DIMENSIONE PULITO 06_2025

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MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE

LA TAVOLA

SI FA IMMAGINE

LA MATERIA

SI FA STILE

EDIZIONE HOTELLERIE

la gestione della pulizia e dei servizi

CASE HISTORY

Hilton Garden Inn di Lecce: pulizia d’alta gamma

IMPRENDITIVITÀ

Sicurezza igienica leva di marketing dell’hotel

Made in Italy. Made in Falpi.

le

Il massimo del Lusso con carrelli Eccezionali
Stile e Qualità Senza paragoni per
tue necessità di Housekeeping

IL PULITO PROFESSIONALE

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Il “biglietto da visita” dell’hotel

CRISTINA CARDINALI

Il mantra 2025 potrebbe essere “l’ospitalità deve trasformarsi in esperienza!” Del resto, l’ultima edizione del Datatur di Federalberghi, che certifica l’assoluta ripresa del turismo in Italia con indicatori di occupazione e tariffe medie giornaliere in crescita, testimonia non soltanto il ritorno dei flussi, ma soprattutto la domanda di qualità che ne consegue. Il cliente-tipo post-pandemia è attivo, informato e attento alla qualità percepita. Chiede trasparenza nei processi di pulizia, garanzie concrete di sanificazione, possibilmente integrate da comunicazioni sui protocolli applicati. In questo senso, le aziende del cleaning professionale affiancano gli hotel non solo con servizi, ma con partnership consulenziali: formazione, audit, reportistica. Un modello dunque che promuove efficienza, sicurezza e storytelling, dove il vero valore aggiunto sta nella garanzia che tutto ciò che si tocca è frutto di scelte professionali, attente, formate e consapevoli. In particolare, le strutture alberghiere registrano una forte polarizzazione: diminuiscono gli esercizi a 1, 2 stelle, mentre gli hotel di categoria media e alta consolidano la propria presenza e performance. In questo scenario, la pulizia professionale è un elemento distintivo di policy qualitativa. Rigorosi protocolli sanitari, spesso strutturati attorno a metodologie HACCP, sanificazioni avanzate e igienizzazione eco-friendly, diventano fattore

di differenziazione. Il piacere di un ospite inizia infatti proprio dal percepito di un ambiente impeccabile: superfici brillanti, fragranze discrete e arredi perfettamente preservati narrano cura, attenzione e centralità dell’esperienza. È su questi dettagli che si costruisce la reputazione di un albergo e la propensione a ritornare.

Inoltre, le strutture di categoria medio-alta tendono ad investire in manutenzione strutturale proprio per garantire ambienti più sani e meno usurati nel tempo. Qui, la pulizia professionale incontra l’edilizia sostenibile: rivestimenti antibatterici, materiali facili da sanificare e pavimenti resistenti sono sempre più diffusi. E come sempre uno sguardo ai professionisti, a donne e uomini che, dietro a guanti e macchinari, modellano l’accoglienza. Raccontiamo di un mondo che ha saputo reinventarsi, attraverso l’integrazione tra formazione del personale e tecnologie. La crescente automazione (robot per il lavaggio, sistemi IoT per il monitoraggio dell’igiene, app di controllo qualità) apre infatti alla necessità di operatori specializzati.

Il recupero dei numeri nel turismo, la spinta alla riqualificazione delle strutture e un consumatore più esigente fanno della pulizia professionale un asset strategico. Non basta più fare, bisogna raccontare, certificare, innovare.

IN PROSPETTIVA

3IL “BIGLIETTO DA VISITA” DELL’HOTEL ATTUALITÀ

10IL TURISMO ITALIANO RIPARTE

14COME SI ACCOGLIE

20OSPITALITÀ IN MOVIMENTO

26IGIENE D’ALTA GAMMA

STRATEGIE

34SPAZI DIVERSI, ESIGENZE DIVERSE

38GLI STRUMENTI PER PULIRE

46DA VENDITORE A PARTNER STRATEGICO

IMPRENDITIVITÀ

IN COPERTINA Industrie Celtex è un’azienda specializzata nella produzione di referenze a uso igienico-sanitario in carta tissue, tessuto non tessuto e sistemi di dispensazione per il settore dell’AFH. Una multinazionale con 8 stabilimenti in tutta Europa e oltre 500 dipendenti, che in tutta la filiera produttiva adotta una visione sostenibile, garantendo qualità ed elevate performance dei prodotti in ottica di ridotto impatto ambientale. INDICE INSERZIONISTI

ANNO 34 N.6 LUGLIO 2025 ISSN 2612-4068

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Direttore editoriale Ornella Zanetti | ornella.zanetti@quine.it

Direttore Tecnico Maurizio Pedrini

Coordinamento editoriale

Chiara Scelsi | c.scelsi@lswr.it Tel. +39 349 0099322

Redazione

Cristina Cardinali | c.cardinali@lswr.it Tel. +39 347 4238879

Simone Ciapparelli | s.ciapparelli@lswr.it | Tel. +39 344 0571950

Loredana Vitulano | l.vitulano@lswr.it Tel. +39 342 6618995

Hanno collaborato

Niccolò Luongo, Mauro Martini, Marco Monti, Maurizio Pedrini, Francesco Pirovano

Progetto grafico Elisabetta Delfini | e.delfini@lswr.it

Grafica e impaginazione LSWR

Immagini Shutterstock

Ufficio traffico e Servizio abbonamenti

Elena Genitoni | e.genitonii@lswr.it | Tel. +39 340 0648338

Direttore Commerciale

Costantino Cialfi | c.cialfi@lswr.it Tel. +39 346 6705086

Pubblicità e Sviluppo

Filippo Viola f.viola@lswr.it

Edoardo Rossi e.rossi@lswr.it Elena Brusadelli | e.brusadelli@lswr.it

Produzione

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Abbonamenti

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Annuale estero: 160 euro

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Costo di una copia: 1.30 euro abbonamenti.quine@lswr.it Tel. 02 864105 www.quine.it www.dimensionepulito.it

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© Quine srl – Milano

Testata Associata

Distribuzione Rivenditori, Imprese di servizi, Aziende alimentari, Sanità e RSA, Enti pubblici, Pubblici esercizi, Hotellerie, Lavanderie professionali, Disinfestazione e servizi ambientali, Grande distribuzione

DESIGN IN TAVOLA stile materico

L’eleganza e la resistenza della carta a secco si uniscono a una palette cromatica ispirata alla natura e all’arte.

Con i decori Infibra Venus nasce un nuovo modo di interpretare la ristorazione, un’esperienza a 360 gradi, che coinvolge vista, tatto e memoria. I nuovi coordinati Venus, composti da tovagliolo 40x40 e tovaglia 100x100, consentono di realizzare una mise en place raffinata, impeccabile e igienica. Con Venus la bellezza si unisce alla sostenibilità: l’intera gamma, infatti, è certificata FSC®, garanzia che la carta proviene da una gestione forestale responsabile. I decori Venus, diversi per trame e colori, sono pensati per armonizzarsi con l’ambiente e arricchire di stile ed eleganza ogni momento conviviale.

Trama è il decoro dalla texture sofisticata, che richiama l’intreccio del tessuto, in una palette dai toni tenui. Con Vichy torna il classico intramontabile del quadretto, che rievoca le tovaglie delle trattorie di una volta, con uno stile sempre attuale. Lin richiama il tocco naturale del lino, in cromie che spaziano dal blu ottanio, al corda, al marrone. Con Chevron, zig-zag dinamici portano in tavola energia ed equilibrio, per distinguersi in ambienti moderni e dal design essenziale Fleurs interpreta l’apparecchiatura con un tocco di romanticismo discreto, che unisce delicatezza e freschezza cromatica. Conchiglie è sinonimo di eleganza marina, perfetto per ristoranti gourmet e locali vista mare, che cercano un tocco di sofisticata poesia.

Infibra Venus: eleganza contemporanea, matericità visiva.

LA TAVOLA SI FA IMMAGINE

IL TURISMO ITALIANO RIPARTE

Il settore sta vivendo una fase di rilancio e l’industria alberghiera punta su qualità del servizio, pulizia, formazione e nuove tecnologie per rispondere alle esigenze della clientela

Dopo anni di turbolenza, il turismo italiano archivia definitivamente la crisi pandemica e torna a correre. È quanto emerge dalla quindicesima edizione di Datatur, il rapporto sullo stato dell’economia turistica nazionale redatto da Federalberghi. Il 2024 si è chiuso con segnali inequivocabili di crescita: l’Italia ha superato, seppur di misura, i livelli di presenze turistiche del 2019, e il comparto alberghiero, cuore della ricettività italiana, ha mostrato segni tangibili di rilancio, sia in termini economici sia occupazionali.

Il quadro delineato nel report è chiaro: nel 2024 i flussi turistici internazionali hanno raggiunto 1,445 miliardi di arrivi a livello globale (+10,7% rispetto al 2023), avvicinandosi al 99% dei valori pre-Covid. Anche l’Italia si è inserita in questo trend positivo, con un incremento delle presenze negli esercizi ricettivi pari al 3%, che ha permesso di superare, seppur di poco (+0,9%), i numeri del 2019.

La ripresa non è solo quantitativa, ma anche qualitativa. Il comparto alberghiero, tra i più colpiti dagli effetti della pandemia, ha

ritrovato slancio grazie a un rinnovato interesse da parte del turismo straniero. Le spese dei viaggiatori internazionali in Italia sono aumentate del 4,9% rispetto all’anno precedente, contribuendo al rafforzamento della bilancia turistica e portando le entrate ben oltre i livelli pre-pandemici. Il settore alberghiero si conferma una colonna portante dell’economia turistica italiana. Nel 2023, ultimo anno disponibile per i dati UE, l’Italia ha conquistato la terza posizione per numero di pernottamenti in hotel (275 milioni), dietro a Spagna e

A CURA DELLA REDAZIONE

OFFERTA ALBERGHIERA IN ITALIA

Categorie

5

4

3

2

1

Fonte: Istat, dati relativi al 2023 - * Residenze turistico-alberghiere

DOMANDA ALBERGHIERA IN ITALIA

3

5

Fonte: Istat, dati relativi al 2023 - * A causa degli arrotondamenti i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori - ** Residenze turistico-alberghiere Categorie

Germania. Nel 2024, secondo le stime Datatur, le strutture alberghier italiane hanno consolidato il recupero, grazie a una strategia improntata su riqualificazione dell’offerta e miglioramento dei servizi.

MENO QUANTITÀ, PIÙ QUALITÀ

La ripresa ha coinvolto profondamente l’intera offerta alberghiera, che ha intrapreso un processo di trasformazione volto a migliorare la qualità dei servizi, rispondere a una domanda più selettiva e adattarsi a nuovi standard sanitari e tecnologici.

A livello strutturale, si osserva una razionalizzazione dell’offerta: meno esercizi (-1,6% rispetto al 2019), ma più grandi e performanti. La dimensione media degli alberghi italiani ha mantenuto una capienza di circa 69 letti per struttura, con un tasso di occupazione in crescita (51,5% nel 2023, +2,5 punti rispetto al 2019). La pressione sul miglioramento degli standard qualitativi ha portato a un’espansione del segmento medio-alto e a un ripensamento delle strategie di gestione, soprattutto in chiave di efficienza, sostenibilità e innovazione.

L’investimento nella qualità non è solo una scelta strategica, ma una necessità per attrarre una clientela internazionale sempre più attenta al comfort, all’esperienza e alla sicurezza. Tradizionalmente dominata dalle regioni del Nord, l’offerta ricettiva sta vivendo una redistribuzione geografica. Questo riequilibrio contribuisce ad ampliare la gamma dell’offerta e a destagionalizzare i flussi turistici.

PULIZIA E SOSTENIBILITÀ

Uno degli effetti più duraturi della pande-

mia è stato il rafforzamento delle aspettative dei clienti in materia di igiene. Le strutture alberghiere hanno risposto adottando protocolli rigorosi di sanificazione, formazione specifica del personale addetto e nuove tecnologie per la pulizia automatizzata. Gli alberghi hanno rivisto e potenziato le loro procedure, introducendo piani di sanificazione codificati e verificabili, aumentato la frequenza degli interventi di pulizia soprattutto negli spazi comuni, e l’impiego di detergenti professionali certificati per l’abbattimento di virus e batteri. In molti casi, si è anche assistito a una riorganizzazione dei servizi di housekeeping, con interventi su turni differenziati per evitare sovrapposizioni tra ospiti e personale. Un altro aspetto significativo è stato l’adozione di protocolli di comunicazione trasparente: cartellonistica informativa sulle misure adottate, certificazioni esposte in reception, e check-list igieniche lasciate in camera come segno tangibile dell’impegno dell’hotel.

L’attenzione alla salubrità degli ambienti, è quindi diventata un elemento di marketing e fidelizzazione. Secondo Federalberghi, le strutture che garantiscono elevati standard igienici ottengono punteggi di soddisfazione superiori nelle recensioni online, dimostrando come la pulizia sia diventata una vera leva competitiva.

OCCUPAZIONE

IN CRESCITA

L’effetto della ripresa è visibile anche sul fronte occupazionale. Dopo un +8,1% nel 2023, il 2024 ha fatto registrare un ulteriore aumento del 5% dei lavoratori dipendenti nel settore ricettivo. Rispetto al 2019, si tratta di un incremento netto del 7,2%, a fronte di un’Europa ancora sotto i livelli pre-pandemici.

Eppure, non mancano le ombre: cresce infatti la difficoltà di reperimento del personale. Oltre il 60% delle imprese segnala criticità nell’assumere figure chiave come cuochi, camerieri qualificati e addetti

ADOZIONE DELLA TECNOLOGIA

NEL TURISMO

55 % delle imprese turistiche ha investito nel digitale tra il 2019 e il 2023

9 % che ha già introdotto soluzioni di Intelligenza

Artificiale

1,8 la % di assunzioni previste, sul totale, di figure highskills, una percentuale ancora molto limitata

alcune imprese hanno risentito degli effetti di un clima geopolitico incerto e di costi operativi in aumento.

Nel complesso però il settore ha risposto con grande adattabilità, mantenendo alta la qualità dell’offerta e accelerando l’adozione di soluzioni digitali.

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

all’accoglienza. Una lacuna che rischia di rallentare la crescita, soprattutto nelle strutture più dinamiche. Inoltre, il settore continua a preferire profili con diploma tecnico-professionale (51,7% delle assunzioni previste), mentre è ancora scarso l’impiego di laureati (solo l’1,2%).

2025: TRA LUCI E OMBRE

Il 2025 ha rappresentato un anno di consolidamento per il settore. Dopo l’impennata dei flussi nel 2024, l’anno si è mantenuto su livelli stabili, con una domanda turistica robusta e distribuita lungo tutto l’arco dell’anno. Il Giubileo ha trainato i flussi verso Roma e le città d’arte, contribuendo a rafforzare l’attrattività internazionale del Paese. Tuttavia, proprio l’organizzazione di grandi eventi ha messo in luce alcune fragilità infrastrutturali, in particolare nei nodi logistici e nei servizi di trasporto pubblico.

Non sono mancate difficoltà legate al sovraffollamento in alta stagione, soprattutto in alcune destinazioni iconiche, mentre

L’ospitalità italiana ha mostrato segnali incoraggianti anche sul fronte della transizione green. Secondo il Datatur, il 32,2% delle imprese turistiche ha investito in tecnologie sostenibili, superando la media nazionale. Dalla gestione efficiente dell’energia ai sistemi di sanificazione avanzati, passando per la digitalizzazione dell’accoglienza e l’utilizzo di piattaforme AI per il booking e il marketing, il settore si muove verso un modello sempre più professionale e automatizzato. In particolare, il 9% delle imprese turistiche ha già introdotto soluzioni di Intelligenza Artificiale, usata soprattutto per la gestione economica, il marketing, la promozione e l’e-commerce. L’obiettivo è duplice: aumentare l’efficienza e garantire un servizio personalizzato e sicuro. In questo scenario, la robotica inizia a diffondersi anche nella gestione operativa delle strutture alberghiere. Naturalmente, l’introduzione di queste soluzioni richiede nuove competenze e alcuni hotel stanno iniziando a richiedere personale in grado di gestire, programmare e monitorare i dispositivi robotici, oltre a figure capaci di utilizzare piattaforme basate sull’Intelligenza Artificiale.

Sebbene al momento le figure high-skills siano ancora una minoranza nel comparto turistico (1,8% delle assunzioni previste), si registra un lento ma progressivo cambiamento: la tecnologia non sostituirà l’uomo, ma sta trasformando il modo in cui si lavora nel settore alberghiero, aprendo nuove opportunità per figure professionali formate, digitalmente competenti e capaci di coniugare accoglienza e innovazione.

SOlight, SOchic e SObasic

I carrelli hotel Falpi rappresentano la massima espressione di funzionalità, estetica ed efficienza per il settore dell’ospitalità. La gamma è suddivisa in due linee che si differenziano per i materiali utilizzati nella fabbricazione.

SOLIGHT: L’ESCLUSIVITÀ DEL LUSSO

L’immagine di un hotel di lusso è il risultato di un’insieme di dettagli che, tutti insieme, concorrono nel restituire un particolare feeling all’ospite. La professionalità del personale, la qualità degli arredi, la pulizia e l’ordine sono le basi sulle quali costruire un’offerta alberghiera di grande livello.

Per comunicare al meglio l’attenzione al dettaglio e la cura dedicata al servizio di housekeeping, è essenziale che l’Hotel sia dotato di attrezzature funzionali e robuste, che rispecchino anche in termini estetici, il livello generale di qualità che gli ospiti si aspettano da una struttura di lusso.

La raffinatezza è spesso sinonimo di sobrietà nei colori e nelle forme: i carrelli Falpi della linea SOlight sono infatti caratterizzati da un design elegante e raffinato, composto da linee essenziali e colori che si fondono armoniosamente con qualsiasi tipo di arredamento, sia esso classico o moderno.

Con un’attenzione meticolosa alle esigenze specifiche del lusso, questi carrelli sono stati progettati e creati per offrire un’eccezionale praticità: sono dotati infatti, di cassetti o serrandine e accessori che semplificano il lavoro del personale addetto, migliorando notevolmente l’efficienza delle operazioni di housekeeping.

La linea SOlight è interamente fabbricata in Italia con materiali di

alta qualità che resistono all’usura quotidiana, garantendo una durata prolungata nel tempo. Questa caratteristica è di fondamentale importanza per mantenere nel tempo l’immagine impeccabile di un hotel di prestigio.

SOCHIC E SOBASIC: STILE E QUALITÀ

PER TUTTE LE ESIGENZE

Anche gli alberghi che prediligono carrelli più tradizionali hanno oggi un prodotto Falpi che si adatta alle loro esigenze.

Sono infatti disponibili le linee di carrelli SOchic e SObasic: semplici, funzionali, di alta qualità ed economici. Tutti i modelli delle linee SOchic e SObasic sono disponibili in due accattivanti varianti cromatiche: effetto legno ed effetto trama/antracite, così da adattarsi ad ogni necessità.

Entrambe le gamme di carrelli, disponibili poi in quattro differenti misure, offrono un’ampia gamma di configurazioni per soddisfare le esigenze più disparate anche per quegli hotel dove gli spazi sono ridotti. Sebbene siano destinati a piccole e medie strutture alberghiere, i carrelli SOchic e SObasic mantengono l’impeccabile qualità che contraddistingue anche la linea SOlight.

