Meccanica&automazione n.3-4 aprile/maggio

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ALL’INTERNO INDUSTRY DESIGN 4.0 MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS DesignIndustry 4.0 magazine FOCUS ROBOTICA IOT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA AI GENERATIVE LE OPPORTUNITÀ NEL NOSTRO PAESE FIERE SPS 2024 #3/4 aprile maggio 2024 mensile www.meccanica-automazione.com ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI | PROGETTAZIONE | AUTOMAZIONE | ATTUALITÀ DOSSIER TAGLIO LASER STORIA DI COPERTINA TORK, PRODOTTI E SERVIZI SOSTENIBILI RICERCA E INNOVAZIONE ANALISI DI UN INVESTIMENTO

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UN EVERGREEN

LLo scenario tecnologico attuale ci ha abituati a cambiamenti rapidi e virali ad innovazioni fondamentali introdotte sul mercato con il giusto e condivisibile intento di essere alla portata di tutti. Così, conoscere e utilizzare le tecnologie 4.0 come fattore abilitante, è diventato il must degli ultimi anni almeno quanto pensare alla loro combinazione in funzione del benessere dell’uomo.

Ed è proprio per ottene il risultato della comprensione e utilizzo diffuso che si è assistito ad una comunicazione e promozione senza precedenti, volta a veicolare l’introduzione di centinaia di migliaia di tecnologie di frontiera.

Ma purtroppo, alla stregua delle mode stagionali, abbiamo assistito alla ribalta della Blockchain, ai giorni del Metaverso, alle settimane dell’Intelligenza Artificiale, alla stagione della Sostenibilità e alla riscoperta dell’Etica senza registrarne un uso diffuso. Tutte visioni e tecnologie promozionate come parole chiave del progresso e del successo ma bruciate troppo rapidamente nel tentativo di renderle universali e pop. Allo stesso modo, in questi giorni, dire che le imprese devono bilanciare l’adozione di tecnologie digitali con il loro impatto sulla sostenibilità, è già diventata un’affermazione ovvia, mille volte condivisa e sentita. Digitale e Sostenibile aggettivi interconnessi e complementari per l’industria della meccanica e dell’automazione. Certo, è condivisibile ma, riuscire nell’ impresa è tutt’altra cosa e credo che siamo appena all’ inizio.

Come ci ha insegnato la pandemia, il vaccino, l’uso della mascherina e gli studi sul long covid, un conto è raccontare la cronaca, un conto è riuscire a cambiare la cultura e attuare la svolta radicale che rende la novità

un “evergreen”consolidato.

Per la realizzazione della doppia transizione digitale e sostenibile, a mancare non sono le tecnologie ma i dati del loro uso,la conoscenza di come, quando e quanto è bene usarle, le serie “storiche” a cui fare riferimento e sicuramente mancano le competenze (persone) e la cultura d’impresa capace di veicolare, governare e utilizzare il cambiamento in maniera giusta e capillare. Il valore della digitalizzazione è ancora troppo confuso con il riuscire tramite l’utilizzo della macchina ad eliminare un costo fisso del produttore, non badando al fatto, ad esempio, che lo si riversa sul consumatore. Si confonde l’avere comportamenti sostenibili come azioni che devono produrre un necessario effetto positivo sia sulla società che sul conto economico.

Si sta facendo, però, un grandissimo sforzo per analizzare le tecnologie digitali in maniera omogenea, approfondita e intellegibile, per rendendere chiari gli impatti, le opportunità e i limiti. Purtroppo i dati di osservatori autorevoli ci stanno dicendo che, il sillogismo mediatico, digitale quindi sostenibile, è molto spesso un sofismo, quasi a ricordarci che per realizzare la doppia transizione c’è ancora tanto tanto da studiare… per tutti!

chiara.tagliaferri@cnr.it

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 5
EDITORIALE

5 Un evergreen

14 Macchine utensili calo del 18,9% negli ordini

16 Manutenzione smart, robotica low-cost: le novità igus ad Hannover

18 Robotica e modularità per una fabbrica efficiente

22 AI e risorse umane

24 Soraluce presenta Dynamic Line

26 LAPP inaugura fire test

28 La Transizione 5.0 novità e prospettive per l’Italia

30 Osservatorio sulla servitizzazione digitale nel settore delle macchine

38 Tork, prodotti e servizi sostenibili per l’igiene

44 Innovazioni e tendenze per maggiore efficienza e produttività

48 Quando il sistema è installato nell’angolo dell’officina

52 Con Buycut Eco 3015, il taglio laser diventa completamente facile

54 Taglio laser fibra ottica, il futuro corre veloce

56 Macchine laser 2D

60 L5: taglio laser di qualità, facile e veloce

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 6 IN COPERTINA Essity Italy s.p.a. Via Salvatore Quasimodo, 12 20025 Legnano (MI) www.tork.it ALL’INTERNO INDUSTRY DESIGN 4.0 DesignIndustry #3 aprile maggio 2024 mensile ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI PROGETTAZIONE AUTOMAZIONE ATTUALITÀ DOSSIER TAGLIO LASER STORIA DI COPERTINA TORK, PRODOTTI E SERVIZI SOSTENIBILI RICERCA E INNOVAZIONE ANALISI DI UN INVESTIMENTO
APRILE - MAGGIO #3/4 EDITORIALE
CALIEODSCOPIO
PANORAMA
SOMMARIO
8 News e novità
34
A Gosheim protagonista GEN2 STORIA DI COPERTINA
TAGLIO LASER
DOSSIER
8 38 43 60 16

RICERCA E INNOVAZIONE

64 Analisi di un investimento: lungimiranza e competenza a tutti i livelli di fabbrica

IN FABBRICA

68 Componenti innovativi e customizzati per il settore chimico-farmaceutico

70 Giunti per alberi rotanti

72 Robot antropomorfi e saldatura millimetrica

PRISMA

74 Prodotti

Produzione flessibile ed efficiente anche per un singolo pezzo centroteX AC

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CALEIDOSCOPIO

NEWS E NOVITÀ

NOMINE

CAMBIO AL VERTICE DI SCHNEIDER ELECTRIC ITALIA

Schneider Electric, leader mondiale nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, annuncia che dal 1° giugno 2024 Davide Zardo subentrerà ad Aldo Colombi nel ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di Schneider Electric Italia. Davide Zardo porta con sé una esperienza diversificata, con un grande equilibrio tra vendite, marketing, innovazione e produzione.  Veneziano, classe 1970, laureato in Ingegneria Meccanica, l’Ing. Zardo entra in Schneider Electric nel dicembre 2010 a seguito dell’acquisizione di Uniflair, azienda italiana specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di condizionatori di precisione, e sistemi di refrigerazione, assumendo il ruolo di Business Development Director per l’organizzazione Cooling di Schneider in EMEA. In seguito opera come Vice President della divisione Secure Power e poi, dal 2018, assume la carica  di general manager dell’unità operativa di Pieve di Cento (Bologna) dedicata al business dell’illuminazione di emergenza, che ha rilanciato grazie a una trasformazione significativa a livello di marketing, ingegnerizzazione e produzione. Prima dell’acquisizione da parte del gruppo Schneider Electric, in Uniflair il manager ha ricoperto funzioni dirigenziali di crescente importanza tra cui direttore tecnico, direttore marketing e infine direttore dello sviluppo del business.    Inoltre, tra il 2019 e il 2013, l’Ing. Zardo è stato presidente dell’Istituto Inarch

Triveneto (Istituto Nazionale di Architettura), che persegue la promozione dell’architettura contemporanea nel territorio focalizzando sulla qualità della progettazione e sulla filiera integrata. Davide Zardo succede ad Aldo Colombi che, dopo 35 anni nel Gruppo - di cui 17 anni come Presidente e AD di Schneider Electric S.p.A. e 7 anni alla guida anche dell’organizzazione Centro Est Europa -  ha raggiunto l’età pensionabile e quindi si ritirerà dall’attività lavorativa.  Durante il suo lungo mandato, l’Ing. Colombi ha guidato una importante trasformazione dell’azienda, rendendola un indiscusso leader di mercato in Italia non solo nel comparto della gestione dell’energia, ma anche in quello dell’automazione industriale, e creando inoltre solide basi per una crescita sostenibile del gruppo sia in Italia che nell’Europa Centrale e dell’Est. Oggi Schneider Electric è un gruppo che a livello mondiale  conta oltre 150.000 dipendenti ed ha chiuso il 2023 con un fatturato di 36 Miliardi di Euro. In Italia vanta un’ampia e storica presenza con oltre 3.000 dipendenti. La sede principale si trova a Stezzano (BG), vi sono inoltre 5 siti produttivi, 8 sedi commerciali,4 Innovation Hub, un centro logistico integrato, un centro di competenza sulle tecnologie per l’illuminazione di emergenza, un centro di competenza dedicato alle tecnologie di cooling e un centro di competenza globale dedicato alle soluzioni per il mondo retail.

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MARCO NOCIVELLI DESIGNATO NUOVO

VICEPRESIDENTE

DI CONFINDUSTRA

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sarà parte della squadra designata dal presidente in pectore di Confindustria, Emanuele Orsini. La nomina, ufficializzata dopo la riunione del consiglio di questa mattina, vede assegnare a Nocivelli la carica di vicepresidente con delega alle Politiche Industriali e Made in Italy. «È motivo di grande orgoglio ricevere questa importante carica, con una delega fondamentale per l’industria italiana come quella alle Politiche Industriali e Made in Italy» ha commentato il futuro vicepresidente, Marco Nocivelli. «Come sempre sostenuto anche da Anima Confindustria, solo una vera ed efficace politica industriale, che rispecchi e valorizzi la struttura economica e il sistema produttivo italiano e faccia leva sulla vocazione manifatturiera del paese, può sostenere e valorizzare l’eccellenza del Made in Italy. Come rappresentanti delle imprese, il nostro impegno è contribuire all’ideazione della

politica industriale del paese, con l’obiettivo di sostenere le imprese italiane e accompagnarle nella grande sfida dei processi di transizione digitale e sostenibile che l’Europa e le esigenze del futuro ci impongono. Per questo, sono onorato di proseguire il lavoro avviato dal vicepresidente uscente Maurizio Marchesini con il piano Transizione 5.0, e mi metto da subito a disposizione per instaurare un proficuo dialogo con tutti gli attori coinvolti, soprattutto affinché questa importantissima misura, molto attesa dalle imprese, diventi al più presto operativa. Auspichiamo dunque che il decreto attuativo, lungamente atteso, consenta una rapida attuazione del piano e il chiarimento dei punti che risultano ancora opachi».

Il vicepresidente uscente con delega alle Politiche Industriali, Maurizio Marchesini, ha commentato «Mi congratulo con il futuro vicepresidente Nocivelli, al quale passo l’importante delega alle Politiche Industriali. La

priorità, in questo momento, è rilanciare gli investimenti con una rapida attuazione del piano Transizione 5.0, che rappresenta uno strumento di politica industriale essenziale per accompagnare le imprese nella transizione digitale e green, ma che nella nuova forma presenta nuove complessità rispetto al precedente Piano 4.0, con i tempi per l’attuazione delle misure che sono ormai stretti. Ci auguriamo che il decreto attuativo sia adottato rapidamente e che chiarisca i tanti aspetti applicativi che Confindustria ha evidenziato. Primo fra tutti quello delle attività escluse per effetto dell’applicazione del principio DNSH. Le imprese stanno mostrando un grande interesse, Confindustria ha già avviato una intensa attività di comunicazione per far conoscere le nuove misure e intende dare il suo contributo alla realizzazione di questa importante misura del PNRR per la crescita e la competitività del paese».

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NOMINE
CALEIDOSCOPIO

UN 2023 POSITIVO PER BOSCH REXROTH

Bosch Rexroth ha nuovamente registrato una forte crescita nell’esercizio 2023. Rispetto all’anno precedente le vendite sono aumentate del 7,5 percento arrivando a circa 7,6 miliardi di euro. La crescita è stata favorita da acquisizioni societarie, ma anche da positivi sviluppi a livello regionale, ad esempio in India. Tuttavia, a causa della flessione economica registrata soprattutto nei suoi mercati principali, la società ha registrato un calo del 13,1 percento nell’afflusso di ordini, arrivati così a 6,4 miliardi di euro, indebolendo così lo scenario dell’esercizio in corso. Perseguendo una strategia di crescita a lungo termine, Bosch Rexroth ha investito in nuovi impianti ed edifici, ad esempio in Germania, Slovenia e Messico, in strutture di produzione più moderne, oltre che in ricerca e sviluppo. Alla fine del 2023

Bosch Rexroth poteva contare su una forza lavoro di circa 33.800 collaboratori a livello mondiale. L’incremento del 5,5 percento rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente all’acquisizione di HydraForce, completata nel 2023.  “Nel 2023 il nostro team globale ha gestito il bilanciamento fra l’utilizzo inizialmente elevato delle capacità e il successivo calo degli ordinativi. Questo dimostra la forza di Bosch Rexroth: siamo riusciti a mantenere in carreggiata l’attività della nostra azienda. Allo stesso tempo è di nuovo aumentata la soddisfazione dei clienti,” afferma il Dr. Steffen Haack, CEO di Bosch Rexroth AG. La società ha potenziato la propria offerta per i clienti del settore idraulico e dell’automazione industriale mediante innovazioni, acquisizioni e partnership ed ha costantemente ampliato la propria rete di produzione globale. Mentre promuove la digitalizzazione rivolta a processi interni e clienti, Bosch Rexroth è costantemente impegnata nel rafforzare le proprie attività nell’ambito della sostenibilità, anche tramite acquisizioni come quella della società HydraForce. “Anche in periodi impegnativi possiamo fare affidamento sulla nostra solida cultura aziendale, orientata al successo dei nostri clienti e della nostra azienda,” dichiara Haack.

BILANCI

TECNOLOGIE

IA E ROBOTICA AVANZATA AL SERVIZIO

DEL SETTORE AEROSPAZIALE

La crescente spinta verso processi più rapidi, un migliore controllo e una qualità più elevata nel settore aerospaziale richiede una nuova generazione di automazione avanzata, progettata per gestire tramite sistemi robotizzati processi complessi che fino a poco tempo fa potevano essere eseguiti solo manualmente. Quando si tratta di testare infrastrutture critiche come le pale degli elicotteri, ad esempio, i potenziali vantaggi dell’automazione aumentano esponenzialmente, poiché la verifica robotizzata garantisce precisione ed efficienza. Vengono inoltre assicurate la standardizzazione e la piena conformità del processo di verifica, completando in modo obiettivo ogni attività assegnata. Per rispondere a questa esigenza, Comau e Leonardo stanno collaborando per sviluppare e testare una potente soluzione robotica  auto adattiva che permetta di ispezionare autonomamente pale di elicottero fino a 7 metri di lunghezza. Questa soluzione di verifica intelligente è stata realizzata come progetto pilota congiunto ed è stata testata in loco ad Anagni, in Italia, lo scorso anno. Il sistema verrà

ora trasferito  in un altro sito per poter fornire funzionalità avanzate per  servizi MRO (Manutenzione, Riparazione e Operazioni). Sfruttando l’unione tra robotica cognitiva, sistemi di visione avanzati e intelligenza artificiale, la soluzione esegue autonomamente tapping test (sonori) e  l’ispezione multispettrale della superficie, lungo la pala non lineare, per misurare e verificare l’integrità strutturale con una granularità superiore a migliaia di punti. Inoltre, la verifica robotizzata garantisce una precisione del 100% all’interno del processo auto adattivo e consente agli operatori di migliorare le proprie competenze, godendo al contempo di una maggiore sicurezza e benessere rispetto al processo iniziale, ripetitivo e laborioso. Infine, il passaggio dall’automazione manuale a quella robotica consentirà a Leonardo di sfruttare appieno i vantaggi dell’ingegnerizzazione di processo rispetto a un’operazione manuale in cui l’esperienza viene spesso trasmessa tra i tecnici in modo non uniforme e standardizzato. Osservando più nel dettaglio questa collaborazione tecnica, entrambe le aziende hanno

condiviso competenze specifiche per ottimizzare l’intero processo di ispezione. Queste includono algoritmi intelligenti e una pianificazione avanzata del percorso che consentono al robot di vedere e rispondere all’ambiente di lavoro, nonché un’infrastruttura completa per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati, che facilita un riconoscimento ottimale di suoni e immagini. Poiché le pale sono stimolate meccanicamente dal robot intelligente, la risposta sonora viene registrata e fotografata utilizzando una fotocamera multispettrale per rilevare difetti nascosti e superficiali.

Un’altra importante caratteristica del sistema è la capacità di rilevare  automaticamente l’ambiente circostante. Innanzitutto localizza la pala, che è stata posizionata sui suoi supporti dall’operatore, rileva eventuali ostacoli e quindi calcola sia l’ottimizzazione del tempo  ciclo che la pianificazione del percorso senza collisioni. Tutta questa complessità tecnica è racchiusa  in un’interfaccia utente semplice ed efficace basata su un linguaggio di  programmazione a basso codice. Ciò consente all’operatore di programmare il robot utilizzando comandi semplici, simili a quelli umani: cercare la pala, trovare la posizione ed eseguire l›azione richiesta. In tal modo, questa soluzione consente di sollevare l›operatore dall›esecuzione di attività di maschiatura ripetitive e laboriose per poter dedicare la  sua esperienza alla programmazione del robot che deve  eseguire un processo ora standardizzato.

Questa automazione intelligente aiuta a ridurre l’apparente complessità dei processi e migliorare  i risultati, consentendo al robot di percepire e vedere l’ambiente operativo, automatizzare il processo decisionale e ottimizzare in modo intuitivo i processi di verifica. Ciò garantisce una maggiore flessibilità senza sacrificare l’accuratezza o la ripetibilità.

