Dimensione Pulito n.8 - Ottobre 2023

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MERCATO Andamento positivo per la filiera del Cleaning

FORMAZIONE

Al via il primo corso in Italia per “addetti alle pulizie”

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I requisiti necessari per la Certificazione SOA

ANNO 32 n. 8

OTTOBRE 2023

ISSN: 2612-4068

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8 12 18 Un settore in crescita economica e professionale! Maurizio Pedrini Cleaning Professionale un comparto a gonfie vele Maurizio Pedrini Protagonista assoluta del processo di meccanizzazione Maurizio Pedrini IN PRIMO PIANO
MERCATO ANNO 32 N.8 OTTOBRE 2023 LAVASCIUGA PAVIMENTI 12 18

Come

Sei

36 24 26 30 34 36 Intelligenza artificiale e occupazione Maurizio Pedrini
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arrivato il pulitore professionale
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un’impresa
Cristina
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IN PRIMO PIANO

Un settore in crescita economica e professionale!

Ci sono notizie che fanno male, di cui purtroppo i mass media danno quotidiana notizia, come i femminicidi, le morti sul lavoro o l’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE, ed altre che – fortunatamente - infondono fiducia e speranza nel futuro. Il settore della pulizia, certamente, è tra quelli appartenenti alla seconda categoria. Lo confermano alcuni importanti, non trascurabili e fondati segnali. Ci soffermiamo su alcuni di essi, particolarmente significativi. Secondo l’indagine condotta da Cerved per conto di Afidamp (Associazione fabbricanti e fornitori italiani attrezzature macchine prodotti e servizi per la pulizia), sia nel settore dei produttori che in quello dei distributori, il mercato complessivo dei produttori del settore del cleaning professionale è stato valutato per l’anno 2022 intorno ai 3,9 miliardi di euro, con segno più per tutti i settori.

Ma ciò che più conta, è che l’indice di crescita positivo è previsto anche per l’anno in corso. Per le aziende produttrici l’andamento del 2022 è stato positivo in termini di fatturato Per oltre la metà delle industrie produttrici Il trend è stato decisamente al rialzo, interessando tutti i segmenti - dalle macchine, alle attrezzature, ai prodotti chimici, alla carta - con un 65% di aziende in crescita. Per il 2023 poco meno del 50% delle aziende è ottimista circa la crescita del fatturato, specialmente le aziende produttrici di prodotti chi-

mici (60%). Le rilevazioni fatte sulle aziende top player associate AFIDAMP mostrano un andamento decisamente buono per il 2023. L’indagine ha preso in esame anche il comparto dei Distributori, definendo un settore formato da circa 1630 aziende, che generano un fatturato stimato globale di 2,65 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto al 2021. Dunque, l’indagine ha reso la fotografia di un settore sano, vitale e competitivo, con un’ottima capacità di penetrazione sui mercati europei che compensa i limiti verso il Nord America o i Paesi Arabi ancora in gran parte da conquistare. Unico neo emerso dall’indagine, a nostro avviso, la scarsa propensione al green, che vede la creazione di specifici prodotti, da parte dei fabbricanti, in grado di assorbire solo il 10% circa del fatturato. Anche se siamo certi che questa voce sia destinata ad aumentare in futuro. Ma ciò che più conta è che negli ultimi venticinque anni, l’incremento medio annuo di fatturato nel settore è stato del 9,5%.

P iù in generale, possiamo affermare

che il settore delle pulizie professionali degli ambienti comunitari, dove nei cantieri di lavoro è richiesto l’intervento della pulizia meccanizzata, con l’impiego di attrezzature e prodotti chimici specifici, usati da personale addestrato, risulta sempre più stimolante ed attrattivo. Non a caso, anche l’Osservatorio di Assocasa ha rilevato nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle un +1,2%, dopo un +2,4% a valore nel 2021.

Il nostro è il primo Paese in Europa per numero di certificazioni Ecolabel, sia di aziende produttrici sia di servizi, il quarto per occupati nel settore, e il secondo per numero di micro e piccole imprese, che rappresentano il 96,5%.

Il fatturato annuo per un addetto di un’azienda di pulizie in Italia è pari a circa 35mila euro, il valore più elevato

8 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
Maurizio Pedrini Direttore Tecnico Dimensione Pulito
Fornire adeguata formazione per rendere più professionale e adeguato l’approccio di quanti decidono di avviare un'attività nel settore del cleaning professionale diventa un imperativo categorico

tra i Paesi Ue, per un giro d’affari complessivo di 74 miliardi di euro annui che dà lavoro a 600mila persone, soprattutto donne (73%). Un settore di grande rilevanza economica e sociale, assai dinamico e proiettato al Facility Management che dovrebbe rappresentare un fiore all'occhiello dell’economia nazionale e del Sistema Paese, ma che fa molta fatica a prendere il volo a causa della mancanza di cultura d’impresa, formazione professionale e adeguato riconoscimento sociale. Fornire adeguata formazione ai titolari d’impresa per rendere più professionale e adeguato l’approccio di quanti decidono di avviare un'attività in questo ambito diventa dunque il primo imperativo categorico, con l’obiettivo, magari, di creare veri e propri manager, iscritti ad un apposito albo, in grado di affrontare le grandi sfide dell’innovazione, dellla digitalizzazione, della robotizzazione e della sostenibilità ambientale. La tecnologia connessa alla robotizzazione può portare una serie

di vantaggi alle strutture, tra cui una migliore qualità di pulizia, efficienza e lo sviluppo di processi decisionali basati sui dati. L'automazione per coadiuvare il personale umano durante le attività, potenziandole, facilitando l’ergonomia e riducendo lo sforzo. La tecnologia, infine, può anche consentire al personale umano di liberarsi da alcuni compiti manuali per dedicarsi ad altri di natura gestionale. All’addetto alle pulizie, inserito in un’impresa che persegue questa “mission”, si richiederà sempre più professionalità. Proprio per questa ragione abbiamo accolto con entusiasmo la notizia dell’avvio, a novembre, al CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano del primo corso professionale di 40 ore per Addetto alle Pulizie e Sanificazione, creato grazie al forte e lodevole impulso di ISSA Pulire Network che, forte dell’esperienza maturata a livello mondiale, ha creato una forte alleanza con ALIS Associazione milanese imprese di pulizia, servizi integrati,

multiservizi di Confcommercio e Service Key Spa, nota azienda padovana specializzata nel Facility Management, proponendo un originale e innovativo progetto alla Regione Lombardia, che il 23 marzo scorso ha riconosciuto e integrato, nel Quadro Regionale degli Standard Professionali, la professione dell’“Addetto alle Pulizie e Sanificazione”, innestando così la possibilità di accedere al Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo e all’assegnazione di voucher aziendali per interventi di formazione continua. Si tratta di una svolta epocale che apre uno scenario ricco di prospettive, con opportunità di certificare le competenze del pulitore e riconoscerne finalmente la dignità e il ruolo, quale umile ma prezioso protagonista del professional cleaning. Ci auguriamo che le aziende colgano il valore dell’iniziativa e partecipino con entusiasmo a questa prima esperienza pilota di formazione pubblica ufficialmente riconosciuta in Italia e accreditata in ambito UE.

9 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Il mondo del Cleaning a CMS Berlino Come è andata?

Ètornata dopo quattro anni di pausa CMS Berlino, fiera internazionale per il settore della pulizia professionale. Dopo l’edizione 2021 cancellata a causa della pandemia, l’appuntamento conclusosi il 22 settembre scorso ha rappresentato un ritorno in grande spolvero, stabilendo il nuovo record di visitatori: hanno infatti partecipato alla fiera circa 21.000 visitatori, contro i 20.000 del 2019. All’evento hanno preso parte 421 espositori provenienti da 25 diversi Paesi coprendo un’area fieristica di 31.000 m 2

Emerge particolare soddisfazione soprattutto riguardo al dato relativo al numero di partecipanti, come dichiarato dal direttore generale di Messe Berlin, organizzatrice dell’evento, Dirk Hoffmann: “Il CMS di quest’anno ha superato le aspettative. Ancora una volta, abbiamo dimostrato che Berlino è una delle piazze ideali per l’incontro e il confronto tra i professionisti del cleaning professionale”. Il giorno di apertura ha visto l’assegnazione del Purus Innovation Award, competizione che premia sei categorie di prodotti, strumenti e sistemi che più si distinguono per qualità di applicazione e design complessivo. Durante tutti i quattro giorni della manifestazione si sono svolte dimostrazioni dal vivo dell’utilizzo e dell’efficacia dei prodotti e sistemi presentati in fiera: robot pulitori, esoscheletri, dispenser intelligenti, lavasciuga di nuova generazione sono alcuni esempi che rappresentano un mondo in evoluzione che, come tutti i settori, va sempre più verso l’implementazione della tecnologia e della robotica.

Il CMS di quest'anno ha presentato un'ampia gamma di prodotti, molte innovazioni, 100 dimostrazioni dal vivo, oltre a 61 conferenze e momenti di networking. Rispetto alle edizioni precedenti, i visitatori hanno potuto assistere a un numero maggiore di presentazioni dal vivo e potuto provare più prodotti. Per la terza volta nella storia della fiera si è svolto il Mobility Cleaning Circle, un evento di networking che riunisce rappresentanti di alto livello dell'industria della pulizia e dell'industria della mobilità nel quale si discutono i requisiti, le esigenze e gli approcci alla soluzione dei problemi di questi

due settori industriali. L’evento ha visto la partecipazione di 70 ospiti. Soddisfatti della riuscita dell’evento anche i numerosi espositori: "CMS è stata un'ottima occasione per scoprire in prima persona le ultime tendenze tecnologiche dell'industria, per capire meglio dove si sta dirigendo il settore e per poterne rappresentare meglio gli interessi a Bruxelles - ha commentato Matteo Matarazzo, direttore generale di EFCI. Eventi come il CMS di Berlino ci offrono un'opportunità privilegiata per spiegare perché le nostre attività a Bruxelles sono importanti per tutti gli attori di questo settore."

10 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 FIERE ED EVENTI

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Cleaning Professionale un comparto a gonfie vele

L’indagine commissionata da AFIDAMP a Cerved ha evidenziato la sostanziale solidità del settore, pur fra luci e ombre, nonostante la difficile situazione economica generata dall’aumento dei costi delle materie prime, della folle corsa della bolletta energetica e dalla guerra in Ucraina

12 MERCATO

Èsenz’altro l’immagine di un mercato solido, che gode di buona salute e in costante crescita, non solo in termini di fatturato, quella emersa martedì 5 settembre in occasione della presentazione, tenuta in videoconferenza a Milano, dei risultati dell’indagine commissionata dall’Associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene degli ambienti a Cerved. In estrema sintesi, sommando il comparto della produzione e quello della distribuzione è legittimo affermare che la fotografia conferma il positivo andamento dell’intera filiera del Cleaning Professionale nel 2022 e anche le buone previsioni per il 2023, evidenziando - soprattutto - come l’intero settore sia riuscito ad assorbire le criticità degli aumenti dei costi di energia e materie prime e del difficile clima internazionale. Presenti alla “conference call”, oltre al direttore di AFIDAMP, Stefania Verrienti, al vicepresidente nazionale Francesco Pasquini, e a Roberto Galli, presidente del Comitato esecutivo dei soci distributori dell’associazione, anche numerosi iscritti in rappresentanza di produttori e distributori, oltre ad alcuni giornalisti della stampa di settore. Come gli anni scorsi, durante l’estate la nota società di studi e ricerche di mercato ha puntato i riflettori e messo sotto esame l’intero comparto, analizzando sia il settore dei produttori che quello dei rivenditori. In apertura dell’incontro Verrienti ha sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi, da parte delle aziende interpellate, proprio allo scopo di poter fornire, in prospettiva, sempre più tempestivamente - possibilmente all’inizio dell’anno - i dati emersi dalla ricerca a tutti gli associati. Il direttore ha inoltre annunciato la novità introdotta quest’anno, ovvero lo studio del trend dell’anno in corso, con la presentazione dei risultati del primo semestre del 2023, mettendo in risalto il valore delle attività che AFIDAMP mette a dispo -

sizione, tramite il lavoro dei Comitati, per affrontare le difficoltà e cogliere al meglio le opportunità del momento. A Pasquini e Galli è toccato il compito di illustrare brevemente i criteri adottati per l’indagine qualitativa, andando anche al nocciolo di quella quantitativa, evidenziando luci ed ombre di quanto messo in luce dall’importante e accurata inchiesta. Pasquini ha sottolineato, con grande soddisfazione, come complessivamente nel 2022, all’interno del mercato del settore cleaning che ha toccato i 3,9 miliardi di euro, gli associati AFIDAMP abbiano rappresentato oltre 2 miliardi di euro di fatturato, facendo registrare una crescita soddisfacente. “Il 2022 - ha precisato - è stato un anno particolare, nel quale sono cadute le restrizioni connesse alla pandemia da SARS CoV 2, ma nel quale sono emerse problematiche importanti e penalizzanti, come l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia e la guerra tra Ucraina e Russia. L’incremento dei prezzi ha scatenato la dinamica inflattiva che stiamo ancora vivendo, ha comportato l’aumento dei prezzi, a fronte della restrizione dei volumi: tutto ciò ha determinato come risultato un anno record sotto il profilo dei fatturati”. Galli, dal canto suo, ha esordito rimarcando come il profilo delineato da Pasquini per i fabbricanti,

Fabbricanti

Andamento

sia valido anche per i distributori. Contestualizzando la ricerca, ha poi voluto evidenziare come il mondo dell’economia e l’intero settore del professional cleaning stiano vivendo un momento di grandi cambiamenti frutto non solo della pandemia e di un conflitto in atto in un Paese a noi vicino, ma soprattutto di una situazione oggettiva in cui complessità e incertezza si scontrano con la necessità di affrontare al meglio i problemi della quotidianità. Per questa ragione, ha detto, il lavoro d’indagine che da almeno una decina d’anni AFIDAMP mette a disposizione dei propri associati, assume un valore particolare e di grande portata, rappresentando una sicura bussola di riferimento per il distributore chiamato ad affrontare sempre nuove sfide. Galli ha sottolineato l’utilità di dati legati al numero di addetti delle aziende, alla loro strutturazione, ai canali di comunicazione adottati, evidenziando non solo i punti di forza e le criticità del settore, ma anche le possibili leve dello sviluppo. “Quest’anno - ha concluso - è stato realizzato un focus post pandemia dedicato a comprendere le reazioni del mondo della distribuzione in relazione al contesto ‘buca’, carico di dubbi, preoccupazioni e timori in cui vive il nostro comparto. In particolare la reazione all'instabilità dettata dai

Andamento dei Top Player Associati AFIDAMP nel primo trimestre 2023

Andamento dei top player associati AFIDAMP nel primo trimestre 2023

13 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
13 I trim. 2023/2022 I trim. 2023/2022 Macchine EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Gli andamentali sul fatturato evidenziano
situazione in
incrementi registrati
2022 +20,6 +44,2 Prodotti SETTORE Gli
rilevante soprattutto nella prima parte del 2022, rispetto al 2021 I trim. 2023/2022 trim. 2023/2022 Attrezzature/ fibre/panni EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Il dato dell’export valida gli incrementi registrati dai dati 2022, fatturato sostanzialmente stabile dopo gli incrementi sostenuti verificati nel 2022 rispetto al 2021 -0,3 +69,0 Elaborazioni su dati Afidamp I trim. 2023/2022 I trim. 2023/2022 Carta EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Gli andamentali sul fatturato del primo trimestre confermano gli incrementi rilevanti rispetto al 2021 +33,0 +30,2
dei Top Player Associati AFIDAMP nel primo trimestre 2023
una
crescita e confermano gli
nel
andamentali
sul fatturato del primo trimestre offrono segnali pienamente positivi a conferma delle dinamiche di crescita,
13 I trim. 2023/2022 I trim. 2023/2022 Macchine EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Gli andamentali sul fatturato evidenziano una situazione in crescita e confermano gli incrementi registrati nel 2022 +20,6 +44,2 trim. 2023/2022 I trim. 2023/2022 Prodotti chimici EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Gli andamentali sul fatturato del primo trimestre offrono segnali pienamente positivi a conferma delle dinamiche di crescita, rilevante soprattutto nella prima parte del 2022, rispetto al 2021 +14,8 +12,2 trim. 2023/2022 I trim. 2023/2022 Attrezzature/ fibre/panni EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Il dato dell’export valida gli incrementi registrati dai dati 2022, fatturato sostanzialmente stabile dopo gli incrementi sostenuti verificati nel 2022 rispetto al 2021 -0,3 +69,0 Elaborazioni su dati Afidamp I trim. 2023/2022 trim. 2023/2022 Carta EXPORT: VARIAZIONE % FATTURATO: VARIAZIONE % SETTORE Gli andamentali sul fatturato del primo trimestre confermano gli incrementi rilevanti rispetto al 2021 +33,0 +30,2

costi delle materie prime, dell’energia e dall’inflazione per comprendere se i costi siano stati assorbiti dalla distribuzione oppure riversati sul mercato”.

un campione di 250 aziende alle quali è stato somministrato un questionario ad hoc finalizzato alla rilevazione delle informazioni e agli obiettivi conoscitivi dell’associazione. Le interviste sono state condotte con doppia metodologia di rilevazione: C.A.W.I. con interviste via web agli associati che hanno scelto questa modalità e C.A.T.I. con interviste telefoniche condotte da intervistatori specializzati. La rilevazione è stata condotta nel periodo maggio-luglio 2023 tramite un questionario somministrato al titolare degli acquisti aziendali o al referente industriale.

FATTURATO

ANDAMENTO DEL MERCATO INTERNO E L’EXPORT

I CINQUE OBIETTIVI STRATEGICI

Elisa Francia e Carmine Iuliano di Cerved hanno poi illustrato dettagliatamente la ricerca, non senza aver chiarito i principali obiettivi dell’indagine, ovvero: rilevare l’andamento del mercato in termini dimensionali; identificare l’offerta e le caratteristiche delle aziende che operano nel settore; identificare i punti di forza e quelli di debolezza del comparto; raccogliere spunti sulle previsioni future delle aziende del settore; monitorare la conoscenza delle attività promosse dall’associazione. Il primo dato illustrato ha cercato di rispondere in qualche modo al quesito sul numero delle aziende distributrici rientranti nell’ambito preso in esame. Nell’universo di partenza fornito da AFIDAMP - ha chiarito l’indaginele realtà in target, ovvero che fanno riferimento ad AFIDAMP sono state stimate in circa un migliaio, alle quali, sulla base dei due codici di attività economica più ricorrenti, se ne sono aggiunte 630, non presenti inizialmente, per un totale complessivo di circa 1.630 realtà, in lieve contrazione rispetto al 2021. Come detto in apertura, il fatturato espresso lo scorso anno da questo “mondo” è stato pari a 2,65 miliardi di euro. A partire dall’universo di riferimento è stato estratto

CON SEGNO POSITIVO

Nell’analisi dei risultati emersi, partiamo dal fatturato: per i produttori l’andamento del 2022 è stato positivo per oltre la metà delle aziende. Il trend caratterizzato da segno più ha interessato tutti i segmenti, con un 65% di aziende in crescita. Per il 2023 poco meno del 50% delle aziende è ottimista circa la crescita del fatturato, specie le aziende produttrici di prodotti chimici (60%). Risultati decisamente confortanti, considerando gli incrementi di costi registrati nel 2022, per energia e materie prime e per l’andamento dell'inflazione. Segnale che le imprese del settore, in particolare quelle di medie dimensioni, hanno reagito assorbendo almeno una parte dei costi. Quelle di maggiori dimensioni hanno fatto ricorso in misura relativamente superiore all’applicazione di aumenti proporzionali alle vendite. In generale l’indagine presenta aziende in movimento che, anche nel 2022, hanno investito in attività di marketing, nelle fiere e nelle iniziative rivolte ai propri clienti. Le azioni su cui puntano principalmente le aziende riguardano, secondo gli analisti, il reinvestimento degli utili in azienda, la fidelizzazione della clientela attuale e la ricerca di nuovi clienti. Ritenuti importanti anche la diversificazione dell’offerta e le iniziative di marketing e comunicazione digitale.

Andando nel dettaglio dei dati che emergono dalla ricerca, vediamo che, considerando il fatturato generato in Italia e all’estero, il comparto che ha fatto segnare la crescita più elevata è quello dei produttori di Carta, che registra un incremento del 19% per un totale di 763,8 milioni di euro. Segue il comparto Macchine, con una crescita del 13% per 589,7 milioni di euro. I Chimici crescono del 5% e raggiungono un fatturato 2022 di 367 milioni di euro. Le Attrezzature crescono dell’11%, con 78,3 milioni di euro e Fibre e Panni del 4% (28,7 milioni di euro). Crescono anche Accessori e Ricambi Macchine (+13%) e Altri Prodotti (+5%). Sui mercati stranieri la quota di fatturato più importante viene registrata dal comparto Carta, con un +26%, seguito dal comparto Macchine, con un +14%. In generale il settore denota una notevole propensione all’esportazione che vale sul fatturato il 70% per le macchine, il 55% per le attrezzature e il 46% per la carta. I produttori di chimici hanno una maggiore concentrazione sul mercato interno, infatti la percentuale export è pari al 12%. In termini di mercati sono circa l’80% delle aziende rappresentate a lavorare sui mercati stranieri, che lavorano per il 70% sui Paesi della UE.

PROIEZIONI PER L’ANNO IN CORSO

Le rilevazioni fatte sulle aziende top player associate AFIDAMP mostrano un andamento decisamente buono per il 2023. Il comparto Macchine segnala una crescita del 20,6% nel primo trimestre 2023, rispetto al 2022, con una quota di export pari a oltre il 40%. Il settore Carta continua la sua crescita con un +33% e una quota di export del 30,2%. Seguono i Prodotti Chimici con un incremento nel primo trimestre 2023 del 14,8%. Lieve flessione per Attrezzature, Fibre e Panni con un -0,3%, seppure con una crescita complessiva di export del 69%.

14 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 MERCATO
Le rilevazioni fatte sulle aziende top player associate AFIDAMP mostrano un andamento decisamente buono per il 2023

IL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE

L’indagine ha analizzato anche il comparto dei Distributori, definendo un settore formato da circa 1630 aziende, che generano un fatturato stimato globale di 2,65 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto al 2021, grazie in parte alle performance delle imprese appartenenti alle fasce di fatturato medio-alto e alto, in parte all’adeguamento dei prezzi dovuto all’aumento dei costi.

Da questo universo è stato estratto un campione di 250 aziende, rappresentative delle diverse tipologie di distributori per dimensione, attività e localizzazione geografica.

Ne emerge un quadro che vede contrarsi la numerica di aziende di piccole dimensioni e si presenta un mercato in cui il 20% delle aziende fattura più di 5 milioni di euro e determina complessivamente oltre il 60% del fatturato del settore. I prodotti chimici, con un fatturato di 790 milioni di euro e una quota del 32%, rappresentano la componente relativamente più rilevante del settore (in lieve calo rispetto al 2021), seguiti dalla vendita di macchinari (20% con generazione di oltre 500 milioni di euro di fatturato) e dai

Distributori

prodotti di consumo, anch’essi con 500 milioni di euro di fatturato e una quota del 17%. In generale si segnala il buon andamento del 2022, che prosegue anche con le previsioni del 2023. Oltre quattro aziende su dieci prevedono una crescita del proprio fatturato, mentre una quota di poco inferiore ritiene di confermare i risultati attuali. Tra le più ottimiste le aziende di medie dimensioni.

IDENTIKIT DELLE AZIENDE FRA

MISSION IMPRENDITORIALE E PRIORITÀ D’INVESTIMENTI

La ricerca ha sviscerato e messo in evidenza anche molti altri aspetti, che cerchiamo di sintetizzare: la quasi totalità delle aziende interpellate si occupa della vendita di prodotti per la pulizia professionale; oltre otto su dieci delle attrezzature e tre quarti anche della vendita di macchinari. La maggior parte delle aziende opera in ambito territoriale, provinciale o regionale. La consulenza si conferma come il servizio offerto con maggior frequenza ai propri clienti, seguito dalla formazione e dal servizio di manutenzione. Circa sette aziende su dieci hanno organizzato corsi di formazione nel 2022, soprattutto sulla

Gli operatori di dimensioni medie fanno previsioni più ottimistiche rispetto al dato medio per quanto riguarda il fatturato 2023

Gli operatori di dimensioni medie fanno previsioni più ottimistiche rispetto al dato medio per quanto riguarda il fatturato 2023

Chi prevede un aumento del fatturato Chi prevede una contrazione del fatturato

sicurezza, di tipo commerciale o di tipo tecnico-operativo. La quasi totalità delle aziende ha a disposizione un magazzino proprio, circa la metà di esse dispone anche di un parco mezzi di proprietà per il servizio consegne. Per quanto riguarda il “peso” economico: più della metà delle aziende ha un fatturato annuo che non supera il milione e mezzo di euro. Il 60% del valore complessivo del mercato è fatto dal 19% delle aziende. I dati confermano la crescita delle aziende con oltre 2,5 milioni di fatturato, e la conseguente diminuzione di quelle con meno di 1 milione di fatturato. Il Nord Ovest, seguito dal Sud e Isole, presenta la quota di imprese con fatturato relativamente più elevato, al contrario delle regioni del Centro. Ho.Re.Ca., imprese di pulizia e industria sono le tipologie di clienti che maggiormente hanno impattato sul fatturato nel 2022. Circa un’azienda su tre ha più di 10 dipendenti, una quota analoga ne ha meno di 5. Per poco più di quattro aziende su dieci il parco clienti supera le 500 unità; l’incidenza è superiore alla media tra le aziende che contano più di 20 addetti e oltre 4,5 milioni di fatturato.

IN COSA INVESTONO

LE AZIENDE

L’indagine ha evidenziato infine come le aziende investano in marketing, fiere e iniziative di comunicazione rivolte alla clientela. Per quasi tutte è importante: reinvestire gli utili in azienda; fidelizzare la clientela; cercare nuovi clienti; diversificare l’offerta; fare iniziative di marketing e comunicazione digitale. Il sito internet aziendale è il canale promozionale utilizzato da oltre la metà delle aziende. Rilevanti anche i social network e il passaparola nel caso di aziende di maggiori dimensioni. In definitiva, la riduzione dei margini si conferma come l’aspetto più critico a cui far fronte. La frammentazione del mercato segue in seconda istanza.

15 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
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11,3 5,8 12,7 3,7 13,5 10,8 10,0 11,1 14,3 Totale Meno di 5 addetti Tra 5 e 10 addetti Tra 11 e 20 addetti Oltre 20 addetti Nord-ovest Nord-est Centro Sud e isole 45,7 42,3 56,4 51,9 45,9 40,5 53,3 47,2 42,9 Totale Meno di 5 addetti Tra 5 e 10 addetti Tra 11 e 20 addetti Oltre 20 addetti Nord-ovest Nord-est Centro Sud e isole
Rispetto al 2022 lei prevede che il fatturato del 2023 possa…?

Protagonista assoluta del processo di meccanizzazione

Oggi le lavasciuga pavimenti svolgono un ruolo essenziale in tutte le operazioni quotidiane di pulizia. Le vediamo all’opera nei supermercati, nelle stazioni ferroviarie, negli ospedali e in tanti altri luoghi comunitari. Il loro corretto uso garantisce non solo la pulizia, ma anche la sanificazione delle superfici, la stessa che si è rivelata assai preziosa - grazie all’impiego di particolari optional ai tergipavimenti - anche durante la pandemia da SARS CoV 2. L’uso delle lavasciuga pavimenti rappresenta pertanto una soluzione vincente, non solo per l’efficacia e velocità degli interventi, ma anche per gli ottimi risultati ottenuti. Da qui, per il potenziale utilizzatore professionale della macchina,

l’assoluta importanza di scegliere - dopo un’attenta e competente valutazione compara- ta - il modello più adat- to alle concrete esigenze d’uso. L’offerta di mercato è assai ricca, sia di modelli prodotti da prestigiosi marchi di note aziende italiane, che di macchine proposte da multinazionali straniere. La scelta deve te- nere sostanzialmente conto di alcuni im- prescindibili fat- tori:

18 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 LAVASCIUGA PAVIMENTI
Se attualmente svolgono un ruolo essenziale in tutte le operazioni quotidiane di pulizia, nell’immediato futuro saranno sempre più indispensabili nelle operazioni di pulizia e igienizzazione di tutte le superfici
Maurizio Pedrini

l’estensione della superficie da pulire; la caratteristica della pavimentazione; la tipologia di sporco da rimuovere; gli optional e gli accessori in dotazione del modello; le batterie e il caricabatterie impiegato; l’ergonomia a beneficio dell’operatore. Partiamo dal primo punto: è necessario considerare con la massima attenzione le aree di potenziale impiego della lavasciuga, considerando la metratura complessiva dell’area, la superficie effettivamente

pulibile, l’eventuale presenza di corridoi, rampe e porte. Solo da questa accurata valutazione potrà dipendere, anzitutto, l’orientamento verso l’acquisto di una lavasciuga pavimenti compatta, di piccole dimensioni con operatore a terra, oppure di grandezza maggiore, come una uomo a bordo. Passando alla tipologia di pavimento da trattare, la discriminante fondamentale sarà connessa alla necessità di pulire un pavimento duro, cemen-

to, gres porcellanato o legno, optando naturalmente per la soluzione migliore e personalizzata. Anche la tipologia di sporco da affrontare costituisce un fattore da tenere nella massima considerazione, in quanto la lavasciuga non dovrebbe essere impiegata in presenza di detriti depositati sulla superficie del pavimento. Esistono però situazioni in cui, come nel caso di magazzini o officine, o superfici dell’industria pesante, nelle quali è facile trovare piccoli resi-

19 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
Spazzola a disco Spazzola a rullo Testata lavante Tergipavimento, detto anche succhiatore o squeegee

dui solidi di lavorazione: in questi casi risulta prezioso l’impiego di una lavasciuga dotata di spazzole cilindriche. Nella scelta della lavasciuga ideale è importante anche la tipologia di basamento, che può essere a disco - la più comune sul mercato - con una, due o più spazzole a disco, considerando - ad esempio - che la versione a doppio disco possieda la prerogativa di indirizzare l’acqua al centro della macchina, dove si concentra la massima potenza di aspirazione, riducendo notevolmente la possibilità di schizzi laterali. Il basamento cilindrico è invece consigliato per la raccolta di piccoli detriti solidi, in quanto di solito le spazzole girano più velocemente, rimuovendo il materiale dal pavimento. Va anche detto che il basamento dotato di due spazzole cilindriche si rivela certamente più efficace di quello che dispone di una singola spazzola. Infine il basamento orbitale, identifica attualmente un’innovativa tecnologia di indubbio successo, in quanto garantisce grandi prestazioni riducendo i consumi, con il non trascurabile vantaggio di risparmiare soluzione di lavaggio ed energia.

L’azione del Pad, che oscilla a circa 2000 giri al minuto, assicura ottimi risultati di pulizia, mentre l’impiego di specifici accessori, può mantenere lucido il pavimento.

Un’ ultima, preziosa riflessione riguarda l’ergonomia: curare sempre di più la sicurezza e l’affidabilità della macchina, rendendone facile e maneggevole l’impiego in una prospettiva easy, ha rappresentato nel tempo e costituisce oggi un traguardo non solo di rilevante valore etico ma anche un plus pratico e gestionale. Altra fondamentale prerogativa richiesta è la semplicità nell’eseguire gli interventi di manutenzione, creando le migliori condizioni possibili affinché siano veloci ed efficaci, senza inutile dispendio di energie. Per quanto concerne la cosiddetta interfaccia, essa è legata non solo alla facilità d’uso ma anche al layout della lavapavimenti, alle qualità fisiche dello schermo e

all’interazione uomo-macchina.

GREEN, INNOVAZIONE DIGITALE E CONTROLLO DA REMOTO

Attualmente la tecnologia ha reso le macchine molto maneggevoli, adatte anche agli spazi più stretti, ma non basta: le nuove macchine, sono assai più performanti da un punto di vista di mq/ora. Senza contare altri vantaggi: i nuovi modelli sono più robusti e richiedono - pertanto - pochissima manutenzione. Le batterie durano molto di più e sono assai meno inquinanti di una volta o delle classiche macchine di qualche anno fa. Va poi detto che la tecnologia di cui dispongono le lavasciuga al top della gamma è la più avanzata sul mercato delle tecnologie per il professional cleaning, capace di ridurre ed eliminare gli sprechi di acqua e prodotto. Sempre a tale pro -

nesso all’innovazione, immersa principalmente nelle molteplici funzioni e nei sofisticati sistemi di controllo da remoto. Le dotazioni in uso alle lavasciuga pavimenti di nuova e più recente generazione, permettono infatti di ridurre al minimo tutte le utenze della macchina, favorendo al massimo il risparmio di energia in senso lato. Oggi, in sostanza, grazie alla digitalizzazione, è possibile comunicare con le macchine, raccogliere i dati più importanti trasformandoli in altrettante significative informazioni, che si rivelano assai preziose nella gestione quotidiana delle operazioni di pulizia. In estrema sintesi, i sistemi di controllo da remoto sono destinati sempre più a garantire un’ottimale gestione del parco macchine, pianificando gli interventi di manutenzione; riducendo l’uso scorretto della macchina; incentivando

posito, è bene sottolineare che alcuni modelli montano la tecnologia 4.0 che consente un uso sempre più intelligente e proficuo del mezzo meccanico. Da qualche anno, sono principalmente due le grandi sfide sulle quali si sono concentrati i costruttori, con cospicui investimenti in ricerca e innovazione: da un lato l’universo Green, dall’altro il vasto – sterminato – orizzonte con-

l’impiego corretto delle batterie; fornendo in tempo reale segnalazioni di eventuali anomalie; aumentando la sicurezza e consentendo di gestire gli accessi per ciascuna macchina; segnalando e monitorando impieghi non appropriati; offrendo la possibilità di configurare da remoto alcuni parametri sulla base della tipologia di accesso; prevenendo eventuali furti, grazie alla

20 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 LAVASCIUGA PAVIMENTI

possibilità di ricevere uno specifico avviso quando la lavasciuga si sposta dal cantiere. Altri grandi vantaggi in via di sperimentazione o elaborazione dei nuovi sistemi di controllo da remoto consentiranno senz’altro in un prossimo futuro di migliorare ulteriormente le prestazioni, ottimizzando la distribuzione del carico di lavoro della flotta; garantendo la possibilità di valutare al meglio l’impiego della macchina e analizzando dettagliatamente ogni intervento con specifici rapporti sempre più personalizzabili, a seconda delle necessità emergenti. Il monitoraggio dei consumi da remoto oltre a mantenere costanti le prestazioni della macchina, fornisce dati dettagliati sull’uso e sul consumo della lavasciuga pavimenti, mettendo a disposizione informazioni relative agli impatti ambientali, non solo della singola lavasciuga ma dell’intera flotta impiegata all’interno del cantiere di lavoro. È proprio su quest’ultimo aspetto che si focalizza una delle principali innovazioni Green, già in essere e disponibili sul mercato. Infatti vi è la possibilità, su molti modelli di lavasciuga, di capire - tramite grafici - non solo quanta energia viene consumata durante l’intervento e quanta ne sarà necessaria per la ricarica delle batterie, ma anche la quantità di soluzione detergente impiegata e la CO2 prodotta in un giorno per un singolo intervento. Ma la sfida Green, tradotta per i produttori italiani di lavasciuga si coniuga soprattutto ai nuovi CAM. Tra le prescrizioni in essi contenute ed esplicitate a chiare lettere è infatti previsto sia l’utilizzo di macchine con una certificazione sulla Carbon Footprint (impronta climatica) UNI EN ISO/TS 14067, sia l’uso di prodotti fabbricati da aziende con la certificazione SA8000. La certificazione internazionale ISO 14067 definisce come calcolare l’impronta climatica di un prodotto, detta anche CFP Carbon Footprint of Product. La SA 8000:2014

– Social Accountability è altrettanto importante: si tratta, in sostanza, di

una certificazione volontaria che amplia il concetto stesso di sostenibilità (non solo ambientale), allargandolo alla gestione aziendale e alla responsabilità sociale d’impresa, coinvolgendo il delicato ambito dei diritti umani, di quelli del lavoro, la tutela contro il lavoro minorile, offrendo concrete garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Una scelta che nel comparto del professional cleaning ricade, ovviamente - in primis - sulla delicata produzione di lavasciuga pavimenti, richiedendo la massima trasparenza dell’azienda agli occhi della clientela ed estendendosi - in chiave etica - anche alla catena dei fornitori. In buona sostanza, dunque, i nuovi Criteri Minimi Ambientali saranno sempre più determinanti per orientare la produzione di macchine lavasciuga pavimenti, proprio perché introducono,

sistemi per ridurre al minimo le emissioni acustiche: ogni lavasciuga dovrà essere dotata di un’apposita scheda tecnica redatta dal produttore con l’indicazione delle emissioni acustiche.