La gamma di carrelli hotel di Falpi offre oggi soluzioni per tutti i tipi di strutture, garantendo sempre funzionalità, eleganza, robustezza e il carattere riconoscibile del “Made in Italy by Falpi” .

Bartolomeo D’Amico, presidente dell’Associazione Nazionale Direttori d’Albergo, ci parla dell’importante figura del direttore d’albergo e dell’impegno per farla conoscere ai giovani studenti

COME SI ACCOGLIE

Gli hotel nel nostro Paese svolgono un ruolo cruciale nel settore turistico, contribuendo in modo significativo all’economia nazionale e rappresentando un elemento fondamentale dell’esperienza di viaggio per molti visitatori. L’Italia, con la sua ricchezza culturale e naturale, attira un flusso

costante di turisti, e gli hotel, con la loro varietà di offerta, soddisfano le esigenze di diversi segmenti di mercato, dai viaggiatori d’affari agli amanti del lusso. Abbiamo incontrato Bartolomeo D’Amico, per affrontare questo ed altri temi al centro dell’attenzione e dell’attività associativa.

Chi è davvero il direttore d’albergo oggi? Quali sono le sue funzioni e le competenze richieste per ricoprire questo ruolo chiave nell’hospitality? Il direttore d’albergo è una figura fondamentale nel settore dell’ospitalità, responsabile della gestione complessiva della struttura. Siamo di fronte ad un professionista con competenze sia tecniche che relazionali, capace di coordinare il lavoro di diversi reparti, quali reception, ristorazione, housekeeping e manutenzione, garantendo un servizio di assoluta qualità agli ospiti. Deve possedere una visione strategica per promuovere la crescita dell’hotel e una forte propensione al problem solving. Al direttore d’albergo spetta anche la delicata supervisione del personale. Deve inoltre pianificare il budget, occuparsi della gestione delle spese e analisi dei ricavi. E non è finita qui: rientrano nella sua sfera di compiti e responsabilità anche lo sviluppo di strategie promozionali e le relazioni con le agenzie di viaggio. Senza dimenticare che ha l’obbligo di gestire adeguatamente gli eventuali reclami, ponendovi rimedio. In sintesi, il direttore d’albergo è un professionista poliedrico che gioca un ruolo cruciale per il successo di una struttura ricettiva, richiedendo una combinazione di esperienza, formazione e competenze relazionali.

Siamo senz’altro di fronte ad una figura di grande rilievo nell’ambito di una moderna visione dell’ospitalità turistica, che rappresenta un fattore di rilevanza strategica per l’economia italiana, ma come si diventa direttori d’albergo?

Ai miei tempi, dopo il diploma di tecnico alle attività alberghiere, si faceva tanta ga-

LA PULIZIA RAPPRESENTA

UN VALORE AGGIUNTO FONDAMENTALE, NON SOLO PER LA SALUTE E IL BENESSERE

DEGLI OSPITI, MA ANCHE COME

FATTORE DISTINTIVO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO

vetta nei vari reparti, per poi scalare progressivamente vari gradi e mansioni, fino a capo ricevimento, vice direttore ed infine direttore. Attualmente è possibile ottenere la qualifica conseguendo un diploma in gestione dell’ospitalità, turismo o studi affini e lauree specifiche nel settore. Spesso, però, ai candidati manca e si fa purtroppo notare, l’esperienza nei vari reparti. Si tende a concentrarsi maggiormente sul revenue, sulle recensioni ed altri aspetti che, a mio avviso, andrebbero considerati di minore importanza rispetto ad altri. In particolare, bisognerebbe sviluppare nella formazione dei futuri direttori d’albergo forti abilità comunicative e di leadership.

La formazione professionale e l’aggiornamento continuo sono elementi di straordinario interesse per la mission di ADA. Parliamo dell’attività da voi svolta e dei progetti che vi stanno maggiormente a cuore.

La formazione professionale e l’aggior-

namento continuo sono fondamentali per garantire che i professionisti siano sempre aggiornati sulle ultime tendenze e competenze nel loro settore. ADA si impegna a fornire strumenti e risorse essenziali per la crescita professionale. Tra le attività principali, ci sono appositi percorsi formativi, workshop pratici e seminari, progettati per rispondere alle esigenze del mercato e delle nuove tecnologie. In particolare, i progetti che ci stanno a cuore includono collaborazioni con istituzioni accademiche per sviluppare programmi formativi innovativi, e iniziative di mentoring che collegano i professionisti esperti con le nuove generazioni. Inoltre, puntiamo a creare una rete di professionisti che possano condividere conoscenze ed esperienze, contribuendo così a un continuo scambio di idee e best practices nel settore. Queste iniziative non solo elevano il livello professionale, ma favoriscono anche un ambiente di apprendimento sostenibile e collaborativo.

A che punto siamo con le iniziative “AdaGio” e “AdaCard” che avete positivamente intrapreso, anche grazie al prezioso apporto del vostro Centro Studi?

AdaGio, che sta per Ada giovani, si è sviluppato attraverso il contributo dei delegati regionali e anche il mio personale. Ci siamo recati, e lo stiamo tuttora facendo, negli Istituti Tecnici e professionali per il turismo allo scopo di presentare il progetto ai ragazzi. Il nostro lavoro sta fortunatamente iniziando a dare i suoi frutti: ci sono le prime iscrizioni ma dovremo ancora impegnarci a fondo, perché siamo perfettamente consapevoli che solo portando i ragazzi a contatto con il magnifico mondo del turi-

smo, potremo risolvere l’annoso problema che sta affliggendo tutto il comparto, per la mancanza di collaboratori specializzati. AdaCard, invece, consiste in un vademecum turistico per i colleghi direttori, in giro per lavoro o per diletto, dove ricevono un trattamento di favore durante il soggiorno, negli alberghi dei colleghi che si sono iscritti. Oggi con la nascita della European Bond of Hospitality Leaders, alla quale hanno aderito al momento Italia, Spagna, Portogallo e Germania, avremo la possibilità di pernottare in questi quattro Paesi, negli hotel dei colleghi con delle agevolazioni riservate ai direttori iscritti.

Quanto conta, per ADA la pulizia nell’hotel quale valore aggiunto e fattore distintivo del biglietto da visita dell’ospitalità alberghiera?

La pulizia nell’hotel rappresenta un valore aggiunto fondamentale, non solo per la salute e il benessere degli ospiti, ma anche come fattore distintivo della qualità del servizio offerto. Un hotel che si distingue per i suoi standard elevati di pulizia è in grado di creare un’esperienza più soddisfacente e rassicurante per gli ospiti, contribuendo così alla fidelizzazione e al passaparola positivo.

La vostra Associazione ha messo a punto un proprio protocollo per la cura dell’igiene e della pulizia nei vari luoghi (camere d’albergo, pulizia ai piani, bagni, cucine ecc.). Quali sono gli aspetti maggiormente distintivi e qualificanti?

Il protocollo dell’Associazione per la cura dell’igiene e della pulizia è cruciale. Gli aspetti distintivi includono pratiche di pulizia approfondite, l’uso di prodotti ecocompatibili e sostenibili, e la formazione continua del personale, che garantiscono una pulizia uniforme e rigorosa in tutti gli ambienti, dai piani alle cucine. La trasparenza nei processi e l’implementazione di check-list dettagliate.

CLEANING ALBERGHIERO, LA REGIA È IN DIREZIONE

1

CONTROLLO

Verifica costante degli standard di pulizia.

2

FORMAZIONE

Aggiornamento continuo del personale.

3

PROGRAMMAZIONE

Organizzazione efficiente di turni e interventi.

4

CONFORMITÀ

Rispetto di normative e protocolli.

5

CULTURA

Promozione della qualità come valore condiviso.

In questo contesto, quale ruolo spetta al direttore d’albergo?

Il direttore d’albergo ha un ruolo chiave nella promozione e nel mantenimento degli standard di pulizia. È responsabile dell’implementazione dei protocolli, della supervisione delle attività quotidiane e del sostegno al personale. Deve anche garantire che i dipendenti siano formati, motivati e dotati delle attrezzature appropriate.

Le chiedo una valutazione sul ruolo della governante e sul corretto rapporto da instaurare fra la vostra e questa figura così importante ai fini della pulizia nell’hotel.

La governante, in quanto figura centrale nella gestione della pulizia, deve collaborare strettamente con la direzione. È fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e comunicazione aperta tra la governante e il direttore per affrontare eventuali criticità e migliorare continuamente i processi di pu-

lizia. La governante deve essere considerata un partner strategico, capace di attuare le linee guida stabilite e proporre miglioramenti.

E per quanto riguarda l’esternalizzazione dei servizi di pulizia: qual è la vostra posizione?

ADA, a questo proposito, ritiene che la posizione debba essere prudente. Se ben gestita, l’esternalizzazione dei servizi di pulizia può portare a vantaggi economici e operativi, ma è fondamentale scegliere partner che condividano lo stesso impegno per gli standard di pulizia e igiene.

Veniamo alla scelta delle macchine e dei prodotti per la pulizia: si sta procedendo nella direzione della massima sostenibilità ecologica?

La decisione d’acquisto dei macchinari e dei prodotti deve essere fatta con il capo manutentore e la governante, prediligendo accuratamente prodotti a bassissimo impatto ambientale. Si tratta di un compito di estrema delicatezza, che va attentamente ponderato. È importante considerare sia le diverse aree dell’hotel (camere, bagni, aree comuni, ecc.) che le esigenze specifiche di ogni spazio. Bisogna selezionare prodotti efficaci contro batteri e virus, ma anche sicuri per le superfici e per il personale, preferendo possibilmente soluzioni eco-compatibili.

Ritiene che esistano gli strumenti per certificare la qualità degli standard dei servizi di pulizia svolti (nelle camere, nei servizi igienici, in cucina), all’interno degli hotel?

La certificazione dei processi di pulizia ed igiene, a mio modesto avviso, è destinata a divenire in breve tempo obbligatoria, come lo è diventato nella ristorazione. La trasparenza e la rendicontazione dei risultati potranno contribuire a costruire un’immagine di affidabilità e professionalità, essenziale per il successo dell’hotel.

STILE MODERNO e compatto

Nei settori dell’alimentazione e della somministrazione di cibi e bevande, l’igiene riveste un ruolo centrale. Per accompagnare le attività professionali del settore Horeca e garantire ai propri clienti un servizio completo con sempre elevati standard di sicurezza dei prodotti, Paperdi offre un’ampia gamma di soluzioni in grado di coniugare igiene, efficienza e praticità. In questa visione, i dispenser da tavolo per tovaglioli intercalati sono una soluzione particolarmente adatta per ambienti ad alta frequentazione come bar e ristoranti, riuscendo a unire qualità del servizio offerto e ottimizzazione del costo d’uso. La dispensazione intercalata inoltre garantisce il mantenimento di un elevato standard igienico per la tutela degli utenti.

In un mercato sempre più esigente e attento ai temi della sicurezza e della riduzione dei consumi, i dispenser per tovaglioli intercalati sono il prodotto ideale per ridurre gli sprechi e al contempo sono in grado di garantire una soluzione pratica e sicura. Con la possibilità di collocare i tovaglioli direttamente sui tavoli, questi dispenser sono progettati con un design compatto che li rende adatti a tavoli di ogni dimensione, conservando uno stile moderno e compatto nelle forme.

I punti di forza di questo prodotto sono riassumibili in efficienza, igiene e praticità a beneficio tanto degli operatori di settore quanto dei clienti. Il sistema di erogazione controllata, infatti, riduce i consumi ottimizzando i costi, la dispensazione intercalata con-

sente il mantenimento di un elevato livello di igiene e la struttura pratica del dispenser è progettata per rendere facile e veloce la manovra di ricarica.

Erogazione controllata e dispensazione intercalata consentono una riduzione dei costi d’uso dei tovaglioli evitando sprechi grazie al sistema di estrazione one to one, facile da utilizzare e igienicamente sicuro poiché l’utilizzatore tocca solo ciò che prende. Completano le caratteristiche del prodotto le dimensioni contenute, larghezza 16cm, lunghezza 16,3cm e altezza 22cm, e la capacità di contenimento di 200 tovaglioli.

Ai dispenser si accompagnano i tovaglioli intercalati a V a doppio velo, realizzati in pura cellulosa e certificati Ecolabel e FSC®. L’attestata qualità delle materie prime combinata alle elevate caratteristiche tecniche sono garanzia della qualità dei prodotti offerti da Paperdi e la capacità aziendale di offrire il giusto prodotto per ogni differente e specifica esigenza di mercato. Infine, l’interazione con un interlocutore unico garantisce una fornitura completa riuscendo in questo modo a ridurre i tempi di attesa per un servizio completo.

Nel mondo dell’hotellerie, ogni dettaglio conta. Anche, e soprattutto, quelli che sembrano invisibili agli occhi degli ospiti, ma fanno la differenza nella gestione quotidiana delle camere. È in quest’ottica che nasce Infinity Flow, il dispenser di carta igienica progettato da Hygenia per garantire massima igiene, funzionalità e velocità d’intervento per il personale addetto.

Dotato di un innovativo sistema a caduta senza meccanismi, Infinity Flow assicura la disponibilità costante di due rotoli pronti all’uso, eliminando i tempi di attesa e le interruzioni. Una soluzione perfetta per ambienti ad alta rotazione, dove rapidità e continuità del servizio sono essenziali.

Uno dei vantaggi più apprezzati? La carta è già alloggiata all’interno del dispenser, evitando che venga lasciata in appoggio, come spesso accade, con il rischio di contaminazione o caduta accidentale. Inoltre, l’assenza di chiusura, combinata con un sistema di antifurto

INFINITY FLOW IN PILLOLE

• Consumi ridotti grazie al sistema anti-strotolamento, che evita sprechi e ottimizza l’uso della carta.

• Capacità extra-large con alloggio per rotoli 0 volte più grandi, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.

• Massima igiene e praticità, perfetto per offrire un servizio impeccabile agli ospiti.

• Più efficienza, meno sprechi.

EFFICIENZA E IGIENE nelle camere d’hotel

intelligente, permette alle housekeeper di intervenire con rapidità e sicurezza, riducendo drasticamente i tempi di manutenzione. Il freno anti-srotolamento contribuisce a una gestione più sostenibile delle forniture, evitando sprechi e garantendo un consumo controllato. Grazie alla capacità di contenere rotoli fino a 10 volte più grandi rispetto a quelli tradizionali, Infinity Flow si traduce in un’autonomia operativa nettamente superiore.

Il design compatto, elegante e moderno, unito al corpo in plastica ABS antiurto, rende Infinity Flow non solo uno strumento funzionale, ma anche un elemento d’arredo coerente con lo stile degli ambienti più curati.

Con Infinity Flow, Hygenia definisce un nuovo standard per i servizi igienici delle strutture ricettive: massima igiene, design funzionale e un sistema che riduce gli sprechi e contribuisce concretamente a un minore impatto ambientale.

“Elegante, Igienico e Intelligente: il nuovo standard per il tuo hotel.”

Il dispenser di carta igienica per le camere del vostro hotel, con sistema a ricarica automatica del secondo rotolo con tecnologia "infinity" in grado di garantire una continuità di erogazione costante, mai vuoto.

Sistema di riduzione dei consumi grazie al freno anti-srotolamento, in linea con tutti i sistemi hygenia.

Può alloggiare rotoli 10 volte più grandi rispetto a quelli standard, garantendo autonomia elevata e minore manutenzione. corpo in plastica abs antiurto.

Senza serratura con sistema antifurto per garantire sicurezza e velocità di intervento da parte delle housekeeper.

Brescia via Galileo Galilei, 3 trav. I I
Zeno Naviglio (BS)

OSPITALITÀ IN MOVIMENTO

Il turismo internazionale continua a sostenere il comparto dell’ospitalità italiana. Stranieri in aumento, strutture ricettive che investono sulla qualità, e un’industria che punta tutto sull’esperienza. Intanto, il turismo domestico sembra rallentare

FATTURATO 2024ITALIA

INDICE DEL FATTURATO

SERVIZI

2024/2023 2024/2023 attività dei servizi di alloggio e ristorazione

Fonte: ISTAT

Il primo trimestre del 2025 racconta una stagione turistica di transizione: tra fatturati che tengono, presenze in lieve calo e un comparto alberghiero che fatica più del previsto, a fronte di una crescita dell’extra-alberghiero. I dati raccolti da Federalberghi nell’aggiornamento del Barometro del Turismo, evidenziano come la domanda estera sia in ripresa, mentre il turismo domestico mostra segnali di contrazione. L’ospitalità tradizionale, pur mantenendo il proprio peso, deve fare i conti con un mercato che cambia rapidamente: crescono i viaggi brevi, le prenotazioni last minute e la sensibilità ambientale.

Un’istantanea utile non solo per misurare l’andamento del settore, ma anche per intercettare le leve strategiche su cui costruire la ripartenza. Fonte:

LOREDANA VITULANO

NUMERO PARTITE IVA ATTIVATE

GLI ALBERGHI IN ITALIA

MENO STRUTTURE, MA PIÙ QUALITÀ

Nel primo bimestre 2025, le presenze totali negli alberghi italiani registrano una lieve flessione rispetto al 2024 (−0,2%), ma crescono del +4,6% rispetto al 2019, segno di un recupero strutturale post-pandemico. Gli italiani segnano un calo del −2,7% su base annua, mentre gli stranieri aumentano del +2,3%, con un robusto +9,1% rispetto al pre-Covid. Il numero di strutture alberghiere è in calo rispetto al 2013 (−3,4%), ma si osserva una crescita significativa della capacità ricettiva negli hotel a 5 stelle (+67,3%) e negli hotel a 4 stelle (+19,0%). Questo evidenzia una tendenza del comparto verso il segmento alto di gamma, con investimenti orientati alla qualità dell’offerta e all’attrazione di una clientela internazionale più esigente.

PRESENZE IN ALBERGO

SPESA DEI VIAGGIATORI STRANIERI

PRINCIPALI NAZIONALITÀ DI PROVENIENZA. PERIODO GENNAIO-DICEMBRE 2024 Spese stranieri in Italia

+ 4,9% SUL 2023 + 22,4% SUL 2019

FONTE: BANCA D’ITALIA

I viaggiatori di oggi, soprattutto quelli che arrivano dall’estero, cercano esperienze, flessibilità e autenticità. Preferiscono soluzioni agili, spesso meno convenzionali. E così, mentre le strutture alberghiere continuano a garantire standard elevati, il mercato extra-alberghiero, fatto di case vacanza, B&B e soggiorni alternativi, cresce a ritmi più sostenuti, intercettando una domanda sempre più mobile.

La partita, quindi, non si gioca solo sul numero di arrivi o sulla durata dei soggiorni, ma sulla capacità di interpretare i segnali deboli del mercato. Le preferenze si spostano rapidamente, e con esse anche le attese dei clienti: camere sempre più curate, attenzione alla sostenibilità, servizi su misura, pulizia impeccabile. Chi riesce a cogliere questi bisogni prima degli altri si ritaglia uno spazio solido, anche in una fase incerta come quella attuale.

C’è poi un altro elemento da non sottovalutare: il turismo domestico, che finora ha rappresentato una colonna portante per molte

realtà, oggi dà segnali meno incoraggianti. Le famiglie italiane sembrano più prudenti, magari rinunciano a qualche giorno fuori o rimandano le partenze. Un segnale da leggere con attenzione, perché racconta non solo di un cambiamento economico, ma anche culturale. Il calo della domanda interna è il riflesso di una trasformazione strutturale nei comportamenti di consumo, influenzata dalla pressione economica ma anche da nuove priorità, abitudini e sensibilità. In questo contesto, intercettare i bisogni delle famiglie italiane richiede ascolto, flessibilità e la capacità di offrire soluzioni concrete: pacchetti personalizzati, tariffe trasparenti, servizi accessibili ma curati.