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 12 CALEIDOSCOPIO

PARTNERSHIP

NEURA ROBOTICS E OMRON STRINGONO UN’ALLEANZA STRATEGICA

Neura Robotics, pioniere nel campo della robotica cognitiva, e OMRON Robotics and Safety Technologies Inc., leader mondiale nella robotica industriale e nell’automazione, sono orgogliose di annunciare la loro partnership strategica. Questa collaborazione ha come obiettivo quello di rivoluzionare l’industria manifatturiera introducendo i robot cognitivi nel settore dell’automazione industriale, sfruttando le funzionalità avanzate dell’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza, la flessibilità e la sicurezza.

A differenza dei robot industriali tradizionali, i robot cognitivi hanno la capacità di imparare dall’ambiente circostante, prendere decisioni in modo autonomo e adattarsi a scenari di produzione dinamici. Questo apre nuove possibilità di applicazione, tra cui attività di assemblaggio complesse, ispezioni di qualità dettagliate e processi di movimentazione dei materiali adattivi.

Oltre al progresso tecnologico, la partnership tra OMRON Robotics e Safety Technologies e Neura Robotics è guidata da una visione condivisa. OMRON, il cui impegno è quello di portare cambiamenti e contribuire a una società migliore, è in linea con la mission di Neura, che si impegna a offrire un servizio attraverso tecnologie robotiche all’avanguardia. Questa sintonia rafforza le fondamenta della partnership, spingendo entrambe le aziende verso l’obiettivo comune di plasmare il futuro dell’industria manifatturiera.

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PANORAMA

INFORMAZIONE DAL MONDO TECNOLOGICO

MACCHINE UTENSILI

CALO DEL 18,9% NEGLI ORDINI

NEL PRIMO TRIMESTRE 2024

SFIDE E PROSPETTIVE PER IL SETTORE MANIFATTURIERO ITALIANO

Nel primo trimestre del 2024, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, evidenzia un calo significativo del 18,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ossia gennaio-marzo 2023. Il valore assoluto dell’indice è stato registrato a 77,9 (con una base di 100 nel 2021).

Questo risultato negativo è stato principalmente determinato dalla diminuzione degli ordini raccolti dai produttori italiani sia sul mercato nazionale che su quello estero. Le

commesse provenienti dall’estero hanno subito una contrazione dell’18,5%, con un indice assoluto di 91, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Mentre sul fronte interno, gli ordini hanno segnato un arretramento del 19,4%, attestandosi a un valore assoluto di 55,1 rispetto al primo trimestre del 2023.

Barbara Colombo, presidente di UCIMU, ha commentato: “Il 2024 inizia quindi con un segno negativo per i produttori italiani di macchine utensili. Nonostante fosse prevedibile, è ora necessario superare questa fase di stasi, fornendo al mercato un segnale chiaro di distensione e stabilità, condizione fondamentale per

gli investimenti in macchinari all’avanguardia”.

Proseguendo, Colombo ha affermato: “Sul fronte estero, dopo un 2023 positivo, il nuovo anno inizia con una raccolta ordini piuttosto prudente. Le tensioni geopolitiche, come il conflitto in corso tra Russia e Ucraina e le crescenti incertezze legate alla transizione energetica e agli esiti delle elezioni europee di giugno, influenzano tale atteggiamento. Tuttavia, manteniamo aspettative positive per l’export nel corso dell’anno, con previsioni di crescita moderata negli Stati Uniti e un aumento delle vendite in alcuni paesi europei, nonché in nazioni emergenti come Turchia, Messico e India”.

Colombo ha poi aggiunto: “Tuttavia, la situazione sul mercato interno presenta maggiori sfide, con una domanda in sospeso per mesi, in attesa di provvedimenti governativi che favoriscano la competitività. Le aziende continuano a richiedere preventivi per progetti, ma l’incertezza sugli incentivi governativi impedisce il completamento di importanti investimenti”. Infine, ha concluso: “È urgente che il governo intervenga per chiarire le regole e agevolare gli investimenti tecnologici nel settore manifatturiero nazionale. La tempestività e la chiarezza con cui verranno forniti questi dettagli determineranno il rilancio della domanda interna di nuove tecnologie di produzione”. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 14

MANUTENZIONE SMART, ROBOTICA LOW-COST,

STRUMENTI ONLINE BASATI

SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

IGUS ACCELERA LA TRASFORMAZIONE VERSO L’INDUSTRIA 4.0 SOSTENIBILE. ALLA FIERA DI HANNOVER IGUS HA PRESENTATO SOLUZIONI PIONIERISTICHE PER UN’INDUSTRIA ESENTE DA LUBRIFICAZIONE E A ZERO EMISSIONI DI CO2

Aiutare i clienti a rendere le loro applicazioni conformi all’Industry 4.0 e sostenibili: per fare ciò, igus punta sulla robotica low-cost, sui processi di manutenzione predittiva e su strumenti basati sull’IA come l’app igusGO, che mostra il potenziale di ottimizzazione di numerose applicazioni come ad es. sui carroponti. (Fonte: igus GmbH)

Per supportare le aziende nelle sfide del nostro tempo, ovvero la transizione 4.0 e la produzione a zero emissioni, igus punta su tre forme di intelligenza: l’intelligenza artificiale, l’intelligenza delle materie plastiche e l’intelligenza “made in Colonia”. Il gruppo tedesco specializzato nelle motion plastics ha presentato novità che spaziano dai sistemi con sensori per la manutenzione del futuro alla robotica low cost, fino all’app igusGO basata sull’intelligenza artificiale, che mostra ai progettisti il potenziale di ottimizzazione della loro applicazione grazie alle motion plastics. Intelligenza artificiale (AI), machine learning, gemelli digitali: le tecnologie innovative stanno rivoluzionando

il modo in cui l’industria manifatturiera produce. In particolare, l’intelligenza artificiale semplifica il lavoro dei progettisti fin dalla scelta dei componenti più adatti. Su questi obiettivi si basa la app igusGO, che in pochi istanti è in grado di evidenziare come un’applicazione possa essere tecnicamente ottimizzata con i componenti igus esenti da lubrificazione. Per farlo, i progettisti devono semplicemente scattare una foto della loro applicazione. L’app riconosce l’oggetto e suggerisce i componenti igus che possono aumentarne l’affidabilità e ridurre i costi. Oltre ai vantaggi economici, l’assenza di lubrificazione offre un potenziale risparmio di CO2. Ne è un esempio l’impianto produttivo di Heineken in Brasile che impiegando cuscinetti in plastica senza

lubrificazione sta risparmiando l’equivalente di 180 kg di CO2 all’anno.

L’intelligenza applicata alle materie plastiche: i vantaggi della manutenzione predittiva

Sistemi per catene portacavi, cavi, guide lineari e cuscinetti, snodi sferici e ralle, tutti dotati di sensori intelligenti che consentono il monitoraggio delle condizioni in tempo reale attraverso il collegamento a reti e sistemi IoT. Ciò significa che i prodotti igus possono essere integrati nei sistemi di manutenzione predittiva per evitare costi derivanti da arresti non programmati dell’impianto. Sensori, moduli di valutazione e software consentono di calcolare la durata d’esercizio dinamica

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PANORAMA

prodotti i robot igus. Tra questi anche il cobot ReBeL, disponibile nella versione plug-and-play completamente equipaggiata, e nel modello ReBeL KID, progettato per chi cerca una soluzione ancora più compatta. Tra le novità presentate in anteprima alla kermesse, una soluzione open-source con apprendimento autonomo pensata per il settore education, costituita da un veicolo a guida

di lubrificazione, di riduzione di CO2 o di automazione,” sottolinea Tobias Vogel. “Combinando i nostri prodotti innovativi con tutti i vari servizi digitali e le nuove tecnologie, vogliamo dimostrare che le motion plastics esenti da lubrificazione possono migliorare un’ampia gamma di applicazioni, rendendole più sostenibili e idonee all’Industria 4.0”, conclude Michael Blass. 

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ROBOTICA E MODULARITÀ PER UNA FABBRICA

EFFICIENTE

L’AUTOMAZIONE ROBOTICA HA GIÀ RIDISEGNATO PROFONDAMENTE SETTORI COME MANIFATTURIERO E INTRALOGISTICA MA ANCHE ALTRI DIFFERENTI DALL’INDUSTRIA

TRADIZIONALE COME IL MEDICALE. IN UN’OTTICA DI INDUSTRY 4.0 E DI QUELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE CHE È GIÀ AMPIAMENTE IN ATTO, CONTINUA LO SVILUPPO E L’ADOZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE, SEMPRE PIÙ PRESENTI NELLE STRATEGIE AZIENDALI

Di Sandro Mascetti – CEO di MAS Elettronica

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PANORAMA

La robotica collaborativa è una risorsa che ha oramai trasformato in modo radicale il rapporto tra uomo e macchina, e che ha consentito di raggiungere risultati notevoli attraverso numerosissime applicazioni. Vi è da considerare che fra i fattori che andremo ad analizzare molti rispecchiano in toto le abilità proprie dell’essere umano, pertanto possiamo constatare che, in maggiore misura rispetto alle macchine tradizionali, i cobot sono in continua evoluzione basandosi sul comportamento umano sia nello svolgere i compiti che nel relazionarsi all’interno di un team di lavoro. Quali sono i fattori che hanno permesso una diffusione crescente dei robot collaborativi nell’industria?

Replicabilità – Poiché la precisa replicabilità (dei compiti e dei movimenti) è un aspetto che per l’essere umano risulta difficoltoso, è stato chiesto alle macchine di effettuare movimenti e processi identici, in successione e in cadenza predefiniti. Avvitamento, smontaggio, posizionamento di particolari, saldatura, dosaggio di materiali o altri compiti che prevedono movimenti precisi sono soltanto alcune delle mansioni che i cobot sono in grado di svolgere e ripetere nel tempo con lo stesso livello di precisione e la medesima durata.

Percezione – Un altro fattore fondamentale è quello di avere la percezione di ciò che accade intorno a sé. Ad esempio, se un addetto al montaggio o alla lavorazione deve prestare attenzione a ciò che succede attorno a lui per evitare danni a cose o ai colleghi che sono nelle vicinanze, lo stesso concetto è stato trasferito nell’approccio lavorativo dei robot collaborativi. Grazie alla sensoristica i cobot hanno la percezione di ciò che accade nell’ambiente circostante e, allo stesso modo di un collega umano, possono interrompere le loro attività nel caso di rischio. Questo fattore riguarda in modo strettamente correlato il prossimo.

Sicurezza – I robot, non solo quelli collaborativi, sono utilizzati per svolgere compiti ripetitivi, pesanti ma anche pericolosi. Grazie alla ripetibilità e una percezione sempre più sofisticata, sono in grado di garantire un elevato livello di sicurezza negli ambienti dove vi è interazione con l’uomo.

Apprendimento – Anche questo aspetto è molto importante poiché con l’ingresso dell’intelligenza artificiale nell’industria 4.0 è stato possibile conferire ai cobot l’attitudine di imparare velocemente dalla loro esperienza. Ebbene, anche i robot collaborativi fanno “gavetta” e ciò è fondamentale poiché in base al loro sapere

saranno in grado di svolgere mansioni anche molto diverse e, nel caso dei sistemi più sofisticati, di riprogrammarsi in modo autonomo.

Alta integrabilità – Ripetibilità e Apprendimento sono qualità che consentono ai robot collaborativi un’elevatissima flessibilità con la quale integrarsi in un universo di applicazioni. Basti pensare che ad esempio i bracci antropomorfi possono essere utilizzati per mansioni sopracitate ma anche in campo medicale, dove vi è una costante evoluzione nel campo degli interventi chirurgici.

Consumi e sostenibilità - L’evoluzione dei software, dell’hardware e della cinematica ha consentito, nel corso degli anni, di attenuare il consumo energetico dei robot collaborativi. Ciò offre il vantaggio di costi di esercizio minori per le aziende ma anche il perseguimento degli obiettivi dell’agenda 2030. Non si tratta di mero greenwashing, poiché l’efficientamento energetico rappresenta un passo importante per l’industria del futuro che dovrà per forza di cose avere i processi sempre più sostenibili e a basso impatto ambientale in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030. La robotica essendone oramai parte integrante segue e risponde ai requisiti integrandosi nel percorso.

L’interazione uomo-robot

L’interazione con i robot collaborativi nasce dalle qualità attitudinali dell’uomo che, avendo capacità cognitive, di ragionamento e di visione di insieme, si è occupato nel corso degli anni dello sviluppo di macchine ma di processi sempre più evoluti. Lo scambio di informazioni in modo bidirezionale fra uomo e macchina consente ai robot di velocizzare e compiere le azioni in modo non più casuale ma ragionato. Stiamo parlando della permeazione dell’intelligenza artificiale nei processi robotici che come già detto consente di rendere il cobot “intelligente” attraverso sistema nervoso centrale digitale consentendogli mobilità e percezione, e quindi autonomia, superiori.

Normative

Nei fattori abilitanti che consentono ai robot collaborativi di integrarsi nell’industria 4.0 abbiamo citato la sicurezza. Questo aspetto è uno dei fondamenti della robotica collaborativa e la

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percezione dei robot ne è correlata. Quali sono le normative che fissano i requisiti di sicurezza per i robot industriali e la loro integrazione? La norma ISO 10218 (e relative sezioni 1 e 2) ha posto le basi per un funzionamento in sicurezza mentre risale al 2016 la specifica tecnica ISO/TS 15066 che contiene ulteriori prescrizioni da applicare ai cobot in particolare quando il loro lo spazio operativo è condiviso con i colleghi umani umani. Senza addentrarci nello specifico, possiamo dire che normative e specifiche prevedono requisiti minimi e necessari riguardo a spazi di lavoro, procedure, e previsione di tutti i possibili rischi. L’obiettivo è quello di far assumere al cobot modalità per cui, al momento della condivisione dello spazio con i colleghi umani, non si presentino rischi di incidenti. E le modalità di funzionamento possono prevedere potenza e funzionamento ridotti una volta che vi è presenza umana all’interno dello spazio operativo del robot come anche quando vi è un lavoro congiunto di uomo macchina, ad esempio,

su di un particolare. Ovviamente tutto ciò che è previsto dalla norma non è riassumibile in così poche righe, tuttavia il senso del pacchetto 10218 mira ad utilizzare le funzioni di sicurezza con lo scopo di abbassare al minimo i rischi.

Sensoristica e rilevamento

Tecnologie di rilevamento e una sensoristica sempre più precise e diversificate è possibile aumentare ed affinare le capacità di percezione dei robot. Ad esempio, i robot mobili autonomi (AMR) sono in grado di rilevare con precisione e in tempo reale posizione e scenario circostante, compresa la presenza di oggetti e persone o mezzi in movimento. Questa capacità consente una navigazione autonoma e ragionata, ovvero il robot a seconda dei casi specifici non percorrerà mai lo stesso itinerario ma sarà in grado di ricalcolare viva via il percorso migliore in base agli eventi. Lo stesso concetto è applicato ai cobot, poiché dotati di una sensoristica varia che consente di: rilevare

MAS Elettronica supporta quotidianamente i clienti per poter compiere la transizione digitale e implementare le migliori soluzioni di robotica. Fra i prodotti studiati per l’automazione industriale possiamo trovare: CPU Aurora IMX8M Plus: CPU con processore neurale dedicato ad applicazioni IA. Una soluzione che garantisce bassa dissipazione, bassi consumi e altissime prestazioni per diverse applicazioni oggi al centro sul mercato Industriale, IOT e mobilità. SBC Mina IMX8M Mini/Nano: single board computer indicato per il settore industriale, medicale e automotive dove l’automazione robotica gestisce diverse fasi di lavorazione, produzione e gestione dei prodotti. SBC MINA è pronta all’uso ed è in grado di supportare alti volumi di calcolo. SBC Frida IMX8M Mini/Nano: single board computer che, grazie alla forma standard PICO ITX e SMARC 2.0, offre la completa modularità della soluzione adattandosi perfettamente al settore industriale, medicale e automotive.

la presenza umana nelle vicinanze, rilevare e riconoscere le varie forme degli oggetti che ad esempio dovrà manipolare, leggere le informazioni di un particolare attraverso QR Code oppure RFID, misurare la temperatura di un lavorato, verificare le misure di un pezzo, determinarne i difetti, e molto molto altro. Inoltre, sono già state messe a punto applicazioni che tramite l’IA consentono ai cobot, oltre che svolgere i rilevamenti sopracitati, di verificare lo stato dei colleghi umani come ad esempio la loro postura. Alla sensoristica più spinta e all’IA si aggiunge anche l’IIoT che a garanzia della condivisione di una quantità corposa di dati, accelera ancora di più il processo di fabbrica iperconnessa.

Restituzione di dati fruibili

Ultimo ma non meno importante è l’aspetto dei dati. L’impiego dell’automazione consente alla fabbrica 4.0 di disporre di moltissimi dati acquisiti dalle macchine durante le fasi di lavorazione, anche nel caso dei cobot. Ad esempio, l’implementazione della sensoristica smart consente oltre al rilevamento del processo produttivo o della mansione svolta, può essere utilizzata anche per integrare un sistema di manutenzione predittiva. La generazione di grandi quantità di dati può, attraverso un sw di orchestrazione, scalare verso il livello superiore per essere elaborata al fine di trarre informazioni utili per il controllo, per l’ottimizzazione delle strategie oppure per consentire una rapida riprogrammazione del processo. 

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Linea Swiss DT

Frutto di una tradizione che dura dal 1891

Vi presentiamo la vostra nuova alleata: la gamma Swiss DT di ultima generazione. Superate le vostre stesse aspe ative, aumentate il vostro vantaggio competitivo e approfi ate di una soluzione che si evolve in base alla vostra strategia aziendale.

La gamma è composta da sei confi gurazioni di macchine S e HP che possono lavorare barre di 13, 26, 32 e 38 mm di diametro.