L’IMPORTANZA

DELLE BATTERIE AL LITIO

tra i vari aspetti, anche delle specifiche tecniche obbligatorie, le quali dovranno essere rispettate dalle macchine per la pulizia professionale. Anche per questa ragione, le macchine lavasciuga pavimenti dell’immediato futuro saranno sempre più ad alimentazione elettrica; dovranno inoltre essere progettate e realizzate in modo da favorire la maggiore durata della loro vita utile e il riciclaggio a fine vita dei diversi materiali di cui sono composte. In prospettiva, dovranno massicciamente essere dotate di sistemi di auto-efficientamento, controllo e monitoraggio dei consumi energetici e idrici, così come disposto dai CAM, senza dimenticare il possesso di idonei ed efficienti

Un ultimo aspetto sul quale riteniamo doveroso soffermarci è quello delle batterie al litio, davvero indispensabili per azionare le lavasciuga pavimenti del presente e del futuro. Esse, infatti, permettono di avere prestazioni elevate e costanti nel tempo. Questi accumulatori di energia sono molto durevoli e potenti, possono inoltre essere utilizzati in un'ampia gamma di applicazioni. Inoltre, non presentano un effetto memoria. Nelle batterie al piombo, come ben sappiamo, il calo di tensione è notevole e in alcuni casi può causare spegnimenti e commutazioni indesiderate. Le batterie al litio, invece, hanno una maggiore stabilità ed efficienza poiché il calo di tensione è minore a parità di energia richiesta. ll vantaggio che balza immediatamente agli occhi delle batterie agli ioni di litio è costituito senz’altro dalla loro efficienza. A parità di volume d’ingombro, rispetto alle batterie “tradizionali” come - appunto - quelle al piombo, sono in grado di erogare una quantità maggiore di energia. In poche parole: sono più piccole, meno pesanti, riescono ad erogare più energia e sono estremamente difficili da rovinare con ricariche non eseguite correttamente. Se il livello di carica delle batterie al litio è superiore al 40% della carica massima, possono essere lasciate scariche per lunghi periodi in quanto non soffrono di autoscarica. Inoltre, sopportano le ricariche parziali, senza correre il rischio di guastarsi dopo un fermo prolungato e/o senza la manutenzione prevista. Infine, ed è ciò che più conta, non dobbiamo dimenticare che la vita di una batteria al litio si attesta intorno ai 1000 cicli di ricarica, quasi quanto la durata media della vita di una lavasciuga pavimenti.

21 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Fimap racconta la nuova lavasciuga pavimenti super green EMx

L’ultima novità nella gamma di lavasciuga pavimenti Fimap è la compatta uomo a terra EMx. La sua missione è diventare la scelta più conveniente ed ecologica per il segmento delle piccole.

Con una larghezza di lavoro tra i 43 e i 50 cm e ben 3 tipi di basamento, a disco, a rullo e orbitale, è in grado di soddisfare praticamente qualsiasi esigenza in una fetta molto ampia del mercato delle pulizie professionali, che include molteplici settori.

Per questa fetta, la domanda viene soddisfatta non solo dalle caratteristiche tecniche, ma soprattutto dalle opportunità di allestimento, che promettono interventi efficaci ed efficienti. EMx è stata concepita per offrire il massimo delle possibilità specialmente in termini di dotazioni green, per cui sono state sviluppate diverse soluzioni.

senza ricorrere a detergenti chimici. Il vantaggio ambientale è considerevole, così come quello economico, per non parlare della maggiore sicurezza, visto che evita di avere a che fare con sostanze pericolose.

PLASTICHE RICICLATE CERTIFICATE REMADE IN ITALY

CHEMICAL-FREE CLEANING SOLUTION

VANTAGGI

La più rivoluzionaria è sicuramente la tecnologia AQUÆ®, per pulire senza detergenti chimici. Trasforma la comune acqua di rubinetto addolcita in una soluzione pulente ed igienizzante a base di acido ipocloroso. Questo, attivato dal processo di elettrolisi, ha un potere ossidante verso le sostanze organiche che compongono lo sporco che al contatto si disgrega.

L’azione meccanica della lavasciuga pavimenti solleva e raccoglie definitivamente i residui.

Il pavimento è pulito, ed è igienizzato dalle proprietà antibatteriche dell’acido ipocloroso. Con questa tecnologia, EMx è in grado di pulire circa il 90% degli ambienti a cui è destinata,

L’allestimento ecologico continua con i serbatoi in plastica riciclata, certificata ReMade in Italy. Il materiale riciclato impiegato è ad uso esclusivo di Fimap e garantisce le stesse caratteristiche di resistenza ed affidabilità delle plastiche nuove. In questa versione EMx è proposta in veste completamente nera, a testimonianza proprio della sua natura ecologica. Infatti, poiché si tratta di materiale recuperato, al suo interno sono presenti polimeri di diverse tonalità.

Il nero è l’unica scelta possibile per garantire uniformità al prodotto.

FILTRO HEPA PER UN’ARIA PIÙ PULITA

EMx può contribuire a rendere i luoghi che sta pulendo ancora più salubri con la selezione del filtro Hepa. L’aria che viene aspirata mentre lavora viene ripulita dalle particelle fino a 0,3 μm prima di essere reimmessa nell’ambiente.

Con il passaggio di EMx l’aria è più sana e aumenta la sicurezza per l’operatore e per le altre persone presenti.

-100% IMPATTO AMBIENTALE

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-100% FORMAZIONE DEGLI OPERATORI

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UNA MACCHINA DI NUOVA GENERAZIONE ORIENTATA A ZERO EMISSIONI ORA PUOI PULIRE SENZA DETERGENTI, CON LA TECNOLOGIA AQUÆ®
CARBON FOOTPRINT SYSTEMATIC APPROACH
ISO 14067:2018
impronta carbonio nell’intero ciclo di vita

FFM PER IL CONTROLLO DEGLI INTERVENTI, DELLE RISORSE E DELLE EMISSIONI DI CO2

Per perfezionare il controllo sull’impatto ambientale, la chiave vincente è includere il sistema di monitoraggio da remoto FFM – Fimap Fleet Management.

Oltre a fornire in tempo reale i dati relativi ai consumi e alla modalità d’uso che permettono di accertarsi che non si verifichino sprechi o utilizzi inadeguati al piano di pulizia, registra anche le emissioni di CO2 prodotte da ogni singolo modello della flotta.

Una consapevolezza necessaria per chi vuole intraprendere azioni per ridurre o addirittura neutralizzare l’impatto delle proprie attività. Comprende la nuova funzione Mission Control Part Program, con cui è possibile inviare direttamente alla macchina un programma di pulizia settimanale, per rendere ogni intervento sempre più in linea con gli obiettivi prefissati, riducendo gli errori da parte dell’operatore nel configurare le impostazioni di pulizia.

Per mantenere alta la produttività la verifica sugli interventi è sempre più dettagliata grazie all’altra nuova funzione Indoor Tracking, con cui tracciare la macchina all’interno degli edifici per sapere quali zone ha già pulito e quali ancora mancano.

BATTERIE AL LITIO PER UN UTILIZZO INTELLIGENTE DELL’ENERGIA

Per una gestione efficiente dell’energia si può allestire EMx con le batterie al litio. Rispetto a quelle tradizionali richiedono meno energia per la ricarica ma ne erogano di più in fase d’uso. Inoltre, hanno una vita utile nettamente superiore essendo in grado di sopportare oltre il doppio dei cicli di carica. Non necessitano di manutenzione, quindi aumentano la sicurezza perché non si entra in contatto con liquidi pericolosi. Essendo l’erogazione di energia più efficiente la durata in uso è maggiore, ma anche la disponibilità cresce: poiché gradiscono le cariche parziali si possono sfruttare i momenti di inutilizzo per ricaricare parzialmente la macchina in modo che sia disponibile per diversi interventi durante la stessa giornata. Per un modello delle dimensioni di EMx si tratta di un punto molto vantaggioso soprattutto per il settore delle imprese di pulizia.

EMx è il manifesto dell’insieme di soluzioni e tecnologie che Fimap continua a sviluppare per cambiare l’approccio al pulito professionale, con l’obiettivo di renderlo più efficiente e consapevole. Con le innovazioni introdotte sta dimostrando che i vantaggi ambientali sono vantaggi anche per chi usufruisce del prodotto, che può contare su una migliore gestione degli interventi per aumentare la produttività e ridurre i costi.

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Intelligenza artificiale e occupazione

Come sappiamo, l'intelligenza artificiale (I.A.) è l'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l'apprendimento, la pianificazione e la creatività. Negli ultimi anni il suo sviluppo è stato impressionante, tanto da diventare uno dei temi centrali dei processi di innovazione a cui l’economia e il mercato del lavoro guardano con sentimenti contrastanti, tra speranze e preoccupazioni. Mentre, infatti, la robotica è l’intersezione tra scienza, ingegneria e tecnologia finalizzata a produrre macchine, chiamate robot, che replicano o sostituiscono le azioni umane, l’IA è la simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, specialmente di sistemi informatici. In particolare, l’intelligenza artificiale di tipo generativo appare come una rivoluzione tecnologica epocale, con potenziali applicazioni di automazione in numerosi campi: cre-

azione, organizzazione, classificazione di contenuti testuali e multimediali, ricerca e sviluppo, medicina e sanità, robotica, customer-care e assistenti digitali, traduzione automatica, formazione, istruzione, gaming, intrattenimento e promozione culturale, produzione di software e cybersecurity. In altre parole, l'intelligenza artificiale potrebbe comportare una migliore assistenza sanitaria, automobili e altri sistemi di trasporto più sicuri e anche prodotti e servizi su misura, più economici e più resistenti. Grazie ad essa si potrebbe realizzare un più facile accesso all'informazione, all'istruzione e alla formazione, solo per citare alcune delle molteplici, positive situazioni che potrebbero nascere dal suo impiego.

L’IMPATTO SULL’OCCUPAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI TECNOLOGICHE

C’è però anche un preoccupante rove-

scio della medaglia, ovvero il possibile impatto negativo sull’occupazione, a seguito della trasformazione del sistema produttivo. Stando ai risultati emersi da una recente indagine di Confartigianato, sono ben 8,4 milioni i lavoratori italiani a rischio per effetto della diffusione dell’intelligenza artificiale. Un quadro decisamente allarmante che andrà valutato con la massima attenzione anche in sede istituzionale. Non a caso la commissione Cultura del Senato ha approvato all’unanimità la proposta di avviare un’indagine conoscitiva sull’impatto dell’intelligenza artificiale nei suoi settori di competenza, anche con riferimento al servizio . Dall’accurato studio condotto da Confartigianato, importante associazione di categoria, professionale, sociale, formativa ed assistenziale che rappresenta i titolari delle imprese artigiane e delle piccole imprese, i consorzi, le cooperative artigiane e i loro

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Un'indagine di Confartigianato lancia l’allarme: a rischio 8,4 milioni di lavoratori. Un quadro decisamente allarmante che andrà valutato con la massima attenzione anche in sede istituzionale. Ma è realmente in pericolo l’occupazione nelle imprese?

soci, si evince che il 36,2% del totale degli occupati subirà l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Una percentuale, quella italiana, inferiore di 3,2 punti rispetto al 39,5% della media europea di lavoratori maggiormente esposti all’IA. Stanno peggio di noi Germania e Francia, rispettivamente al 43% e al 41,4% di lavoratori in bilico e il Lussemburgo con addirittura il 59,4%, seguito da Belgio al 48,8% e Svezia al 48%. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata.

Secondo la rilevazione di Confartigianato, l’espansione dell’intelligenza artificiale insidia il 25,4% dei lavoratori in ingresso nelle imprese nel 2022, pari a 1,3 milioni di persone. Per le piccole imprese fino 49 addetti la quota è del 22,2%, pari a 729.000 persone. A livello territoriale, la maggiore percentuale di personale in bilico si registra nel centro-nord, con in testa la Lombardia (35,2% degli occupati assunti nel 2022 più esposti a impatto IA), seguita dal Lazio (32%), Piemonte e Valle d’Aosta (27%), Campania (25,3%), Emilia Romagna (23,8%), Liguria (23,5%). Da rischio a opportunità, il rapporto mette anche in evidenza che l’intelligenza artificiale è l’arma che le imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre piccole aziende utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e, in particolare, doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza

artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. A parere del presidente di Confartigianato Marco Granelli, “l’intelligenza artificiale è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma va governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, inimitabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare l’’anima’ dei prodotti e dei servizi belli e ben fatti che rendono unico nel mondo il made in Italy”.

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Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo

Come l’intelligenza artificiale sta cambiando l’IoT

L'intelligenza artificiale sblocca il vero potenziale dell'IoT consentendo a reti e dispositivi di imparare dalle decisioni passate, prevedere attività future e migliorare continuamente le prestazioni e le capacità decisionali

DIGITAL WORLD

L'IoT è stato adottato costantemente nel mondo aziendale negli ultimi dieci anni. Le aziende sono state create o ottimizzate utilizzando i dispositivi IoT e le loro capacità di raccogliere dati, inaugurando una nuova era della tecnologia aziendale e di consumo. La prossima ondata di IoT è alle porte grazie ai progressi nell’IA e nel machine learning, che hanno portato all’Intelligenza artificiale delle cose o AIoT.

Consumatori, aziende, economie e industrie che adottano e investono in AIoT possono sfruttarne il potere e ottenere vantaggi competitivi. L’IoT raccoglie i dati e l’IA li analizza per simulare comportamenti intelligenti e supportare i processi decisionali con il minimo intervento umano.

PERCHÉ L’IOT HA BISOGNO DELL’IA

L’IoT consente ai dispositivi di comunicare tra loro, raccogliere dati, elaborarli e agire di conseguenza. Per essere utili al processo decisionale, i dati devono essere raccolti, archiviati, elaborati e analizzati e ciò rappresenta una sfida per le organizzazioni. Con l’aumento dell’adozione dell’IoT, le aziende stanno avendo difficoltà nell’elaborare i dati in modo efficiente e utilizzarli per il processo decisionale. Ciò è dovuto a due problemi: l’enorme volume di dati che i dispositivi IoT possono generare, e il fatto che i sistemi di analytics che dovranno elaborarli, in particolare i modelli di intelligenza artificiale, risiedono principalmente nel cloud.

Indipendentemente dalle dimensioni e dalla sofisticatezza della rete di comunicazione, trasferire sul cloud l’enorme volume di dati raccolti dai dispositivi IoT e ricevere poi una risposta porta inevitabilmente a problemi di latenza e congestione.

Diverse applicazioni IoT si basano su processi decisionali rapidi e in tempo reale. Ad esempio, nella sicurezza, la biometria viene spesso utilizzata

per limitare o consentire l’accesso ad aree specifiche. Senza un’elaborazione rapida dei dati, potrebbero verificarsi ritardi che influiscono sulla velocità e sulle prestazioni, per non parlare dei rischi in situazioni di emergenza. Queste applicazioni richiedono una latenza estremamente bassa e un’elevata sicurezza e l’elaborazione deve essere quindi eseguita sul posto (si dice anche “all’edge della rete”). Il trasferimento di dati al cloud e ritorno in questi casi non è fattibile.

VANTAGGI DELL’AIOT

Ogni giorno, i dispositivi IoT generano circa un miliardo di gigabyte di dati. Entro il 2025, la proiezione globale per i dispositivi connessi all’IoT è di 42 miliardi. Man mano che le reti crescono, crescono anche i dati. Poiché le richieste e le aspettative cambiano, l’IoT non è più sufficiente. I dati stanno aumentando, creando più sfide che opportunità. Gli ostacoli stanno limitando gli insight e le possibilità di tutti quei dati, ma i dispositivi intelligenti possono superare questi limiti e consentire alle organizzazioni di sbloccare il vero potenziale dei loro dati organizzativi. Con l’intelligenza artificiale, le reti e i dispositivi IoT possono imparare dalle decisioni passate, prevedere attività future e migliorare continuamente le prestazioni e le capacità decisionali. L’intelligenza artificiale consente ai dispositivi di “pensare da soli”, interpretando i dati e prendendo decisioni in tempo reale senza i ritardi e la congestione che si verificano a causa dei trasferimenti di dati. L’AIoT offre un’ampia gamma di vantaggi per le organizzazioni e rappresenta una potente soluzione per l’automazione intelligente.

EVITARE I TEMPI DI INATTIVITÀ

Alcuni settori come l’industria petrolifera e del gas offshore sono ostacolati dai tempi di inattività. Un guasto imprevisto delle apparecchiature può infatti costare una fortuna se l’attività si interrompe anche per poco. Per pre-

venire ciò, l’AIoT può prevedere in anticipo i guasti delle apparecchiature e programmare la manutenzione prima che le apparecchiature subiscano gravi problemi.

AUMENTARE

L’EFFICIENZA OPERATIVA

L’intelligenza artificiale elabora gli enormi volumi di dati che entrano nei dispositivi IoT e rileva i modelli sottostanti in modo molto più efficiente di quanto possano fare gli esseri umani. L’IA, con l’aiuto del machine learning, può migliorare questa capacità prevedendo le condizioni operative e le modifiche necessarie per ottenere risultati migliori.

ABILITARE PRODOTTI E SERVIZI NUOVI E MIGLIORATI

Con l'arrivo di ChatGPT e dei servizi concorrenti proposti di Google, Meta e altre aziende, l'elaborazione del linguaggio naturale ha fatto passi da gigante, consentendo ai dispositivi e agli esseri umani di comunicare in modo più efficace. L’AIoT può migliorare prodotti e servizi nuovi o esistenti consentendo una migliore elaborazione e analisi dei dati e nuove interfacce tra uomo e macchina o tra uomo e informazioni.

MIGLIORARE LA GESTIONE DEL RISCHIO

La gestione del rischio è necessaria per adattarsi a un panorama di mercato in rapida evoluzione. L’intelligenza artificiale con IoT può utilizzare i dati per prevedere i rischi e dare la priorità alla risposta ideale, migliorando la sicurezza dei dipendenti, mitigando le minacce informatiche e riducendo al minimo le perdite finanziarie.

APPLICAZIONI INDUSTRIALI CHIAVE PER L’AIOT

L’AIoT sta già rivoluzionando molti settori, tra cui quello manifatturiero, automobilistico, vendite e marketing. L’industria manifatturiera ha sfruttato

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fin dall’inizio l’IoT per il monitoraggio delle apparecchiature. Facendo un ulteriore passo avanti, l’AIoT combina le informazioni dettagliate sui dati dei dispositivi IoT con le capacità di intelligenza artificiale per offrire analisi predittive. Con l’AIoT, i produttori possono assumere un ruolo proattivo con l’inventario

I retailer più grandi e importanti possono utilizzare le soluzioni AIoT anche per incrementare le vendite sfruttando le informazioni sui clienti. Dati come quelli derivanti dal comportamento degli utenti e dal rilevamento di prossimità offrono informazioni preziose per creare campagne di marketing

di circostanze per rendere la guida più sicura ed efficiente.

ASSISTENZA SANITARIA

Indipendentemente dalle dimensioni e dalla sofisticatezza dei sistemi sanitari, i medici sono sottoposti a crescenti pressioni in termini di tempo e carico di lavoro e trascorrono sempre meno tempo con i pazienti. La sfida per fornire assistenza sanitaria di alta qualità senza soccombere di fronte agli oneri amministrativi è a dir poco ardua. Le strutture sanitarie producono anche grandi quantità di dati e registrano elevati volumi di informazioni sui pazienti, inclusi imaging e risultati dei test. Queste informazioni sono preziose e necessarie per un’assistenza di qualità ai pazienti, ma solo se le strutture sanitarie possono accedervi rapidamente per prendere decisioni diagnostiche e terapeutiche.

e la manutenzione del magazzino. La robotica nella produzione può migliorare significativamente le operazioni. I robot sono abilitati con sensori per la trasmissione dei dati e l’intelligenza artificiale, in modo che possano imparare continuamente dai dati, risparmiare tempo e ridurre i costi nel processo di produzione.

L’analisi della vendita al dettaglio raccoglie dati da telecamere e sensori per tracciare i movimenti dei clienti e prevedere i loro comportamenti in un negozio fisico, come il tempo necessario per raggiungere la fila alla cassa. Questi e altri insight possono essere utilizzati per suggerire i livelli di personale e rendere i cassieri più produttivi, migliorando così la soddisfazione generale del cliente.

personalizzate ai clienti mentre fanno acquisti.

L’AIoT ha numerose applicazioni nell’industria automobilistica, tra cui la manutenzione e i richiami. Può prevedere parti difettose e combinare i dati di richiami e garanzie per vedere quali parti potrebbero dover essere sostituite e fornire controlli di servizio ai clienti. In questo modo i veicoli finiscono per avere una migliore reputazione di affidabilità e il produttore ottiene la fiducia e la fedeltà dei clienti.

Una delle applicazioni più note e forse più interessanti in ambito AIoT sono i veicoli autonomi. Con l’intelligenza artificiale che consente l’intelligence per l’IoT, i veicoli autonomi possono prevedere il comportamento di conducente e pedone in una moltitudine

L’IoT combinato con l’IA offre numerosi vantaggi per questi ostacoli, tra cui il miglioramento dell’accuratezza diagnostica, l’abilitazione della telemedicina, l’assistenza a distanza dei pazienti e la riduzione dell’onere amministrativo per il monitoraggio della salute dei pazienti nella struttura. E, cosa forse ancora più importante, l’AIoT può identificare i pazienti critici più velocemente degli esseri umani elaborando le informazioni su di essi in modo più efficace e più rapido.

IL FUTURO È NEL SEGNO DELL’AIOT

AI e IoT rappresentano un connubio perfetto. L’IA migliora l’IoT attraverso un processo decisionale intelligente e l’IoT facilita la capacità dell’IA attraverso lo scambio di dati. Ecco perché queste due tecnologie combinate apriranno la strada a una nuova era di soluzioni ed esperienze per trasformare le aziende in numerosi settori e creare nuove opportunità.

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È arrivato il pulitore professionale

A novembre, al CAPAC di Milano prenderà il via il primo corso per “Addetto alle Pulizie e Sanificazione”, qualificando così un’importante figura al servizio del professional cleaning, riconosciuta ufficialmente dalla Regione Lombardia

30 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 FORMAZIONE

Nasce finalmente, anche in Italia, il “pulitore”, ovvero un operatore addestrato e ufficialmente riconosciuto per lavorare nell’ambito della pulizia professionale. A novembre, al CAPAC - Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano, prenderà infatti il via il primo corso professionale per “Addetto alle Pulizie e Sanificazione”, istituito grazie al riconoscimento di questa nuova importante figura riconosciuta lo scorso 23 marzo da Regione Lombardia su iniziativa di ALIS, Associazione milanese imprese di pulizia, servizi integrati, multiservizi di Confcommercio, ISSA Pulire Network, e Service Key Spa, nota azienda padovana specializzata nel Facility Management. Il riconoscimento di questa prima iniziativa congiunta, tra pubblico e privato, rappresenta una sorta di “svolta”, che induce a legittime speranze per il futuro perché questo riconoscimento innesta la possibilità di accedere al Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo e all’assegnazione di voucher aziendali per interventi di formazione continua. Più che giustificata, dunque, la soddisfazione che traspare dalle parole di Gabriele Cartasegna , Direttore generale del CAPAC, nell’intervista che ci ha concesso.

Dopo una lunga attesa la nuova figura professionale dell’addetto alle

pulizie sta prendendo finalmente corpo. Com’è maturata questa iniziativa e che ruolo avrà il CAPAC in questo importante progetto?

L’idea è nata su impulso di alcune importanti aziende del settore e del network ISSA, che si sono rivolti a CAPAC per progettare un nuovo standard professionale di riferimento per il mondo del cleaning che fosse finalmente riconosciuto a livello formale, così come già avviene spesso all’estero.

I corsi di formazione che partiranno sono la conseguenza pratica di questo lavoro e CAPAC sarà l’ente formativo di riferimento a Milano e in Lombardia per questo progetto.

Sotto il profilo organizzativo, come sarà strutturato il Corso (numero allievi, requisiti di ammissione, modalità svolgimento lezioni, monte ore, programmi, ecc.)?

Il corso, della durata di 40 ore, sarà rivolto sia a persone prive di esperienza che intendono qualificarsi per intraprendere un’attività lavorativa nel mondo del cleaning professionale, sia ad operatori che già svolgono mansioni di questo tipo ma desiderosi di ricevere una “spinta” maggiormente professionalizzante o di vedersi riconosciuto - a livello formale - anche un titolo che attesti le loro competenze. Voglio infatti sottolineare che questo sarà il primo corso, in Italia, che consentirà di ricevere un attestato di competenza di Regione Lombardia valido in tutti gli Stati UE. Un bel biglietto da visita da spendere anche sul mercato del lavoro internazionale. Il programma del corso toccherà tutti gli aspetti previsti dalla nuova disciplina regionale: fondamenti della pulizia profonda, logistica, detergenti, pulizia meccanizzata, gestione rifiuti e aree esterne, organizzazione del lavoro e aspetti normativi.

Quali obiettivi si pone il CAPAC ospitando questa pregevole iniziativa che si configura quale esperienza pilota in Italia?

CAPAC condivide con i partners dell’iniziativa un obiettivo chiave: alzare l’asticella – sul piano qualitativo –della preparazione professionale da dare agli addetti del settore. Il fattore “qualità” è oggi sempre più un elemento di competitività sul mercato per le aziende del settore, e la pandemia ha ulteriormente dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) l’importanza del cleaning anche per le implicazioni di natura igienico-sanitaria. Diventa dunque fondamentale garantire che di queste attività si occupino lavoratori adeguatamente preparati e con abilità e conoscenze riconosciute ufficialmente da tutti.

I voucher per la formazione continua finanziati dal Fondo Sociale Europeo, per il tramite delle Regioni, possono rappresentare un ulteriore stimoloper lavoratori e imprese - per investire su questi percorsi formativi. Evidenzio anche il ruolo dei fondi interprofessionali, che sono una risorsa che le aziende devono imparare a sfruttare meglio. Moltissime imprese, dalle PMI alle multinazionali, versano contributi mensili ai fondi per la formazione previsti dalla legge e spesso - pur avendone diritto - non ‘riutilizzano’ poi queste risorse per la crescita professionale del proprio capitale umano. CAPAC, da questo punto di vista, è a disposizione di tutte le imprese lombarde per formare a costo zero i loro dipendenti, anche sui contenuti previsti da questo nuovo corso.

Abbiamo poi chiesto a Toni D’Andrea

Ceo ISSA PULIRE Network di spiegarci il senso della mission e gli obiettivi che si sono posti gli organizzatori.

“È assurdo realizzare che fino ad oggi - risponde D’Andrea - una delle funzioni più importanti, una figura professionale cardine della nostra convivenza civile e della nostra salute, non fosse né riconosciuta, né rappresentata come soggetto autonomo e formalmente inquadrato. Pensi che le figure professionali riconosciute spaziavano

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Gabriele Cartasegna, Direttore generale CAPAC

dal coadiutore dell’asino, all’assistente bagnante, ma non c’era l’addetto alle pulizie. Abbiamo fatto quello che in Italia non trova molte applicazioni e che si chiama un lavoro di squadra. Una volta compiuto il primo passo, ovvero l’aver creato il soggetto con una sua precisa identità, abbiamo lavorato sullo sviluppo di un percorso didattico che ne determinasse la qualità professionale: la definizione di un perimetro di competenze e di responsabilità che ne contenesse il ruolo e le azioni.”

zione professionale, ancor più quando questa è riferita all’addetto alle pulizie, si celebrano e si determinano alcuni assurdi pregiudizi. Circostanze improprie e inspiegabili che hanno reso fino ad oggi difficilissima e rarissima l’attuazione di una pratica formativa diffusa e qualificata.

I voucher aziendali per interventi di formazione continua sono un mezzo di finanziamento efficace di iniziative come questa?

La possibilità di accedere alla Programmazione Regionale del Fondo Sociale Europeo può rappresentare una possibilità di replicare ed estendere questi corsi in ambito nazionale? Quello di cui ho contezza è il fatto che in Italia il tema della formazione fatica a decollare. In molti Paesi nel mondo, lontani come può essere l’India o Singapore o vicinissimi come lo sono la Francia e la Svizzera, il processo di formazione rappresenta la condizione primaria e necessaria per accedere al mondo del lavoro. Un investimento necessario e non un costo. Serve, innanzitutto, a dare dignità al lavoratore. Nessuno può mettere in dubbio la sua capacità ad eseguire un determinato lavoro, quello per il quale si è formato appunto. In Italia sul tema della forma-

In questi anni sono stati previsti dei sussidi e dei fondi a cui attingere, anche in tema di formazione professionale. Ci sono circostanze per le quali le regioni pagano fino al 100% del valore della formazione. Le attività che riguardano il reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti appartenenti ad alcune categorie svantaggiate godono certamente di questi benefici; alcuni programmi riferiti all’inclusione sociale si orientano proprio sulla formazione professionale. Anche l’attuale governo si sta muovendo in quella direzione. Bisogna superare tuttavia il pregiudizio che ancora insiste sul lavoro del ‘fare le pulizie’. Quell’onta ignorante che ancora oggi allontana molti ragazzi in cerca di un’occupazione. Un lavoro per il quale si registra un’offerta sconfinata. La nostra volontà è ferma ed è quella di andare avanti. Dare un senso e un valore a questo lavoro. Un valore che può arrivare solo dal riconoscimento delle competenze.

All’estero esperienze come questa esistono da ormai tanti anni, potremmo attingere al know-how maturato in altri Paesi e vi è la necessità di sviluppare un modello formativo per la figura del pulitore professionale tutto italiano? Non mancano esempi a cui attingere. Il programma di formazione che abbiamo richiamato puntualmente in questa chiacchierata arriva da lontano. Il suo contenuto è stato elaborato negli Stati Uniti, all’interno di ISSA, ed

è stato adattato efficacemente, in tutti i luoghi in cui è stato applicato, alle caratteristiche del luogo e alle sue regole. Non è mai stato un problema di know-how. L’Italia ha capacità di accelerazione e di recupero uniche. Non ha concorrenti. Oggi potremmo essere i primi al mondo anche nei modelli di formazione perché lo siamo stati in passato. Pensi al metodo Montessori applicato ancora oggi a distanza di oltre un secolo in molte tra le più prestigiose scuole del mondo. Era un modello che si basava sulla fiducia verso i bambini, un metodo che si costruiva sulla progressività dei gesti quotidiani, dall’apparecchiare la tavola al rifare il letto. E poi l’esperienza rivoluzionaria di Loris Malaguzzi all’inizio degli anni 70 con l’esperienza straordinaria sviluppata negli asili nido e nelle scuole per l’infanzia a Reggio Emilia. L’Italia è stata all’avanguardia anche nel modo di fare formazione, Malaguzzi diceva: ‘L’educazione è un’opportunità di crescita e di emancipazione della persona e della collettività, è una risorsa per il sapere e per il convivere, è un terreno di incontro dove si praticano la libertà, la democrazia, la solidarietà e si promuove il valore della pace.’ E ancora, tra i tanti esperimenti Italiani riusciti quello straordinario di Adriano Olivetti di concepire la fabbrica come un luogo di formazione permanente. Parole amarissime riassumono invece il presente: ‘Nessun confronto è possibile con la realtà d’oggi, dove la formazione è scomparsa dalla maggior parte delle aziende e dove la riqualificazione interna è di fatto esclusa, preferendo dismettere attività produttive e spostare impianti manifatturieri, pur di non affrontare riconversioni o riqualificazioni delle strutture e del personale’.

Infine abbiamo raccolto le parole di Nicola Burlin , titolare della società Service Key Spa, un’azienda che ha maturato nel tempo un avanzato e innovativo know how nel campo dei servizi di pulizia e Facility Management.

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Toni D’Andrea, Ceo ISSA PULIRE Network

Con quale mission è maturato l'impegno di SK Servizi nella promozione e organizzazione del corso? Quale valore aggiunto potrà apportare all'iniziativa la vostra importante realtà aziendale?

Service Key ha sempre posto una grande attenzione sul tema della valorizzazione delle risorse e il riconoscimento di una figura professionale che garantisca la salubrità degli ambienti con metodologie e competenze sviluppate è il primo step per dare il giusto valore e attrarre più risorse nel settore. Come azienda, soprattutto nel periodo post pandemia, abbiamo riconosciuto la crescente domanda di servizi di pulizia di alta qualità. Abbiamo deciso di sfruttare la grande esperienza che contraddistingue Service Key per contribuire alla formazione e allo sviluppo professionale, con l’obiettivo di migliorare gli standard di pulizia e garantire che gli operatori e le operatrici del settore siano informati sulle migliori pratiche. La formazione è necessaria per offrire al mercato competenze tecniche specifiche che rendano la figura professionale autonoma e qualificata all’interno di ogni tipologia di ambiente in cui opera e riconoscere la professionalità della figura di “Addetto/a alle pulizie” ha rappresentato una svolta

epocale per dare valore e rilevanza al lavoro nelle pulizie professionali. Il valore aggiunto che possiamo apportare come azienda è sensibilizzare il settore dal punto di vista dell’importanza di queste attività: non si tratta solo di un percorso che assicura un livello minimo di conoscenze di base, ma avrà un risvolto anche in termini di sicurezza: un operatore/un’operatrice formato/a, consapevole dei rischi, è preparato/a per prevenire infortuni e situazioni di pericolo.

Questo primo Corso risponde concretamente a una necessità di addestramento e formazione particolarmente sentita dalle aziende del settore. Cosa pensa al riguardo? Il corso dà la possibilità alle imprese di dare evidenza del livello di competenza degli operatori/operatrici con cui collabora. La professionalità viene certificata da un ente terzo e questo dà valore all’impegno dell’azienda di formare personale specializzato attraverso un corso riconosciuto e qualificato. Sappiamo per certo che, per Service Key e per gli altri partner di questo progetto, questo è solo l’inizio di un percorso di qualifica delle figure di

cui il mercato ha bisogno per acquisire competenze e professionalità. Per esempio, in futuro ci piacerebbe proporre l’avvio di altri corsi professionalizzanti per responsabili di cantiere e addetti/e all’attività di controllo e monitoraggio.

Come vede il futuro della formazione nel settore delle pulizie in Italia: pensa si possa arrivare ad una proficua collaborazione tra pubblico e privato per promuoverla, al pari della positiva esperienza in atto con la Regione Lombardia?

Questo progetto è nato con il supporto fondamentale della Regione Lombardia, che per prima ha saputo cogliere l’importanza di un riconoscimento professionale di cui il mercato aveva bisogno. Si tratta di un progetto che auspichiamo possa essere adottato da altre regioni e apre la strada a un iter di numerosi percorsi da attivare. Siamo certi che si possa arrivare a una collaborazione tra pubblico e privato perché, a livello di appalto, risulterà sempre più importante evidenziare il livello di professionalità rispetto alle competenze degli operatori e delle operatrici.

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Nicola Burlin, titolare della società Service Key Spa

Sei un’impresa qualificata?

Quali sono i requisiti necessari per poter ottenere la Certificazione SOA, attestato obbligatorio - rilasciato da Organismi di Attestazione autorizzati - che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici

Apartire dal marzo 2000, con l’approvazione del d.p.r. 34 è stato rinnovato il sistema di Qualificazione delle imprese e, da allora, l’unico documento qualificante è la Certificazione SOA. Prima di questa data esisteva già un precedente percorso di Certificazione: l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Costruttori.

A partire dal 2006, data di pubblicazione del d.lgs 163 Codice dei Contratti Pubblici, si delinea l’imminente rinnovamento del sistema di qualificazione che, tuttavia, trova riscontro solo con la tardiva pubblicazione del d.p.r. 207 (nuovo “Regolamento” SOA), che entra in vigore l’8 giugno del 2011. Vengono modificate categorie e ampliate le classifiche, vengono ulteriormente dettagliati i requisiti necessari e viene applicata una sostanziosa riduzione della tariffa di Attestazione per le imprese che si attestano nelle prime due classifiche di importo). Tuttavia, nella

sostanza, il nuovo Regolamento SOA non stravolge più di tanto il già rodato sistema di Qualificazione.

La SOA è una Certificazione che qualifica l’impresa a partecipare agli appalti pubblici in categorie di opere e classifiche di importo, entrambe commisurate alle capacità ed all’esperienza che l’azienda ha dimostrato all’Organismo di Attestazione.

Una volta ottenuta, la Certificazione SOA vale cinque anni (previa conferma di validità al terzo anno) e viene emessa, da Organismi SOA appositamente autorizzati, al termine di un’approfondita valutazione dei requisiti imposti dalla legge, riscontrabili negli ultimi dieci esercizi di attività dell’impresa interessata; in particolare, verranno presi in considerazione i lavori eseguiti negli ultimi dieci anni e i cinque migliori documenti di reddito tra gli ultimi dieci approvati e depositati. In particolare, le categorie di opere

sono 52:

• 13 riguardanti opere di carattere generale

• 39 riguardanti opere specializzate

Le classifiche di importo sono 10:

• I fino a euro 258.000

• II fino a euro 516.000

• III fino a euro 1.033.000

• III bis fino a euro 1.500.000

• IV fino a euro 2.582.000

• IV bis fino a euro 3.500.000

• V fino a euro 5.165.000

• VI fino a euro 10.329.000

• VII fino a euro 15.494.000

• VIII oltre euro 15.494.000

Ciascuna classifica abilita l’impresa in possesso di Certificazione SOA a concorrere ad appalti di importi pari alla classifica accresciuta di un quinto.

Per ottenere la Certificazione SOA in classifiche di importo maggiori della II (oltre i 516.000,00 euro) è obbligatorio disporre di un Sistema di Qualità

34 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 CERTIFICAZIONI

aziendale, che sia certificato secondo la vigente norma (UNI EN ISO 9001). In base alla normativa vigente, gli Organismi di Attestazione SOA, sono tenuti a riscontrare la bontà, veridicità, correttezza e sostanza di tutti i documenti che l’impresa utilizza ai fini della dimostrazione dei requisiti utili alla propria Qualificazione; tale processo di verifica prevede che la SOA interroghi sistemi informativi, banche dati, Enti che hanno rilasciato dichiarazioni o certificati.

QUALI SONO LE CATEGORIE

SOA COERENTI CON I LAVORI

OGGETTO DEI BONUS EDILIZI

Secondo quanto chiarito dalla Commissione consultiva di monitoraggio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con il Documento n. 1 del 20 marzo 2023, ai fini della qualificazione dell’impresa, non è necessaria un’esatta corrispondenza tra categorie SOA e lavori da eseguire ma è sufficiente accertare l’effettivo possesso, da parte dell’impresa, di una professionalità qualificata, intesa come coerenza tecnica fra la natura dei lavori trainanti o prevalenti da eseguire e quelli dimo strati per l’ottenimento dell’attestato

REQUISITI DI ATTESTAZIONE SOA

Di seguito è elencata una sintesi dei requisiti che occorre dimostrare all’Organismo di Attestazione per conseguire l’Attestazione SOA. La dimostrazione dei requisiti è possibile per il tramite di dichiarazioni sostitutive di atto notorio, documenti fiscali o apposite certificazioni da reperire presso i consueti organismi istituzionali (Camera di Commercio, Agenzia Entrate, etc.).

