Professional Parquet n. 4 settembre 2020

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ISSN 2612-3622

MAGAZINE DI INFORMAZIONE TECNICA E DI MARKETING PER IL POSATORE, L’IMPRESA E LO STUDIO DI PROGETTAZIONE

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ANNO 29 • N° 4 • SETTEMBRE 2020

QUINE SRL - VIA G. SPADOLINI, 7 - 20141 MILANO

PARQUET 4.0 IL DÉCOR TECNLOGICO CHE SEMBRA ARTIGIANALE

INTERIOR DESIGN UNA MANSARDA INONDATA DI LUCE PR OTAG O NIST I

DARE VALORE ALLA SQUADRA -Con Renza Altoè Garbelotto e Andrea Margaritelli

PROFILI E BATTISCOPA PER PAVIMENTAZIONI DI LEGNO



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Sommario ANNO 29 • N° 4 • SETTEMBRE 2020

Parquet Periodico bimestrale edito da Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 redazione@quine.it Fondatore Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale Vanessa Martina | vanessa.martina@quine.it Consulenti tecnici Domenico Adelizzi - Mauro Errico - Antonio Viscardi Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Pubblicità e Sviluppo Milena Acito, Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Paolo Simeoni, Filippo Viola Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Rosaria Maiocchi | traffico@quine.it Grafica e impaginazione LIFE sh.p.k.

Collaboratori Domenico Adelizzi, Assocaaf, Sebastian Bendinelli, Simone Biagiotti, Marco Monti, Roberta Mutti, Fabrizio Pirovano Responsabile della produzione Paolo Ficicchia

• • • •

8 • News dal mondo

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PROTAGONISTI

Prezzi e abbonamenti Abbonamento annuale: 44,50 euro (IVA compresa) Annuale estero: 155 euro Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1.30 euro

14 • Dare valore alla squadra e al dialogo tra

Testata Associata A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Gruppo Confindustria Responsabilità Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.

persone

A colloquio con Renza Altoè Garbelotto, nominata alla giuda del Gruppo Pavimenti in legno di Federlegno, e con il suo predecessore Andrea Margaritelli, sulle sfide che attendono il mercato del parquet nel futuro post-Covid a cura della redazione

18 • La responsabilità cade sempre sul parchettista

Quanti colleghi si son sentiti ripetere questa frase quando la lavorazione con un determinato prodotto non è andata a buon fine? di Simone Biagiotti

INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano

POSA

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• Profili e battiscopa per pavimentazione di legno Proprietà dei più piccoli elementi di bordatura, non solo una scelta estetica di Domenico Adelizzi

URBAN & PARTNER

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Sommario ANNO 29 • N° 4 • SETTEMBRE 2020

38 • Deducibilità dei contributi

di previdenza complementare

Come si deducono i contributi versati a forme pensionistiche complementari da parte dei lavoratori di prima occupazione, e quali sono i punti della certificazione unica da compilare? a cura di Assocaaf

MERCATO

42 • Il mondo Heritage Listone Giordano

DESIGN

Il lavoro sapiente di mani esperte e l’amore per il legno fanno di Heritage una galleria di pavimenti in legno senza eguali e capaci di interpretare, come nessun altro, l’abitare contemporane

26 • Una mansarda inondata di luce

Il sopralzo in legno di questa abitazione a Monza, grazie a un sapiente gioco di pieni e vuoti, amplia la percezione degli spazi in modo non convenzionale rispetto ai classici sottotetti a cura della redazione

44 • Assito delle alpi: 100% Made in Italy

Il predefinito multistrato è composto da uno strato di pregiato legno massello incollato su un multistrato di betulla

30

• L’urbanizzazione ottocentesca diventa moderna La ditta Gammaparquet ha effettuato la posa di 700 m2 di spina ungherese in noce Made in Garbellotto di Simone Biagiotti

TENDENZE

32 • Parquet 4.0, il décor tecnologico

che sembra artigianale

Nonostante da qualche anno i materiali ceramici abbiano sviluppato una straordinaria capacità di assumere i più svariati aspetti, arrivando così a poter sostituire moltissime altre superfici, l’alternativa si limita naturalmente all’estetica. Il parquet, infatti, ha particolari difficilmente sostituibili, a partire dal materiale di cui è formato – il legno – caratteristica che ne fa una superficie inconfondibile di Roberta Mutti

45 • Un olio che aiuta l’ambiente Protezione più efficace con Ultracoat Hard Oil Fast di Mapei: grazie alle materie di origine vegetale dona alla superfice un aspetto uniforme e omogeneo

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• Una protezione naturale per il legno Oli per penetrare e proteggere il legno dall’interno, cere per creare uno strato protettivo, stabile e resistente allo sporco: la soluzione di Osmo

47 • Trasformare in arte il legno

Passione e amore per questo materiale fanno di Stemau S.r.l. un’azienda all’avanguardia

40 • Vetrina prodotti 6


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Un intervento poco risolutivo professionisti non è certamente entusiastico

Le risposte degli ingegneri alle domande del Centro Studi CNI, tra la richiesta di una semplificazione delle regole e le preoccupazioni per evitare distorsioni della concorrenza

La cultura della sicurezza inizia dalle scuole Firmato l’accordo di tre anni tra MIUR, CNI e Protezione Civile: un percorso didattico per un PAG. 5 ambiente piÚ sicuro

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Ora Prassi di Riferimento UNI, il protocollo include anche l’edilizia non residenziale. Intervista a Giuseppe Rizzuto, Direttore Generale ITACA

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PONTE SUL POLCEVERA | LA FINE IN SOLI 6 SECONDI

Un nuovo inizio per Genova

Fire Safety Academy

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La demolizione delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera si è svolta come da programma, ma la scelta di demolire e ricostruire integralmente il ponte non convince tutti

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Maker faire 2019

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Ancora nel 2019, sono tanti gli edifici pubblici e privati non adeguati a persone con disabilitĂ motoria, ma soprattutto visiva, spesso dimenticata dai progettisti

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Fuorisalone e Milan Design Week, le novitĂ

Il protocollo ITACA si aggiorna

Il vantaggio fiscale di oggi rischia di determinare svantaggi di diversa natura nell’immediato futuro. Essa gode comunque di un ampio consenso: la metà degli ingegneri iscritti all’Albo professionale l’ha adottata nel 2019, con una prevalenza per le classi piÚ giovani e per quelle piÚ anziane

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Lavoro di squadra e grande passione

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Lo Sblocca Cantieri rilancerĂ le infrastrutture?

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A colloquio con Giovanni Patronelli

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20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .

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RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

COMMISSIONING

INDUSTRY

Organo ufficiale FINCO

POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.

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Organo ufficiale AiCARR

ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

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Innovazione e cambiamento di GIOVANNA ROSADA

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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

DOSSIER

alle pagg. 22­23

Utensili

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

VIDEO REPORTAGE MECSPE 2019

Un CNI eletto per dare risposte

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

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Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

segue a pag. 2

GOVERNO IN CRISI

Ancora trattative e consultazioni? Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

a pag. 7

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi...

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

SPECIALE MILLEPROROGHE

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

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Il settore della detergenza verso la sostenibilitĂ TENDENZE

La strada per l’iper-profumo è aperta

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FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

MATERIE PRIME

M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA

Un ponte tra passato e futuro

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo

[pag. 18]

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

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PROGE T TA ZIONE

50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

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MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

di Fabio Chiavieri

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RIVISTE ON LINE

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1563 L’EDITORIALE

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News DAL MONDO

INTESA SANPAOLO E FEDERLEGNOARREDO: ACCORDO PER IL SOSTEGNO ALLE PICCOLE IMPRESE Soluzioni innovative di finanziamento per massimizzare gli incentivi del Superbonus, Ecobonus e Sismabonus. L’iniziativa del Gruppo è indirizzata anche all’intera Filiera per il rilancio del sistema casa

Un pacchetto di soluzioni innovative che rispondo a un duplice bisogno: sostenere le aziende nella fase di esecuzione dei lavori, con particolare attenzione

alle imprese che abbiano aderito al Protocollo S.A.L.E. promosso da FederlegnoArredo, e rendere liquidi i crediti di imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura. Questo è l’accordo siglato da Intesa Sanpaolo e FederlegnoArredo per il supporto e l’assistenza alle imprese associate e all’intera Filiera per gli interventi previsti dai meccanismi del Superbonus e dagli altri incentivi fiscali legati al sistema casa introdotti dal Decreto Rilancio. “In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, è indispensabile trovare partnership tra mondo imprenditoriale e un primario istituto di credito, quale Intesa Sanpaolo” – ha spiegato Stefano Bordone, Vicepresidente Vicario di FederlegnoArredo. La flessibilità “Infatti, in un processo dell’organizzazione di efficientamento e combinata alla capacità messa in sicurezza del produttiva industriale creano nostro panorama edile un modello operativo che nazionale, nonché di si adatta alle varie esigenze del mercato globale. sostituzione edilizia, Nel settore residenziale diviene fondamentale o in quello commerciale, delineare strategie a Stile è in grado di affrontare medio termine per progetti unici e ricercati. poter così parlare di una Esperienza di generazioni e innovazione tecnologica nuova economia legata sono gli ingredienti basilari a principi di sostenibilità per una produzione e neutralità carbonica. “Made in Italy”, da sempre Non va dimenticato che e ovunque sinonimo di qualità, raffinatezza e design. il legno ha le potenzialità per divenire il primo fattore di mitigazione del riscaldamento climatico”. Stefano Barrese, www.stile.com responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo ha precisato: “L’accordo con FederlegnoArredo consolida ulteriormente la collaborazione con

Back to the future.


News DAL MONDO

liquidazione degli stessi con la formula della cessione pro-soluto. Questa soluzione comprende tutti i crediti fiscali afferenti al sistema Casa. Il gruppo, inoltre, ha stipulato un accordo con Deloitte in virtù del quale le società del Network Deloitte offriranno gratuitamente ai clienti Intesa Sanpaolo un servizio facoltativo di consulenza per tutte le fasi dell’intervento, anche attraverso l’utilizzo di una specifica piattaforma. Deloitte, primario partner forte di una consolidata esperienza nel settore, potrà supportare i clienti per la gestione dei passaggi amministrativi e per le certificazioni necessarie in ordine alla gestione fiscale dei crediti di imposta.

l’associazione iniziata due anni fa in occasione dei gravi eventi calamitosi che avevano colpito le regioni del nord est d’Italia e successivamente rafforzato con il plafond di 1 miliardo di euro per favorire i processi di innovazione e di economia circolare. In questa delicata fase di rilancio dell’economia, la nostra priorità, come prima banca del Paese, è favorire sempre il credito e, in questo, le iniziative con le associazioni di categoria sono fondamentali. Inoltre, l’attenzione al tema dello sviluppo sostenibile sarà un passo cruciale anche per il rilancio delle PMI che si orientano verso il miglioramento in ambito sociale e di governance in ottica ESG”.

OSMO: LA SOLUZIONE PER IL TUO LEGNO DA INTERNO

Le soluzioni Intesa Sanpaolo propone soluzioni di finanziamento per affiancare le aziende nella fase di esecuzione dei lavori e rendere liquidi i crediti di imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura, immettendo liquidità nel sistema. Nel dettaglio, Intesa Sanpaolo condivide con gli associati FederlegnoArredo le seguenti formule che prevedono: – finanziamenti nella forma di “anticipo contratti” finalizzati ad accompagnare le imprese nella gestione degli appalti e nella esecuzione dei lavori, fino al loro completamento, anche con il sostegno della garanzia del Fondo Centrale di Garanzia; – l’acquisto dei crediti d’imposta afferenti agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e

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News DAL MONDO

I 35 ANNI DI PROGRESS PROFILES Da piccola azienda familiare a Gruppo internazionale, l’azienda di Asolo oggi esporta in più di 80 Paesi nel mondo

Made in Italy, innovazione e sguardo orientato al futuro: sono gli ingredienti che hanno portato Progress Profiles a diventare leader mondiale nei profili tecnici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa e a celebrare quest’anno 35 anni di

attività. Era il 1985 quando Lino Bordin, dopo aver acquisito grande esperienza nell’estrusione della plastica e lavorazione metalli in Canada, decise di tornare in Italia per mettere le radici della propria azienda in Veneto, ad Asolo. È nata così Progress Plast, che nel 2010 ha rinnovato l’immagine e il nome in Progress Profiles. L’azienda, che nel 2015 ha inaugurato un nuovo Headquarter ad Asolo, conta oggi due filiali estere, nel New Jersey, in USA, e a Dubai, negli Emirati Arabi. Nel 2019 ha registrato una crescita di fatturato di Gruppo del 12%, superando i 55 milioni di euro di fatturato con il supporto di 180 dipendenti e 200 collaboratori in Italia e all’estero. “La nostra è un’azienda in continua evoluzione, che non ha mai smesso di innovarsi”, ha commentato Dennis Bordin, Presidente Progress Profiles. “Avremmo desiderato festeggiare questo importante traguardo in modo diverso, ma sono fiducioso che ne usciremo rafforzati e potremo presto celebrare insieme i risultati raggiunti.” Da piccola azienda familiare a Gruppo CONFEZIONE: internazionale in 5L (FONdO + INdurItOrE) espansione, Progress Profiles continua a guardare avanti con determinazione investendo sul territorio e portando Alta copertura avanti i valori che ne Facile da applicare hanno decretato il successo.