We keep you turning

AI E RISORSE UMANE

COME CAMBIA IL RAPPORTO TRA AZIENDA E DIPENDENTE CON L’EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La crescente adozione di modelli di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare ogni ambito organizzativo, compreso quello delle risorse umane. Non c’è ruolo che non sarà in qualche modo influenzato dalla trasformazione guidata dall’AI, in un trend che le aziende non possono e non devono sottovalutare. Con Nicola Pozzati, Human Resources Director di Commvault, abbiamo approfondito le tendenze principali che l’applicazione dell’AI alle risorse umane porta a emergere. Nel 2024, come garantire che l’AI non disumanizzi la funzione HR e le persone dell’azienda?

Nel 2024 l’AI richiederà un modo completamente nuovo di pensare e di apprendere. Come le altre tecnologie che l’hanno preceduta, l’AI migliorerà le connessioni e faciliterà il mantenimento di relazioni più costanti e profonde, proprio come ha fatto Zoom durante la pandemia. Nel settore delle risorse umane, farà avanzare pool di candidati diversificati, creerà descrizioni delle mansioni e gestirà le attività di back-office senza sostituire il tocco personale che è fondamentale nel settore. Tuttavia, potrebbe anche portare effetti collaterali negativi. Di conseguenza, i manager devono essere pronti a correggere la rotta quando necessario: dobbiamo ancora pensare, ragionare, connetterci e interpretare intenzionalmente ciò che impariamo, diciamo e facciamo.

Come cambierà la concorrenza per i ruoli

tecnologici nel 2024?

Nel 2024 i posti di lavoro nel settore tecnologico continueranno a essere ipercompetitivi. Con la rapida evoluzione del panorama tecnologico in aree emergenti come l’AI, coloro che vantano competenze altamente rilevanti, come l’ingegneria basata sul prompt, otterranno il favore dei responsabili HR. In molti settori, i candidati più richiesti saranno quelli con competenze tecnologiche diversificate, in grado di occuparsi di tutto, dalle operazioni IT e di sicurezza alla gestione dell’IA fino al recupero dei dati.

Quale sarà il ruolo più richiesto del 2024?

Nell’era del ransomware, con la costante scarsità di competenze in materia di sicurezza dei dati e di risposta agli incidenti identificate, continuerà a esserci una forte domanda di CISO e CIO in grado di unire i mondi ITOps e SecOps in modo che le aziende possano pensare alla sicurezza in tutte le sue fasi, dalla protezione e identificazione delle minacce al ripristino. La crescente attenzione rivolta verso l’AI porterà con sé un ripensamento delle competenze necessarie, che andranno oltre la sfera puramente tecnologica ma toccheranno anche aspetti organizzativi e soprattutto etici. Cosa serve per vedere un miglioramento della presenza femminile nel settore tecnologico nel 2024? Le donne nel settore tecnologico saranno - e dovranno essere - assolutamente al centro dell’attenzione nel 2024, ma le aziende dovranno continuare a pensare a questo aspetto in modi diversi che siano rilevanti nel mondo di oggi. Investire in programmi di mentoring, rappresentanza a tutti i livelli, trasparenza retributiva e politiche

e benefit favorevoli alle famiglie contribuirà a creare una cultura più inclusiva che invita alla diversità. Tuttavia, questi cambiamenti devono riflettersi nel DNA dell’azienda e mostrare una storia di progressi verso risultati più inclusivi. I candidati si accorgeranno degli sforzi casuali e a breve termine e, se le aziende non stanno attente, perderanno talenti preziosi. Quali sono i problemi che le aziende dovranno affrontare per attrarre e trattenere i talenti nel 2024?

L’attrazione e la fidelizzazione dei talenti nel 2024 dipenderanno dalla capacità dell’azienda di coltivare un ambiente in cui le persone siano veramente viste e ascoltate nel mondo ibrido e sempre attivo di oggi. Le regole rigide saranno sostituite da linee guida e dall’autonomia unita alla responsabilità. I potenziali dipendenti saranno più interessati alle aziende che discutono attivamente e apertamente la loro posizione sulla sostenibilità umana. Le imprese devono essere aperte in materia di diversità e mostrare i loro sforzi in modo significativo. Chi ha una comprovata esperienza di cambiamento positivo in queste aree si guadagnerà la fiducia e la fedeltà dei potenziali candidati rispetto a chi finge ingenuità con sforzi promozionali alla moda per aderire alla causa del giorno. I leader delle risorse umane possono sfruttare l’AI per migliorare il processo decisionale, assicurandosi che integri l’elemento umano delle funzioni HR, sostenendo gli standard etici e l’esperienza

Con l’evoluzione del panorama tecnologico, ruoli come i Data Scientist e i responsabili etici dell’AI saranno probabilmente molto richiesti, sottolineando la necessità di una pianificazione strategica in materia di resilienza informatica oltre che di gestione e protezione dei dati.

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Nicola Pozzati

SORALUCE PRESENTA DYNAMIC LINE

STEP INTO PRECISION & DYNAMICS WITH THE NEW SORALUCE HIGH RAIL GANTRY MACHINES

Soraluce, pioniere nelle soluzioni di fresatura, alesatura, multitasking e automazione, annuncia il lancio della sua innovativa Dynamic Line, con le nuove fresatrici a portale di tipo Upper Gantry. Queste macchine innovative incarnano precisione, dinamica ed efficienza, pronte a rivoluzionare i processi di produzione in diversi settori. Le fresatrici a portale di tipo Upper Gantry di Soraluce sono progettate per spingere le operazioni di produzione a livelli di

prestazioni senza precedenti. Queste macchine, che offrono capacità di taglio ad alta velocità e precisione eccezionali, hanno la capacità di gestire grandi volumi di lavorazioni, sono studiate sulla base dalla vasta esperienza di Soraluce nel settore della fresatura e dalla tecnologia all’avanguardia. La linea Dynamic comprende tre modelli di macchine su misura per applicazioni in settori quali aerospaziale, stampi, meccanica generale, energia, navale, automotive, beni strumentali, con soluzioni progettate per materiali specifici come compositi, leghe

leggere e componenti a base di acciaio. Adattate alle esigenze specifiche di diversi settori e applicazioni, queste macchine possono essere equipaggiate con teste di fresatura a 5 assi o a forcella ad alta coppia. Questa versatilità garantisce una gestione efficace delle lavorazioni complesse.

Inoltre, queste fresatrici sono dotate di una carenatura che permette di mantenere gli standard di pulizia e sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Inoltre, l’integrazione di diversi sistemi di aspirazione fumi, sia all’interno

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dell’area di lavoro che integrati nelle teste, facilita la rimozione di polveri e detriti generati durante i processi di lavorazione, mantenendo così una pulizia ottimale durante le operazioni.

Le caratteristiche principali delle fresatrici a portale di tipo Upper Gantry includono:

High Dynamics

Efficienza senza precedenti con la funzione High Dynamics della nuova linea. Con velocità degli assi fino a 60.000 mm/ min e accelerazioni fino a 4 m/s², queste macchine sono progettate per superare i limiti della produttività. Teste in continuo a 5 assi innovative, con velocità fino a 30.000 rpm, dotate di estrema rapidità nella movimentazione e grande precisione. Con queste teste è possibile ottenere lavorazioni e geometrie complesse. Che si stia lavorando un componente aerospaziale o eseguendo intricate lavorazioni di stampi, semifinitura e finitura in acciaio o alluminio, la funzione High Dynamics garantisce che le lavorazioni vengano eseguite con precisione ed efficienza senza pari.

Precision Excellence

Dynamic Line fornisce la migliore qualità

superficiale nelle lavorazioni più esigenti. Nel campo dell’ingegneria di precisione, ogni dettaglio conta e ottenere finiture superficiali impeccabili è fondamentale. Con la Dynamic Line, l’eccellenza non è solo un obiettivo, è una garanzia. La stabilità termica garantisce prestazioni costanti anche in presenza di temperature variabili e di lavorazioni rigorose. Questa stabilità è più di una semplice caratteristica; è una testimonianza della meticolosa ingegneria che sottende ogni aspetto di tale linea di prodotto. Inoltre, la Dynamic Line vanta una cinematica altamente calibrata, migliorando ulteriormente la sua capacità di fornire risultati eccezionali. Ogni movimento è controllato con precisione, ogni movimento calcolato meticolosamente, assicurando che ogni componente sia realizzato con la massima precisione. Ma l’eccellenza non si ferma qui. Gli alti giri della Dynamic Line consentono lavorazioni di lunga durata senza compromettere qualità o prestazioni. Sia che si stiano eseguendo lavorazioni in serie o che si affrontino progetti complessi che richiedono tempi di esecuzione prolungati, Dynamic Line offre risultati eccezionali.

Cutting Power Unleashed

Al centro della potenza di taglio ci sono

le nostre teste meccaniche per lavorazioni gravose, progettate per fornire potenza senza precedenti fino a 73 kW. Questa notevole potenza garantisce prestazioni ottimali, consentendo agli utilizzatori di affrontare anche le lavorazioni più impegnative con facilità e precisione. Inoltre, la nostra soluzione offre una vasta gamma di teste meccaniche a 5 assi ad alta coppia, con livelli di coppia fino a 2000 Nm. Questa versatilità consente agli operatori di eseguire operazioni complesse con una precisione senza precedenti, rispondendo a un’ampia gamma di esigenze applicative in vari settori. Per aumentare stabilità e prestazioni, Cutting Power integra soluzioni di smorzamento intelligenti come DAS+ e DWS, integrate da una robusta struttura integralmente in ghisa. Queste caratteristiche innovative lavorano in tandem per ridurre al minimo le vibrazioni e garantire un funzionamento coerente, anche negli ambienti di lavoro più esigenti.

Le Soraluce High Rail Gantry Machines rappresentano un nuovo apice nell’ingegneria di precision. Queste macchine consentono ai loro utilizzatori di raggiungere livelli senza precedenti di produttività e qualità nelle loro operazioni. 

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LAPP INAUGURA FIRE TEST

COMPETENCE CENTER A EDOLO, UN NUOVO TRAGUARDO

NELLA CERTIFICAZIONE CPR DEI CAVI

ATTRAVERSO IL NUOVO FIRE TEST COMPETENCE CENTER, LAPP OFFRE UN SERVIZIO COMPLETO CHE VA DALLA FASE DI PROGETTAZIONE FINO ALLA CERTIFICAZIONE CPR DEI CAVI

LAPP con il recente avvio del nuovo Fire Test Competence Center presso lo stabilimento

LAPP Camuna Cavi di Edolo (BS), acquisisce la capacità di svolgere in autonomia tutti i test necessari per la certificazione CPR (European Construction Products Regulation) dei propri prodotti, riducendo da alcuni mesi a poche settimane l’intero processo. Centro nevralgico del nuovo Competence Center, in un edificio di circa 500 m² suddiviso su due piani, è l’area laboratorio da 200 m² totalmente dedicata alle prove previste dal CPR, che accoglie una camera di combustione - a norma EN 50399 - e tutte le altre apparecchiature per le prove di reazione al fuoco previste dalla normativa. Grazie al laboratorio, riconosciuto per il programma CTFs (Customer Testing Facilities) dagli organismi di certificazione VDE e IMQ, il nuovo Fire Test

Dedicato a Siegbert E. Lapp

Competence Center rappresenta un unicum e un punto di riferimento specializzato per l’intero Gruppo LAPP.

L’entrata in vigore del Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR), stabilendo requisiti e caratteristiche essenziali che tutti i prodotti devono garantire per essere installati in modo permanente in opere di ingegneria civile, ha inasprito sensibilmente le norme riguardanti le prove di resistenza al fuoco per i cavi, introducendo procedure di certificazione che si sono presto rivelate lunghe e costose. In questo scenario, avendo già in LAPP Camuna Cavi le competenze necessarie, l’Azienda ha scelto di realizzare proprio a Edolo il suo Fire Test Competence Center, creato per farne il punto di riferimento per la certificazione CPR in-house per tutto il Gruppo LAPP, clienti e fornitori.

Luigi Sterli, Innovation & Technology Manager LAPP Camuna Cavi dichiara “Il nostro Fire Test Competence Center ci permette oggi di ridurre drasticamente i tempi di commercializzazione delle soluzioni, anche di quelle realizzate ad hoc per specifiche esigenze

“In virtù della sua grande passione per la tecnologia e per l’innovazione e del suo forte legame con LAPP Camuna Cavi e con l’intera comunità di Edolo, è stato per noi naturale dedicare il nuovo centro di competenza alla memoria di Siegbert E. Lapp, un uomo e un imprenditore straordinario, la cui capacità di visione continua a ispirarci ogni giorno”, commenta Gaetano Grasso, Direttore marketing di LAPP Italia

dei clienti, rendendoci molto più flessibili, indipendenti e aiutandoci anche a contenere i costi. Basti immaginare cosa può significare scoprire in fase di certificazione, a distanza di mesi, che un prototipo necessiti ulteriore sviluppo: più tempo, investimenti, risorse e la necessità di ricominciare da capo”.

I primi risultati

I primi riscontri del mercato in Europa e Asia sono incoraggianti, garantendo un vantaggio competitivo che ha portato il Gruppo ad assicurarsi nuove commesse e progetti. Tutto ciò sta già avendo i primi effetti anche dal punto di vista occupazionale, e ulteriori sviluppi sono attesi, tanto che il laboratorio, attualmente attivo su un singolo turno, è già pronto per lavorare su tre turni.Oltre ai test di resistenza al fuoco regolamentati da CPR, il nuovo laboratorio permette di eseguire un’ampia serie di altri test, come i test dimensionali, i test elettrici, i test meccanici, i test di resistenza agli agenti chimici, i test di tenuta in pressione, oltre alla possibilità di simulare condizioni climatiche estreme, dal caldo del deserto a temperature artiche, fino a -60°C.

Attenzione alla sostenibilità

Il nuovo laboratorio del Fire Test

Competence Center di LAPP Camuna Cavi è stato inoltre progettato e realizzato con una particolare attenzione alla sostenibilità. L’edificio è infatti autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alle soluzioni di isolamento termico di cui è dotato, alla pompa di calore che ne garantisce la climatizzazione e all’impianto fotovoltaico che alimenta il tutto. I fumi prodotti in fase di test vengono filtrati da un sistema di ultima generazione mentre l’acqua piovana viene raccolta per alimentare il sistema antincendio e quello di irrigazione. 

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LA TRANSIZIONE 5.0 NOVITÀ E PROSPETTIVE PER L’ITALIA

IL CONCETTO DI “TRANSIZIONE 5.0” RAPPRESENTA UN NUOVO PARADIGMA DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO CHE INTEGRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA, SOSTENIBILITÀ

AMBIENTALE E INCLUSIONE SOCIALE. IN ITALIA, QUESTO APPROCCIO STA GUADAGNANDO SEMPRE PIÙ ATTENZIONE SIA DAL PUNTO DI VISTA POLITICO CHE DA QUELLO INDUSTRIALE. ECCO LE ULTIME NOVITÀ RIGUARDANTI LA TRANSIZIONE 5.0 E LE SUE

PROSPETTIVE PER IL FUTURO DEL PAESE

di Cristina Gualdoni

La Transizione 5.0 si basa sull’idea di un’evoluzione graduale e sostenibile verso un’economia e una società più avanzate e inclusive. Prende il nome dalla quinta rivoluzione industriale e si propone di integrare l’automazione avanzata, l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e promuovere lo sviluppo sostenibile.

In Italia, diverse iniziative sono state avviate per promuovere la Transizione 5.0 e sfruttare

le opportunità offerte dalla convergenza tra tecnologia e sostenibilità. Tra queste:

• Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): Il PNRR, approvato dal governo italiano e finanziato dall’Unione Europea, include investimenti significativi in settori chiave per la Transizione 5.0, come la digitalizzazione, la transizione verde e l’innovazione tecnologica.

• Strategia Nazionale per la Transizione 4.0: Il governo italiano ha avviato una strategia nazionale per sostenere l’adozione di tecnologie avanzate nelle

imprese, promuovendo l’innovazione, la competitività e la creazione di posti di lavoro qualificati.

• Hub Nazionale per la Transizione 5.0: È stato proposto l’istituzione di un “Hub Nazionale per la Transizione 5.0” che fungerebbe da centro di coordinamento e supporto per le iniziative legate a questa nuova visione di sviluppo socio-economico.

• Collaborazione tra pubblico e privato: Si sta promuovendo una maggiore collaborazione tra settore pubblico e privato per stimolare l’innovazione e

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l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, con particolare attenzione alle PMI e alle imprese di medie dimensioni. La Transizione 5.0 rappresenta una prospettiva entusiasmante per l’Italia, che punta a combinare tecnologia e sostenibilità per creare un futuro migliore per tutti. Con un impegno deciso da parte del Governo, delle imprese e della società civile, l’Italia può diventare un leader nella Transizione 5.0 e ispirare altri Paesi a seguire una strada simile verso lo sviluppo sostenibile e inclusivo.

Il settore delle Macchine Utensili tra innovazione e sostenibilità

Il settore delle macchine utensili gioca un ruolo cruciale nell’economia manifatturiera, fornendo le fondamenta per la produzione di una vasta gamma di beni, dai dispositivi elettronici ai veicoli. Con l’avvento della Transizione 5.0, questo settore si trova di fronte a una serie di sfide e opportunità legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Ma la Transizione 5.0 quanto sta influenzerà il settore delle macchine utensili e quali sono le prospettive future?