In questo scenario, l’industria dell’ospitalità, e con essa tutti i servizi collegati, è chiamata a una nuova fase di adattamento. Il turismo c’è, continua a generare valore, ma non si presenta più con le stesse forme di ieri. Chi saprà evolversi senza perdere qualità potrà non solo resistere, ma rilanciare davvero.

Fonte: BANCA D’ITALIA

ELEGANZA E MARKETING OLFATTIVO

Abano Terme, simbolo di benessere ed eleganza italiana, ispira Beauty Escape, la nuova linea cortesia sviluppata da Italchimica per soddisfare le esigenze delle strutture alberghiere più attente alla qualità dell’accoglienza. Beauty Escape combina fragranze raffinate, flaconi dal design ricercato e soluzioni tecniche avanzate per una gestione efficiente e responsabile delle forniture.

FRAGRANZE PER UN’IDENTITÀ OLFATTIVA DISTINTIVA

Ogni linea è studiata per offrire un’esperienza sensoriale immersiva, grazie a fragranze sviluppate in collaborazione con importanti maison profumiere:

• ATLANTIS: energia agrumata, eleganza floreale e profondità muschiata per un’armonia vibrante.

• AFRODITE: sensualità speziata e fiorita, per un’esperienza rigenerante e sofisticata.

• ARBORY: note floreali e fruttate per una freschezza avvolgente e luminosa.

• SETAI: esplosione aromatica con lavanda e salvia per una sensazione di pulizia e relax.

Le profumazioni Atlantis e Afrodite si ritrovano anche nei profumatori per ambienti, a lunga durata, che permettono la creazione di un filo conduttore olfattivo in ogni ambiente dell’hotel.

PACKAGING ELEGANTE, SOLUZIONI FUNZIONALI

Il design dei flaconi Atlantis e Afrodite unisce estetica e praticità:

linee sinuose, presenza elegante e doppia possibilità di utilizzo, sia appoggiato sui ripiani del bagno oppure installati a parete con una pratica staffa per la massima inviolabilità e sicurezza. Le linee Arbory, certificata Ecolabel, e Setai, presentano cartucce squeezable sostituibili che evitano sprechi di prodotto, garantendo un utilizzo sicuro, igienico e controllato.

Le collezioni Atlantis e Afrodite sono disponibili anche in ricariche in carta da 1L, certificate FSC® e Aticelca®, compatibili con i carrelli da piano e ideali anche per piccoli hotel: leggere, maneggevoli, a dosaggio preciso. Praticità per l’operatore, eleganza per l’ospite. Sono inoltre disponibili le taniche da 5L con dispenser riutilizzabile, per un refill sicuro, senza sprechi e adatto a volumi più alti.

UNA GAMMA COMPLETA PER L’ACCOGLIENZA

Le linee si sviluppano in bagnodoccia, sapone mani e crema corpo con formulazioni ricche di ingredienti attivi che lavorano in sinergia per offrire alla pelle un’idratazione intensa, una texture morbida e un aspetto luminoso. Sono arricchite con acido ialuronico, glicerina, pantenolo e vitamina E per garantire un’idratazione profonda e duratura. Completano la gamma lo shampoo e il balsamo, che presentano oli naturali, per nutrire e proteggere capelli e cuoio capelluto.

EFFICIENZA LOGISTICA E SOSTENIBILITÀ

Scegliere le ricariche in carta significa non solo contribuire alla riduzione del monouso della plastica, ma anche ottimizzare i processi logistici perché è possibile movimentare il 25% di prodotto in più per pallet rispetto alle taniche da 5L.

La pulizia è uno dei parametri più citati nelle recensioni online. Un ambiente pulito comunica professionalità, cura e rispetto per l’ospite. A colloquio con il direttore generale di un noto e prestigioso albergo pugliese. Quando la cura professionale dell’igiene è un fattore determinante dell’ospitalità

IGIENE D’ALTA GAMMA

MAURIZIO PEDRINI

L’Hilton Garden Inn a Lecce, rappresenta una scelta ideale di alloggio per coloro che desiderano esplorare il fascino del Sud Italia. Questo prestigioso hotel appartiene ad una rinomata catena alberghiera internazionale, parte di Hilton Worldwide Holdings Inc., che possiede e gestisce una vasta gamma di hotel e resort in tutto il mondo. Situato nella regione pugliese, l’elegante struttura alberghiera si distingue per il suo perfetto equilibrio tra comfort moderni e l’ospitalità tradizionale italiana. Gli ospiti possono godere di camere spaziose dotate di tutti i comfort necessari per un soggiorno rilassante, inclusa la connessione Wi-Fi gratuita, aria condizionata,

e TV a schermo piatto. L’Hilton Garden Inn offre anche una serie di servizi in loco per migliorare l’esperienza degli ospiti, tra cui un ristorante che serve squisite specialità locali, una piscina all’aperto dove rinfrescarsi nelle calde giornate estive, e un centro fitness ben attrezzato per chi desidera mantenere la propria routine di allenamento. All’offerta di comfort e benessere, si aggiunge, quale indispensabile valore aggiunto, la cura della massima sicurezza igienica a beneficio di una clientela competente, selezionata, assai attenta ed esigente su ogni minimo dettaglio in relazione a questo importantissimo aspetto, così determinante per la salute e la qualità della vita nei luoghi comunitari. Abbiamo interpellato il direttore generale, Giancarlo De Venuto, un professionista con alle spalle una lunga e particolarmente qualificata

esperienza, per raccoglierne l’autorevole parere.

Quanto contano l’igiene e la pulizia in hotel di enorme prestigio come l’Hilton Garden Inn di Lecce da lei diretto? Queste due voci rappresentano la base della fiducia che ogni ospite ripone in noi. In una struttura di prestigio come Hilton Garden Inn Lecce, non si tratta solo di standard da rispettare, ma di una vera e propria cultura aziendale che valorizza il benessere, la sicurezza e il comfort. L’ospite deve percepire fin da subito un ambiente curato, ordinato, accogliente e, soprattutto, sicuro. Nella logica di Hilton del total quality la pulizia incide sugli audit programmati in maniera fondamentale anche rispetto al sentiment del cliente che deve almeno raggiungere un 76% di gradimento rispetto a questo tema.

Giancarlo De Venuto

Ovviamente è indispensabile che tutti gli interventi programmati possano contare su un abile gioco di squadra: quali sono le figure professionali più importanti impegnate in questo delicato compito all’interno della vostra struttura alberghiera?

Possiamo contare su un valido team di personale specializzato per ogni area: cameriere ai piani per le camere terziarizzate ad una società in appalto genuino, addetti alle pulizie per la hall e le aree comuni, personale HACCP per cucina e ristorante. La selezione si basa su competenze specifiche, ma anche su un’attitudine al lavoro in team e attenzione al dettaglio. La formazione è continua: oltre all’inserimento iniziale, sono previsti aggiornamenti periodici su protocolli, normative sanitarie, e uso di prodotti e macchinari ecologici.

In particolare, può descriverci come si svolgono gli interventi di pulizia e prevenzione nella cucina e nei locali ristorativi?

Seguiamo un protocollo HACCP rigoroso, con check list giornaliere e ispezioni interne. La cucina viene pulita a ogni turno, con particolare attenzione a superfici, attrezzature e celle frigorifere. A fine giornata si esegue una sanificazione profonda. La prevenzione è garantita anche dalla rotazione delle scorte sistema FIFO, dal controllo della temperatura e dalla tracciabilità degli alimenti.

Ogni ambiente dell’hotel è accuratamente sanificato e igienizzato: con quali risultati?

Con ottimi riscontri, frutto di accurati controlli e procedure, che non lasciano il

Direttore generale dell’Hilton Garden Inn Lecce, struttura che ha avviato nel 2010, Giancarlo De Venuto vanta oltre 30 anni nel settore alberghiero, con incarichi dirigenziali in catene internazionali come Hilton, Marriott e Sheraton. Esperto di sviluppo, controllo di gestione e marketing, ha guidato progetti per gruppi di alta gamma come Pregiohotel e PSH Spa. Già consigliere del Convention Bureau Italia, dal 2024 è presidente regionale di Assoturismo e Assohotel Confesercenti Puglia. Affianca all’attività manageriale consulenze e docenze in ambito turistico e gestionale.

minimo spazio all’improvvisazione. Dalle camere agli spazi comuni, dalla palestra ai bagni pubblici, ogni ambiente è incluso nel piano di sanificazione. In particolare, i punti di contatto frequenti (maniglie, pulsantiere, corrimano) sono oggetto di interventi aggiuntivi. Tutto ciò contribuisce ad una percezione di un’esperienza sicura e gradevole per gli ospiti.

Vi siete dotati di appositi sistemi per sanificare al meglio la cucina e la sala da pranzo?

Utilizziamo sistemi professionali ad ampio spettro: detergenti con azione battericida, vapore secco per superfici resistenti, e in alcuni casi macchinari per la nebulizzazione controllata, macchine per sanificazione all’ozono. L’uso di macchine sanificanti è previsto in determinati orari, per non interferire con il servizio agli ospiti. Tutti i prodotti sono certificati e sicuri.

La manutenzione e sanificazione degli impianti di climatizzazione e delle condotte aerauliche costituisce un elemento tanto delicato quanto di vitale importanza per garantire qualità e salubrità dell’aria nell’hotel: qual è la vostra esperienza al riguardo?

Per noi è senz’altro un aspetto fondamentale. Un impianto ben mantenuto garantisce aria pulita, controlli e sanificazioni delle condotte, utilizziamo filtri HEPA e macchine UTA trattamento aria per i grandi spazi. Effettuiamo regolari controlli e ci affidiamo a ditte certificate per gli interventi tecnici più complessi. Il microclima sano è parte integrante del nostro concetto di ospitalità, comfort termico e riduce il rischio di contaminazioni.

Da parte della clientela si nota un crescente interesse verso l’igiene con l’esigenza di una maggiore garanzia di pulizia e sicurezza degli interventi?

Quali richieste vengono poste più frequentemente?

Soprattutto dopo la pandemia, molti ospiti chiedono come avviene la pulizia delle camere e delle aree comuni. Le richieste più frequenti riguardano l’igienizzazione dei bagni, la sanificazione degli impianti e la disponibilità di disinfettanti. Abbiamo risposto con trasparenza: la comunicazione visibile delle procedure, ad esempio nei display informativi o tramite QR code in camera, è molto apprezzata. Cerco di riassumere, in estrema sintesi, le segnalazioni,

che riguardano: frequenza delle pulizie, ogni quanto vengono rifatte le camere, se la biancheria (lenzuola e asciugamani) viene cambiata tutti i giorni, o su richiesta, gli standard di igiene e sicurezza, quali prodotti vengono impiegati (antiallergici, ecologici, disinfettanti), se vengono seguiti protocolli particolari di sanificazione, se il personale indossa guanti/mascherine (ancora richiesto da alcuni clienti maggiormente sensibili all’igiene), allergie e sensibilità, se vengono usati detergenti profumati o anallergici, se è possibile richiedere una camera pulita senza spray profumati o deodoranti per ambienti, possibilità di concordare l’orario delle pulizie per non essere disturbati, richiesta di non entrare in camera durante il soggiorno (soprattutto clienti business), pulizia di oggetti specifici, verifica dell’igiene di moquette, cuscini e materassi (richiesta di coprimaterassi o cuscini anallergici), controllo della pulizia dei bagni, in particolare doccia e wc.

Quanto influenzano la reputation dell’hotel le pulizie?

Direi senza dubbio in considerevole misura. La pulizia è uno dei parametri più citati nelle recensioni online. Un ambiente pulito comunica professionalità, cura e rispetto per l’ospite. Oggi più che mai, la reputation digitale si costruisce anche attraverso dettagli come l’odore di pulito in camera o la brillantezza dei vetri nella hall. È una forma di accoglienza silenziosa, ma potentissima.

Sanificate con prodotti biodegradabili?

Sì, abbiamo adottato una linea di prodotti ecologici e biodegradabili di aziende certificate da Hilton anche nel ciclo di impatto ambientale sul recupero dei contenitori, che garantiscono alte performance senza impattare chimicamente sull’ambiente. Questo ci permette di coniugare efficacia e sostenibilità. Inoltre, prediligiamo il dosaggio controllato per evitare sprechi e proteggere sia l’ambiente che la salute dei nostri collaboratori.

OGGI PIÙ CHE MAI,

LA REPUTATION DIGITALE

SI COSTRUISCE ANCHE

ATTRAVERSO DETTAGLI

COME L’ODORE DI PULITO IN CAMERA

O LA BRILLANTEZZA

DEI VETRI NELLA

HALL. È UNA FORMA

DI ACCOGLIENZA

SILENZIOSA, MA

POTENTISSIMA

Sostenibilità e sanificazione sono termini destinati ad andare sempre d’accordo per la pulizia di un hotel?

La sostenibilità è una scelta strategica e valoriale: riduzione della plastica monouso, attenzione ai consumi energetici, partnership con fornitori locali e uso di prodotti a

basso impatto ambientale. La sanificazione, invece, è parte della promessa di sicurezza che facciamo agli ospiti. Entrambe si integrano nel nostro concetto di ospitalità consapevole. Tutto questo viene gestito da un programma di ecosostenibilità di Hilton che si chiama Light stay nel quale ci impegniamo ogni anno a raggiungere dei nuovi obiettivi di riduzione di impatto sull’ambiente agendo su consumo d’acqua, energia e spazzatura oltre che inclusione sociale.

La pandemia è un ricordo che ci siamo lasciati alle spalle ma ha comportato profonde trasformazioni sociali, anche nel modo di vivere il turismo: quali insegnamenti ne avete tratto?

La pandemia ci ha insegnato quanto siano centrali la prevenzione e la comunicazione. Abbiamo investito in protocolli più avanzati, formatosi costantemente, e migliorato la trasparenza verso i clienti. Alcune pratiche introdotte durante il Covid - come l’igienizzazione frequente delle superfici e l’uso di app per il self check-in - sono oggi parte integrante del nostro standard. La pandemia ha rappresentato un punto di svolta nella gestione delle pulizie alberghiere, imponendo standard più elevati e

PULIZIA SPA STANDARD E PROTOCOLLI PER HOTEL

Ambienti a rischio microbiologico, utenti a contatto diretto con superfici e acqua, elevata umidità: le spa richiedono un cleaning specializzato, rigoroso e tracciabile. Ecco cosa serve sapere.

Zone umide e superfici a contatto diretto

Pulizia e sanificazione quotidiana di pavimenti, lettini, docce, maniglie e attrezzature. Obbligatori prodotti PMC o biocidi autorizzati, resistenti all’umidità e compatibili con materiali delicati (es. legno, pietra, vetroresina).

Vasche idromassaggio e piscine

Controlli giornalieri su cloro, pH, temperatura, rischio Legionella. Pulizia filtri e bordi vasca, disinfezione interna con protocolli definiti. Obbligo di tracciabilità su appositi registri.

Saune e bagni turchi

Sanificazione quotidiana con prodotti compatibili con alte temperature.

Disinfezione di sedute, pareti, pavimenti. Aerazione forzata e asciugatura accurata per evitare muffe.

Trattamenti estetici e cabine

Cambio biancheria dopo ogni cliente, pulizia superfici e strumenti tra un trattamento e l’altro. Prodotti anallergici e disinfettanti autorizzati. DPI per il personale addetto.

Protocollo operativo per il personale

Formazione obbligatoria su frequenze, sequenze operative, uso di prodotti e sicurezza. DPI, identificazione dei ruoli, gestione delle richieste speciali (allergie, camere “fragrance free”).

Tracciabilità e visibilità della sanificazione Ogni intervento deve essere registrato. Utile inserire QR code o display informativi per comunicare ai clienti la data e l’orario dell’ultima sanificazione. Aumenta la percezione di sicurezza.

modificando in modo significativo le abitudini di igienizzazione. In estrema sintesi: maggiore attenzione alla sanificazione e ai dettagli; sono stati introdotti protocolli più rigorosi, con una pulizia più frequente e l’utilizzo di prodotti certificati antibatterici e antivirali; si è intensificata l’attenzione a punti critici come telecomandi, maniglie, interruttori e superfici ad alto contatto, che oggi continuano a essere puliti con particolare cura; formazione più specifica del personale; gli addetti alle pulizie sono stati formati con procedure standardizzate, per garantire uniformità e trasparenza nell’igiene; si è lavorato molto sulla consapevolezza del personale, rendendolo parte attiva della Reputation dell’igiene; uso di prodotti più sicuri e tecnologie innovative; molti hotel hanno adottato prodotti ecologici e ipoallergenici, per rassicurare anche gli ospiti più sensibili; in alcune strutture prestigiose sono stati introdotti macchinari a vapore, nebulizzatori e sistemi di filtrazione dell’aria, che ancora oggi vengono utilizzati per alcune aree comuni; comunicazione più trasparente con il cliente; la pulizia è diventata un elemento di marketing: informare il cliente sulle procedure adottate aumenta la fiducia e la percezione di qualità; molti hotel prestigiosi espongono ancora cartellini o QR code in camera per mostrare quando e come è stata pulita; maggiore personalizzazione del servizio; è aumentata la flessibilità: alcuni clienti preferiscono interventi giornalieri, altri meno frequenti per una maggiore privacy. Questa personalizzazione è oggi considerata un valore aggiunto.

State lavorando sulla certificazione delle pulizie? Lo ritenete un obiettivo alla portata e valido?

Sì, stiamo valutando certificazioni di qualità e sicurezza ambientale, anche in collaborazione con enti esterni. È un obiettivo ambizioso ma realistico, che aumenterebbe ulteriormente la fiducia degli ospiti. Una certificazione non è solo un riconoscimento formale, ma uno strumento operativo per mantenere elevati standard nel tempo.

L’importanza del lavaggio DEI BICCHIERI

Nel settore dell’hotellerie, l’attenzione al dettaglio è ciò che distingue un servizio standard da un’esperienza eccellente. Tra questi dettagli, la pulizia dei bicchieri riveste un ruolo centrale, spesso sottovalutato. Un bicchiere limpido, brillante e privo di aloni o odori residui comunica immediatamente qualità, igiene e cura nei confronti dell’ospite. Durante la colazione, un aperitivo o una cena gourmet, il bicchiere è uno degli elementi con cui il cliente entra maggiormente in contatto. Basta un’impronta, una macchia d’acqua o un alone per compromettere la percezione dell’intero servizio, indipendentemente dalla qualità delle bevande offerte. Al contrario, un bicchiere perfettamente trasparente valorizza il contenuto e contribuisce a creare un’esperienza sensoriale completa. Per questo motivo, è fondamentale adottare procedure di lavaggio professionali, utilizzando detergenti specifici, temperature adeguate e un risciacquo accurato, evitando residui o profumi artificiali. Anche

l’asciugatura e la manipolazione devono seguire standard rigorosi. Investire nella corretta pulizia dei bicchieri non è solo una questione estetica, ma un elemento chiave nella costruzione dell’immagine e dell’eccellenza di una struttura ricettiva.