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Credito D’IMPOSTA

SUPERBONUS 110% Sconto in fattura e cessione del credito, COME FUNZIONANO

LA NOVITÀ PIÙ RILEVANTE DEL NUOVO INCENTIVO È LA POSSIBILITÀ DI CEDERE IL CREDITO A BANCHE E ISTITUTI FINANZIARI a cura di Sebastian Bendinelli

C

camente le banche. Si tratta di una possibilità utile soprattutto per chi non ha una capienza Irpef sufficiente a recuperare il credito. All’impresa esecutrice, invece, la cessione del credito interessa nel momento in cui il cliente opti per lo sconto in fattura (sempre che l’impresa sia d’accordo): a quel punto, infatti, sarà possibile cedere il credito (il 110% dell’importo totale della fattura scontata) acquisito dal cliente ad altri soggetti, banche comprese, recuperando immediatamente l’importo anticipato. Questa modalità è utile soprattutto per i committenti che non hanno liquidità sufficiente per pagare l’intero importo dei lavori e per le imprese che non possono permettersi di anticipare interamente il costo dell’intervento, aspettando cinque anni per recuperarlo sotto forma di detrazione.

om’è noto, le modalità per accedere al Superbonus 110% sono tre: la “rediviva” detrazione in 5 anni; lo sconto in fattura sul corrispettivo dei lavori, che viene recuperato sotto forma di credito d’imposta pari alla detrazione dall’impresa esecutrice in cinque quote, con possibilità di cessione ad altri soggetti, comprese le banche; la cessione del credito a terzi, compresi, anche in questo caso, gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Non va poi dimenticato che la nuova possibilità di cessione del credito investe anche tutte le precedenti detrazioni, dal 50 al 65%, attivando un meccanismo finanziario che consente notevoli risparmi di cassa per poter effettuare i lavori.

La differenza tra cessione del credito e sconto in fattura

Come funziona

Per evitare confusioni e capire la differenza tra cessione del credito e sconto in fattura, bisogna distinguere il lato del committente da quello dell’impresa che esegue i lavori. Il committente, infatti, può avvalersi della cessione del credito come strumento “indiretto” di fruizione del bonus: paga la spesa dei lavori all’impresa, ma poi può optare per la cessione del proprio credito – che altrimenti dovrebbe recuperare con detrazione Irpef nell’arco di cinque anni – a soggetti terzi, tipi-

Per esercitare l’opzione, il beneficiario dovrà inviare una comunicazione a partire dal 15 ottobre, compilando e inviando online l’apposito modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento dell’8 agosto 2020. Oltre agli adempimenti ordinariamente previsti per ottenere le detrazioni, bisognerà acquisire anche: • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori

12


Credito D’IMPOSTA

commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF; l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

I crediti d’imposta sono utilizzati in compensazione attraverso il modello F24. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non è rimborsabile e non può essere usufruita negli anni successivi. La scelta di optare per la cessione del credito può essere esercitata a fine lavori o in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori (SAL). Gli stati di avanzamento dei lavori non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento. Attenzione: con il Superbonus 110% il credito d’imposta può essere compensato anche con i debiti fiscali del contribuente, non applicandosi il divieto generale di compensazione tra crediti fiscali e debiti fiscali iscritti a ruolo per importi superiori a 1500€.

un’altra impresa o a una banca con uno sconto del 9%. In questo modo riceve 10.010 euro, mentre chi lo acquista riceve a propria volta 11.000 euro di credito d’imposta da utilizzare in cinque anni. La novità più rilevante del nuovo Superbonus, rispetto al tanto discusso sconto in fattura previsto per l’Ecobonus dalla Legge di Bilancio 2019, è proprio la possibilità di cedere il credito a banche e intermediari finanziari. Con il coinvolgimento delle banche cambia tutto e – almeno in linea di principio – la cessione del credito dovrebbe essere facilmente accessibile anche per le imprese artigiane più piccole. ■

Facciamo un esempio

L’impresa A fa lavori per 10 mila euro a casa del signor Rossi, che decide di cedere il proprio credito fiscale beneficiando dello sconto in fattura. L’impresa emette quindi una fattura di 10 mila euro con uno sconto del 100%: di fatto, per il signor Rossi i lavori sono gratis. A questo punto, l’impresa si vedere riconosciuto dallo Stato un credito d’imposta utilizzabile in compensazione per 11.000 euro (il 110% del fatturato), e può cederlo a CADORIN GROUP S.r.l. • POSSAGNO (TV) Italy 13 Tel. +39 0423 920 209 • commerciale@cadoringroup.it

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Produzione Italiana di Listoni a due e tre strati Italian production of two and three layers wood planks


INTERVISTA PERSONAGGI

Dare VALORE alla SQUADRA e al DIALOGO tra persone A COLLOQUIO CON RENZA ALTOÈ GARBELOTTO, NOMINATA ALLA GIUDA DEL GRUPPO PAVIMENTI IN LEGNO DI FEDERLEGNO, E CON IL SUO PREDECESSORE ANDREA MARGARITELLI, SULLE SFIDE CHE ATTENDONO IL MERCATO DEL PARQUET NEL FUTURO POST-COVID

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enza Altoè Garbelotto, AD del Parchettificio Garbelotto di Cappella Maggiore (TV), è stata eletta Consigliere Incaricato del Gruppo Pavimenti di Legno di FederlegnoArredo, il gruppo di riferimento per tutte le aziende e gli operatori del settore parquet all’interno della compagine di Federlegno. Garbelotto sostituisce Andrea Margaritelli, Direttore marketing di Listone Giordano, e dirigerà il gruppo per quattro anni dal 2020 fino al 2024.

Questa carica ufficiale si aggiunge anche a quella ricoperta in Assindustria Veneto Centro, dove Renza è consigliere. A pochi giorni dalla sua nomina, il Direttore tecnico di Professional Parquet, Grabriele Marrazzini, ha avuto il piacere di intervistare Renza Altoè Garbelotto e Andrea Margaritelli in un dialogo-confronto sul “passaggio di consegne” e le sfide future che attenderà il mercato del pavimento in legno.

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INTERVISTA PERSONAGGI

sempre fatto, del resto, fin da quando mio marito mi ha chiesto Renza vieni a lavorare con me, io lavoravo in posta. Questo confrontarmi con un mondo maschile mi è sempre piaciuto, anche se sto vedendo che ci sono delle donne che stanno crescendo molto all’interno del nostro comparto. In Associazione ho trovato delle persone molto valide, abbiamo dei riferimenti in associazione di donne molto valide, potrei farne alcune ma non vorrei dimenticarne altre. Perciò ho detto perché no, accettiamo questa sfida; Andrea mi ha promesso che resterà comunque al mio fianco e mi supporterà nel viaggio all’interno della Federazione. Ed è anche questa cosa che mi ha aiutato a decidere per il sì".

G.M. Lo so che è presto chiedertelo, magari può rispondere Andrea: quali possono essere le prospettive in un momento difficile come questo? C'è l’impressione che adesso vada tutto bene, però c'è la preoccupazione di quello che può succedere dopo. Parlo dal punto di vista di posatori, architetti e dell’edilizia in generale. Cosa pensate di fare, nel breve periodo, per aiutare la ripresa, passato questo momento di crisi? A.M. “Direttore, sento necessaria una premessa: ricordo che quando ho assunto questo incarico ormai tre abbondanti anni fa vivevamo una situazione difficile, il peggio era passato, ma ci trovavamo ad affrontare effettivamente la fase più difficile della ricostruzione. Il gruppo stesso delle aziende mostrava una sua disgregazione, in qualche modo una situazione difficoltosa. Ho assunto un incarico peraltro inaspettato tanto quanto è stato inaspettato per Renza. Con la stessa attitudine e atteggiamento ho veramente apprezzato di Renza, cioè lo spirito di servizio, di umiltà e disponibilità a mettere in discussione i propri programmi per fare un atto di generosità. Quello che Renza si trova davanti in questo momento è indiscutibilmente un altro momento difficoltoso, di cerniera; viviamo una situazione di crisi, di altra natura, ma egualmente inaspettata. E quindi è difficile credo fare proiezioni, programmazioni di grandissimo percorso. Però ci sono sicuramente dei cardini importanti: prima di tutto il valore della squadra e delle persone, le energie che possono scaturire dal dialogo tra persone con un vero spirito di collaborazione. Qualunque sia la direzione questo produce, in generale per il settore, produce del bene. Prima ancora di tracciare una linea programmatica, io sono convinto che il valore della compattezza, dello spirito, dell’apertura al dialogo sono valori importanti che danno la saldatura a un settore, rendendolo più forte. Per me è già una gran parte del programma. Volevo ritornare un secondo su quanto detto prima da Renza: è stata una richiesta, la mia, sottoposta con un grande calore umano e con il grande supporto dell’intero settore. L’essere donna per me è molto importante: credo fortemente che la parità di genere sia ancora nel 2020, ahimé, una battaglia importante da condurre. Renza è prima di tutto

G.M. Cara Renza, hai preso una patata bollente, in senso “positivo”. C’è una cosa bella in tutto questo: sei la prima donna Presidente. Come ti senti? Come hai interiorizzato questo incarico? R.A.G. “Intanto ti devo ringraziare dell’opportunità che stai dando a me e Andrea di confrontarci. Un giorno ero qui tranquilla che lavoravo sulla mia scrivania e ho ricevuto una telefonata da Andrea che mi ha colpita sotto l’aspetto emotivo perché è una cosa che non pensavo potesse mai succedere: che Andrea mi chiamasse per propormi un proseguo nella sua candidatura. E ho detto beh lascia che ci rifletta un attimo; la riflessione che ho fatto, nei giorni successivi, ha riguardato anche il mio essere donna all’interno del settore. Perché sapevo di essere la prima donna che poteva entrare in questo mondo di uomini. Ma l’ho

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condivisione, cercare di portare a termine gli obiettivi, centrare l’obiettivo e lavorare tutti in squadra per quell’obiettivo. Se ho accettato anche questo incarico è proprio per aiutare il comparto dei pavimenti in legno che, credetemi, per me è importantissimo. All’interno della casa il pavimento in legno ha un’importanza enorme, perché se negli anni scorsi lo vedevamo come un rivestimento ora è diventato un complemento d’arredo. Perciò entriamo nel mondo del design, della bellezza e abbiamo il Made in Italy – come hai detto tu Andrea – che è un valore aggiunto, che nessun altro Paese ha in Europea. Noi lo dobbiamo valorizzare, perché aiutando le aziende aiutiamo tutto il nostro comparto. Dobbiamo avere un occhio di riguardo sia a monte che a valle, cercare di dialogare più possibile sia con chi è alle nostre spalle, con chi produce, con chi è con noi, ma anche con chi posa i nostri pavimenti in legno; cercare di condividere trasversalmente che obiettivi che devono essere condivisi da tutti i nostri soci. Cercherò di dialogare il più possibile con i nostri soci per capire gli obiettivi comuni e sentire da loro veramente, in prima voce, le loro necessità. Anche la tecnologia ci sta aiutando, con queste piattaforme siamo più vicini, riusciamo a condividere maggiormente senza spostarci molto. Naturalmente dobbiamo avere un occhio di riguardo per i nostri collaboratori, perché noi siamo aziende, abbiamo tanta gente che lavora per noi. E questo deve essere un focus importante: dobbiamo cercare di mantenere l’occupazione, dobbiamo cercare di mantenere alto il prestigio, anche del prodotto stesso, e guardare alla qualità. Ma pensare anche alla salute, un altro argomento molto importante in questi difficili mesi: la salute è importante all’interno delle case anche attraverso la salute dei nostri prodotti".