Una delle principali caratteristiche della Transizione 5.0 nel settore delle macchine utensili è l’integrazione di tecnologie avanzate come l’automazione e l’intelligenza artificiale. Le macchine utensili dotate di sistemi AI possono ottimizzare automaticamente i processi di produzione, migliorando l’efficienza e riducendo gli sprechi. Inoltre, l’automazione avanzata consente la creazione di linee di produzione flessibili e adattabili alle esigenze specifiche dei clienti. Un’altra dimensione importante della Transizione 5.0 nel settore delle macchine utensili è la sostenibilità ambientale. Le nuove tecnologie consentono di ridurre l’impatto

ambientale della produzione attraverso il riciclo dei materiali, l’ottimizzazione dei processi energetici e la riduzione delle emissioni di carbonio. Ciò non solo aiuta a preservare l’ambiente, ma può anche generare risparmi significativi sui costi operativi a lungo termine. La Transizione 5.0 porta anche alla digitalizzazione e alla connessione dei processi produttivi, attraverso l’implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo basati su sensori e piattaforme IoT (Internet of Things). Ciò consente una maggiore visibilità e controllo sui processi di produzione, facilitando la manutenzione preventiva, ottimizzando la gestione delle risorse e migliorando la qualità dei prodotti finiti. Per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla Transizione 5.0 nel settore delle macchine utensili, è necessario investire nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori. Le nuove tecnologie richiedono competenze specializzate, sia per l’installazione e la manutenzione delle macchine, sia per la programmazione e l’ottimizzazione dei processi di produzione. Inoltre, è importante promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione e alla continua ricerca di soluzioni avanzate. La Transizione 5.0 offre al settore delle macchine utensili la possibilità di evolversi e rimanere competitivo in un mercato sempre più globalizzato e dinamico. Con l’adozione di tecnologie all’avanguardia e un impegno per la sostenibilità e l’efficienza, le aziende possono creare un vantaggio competitivo duraturo e contribuire alla crescita economica e al progresso sociale. Tuttavia, per capitalizzare appieno le opportunità offerte dalla Transizione 5.0, è necessario un forte sostegno da parte dei decisori politici, delle istituzioni accademiche e delle organizzazioni industriali. 

Regolamentazione

La Transizione 5.0 nel settore delle macchine utensili ha generato un crescente interesse da parte dei legislatori e dei regolatori, che cercano di promuovere l’innovazione e la sostenibilità attraverso una serie di decreti attuativi. Questi decreti forniscono le linee guida e le regole pratiche per l’implementazione delle politiche e delle iniziative legate alla Transizione 5.0.

Incentivi Fiscali per l’acquisto di macchinari avanzati

Uno dei principali strumenti utilizzati dai governi per promuovere la Transizione 5.0 nel settore delle macchine utensili sono gli incentivi fiscali per l’acquisto di macchinari avanzati. Questi possono includere detrazioni fiscali, crediti d’imposta o altri vantaggi fiscali per le imprese che investono in tecnologie innovative come macchine utensili con funzionalità avanzate di automazione, intelligenza artificiale o sostenibilità ambientale.

Normative sulla sicurezza e la salute sul lavoro

Questi decreti stabiliscono requisiti e standard minimi per la protezione dei lavoratori che operano con macchinari avanzati, come ad esempio l’installazione di dispositivi di sicurezza, la formazione dei lavoratori e la valutazione dei rischi sul posto di lavoro.

Normative sull’efficienza energetica e l’impatto ambientale

Un’altra area di interesse per i decreti attuativi è rappresentata dalle normative sull’efficienza energetica e l’impatto ambientale delle macchine utensili. Questi decreti possono stabilire requisiti minimi per il consumo energetico delle macchine, promuovere l’uso di materiali riciclabili e sostenibili, e incentivare l’adozione di pratiche di produzione ecofriendly. Inoltre, possono essere introdotti meccanismi di monitoraggio e controllo per garantire il rispetto di tali normative.

Normative sulla formazione e la qualificazione professionale

Per garantire che i lavoratori del settore delle macchine utensili siano adeguatamente preparati per l’uso di tecnologie avanzate, i decreti attuativi possono includere disposizioni sulla formazione e la qualificazione professionale. Questi decreti possono stabilire standard minimi per la formazione dei lavoratori, promuovere la collaborazione tra istituti di formazione e imprese, e fornire incentivi finanziari per la formazione continua e l’aggiornamento delle competenze.

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OSSERVATORIO SULLA «SERVITIZZAZIONE DIGITALE NEL SETTORE DELLE MACCHINE»

UNA PARTE SIGNIFICATIVA, PARI AL 25%, DEL FATTURATO DELLE AZIENDE OPERANTI NEL SETTORE DERIVA

DALL’OFFERTA DI SERVIZI. NONOSTANTE LA VARIETÀ DEI SERVIZI PROPOSTI, I RICAVI RIMANGONO ANCORA MODESTI

Le grandi aziende sembrano essere in una fase più avanzata nel campo del servizio digitale, mostrando una maggiore maturità in tutte le sue forme. L’importanza dei servizi digitali nell’ambito delle decisioni d’acquisto degli utilizzatori è destinata a crescere: quasi il 70% delle imprese ritiene che, entro tre anni, avranno un ruolo determinante nella vendita delle macchine.» Questi sono i risultati presentati durante l’evento «La Voce del mercato: il futuro dei servizi digitali per le macchine industriali”, elaborati dall’Osservatorio «Digital Servitization nel settore machinery», progetto di ricerca di Digital Industries World, svolto in collaborazione con ASAP Service Management Forum (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’innovazione e la gestione dei Servizi nelle Imprese Industriali), Acimac, Acimall, Acimit, Aita, Amafond, Amaplast, Siri, Ucima e Fondazione

Ucimu.

L ’ incontro - organizzato da Digital Industries World, l’Associazione che riunisce istituzioni multidisciplinari, tra cui aziende leader del settore industriale e istituti di ricerca d’eccellenza, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale dell’industria manifatturiera, e patrocinato da FEDERMACCHINE, la federazione dell’industria italiana del bene strumentale - ha visto la partecipazione di un centinaio di ospiti tra imprenditori e operatori dell’industria del machinery. All’incontro, aperto da Giuliano Busetto, presidente Digital Industries World, e Bruno Bettelli, presidente FEDERMACCHINE, sono intervenuti: Federico Adrodegari ricercatore Università degli Studi di Brescia e vicedirettore di ASAP, che ha illustrato i risultati dell’indagine, Andrea Gozzi, Segretario Generale Digital Industries World, Marco Taisch, professore di Digital Manufacturing and Operations

Management Politecnico di Milano, Andreas Schroeder, professor of Digital Lead of The Advanced Services Group (UK). I risultati della ricerca sono stati commentati durante la tavola rotonda da Tiziana Tronci, membro del board di AMAFOND (fornitori fonderia), Roberto Paltrinieri, vicepresidente UCIMA (macchine per il packaging), e Riccardo Rosa, vicepresidente UCIMU (macchine utensili per la lavorazione dei metalli), in rappresentanza di alcuni dei settori che fanno capo a FEDERMACCHINE.

Lo studio, condotto su un ampio panel di imprese del machinery - sono circa 200 le aziende che hanno risposto al questionario - contribuisce a dare una fotografia del grado di maturità digitale dell’industria del bene strumentale presente nel Paese.

I risultati dell’indagine il ruolo del Service per le imprese del machinery

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1. Il fatturato delle imprese del comparto derivante dall’attività relativa ai servizi vale attualmente circa il 25% del totale. Ciò dimostra che il modello di business dominante del settore machinery è ancora quello tradizionale, incentrato sulla vendita di macchinari. Questo assetto appare in modo più marcato nelle PMI. Per le piccole imprese, infatti, il service contribuisce per poco meno di 1/4 al totale del fatturato; per le grandi contribuisce per quasi 1/3. Se è ragionevole immaginare che il business delle aziende del machinery sia focalizzato sulla produzione di nuovi beni, è altrettanto vero che la ripartizione tra produzione e servizi rispetto ai ricavi risulta ancora decisamente sbilanciata sul lato manifatturiero.

2. Più della metà dei produttori di macchinari (57%) ha implementato una strategia mirata per lo sviluppo

del business dei servizi. L’approccio strategico al tema del service appare profondamente differente nella visione delle grandi aziende rispetto a quello delle piccole. Infatti, la definizione di una strategia per i servizi riguarda l’83% delle grandi imprese e il 48% delle PMI. Più della metà delle imprese (53%) si attende che il fatturato del business dei servizi aumenterà significativamente nel futuro. Anche in questo caso sono le grandi aziende a credere maggiormente in questa affermazione (70%) rispetto alle PMI (47%).

3. Questi due indicatori sono conferma dell’importanza crescente che le aziende del machinery attribuiscono a questo business. La traduzione della strategia in attività operative risulta però ancora piuttosto limitata. Solo il 41% ha definito ruoli dedicati alle attività correlate al business dei servizi. Ancora meno: il 34%

ha definito ruoli e responsabilità specifiche per lo sviluppo di nuovi servizi, e solo il 29% dei rispondenti ha allocato un budget dedicato.

4. Il portafoglio di servizi offerti dalle imprese del settore è piuttosto ampio ma resta ancorato ai servizi più tradizionali venduti in modalità transazionale. Sono servizi ampiamente consolidati, vale a dire offerti da oltre l’80% del panel delle imprese intervistate: l’installazione e avviamento, la formazioe, la vendita di ricambi, l’assistenza tecnica reattiva ma anche il monitoraggio e il supporto da remoto tramite connessione alla macchina o utilizzo della realtà aumentata. Sono considerati servizi diffusi, proposti dal 50-80% del totale degli intervistati, i servizi di revamping, retrofitting, consulenza e ottimizzazione, i contratti di manutenzione e i servizi di reportistica per le macchine. Risultano invece meno diffusi (sotto il 40%) i servizi finanziari per il cliente, il customer care 24/7, la manutenzione predittiva, che comincia comunque ad affermarsi, e i servizi legati al ritiro, ammodernamento, ricondizionamento o riciclo della macchina. Il ruolo che i servizi possono avere in termini di riduzione dell’impatto ambientale è ancora limitato ma si registra una maggiore sensibilità in questo ambito tra le grandi aziende.

5. Osservando il dettaglio dell’attività di service, rispetto al fatturato i ricavi più rilevanti derivano da servizi di tipo transazionale. Rispetto al contributo al fatturato, l’attività di service si concretizza per lo più in servizi di tipo transazionale quali vendita di ricambi, consumabili e accessori che, a ben guardare, sono assimilabili alla vendita di prodotti (16%). Tra i servizi post-vendita vi sono anche quelli legati ad assistenza tecnica, formazione, upgrade e revamping; essi rappresentano l’8% del fatturato totale. I servizi relazionali e ricorrenti, come i contratti di manutenzione, incidono per il 3%. I servizi digitali e

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connessi, quali ad esempio la vendita di software, dati e connessione macchinari, rappresentano solamente l’1% del totale dei ricavi. Anche per le grandi imprese questa attività attualmente ha un peso irrisorio, pari al 2% del totale. I modelli di vendita «as a service» del prodotto sono ancora in una fase embrionale di sviluppo. Sono offerti da quasi il 20% delle imprese intervistate ma i ricavi derivanti sono trascurabili: al momento rappresentano più che altro casi di sperimentazione. Il 35% degli intervistati dichiara però intenzione di implementarli nel prossimo futuro.

6. In prospettiva l’offerta di servizi digitali risulterà sempre più determinante nelle scelte di acquisto dell’utilizzatore di macchinari: quasi il 70% delle imprese che hanno risposto alla ricerca considera che, entro tre anni, questi servizi saranno determinanti per le decisioni di acquisto di un bene strumentale. Questa considerazione è ancora più forte tra le grandi imprese (92%).

Come muta l’organizzazione delle imprese del machinery rispetto all’adozione di tecnologie digitali

7. Per oltre la metà delle imprese del panel le tecnologie digitali e le competenze in materia rappresentano un fattore determinante per lo sviluppo del business dei servizi. In particolare, per il 55% di esse queste tecnologie aiutano a migliorare l’erogazione di servizi tradizionali. Il 53% dichiara di essere impegnato nello sviluppo di nuovi servizi, proprio grazie a queste tecnologie. Il 40% ha definito una strategia di crescita dei servizi digitali. Oltre la metà del panel di imprese coinvolte nella ricerca, per offrire servizi digitali, ha dovuto sviluppare nuove competenze attivando anche partnership con realtà esterne all’azienda. Le grandi aziende sono nettamente più mature relativamente allo sviluppo e all’offerta di servizi digitali rispetto alle PMI. 8. L’adozione delle tecnologie digitali

per l’offerta di servizi risulta comunque ancora limitata. Le più diffuse sono IoT, cybersecurity e cloud computing. Seguono: digital twin, realtà aumentata, Big data analytics, Intelligenza artificiale, additive manufacturing. Nettamente distanziata la blockchain. Rispetto alla dimensione, le grandi imprese adottano mediamente 3,5 tipi di tecnologie digitali differenti a supporto dell’offerta di servizi tra quelle analizzate; le PMI solo 1,5.

9. Sempre in tema di strumenti digitali, l’utilizzo delle piattaforme e dei sistemi informativi rappresenta una pratica diffusa nelle aziende del machinery per il monitoraggio da remoto dei macchinari installati presso le imprese clienti (73%) e la gestione di segnali di anomalie/ allarmi, ecc. (76%) diffusi sia presso le grandi che preso le piccole imprese; la gestione della richiesta di assistenza/ customer care (62%); l’elaborazione dei dati per manutenzione predittiva di componenti e prodotti (57%), l’ecommerce di parti di ricambio (37%) appannaggio solo delle grandi aziende.

Giuliano Busetto, presidente Digital Industries World ha dichiarato: “alla base di tutte le attività di Digital Industries World c’è l’ascolto attento della voce del mercato. L’Osservatorio “Digital Servitization nel settore machinery” si è proposto di mappare il panorama attuale, valutando il grado di maturità digitale delle imprese e la traiettoria di sviluppo che stanno seguendo, e identificando le pratiche più promettenti. L’importanza di una ricerca focalizzata su un settore e un tema specifico va valutata, poiché fornisce insight cruciali per orientare le future politiche industriali e le strategie aziendali verso l’innovazione e la competitività. La collaborazione senza precedenti tra le diverse realtà coinvolte nell’Osservatorio dimostra il potenziale di un approccio congiunto alla risoluzione delle sfide industriali, enfatizzando la volontà dell’Associazione nel creare un

ecosistema. Guardando ai risultati di questo progetto, è chiaro che vi è un urgente bisogno di incentivare l’adozione di modelli di business innovativi e l’utilizzo strategico dei dati. Le aziende, in particolare le PMI, devono essere supportate e motivate a intraprendere il percorso verso la digitalizzazione e la servitizzazione, sfruttando le tecnologie emergenti, per creare nuovo valore e aprirsi a nuove opportunità di mercato. L’Osservatorio “Digital Servitization nel settore machinery” non solo fornisce una fotografia attuale dell’industria, ma anche una base solida su cui costruire un futuro digitale più inclusivo e innovativo per il settore machinery in Italia. Gli stakeholder sono chiamati ora a riflettere sui risultati e ad agire concretamente per sfruttare al meglio le opportunità presentate dalla servitizzazione digitale.”

Andrea Gozzi , segretario generale Digital Industries World ha commentato: «l’indagine recentemente condotta dall’associazione Digital Industries World sul settore machinery evidenzia tendenze e sfide rilevanti nella digitalizzazione, sottolineando una distinzione tra l’impegno delle grandi aziende e la posizione delle PMI. Questa analisi rivela che la trasformazione digitale nel settore non si limita alla sola adozione tecnologica. Infatti, aspetti come la formazione del personale, l’organizzazione aziendale e la comprensione delle dinamiche di mercato emergono come fattori decisivi, spesso più rilevanti della tecnologia stessa, che è ampiamente disponibile ‹a scaffale’. Nonostante l’entusiasmo generale per la digitalizzazione, la nostra indagine mostra che la monetizzazione degli investimenti digitali rimane una sfida, spingendoci a riflettere sull’importanza di adottare approcci e modelli di business innovativi che valorizzino questi investimenti. L’associazione si impegna a fornire supporto e conoscenze per affrontare queste sfide complesse, promuovendo un dialogo costruttivo e iniziative che non solo accelerino l’adozione di

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PANORAMA

soluzioni digitali ma che assicurino anche che tale adozione sia sostenibile e strategicamente allineata con gli obiettivi di lungo termine delle aziende.»

Bruno Bettelli , presidente FEDERMACCHINE ha affermato: «riconosciuto come rappresentante «dell’industria manifatturiera pesante», il settore del machinery in Italia sta cambiando pelle grazie alla diffusione del digitale che modifica i contorni delle fabbriche e arricchisce di contenuti e funzionalità le nostre macchine. Questa trasformazione visibile sia nei nostri stabilimenti produttivi sia in quelli ove sono installati i (nostri) macchinari di ultima generazione sta portando anche ad un cambio di mentalità che sempre di più prevederà l’adozione di nuovi modelli di business alternativi a quello della vendita tradizionale. Sono certo che iniziative come quelle sviluppate da Digital Industries World sapranno sostenere e stimolare questo cambio di passo aprendo le nostre imprese anche all’offerta di servizi fino ad arrivare

a modelli as-a-service, pay per use e noleggio, declinati ovviamente rispetto alle specificità di settore».

Tiziana Tronci , membro del board di AMAFOND ha dichiarato «nel settore delle fonderie la domanda di servizi digitali non è ancora diffusa. Per cui noi costruttori di macchine per la pressofusione operiamo da pionieri rispetto al mercato. I clienti più dinamici raccolgono la sfida e a partire da progetti pilota trasformano poi il loro modo di operare. Questo mi fa dire che è solo questione tempo perché la servitization entri a far parte dei nostri modelli di business».

Roberto Paltrinieri , vicepresidente UCIMA: «la servitization rappresenta al momento la prima frontiera per la competitività in ambito globale. Con tecnologie sempre più customizzate e d’avanguardia, i servizi rappresentano il nuovo ambito di business da esplorare e sfruttare. I risultati denotano d’altronde che il mercato richiede sempre più servizi digitali di post-vendita, come la

di quello che vi aspettate. Packaging. Sensori. Soluzioni.

manutenzione predittiva».

