato sulla fronte troppo alta era da signora e un tempo apparteneva a Miss Lekey la direttrice dell’ufficio postale. Era rivolto in. Su sulla nuca e decorato con una grande piuma rossa. poverina era uno spauracchio impossibile. Non ridere.
Obiettivo: consolidare l’uso della punteggiatura.
LA PUNTEGGIATURA
Inserisci nel brano la , il , il , le relative maiuscole e i e confronta il tuo lavoro con quello dei compagni. , . : ?
VACANZE CON I COMPITI?
Tutte le volte che iniziano le vacanze estive ricorrono le stesse domande compiti sì compiti no è giusto consigliare agli studenti una serie di esercitazioni da eseguire in questo periodo oppure è preferibile lasciarli liberi dal lavoro scolastico insegnanti ed esperti nel campo dell’educazione affermano che i compiti delle vacanze sono “salutari” tre mesi senza operazioni problemi grammatica ecc. finiscono per “arrugginire” la mente dei ragazzi che rischiano di dimenticare parte di ciò che avevano imparato un regolare allenamento è la chiave per mantenersi in forma ma attenzione a non esagerare compiti sì ma limitatamente agli aspetti essenziali dell’apprendimento e possibilmente presentati in forma giocosa e quando eseguirli certamente non appena finita la scuola quello è il momento per “staccare la spina” è bene risposare un po’ e poi riprendere pian piano il ritmo terminando così il ripasso prima dell’inizio del nuovo anno scolastico in questo modo a settembre tutti a scuola in perfetta forma (Adatt. da Treno magico Classe 5a, Fabbri editori)
Cancella con una X i segni di punteggiatura non corretti e riscrivi le frasi.
• La zia, viaggia moltissimo; ha visitato, tutto il mondo.
• Il mio compagno, di banco, ha un cane; e un gatto.
• Non so: se sia meglio uscire adesso, o più tardi.
• Le more crescono... su rovi pieni di spine: è difficile coglierle.
• Il meccanico, aprì il cofano dell’auto, e lo bloccò con l’asticella.
Obiettivo: consolidare l’uso della punteggiatura.
IL DISCORSO
Il discorso diretto riporta esattamente le parole pronunciate dai personaggi. È introdotto dai due punti (:) e dalle virgolette (" ") o dalla lineetta (-). Il discorso diretto comincia sempre con la lettera maiuscola.
Trasforma le frasi passando dal discorso diretto al discorso indiretto e viceversa.
Discorso diretto Discorso indiretto
Nel discorso indiretto si racconta, senza riportare le parole precise, il senso di ciò che è stato detto.
Leggi il racconto e sottolinea tutti i discorsi indiretti
TUTTI AL MARE
Paolo chiede al nonno se lui e i suoi amici possono fare un ultimo piccolo bagno. Il nonno risponde di sì, ma si raccomanda che stiano vicini alla riva.
Sara suggerisce di portare la canoa, perché non l’hanno mai provata. Paolo ci riflette e conclude che potrebbero provarla stando quasi a riva. Elisa osserva il mare preoccupata e commenta che si sta agitando, ma Paolo la rassicura: non si allontaneranno. All’improvviso un’onda più lunga delle altre li solleva e li fa scivolare verso il mare.
(R. Grazzani, Nonno Tano, Piemme Junior)
DA UN DISCORSO ALL’ ALTRO
Riscrivi sul quaderno il dialogo/intervista tra una bambina e una giraffa utilizzando correttamente la punteggiatura e inserendo le maiuscole corrette.
Buongiorno signora Giraffa! Come sta? chiede la bambina entusiasta. signore, prego puntualizza la giraffa. come dice? si scusa la bambina.
sono un signor Giraffa, un maschio! esclama risentito l’animale. ops, che figuraccia, mi dispiace, è che non riesco mai a distinguervi… si giustifica la piccola. voi bipedi siete proprio orbi. Guarda che siamo mooolto diversi: le femmine hanno dei ciuffi sulle corna e sono un po’ più basse di noi afferma seccato il signor Giraffa. ah, beh, certo… molto evidente. Ehm, cominciamo l’intervista? Domanda con tono esitante la giovanissima giornalista. pensi che durerà molto? chiede la giraffa ansiosa Ho promesso agli amici di vederci per uno spuntino insieme. Laggiù ci sono delle squisite foglie di acacia che aspettano di essere ingurgitate!
Leggi il racconto, poi riscrivilo sul quaderno trasformando il discorso diretto in indiretto.
COCCODRILLI AFFAMATI
Due coccodrilli se ne stavano con le teste a pelo dell’acqua. Uno dei due coccodrilli era Enorme. L’altro era Così Così.