Renza Altoè Garbelotto

G.M. A parte i complimenti, avete detto la verità. Quello del legno poi è un mercato estremamente eterogeneo. Ma voi siete l’immagine della professionalità, della serietà e della competenza e questo è importante. Renza non può fare altro che del bene al gruppo pavimenti in legno. Il legno è importante, ma non è amato come dovrebbe essere amato. Quando è subentrato Andrea, è partito dalla ricerche di marketing, dal fare alleanza.

una persona che ha dimostrato capacità organizzative, imprenditoriali e quindi ha meriti che vengono molto prima dell’avere una m o una f sulla carta d’identità nell’indicazione di genere. Quindi una persona capace che gode della stima larga, ovviamente, all’interno della sua stessa azienda, ma che si irradia alle aziende del settore che io ho potuto toccare con mano. È stata voluta prima ancora perché capace e in gamba e non perché donna, questo mi sento di sottolinearlo. Il secondo motivo è che si arricchisce la guida del gruppo Pavimenti in legno di una rappresentanza, di una persona messa generosamente a disposizione da parte di un gruppo. E sottrarre del tempo all’organizzazione significa che quella generosità è anche dell’organizzazione stessa che presta una risorsa, un’azienda significativa del Made in Italy".

A.M. "Vorrei richiamare due parole chiave. Una l’ha detta Renza, ed è salute, e ha citato il tema del legno come portatore di salute. Il benessere è sicuramente un campo molto poco esplorato fino a oggi: nella comunicazione del legno ho sempre privilegiato la sua bellezza estetica che resta, ma credo che dopo la crisi che abbiamo vissuto il tema del legno come legno materno capace di proteggere ha un’accezione molto femminile (il legno è maschile in italiano, ma al femminile in latino). Effettivamente ha una componente di femminilità legata al suo spirito di prendersi cura, protettivo, di rispetto della salute, di estetica; sappiamo che è un patrimonio specialmente femminile

R.A.G. "Sentire queste parole da un collega riguardo a me e alla mia azienda è un onore e mi dà una felicità incredibile. Per quanto riguarda il mio operato so – come ha detto prima Gabriele – che il mio predecessore Andrea ha fatto tanto, e io devo fare bene. Vedrò di fare tutto quello che è nelle mie possibilità, supportata dalle persone che sono nella squadra, nei migliori dei modi. Oggi abbiamo bisogno di gente che sppia cosa vuol dire fare, cosa vuol dire collaborazione,

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INTERVISTA PERSONAGGI

Andrea Margaritelli

molto caratterizzante di questo gruppo, che da un lato arricchisce e dall’altro riduce gli spazi sui quali si può fare degli interventi comuni, però gli spazi esistono, vanno trovati con intelligenza. Le difficoltà esistono, non nascondiamo a nessuno, né io prima né Renza domani. Federlegno non è priva di difetti e le aziende che sono associate li rilevano ed è giusto che continuino a rilevarli e penso che ciascuno di noi ci metterà del meglio per dare un contributo e migliorare per portare quanto più possibile, anche a livello associativo, i canoni descitti, i nostri modi di operare nelle nostre imprese, che si ispirano alla professionalità, al buon senso e mettersi al servizio. Su questi punti io mi sento molto fiducioso. Abbiamo davanti un altro bel percorso. Il mandato di Renza è leggermente più lungo rispetto al mio, perché è cambiato lo statuto, ma credo che passare il testimone è un elemento importante per dare ricambio, nuova energia, soprattutto quando lo si passa per continuare a correre vicino a chi lo ha racconto. Per questo formulo un augurio a Renza e la promessa di continuare a essere presente". ■

quello del gusto estetico, ma sicuramente non manca nell’universo maschile. Un’altra è tecnologia e rivoluzione digitale. Ecco, questa è un’altra grossa sfida, più avanti ci sarà da coniugare la bellezza di un materiale naturale come il legno e la sfida tecnologica/digitale. Tutte le aziende del nostro settore, penso, saranno impegnate. Sicuramente non sfugge a me e non sfugge a Renza; ne abbiamo parlato con trasparenza: ci sono tanti elementi di criticità che vanno migliorati. Quando Renza mi ha chiesto com’è la situazione? Che cosa mi trovo davanti Andrea?, non ho nascosto che ci sono delle difficoltà significative; è un gruppo eterogeneo, ci sono aziende di diverse dimensioni, ci sono insieme allo stesso tavolo produttori e distributori, ci sono aziende che oltre al legno in piena legittimità producono materiali che imitano il legno, e aziende che invece sono concentrate solo sul materiale, ci sono aziende che scommettono maggiormente sulla produzione in Italia altre sull’importazione, alcune su una tipologia di legno magari tradizionale e altre sulla tecnologia a due strati e altre su tre strati. L’eterogeneità è un tratto

Intervista completa È possibile vedere l'intervista completa sul sito di Professional Parquet www.professionalparquet.it nella sezione Parquet TV, e ancora sulla nostra pagina Facebook (@ProfessionalParquet) e su Instagram IGtv (@professional_parquet).

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Posa ASSOCIAZIONE

Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti

parchettista

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08/07/19 17:42

La responsabilità cade sempre sul PARCHETTISTA QUANTI COLLEGHI SI SON SENTITI RIPETERE QUESTA FRASE QUANDO LA LAVORAZIONE CON UN DETERMINATO PRODOTTO NON È ANDATA A BUON FINE? NON SAREBBE PIÙ OPPORTUNO INSTAURARE, INVECE, UNO SCAMBIO RECIPROCO CON LE AZIENDE PRODUTTRICI E INIZIARE UNA COLLABORAZIONE COSTRUTTIVA, SE QUALCOSA NON VA? di Simone Biagiotti

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La premessa era necessaria, per introdurre l’argomento di questo articolo che riguarda la frase fatta più usata nel nostro mestiere. Quanti di voi colleghi al primo problema riscontrato con prodotti chimici o materiale parquet si sono sentiti sempre dire la fatidica frase fatta “strano è successo solo a te”, oppure “strano, non ho mai avuto un problema”. Voglio precisare che non ce l’ho con nessuno in particolare e non voglio generare attriti con rappresentanti o direttori commerciali, però permettetemi di esprimere

a frase fatta, amata o odiata che sia, è quell’espressione o modo di dire che si sente tanto spesso, che, a differenza dei proverbi, non esprimono un concetto più profondo o morale, piuttosto un dato di fatto o una semplice banalità. Facciamo qualche esempio. Si parte da bambini con “se non mangi vai a letto senza cena”, passando poi attraverso la scuola con la celebre “si applica, ma potrebbe fare di più”, per poi crescere ancora con “ti lascio perché ti amo troppo”, e così via.

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SIMONE BIAGIOTTI Presidente di ANPP

“OGGI, GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE ANPP, ABBIAMO MESSO IN ATTO UNA RETE FRA SOCI, AMICI PERITI ED ESPERTI CHE METTONO A DISPOSIZIONE LA LORO ESPERIENZA SUL CAMPO, PERMETTENDOCI DI DIALOGARE SULLE VARIE PROBLEMATICHE CHE POTREBBERO O CHE SONO INSORTE”

rete fra soci, amici periti esperti che mettono a disposizione la loro esperienza sul campo, permettendoci di dialogare sulle varie problematiche che potrebbero o che sono insorte, scoprendo poi che spesso e volentieri non siamo i soli ad avere avuto piccole o grandi disgrazie. Durante i nostri seminari amiamo parlare anche di questo, visto che non riceviamo soldi in sponsorizzazioni da nessuno. L’invito a tutti i colleghi parchettisti rimane sempre quello di contattarci, ma soprattutto, sostenerci in questa nostra missione per il miglioramento della categoria che portiamo avanti da ormai quattordici anni. ■

un’opinione o perlomeno generare un dibattito riguardo a questo rispondere sui generis che quasi quasi sembra che il problema, nel 99,9% dei casi sia provocato da noi stessi.

Partiamo di nuovo dall’inizio e poniamoci alcune domande

• • •

Possibile che in tutta Italia il problema ce l'abbia solo il malcapitato collega? Possibile che il malcapitato collega sia proprio il paziente zero? Possibile che la risposta sia sempre “non è mai stato riscontrato un problema”?

A tutti i quesiti elencati sarà una gara ad arrampicarsi sugli specchi degna di un Messner alla conquista dell’Everest in solitaria. Quello che mi chiedo e che dico spesso anche durante le riunioni che facciamo con l’Associazione è per esempio: se una casa automobilistica riscontra un problema su un autovettura, la stessa richiama tutti i clienti e fa riportare le auto in officina. Perché non può essere fatto lo stesso con i prodotti chimici o le pavimentazioni di legno? Oppure: perché non fermare la produzione del prodotto, capire cosa sta succedendo e informare chi ancora lo sta usando?

Come sempre dobbiamo rimboccarci le maniche

Le aziende possono farlo, e non dovrebbero avere paura di far sapere anche verità scomode che, oltretutto, gioverebbero a entrambi, generando così uno scambio reciproco di opinione e collaborazione costruttiva. Ricordo ancora, qualche anno fa una persona che mi apostrofò dicendo che noi parchettisti dovremmo parlare più “posatorese” e meno “chimichese”. L’intento era ovviamente quello di volere la categoria ignorante e manipolabile con qualsiasi scusa addotta. Cari colleghi, la triste realtà è che troppo spesso dobbiamo ingoiare bocconi amari e, come sempre, rimboccarci le maniche e tentare di risolvere la cosa con le nostre competenze, maturate in anni di esperienza e sudore sempre inginocchiati su un pavimento. Per fortuna, oggi, grazie all’associazione ANPP, abbiamo messo in atto una

STUDIO TECNICO

VITTORIO CHIESA Perito ed Esperto in problematiche relative alle pavimentazioni di legno

Dottore Forestale specializzato in Tecnologia del legno Iscritto al Registro dei Consulenti Tecnici del Legno accreditati presso FederlegnoArredo, matricola 044

Collaborazioni in curriculum Istituto per la Tecnologia del Legno dell’Università degli Studi di Firenze; CNR IRL (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Ricerca sul Legno)

Attività professionale in curriculum

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CONTATTI Mob. +39 335 6012656 Mail: vittorio.chiesa@gmail.com

Direttore Commerciale con una esperienza pluriennale nel settore dei Pavimenti in Legno Per molti anni membro della commissione UNI Pavimenti legno Per cinque anni (1990 – 1995) direttore del CRS (Centro Ricerca e Sviluppo per il settore Legno di FederlegnoArredo)


Posa APPUNTI TECNICI

PROFILI e BATTISCOPA per pavimentazione di legno PROPRIETÀ DEI PIÙ PICCOLI ELEMENTI DI BORDATURA, NON SOLO UNA SCELTA ESTETICA di Domenico Adelizzi

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Funzioni

ivestire una parete perimetrale o divisoria interna con i battiscopa laddove la pavimentazione lignea incontra la parete; rifinire il soffitto con profili che delimitano l’area del cielino da quella delle pareti circostanti; non è solamente un’azione estetica, ma è la volontà di conferire agli ambienti organicità e linearità grazie a elementi che – seppure di piccole dimensioni e discreti nell’ubicazione – possiedono la forza di conferire continuità a tutto il perimetro degli ambienti. Profili, zoccolini e battiscopa sono sempre più elementi che non possono essere trascurati nella decisione delle finiture degli interni perché oltre a svolgere l’importantissima funzione di protezione per la parte inferiore di pareti di una casa, devono anche essere in linea con lo stile dell’abitazione e con gli arredi.

Il battiscopa, comunemente anche detto zoccolo, zoccolino o zoccolatura, è caratterizzato da importanti funzioni che ne rendono l’applicazione indispensabile. In primo luogo serve a proteggere la parte più bassa della parete perché tende a essere molto soggetta a colpi accidentali che possono essere causati dalle attività svolte quotidianamente come, per esempio, le pulizie domestiche. Alcuni spostamenti che si eseguono all’interno della casa, inoltre, possono danneggiare la parte inferiore del muro facendolo sembrare vecchio e poco curato. Altra indispensabile funzione è la protezione dalla polvere che tende a depositarsi negli spigoli e negli angoli creando accumuli che possono rovinare non solo l’estetica della casa, ma anche la struttura. Tra le altre funzioni vi è quella di disegnare

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una forma squadrata, per esempio, è la soluzione giusta se si ha l’intenzione di rendere l’insieme moderno. Questi materiali si sposano perfettamente con le pavimentazioni di legno e parquet. Anche le dimensioni possono enfatizzare lo stile dell’abitazione, i battiscopa sottili e bassi sono glamour e innovativi e renderanno l’insieme estroso e particolare. Quelli di alluminio e di PVC possono essere sagomati per permettere il passaggio di cavi elettrici e permette di inserire al loro interno delle luci che possono avere la funzione di segna-passo. Molto importante dal punto di vista estetico è non dimenticare che, pur cercando di creare un ambiente estroso e moderno, occorre fare attenzione agli accostamenti cromatici e ai vari abbinamenti. Lo zoccolo, infatti, non deve avere una gradazione di colore o essere fatto con un materiale completamente avulso dal resto. È significativo che esso richiami uno degli elementi presenti in casa: il rivestimento del pavimento o le finiture delle finestre, ma anche le porte. Se invece l’intenzione è rendere l’abitazione classica e tradizionale, occorre scegliere battiscopa o profili sagomati e alti realizzati con materiali naturali come la pietra, il marmo o il legno. La ricercatezza e la preziosità della materia prima e della finitura porteranno calore all’interno dell’abitazione e la faranno sembrare accogliente e ricercata.