Riccardo Rosa , vicepresidente UCIMU, ha affermato: «nel caso delle macchine utensili, le grandi dimensioni, la necessità di installare i sistemi in ambienti idonei e gli obblighi legati alla sicurezza degli addetti limitano decisamente l’adozione di modelli di business service oriented. Detto questo, i costruttori di macchine utensili sono riconosciuti, oltre che per qualità e personalizzazione dell’offerta, per l’attenzione al servizio. Grazie alle tecnologie digitali, le nostre imprese sono in grado già oggi di offrire nuovi e interessanti servizi a beneficio degli utilizzatori ma anche del proprio business. Penso ad esempio alla manutenzione predittiva, fondamentale per i nostri clienti distribuiti in tutto il mondo ma interessante anche per le stesse aziende del comparto che possono affiancare alla vendita del macchinario un servizio di assistenza in grado di generare un flusso di cassa continuato nel tempo che assicuri un business parallelo a quello tradizionale». 

Gli impianti automatizzati per i processi di produzione e imballaggio devono diventare sempre più flessibili, efficienti e intelligenti. Vi possiamo aiutare con applicazioni di sensori innovative. Dalla prima all‘ultima fase del processo di imballaggio.

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Più

A GOSHEIM PROTAGONISTA

GEN 2 LA NUOVA GENERAZIONE DI MACCHINE CHE GUARDA AL FUTURO

L’OPEN HOUSE DI HERMLE AG A GOSHEIM È UN’OCCASIONE DAVVERO IMPERDIBILE PER IMMERGERSI NELL’INNOVAZIONE E NELLE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DEI COMPONENTI COMPLESSI. CON OLTRE 20 CENTRI DI LAVORAZIONE IN FUNZIONE E L’INTRODUZIONE DELLA NUOVA GENERAZIONE 2 LO SHOWROOM RAPPRESENTA UN LUOGO MOLTO STIMOLANTE PER TUTTI I PARTECIPANTI

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PANORAMA

Da decenni, i centri di lavorazione a 5 assi della Maschinenfabrik Berthold HERMLE AG di Gosheim sono un pilastro fondamentale nella produzione quotidiana di svariati settori grazie alla loro precisione e affidabilità. I prodotti HERMLE sono ampiamente impiegati in settori prestigiosi come la costruzione di utensili e stampi, l’industria meccanica, l’automotive, la tecnologia medica, l’aerospaziale, l’elettrica, l’energia e molte altre imprese nell’indotto e terzisti.

“La fortuna di Hermle è proprio quella di non dipendere da un settore specifico ma offrire soluzioni e tecnologie versatili. Proprio per questo anche in momenti di sofferenza per alcuni settori, possiamo dire che l’andamento di Hermle è stato sempre vivace”, ha commentato Daniela Bologna, direttore operativo di Hermle Italia.

Ciò che distingue i prodotti HERMLE è la compattezza della struttura Gantry modificata, la modularità delle varianti di equipaggiamento e la rapida installazione e messa in servizio, oltre all’affidabilità del servizio di assistenza HERMLE, che sono ampiamente apprezzati.

Tutto questo è possibile ammirarlo sugli oltre 20 centri di lavoro in funzione nello showroom e non solo in occasione

Highlight GEN2

• Aumento dell’efficienza energetica

• Switch completo dell’architettura del sistema di azionamento

• Garanzia per il futuro

• Nuova piattaforma – nuova tecnologia

• Nuove possibilità / funzioni

• Opzioni di analisi

• Sistemi di misurazione

• Livello bus di campo ProfiNet

• Sensori IO-LINK

• Compatibilità garantita rispetto all’attuale generazione

• Nuovo sistema del lubrorefrigerante incentrato sull’efficienza energetica

• Nuova generazione di azionamenti

• Tecnica di trasmissione intelligente

• Potenti opzioni di diagnosi

• Tecnica di interfaccia ultramoderna

• Ampia gamma di mandrini universali

• Tecnica di comando TNC7 o Sinumerik ONE

dell’Open House, ma sono in funzione tutto l’anno. Questo spazio è stato creato per essere a diposizione dei clienti che possono vedere praticamente tutta la gamma di produzione con differenti configurazioni e differenti sistemi di automazione.

Highlight dell’edizione 2024 dell’Open House la generazione 2 L’evento ha introdotto i primi tre modelli della generazione 2: il C 650, il C 32 e il C 42, appartenenti al segmento medio in termini di dimensioni e zona di lavoro.

Questi modelli segnano l’inizio di un processo di conversione di tutti i modelli macchina verso l’architettura GEN2 entro i prossimi diciotto mesi. Le modifiche estetiche sui modelli GEN2 riguardano principalmente le due vetrature frontali e la dicitura delle macchine, uniformate su tutti i modelli. Nonostante le modifiche estetiche, la meccanica dei prodotti HERMLE, che garantisce precisione e accuratezza a lungo termine, rimane invariata. La superiorità delle macchine nel settore della tecnologia a 5 assi è confermata dai valori principali mantenuti

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C42 GEN2 con tavola rotobasculante per un carico utile fino a 1400 kg

ad alti livelli.

La nuova generazione GEN2 è stata progettata con tecnologie all’avanguardia, con numerosi componenti software e hardware ottimizzati. Sono state apportate migliorie come l’adozione del bus di comunicazione ProfiNet e la tecnologia IO Link per i sensori, insieme a inverter di ultima generazione e altre innovazioni per aumentare le prestazioni complessive delle macchine.

L’efficienza energetica è stata migliorata grazie a dispositivi di raffreddamento avanzati e all’adozione di sistemi ad alta pressione. Anche il sistema di gestione del lubrorefrigerante è stato ottimizzato per una migliore filtrazione e durata. Per quanto riguarda l’unità di comando, in futuro sarà possibile scegliere tra l’unità di comando Heidenhain TNC7 e l’unità di comando Siemens Sinumerik ONE.

C650 GEN2

Il C 650 GEN2 ridefinisce gli standard in termini di corsa e capacità di carico. Integrando le caratteristiche collaudate dei modelli fratelli più piccoli, il C 250 e il C 400, questo centro di lavoro offre una velocità massima dei rapidi lineari di 35 m/ min. Dalla produzione di macchine alla meccanica di precisione, dall’ingegneria medica alla produzione di energia, dall’industria aerospaziale e automobilistica alla costruzione di utensili e stampi, fino all’industria generale dei subappaltatori, il C 650 GEN2 si adatta perfettamente a una vasta gamma di operazioni di fresatura. Dotato di una tecnologia dei fluidi completa e di un sistema di gestione

ottimizzato dei trucioli, oltre a una serie di unità di lubrorefrigerazione e un nastro trasportatore incernierato, il nuovo modello di punta della Performance-Line presenta una serie di vantaggi significativi. Ad esempio, offre soluzioni per lo smaltimento dei trucioli che consentono di rimuovere tutti i tipi di truciolo dall’area di lavoro. Inoltre, il centro di lavoro C 650 GEN2 per la lavorazione a 5 assi/5 lati può essere trasportato e installato senza la necessità di smontaggio o fondazioni.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica nella produzione e nel funzionamento, HERMLE utilizza tecnologie come la costruzione leggera e il granito composito per produrre numerosi componenti anche grazie alla produzione interna, ai fornitori locali e ai componenti ad alto rendimento energetico. Il recupero energetico, i servoazionamenti di alta qualità e la comprovata longevità dei suoi prodotti testimoniano gli elevati standard di

HERMLE anche durante il funzionamento quotidiano.

C32 GEN2

Il centro di lavoro C 32 GEN2 è progettato per gestire pezzi fino a 1.000 kg e eseguire lavorazioni su cinque assi contemporaneamente. Grazie alla sua capacità di lavorare materiali difficili in tempi record e con precisione impeccabile, anche in modalità completamente automatizzata, offre un comfort operativo senza pari. Le sue applicazioni sono estremamente versatili.

Con due assi nel pezzo e tre assi nell’utensile, il C 32 GEN2 assicura posizionamenti dinamici, brevi tempi di inattività e una sicura stabilità durante la lavorazione. L’ampia area di lavoro rispetto allo spazio di installazione è un altro vantaggio notevole.

Nonostante le modifiche, la meccanica fondamentale che garantisce la precisione e l’accuratezza dei prodotti HERMLE a lungo termine rimane invariata. Questo assicura che i valori chiave della macchina rimangano eccezionalmente elevati, rafforzando la sua posizione di leadership nella tecnologia a 5 assi.

La nuova generazione GEN2 è dotata di numerosi componenti software e hardware all’avanguardia. L’architettura elettrica è stata aggiornata per includere ProfiNet come bus di comunicazione, mentre molti sensori sono stati convertiti in IO Link, rispettando gli standard internazionali. Inoltre, la rete di azionamento delle macchine Heidenhain è stata rivisitata con convertitori di ultima generazione,

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C 32 GEN2 con tavola roto-basculante per un carico utile fino a 1000 kg
PANORAMA

garantendo un funzionamento più efficiente. L’intera piattaforma introduce nuove tecnologie e funzionalità, come un’interfaccia all’avanguardia e capacità di valutazione/diagnostica per un’analisi migliore in caso di guasti. Per quanto riguarda l’efficienza energetica anche per questo centro di lavoro sono garantiti gli standard di casa Hermle.

C42 GEN 2

La C 42 GEN2 rappresenta la continua transizione verso una nuova generazione di macchine del futuro.

Il centro di lavoro C 42 GEN2 della High Performance Line costituisce un efficace punto di accesso alla tecnologia MT (fresatura e tornitura combinata), evolvendo senza soluzione di continuità in un centro ad alte prestazioni per fresatura e tornitura. Come centro di fresatura e tornitura, la C 42 / C 42 MT GEN2 risponde alle esigenze di massima precisione e tolleranze molto piccole grazie ai suoi percorsi ottimizzati in base alle dimensioni del pezzo e all’utilizzo ben studiato a 5 assi. Durante questo processo di modifica la meccanica non è stata modificata, garantendo precisione e affidabilità. I valori chiave della macchina rimangono eccezionalmente elevati, riaffermando così chiaramente la sua posizione dominante nel campo della tecnologia a 5 assi. Numerosi componenti software e hardware dispongono ora di tecnologie all’avanguardia. L’intera architettura elettrica è stata rinnovata per incorporare ProfiNet come bus di comunicazione, mentre un numero significativo di sensori

è stato convertito in IO Link (standard internazionale). Inoltre, l’intera rete di azionamento delle macchine Heidenhain è stata rivista e dotata di convertitori dell’ultima generazione. Sono tutti componenti che rendono le macchine ancora più efficienti. L’intera piattaforma introduce nuove tecnologie e funzioni, tra cui una tecnologia di interfaccia all’avanguardia e capacità di valutazione/ diagnostica per una migliore analisi del servizio in caso di errori. L’efficienza energetica dell’intera macchina (unità di raffreddamento del quadro elettrico e del mandrino) è stata ulteriormente migliorata in combinazione con i sistemi ad alta pressione. In futuro, molte delle unità ausiliarie passeranno ad azionamenti a controllo di frequenza, consentendo un controllo a circuito chiuso basato sulla domanda e quindi più efficiente dal punto di vista energetico. Oltre ai vantaggi finanziari per i nostri clienti, questo ci consente anche di dare un contributo reale alla protezione

Ampliamento magazzino utensili ZM 30L’ampliamento magazzino utensili ZM 30 estremamente compatto per tutti e tre i modelli GEN2

del clima. L’intera gestione del CL (CL = lubrorefrigerante) è stata completamente modificata. Questa ottimizzazione migliora la filtrazione del CL, migliorandone così la pulizia e la longevità.

Ampliamento magazzino utensili compatto ZM 30 per i modelli macchina C 650, C 32 e C 42 (GEN2)

Con l’introduzione dei modelli GEN2, sarà inoltre disponibile un nuovo ampliamento magazzino utensili estremamente compatto. L’ampliamento magazzino utensili ZM 30 aumenta di altri 30 utensili il numero di posti disponibili nel magazzino, e questo a fronte di un ingombro ridotto di quasi il 50% rispetto agli attuali ampliamenti magazzini utensili.

L’ampliamento magazzino utensili verrà semplicemente adattato all’attuale punto di caricamento magazzino, sul retro delle macchine. Si inserisce in modo armonioso nel rivestimento della macchina, così da garantire appieno l’accesso da parte del servizio di assistenza nonostante le dimensioni d’ingombro ridotte. Anche la messa in servizio si prefigura semplice e senza complicazioni. Come tutti gli ampliamenti magazzino utensili di HERMLE, l’ampliamento magazzino utensili può essere dotato di una zona di comando (schermo touch) nonché di uno strumento per l’identificazione degli utensili. Il pratico sistema di gestione utensili proprio di HERMLE può così essere richiamato e comandato sia attraverso la zona di comando dell’ampliamento magazzino utensili, sia attraverso l’unità di comando. 

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Pezzo lavorato in mostra nello showroom

TORK, PRODOTTI E SERVIZI SOSTENIBILI

PER L’IGIENE E SOLUZIONI

CHE FANNO LA DIFFERENZA

TORK, BRAND DI ESSITY, È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DEI PRODOTTI E DEI SERVIZI PER L’IGIENE PROFESSIONALE NEL COMPARTO AWAY FROM HOME. INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E PRODUTTIVITÀ SONO I PUNTI DI FORZA GRAZIE AI QUALI L’AZIENDA SI DISTINGUE DA SEMPRE SUL MERCATO di Fabio Chiavieri

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 38 STORIA di copertina TORK

Tork, leader mondiale nel settore dell’Igiene Professionale, grazie all’esperienza in materia di igiene, design funzionale e sostenibilità ha sviluppato la linea di Dispenser Tork Performance, appositamente studiati per il settore Industriale. Questi dispenser riducono consumi e sprechi grazie all’erogazione singola. I panni sono protetti fino al momento dell’utilizzo, grazie a un design a prova di schizzi e facile da pulire che garantisce una buona igiene riducendo gli sprechi dovuti al depositarsi di impurità.

TTork è il marchio principale di Essity, azienda proprietaria di brand che tutti conosciamo nel settore dell’igiene e della salute come Tena o Tempo, il più importante per questa realtà anche in termini di fatturato a livello mondiale. Tork realizza e fornisce prodotti e servizi per il comparto Away From Home il ‘Fuoricasa’ per l’Horeca, la Sanità, il mondo degli Uffici, quello dell’Industria manifatturiera e dispone di una gamma completa di prodotti e soluzioni per l’igiene professionale, in particolare per l’area bagno, unica al

mondo.

In Italia, Essity (la casa madre è a Stoccolma) possiede quattro stabilimenti produttivi tra Lucca e Altopascio che realizzano circa il 40% dei prodotti venduti nel nostro Paese. Il resto arriva da stabilimenti europei limitrofi.

«In tutti i nostri siti produttivi emerge la nostra filosofia che si fonda su tre pilastri fondamentali quali sostenibilità, innovazione e produttività, ci spiega Riccardo Trionfera, Direttore commerciale di Essity

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 39

“In definitiva Tork adotta un approccio olistico al mercato incentrato non sul perseguimento del volume di vendite, ma piuttosto sul cliente finale e sulle sue esigenze di pulizia e igiene, produttività e sostenibilità”

Professional Hygiene. In quanto azienda svedese, la sostenibilità fa parte da sempre della nostra cultura e si riflette sia nei nostri prodotti - realizzati con fibre e tecniche a basso impatto ambientale - sia negli stabilimenti di produzione. La maggior parte delle nostre soluzioni è erogata attraverso sistemi di dispensazione controllata, per fare in modo che gli utenti utilizzino effettivamente quello di cui hanno bisogno, per ridurre sprechi e rifiuti. Lo scorso anno abbiamo lanciato la gamma di dispenser con certificazione Carbon neutral, prodotti in stabilimenti che utilizzano energia da fonti rinnovabili; abbiamo immesso sul mercato una gamma di asciugamani “compressi”, prodotti con speciali macchine brevettate, che ci consentono di trasportare con un unico viaggio il doppio di prodotto, aggiungendo così altri tasselli importanti per la nostra strategia volta verso la sostenibilità ambientale.

Per la produzione di carta tissue, utilizziamo la fibra vergine al 100% con certificazioni FSC o PEFC che garantiscono la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile e fibre riciclate, nella misura circa del 40%, provenienti dal riciclo di cartone, bicchieri di carta, cartoni per le bevande».

«L’innovazione è una caratteristica che contraddistingue Tork e Essity come dimostrano i nuovi prodotti che ogni anno vengono lanciati. Quest’anno, per esempio, abbiamo introdotto un nuovo panno che chiamiamo “2 in 1” particolarmente indicato nel comparto Horeca. Si tratta di un panno con un lato abrasivo e uno per

di copertina

asciugare e pulire che può essere lavato e riutilizzato un certo numero di volte e poi gettato».

«Il terzo pilastro è la produttività. La qualità delle nostre soluzioni vuole posizionarsi ai massimi standard del mercato per cui, a valle del lancio di un nuovo prodotto, esiste un lavoro di ricerca molto accurato legato anche a ottimizzare la produttività di chi lo utilizza. Per esempio, nei settori industriali all’interno di uno stabilimento produttivo piuttosto che di un’officina meccanica è fondamentale limitare gli spostamenti del personale addetto alle macchine utensili, basti pensare che il 40-50% dei dipendenti in fabbrica compie circa 20 spostamenti al giorno per procurarsi i prodotti per la pulizia personale o del macchinario di cui hanno bisogno, abbandonando così la postazione di lavoro. I nostri sistemi possono essere posizionati sulle linee di produzione con magneti, cavalletti e altro ancora affinché siano immediatamente fruibili dagli operatori riducendo le perdite di tempo dovuti agli spostamenti nonché gli sprechi di prodotto e i rifiuti.»