“Sai che cosa mi andrebbe oggi per pranzo?” chiese il coccodrillo Enorme.
“No” disse Così Così, “che cosa?”
“Oggi per pranzo” annunciò “mi andrebbe un bel bambino cicciottello e succulento”. “Io i bambini non li mangio mai” protestò Così Così.
“Mangio solo pesce, io.”
“Oh, oh, oh!” rise il coccodrillo Enorme. “Scommetto che se tu vedessi sguazzare là nell’acqua un bel bambinetto cicciottello e succulento proprio adesso, te lo ingolleresti in un sol boccone!”
“No che non lo farei” disse Così Così. “I bambini sono troppo duri e gommosi.”
“Che razza di smidollaggini vai dicendo!” replicò il coccodrillo Enorme. “Sono succulenti e gustosi! Il mio piatto preferito.”
(R. Dahl, Il coccodrillo Enorme, Nord Sud Edizioni)
Obiettivo: passare da una forma di discorso all’altra.
ORA TOCCA A ME!
Rispondi.
• In quale delle seguenti frasi il soggetto non è sottinteso?
A Salutami Fabio.
B Non sempre guardo i documentari.
C Non amo la pizza al pomodoro.
D Sara uscì verso le dieci.
• Dividi le frasi in sintagmi e cerchia il predicato verbale.
– All’improvviso scoppiò un temporale con lampi e tuoni.
– Lungo la costa romagnola sono sorti numerosi stabilimenti balneari.
– A Trieste, nel periodo invernale, soffia spesso la bora.
– Il mare e i laghi rendono più mite il clima dei luoghi vicini.
• Indica con vero (V) o falso (F) se i predicati evidenziati sono nominali.
– La civiltà cretese ebbe breve durata e scomparve intorno al 1400 a.C. V F
– Gli Assiri erano un popolo di guerrieri. V F
– L’esercito babilonese era formato da soldati ben addestrati. V F
– Le principali attività economiche dei popoli della Mesopotamia furono: agricoltura, allevamento e commercio. V F
• In quale frase ci sono due complementi oggetto?
A La mia sorellina è neonata: succhia il latte, dorme tanto e mangia poco.
B Luca legge libri di favole, colleziona tappi di bottiglie ed è un tipo simpatico.
C Sara, la mia compagna di banco, è generosa e parla poco.
D Ho comprato un paio di scarpe nuove nel negozio sotto casa tua.
• Le seguenti coppie di frasi quali complementi indiretti hanno in comune?
– La cugina di Sara è più alta di sua madre. – La mamma di una mia amica ha un cane.
A compl. oggetto B compl. di tempo C compl. di luogo D compl. di specificazione
– Il gatto si è acciambellato sulla sedia. – La mamma si è seduta in fondo al letto.
A compl. di tempo B compl. di luogo C compl. di modo D compl. di termine
LA SCUOLA
Vado a scuola, vedo amici, gioco, parlo, imparo, rido, più si è, più si è felici: degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli, è un’amica un po’ più grande: lei ci insegna ritornelli, lei risponde alle domande.
Vado a scuola, vedo cose, le disegno con colori, sento storie misteriose, e alla fine torno fuori.
(R. Piumini)
Indica con una X oppure completa.
• La poesia è: in versi sciolti in rima baciata in rima alternata
• I versi sono: 13 12 21 15
• Le strofe sono
• La poesia parla di e l’autore esprime
• La maestra viene descritta come
• Con gli amici si può .
• A scuola si sta perché .
E tu come stai a scuola con gli insegnanti e i compagni? Descrivi le tue emozioni in rima o in versi sciolti.
Obiettivo: leggere, comprendere e analizzare un testo poetico.
GLI STRUMENTI DEL POETA
CANDELE ACCESE
Mi piace ascoltare il suono delle candele accese. Sembrano flauti con la nota luminosa che gli esce dalla testa.
(P. Formentini)
Questa poesia contiene una similitudine, cioè un paragone. Sottolineala e crea tu altre similitudini.
• La risata di un bambino assomiglia a
• I raggi del sole sono come
IL CIELO D’IRLANDA
Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce. Il cielo d’Irlanda è un tappeto che corre veloce. Il cielo d’Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù.
(M. Bubola)
Inventa tu altre le metafore.
Il cielo d’Irlanda è…
IL MARE
Si ara, si pettina si struscia contro se stesso il mare pizzicato dall’aria, mordicchiato dal vento nella verde-azzurra pelle.
(M. Luzi, Tutte le poesie, Garzanti)
Rispondi.
• Chi è il protagonista della poesia?
• Quali azioni umane compie? Si ara, ,
• Che cosa ha di umano? Ha la verde-azzurra.
• Come si chiama la trasformazione poetica di una cosa in una persona?