Forme e dimensioni

Oltre ai materiali, sullo stile della casa influisce anche la forma della bordatura perimetrale. Quelli classici realizzati a becco di civetta sono perfetti per case tradizionali, mentre quelli squadrati per abitazioni dal taglio moderno. I battiscopa hanno dimensioni abbastanza standardizzate perfette per ogni tipo di abitazione, ma esistono anche misure particolari che potrebbero rilevarsi la scelta giusta se si cerca di dare un aspetto particolare alla propria casa. Le dimensioni di 6-8 cm di altezza, 1-2 cm di spessore e 2-4 m di lunghezza sono le più comuni, ma il mercato offre anche battiscopa e profili alti solo 4 cm perfetti per gli ambienti moderni, e alti fino a 15 cm più adatti per case dallo stile classico e tradizionale. Occorre ricordare che maggiore sarà l’altezza del battiscopa e minore sembrerà l’altezza della parete. Lo spessore dello zoccolo deve essere scelto anche in base alla necessità di coprire eventuali fessure del pavimento, mentre la lunghezza dei listelli può arrivare anche fino a 3 m se si desidera creare un ambiente senza interruzioni. Comunque, in linea generale, gli zoccoli e i battiscopa non misurano quasi mai meno di due metri e mezzo. A seconda del materiale, il battiscopa può assumere forme diverse. Il profilo maggiormente utilizzato e applicato nelle abitazioni è a spigolo arrotondato, anche detto a becco di civetta, il quale, oltre a essere preferito rispetto ad altri per un fattore estetico, consente alla polvere di scivolare giù senza depositarsi sulla parte superiore dello zoccolo. Chi predilige le forme moderne e contemporanee, invece, dovrebbe preferire la forma a spigolo vivo. La

il perimetro della casa coprendo eventuali imperfezioni che si possono creare nei diversi raccordi tra il muro e il pavimento, brutto da osservare sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale. I giunti, infatti, possono essere la base di deposito di polvere e molto altro. Un’altra importante funzione riguarda un fattore tecnologico: materiali come il legno e la pietra, essendo elementi naturali, tendono ad assestarsi e a muoversi in maniera continua e, proprio per questo motivo, la posa deve avvenire lasciando dello spazio tra il muro e le doghe. Lo spazio servirà per agevolare gli spostamenti del materiale senza che questo si rovini. Per evitare che tra il rivestimento del pavimento e la parete rimanga uno spazio vuoto, occorre inserire lo zoccolo. Infine questi piccoli elementi hanno l’importante funzione di abbellimento dell’abitazione e completano la pavimentazione lignea e non solo corredandola con la bordatura perimetrale.

Criteri di scelta

La scelta della giusta bordatura è molto importante: infatti, la bordatura è sempre visibile e potrebbe essere il punto di forza che enfatizza lo stile di una casa. Abbinare dei profili di legno o di metallo scegliendo

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squadratura della parte superiore del battiscopa, caratterizzata da un profilo dritto, si addice perfettamente a un ambiente innovativo, ma ha l’aspetto negativo di trattenere la polvere sopra di esso. Tra le altre tipiche forme, c’è quella con il piedino la cui forma arcuata è data dalle diverse profondità dei listelli che si presentano maggiori nella parte inferiore e minori in quella superiore adatti nelle case tradizionali. L’importanza di un arredo minimale e pulito si sviluppa in diversi modi e, anche i battiscopa, nel loro piccolo, sono oggi oggetto di innovazioni tecnologiche molto all’avanguardia. In commercio esistono zoccolature che fungono anche da vettori per il riscaldamento grazie a dei radianti che sono inseriti negli stessi sostituendo in tutto e per tutto i termosifoni tradizionali. I battiscopa radianti possono portare il calore all’interno degli ambienti facendolo diffondere per tutto il perimetro, dal basso verso l’alto, assolvendo la duplice funzione di tenere l’ambiente caldo e inserire gli zoccoli in tutto il perimetro della casa. Alcuni battiscopa di legno riescono anche ad attutire il rumore dei passi grazie a un particolare riempimento posto tra la parete e lo zoccolo.

Prospetto 1. Proprietà specie legnosa Ramin (Famiglia Botanica Gonystylaceae) Caratteristica

Specificità

Nome latino

Gonystylus bancanus Kurz e altre Gonystylus

Nomi commerciali

Francia, Germania e R. U .: Ramin; usato altresì Akenia. Nelle zone di produzione sono usati anche: Garubuaia, Ahmin, Ula tupai, Minjak, Melawin, Claro, Mavota, Badiako, Bidaru, Ainunura.

Areale di crescita

Cresce in foreste pluviali della Malesia, isole del Borneo e Sumatra, Filippine, Figi e Salomone.

Proprietà dei fusti

L’albero raggiunge notevoli altezze: 35-40 m, il diametro, però, raramente sorpassa 1 m. Il fusto è diritto e regolare, ma è spesso affetto da tensioni interne, da perforazioni d’insetti e da alterazioni cromatiche dovute ad attacchi fungini.

Essiccazione

È abbastanza rapida, ma durante il suo decorso si può verificare l’apparizione di muffe dalle quali derivano sgradevoli macchie.

Proprietà visive

Non vi è normalmente alcuna differenza di colore tra alburno e durame, entrambi di colore da biancastro ad avorio con qualche sporadica venatura bruna. Abbondante presenza di finissime particelle minerali nell’interno delle cellule. Odore sgradevole allo stato fresco.

Massa Volumica

Allo stato fresco: 700-750 kg/m3. Dopo stagionatura 600-650 kg/m3.

Struttura Istologica

Tessitura fine; fibratura per lo più diritta.

Ritiro

Modesto.

Proprietà tecniche

Resistenza media a compressione assiale 55. N/mm2, Resistenza media alla flessione 115 N/mm2. Durezza bassa. Comportamento all’urto mediocre. Modulo di elasticità 14.500 N/mm2.

Limiti

Possibile presenza di alterazioni cromatiche da funghi, perforazioni da insetti, abbondanza di particelle minerali nell’interno delle cellule. Da segnalare che le fibre della parte interna della corteccia penetrano facilmente nella pelle causando forte irritazione cutanea: gli operai addetti alla scortecciatura dovrebbero sempre indossare guanti da lavoro.

Durabilità

Scadente tanto per l’alburno quanto per il durarne: con legno umido nel clima italiano gli azzurramenti si manifestano molto rapidamente.

Lavorabilità

La segagione e la piallatura non sono di se difficoltose, ma a causa dell’abbondante presenza di minutissimi cristalli minerali nelle cavità cellulari le operazioni sono rallentate e in pari tempo si manifesta una rapida smussatura del filo dei ferri. La sfogliatura e tranciatura sono agevoli. A causa della particolare fissilità per le unioni con chiodi o viti è necessaria la preventiva perforazione delle sedi. L’incollaggio, la tinteggiatura e la verniciatura avvengono in modo del tutto normale.

Impieghi

Falegnameria leggera per interni di arredi; ossatura di mobili. Adatto in modo particolare per cornici e profilati di sezione ridotta.

Materiali

A questi piccoli elementi è richiesto il mantenimento della stabilità dimensionale, della finitura, delle proprietà estetiche e la possibilità di essere lavorati in modo da ottenere le superfici lisce, lineari e/o variamente sagomate. Molti sono i materiali che l’uomo ha a disposizione per realizzare battiscopa, profili e sagome e tutti risolvono egregiamente le esigenze estetiche, ma non sempre quelle funzionali, soprattutto quando il profilo non deve assolvere il solo compito del rifilare o richiudere, ma deve essere anche elemento protettivo e di rinforzo contro l’umidità, gli spifferi d’aria come se fosse una vera e propria guarnizione. Per questi motivi, esistono in commercio svariati tipi di zoccolini, battiscopa, bordature e profili adatti per ogni ambiente e, dunque, una distinzione può essere fatta anche in funzione del materiale utilizzato per la realizzazione. I più impiegati sono di legnami leggeri e stabili come l’asiatico Ramin (si veda il Prospetto 1) spesso tinto in varie tonalità per abbinarlo al colore degli infissi (porte e/o finestre). Non poche volte si utilizza come battiscopa la tavoletta o il listone della specie legnosa per realizzare la pavimentazione lignea, così da eliminare la superficie piana del pavimento conferendogli continuità verticale. Per ambienti più “rustici” come tavernette, mansarde, case di montagna e così via, le specie legnose più utilizzate sono pino e abete lucidato naturale o tinteggiato. Per “riprendere” legnami più pregiati, ma evitando aste di legno massiccio naturale, si realizzano zoccolini e sagome placcate, ossia rivestite con piallacci di specie legnose pregiate sulla superficie a vista. La struttura del profilo si realizza con il pannello multistrato (si veda Prospetto 2) o di fibra a media densità (si veda Prospetto 3) con la superficie a vista rivestita da un piallaccio ligneo lasciato al naturale o tinto. Tuttora, questa è la tipologia che appare essere la soluzione tecnica più economica con il risultato funzionale ed estetico del tutto simile ai profili di legno massiccio.

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Posa APPUNTI TECNICI

FLUSSO DI FABBRICAZIONE PER PROFILI E BATTISCOPA

Quando i battiscopa devono essere laccati, il supporto di pannello MDF è il più indicato perché è compatto e resistente: la superficie, molto liscia, è adatta per la laccatura. Con lo stesso materiale ligneo di supporto, si trovano sul mercato profili, zoccolini, sagome, bordature e battiscopa scorniciati, variamente sagomati, e rivestiti con sottili foglie di PVC o di altri tipi di materiali plastici che spesso sono più confacenti per bordare ambienti di locali pubblici affollati, dove la robustezza e lavabilità sono più importanti dell’estetica.

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Posa APPUNTI TECNICI

Oltre a quelli di legno, in commercio esiste una varietà infinita di profili e battiscopa di ceramica, marmo e pietre, PVC, alluminio, materiali compositi e altro ancora. Gli zoccoli di ceramica, di pietra e di marmo sono un’altra soluzione solitamente abbinata a pavimenti dello stesso materiale anche perché possono assumere forme particolari ed essere perfino decorati per rendere l’ambiente più personalizzato. Il PVC è un materiale innovativo che di solito è scelto per le caratteristiche funzionali e pratiche delle quali è dotato. Essendo un materiale facilmente modellabile, il PVC si presta bene a svolgere la tipica funzione di protezione del battiscopa e nascondere eventuali cavi o fili elettrici che possono passare sotto di esso. Per queste ragioni, gli zoccoli di PVC sono preferiti in luoghi come uffici e studi professionali. L’alluminio è un altro materiale molto utilizzato per la produzione dei battiscopa grazie alla resistenza e alla lucentezza tipica del metallo anodizzato che lo rende adattabile a ogni tipo di stile di abitazione legata anche alla facilità di manutenzione. In passato si preferivano gli zoccoli forgiati della stessa materia prima del pavimento, oggi invece è possibile creare dei connubi particolari e moderni abbinando un pavimento di legno con uno zoccolo di alluminio e creare contrasti che possano metterlo in risalto. Una direttiva generale per l’abbinamento pavimento/battiscopa è che se quest’ultimo è diverso dalla pavimentazione, è bene che sia in linea con altre finiture della casa, per esempio con le porte o i profili delle finestre, portefinestre.

Prospetto 2. Proprietà medie del pannello multistrato per il supporto di zoccolini profili e bordature Caratteristica Qualità dell’incollaggio Norma EN 314

Proprietà Adesivo Ureico. Resistente all’immersione in acqua fredda (CLASSE d’Incollaggio E1 EN 314).

Emissione di Formaldeide Norma EN 1084

Classe “E1”

Aspetto delle Superfici Norma EN 635-2

Fronte I qualità Retro II Qualità Lunghezza / Larghezza

+/- 1 mm

Spessore

+/- 0,2

Squadratura

1 mm/m

Tolleranze Dimensionali Norma EN 315

Spessori del pannello

12 mm

18 mm

24 mm

Resistenza alla Flessione

(N/mm2)

20,5 L* 21,3 T*

18,9 L 14,6 T

14,7 L 16,1 T

Modulo Elastico alla Flessione

(N/mm2)

4.100 L 4.200 T

4.400 L 2.800 T

3.800 L 3.900 T

Resistenza al taglio

(N/mm2)

1,6 Nel piano del pannello 5,8 nello spessore

%

9-12

Contenuto di umidità Norma EN 322

Note *L.: Direzione Longitudinale *T.: Direzione Trasversale

24


Posa APPUNTI TECNICI

Montaggio

fici collanti per battiscopa e profili che solitamente hanno il formato dei tubi di silicone. Questi adesivi si applicano con l’idonea pistola stendendo un cordone sul rovescio del battiscopa. Per far sì che l’asta aderisca al muro il tempo necessario e che l’adesivo si asciughi, si dovrà avere la cura di porre qualche chiodo d’acciaio o specifiche viti con tassello di ridotto diametro.