In definitiva Tork adotta un approccio olistico al mercato incentrato non sul perse-

guimento del volume di vendite, ma piuttosto sul cliente finale e sulle sue esigenze di pulizia e igiene, produttività e sostenibilità. Questo indica un forte impegno sulla qualità delle soluzioni offerte, sul design, sull’efficienza dei nostri sistemi, per continuare a essere un punto di riferimento nel settore del cleaning professionale. «Oggi tutte le imprese devono fare i conti con il tema della sostenibilità, spinte anche dalle direttive della Comunità Europea, come gli standard ESG e l’obbligo del bilancio di sostenibilità che entrerà in vigore nel 2025 per le aziende mediograndi – conclude Riccardo Trionfera. Il nostro canale di vendita è la distribuzione, tuttavia, la nostra struttura commerciale dedica il 50% del proprio tempo all'interazione con i distributori e l'altro 50% a incontrare e dialogare con i clienti finali. Il nostro obiettivo è spiegare loro le nostre soluzioni e supportare i venditori dei distributori. Questi ultimi, spesso, hanno una conoscenza generale di un vasto catalogo di prodotti, ma possono avere bisogno di consulenza specifica in determinati casi. È qui che entrano in gioco i nostri specialisti.» 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 40 STORIA

DOSSIER

TAGLIO LASER

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 43
A CURA DI PATRIZIA RICCI

INNOVAZIONI E TENDENZE PER MAGGIORE EFFICIENZA E

PRODUTTIVITÀ

LE INNOVAZIONI NEL TAGLIO LASER STANNO RIDEFINENDO L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA, PORTANDO CON SÉ VANTAGGI SIGNIFICATIVI PER LE AZIENDE CHE ADOTTANO QUESTE NUOVE SOLUZIONI

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 44 DOSSIER
TAGLIO LASER

NNegli ultimi anni, la tecnologia del taglio laser ha rivoluzionato e trasformato radicalmente numerosi settori industriali, dall’automotive all’aeronautica, dalla produzione di elettrodomestici alla realizzazione di componenti per l’elettronica.

Grazie alla costante evoluzione delle tecnologie di controllo e delle sorgenti laser, le nuove soluzioni sono in grado di offrire maggiore precisione, velocità, flessibilità, efficienza e produttività, soddisfacendo le esigenze del mercato che chiede sistemi all’avanguardia, ad alte prestazioni, automatizzati ma semplici da utilizzare, gestire e mantenere. Nel campo del taglio laser, tuttavia, le innovazioni non si limitano solo alla tecnologia: nuove metodologie di progettazione e produzione aprono nuove possibilità e sfide per le aziende del settore manifatturiero. Uno dei principali obiettivi nel campo del taglio laser è quello di migliorare la precisione e la velocità del processo. Grazie all’introduzione di nuove tecnologie di controllo e algoritmi avanzati, i sistemi di taglio laser sono diventati più precisi che mai, consentendo tagli netti e puliti anche su materiali complessi. Allo stesso tempo, i tempi di lavorazione si sono ridotti significativamente, aumentando l’efficienza produttiva, riducendo i costi e garantendo risultati di qualità superiore. Tutto questo a vantaggio di una maggiore competitività delle aziende.

Nuovi materiali e soluzioni personalizzate

Le ultime innovazioni nel taglio laser hanno consentito di ampliare notevolmente la gamma di materiali che possono essere lavorati con questa tecnologia. Oggi, infatti, è possibile lavorare su materiali precedentemente considerati difficili da tagliare. Oltre ai tradizionali metalli come acciaio, alluminio e rame, i moderni sistemi laser possono tagliare una vasta gamma di materiali compositi, plastici e organici. Questo apre nuove opportunità per applicazioni in settori come l’aerospaziale, l’industria del packaging e la produzione di dispositivi medici.

Le nuove tecnologie permettono di tagliare anche materiali spessi e resistenti, offrendo una gamma di opportunità senza precedenti e consentendo di realizzare progetti che una volta erano considerati al di fuori delle capacità del taglio laser tradizionale.

Grazie all’impiego di moderni sistemi di controllo numerico, il taglio laser offre la possibilità di realizzare prodotti altamente personalizzati e adattabili alle esigenze specifiche di ogni committente.

Inoltre, la personalizzazione del taglio laser per diversi materiali è diventata una realtà. È infatti possibile adattare parametri come la potenza del raggio laser, la velocità di taglio e l’angolo di incidenza per ottenere risultati

ottimali per ciascun materiale. Questa flessibilità consente di rispondere alle esigenze specifiche dei clienti, garantendo risultati di alta qualità e precisione. La possibilità di programmare il taglio laser in base alle specifiche del materiale consente inoltre di ridurre gli sprechi e ottimizzare l’efficienza produttiva, apportando vantaggi economici significativi.

Intelligenza artificiale e machine learning per l’ottimizzazione dei processi

Nell’ottica di un continuo miglioramento, la ricerca si concentra anche sull’integrazione di intelligenza artificiale e machine learning, al fine di ottimizzare i parametri di lavorazione in tempo reale dei processi di taglio e migliorare l’efficienza complessiva del sistema. Ciò significa che i sistemi laser possono adattarsi dinamicamente alle variazioni nel materiale e nelle condizioni di lavoro, garantendo risultati ottimali con un minimo intervento umano.

L’implementazione di sistemi di visione artificiali sulle macchine da taglio laser consente la semplificazione di alcune attività che possono richiedere tempo, generare errori o scarti. Si tratta di soluzioni che accrescono la flessibilità del sistema e ne estendono i campi di applicazione. Grazie alle applicazioni di visione artificiale è possibile, ad esempio, garantire la massima precisione delle parti tagliate, recuperare sfrido e spezzoni di lamiera per rispondere alle urgenze o per sostituire eventuali scarti nelle lavorazioni a valle, oppure verificare il centraggio del fascio laser e, grazie agli algoritmi di machine learning, monitorare lo stato dell’ugello per ridurre gli scarti.

Processi sempre più

sostenibili

Le tecnologie laser stanno portando innovazioni significative nel design e nella produzione di dispositivi elettronici. Grazie alla precisione e alla versatilità del laser, è possibile creare componenti e circuiti di dimensioni sempre più ridotte, migliorando le prestazioni e la durata dei dispositivi elettronici. Inoltre, il laser viene impiegato per la produzione di pannelli solari ad alte prestazioni, contribuendo alla diffusione delle tecnologie sostenibili. In relazione a quest’ultimo aspetto, c’è un’attenzione crescente sull’integrazione di pratiche sostenibili nei processi di taglio laser. I nuovi sistemi laser sono progettati per ridurre al minimo gli sprechi di materiale, ottimizzando i layout di taglio e riducendo il consumo energetico. La maggiore precisione di taglio e la diminuzione degli scarti comportano una significativa riduzione dell’impatto ambientale nel processo produttivo,

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 45

fondamentale per rispondere alle esigenze attuali di salvaguardia dell’ambiente e preservare le risorse naturali per le future generazioni. L’adozione di tecnologie laser a fibra ottica, che richiedono meno energia rispetto ai sistemi tradizionali, inoltre, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo del processo di taglio.

Sorgenti laser di nuova generazione

Per quanto riguarda le diverse tipologie di laser utilizzate per il taglio, ognuna ha caratteristiche specifiche, anche se negli ultimi anni, la tecnologia laser in fibra ha avuto un grande sviluppo e una grande diffusione rispetto ai laser a CO2 perché consente di aumentare la produttività a fronte di maggiori risparmi.

Questo anche grazie alle sorgenti laser di nuova generazione, ad alta densità di potenza e rendimento, che stanno rivoluzionando l’industria del taglio comportando miglioramenti significativi nella velocità di taglio e nello spessore di taglio. Queste nuove tecnologie offrono prestazioni superiori e maggiore efficienza energetica, consentendo di ottenere risultati di alta qualità in tempi ridotti. Con il miglioramento della potenza e della precisione, le sorgenti laser di nuova generazione stanno aprendo nuove possibilità per l’industria manifatturiera.

Software di controllo e automazione

Anche il continuo sviluppo dei software di controllo e simulazione sta giocando un ruolo fondamentale nell’evoluzione del taglio laser. I recenti avanzamenti in questo campo offrono maggiore flessibilità e facilità d’uso, consentendo alle aziende di ottimizzare i processi di produzione e di ottenere risultati sempre

più precisi. Le soluzioni tecniche avanzate, il controllo totale del processo con la sensoristica evoluta, la digitalizzazione e i software per la gestione in tempo reale della produzione eliminano le operazioni a basso valore, azzerano i tempi morti e riducono il costo/pezzo incrementando le prestazioni della fabbrica.

Lo stesso accade per l’integrazione della robotica e dell’automazione nel taglio laser. Le sfide per le aziende di domani riguardano soprattutto il recupero di autonomia ed efficienza.

In tal senso, l’adozione di sistemi robotizzati e di automazione intelligente sta consentendo alle aziende di ottenere efficienza operativa e di ridurre al minimo il rischio di errore umano. In particolare, l’automazione gioca un ruolo sempre più rilevante, dal momento che le migliori prestazioni dei sistemi laser richiedono dispositivi di carico/scarico/sorting altrettanto performanti. Queste soluzioni, oltre a garantire maggiore efficienza e autonomia ai sistemi cui sono asservite, riducono l’impatto del costo della manodopera e il tempo di ritorno dell’investimento. Quindi, automatizzare le operazioni di carico/scarico/sorting supporta le migliori prestazioni dei sistemi di taglio, garantendo benefici all’intera filiera produttiva e permettendo di recuperare efficienza sia nella singola fase di lavorazione che lungo il processo produttivo, eliminando i colli di bottiglia.

In conclusione, il taglio laser continua a essere un pilastro fondamentale dell’industria manifatturiera, e le recenti innovazioni nel campo promettono di portare questa tecnologia ancora più avanti. Con una maggiore precisione, flessibilità e sostenibilità, il taglio laser si conferma come una soluzione essenziale per la produzione di alta qualità in una vasta gamma di settori industriali. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 46 TAGLIO LASER DOSSIER

PRECISIONE SENZA PARI NEGLI AMBIENTI

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Robusti Compatti Facile installazione Elevata accuratezza e risoluzione

QUANDO IL SISTEMA È INSTALLATO NELL’ANGOLO DELL’OFFICINA

L’ELEVATA COMPATTEZZA DEL SISTEMA DI TAGLIO LASER FIBRA XAIR DI PROMOTEC E ALPEMAC GROUP HA CONSENTITO A MANUTECNO S.A.S. DI POSIZIONARE LA MACCHINA IN UN ANGOLO DELL’OFFICINA

PPortare al proprio interno tutte le fasi di lavorazione delle lamiere e avere totale controllo del ciclo produttivo e, di conseguenza, della propria attività, sia sotto l’aspetto dei costi e delle tempistiche che della qualità del prodotto. Sono queste le ragioni che hanno spinto Andrea Sposito, titolare della Manutecno S.A.S. a investire nella tecnologia di taglio laser fibra targata Promotec e Alpemac Group e a scegliere il sistema XAir 1530 per le sue elevate caratteristiche di compattezza e affidabilità nel taglio delle lamiere fino a 20 mm.

Manutecno S.A.S. è una realtà dedita alla costruzione, installazione e manutenzione conto terzi di automazioni elettriche per macchine utensili. Dalla carpenteria metallica medio pesante alla costruzione di veri e propri impianti automatici per macchine utensili, fino alla verniciatura e ai cablaggi: è questo l’ambito in cui la grande esperienza maturata nel tempo permette a questa azienda in provincia di Verona di soddisfare ogni esigenza.

Carpenteria metallica su misura

“Manutecno nasce nel 2005 e fin da subito si occupa prevalentemente di carpenteria metallica medio pesante”, racconta Andrea Sposito, titolare dell’azienda che assieme alla moglie guida sapientemente questa realtà manifatturiera.

“Nello specifico - spiega Sposito - ci dedichiamo alla costruzione, installazione e manutenzione di impianti per la movimentazione di manufatti da lavorare alle macchine utensili, in linea con le differenti finalità d’utilizzo. Per questa ragione, oltre alle lavorazioni di carpenteria, la nostra azienda è specializzata anche in cablaggi a bordo macchina e nell’assemblaggio di quadri elettrici con programmazione PLC. Generalmente lavoriamo su progetti già esistenti forniti dalle aziende committenti, su cui possiamo però dare il nostro contributo per l’ottimizzazione degli stessi a seconda dei lay-out degli impianti che si devono realizzare.

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TAGLIO LASER DOSSIER ALPEMAC

Il nostro principale cliente è un noto costruttore di macchine utensili per la lavorazione e trasformazione di travi e tubi metallici, leader mondiale di questo segmento, per cui, ogni progetto, deve essere cucito addosso alle specifiche esigenze funzionali e di spazio del loro cliente poiché, nonostante parliamo di una gamma di prodotto composta da pochi modelli, possono, di volta in volta, cambiare le configurazioni dei vari elementi integrati nell’impianto. Ciò che cambia è quindi la combinazione dei vari componenti l’impianto e non le lunghezze e le altezze dei singoli elementi. Quando parlo di personalizzazione mi riferisco quindi alla configurazione complessiva del sistema di movimentazione che varia combinando i vari componenti come una sorta di “Lego” e non la misura di ogni

singola trave. Pensando quindi alle carpenterie, riusciamo a lavorare pezzi quasi standard, ottimizzando così le tempistiche produttive e soprattutto la qualità del prodotto stesso nonostante ogni impianto sia caratterizzato da un’estrema variabilità”.

Autosufficienti anche nel taglio lamiera

“Proprio il controllo delle tempistiche produttive, dei costi e soprattutto della qualità del prodotto è ciò che ci ha spinto, nel recente passato, a ripensare l’organizzazione produttiva portando al nostro interno tutte le varie fasi di lavorazione delle carpenterie che, in precedenza, davamo in outsourcing ad aziende specializzate”, prosegue il suo racconto Andrea Sposito. “Infatti, per quanto fossero

Manutecno è specializzata nella costruzione, installazione e manutenzione di impianti per la movimentazione di manufatti da lavorare alle macchine utensili. Andrea Sposito insieme alla moglie Graziella Manhart, titolari di Manutecno SAS.

dei partner selezionati, affidabili e competenti, le variabili in gioco erano comunque parecchie, soprattutto dal punto di vista dei costi e delle tempistiche di consegna e questo, vivendo un’epoca dove tutto deve essere prodotto per domani, e volendo dare nuovo impulso alla nostra attività per farla crescere ulteriormente, era un compromesso che non potevo più accettare. Abbiamo quindi deciso di dotarci dei macchinari necessari per essere autosufficienti anche per tagliare gli elementi in lamiera piana. Tubi e profilati li tagliamo, infatti, a misura grazie a una segatrice circolare automatica e quindi era il taglio della lamiera il vero collo di bottiglia. Abbiamo quindi deciso di acquistare un sistema di taglio laser 2D che ci consentisse proprio di essere

autosufficienti e ottimizzare così i tempi e i costi di questa fase. Dopo un’attenta ricerca di ciò che il mercato proponeva, la nostra scelta è ricaduta sull’innovativo sistema di taglio laser fibra XAir di Promotec, appartenente al Gruppo Alpemac, che già conoscevo per essere un fornitore affidabile e competente come poi si è confermato essere”.

Grazie alle caratteristiche di compattezza di questo sistema Promotec, Alpemac è riuscita a soddisfare le non facili richieste di questo cliente sfruttare l’unico spazio disponibile in azienda per installare un sistema di taglio laser. Quale? Un angolo “angusto” del capannone altrimenti inutilizzabile trovandosi a ridosso del reparto di saldatura e dietro una macchina utensile per asportazione di truciolo. Ma vediamo meglio.

Tutto ruota attorno alla tavola trasversale estraibile

Sono due gli aspetti che hanno influenzato la scelta di Alpemac come fornitore, uno prettamente logistico e l’altro tecnico, decisamente più importante. Logistico perché Alpemac è estremamente vicina a Manutecno e questo può essere un elemento molto importante pensando alla messa a punto dell’impianto post installazione, al service e alla manutenzione anche se, trattandosi di laser fibra gli interventi, manutentivi normalmente richiesti non sono tanti. “Alpemac è una struttura molto solida e seria con un centro di assistenza organizzato e capace di rispondere in maniera tempestiva”, afferma Sposito.

L’altro aspetto preponderante nella scelta effettuata è legato al concetto macchina espresso dalla XAir che il titolare di Manutecno ritiene non abbia eguali sul mercato essendo caratterizzata da un layout mono banco estremamente compatto, con una tavola di lavoro trasversale estraibile in automatico per agevolare le operazioni di

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Il sistema di taglio laser Promotec XAir installato nell’officina di Manutecno, a ridosso del reparto di saldatura e dietro una macchina utensile per asportazione di truciolo. XAir è caratterizzato da un lay-out mono banco compatto, con una tavola di lavoro trasversale estraibile in automatico per agevolare le operazioni di carico lamiere e scarico di pezzi tagliati.

I benefici legati all’introduzione del sistema Promotec sono stati pressoché immediati poiché oggi ottengono dei pezzi praticamente finiti, di qualità elevata, in un solo passaggio.

carico delle lamiere e scarico di pezzi tagliati. “L’elevata compattezza del sistema ci ha permesso di posizionare la macchina in un angolo dell’officina dietro una fresalesatrice a controllo numerico, in uno spazio impensabile per qualsiasi altra soluzione o sistema di taglio laser”, commenta soddisfatto il signor Sposito che prosegue: “Nel prossimo futuro ci trasferiremo sicuramente in un altro capannone più ampio, ma questo sarà un ulteriore step di crescita aziendale. Per ora dobbiamo fare i conti con spazi limitati e aver trovato una soluzione così compatta, ci ha consentito di usare uno spazio che altrimenti difficilmente avremmo sfruttato in modo altrettanto utile”.