Obiettivo: individuare similitudini, metafore e personificazioni; comprendere una poesia.
DUE VITE DA SCRIVERE
“Lei scriverà la mia vita e io la sua, capisci?” Beatrice stava spiegando a sua madre, intenta a preparare riso e prezzemolo.
“E cos’è questa storia della vita da scrivere?”
Beatrice le raccontò tutto per bene.
“Quindi” concluse “mi servono le foto di quando ero piccola, i miei giochi, i disegni, i vestiti, tutto quello che ti ricordi tu, quello che si ricordano papà e Giorgio (suo fratello, più grande di lei di 5 anni) e anche quello che ti ricordi tu, nonna!” e alzò la voce, la nonna era un po’ sorda. “Aziza viene venerdì alle due, va bene?”
“Io sarò fuori per lavoro, ma ci sarà la nonna. Aziza… non è un nome italiano!”
“No, arabo. Aziza è marocchina. Abita qui da due anni, ha dieci anni e fa la seconda perché deve imparare l’italiano” spiegò Beatrice tutto d’un fiato.
“Sarà faticoso per lei, se non sa bene l’italiano. Certo che i suoi errori più i tuoi…”
“Starò attenta! Questo non è un compito, questo è un libro, capisci? Dove sono tutte le mie cose di quando ero piccola?”
“Ci sono le foto, i vestitini che ti ho messo appena nata, la magliettina, il coprifasce, il golfino intrecciato davanti che ti ha fatto la nonna, le babbucce… Il resto l’ho dato via o l’ho buttato, sai, quando abbiamo fatto il trasloco.”
“Ma perché proprio la mia roba? Era mia. Perché non hai fatto scegliere me?”
“Tu avresti tenuto tutto! Ma ti sei portata
Ubaldo, no?”
Ubaldo era il pupazzo preferito di Beatrice, un cane grigio con le orecchie lunghe e la pancia bianca. Se lo portava a letto ogni sera. Era stato tutto il suo trasloco!
(G. Quarenghi, Io sono tu sei, Giunti Junior)
Prova anche tu a scrivere la tua autobiografia seguendo questa traccia.
Mi chiamo che significa
Da piccola/o dicevo delle parole buffe come .
Ricordo con grande gioia .
Un fatto triste mi è capitato quando . Il primo grande amore è stato
Rivedrei volentieri
ma non vorrei tornare .
LA STORIA COMINCIA QUI
Leggi il brano e cerca il significato delle parole che non conosci. Finalmente c’era un bel sole e Mario si avviò a scuola fischiettando: era proprio una di quelle giornate di febbraio che mettono il pizzicorino addosso, quando l’aria è più dolce e contro il cielo azzurro si stagliano i rami rinsecchiti da cui ondeggiano le prime gemme. Lui, poi, quella mattina era particolarmente contento. Aveva previsto di passare il pomeriggio, dopo il turno in biblioteca, al campetto, ad allenarsi per il mini campionato di calcio dell’oratorio e… al ritorno di suo padre dalla fabbrica, sarebbero andati al cinema. Finalmente!
In classe tutti avevano già visto il film sui dinosauri e se ne parlava da settimane, così Mario conosceva perfettamente la trama dai racconti dettagliati degli altri. Ora anche per lui era arrivato il momento giusto e, strada facendo, si pregustava il godimento di quella serata.
Giunto nell’atrio della scuola si accorse di un’insolita agitazione: un gruppetto di insegnanti parlava con le bidelle, in tono allarmato. Ma Mario poté cogliere solo alcune parole dei discorsi concitati di una giovane mamma, che si asciugava rapidamente gli occhi: “… tante spese, con il bambino piccolo…”.
Un altro insegnante, con la voce grossa, minacciava: “Tutti in galera!” e un terzo diceva: “Devono tenere duro!”.
Non era la solita atmosfera un po’ frenetica ma gioviale di tutte le mattine, quando gli insegnanti, infreddoliti, trovavano conforto in una tazzina di caffè bollente. Mario cercava di decifrare in quelle facce stravolte le frasi colte a metà, ma non riusciva a capire cosa fosse successo. Lo fece sussultare Franco, il suo compagno di banco, che, con uno spintone imprevisto, gli gridò: “Dai, l’ultimo che arriva è un pappamolla!”.
Fulminei si infilarono entrambi su per lo scalone, caracollando sotto gli zaini stracolmi, per raggiungere l’aula, nella sfida quotidiana.
“Ma che cos’hai, oggi? Le catene ai piedi?” gli gridò Franco, che aveva già raggiunto il pianerottolo.
“Mi hai preso alla sprovvista!” ansimò Mario.