Requisiti di ordine generale

• Regolarità ai fini della normativa antimafia e requisiti di moralità professionale.

Iscrizione al Registro delle Imprese e assenza di procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, ecc.).

• Regolarità e assenza di gravi violazioni nello svolgimento della attività d’impresa.

• Non aver prodotto false dichiarazioni con dolo o colpa grave.

• Regolarità ai fini della norma che disciplina il diritto al lavoro dei disabili.

• Regolarità del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva). Requisiti di ordine speciale:

Cifra d’affari in lavori pari al 100%

degli importi delle classifiche richieste nelle varie categorie.

• Patrimonio netto di valore positivo riferito all’ultimo bilancio depositato (solo per i soggetti tenuti alla redazione del bilancio).

• Idonea attrezzatura tecnica non inferiore al 2% della cifra d’affari in lavori (attrezzatura in proprietà, in leasing o in noleggio); l’ammontare dell’attrezzatura a nolo non può superare il 60% del valore totale.

• Idoneo organico medio annuo dimostrato dal costo complessivo sostenuto per il personale dipendente non inferiore al 15% della cifra d’affari in lavori, di cui il 40% per il personale operaio; in alternativa il costo del personale assunto a tempo indeterminato non inferiore al 10% della cifra d’affari in lavori, di cui l’80% riferito a personale tecnico laureato o diplomato. In caso di società di persone o imprese individuali è possibile usufruire della “retribuzione convenzionale INAIL”.

Requisiti di capacità tecnica

• Idonea direzione tecnica, il direttore tecnico deve essere in possesso di idoneo titolo di studio o, per classifiche fino alla III-bis, di esperienza professionale quinquennale come direttore di cantiere; deve possedere i requisiti generali previsti dalla norma; il ruolo di direttore tecnico può essere ricoperto dal titolare dell’impresa, dal legale rappresentante, dal socio, dall’amministratore, da un dipendente o da un professionista esterno in possesso di contratto d’opera professionale regolarmente registrato.

• Esecuzioni di lavori nelle singole categorie di importo non inferiore al 90% di quello della classifica richiesta.

• Lavori di punta: esecuzione di un lavoro o, in alternativa, di due lavori o, in alternativa, di tre lavori in ogni categoria richiesta di importo rispettivamente pari al 40% (1 lavoro), al 55% (2 lavori), al 65% (3 lavori) di quello della classifica richiesta.

35 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Sistemi per refrigerazione, ventilazione e condizionamento

COVID-19, la riscoperta dell’importanza dell’IGIENE

Nel 2020 il valore della produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è stato di 3,8 miliardi di euro

La produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è una delle più importanti in Europa. Nel 2020 il suo valore è stato di circa 3,8 miliardi di euro e, in controtendenza con l’andamento generale dell’economia, ha registrato un moderato progresso (+3,1%) rispetto all’anno precedente, questo quanto emerge dallo Start Prodotti per la detergenza divulgato da Cerved a marzo 2021. Lo sviluppo è stato spinto essenzialmente dalla componente nazionale dei con sumi domestici che hanno beneficiato delle maggiori esigenze di igiene, puli zia e sanificazione imposte dal contra sto al contagio del virus Sars-CoV-2 e dalla centralità dell’ambiente domestico determinata da limitazioni agli sposta menti e chiusure. Il mercato professio nale invece risulta penalizzato dalle diffuse chiusure di luoghi pubblici e in particolare dalle difficoltà del comparto Ho.re.ca. Tra i segmenti principali, evi denziano maggiori progressi i prodotti per superfici, ma anche l’area del lavag gio stoviglie e gli additivi per bucato, mentre in termini di canali, gli speciali sti drug si sono dimostrati il format più vivace anche durante la pandemia. Le previsioni per il 2021 evidenziano deboli variazioni al ribasso del valore della pro duzione e dei consumi rispetto ai livelli elevati raggiunti nel 2020. L’evoluzione ancora incerta della crisi sanitaria sup-

a cura di Cristina Cardinali Elaborazione dei dati Cerved Marketing Intelligence

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P Cerved | Prodotti P er la detergenza
Nel corso del 2023 il settore ha visto un rallentamento della domanda dopo la crescita elevata del biennio precedente. Tra le motivazioni, una contrazione degli investimenti, causata dal rallentamento della congiuntura economica e dall’incertezza relativa agli incentivi fiscali in ambito edilizio
TRATTAMENTO ARIA

Il settore registra una crescita sostenuta in generale dall’aumento della domanda industriale, commerciale e del comparto agroalimentare, dall’andamento positivo dell’edilizia, residenziale e non, dall’aumento dei prezzi delle apparecchiature e degli impianti, e dal trend della congiuntura economica italiana e internazionale, un fattore importante nell’indirizzare l’export dei produttori italiani. Tuttavia, permangono criticità e ritardi, anche considerevoli, nelle consegne degli ordini ai clienti, per le difficoltà riscontrate dai produttori nella catena di approvvigionamento di materie prime e componentistica. La produzione interna di impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamento nel 2022 si attesta a 4.760 milioni di euro, in aumento dell’11,5%. È trainata sia dall’aumento delle vendite sul mercato interno, che crescono del 14,1% fino a 2.220 milioni di euro, sia dall’incremento delle esportazioni, che registrano un aumento del 10,6% e si attestano a 2.860 milioni di euro. L’export ha una rilevanza importante per il settore e vale circa il 60% della produzione nazionale. Le importazioni mostrano a loro volta un andamento positivo e aumentano del 23,1% fino a 320 milioni di euro. L’import ha tuttavia un peso contenuto e alimenta solo il 14% circa del mercato interno.

Per il 2023 è dunque attesa una debole crescita in valore della produzione italiana (+4,0%), a fronte di una stabilizzazione delle vendite in volume sia sul mercato interno (+4,1%) che sui mercati internazionali (+3,8%).

L’industria italiana di attrezzature per la refrigerazione e la ventilazione nel 2022 presenta un valore della produzione di 2.630 milioni di euro, in crescita dell’8,2%, influenzato dall’incremento dei prezzi dei prodotti e dal lieve incremento dei volumi di vendita. I produttori italiani detengono un ruolo di primo piano nel contesto settoriale su scala mondiale

e vantano una considerevole specializzazione tecnologica. I principali operatori nazionali presentano un’elevata propensione alle esportazioni, che raggiunge in diversi casi oltre l’80% della produzione. L’export è destinato per circa il 70% verso l’Europa e nel 2022 è l’America a segnare il maggiore incremento della domanda, seguita dall’Europa e in misura molto meno intensa dall’Asia (in particolare Medio Oriente). Il mercato nazionale ha una dimensione di 1.140 milioni di euro; le importazioni soddisfano meno del 10% della domanda nazionale, per un valore di 110 milioni di euro e sono veicolate soprattutto da gruppi multinazionali. La produzione italiana di attrezzature per la refrigerazione e la ventilazione comprende 4 aree d’affari:

- refrigerazione commerciale (banchi, mobili e celle frigorifere): rappresenta il 44% del totale, con un valore di 1.160 milioni di euro (+8,4%); la domanda presenta tendenze favorevoli sia per gli espositori refrigerati e i banchi frigo per il commercio al dettaglio sia per le soluzioni destinate alla logistica e all’industria alimentare, con un incremento anche per il mercato della ristorazione e alberghiero, dopo due anni di crisi; crescono soprattut-

to le esportazioni, che rappresentano una quota rilevante per la presenza di grandi operatori specializzati, con una estesa e consolidata presenza internazionale.

- refrigerazione industriale (condensatori, gruppi frigoriferi, raffreddatori di liquido, aeroevaporatori, dry cooler, refrigeratori a bordo macchina): rappresenta il 36% del totale, con un giro d’affari di 940 milioni (+8,0%); vede lo sviluppo delle macchine di nuova generazione con gas refrigeranti naturali (anidride carbonica, ammoniaca) e con sistemi elettronici di gestione e controllo; andamenti moderatamente positivi per gli svariati settori di destinazione.

- ventilazione: pesa per il 14% sul totale, con un valore di 365 milioni di euro (+7,4%), che comprende anche una parte di componentistica (soprattutto ventole); la produzione è trainata soprattutto dalla domanda del comparto agroalimentare (allevamenti, serre, industrie alimentari), con una tendenza moderatamente favorevole anche di quella industriale e del terziario, specialmente nei mercati esteri; l’offerta italiana si scontra con maggiore intensità con produttori internazionali, soprattutto per le linee di prodotto a bassa complessità e

Andamento in valore: sistemi per refrigerazione, ventilazione e condizionamento

- p ro d u z i o n e ven d u ta c o m p res a q u e a d egl o p erato ri n az o n al i d el o c a z z ata al l 'es

2 - es c l u s a l a p ro d u z i o n e d eg i o p erato r n az i o n al d e o c al i z z ata al l es tero

F o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e

Anal i si d ei seg

m

enti

37 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
ANALISI DI SETTORE
St art | Maggio 2 0 2 3 A n a l i s i d i s e ttor e 2 1 2 Anda me nt o i n va l ore Tab el l a 1 - A n alisi d i settor e: sistemi p er r efr iger azion e, v en tilazion e e con d izion amen to 2019 2020 v ar 20 2021 v ar ' 21 2022 v ar ' 22 2023 v ar 23 2024 v ar ' 24 2025 v ar ' 25 25/ 19 Pr oduzi one (ML N €) 1 3 980 3 690 -7, 3% 4 270 15, 7% 4 760 11, 5% 4 950 4% 5 150 4% 5 370 4, 3% 5, 1% Ex por t (ML N €) 2 445 2 275 -7% 2 585 13 6% 2 860 10 6% 2 970 3 8% 3 090 4% 3 220 4 2% 4 7% Impor t (ML N €) 2 220 195 -11, 4% 260 33, 3% 320 23, 1% 330 3, 1% 350 6, 1% 360 2, 9% 8, 6% S al do commer ci al e (ML N €) 2 225 2 080 - 2 325 - 2 540 - 2 640 - 2 740 - 2 860 - 0% Mer cat o i nt er no (ML N €) 1 755 1 610 -8, 3% 1 945 20, 8% 2 220 14, 1% 2 310 4, 1% 2 410 4, 3% 2 510 4, 1% 6, 1% Ex por t / pr oduzi one 61, 4% 61, 7% - 60, 5% - 60, 1% - 60% - 60% - 60% - 0% Impor t / Mer cat o 12 5% 12 1% - 13 4% - 14 4% - 14 3% - 14 5% - 14 3% - 0% 1
tero
Anda me nt o i n va l ore Tab el l a 2 - A n alisi d i settor e: attr ezzatu r e d i u so n on d omestico p er la r efr iger azion e e la v en tilazion e A TTR EZZA TU R E D I U SO N ON D OMESTI C O PER L A R EF R I G ER A ZI ON E E L A VEN TI L A ZI ON E

nei mercati extraeuropei. - scambiatori di calore a fascio tubiero: copre il restante 6% del totale, con una dimensione di 165 milioni di euro (+10,0%); la produzione è destinata per lo più all’esportazione e si rivolge a pochi mercati di destinazione, soprattutto grandi impianti nel comparto petrolchimico ed energia. La produzione italiana di impianti per il condizionamento centralizzato nel 2022 registra una crescita del 15,8%, attestandosi a un valore di 2.130 milioni di euro. Il settore evidenzia un numero significativo di produttori italiani, caratterizzati da competenze tecnologiche elevate e che sono leader a livello nazionale e internazionale. Il mercato italiano vale 1.080 milioni di euro, in aumento del 24,1% non solo a causa dell’effetto dell’inflazione ma anche per la crescente propensione da parte della domanda finale ad acquistare impianti più evoluti e di maggiore qualità, caratterizzati quindi da prezzi medi più alti. Le esportazioni hanno un peso significativo e coprono quasi il 60% della produzione nazionale. Sono in crescita del 12,0% e raggiungono un valore di 1.260 milioni di euro. L’export settoriale è diretto per oltre l’80% verso l’Europa, storicamente l’area più rilevante, l’Asia e l’America. Le importazioni hanno storicamente un’incidenza marginale nel settore, tuttavia nel corso dell’ultimo biennio si osserva un aumento della loro importanza: valgono 210 milioni di euro, in crescita del 35,5%, e incidono per oltre il 19% sulla domanda nazionale. Gli acquisti provengono principalmente dalla Cina, che alimenta quasi il 70% delle importazioni complessive, seguita da alcuni Paesi europei, tra cui Francia e Spagna. La produzione nazionale di impianti centralizzati di condizionamento comprende cinque aree d’affari:

• gruppi refrigeratori (chiller): costituiscono l’area più rilevante e rappresentano circa il 68% del totale, con un valore di 1.455 milioni di euro

(+21,3%). L’aumento maggiore riguarda i sistemi a condensazione ad aria, in particolare le macchine di potenza inferiore utilizzate nel mercato residenziale. La produzione di sistemi a condensazione ad acqua, caratterizzati da potenze e dimensioni elevate, per i quali i produttori italiani hanno una specializzazione elevata e sono leader a livello internazionale, è invece in rallentamento.

• condizionatori di precisione per centri di elaborazione dati (CED): rappresentano circa il 6% del totale e valgono 120 milioni di euro (+3,4%). Il contesto italiano vede la presenza di alcuni stabilimenti produttivi di grandi operatori internazionali, per questo la produzione italiana è diretta soprattutto all’estero.

1 - p ro d u z o n e ven d u ta, c o m p res a q u e a d egl o p erato ri n az i o n a d el o c al i z z ata al l es tero

2 - es c u s a l a p ro d u z o n e d egl i o p erato r n az i o n al i d el o c a z z ata a l es tero

F o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e

• unità interne (ventilconvettori standard con e senza mantello, cas -

• altri sistemi (packaged, roof-top, aerotermi): costituiscono circa il 6% della produzione nazionale in valore, con un valore di 130 milioni di euro

ANALISI DI SETTORE

Anda me nt o i n va l ore

Andamento in valore: impianti centralizzati di condizionamento

sette e hi-wall): sono l’elemento accoppiato ai chiller e per questo beneficiano del loro trend positivo, in particolare della diffusione di pompe di calore di piccola taglia sul mercato residenziale. Rappresentano circa il 12% della produzione nazionale, e si attestano a 260 milioni di euro (+10,2%). I produttori italiani sono leader a livello internazionale e circa la metà della loro produzione è distribuita sui mercati esteri.

• centrali trattamento aria : costituiscono circa l’8% della produzione totale, con un valore di 165 milioni di euro (+2,5%). La maggiore attenzione alla qualità dell’aria porta oggi queste soluzioni a essere talvolta preferite a un semplice fancoil, tuttavia non si rileva una diffusione significativa di soluzioni con funzioni di sanificazione successiva alla pandemia Covid.

(+2,4%). I produttori italiani hanno una forte specializzazione, sono leader a livello nazionale e mostrano un’elevata propensione all’export per alcune tipologie di prodotto (principalmente i condizionatori packaged). La produzione complessiva non è ancora tornata ai livelli pre-Covid a causa di una ripresa più lenta del comparto dell’edilizia non residenziale.

TREND EMERGENTI

Il biennio 2021/2022 ha registrato sul mercato italiano un incremento sensibile della diffusione di sistemi a pompa di calore. Si tratta di macchine in grado di svolgere in un unico impianto funzioni sia di riscaldamento che di raffrescamento di un ambiente, grazie a una tecnologia che consente il trasferimento di energia da un ambiente a bassa temperatura a un

38 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 S•38
St art | Maggio 2 0 2 3 Sis t e mi P e r Re f rige raz io ne , V e nt ilaz io ne E Co ndiz io name nt o 1 1 Analis i e t re nd de l s e t t o re 2019 2020 v ar 20 2021 v ar ' 21 2022 v ar ' 22 2023 v ar 23 2024 v ar ' 24 2025 v ar ' 25 25/ 19 Ex por t / pr oduzi one 60, 7% 60% - 60, 1% - 60, 8% - 60, 9% - 61, 1% - 61% - 0% Impor t / Mer cat o 10% 9 2% - 9 8% - 9 6% - 9 4% - 9 9% - 9 6% - 0%
Tab el l a 3 - A n alisi d i settor e: imp ian ti cen tr alizzati d i con d izion amen to 2019 2020 v ar ' 20 2021 v ar 21 2022 v ar ' 22 2023 v ar ' 23 2024 v ar 24 2025 v ar ' 25 25/ 19 Pr oduzi one (ML N €) 1 680 1 590 -5, 4% 1 840 15, 7% 2 130 15, 8% 2 240 5, 2% 2 350 4, 9% 2 470 5, 1% 6, 6% Ex por t (ML N €) 1 050 1 015 -3 3% 1 125 10 8% 1 260 12% 1 320 4 8% 1 380 4 5% 1 450 5 1% 5 5% Impor t (ML N €) 120 110 -8, 3% 155 40, 9% 210 35, 5% 220 4, 8% 230 4, 5% 240 4, 3% 12, 2% S al do commer ci al e (ML N €) 930 905 - 970 - 1 050 - 1 100 - 1 150 - 1 210 - 0% Mer cat o i nt er no (ML N €) 750 685 -8 7% 870 27% 1 080 24 1% 1 140 5 6% 1 200 5 3% 1 260 5% 9% Ex por t / pr oduzi one 62, 5% 63, 8% - 61, 1% - 59, 2% - 58, 9% - 58, 7% - 58, 7% - 0% Impor t / Mer cat o 16% 16 1% - 17 8% - 19 4% - 19 3% - 19 2% - 19% - 0% F o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e I MPI A N TI C EN TR A L I ZZA TI D I C ON D I ZI ON A MEN TO
TRATTAMENTO ARIA

sistema a temperatura più elevata e viceversa.

L’adozione di questi sistemi, soprattutto in ambito residenziale, è stata favorita in modo sostanziale dagli effetti del Superbonus 110%.

Nel 2022 la domanda di pompe di calore registra aumenti molto intensi nella domanda nazionale, che in valore assoluto si mantiene tuttavia in una dimensione più contenuta rispetto al mercato complessivo del condizionamento.

INTERVENTI NORMATIVI

Il settore beneficia in modo sensibile delle agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica.

La Legge di Bilancio 2023 rimodula le detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi, modificando in modo sostanziale il Superbonus, ma riconfermando e prorogando molti dei bonus già attivi. Si sottolinea che gli interventi di riqualificazione energetica sono definiti in conformità con la Missione 2 del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), improntata al rispetto del principio di sostenibilità ambientale e dedicata alla Rivoluzione Verde e Transizione ecologica, nell’ambito della quale la misura con la più elevata dotazione finanziaria è relativa proprio a “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”, alla quale sono dedicati complessivamente 15,36 miliardi di euro.

Il Superbonus relativo ai lavori nei condomini è rimodulato con aliquota al 90%, per passare poi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025; in relazione ai lavori in unità unifamiliari (villette) è prorogato al 110% fino al 30 settembre 2023 (come definito dal cosiddetto Decreto Cessioni - per gli edifici unifamiliari sui quali entro il 30 settembre 2022 sia stato realizzato il 30% dei lavori) e al 90% fino al 31 dicembre 2023 sulla base di alcuni parametri.

L’ecobonus, al 50% o al 65% a seconda del tipo di intervento, è confermato in vigore fino alla fine del 2024, senza

proroghe per gli anni successivi.

Il Sismabonus , con aliquote di agevolazione variabile dal 50% all’85%, è confermato in vigore fino alla fine del 2024, senza proroghe per gli anni successivi.

Il bonus alberghi Invitalia è promosso dal Ministero del Turismo (previsto anche dalla Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR) con dotazione di 1.380 milioni di euro e si rivolge tra gli altri ad agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale che effettuino interventi di ammodernamento di vario tipo, inclusa la riqualificazione energetica, entro il 31 dicembre 2025.

Il Fondo Kyoto, che prevedeva agevolazioni per i progetti di efficientamento energetico e risparmio idrico degli edifici scolastici, delle strutture sanitarie e degli impianti sportivi di proprietà pubblica, con risorse pari a oltre 160 milioni di euro, è scaduto al 31 dicembre 2022.

Il Governo nei primi mesi del 2023 ha rivisto i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura, che erano stati cruciali nel supportare la spesa dei clienti finali. La Legge n. 38, 11 aprile 2023 (conversione del cosiddetto Decreto Cessioni), ha in-

nanzitutto posto il divieto di utilizzare le forme alternative alla detrazione fiscale per gli interventi edilizi (chiudendo quindi di fatto gli strumenti dello sconto in fattura e della cessione dei crediti edilizi ma con la possibilità di ripartire l’utilizzo del credito residuo in 10 rate annuali), inoltre ha prorogato al 30 settembre 2023 il termine (precedentemente fissato al 31 marzo 2023) per il Superbonus 110% per le villette e le unità autonome ed indipendenti i cui lavori siano stati realizzati per almeno il 30% al 30 settembre 2022.

A marzo 2023 Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva “Case green”, revisione della direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive) sulla prestazione energetica degli edifici.

Tra i provvedimenti normativi di interesse settoriale introdotti negli anni precedenti ricordiamo:

- il Conto Termico 2.0 (varato nel 2016 e in vigore anche nel 2023);

- i regolamenti europei in materia di F-gas (2015), che impongono una drastica riduzione nell’emissione dei gas fluorurati a effetto serra (F-gas) entro il 2030. ll nuovo regolamento verrà applicato dal 1° gennaio 2024; - la norma UNI EN 15232 , in vigore da ottobre 2017.

39 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Trattamento aria condizionata come prevenire il rischio legionella negli impianti

Tra le attività di controllo più importanti nel settore della ricettività vi è senza dubbio la manutenzione ordinaria degli impianti aeraulici per la prevenzione dei rischi derivanti dalla Legionella.

La cattiva salubrità dell’aria che respiriamo negli edifici è facilmente e ragionevolmente relazionabile alle condizioni igieniche degli impianti di climatizzazione originate, nella maggior parte dei casi, dalla scarsità degli interventi di manutenzione. Gli impianti con un insufficiente livello di manutenzione possono diffondere molti tipi di agenti inquinanti chimici e microrganismi patogeni nocivi.

La manutenzione degli impianti deve rispondere a rigorose linee guida che ogni responsabile di struttura è tenuto a rispettare, anche per responsabilità legale. L’importanza di respirare aria pulita all’interno di un luogo chiuso è un diritto essenziale, non è un caso quindi che la sanificazione dei condizionatori sia sancita dalla legge stessa. La sicurezza di aver reso immuni i sistemi di condizionamento dell’aria da rischi di contagio da malattie respiratorie tranquillizza il titolare e, soprattutto, l’utente finale. Meglio ancora se tutto ciò è avvenuto in tempi brevi e a costi

fettanti ma di semplice e veloce utilizzo è di fondamentale importanza per garantire una manutenzione efficace sia dal punto di vista sanitario che da quello economico.

Dal piccolo impianto alla grande UTA Zep ha studiato, sperimentato e realizzato specifici prodotti per ogni fase della loro manutenzione. Attraverso la proposta PROTEZIONE GLOBALE gli operatori possono pertanto offrire ai propri clienti la sicurezza che solo il perfetto stato degli impianti è in grado di garantire. Altri aspetti importanti da considerare sono la miglior resa energetica, il risparmio economico e l’essere in regola con le normative in vigore.

La Legionella è normalmente presente nelle fonti d’acqua utilizzate dall’uomo e non è pensabile un sistema di prevenzione che abbia lo scopo di sradicare completamente il batterio dall’ambiente. Bisogna intervenire nelle fonti secondarie artificiali di contaminazione e la principale arma per la prevenzione consiste in una buona manutenzione, attraverso poche ma fondamentali operazioni. Nella gamma ZEP AC SYSTEMS MAINTENANCE sono presenti prodotti contenenti principi attivi efficaci contro

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COME PREVENIRE I RISCHI DI CONTAGIO

Se un impianto di climatizzazione non è adeguatamente pulito, il rischio è che possa contribuire a veicolare nell’ambiente polvere sottili, polline, batteri e altri agenti patogeni aerodispersi. Le soluzioni proposte da Zep affrontano ogni aspetto legato all’igiene degli impianti con applicazioni tecniche semplici e sicure, adatte agli impianti di tutte le dimensioni. Una parte fondamentale è la costante e qualificata formazione e informazione degli operatori grazie all’assistenza specifica dedicata ai clienti, punto imprescindibile dell’offerta Zep.

OBIETTIVI E BENEFICI DELLA PROTEZIONE GLOBALE ZEP

In vista della manutenzione degli impianti AC per la prossima stagione estiva l’offerta PROTEZIONE GLOBALE si pone degli obiettivi molto precisi per prevenire il rischio di contagio da Legionella quali:

• La pulizia e la disinfezione dei filtri che riveste una grande importanza per prevenire infezioni anche serie come la legionella. I filtri non puliti, infatti, non solo possono trasformarsi in ricettacoli di batteri e muffe che vengono poi immessi nell’ambiente ma perdono anche la loro efficacia filtrante dopo mesi interi di funzionamento continuato.

• Trattamento delle superfici alettate di scambio termico interne ai condizionatori con specifici prodotti detergenti e igienizzanti che non necessitano di risciacquo manuale perchè autodilavanti.

• Igienizzazione continuativa delle condense e prevenzione del ristagno nelle vasche di raccolta di split e fancoils con specifiche pastiglie per il controllo batterico, anche nell’acqua di raffreddamento ricircolata in torre evaporativa.

• Disincrostazione e pulizia delle batterie di scambio delle unità esterne da smog e polvere per garantire sempre la corretta resa termica delle macchine e il risparmio energetico.

Oltre alla prevenzione della Legionellosi trattare gli impianti comporta molti benefici legati alla riduzione di interventi di manutenzione onerosi e costosi e al risparmio energetico grazie al mantenimento di un buon scambio termico delle apparecchiature (pacchi lamellari delle torri, serpentine, scambiatori a fascio tubero, superfici alettate degli aerotermi). Le registrazioni P.M.C. di molti prodotti Zep dedicati alla manutenzione degli aerotermi garantiscono le strutture sull’efficacia del trattamento, lasciando i responsabili con la tranquillità di avere operato correttamente e soprattutto nell’ambito delle normative correnti.

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Argomenti trattati

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Tavola rotonda

Analisi normative

Tutorial di aggiornamento professionale

Case history selezionate dal comitato

Ricerche nazionali e internazionali

Analisi dei casi di studio

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S 64 Lavanderie Industriali Elaborazione dati Cerved

OGGI SUL MERCATO

S 70 Alcuni dei prodotti di riferimento del panorama industriale a cura di Loredana Vitulano

DISINFESTAZIONE

S 78 Un caso singolare

Graziano Dassi

S 82 Si fa presto a dire Collemboli

Chiara Dassi

S54 S78

ADOR, fragranze e deodoranti

Invitanti fragranze per i tuoi ambienti e brand. Un buon profumo può migliorare l’esperienza di ospiti e pazienti, suscitare serenità o semplicemente dare un’impressione di pulizia e freschezza. La possibilità di personalizzare questi aromi intensi e ben selezionati permette di dare una firma unica al proprio ambiente e al proprio marchio. La gamma ADOR di Christeyns offre un’ampia scelta di profumi per garantire un’esperienza sensoriale completa. Da profumi delicati e rilassanti ad aromi più audaci e vibranti. ADOR ha un portfolio di fragranze che si adatta a qualsiasi occasione, umore o scopo. ADOR apre le porte a un mondo di profumi creati per lasciare sensazioni durature.

IL POTERE DEI PROFUMI

Il cervello associa certi

odori a determinate emozioni che possono influenzare positivamente (o negativamente) le persone e il loro stato d’animo. L’uso di profumi in riferimento al proprio marchio, prodotto, servizio o anche luogo può aiutare a stabilire queste connessioni emotive con i propri clienti.

Christeyns permette di personalizzare le fragranze della gamma ADOR così da adattarsi al meglio al branding di un'azienda o di un prodotto specifico, consentendo di creare un'impronta unica e distintiva. In questo modo, i clienti possono associare immediatamente il profumo al marchio, contribuendo a stabilire una connessione emotiva più duratura.

Il portfolio Christeyns ADOR comprende una vasta gamma di fragranze. I profumi sono disponibili in

diverse concentrazioni per garantire sia una rapida freschezza che un aroma intenso e duraturo. ADOR offre un profumo inconfondibile per ogni occasione. Infine, la qualità delle nostre fragranze è garantita attraverso rigidi controlli di produzione e selezione delle materie prime.

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ADOR Ambiance offre un modo semplice e comodo per sperimentare le nostre fragranze premium ADOR Intense. La gamma si basa sulle stesse fragranze della ADOR Intense ed è perfettamente adatta per spray pronti all’uso. La sua formula garantisce un aroma di lunga durata.

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ADOR Air comprende deodoranti per ambienti pronti all’uso quotidiano. I deodoranti sono disponibili in 8 profumazioni uniche, accuratamente selezionate: dalle fragranze standard a formule speciali per sanitari. La gamma è completata da un prodotto dedicato per il controllo dei cattivi odori. Gli aromi delicati e rinfrescanti sono una soluzione perfetta per profumare stanze e aree più piccole.

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Professionalità e certificazione per un’igiene alberghiera sicura ed eccellente

La pulizia costituisce il primo biglietto da visita con cui un hotel si presenta al cliente. La qualità e la cura dell’igiene rappresentano l’elemento distintivo capace di fare la differenza nella scelta tra un albergo e l’altro, superando altri fattori, come il comfort, la raffinatezza della cucina o la distanza della struttura ricettiva dalle attrazioni turistiche più importanti. Quando parliamo di pulizia, ovviamente, ci riferiamo a un’attenzione particolare e professionale, a interventi eseguiti puntualmente da personale esperto, al rispetto di procedure rigorose e standardizzate, a risultati di eccellenza. Certo, anche la percezione visiva del pulito ha il suo fascino empatico, così come la profumazione di un qualsiasi ambiente preposto all’accoglienza, ma la nostra visione guarda

ben oltre, investendo a tutto tondo le sistematiche azioni di pulizia, sanificazione, igienizzazione che devono essere messe in atto e - in qualche modo - certificate da un hotel con il massimo rigore. Ben sappiamo, in veste di abituali frequentatori di alberghi e B&B, quanto sia importante l’attenta pulizia delle camere, dei bagni, delle hall, per farci sentire rispettati e coccolati - quasi fossimo a casa nostra - quando per svago turistico o per lavoro, siamo ospiti di un hotel. A conferma di ciò, le indagini più recenti confermano ormai consolidate abitudini sia da parte del turismo interno che internazionale: gli ospiti sono diventati più sensibili ed esigono il massimo, specie se si tratta di un hotel 5 stelle o luxury, contesti in cui devono entrare in perfetta connessione con il puli-

to, provando una sorta di sensazione quasi empatica, che chiama in causa tutti e cinque i sensi. Oggi, inoltre, la prenotazione di un hotel da parte di un nuovo cliente è condizionata in primis dalle recensioni legate alla cosiddetta “reputation” di quella realtà, che viaggia implacabilmente su internet. Il “giudice supremo” è Tripadvisor, il sito web statunitense di recensioni di alberghi, bed and breakfast e ristoranti, attraverso il quale un’enorme massa di viaggiatori organizza e pianifica il viaggio e il soggiorno perfetto. Una scarsa o inadeguata cura dell’igiene, specialmente delle camere e dei bagni, da parte di alberghi che non mantenga le promesse, può segnare in breve tempo e irrimediabilmente la reputazione e il destino di un hotel. Fin da quando è nata, la nostra rivista

HOTELLERIE S•14 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 IN PROSPETTIVA
Maurizio Pedrini direttore tecnico Dimensione Pulito

ha concentrato la propria attenzione sul ruolo fondamentale dell’igiene professionale in ambito alberghiero, fornendo percorsi di formazione e aggiornamento al personale addetto ai servizi di pulizia, con tanti preziosi consigli sulle tecniche di pulizia delle camere, sulle caratteristiche delle attrezzature e sui prodotti da impiegare per igienizzare i pavimenti, gli arredi e le superfici verticali; la sanificazione dei servizi igienici, le operazioni ordinarie e periodiche. Senza dimenticare la sequenza delle operazioni di pulizia delle attrezzature, le metodologie di intervento e gli indici di produttività in base alle diverse tipologie di ambienti e superfici. In questo sforzo siamo stati sempre vicini e alleati con soggetti autorevoli e preziosi, indiscussi protagonisti della cultura del pulito in hotel: ci riferiamo ad AFIDAMP, Associazione dei Fabbricanti e Distributori

Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l'Igiene degli ambienti, ADA, Associazione Direttori d’Albergo e AIH, Associazione Italiana Housekeeper. Il mondo alberghiero è chiamato ad

affrontare delicate scelte strategiche, investendo ancor più sulla strada intrapresa nel campo della formazione degli addetti, in quello delle nuove tecnologie e nella sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di certificare progressivamente il servizio effettuato. Un modo, questo, per garantire sempre di più e meglio agli occhi della clientela, il livello di pulizia effettivamente fornita, in base a precisi standard e parametri concretamente percepibili, a tutela della salute e sicurezza di quanti vivono e operano all’interno dell’albergo. Questa sorta di imperativo categorico – è bene sottolinearlo - va applicato negli alberghi, non solo per protocollo, ma anche e specialmente per rispettare i canoni di sicurezza e prevenzione. Da qui, il primo passo, assai apprezzato, che ha visto ADA e AIH istituire e mettere per iscritto tutta una serie di procedure di programmazione, effettuazione e certificazione delle pulizie e delle attività di igienizzazione e sanificazione. Certificazione che, nel futuro, dovrà sempre più andare di pari passo con la formazione del personale. Da un certo

punto di vista, la pandemia non ha fatto altro che esaltare quanto già veniva messo in atto nei contesti alberghieri più attenti e scrupolosi, facendo risaltare la cura nella preparazione delle addette alle pulizie ai piani, delle governanti, del personale preposto alla pulizia delle cucine, focalizzando ancor più l’attenzione sulla prevenzione, sulle attrezzature, sulla scelta di prodotti ecologici e sostenibili e, più in generale, sulla sicurezza degli ospiti e dei collaboratori. In effetti, in alcuni casi sono stati implementati i protocolli e le procedure di sanificazione, o quelli riguardanti l’impiego di specifici dispositivi, come la mascherina o il distanziamento sociale. In fondo la pandemia - anche nell’ambito alberghiero - ha reso finalmente visibile l’oscuro lavoro di queste figure, così indispensabili in qualsiasi albergo, in quanto i mass media e l’opinione pubblica si sono finalmente accorti della loro esistenza. Ecco perché è davvero necessario che su questo mondo, fatto di umiltà, impegno e risorse umane in cerca di dignità e riconoscimento sociale, non cali il sipario, per raggiungere la meta di una vera formazione del “pulitore”, che coinvolga anche tutte le addette e gli addetti alla pulizia negli hotel. La pulizia di una camera o di un bagno, inoltre, andrà sempre più comunicata, al pari di un buon menù o dei servizi “plus”, offerti al cliente da un buon hotel. Insomma, c’è tantissimo lavoro da svolgere, sensibilizzando ancor più al valore della pulizia alberghiera le categorie coinvolte e l’opinione pubblica, ma specialmente le istituzioni. Per tutte queste ragioni abbiamo accolto con grande favore un confortante annuncio, ovvero che ADA è stata contattata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per studiare insieme un progetto che porti a livello di istruzione scolastica e formazione post-scolastica la formazione della governante, partendo dal ruolo base della cameriera. Un segnale d’interesse che, speriamo, possa aprire importati orizzonti.

S•15 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Turismo italiano in recupero

I dati 2022 parlano di un andamento positivo, seppure ancora insufficiente a ripianare le perdite di clientela dovute alla pandemia, che sono state pesantissime soprattutto per il comparto alberghiero a cura di Simone Ciapparelli

HOTELLERIE S•16 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 INDAGINE

L’economia globale rallenta ma il turismo va in controtendenza, proseguendo nel 2022 la marcia verso la ripresa facendo registrare oltre 900 milioni di turisti che hanno viaggiato a livello internazionale. Pur rimanendo ancora inferiori ai livelli pre-pandemia registrati nel 2019 (-37,4%), l’abolizione delle restrizioni e la voglia di tornare a viaggiare hanno spinto gli arrivi internazionali nel mondo a raddoppiare rispetto al 2021 (+101,6%). L’Europa, con i suoi 585 milioni di arrivi, ha toccato quasi l’80% di quelli registrati prima della pandemia (-21% rispetto al 2019): Secondo l’OMT la ripresa del turismo internazionale si consoliderà durante l’anno corrente, con i flussi turistici che potrebbero raggiungere tra l’80% e il 95% dei numeri pre-pandemia e l’Europa in prima fila in questa crescita grazie ad un numero di arrivi che dovrebbero raggiungere o addirittura superare i livelli del 2019.

Nonostante i fattori di rischio a livello internazionale (inflazione e rialzo dei tassi d’interesse, caro petrolio e caro generi alimentari, tensioni geopolitiche) che quest’anno potrebbero pesare sulla crescita del turismo internazionale generale, anche i dati dell’Italia

attualmente disponibili indicano per il 2022 flussi turistici ed entrate della bilancia turistica in ulteriore crescita rispetto al recupero registrato nel 2021.

I DATI DELL’ITALIA

Gli arrivi turistici internazionali nel Paese nel 2021 sono stati circa 27 milioni e, pur se in crescita rispetto al 2020, hanno raggiunto solo il 41,3% di quelli registrati nel 2019: il calo rispetto al periodo precedente la pandemia è stato dunque del 58,7% a fronte di una contrazione media mondiale del 69%. Considerando le principali mete turistiche mondiali facenti parte della “top ten” (dove l’Italia occupa il quinto posto), quattro di esse hanno recuperato una quota maggiore dei flussi del 2019: Messico, Turchia, Francia e Grecia. Con riferimento invece alle entrate turistiche, il loro importo in Italia nel 2021 è stato ancora inferiore del 52% rispetto al 2019, mentre nel mondo si sono complessivamente contratte del 57,4%. In questo caso sei paesi sui nove facenti parte insieme all’Italia della “top ten” hanno subito contrazioni minori.