XAir 1530 è il “laser fibra” specificatamente pensato per chi necessità di un sistema con importanti caratteristiche di precisione e qualità di taglio, ma che deve fare i conti con la carenza di spazio in officina. XAir 1530 ha, di fatto, un ingombro a terra di soli 4,5x2,7 m e - come detto - è dotato di una tavola di lavoro trasversale estraibile, in opzione disponibile con cambio pallet automatico, aggiungibile anche in un secondo momento; il campo di lavoro è uno standard 3.000 x 1.500 mm.

“La tavola estraibile ci consente di utilizzare l’area davanti alla macchina dove l’operatore può lavorare mentre taglia poiché il banco fuoriesce solo ed esclusivamente nel momento in cui devo scaricare i particolati tagliati e caricare una nuova lamiera. È da qui che nasce

l’estrema compattezza del sistema”.

Obiettivi centrati

XAir 1530 è dotata di testa di taglio Raytools con sensore capacitivo e di sorgente in fibra Raycus da 4 kW. La movimentazione avviene mediante guide lineari su tutti gli assi in grado di garantire velocità di 120 m/min sugli assi X e Y e 50 m/min sull’asse Z con un’accelerazione di 1,5 g; ciò assicura una precisione di posizionamento di ± 0,02 mm e una ripetibilità sul pezzo nell’ordine del decimo di millimetro. Caratteristiche importanti grazie alle quali l’impatto della XAir sulla produzione di Manutecno è stato estremamente positivo fin dal primo momento in cui è stata installata, come confermano le parole del signor Andrea: “I benefici legati all’introduzione del sistema Promotec sono stati pressoché immediati poiché oggi riusciamo a ottenere dei pezzi praticamente finiti in un solo passaggio mentre prima avevamo alcuni particolari che eravamo costretti a lavorare con un centro di lavoro in più riprese. Tutta la nostra produzione di “piastrame”, ora, passa per il sistema di taglio; avere il pezzo finito in un solo passaggio significa ottimizzare la produzione, quindi ridurre i tempi di lavorazione e abbattere i costi con in più, un significativo incremento della qualità dei pezzi, anche sugli spessori più elevati. La sorgente di cui è dotata la macchina ci permette infatti di tagliare con buona qualità fino a 20 mm di ferro ma questo è il caso limite della nostra produzione che tendenzialmente si ferma molto prima. La XAir ci consente comunque di tagliare serenamente acciaio, acciaio inox e alluminio fino a 6 mm. Direi che gli obiettivi primari che ci eravamo prefissati sono stati tutti pienamente centrati. Adesso sta a noi essere bravi e raggiungere anche l’altro grande obiettivosecondario per modo di dire - di riuscire ad ampliare gli orizzonti dell’attività iniziando a “servire”, avendo la macchina adatta, anche altri settori legati alla lavorazione della lamiera”.

Per informazioni: www.alpemac.it e www.manutecno.it 

La sorgente di cui è dotata la macchina permette di tagliare con buona qualità fino a 20 mm di ferro. Il personale qualificato ed esperto di Alpemac ha consentito a Manutecno di acquisire rapidamente un’ottima padronanza nell’uso della macchina.

BYSTRONIC

CON BYCUT ECO 3015, IL TAGLIO LASER DIVENTA COMPLETAMENTE FACILE

SEMPLICE, ROBUSTO, CONVENIENTE. IL NUOVO BYCUT ECO 3015 DI BYSTRONIC È LA SCELTA GIUSTA SIA PER GLI OPERATORI DI LUNGO CORSO SIA PER QUELLI MENO ESPERTI CHE DESIDERANO ENTRARE RAPIDAMENTE NEL MONDO DEL TAGLIO LASER O CHE CERCANO UN LASER A FIBRA SENZA FUNZIONI SUPERFLUE

NNel settore della lavorazione della lamiera, i requisiti possono variare ampiamente. Ad esempio, le aziende che desiderano iniziare il taglio laser spesso hanno bisogno, in una fase iniziale, di una macchina di alta qualità e resistente che offra un taglio di alta qualità, ma che non costi una fortuna. La semplicità di utilizzo, la solidità e l’affidabilità sono ulteriori criteri che un sistema di taglio laser deve soddisfare.

Accesso diretto al settore del taglio laser

Il nuovo ByCut Eco 3015 di Bystronic soddisfa tutti questi requisiti: taglio laser robusto, con competenza svizzera e a un prezzo interessante, sia per i principianti che per gli utenti esperti. Il nuovo ByCut Eco 3015 è il laser a fibra ideale per iniziare con il piede giusto, rendendolo un sistema di taglio laser attraente per la lavorazione di

lamiera di successo. Grazie a ByCut Eco 3015 è possibile aumentare il guadagno per ogni pezzo fin dal primo momento.

Con il ByCut Eco 3015, gli utenti iniziano direttamente con la tecnologia del taglio laser a fibra, senza ostacoli di investimento elevati o lunghe deviazioni. Il pacchetto di servizi ByCut Eco 3015 si concentra sulle caratteristiche che rendono un laser a fibra attraente per gli utenti: tagliare le parti in lamiera il più velocemente possibile, con alta qualità.

Semplicità su tutti i livelli

Il ByCut Eco 3015 si distingue per la sua efficienza e semplicità. Un’elevata facilità d’uso e un controllo del processo intuitivo consentono un rapido accesso alla tecnologia del laser a fibra, poiché il ByCut

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TAGLIO LASER DOSSIER

Eco 3015 è progettato per la facilità d’uso e la funzionalità.

Con il ByCut Eco 3015, gli utenti possono lavorare una vasta gamma di materiali, dall’acciaio, all’acciaio inossidabile e all’alluminio, ai metalli non ferrosi come rame e ottone, nel formato 3 x 1,5 m. Con questa variegata selezione di materiali arrivano anche costi operativi e sforzi di manutenzione relativamente bassi. Il supporto locale di assistenza Bystronic ha tempi di reazione rapidi. L’ampia disponibilità di ricambi con componenti approvati garantisce un’elevata disponibilità della macchina.

Il laser ByCut Eco 3015 offre tutto il potenziale della tecnologia del laser a fibra oltre alla potenza e alla velocità di cui i nuovi arrivati hanno bisogno per ottenere un vantaggio competitivo nella lavorazione della lamiera. Per gli utenti il cui range di produzione è compreso tra spessori sottili e medi, ciò significa tagli più veloci, costi inferiori e maggiori profitti per pezzo.

Lasciate che il lavoro avvenga con l’automazione

Grazie alla possibilità di automatizzare la loro produzione, i clienti aumentano ulteriormente l’efficienza. I dipendenti possono occuparsi

di compiti più importanti, mentre l’automazione Bystronic si occupa del carico e dello scarico della macchina laser o dello stoccaggio della lamiera e delle parti.

Le soluzioni per l’automazione di Bystronic garantiscono la massima potenza e qualità e un utilizzo ottimale della macchina per il taglio laser per una produzione automatizzata affidabile e sicura. Le diverse funzioni di controllo aumentano l’affidabilità della produzione. Forcelle, ventose e soffiatrici intelligenti assicurano un carico accurato dei pezzi in lamiera.

Consentono l’automazione sicura dei processi, l’accelerazione del flusso di materiale nelle operazioni di carico e scarico e la possibilità di produzione con presenza di personale minima o non presidiata. Aree separate di lavoro e sicurezza migliorano la produzione «no stop». La gestione delle lamiere residue contribuisce a rendere la produzione più sostenibile.

Operatività intelligente

Il “Parameter Wizard”, disponibile su richiesta, garantisce che vengano sempre selezionati i giusti parametri di qualità per le parti tagliate. Senza una significativa competenza da parte dell’utente, i parametri perfetti vengono ottimizzati in pochi minuti.

Il ByCut Eco 3015 utilizza BySoft Cell Control Cut per la programmazione e il nesting sulla macchina. Questo software intelligente offre supporto agli utenti in ogni fase nella creazione dei piani di taglio e nell’impostazione dei parametri.

Il ByCut Eco 3015 viene utilizzato su uno schermo touchscreen da 21,5 pollici con la stessa facilità di uno smartphone. Grazie ai simboli ben visibili, ai percorsi di navigazione intuitivi e alle funzioni di supporto rimane più tempo per quello che conta davvero. 

La nuova ByCut Eco 3015: ideale per gli utenti che necessitano di un sistema di taglio laser semplice ma robusto Grazie all’intuitivo software BySoft Cell Control Cut, ByCut Eco 3015 viene utilizzato in modo rapido e semplice

TAGLIO LASER FIBRA OTTICA, IL FUTURO CORRE VELOCE

CY-LASER PROPONE LE SUE NUOVE SOLUZIONI LASER FIBRA, ACCOMPAGNATE SPESSO DA AUTOMAZIONI, IN TRE PRINCIPALI LINEE DI PRODOTTO, PER SODDISFARE LE DIVERSE ESIGENZE PRODUTTIVE DEL MERCATO

IIl 2023 è stato un anno decisivo per Cy-laser, azienda vicentina leader nella produzione e commercializzazione di sistemi per il taglio laser a fibra ottica di tubi e lamiere. L’elevata e sempre più esigente richiesta di soluzioni altamente specializzate e performanti, ha reso necessario il passaggio da azienda di tipo famigliare a una realtà più ampia e strutturata. Ciò ha significato per Cy-laser, quindi, una svolta culminata nel trasferimento in una sede più grande.

“Dalla nascita dell’azienda ad oggi il nostro principale obiettivo –afferma Federico Campana, CEO di Cy-laser – è sempre stato quello di soddisfare il Cliente assecondando ogni sua richiesta e instaurando con lui un rapporto speciale basato sulla fiducia e sulla vicinanza. Negli ultimi anni, invece, l’elevata richiesta ha portato a un processo di trasformazione, tutt’ora in corso, che ha come obiettivo più importante ancora il Cliente e la sua soddisfazione, ma in termini ancora più stretti ed efficaci. Siamo convinti, infatti, che un approccio personale e consulenziale, basato sulla fiducia e la stima reciproca, rappresenti la chiave di una relazione longeva e proficua per entrambi. Relazione intesa come vicinanza, partecipazione ed esperienza delle varie fasi del processo, nonché condivisione di tutti quei vantaggi dell’agire come partner”.

Pionieri nella tecnologia laser a fibra ottica per il taglio dei metalli

Cy-laser è conosciuta in tutto il mondo anche per il suo ruolo di pioniera nell’applicazione della tecnologia laser a fibra ottica per il taglio dei metalli in un mercato al tempo dominato dal CO2. Un

riconoscimento che le ha permesso di rafforzare la sua presenza nel mercato, grazie all’elevato know-how e a un’esperienza ventennale.

Il Cliente al centro e il costante investimento dell’azienda nella ricerca e sviluppo rimangono quindi elementi fondamentali per offrire sistemi in grado di ottimizzare e aumentare l’efficienza dei processi produttivi e di soddisfare anche le esigenze di contenimento dei costi. E mentre oggi l’attenzione viene focalizzata su concetti di velocità, potenza e produttività assoluta, Cy-laser ribadisce l’importanza di un’analisi concreta del Cliente, del mercato in cui opera e, soprattutto, delle sue esigenze produttive, quali ad esempio la tracciabilità, l’efficienza nel Just-in-time, la flessibilità nel cambio processo.

Verso un prodotto/processo controllato e ripetibile

Il futuro di Cy-laser sarà un passaggio da un approccio “custom” a 360° a una relazione di consulenza orientata verso un prodotto/ processo controllato e ripetibile. In un periodo in cui il driver sembra essere solo la potenza, Cy-laser inverte la rotta e offre al Cliente soluzioni alle sue reali necessità produttive. Soluzioni Made in Italy di valore, in quanto frutto di una consulenza personalizzata e professionale, per permettere ai clienti di essere più competitivi rispetto ai competitors e vincere sul mercato.

Le novità del 2024

Alla luce di quanto sopra, la novità importante di questo 2024 riguarda i prodotti offerti dall’azienda vicentina, in particolare i laser fibra, accompagnati spesso da automazioni, che sono stati racchiusi

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TAGLIO LASER DOSSIER CY-LASER

in tre principali linee di prodotto, ciascuna atta a soddisfare le diverse esigenze produttive che troviamo nel mercato.

Si parte dalla linea SPEED che ha come obiettivo l’alta produttività e che al suo interno annovera tutti i sistemi e le automazioni con caratteristiche di velocità, ripetibilità, affidabilità e automazione di processo. Una gamma di prodotti che sposa il concetto ormai noto dell’alta potenza ma con la fondamentale differenza di un’alta potenza non fine a sé stessa ma al servizio dei volumi di produzione.

Si passa poi alla linea FLEXI che incarna la tradizione Cy-laser e rappresenta la risposta alle esigenze di flessibilità produttiva, garantendo caratteristiche di configurabilità e di accessibilità.

I sistemi dal layout più compatto che rientrano in questa linea si rivolgono anche a tutti coloro che presentano problemi di spazio e che necessitano quindi di una soluzione di misure ridotte ma con le medesime performance elevate. In questo caso specifico, la potenza è commisurata strettamente all’impiego previsto.

Infine, la linea TITAN racchiude tutte le soluzioni per la carpenteria pesante con misura fuori standard. Soluzioni speciali, quali, ad esempio, il taglio di lamiere di grande formato e il taglio inclinato per la preparazione alla saldatura. Alla testa di taglio proprietaria EVO V, tra le più evolute sul mercato grazie a un know-how ventennale, viene affiancata su richiesta anche la testa Bevel. Per quest’ultima famiglia di prodotto, l’alta potenza viene utilizzata per il taglio di spessori elevati.

Tutti i sistemi Cy-laser sono accompagnati da un Service presente ed efficace che si compone di tecnici qualificati, e grazie al team Ricerca & Sviluppo vengono puntualmente ottimizzati per rispondere agli input del mercato. Ecco quindi che l’inversione di rotta di Cy-laser rappresenta un’opportunità per tutti quei Clienti intenzionati a sbaragliare i competitors, grazie a una partnership strategica scaturita non solo dall’acquisto di un bene, ma anche e soprattutto di un valore aggiunto.

CYTUBE, l’innovativo sistema per il taglio dei tubi

Per il taglio dei tubi, Cy-laser riconferma l’innovativo sistema CYTUBE, nato per adattarsi a tutte le necessità produttive. Si

tratta di una soluzione altamente performante, affidabile e veloce, per tagliare tubi dai profili diversi (rotondi, rettangolari, quadrati o altri profili standard) con diametro da un minimo di 15mm a un massimo di 225mm e carichi dai 20 kg/mt ai 40 kg/mt.

Il principale elemento distintivo del sistema è la modularità e quindi la capacità di adattarsi a tutte le necessità produttive e di budget mantenendo alta la qualità. Qualità che rimane un punto fermo per Cy-laser. La scelta costruttiva che l’azienda porta avanti da anni, infatti, è quella di affidarsi a partner italiani e di presentarsi al mercato con prodotti affidabili e “Made in Italy”. Qualità accompagnata da una relazione più vicina al Cliente e dinamica, una sorta di partnership che vede Cy-laser non solo come fornitore di sistemi laser ma anche e soprattutto come consulente. In CYTUBE, il carico del tubo è disponibile in versioni differenti in base alle esigenze, ovvero manuale tramite l’assistenza dell’operatore, oppure automatico con l’opzione step loader (a passo) per produzioni variabili o nelle produzioni di profili con dimensioni/peso importanti o bundle loader (a fascio) per la lavorazione di un fascio di tubi aventi tutti lo stesso profilo/ dimensione, consigliato nelle produzioni massive di serie. Lo scarico è invece composto da un modulo base per scarico pezzi di lunghezza fino a 3mt, integrabile con due moduli aggiuntivi per scaricare pezzi fino a 4,5mt o 6mt. 

CYTUBE sistema modulare di Cy-laser per il taglio dei tubi La nuova sede Cy-laser

MACCHINE LASER 2D: AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ

CON SOLUZIONI MODULARI E

AD ALTA VELOCITÀ

Platino Linear di Prima Power è una macchina per il taglio laser efficiente e conveniente, dotata di motori lineari privi di manutenzione e di un ingombro ridotto, perfetto per la lavorazione redditizia del laser 2D.

LE SOLUZIONI LASER 2D DI PRIMA POWER RIDUCONO I TEMPI CICLO E SODDISFANO LE ESIGENZE DELL’INDUSTRIA PER UNA PRODUZIONE PIÙ RAPIDA.

NNegli ultimi tempi, il taglio laser ha trasformato la produzione di lamiera in una varietà di settori, specialmente nelle industrie in cui l’integrazione di macchine per il taglio laser 2D nelle linee di produzione è diventata la norma. L’automazione è cruciale per affrontare sfide come l’aumento delle richieste e la carenza di manodopera qualificata. Ottimizzando i processi produttivi, l’automazione consente alle industrie di soddisfare efficacemente le esigenze del mercato. Selezionare il partner giusto per guidare l’evoluzione dei processi produttivi è ormai cruciale per le imprese.

In questo contesto, Prima Power si distingue come un partner focalizzato sulle esigenze dei suoi clienti per guidarli nel loro percorso di evoluzione. Con circa mezzo secolo di esperienza, Prima Power offre una vasta gamma di soluzioni, tra cui taglio laser 2D, taglio laser 3D, piegatrici e pannellatrici, presse piegatrici, punzonatrici e tecnologie combinate, soluzioni robotiche e linee di produzione automatizzate

Le soluzioni laser 2D di Prima Power

Le soluzioni laser 2D di Prima Power sono progettate per aumentare la produttività dei clienti. Queste macchine non solo riducono i tempi ciclo, ma soddisfano anche le esigenze dell’industria per una produzione più rapida. In particolare, offrono un aumento del 20% della velocità di taglio per materiali da 1 a 6 mm di spessore, ottenuto attraverso un’elevata accelerazione e velocità di traiettoria. Sono anche efficienti e convenienti, con risparmi di gas fino al 40% e significativi tassi di utilizzo della lamiera fino al 96%.