Un alleato per il PERSONALE ALBERGHIERO

Nel mondo dell’hospitality, l’igiene non è solo una necessità funzionale, ma fa parte del valore percepito dall’utenza. Una migliore esperienza del cliente genera valutazioni positive e quindi una migliore performance del business. Nell’hotellerie, infatti, dove vi è gran presenza di superfici e ambienti condivisi, garantire una disinfezione impeccabile non è solo una buona prassi, ma un investimento sulla buona reputazione dell’hotel.

Virus Out, il nuovo disinfettante aerosol di Copyr, è un valido alleato della disinfezione nel settore Horeca grazie alla sua efficacia e alla praticità di utilizzo. Si tratta di un disinfettante aerosol pronto all’uso polivalente, efficace contro batteri, virus, funghi compresi lieviti. Il prodotto è un Presidio Medico Chirurgico (n. 21378), in bombola da 500ml.

La sua formula contiene etanolo e cloruro di benzalconio, principi attivi ampiamente riconosciuti per l’elevata efficacia antimicrobica. È testato secondo i più rigorosi standard europei, come le normative UNI EN 16777 per l’attività virucida e UNI EN 13697 per quella battericida e fungicida, sia in ambito medico che in ambienti istituzionali, alimentari e industriali.

Infatti, Virus Out è versatile ed efficace in diversi tipi di ambienti. Il prodotto è destinato alla disinfezione di superfici in ambienti medico-ospedaliero (ospedali, studi medici e dentistici, A.T.S.), abitazioni, negozi, bar, ristoranti, mezzi di trasporto (treni, aerei, autobus, taxi, metropolitane), scuole, palestre e chiese.

Le caratteristiche d’azione di Virus Out permettono di ottimizzare le operazioni quotidiane di pulizia e disinfezione. Il prodotto, in formulazione aerosol, si utilizza mediante la semplice nebulizzazione diretta sulle superfici e la conseguente azione di contatto per un tempo necessario ad esplicare la disinfezione; oppure è possibile erogare preventivamente il prodotto su panno e strofinare leggermente la superficie. In entrambe le modalità, non sono necessarie successive operazioni di pulizia o detersione, come il risciacquo. Per l’uso professionale bisogna lasciare agire il prodotto per 5 minuti per attività battericida, fungicida e lieviticida sia in condizioni

Test di efficacia effettuati in aree mediche e istituzionali

Efficacia battericida, fungicida e lieviticida in 5MINUTI

Efficacia virucida in 30MINUTI

di pulito che di sporco o 30 minuti per attività virucida in condizio ni di pulito (è avvenuta la detersione della superficie prima dell’u tilizzo). È necessario usare una quantità sufficiente a mantenere bagnata la superficie per il tempo di azione richiesto.

Il formato da 500 ml, compatto e maneggevole, si adatta perfet tamente ai carrelli del personale di housekeeping, e alle dotazioni di coloro che si occupano della manutenzione e pulizia degli spa zi comuni. Inoltre, l’erogazione spray assicura una uniforme, riducendo gli sprechi. Virus Out rappresenta uno strumento affidabile, efficace e profes sionale per le esigenze di disinfezione nel mondo dell’hospitality garantendo elevati standard sia alle strutture che agli ospiti.

VIRUS OUT

STOP VIRUS E BATTERI OVUNQUE!

È un Presidio Medico Chirurgico ad azione disinfettante, usare con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.
richiama l’attenzione sulle frasi e sui simboli di pericolo riportati in etichetta.

PROTOCOLLI

E FREQUENZE

OPERATIVE

PER IL CLEANING

NELLE PRINCIPALI AREE DELL’HOTEL.

CAMERE PRIVATE

ATTIVITÀ

Rifacimento letti | Spolveratura superfici

| Aspirazione o lavaggio pavimenti | Detersione e disinfezione bagno (sanitari, lavabo, doccia/vasca, piastrelle, specchi)

| Svuotamento cestini | Rifornimento amenities

FREQUENZA

• Quotidiana: in presenza dell’ospite, con passaggio del personale di housekeeping.

• Approfondita settimanale o a ogni checkout: sanificazione con disinfettanti a largo spettro, cura dei dettagli (interruttori, telecomando, maniglie, frigobar).

• Stagionale o periodica: pulizie tecniche (lavaggio tende, disinfezione split clima, pulizia vetri interni/esterni, trattamento dei materassi, controllo infestanti).

AREE COMUNI

ATTIVITÀ

Spolveratura arredi e superfici | Lavaggio pavimenti (con o senza monospazzola, a seconda del materiale) | Pulizia vetri e porte d’ingresso | Igienizzazione di pulsantiere e maniglie | Svuotamento cestini e rifornimento dispenser igienizzanti

FREQUENZA

• Più volte al giorno: su pulsantiere ascensore, corrimano, ingressi.

• Due turni al giorno: per pavimenti, arredi e bagni comuni.

• Settimanale o mensile: lucidatura pavimenti, manutenzione straordinaria superfici.

BAGNI COMUNI

ATTIVITÀ

Pulizia e disinfezione sanitari e superfici | Lavaggio pavimenti | Rifornimento continuo di carta, sapone e igienizzanti | Rimozione rifiuti

FREQUENZA

• Ogni 2-4 ore durante il giorno, con tracciabilità degli interventi.

• Pulizia straordinaria serale o notturna: con sanificazione completa.

SPAZI DIVERSI, ESIGENZE DIVERSE

Le strutture ricettive si compongono di aree con funzioni, criticità e livelli di fruizione molto differenti. Per garantire igiene, sicurezza e qualità percepita dal cliente, è indispensabile pianificare gli interventi di pulizia in modo strutturato, secondo criteri tecnici, operativi e organizzativi

AREE RISTORAZIONE

ATTIVITÀ

Pulizia e disinfezione superfici di lavoro | Lavaggio utensili e attrezzature | Pulizia pavimenti e rivestimenti murali | Svuotamento contenitori rifiuti alimentari

FREQUENZA

• Durante il ser vizio: pulizia immediata delle superfici tra una preparazione e l’altra.

• Fine turno: pulizia profonda dell’intera cucina.

• Settimanale/mensile: trattamento impianti, cappe, celle frigorifere, filtri.

AREE WELLNESS

ATTIVITÀ

Detersione e disinfezione superfici attrezzi, lettini, spogliatoi | Pulizia vasche e docce | Trattamento acque piscina con parametri documentat | Controllo cariche batteriche con piani di autocontrollo

FREQUENZA

• Più volte al giorno: spogliatoi, attrezzi e ambienti sauna.

• Giornaliera: controllo e pulizia impianti idrici e vasche.

• Settimanale o stagionale: analisi microbiologiche su superfici e acque.

AREE TECNICHE E DI SERVIZIO

ATTIVITÀ

Organizzazione razionale depositi di materiali e prodotti | Pulizia periodica dei piani di carico e scarico | Rimozione regolare di polveri e rifiut | Controllo infestanti

FREQUENZA

• Settimanale o bisettimanale: interventi programmati a seconda dell’intensità d’uso.

• Mensile: pulizia filtri aria, griglie di ventilazione, impianti di scarico.

SALE MEETING/ EVENTI

ATTIVITÀ

Spolveratura e disinfezione superfici (scrivanie, microfoni, telecomandi) | Lavaggio pavimenti | Ricambio d’aria e igienizzazione impianti HVAC

FREQUENZA

• Pre e post evento: pulizia completa.

• Tra un evento e l’altro nella stessa giornata: ritocchi rapidi e visibili.

CRISTINA CARDINALI

L’albergo contemporaneo non è più solo un luogo dove dormire, è un microcosmo dove coesistono ambienti pubblici, semi-pubblici e privati, ognuno con caratteristiche di fruizione, rischi igienico-sanitari e aspettative del cliente ben precisi. Questa pluralità impone un’organizzazione della pulizia differenziata e specialistica. Occorre distinguere chiaramente tra zone a basso, medio e alto rischio igienico, impostare frequenze coerenti, impiegare prodotti specifici e formare il personale con competenze mirate, tenendo presente che il reparto piani è il contenitore del prodotto che l’al-

bergo vende, mentre la hall e la reception si possono definire il reparto accoglienza di supporto alla vendita.

UNA PLURALITÀ FUNZIONALE

La struttura operativa dell’albergo ha due funzioni primarie, cui si associano alcune complementari, come la ristorazione, le sale e i congressi, o altri eventi di varia natura, da quelli culturali all’intrattenimento degli ospiti. Ogni angolo di un albergo racconta qualcosa all’ospite: la pulizia è uno degli elementi più evidenti, ma anche uno dei più delicati da mantenere costanti.

Per questo, conoscere a fondo la struttura, le sue funzioni e le sue criticità consente di trasformare un’operazione spesso invisibile in un vero valore aggiunto percepito. Solo così si costruisce un’identità d’impresa solida, professionale e sostenibile nel tempo. La camera è il punto di contatto più personale tra cliente e struttura. È percepita come spazio privato e deve trasmettere fin dal primo istante una sensazione di pulizia profonda e rassicurante. Hall, corridoi, scale, ascensori e lounge sono zone a elevato traffico. L’ospite giudica la qualità dell’intera struttura anche

… E ALL’APERTO?

GLI SPAZI RICHIEDONO PRESIDI

QUOTIDIANI E CONTROLLI VISIVI

PROGRAMMATI, CON INTERVENTI

STRAORDINARI IMMEDIATI IN CASO

DI MALTEMPO O SPORCO EVIDENTE.

INGRESSO PRINCIPALE

ATTIVITÀ

Spazzamento e raccolta rifiuti

| Lavaggio pavimentazione e sanificazione mancorrenti | Pulizia vetri esterni | Rimozione di fango, foglie, acqua stagnante in caso di maltempo

FREQUENZA

• Spazzamento: 2 volte al giorno

• Lavaggio e vetri: 1 volta al giorno

• Inter vento straordinario: al bisogno (eventi atmosferici)

TERRAZZE, BALCONATE, SOLARIUM

ATTIVITÀ

Pulizia arredi e tavoli esterni

| Spazzamento e lavaggio pavimentazione | Sanificazione corrimano, maniglie, parapetti

| Controllo presenza insetti e ragnatele

FREQUENZA

• Pulizia arredi e pavimenti: 1 volta al giorno

• Sanificazione elementi a contatto: 1 volta al giorno

• Controllo insetti: 2-3 volte a settimana

AREE VERDI E GIARDINI

ATTIVITÀ

Raccolta fogliame e rifiuti | Taglio erba, potature, irrigazione | Cura aiuole e piante ornamentali

FREQUENZA

• Raccolta rifiuti: giornaliera in alta stagione, 3 volte a settimana in bassa stagione

• Taglio erba/potature: ogni 7-15 giorni

• Irrigazione: secondo piano stagionale

AREA PISCINA E RELAX ESTERNO

ATTIVITÀ

Pulizia bordo vasca, lettini, pavimentazione | Sanificazione docce esterne e spogliatoi | Controllo e pulizia griglie, scarichi | Gestione cestini e rifiuti

FREQUENZA

• Pulizia generale: quotidiana

• Cestini: più volte al giorno

• Griglie e scarichi: 1 volta a settimana

PARCHEGGIO OSPITI E PERSONALE

ATTIVITÀ

Rimozione rifiuti, foglie | Pulizia pavimentazione (soffiatura, lavaggio, idropulitrice) | Controllo illuminazione e segnaletica

FREQUENZA

• Raccolta rifiuti: 1 volta al giorno

• Lavaggio: 1 volta a settimana

• Controllo tecnico: 1 volta al mese

AREE FUMATORI E RISTORO

ATTIVITÀ

Svuotamento posacenere e cestini | Pulizia tavoli, sedute, pavimentazione | Controllo presenza insetti

FREQUENZA

• Cestini e posacenere: più volte al giorno

• Pulizia arredi: dopo ogni servizio o ogni 2-3 ore

• Controllo insetti: settimanale

PERCORSI

SECONDARI E AREE DI SERVIZIO ESTERNE

ATTIVITÀ

Spazzamento e raccolta rifiuti | Lavaggio pavimentazione | Verifica accessi, tombini, portoni, luci esterne

FREQUENZA

• Pulizia generale: 1 volta al giorno

• Lavaggio approfondito: 1 volta a settimana

• Controllo tecnico: mensile

in base a questi ambienti, perciò la pulizia deve essere costante e visibile.

I bagni comuni, presenti in zona reception, sale riunioni, bar o ristoranti, sono luoghi critici. L’utilizzo da parte di più persone richiede standard elevati e procedure regolari.

Cucine, dispense, sale colazione, ristoranti e bar richiedono una gestione specifica, regolata da norme HACCP. Gli ambienti devono essere mantenuti non solo puliti, ma sicuri dal punto di vista microbiologico. La crescente presenza di aree wellness negli hotel, come spa, palestre o piscine, implica un’attenzione rafforzata alla sanificazione, considerato il rischio microbiologico connesso a umidità, pelle scoperta e strumenti condivisi.

Locali tecnici, lavanderie, magazzini, spazi per il personale non sono accessibili agli ospiti, ma rappresentano un nodo centrale per la qualità complessiva dell’igiene. Le sale meeting e gli spazi per eventi sono aree spesso soggette a usi intensivi ma intermittenti e devono essere trattate con flessibilità e tempestività.

VERSO UNA GESTIONE

INTEGRATA E DOCUMENTATA

Una pulizia alberghiera efficace non può essere lasciata all’improvvisazione. Serve un piano integrato, personalizzato per struttura, occupazione e servizi offerti. L’adozione di protocolli documentati, check list giornaliere e sistemi di verifica (compresi i controlli con ATP test o tamponi) garantisce qualità costante, sicurezza igienico-sanitaria e fidelizzazione dell’ospite. Inoltre, l’integrazione tra personale interno e aziende esterne deve basarsi su linguaggi comuni, formazione continua e strumenti condivisi. La selezione dei prodotti (biodegradabilità, pH compatibile, sicurezza d’uso) e delle attrezzature (mop pre-impregnati, carrelli multifunzione, macchine a vapore) contribuisce a migliorare l’efficacia degli interventi e a ridurre i tempi operativi.

PER UN PULITO A CINQUE STELLE

Le recensioni online sono fondamentali per la scelta di un alloggio e la pulizia è uno degli aspetti più valutati dai consumatori, influenzando il valore e il prezzo del servizio. Le esigenze di pulizia nelle strutture ricettive variano in base alla tipologia di attività, dimensione e frequenza degli interventi. VDM è un’azienda italiana specializzata in attrezzature per la pulizia professionale, nota per l’innovazione dei suoi prodotti, progettati per ottimizzare i processi e rispondere anche alle esigenze delle strutture alberghiere moderne.

La linea Exclusive è apprezzata per il design, realizzata in legno con cassetti a chiusura soft, reggisacco richiudibile e varie possibilità di personalizzazione.

I prodotti VDM, come i carrelli per la pulizia, sono progettati per ridurre l’impatto acustico e migliorare l’efficienza del lavoro. Dotati di ruote silenziose e spazi chiusi, rispondono alle necessità di privacy e comfort degli ospiti. Recentemente, VDM ha ampliato la sua presenza in Medio Oriente, in particolare a Dubai e negli Emirati Arabi, guadagnando la fiducia delle principali catene alberghiere locali e internazionali. Inoltre, VDM pone una forte attenzione alla formazione del personale, soprattutto in mercati come quello asiatico, dove la manodopera richiede formazione per applicare le buone pratiche di pulizia. Con il supporto e la collaborazione con i distributori, VDM fornisce soluzioni su misura per ogni cliente.

Linea EXCLUSIVE : una gamma di carrelli pensati e realizzati per l’hospitality di lusso, che mantengono alto il livello qualitativo ed estetico dell’albergo.

NUOVA LINEA CARRELLI HOTEL
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GLI STRUMENTI PER PULIRE

L’analisi e la configurazione del set operativo è importante perché deve fornire quelle indicazioni che consentono all’operatore di scegliere più facilmente il prodotto e le attrezzature più adatte alle situazioni da fronteggiare

La scelta di un prodotto o di un attrezzo coinvolge una serie di valutazioni che partono dalle condizioni operative, dall’ingombro, dai problemi logistici, dai supporti operativi accessibili, quali acqua o energia elettrica, dall’orario di lavoro, dall’incidenza delle condizioni atmosferiche diverse in proiezione dell’intervento, dalla presenza o meno degli ospiti. Assemblando tutte queste informazioni si potrà valutare quali attrezzature dovranno essere utilizzate e quali modalità d’uso l’operatore dovrà sviluppare nel corso dell’intervento, ottenendo così l’applicazione della corretta prassi igienica, lo sgravio della fatica per gli operatori, il recupero delle risorse per una maggiore economicità delle operazioni, il mantenimento nel tempo degli standard qualitativi, il rispetto delle esigenze igieniche, estetiche e funzionali di un ambiente.

IL SET OPERATIVO

L’acquisizione dei dati che consentono di individuare tra le varietà di attrezzature disponibili sul mercato il set operativo più idoneo si ottiene mediante una serie di analisi. Un primo esame riguarda il tipo, lo stato, la provenienza, la consistenza dello sporco riscontrato sul rivestimento della superficie. Una seconda analisi prende in considerazione la natura del rivestimento e la sua possibile reazione all’impatto con il prodotto chimico e il materiale pulente.

L’analisi dello sporco e la valutazione della superficie condiziona la scelta del tipo di

detergente e stabilisce quale stato di aggressività deve essere utilizzato (percentuale di diluizione). Una terza analisi prende in considerazione le condizioni ambientali e operative nelle quali si esegue l’intervento e valuta i possibili condizionamenti generati dall’attività interna. Un altro elemento che condiziona la scelta del set operativo è certamente l’estensione delle superfici e la situazione d’ingombro relativa agli arredi, che impediscono lo sviluppo di un’operazione di pulizia con macchinari più potenti e inducono a scelte diverse.

Tra la grande varietà di prodotti e materiali reperibili sul mercato ne esistono alcuni sconsigliati e altri che, per la loro individuazione, occorre utilizzare il seguente criterio di scelta:

• evitare oltre il possibile l’uso di prodotti e attrezzature con forti componenti a rischio per gli operatori ed evitare in assoluto il rischio per gli ospiti;

• privilegiare prodotti che, a parità di risultato, non presentano fattori a rischio per le superfici adiacenti;

• ricordarsi che quanto più l’assetto dell’operatore è leggero, tanto più consente un intervento scorrevole ed evita fatiche inutili;

• comunicare al cliente un’immagine di efficienza ed efficacia attraverso il set operativo.

È poi necessario adattare la scelta del set operativo all’ambiente di lavoro, per evi-

tare di creare rischi, un eccessivo fastidio o disturbo, nel corso dell’intervento, evitando quindi nello specifico l’uso di detergenti pericolosi, quali ammoniaca pura, acido muriatico, corrosivo, alcol infiammabile, detergenti e panni che lasciano troppi residui, macchine rumorose, prodotti eccessivamente profumati o maleodoranti.

PRODOTTI CHIMICI PER LE PULIZIE

I prodotti chimici formulati per l’uso nelle pulizie industriali hanno la funzione di intaccare, sollevare e portare in sospensione lo sporco per agevolarne l’asportazione. I prodotti chimici che appartengono alla sfera delle pulizie industriali sono detergenti, sanitizzanti, cerosi. Un detergente è costituito dall’associazione di tensioattivi e prodotti caratterizzanti.