Con riferimento al movimento dei clienti presso gli esercizi alberghieri, per cui l’Italia si è posizionata nel 2021

al secondo posto dopo la Spagna, i dati evidenziano una crescita delle presenze rispetto al 2020 del 37,5%, superiore alla crescita media dei paesi dell’Unione Europea (+30,6%), ma con livelli ancora inferiori del 39,7% rispetto a quelli pre-pandemia. Pur non sottovalutando questo calo, il confronto tra 2021 e 2019 evidenzia come le perdite registrate complessivamente dal comparto alberghiero dell’Italia nel biennio siano state relativamente più contenute rispetto a quelle di gran parte dei paesi europei più direttamente concorrenti. Uno sguardo più generale sull’intero settore ricettivo indica una situazione analoga: nel 2021 le presenze totali nel complesso degli esercizi ricettivi italiani, seconde in questo caso a quelle della Francia, sono aumentate rispetto al 2020 del 38,7%, dieci punti percentuali in più della media dell’Unione Europea (+28,8%). Rispetto al 2019 sono però ancora inferiori del 33,8%, mentre nell’UE lo sono del 36,3%.

POSITIVA LA BILANCIA TURISTICA

Secondo i dati dell’indagine sul turismo internazionale realizzata dalla Banca d’Italia, nel 2022 le spese a prezzi correnti dei viaggiatori stranieri nel nostro paese sono più che raddoppiate rispetto al 2021, tornando quasi ai livelli registrati nel 2019 (-0,1%), prima dello scoppio della pandemia. Il quadro si ridimensiona leggermente se si considerano i valori espressi a prezzi costanti che neutralizzano gli effetti dell’inflazione, particolarmente elevata nel 2022. A livello territoriale disaggregato, tutte le regioni italiane hanno registrato nel 2022 spese dei turisti stranieri nettamente superiori a quelle del 2021, ma per alcune di esse questi incrementi non sono stati ancora sufficienti per recuperare quanto perso a causa del Covid. Tra le regioni meno performanti rispetto al 2019 spiccano Valle d’Aosta, Piemonte, Lazio e Toscana. Tra le regioni che

S•17 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
Tabella 1 - Arrivi turistici internazionali nel mondo (variazioni %)

invece hanno registrato entrate turistiche maggiori di quelle del 2019, quelle con gli incrementi più consistenti oltre al Molise (le cui scarse dimensioni amplificano però gli effetti della crescita)

larmente vulnerabili nel 2020 e scarsamente reattive nel 2021: questo ha fatto sì che, nonostante abbiano registrato il più forte incremento nel 2022, le entrate dall’estero di queste strut-

Grafico 1 - Spesa dei viaggiatori stranieri in Italia per regione visitata (quote sul totale e variazioni %)

elevate. Allo stesso modo, le spese dei nostri connazionali che nel 2022 si sono recati all’estero per vacanza o per shopping sono state inferiori a quelle sostenute nel 2019, mentre quelle di chi ha viaggiato per visitare parenti o amici o per motivi di studio sono state superiori. Differenti rispetto a quanto rilevato per gli stranieri in Italia, sono state invece le dinamiche delle spese degli italiani recatisi all’estero per motivi di lavoro, ancora sotto il livelli del 2019.

L’OSPITALITÀ DOPO LA CRISI

sono state Puglia, Umbria, Marche e Trentino Alto Adige. Le difficoltà del Lazio a riprendersi dalla crisi generata dalla pandemia ne hanno mantenuto il declassamento al terzo posto della graduatoria delle regioni verso cui affluisce la maggior parte dei flussi valutari generati dal turismo, che vede ai primi posti la Lombardia, seguita dal Veneto, poi, come detto, dal Lazio, e dalla Toscana. Verso queste quattro regioni, da sempre al comando, si è indirizzato nel 2022 il 56,1% delle entrate turistiche dall’estero.

Con riferimento alla tipologia di alloggio, le spese dei viaggiatori stranieri che scelgono di soggiornare in alberghi, villaggi turistici, bed & breakfast e agriturismi hanno continuato ad essere prevalenti, ma sono quelle che hanno subito maggiormente gli effetti della pandemia, mostrandosi partico -

ture siano ancora inferiori rispetto al 2019. In miglioramento, anche rispetto alla situazione pre-pandemica, è stato l’andamento delle spese dei viaggiatori che alloggiano nelle abitazioni private in affitto e presso parenti e amici. Le spese dei nostri connazionali recatisi all’estero nel 2022 sono state superiori a quelle registrate nel 2019 solo in Canada, Spagna e Stati Uniti, anche se per quest’ultimo paese il confronto a prezzi costanti evidenzia un leggerissimo calo. Analogamente a quanto rilevato per gli stranieri in Italia, le spese all’estero degli italiani che hanno alloggiato in alberghi, villaggi turistici, bed & breakfast e agriturismi, pur maggioritarie e in forte crescita, sono state più basse di quelle sostenute nel 2019, mentre quelle di coloro che scelgono altre tipologie di ricettività sono risultate più

Vale la pena sottolineare le pesanti ricadute che questo settore ha subito nel corso del 2020 a causa della pandemia di Covid-19. Sebbene gli alberghi non siano stati costretti a chiudere dai vari DPCM, secondo Federalberghi durante il lockdown della primavera del 2020 circa il 95% ha sospeso la propria attività a causa del calo della domanda. Dopo le riaperture estive, peraltro non generalizzate e a ritmi ridotti, la seconda ondata pandemica e le relative misure restrittive hanno nuovamente aggravato la situazione negli ultimi mesi del 2020, costringendo alcuni alberghi a cessare l’attività, soprattutto tra quelli di piccola e media dimensione più vulnerabili agli shock della domanda. Se confrontati con quelli degli anni immediatamente precedenti, i dati del 2020 evidenziano infatti un calo del numero complessivo degli alberghi dell’1,6%, superiore a quello “fisiologico” degli anni precedenti. Ma è stato soprattutto negli alberghi a 1 e 2 stelle, mediamente di dimensioni più ridotte, che gli effetti del Covid-19 hanno prodotto i danni maggiori, con una contrazione del numero di strutture del 4,4%, circa due punti percentuali in più di quanto osservato mediamente nei quattro anni precedenti. Il recupero dei flussi di domanda nel corso del 2021, seppure ancora sottodimensionati rispetto alla situazione pre-pandemica, ha consentito di porre un freno alle chiusure di attività, ma le

HOTELLERIE S•18 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 INDAGINE

criticità che hanno continuato a caratterizzare il settore anche nel 2022, dal caro energia all’inflazione alla carenza di personale, hanno reso difficoltoso il processo di recupero delle strutture alberghiere, mantenendo alti i rischi di nuove chiusure.

PREVISIONI OCCUPAZIONALI

Il quadro a luci ed ombre del 2022, caratterizzato da un lato dal rallentamento della ripresa economica e dall’altro dal buon andamento della stagione turistica si è riflesso sulle previsioni occupazionali degli imprenditori del turismo, come mostrano i dati dell’indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. L’indagine evidenzia da un lato una contrazione della quota di imprese del settore intenzionate ad assumere personale dipendente, dall’altro un incremento del numero di lavoratori previsti in entrata. Secondo i dati del sistema, le imprese turistiche che nel 2022 hanno programmato assunzioni sono state infatti il 75,1% del

totale, a fronte del 78,5% del 2021 e del 77,6% del 2019. Il numero complessivo delle entrate programmate è invece aumentato, raggiungendo 986 mila unità, contro le 877 mila nel

2021 e le 854 mila nel 2019, con un incremento del 15,4% rispetto al 2019. Delle entrate programmate nel 2022 il 95,8% è costituito da assunzioni di lavoratori dipendenti, anch’esse in

Grafico 2 - Spesa dei viaggiatori stranieri in Italia per struttura ricettiva (quote sul totale e variazioni %)

S•19 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

risalita del 17,1% rispetto al 2019, pur trattandosi essenzialmente (88%) di assunzioni con contratti non stabili. I dati del 2022 hanno confermato gran parte delle principali caratteristiche delle entrate e delle professioni richieste dalle imprese che operano nel turismo con un’importante eccezione rappresentata dalle difficoltà di reperimento, che nel 2022 hanno riguardato ben il 40,5% delle entrate programmate, contro il 29,9% rilevato nel 2021. Nel 2022 si è invece confermata rilevante, più che nel resto delle imprese, la richiesta di personale giovane al di sotto dei 30 anni e di manodopera femminile, anche se nettamente maggioritaria tra gli imprenditori del turismo è la convinzione che il genere di appartenenza non sia determinante nello svolgimento delle mansioni svolte dai dipendenti del settore. Con riferimento al livello d’istruzione, il 26,8% delle entrate previste nel turismo riguarda laureati o persone in possesso di un diploma secondario o post-secondario, con un divario significativo rispetto al resto dei settori dove queste categorie rappresentano il 44,8%. Ancora più netto è il divario se si considerano i soli laurea-

ti, scarsamente richiesti nel turismo (1,3%) ma tutt’altro che marginali nel complesso del sistema economico. Le imprese turistiche sono viceversa maggiormente indirizzate all’impiego di figure con qualifica o diploma professionale, che rappresentano il 33,2% delle entrate complessivamente programmate. Percentuale che sale al 61,6% se si considerano le “entrate potenziali”. Dal 2019 l’indagine Excelsior analizza infatti i dati sulle entrate programmate di qualificati o diplomati professionali secondo due approcci differenti: oltre a quelle espressamente segnalate dalle imprese (“entrate esplicite”), vengono considerate anche le entrate associate a professioni per le quali esistono, nell’ambito della “scuola dell’obbligo”, corsi triennali per il rilascio di una qualifica professionale. Queste ultime sommate alle entrate esplicite danno appunto luogo alle entrate potenziali. Per quanto riguarda il grado di professionalità richiesto, la maggior parte delle entrate previste dagli imprenditori del turismo si orienta verso personale di livello intermedio, mentre il peso delle figure di elevato profilo (high-skill) risulta molto ridotto, di gran

lunga inferiore a quello rilevato nel complesso dell’economia.

I dati dell’indagine Excelsior mostrano come all’interno del settore, l’82,7% delle entrate previste nel 2022 si concentri su solo cinque figure professionali di carattere intermedio, denotando una scarsa diversificazione. Tre professioni si confermano essere quelle più richieste: camerieri e professioni assimilate, che rappresentano il 37,1% delle entrate previste nel settore turistico, seguiti dai cuochi in alberghi e ristoranti (21,5%) e dai baristi (14,8%). Seguono, molto a distanza, gli addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione dei cibi (5,5%) e gli addetti all’accoglienza (3,9%). Di queste principali figure professionali quelle che nel 2020 sono state considerate più difficili da reperire sono i cuochi (46,4% di quelli previsti in entrata) e i camerieri (44,4%). Con riferimento alle caratteristiche richieste dalle imprese per le figure professionali in entrata, l’esperienza è un requisito generalmente molto ricercato, soprattutto per i cuochi e gli addetti all’accoglienza nei servizi ricettivi e ristorativi. Con riferimento invece all’età dei candidati, le professioni più “aperte ai giovani” under 30 sono quelle di animatore turistico, barista e cameriere. I dati dell’Indagine Excelsior consentono anche di analizzare l’attitudine delle imprese alla trasformazione digitale e ad investire in prodotti e tecnologie improntate al maggior risparmio energetico e/o minore impatto ambientale. Nel 2022 la quota di imprese turistiche che hanno investito nel digitale è stata maggioritaria, pari al 58,5%, ma inferiore a quella rilevata nel complesso dei settori (69,6%). E’ stata invece del 28,3%, la quota delle imprese del turismo che hanno investito in prodotti e tecnologie green, contro un valore medio complessivo del 26,2%.

Fonte: Federalberghi, Datatur 2023: trend e statistiche sull’economia del turismo

HOTELLERIE S•20 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 INDAGINE
Tabella 2 - Lavoratori previsti in entrata per tipologia e forma contrattuale

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Le nuove cartucce SafePack™ di Diversey. Un contributo all’economia circolare

Le nuove cartucce "SafePack™" di Diversey aiutano i clienti a ridurre le emissioni di carbonio, a ridurre i rifiuti di plastica e a soddisfare i più alti standard di riciclabilità e sicurezza.

Quest'ultima innovazione rappresenta un ulteriore passo avanti nell'ambizione dell'azienda. Le cartucce con prodotti concentrati sono una delle proposte più efficaci per la pulizia e l'igiene. Consentono agli utenti di riempire più volte i flaconi spray riutilizzabili, migliorando così il riutilizzo della plastica e riducendo al minimo i rifiuti. Garantendo ora la completa riciclabilità delle cartucce, Diversey contribuisce maggiormente all'eco-

nomia circolare.

Questo risultato è stato ottenuto riconsiderando il design, il metodo di produzione e i materiali utilizzati. Le nuove cartucce SafePack™ sono realizzate in polietilene monostrato, un'opzione migliore per l'ambiente e più facile da riciclare, inoltre il tappo e l'etichetta possono essere rimossi. Un nuovo metodo di produzione garantisce che non venga sprecato alcun materiale.

Le nuove cartucce SafePack™ sono un'evoluzione dei loro predecessori. Oltre a garantire un eccellente design robusto e antigoccia che soddisfa i più elevati standard di riciclabilità e sicurezza, offrono ulteriori vantaggi unici:

• Cartucce approvate UN per i liquidi in ADR (classificati).

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Una sola cartuccia contiene una quantità di soluzione detergente concentrata sufficiente a riempire molti flaconi spray una volta diluita, più e più volte. Ad esempio, una confezione (6 l) di detergente disinfettante concentrato, equivale a 400 flaconi pronti all'uso, riducendo così l'impronta di carbonio da 24,7 CO2 eq. a 0,11. Si tratta di una vera e propria svolta e di un evidente passo avanti.

Investire in prodotti ecostenibili è ormai da anni una priorità coerente per tutti i responsabili del settore alberghiero, dato che un numero crescente di ospiti è alla ricerca di alternative ecologiche quando viaggia.

Secondo un recente sondaggio* L'81% dei viaggiatori conferma che il turismo sostenibile è importante per loro. Il 57% dei viaggiatori preferirebbe soggiornare in una particolare struttura ricettiva che adotta politiche di sostenibilità.

Gli albergatori tendono a mantenere il loro investimento in prodotti sostenibili anche come elemento chiave per migliorare la reputazione del marchio. Gli studi mettono in luce che le recensioni dei viaggiatori influenzano le decisioni di prenotazione da parte di altri viaggiatori, e che un modo per migliorare la revisione dei punteggi è quello di investire in soluzioni sostenibili. Pertanto, l’orientamento verso scelte ecocompatibili protegge e aumenta la fidelizzazione dei clienti e dei dipendenti e attrae anche nuovi clienti.

Scegliere sistemi ecologici rappresenta anche una soluzione economicamente sostenibile per il lungo termine, infatti investire in prodotti eco-sostenibili consente di risparmiare nel consumo di rifiuti, di acqua ed energia elettrica.

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*I dati sono basati sull’ipotesi di una completa transizione dall’utilizzo di un normale pad rosso in combinazione con un detergente standard per pavimenti, al Twister pad verde utilizzato solo con acqua.

**La riduzione di CO2 si basa sul confronto tra 1 confezione di detergente antimicrobico SURE e 1 confezione di detergente antimicrobico tradizionale. Al fine di garantire la comparabilità dei dati, le dimensioni delle confezioni prese in considerazione sono le medesime.

***I calcoli sono basati sull’ipotesi di una completa transizione dall’utilizzo di cartucce multistrato non riciclabili a cartucce monostrato completamente riciclabili SafePack.

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Alberghi

COVID-19, la riscoperta dell’importanza dell’IGIENE

Nel 2020 il valore della produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è stato di 3,8 miliardi di euro

a cura di Cristina Cardinali

LElaborazione dei dati Cerved Marketing Intelligence

a produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è una delle più importanti in Europa. Nel 2020 il suo valore è stato di circa 3,8 miliardi di euro e, in controtendenza con l’andamento generale dell’economia, ha registrato un mode rato progresso (+3,1%) rispetto all’anno precedente, questo quanto emerge dallo Start Prodotti per la detergenza divulgato da Cerved a marzo 2021. Lo sviluppo è stato spinto essenzialmente dalla componente nazionale dei con sumi domestici che hanno beneficiato delle maggiori esigenze di igiene, puli zia e sanificazione imposte dal contra sto al contagio del virus Sars-CoV-2 e dalla centralità dell’ambiente domestico determinata da limitazioni agli sposta menti e chiusure. Il mercato professio nale invece risulta penalizzato dalle diffuse chiusure di luoghi pubblici e in particolare dalle difficoltà del comparto Ho.re.ca. Tra i segmenti principali, evi denziano maggiori progressi i prodotti per superfici, ma anche l’area del lavag gio stoviglie e gli additivi per bucato, mentre in termini di canali, gli speciali sti drug si sono dimostrati il format più vivace anche durante la pandemia. Le previsioni per il 2021 evidenziano deboli variazioni al ribasso del valore della pro duzione e dei consumi rispetto ai livelli elevati raggiunti nel 2020. L’evoluzione ancora incerta della crisi sanitaria sup-

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HOTELLERIE MERCATO P
Il settore, strutturalmente molto frammentato per la presenza di numerose imprese di piccola e media dimensione, è stato tra i più colpiti dalla pandemia. Dopo una graduale ripresa, il 2023 segna il pieno superamento dei livelli pre-Covid, non solo in termini di fatturato ma anche di numero di presenze

Dopo la forte flessione del 2020 e la moderata ripresa del 2021, il fatturato del settore alberghiero evidenzia nel 2022 un deciso aumento. Nel complesso si valuta un giro d’affari di circa 22,8 miliardi di euro, in accelerazione del 50% rispetto all'anno precedente. Al progresso ha contribuito in primo luogo la ripresa dei flussi turistici dopo il superamento dello stato di emergenza che ha permesso di far risalire le presenze nelle strutture alberghiere, ma anche una tendenza al rialzo dei prezzi innescata dal forte aumento dei costi di gestione nella fase post-pandemia, accentuato dagli effetti della crisi energetica generata dal conflitto in Ucraina.

Rispetto alla fase pandemica, si è leggermente ristretta la quota relativa alla componente del food & beverage che si era espansa a causa della tendenza degli ospiti delle strutture ad accentuare il consumo dei pasti all'interno degli hotel,mentre è risalito il peso della vendita di camere e appartamenti.

Le presenze alberghiere nazionali evidenziano nel 2022 un incremento del 15,7% e sono pari al 53,9% del totale, ma restano inferiori del 6,9% rispetto al 2019. Le presenze estere, che hanno avviato la ripresa in tempi successivi, nel 2022 raddoppiano rispetto al 2021, ma sono ancora in deficit del 20,6%. La ripresa si concentra soprattutto nel primo semestre dell'anno, quando il venir meno delle restrizioni alla mobilità dovute alla pandemia contribuisce all’aumento dei flussi turistici (Fonte: ISTAT).

Il 2023 si è aperto in uno scenario caratterizzato dal rallentamento della crescita economica e dal persistere di un'elevata inflazione, oltre che dall’instabilità della situazione geopolitica. Questi fattori minacciano di indebolire l’entità della ripresa del settore turistico ma senza pregiudicarla. Soprattutto la componente estera dei flussi è attesa avere ancora un'evoluzione

molto favorevole. Gli arrivi dalla Russia e in generale dalle aree coinvolte nel conflitto russo-ucraino saranno ancora limitati, ma la mancanza sarà compensata dalla ripresa di altre aree mondiali, America e Asia soprattutto. Anche il turismo business potrà accentuare la ripresa, rimasta ancora molto parziale nel 2022.

I dati sulle presenze nel primo trimestre 2023 evidenziano un progresso del 36,4% sul corrispondente periodo del 2022, derivante da una crescita del 21,1% per le presenze nazionali e un aumento del 36,4% per quelle straniere. Si prospetta quindi per le presenze alberghiere l’intero recupero dei livelli persi con la pandemia e il superamento dei livelli del 2019, a fronte di un progresso più accentuato del giro d’affari determinato dall’accesa dinamica dei prezzi avviata nel 2021.

ANALISI DI SETTORE

Est, in particolare in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, ma è nel Sud, dove lo sviluppo alberghiero è più recente, che si riscontra la maggiore capacità media ricettiva degli alberghi.

Negli anni pre-pandemia l'Italia è stata al centro delle attenzioni di molti operatori internazionali, intenzionati a dotarsi di almeno una struttura di prestigio nel Paese. A causa della crisi sanitaria, molti hotel in fase di ammodernamento o ristrutturazione hanno posticipato l'apertura per ritardi nella esecuzione delle opere e per la scarsa domanda, in termini di arrivi e soggiorni turistici, ma dal 2021 la tendenza è in progressivo miglioramento. Tra il 2021 e il 2022 le nuove aperture nelle categorie superiori sono state una cinquantina e nel 2023 si prospetta una nuova serie di inaugurazioni di nuovi hotel di fascia lusso tra località turistiche e grandi città.

Di me n s i on e e a n d a me n to Fa ttu r a to p e r s e g me

OFFERTA

A giugno 2023 operano in Italia

30.303 imprese con codice Ateco

Anda me nt o i n va l ore

CONCENTRAZIONE DELLE IMPRESE

Tab el l a 2 - D imen sion e e an d amen to F attu r ato p er segmen to

55.10, di cui il 55% del totale sono società di capitali. Si valuta che le imprese di dimensioni significative siano circa 200-250, dato in leggero calo negli ultimi anni.

n t e: a n a lisi e st ime C erv ed su f o n t i q u a li c a t e

Il settore risulta molto frammentato, per la presenza di numerose imprese di piccola-media dimensione. Si conferma la tendenza alla concentrazione sia per processi di fusioni/acquisizioni societarie sia per la crescente propensione di operatori indipendenti a "fare sistema", aderendo a catene alberghiere, consorzi, cooperative, ecc.

ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA

Le tipologie di imprese sono essenzialmente quattro:

A n a l i s i d i s e ttor e - In d i c a tor i d i a p p r of on d i me n to s p e c i c i d e l s e ttor e

La ripartizione degli alberghi per categorie evidenzia una netta predominanza dei 3 stelle che rappresentano circa il 46% del totale e il 42% delle camere. Le strutture a 4 e 5 stelle costituiscono circa il 21% del totale ma il 40% delle camere ed evidenziano un leggero aumento a fronte di una contrazione delle strutture a 1 e 2 stelle.

Dal punto di vista territoriale l'offerta risulta concentrata soprattutto nel Nord-

• imprese proprietarie del complesso delle unità ricettive e dei servizi alberghieri; • imprese proprietarie di una parte del servizio alberghiero, con la restante

S•25 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
St art | G iugno 2 0 2 3 A n a l i s i d i s e ttor e 2 1 2 Anda me nt o i n va l ore Tab el l a 1 - A n alisi d i settor e 2019 2020 v ar 20 2021 v ar 21 2022 v ar 22 2023 v ar 23 2024 v ar 24 2025 v ar 25 F at t ur at o (ML N €) 21 894 11 200 -48 8% 15 200 35 7% 22 800 50% 26 100 14 5% 27 500 5 4% 28 600 4 0% F o n
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2 1 4 Tab el l a 3 - PR ESEN ZE N EG L I A L B ER G H I I TA L I A N I D A L 2011 A L 2022 A n n
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Andamento in valore
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d a me n to Fa ttu r a to p e r s e

DIMENSIONE E ANDAMENTO FATTURATO PER SEGMENTO

Anda me nt o i n va l ore

Tab el l a 2 - D imen sion e e an d amen to F attu r ato p er segmen to

no autonome. Talvolta i consorzi sono misti, a seguito della partecipazione di enti istituzionali.

DOMANDA

e: a n a lisi e st ime C erv ed su f o n t i q u a li c a t e

n a l i s i d i s e ttor e - In d i c a tor i d i a p p r of on d i me n to

quota in affitto e/o gestione di immobili; • imprese che concedono il marchio alle unità alberghiere con contratti di management e/o franchising; • consorzi di imprese alberghiere, con o senza marchio comune, per la gestione di servizi commerciali, formazione, prenotazioni e vendita. Nell'ambito di un gruppo alberghiero

tali forme organizzative possono coesistere contemporaneamente. Questa particolarità non riguarda però i consorzi, una formula che in Italia è in fase di forte sviluppo. I consorzi sono raggruppamenti funzionali, che possono andare dalla promozione alla gestione di servizi comuni, fermo restando che le singole imprese alberghiere resta-

La domanda di servizi alberghieri proviene da due componenti principali regolate da fattori in parte specifici: • privata/turistica. Risponde al bisogno di individui e famiglie di trascorrere tempo libero per svago in differenti località. Dipende dal quadro economico generale e dai redditi delle famiglie e ha una forte componente stagionale collegata ai periodi di ferie, vacanze scolastiche e festività. Un fattore rilevante sono inoltre i flussi turistici dall'estero, che possono essere influenzati da fattori economici, geopolitici e da particolari eventi (sportivi, culturali, religiosi, ecc);

• affari/business. Si collega alla

HOTELLERIE S•26 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 MERCATO
necesAlbe rghi 7 Analis i e t re nd de l s e t t o re F o n t e: a n a lisi e st ime C erv ed su f o n t i q u a li c a t e Di me n s i on e e a n
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2021 2022 2023 Vendi t a camer e/ appar t ament i 55 1% 55% 54 9% F ood & bev er ag e 36, 2% 36, 2% 36, 3% Al t r o 8 7% 8 8% 8 8% T ot al e 100% 100 0% 100 0% F o n t
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e l s e ttor e 2 1 4 Tab el l a 3 - PR ESEN ZE N EG L I A L B ER G H I I TA L I A N I D A L 2011 A L 2022 A n n i Presen ze italian i (k Un ità) Q u ota % italian i (%) Presen ze ( 000) stran ieri (k Un ità) Q u ota % stran ieri (%) Presen ze ( 000) totali (k Un ità) 2011 139 897 53 8 120 014 46 2 259 911
s p e c i c i d
Andamento in valore

n t e: a n a lisi e st ime C erv ed su f o n t i q u a li c a t

sità di spostamenti per motivi lavorativi, partecipazione a fiere, congressi e viaggi incentive promossi da aziende per i propri dipendenti e collaboratori. È influenzata anch'essa dal ciclo economico e dalle politiche di spesa aziendali.

anni pre-Covid che durante la pandemia. Una crescente concorrenza arriva anche dalle nuove formule di ospitalità parallela, favorite dal web come l'accoglienza di turisti in contesti atipici, quali case private, aziende agricole, ecc., che non sono assoggettati

A n a l i s i d i s e ttor e - In d i c a tor i d i a p p r of on d i me n to s p

Presenze

CONCORRENZA

La concorrenza, per gli operatori alberghieri, arriva soprattutto dalle strutture extra-alberghiere, in particolare agriturismi, bed & breakfast e affitti brevi (vedi articolo a pag. S 30), in forte aumento sia negli ultimi

alle stesse regole degli alberghi in materia di salute, sicurezza, igiene degli alimenti, tassazione (es. Airbnb).

STRATEGIE DI SETTORE

In un contesto di mercato caratterizzato da una forte concorrenza, gli ope-

ratori tendono a fare sempre più leva sulla qualità del prodotto e sull'ampliamento della gamma di prodotti/servizi offerti al cliente, anche attraverso l'elaborazione di iniziative promozionali e offerta di pacchetti speciali.

L'orientamento è dunque verso una crescente diversificazione del portafoglio prodotti e la personalizzazione dell'offerta con servizi "dedicati" ai diversi target di utenza, studiati in base alle singole esigenze della clientela: Business, Rider, Pet Friendly, Wellness, Woman, Kids, Seniors, Millennials (un target emergente), cioè giovanissimi con abitudini di viaggio particolari, che preferiscono spendere le loro risorse in "esperienze" piuttosto che in beni materiali. Per potenziare il tasso medio di occupazione delle camere, le aziende puntano su iniziative promozionali e offerta di pacchetti. Sul piano della comunicazione, le aziende sono orientate verso l'utilizzo delle opportunità offerte dalla rete, per svolgere attività promozionale attraverso il proprio sito e i social network, per attirare potenziali clienti. Per i gruppi/catene risultano strategiche le analisi di mercato per rilevare la brand awareness (grado di conoscenza, notorietà e fedeltà al marchio da parte dei clienti).

Parallelamente allo sviluppo di tutte le possibili azioni commerciali, risultano fondamentali un'oculata politica degli investimenti e il continuo monitoraggio dei costi di gestione, senza

S•27 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 St art | G iugno 2 0 2 3
Un ità) Q u
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Un ità) Q u ota % stran ieri (%) Presen ze (' 000) totali (k Un ità) 2012 132 910 52 122 700 48 255 610 2013 128 429 50 4 126 330 49 6 254 759 2014 127 568 50 127 374 50 254 941 2015 133 270 50, 7 129 681 49, 3 262 951 2016 134 026 50 5 131 493 49 5 265 518 2017 139 019 50, 5 136 114 49, 5 275 133 2018 140 194 50, 2 139 276 49, 8 279 470 2019 140 377 50 140 561 50 280 938 2020 85 634 69, 5 37 632 30, 5 123 266 2021 112 996, 8 66, 7 56 539, 5 33, 3 169 536, 2 2022 130 682 5 53 9 111 558 5 46 1 242 241 F o
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PR ESEN ZE N EG L I A L B ER G H I I TA L I A N I D A L 2011 A L 2022 A n n i Presen ze italian i (k Un ità) Q u ota % italian i (%) Presen ze (' 000) stran ieri (k Un ità) Q u ota % stran ieri (%) Presen ze (' 000) totali (k Un ità) 2011 139 897 53, 8 120 014 46, 2 259 911
NEGLI
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PRESENZE
ALBERGHI
negli alberghi italiani dal
2011 al 2022

penalizzare la qualità dell'offerta e l'efficienza della struttura.

È fondamentale altresì il rapporto con operatori culturali, enti pubblici, società di servizi e di produzione di beni, associazioni di categoria e autori di eventi, al fine di proporre gli alberghi anche come player in grado di interagire e valorizzare l'intero territorio di localizzazione.

EVOLUZIONE DEL MERCATO

Il crescente interesse per le tematiche ambientali contribuisce ad alimentare la domanda di turismo responsabile. Le strutture alberghiere mirano a diminuire gli sprechi alimentari nei ristoranti, eliminare progressivamente la plastica a partire dai prodotti di plastica monouso, diminuire il consumo di energia (es: rimodellare l'esperienza dell'ospite, sostituendo il minifrigo e la macchina del caffè di ciascuna stanza con un'area comune in cui queste comodità siano a disposizione di tutti), rispettare le norme ambientali riguardanti il rumore, l'acqua potabile e le

acque di balneazione, le acque reflue, le emissioni atmosferiche, gestire il traffico privato da e verso le zone turistiche e verso le strutture ricettive.

PNRR

Il settore turistico è coinvolto nel piano di riforme all’interno del PNRR. In particolare, la Missione 1 del piano, intitolata "Digitalizzazione, competitività, cultura e turismo", prevede l’assegnazione di 2,4 miliardi di euro in favore di una strategia di sostegno e rilancio del turismo fondata sulla valorizzazione del patrimonio culturale e turistico e sulla digitalizzazione. Tra gli interventi previsti nel quinquennio 2021-2026, figurano la creazione di un hub del turismo digitale e una serie di fondi integrati per incentivare la competitività delle imprese.

In particolare il bonus alberghi (introdotto dal decreto legge 152/2021 in attuazione del PNRR) prevede un credito d'imposta fino all'80% (per interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024) e un contributo

a fondo perduto fino al 50% con un limite a 40.000 euro (innalzabile a 100 mila euro se si rispettano alcune condizioni), per le spese sostenute per certi specifici interventi: efficienza energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, realizzazione di piscine termali, spese per la digitalizzazione, acquisto di mobili e componenti di arredo. A queste due misure, si aggiungono altre agevolazioni:

• 30.000 euro per le opere di digitalizzazione e innovazione delle strutture, in chiave tecnologica ed energetica, pari ad almeno il 15% della spesa dell'intervento;

• 20.000 euro dedicati all'imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni);

• 10.000 euro per le imprese e le società con sede operativa situata nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

HOTELLERIE S•28 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 MERCATO

La leggerezza del telaio in alluminio, la praticità del Flat mop con sistema a strappo

Il mop permette una pulizia perfetta e senza aloni grazie al particolare intreccio tra la Microfibra e il Cotone. La microfibra rimuove sporco e polvere e allo stesso tempo il cotone permette al prosta umidità, mantenendo il e consentendo così di pulire

La sanificazione è garantile o pavimento. Al termine facilmente rimuovere il mop per il suo lavaggio: il sistema a strappo assicura praticità e

Il mop permette una pulizia perfetta e senza aloni grazie al particolare intreccio tra la Microfibra e il Cotone. La microfibra rimuove sporco e polvere e allo stesso tempo il cotone permette al prodotto di conservare la giusta umidità, mantenendo il mop bagnato per più tempo e consentendo così di pulire molti più metri di superficie. La sanificazione è garantita su ogni tipo di materiale o pavimento. Al termine dell’utilizzo l’operatore può facilmente rimuovere il mop per il suo lavaggio: il sistema a strappo assicura praticità e

velocità nelle operazioni di cambio mop, oltre a garantire la massima aderenza al telaio. Il prodotto si presenta anche nella versione solo in Microfibra, per un uso più tradizionale di questo tipo di prodotto.

cambio mop, oltre a garantire la massima aderenza al telaio. Il prodotto si presenta anche nella versione solo in Microfibra, per un uso più tradizionale di questo tipo di prodotto.

TELAIO IN ALLUMINIO CON SNODO SCORREVOLE E BLOCCO LATERALE

CON SNODO SCORREVOLE E BLOCCO LATERALE

Il panno mop con sistema

zionale se usato con il telaio in alluminio con lo snodo centrale scorrevole. Con lo snodo centrale del telaio si

Il panno mop con sistema a strappo è ancora più funzionale se usato con il telaio in alluminio con lo snodo centrale scorrevole. Con un semplice movimento lo snodo centrale del telaio si

sgancia e attraverso i binari si sposta di lato, dove viene bloccato. In questo modo l’operatore può far passare il prodotto sotto ogni mobile od ostacolo, senza dover fare alcuno sforzo. Il sistema con blocco laterale consente l’uso del telaio attraverso qualsiasi passaggio difficile, per raggiungere i punti più scomodi, soprattutto in am-

sgancia e attraverso i binari si sposta di lato, dove viene bloccato. In questo modo l’operatore può far passare il prodotto sotto ogni mobile od ostacolo, senza dover fare alcuno sforzo. Il sistema con blocco laterale consente l’uso del telaio attraverso qualsiasi passaggio difficile, per raggiungere i punti più scomodi, soprattutto in am-

bienti dove sono presenti scaffalature, mobili, attrezzature, e i movimenti sono quindi più difficili.

bienti dove sono presenti scaffalature, mobili, attrezzature, e i movimenti sono quindi più difficili.

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di

Alberghi e Affitti Brevi Modelli a confronto

Presentiamo una sintesi del Report di Federalberghi che prende in considerazione gli effetti sull’economia dei due modelli di sviluppo turistico, uno improntato sulla preminenza degli alberghi e l’altro degli affitti brevi

a cura di Cristina Cardinali Elaborazione Report di Federalberghi

Il turismo, cioè il fenomeno sociale che porta le persone a vivere per qualche giorno in un luogo diverso dalla propria residenza, è in sé una realtà relativamente piccola (vale a dire che l’economia del turismo in sé non è imponente, anche perché statisticamente comprende solo i consumi turistici diretti: alberghi, ristorazione e agenzie di viaggio), ma le sue conseguenze economiche sono molto grandi, perché, una volta in vacanza o in viaggio, il protagonista spende per una serie di beni e servizi molto più ampia di quella indicata come diretta: spende per i trasporti, per acquistare vari tipi di beni in commercio e utilizza servizi di ogni sorta: insomma, coinvolge appieno buona parte dell’economia locale di cui si è ospite.

La capacità di creare ricchezza locale non dipende (solo) dal numero di turisti che visitano una località, perché ne rappresentano la condizione necessaria, ma non quella sufficiente per uno sviluppo più forte e più armonioso. Il turismo è l’unico settore dell’economia in cui il fenomeno economico viene misurato solo dalle quantità fisiche (numero presenze turistiche) e non dalle quantità moltiplicate per il loro valore. I beni (e i servizi) dell’economia, per essere valutati nel loro apporto alla ricchezza nazionale sono calcolati attraverso la moltiplicazione delle unità fisiche (beni di consumo/ investimento e ore lavorate) per il loro valore unitario. In questo report non si considera solo il numero delle presenze turistiche ufficiali, per altro

HOTELLERIE S•30 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 SVILUPPO TURISTICO

non esatte, perché non conteggiano le presenze non registrate, e non si valuta l’impatto economico del turismo nell’economia solo sulla base delle statistiche ufficiali, ma si cerca di avere un quadro esaustivo del valore economico del fenomeno, comprendendo anche una stima delle presenze turistiche non registrate, quelle che solitamente vengono distribuite attraverso le piattaforme digitali, e che hanno per oggetto residenze ordinarie utilizzate ai fini di ricettività simil-alberghiera.

Il report di Federalberghi dedica ampio spazio alla descrizione di come funzionano i due modelli sul piano della “produzione” dei rispettivi servizi alla clientela.

Il primo elemento da considerare è dato proprio dalle diverse modalità con cui si svolge il soggiorno nell’una o nell’altra formula. Nel settore alberghiero, il soggiorno dell'ospite comporta la fruizione di una vasta gamma di prestazioni professionali, che si distinguono per la loro eterogeneità, e concorrono a fornire un'ampia gamma di servizi di ospitalità. Tra questi servizi si annoverano non solo l'ospitalità in senso stretto, ma anche altre attività connesse come, ad esempio, i congressi, la ristorazione, e i servizi per il benessere. Nel caso dell'affitto breve, la situazione è diversa, perché si tratta di un'attività senza standard predefiniti e vincolanti, il che rende la modalità organizzativa estremamente semplificata. Si tratta di un modello che non ha bisogno della presenza di molte figure professionali particolarmente sofisticate.