Anche in classe non riusciva a concentrarsi. Scarabocchiava su un foglietto con lo sguardo fisso nel vuoto, rimescolando le parole e le facce inquiete dell’atrio con la sua stessa agitazione in previsione della serata speciale.
Dopo un tempo incalcolabile, la voce della maestra lo riportò al presente, ma lui non sapeva nemmeno a che pagina del sussidiario dovesse leggere in quel momento.
Obiettivo: leggere, comprendere e scrivere un testo narrativo realistico.
La signorina urlò: “Vorrei proprio sapere che cosa ti succede oggi. Per tutta la mattinata sei stato distratto. Portami il diario, scriverò due paroline per i tuoi genitori… Peccato perché sta finendo il quadrimestre e un brutto giudizio ti rovina la media!”.
Mario si avvicinò mesto alla cattedra e porse il suo diario all’ineluttabile destino: sapeva che la signorina “Tuttaunpezzo”, come l’avevano soprannominata, era molto esigente.
“Non c’erano speranze di contrattare la nota” spiegò poi a Franco nel corridoio, “mi aveva già richiamato due volte e mi ha visto benissimo mentre disegnavo un plesiosauro per Carolina, invece del triangolo isoscele. Comunque, farò firmare la nota dopo il cinema o, meglio ancora, la darò a mia madre, che è più tenera e firma tutto quello che le metto sotto il naso, anche senza leggere”.
“Puoi dire che è stata colpa mia” disse generosamente Franco, che per quel suo amico era disposto a tutto e non poteva sopportare di vederlo triste.
(N. Crenna, Gomito a gomito, Einaudi scuola)
Completa lo schema del racconto.
• Protagonista:
• Personaggi:
• Fatto principale:
• Tempo/durata:
• Luoghi:
Racconta sul quaderno la tua esperienza rispondendo alle seguenti domande.
• A te è mai successo di portare a casa il diario con una nota dell’insegnante?
• Che cosa avevi fatto?
• Come hanno reagito i tuoi genitori?
• E tu come ti sei sentito?
Rispondi.
Nel racconto ci sono delle informazioni implicite: si parla di una giovane mamma che si asciuga gli occhi e parla di troppe spese e di un bambino piccolo. A cosa ti fanno pensare quelle parole? Inoltre, chi deve andare in galera e chi deve tenere duro?
Obiettivo: leggere, comprendere e scrivere un testo narrativo realistico.
UN INCONTRO PERICOLOSO
1. Volevo riprendere la padronanza di me stessa che avevo perso dal momento in cui il canotto era finito in balia del mare e con Tazio ci siamo ritrovati sull’isola misteriosa. Sono scesa con cautela in un avvallamento, mettendo avanti un piede alla volta come avevo imparato a fare in montagna con mio padre, quando il mio sguardo si è posato su un tappeto di fiorellini blu e ho pensato di raccoglierli. Dopo aver composto un bel mazzetto di fiori e mirto, mi sono accinta a risalire.
2. Ma, nel farlo, devo aver messo un piede in fallo e sono rotolata in una buca. Mi sono rialzata, con le gambe e le braccia tutte graffiate, e ho gridato: “Tazio! Tazio!”, ma lui non mi ha risposto. “Su, sforzati di uscire da sola” mi sono detta. “Non perdere la testa. Non è difficile, la buca sarà profonda sì e no un paio di metri. Arrampicati su quegli spuntoni e…”
3. Ma proprio da uno di quegli spuntoni si è affacciata all’improvviso la testa di una vipera. Il resto del corpo è comparso a poco a poco strisciando fuori da una fessura tra le rocce. Ho capito subito che non era un serpentello qualsiasi.
4. La gola mi si è chiusa e il cuore ha iniziato a battermi forte. Cercavo invano di distogliere lo sguardo da quegli occhi che mi fissavano come per ipnotizzarmi, dalla pelle screziata di rosso e di nero che palpitava. Dovevo rimanere immobile. Se avessi fatto anche solo il minimo gesto, la vipera si sarebbe scagliata contro di me e mi avrebbe morso. La testa ha cominciato a ronzarmi, la vista a offuscarsi.
5. Mi ripetevo di stare calma, ma come potevo ragionare con lucidità in una situazione come quella? Solo l’arrivo di Tazio avrebbe potuto spaventare l’animale e costringerlo a ritornare nella sua tana. Tra me e il rettile c’erano meno di due metri di distanza. Lentamente, millimetro per millimetro, sono indietreggiata fino ad appoggiare la schiena contro la parete della buca. Il sudore mi scendeva copioso dalla fronte, ma non avevo nemmeno il coraggio di sollevare una mano per asciugarlo. Restavo immobile con le gambe rigide, il corpo semiparalizzato. Ero sul punto di piangere, ma cercavo di ricacciare indietro le lacrime perché il mio corpo non fosse scosso dai singhiozzi.