A ogni tipo di sporco corrisponde il prodotto più idoneo, suddiviso per tipologie:

- Detergenti alcalini

- Detergenti acidi

- Detergenti neutri

- Deceranti

- Detersolventi

- Detergenti multiuso

- Shampoo, la cui azione è strettamente

MAURO MARTINI

I TENSIOATTIVI

Esiste un’ampia gamma di formulazioni possibili in ragione della loro destinazione d’uso più appropriata. Tra i componenti che configurano un detergente, il più importante è certamente il tensioattivo. Il primo risultato di un tensioattivo è quello di facilitare la rimozione dello sporco idrosolubile (magro), facilitando la penetrazione e l’azione dei prodotti caratterizzanti.

L’azione dei tensioattivi non si limita allo sporco magro, ma agisce anche nei riguardi dello sporco grasso. Infatti, la parte lipofila (affine ai grassi) penetra nello sporco oleoso, mentre quella idrofila (affine all’acqua) rimane nell’acqua. I tensioattivi presenti in un detergente abbassano quindi la tensione superficiale dell’acqua, stimolando la formazione della schiuma. La schiuma non favorisce però le condizioni operative, in particolare nel lavaggio meccanico; perciò, è sempre più richiesto il detergente a schiuma controllata, per ridurre le operazioni di risciacquo. Le formulazioni più valide risultano quelle in cui sono presenti i tensioattivi a basso potere schiumogeno, o quelle in cui tra i prodotti caratterizzanti sono inseriti elementi ad azione antischiuma. Le schiume dei detergenti, oltre ad allungare i tempi degli interventi, sono nocive sotto il profilo della comunicazione, perché vengono associate a un fattore inquinante.

La struttura molecolare dei tensioattivi è variabile, per questo vengono classificati in: aniconici, cationici, non ionici.

connessa all’asportazione di polvere, residui, incrostazioni

L’altra famiglia di prodotti utilizzati nel settore è certamente quella relativa alle cere e a tutti quei prodotti atti a proteggere la superficie dall’usura e restituirne la brillantezza naturale. Tra queste:

- Cere metallizzate, che asciugandosi formano una pellicola uniforme

- Cere autolucidanti, che non hanno bisogno di lucidatura

- Cere naturali

- Lavaincera

- Cere per mobili, che detergono e nutrono il legno

Scarsamente usati per le pulizie correnti, i solventi entrano a far parte del campionario inerente alle pulizie industriali in occasione di interventi particolari. Infine, i prodotti disinfettanti con proprietà detergenti impiegati su superfici con fattore a rischio igienico e in ambienti dove tale esigenza è primaria. È importante la lettura delle schede tecniche e delle etichette dei prodotti, dove sono indicate le possibilità d’uso e le corrette diluzioni. Va messo in evidenza che il progresso tecnologico ha fatto sì che il prodotto chimico venga formulato adattandolo sempre più alla pulizia specifica. Erroneamente si crede che utilizzare prodotti molto generici agevoli la produzione ed eviti errori, ma in effetti si ottiene una scarsa qualità e un aumento della tendenza al pressapochismo.

Naturalmente sono stati presi nella dovuta considerazione quelli con caratteristiche igienizzanti per neutralizzare eventuali cariche batteriche, altri in grado di conservare la brillantezza delle superfici (proiezioni estetiche) e altri ancora a rapida asciugatura per consentire l’immediato utilizzo delle superfici dopo le operazioni di lavaggio o inodori. Le cere devono essere antisdrucciolo e non devono comunque essere usate in ambienti o superfici dove possono agevolare la caduta degli ospiti dell’ambiente stesso. Questo materiale dovrà essere scelto e selezionato in relazione al tipo di impatto che avrà sull’accoppiata sporco-rivestimento. Una superficie può avere le seguenti caratteristiche all’impatto:

- impatto liquido: impermeabile, poroso, assorbente;

- impatto solido: duro, morbido, friabile;

- impatto di scorrevolezza: liscio, ruvido, sconnesso.

I prodotti per la pulizia, in particolare quelli classificati tra i detergenti, sono utilizzabili per una vasta gamma di soluzioni in base alle loro caratteristiche. Per esempio, quelli a schiuma frenata vengono utilizzati con macchina lavasciuga e comunque per evitare lunghi tempi di risciacquo. In altre situazioni sono da prediligere quelli a basso residuo, poiché i tempi di esecuzione molto ristretti non consentono l’attività di risciacquo e asciugatura. Fanno parte di questa tipologia i prodotti multiuso che, se utilizzati correttamente, sono particolarmente indicati per una pulizia giornaliera consentendo un unico passaggio sulla superficie.

I DETERGENTI

I criteri che ci hanno indotto a scegliere la linea di detergenti di cui sono state allegate le schede tecniche e di sicurezza è basata sul fatto che i prodotti prescelti sono in grado di ottenere il pulito senza imporre ripetute operazioni, quali il risciacquo, l’asciugatura, la ripetizione delle operazioni.

I SANITIZZANTI

Lo studio della configurazione dei prodotti sanitizzanti è divenuto una metodologia chiave per assicurare che il processo di sanificazione raggiunga gli obiettivi prin-

cipali. Per adattare la configurazione di un prodotto alla situazione è necessario tenere in evidenza i seguenti aspetti: le caratteristiche dei microrganismi, l’entità delle superfici da trattare interessate dalla carica batterica, il livello di eliminazione batterica conforme alle esigenze d’uso della superficie, la tossicità dei residui, l’aggressività che gli stessi possono scatenare. La selezione dei prodotti sanitizzanti si attua attraverso valutazioni di esperimenti di laboratorio e sperimentazione diretta sulle superfici. Quest’ultima deve tenere in considerazione: la contaminazione residua dopo il trattamento, la sanificazione della carica batterica, la tipologia dei microrganismi, in particolare la loro patogenicità. Va ricordato che la sanificazione tende a ridurre e mantenere nella norma la carica batterica, contrariamente alla sterilizzazione, che prevede l’eliminazione totale di qualunque microrganismo. I microrganismi sono generalmente dotati di membrana cellulare difensiva semipermeabile composta da proteine e lipidi. La membrana regola il flusso delle sostanze che mantengono in vita il microrganismo; quindi, l’azione del sanitizzante dovrà danneggiare irreparabilmente la membrana cellulare, attraverso la coagulazione delle sostanze proteiche, la neutralizzazione dell’attività enzimatica necessaria per il metabolismo microbico. I prodotti sanitizzanti devono avere i seguenti requisiti: un buon grado di solubilità in acqua, un odore non intenso e una notevole rapidità nell’effetto.

COME AGISCONO I SANIFICANTI

Prodotti al cloro: liberano acido ipocloroso che penetra nel microrganismo provocandone la morte per ossidazione.

Prodotti al quaternario d’ammonio: perforano la membrana cellulare e attivano le proteine enzimatiche. Attenzione! Sono

schiumogeni e non di facile risciacquo.

Alchil Poli Guanidine: azione molto attiva ma provocano molta schiuma e non sono di facile risciacquo.

Anfoliti: provocano la perforazione delle pareti cellulari del microrganismo.

Iodofori (a base di iodio): azione ossidante; per le proprietà coloranti si addicono solo a poche situazioni.

Acqua ossigenata: efficace a temperatura ambiente, provoca l’ossidazione delle cellule microbiche. Tuttavia, è sconsigliata su superfici in acciaio zincato o rame.

PRODOTTI CARATTERIZZANTI

Tutti i prodotti caratterizzanti possono essere definiti coadiuvanti per associazione ai tensioattivi. Sono formulati con ingredienti essenziali nei detergenti moderni e si dividono per le funzioni che assolvono. L’azione del prodotto chimico si sviluppa grazie alle proprie molecole, che esplodono a contatto con lo sporco, insinuandosi e disgregandolo per portarlo via e infine mantenerlo il più a lungo possibile in sospensione grazie alla schiuma. Quando la soluzione acqua/detergente viene a contatto con lo sporco oleoso, le molecole si posizionano in modo tale che la parte lipofila (coda delle molecole che ha affinità con il grasso) penetra nello sporco oleoso, mentre la parte idrofila (testa della molecola) rimane nell’acqua.

Si suddividono in:

- Builder/coadiuvanti: hanno il compito di addolcire l’acqua, per cui in presenza di un’acqua dura che non facilita l’azione di pulizia, si deve richiedere un detergente che abbia ben marcate queste componenti.

- Complessanti: evitano la formazione di macchie di ferro.

- Silicati: inibiscono la corrosione dei tagli.

- Sospendenti: mantengono in sospensione lo sporco disgregato.

- Ossidanti: dissolvono per ossidazione lo sporco.

- Eccipienti: sono sostanze inerti.

- Deodoranti: si contrappongono a sostanze maleodoranti.

- Profumi: sempre più utilizzati nella formulazione dei prodotti per la loro importanza nel campo della comunicazione.

ATTREZZI DI AVVICINAMENTO

L’evoluzione delle attrezzature di avvicinamento richiede un continuo aggiornamento degli operatori. Gli attrezzi di nuova concezione modificano le gestualità abituali. Ogni attrezzo è studiato per facilitare il contatto del materiale agente con la superficie, consentendo all’operatore di mantenere una postura funzionale all’attività. Si suddividono in base a due funzioni principali:

- Trasporto (secchi per il trasporto di liquidi o per riporre materiali bagnati, carrelli portasacco per la raccolta dei rifiuti, carrelli a uso “magazzino viaggiante”, per il trasporto delle scorte operative, carrelli mop con strizzatore).

- Posizionamento e raggiungimento della superficie (palette raccogli-immondizia, bastoni per scope, scale per superfici elevate, aste telescopiche).

Anche il vaporizzatore è considerato un attrezzo di avvicinamento, in quanto consente di raggiungere la superficie da diverse posizioni.

LE MACCHINE

Due sono gli aspetti che rendono fondamentale l’uso delle macchine: la riduzione della fatica fisica e l’uniformità del risultato, con

standard qualitativi costanti. Le principali macchine disponibili sul mercato:

- Aspiratori: per la manutenzione rapida e accurata di superfici dure e tessili.

- Battitappeto: aspira e spazzola in simultanea, rimuovendo lo sporco in profondità.

- Aspiratori/aspiraliquidi: specializzati per ogni tipo di sporco, dotati di microfiltri.

- Lavamoquette: iniettano e aspirano la soluzione detergente, ideale per fibre profonde.

- Spazzatrici: per la pulizia di esterni e grandi superfici (piazze, parcheggi, magazzini).

- Lavasciugapavimenti: puliscono, fregano e aspirano in un solo passaggio, con tecnologia a disco o a rullo.

- Idropulitrici: esistono in versione a caldo e a freddo, con motori elettrici o a scoppio.

- Monospazzole: per lavaggio, lucidatura, manutenzione a secco o lavaggio moquette. I modelli variano da 140–150 a oltre 2.000 giri/minuto. Includono anche modelli a tre spazzole.

LA CHIMICA E L’ACQUA

La chimica applicata al settore delle pulizie fornisce le materie per formulare una vasta gamma di prodotti che, interpretando le diverse esigenze, consentono una realizzazione del pulito altamente tecnica e mirata. Infatti, i prodotti chimici intaccano e disgregano lo sporco permettendo all’azione meccanica, manuale o motorizzata, di portarlo in sospensione per poi asportarlo. I detergenti agiscono sinergicamente con l’acqua; la durezza dell’acqua, cioè la ricchezza in sali minerali, rappresenta un problema perché si amalgama difficilmente con il detergente, lasciando residui e incrostazioni di calcare. Per questo motivo nel detergente è presente un componente denominato tensioattivo che, agendo sulla durezza dell’acqua, ne aumenta il potere bagnante. La durezza dell’acqua viene misurata usando i gradi francesi (un grado francese corrisponde a 10 ppm di carbonato di calcio).

Per verificare in modo empirico se un detergente è sufficientemente dotato di tensioattivi, basta versarne alcune gocce in un secchio d’acqua. Se il prodotto rimane in superficie, sarà evidente una carenza di tensioattivi. Se penetra in profondità,

LA DIVISA DELL’OPERATORE

La divisa, oltre a proteggere gli abiti civili, veicola l’identità aziendale e facilita il riconoscimento nel contesto lavorativo. Deve indicare qualifica e linea di intervento. È consigliato dotare l’operatore anche di un marsupio impermeabile e resistente, utile per contenere attrezzi affilati, materiali in eccesso, rifiuti dimenticati o strumenti d’emergenza.

ATTUARE PROTEZIONI

Ogni intervento di pulizia richiede protezioni adeguate, come indicato dai manua-

li di sicurezza. Il rispetto della normativa D.Lgs. 626 è responsabilità del tecnico ambientale, del responsabile delle squadre operative e come del responsabile della sicurezza.

L’attività di pulizia comporta rischi legati all’uso di detergenti (irritazioni, inalazioni), all’impiego di macchinari elettrici in ambienti umidi, rischi di caduta.

L’operatore deve indossare occhiali protettivi, mascherina, guanti, scarpe con punta rinforzata o stivali, grembiuli.

Accanto ai tradizionali cartelli di “pavimento bagnato”, è oggi disponibile un’ampia gamma di segnaletiche temporanee, utili per prevenire incidenti o disagi a clien-

amalgamandosi con l’acqua, il prodotto dovrebbe dare maggiori garanzie. L’azione chimica agisce in concomitanza con quella meccanica; occorre quindi approfondire la conoscenza delle caratteristiche e le peculiarità sia del prodotto sia dell’attrezzo. In particolare: l’esatta aggressività, la compatibilità con la natura dello sporco, l’incompatibilità con il materiale che riveste le superfici, le modalità d’uso, le avvertenze per prevenire danni alle strutture, le avvertenze relative ai possibili infortuni.

Formulati per intaccare e dissolvere lo sporco, quale polvere e residui più o meno consistenti radicati su una superficie, i prodotti chimici sono classificati in famiglie quali acidi, alcalini, neutri, solventi, cere, che a loro volta danno origine a sottogruppi a cui appartengono i detergenti deceranti, specifici per l’asportazione della cera con un pH piuttosto alto (12-14 della scala) e i detergenti neutri, per la loro poca aggressività, particolarmente indicati per pulire superfici con rivestimenti in vernice o pavimenti lucidati a piombo, dove prodotti acidi o alcalini intaccherebbero il substrato o opacizzerebbero la superficie

ti, persone in transito e agli operetori stessi. Anche la protezione delle superfici è fondamentale per una corretta operazione. Ogni intervento può comportare rischi per superfici adiacenti (cadute, schizzi, contatti). Oltre a consigliare l’uso di nastri adesivi di carta per isolare prese di corrente, film plastici per coprire gli arredi e scarpe dedicate per evitare la diffusione di acidi/ deceranti su altri pavimenti, è quindi necessario prevedere barriere fisiche di protezione, zerbini e tappeti antisporco, dispositivi per il contenimento di liquidi.

La protezione, in questo contesto, è parte integrante dell’efficienza e della sicurezza operativa.

Caratterizzati da un design ricercato e un’imprescindibile cura dei dettagli, i carrelli MagicArt soddisfano le specifiche esigenze del settore alberghiero coniugando perfettamente estetica e funzionalità. Le soluzioni offerte facilitano la pulizia degli ambienti, il riassetto delle camere e la gestione della biancheria, contribuendo a rafforzare l’immagine e la professionalità del servizio di pulizia. L’esclusiva linea di TTS offre inoltre soluzioni mini bar pratiche

MAGICART, stile inconfondibile

e compatte, appositamente progettate per facilitare il trasporto e il rifornimento di bevande, stoviglie, posate e salviette in contesti alberghieri.

La modularità che caratterizza l’intera gamma e l’ampio assortimento di accessori consentono di configurare i carrelli MagicArt sulla base delle effettive necessità, rendendo unico ogni carrello e garantendo al tempo stesso la massima efficienza: una configurazione su misura permette infatti di ottimizzare l’operatività e svolgere le varie operazioni più velocemente, riducendo di conseguenza il loro costo.

La linea MagicArt consente una totale personalizzazione non solo in termini di componenti ma anche dell’immagine stessa dei carrelli, è infatti possibile scegliere tra le grafiche di serie Anthea e Kapok, eleganti e sofisticate, e una grafica personalizzata con il proprio logo o un’immagine a scelta così da rendere il carrello un efficace veicolo di comunicazione perfettamente integrato nell’ambiente che lo circonda.

OLTRE la disinfezione

L’industria alberghiera e quella più in generale dell’accoglienza ha avuto un notevole sviluppo nel corso degli anni. L’offerta è oggi più variegata in termini di prezzi e di tipologie di strutture messe a disposizione per turisti, viaggi di lavoro o più semplicemente di persone che hanno la necessità di soggiornare lontano dalle loro abitazioni. A una crescita dell’offerta dal punto di vista quantitativo è corrisposto un aumento ancora più alto della qualità delle strutture, e dei servizi messi a disposizione dei clienti. La diffusione dei Social Media ha amplificato il vecchio passaparola, per cui un cliente che ritiene di non essersi trovato bene durante un soggiorno, lascia recensioni negative che vengono lette da un notevole numero di persone. La qualità del servizio è diventata quindi un aspetto fondamentale della cosiddetta formula imprenditoriale di un’attività ricettiva. Molti sono gli aspetti che il cliente valuta per ritenersi soddisfatto o meno del suo soggiorno. Esistono però alcuni aspetti che sono indispensabili affinché un soggiorno possa esser ritenuto piacevole: la tranquillità, la pulizia e l’igiene che sono anche sinonimo di sicurezza. Se mancano questi, qualsiasi altro miglioramento o servizio introdotto dal management delle strutture ricettive non migliorerà di molto la percezione di base dei clienti. Negli ultimi anni, protocolli normati e la recente pandemia hanno focalizzato maggiormente l’attenzione sugli aspetti igienici, come non mai in passato. La richiesta

e l’utilizzo di disinfettanti efficaci, oltre che gradevoli e semplici da usare, è aumentata, così come l’attenzione della clientela per questi aspetti.

Amedics ha nel suo portafoglio un’ampia gamma di prodotti disinfettanti registrati, e quindi testati sotto rigidi protocolli scientifici. Questo, da una parte ne assicura l’efficacia, dall’altra consente di operare con la relativa certezza di avere i risultati attesi, limitando quindi il più possibile l’impatto ambientale e quello eco/tossicologico. Nel portafoglio Amedics, ci sono formulati creati appositamente per avere una disinfezione ottimale in tutti i comparti aziendali critici: prodotti Horeca, per hotel, ristoranti e bar in senso stretto, ma anche prodotti per palestre e centri benessere, servizi questi ultimi, ormai presenti in molte strutture ricettive. È così possibile ottenere un’igiene impeccabile a tutto tondo. Amedics è il patner specializzato nella disinfezione prefessionale; nel suo portafoglio però ci sono anche detergenti, deodoranti e specialità a base di enzimi e probiotici, con lo scopo di supportare nel modo più completo gli operatori nelle loro attività di pulizia e disinfezione. Basti ricordare a questo scopo, le gamme di prodotti per la profumazione ambientale, Deodora e Sensory, create per le diverse esigenze dei clienti, la Linea Biologica, per la pulizia e manutenzione di scarichi e wc, e infine la linea tabs, usati per bar, cucine e ristoranti.