Si possono individuare tre modalità tipiche di gestione degli affitti brevi, che presentano differenti esigenze in termini di personale:

a) la modalità che prevede la consegna delle chiavi al momento dell'arrivo dell'ospite, accompagnata dalla pulizia dell'alloggio e dal regolare funzionamento delle facilities presenti;

b) la modalità di gestione attraverso

l'intermediazione di una società specializzata, la quale si preoccupa di svolgere le medesime funzioni di pulizia e manutenzione, ma agisce come soggetto terzo tra il proprietario e l'ospite;

c) la modalità di essere ospitati dal proprietario stesso, il quale si occupa personalmente di allestire l'alloggio in funzione delle esigenze dell'ospite.

In tutti i casi le attività di comunicazione, promozione e commercializzazione dell’abitazione sono gestite esclusivamente dalla piattaforma on line, che funge da intermediario tra la domanda e l'offerta. Anche la parte economico-finanziaria, se così vogliamo definirla, è di fatto gestita dalla

piattaforma che incassa la vendita, trattiene la sua percentuale di competenza e accredita il valore rimanente al proprietario dell’abitazione. In generale, l'esercizio dell'attività di affitto breve non richiede particolari competenze professionali, e l'unico servizio richiesto riguarda la pulizia e la manutenzione ordinaria dell'alloggio, attività non particolarmente caratteristiche e per le quali spesso valgono le medesime modalità di gestione del residente in una normale abitazione. Anzi, si può affermare che nell’offerta di affitto breve viene tolto il concetto stesso di servizio, che è l’elemento che caratterizza da sempre e dovunque l’ospitalità, che non è semplicemente offrire un alloggio in senso

S•31 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
Tabella 1 - Differenze organizzative dei due modelli e il modo prevalente con cui vengono svolte

fisico, ma l’insieme dei servizi collegati al soggiorno. Come si può osservare dalla tabella 1 , le figure professionali coinvolte nelle attività alberghiere sono numerose, e ovviamente la loro numerosità dipende dal grado di complessità e di importanza del singolo esercizio ricettivo, tuttavia alcune funzioni essenziali del servizio di accoglienza non possono mancare. Nel caso della modalità di affitto breve i servizi sono ridotti al minimo, e si limitano nella gran parte delle situazioni alla consegna delle chiavi e all’ovvio servizio di pulizia. Non ci sono investimenti, se si escludono quello del capitale iniziale composto dall’abitazione medesima e degli arredi, che per altro dovendo avere le sembianze dell’ospitalità casalinga, non prevede nessun acquisto caratteristico o finalizzato all’ospitalità professionale. Sul piano organizzativo, salvo che siano offerte da un unico proprietario una moltitudine di abitazioni, la gestione non assume le caratteristiche di un’attività professionale vera e propria, se non quando viene affidata a una società di gestione dell’appartamento (o della camera) offerti in affitto. In questo caso però la professionalità si esprimerà nelle attività di gestione delle facilities legate al real estate, non nelle attività ospitali, se non appunto in termini dei servizi minimi ed essenziali. La maggiore complessità e articolazione dell’organizzazione alberghiera si traduce naturalmente in una domanda sul mercato del lavoro maggiore in termini quantitativi e migliore in termini di figure professionali richieste.

IMPLICAZIONI ECONOMICHE

Si potrebbe osservare che non si può paragonare una singola casa a un albergo; il che è certo, ma il punto fondamentale è che la somma delle case non porta alla complessità. Ad esempio, se compariamo un insieme di 100 abitazioni con un albergo di 100 camere, la somma delle abitazioni non

crea nuove figure professionali, semplicemente somma le funzioni elementari di cui si compone la singola offerta. All’opposto, via via che un albergo assume una dimensione maggiore, avrà bisogno tendenzialmente di nuove funzioni, come avviene, ad esempio, per le attività congressuali o per il banqueting; nel caso di un’offerta di ristorazione aperta al pubblico; o nei servizi per la cura e il benessere personale; tutte funzioni che portano all’acquisizione di nuove risorse umane, e alla loro diversificazione, proprio per il bisogno di disporre della maggiore varietà indotta dalla crescente dimensione alberghiera.

In termini economici, la maggiore articolazione dei servizi offerti innesta un meccanismo moltiplicatore di tipo keynesiano. È un movimento espansivo che dall’ospitalità si allarga via via ad altre attività economiche. È un circolo virtuoso che la modalità degli affitti brevi può creare solo in parte, perché questi servizi andranno cercati all’esterno, e non sempre sono disponibili, e non sempre sono utilizzati con la stessa intensità di quando si trovano all’interno della struttura ricettiva.

C’è un altro fattore di carattere generale che incide negativamente sull’effetto moltiplicativo degli affitti brevi, che dipende dalla natura del reddito ricevuto in cambio dell’ospitalità, dove la componente di rendita immobiliare è molto rilevante. È noto che la rendita abbia una propensione al rispar-

mio più elevata dei redditi da lavoro e anche dei redditi d’impresa. Quando si trasforma in risparmio, a sua volta può trasformarsi in investimento finanziario, e così sfugge dalla dimensione locale, per sortire i suoi effetti moltiplicatori (comunque minori) su una scala territoriale, teoricamente, senza confini.

TIPOLOGIA DI CLIENTELA

Anche la differente tipologia di clientela tra i due modelli, che porta a registrare una spesa in valori assoluti molto diversa tra chi soggiorna in albergo e chi in una residenza ordinaria. I dati di BankItalia ci forniscono su questo punto un’informazione molto preziosa: chi soggiorna in albergo, nel complesso, perciò non solo la spesa per pernottamento, ma quella complessiva che comprende ogni tipo di spesa per qualunque tipo di beni e servizi acquistati nella destinazione, spende più del doppio rispetto a chi soggiorna in case in affitto breve.

Si può notare quella che può sembrare una curiosità, però molto significativa, che la spesa complessiva di chi è ospite in case d’affitto, confrontata con quella di chi è ospite di parenti e amici, è sostanzialmente uguale, anzi chi è ospite di familiari e amici spende nel complesso più di chi è ospite delle case in affitto. Si tratta perciò di tipologie di vacanza che esprimono in media capacità di spesa molto lontane da quella alberghiera (Tab. 2)

HOTELLERIE S•32 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 SVILUPPO TURISTICO
Tabella 2 - Ripartizione della spesa media per di tipo d’alloggio

Allegrini: rivoluzionare la detergenza con soluzioni sostenibili

INNOVAZIONI DI PRODOTTO IN AMBITO PULIZIA

Nel mondo in continua evoluzione dell'industria dell'ospitalità, la sostenibilità e le pratiche eco-consapevoli sono diventate più che semplici parole d'ordine: sono ormai un requisito fondamentale per il successo. Da oltre 75 anni Allegrini S.p.A., azienda italiana produttrice di detergenti professionali e cosmetica per l’hotellerie, è presente nel mercato con soluzioni attente e rispettose nei confronti dell’ambiente, grazie a una filosofia green che contraddistingue tutto il processo. Dall’approvvigionamento delle materie prime al confezionamento fino al trasporto, Allegrini man-

tiene un impegno costante per ridurre il proprio impatto ambientale, mantenendo alti standard qualitativi. L’azienda sa bene che nel mondo dell’ospitalità, ogni dettaglio è importante. Dalle lenzuola candide ai pavimenti scintillanti, la pulizia e la presentazione sono fondamentali per creare un'esperienza memorabile per gli ospiti. Proprio per questo Allegrini pone una forte enfasi sulla fornitura di soluzioni di pulizia di alta qualità che non solo soddisfano ma superano gli standard del settore. La gamma di prodotti vanta innovazioni progettate per migliorare l'effi-

cienza e ridurre gli sprechi nelle operazioni di pulizia degli hotel.

Tra le soluzioni green per la detergenza spicca TopFormula+, una gamma di detergenti super concentrati che, grazie a un Metodo appositamente studiato e ai sistemi di dosaggio e diluizione professionali, consentono una riduzione degli sprechi di prodotto, ma soprattutto un saving sugli imballi (rispetto ai flaconi monouso) che dispiega effetti positivi anche sulle movimentazioni logistiche per il trasporto. Evidenza di ciò viene fornita dall’importante studio LCA (Life Cycle Assessment) che Allegrini ha condotto tra detergenti concentrati e pronti all’uso. Paragonando infatti 3 referenze di prodotto pronto all’uso con le stesse

allegrini.com

referenze in versione concentrata, i risultati sono stati sorprendenti. Per ognuna delle due versioni sono stati presi in esame i processi di produzione, miscelazione, confezionamento e trasporto del prodotto finito, fino allo smaltimento dei materiali del packaging. Il risultato? Un impatto ambientale nettamente inferiore dei prodotti concentrati rispetto a quelli pronti all’uso. Per ogni 1000 litri di prodotto con la versione concentrata si risparmia così l’86,4% di emissioni di CO2 rispetto al pronto uso nella referenza vetri, il 91,5% nella referenza sgrassatore e il 92,8% nella referenza multiuso. Da non dimenticare tra le soluzioni per la detergenza, la linea certificata Ecolabel, una gamma di detergenti realizzati con materie prime di origine vegetale che assicurano, a parità di efficacia, massima biodegradabilità e

un maggior equilibrio tra prodotto e imballo.

DPLANET: UN SOLIDO

PASSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ

La Business Unit Cosmetica di Allegrini ha introdotto una soluzione davvero innovativa per il settore: DPlanet. Una linea di cosmetici solidi, interamente realizzati senza plastica e formulati senza acqua e conservanti, il che li rende perfetti per gli hotel che vogliono elevare il loro impegno verso la sostenibilità. La linea DPlanet si compone di 4 referenze: shampoo, hand wash, shower gel ed igiene intima. DPlanet si allinea perfettamente alla crescente domanda di alternative ecologiche da parte del settore offrendo agli ospiti un'esperienza lussuosa ed eco-consapevole. Anche per questo prodotto è stato condotto lo studio LCA, ed è emerso che, in termini

di packaging, produzione e trasporto, il cosmetico solido impatta sull’ambiente in misura minore rispetto all’equivalente quantitativo della tradizionale versione ”liquida” delle medesime referenze, con una riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti in atmosfera del 73% circa.

IMPEGNO ESG

L'impegno di Allegrini per la sostenibilità va oltre l'innovazione dei prodotti. L'azienda riconosce l'importanza della responsabilità condivisa lungo tutta la catena di fornitura e, tra le tante iniziative, ha implementato un sistema di valutazione dei fornitori secondo i criteri ESG. Questo sistema integra i fattori ambientali, sociali e di corporate governance nella strategia di approvvigionamento e nella selezione dei partner, assicurando che ogni aspetto delle operazioni sia in linea con i principi della sostenibilità.

L'INNOVAZIONE COME STILE DI VITA

Nel tentativo di essere sempre all'avanguardia, Allegrini investe molto in ricerca e sviluppo. Collaborando con istituzioni scientifiche, università ed esperti del settore, esplora tecnologie e soluzioni all'avanguardia. Questa cultura dell'innovazione spinge a migliorare continuamente l'offerta di prodotti, mantenendola al passo con i più recenti progressi in materia di sostenibilità.

Unitevi ad Allegrini nella ricerca di un futuro più pulito, più verde e più responsabile.

Per saperne di più sulle rivoluzionarie soluzioni Allegrini per il settore dell'hotellerie, visitate il sito www. allegrini.com o scrivete una mail a info@allegrini.com.

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Un albergo sempre più eco-friendly

Incontriamo Michele Surgo, direttore dell’hotel Best Western Goldenmile di Milano. Massima igiene e profumo di pulito sono “fondamentali per la brand reputation del nostro hotel”

HOTELLERIE S•36 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 CASE HISTORY
Maurizio Pedrini

CHI È MICHELE SURGO

Michele Surgo, classe 1971, laurea in economia del turismo e master in valorizzazione dei beni culturali. Dirige alberghi da ormai tanti anni e da quindici anni è General Manager in Best Western dell’Hotel Goldenmile. A dicembre di quest’anno è stato eletto delegato regionale di ADA – Associazione Direttori d’Albergo Lombardia - con una vision molto chiara: riportare l’associazione a quella di un tempo, vestendola con una nuova pelle e aprendola alla nuova generazione dei manager alberghieri.

to stesso di pulito. Abbiamo chiesto a Michele Surgo, attento e dinamico general manager alla guida dell’hotel Best Western Goldenmile di Milano, di raccontarci la sua esperienza nell’organizzazione e gestione delle pulizie, senz’altro all’avanguardia e attenta alla sostenibilità ambientale.

Grazie, anzitutto, di averci concesso un po’ del suo tempo prezioso, per rispondere alle nostre domande, ma qual è la sua giornata tipo?

Sono io a ringraziarvi di questa preziosa opportunità, perché ritengo che per la nostra categoria la comunicazione rivesta un ruolo essenziale, meritando senz’altro la massima attenzione. In realtà non esiste una giornata tipo. Si entra in hotel con un programma e spesso ci si trova a dover fare altro. Diciamo pure che la mia giornata si divide tra operatività alberghiera, attività commerciale e soluzione di problematiche last minute.

Quali figure si dedicano alle pulizie del ristorante, delle camere, dei bagni, della hall, della cucina e degli altri ambienti? Come vengono selezionate e formate?

In hotel una comunicazione fluida fra i reparti è imprescindibile, lavoriamo molto sul dialogo e in questo la figura della governante è fondamentale per un corretto coordinamento fra il personale di housekeeping e il ricevimento. La governante pianifica il lavoro del personale di pulizie, mantiene i contatti con il team ricevimento e manutenzione e si interfaccia con fornitori del reparto per assicurarsi che l’hotel sia sempre correttamente fornito (set biancheria, lavanderia, attrezzature, prodotti). Si confronta quotidianamente con il manager della struttura e con i responsabili di Best Sourcing per garantire sempre la massima efficienza del servizio.

Come viene preparato/formato e addestrato il personale addetto alle pulizie, al corretto impiego di prodotti, attrezzature e macchine per la pulizia e l’igiene delle superfici?

Tutti noi siamo ben consapevoli di quanto sia importante e gradevole essere accolti in un albergo elegante, confortevole, profumato e perfettamente igienizzato. La pulizia rappresenta senz’altro un elemento distintivo, un fondamentale “biglietto da visita” per qualsiasi struttura ricettiva. L’igienizzazione delle camere, dei bagni e delle zone comuni deve essere accurata, scrupolosa, eseguita da personale attento e ben preparato. Oltre al mobilio, alle lenzuola, ai letti e alle toilette, è fondamentale che si puliscano perfettamente gli accessori, le tazze, i bicchieri, le posate, così come le poltrone, la moquette, i pavimenti, i divanetti nelle sale d’attesa. Tutti gli spazi comuni devono testimoniare e veicolare al massimo livello il concet-

Abbiamo scelto di affidarci a una società in outsourcing per la pulizia delle camere e degli spazi comuni. Dopo una scrupolosa selezione, oggi collaboriamo con Best Sourcing srl, un’azienda che ci garantisce personale altamente formato e un servizio di housekeeping in linea con gli obiettivi di ospitalità della nostra struttura. Affidiamo ad esperti un lavoro, quello delle pulizie, che riteniamo fondamentale per la brand reputation del nostro hotel; grazie a questa collaborazione siamo certi di avere personale ai piani addetti alle pulizie del settore ristorazione, costantemente formato e aggiornato sulle normative vigenti.

In particolare, quali compiti sono assegnati alla governante e come si interfaccia con la sua figura?

L’azienda con cui collaboriamo, Best Sourcing srl, presta particolare attenzione alla formazione delle risorse: applica infatti un programma di interventi assai strutturato e completo. Anche se le figure inserite all’interno del nostro hotel arrivano già correttamente formate, c’è comunque un percorso di ‘training on the job’ seguito direttamente dalla governante e dall’area manager di Best Sourcing. Durante questo periodo il personale ai piani viene seguito per essere formato e aggiornato relativamente alle politiche dell’hotel, ai protocolli di pulizia applicati e ai prodotti ed attrezzature specifiche per ogni area di competenza.

Pulire la cucina in modo corretto è fondamentale per ridurre il rischio di potenziali contaminazioni e garantire quindi ai clienti la salubrità dei piatti serviti. Come sono organizzati questi essenziali interventi di prevenzione e sicurezza all’Hotel Best Western Goldenmile?

La pulizia e la sanificazione di tutte le superfici della cucina viene effettuata quotidianamente, con protocolli ben

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definiti da Best Sourcing srl secondo le normative più aggiornate. È previsto esclusivamente l’impiego di prodotti certificati e approvati per l’utilizzo negli ambienti dove si tratta il cibo. Siamo perfettamente consapevoli di come la pulizia delle cucine e dei piani di lavoro giochi un ruolo fondamentale. Essa è l’ ideale per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari, dei suoi operatori e, soprattutto, dei consumatori finali.

Gli interventi di sanificazione e igienizzazione investono ogni ambiente di questo fantastico albergo?

Coordinandoci con il personale di riferimento pianifichiamo con cura non solo il lavoro che definiamo ‘ordinario’, il quale viene svolto cioè quotidianamente, ma anche quello relativo alla pulizia straordinaria, che prevede degli interventi più approfonditi e mirati su alcune zone o superfici particolari (vetri esterni, pulizia divani….) con caden-

ze dalla settimana al mese a seconda del tipo di superficie/ambiente.

In particolare, può “raccontarci” come vengono effettuate e curate le pulizie dei bagni, delle camere e degli spazi comuni. Avete previsto anche l’impiego dell’ozono?

Per rispondere a questa domanda mi sono consultato direttamente con il direttore commerciale di Best Sourcing, Davide Romano, del quale riporto fedelmente il pensiero. “Come azienda abbiamo identificato una routine di base per i nostri clienti che prevede la pulizia accurata quotidiana degli ambienti utilizzando uno specifico protocollo, dove in sequenza vengono utilizzati diversi prodotti, per pulizia e sanificazione, con appositi panni/spugne a cui applichiamo il codice colore (ogni colore è abbinato ad una superficie). A conclusione delle operazioni di routine sulle camere in partenza, viene

impiegato un macchinario per l’ozono, un intervento che permette il ripristino totale della camera igienizzata completamente anche nei tessuti.”

La sanificazione efficace e costante della cucina e della sala da pranzo è il frutto di una procedura ad ampio raggio che rende sani e sicuri questi ambienti. Con quali sistemi viene eseguita? Avete previsto anche l’impiego di apposite macchine sanificanti? Siamo ben consapevoli che quando si parla di ambienti dove viene preparato, trattato e trasportato il cibo l’attenzione è sempre alta. Anche in questo caso l’esperienza di chi lo fa ‘per mestiere’ è il vero valore aggiunto di ricercare una collaborazione professionale. Per noi Best Sourcing ha implementato un protocollo specifico che ci permette di sanificare gli ambienti quotidianamente ripristinando ogni giorno la completa salubrità degli spazi.

HOTELLERIE S•38 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 CASE HISTORY

Quanto conta, per voi, la puntuale manutenzione e sanificazione delle condotte aerauliche e degli impianti di condizionamento dell’aria?

A questo proposito, credo sia doverosa una premessa. Ritengo che nel sistema-albergo, inteso come struttura organica costituita da una serie di elementi, compresi quelli architettonici e impiantistici, la qualità dell’aria rappresenti uno dei fattori a cui porre maggiore attenzione, attraverso un’azione di costante monitoraggio. Non siamo di fronte, infatti, a un elemento da dare per scontato, anche perché è responsabile della salute e della sicurezza sia degli ospiti che del personale alberghiero. In un ambiente climatizzato, infatti, la pulizia e la bonifica degli interi circuiti aeraulici sono il miglior mezzo di prevenzione per la salute delle persone che frequentano la struttura alberghiera. Senza dimenticare, ovviamente, che gli operatori in

un ambiente sano riescono a lavorare meglio, riducendo le assenze e migliorando la qualità di vita. Queste ed altre ragioni ci spingono a ritenere che il tema debba essere sempre al centro della nostra attenzione. Per quanto riguarda la buona manutenzione e la sanificazione degli impianti UTA, ci avvaliamo di un’azienda specializzata. In verità abbiamo norme interne molto più severe di quanto richiesto dalla normativa vigente.

I clienti, solitamente, si informano di come vengono effettuate le pulizie?

Apprezzano il servizio alla pari del comfort, della qualità del servizio o della cucina? Devo confessarle che la clientela non fa domande specifiche. Specialmente se vengono ospitati in un ambiente sano e pulito, come il nostro hotel. Siamo comunque sempre a completa disposizione per fornire a chi lo richieda, qualsiasi informazione utile

su questo delicato argomento, sia sulle modalità di svolgimento delle pulizie effettuate nelle camere e nei bagni, sia nella sala da pranzo e negli altri luoghi che compongono la nostra struttura.

Nel vostro albergo, già viene effettuata o avete in programma la “certificazione di qualità” degli interventi di pulizia?

Certamente, si tratta di una scelta obbligata: seguiamo un preciso programma dettato da BW Italia, che si chiama Special Protection.

Per raggiungere la massima efficienza del pulito, coniugandola con il rispetto dell’ambiente, avete previsto l’impiego di prodotti sostenibili e biodegradabili?

Ritengo che oggi il settore alberghiero, particolarmente sensibile al tema,  stia adottando sempre più un atteggiamento eco-friendly. L’eco-compatibilità,

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l’attenzione ai prodotti e allo smaltimento dei rifiuti rappresentano valori imprescindibili e obiettivi rispetto ai quali non possiamo sottrarci, accettando la sfida. Tutte le strutture alberghiere possono compiere questo salto di qualità, noi lo abbiamo fatto da tempo perché molti dei nostri prodotti sono certificati ecolabel. Stiamo, inoltre, lavorando con BW per ottenere una nuova certificazione a impatto zero.

Che esperienza avete ricavato dalla pandemia, in termini di cambiamenti e innovazioni per migliorare la voce pulizie nel vostro prestigioso Hotel?

Vi siete dati degli obiettivi di miglioramento?

Sicuramente il grado di attenzione è stato innalzato ulteriormente, ma le pulizie nel nostro hotel avevano già un ottimo livello. A mio avviso, rappresentano infatti un fattore d’importanza cruciale sia per la salute degli ospiti che per quella del personale che presta la sua preziosa opera nell’hotel. Certamente la pandemia ha reso ancora più evidente il valore degli interventi di igienizzazione e sanificazione, con l’obiettivo di rendere ancora più rigorosi e sostenibili questi delicati processi. In effetti, gli alberghi e gli hotel sono chiamati ad adottare procedure di pulizia ancor più rigide, per garantire che le superfici e gli oggetti comuni siano perfettamente disinfettati. Dobbiamo

assicurare, a quanti ci danno la loro fiducia, che siamo impegnati al massimo per prevenire la diffusione delle malat-

tie, garantendo agli ospiti che la loro salute e sicurezza sono sempre al primo posto, tra le nostre priorità.

UN HOTEL DOTATO DI SERVIZI ESCLUSIVI

Best Western Hotel Goldenmile Milan, moderno albergo 4 stelle a Trezzano sul Naviglio, si trova in una posizione strategica alle porte di Milano.

L'hotel è l'ideale per chi viaggia per affari: a due passi dalla tangenziale Ovest di Milano (Uscita tangenziale N°5), in prossimità del polo

fieristico di Rho/Pero (Uscita tangenziale N°1), del MiCo - Milano Congressi (Uscita tangenziale N°3), del Forum di Assago (Tangenziale Ovest, uscita A7 direzione Genova) e a pochi chilometri dallo Stadio Meazza in zona San Siro e dai Navigli.

È inoltre disponibile un servizio

transfer per e dagli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio.  L’Hotel Goldenmile Milan dispone di 150 camere dal design elegante e funzionale, dotate di tutti i comfort e numerosi servizi esclusivi per soddisfare anche gli ospiti più esigenti.

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Protezione Profonda Professionale

Marka: sistemi e soluzioni specifiche per ogni tipo di ambiente, superficie ed esigenza.

SISTEMA DETERGENZA SISTEMA IGIENE

Performance, efficienza e specializzazione in ogni ambito operativo.

Formule disinfettanti ed igienizzanti per la massima protezione delle persone e degli ambienti.

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SISTEMA AMBIENTE

Ecolabel e Concentrati per una detergenza sostenibile.

MARKA: soluzioni di cleaning per il mercato hotellerie

La continua evoluzione del mercato Hotellerie ha comportato un incremento della dimensione media degli alberghi passando da 18,2 letti per esercizio nel 1950 a 69,1 letti per esercizio nel 2022. Di pari passo all’incremento delle strutture ricettive si sono intensificate anche le esigenze dell’ospite che richiede ambienti più tecnologici, più sostenibili ma soprattutto più puliti e sicuri. L’attività di cleaning di una struttura ricettiva è il fattore predominante che influisce positivamente o negativamente sul sentiment dei clienti. Le tendenze degli ultimi anni in tema di ospitalità, dimostrano chiaramente che l’ospite è sempre più esigente e che la qualità e i servizi offerti dalla struttura ricettiva costituiscono un importante fattore di scelta. Un ottimo riscontro della customer experience è dettato anche dalla corretta valutazione che una struttura ricettiva svolge in merito ai prodotti utilizzati per le attività di cleaning, ai suoi costi in uso e ai costi generali per la pulizia degli ambienti in un hotel.

Entrando nel vivo dell’azione, facciamo una rapida riflessione su quali sono i fattori che influiscono sulle tipologie di prodotti da utilizzare e sui costi di pulizia

di una camera.

Il primo fattore è facilmente identificabile nella tipologia di sporco da trattare. All’interno delle camere hotel, è possibile trovarsi di fronte a due macro categorie di sporco:

Sporco non aderente: peli, capelli, polvere

Sporco aderente: impronte digitali, macchie di inchiostro e pennarelli, fango, impronte di scarpe, grasso organico, segni delle valigie, sporco di creme, olii o altri liquidi e cosmetici.

Ogni tipologia di sporco può richiedere un intervento di cleaning specifico mediante l’utilizzo di prodotti professionali con formulazioni e principi attivi ad hoc per la tipologia di sporco trattare.

Pertanto, è di fondamentale importanza saper riconoscere la tipologia di sporco, ma soprattutto i detergenti utilizzati per trattarlo. L’utilizzo di prodotti professionali permette di coniugare performance e rapidità di intervento.

Il secondo fattore che influisce sulle attività di cleaning nel mondo Hotellerie è la tipologia di camera da trattare.

Parlando di CAMERA IN PARTENZA, si fa riferimento a una situazione in cui l’ospite provvederà a effettuare il check-out e lascerà la camera libera per l’ospite successivo. In questo caso l’intervento di cleaning deve essere molto accurato e prevede un’at-

tività di circa 20-30 minuti. La CAMERA IN FERMATA, invece, rappresenta la situazione in cui l’ospite ha lasciato momentaneamente la propria camera ma non è in partenza. In questo caso, è prevista un’attività di cleaning più rapida con tempi di intervento che si aggirano tra i 18 e i 24 minuti.

MK, con il suo servizio Consulting, si impegna ad affiancare i propri partner per seguirli e supportarli in termini di controllo qualità e costi, mediante attività di monitoraggio del rispetto delle procedure e degli obiettivi, formazione, visite periodiche dei cantieri di applicazione e analisi preventive dei costi in uso.

I dati, derivanti dalle ricerche

markacleaning.com

di MK Consulting in ambito Hotellerie, dimostrano che l’utilizzo di prodotti professionali altamente performanti impatta positivamente da un lato sui tempi di intervento e quindi sul costo totale per la pulizia delle camere hotel, e dall’altro sul grado di igiene e pulizia degli ambienti, migliorando sempre più il sentiment dei clienti e quindi la customer experience.

LE SOLUZIONI MARKA

Le soluzioni di cleaning di Marka sono racchiuse in tre sistemi:

• MARKA SISTEMA DETERGENZA, per garantire ad ogni settore della pulizia professionale la soluzione più performante. L’eccellenza delle formule, la specializzazione dei prodotti, l’ampiezza della gamma garantiscono la massima efficacia, la qualità del risultato e un vantaggio competitivo in termini di costo in uso.

• MARKA SISTEMA IGIENE, per garantire la massima protezione alle persone, per igienizzare e disinfettare gli ambienti e le attrezzature in ogni ambito di applicazione: HO.RE.CA innanzitutto, ma anche grande distribuzione, industria alimentare e cosmetica, comunità pub-

bliche e private.

• MARKA SISTEMA AMBIENTE, per garantire la salvaguardia dell’ambiente con prodotti Ecolabel e concentrati giusta dose, utilizzando materie prime sostenibili e rinnovabili, packaging

MARKA DEO AMBIENTI: una gamma di prodotti composta da 7 referenze con fragranze differenti. L’attento e scientifico lavoro del team R&D di MK spa, ha dato vita ad un prodotto con tecnologia bifasica: una fase

a 3 giorni, generando negli ambienti un’atmosfera accogliente, piacevole e duratura. Un importante intervento è stato effettuato anche sul packaging. Il flacone nero, il suo formato 500 ml e la sua ergonomicità conferiscono al prodotto una duplice caratteristica: eleganza e funzionalità. Il trigger nero utilizzato, invece, garantisce una magnifica nebulizzazione di gran lunga superiore ai trigger tradizionali.

completamente riciclabili e permettendo di ridurre fino all’80% l’immissione di plastica nell’ambiente.

LA NUOVA GAMMA DEO AMBIENTI DI MARKA MK spa, con il suo brand Marka, continua il suo percorso di Ricerca & Sviluppo con l’obiettivo di realizzare prodotti e soluzioni con tecnologie all’avanguardia e che soddisfino le esigenze del mercato.

Nasce la nuova gamma

altamente fissativa ed una seconda fase altamente profumante. La nuova tecnologia adottata per la gamma MARKA DEO AMBIENTI ha permesso di incrementare la concentrazione di profumo all’interno della formula, fino a 3 volte superiore rispetto a un tradizionale deodorante monofase.

Questa scelta permette, come dimostrato dai test svolti, di garantire una persistenza del profumo fino

A completamento della gamma Deo Ambienti, Marka lancia anche i suoi DEO FLOOR: una gamma di prodotti per la manutenzione quotidiana di tutti i pavimenti, pensati e formulati con le stesse fragranze dei Deo Ambienti.

Grazie alla loro speciale formula delicata, tutti i prodotti della gamma Deo Floor salvaguardano gli strati cerosi lasciando inalterata la lucentezza della superficie. Ideali per gres, gres porcellanato e marmo.

Con questa scelta, Marka offre all’operatore l’opportunità di utilizzare nello stesso ambiente prodotti con destinazioni d’uso differenti ma che abbiano la stessa fragranza, per garantire negli ambienti un profumo armonioso.

Marka è Protezione Profonda Professionale.

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Lavorare in hotel

Chi decide di avviare una carriera nel settore alberghiero-ricettivo deve innanzitutto tenere in considerazione un aspetto importante: i ritmi di lavoro sono particolarmente serrati. Alcune figure professionali svolgono turni che in alcuni casi possono superare le otto ore al giorno di lavoro. Questo è necessario in alcuni casi per riuscire a coprire tutte le prenotazioni. E naturalmente per garantire tutti i servizi dell’hotel.

Ma vediamo quali sono le figure professionali che ruotano attorno al mondo dell’hotellerie.

LE MANSIONI PIÙ RICERCATE

Le mansioni possono essere numerose e dipendono dalla grandezza dell’hotel stesso e dai servizi offerti alla clientela.

Direttore generale. È il manager dell’intera struttura ricettiva, gestisce l’intero staff amministrativo.

Addetto alla reception. Si occupa dell’accoglienza degli ospiti. Addetto alla vigilanza. Portiere.

Addetto servizio ristorazione. Addetto bar. Cuoco. Aiutante cuoco. Cameriere.

Addetti al servizio pulizie. A ogni livello esistono poi delle gerarchie. Ecco alcuni esempi:

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HOTELLERIE
PROFESSIONE
Il mercato dell’ospitalità è in continua crescita e offre sempre nuove opportunità di occupazione. Ma quali sono le figure professionali che ruotano nel settore e quali le competenze più richieste per entrare a farne parte?
Cristina Cardinali

Vice-direttore di albergo. Capo settore commerciale. Capo settore amministrativo. Food and beverage manager. Capo settore acquisti.

Capo settore tecnico. Room division manager.

Capo settore sedi congressuali alberghiere e manifestazioni.

Hotel Night Manager.

Alle figure professionali qualificate vengono affidati i ruoli di primo livello:

Responsabile di ristorante di alberghi. Responsabile dei servizi di prenotazione di alberghi.

Capo cuoco responsabile del coordinamento delle cucine.

Responsabile vendite centralizzate.

Responsabile tecnico di area. Analista sistemista.

Responsabile del coordinamento dei servizi di ricevimento e portineria.

Responsabile della comunicazione istituzionale.

Le figure di secondo livello svolgono un lavoro con mansioni che prevedono autonomia operativa rispetto alle direttive generali ricevute. Questi si occuperanno di funzioni di coordinamento. Ma anche di controllo di impianti, reparti e uffici. Parliamo ad esempio di:

Capo ricevimento di alberghi.

Primo portiere.

Primo maître d’hotel. Capo cuoco.

Prima governante.

Responsabile degli impianti tecnici. Capo barman.

Coordinatore del centro di prenotazione di alberghi.

Capo servizio amministrativo.

Capo servizio personale.

Analista-programmatore ced.

Capo ced.

Assistente del direttore. Funzionario di vendita.

Cassiere centrale.

Responsabile della formazione.

Al terzo livello invece sono presenti

i lavoratori che sono in possesso di particolari conoscenze tecniche e con comprovata esperienza. Ad esempio: Impiegato addetto all’amministrazione del personale di alberghi.

Impiegato addetto al controllo amministrativo.

Corrispondente in lingue estere. Segretario ricevimento cassa o amministrazione.

Portiere unico.

Segretario o addetto alle prenotazioni. Prima guardarobiera consegnataria. Dietologo diplomato.

Infermiere diplomato professionale. Fisiochinesiterapista diplomato. Coordinatore reparto cure sanitarie. Cuoco unico.

Sotto capo cuoco. Governante unica. Capo operaio. Primo barman.

Maître.

Capo centralinista. Barman unico.

Economo e/o magazziniere. Portiere di notte. Operaio specializzato provetto. Programmatore ced. Impiegato addetto alla comunicazione istituzionale.

Mentre al quarto livello ritroviamo i lavoratori che svolgono mansioni di natura amministrativa. Ma anche tecnico-pratiche o di vendita. Lavorano in autonomia. In questo caso bisogna essere in possesso di conoscenze specialistiche. Sono: Segretario.

Addetto a macchine elettrocontabili. Guardarobiera unica consegnataria. Portiere di alberghi. Cuoco capo partita.

Chef de rang, sala, piani, vini, trinciatore.

Seconda governante. Barman.

Capo lavandaio, dispensiere, cantiniere e caffettiere.

Centralinista lingue estere. Capo garage.

Capo giardiniere. Operaio specializzato (manutentore hotel).

Addetto fango terapista. Massoterapista. Infermiere. Estetista.

Istruttore di nuoto con brevetto. Istruttore di ginnastica correttiva. Operatore ced.

Conducente di automezzi pesanti.

Al quinto livello ci sono lavoratori in possesso di qualificate conoscenze e capacità tecnico-pratiche. Si occupano di aspetti più esecutivi. Alcuni esempi:

Centralinista. Magazziniere. Assistente ai bagnanti.

Ci sono inoltre gli addetti all’amministrazione personale e al controllo amministrativo.

Ma anche gli addetti alle prenotazioni di hotel, al ricevimento cassa, alla segreteria. O, ancora, al controllo merci e movimento personale. Per esempio: Cassiere bar ristorante.

Conduttore con conoscenza lingue. Autista. Giardiniere.

Pulitore, lavatore a secco. Lavandaio unico.

Capo stiratrice, cucitrice, rammendatrice o unica.

Caffettiere, dispensiere o cantiniere. Facchino di notte e/o guardiano di notte.

Guardia giurata.

Cameriera sala e piani.

Conducente automezzi leggeri. Operaio qualificato.

Demi chef de rang.

Cuoco, cameriere, barista.

Operatore macchine perforatrici e/o verificatrici o meccanografico.

Addetto alle operazioni di trasporto del fango.

Addetto alle inalazioni. Assistente di portineria.

Al sesto livello, ci sono i lavoratori

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che hanno capacità tecnico/pratiche e conoscenze professionali.. Svolgono lavori di grande complessità. Tra loro anche lavoratori chiamati a svolgere attività che richiedono un addestramento pratico. Per esempio: Commis di cucina.

Addetto ai servizi di camera negli esercizi a strutture complesse.

Addetto di cucina (supporto nella preparazione dei cibi, riassetto e pulizia).

Addetto al self-service, tavola calda, banco bar e sala.

Addetto portineria di alberghi. Lavandaio.

Conduttore.

Garagista.

Rammendatrice, cucitrice, stiratrice. Facchino ai piani, ai saloni, ai bagagli. Cameriera ai piani.

Cameriera villaggi turistici. Addetto mensa personale. Vetturiere.

Aiuto reparto cure sanitarie.

Al settimo livello troviamo i lavoratori che svolgono attività con macchine attrezzate. Nell’elenco figurano: Personale di fatica e/o pulizia addetto alla sala, cucina, office, magazzino. Vestiarista.

Addetto alla stiratura con apparecchi automatici. Commissioniere.

Tutte queste figure professionali per essere assunte dovranno dimostrare comprovate esperienze professionali. Per alcune mansioni è necessario essere in possesso di un master o di una laurea. Ma in generale, per lavorare in hotel occorrono alcune competenze, ampie e generiche, irrinunciabili.