6. Ma, proprio mentre stavo per chiudere gli occhi e crollare a terra, dal cielo sopra la mia testa è calata l’ombra di un uccello dalle grandi ali. E con l’ombra la buca si è riempita di strida assordanti.
7. La vipera ha sollevato la testa e, con un guizzo, si è rintanata nel suo buco. L’aquila si è posata sul bordo della fossa, ha raccolto le sue ali e mi ha fissata a lungo. La vipera non avrebbe osato uscire dalla sua tana.
8. Esausta, mi sono seduta a terra e ho chiuso gli occhi. Quando li ho riaperti, l’aquila ha spiegato le ali, mi ha lanciato un’ultima occhiata ed è volata via. Subito dopo Tazio si è affacciato sul bordo della buca.
(A. Petrosino, L’isola di Valentina e Tazio, Piemme)
Riassumi il contenuto di ogni sequenza con una frase.
Anche a te è capitato di vivere un’avventura con un animale… pericoloso? Racconta sul quaderno.
ERRORI
Oggi abbiamo scritto un testo. E fin qui non c’è stato niente di strano.
Quello che è stato divertente è che Giorgia scrivendo ha fatto un errore di ortografia. Non che noialtri non ne facciamo mai: c’è Manuel che quando scrive semina le acca come fa un contadino con il grano in ottobre; al contrario Gabriele è così avaro di acca che a casa ne deve avere una cassaforte piena; oppure Marco, che sicuramente ha qualcosa di molto sbagliato nelle orecchie, non sente e non scrive neppure una doppia; Michela invece ha una gran fantasia e s’inventa quasi ogni giorno un passato remoto nuovo: “ridette”, “vivettero”, “rompetti”, “cuocci” e via dicendo. Questi però sono errori normali.
Quello che oggi Giorgia ha tirato fuori dalla sua penna è invece un errore molto speciale: un errore magico. Oggi Giorgia doveva scrivere “a me piace nuotare a dorso” invece ha scritto “a me piace nuotare ad orso”.
Quando l’ha letto a voce alta, mentre ridevo ho immaginato la mia compagna con un costume e una cuffietta ricoperti di una folta pelliccia, che avanzava lungo una corsia della piscina dando goffe zampate all’acqua.
Ci sono stati tre minuti di risate. Intendiamoci, non è che nella nostra classe si possa ridere degli errori che fanno i compagni. Anzi, il maestro ci mangia se ci azzardiamo a fare cose del genere. Si può ridere solo degli errori magici, anche perché di solito non si riesce a resistere.
Quando le risate sono finite abbiamo immaginato la storia di una bambina che diventa una grande campionessa di nuoto inventando stili nuovi: il nuoto ad orso, il nuoto a canguro, il nuoto a granchio ecc.
Giacomo ha voluto esagerare e ha inventato il nuoto a basilisco: ci ha spiegato che il basilisco è una lucertola capace di correre sull’acqua. Abbiamo chiesto al maestro se era vera questa cosa del basilisco. Non lo sapeva! Sono rimasto male, e con me anche un bel po’ dei miei compagni. Penso che ai miei genitori non
racconterò niente di questa storia: non vorrei che mi facessero cambiare scuola perché il maestro ha letto meno libri di Giacomo.
(S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi Ragazzi)
Qual è l’errore magico che ha fatto ridere tutta la classe?
Quali dei seguenti “ingredienti” del testo umoristico sono presenti in questo brano?
situazioni esagerate e assurde battute esagerate giochi di parole personaggi di tipo stravagante
Il maestro non accetta che si rida…
degli errori magici di qualsiasi errore
delle difficoltà dei bambini degli errori normali
A te è capitato di commettere degli errori magici? Se non ti è mai successo, che errori ti capita di fare in genere? Racconta.
Nella frase seguente ci sono 7 errori ortografici: cerchiali e riscrivi la frase correttamente.
L’aroma è una scuadra che giocha davvero forte: a vinto trè campionati ci calchio di serie A.
IL DIARIO DI LA
Caro Dario, e non diario, perché chiamarti così mi sembra più carino. Come direbbe MG (la maestra Giovanna) è un modo di chiamarti più “personale e confidenziale”. In fondo ci perdi solo una magra, piccolissima “i”! Ho calcolato che, in un anno scolastico, guadagnerò un sacco di tempo chiamandoti solo “Di”. Ho scoperto che la geometria mi piace, e siccome la geometria fa parte della matematica, ormai non posso più dire che la matematica non mi piace.
Quello che ho appena fatto, se ti interessa, è un ragionamento logico. MG sta cominciando a insegnarci l’analisi logica, che sarebbe come una specie di ragionare sulla lingua.