Per ottenere – sempre – un buon risultato occorre usare una certa accortezza nella misurazione, nella tracciatura e nel taglio delle aste. Nel caso in cui si debbano congiungere due battiscopa in lunghezza, la prima cosa che si dovrà fare è tagliare le due estremità a bisello con un seghetto alternativo inclinabile in modo tale da aumentare la superficie di aggrappaggio tra i due aumentando l’adesione. Se ci si trova nella situazione di dover coprire un angolo aggettante, è bene porre il battiscopa contro il muro e segnare l’angolo sul suo bordo superiore, dopo di che tagliare a ugnatura dalla faccia a vista anteriore verso quella posteriore, l’estremità dell’asta, per poi procedere nello stesso modo per il secondo elemento verificando sempre l’assemblaggio e, se necessario, rettificare le superfici con la carta vetrata. Infine, se un angolo è rientrante a 90°, implica anch’esso un taglio a ugnatura, ma questa volta la parte posteriore si trova anteriormente e, per non sbagliare, porre sempre attenzione alle misure. L’applicazione del profilo alla parete si esegue mediante chiodi, viti con tassello, oppure spalmando sulla controfaccia un adeguato adesivo. L’apparizione sul mercato di adesivi sempre più capaci ha rivoluzionato i metodi di fissaggio perché hanno semplificato tutte le fasi operative: facilità di messa in opera, rapidità d’esecuzione, precisione nell’applicazione etc. Pertanto, l’adesivo è divenuto il mezzo più comune per fissare e posare un gran numero di materiali; il tutto sta nello scegliere il tipo di adesivo giusto. Diverse aziende hanno messo in commercio speci-

Conclusioni

Spesso, la scelta della bordatura, del profilo o del battiscopa si esegue per la chiusura delle zone perimetrali al solo scopo di nascondere ciò che non sempre umanamente è possibile rifinire al meglio, senza fornire un plus valore. Questo frequente modo di operare, purtroppo, non contribuisce a scegliere nei migliori dei modi tipo, materiale e finitura più adeguata e accurata al tipo di ambienti da contornare. Se ci si pensa, entrando in un ambiente, ciò che da continuità a tutto l’insieme, che rimarca i contorni, che risaltano e caratterizzano lo spazio, gli arredi, gli infissi e che ci accompagna lungo tutti i percorsi, spesso sono questi piccoli, semplici e discreti elementi che vanno sempre uguali e costanti. Tutto ciò si traduce in una riflessione: prima di posarli, è bene ponderare e valutare le possibilità, le funzioni e le qualità che questi piccoli, ma indispensabili e insostituibili elementi di finitura possono assolvere per incorniciare con discrezione e sobrietà l’attigua pavimentazione di legno incrementandone e risaltandone le sue innate e naturali qualità. ■

Prospetto 3. Proprietà medie del pannello MDF per il supporto di zoccolini profili e bordature

Norma Metodo UNI EN

Caratteristica Densità (Kg/m3)

Spessore Pannello (mm)> 1,8 2,8

>2,8 4,0

323

>4 6

>6 9

800

>9 12

>12 19

>19 30

770

324-1

Tolleranze Dimensioni (mm)

324-1

± 2,00 mm/m – max 5,00 mm

Tolleranze Squadro (mm/m)

324-2

2,00 mm/m

317

Resistenza Flessione (N/mm )

310

Modulo Elastico (N/mm )

310

2

2

Resistenza Trazione (N/mm )

± 0.20 mm

45

38

20

0,30

15

23 --

2.700

319

2

30

0,65

2.500

12

12

10

8

20

18

17

15

2.200

2.100

1.900

1.700

0,60

0,55

0,50

Delaminazione Superficie (N/mm )

311

Tenuta Vite sulla superficie (N/mm )

320

-

Tenuta Vite sul bordo (N/mm2)

320

-

Stabilità Dimensionale Longitudinale /Trasversale (%)

318

Stabilità Dimensionale Spessore (%)

318

Contenuto sabbia (%)

ISO 3340

0,05

Assorbimento Superficiale (mm)

382-1

150

Contenuto Umidità (%)

322

4-11

Emissione di Formaldeide Al Perforatore (mg/100 g) Rilascio (mg/m3 aria)

120 717-1

Valore al perforatore ≤ 8.0 mg/100 g Rilascio < 0.124 mg/m³ di aria

2

2

-

1,20 1.000 800 0,40

10

25

<45

750

Tolleranza Spessore (mm)

Rigonfiamento Spessore dopo 24 ore (%)

>30 45

750

700

0,30 6

700 0,25

5


Design INTERIOR

Una mansarda

INONDATA

di luce

Il sopralzo in legno di questa abitazione a Monza, grazie a un sapiente gioco di pieni e vuoti, amplia la percezione degli spazi in modo non convenzionale rispetto ai classici sottotetti a cura della redazione

26

L

’edificio oggetto dell’intervento si trova in un contesto urbanizzato, ma piuttosto tranquillo, al limite della zona agricola, adiacente al Parco Storico di Monza e al famoso Autodromo. ll volume del nuovo elemento, realizzato mediante sopralzo, si sviluppa naturalmente in maniera estrusa lungo il lato sud.


Design INTERIOR

La divisione degli ambienti

Il nuovo volume è messo in relazione con la parte esistente mediante le aperture in modalità diversa rispetto alle sottostanti, attraverso una geometria e posizioni non simmetriche, con un gioco di pieni e vuoti che ordina il fronte esterno rispetto alla suddivisione interna. Questo ha permesso una distribuzione di tutti i locali sul lato sud con lo spazio disimpegno rivolto verso nord, per fare in modo che tutti gli ambienti possano godere della

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Design INTERIOR

anch’esse senza soluzione di continuità, sono interrotte solo dalla trasparenza del vetro, che le rende ampie e luminose. I rivestimenti, posti solo dove necessario, sono a filo muro. La camera padronale è stata pensata come una quinta che funge da testiera letto, senza nessuna porta a separare l’ingresso/cabina armadio dal bagno. Il bagno padronale è provvisto di WC giapponese. La camera padronale ha un interessante doppia apertura lui/lei. luce del sole. I locali sono inondati di luce naturale: questo porta molteplici benefici sia dal punto di vista energetico, ma soprattutto dal punto di vista sensoriale e spaziale. Con la luce naturale migliora infatti la percezione degli spazi e dei volumi. Da questo concetto è nata l’idea progettuale di realizzare divisori interni non a tutta altezza, ma più bassi, per mettere in comunicazione visiva la copertura da tutto il living; questo permette una percezione degli spazi più ampia e non convenzionale rispetto ai classici sottotetti, questa percezione è aumentata anche dai due livelli della zona living rispetto alla zona notte.

Semplicità

Per i due giovani proprietari, sportivi entrambi appassionati di bicicletta, è stato dedicato uno spazio espositivo all’ingresso proprio per ospitare l’oggetto della loro passione comune. Il mood scelto è quello della semplicità, applicato sia alle forme che ai colori: i pavimenti sono continui senza interruzioni, l’unico stacco è dato dai gradini che separano i due livelli in ferro grezzo “sartoriale”. I bagni sono stati realizzati con piastrelle in ceramica a tutta lunghezza senza tagli per non interrompere le geometrie dei disegni; le docce,

VENTILAZIONE NASCOSTA, dettaglio

Dalle grandi aperture della zona living si accede a un ampio terrazzo riservato e reso intimo dalla trama dei parapetti metallici. Il terrazzo sarà attrezzato a verde per il miglioramento delle condizioni di comfort esterno durante l’estate.

Involucro e impianti

La costruzione è realizzata in legno mediante pannelli in X-Lam. La copertura è sempre in legno. È stata realizzata una coibentazione con un sistema di fibre di legno e una finitura in calce naturale; anche la coibentazione della copertura è stata realizzata in fibra di legno, all’interno è stata posata una membrana continua di tenuta all’aria con particolare attenzione ai fori d’uscita di tutte le tubazioni. L’interno è stato realizzato con una controparete con doppia lastra fibro-gesso. La stessa contro parete è stata riempita con un pannello in fibra di legno a bassa densità; e la stessa è stata utilizzata anche per la distribuzione dell’impiantistica.

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Design INTERIOR

L’impianto termico è stato realizzato con una pompa di calore unita a un impianto idronico con un terminale ventilconvettore caldofreddo. L’impianto di ventilazione meccanica ad alta efficienza garantisce un’alta qualità dell’aria; l’acqua calda sanitaria è garantita da un bollitore da 200 litri alimentato dalla stessa pompa di calore. Un impianto fotovoltaico da 5 kW garantisce il fabbisogno elettrico dell’abitazione.■

SCHEDA DI PROGETTO PROGETTO: Studio Bioprogettazione di Tarca Davide www.bioprogettazionetarca.it REALIZZAZIONE: Tarca costruzioni, Mello (SO) www.tarcacostruzioni.it

IN CANTIERE. Posa dei pannelli X-Lam e del cappotto in fibra di legno

PRODUZIONE PAVIMENTI IN LEGNO 29

Via Pra della Fiera, 55 - Falzè di Piave (TV) Tel. 0438 - 903053 - Cell.366 4163289 www.anticofilo.it - info@anticofilo.it


Design INTERIOR

L’urbanizzazione OTTOCENTESCA DIVENTA MODERNA

La ditta Gammaparquet ha effettuato la posa di 700 m2 di spina ungherese in noce Made in Garbelotto

G

enova, Via Corsica, quartiere Carignano. Un tempo, sorgevano conventi e ville patrizie. Dopo l’urbanizzazione Ottocentesca, il quartiere è diventato una delle più belle zone residenziali di Genova, oltre a ospitare molti uffici direzionali, professionali e studi medici. In uno di questi storici palazzi,

la ditta Gammaparquet di Pasquale Commissione (socio ANPP e membro del consiglio direttivo), ha effettuato la posa di 700mq di spina ungherese in noce Made in Garbelotto. Su incarico della ditta RService Costruzioni di Genova, il lavoro di ristrutturazione ha interessato un piano del palazzo, dove sono stati realizzati sette appartamenti.

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Si è proceduto alla rimozione della vecchia pavimentazione, costituita da quadrotte in PVC. Successivamente, tramite molatura meccanica, sono stati asportati i residui della vecchia colla. Il piano di posa è stato poi consolidato e livellato per ripristinare alcune quote non conformi. Ogni appartamento tra preparazione e posa, ha richiesto circa dieci giorni di lavoro. ■


Design INTERIOR

PRODUZIONE PAVIMENTI IN LEGNO

Sede Legale e Showroom - Via Pieve Ligure, 15 - 00168 Roma Showroom - Via Refrancore, 26 - 00166 Roma Stabilimento di produzione - Via Morsasco, 41 - 00166 Roma

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www.stemausrl.it - 06 30601438 - info@stemausrl.it


Design TENDENZE

Parquet 4.0

IL DÉCOR TECNOLOGICO che sembra artigianale Nonostante da qualche anno i materiali ceramici abbiano sviluppato una straordinaria capacità di assumere i più svariati aspetti, arrivando così a poter sostituire moltissime altre superfici, l’alternativa si limita naturalmente all’estetica. Il parquet, infatti, ha particolari difficilmente sostituibili, a partire dal materiale di cui è formato – il legno – caratteristica che ne fa una superficie inconfondibile. di Roberta Mutti

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Design TENDENZE

E

stetica, suono, elasticità, calore, rendono il parquet un evergreen, oggi ancora più popolare grazie a brevetti che ne facilitano la posa, e trattamenti che lo rendono ancora più resistente e durevole. Le nuove tecnologie di lavorazione consentono di avere parquet dagli effetti inediti, che ricordano i vecchi parquet con l’usura del tempo, oppure pattern irregolari ripetibili all’infinito, che si ottengono grazie a nuove tecniche di taglio e posa, o ancora infinite decorazioni di superficie, grazie al laser. I designer d’interni e gli architetti hanno dunque a disposizione mille possibili varianti per i loro progetti di pavimenti, e di rivestimenti coordinati. Un trend che ricorre, infatti, è il total look, con parquet coordinati a pareti e soffitti. È importante ricordare che il parquet contemporaneo ormai prevede, quasi sempre, una finitura antibatterica che rende le superfici più igieniche.