LE COMPETENZE IMPRESCINDIBILI

Conoscenza delle lingue straniere

Ad essere fondamentale è la lingua inglese, ma ciò non toglie che più ricco sarà l’elenco di lingue conosciute, maggiore sarà la probabilità di trovare lavoro nel settore. A questo proposito, va considerato che il livello di competenza richiesto potrebbe essere direttamente proporzionale al tipo di contesto alberghiero nel quale si vuole inserirsi.

Doti organizzative e problem solving Fondamentale è saper gestire il proprio tempo e le proprie attività, sia per quanto riguarda il lavoro in autonomia, sia per quanto riguarda la

collaborazione in team. Nel mondo alberghiero questo concetto è ancora più importante, perché ogni mansione riguarda, a livelli differenti, la cura e la soddisfazione degli ospiti.

Disponibilità a lavorare su turni

Le strutture alberghiere sono aperte 24 ore su 24. Quando i gestori di hotel cercano nuovo personale devono infatti assicurarsi che i futuri collaboratori siano disponibili ad affrontare diversi turni, anche quello notturno.

Cortesia e orientamento al cliente Interagire con clienti che cercheranno supporto per qualsiasi cosa richiederà molta pazienza. Occorre essere in grado di rispondere a tutte le loro domande e soddisfare le loro richieste.

Competenze informatiche

È sempre richiesta una conoscenza base di alcuni strumenti informatici: dal computer alla posta elettronica, dai programmi di gestione della struttura al software di prenotazione e le comande digitali.

Fonti: https://www.lavorareturismo.it/; https://receptionist.it

HOTELLERIE S•46 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 PROFESSIONE

Tork è il primo player in Europa ad offrire una gamma di dispenser certificati Carbon Neutral

ne, ma riducono anche l'impatto ambientale sul pianeta. Questa nuova certificazione aiuterà i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità" afferma Riccardo Trionfera, direttore commerciale di Essity Italia.

I 27 dispenser Tork a Zero emissioni sono prodotti con energia rinnovabile certificata, mentre le rimanenti emissioni vengono compensate attraverso investimenti in progetti climatici certificati con ClimatePartner: fornendo acqua potabile in Cambogia, cucine ad alta efficienza energetica in India e sostenendo la protezione delle foreste in Indonesia

Anche questa volta Tork vince la sfida competitiva e rafforza la propria leadership offrendo ai propri clienti, per prima in Europa, un’ampia gamma di dispenser certificati Carbon Neutral. Un risultato di grande importanza, raggiunto grazie alla riduzione e insieme alla compensazione delle emissioni di carbonio in tutto il processo industriale, dalle materie pri-

me alla fine del ciclo di vita del prodotto.

Tork è un brand di Essity, multinazionale nei settori dell’igiene e della salute, riconosciuta nel mondo come un'azienda con forti ambizioni e precisi obiettivi in materia di sostenibilità. Tork ha nel proprio Dna la vocazione alla sostenibilità che si concretizza nei suoi prodotti e servizi sin dall’inizio dell’attività, nel

1968. E lo scorso 6 Gennaio, durante il World Economic Forum di Davos è stata di nuovo riconosciuta come una delle 100 aziende più sostenibili al mondo da Corporate Knights.

"Siamo entusiasti di offrire una gamma di dispenser Tork Carbon Neutral, cioè a Zero emissioni di gas serra, che non solo sono efficaci nel garantire un'elevata igie-

Tutti i dispenser Tork sono progettati pensando alla sostenibilità. Realizzati con materiali durevoli e resistenti, contribuiscono alla riduzione dei consumi fino al 40%. Sono dotati di sensori capaci di migliorare le routine di pulizia e infine certificati Easy to use dell'Associazione svedese per i Reumatismi.

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Igiene e procedure di sanificazione in cucina

A colloquio con lo chef Carlo Bresciani, presidente nazionale di FIC Promotion, Federazione Italiana Cuochi

Carlo Bresciani, presidente nazionale di FIC - Federazione Italiana Cuochi - Promotion ci riceve nell’Antica Cascina San Zago, a Salò (Brescia), sul lago di Garda, una stupenda location dove, con la sua brigata propone un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso i sapori della più raffinata cucina, tra tradizione, originalità, contemporaneità e un particolare tocco nipponico. Gli chiediamo di raccontarci la sua esperienza personale, a proposito di igiene e pulizia, parlandoci dell’impegno dell’associazione di cui è alla guida per promuovere la formazione in materia di igiene e cultura del pulito dei propri aderenti.

Ci potrebbe brevemente descrivere le principali operazioni di pulizia e igiene che vedono direttamente protagonisti gli chef durante una giornata tipo?

Durante una giornata di lavoro, uno chef realizza decine di operazioni di pulizia e di igiene applicate agli

utensili di cucina, alle attrezzature e agli ambienti di lavoro. Per ogni cucina - in realtà per ogni ambiente di un’impresa della ristorazione - uno chef applica con attenzione un piano di sanificazione che prevede azioni quotidiane, settimanali e mensili. Le procedure di sanificazione devono essere correttamente suddivise in due categorie: la detersione ci consente di eliminare i residui fisici degli alimenti, residui visibili ad occhio nudo, mentre la disinfezione ci consente di eliminare le tracce di microrganismi o altri inquinanti non visibili ad occhio nudo. Le competenze di uno chef professionista si misurano anche nella corretta applicazione del piano delle pulizie e nella corretta attuazione delle procedure necessarie durante il lavoro, al termine di un’operazione di cucina oppure alla conclusione di una giornata lavorativa.

Quali protocolli e procedure, con relativi controlli, siete tenuti a seguire?

Il Covid ha apportato comportamenti nuovi, specie per quanto concerne la sanificazione delle superfici?

I protocolli che attuiamo rispettano le diverse prescrizioni normative - europee e nazionali - attualmente in vigore che hanno introdotto, a partire dai primi anni 2000, nuovi sistemi di autocontrollo igienico-sanitario, prevenzio-

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Carlo Bresciani, presidente nazionale di FIC Promotion

ne dei rischi e tracciabilità (si pensi alla diffusione di sistemi, fra cui l’HACCP). Ogni impresa del nostro settore deve possedere un manuale di autocontrollo che proponga una sintesi precisa delle azioni concrete da realizzare per prevenire i rischi di contaminazione e/o inquinamento di tutte le sostanze alimentari. Le azioni possono essere molte e sono da personalizzare per ogni impresa, in quanto alcune lavorazioni di cucina ampliano il campo dei rischi (ad esempio il servizio di pesci crudi, le preparazioni di pasticceria/gelateria, le auto-produzioni in cucina). Nel concreto, i controlli agiscono in molte fasi del lavoro. Si pensi al controllo delle merci in consegna dai fornitori e delle merci conservate nei magazzini; ai controlli vari per le temperature di conservazione, cottura, abbattimento o veicolazione degli alimenti; alle verifiche a campione della corretta applicazione del piano di sanificazione. In realtà, l’epidemia di Covid non ha fatto altro che rafforzare, nella mentalità operativa di uno chef, l’importanza di tutte le procedure di prevenzione dei rischi e delle possibili contaminazioni (di fatto ci siamo trovati, per la prima volta, a gestire una contamina-

zione molto diffusa non trasmessa dagli alimenti, ma direttamente fra le persone nella socialità tipica, anche del lavoro). Terminate le procedure di lavoro straordinarie richieste dalla pandemia (si pensi al distanziamento nel lavoro e all’utilizzo delle mascherine), le procedure di sanificazione, detersione e disinfezione, attuate prima del Covid restano valide anche oggi senza particolari integrazioni e, come dicevo prima, resta una maggior sensibilità nell’attuare con costanza queste procedure.

Quale importanza dà l’associazione alla formazione dei cuochi italiani, nell’ambito di una professione senz’altro d’eccellenza, alle tematiche connesse alle conoscenze igieniche legate alla pulizia, alla sanificazione e disinfestazione?

Negli eventi della Federazione Italiana Cuochi e in tutti i concorsi promossi da FIC è sempre forte l’attenzione alle tematiche relative all’igiene e alle procedure di sanificazione. Nei concorsi di cucina, in particolare, molti indicatori per la valutazione dei concorrenti mirano a porre in evidenza le competenze in questo ambito. Diverse sono

state, poi, le occasioni di formazione promosse da FIC per i propri associati anche attraverso le realtà territoriali –regionali o provinciali – che promuovono occasioni di confronto e formazione su queste tematiche.

La vostra associazione organizza corsi di formazione in materia e propone percorsi di aggiornamento professionale in relazione soprattutto alle pulizie specifiche delle attrezzature e dei materiali presenti in cucina?

Penso che ci sia un buon livello di sensibilizzazione nella nostra categoria. Tuttavia, l’evoluzione normativa e i nuovi prodotti e le nuove tecnologie per le pulizie richiedono un costante aggiornamento. Le nostre associazioni, soprattutto le associazioni territoriali regionali o provinciali, promuovono corsi di formazione in tema di igiene degli alimenti, buone prassi igieniche e buone prassi operative. Questi corsi includono anche le indicazioni operative per la gestione di un corretto piano di sanificazione. Cito, ad esempio, il corso di formazione promosso dall’Unione Cuochi Regione Lombardia che promuove i 13 prerequisiti essenziali richiesti dall’autorità europea EFSA

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per coloro che operano in una cucina professionale. Anche in questo caso, non è un corso mirato alle sole pulizie, ma promuove le prassi operative più attuali in materia.

A suo parere e in base alla sua preziosa esperienza, la pulizia delle superfici e delle attrezzature è bene venga svolta dal personale di cucina stesso, adeguatamente preparato, o da personale esterno di ditte specializzate? Una risposta adeguata a questa domanda deve considerare la tipologia di impresa e di cucina in cui ci troviamo. Una cucina tradizionale di un ristorante può prevedere senza problemi lo svolgimento a carico del personale di cucina del piano di sanificazione ordinario formato in modo corretto sui prodotti in uso e sulle procedure da attuare (questo anche per un’ottimizzazione dei costi di gestione). Alcune attività straordinarie possono essere appaltate ad un’impresa esterna, soprattutto se sono necessari prodotti, attrezzature o macchinari specifici.

All’intero di un centro cottura, di una cucina di grandi dimensioni o in altri laboratori di ampie dimensioni (spesso con un’impostazione più industriale) può essere più utile una valutazione in merito all’appalto delle procedure di sanificazione ordinarie e straordinarie al personale esterno rispetto al team degli operatori di cucina. Questo per poter ottimizzare tempi di lavoro, efficacia delle pulizie e costi.

C’è qualche progetto, al quale state pensando, anche in collaborazione con altri soggetti e/o associazioni, per migliorare gli standard igienici, i controlli e la qualità dell’igiene nelle cucine?

CONOSCIAMO LA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI

La Federazione Italiana

Cuochi, fondata nel 1968, è una rete capillare di oltre 110 associazioni italiane ed estere, con oltre 16.000 associati annuali. È attualmente l’organismo professionale riconosciuto della categoria dei cuochi e professionisti della cucina. Presente nei principali Saloni Culinari del mondo, attraverso i Teams della Nazionale Italiana Cuochi (NIC), ha un ruolo di primo piano nelle grandi competizioni culinarie internazionali e altre iniziative del circuito della

Worldchefs “World Association of Cooks Societies”: organismo mondiale al quale la FIC è affiliata insieme ad altre 110 Federazioni Nazionali dei cinque continenti. La FIC opera, collaborando con enti quali CNA, FIPE, Coldiretti, su problematiche legate al lavoro e allo sviluppo professionale, alla valorizzazione dei prodotti d’eccellenza italiani e ai nuovi orientamenti del settore culinario. Attraverso protocolli d’intesa con PA e Ministeri (es. Masaf, MIR, Turismo, Sanità ed Esteri ecc.) è attiva in tavoli tecnici sulle aree della formazione e aggiornamento professionale, sulla salute e

La Federazione sta portando avanti con forza la promozione di una cucina di qualità sana, pulita e sostenibile. Per questo potrebbe essere necessario rafforzare le occasioni di formazione e confronto fra i professionisti della cucina (includendo anche i giovani degli Istituti e delle Scuole alberghiere che sono il nostro futuro). Poter semplificare alcune procedure e applicarle in modo moderno e innovativo potrà rendere più efficace il nostro lavoro e garantire una maggior sicurezza per i consumatori. Per questo l’ampia rete dei Partner della FIC potrà essere di supporto per far diffondere questi messaggi e queste modalità di lavoro professionali.

sicurezza dei consumatori nel settore ristorativo e, più in generale, in ogni area di sviluppo dell’enogastronomia nazionale, anche attraverso l’organizzazione della più importante e completa competizione nazionale dei “Campionati della Cucina Italiana di Rimini”.

Nella comunicazione FIC opera editando, con una tiratura di 20.000 copie bimestrali, la rivista "Il Cuoco" che, insieme a rubriche online come “VitaAssociAttiva”, ai canali mobili delle App e del portale www. fic.it , costituiscono strumenti di collegamento fra associati e informazione sulle numerose attività dell’ente.

HOTELLERIE S•50 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI
Ogni operatore del nostro settore è consapevole che la garanzia di un servizio di alta qualità si fonda anche sulle costanti attenzioni nelle pulizie e nell’igiene degli ambienti di lavoro e di accoglienza degli ospiti

INFIBRA VENUS: eleganza e sostenibilità in perfetto equilibrio

bella e funzionale, catturando l’occhio del commensale e garantendo armonia, raffinatezza e igiene. Venus si trasforma in un supporto adatto a definire mise en place eleganti, trasformandosi nel giusto elemento di connotazione per la sala di un ristorante. Una scelta che non fa rimpiangere il tovagliato classico. All’aspetto estetico della gamma si accompagna anche il portato ecologico. Venus, infatti, è

dalla parte della terra grazie alla carta certificata FSC, ma soprattutto è compostabile e conferibile nella raccolta differenziata insieme all’organico. Un prodotto che riduce i costi di gestione e smaltimento del rifiuto, non impatta sull’ambiente e fa dimenticare al ristoratore l’impegno e i costi del lavaggio della classica biancheria da tavola in tessuto. Infibra Venus, la sostenibilità incontra l’eleganza.

Immagine impeccabile, qualità del servizio e rispetto dell’ambiente sono aspetti imprescindibili anche nel settore alberghiero. Per questo anche l’apparecchiatura della tavola riveste un ruolo importante. Per rispondere alle nuove necessità di un consumatore contemporaneo sempre più attento ad estetica e sostenibilità Infibra, il brand di Industrie Celtex specializzato nell’arredo tavola monouso, propone Venus, una proposta premium in pregia-

to airlaid. Venus è una linea tavola dall’animo green che combina eleganza e sostenibilità in un’unica soluzione. Coordinati tavola composti da tovaglie 100X100 e tovaglioli 40x40, disponibili in 9 cromie vivide e intense, adatte per ogni stile di apparecchiatura e che grazie alla loro consistenza restituiscono le sensazioni tattili e visive di un supporto in tessuto, assicurando al contempo elevate performance di utilizzo e di arredo. La tavola dei locali diviene così

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Innovazione nei dettagli

Ottenere il massimo con il minimo sforzo è l’obiettivo che guida IGEAX e la promessa implicita di ogni suo prodotto. L’esperienza decennale e la conoscenza approfondita degli ambiti di applicazione permettono all’azienda di offrire stru-

menti altamente efficienti, sicuri e all’altezza dei compiti richiesti. L’ampia gamma in continua evoluzione si è recentemente arricchita di due nuove linee appositamente pensate per l’utilizzo negli ambienti a contatto con gli alimenti.

La linea di raschietti è pronta a tutto, dalla preparazione del cibo alla pulizia delle superfici: strumenti indispensabili tanto versatili quanto funzionali, disponibili in diverse dimensioni per soddisfare ogni specifica esigenza e in cinque colori per consentire di identificare facilmente qualsiasi area e destinazione d’uso. Ideali per una pulizia delicata ed efficace al tempo stesso, i raschietti in polipropilene sono particolarmente indicati per rimuovere i residui dai piani di lavoro più soggetti a usura senza correre il rischio di rovinarne la superficie. La versione flessibile consente inoltre di pulire facilmente anche i contenitori utilizzati per la lavorazione degli alimenti. Non solo rimozione dello sporco, entrambi i raschietti sono l’alleato indispensabile anche quando si tratta di tagliare gli impasti, confermandosi una soluzione completa e ideale in tutte le fasi. La speciale gamma include infine il raschietto con lama in acciaio, ideale per rimuovere prontamente le incrostazioni dai piani di lavoro e lo sporco depositato sui piani di cottura durante la cottura degli alimenti.

Le novità per il settore alimentare non finiscono qui: IGEAX ha realizzato un’altra linea di articoli altrettanto

funzionale e indicata sia per una pulizia di precisione sia in fase di preparazione degli alimenti. I nuovi pennelli si distinguono per le innumerevoli setole soffici e sottili che donano morbidezza e consistenza e l’impugnatura ergonomica dotata di foro per preservare le setole assicurando uno stoccaggio adeguato a fine lavoro. Disponibili in diverse dimensioni e in cinque colori, sono sterilizzabili e lavabili comodamente in lavastoviglie.

La qualità è certificata: raschietti e pennelli sono realizzati in conformità con il Regolamento CE 1935/2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, iI Regolamento (CE) 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione e il Regolamento (CE) 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica. Sono inoltre conformi al titolo 21 CFR dell’FDA (US Food and Drug Administration).

Entrambe le linee vengono infine fornite complete di marcatura per garantire la tracciabilità lungo l’intera filiera. L’innovativa tecnica permette di riprodurre direttamente sul prodotto il numero di lotto corrispondente e il QR code associato alla specifica pagina web in cui è possibile visionare tutto quello che lo riguarda.

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In acciaio inox per lo sporco ostinato

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In polipropilene per le superfici delicate

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Versatili e funzionali, permettono di ottenere il massimo in ogni operazione: dalla pulizia puntuale delle superfici più sfidanti alla raschiatura dei residui incrostati durante la preparazione degli alimenti.

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La pulizia nel ristorante vista dalla parte dei cuochi

A colloquio con Sandro Bellucci, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Cuochi

Maurizio Pedrini

HOTELLERIE S•54 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 IGIENE IN CUCINA

CHI È SANDRO BELLUCCI

La cucina è il cuore pulsante di ogni ristorante. Tutti i gestori sanno benissimo quanto è importante tenere la cucina ben pulita. Una cucina perfetta è sinonimo di igiene, sicurezza, salute. A questo proposito, abbiamo rivolto alcune domande a Sandro Bellucci , persona di riferimento nel settore, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Cuochi, nonché docente dell'Istituto Italiano della Cucina e Pasticceria, prestigiosa scuola di alta Formazione per quanti si approcciano a queste delicate professioni.

Quale ruolo sono chiamati ad assolvere i cuochi in questo delicato contesto?

“I cuochi svolgono un ruolo critico nella promozione dell'igiene, della sicurezza e della salute all'interno di una cucina. Poiché la cucina è il cuore pulsante di un ristorante e il luogo in cui si preparano i pasti per i clienti, il loro impegno per mantenere standard elevati di pulizia e igiene è essenziale. Ecco alcuni dei ruoli che i cuochi sono chiamati ad assolvere in questo delicato contesto. Igiene personale: i cuochi dovrebbero aderire a rigorosi standard di igiene personale. Ciò include lavarsi le mani frequentemente, indossare abbigliamento da lavoro pulito e mantenere un aspetto curato. Questo contribuisce a prevenire la contaminazione incrociata e a garantire che il cibo venga manipolato in modo sicuro. Manipolazione sicura degli alimenti: i cuochi devono essere istruiti sulle pratiche corrette per la manipolazione, la conservazione e la cottura degli alimenti. Dovrebbero prestare attenzione alle temperature di cottura e conservazione, evitando la contaminazione incrociata tra alimenti crudi e cotti. Pulizia e sanificazione: i cuochi sono responsabili di mantenere le aree di lavoro pulite e ben organizzate. Questo include la pulizia regolare di attrezzature, utensili e superfici di lavoro per prevenire la crescita di batteri nocivi. Gestione dei rifiuti: i cuochi devono smaltire correttamente i rifiuti, inclusi i rifiuti alimentari, per prevenire l'insorgenza di infestazioni di insetti o roditori. Devono anche rispettare le normative locali per lo smaltimento dei rifiuti. Formazione e addestramento: i cuochi dovrebbero essere adeguatamente formati sulle pratiche di igiene alimentare e sicurezza. Ciò include la partecipazione a corsi di formazione e l'aggiornamento costante sulle nuove normative e direttive. Collaborazione e comunicazione: i cuochi dovrebbero lavorare in collaborazione con il personale di cucina e di sala per garantire un flusso efficiente di lavoro e per affrontare eventuali problemi di igiene

o sicurezza che possano emergere. Monitoraggio dell'igiene: i cuochi dovrebbero osservare attentamente le pratiche di igiene nel loro ambiente di lavoro. Se notano situazioni che possono compromettere la sicurezza alimentare, dovrebbero prendere provvedimenti immediati per correggerle. Esempio per gli altri: i cuochi svolgono un ruolo di leadership nell'ambito della cucina. Mantenere standard elevati di igiene e sicurezza può influenzare positivamente il comportamento e le pratiche degli altri membri del personale. In sintesi, i cuochi giocano un ruolo cruciale nel garantire che una cucina sia un ambiente sicuro, igienico e salutare. La loro dedizione all'igiene alimentare e alla sicurezza è fondamentale per il successo e la reputazione del ristorante.

Le procedure HACCP possono variare in base al tipo di ristorante e ad altri fattori?

“Certamente, non solo basandosi sulla specifica tipologia di ristorante, ma anche al menu offerto e alle normative locali. È fondamentale adattare il sistema HACCP alle specifiche esigenze del ristorante e garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare. Dopo la diffusione su scala mondiale del Covid 19, le procedure per la sanificazione delle superfici sono cambiate per quanto riguarda l’uso di prodotti sanificanti specifici come, ad esempio, ipoclorito di sodio in soluzione all’1% nel dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate da tale prodotto, si usa una soluzione di alcol etilico al 75%. È stata testata anche l’efficacia dei generatori di ozono, molecola con forte potere ossidativo; la sua efficacia di applicazione è stata testata nella potabilizzazione delle acque e nel trattamento dell’aria. Un documento del ministero della Salute del 2010 ha messo in luce l’efficacia del trattamento con ozono dell’aria negli ambienti di stagionatura dei formaggi. In

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Sandro Bellucci, toscano, boomer come lo definirebbero i giovani, nato nel 1960, chef che opera nel campo della ristorazione da tanti (troppi) anni. Gli ultimi dieci, dedicati alla formazione della nuova generazione di cuochi, chef e pasticceri.

tale documento è indicato che l’ozono è attivo come disinfettante sui virus con membrana lipidica non distruggendoli, ma disattivandoli. Il Covid ha una membrana lipidica. Da non usare in presenza delle persone”.

Quale importanza attribuisce la vostra Associazione alla formazione dei cuochi italiani, alle tematiche connesse alle conoscenze igieniche legate alla pulizia, alla sanificazione e disinfestazione?

Per AIC, l'importanza della formazione per i cuochi italiani, specialmente in un'industria alimentare di eccellenza, è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori. Le pratiche igieniche corrette svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione della diffusione di malattie trasmesse dagli alimenti e nell'assicurare che i pasti serviti siano sicuri e di alta qualità. La nostra associazione, in collaborazione con ITCP, scuola di formazione culinaria per la promozione della cucina italiana di eccellenza, riconosce l'importanza della formazione in queste tematiche. Sicurezza alimentare: la formazione igienica fornisce ai cuochi le conoscenze necessarie per prevenire la contaminazione degli alimenti e per gestire in modo sicuro gli ingredienti, riducendo al minimo il rischio di malattie alimentari. Reputazione professionale: cuochi ben addestrati in materia di igiene alimentare dimostrano impegno e professionalità, contribuendo a migliorare la reputazione personale e dell'intera industria culinaria. Conformità alle normative: conoscere e seguire le normative igieniche locali e nazionali è essenziale per evitare multe e sanzioni e per garantire che l'attività del ristorante sia conforme agli standard di sicurezza. Consapevolezza dei rischi: la formazione igienica aiuta i cuochi a comprendere i rischi potenziali associati a pratiche errate e a prendere le misure necessarie per prevenirli. Prevenzio -

ne delle infestazioni: la formazione sulla disinfestazione e la pulizia aiuta a prevenire l'infestazione da parassiti e insetti, che possono danneggiare la reputazione del ristorante e la qualità del cibo. Adattabilità alle nuove sfide: durante situazioni di emergenza o cambiamenti improvvisi, come la pandemia da Covid 19, i cuochi ben addestrati sono in grado di adattarsi rapidamente alle nuove normative e procedure di igiene. Responsabilità etica: i cuochi hanno la responsabilità etica di fornire pasti sicuri e salutari ai clienti. La formazione igienica è parte integrante di questa responsabilità. È un investimento nel successo a lungo termine della professione culinaria e nel benessere dei consumatori.

Ritiene che la sua categoria, in generale, sia abbastanza sensibilizzata in relazione alle problematiche legate alla pulizia della sala e della cucina? La sensibilizzazione delle problematiche legate alla pulizia della sala e della cucina può variare all'interno della categoria dei cuochi. Molti di loro sono ben consapevoli dell'importanza dell'igiene e della pulizia in cucina e nella sala da pranzo, ma potrebbe esserci una certa variazione nei li-

velli di sensibilizzazione a seconda dell'addestramento, dell'esperienza e dell'approccio individuale. I cuochi che hanno ricevuto una formazione culinaria formale o che hanno lavorato in ambienti con un'attenzione rigorosa all'igiene tendono ad essere più sensibilizzati alle pratiche di pulizia e sicurezza alimentare. Cuochi con più anni di esperienza potrebbero aver sviluppato una maggiore consapevolezza delle pratiche igieniche attraverso le sfide e le esperienze vissute durante la loro carriera. Inoltre, l'aumento dell'attenzione sulla sicurezza alimentare e la visibilità delle normative possono influenzare la sensibilizzazione dei cuochi alle pratiche igieniche. La cultura e l'ambiente in cui un cuoco lavora possono influenzare la sua sensibilizzazione alle pratiche di pulizia. Ad esempio, ristoranti che pongono un forte accento sull'igiene e la sicurezza alimentare tendono ad avere cuochi più consapevoli. La partecipazione a corsi di formazione, workshop o seminari sulla sicurezza alimentare e l'igiene può contribuire a mantenere i cuochi aggiornati e sensibilizzati alle nuove pratiche. Tuttavia, è importante sottolineare che esistono sempre sfide nel settore alimenta-

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re, tra cui pressioni di tempo, carichi di lavoro elevati e situazioni stressanti, che possono influenzare l'adeguata attuazione delle pratiche igieniche. Pertanto, è fondamentale continuare a promuovere la sensibilizzazione e l'educazione in materia di pulizia e igiene tra tutti i membri della categoria al fine di garantire la sicurezza alimentare e la qualità dei pasti serviti.

In base alla sua preziosa esperienza, la pulizia delle superfici e delle attrezzature è bene venga svolta dal personale di cucina stesso, adeguatamente preparato, o da personale esterno di ditte specializzate?

La decisione su chi debba svolgere la pulizia delle superfici e delle attrezzature in un ristorante dipende da vari fattori, tra cui le risorse disponibili, le esigenze specifiche del ristorante e le normative locali. Entrambi le opzioni

hanno vantaggi e considerazioni da prendere in considerazione. La pulizia da parte del personale di cucina, presenta indubbiamente alcuni vantaggi: il personale di cucina con formazione adeguata può essere più a conoscenza delle esigenze specifiche del ristorante e delle pratiche di preparazione dei cibi. La pulizia regolare può essere incorporata nella routine di lavoro quotidiana, garantendo che la pulizia sia costante. Inoltre il personale di cucina può rispondere in modo immediato a situazioni di pulizia urgenti o a potenziali rischi. Aggiungo alcune mie considerazioni al riguardo: la pulizia richiede tempo ed energia, che potrebbero essere spesi per altre attività in cucina. Il personale di cucina potrebbe non avere l'attrezzatura o i prodotti di pulizia specializzati necessari per affrontare situazioni più complesse. La pulizia effettuata da ditte

PULIZIA E IGIENE: PROTAGONISTI GLI CHEF

Gli chef svolgono molte operazioni di pulizia e igiene durante una giornata tipo in cucina al fine di garantire la sicurezza alimentare e la qualità dei pasti preparati. Ecco alcune delle principali operazioni messe in atto: Lavaggio delle mani frequente: gli chef devono lavare spesso le mani, soprattutto dopo aver toccato alimenti crudi, prima di iniziare a preparare un nuovo piatto e dopo ogni pausa. Questo aiuta a prevenire la contaminazione incrociata tra gli ingredienti.

Pulizia delle superfici di lavoro: puliscono e disinfettano regolarmente le superfici di lavoro, come i piani di lavoro e i taglieri, per evitare la crescita di batteri nocivi e prevenire la contaminazione incrociata tra diversi alimenti.

Utilizzo di guanti: indossano guanti durante la preparazione dei cibi che devono cambiare frequentemente, soprattutto quando passano da un tipo di alimento all'altro, per evitare

la diffusione di batteri.

Manipolazione sicura degli alimenti: seguono pratiche di manipolazione sicura degli alimenti, come separare alimenti crudi da quelli cotti, utilizzare utensili diversi per alimenti diversi e garantire che gli alimenti raggiungano temperature sicure di cottura.

Pulizia degli utensili e attrezzature: puliscono e sanificano gli utensili e le attrezzature utilizzate durante la preparazione dei pasti, come coltelli, pentole e padelle, per prevenire la contaminazione.

Smaltimento dei rifiuti: gestiscono correttamente i rifiuti alimentari e altri rifiuti prodotti durante la preparazione dei pasti, assicurandosi che vengano smaltiti in modo sicuro per prevenire problemi di igiene.

Pulizia dei frigoriferi e delle celle frigorifere: controllano regolarmente i frigoriferi e le celle frigorifere, eliminando gli alimenti scaduti o deteriorati e mantenendo un

specializzate presenta anch’essa dei vantaggi: queste ultime, infatti, possono disporre delle attrezzature e dei prodotti di pulizia adeguati ad affrontare situazioni complesse e garantire una pulizia approfondita. Il personale del ristorante può concentrarsi sulle attività culinarie principali senza dover dedicare troppo tempo alla pulizia. Le ditte specializzate possono avere protocolli di pulizia specifici e personale addestrato per affrontare situazioni di igiene complesse. Più in generale, l'assunzione di ditte esterne può comportare costi aggiuntivi per il ristorante. La comunicazione e la sincronizzazione tra il personale del ristorante e le ditte specializzate possono essere necessarie per garantire che le esigenze di pulizia siano soddisfatte. Molte volte, una combinazione delle due opzioni potrebbe essere adottata: il personale di cucina po -

ambiente pulito e ben organizzato. Pulizia degli indumenti da lavoro: indossano abbigliamento da lavoro pulito e cambiano i grembiuli o altre protezioni quando necessario per evitare la contaminazione degli alimenti.

Igiene personale: mantengono un aspetto curato, compresa la cura delle unghie e dei capelli, per prevenire la caduta accidentale di corpi estranei negli alimenti. Controllo delle temperature: monitorano attentamente le temperature di cottura e conservazione degli alimenti, utilizzando termometri per garantire che gli alimenti siano cucinati in modo sicuro e mantenuti a temperature appropriate. Comunicazione e formazione: comunicano le norme di igiene e sicurezza al personale di cucina, assicurandosi che tutti comprendano e seguano le procedure appropriate.

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trebbe occuparsi della pulizia di routine e della manutenzione quotidiana, mentre ditte specializzate vengono coinvolte periodicamente per pulizie più approfondite. Indipendentemente dall'approccio scelto, è fondamentale garantire che la pulizia sia effettuata in modo regolare, approfondito e conforme alle normative sanitarie.

Per quanto riguarda la scelta dei prodotti e delle tecnologie per la pulizia della cucina e della sala ristorante, crede che i cuochi abbiano – o desiderino avere – un’adeguata voce in capitolo?

La scelta dei prodotti e delle tecnologie per la pulizia della cucina e della sala ristorante è un aspetto importante. È probabile che molti cuochi abbiano un interesse legittimo nell'avere un'adeguata voce in capitolo in questo processo, poiché la scelta dei pro -

dotti può influenzare direttamente la loro capacità di svolgere il proprio lavoro in modo efficace e sicuro. I cuochi comprendono meglio di chiunque altro le esigenze specifiche della cucina e della sala ristorante. Sanno quali superfici devono essere pulite, quali strumenti sono utilizzati e quali rischi possono presentarsi. I prodotti e le tecnologie utilizzati per la pulizia possono influenzare la routine di lavoro dei cuochi. Ad esempio, alcuni prodotti potrebbero richiedere tempi di attesa più lunghi per l'asciugatura o potrebbero lasciare residui che potrebbero interferire con la preparazione del cibo. Inoltre, i cuochi sono direttamente coinvolti nell'uso di prodotti per la pulizia. Hanno interesse a garantire che i prodotti selezionati siano sicuri da usare e non rappresentino rischi per la loro salute. Rispetto delle normative igieniche, i

cuochi comprendono l'importanza del rispetto delle normative locali e nazionali in materia di sicurezza alimentare e pulizia. La scelta dei prodotti dovrebbe rispettare queste normative. Infine, i cuochi vogliono garantire che i prodotti e le tecnologie utilizzati per la pulizia siano efficaci nel rimuovere sporco, batteri e altri contaminanti in modo da mantenere standard elevati di igiene. Sebbene i cuochi possano desiderare avere una voce in capitolo, è importante ricordare che la decisione finale sulla scelta dei prodotti potrebbe coinvolgere anche altre parti interessate, come i proprietari del ristorante, i manager e gli esperti di sicurezza alimentare. Un approccio collaborativo che tenga conto delle esigenze di tutte le parti coinvolte può portare a scelte più informate e a un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente.

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LINEA EQUA si prende cura dei vostri capi pregiati

Biancheria pulita e ben conservata è un must nel settore dell’ospitalità! Soprattutto se si è investito in tessuti pregiati di elevata qualità per offrire ai propri clienti un servizio impeccabile è importante garantirne il migliore trattamento e conservazione nel tempo. Per questo sempre più albergatori si affidano alla propria lavanderia invece di far lavare la biancheria all’esterno, soprattutto se si tratta di asciugamani in spugna per il bagno e per l’area benessere. Un altro motivo è quello di poter offrire ai propri clienti il servizio di lavanderia in tempi più rapidi ri-

spetto a quelli di un fornitore esterno. Inoltre, dal punto di vista dell’impatto ambientale, le lavatrici di ultima generazione consentono di lavare a bassi costi energetici con ridotti consumi di acqua e, se abbinati a prodotti detergenti sostenibili, consentono di lavare con ottimi risultati nel rispetto dell’ambiente, riducendo anche inutili viaggi alla lavanderia esterna. Per questo Polychim ha sviluppato la linea EQUA, un insieme di prodotti ecologici certificati Ecolabel per lavatrici professionali di ogni tipo e dimensione, adatti sia per macchine con sistemi di

dosaggio automatizzato e multicomponente che per piccole lavatrici a dosaggio manuale.

L’intera linea EQUA si propone di fatto come una grande alleata per tutti i direttori di hotel che desiderino risultati

di lavaggio di buon livello su tessuti di vario tipo e colore, attraverso l’impiego di prodotti ecologici e sostenibili orientati a ridurre consumi e impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita degli stessi.

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Vikan. Utensili per il settore alimentare

Paredes, leader nella sanità per il lavaggio e asciugatura monouso professionale delle mani (circa 200 ospedali forniti), continua a proporre novità nell’ambito dell’igiene professionale.

Tra le novità del 2023 segnaliamo la nuova gamma Vikan

Azienda fondata nel 1898 a Skive, Danimarca, Vikan è fornitore, consulente e produttore di utensili igie-

nici per la pulizia, destinati all’industria alimentare e delle bevande, e utilizzati in molti altri ambienti sensibili all’igiene.

Fa parte della fondazione Vissing che investe la maggior parte dei profitti nella ricerca medica e nell’igiene e ha come mission quella di sviluppare e fornire efficaci strumenti e soluzioni di pulizia ai clienti che considerano l'igiene come essen-

ziale.

Attenta alle esigenze della clientela Vikan coinvolge formalmente i propri clienti nel lavoro di sviluppo dei prodotti, definendo nuovi standard di igiene e di efficacia della pulizia.

Le gamme di prodotto rispondono a tutte le necessità dell’agroalimentare e sono disponibili nei codici colori dei propri piani HACCP, di concezione igienico, lavabile e sterilizzabili in lavastoviglie e autoclave e idonei al contatto alimentare.

Oltre ad attrezzi robusti, durevoli ed economici, il servizio include valutazioni dei rischi con test in loco per fornire consulenze per i protocolli e utilizzo dei codici colori.

La partnership con Paredes si è creata con naturalezza e unità d’intenti. Da sempre Paredes ha mostrato inte-

resse per l’aspetto sociale e per la garanzia che come azienda leader del settore dell’igiene sente di dover collegare ai propri prodotti e servizi.

Gli strumenti di pulizia sono noti per essere focolai di sviluppo patogeno e quindi è fondamentale prestare la necessaria attenzione ad essi. Proprio per questo l’attrezzatura per la pulizia necessita di manutenzione secondo gli obblighi di legge. L’impegno di Paredes e Vikan è quello di proporre solo strumenti idonei e conformi agli standard di qualità in vigore.

Garanzia, sicurezza e igiene in una collaborazione che rientra nelle novità del 2023.

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Biancheria A nolo è meglio!