Ahmed quest’anno si volta indietro, guarda qui e là, parla molto più dell’anno scorso.
Quello che sorride meno di tutti, in classe, è Francesco. In terza – ricordi? – lo avevamo soprannominato “Musone”, ma in quarta abbiamo capito che non è una cosa carina dare dei soprannomi alla gente. E poi lo uso solo con te che sei Dario il mio fedele segretario!
Ahmed ha i capelli più neri di tutti noi, per non parlare dei riccioli. Potrei invitarlo a casa una volta, e fargli stirare i riccioli da Carlotta. No, non Carlotta! Carlota con una ti sola! Me l’ha detto tante volte!
“Me gliamo Carlota, Laurita, Carlota, entiendes?”
E io la prendo in giro: “Carlota, dimmi un pochito, in Ecuador si fa la lotta o si fa la lota? In Ecuador il cavallo trotta o trota? E la trota è cotta o è cota?”.
“Tu es una nigna con la lengua de pipel!” dice Carlota.
(R. Piumini, Diario di La, Edizioni EL)
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
• Chi scrive questa pagina di diario è una bambina. V F
• “MG” è una sigla che indica maestra Angela. V F
• In questa pagina la bambina scrive, insieme ai fatti, le proprie impressioni. V F
• Utilizza soprattutto verbi al tempo passato. V F
• La bambina scrive in modo confidenziale per il suo diario. V F
• I seguenti nomi sono tutti nomi propri: Dario, Ahmed, Carlotta, maestra. V F
Obiettivo: leggere e comprendere una pagina di diario.
LETTERA ALLA NONNA
Genova, 26 giugno 2015
Cara nonna, questa volta ti scrivo per chiederti se, quando vengo da te in vacanza, posso invitare Adalberto. Te lo volevo dire anche nella lettera precedente, ma siccome non ero molto sicuro non l’ho fatto.
Penso che Adalberto piacerebbe anche a te. È un ragazzo piccolo e biondo, e quando si emoziona balbetta un poco. Insomma, non è uno di quelli che tu chiami palloni gonfiati. Qui ce n’è uno di quel genere e gliele ho suonate. Non ci credi? Sono diventato coraggioso, lo sai? Non sono più il pulcino che papà non sopporta e lo vedrai. In questi mesi sono anche molto cresciuto e forse non mi riconoscerai, perché mi stanno spuntando i baffi. Davvero! Me l’ha detto ieri Adalberto che incominciano a vedersi. Lui invece niente, ma io ho tredici anni, lui solo dodici. Adalberto dice che se li taglio crescono più in fretta, ma io sono incerto. Mi piacerebbe fare questa sorpresa a papà.
Cosa ne dici? Scrivimi presto.
Ulrich
Ordina da 1 a 6 gli elementi che costituiscono una lettera.
formula di chiusura
località
post scriptum (P.S., parole che si aggiungono dopo la firma)
firma del mittente data
formula di apertura con il nome del destinatario
Un ottimo mezzo per comunicare a distanza è la posta elettronica (electronic mail in inglese = e-mail). Per inviare il messaggio devi però conoscere l’indirizzo e-mail. Collega con colori diversi gli elementi che compongono l’indirizzo al loro significato. irenerossi@alice.it
Lo Stato dove è registrato il dominio (it = Italia).
Indica at, che in italiano significa “presso”; molti chiamano questo simbolo “chiocciola”.
Indica un dominio (provider), cioè la società che gestisce la posta.
Un nome vero o di fantasia.
IL PAESE SUL FIUME
Leggi il testo e sottolinea in rosso i dati visivi e in blu quelli di movimento.
Mi chiamo Xiao Yan. Sono nata e cresciuta in Cina, a Dong Jiang, che significa “paese sul fiume”. È un villaggio attraversato dal fiume Cing Dong Jang, che scorre giallo e lento come se non avesse mai fretta e non sapesse dove andare.
Se chiudo gli occhi vedo il mio villaggio, vedo i nonni davanti alla casa, nel giardino, che fanno le cose di sempre: la nonna cuce a macchina e il nonno innaffia, pota, vanga, spesso va a pescare al fiume.
Anch’io, quando abitavo al villaggio, andavo spesso sulla riva del fiume a giocare, correre, far volare gli aquiloni.
Le montagne sono molto vicine al mio villaggio, lo circondano da tutte le parti, lo proteggono dal vento e dal freddo.
Sulla montagna più alta c’è il tempio di Buddha con la grande statua d’oro. Una volta ho accompagnato i nonni fino al tempio: siamo partiti all’alba, abbiamo attraversato il fiume con la barca e dopo quasi sette ore di salita siamo arrivati. La nonna ha messo davanti a Buddha le offerte di cibo, le arance, i fiori, i bastoncini d’incenso.