Il parquet effetto tessuto

Dettaglio della collezione Fabrique, di Marc Sadler per Listone Giordano Natural Genius, parquet di betulla spazzolato con la superficie che ricorda un tessuto, colore Graphite

Uno dei progetti più recenti di Listone Giordano è Fabrique, dallo studio Natural Genius: un parquet realizzato da Marc Sadler e caratterizzato da innovativi trattamenti di superficie. La collezione nasce da una ricerca sui materiali e sulle potenzialità della superfici lignee. La base di partenza è Listone Giordano Multilayer, un brevetto del 1984, in cui la particolare disposizione degli strati a fibre incrociate, insieme alle incisioni trasversali e agli incastri di precisione micrometrica, rende il parquet stabile nel tempo e indeformabile a vita. Inoltre, il multistrato di betulla è un materiale che, grazie alla sua resistenza meccanica e alla tenuta degli incollaggi anche nelle situazioni più critiche, è ancora oggi utilizzato in applicazioni ad altissimo contenuto tecnologico, come le carlinghe degli aerei o gli scafi navali. La betulla, oltre ad avere requisiti di resistenza e stabilità, è una delle latifoglie a ricrescita più rapida, quindi garantisce un miglior utilizzo delle risorse forestali. Fabrique, dunque, interpreta le caratteristiche strutturali del multistrato di betulla trasformando i rivestimenti in un autentico tessuto ligneo. L’anima della materia arriva così alla superficie, per un inedito effetto “tessile”, capace di dare una nuova veste contemporanea a una superficie che ha attraversato i secoli. La collezione Fabrique è disponibile in sei colori: Fumée Noir, Graphite, Ciment, Argile, Tabac e Corde, con finitura Oleonature e tecnologia antibatterica Crystalcare. Oleonature è la finitura a base di oli naturali che offre al tempo stesso elevata protezione e praticità di manutenzione; Crystalcare è la protezione antibatterica ad ampio spettro che difende la superficie da microbi e agenti patogeni. Dettaglio della collezione Fabrique, di Marc Sadler per Listone Giordano Natural Genius, parquet di betulla spazzolato con la superficie che ricorda un tessuto, colore Corde

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Design TENDENZE

Il parquet effetto vintage industriale Corà propone Fabbrica 4.0, il pavimento industriale in versione prefinita che, oltre a essere più veloce e facile da posare, si arricchisce di una gamma di finiture che non si potrebbero ottenere con i sistemi tradizionali. Fabbrica 4.0 è un pavimento prefinito due strati plancia unica in multilamelle di rovere europeo. La superficie viene trattata con vernice acrilica a effetto opaco, e tutte le finiture subiscono un ulteriore trattamento con una vernice protettiva trasparente che contiene ioni d’argento, dall’effetto igienizzante. Il parquet viene finito con una spazzolatura, una finitura che fa risaltare la tridimensionalità e crea una superficie irregolare al tatto, che si aggiunge all’effetto “vissuto” e alla microbisellatura sui quattro lati, per un risultato sorprendente. Fabbrica 4.0 si compone con quadrotte rettangolari, posate con il classico sistema a incastro su un supporto di legno prefinito, per creare diverse configurazioni geometriche, in bianco, nero, o naturale. Pur essendo un parquet prodotto con criteri contemporanei, per renderlo adatto a un pavimento pronto posa, Fabbrica 4.0 conserva il fascino dei vecchi pavimenti industriali a grandi tavole.

In alto: Fabbrica 4.0 di Corà, dettaglio delle tavole in colore bianco

In basso: Fabbrica 4.0, il nuovo parquet di Corà, usa la tecnologia per ricreare l’atmosfera dei vecchi parquet industriali

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Design TENDENZE

Il total look: il parquet inciso a laser È un viaggio nella decorazione in chiave contemporanea, il parquet creato da Inkiostro Bianco, azienda specializzata in carta da parati e rivestimenti vinilici. Per la creazione di pavimenti e rivestimenti in legno, Inkiostro Bianco ha lavorato con Listone Giordano, partendo dal brevetto del listone Multilayer del 1984. Listone Giordano garantisce il controllo della materia prima dall’origine al prodotto finito grazie alla gestione sostenibile delle foreste francesi da cui proviene il legno, e alla lavorazione priva di materiali nocivi per l’ambiente o la salute. La caratteristica del parquet di Inkiostro Bianco è che rispetta la sostenibilità del materiale, e non ne altera in nessun modo la naturalezza, utilizzando solo l’incisione a laser per le decorazioni. Il parquet delle collezioni Undici, di Inkiostro Bianco, rappresenta una fusione, molto riuscita, tra design contemporaneo e tradizione del pavimento ligneo: texture, geometrie e decori si insinuano nel legno, con linee che fluiscono e si intrecciano, e rendono la materia viva e guizzante. Le incisioni a laser creano accostamenti tra diverse tonalità di colore e donano matericità alle superfici, creando infiniti pattern. La collezione Undici di Inkiostro Bianco può essere utilizzata per ogni superficie, pavimenti, pareti e complementi, per un total look coordinato, grazie alla resistenza e stabilità del materiale. Architetti e interior designer possono progettare spazi su misura, definiti fin nei minimi dettagli. Oltre a Undici/1, la collezione Undici comprende la serie Undici/3, design Studiozero, caratterizzata dal segno graffiato, che crea mappe e percorsi geometrici che evocano la forza del legno. Per progetti ancora più esclusivi, Inkiostro Bianco ha sviluppato Touché, una collezione di legni incisi totalmente personalizzabile, non solo nelle grafiche o nei colori, ma anche come misure e posa. La commistione tra legno naturale e legno inciso offre ulteriori possibilità di creare decori inediti e personalizzati.

Pavimento della collezione Undici/1, di Inkiostro Bianco, con decorazioni incise a laser Rivestimento della collezione Undici/3, di Studio Zero per Inkiostro Bianco, con decorazioni incise a laser

Dettaglio di una decorazione incisa a laser del parquet della collezione Touché, linea di legni incisi totalmente personalizzabile

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Design TENDENZE

Legno+Color Small, parquet della collezione Kerakoll Design House, con l’art direction di Piero Lissoni

Legno+Color Medium, parquet della collezione Kerakoll Design House, con l’art direction di Piero Lissoni

Legno+Color Large, parquet della collezione Kerakoll Design House, con l’art direction di Piero Lissoni

Il total look: il parquet e le superfici coordinate Kerakoll Design House è il nome del progetto per l’interior design sviluppato da Kerakoll con l’art direction di Piero Lissoni. Design House di Kerakoll, in catalogo già da qualche anno, offre agli architetti d’interni la possibilità di creare ambientazioni secondo diversi mood, accostando superfici con materiali differenti in una palette di colori studiata appositamente, la Warm Collection. La collezione Kerakoll Design House comprende quindi anche Legno+Color, la linea di pavimentazioni in legno ispirate ai parquet tradizionali, dalla texture esclusiva. I pavimenti Legno+Color sono realizzati esclusivamente con tagli di rovere di Slavonia o Quercus Robur, un materiale che garantisce grande stabilità, resistenza e un miglior adattamento alle variazioni di umidità. La finitura è realizzata con un procedimento di lamatura, seghettatura e semi-piallatura realizzato a mano, che rende ogni listello unico. I listelli, disponibili in tre formati, sono stati progettati per essere colorati e protetti in opera con una microresina per parquet di nuova generazione. L’effetto finale cambia, a seconda dello schema di posa e delle dimensioni dei listelli, e si adatta perfettamente al mood prescelto per il progetto. Il parquet Legno+Color è disponibile in tre diversi formati, Large, Medium e Small, che si differenziano per materiali e lavorazioni. La texture che risulta, comune alle tre collezioni, ricorda i vecchi parquet levigati dal tempo, con tutta la loro eleganza, declinati in diversi mood. Tutti i formati, creati a mano da artigiani del legno, hanno una superficie caratterizzata da irregolarità come il legno

lavorato artigianalmente, e sono disponibili nei 10 colori della Warm Collection, più la finitura LegnoNat. Il formato Legno+Color Large è una superficie continua a 3 strati di legno multilayer, decorati e protetti in opera, bisellati sui fianchi, taglio netto in testa, in formato 70x1250 mm, ispirato dai vecchi edifici di SoHo, a New York. I listoni così accostati sembrano allungarsi all’infinito, e conservano solo la dimensione della larghezza, restituendo così l’impressione di una superficie continua, satinata e quasi morbida al tatto. I listoni del formato Legno+Color Medium, invece, sono composti da 3 strati di legno massiccio, anch’essi decorati e protetti in opera, bisellati sia sui fianchi, sia sulle teste. Il formato, 50x400 mm, consente di comporre moltissimi schemi di posa tradizionali, a sorelle, a correre, a cassettoni e in diagonale, adatti anche per stanze piccole, dunque perfetti per gli stili vita contemporanei. Infine, Legno+Color Small ha le stesse caratteristiche di Legno+Color Medium, ma un formato ancora più piccolo, 42x300 mm, che permette di creare i tradizionali schemi di posa, a spina di pesce, in diagonale, a correre, anche per ambienti di dimensioni molto contenute, con un risultato estetico molto efficace. Accomuna i due formati la stessa superficie irregolare, tipica della lavorazione manuale, e la mano morbida, quasi setosa al tatto. Il progetto Kerakoll Design House unisce tutte le performance di questi materiali, per offrire agli architetti di interni la possibilità di creare progetti con le finiture coordinate, dai pavimenti alle pareti di legno, ma non solo.

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Design TENDENZE

Il total look: i formati che creano la decorazione L’idea di Oscar Ono, brand francese che realizza parquet di elevata qualità artigianale, è stata di disegnare una collezione di pavimenti di legno ispirati ai ciottoli delle strade di Parigi del XIX secolo. Progettata da Raphael Navot, la collezione Forêt di Oscar Ono è formata da listoni che riproducono 6 diversi schemi di posa irregolari, preassemblati. La superficie è disponibile con 3 diverse finiture, naturale (Natural), fumé (Smoke) e nero/bruciato (Burnt), interamente naturali e senza l’uso di nessuna colorazione chimica, che creano diverse tonalità, cambiando così completamente il mood del pavimento. Realizzati completamente a mano, i pavimenti sono forniti in listoni preassemblati e prefiniti, per una posa facile con cui non si corre il rischio di alterare il disegno completo, e che non richiede particolare abilità. La messa a punto della collezione ha richiesto due anni di lavoro, per ricreare un prodotto artigianale, ma con qualità e facilità d’uso industriale. Grazie alla versatilità del prodotto, gli architetti d’interni hanno infinite possibilità di creare progetti personalizzabili al 100%, con pavimenti, rivestimenti e complementi coordinati tra loro.

Collezione Forêt, di Rapahel Navot per Oscar Ono, finitura Burnt

La Grande Epicerie, Parigi, progetto di Raphael Navot, collezione Forêt Mix di Oscar Ono, finitura Natural

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Collezione Forêt, di Rapahel Navot per Oscar Ono, finitura Smoke


Consulenza FISCALE

DEDUCIBILITÀ dei CONTRIBUTI di previdenza complementare COME SI DEDUCONO I CONTRIBUTI VERSATI A FORME PENSIONISTICHE COMPLEMENTARI DA PARTE DEI LAVORATORI DI PRIMA OCCUPAZIONE, E QUALI SONO I PUNTI DELLA CERTIFICAZIONE UNICA DA COMPILARE? a cura di ASSOCAAF

T

que anni di partecipazione alle forme pensionistiche, e comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro annui. Per meglio comprendere quanto scritto, si propone un esempio.

ra gli oneri deducibili dal reddito complessivo vi sono i contributi versati a forme pensionistiche complementari di cui al D.Lgs. 5/12/2005, n. 252. I contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore a 5.164,57 euro. Nel caso di versamenti di contributi di importo inferiore al limite di 5.164,57 euro, l’ammontare residuo della deduzione non utilizzata non può essere riportato in avanti e utilizzato nei periodo d’imposta successivi. Eccezione a quanto sopra si ha per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007. Per tali soggetti, e limitatamente ai primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è consentito – nei vent’anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme – dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro pari alla differenza positiva tra l’importo di 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cin-

Esempio di costruzione del plafond e suo utilizzo

Il lavoratore, di prima occupazione dal 2007, inizia a partecipare a forme pensionistiche complementari nell’anno 2014. Al termine dei primi 5 anni ha accumulato un plafond di euro 10.000,00; tale plafond può essere utilizzato dal sesto anno e fino al venticinquesimo anno successivo per dedurre dal proprio reddito complessivo i contributi versati a forme di previdenza complementare, in aggiunta al limite annuale di 5.164,57 euro e fino a concorrenza di 2.582,29 euro annui (per un totale massimo di 7.746,86 euro). Pertanto, il monte accumulato può essere utilizzato (dal 6° anno e fino a completo esaurimento) tutte le volte in cui vengono versati contributi eccedenti il limi-

38


Consulenza FISCALE

te di 5.164,57 euro. Al termine del 2023 residua un plafond di 3.999,99 euro da utilizzare entro il 2038 (si veda Tabella 1 e Tabella 2).