Gestire la biancheria delle stanze, del bagno e degli eventuali servizi di ristorazione può essere un elemento di complessità nell’ambito dell’attività alberghiera. Richiede attrezzature adeguate (si pensi, per esempio, alla sanificazione dei materassi), locali dedicati e personale addetto. Per non parlare degli investimenti necessari per avere sempre a disposizione tessili in ottimo stato. Una soluzione potrebbe essere quella di optare per il servizio del lavanolo, che prevede la gestione completa della biancheria, che viene data a noleggio dalle lavanderie che si occupano anche del lavaggio e della logistica di tutti i tessili. Per capire meglio in cosa consiste il servizio abbiamo interpellato Matteo Nevi, Direttore Generale di Assosistema Confindustria , l’associazione di categoria che rappresenta il settore delle lavanderie industriali, centrali di sterilizzazione e i produttori e distributori di DPI, dispositivi di protezione individuale e collettivi.

Dottor Nevi, che cosa si intende con il termine lavanolo e come funziona a livello pratico questo servizio? Il lavanolo è un servizio svolto dalle lavanderie industriali che consiste nel noleggio, lavaggio e sanificazione di biancheria piana (lenzuola, traverse, coperte, asciugamani), materasseria e cuscini. La tipologia di clienti serviti è quella dell’ospitalità e della ristorazione: dalle grandi catene alberghiere agli Hotel indipendenti, ai B&B e ai centri benessere, dai grandi ristoranti alle pizzerie e catene di ristorazione, fino a bar, pub e tavole calde. Si tratta di un servizio essenziale e indispensabile al funzionamento del settore turistico e ricettivo che colloca le lavanderie industriali in una posizione centrale all’interno dell’intera filiera.

L’attività di lavanolo si compone di tre principali fasi: la selezione e l’acquisto dei materiali tessili offerti a noleggio, il ciclo del trattamento di lavaggio e sanificazione e la logistica per il ritiro dello sporco e la consegna del pulito.

Quali vantaggi offre a un hotel rispetto all’acquisto della biancheria e gestione autonoma del lavaggio?

Le lavanderie industriali offrono ai loro clienti un servizio organizzato, professionale, sicuro e garantito dal punto di vista igienico e ambientalmente sostenibile. L’offerta, infatti, non è limitata alle sole attività di lavaggio e igienizzazione dei manufatti tessili, ma include

HOTELLERIE S•62 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 SERVIZI
Un servizio essenziale e indispensabile al funzionamento del settore turistico e ricettivo che colloca le lavanderie industriali in una posizione centrale all’interno dell’intera filiera
Matteo Nevi, Direttore Generale di Assosistema Confindustria

anche la selezione e l’approvvigionamento dei prodotti tessili che vengono noleggiati ai clienti e un servizio di logistica - ritiro dello sporco e consegna del pulito, che raggiunge anche le località remote e legato a tempistiche molto strette, nonché il rispetto di tutte le normative igieniche e ambientali previste per legge, tra cui quelle relative allo smaltimento delle acque reflue e alle emissioni di CO2

Le imprese del settore sono in grado di soddisfare le esigenze di efficienza della logistica, sicurezza igienica, economicità e qualità del servizio, ma anche mettere il cliente stesso nelle condizioni di soddisfare le esigenze di comfort, qualità ed estetiche del consumatore finale in cerca di un’esperienza di ospitalità e ristorazione soddisfacente.

Il valore del servizio offerto dalle moderne lavanderie industriali ai clienti si compone, quindi, di tre elementi principali: la garanzia del pulito e della igienizzazione dei tessili; l’offerta di soluzioni convenienti che minimizzano gli oneri e l’impegno di tempo dei clienti nella gestione dei prodotti; la capacità di selezionare per il cliente i materiali tessili più adeguati per soddisfare il consumatore finale.

Ci sono delle tipologie di struttura per le quali è più indicato, per esempio per numero di posti letto o categoria?

Il servizio di lavanderia industriale è utilizzato da strutture turistiche di vario tipo e dimensione, senza distinzione. Le imprese hanno sviluppato nel tempo un’organizzazione logistica tale per cui sono in grado di raggiungere ogni località del territorio e soddisfare le esigenze della clientela nel rispetto dei tempi e delle aspettative richiesti.

Che garanzie deve richiedere il gestore di un hotel a una società che offre questo servizio? Ci sono degli standard di certificazione o marchi di qualità che possono tutelare i gestori sul livello di qualità del servizio offerto?

Le garanzie da richiedere alle lavanderie industriali rientrano nel piano della garanzia igienica e della sostenibilità ambientale. La certificazione di settore più importante è una norma specifica a livello europeo: la norma tecnica UNI EN 14065 e linee guida (RABC - Risk Analisys Biocontamination Control) relativa alla sicurezza igienica del tessile utilizzato nelle strutture alberghiere e ristorative. Tale certificazione, per

il controllo microbiologico dei tessili trattati, costituisce un pre-requisito essenziale per assicurare alle strutture dell’ospitalità e ricettive la fornitura di biancheria qualitativamente e igienicamente sicura dal punto di vista del controllo della sua biocontaminazione. La qualità e la sicurezza igienica, ottenute proprio tramite la Norma tecnica UNI EN 14065 si basano su un sistema di controllo RABC. Certificazione questa richiesta anche dall’Istituto Superiore di Sanità per ridurre la diffusione del Covid non solo nei presidi ospedalieri, ma in tutti i setting relativi all’accoglienza. Altra certificazione importante ma volontaria per il settore è il Made Green in Italy per la valutazione del miglioramento continuo dell’impronta ambientale di prodotti e servizi, regolata dal Decreto 56/2018 del Ministero della Transizione Ecologica. Assosistema Confindustria, in coordinamento con il Ministero, ha identificato gli indicatori di impatto rilevanti (effetto serra, uso di risorse e di acqua disponibile, riduzione dello strato di ozono) e definito i relativi benchmark per categoria di prodotto trattato, all’interno dei quali devono collocarsi le lavanderie industriali che vogliono ottenere il Marchio. Le imprese possono così configurare una vera e propria garanzia di sostenibilità ambientale del servizio nei confronti dei clienti e dei consumatori finali. A queste si aggiungono altre certificazioni importanti per il settore come la 14001 o la Carbon o Water Foot Print.

Quante sono le società che operano in questo settore? Sono presenti in tutto il territorio?

Le lavanderie industriali sono circa 1.258 (di cui circa 400 sono quelle che operano con un impianto industriale) e coprono l’intero territorio italiano secondo le seguenti percentuali: 28,6% al sud, 24,2% al centro, 22,3% nel nord ovest, 13,9% nel nord est, 11% nelle isole. (dati 2023 fonte: Cerved). Il settore si caratterizza per un’elevata percentuale di lavoro femminile, pari al 65%.

S•63 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Cerved | Prodotti P er la detergenza

Lavanderie industriali

COVID-19, la riscoperta dell’importanza dell’IGIENE

Nel 2020 il valore della produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è stato di 3,8 miliardi di euro

(attività di sterilizzazione, servizi integrati per la Sanità e DPI), in cui è molto più rilevante la qualità del servizio erogato: gamma offerta, puntualità e velocità delle consegne, personalizzazione

a cura di Cristina Cardinali Elaborazione dei dati Cerved Marketing Intelligence

Le imprese operanti nel settore sono regolamentate dalla legge del 25 gennaio 1994, n. 82 ("Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione") ed erogano prevalentemente servizi di pulizia, disinfezione e sterilizzazione, noleggio. L'attività delle lavanderie industriali, comprensiva anche del noleggio, riguarda i seguenti prodotti: biancheria piana (tovagliati, lenzuola, federe, asciugamani, tende, ecc.); abiti da lavoro e DPI (dispositivi di protezione individuale); materassi e guanciali; tappeti, piumoni, tende da sole e ombrelloni; set sterili per sala operatoria. In relazione alle caratteristiche del servizio erogato e al mer-

La produzione italiana di prodotti per detergenza e pulizia è una delle più importanti in Europa. Nel 2020 il suo valore è stato di circa 3,8 miliardi di euro e, in controtendenza con l’andamento generale dell’economia, ha registrato un moderato progresso (+3,1%) rispetto all’anno precedente, questo quanto emerge dallo Start Prodotti per la detergenza divulgato da Cerved a marzo 2021. Lo sviluppo è stato spinto essenzialmente dalla componente nazionale dei consumi domestici che hanno beneficiato delle maggiori esigenze di igiene, pulizia e sanificazione imposte dal contrasto al contagio del virus Sars-CoV-2 e dalla centralità dell’ambiente domestico determinata da limitazioni agli spostamenti e chiusure. Il mercato professionale invece risulta penalizzato dalle diffuse chiusure di luoghi pubblici e in particolare dalle difficoltà del comparto Ho.re.ca. Tra i segmenti principali, evidenziano maggiori progressi i prodotti per superfici, ma anche l’area del lavaggio stoviglie e gli additivi per bucato, mentre in termini di canali, gli specialisti drug si sono dimostrati il format più vivace anche durante la pandemia. Le previsioni per il 2021 evidenziano deboli variazioni al ribasso del valore della produzione e dei consumi rispetto ai livelli elevati raggiunti nel 2020. L’evoluzione ancora incerta della crisi sanitaria sup-

cato finale di riferimento, il settore è suddivisibile nei seguenti segmenti:

• Sanità pubblica e privata (strutture ospedaliere, cliniche, istituti di cura), a sua volta segmentabile in: lavanolo; sterilizzazione strumentario chirurgico; sterilizzazione biancheria;

• Alberghiero e Ristorazione;

• Collettività e Industria (industria/commercio/servizi, scuole, istituti di pena, comunità militari, sociali e religiose).

Le imprese operanti nel settore - identificate con il codice Ateco 96.01.1

Attività delle lavanderie industrialisono circa 1.260 (dato riferito a giugno 2023), in crescita rispetto al precedente esercizio (+3,9%); molte di esse sono realtà locali e caratterizzate da bassa differenziazione e si affian-

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cano a pochi grandi gruppi industriali e cooperativi, caratterizzati da struttura organizzativa integrata e complessa e operanti su scala nazionale. Le imprese sono localizzate prevalentemente in Lombardia (15,7% del totale), Lazio (12,8%) e Campania (11,3%), che insieme concentrano quasi il 40% del totale degli operatori. In particolare, lo scenario competitivo nazionale vede la presenza di:

• pochi grandi gruppi industriali e cooperativi, caratterizzati da struttura organizzativa integrata e complessa e operanti su scala nazionale;

• poche aziende di medio-grandi dimensioni controllate da multinazionali;

• un numero elevato di piccole e medie aziende, prevalentemente specia-

HOTELLERIE INDAGINE P
Il settore è caratterizzato da una concorrenza elevata per la presenza di numerosi operatori, soprattutto nell'area Alberghiero e Ristorazione e nel segmento del lavanolo dell'area Sanità. La competizione si basa sostanzialmente sul prezzo, ad eccezione di alcuni ambiti

lizzate in un'area di business; • un numero preponderante di micro-aziende attive in ambito locale, in particolare nell'area Alberghiero e Ristorazione, che rappresentano la tipologia prevalente dell'offerta settoriale. Sono poi presenti Associazioni Temporanee di Impresa (ATI) e partnership commerciali tra operatori del settore e/o di settori limitrofi. Questa forma associativa viene utilizzata da piccole e medie imprese per poter partecipare a bandi di gara per grandi appalti pubblici e per ottenere quindi appalti di durata maggiore.

Il livello di specializzazione è fondamentale nell'erogazione di alcuni servizi di lavanderia industriale, per i quali sono necessari l'impiego di particolari macchinari e il rispetto di procedure standardizzate e controllate. Richiedono quindi competenze peculiari, specializ-

zazioni, accreditamenti, certificazioni e periodici investimenti per adeguare le risorse tecnologiche e umane alle specifiche esigenze dei clienti, e sono presidiati solo dalle aziende di maggiori dimensioni e più strutturate.

settor e an ch e n el med io-ter min e, e d ov r eb b e r ap p r esen tar e u n fr en o alla p olitica d ei tagli, sop r attu tto in alcu n i amb iti d el p u b b lico ( es san ità, comu n ità ecc )

DATI DI MERCATO

Nel 2022 le lavanderie industriali segnano una crescita a due cifre (+14,5%), dopo la moderata ripresa

registrata nel 2021 (+7,3%). Il settore esce da un triennio particolarmente sfidante, che ha visto il susseguirsi di diversi eventi esogeni (pandemia, conflitto Russia-Ucraina) in grado di influenzarne l’andamento sia in termini di ricavi che di marginalità. Raggiunge nel 2022 i 1.520 Mn. di euro, evidenziando trend sempre positivi ma decisamente differenziati per le diverse aree di business.

Su lle p r osp ettiv e d i cr escita d el settor e n el med io-ter min e in cid on o an ch e le p olitich e d i in v estimen to d a p ar te d ei p r in cip ali clien ti p u b b lici e p r iv ati e, in p ar ticolar e, d ella San ità, in con sid er azion e d el fatto ch e il segmen to d ella ster ilizzazion e h a an cor a amp i mar gin i d i sv ilu p p o e la su a ev olu zion e r isu lta str ettamen te cor r elata alle ev en tu ali scelte d i ou tsou r cin g d a p ar te d elle str u ttu r e san itar ie I n ter min i d i ev olu zion e d ell'o er ta, il settor e d elle lav an d er ie in d u str iali si con fer ma a d op p ia v elocità, con i comp etitor s lead er , ch e p ossied on o i r eq u isiti tecn ici e str u ttu r ali p er acq u isir e le gr an d i commesse ed in v estir e in in n ov azion e, e molte p iccole e med ie azien d e, con amb ito d azion e limitato, ch e r isch ian o d i u scir e d al mer cato o, n ella miglior e d elle ip otesi, son o d estin ate al r u olo d i su b ap p altatr ici a liv ello locale

S•65 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
St art | Ago s t o 2 0 2 3
A n a l i s i d i s e ttor e 2 1 2 Anda me nt o i n va l ore Tab el l a 1 - A n alisi d i settor e 2019 2020 v ar ' 20 2021 v ar 21 2022 v ar ' 22 2023 v ar ' 23 2024 v ar ' 24 2025 v ar ' 25 F at t ur at o (ML N €) 1 705 1 238 -27 4% 1 328 7 3% 1 520 14 5% 1 738 14 3% 1 801 3 6% 1 833 1 8% F o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e Di me n s i on e e a n d a me n to Fa ttu r a to p e r s e g me n to 2 1 3 Anda me nt o i n va l ore Tab el l a 2 - D imen sion e e an d amen to F attu r ato p er segmen to ANALISI DI SETTORE
in valore
Andamento

A n a l i s i d i s e ttor e

Alla fortissima crescita dell’area Alberghiero e Ristorazione (+48,8%), che ha recuperato un’importante quota parte di quanto perso nel 2020 (pur non essendosi ancora riportata sui livelli del 2019) grazie alla ripresa del settore turistico, si accompagna l’andamento sempre positivo, ma dall’incremento decisamente più contenuto (+2,4%) dell’area Sanità. L’area Collettività e Industria, che nel 2022 ha beneficiato, almeno per la componente di clientela privata, della rinegoziazione dei prezzi dei servizi, evidenzia un aumento del 5,1%, grazie alla crescente attenzione verso la pulizia dei luoghi di lavoro e il benessere dei lavoratori e alla diffusione presso un numero crescente di settori di divise e DPI.

Le previsioni per il 2023 delineano un’ulteriore crescita per le lavanderie industriali, favorita dalla revisione dei prezzi, oltre che dall’ottimo andamento del turismo, che continua a trainare lo sviluppo settoriale.

Positive anche le prospettive per il 2024, per cui si stima, tuttavia, un deciso rallentamento della crescita, soprattutto per l'attenuazione del trend positivo dell'area Alberghiero/Ristorazione; anche l’area Sanità dovrebbe evidenziare un trend di segno positivo grazie all’avvio previsto delle gare Consip bandite nell’anno in corso, con l’applicazione delle tariffe negoziate.

In generale, la grande attenzione alla salute pubblica e al benessere, indirettamente amplificata dalla pandemia, che ha portato a dare ancor più valore alla garanzia di igienizzazione, sanificazione e pulizia, rappresenta un’opportunità per il settore anche nel medio-termine, e dovrebbe rappresentare un freno alla politica dei tagli, soprattutto in alcuni ambiti del pubblico (es. sanità, comunità ecc.). Sulle prospettive di crescita del settore nel medio-termine incidono anche le politiche di investimento da parte dei principali clienti pubblici e privati e, in particolare, della Sanità, in considerazione del fatto che il segmento

Anda me nt o i n va l ore

Tab el l a 1 - A n alisi d i settor e

della sterilizzazione ha ancora ampi margini di sviluppo e la sua evoluzione risulta strettamente correlata alle eventuali scelte di outsourcing da parte delle strutture sanitarie.

contratti di lunga durata aggiudicati tramite gare d’appalto che di norma non prevedono l’indicizzazione delle commodities.

o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e Di me n s i on e e a n d a me n to Fa ttu r a to p e r s e g me n to

In termini di evoluzione dell'offerta, il settore delle lavanderie industriali si conferma a doppia velocità, con i competitors leader, che possiedono i requisiti tecnici e strutturali per acquisire le grandi commesse e investire in innovazione, e molte piccole e medie

A seguito della Delibera n. 369 del 27/07/2022 dell’ANAC, relativa all’aggiornamento dei prezzi di riferimento per le gare d'appalto nel settore lavanolo, la committenza pubblica ha cominciato a riconoscere, anche se solo parzialmente, gli aumenti di prezzo; talvolta, tuttavia, si è scontrata con

DIMENSIONE E ANDAMENTO FATTURATO PER SEGMENTO

Anda me nt o i n va l ore

Andamento in valore

Tab el l a 2 - D imen sion e e an d amen to F attu r ato p er segmen to

aziende, con ambito d’azione limitato, che rischiano di uscire dal mercato o, nella migliore delle ipotesi, sono destinate al ruolo di subappaltatrici a livello locale.

VOCI DI COSTO

Il settore si caratterizza per un’elevata incidenza del costo del lavoro e dei costi per servizi. L’aumento delle quotazioni del gas ha avuto un forte impatto sul settore, a forte impiego di energia, e l’incremento del prezzo del carburante ha fatto lievitare i costi di trasporto. Gli aumenti hanno interessato anche le materie plastiche utilizzate per gli imballaggi, i prodotti chimici e i detergenti industriali.

L’incremento dei costi ha impattato sulla marginalità delle imprese, soprattutto per l’impossibilità di scaricare sui clienti gli aumenti subiti; in particolare nel settore sanitario, infatti, molte lavanderie industriali hanno

l’impossibilità delle regioni di applicare gli aumenti per la mancanza di fondi.

CONCORRENZA

Nell'area Alberghiero/Ristorazione e nei servizi di lavanolo dell'area Sanità il livello della concorrenza è elevato per la presenza di un alto numero di operatori, mentre è minore nei servizi di sterilizzazione (in particolare quelli relativi allo strumentario chirurgico) e nell'ambito dei DPI, dove il numero dei competitor è contenuto. La concorrenza si basa sulle politiche di prezzo, soprattutto per i servizi rivolti all'area Alberghiero/Ristorazione, mentre si gioca sulle caratteristiche qualitative del servizio (gamma offerta, puntualità e velocità delle consegne, personalizzazione) per le attività di sterilizzazione, i servizi integrati per la Sanità e per i DPI.

I player di piccole-medie dimensioni

HOTELLERIE S•66 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 INDAGINE
Lavande rie Indus t riali 8 Analis i e t re nd de l s e t t o re I n ter min i d i ev olu zion e d ell o er ta, il settor e d elle lav an d er ie in d u str iali si con fer ma a d op p ia v elocità, con i comp etitor s lead er , ch e p ossied on o i r eq u isiti tecn ici e str u ttu r ali p er acq u isir e le gr an d i commesse ed in v estir e in in n ov azion e, e molte p iccole e med ie azien d e, con amb ito d ’ azion e limitato, ch e r isch ian o d i u scir e d al mer cato o, n ella miglior e d elle ip otesi,
o d estin ate al r u olo d i su b ap p altatr ici a liv ello locale
son
2 1 2
2019 2020 v ar 20 2021 v ar 21 2022 v ar 22 2023 v ar 23 2024 v ar 24 2025 v ar 25 F at t ur at o (ML N €) 1 705 1 238 -27, 4% 1 328 7, 3% 1 520 14, 5% 1 738 14, 3% 1 801 3, 6% 1 833 1, 8% F
2 1 3
2019 2020 2021 2022 v ar 22 2023 v ar 23 2024 v ar 24 2025 v ar 25 S ani t à (ML N €) 762 698 706 723 2 4% 743 2 8% 761 2 4% 769 1 1% Al ber g hi er o e r i st or azi one (ML N €) 673 265 328 488 48 8% 680 39 3% 720 5 9% 740 2 8% Col l et t i v i t à e i ndust r i a (ML N €) 1 270 275 294 309 5, 1% 315 1, 9% 320 1 6% 324 1, 3% T ot al e (ML N €) 1 705 1 238 1 328 1 520 14, 5% 1 738 14, 3% 1 801 3, 6% 1 833 1, 8% 1 - co m p ren d e i n d u s tri a co m m erc o s erv z i s cu o l e i s t tu t d i p en a co m u n i tà m i l i tari s o c al i e re gi o s e F o n t e: ela b o ra z io n e C erv ed su f o n t i q u a li c a t e

puntano soprattutto sulla leva prezzo e sulla prossimità geografica, mentre le aziende maggiori e più strutturate basano il loro vantaggio competitivo sulla qualità e la completezza del servizio offerto.

Permane una notevole disomogeneità tra le aziende del settore, in termini di grado di differenziazione, copertura territoriale e innovazione tecnologica; all’interno della stessa area d'affari, possono perciò ancora coesistere imprese molto diverse per dimensione, specializzazione e struttura dell’offerta. Nel medio termine si può prevedere una selezione degli operatori, in funzione della capacità di affrontare le sfide imposte dall'evoluzione tecnologica e dalla transizione ecologica.

POTERE NEGOZIALE DEI FORNITORI

Il potere negoziale dei fornitori è basso per i produttori di detergenti e prodotti standard, a causa della frammentazione e dell'indifferenziazione dell'offerta, mentre risulta più alto per i produttori di:

• impianti e attrezzature per cui risulta importante il livello di innovazione tecnologica;

• tessili rivolti a clienti di fascia alta;

• prodotti e consumabili per usi speciali e/o in possesso di marchi di qualità (es. Ecolabel).

STRATEGIE

Tra i temi di maggior rilievo: innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità. Le strategie degli opera-

tori settoriali nell'ultimo biennio sono state condizionate dalla necessità di rispondere prontamente alle criticità gestionali innescate dal forte incremento dei costi dei fattori energetici e dei materiali di consumo (polietilene, sostanze chimiche, detergenti industriali, tessili).

Per salvaguardare la marginalità gli operatori hanno attuato un’attenta politica di prezzo, che ha comportato l’incremento dei listini nell'Area Alberghiero e Ristorazione e per i servizi rivolti ai privati e l’apertura di trattative e tavoli tecnici con i clienti pubblici per ottenere una rinegoziazione delle tariffe.

L’attenzione delle aziende si è concentrata sull'efficiente programmazione delle attività e sulla razionalizzazione dei costi perseguita attraverso:

• l’utilizzo flessibile delle temperature di lavorazione e degli orari di lavoro;

• la ricerca di fonte energetiche alternative, sostituendo ad esempio il gas metano con il GPL, che ha registrato nel 2022 una minore fluttuazione del prezzo ed una costante disponibilità di fornitura;

• investimenti in manutenzioni straordinarie per ridurre le perdite di calore nel processo di lavaggio;

• la stipula di contratti a prezzo bloccato per il gas.

Sono proseguiti i progetti di investimento delle aziende indirizzati all’implementazione di impianti produttivi più performanti, in grado di ridurre temperature e tempi di lavorazione, a fronte della stessa quantità di biancheria processata,

anche sfruttando le opportunità offerte dal Piano Industria 4.0.

L’efficientamento della gestione è passata anche attraverso:

• investimenti in tecnologia, con l’adozione di sistemi informatici che aumentano l’automazione e permettono di integrare maggiormente la produzione con la consuntivazione e il controllo dei dati;

• la razionalizzazione della struttura dei Gruppi, con la cessione di asset non strategici, l'incorporazione di aziende sinergiche e la centralizzazione di uffici e funzioni.

Si conferma strategico l'impegno in materia di responsabilità sociale e ambientale, perseguito mediante il risparmio energetico (installazione di pannelli fotovoltaici, caldaie ad alto rendimento, sistemi per il recupero di calore e vapore), la gestione consapevole dell’acqua, l’uso di detergenti eco friendly e di imballaggi in plastica riciclata, la corretta gestione del tessile riutilizzabile e lo sviluppo della mobilità sostenibile.

Sempre più diffuse nel settore le certificazioni di sistema: la maggior parte dei principali operatori è certificato per l'ambiente secondo la 1SO 14000 ed alcuni possiedono la registrazione Emas (Ecomanagement and Audit Scheme). Diffuse anche le certificazioni di processo e di prodotto, come ad esempio, la certificazione RABC (Risk Analysis Biocontamination Control system), rilasciata in base alla UNI EN 14065:2016 "Tessili trattati in lavanderia - Sistema di controllo della biocontaminazione". Da maggio 2021 sono poi in vigore i Criteri Ambientali Minimi approvati dal Ministero dell’Ambiente per l’affidamento del servizio di lavanolo. L'obiettivo dei CAM è quello di ridurre i consumi energetici (e delle correlate emissioni di gas climalteranti), i consumi idrici e l'uso di sostanze pericolose legate al servizio di lavanolo da parte delle aziende interessate ad accedere agli appalti.

S•67 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Polti Vaporetto MV, Pulizia Professionale Profonda

I DDV Polti Vaporetto MV

sono pulitori a vapore multifunzione con aspirapolvere integrato, per la pulizia professionale e la disinfezione senza sostanze chimiche di ambienti, come gli hotel, dove il passaggio di più persone avviene di frequente. Polti Vaporetto MV comprende 4 modelli per chi deve fronteggiare lo sporco più intenso e garantire la massima sicurezza alla propria clientela. Il vapore, infatti, possiede uno straordinario potere detergente: la sua elevata temperatura ha un’azione tensioattiva naturale, scioglie i grassi, igienizza e arriva anche negli angoli meno accessibili.

Top di gamma è Polti Vaporetto MV 60.20, con sistema di filtrazione a due stadi, ideale per superfici ampie, ad esempio le aree comuni degli hotel, le palestre e spa&wellness. La struttura è in acciaio inox, resistente e durevole. Polti Vaporetto MV 40.20 è un po’ più piccolo e compatto, perfetto ad esempio per le camere d’albergo. Entrambi vantano una pressione fino a 6 bar in caldaia, in grado di offrire una forza igienizzante ineguagliabile. L’autonomia di lavoro è illimitata,

caratteristica che consente di non dover interrompere la sessione di pulizia per ricaricare il serbatoio. Più piccoli e compatti, sono Polti Vaporetto MV 20.20 e Polti Vaporetto MV 10.10: pulitori a vapore con aspirazione che possono essere utilizzati in luoghi dove lo spazio di manovra è limitato. Nei 4 modelli le funzioni vapore e aspirazione possono essere utilizzate singolarmente o contemporaneamente. Se utilizzati con la Spazzola Vaporflexi o il kit Polti Sani System sono DDV, ovvero Dispositivi di Disinfezione a Vapore conformi alla nor-

ma AFNOR NF T72-110, con dimostrato effetto virucida, battericida, sporicida, fungicida, levuricida e mufficida. Con la Spazzola Vaporflexi si disinfettano i pavimenti, mentre con il kit Polti Sani System tutte le altre superfici, anche gli imbottiti, generalmente presenti nelle strutture ricettive (hotel, case vacanza, B&B, ecc).

I vantaggi della pulizia a vapore sono ormai noti. Questo elemento naturale e rispettoso è anche sostenibile: con il vapore si riduce l’utilizzo di acqua, basti pensare che 1 litro d’acqua produce circa 1700 litri di vapore. Consente inoltre di igienizzare senza detergenti chimici, per la sicurezza di persone e animali e rispetto dell’ambiente.

I modelli Polti Vaporetto MV sono personalizzabili con i numerosi kit accessori a scelta, adatti per qualsiasi esigenza: oltre alla spazzola Vaporflexi e al kit Polti Sani System già citati, ad esempio, si possono scegliere il kit lavavetri & imbottiti, il kit alta pressione vapore & aspirazione con diversi spazzolini da usare su qualsiasi superficie e, per un uso specifico, l’accessorio scolla tappezzeria

Polti, forte di oltre 200 brevetti, dal 1978 ha cambiato le abitudini dei consumatori in oltre 50 Paesi, proponendo un approccio all’igiene contemporaneo e sostenibile attraverso il vapore si prende cura delle persone responsabilmente, offrendo soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità della vita, nel pieno rispetto della natura e delle generazioni future.

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100% efficace

Senza l’utilizzo di insetticidi

Vapore saturo secco surriscaldato fino a 180° C brevettato Polti

Può essere utilizzato in presenza di persone

Adatto a tutte le superfici, anche i tessuti

Rimuove l’odore delle cimici dei letti

Polti Cimex Eradicator è la soluzione high-tech ed eco-friendly al problema delle cimici dei letti e per la disinfezione contro virus, germi e batteri. Test di laboratorio e sul campo hanno tutti confermato che il flusso del vapore saturo secco surriscaldato fino a 180°C generato da Polti Cimex Eradicator elimina il 100%* delle uova e la maggior parte delle cimici allo stadio tardivo e delle larve in una sola passata. Polti Cimex Eradicator è un Dispositivo di Disinfezione a Vapore (DDV) conforme alla norma AFNOR NF T72-110** in grado di eliminare in maniera risolutiva le cimici dei letti e le uova senza l’uso di insetticidi. Il suo utilizzo ha inoltre dimostrato effetto virucida, battericida, sporicida, fungicida e levuricida.

*Test effettuati da un laboratorio terzo e indipendente attestano che Polti Cimex Eradicator uccide il 100% delle uova e più del 90% delle cimici del letto adulte già al primo passaggio.

**Polti Cimex Eradicator è stato testato in conformità alla norma AFNOR NF T72-110 – ambito medicale e ha dimostrato effetto virucida, battericida, sporicida, fungicida, levuricida e mufficida.

POLTI.IT

PRIMO PIANO

Alcuni dei prodotti di riferimento del panorama industriale

COMAC

CA BACK l’aspiratore spallabile Comac

La pulizia è un aspetto fondamentale in tutto il settore alberghiero, in quanto la prima impressione spesso è in grado di determinare l’andamento dell’intera esperienza. Per la pulizia quotidiana di hotel e ambienti di piccole e medie dimensioni, Comac propone CA BACK, l’aspiratore spallabile leggero e potente, capace di raggiungere anche le superfici più lontane.

Il design compatto e le comode bretelle regolabili lo rendono particolarmente adatto per pulire spazi stretti o affollati come ingressi, camere, corridoi e scale.

Praticità ed elevate prestazioni sono solo alcuni dei benefici che CA BACK è in grado di offrire, grazie ai 4 stadi di filtrazione l’aria reimmessa nell’ambiente risulta essere priva di particelle sottili. Inoltre, la possibilità di scegliere tra la versione elettrica e a batteria, rende CA BACK l’alleato perfetto per ogni situazione. comac.it

ACCU ITALIA

Accu Italia. La batteria giusta per ogni applicazione

La storia di Accu Italia inizia nel mondo delle batterie nel 1954 quando i fondatori, l’ing. Franco Saporetti e il fratello Alberto, cominciano a distribuire in Italia le batterie VRLA con tecnologia GEL della Sonnenschein tedesca.

Nel 1974 viene fondata la Accu Italia S.p.A. ampliando la gamma di prodotti arrivando oggi a proporre una gamma completa di batterie, pile, caricabatterie ed accessori. Sin dai primi anni Accu ha voluto dare un’impronta professionale al lavoro. Oggi collabora con le più prestigiose aziende produttrici di batterie. accu-italia.com

RCM

Per il settore Hotellerie: BRAVA di RCM

RCM dal 1970 produce una gamma completa di macchine per la pulizia di qualsiasi ambiente. La motoscopa BRAVA in versione elettrica a batteria può essere usata sia in ambienti interni che esterni ed è ideale per la pulizia rapida ed efficace di marciapiedi, parcheggi interni ed esterni di alberghi, ristoranti, eccetera. Raccoglie qualsiasi tipo di rifiuto, compresa la polvere, maggiore veicolo di diffusione di varie malattie infettive. BRAVA è di facilissimo uso, adatta anche a personale non qualificato e conferisce professionalità e prestigio all’ambiente in cui viene utilizzata. rcm.it

HOTELLERIE S•70 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 VETRINA a cura di Loredana Vitulano

SYNCLEAN

Disponibilità ed efficienza

La società Synclean, azienda partner delle più grandi case produttrici, è attiva da oltre 25 anni e con oltre 50.000 referenze nel mondo degli accessori e ricambi per le macchine della pulizia industriale. Un’ampia scelta di motori aspirazione, gomme tergipavimento, spazzole, dischi abrasivi, batterie e carica batterie, ruote, cavi, filtri per servire lavasciuga, spazzatrici e aspirapolvere delle migliori marche. La gamma dei prodotti è completata dalla linea di macchine Lavasciuga, Aspirapolveri e Monospazzole marchiate Synclean. syncleanservice.com

ARCO CHIMICA

Linea Bio Green

Arco Chimica, in occasione del 30° anniversario dell’azienda ha studiato una gamma di detergenti completamente naturali, biodegradabili ed efficaci. Una formulazione biologica unica e innovativa che contiene ceppi batterici probiotici e agenti detergenti altamente biodegradabili.

La Linea Bio Green è un concentrato di vantaggi dall'unione tra probiotici e chimica green:

• Aumento delle performance pulenti.

• Neutralizzazione dei cattivi odori.

• Prevenzione della formazione del biofilm.

• Degradazione continua dei residui organici.

• A base di profumi biodegradabili.

• Formule completamente naturali, biodegradabili ed efficaci.

• A base di ceppi batterici probiotici e agenti detergenti altamente biodegradabili.

È possibile vantare vantaggi immediati e costanti per le superfici e l’ambiente poiché i detergenti Bio Green garantiscono una pulizia efficace e performante sulle superfici grazie alla riattivazione delle spore bacillus con il lavaggio successivo.

Nessun pericolo per l’utilizzo, stoccaggio e trasporto in quanto si tratta di detergenti che non presentano etichettature pericolose per l’uomo e l’ambiente.

L’intera gamma è disponibile anche in mono-fragranza. arcochimica.it

KUNZLE & TASIN

Monospazzola BLUE GOLIA K-LEAN: potenza, versatilità, comfort

La pulizia delle superfici richiede sempre di più macchine in grado di coniugare comfort, flessibilità, velocità di utilizzo e alte performance. Blue Golia K-Lean, ultima nata in casa Künzle&Tasin, risponde pienamente a questi requisiti. Leggera e facile da manovrare, può essere utilizzata agevolmente e senza sforzo. Il motore ad alte prestazioni (1100W) e il sistema di trasmissione a ingranaggi in acciaio garantiscono forza, affidabilità e massima versatilità di utilizzo. Blue Golia K-Lean rappresenta quindi la soluzione più indicata per il lavaggio e la manutenzione professionale nel comparto alberghiero, nella ristorazione, nel catering.

kunzletasin.com

Zepynamic Ac Plus disinfettante multiuso

Zepynamic Ac Plus è un disinfettante per superfici e filtri efficace e versatile. Deodora e disinfetta in un'unica azione, garantendo un effetto profondo e duraturo. Il prodotto è utilizzabile per la disinfezione di superfici e attrezzature in tutti gli ambienti come uffici, palestre, scuole, hotel e comunità. Particolarmente efficace per il trattamento degli impianti di aria condizionata di edifici e autovetture. Zepynamic AC plus è stato testato secondo la norma UNI EN 1276 e EN 13697:2019 su Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Enterococcus hirae e Legionella pneumophila. Efficace contro batteri e microrganismi nocivi, testato secondo la norma UNI EN 14476 e EN16777 su Adenovirus, Murine Norovirus e Coronavirus ATCCv-740, anche contro virus altamente contagiosi. zep.it

S•71 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
ZEP

FIMAP

Lavasciuga pavimenti EMx, l’ultima proposta green di Fimap

La compatta uomo a terra EMx vuole diventare la scelta più conveniente ed ecologica per il segmento delle piccole. Con una larghezza di lavoro tra i 43 e i 50 cm e ben 3 tipi di basamento, a disco, a rullo e orbitale, è in grado di soddisfare praticamente qualsiasi esigenza. Può essere dotata di diverse soluzioni per ridurre l’impatto sull’ambiente del pulito. Tra queste, la rivoluzionaria tecnologia AQUÆ® trasforma la comune acqua di rubinetto addolcita in una soluzione a base di acido ipocloroso, che permette di pulire e igienizzare i pavimenti senza utilizzare detergenti chimici. Con il passaggio di EMx l’aria è più sana e aumenta la sicurezza per l’operatore e per le altre persone presenti, grazie all’impiego di un filtro Hepa che trattiene dall’aria aspirata particelle dannose per la salute fino a 0,3 μm prima di reimmetterla nell’ambiente. È indicata per i settori alberghiero e della ristorazione, per la pulizia di atri, corridoi, sale ristorante, cucine e aree benessere.

www.fimap.com

LINDHAUS

Alte prestazioni e buona manovrabilità

Per soddisfare appieno le esigenze di lavaggio pavimenti di hotel e centri benessere, Lindhaus propone la nuovissima lavasciuga pavimenti LW44 Flexy. È una macchina compatta (44cm di pista di lavoro) con la base molto bassa per accedere sotto tavoli, sedie e panche e con uno snodo flessibile che consente l’agevole rotazione della macchina a 360°. Allo stesso tempo con un semplice click, si può bloccare il timone nella posizione desiderata ad esempio per lavare corridoi, eliminando totalmente l’affaticamento dell’operatore. Con le spazzole di media durezza di serie può lavare qualsiasi tipo di pavimento: marmo, legno, gres e antiscivolo. Sono disponibili 3 varianti di spazzole e 3 di PAD abrasivi. La macchina lavora fino a 90 min. non stop con una batteria carica, consentendo di lavare oltre 2000m2. LW44 Flexy come tutta la gamma di macchine Lindhaus è 100% made in Italy. lindhaus.it

4CLEANPRO

MIRA ERGO 40. Efficiente e sostenibile

La pulizia professionale è uno degli aspetti fondamentali dell’accoglienza e l’utilizzo di adeguate tecnologie appare fondamentale per una reale igienizzazione. In particolare i modelli di lavasciuga pavimenti più compatti risultano molto utili in questo settore, garantendo un alto livello di igiene, operazioni rapide, pavimenti subito asciutti e calpestabili senza fatica. 4CleanPro propone la nuova MIRA ERGO 40: ergonomica (da qui suo nome ERGO) con l’impugnatura a monospazzola. Nella parte inferiore di questo manico è stato posizionato il serbatoio di recupero con capienza di ben 5 litri, che abbracciando il manico si aggancia a quest’ultimo con alcune molle a clip che rendono facile e sicuro lo sgancio del serbatoio per poterlo svuotare e risciacquare. Il motore d’aspirazione 330 watt e 2 motore spazzole di 120 watt ciascuno garantiscono un efficienza di alto

4cleanpro.com

PAPERDI Serie di dispenser no-touch

Soavex Professional è il nuovo sistema di dispensazione by Paperdì pronto a soddisfare le crescenti esigenze del mercato in termini di garanzia d’igiene, costo d’uso e autonomia. Una gamma completa di dispenser no-touch innovativa, tecnologica, pratica e dal design moderno. Soluzione ideale per garantire concreti benefici al tuo business combinando massima efficienza, elevata autonomia, controllo dei costi. paperdi.it

HOTELLERIE S•72 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 VETRINA

Sanitec, igiene sicura per le persone e per l’ambiente

In occasione di HostMilano, dal 13 al 17 ottobre 2023, Italchimica presenta una selezione di detergenti professionali del suo marchio Sanitec per il mondo dell’horeca, con particolare accento sulle sue formulazioni certificate EU Ecolabel che abbinano eccellenti performance di prodotto a verificati standard ambientali. Gli operatori professionali dell’horeca, grazie alle certificazioni Ecolabel, possono fare scelte consapevoli di riduzione

dell’impatto ambientale e Italchimica si impegna da tempo nella creazione di formule capaci di ottime performance di detergenza e sostenibilità.