(G. Favaro e M. Giusti, Un libro lungo un mondo, Giunti Progetti Educativi)
Indica con una X la risposta che ritieni corretta.
• Com’è la descrizione? oggettiva soggettiva
• Che ordine è stato seguito nella descrizione? logico spaziale temporale
• Nel brano quali dati prevalgono? dinamici statici
• Quale sentimento prevale nella descrizione? indifferenza nostalgia
Nelle seguenti frasi sottolinea gli elementi indicati.
• Il predicato nominale: “Cing Dong Jang è un fiume che scorre lento”.
• Il soggetto: “Sulla montagna troneggia la grande statua del Buddha”.
• Il predicato verbale: “Le montagne proteggono dal vento il villaggio”.
• Il compl. di tempo: “Una volta ho accompagnato i nonni al tempio di Buddha”.
comprendere un testo descrittivo.
POLPETTINE DI MAIALE
Leggi questa ricetta tipica della cucina cinese e prova a realizzarla con i tuoi genitori.
Ingredienti
• ½ kg di carne di maiale macinata
• 3 cucchiai di olio d’oliva
• una grossa cipolla bianca
• uno spicchio d’aglio
Per la salsa:
• 4 cucchiai di salsa di soia
• un cucchiaio di maizena
• un cucchiaino di zucchero
• ½ tazza d’acqua
• sale
È fondamentale che un adulto, o entrambi i tuoi genitori, preparino con te questa ricetta.
Ci vorrebbe il wok, ma se non lo avete va bene una padella per friggere. Tritate prima bene la cipolla, poi l’aglio. Dopo, con le mani bagnate, fate delle polpettine piccole come noci usando la carne impastata con un po’ di sale. Mettete la padella sul fornello con l’olio e quando comincia a scaldarsi aggiungete la cipolla tritata, fatela rosolare per 5 minuti, aggiungete l’aglio e le polpettine. Anche le polpettine devono rosolare bene da tutti i lati perché così saranno belle croccanti. La salsa è molto semplice: sbattete in una ciotola la soia, la maizena, lo zucchero, il sale e l’acqua. State attenti che la maizena non formi dei grumi. Versate la salsa nel wok quando vi sembra che le polpette siano rosolate e cuocete ancora per 5 minuti. Queste polpettine si mangiano con il riso bollito.
(B. Vitali, Un libro buono un mondo, Giunti Progetti Educativi)
Rispondi alle seguenti domande sul quaderno.
• Sei mai andato con la tua famiglia in un ristorante di cucina straniera?
• Cosa hai mangiato?
• Qual è stato il cibo che ti è piaciuto di più?
Scrivi sul quaderno una semplice ricetta tipica della zona in cui vivi, con gli ingredienti e il procedimento per la preparazione.
Obiettivo: leggere, comprendere e scrivere un testo regolativo.
ALICE
L’aspetto di Alice variava a seconda delle sue intenzioni per quel giorno. Aveva occhi azzurri, furbi e vivaci, attenti a tutto, ma così attenti che più che guardare scrutavano. La bocca era quasi sempre all’ingiù, così da intimidire meglio. I capelli erano arruffati. Indossava sempre dei vecchi jeans con bretelle, larghissimi e corti perché nel frattempo era cresciuta, calze a righe dentro un paio di scarpe da tennis ormai nere e una felpa un tempo blu con delle allucinanti rane di plastica appiccicate ovunque.
E questo era l’aspetto di Alice, tranne in quei giorni in cui decideva che per riuscire nei suoi piani era necessario un travestimento.
Allora raccoglieva i capelli castani in due grosse trecce, che rifiniva con due enormi fiocchi rossi. Gli occhi attenti e sospettosi diventavano due occhioni teneri e sulla bocca fioriva un dolce sorriso.
Per non parlare dell’abbigliamento, che diventava quanto di più mieloso e pulito riuscisse a trovare nell’armadio.
Quando Alice si presentava così, era veramente difficile capire che sotto quell’apparenza si nascondeva la più terribile sciagura di bambina esistente al mondo.
(Adatt. da A. Russo, La bambina Babilonia, Salani)
Rispondi con una X.
• Di Alice viene descritto… l’aspetto fisico
l’abbigliamento l’aspetto fisico e l’abbigliamento
• Dalla descrizione si può capire che Alice…
è antipatica
è sciatta sa quello che vuole ama vestirsi elegante
Sottolinea nel brano l’espressione “mieloso” riferita all’abbigliamento di Alice e colora l’indumento a cui l’abbineresti.
Con colori vivaci Femminile Allegro Alla moda
Rispondi sul quaderno.
• Secondo te è giusto giudicare una persona dall’aspetto fisico e da come si veste?