Punti della certificazione unica 2020 per anno 2019

Nella Certificazione Unica del contribuente sarà compilata la sezione relativa alla previdenza complementare: • punto 411: “previdenza complementare”: codice 3; • punto 412: importo versato dal sostituto d’imposta e dedotto dai punti 1,2,3,4,5 della C.U.; • punto 413: importo non dedotto dai punti 1,2,3,4 e 5 della C.U.; • punto 415: data di iscrizione al fondo di previdenza complementare effettuata successivamente alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 252/2005, relativamente ai lavoratori di prima occupazione a decorrere dal 01/07/2007; • punto 416: importo dei contributi versati nell’anno dal lavoratore di prima occupazione e dal datore di lavoro alle forme pensionistiche complementari; • punto 417: importo dei contributi dedotti nell’anno, eccedenti il limite di 5.164,57 euro escluso dai punti 1,2,3,4,5 che i lavoratori di prima occupazione possono dedurre nei vent’anni successivi al quinto anno di partecipazione alle forme pensionistiche complementari; • punto 418: importo complessivo dedotto nell’anno e negli anni precedenti, limitatamente ai primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, a fronte dei contributi complessivamente versati nel quinquennio dal lavoratore di prima occupazione e dal datore di lavoro. Tale punto deve essere compilato relativamente ai soli primi 5 anni di partecipazione alle forme di previdenza complementare; • punto 419: punto che deve essere compilato per i lavoratori di prima occupazione, per i

quali sia maturato il diritto di usufruire della deduzione dal reddito complessivo dei contributi, pari alla differenza tra l’importo di 25.822,85 euro e quelli effettivamente dedotti nei primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche. Tale ammontare deve essere indicato al netto dell’importo dei contributi già dedotti a partire dal sesto anno; punto 420: numero degli anni residui nei quali è possibile usufruire della deduzione prevista per i lavoratori di prima occupazione.

In conclusione

Nei primi 5 anni di iscrizione al fondo, nella C.U. devono essere compilati i punti 416 e 418 (oltre ai punti 411, 412, 413, 415); nei primi 5 anni di iscrizione l’importo massimo deducibile è di 5.164,57 euro per ogni anno. dal sesto anno in poi, nella C.U. devono essere compilati i punti 416, 417, 419, 420 (oltre ai punti 411; 412; 413; 415); nei venti anni successivi al quinto è possibile dedurre dal reddito complessivo i contributi versati nell’anno eccedenti il limite di 5.164,57 euro, per importo non superiore a 2.582,29 euro fino ad esaurimento del monte accumulato nei primi 5 anni. Per i primi 5 anni di iscrizione al fondo (quando il limite massimo di deducibilità è di Euro 5.164,57) bisogna prestare attenzione in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi a non dedurre un importo superiore a 5.164,57 euro; pertanto la colonna 2 del rigo E28 (modello 730 2020) o colonna 2 del rigo RP 28 (modello redditi PF 2020) dovrà riportare la differenza tra quanto già dedotto dal sostituto d’imposta (punto 412 della C.U.) e 5.164,57 euro in presenza di versamenti fatti direttamente dal contribuente oppure in presenza del punto 413 della C.U. compilato. Dal sesto anno in poi bisogna prestare attenzione in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi a non dedurre un importo superiore a 5.164,57 euro in assenza di un monte accumulato nei primi 5 anni. ■

TABELLA 1. Costruzione del plafond per un lavoratore di prima occupazione dal 2007 COSTRUZIONE DEL PLAFOND

2014

2015

2016

2017

2018

CONTRIBUTI VERSATI

1.500,00

2.500,00

3.000,00

3.658,28

5.164,57

DIFFERENZA RISPETTO AL LIMITE DI 5.164,57

3.664,57

2.664,57

2.164,57

1.506,29

0

PLAFOND ACCUMULATO

3.664,57

6.329,14

8.493,71

10.000,00

10.000,00

TABELLA 2. Utilizzo del plafond di euro 10.000,00 UTILIZZO DEL PLAFOND

2019

2020

2021

2022

2023

CONTRIBUTI VERSATI

6.000,00

5.000,00

7.746,86

7.746,86

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VETRINA

EWOOD Collection, pareti in legno XXL

JJ Pareti in legno per una casa con stile Il legno è il rivestimento di moda, grazie al calore e all’armonia che apporta alle stanze. Naturali o in ceramica, le pareti in legno si adattano a qualsiasi tipo di arredamento e bilanciano gli spazi progettati nei colori neutri (bianco, beige o grigio) o in quelli vivaci (blu, verde o arancione). Diversi sistemi e geometrie ripropongono in chiave moderna una tecnica che esiste da anni. In questo modo è possibile rinnovare gli ambienti domestici in modo elegante e contemporaneo. Il rivestimento a elementi lignei è adatto a vari ambienti, dal soggiorno alla camera da letto, dalla zona relax allo studio. Anche in cucina e in bagno possono essere impiegati scegliendo però soluzioni con proprietà idrofughe. Per rivestire le pareti di casa, l’azienda Porcelansoa Grupo propone una serie di collezioni a cui ispirarsi per aggiungere un tocco autentico e originale alla casa. EDWOOD Collection di XTONE (Urbatek) è una delle collezioni più utilizzate dagli architetti e dagli arredatori d’interni per creare persiane, pareti e perfino testiere a effetto tridimensionale. Per la collezione XTONE EWOOD Wengue, il minerale compatto sinterizzato ispirato al legno e di grande formato (120 cm x 250 cm e 150 cmx 300 cm) si contraddistingue per la resistenza alle elevate temperature, per la bassa porosità e per lo spessore ridotto. Disponibili in tre colori (Camel, Honey e Wengue), i pezzi di Ewood consentono di progettare spazi ampi e senza limiti, e possono essere abbinati a tessuti leggeri, lampade minimaliste o piante. Pareti in legno naturale.

Un’altra opzione per rivestire le pareti è quella offerta dalle collezioni in legno naturale de L’Antic Colonial. La sua composizione sostenibile (Certificato FSC) trasformerà l’abitazione in una Eco Casa e ogni angolo acquisterà un’atmosfera più intima. Per ampliare visivamente gli spazi e le stanze, si può optare per il parquet Lampione o Mini Imperial de L’Antic Colonial. Questa combinazione consente di usare lo stesso design per il pavimento e per il rivestimento e grazie a mobili in pelle, lampade geometriche e tessuti con stampe a fantasia, le stanze come il soggiorno, le camere da letto o le cucine acquisiranno un tocco in più di originalità. Grazie alla sua elevata resistenza al fuoco, agli impatti chimici, all’umidità, agli urti e ai graffi, il legno ceramico PAR-KER™ di Porcelanosa renderà ancora più durature le pareti maggiormente transitate della casa, come i bagni e la cucina. I suoi pezzi, con rilievi o lisci, riproducono le venature e il colore del legno naturale, diventando così un oggetto decorativo adatto ad ambienti interni o esterni. www.porcelanosa.com

Legno ceramico PAR-KER™

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VETRINA

JJ Effetto Vaia, la nuova iniziativa di Ikea “Un circolo virtuoso nato da una catastrofe”, viene definito così il progetto Effetto Vaia di Ikea che realizzerà con il legno dei 16 milioni di alberi rasi al suolo nella zona di Corvara (BZ) durante la tempesta del 2018 che si è abbattuta nei territori tra il Veneto e il Trentino Alto Adige con 71 cm di pioggia in 48 ore, 192 km/h di vento. “È la storia di come la nostra ambizione, di avere un impatto positivo sulle persone e sul pianeta entro il 2030, ci rende più vicini che mai alla comunità locali e al nostro territorio”, si legge nella pagina dedicata al progetto Effetto Vaia di Ikea. “Il nostro pianeta ci sta inviando messaggi che non possiamo più ignorare”, specifica Ikea. Ecco allora che per ispirare il cambiamento bisogna trasformare qualcosa di “irrimediabile” in “rimediabile”, che abbia un impatto positivo e un design “democratico e accessibile”, rispettando i valori dell’azienda svedese. Grazie al progetto Effetto Vaia, la famosa libreria BILLY e le ante TRÄARBETARE verranno realizzate con il legno degli alberi abbattuti nella tempesta che ha colpito il Triveneto. Acquistando i prodotti in edizione limitata (BILLY libreria 80x28x202 marrone chiaro, BILLY libreria 40x28x202 marrone chiaro, TRÄARBETARE anta 60×64 marrone chiaro) si potrà contribuire a sostenere il progetto per la riqualificazione e il rimboschimento delle aree colpite a favore dell’iniziativa “Compostiamoci bene” del progetto nazionale “Mosaico Verde di Legambiente e AzzeroCO2.

JJ Slim, il parquet spesso solo 10 millimetri Ristrutturare un ambiente per rimetterlo a nuovo e dargli un look diverso, più moderno e accogliente, vuol dire partire prima di tutto dal basso, ovvero dai pavimenti. La scelta delle superfici giuste, infatti, è molto importante perché determinerà lo stile del resto della casa, come l’abbinamento con l’arredo e il colore delle pareti. Spesso, il sogno di una pavimentazione nuova viene frenata dall’idea di rimuovere quella vecchia con lunghi interventi edili. La soluzione alternativa per operazioni rapide e poco invasive c’è e si chiama Slim, il parquet di Woodco con uno spessore di soli 10 millimetri. Extra sottile, pratica, elegante: la collezione Slim creata da Woodco è perfetta per chi sta affrontando lavori di rinnovo e non vuole rinunciare al fascino e alla naturalezza del vero legno. Questo parquet semplifica i lavori di riqualificazione, perché può essere posato direttamente in sovrapposizione alla superficie esistente. Inoltre, grazie alle tavole dallo spessore estremamente ridotto pari a 1 centimetro, aumenta la probabilità di dover intervenire solo sui cardini dei serramenti, adattando facilmente porte e finestre. Realizzati in pregiato Rovere di Slavonia, i parquet Slim sono disponibili in 2 dimensioni (1500/2200×180 mm e 800/1200×120 mm) e in 11 tonalità differenti. Questa collezione regala superfici dal grande impatto estetico grazie alla microbisellatura sui quattro lati e alle colorazioni naturali eseguite con la tecnica artigianale della stracciatura a mano, che conferisce alle tavole particolari effetti cromatici caldi e delicati, trasformandole in pezzi unici e irripetibili. La posa incollata semplice e veloce, garantita dalla flessibilità delle doghe e dalla precisione degli incastri, conferma il carattere pratico e contemporaneo della collezione, perfetta

Il parquet Rovere Naturale della collezione Slim con superficie spazzolata e verniciatura extra opaca

su sottofondi cementizi, anidride, pannelli in fibra legnosa, pavimenti in ceramica e anche su sottofondi con sistemi di riscaldamento a pavimento. Per tutti i parquet Slim viene utilizzata una vernice completamente atossica, priva di solventi e conforme alle più rigorose normative europee, che assicura non solo un parquet privo di emissioni di sostanze nocive, ma anche un ambiente salubre e sicuro nel tempo. www.woodco.it

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Mercato PROTAGONISTI

Il mondo HERITAGE Listone Giordano IL LAVORO SAPIENTE DI MANI ESPERTE E L’AMORE PER IL LEGNO FANNO DI HERITAGE UNA GALLERIA DI PAVIMENTI IN LEGNO SENZA EGUALI E CAPACI DI INTERPRETARE, COME NESSUN ALTRO, L’ABITARE CONTEMPORANEO

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iligrana è portavoce del “saper fare” applicato all’eleganza del Rovere certificato francese. Lo speciale trattamento di spazzolatura a poro aperto della superficie esalta la sensazione di matericità e tattilità di questo tappeto ligneo da calpestare a piedi nudi. Un trattamento che dona valore aggiunto a questa collezione parquet, un valore che sta a cuore a tutti coloro che amano la materia viva legno e le sue venature più profonde. Heritage Filigrana racchiude in sé tutta l’eleganza del rovere in una superficie naturale che diventa compagna di vita. La collezione Traccia riscopre saperi della lavorazione artigianale di un tempo fondendoli a tecniche produttive d’avanguardia. Racconta una storia antica fatta di passione, arte applicata e rispetto della natura. Il Rovere francese più pregiato, proveniente da foreste certificate, si trasforma in un arcobaleno naturale di colori grazie a trattamenti termici privi di coloranti o sostanze chimiche. Superfici mosse da una piallatura eseguita tavola per tavola con tecniche dal sapore antico, e l’applicazione di oli e pigmenti vegetali per un’esperienza tattile a contatto con la materia autentica, anche nel recupero di geometrie di posa classiche, eleganti e senza tempo. Filo di Lama esalta il “saper fare” applicato alla naturalezza del Rovere certificato francese. Ogni lista viene lavorata sapientemente, per poi essere finita con oli a essiccazione naturale che donano al legno differenti tonalità di colore grazie anche a termo trattamenti ecologici. La tradizionale lavorazione a piano sega regala infine alla materia legno effetti di tridimensionalità e spessore unici esaltando la venatura del legno e le

sue naturali imperfezioni. Il brevetto multilayer Listone Giordano garantisce inoltre la perfetta stabilità dei grandi formati e sancisce l’assoluta eccellenza dei pavimenti in legno Heritage.