Il rapporto tra impresa e fornitore sta assumendo connotati sempre più strategici. Oggi il mercato richiede competenza, consulenza, formazione e capacità di affiancare il cliente in ogni fase, dalla gara d’appalto alla gestione quotidiana del cantiere

Nel panorama del professional cleaning, la valutazione dei fornitori deve essere effettuata sulla base di requisiti specifici, che comprendono la qualità dei prodotti, l’adeguatezza del campionario e la competenza del venditore nel proporre la soluzione più adatta alle esigenze espresse dal cliente. Particolare rilevanza assume la capacità del fornitore di interpretare correttamente il contesto in cui il prodotto verrà utilizzato, al fine di garantire un’effettiva rispondenza tra offerta e necessità operative assicurando in modo continuo e affidabile l’assistenza. Per questo risulta importante valutare la stabilità e l’affidabilità dell’azienda fornitrice, soprattutto in termini di presenza continua sul mercato e la sua organizzazione sul territorio. È rilevante la valutazione della qualità professionale del fornitore partner nelle situazioni che fanno da contorno all’uso dei prodotti acquistati, e più precisamente quando l’impresa deve partecipare alle gare d’appalto ed è necessario formulare e presentare una documentazione esauriente sotto il profilo tecnico e vincente. È usuale ma non è obbligatorio suddividere in classi di merito i fornitori, tuttavia è opportuno mantenere aggiornato un elenco riportante anche i cosiddetti fornitori di riserva. Si tratta di fornitori che possono rientrare su

MAURO MARTINI

DA VENDITORE A PARTNER STRATEGICO

livelli previsti o potenziali, purché risultino in atto azioni correttive o di adeguamento alle esigenze relative ai prodotti, al servizio, alle capacità di essere partner del proprio cliente. Appare evidente che il tradizionale raccoglitore di ordini è una figura che tende a sparire, mentre si afferma sempre di più la figura del tecnico venditore, in continua evoluzione, in grado di rispondere ad ogni aggiornamento del mercato. È evidente quindi la necessità di uno stretto e dinamico collegamento tra le attività di routine di controllo della fornitura, dei prodotti e dei servizi connessi, e della necessità di mantenere vivo il rapporto con il partner, coinvolgendolo su operazioni come acquisizione e gestione dell’appalto, formazione ed addestramento degli operatori, informazione e strategia dei mercati.

LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

Una caratteristica che distingue il venditore tecnico è quella di non forzare il cliente ad acquisti che possono rivelarsi non adeguati e portare a saturazione il magazzino, precludendo la possibilità di acquisti da altri fornitori. In realtà, questo comportamento piuttosto ricorrente genera inconvenienti di vario tipo che si ripercuotono sull’andamento dei consumi e si riflettono negativamente

sulla qualità del prodotto. Questa situazione si crea prevalentemente in occasione di interventi straordinari su grandi superfici e in presenza di sporco radicato e di difficile rimozione. Infatti, il cliente è pressato dalla necessità di acquistare con urgenza il materiale che in prima istanza ritiene necessario e che, purtroppo, nel corso del trattamento si rivela insufficiente.

Per ovviare a questo inconveniente, il venditore tecnico deve convincere il cliente a mantenere a magazzino un completo assortimento dei prodotti e dei materiali di uso corrente per poter tempestivamente effettuare un collaudo sulla superficie, individuando il prodotto più idoneo. In questo caso, il venditore tecnico solleciterà il cliente a effettuare un campione del prodotto, cioè trattare alcuni metri quadrati del pavimento, isolarlo con una copertura e farlo provare dal cliente prima di affrontare l’intera estensione del pavimento. Il venditore tecnico deve sapere che la cogestione del magazzino prevede la consegna diretta nei vari cantieri poiché, oltre a rappresentare un servizio per il cliente, consente di valutare l’andamento dei consumi nelle varie situazioni. Infatti, il venditore tecnico non disdegna di effettuare, se necessario, una piccola consegna sul cantiere

per testare la validità del prodotto prima di predisporre una vera e propria fornitura, ma essenzialmente per avere un rapporto diretto e individuare se esistono altre opportunità di fornire altri prodotti.

QUALITÀ APPROVVIGIONAMENTI

L’applicazione del principio di prevenzione ha condotto le aziende, e in particolare quelle che applicano i sistemi di qualità, a uscire dalla sola logica del controllo sui prodotti acquistati per estenderlo direttamente al fornitore. Infatti, è in costante aumento la tendenza a considerare il fornitore non più come controparte esterna e fonte di spesa da ridurre, ma come un partner a pieno titolo per una visione strategica comune del mercato. L’approvvigionamento e il mantenimento delle scorte impongono un progetto che tenga in considerazione le esigenze dei vari appalti e quelle per la gestione del magazzino all’interno dell’azienda. La procedura aziendale che tratta gli approvvigionamenti deve definire l’iter dell’attività di acquisto, precisare la responsabilità dei preposti, stabilire i tipi di documenti che devono essere redatti. Nel settore delle pulizie, una richiesta di acquisto può essere inoltrata direttamente dal cantiere dove si presenta la

necessità materiale. Anche in questo caso è indispensabile, però, che le richieste siano verificate ed approvate dal responsabile degli acquisti. Il contenuto delle richieste e degli ordini di acquisto è in funzione della classificazione e delle tipologie del prodotto, tuttavia il contenuto base dei documenti conterrà le seguenti caratteristiche: tipo, quantità e caratteristiche dei prodotti, prezzo, tempi di consegna, eventuali richieste di qualità, certificati dell’azienda, schede tecniche di sicurezza, e la valutazione dell’andamento dei consumi nelle varie situazioni. Il fornitore si adopera per fornire tempestivamente detergenti, attrezzi, macchinari, materiali di consumo, panni, carta, protezioni per gli operatori, barriere antisporco: tutto quello che compone il set operativo.

Dopo aver illustrato le schede tecniche di sicurezza di ogni prodotto, si adopererà per addestrare le maestranze preposte all’uso corretto di una macchina, di un attrezzo, di un detergente e, se è il caso, predisporrà un vero e proprio manuale operativo, inserendo tra le istruzioni norme per il comportamento e la sicurezza.

DEALER

L’attività del venditore tecnico, apparentemente simile a quella di ogni venditore, in realtà presenta diverse sfaccettature, dalle quali emerge una figura professionale in grado di rapportarsi con il cliente, il consulente e il formatore sui vari aspetti primari e complementari dell’attività di pulizia. Il venditore tecnico rappresenta per i propri clienti un importante punto di riferimento,

SCHEDA FORNITORE

ELEMENTI DI MONITORAGGIO

CARICO RIFORNIMENTI TEMPESTIVITÀ

Previsione Verifiche Rifornimenti dei consumi ambientali

Gestione Verifiche Rilevazione delle scorte generali situazioni

poiché la concretezza delle sue risposte, l’assistenza su particolari situazioni, la collaborazione sulla strategia dell’azienda, la funzione formativa e informativa, creano intorno al prodotto fornito o al servizio erogato un valore aggiunto. Vale a dire, una serie di elementi che possono assumere diverse fisionomie. Il venditore deve eseguire e accertarsi del corretto uso e utilizzo dei prodotti, in particolare nel caso si tratti di settori merceologici ad alto rischio, dove la pulizia rappresenta il punto nodale dell’attività stessa, come quello delle convivenze (ristoranti, mense, alberghi, caserme).

La consulenza a cui il venditore tecnico può essere chiamato può riguardare la gara d’appalto che un’impresa ha intrapreso per acquisire una commessa o che intende acquisire nuove quote di mercato. In questi casi, è necessario attivare un’attività di marketing, promozione e vendite, oppure una consulenza diretta che richieda una collaborazione per partecipare attivamente alla gara d’appalto.

UN TECNICO PER VENDITORE

La prima attenzione che occorre riservare ai prodotti e ai materiali è la loro manutenzione e conservazione. Infatti, i riflessi negativi o positivi che questa operazione ha sul contesto generale sono rilevanti. È evidente nell’immagine che trasmette un operatore delle pulizie che si muove in un ambiente trasportando materiali e attrezzi maleodoranti, non identificabili, e con un set operativo fatiscente, non ottenendo il risultato sperato e attribuendo la responsabilità alla

qualità del detergente o al cattivo funzionamento della macchina. È in quest’ottica che occorre fornire e assicurarsi che venga applicato il piano relativo alle manutenzioni, riportando le istruzioni su come eseguirle. L’efficacia legata al buon funzionamento degli attrezzi, dei principi attivi e delle macchine è strettamente legata alla sicurezza. Occorre, infatti, controllare sempre: i cavi elettrici, i filtri degli aspiratori, le guarnizioni. Inoltre, è fondamentale evitare di lasciare le spazzole attaccate alle macchine nel ripostiglio, poiché si deformano e l’umidità può causare ruggine. I serbatoi devono essere sempre svuotati e lavati per evitare stagnazioni di detergenti. Come ogni prodotto, anche il valore aggiunto deve essere sottoposto a verifiche della qualità. Infatti, non sempre la consulenza, l’addestramento o l’analisi dei costi sono formulati correttamente, oppure non si ottengono i risultati sperati e, in alcuni casi, si può creare un danno. Occorre tenere presente che ogni operazione contiene dei fattori di rischio, e nel caso del valore aggiunto ciò dipende spesso dal pressapochismo con cui si dispensano consigli e soluzioni tecniche, senza tener conto dei molteplici aspetti che determinano una funzione o un intervento, tra cui i criteri con i quali si fa comunicazione.

Il coinvolgimento del venditore tecnico è diretto, perché egli stesso è in grado di fornire tutto il supporto necessario per creare i presupposti di base affinché, dalle risorse impiegate, si ottenga un risultato conforme alle esigenze igieniche, estetiche e funzionali del proprio ambiente di lavoro.

LIBERTÀ OPERATIVA, discrezione e potenza

Da alcuni anni Makita ha approcciato il settore del cleaning professionale avviando partnership con imprese di pulizia specializzate, proponendo un’ampia gamma di aspiratori professionali per interventi presso hotel e altre strutture ricettive. Gli addetti alla pulizia devono dare innanzitutto un’immagine di servizio rapido ed efficiente: è necessario che abbiano in dotazione strumenti di ultima generazione in grado di pulire con cura e con la massima discrezione e silenziosità.

Questi utensili alimentati a batteria sono dotati delle più evolute tecnologie per ottimizzare i tempi di lavoro, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità lavorativa dell’utilizzatore. Gli aspiratori a zaino, in particolare, oltre ad essere dotati di svariati accessori, combinano elevate qualità di comfort a una ergonomia evoluta: consentono all’utente una mobilità senza pari, in totale sicurezza, senza l’intralcio di cavi elettrici. Con filtro HEPA, imbracatura confortevole e LED integrato per una migliore visibilità, il modello VC011G è perfetto per pulizie professionali di camere,

spazi comuni, meeting e conference room. Makita propone anche soluzioni a traino dal design compatto, per un minimo ingombro durante lo stoccaggio, scope elettriche (particolarmente maneggevoli e leggere, ideali per pulizie efficaci e dinamiche) e battitappeto con potente motore brushless e bassissimo impatto sonoro. I Cleaners Makita rappresentano la soluzione ideale per le imprese moderne, garantendo prestazioni ottimali nelle strutture ricettive delle principali città italiane.

SOLUZIONI INTEGRATE per un’accoglienza green

Nel settore dell’hospitality, l’igiene non è un optional: è un criterio di giudizio immediato da parte del cliente finale. Paredes, storica realtà specializzata in soluzioni per la pulizia professionale e prodotti in carta, ha saputo intercettare e interpretare questa esigenza in modo strutturato, diventando un punto di riferimento per hotel, resort, ristoranti e strutture ricettive in tutta Europa.

Fondata nel 1942, Paredes vanta una lunga esperienza nell’innovazione di prodotto e processo. Ha introdotto standard oggi consolidati come il dispenser autocut e ha sviluppato un’offerta ampia e modulare, pensata per rispondere alle esigenze di ogni tipo di struttura ricettiva. L’ascolto costante dei clienti – dai responsabili acquisti alle imprese di pulizia – è stato decisivo per migliorare prestazioni, usabilità e qualità dei prodotti.

Nel mondo dell’ospitalità, dove l’efficienza operativa va di pari passo con l’esperienza del cliente, Paredes ha costruito un modello unico: quello dell’Industributore. Unisce la capacità produttiva di un’industria con la flessibilità e la prossimità al mercato di un distributore. Questo le consente di offrire soluzioni su misura, tempi rapidi, un’ampia disponibilità di prodotto e un servizio di consulenza che va oltre la semplice fornitura.

Ma non c’è solo il prodotto. Oggi le strutture ricettive cercano partner affidabili anche sul fronte della sostenibilità. Paredes ha fatto di questo aspetto un vero pilastro strategico fin dal 1995, quando ha lanciato la filosofia Eco Attitude: ridurre sprechi, usare materie prime certificate, e implementare processi produttivi a basso impatto ambientale.

Attraverso lo stabilimento Paredes Mapedo Fab, l’azienda ha introdotto tecnologie all’avanguardia per ottimizzare i consumi, riciclare gli scarti interni e abbattere l’impronta ambientale. L’ultimo traguardo è l’installazione di 3.600 m² di pannelli solari: una scelta concreta verso l’autosufficienza energetica e la transizione green, sempre più richiesta anche dalle strutture hospitality di fascia alta. In un mercato dove il cliente finale è sempre più attento a qualità, sicurezza e sostenibilità, Paredes offre alle strutture ricettive non solo prodotti performanti, ma anche strumenti per comunicare

questi valori ai propri ospiti. Un esempio? Le linee certificate e le soluzioni eco-friendly che possono essere esposte nei bagni comuni e nelle camere, rafforzando la reputazione della struttura. Con una rete commerciale capillare, un approccio consulenziale e una proposta costruita attorno alle reali esigenze del settore, Paredes si conferma un alleato strategico per l’hospitality professionale. Il suo obiettivo è chiaro: contribuire a rendere gli ambienti più puliti, performanti e rispettosi dell’ambiente, aiutando hotel e ristoranti a elevare i propri standard operativi – e la percezione del cliente.

OSPITALITÀ COMPLETA detergenza e cosmetica

Una storia iniziata nel 1945, costellata di continue innovazioni. Una storia interamente Made in Italy, fatta di passione, ricerca, innovazione. Sinonimo di detergenti professionali di qualità, Allegrini debutta nel 1989 nel mondo della cosmetica per l’hotellerie e oggi, con le sue due business line altamente specializzate, l’azienda rappresenta un punto di riferimento nel settore Horeca.

sicurare il rispetto della politica ambientale e delle normative vigenti.

Per offrire a strutture ricettive e attività commerciali ambienti ancora più sicuri, Allegrini ha sviluppato Clean is All: un protocollo di pulizia e disinfezione verificato dal Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Clean is All è parte del Metodo Allegrini, un percorso strutturato che affianca il cliente con analisi mirate, piani di igiene su misura, formazione e supporto costante. Il protocollo si adatta a ogni contesto professionale, viene calibrato sulle esigenze specifiche e permette di informare e rassicurare il cliente finale sull’utilizzo dei detergenti Allegrini e sulle procedure di pulizia effettuate in ogni ambiente.

COSMETICA PER L’HOTELLERIE

In occasione di HostMilano, Allegrini presenterà le ultime novità della business line cosmetica, con nuove linee e referenze. Nate da una costante ricerca dell’eccellenza, le proposte Allegrini sono progettate per rispondere alle esigenze delle strutture ricettive italiane e internazionali, garantendo agli ospiti esperienze indimenticabili.

A conferma del suo ruolo di riferimento nel settore, Allegrini parteciperà alla 44a edizione di HostMilano, la fiera dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza. Durante l’evento l’azienda presenterà le sue più recenti novità in ambito detergenza professionale e cosmetica: soluzioni sviluppate per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del settore, con un’attenzione costante a sicurezza, sostenibilità e innovazione.

I PROTOCOLLI DI PULIZIA E IL SERVIZIO SU MISURA

Dalla selezione delle materie prime alla formulazione, dalla miscelazione al confezionamento: l’intero processo produttivo Allegrini è gestito internamente, per offrire ai clienti la massima affidabilità e qualità. Nei laboratori dell’azienda il team R&D lavora per as-

Tra le nuove proposte, tre referenze della linea Havana in dispenser ricaricabili da 300 ml - Gel for Hair, body and hands, Hand & body lotion e Hair Conditioner - che come gli altri prodotti della linea si ispirano alla talassoterapia, valorizzando i benefici del mare e della tradizione oligominerale. Si amplia inoltre la gamma di dispenser non ricaricabili, pensati per garantire un minor rischio di contaminazione batterica, con il dispenser Real da 400 ml non ricaricabile. Un flacone realizzato in plastica riciclata, dotato di un supporto a muro invisibile, disponibile per alcuni dei prodotti della linea Argan Source.

L’appuntamento con tutte le ultime novità Allegrini è dal 17 al 21 ottobre a HostMilano, PAD. 11P - STAND H46 L45

imprenditivitàcomunicazione

Comunicare in modo chiaro, efficace e continuativo le attività di pulizia e sanificazione è oggi una necessità strategica per gli albergatori, e rappresenta un’opportunità di valorizzazione per chi, nel settore del cleaning professionale, offre soluzioni performanti, tracciabili e sostenibili

PULITO VISIBILE, FIDUCIA TANGIBILE

HOTEL
Grand Hotel

CRISTINA CARDINALI

In un mercato turistico sempre più competitivo, l’igiene degli ambienti ricettivi non è più solo una questione operativa o normativa. È diventata parte integrante dell’identità dell’hotel, una leva di marketing, un elemento valoriale che contribuisce a costruire fiducia. A confermarlo è la crescente attenzione degli ospiti verso le pratiche di pulizia adottate dalle strutture alberghiere, a tutti i livelli. Non si tratta soltanto di pulito percepito, ma di trasparenza, consapevolezza e rassicurazione. In questo scenario, la comunicazione assume un ruolo centrale.

LA PERCEZIONE DELL’IGIENE

L’esperienza della pandemia ha innescato un cambiamento irreversibile nel comportamento del consumatore. Se prima la pulizia era data per scontata, oggi è una delle prime variabili valutate in fase di prenotazione. I sondaggi condotti dai princi-

pali portali di recensione confermano che termini come “igienizzato”, “sanificato”, “protocollo” e “certificato” sono diventati parole chiave.

Il nuovo viaggiatore è più attento, più informato e, soprattutto, più esigente. La fiducia, che un tempo si costruiva con l’accoglienza o la location, ora passa anche per ciò che l’hotel è in grado di dimostrare sulla sicurezza igienico-sanitaria degli ambienti.

TRASPARENZA OPERATIVA

Molti alberghi hanno introdotto sistemi di tracciabilità delle attività di pulizia: dai semplici cartellini lasciati in camera con la data e l’ora dell’intervento, fino a sistemi digitali integrati. Le applicazioni gestionali per l’housekeeping oggi permettono di registrare ogni intervento, il prodotto utilizzato, l’operatore coinvolto e il tempo impiegato, creando così una “cronologia

del pulito” che può essere facilmente consultata e comunicata.

I dispositivi IoT e le tecnologie cloud stanno rendendo questa tracciabilità sempre più accessibile, anche in strutture di dimensioni medio-piccole. Le informazioni raccolte possono essere visualizzate dall’ospite tramite QR code posizionati in camera o nelle aree comuni, o inviate tramite notifiche push sull’app dell’hotel.

Questa digitalizzazione del cleaning non è solo una garanzia per il cliente, ma anche uno strumento di controllo interno per la struttura, che può così monitorare le performance, ottimizzare i turni di lavoro e migliorare la formazione del personale.

LA COMUNICAZIONE IGIENICA

Comunicare la pulizia è un’attività delicata. È necessario calibrare tono e contenuti per evitare l’effetto “allarmismo” o, al contrario, la banalizzazione. Il messaggio deve essere tecnico ma comprensibile, rassicurante ma non paternalistico.