• Descrivi una/un compagna/o che in base al suo stato d’animo si veste in modo particolare.
Obiettivo: leggere, analizzare e comprendere un testo descrittivo.
LA MIA SEDIA A DONDOLO
Dicono che sia un ricordo della mia bisnonna Viola e che su quella sedia si siano addormentati tutti i miei avi. In effetti è veramente comoda e anche io quando voglio rilassarmi mi lascio dondolare sino ad addormentarmi.
Ha una struttura di legno scuro, appoggiata su due ampi dondoli con le estremità arrotondate. La seduta è composta da una poltrona di pelle trapuntata fissata con grossi bottoni neri.
Ancora oggi, mia madre mi racconta che quando ero piccolo e non riuscivo a dormire l’unica soluzione era quella di prendermi in braccio e farmi dondolare sino ad addormentarmi.
Adesso finalmente sono riuscito a impossessarmene e a piazzarla in camera mia proprio davanti alla televisione; epiche sono le lotte con i miei amici per occuparla quando giochiamo alla Xbox360.
Quando sono con i miei genitori in qualche ipermercato provo a sedermi su diverse sedie a dondolo moderne ma, forse per affetto, non riesco a trovarne una altrettanto comoda.
Forse certe volte ha veramente ragione mio nonno, quando dice che molte cose di una volta sono migliori di quelle attuali.
(F. Ratto)
Indica con una X la risposta corretta.
• La descrizione è…
A solo oggettiva
B solo soggettiva
C in parte soggettiva in parte oggettiva
D mista cioè soggettiva, oggettiva e narrativa
• Il significato della parola “avi” è…
A imperfetto del verbo avere
B uccellini
C antenati, progenitori
D persone che avevano tanto sonno
• Indica l’elenco che contiene tutte le caratteristiche della sedia descritta.
A Forma, colore, funzione
B Dimensione, profumo, particolarità
C Materiali, forma, colori
D Contenuto, colore, funzione
• Nella descrizione sono stati usati dati…
A visivi, uditivi, tattili
B tattili, visivi, olfattivi
C visivi, gustativi, olfattivi
D tattili, di movimento, visivi
• L’espressione “epiche lotte” vuol dire…
A lotte leggendarie, mitiche, grandiose
B lotte con i picconi
C battaglie perse
D piccole battaglie
• I materiali di cui è costituita la sedia a dondolo, in base alla descrizione, sono…
A plastica, pelle, legno
B legno, pelle, ferro
C bottoni, legno, pelle
D lana, legno, ferro
• Il nonno afferma che quella sedia a dondolo è comoda perché...
A è vecchia
B è di qualità migliore rispetto a quelle moderne
C è moderna
D è resistente al tempo
• Quando l’autore si siede su un’altra sedia a dondolo pensa che...
A sia ora di buttare la sua
B la sua è migliore solo per i materiali usati
C forse nessuna è migliore della sua perché è troppo affezionato ad essa
D dovrebbe assolutamente comprarne una nuova
• Indica quanti errori di ortografia sono contenuti nella seguente frase. “La setia a tontolo e finalmente in cabera mia.”
A 5 B 6 C 7 D 8
• Nella frase “Dicono che sia un ricordo della mia bisnonna Viola...”, il CHE è...
A pronome relativo e precede il verbo essere al modo congiuntivo
B pronome relativo e segue il verbo essere al modo congiuntivo
C pronome relativo
D congiunzione
• L’autore ha un forte legame affettivo con l’oggetto descritto perché...
A è riuscito a metterlo in camera sua
B è appartenuto ai suoi antenati, ci si addormentava da piccolo e ci si rilassa oggi
C quando era piccolo, sua madre riusciva ad addormentarlo grazie a esso
D oggi che è grande lo usa per rilassarsi
• Gli amici dell’autore vogliono sedersi su quella sedia a dondolo per...
A giocare al computer
B rilassarsi e addormentarsi
C giocare con la Xbox360 e rilassarsi
D giocare comodamente con l’Xbox360
• Il brano è narrato in:
A 1a persona
B 3a persona
C in parte in 1a e in parte in 3a persona
D in forma impersonale
• Nella frase “Ha una struttura di legno...”, il soggetto è...
A sottinteso e si riferisce alla sedia a dondolo
B la seduta
C la pelle trapuntata
D la Xbox360
LA COLLANA COMPRENDE
Gli ESERCIZIARI RAFFAELLO sono un valido strumento per lo sviluppo delle COMPETENZE, con percorsi graduali mirati all’acquisizione delle capacità logiche e linguistiche, al fine di ripassare, consolidare gli apprendimenti e preparare alunni e alunne alle PROVE INVALSI. 1
€ 5,00 Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).