Perla unica, che completa la collezione è Désir

Désir fa rivivere l’armonica proporzione di liste più strette e allungate che caratterizzava alcuni antichi pavimenti in legno, dove assi longilinee si allungavano e fondevano insieme in un originale tessuto. Désir ripropone oggi quelle particolari armonie compositive reinterpretandole attraverso alcune sapienti finiture Heritage, che arricchiscono la materia di un dolce effetto di termo trattamento naturale, per godere appieno di tutta l’autenticità del legno. Ispirato al capolavoro “The Seer”, dipinto da Giorgio de Chirico nel 1915 Désir Atelier interpreta in modo elegante le armoniche proporzioni delle liste strette e allungate, tipiche delle antiche pavimentazioni lignee. ■ Listone Giordano è il brand che fa capo al Gruppo Margaritell.

MARGARITELLI S.P.A. 06089, Miralduolo di Torgiano (PG) Tel.: 075.988681 | Fax: 075.9889043 www.listonegiordano.com info@listonegiordano.com

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LA CARTA AMA GLI ALBERI 1.500 campi da calcio al giorno. Così tanto crescono le foreste europee. Quelle da cui si ottiene il legno per fare la carta. Questa è una notizia, vera.

Scopri le notizie vere sulla carta www.naturalmenteioamolacarta.it Fonte: FAO, 2005 - 2015 Foreste europee: 28 Paesi dell’Unione europea + Norvegia e Svizzera


Arch. Restucci - Studio Pro[g]getti Interior Design

Mercato PROTAGONISTI

Assito delle alpi: 100% MADE in ITALY INTERNO. Assito delle alpi – teak – scelta premium – Finitura oil UV spazzolato

ESTERNO. Parquet massello – teak – formato listolamp

IL PREFINITO MULTISTRATO È COMPOSTO DA UNO STRATO DI PREGIATO LEGNO MASSELLO INCOLLATO SU UN MULTISTRATO DI BETULLA

L Arch. Restucci - Studio Pro[g]getti Interior Design

a collezione Assito delle Alpi rappresenta il fiore all’occhiello di tutta la produzione Italparchetti; un prefinito multistrato di grandi dimensioni da 15 mm di spessore adatto alla posa su pavimenti riscaldati. Assito delle Alpi e composto da uno strato di pregiato legno massello incollato su un multistrato di betulla; un connubio che garantisce stabilità e praticità di posa, anche flottante. L’uso di vernici ad acqua e oli naturali completa la finitura di un parquet resistente e salubre. Varie larghezze e lunghezze disponibili consentono varie soluzioni di posa per adeguare il pavimento allo stile della tua casa. Per questa realizzazione è stato abbinato all’esterno un parquet massello in teak in una sintesi perfetta della completezza della gamma Italparchetti. ■

ITALPARCHETTI S.R.L Via Aleardo Aleardi, 77 31029 – Vittorio Veneto (TV) Tel. 0438.500.939/0438.501.464 Fax 0438 501 461 info@italparchetti.it www.italparchetti.it 44


Mercato PROTAGONISTI

Un olio che AIUTA l’ambiente

Ultracoat Hard Oil Fast

PROTEZIONE PIÙ EFFICACE CON ULTRACOAT HARD OIL FAST DI MAPEI: GRAZIE ALLE MATERIE DI ORIGINE VEGETALE DONA ALLA SUPERFICIE UN ASPETTO UNIFORME E OMOGENEO

P

er la finitura di pavimenti in legno, Mapei propone Ultracoat Hard Oil Fast, un olio impregnante formulato con materie prime di origine vegetale, disponibile nella versione neutro e in diverse colorazioni. Ultracoat Hard Oil Fast può essere utilizzato indistintamente su tutte le superfici di legno sia spazzolate, piallate, seghettate o lisce. È particolarmente indicato per specie legnose chiare.

Modalità di applicazione

Prima di procedere al trattamento di finitura è necessario levigare adeguatamente il pavimento e rimuovere ogni possibile traccia di polvere e sporco. Una volta mescolato bene il prodotto e verificato che non vi sia deposito sul fondo della confezione, applicare l’olio mediante l’utilizzo di Ultracoat Roller T3. Se non dovesse essere sufficiente una sola mano (nel caso di pavimenti in legno molto assorbenti), procedere all’applicazione di un secondo strato di prodotto. Dopo 30-60 minuti (a +20°C) rimuovere l’eccesso di prodotto con un passaggio di mono-spazzola munita di Ultracoat Oil Pad o Ultracoat Pad Bianco. Questo procedimento renderà l’aspetto della superficie uniforme e omogeneo.

Per una protezione più efficacie e una riduzione dei tempi di attesa aggiungere Ultracoat Hard Oil Hardener (100 g/l). Dopo 24-48 ore per completare il trattamento, applicare Ultracoat Oil Care Plus. Se utilizzato senza Ultracoat Hard Oil Hardener è possibile completare il trattamento con una vernice bicomponente della linea Ultracoat. Dopo 16 ore, carteggiare utilizzando la monospazzola con Ultracoat Pad Verde. Rimuovere accuratamente la polvere e applicare un primo strato di Ultracoat Bicomponente, lasciare asciugare almeno 24 ore e carteggiare con Ultracoat SR 220 o Ultracoat Pad Special Stripper. Rimuovere accuratamente la polvere e applicare lo strato finale di Ultracoat Bicomponente. La superficie protetta con Ultracoat Hard Oil Fast avrà un eccellente resistenza al calpestio e richiederà rare operazioni di manutenzione. Visita il sito mapei.it per scaricare la scheda tecnica e scoprire i colori disponibili. ■

MAPEI S.P.A. Mapei S.p.A. Via Cafiero, 22, 20158 – Milano Tel. 02.376731 | Fax 02.37673214 www.mapei.com | mapei@mapei.it

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Mercato PROTAGONISTI

Una protezione NATURALE per il legno OLI PER PENETRARE E PROTEGGERE IL LEGNO DALL’INTERNO, LE CERE PER CREARE UNO STRATO PROTETTIVO, STABILE E RESISTENTE ALLO SPORCO: LA SOLUZIONE DI OSMO

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Studio e ricerca

ltre 30 anni fa, Osmo Holz und Color GmbH & Co. KG ha svilluppato un nuovo prodotto: Olio Cera dura Originale 3032 satinato, una finitura per legno a base di oli e cere naturali che offre una protezione durevole per pavimenti in legno e arredo. Questo ha rivoluzionato il trattamento delle superfici in legno in tutto il mondo. Fino agli inizi degli anni ’80, vi era la convinzione che solo le vernici potessero proteggere le superfici in legno dallo sporco e dalle intemperie. Ma, queste finiture però comportavano svantaggi considerevoli: la protezione agiva solo in superficie e non permetteva al legno di “respirare”. Così l’umidità penetrava sotto lo strato di vernice causando spaccature e spellamenti.

I ricercatori hanno fatto un grande passo in avanti e hanno presentato Osmo Olio Cera dura Originale 3032 satinato. La superficie microporosa è resistente a macchie, sporco e umidità, ed è inoltre estremamente resistente e durevole. Una volta asciutta, è resistente a saliva e sudore e dunque, adatta per il trattamento dei giochi per l’infanzia. Utilizzando la stessa base, sono state sviluppate diverse varianti dell’Olio Cera dura Originale: Olio Cera dura Originale Espresso per un essicazione più rapida, delle varianti pigmentate per una colorazione lieve, e tre livelli di gloss differenti. Sono stati aggiunti inoltre un effetto oro, un effetto argento e un effetto dall’ aspetto naturale simile al legno grezzo. ■

Assorbire l’umidità

OSMO HOLZ UND COLOR GMBH & CO. KG

In Osmo, nessuno voleva accontentarsi di questo. Gli specialisti hanno lavorato a una soluzione basata su oli e cere naturali: gli oli per penetrare e proteggere il legno dall’interno; le cere per creare uno strato protettivo, stabile e resistente allo sporco. Il vantaggio di questo tipo di finitura è che permette al legno di assorbire e rilasciare l’umidità senza spaccarsi o spellare.

Affhüppen Esch, 12 D-48231 Warendorf (Germania) Tel. (+49)02581.922-100 Fax (+49)02581.922-200 www.osmo.de | info@osmo.de

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Mercato PROTAGONISTI

TRASFORMARE in ARTE il legno PASSIONE E AMORE PER QUESTO MATERIALE FANNO DI STEMAU S.R.L. UN’AZIENDA ALL’AVANGUARDIA

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Stemau S.r.l., per valorizzare ambienti lussuosi e raffinati, produce anche prodotti artigianali di prestigio, come tagli a spina, gradini, mattonelle, greche, mosaici, quadrotte o disegni geometrici con intarsi e inserti. Oltre ai servizi di consulenza, l’azienda dispone di molteplici prodotti per la posa e la manutenzione di tutti i pavimenti in legno (colle, fondi, cementi, impregnanti, vernici e detergenti), per i complementi d’arredo (battiscopa e profili) e per il merchandising (espositori e cartelle).

temau S.r.l. nasce alla fine degli anni ’70 a Roma, producendo e commercializzando pavimenti in legno di pregio e di altissima qualità, rivolgendosi sia a imprese che a privati. Da subito l’amore e la passione per il legno, consentono di ottenere, con grande sacrificio, una posizione di rilievo sul mercato. L’azienda diventa leader del mercato locale e, spinta dal desiderio di crescita, amplia il proprio organico e la propria struttura. Diviene così un’azienda all’avanguardia con capannoni e macchinari e giovani intraprendenti pronti a soddisfare le esigenze del mercato e dei clienti. L’impegno, la passione, la professionalità, l’attenzione verso le nuove tendenze di arredo e di design, la cura nei dettagli, la qualità e la scelta di materie prime certificate e accuratamente selezionate, hanno reso Stemau S.r.l. un’azienda leader nel settore dei pavimenti in legno, in grado di soddisfare tutte le esigenze personali, estetiche ed economiche.

Natura che vive

Il legno in edilizia è un valore aggiunto per le abitazioni, ma anche per i negozi, le aree commerciali, gli uffici, gli hotel, gli studi, le palestre, i teatri, gli ambienti rappresentativi, i ristoranti e i locali per il pubblico. Un pavimento in legno è natura che vive, che impreziosisce, che dona calore e comfort e che ci accompagna quotidianamente. Un pavimento in legno è infatti accogliente, seducente, rilassante e induce a camminare a piedi nudi. Arricchire i nostri ambienti con un pavimento in legno significa vivere a contatto con la natura. Stemau S.r.l. opera e produce nel massimo rispetto della natura e dell’ambiente, avvalendosi della materia prima esclusivamente da aree e aziende autorizzate al disboscamento, al fine di mantenere e proteggere, in maniera corretta e responsabile, le comunità naturali e le foreste, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. ■

Innovazione e professionalità

Stemau S.r.l. trasforma il legno in arte. L’intero ciclo di produzione, dal taglio all’essicazione, dal disegno alla progettazione, dalla scelta alla sezionatura, dalla calibratura alla listellatura, dalla piallatura alla lavorazione, dalla verniciatura al confezionamento, con materie prime provenienti da tutto il mondo, viene effettuato interamente presso lo stabilimento con sede a Roma ed è quindi certificato Made in Italy al 100% e tutti i pavimenti riportano la marcatura CE. Le lavorazioni e le finiture prodotte da Stemau S.r.l. sono molteplici, grazie alla vasta gamma di specie legnose trattate, ai macchinari industriali moderni e innovativi e alla professionalità del personale.Stemau S.r.l. realizza infatti in vari formati Parquet Tradizionale, Parquet Prefinito, Parquet Flottante, Decking, ma anche Laminato, LVT, SPC e WPC.

STEMAU S.R.L. Sede Legale e Showroom: Via Pieve Ligure n.15 00168 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 30601438 Deposito e Showroom: Via Refrancore n.26 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 Stabilimento di Produzione: Via Morsasco n.41 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 e-mail: info@stemausrl.it | www.stemausrl.it

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