Gli strumenti più usati comprendono:

• cartellonistica interna, con grafiche semplici e simboli riconoscibili (spray, guanti, check mark), che illustrano le azioni intraprese;

• fogli informativi in camera o nel kit di benvenuto, con una descrizione sintetica dei protocolli adottati;

• video esplicativi visibili su schermi nelle aree comuni o via app, che mostrano il personale al lavoro con attrezzature professionali;

• codici QR che rimandano a pagine web

Superior Hotel

imprenditivitàcomunicazione

multilingua con aggiornamenti in tempo reale, link a schede tecniche e certificazioni;

• badge e marchi (come “Clean & Safe”, “Hygiene First”, “Covid Free”), spesso sviluppati da reti alberghiere, enti di certificazione o piattaforme di prenotazione.

Il lessico scelto è fondamentale. Ad esempio, termini come “igienizzato”, “disinfettato”, “sanificato” devono essere utilizzati correttamente, in linea con quanto previsto dalla normativa (Reg. CE n. 648/2004 per i detergenti, Reg. UE 528/2012 per i biocidi). L’uso improprio di questi termini può portare a sanzioni o a una perdita di credibilità.

IL RUOLO DELLE CERTIFICAZIONI

Sempre più strutture scelgono di certificare i propri processi di cleaning, affidandosi a enti terzi che valutano il rispetto di protocolli igienico-sanitari. Le certificazioni più adottate riguardano i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001), i sistemi di gestione per la salute e sicurezza (ISO 45001) e poi quelle specifiche per il settore turistico (es. ISO 21902 per il turismo accessibile, ma sempre più impiegata anche come dimostrazione di igiene inclusiva).

Ottenere una certificazione è un investimento che può essere comunicato con forza, integrando loghi e attestazioni nella segnaletica, nel sito web, nelle e-mail di pre-stay e post-stay. Alcuni hotel inseriscono i riferimenti anche nel channel manager, in modo che l’informazione sia visibile già nella fase di prenotazione sui principali portali.

IL VALORE DELLE PERSONE

Se la comunicazione esterna è fondamentale, quella interna lo è ancora di più. Il personale di pulizia, spesso percepito come forza lavoro invisibile, è oggi al centro del processo di rassicurazione dell’ospite. Un operatore ben formato, dotato di DPI idonei, in grado di rispondere a una domanda dell’ospite con competenza e cortesia, diventa un “ambasciatore del pulito”. E

LA COMUNICAZIONE (sbagliata) CHE ALLONTANA

GLI OSPITI

In tempi di incertezza economica, la comunicazione nel settore alberghiero non può essere improvvisata. Ogni messaggio, ogni offerta e ogni silenzio comunicativo ha un impatto diretto sulla fiducia degli ospiti e sulla competitività dell’hotel.

Tra gli errori più comuni, spicca la mancanza di empatia: promozioni troppo sfarzose o toni dissonanti rispetto al contesto possono risultare fuori luogo, alienando il cliente già attento alle proprie spese. È cruciale, invece, trasmettere vicinanza e comprensione, valorizzando esperienze autentiche, servizi utili e flessibilità nelle prenotazioni. Altro passo falso ricorrente è ignorare il valore della personalizzazione. Trattare nello stesso modo un cliente fidelizzato e un nuovo ospite significa perdere un’occasione di costruire relazione e fiducia.

Non meno importante, la gestione dell’incertezza. Politiche di cancellazione rigide, silenzi informativi su pulizie e protocolli, mancanza di risposte puntuali online: tutto questo genera sfiducia. Al contrario, una comunicazione ben calibrata, basata su dati, ascolto e aggiornamenti costanti, può trasformarsi in un vero alleato commerciale. Infine, in molti sottovalutano l’importanza del pubblico locale e dei dati a disposizione. Trascurare strategie mirate su bacini di prossimità, o non adattare le campagne sulla base delle performance effettive, può tradursi in investimenti inutili. Al contrario, sfruttare la reputazione online, mantenere viva la comunicazione sui social e attivare partnership locali aiuta a generare valore e resilienza anche nei periodi più difficili. L’ospitalità di oggi non può permettersi comunicazioni “standard”, servono empatia, dati, ascolto e adattabilità, perché, in fondo, la differenza non la fa solo il servizio, ma anche come lo raccontiamo.

fonte: www.gourmetmarketing.net

proprio per questo sempre più strutture investono in percorsi formativi, in collaborazione con aziende fornitrici di prodotti e attrezzature professionali, o con società di consulenza specializzate. La formazione non riguarda solo la tecnica (dosaggi, tempi di contatto, diluizioni), ma anche la comunicazione: come presentarsi, come spiegare ciò che si sta facendo, come trasmettere sicurezza.

PULIZIA COME LEVA DI BRANDING

Il concetto di igiene può e deve diventare parte integrante del branding alberghiero. Alcune catene internazionali hanno creato veri e propri “protocolli firma” (es. Hilton CleanStay, Marriott Commitment to Clean), comunicati con coerenza su tutti i touchpoint. Anche strutture indipendenti possono trarre ispirazione, creando una narrativa coerente che le distingua. Il naming dei protocolli, l’identità visiva (colori, icone, infografiche), la coerenza del messaggio in tutte le lingue parlate dalla clientela sono elementi che fanno la differenza. Il cliente, ormai, nota tutto, dalla presenza del sigillo sulla porta della camera alla pulizia dei filtri della climatizzazione.

COMUNICARE LA SOSTENIBILITÀ

Infine, un tema centrale è l’integrazione tra igiene e sostenibilità. Molti ospiti oggi chiedono ambienti igienizzati, ma non vogliono l’odore pungente di disinfettanti clorati, né l’uso indiscriminato di plastica monouso. La sfida è conciliare efficacia igienica e basso impatto ambientale. Gli hotel che riescono a raccontare questo equilibrio, prodotti a basso contenuto di VOC, sistemi di dosaggio intelligente, panni in microfibra riutilizzabili, certificazioni Ecolabel, si guadagnano un vantaggio competitivo. Anche in questo caso, la comunicazione è tutto: cartellonistica che spiega perché non si cambiano gli asciugamani ogni giorno, QR code che illustrano i benefici ambientali delle scelte fatte, testimonial interni che raccontano le buone pratiche.

SOGGIORNARE in sicurezza

La pulizia è il primo biglietto da visita con cui un hotel si presenta ai clienti e rappresenta un elemento distintivo che può influenzare la loro decisione di tornare. Un hotel deve essere elegante, confortevole, profumato e perfettamente igienizzato. La pulizia delle camere, dei bagni e delle aree comuni deve essere accurata e scrupolosa.

Grazie alla linea HiMiX Professional di Rubino Chem, la pulizia non è solo accurata, ma anche sicura e facile da realizzare. I detergenti della linea HiMiX Professional, ultra concentrati e rispettosi delle superfici, sono conformi ai piani di controllo HACCP e garantiscono i massimi standard di pulizia e igiene, anche per l’industria alberghiera.

La linea HiMiX Professional comprende diverse soluzioni utili per il settore alberghiero.

Tra le soluzioni proposte, spicca Protection 24H, un igienizzante arricchito con sali d’ammonio quaternario, capace di rimuovere germi e batteri in modo efficace. La sua formula innovativa crea una barriera invisibile che garantisce protezione fino a 24 ore, risultando ideale per superfici ad alto contatto. Questa caratteristica lo rende un alleato indispensabile per mantenere elevati standard igienici senza la necessità di continue applicazioni. Per le esigenze più impegnative, Degreaser Food è la soluzione perfetta. Si tratta di uno sgrassatore ultra concentrato ad alta alcalinità, progettato per dissolvere anche lo sporco più ostinato. Agisce in profondità su grassi animali e vegetali, residui carbonizzati e oli, senza corrodere le superfici e senza lasciare aloni. Quando si tratta di superfici delicate come cristalli, vetro e acciaio, Glass + Inox Food e Anti Kalk sono la scelta ideale. Questi de-

tergenti ultra concentrati rimuovono con facilità impronte, polvere e residui di grasso, lasciando una pellicola protettiva invisibile che ritarda il ridepositarsi dello sporco. Grazie alla rapida evaporazione, assicurano una brillantezza perfetta senza lasciare aloni.

Per un’esperienza maggiore di freschezza e igiene, la scelta perfetta è Olè Essenza Ultra. Un profumatore detergente ultra concentrato multifunzionale: profuma, rimuove germi e batteri, neutralizza i cattivi odori, deterge e spolvera. La sua formula garantisce una profumazione intensa e persistente per oltre 48 ore, trasformando ogni ambiente in un luogo accogliente.

Completa l’offerta la linea lavanderia: Laundry Wash Ultra deterge in profondità, eliminando macchie e sporco ostinato, Laundry Soft Ultra ammorbidisce i tessuti lasciandoli soffici e facili da stirare, Laundry Fragrance Ultra profuma a lungo, regalando una piacevole sensazione di freschezza.

L’ampia gamma di prodotti, il continuo miglioramento delle formule e l’impegno verso la realizzazione di soluzioni di alta qualità, che abbiano a cuore la sicurezza dei clienti e dei lavoratori, fanno di HiMiX Professional il marchio di riferimento e di fiducia per gli operatori del settore Horeca.

Vendere non è questione di trucchi, ma di metodo, ascolto e autenticità. Umiltà, pazienza e attenzione sincera verso il cliente sono le basi per costruire relazioni efficaci e durature

LE VENDITE MAGICHE DEL PIFFERAIO

A chi ha trascorso una vita a studiare le dinamiche relazionali che portano al consenso durante una trattativa commerciale, è capitato spesso di sentirsi chiedere il segreto per incrementare il proprio successo nella vendita. Purtroppo, la risposta a questo genere di domande è spesso fonte di una piccola delusione per l’interlocutore: per aumentare la propria efficacia nelle vendite non esiste una formula magica capace di realizzare con i clienti quello che il pifferaio magico fece con i topolini. Dato che in questo ambito nessuno ha la bacchetta magica, è necessario un metodo rigoroso,

che ha come fondamenta una competenza approfondita, una lunga sperimentazione sul campo e una passione smisurata. Nonostante questo, può sicuramente far comodo una serie di suggerimenti capaci di comporre una sorta di melodia capace di risultare, se non proprio magica come quella del pifferaio, perlomeno canticchiabile. Iniziamo a suonare.

CHI ASCOLTA, VENDE MEGLIO

Per rispondere a chi desidera sapere come aumentare la propria capacità di persuadere gli altri senza cadere nel ridicolo serve

FRANCESCO PIROVANO e MARCO MONTI

imprenditività

umiltà. Per ascoltare tutte le possibili risposte senza cadere in un sonno profondo serve pazienza. Umiltà e pazienza, due doti poco comuni nelle persone. Per convincere, è necessario assicurarsi in anticipo di essere in possesso di entrambe. È anche importante essere consapevoli che, chiedendo a qualcuno come fare per aumentare le vendite, molte delle risposte ricevute potrebbero mettere a disagio poiché racconteranno cose che porteranno il richiedente fuori dalla sua zona di comfort. Dentro di sé però saprà già che sono proprio quelle le azioni da compiere, anche se non ha ancora avuto il coraggio di farle. Guardare sempre il lato pratico delle cose, ripetere le azioni più efficaci e impegnarsi a fondo. Soprattutto non credere a chi si vanta di successi troppo facili. In questo caso il vecchio detto “Can che abbaia non morde” rammenta una sacrosanta verità: i successi facili non esistono, chi se ne vanta sta solo abbaiando. Non bisogna mai dimenticare di interessarsi dei clienti, non per vendere, ma per occuparsi sinceramente di loro: la vendita sarà una conseguenza. Interessarsi di qualcuno solo per vendere è offensivo, soprattutto non porta allo scopo. Siamo persone, non clienti, né tanto meno venditori. E anche se la persona in questione non comprerà, regaliamogli l’esperienza di averci conosciuto. Magari parlerà di noi a chi, in futuro, potrebbe diventare nostro cliente. Vale sempre, senza distinzioni. Basta non barare.

I CLIENTI NON SONO ALIENI

Un principio fondamentale è il seguente: pensiamo a quando siamo clienti e comportiamoci come vorremmo che chi vende si comportasse con noi. In fondo è semplice. Informarsi è imprescindibile, essere

ALCUNI CONSIGLI

Un buon venditore deve:

• Interessarsi sinceramente del cliente, come persona e non come target

• Informarsi senza restare limitati al proprio ambito commerciale

• Sapersi immedesimare nel ruolo di cliente

• Non omologare i propri interlocutori

• Ammettere i propri errori con trasparenza

“nel mondo”, non solo nel “nostro” mondo. Se vendiamo lavasciuga, dobbiamo essere consapevoli che l’universo non è fatto di lavasciuga. A chi scrive è capitato di sentire un produttore di macchine per lavanderie industriali che, parlando con un pubblicitario, ha affermato: «I nostri clienti sono particolari, non guardano la pubblicità». Evidentemente era convinto che i suoi clienti la sera dormissero in una lavatrice per uscirne solo la mattina dopo. Non possedevano un telefono, non usavano un’auto e soprattutto non guardavano la televisione. Ma erano “particolari” e quindi… questo ci porta ad un altro suggerimento: non bisogna omologare il prossimo, esattamente come noi a nostra volta non vorremmo essere omologati. Siamo tutti “particolari”; amiamo essere speciali. E lo siamo. Odiamo quando ci dicono: «Ho dovuto servire altri clienti». Chi? Perché prima di me?

VENDERE CON INTELLIGENZA

Ammettere i propri errori con trasparenza. Siamo tutti pronti a scusare il prossimo se l’impegno per rimediare risulta evidente. Viceversa, odiamo chi, pur dimostrando di lavorare solo per sé stesso, giustifica

un disservizio affermando: «Stiamo lavorando per voi». Non siamo così stupidi da credergli. Leggere almeno un libro di Seth Godin aiuta a capire come farsi venire qualche buona idea; uno di Luca Goldoni per scoprire come usare l’ironia con eleganza; uno di Philip Kotler, pietra miliare irrinunciabile, e uno di Edward De Bono per capire come il pensiero più efficace possa essere quello laterale. Alla fine, ci si convincerà che Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach rimane l’unico testo indispensabile per chi cerca l’eccellenza: da gabbiano come da venditore. Sognare, divagare, lasciare libera la mente, perché é così che vengono le grandi idee, l’unica cosa che serve per vendere. Focalizzato, dinamico, proteso ai risultati, concentrato sugli obiettivi. Lo si legge sulle inserzioni per la ricerca di personale e, purtroppo, su molte delle relative risposte. Chi sono queste macchine da guerra? Cosa sapranno mai inventare, oltre a infilare un piede nelle porte che stanno per chiudersi? Prendiamo ad esempio il film Americani, pellicola intrisa di edonismo anni ‘80 in cui un giovane Alec Baldwin interpreta il venditore d’assalto tipico del periodo. Come lo percepiremmo oggi? Compreremmo da uno così? Bene, nemmeno gli altri. Dopo tutto questo, vogliamo concludere con la prima buona notizia per i nostri lettori. Se siete arrivati fin qui significa che siete in possesso di almeno due doti essenziali per condurre vendite di successo: curiosità e perseveranza. Aggiungiamo amore per i vostri clienti (che sia amore vero), passione per quello che fate e un pizzico di originalità. Ovviamente solo questo non basta. Spiegare il resto fa parte del nostro mestiere, ma applicando questi semplici suggerimenti sarete almeno a metà dell’opera.

Andare oltre l’eccellenza operativa e diventare proattivi, instaurare fiducia e offrire valore aggiunto permette di diventare alleati insostituibili per i clienti, proteggendosi dalla guerra dei prezzi

COSTRUIRE RELAZIONI DURATURE

In un mercato come quello del cleaning, in cui la concorrenza è sempre più feroce e il prezzo rischia di diventare l’unico metro di giudizio, la mera eccellenza operativa non basta più. Quante imprese si sentono come ingranaggi di una macchina, sempre a caccia del prossimo appalto, senza mai

costruire un vero legame con il committente? Se non si cambia rotta, il rischio è uno solo: uscire dal mercato, condannati all’oblio, mentre i concorrenti prosperano. Ma c’è una strada, una strategia che permette di evitare questo rischio: la costruzione di relazioni durature.

OLTRE IL SEMPLICE SERVIZIO

Il servizio di pulizia è alla base di questo mestiere. Ma se ci si ferma lì, si diventa dei fornitori come tanti altri, facilmente sostituibili al primo preventivo più basso. Il vero successo, quello che permette di distinguersi dalla massa e diventare indispensabili, risiede nel trasformare ogni appalto in una partnership strategica. Pensiamo oltre il “semplice” valore che deriva dalla lucentezza dei pavimenti o dalla sanificazione delle superfici. Le imprese non rappresentano solo “quelli delle pulizie” ma sono anche custodi del benessere, dell’igiene e della prima impressione da parte del cliente. Il lavoro di un’impresa di pulizie incide direttamente sulla produttività di un ufficio, sulla salute dei pazienti in una clinica, sull’attrattiva di un negozio o sull’esperienza di un ospite in un albergo. Essa non vende ore di lavoro ma vende tranquillità, sicurezza, efficienza. Questo cambio di prospettiva è il primo, fondamentale

passo per stringere legami che resistono alla tempesta dei prezzi e delle offerte al ribasso. Se non ci si eleva al ruolo di consulenti e partner, si rischia di essere sempre visti come una spesa, mai come un investimento. E la differenza è abissale.

ANTICIPARE

LE ESIGENZE

Ecco il cuore pulsante della strategia relazionale: non aspettare che il cliente chiami per un problema. Bisogna essere proattivi, presenti, un punto di riferimento. Un servizio clienti eccellente non è solo cortesia, è intelligenza strategica. Bisogna saper ascoltare davvero. Quali sono le lamentele ricorrenti dei loro dipendenti? Ci sono aree critiche che richiedono più attenzione di quanto previsto dal contratto standard? Un’azienda manifatturiera potrebbe avere esigenze di pulizia diverse a seconda dei cicli di produzione; una scuola avrà picchi di sporco in momenti specifici. Interroghiamoci: cosa preoccupa il cliente che ancora non ci ha detto? Una comunicazione costante e trasparente, attraverso canali di comunicazione preferenziali, è molto importante: un referente dedicato, report periodici sullo stato delle pulizie, incontri programmati per valutare la soddisfazione e discutere eventuali nuove esigenze. La trasparenza sugli imprevisti (un ritardo, un problema tecnico) e sulle soluzioni adottate rafforza la fiducia.

Ma il vero game-changer è il seguente: anticipare, non reagire. Immaginiamo di no-

tare un’usura anomala di un pavimento in un ufficio, e di proporre proattivamente un trattamento protettivo prima che diventi un problema serio e costoso per il cliente. O di suggerire una sanificazione più profonda in determinati periodi dell’anno (come durante i picchi di influenza stagionale) per una struttura sanitaria. Questo non solo dimostra professionalità, ma anche una genuina cura per gli interessi di chi ci ha ingaggiato.