Sanitec è stato lanciato nel 2001 ed è oggi un brand conosciuto ed apprezzato, acquisendo grande popolarità anche nel mondo horeca a seguito di importanti campagne televisive pluriennali che hanno visto protagonista lo chef stellato Matteo Grandi.

Le linee Sanitec in esposizione a HostMilano, sono prevalentemente quelle dedicate alle stoviglie e alle superfici della cucina. Per il primo ambito, lo stand presenterà uno spazio dedicato alle soluzioni certificate EU Ecolabel quali, per iniziare, Stovil Green Power, un potente detergente per lavaggio meccanico delle stoviglie certificato a basso impatto ambientale ma senza compromessi sulla forza: rimuove grasso e residui di cibo, previene la formazione di aloni e calcare sulle stoviglie e sulla macchina, privo di schiuma e a facile risciacquo. Tra i certificati EU Ecolabel anche Dekal Green Power, un disincrostante acido per rimuovere calcare da utensili e attrezzature come lavastoviglie e boilers. Stessa certificazione anche per Brill Green Power, brillantante per lavaggio meccanico delle stoviglie che velocizza l’asciugatura ed è efficace anche sulla plastica. Neopol Green Power è il detergente liquido concentrato per il lavaggio manuale delle stoviglie che forma una schiuma compatta facilmente risciacquabile e che non lascia aloni. Focus anche su Trilogy per il lavaggio stoviglie, un sistema che prevede un apparecchio dosatore automatico che permette di dosare detergente, sequestrante e brillantante in modo in-

dipendente, adattandosi a tutte le situazioni di sporco e durezza dell’acqua. È un sistema altamente tecnologico che assicura un controllo sui costi, il monitoraggio e permette anche l’elaborazione di statistiche sui lavaggi, garantendo costanza ed affidabilità dei risultati. Per quel che riguarda le soluzioni per le superfici della zona cucina, Italchimica esporrà una selezione delle formulazioni Sanitec dedicate a questo ambito tra le quali Oven Power, potente detergente alcalino concentrato per forni autopulenti, Ultradegreaser Green Power, certificato EU Ecolabel con ingredienti di origine naturale che rimuove efficacemente sporco grasso e olio. Fornonet è specifico per forni, grill e piastre, mentre Brill Oven è il brillantante acido per forni autopulenti. Caffè Wash è il detergente alcalino concentrato studiato appositamente per macchine da caffè tradizionali mentre Induction Hobs è il detergente studiato per piani di cottura ad induzione e vetroceramica.

L’ampiezza di gamma, il miglioramento continuo delle formule e l’impegno verso la realizzazione di prodotti ad alta sostenibilità, fanno di Sanitec il marchio di riferimento e di fiducia per gli operatori dell’horeca.

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Solight HouseKeeping: il prestigio è nel carrello

L’immagine dell’albergo è frutto dell’atmosfera creata da un insieme di elementi: la professionalità degli operatori, la qualità degli arredi, la pulizia, l’ordine. Da anni ormai Falpi ci ha abituato all’eccellenza dei prodotti, ma anche dei clienti serviti. L’ospitalità di alto livello è uno dei palcoscenici più importanti in questo senso. Non c’è nemmeno bisogno di sottolineare quanto, in quest’ambito, la pulizia e l’igiene rappresentino un biglietto da visita irrinunciabile.

RESPONSABILITÀ DI HOUSEKEEPING

All’interno delle strutture alberghiere la governante ha la responsabilità di un terzo della gestione alberghiera: il reparto piani, ossia le camere, rappresenta un terzo dellasoddisfazione del cliente generale, ma in particolar modo, essendo prodotto

diretto della vendita alberghiera, la camera si rivela un punto focale e di estrema importanza per una sana e produttiva gestione. Difatti il cliente, pur usufruendo di altri servizi, quali la ristorazione, la Spa, la palestra individua nella camera il fulcro del proprio soggiorno. Per rispondere alle aspettative del cliente è opportuno agire con professionalità: attenzione all’ordine, alla pulizia, al decoro ma anche alle spese, ai costi, al rapporto qualità-prezzo.

DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA

Il personale deve essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro con strumenti idonei per una corretta gestione del tempo disponibile, e per una suddivisione intelligente del lavoro quotidiano in funzione delle attività da svolgere. Per

contribuire a comunicare al cliente che il servizio di housekeeping è svolto con cura, è indispensabile che l’hotel sia dotato di attrezzature funzionali, robuste e che rispecchino, dal punto di vista estetico, il livello qualitativo generale dell’albergo.

CARRELLI D’ECCELLENZA PER SPAZI PRESTIGIOSI

Per adattarsi agli spazi più prestigiosi sono nati i carrelli hotel FALPI della linea Solight Housekeeping, eleganti e funzionali, quasi non si notano, armonizzandosi con qualsiasi tipo di arredamento, dal più classico al più moderno e tecnologico. Tra i loro punti di forza la solidità, un’elegante struttura in acciaio e alluminio e la possibilità di essere personalizzati secondo le esigenze attraverso il Configuratore Falpi.

IL CONFIGURATORE FALPI

I carrelli della gamma Solight per hotel e alberghi possono essere configurati per adattarsi alle esigenze di ogni struttura e sono personalizzabili con numerosi accessori della linea, secondo le esigenze della struttura alberghiera. Sono disponibili con differenti tipologie di ruote per adattarsi meglio alle pavimentazioni. I carrelli Solight Housekeeping

1 sono più compatti, mentre gli Housekeeping 2, più

capienti, sono ideali per le grandi strutture. Entrambe le tipologie di carrello possono essere completamente chiuse per nascondere alla vista il contenuto. Il carrello Housekeeping 3 permette di personalizzare la raccolta della biancheria e può essere fornito anche con coperchio superiore di chiusura.

DAL MINIBAR

AL “DIETRO LE QUINTE”

Il carrello Service Bar permette di organizzare il ripristino del minibar in modo impeccabile, discreto e ordinato. Il carrello Couverture permette di trasportare tutto il necessario con l’utilizzo di un unico carrello, per il ripristino del mini-bar e il riassetto serale della camera. Un servizio veloce svolto in maniera ineccepibile. Il carrello Housekeeping Clean, grazie al suo cassettone di dimensioni generose, permette di ospitare attrezzi e detergenti per la pulizia, lontano dalla vista dei clienti. Soluzioni professionali per un servizio perfetto anche “dietro alle quinte” con gamma Laundry che risponde alle esigenze di quegli hotel che non lasciano nulla al caso. Attrezzature per organizzare il servizio di raccolta, lavanderia e distribuzione dei tessili: il tutto con carrelli professionali, dal design discreto e minimalista.

falpi.com/it informazione pubblicitaria

PALMPRO, la nuova gamma dedicata al settore professionale

ICOGUANTI amplia ulteriormente la sua offerta presentando PALMPRO, la nuova linea di guanti e abbigliamento monouso dedicata interamente all’utilizzo in ambito professionale.

La nuova gamma sostituirà quella attualmente in commercio integrandola con diverse novità.

Molti prodotti sono stati migliorati ottenendo certificazioni aggiuntive per garantire standard di sicurezza ancora più alti.

14 referenze con certificazione DPI 3° cat. - Dispositivi Medici - idoneità al contatto alimenti.

20 referenze con certificazione protezione antivirus. 23 referenze con certificazione idoneità al contatto alimenti.

NUOVO PACKAGING

I nuovi prodotti PALMPRO hanno un nuovo packaging progettato per fornire tutte le informazioni utili alla scelta e utilizzo del guanto.

RICERCA E INNOVAZIONE:

I 5 REQUISITI DEI GUANTI

PALMPRO

Obiettivo di PALMPRO è la realizzazione del migliore

prodotto possibile in grado di soddisfare i seguenti 5 requisiti fondamentali: comfort, sensibilità e presa, dermo-compatiblità, sicurezza (soddisfacendo i requisiti del Reg. UE 2016/425) e rispetto per la natura.

GUANTI RIUSABILI

La gamma di guanti riusabili è in grado di rispondere efficacemente alle tre categorie di rischio:

Mechanical safety > Guanti per la protezione dai rischi meccanici.

Migliori prestazioni: protezione al taglio da A a F. Massimo Comfort.

Una superiore resistenza all’abrasione (3X).

Chemical safety - Guanti per la protezione dai rischi chimici.

Protezione chimica DPI 3a cat. Type A. Massimo comfort e durata.

Utilizzo di materie prime di altissima qualità.

Food safety > Guanti per la protezione e idonei al contatto alimentare.

Tutti i guanti riusabili della linea Food Safety sono idonei al contatto con alimenti e sono 4 volte più sicuri per-

ché sono testati per resistere 120 minuti a 40°C (anziché 30 minuti utilizzati per le prove standard). Sono certificati come DPI di 3a categoria.

GUANTI MONOUSO

La gamma di guanti monouso, realizzati nei diversi materiali (nitrile, lattice naturale, vinile, polietilene) è divisa in 4 linee di prodotti per rispondere a tutte le esigenze:

PREMIUM. La linea Premium offre il massimo di protezione e comfort.

EXPERT. La linea Expert garantisce il miglior rapporto qualità prezzo.

ESSENTIAL. La linea Essential offre guanti versatili ed economici per utilizzi generici.

FOOD SAFETY. La linea FOOD SAFETY offre guanti monouso idonei al contatto alimentare, 4 volte più sicuri

perché sono testati per resistere 120 minuti a 40°C.

ETICA E RISPETTO PER L’AMBIENTE:

UN IMPEGNO GLOBALE

Da oltre 50 anni ICOGUANTI produce e distribuisce dispositivi per la protezione delle mani. Dal 2002 è entrata a fare parte di DPL, uno tra i primi produttori di guanti al mondo. La produzione è sostenibile grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e non da combustibili fossili. L’acqua impiegata negli impianti viene purificata e riciclata durante il processo produttivo.

icoguanti.it informazione pubblicitaria

Linea Enjoy: una scelta intelligente e conveniente

Un design innovativo ed elegante incontra convenienza e sostenibilità in una linea di prodotti che permette la prevenzione di sprechi ed il risparmio.

Grazie alla sua continua ricerca per l’innovazione ed il miglioramento dei prodotti nel settore cleaning B2B, Hygenia ha sviluppato soluzioni d’impatto per settori come quello della ristorazione e dell’ospitalità. Dai dispenser mani e doccia dal design innovativo, agli shampoo doccia profumati e di qualità, fino al dispenser di balsamo e crema corpo. La Linea Enjoy si distingue per la sua varia gamma di prodotti e garantisce estetica e funzionalità ai propri clienti.

Inoltre, ha come obiettivo di limitare il consumo della plastica monouso, grazie ad un monitoraggio attento che rilevi e riduca lo spreco. Per questo Hygenia ha sviluppa-

to un software che misura il consumo della plastica, in grado di fare una stima del risparmio ecologico relativo al prodotto.

ENJOY DISPENSER

SAPONE DOCCIA

Il Dispenser Enjoy mani e doccia, permette l’erogazione della giusta quantità di prodotto, riducendo i costi e gli sprechi e aumentando l’impatto positivo sull’ambiente. La sua ricarica made in Italy e la sua innovativa tecnologia limitano il consumo e l’impatto ambientale. È possibile il suo utilizzo sia con chiave, che senza, ed è dotato di dispositivo di sicurezza.

CIRCE SHAMPOO DOCCIA

Prodotto in Italia con ingredienti naturali e olio di oliva, lo shampoo doccia CIRCE è un prodotto che rispetta e nutre l’epidermide partendo dalle proprietà esistenti

in natura. Due funzioni in un solo prodotto: shampoo delicato per i capelli, detergente emolliente per il corpo. Non contiene agenti schiumogeni aggressivi.

NINFA SAPONE LIQUIDO

Il sapone NINFA ha proprietà emollienti che svolgono un’azione protettiva. Non comporta l’utilizzo di prodotti nocivi per l’ambiente come capita per i comuni detergenti. E’ un sapone di pregiata qualità con olio di oliva e una delicata nota profumata, lascia le mani morbide. Prodotto in Italia.

ANXUR BALSAMO KERATINA

ANXUR è un balsamo con-

centrato con cheratina ed olio di argan da utilizzarsi dopo lo shampoo. Ammorbidisce e districa i capelli lasciandoli morbidi al tatto, e luminosi.

ASTURA CREMA

CORPO E MANI

Con estratto di aloe e olio di mandorle Astura dona alla pelle un’idratazione intensa e prolungata nel tempo. Si assorbe rapidamente lasciando la pelle morbida, setosa, vellutata e gradevolmente profumata. Con Aloe.

hygenia.it informazione pubblicitaria
Calcola il tuo risparmio

Disinfezione e profumazione Rubino Chem

Rubino Chem

zionali per essere la prima lontano 1999, un Prodotto si e perdurare negli ambienti del formulato.

Rubino Chem è riconosciuta tra le aziende chimiche nazionali per essere la prima a inventare e sviluppare, nel lontano 1999, un Prodotto Sistema capace di diffondersi e perdurare negli ambienti per giorni, denominata ''ESSENZA'', dizione ormai di uso comune per identificare la tipologia merceologica del formulato.

di Officina di produzione di Presidi Medico Chirurgici.

In seguito l’azienda ha avviato attraverso il proprio dipartimento di R.&D., sito nel nuovo plesso adiacente lo stabilimento di produzione, lo sviluppo di nuovi formulati Ultraconcentrati ed eco-compatibili.

In seguito l’azienda ha avdipartimento di R.&D., sito lo stabilimento di produziomulati Ultraconcentrati ed

per garantire agli utilizzatori all'altezza di ogni aspettati-

L'azienda ha continuato nel tempo a ricercare un alto livello di qualità ed eccellenza per garantire agli utilizzatori finali ed intermedi prodotti all'altezza di ogni aspettativa ed esigenza.

Rubino Chem ha recentemente ricevuto da parte del Ministero della Salute, dopo un lungo ed impegnativo percorso, l'autorizzazione

Rubino Chem ha recenteMinistero della Salute, dopo percorso, l'autorizzazione

Nel corso degli anni la Società ha affinato e curato tutti i processi produttivi e

ne e distribuzione di Essenze polifunzionale ad azione di-

Nel corso degli anni la Società ha affinato e curato tutti i processi produttivi e qualitativi al fine di specializzarsi nella ricerca, produzione e distribuzione di Essenze a tutto tondo. Si è ritenuto di far evolvere la gamma delle Essenze, mettendo a punto un innovativo formulato. Nasce così il primo detergente polifunzionale ad azione disinfettante:

- OieS Saniessenza Velvet, prodotto ad alta concentrazione di ESSENZA con attività Battericida e Lievitocida (Presidio Medico Chirurcico D.P.R. 6 Ottobre 1998, n. 392 - Registrazione n. 21237 Min. Sal.), anche con potere profumante, antistatico, deodorizzante.

-OieS Saniessenza Velvet, zione di ESSENZA con attirizzante.

Il 2023 è un anno di grandi novità per Rubino Chem: a partire dalla linea delle ESSENZE a cui si sono di recente aggiunte due nuovissime fragranze; Cocco e Sabbia, che portano a 25 le profumazioni; disponibili con marchi Olè Ressenza, Magica Essenza, OièS Saniessenza e Olez Essenza

a cui si sono di vissime fragranze; le profumazioni; disponibili Olè Ressenza, Magica Essenza, OièS Sa-

lia che all'estero.

zione dei formulati, Rubino

biente, al risparmio economico, al controllo dei costi, alla ergonomicità sviluppan-

distribuiti nel settore professional e drug store, sia in Italia che all'estero. Sempre nell'ottica di innovazione dei formulati, Rubino Chem ha pensato all'ambiente, al risparmio economico, al controllo dei costi, alla ergonomicità sviluppando nuovi prodotti:

- Spryx Gel, un detergente

- Spryx Gel, un detergente pavimenti Ultraconcentrato in gel brillantante e profumante, prodotto innovativo in quanto con soli 10 ml di prodotto in 10 litri di acqua si possono effettuare 75 lavaggi con delle performance eccellenti.

- Biolà Lavatrice Arcobaleno Ultraconcentrato, 45 dosi, un detegente per lavaggi a mano e in lavatrice efficace

Biolà Lavatrice Arcobaleno Ultraconcentrato, 45 dosi, un detegente per lavaggi a mano e in lavatrice

contro lo sporco ostinato su tutti i tipi di tessuto sia per capi bianchi che colorati. Un'altra novità è legata all'applicazione di un nuovo tappo dosatore al packaging che consente la ripetibilità esatta della dose evitando così gli sprechi di prodotto. Inoltre tutti i flaconi sono composti da plastica in PEHD riciclata al 50% e riutilizzabile al 100%.

efficace contro lo sporco ostinato su tutti i tipi di tessuto sia per capi bianchi che colorati.

Un'altra novità è all'applicazione di un nuovo tappo dosatore al packaging che consente la ripetibilità esatta della dose evitando così gli sprechi di prodotto. Inoltre tutti i flaconi sono composti da plastica in PEHD riciclata al 50% e riutilizzabile al 100%.

In un'ottica prospettica l'azienda auspica di implementare ulteriormente la varietà dell'offerta dei propri prodotti; diversi progetti sono in avanzata fase di sviluppo per attuare una strategia volta a ridurre l'impronta climatica in maniera concreta negli anni a venire.

In un'ottica prospettica l'azienda auspica di implementare ulteriormente la varietà dell'offerta dei propri prodotti; diversi progetti sono in avanzata fase di sviluppo per attuare una strategia volta a ridurre l'impronta climatica in maniera concreta negli anni a venire.

rubinochem.it informazione pubblicitaria

Un caso singolare

Avolte mi vien di pensare che i sostenitori della generazione spontanea non avessero tutti i torti. Capita infatti di imbattersi in esplosioni biologiche che sembrano nascere dal nulla. È il caso che mi è stato sottoposto e che ha creato non pochi disagi e controversie peritali. Vale la pena di fare una premessa. Le contestazioni più numerose che affliggono le nuove strutture edilizie, o le ristrutturazioni, pare siano dovute alle infiltrazioni d’acqua. Questa preziosa risorsa indispensabile alla vita ha la caratteristica di insinuarsi per vie contorte e assai difficili da individuare e soprattutto da tamponare.

Nel caso in esame ci troviamo di fronte a un lavoro di ristrutturazione edile di un hotel che ha commissionato la ristrutturazione di un locale seminterrato di ampia metratura da adibire sia a spogliatoio sia a piccola palestra.

Tralasciando gli aspetti burocratici, i lavori sono stati realizzati velocemente e tutto sembrava andare bene senonché, dopo pochi mesi, si sono notate

delle infiltrazioni in un primo tempo di poco conto ma l’anno successivo, a seguito di alcuni temporali, le stesse erano di tale entità da rendere inutilizzabile la palestra.

L’impresa chiamata a rispondere del disservizio effettua degli interventi che

sulla carta dovrebbero essere risolutivi, ma che risolutivi di fatto non sono. Inevitabile la richiesta dei danni e il rivolgersi alla magistratura. Ma in corso d’opera il Collegio peritale nota che i locali sono infestati da strane pulci, la classificazione di tali insetti risulterà

HOTELLERIE S•78 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 DISINFESTAZIONE
I locali erano infestati da “strane pulci”, ma la classificazione di tali insetti risulterà essere errata. Si trattava di collemboli di colore nero, noti agli entomologi anche con il nome di “oligoentomata”
Graziano Dassi

essere errata: si trattava di collemboli di colore nero. Per farla breve, e non inserire nella controversia un altro fattore, la ditta chiamata a rispondere delle infiltrazioni fa intervenire quella di disinfestazione e derattizzazione con cui ha rapporti fiduciari da molti anni. È infatti il tecnico della ditta di servizi che, in un primo tempo, esclude trattarsi di pulci e li identifica come collemboli (noti agli entomologi anche con il nome di “oligoentomata”): in genere, sono forniti di una appendice addominale che consente loro di effettuare dei salti, il che ha indotto la prima errata classificazione). Sottolinea inoltre che non sono insetti pericolosi per l’uomo e propone un intervento di disinfestazione impostata su tre linee operative: (A) la prima termica, (B) la seconda di disinfestazione classica e (C) la terza ambientale mirata all’eliminazione di sostanze organiche nel giardino circostante.

PREMESSA GENERALE

OVVERO NULLA DI NUOVO

NEL MONDO DELL’ARS DISINFESTANDI

Dato che della spesa si faceva carico la ditta edile a dimostrazione della sua buona volontà a risolvere il problema fra le righe, ma in modo abbastanza

palese la spesa doveva essere contenuta, “ma” il risultato doveva essere garantito e anche risolutivo nel tempo.

CRITERI DI INTERVENTO

CONCORDATI FRA LE PARTI

La decisione verteva sull’iniziare con una disinfestazione classica o con una deumidificazione con stufe elettriche. Si è deciso per un trattamento termico. La motivazione era quella di intervenire con un insetticida su superfici il meno umide possibile.

A) Trattamento termico

L’intervento comportava l’utilizzo di tre stufette elettriche con ventilazione in modo da dirigere il flusso d’aria calda sulle aree più danneggiate.

La cubatura dell’ambiente era di poco più di 200 m3 e i parametri stimati alle h 17 del giorno del posizionamento erano di ≈ 25° C e una Ur di poco superiore al 50%.

Il mattino successivo alle h 09 la temperatura superava i 30° C e l’Ur era di circa il 35%. (Nb i dati sono stati rilevati con una centralina meteorica per interni di tipo casalingo). La cosa rilevante era che le superfici al tatto erano relativamente asciutte anche se in modo non del tutto omogeneo.

L’applicazione è stata effettuata con irroratrice a precompressione seguendo le istruzioni e avvertenze riportate in etichetta. Nello specifico la concentrazione d’uso era del 2% e il dosaggio unitario di ≈ 100 ml/m².

Superficie trattata pavimenti e soffitti compresi: ≈ 240 m².

m [(10 x 7) x 2 + (3 x 7) x 2 + (3 x 10) x 2] = 242 (porte e finestre comprese). Sospensione d’uso = 200 m² x 100 ml/ m² = 20.000 ml = 20 l 20 l al 2% = 0,4 l di formulato commerciale insetticida.

Nello specifico si sono svuotati 3 serbatoi di una irroratrice a precompressione, per un tempo di lavoro di ≤ 1 h.

DPI: tuta monouso in tyvek con cappuccio, guanti da disinfestatore, occhiali, maschera naso bocca e soprascarpe monouso.

NB: L’eradicazione è stata raggiunta e, a un anno dal trattamento, non si è verificata una re-infestazione.

C) Bonifica ambientale

L’intervento è stato affidato alla ditta incaricata dello sfalcio dei prati e alla manutenzione del verde (soprattutto delle siepi).

In estrema sintesi si tratta di insetti assai primitivi (400 milioni di anni fa) di piccole dimensioni dai 2 ai 5 mm che prediligono ambienti molto umidi e che in genere si nutrono di sostanze in decomposizione. In habitat particolarmente favorevoli posso arrivare a raggiungere i 500.000 esemplari in un m² (!)

Le attrezzature sono state fornite dalla direzione dell’albergo che si era fatto carico anche del consumo di energia elettrica.

B) Disinfestazione classica

La scelta dell’insetticida è stata oggetto di attenta valutazione. La prima dicotomia riguardava se scegliere insetticidi abbattenti o ad azione residuale.

Dato che era richiesta una garanzia di totale eradicazione, abbinata ad una tenuta nel tempo, si è optato per un formulato a base di deltametrina in sospensione concentrata (SC).

Il p.a. e il tipo di formulazione garantivano soprattutto una significativa azione residuale, praticamente l’assenza di odori e dispersioni nell’aria di fasi gassose.

I dati forniti sono molto approssimativi e hanno comportato l’addebito d 3 h di lavoro per 2 operatori più lo smaltimento di tre sacchi da 70 l di foglie secche o marcescenti.

Questa spesa è stata a carico della manutenzione ordinaria del patrimonio a verde dell’albergo che se ne è fatto carico, con la precisazione che la cosa non rappresentava in alcun modo una ammissione di causa-effetto.

CONCLUSIONE

Tralasciando ogni aspetto giuridico della controversia, che troverà una conclusione in un futuro più o meno prossimo, questo è quanto è stato fatto per eliminare l’infestazione da Collemboli. Si tratta di un ordine degli Esapodi denominato anche Oligoentomata che comprende circa 7500 specie e che merita una specifica trattazione.

S•79 DIMENSIONE PULITO | 08/2023

Come risolvere il problema degli insetti volanti?

Immaginate per un momento di trovarvi nella hall della vostra struttura ricettiva. È estate, fa molto caldo e c’è molta umidità. Diversi ospiti sono in fila per chiedere informazioni al desk e ritirare la chiave della propria stanza in attesa di godere del break estivo. Purtroppo, però, la stanza è infestata da decine di mosche che ronzano infastidendo gli ospiti. Non è il migliore biglietto da visita per il business: con molta probabilità gli ospiti non saranno contenti e lasceranno recensioni negative.

Gli insetti volanti come mosche, zanzare ma anche insetti infestanti delle derrate oltre che essere fastidiosi sono pericolosi: possono contaminare il cibo o essere vettori di pericolose malattie. Per questo motivo gli ambienti sensibili come hotel, bar e ristoranti necessi-

tano delle corrette strategie di prevenzione e controllo degli insetti volanti.

Una di queste è l’utilizzo di trappole elettroluminose che sfruttano l'attrazione naturale esercitata dalla luce per catturare gli insetti a fototropismo attivo, soprattutto mosche e lepidotteri.

Sono strumenti altamente raccomandati soprattutto in contesti HACCP (industrie alimentari e ambienti ho.re.ca.) dove vi è produzione, trasformazione e consumo di cibo. Le trappole sono dotate di cartoni collanti per catturare e monitorare la presenza degli infestanti.

Per prevenirne l’ingresso, dove sono presenti numerose porte e finestre, la soluzione più semplice

è l'installazione di sistemi automatici per la distribuzione di formulati insetticidi aerosol. L'obiettivo non è solo di eliminare rapidamente gli insetti volanti, ma anche di impedire il loro accesso agli ambienti che devono essere protetti. Con un’esperienza di oltre 40 anni nell’erogazione automatica, Copyr ha recentemente sviluppato una nuova bombola insetticida con valvola a dosaggio, KENYASAFE® PY PLUS Questa bombola, azionata periodicamente dall’erogatore Copyrmatic rilascia una quantità predefinita e costante di prodotto ed è a base di Piretrine naturali (Chrysanthemum cinerariaefolium estratto), Geraniolo e MGK®-264. Oltre a KENYASAFE® PY PLUS l’offerta

di bombole automatizzate comprende diverse soluzioni con diverse formulazioni adatte ad ogni esigenza. L’erogazione automatizzata può essere sfruttata anche ad altri scopi come, per esempio, la deodorazione degli ambienti. Infatti, Copyrmatic può essere utilizzato anche abbinato ai profumatori professionali Fresh Air, progettati per garantire un'esperienza olfattiva piacevole e duratura. Grazie alla speciale valvola di dosaggio e all’alta concentrazione di essenze pregiate, questa gamma di deodoranti offre una perfetta deodorazione per ambienti fino a 100 m3. Una singola bombola di Fresh Air garantisce circa 3.000 spruzzi, offrendo così una durata prolungata.

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L’INNOVAZIONE NELL’EROGAZIONE AUTOMATICA

Si fa presto a dire Collemboli

Si narra che un conferenziere in vena di facezie iniziò la sua relazione dicendo: “Sarò breve… fin dall’età della pietra…” e dato che l’età della pietra inizia circa due milioni di anni fa, con quell’incipit la conferenza si preannunciava piuttosto impegnativa

HOTELLERIE S•82 DIMENSIONE PULITO | 08/2023 ESAPODI

Orbene cosa dovrei dire io dato che le tracce dei primi collemboli risalgono a circa 400 milioni di anni or sono? Anticipano quindi la comparsa dei primi ominidi di centinaia di milioni di anni. Una lunga storia evolutiva che vale la pena di indagare perché ci dà l’idea della complessità del mondo che ci circonda e delle ere geologiche che ci hanno preceduto.

Affronterò brevemente la sistematica piuttosto complicata di questi esapodi per poi farne una breve descrizione, tanto per sottolineare che basta osservare un insetto con una buona lente di ingrandimento (meglio con un binoculare) e un buon testo di entomologia per trovarci di fronte a orizzonti sconfinati.

La premessa è che i primi insetti non avevano ali, che fecero la loro comparsa dopo parecchi secoli facilitando sia la ricerca del cibo sia la preziosa funzione di impollinazione; successivamente comparvero le specie attere a causa dell’adattamento di alcuni insetti alla loro specializzazione di ectoparassiti. Un esempio classico è quello delle pulci e dei pidocchi. Ma, com’era il nostro pianeta 400 milioni di anni fa?

La datazione ci colloca nel Paleozoico, che nelle ere geologiche tradizionali coincide con la nascita della Vita, infatti etimologicamente significa “vita antica”. Attualmente tale affermazione è ritenuta errata, ma si può ancora considerare valida per gli esseri viventi a struttura più complessa.

Per quanto riguarda gli insetti gli entomo-paleontologi fanno risalire al Devoniano i più primitivi (quelli privi di ali come i collemboli) e al Carbonifero la comparsa di quelli provvisti di ali.

I SEI PERIODI DEL PALEOZOICO (ESPRESSI IN MILIONI DI ANNI)

Permiano (§) da 299 a 252

Carbonifero da 359 a 299

Devoniano da 419 a 359

Siluriano da 444 a 419

Ordoviciano da 485 a 444 Cambriano da 542 a 485

(§): in questo periodo avvenne la più grande estinzione di massa che portò alla scomparsa delle specie viventi e ci vollero 30 milioni di anni perché la flora e la fauna tornassero ai livelli precedenti, fra i sopravvissuti si annoverano i Collemboli.

I COLLEMBOLA O OLIGOENTOMATA

Classificazione. Il compito della divulgazione è reso complicato dall’intenso lavoro di coloro i quali si sono presi il compito di aggiornare la sistematica degli esseri viventi affinando sempre di più i criteri tassonomici di riferimento. Infatti nei libri di entomologia di qualche anno fa l’ordine Collembola apparteneva alla classe degli Insetti sottoclasse degli Apterigoti (insetti privi di ali).

Aggiornamento sistematico (§). Attualmente mi par di capire che l’ortodossia sistematica dell’entomologia abbia sancito che la classe degli insetti sia quella degli Hexapoda (Oligoentomata). I Collemboli sono stati inseriti nel gruppo dei Pareontoma, mentre gli insetti “veri” appartengono agli Euentoma.

(§) L’Autrice ha cercato di sintetizzare lo stato dell’arte dei collemboli, ma lascia agli esperti il compito di verificarne la veridicità.

Che aspetto hanno e caratteristiche biologiche. I collemboli hanno dimensioni che variano nella fase adulta dai 2 ai 5 millimetri; presentano una colorazione varia che passa dal nero al bianco per arrivare al giallo. Sono caratterizzati da una estroflessione dell’addome (forca o furcola) che contratta e distesa bruscamente consente loro di fare piccoli salti. In genere hanno un apparato boccale masticatore che in alcune specie si trasforma in una sorta di apparato succhiatore. Si nutrono essenzialmente di materia

organica in decomposizione, di polline, alghe, batteri e altro.

Il ciclo biologico. Gli stadi giovanili sono assai simili agli adulti e presentano numerose mute durante la loro vita. Nel mondo si contano circa 7.500 specie, di cui più di 2.000 in Europa. Curiosità. Possono arrivare a densità di popolazioni straordinarie, ne sono stati contati nell’ordine di ≥ 1.000.000/m2, in alcuni casi contribuiscono alla formazione dell’humus, aumentando così la fertilità del terreno. Arrivano a colonizzare habitat estremi come i ghiacciai, ad esempio l’Isotoma saltans, o ambienti marini (il bagnasciuga delle spiagge) come le Anurida. Implicazioni sanitarie. Si trovano abbastanza di frequente nelle piscine e un tramite con cui colonizzano i nostri edifici sono le piante ornamentali (il terriccio dei vasi). Non rappresentano un vero e proprio pericolo igienico-sanitario, ma sono stati segnalati casi di dermatiti e fenomeni allergici, in ogni caso in forme non gravi. Danni all’agricoltura. Nel lontano 1908-10 l’Isotomurus palustris fu assai dannoso per i semenzai del tabacco. Il genere Achorutus fu causa di rosicchiature ai bulbi delle leguminose. Attualmente il più diffuso è lo Sminthurus viridis che provoca erosioni in particolare sulle foglie dell’erba medica ma anche su quelle delle rape e delle barbabietole.

S•83 DIMENSIONE PULITO | 08/2023
Sminthurus viridis

Monitoraggio e controllo degli infestanti tra innovazione e sostenibilità

La Divisione Vebi Tech si rivolge alle aziende e ai professionisti della disinfestazione, offrendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni con molteplici tipi di formulazioni e principi attivi per la lotta a topi, ratti e insetti nocivi. Inoltre, l’assortimento si completa con diserbanti, repellenti, infestanti delle derrate alimentari, disinfettanti, lampade U.V, attrezzature per la sanificazione e soluzioni naturali per la cura del verde.

Ricerca continua, investimenti in innovazione e miglioramento costante: sono gli elementi che contraddistinguono l’attività di Ricerca e Sviluppo di Vebi Tech. La Divisione vanta una profonda conoscenza del settore, frutto del lavoro di esperti professionisti, sperimentazione sul campo e in laboratorio, sinergie di idee in collaborazione con professionisti, enti accreditati, clienti, fornitori e Università. Vebi Tech garantisce attività

di consulenza, formazione e supporto agli operatori del settore e alle aziende, attraverso corsi pensati ad hoc per soddisfare le esigenze specifiche del cliente. Infatti, il nostro obiettivo è affiancare i clienti nell’individuazione del problema, analizzandone ogni aspetto per un intervento mirato, radicale ed efficace.

In continuo sviluppo nella ricerca di soluzioni all’avanguardia, la Divisione Professionale propone il sistema Spectre: un innovativo strumento di monitoraggio da remoto per il controllo e la cattura dei roditori.

Il dispositivo è stato studiato appositamente per soddisfare le esigenze delle aziende di disinfestazione per garantire riduzione dei costi di intervento, risparmio di tempo nella gestione del cliente e aumento dell’efficienza

Grazie a Spectre le stazioni di avvelenamento diventano “intelligenti”: attraverso un monitoraggio costante e una comunicazione istantanea, Spectre aiuta a prevenire le infestazioni, garantendo un sistema non cruento e a basso impatto ambientale.

Il sistema Spectre è composto da una rete di sensori ad alta tecnologia che vengono aggiunti alle stazioni di

avvelenamento posizionate strategicamente nell’area di controllo.

Il sensore installato rileva il passaggio o la cattura del roditore, la centralina con raggio molto esteso trasmette l’informazione al server, il quale, a sua volta, invia una notifica in tempo reale tramite SMS al cellulare, tramite e-mail al computer oppure tramite APP sia per il sistema operativo iOS sia per Android. Ciò consente all’operatore di concentrare l’attività di controllo nei punti esca in cui è stata rilevata un’attività, evitando di dover monitorare in continuazione tutta l’area.

Spectre può essere associato a un numero illimitato di sensori, siano essi di monitoraggio o di cattura, e a un software gestionale che consente di gestire l’anagrafica del cliente e l’anagrafica dei cantieri.

Spectre opera attraverso il protocollo di trasmissione LoRa (long range) che garantisce una facilità di installazione e una copertura molto estesa del segnale. Questa tecnologia rispetta le norme CE in materia di occupazione banda, evitando quindi congestioni e interferenze con altri dispositivi che trasmettono nella stessa frequenza.

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