UN ESEMPIO PER CAPIRE MEGLIO

L’Impresa Faro, specializzata in pulizie di grandi superfici commerciali, ha vinto l’appalto per il complesso Il Quadrifoglio. Invece di limitarsi a pulire, il loro responsabile di contratto, Marco, ha iniziato a partecipare alle riunioni mensili del management del centro commerciale. Ha proposto soluzioni per la gestione dei flussi di persone nei giorni di punta, ha suggerito l’installazione di dispenser igienizzanti intelligenti basati sull’analisi del traffico e ha introdotto un sistema di feedback rapido per i negozianti. Risultato: non solo il contratto è stato rinnovato annualmente con aumenti significativi, ma Il Quadrifoglio ha raccomandato Impresa Faro ad altri tre complessi limitrofi, definendoli “partner strategici insostituibili per la gestione dell’ambiente”. Questo perché Marco e il suo team non si limitavano a pulire, ma a migliorare l’esperienza complessiva del centro. Morale: se non si investe tempo ed energia nella fidelizzazione, si rischia di ritrovarsi in un ciclo estenuante di acquisizione clienti, un vortice che prosciuga risorse. I clienti fedeli non sono solo una fonte di entrate ricorrenti e prevedibili; sono la più potente ed economica macchina di marketing.

MANTENERE IL CONTATTO

Un cliente soddisfatto è il miglior testimonial possibile. Le sue raccomandazioni autentiche valgono dieci campagne pubblicitarie. Il passaparola genera lead qualificati che arrivano già con un alto livello

STRATEGIE PER FIDELIZZARE IL CLIENTE

• Comunicare costantemente e in modo trasparente

• Proporre soluzioni prima che si manifestino problemi

• Non comportarsi come semplici “esecutori”

• Investire tempo ed energia nella fidelizzazione

di fiducia, riducendo drasticamente i tempi e i costi di conversione. Mantenere un cliente costa molto meno che acquisirne uno nuovo. Una relazione solida riduce il rischio di abbandono per via di un’offerta leggermente più economica, perché il valore percepito va ben oltre il prezzo. Un committente che si fida sarà più propenso ad affidare servizi aggiuntivi (pulizie speciali, sanificazioni post-evento, trattamenti specifici) o a esplorare nuove aree di collaborazione. La fiducia apre le porte a un fatturato incrementale.

CAMBIO DI PROSPETTIVA

Il messaggio è chiaro: in un mercato in evoluzione, l’indifferenza e la standardizzazione sono i peggiori nemici. Comportarsi come semplici esecutori di un servizio porterà ad essere facilmente schiacciati dalla concorrenza aggressiva e dai margini sempre più risicati. Le imprese che non coltiveranno relazioni profonde con i propri clienti, anticipandone le esigenze e offrendo un valore che va oltre il listino prezzi, sono destinate a chiudere i battenti, inghiottite da chi ha saputo guardare più lontano. Ma chi ha letto fin qui, ha l’opportunità di sperimentare un nuovo approccio. Costruire ponti, non solo contratti. Diventare i partner indispensabili, i consulenti fidati, porterà l’impresa non solo a sopravvivere, ma a fiorire con una forza e una stabilità inattaccabile.

INFESTANTI IN HOTEL

Alcuni insetti rappresentano un rischio biologico concreto nell’ambito alberghiero. Danni all’immagine, pericoli sanitari e disagi per ospiti e personale richiedono una gestione professionale e preventiva rigorosa

Blattella Germanica

Plodia interpunctella

IL RISCHIO LEGIONELLA

Non solo insetti e mammiferi come i roditori rappresentano un fattore di rischio biologico all’interno degli alberghi. La Legionella pneumophila è un batterio che può svilupparsi negli impianti idrici degli hotel quando acqua e temperatura stagnano tra i 20 °C e i 50 °C. I principali serbatoi di rischio sono boiler, condotte, docce, soffioni, vasche idromassaggio, fontane decorative e climatizzatori ad acqua. Il contagio avviene per inalazione di aerosol contaminato, con conseguenze anche gravi, come la legionellosi. Per prevenirne la proliferazione va adottato un Piano di valutazione e controllo del rischio Legionella, come previsto dalle Linee guida nazionali. Le misure comprendono monitoraggio regolare delle temperature (fredda <20 °C, calda >50 °C), trattamenti termici o chimici (es. clorazione, biossido di cloro), pulizia e disinfezione programmata di serbatoi e terminali, campionamenti periodici con analisi microbiologiche, formazione del personale per la gestione sicura degli impianti. Una corretta manutenzione è essenziale per garantire la salubrità degli ambienti e tutelare la salute di ospiti e lavoratori.

Gli hotel sono ambienti complessi dove convivono aree ad alta frequentazione umana, cucine, lavanderie, spazi verdi e impianti. Questa molteplicità di funzioni crea condizioni favorevoli alla proliferazione di insetti infestanti, i quali costituiscono un rischio biologico da non sottovalutare. Non si tratta solo di un fastidio per gli ospiti: alcuni infestanti possono veicolare agenti patogeni, contaminare alimenti, danneggiare strutture e tessuti, compromettere la reputazione dell’hotel e causare costi elevati per le bonifiche.

La gestione degli infestanti in ambito alberghiero richiede quindi un approccio sistemico, integrato e altamente professionale. Tra gli infestanti più frequenti in ambiente alberghiero, troviamo diverse specie di insetti volanti, striscianti e parassiti. Le blatte (come Blattella germanica, Blatta orientalis e Supella longipalpa) sono comuni in cucine, locali tecnici e bagni, attratte da residui alimentari e umidità.

Le mosche (Musca domestica) e i moscerini della frutta (Drosophila spp.) sono attratti da cibo e umidità, e si trovano facilmente in aree ristoro, bar e cucine. Le formiche

( Lasius niger , Monomorium pharaonis ) sono spesso presenti in cucine e dispense, dove possono contaminare gli alimenti. Particolarmente critici per l’hospitality sono anche gli insetti xilofagi (come Anobium punctatum, il tarlo del legno) che possono danneggiare arredi e strutture lignee, e i parassiti degli ambienti interni, tra cui le pulci (Ctenocephalides felis) e le cimici dei letti (Cimex lectularius), tra i più temuti dagli albergatori per le conseguenze dirette sugli ospiti. I lepidotteri delle derrate (come Plodia interpunctella) possono invece infestare dispense e magazzini alimentari. Accanto agli insetti, anche i roditori rappresentano una minaccia concreta per le strutture ricettive, soprattutto nei locali tecnici, nei magazzini, nelle cucine e nelle aree esterne.

Le specie più comuni negli hotel sono il topo domestico (Mus musculus), di piccole dimensioni, agile e capace di intrufolarsi attraverso fessure minime (inferiori a 1 cm). Si annida preferibilmente in magazzini, cucine, controsoffitti e intercapedini. Il ratto delle fogne (Rattus norvegicus), robusto, attivo soprattutto nelle aree umide

e fognarie. Può risalire attraverso gli scarichi, infilandosi in lavanderie, locali caldaia e canalette tecniche. Il ratto nero o ratto dei tetti (Rattus rattus): più agile e abile nell’arrampicarsi, tende ad annidarsi nei sottotetti, solai, vani tecnici elevati o nei cornicioni.

FATTORI DI PROLIFERAZIONE

Le strutture ricettive offrono numerose opportunità agli infestanti. La continua rotazione degli ospiti favorisce l’ingresso involontario di insetti da altre zone infestate (valigie, abiti, scarpe). Inoltre, la presenza costante di alimenti e acqua, combinata a locali spesso caldi e umidi, crea le condizioni ideali per la sopravvivenza e la riproduzione degli insetti.

Anche la presenza di piante ornamentali, aree verdi mal gestite e scarsa manutenzione dei locali tecnici (es. intercapedini, locali caldaie, scarichi) può diventare un vettore importante.

Un altro fattore di rischio è la mancanza di formazione del personale, che spesso non è in grado di riconoscere tempestivamente i segni di un’infestazione. La presenza di

SIMONE CIAPPARELLI

MONITORAGGIO

CONTINUO

PASSAGGI CHIAVE PER UNA PREVENZIONE EFFICACE

Ispezionare periodicamente camere, cucine, magzzini. Usare trappole collanti e a feromoni per insetti, stazioni esca per roditori. Mappare punti critici con aggiornamento ogni 6-12 mesi.

insetti infestanti rappresenta una minaccia sotto diversi aspetti. Dal punto di vista sanitario, alcuni insetti possono veicolare agenti patogeni (come salmonelle, E. coli, virus e funghi), costituendo un pericolo per la salute di ospiti e personale, soprattutto nelle cucine e nei locali di conservazione alimenti.

Dal punto di vista economico, un’infestazione può portare alla chiusura temporanea di alcuni reparti, alla sostituzione di materiali contaminati, a sanzioni da parte delle autorità sanitarie, oltre che a recensioni negative e perdita di reputazione, in un settore dove l’immagine è particolarmente importante.

Nel caso di cimici dei letti, l’impatto è anche legale: negli ultimi anni sono aumentati i casi di contenziosi con gli ospiti per punture, disagi e risarcimenti, senza contare i costi delle bonifiche multiple necessarie per debellare il problema.

PREVENZIONE E FORMAZIONE

La prevenzione è la leva più efficace e meno costosa per garantire ambienti salubri, contenere i rischi biologici e ridurre drasticamente la necessità di interventi correttivi. In ambito alberghiero, la prevenzione contro gli infestanti non può essere generica o occasionale: deve fondarsi su protocolli strutturati, aggiornati e integrati nei processi operativi quotidiani. Negli hotel, alcune aree sono naturalmente predisposte

GESTIONE STRUTTURALE

Sigillare fessure, intercapedini, passaggi cavi e tubazioni. Controllare infissi, guarnizioni, zanzariere, reti anti-roditore. Riparare tempestivamente i danni strutturali.

ad accogliere e favorire la proliferazione di insetti infestanti. Conoscere questi spazi è il primo passo per ispezionarli regolarmente e adottare misure preventive mirate. Tra le principali aree critiche troviamo camere e zone letto, nelle quali le cimici dei letti si annidano in fessure di testiere, cuciture dei materassi, reti a doghe, prese elettriche, battiscopa, cornici e persino dentro le viti dell’arredo. L’uso di coprimaterassi antiacaro e ispezioni visive periodiche da parte del personale ai piani sono fondamentali. Locali di servizio e magazzini sono ambienti ideali per blatte e formiche. Le intercapedini, i falsi soffitti, i pozzetti di raccolta acque, i passaggi cavi e le aree scarsamente illuminate sono punti da monitorare attentamente. Va curata la sigillatura delle fessure e l’ordine degli stoccaggi (scaffalature rialzate da terra, rotazione delle scorte). In cucine, dispense e bar, il caldo, l’umidità e i residui alimentari creano un ambiente ideale per mosche, blatte, formiche e lepidotteri delle derrate. Sono da controllare con particolare attenzione: scarichi e sifoni, motori dei frigoriferi, zoccolature, retro delle attrezzature, sotto lavelli e dispense.

Bagni e aree umide, come scarichi e sifoni poco usati, possono ospitare blatte o moscerini dei tubi (Psychoda spp.). È utile garantire il flusso d’acqua regolare, pulire i filtri e usare tappi idraulici sigillanti. Locali tecnici e impianti HVAC sono zone

IGIENE E ORDINE

Pulire quotidianamente cucine, dispense, aree rifiuti. Tenere chiusi e lavare regolarmente i bidoni. Stoccare merci su scaffali rialzati e distanziati dalle pareti.

spesso trascurate ma favorevoli per blatte e altri insetti, specie se ricche di condensa o polvere.

I locali caldaia, quadri elettrici, vani ascensore, condotti d’aerazione devono essere ispezionati e tenuti asciutti. In lavanderie e locali rifiuti l’umidità, i panni sporchi e gli odori organici rappresentano un forte richiamo. La corretta aerazione, la pulizia profonda delle guarnizioni delle lavatrici e la rotazione dei carichi sono azioni preventive chiave.

nfine aree esterne e verdi, inclusi bidoni dei rifiuti, griglie di raccolta acque piovane, punti luce, fioriere, bordure e cespugli vicino agli accessi sono vie d’ingresso per formiche, zanzare, mosche, vespe e altri insetti. È utile posizionare trappole luminose esterne e rimuovere ristagni.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Il personale alberghiero è il primo anello della catena di prevenzione. In particolare, addetti ai piani, manutentori e operatori di cucina devono essere formati al riconoscimento precoce dei segnali d’infestazione, con indicazioni chiare su come agire e a chi segnalare. Programmi di formazione efficaci prevedono sessioni pratiche con esempi visivi su esuvie, escrementi, macchie ematiche (cimici), odori anomali, piccoli fori nel legno (tarli), ragnatele di tignole. Check-list visive da seguire durante le pulizie, con zone da ispezionare regolarmente

CONTROLLO FORNITURE

Ispezionare visivamente derrate, biancheria e arredi in ingresso. Stabilire “quarantena” per materiali sospetti prima dell’uso.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Addestrare al riconoscimento di segni di infestazione. Implementare procedure di segnalazione interna. Effettuare aggiornamenti e formazione stagionale.

(retro tende, spigoli del materasso, angoli del soffitto, ecc.). Prevedono inoltre schede semplificate per la segnalazione interna dei sospetti infestanti, con tempi di risposta definiti dal protocollo aziendale. Infine, è fondamentale l’addestramento specifico per il personale estivo o stagionale, spesso meno esperto, ma fondamentale per garantire continuità nella sorveglianza.

PROCEDURE TECNICHE

A fianco della sorveglianza visiva e della formazione del personale, è indispensabile un programma tecnico preventivo, costruito con l’aiuto di operatori professionali. Le azioni chiave includono l’installazione di dispositivi di monitoraggio (trappole a feromoni, trappole collanti per blatte e roditori, dispositivi UV per insetti volanti), mappatura dei punti critici (HACCP), con aggiornamenti ogni 6-12 mesi, gestione dei rifiuti con svuotamento quotidiano, contenitori chiusi, lavaggio regolare dei bidoni e delle aree raccolta, controllo dei punti di raccolta differenziata nei piani. Non va inoltre dimenticata la verifica dell’integrità strutturale: sigillatura dei giunti, delle fessure intorno a tubazioni e cavi, riparazione delle zanzariere, controllo delle porte tagliafuoco e dei battenti. Le forniture in ingresso devono essere sempre controllate, in particolare derrate secche, biancheria e suppellettili che possono essere vettori di infestanti. Alcuni hotel ispezionano ogni

fornitura con una postazione dedicata, dotata di lente di ingrandimento e contenitori di quarantena.

INTERVENTI MIRATI

Adottare una metodologia IPM (Integrated Pest Management), che unisce monitoraggio, interventi fisici, trattamenti mirati e prevenzione è il modo migliore per affrontare le infestazioni. Contro le blatte, ad esempio, si utilizzano gel insetticidi sistemici a base di fipronil o imidacloprid, posizionati strategicamente in punti critici. Per le cimici dei letti, oltre alla disinfestazione chimica con piretroidi, spesso è necessario un intervento termico, con macchinari che portano le stanze a oltre 55 °C, letali per uova e adulti. Per gli insetti volanti, si usano trappole a luce UV con piastre collanti, utili anche per il monitoraggio. In aree esterne e cucine, possono essere impiegati nebulizzatori automatici con piretroidi naturali, o trattamenti ULV (ultra low volume) per abbattere le popolazioni attive. Un buon protocollo prevede anche reportistica dettagliata, mappatura dei punti critici e tracciabilità degli interventi, spesso gestita tramite software e piattaforme digitali condivise con il cliente.

UN APPROCCIO SISTEMICO

La prevenzione non è un’attività una tantum, ma un processo continuo, che richiede collaborazione tra direzione, personale

La cimice dei letti è un piccolo insetto ematofago, ovale e appiattito (6-8 mm), di colore marrone-rossastro. È attiva soprattutto di notte, attirata dal calore corporeo e dalla CO2. Si nasconde in materassi, testiere, crepe, mobili e bagagli.

L’infestazione è favorita da una crescente resistenza agli insetticidi. Le punture causano macchie rosse pruriginose, pomfi o vescicole, spesso in fila.

e operatori di disinfestazione. Integrare la cultura del controllo infestanti nel piano di autocontrollo (es. manuale HACCP) e nelle procedure di qualità è oggi una scelta strategica, tanto più che molti standard internazionali (es. ISO 22000, Global GAP, Haccp Audit per food & beverage) includono audit specifici sul pest control. Gestire correttamente il rischio biologico legato agli insetti infestanti è oggi un requisito imprescindibile per ogni struttura alberghiera che voglia offrire standard elevati di qualità e sicurezza.

La combinazione tra interventi professionali, monitoraggio continuo e formazione del personale rappresenta la chiave per mantenere ambienti salubri, tutelare la salute degli ospiti e preservare il valore del brand.

Cimex lectularius

Cimici dei letti: anticiparle

per combatterle

Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo dei casi di infestazione da cimici dei letti, una problematica sempre più rilevante che pone serie sfide per il settore alberghiero, i trasporti e le abitazioni private. In Italia, la specie più diffusa è Cimex lectularius, parassita notturno che si nutre di sangue umano e si nasconde durante il giorno in rifugi bui come per esempio fessure, letti, arredi, e battiscopa. La lotta a questi insetti criptici richiede un approccio scientifico, strutturato su monitoraggio, rilevazione precoce e trattamenti professionali. Per questo motivo, Newpharm ha scelto di distribuire sul mercato italiano BugScents™ Sentry Pro, una soluzione professionale e discreta pensata per il monitoraggio precoce delle infestazioni, ideale per hotel, B&B e altre strutture ricettive.

BugScents™ Sentry Pro è una trappola adesiva compatta e discreta, progettata per integrarsi perfettamente nell’ambiente delle camere, senza interferire con l’esperienza degli ospiti. Grazie all’attrattivo feromonico di ultima generazione, la trappola è in grado di attirare efficacemente le cimici dei letti soprattutto nelle fasi iniziali dell’infestazione, rendendo possibile un intervento tempestivo e mirato.

COME USARE BUGSCENTS™

SENTRY PRO

• durante l’ispezione iniziale per confermare l’ipotesi della presenza dell’infestazione

• nelle camere vicine a quelle infestate, per monitorare la diffusione della cimice

• come controllo post-trattamento per verificare l’efficacia dell’intervento

• nel monitoraggio preventivo continuo, riducendo il rischio di nuove infestazioni.

L’USO DEL CALORE AL POSTO DEGLI INSETTICIDI

Le cimici dei letti hanno sviluppato nel tempo una crescente resistenza agli insetticidi, in particolare ai piretroidi, rendendo sempre più inefficaci i trattamenti chimici tradizionali. Newpharm promuove quindi un approccio integrato basato su metodi fisici ad alta efficacia, come:

• Trattamenti termici ambientali con generatori elettrici, che portano la temperatura interna a circa 55°C, eliminando tutti gli stadi vitali dell’insetto (comprese le uova), senza lasciare residui chimici.

• Trattamenti localizzati con vapore saturo secco, tramite apparecchi professionali come Steam Kill, in grado di uccidere fino al 100% delle uova e il 90% delle cimici adulte già al primo passaggio. Il vapore ad alta temperatura penetra nei materassi e nei rifugi più nascosti, senza danneggiare tessuti o componenti elettrici.

A completamento, è consigliata l’applicazione di terra di diatomee nei punti critici, per prolungare l’efficacia del trattamento in modo naturale e non tossico.

A integrazione dell’approccio fisico, Ultrakill ® ET rappresenta un’opzione efficace per trattamenti localizzati in ambienti infestati. Si tratta di un insetticida pronto all’uso a base di etofenprox e geraniolo, ad azione abbattente e residuale, utilizzabile con atomizzatori portatili o professionali.

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