Il nuovo Platino Linear® di Prima Power

Platino Linear, l’ultima macchina laser 2D di Prima Power, è compatta e adatta per piccole e medie imprese. La sua accessibilità ed efficienza la rendono una scelta eccellente per le aziende che cercano una soluzione che unisca convenienza e qualità senza compromessi. La macchina occupa il 22% in meno di spazio

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TAGLIO LASER DOSSIER PRIMA POWER

nella sua categoria senza compromettere la produttività per metro quadrato, ottimizzando le aree di produzione e migliorando l’efficienza operativa. Incorpora motori lineari privi di manutenzione per ridurre al minimo i tempi di inattività e i costi associati, massimizzando così l’efficienza operativa.

L’architettura a sbalzo combinata con la cabina a design aperto garantisce un accesso completo all’area di lavoro, mentre la struttura in granito sintetico offre un eccezionale assorbimento delle vibrazioni e stabilità termica, contribuendo a garantire prestazioni affidabili. Utilizzando un carro in alluminio, la macchina riduce al minimo il peso dei componenti in movimento garantendo nel contempo un’ottima rigidità, assicurando così un’alta precisione durante tutto il processo di taglio. Una testa laser adattativa migliora ulteriormente la precisione e le prestazioni di taglio su tutti i materiali. È caratterizzata da una singola lente di focalizzazione adattabile a varie esigenze produttive per risultati consistenti e affidabili.

Platino Linear offre una serie di funzioni, tra cui la tecnologia

Smart Cut, che ottimizza i movimenti della testa e riduce i tempi ciclo fino al 30%. Il Gas Mixer Cut migliora la qualità e la velocità di taglio per materiali come l’acciaio dolce e l’alluminio di spessore medio. I suoi vantaggi includono una maggiore qualità di taglio, diminuzione della bava, aumento della produttività, tempi di foratura più rapidi e riduzione dell’ossidazione rispetto al taglio con ossigeno puro. Inoltre, la funzione ECO-TOUCH Cut riduce il consumo di gas e i costi operativi del 30%, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità. La funzione Adaptive Cut aumenta l’efficienza della produzione regolando automaticamente fuoco e diametro a diversi spessori di materiale, eliminando la necessità di regolazioni manuali e garantendo tagli di qualità elevata e costante.

Con tutte queste caratteristiche all’avanguardia, questa macchina compatta emerge come l’investimento ideale per una produzione efficiente, sostenibile e avanzata, il tutto a un prezzo estremamente

competitivo.

Laser Genius®+: La soluzione di alta gamma di Prima Power

Passando all’offerta di livello superiore di Prima Power, Laser Genius+ rappresenta la soluzione definitiva per chi cerca prestazioni di taglio laser impareggiabili. Questa avanzata macchina laser 2D ridefinisce la produttività, vantando la migliore dinamica della categoria con un’accelerazione massima di 28 m/s² e una velocità di traiettoria di 180 m/min. Il layout reversibile garantisce un’integrazione perfetta in qualsiasi spazio di lavoro senza sacrificare la flessibilità di configurazione. L’eccellente stabilità termica e lo smorzamento delle vibrazioni sono garantiti dall’architettura a portale, ulteriormente migliorata da motori compatti e ad alta potenza e dalla trasmissione ottimizzata per la massima dinamica ed efficienza energetica. Il design integrato, che ospita tutto, dal generatore laser all’ottica all’interno della cabina, semplifica l’installazione, consentendo l’avvio della produzione entro pochi giorni dalla consegna. Offerto in tre dimensioni (1530, 2040 e 2060), Laser Genius+ è personalizzato per soddisfare una vasta gamma di requisiti di produzione garantendo prestazioni costanti in termini di dinamica, qualità di taglio e affidabilità. Con corse degli assi che superano qualsiasi altra macchina della sua categoria, Laser Genius+ 1530 offre un’area di lavoro di 3.150 x 1.600 mm, il 2040 si espande fino a 4.320 x 2.200 mm e il 2060 vanta un’impressionante area di 6.320 x 2.200 mm, rendendolo perfetto anche per le parti più grandi. Inoltre, i pesi massimi dei pezzi (1.150 kg per il 1530, 2.000 kg per il 2040 e ben 3.050 kg per l’LG+2060) garantiscono una gestione semplice e precisa anche delle attività più impegnative. Con la sua combinazione di massime prestazioni, adattabilità e ampi spazi di lavoro, Laser Genius+ consente ai clienti di ridefinire le possibilità di taglio laser e ottenere risultati assolutamente competitivi.

Le soluzioni laser 2D di Prima Power riducono i tempi ciclo, aumentano la velocità di taglio del 20%, consentono un risparmio di gas fino al 40% e raggiungono tassi di utilizzo della lamiera fino al 96%.

Soluzioni automatizzate integrate

Prima Power offre una vasta gamma di soluzioni automatizzate appositamente progettate per il settore della lavorazione della lamiera, mirate a migliorare l’efficienza e la produttività. L’obiettivo principale è massimizzare l’output riducendo al minimo l’intervento manuale attraverso flussi di lavoro ottimizzati e utilizzo dello spazio ottimale.

Il Compact Server si distingue per il design salvaspazio, che integra le due unità di stoccaggio sul cambio pallet automatico. Il Combo Tower Laser presenta una soluzione completa per automatizzare il flusso dei materiali nella lavorazione laser 2D, con una o due torri magazzino, un sistema di sollevamento e un’unità per il carico della lamiera integrata e personalizzabile in base alle specifiche esigenze

produttive. Il sistema PSR (Picking Stacking Robot) automatizza il movimento dei materiali per la lavorazione laser 2D con impilamento preciso e operatività continua, integrandosi perfettamente con altri sistemi per massimizzare l’utilizzo dello spazio. All’avanguardia dell’automazione si trova il sistema di immagazzinamento Night Train FMS®, modulare e altamente automatizzato con elevata semplicità di espansione e personalizzazione.

L’integrazione di queste soluzioni permette alle aziende nel settore della lavorazione della lamiera di realizzare sistemi di produzione completamente automatizzati, con conseguente miglioramento dell’efficienza, della flessibilità e della produttività complessiva, in linea con la promessa del marchio Prima Power: “Evolve by integration”. 

Il design salvaspazio del Compact Server integra le due unità di stoccaggio e il cambio pallet automatico, massimizzando lo spazio disponibile.

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Le soluzioni automatizzate di Prima Power consentono ai clienti di ottimizzare le loro linee di produzione, raggiungendo una maggiore produttività e un’operatività non presidiata.
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DOSSIER

SALVAGNINI

L5: TAGLIO LASER DI QUALITÀ, FACILE E VELOCE

LA FORMULA SALVAGNINI CONIUGA POTENZA DALLA SORGENTE, SOLUZIONI MECCANICHE DISTINTIVE E SENSORISTICA INTELLIGENTE INTEGRATE NEL LASER L5, AUTOMAZIONE A MONTE E A VALLE DEL PROCESSO DI TAGLIO, DIGITALIZZAZIONE TAGLIO LASER

IIl laser L5 di Salvagnini è un sistema ad alte dinamiche particolarmente performante su spessori medi e sottili, con consumi ridotti e costi di esercizio competitivi, destinato ad un utilizzo trasversale, indipendente da applicazioni, materiali e spessori perché equipaggiato con una testa di taglio unica che consente di tagliare tutti gli spessori e i materiali lavorabili.

Con L5, il futuro del laser è già qui: un design brevettato all’avanguardia, una proposta di automazione estremamente ampia e un ventaglio di soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo sono i capisaldi su cui Salvagnini ha costruito la sua soluzione.

8kW, la nuova sorgente ad alta densità di potenza ad alto rendimento

La produttività e la redditività di un sistema laser sono influenzate da variabili di mercato e da fattori tecnologici. Se il laser non può governare le prime - il mix di materiali/spessori lavorati, la dimensione dei lotti, la frequenza del cambio di produzione - le sue caratteristi-

che tecnologiche, come le dinamiche della macchina, la potenza della sorgente, il livello di automazione e di digitalizzazione, i sensori di processo, possono aiutare a gestire la complessità di produzioni sempre più dinamiche.

La gamma di spessori lavorabili e le prestazioni di taglio dipendono dalla potenza della sorgente. Salvagnini ha introdotto nel proprio portafoglio prodotto una sorgente 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento: è una sorgente ad alta efficienza, che garantisce un rendimento superiore al 50%, valori mai visti prima per una sorgente di taglio. Raggiunge velocità di taglio superiori a qualsiasi altra sorgente a 8KW tradizionale e, fino a 6 mm, ha velocità di taglio addirittura superiori a quelle di una sorgente a 10kW.

Questa nuova proposta, oltre che dal punto di vista delle prestazioni, può rivelarsi estremamente vantaggiosa per la sostenibilità economica: ridurre la potenza della sorgente mantenendo elevate velocità di taglio significa, a parità di prestazione, ridurre i consumi di energia e di gas. E oltre a un minor consumo collegato direttamente

alla sorgente, consente anche di ridurre la taglia del refrigeratore. I consumi sono quindi sovrapponibili a quelli di una sorgente a 6kW. ADC, l’automazione compatta per carico e scarico della lamiera

Lotti dalle dimensioni sempre più ridotte richiedono automazioni rapide per cambi di produzione veloci, dai consumi ridotti e capaci di minimizzare gli scarti. L5 è alimentata da ADC, automazione compatta per carico e scarico della lamiera. I suoi punti di forza sono l’ingombro ridotto, il tempo ciclo rapido e l’installazione veloce. Anche ADC, come tutte le automazioni Salvagnini, è equipaggiata con la tecnologia AVC, adaptive vacuum control. AVC monitora costantemente il grado di vuoto nelle ventose in presa, e attiva la generazione di vuoto solo quando necessario: la riduzione nei consumi di aria compressa è di circa il 90%. ADC utilizza per le attività di carico/ scarico pettini dotati di cinghioli, che depositano la lamiera facendola scivolare piano piano: un’accortezza che azzera il rischio di danneggiare il materiale o le parti tagliate.

Nel mondo laser l’automazione gioca un ruolo sempre più rilevante: riduce l’impatto della manodopera e riduce il rischio di trasformare le fasi di carico e scarico in un collo di bottiglia. È proprio per questo motivo che, oltre ad ADC, L5 sfrutta l’ampia gamma Salvagnini di soluzioni di automazione modulare e scalabile. Può essere configurato con numerose connessioni di carico/scarico e sorting, che rispondono ad ogni esigenza, dal funzionamento stand alone, all’integrazione in celle flessibili o in fabbriche automatiche in grado di lavorare senza presidio.

Soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo

Il sistema di taglio che Salvagnini propone al proprio pubblico è dotato anche di un ampio ventaglio di soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo, che migliorano le prestazioni di

L5 e ne fanno un laser facile da usare, produttivo e versatile, con consumi ridotti e costi di esercizio competitivi. L5 è dotata del sensore adattivo di processo APC2, che monitora in tempo reale le fasi di sfondamento, per un piercing più rapido e di maggiore qualità. Il sensore verifica eventuali perdite di taglio, sia per il taglio in azoto che per il taglio in aria compressa: in caso di anomalie, arresta il processo per poi riprenderlo con parametri opportunamente rimodulati. APC2 consente anche la ricerca automatica della distanza focale. Per semplificare ulteriormente alcune attività che possono richiedere tempo, generare errori o scarti – e quindi ridurre l’efficienza complessiva del sistema – è dotata anche di alcune applicazioni di visione artificiale. Sono soluzioni semplici, che accrescono la flessibilità del sistema e ne estendono i campi di applicazione. AVS trasforma il taglio laser in una stazione di lavoro a valle rispetto a precedenti attività di punzonatura, garantendo massima precisione delle parti tagliate. NVS verifica il centraggio del fascio laser e, grazie agli algoritmi di machine learning, monitora lo stato dell’ugello per ridurre gli scarti. SVS permette di recuperare spezzoni di lamiera per rispondere alle urgenze o per sostituire eventuali scarti nelle lavorazioni a valle. SVS può anche allineare la lamiera senza richiedere spostamenti della testa, riducendo il tempo ciclo. Con la nuova funzionalità multisheet, SVS può organizzare una lista di produzione posizionando sul campo di lavoro più di un formato di lamiera, e associarvi i differenti programmi da produrre con un semplice drag&drop. Salvagnini L5: tagliare non è mai stato così semplice

Altri punti di forza di L5

Impacts: è il nuovo prodotto che misura il consumo puntuale di energia elettrica, aria compressa e gas d’assistenza del laser L5. È il primo passo per arrivare a calcolare i volumi di CO2 equivalenti di ciascun singolo componente prodotto. Impacts permette di monitorare, prendere consapevolezza dei propri consumi, ottimizzarli e ridurli. Aumenta la profittabilità, perché ridurre i consumi significa ridurre

i costi operativi.

Compasso brevettato per le alte dinamiche: la struttura a trave portante di L5, con manipolatore ad aeroplano alleggerito, assicura numerosi vantaggi: elevata rigidità, rapidità, precisione di posizionamento e accessibilità a tutto il campo di lavoro. La testa è solidale con il compasso, una struttura meccanica in fibra di carbonio che garantisce, anche nelle modalità di taglio più aggressive, alta precisione nelle lavorazioni. Il compasso muove con elevate dinamiche la testa sul piano XY solo con motori rotativi e raggiunge accelerazioni di 5g nei piccoli spostamenti.

Semplicità d’uso: FACE è l’interfaccia uomomacchina Salvagnini per tutta la gamma prodotto, con lo stesso look&feel per tutte le tecnologie. FACE riduce il tempo necessario all’interazione perché ogni funzione è immediatamente evidente e disponibile in pochi clic. La posizione centrale del monitor touch-screen, inoltre, garantisce il totale controllo delle operazioni, assicurando massima visibilità sia dell’area di taglio, che del cambio pallet e dell’automazione.

ACUT, taglio laser in aria compressa

tempo reale della qualità dell’aria in ingresso.

Software e hardware per la sostenibilità

Salvagnini è una referenza nel taglio in aria compressa, uno tra i temi più interessanti ed attuali del discorso sul taglio laser. L’opzione ACUT consente ai laser Salvagnini di tagliare con aria compressa opportunamente trattata. Oggi ACUT permette di tagliare spessori fino a 20mm, con una produttività simile a quella del taglio in azoto ma a costi contenuti. Il taglio in aria compressa è più economico di quello in azoto, e questo è tanto più vero all’aumentare del costo al m3 dell’azoto: maggiore è il costo dell’azoto, maggiore è la convenienza del taglio in aria compressa. Alla sostenibilità di ACUT contribuisce anche APM2, dispositivo compatto e chiavi in mano che si collega direttamente alla rete pneumatica e che assicura i valori di pressione necessari al processo di taglio, oltre al monitoraggio in

Anche il software può contribuire a ridurre costi operativi e scarti. STREAMLASER, il software Salvagnini dedicato ai programmi di taglio che fa parte della suite di programmazione STREAM, ha due caratteristiche distintive orientate a migliorare l’efficienza del materiale e a ridurre i costi. La prima è OPTI, l’algoritmo di nesting, che ottimizza l’utilizzo del foglio di lamiera riducendo al minimo lo sfrido. La seconda è SAFE GRID, che ottimizza automaticamente il posizionamento delle parti rispetto alle griglie riducendo l’usura delle griglie e i costi di manutenzione, migliorando la qualità delle lavorazioni e l’affidabilità del laser.

Il nuovo software NEXUS

NEXUS è il nuovo software Salvagnini dedicato alla programmazione dei dispositivi di sorting automatico MCU. Semplice e facile da usare, NEXUS elabora automaticamente i programmi di sorting che l’operatore, se necessario, può modificare in modalità interattiva. Permette il totale controllo del processo, sia dell’intera sequenza di produzione che della singola lamiera in precisi momenti del ciclo produttivo, e una sua verifica puntuale grazie al simulatore 3D integrato. NEXUS permette di non scegliere in fase progettuale una strategia produttiva definita, e può risolvere esigenze diverse, grandi lotti, piccoli lotti, kit, lotti unitari perché è estremamente flessibile nel gestire scenari di produzione diversificati. Queste caratteristiche fanno di NEXUS il software di sorting ideale, sia per il terzista che per il produttore OEM. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 62 TAGLIO LASER DOSSIER
NEXUS 3D simulator
VG CG MIKROTURN ILD ESTARTA HG

Analisi di un investimento: lungimiranza e competenza a tutti i livelli di fabbrica

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 64 RICERCA e INNOVAZIONE

PROSSIMA ALLA

SCELTA FINALE, GUALINI LAMIERE RACCONTA

L’ATTENTA ANALISI

CHE HA CONDOTTO

PER INDIVIDUARE

LA SOLUZIONE

MIGLIORE VOLTA ALLA

OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI DI TAGLIO DELLA LAMIERA.

NUMEROSI SONO STATI I FATTORI ENTRATI IN GIOCO E IMPORTANTE IL RUOLO DI QUANTI LAVORANO SULLE MACCHINE

di Marco Travella – Gualini Lamiere

International e Samuel Nazzareno

Monaco – AFIL.

FFondata nel 1956, Gualini Lamiere ha maturato un importante know-how nella lavorazione della lamiera diventando un moderno centro servizi e un affidabile partner nella realizzazione di prodotti semilavorati o finiti, dove l’alta qualità, l’impiego di tecnologie avanzate di produzione e di personale altamente qualificato rappresentano gli elementi distintivi. Dal 1994, l’azienda di Bolgare è guidata dall’imprenditrice Miriam Gualini.

Un ricco parco macchine consente all’azienda di eseguire qualsiasi lavorazione a freddo della lamiera per la produzione di componenti e sottoassiemi che trovano applicazione in diversi settori, come l’eolico, il trasporto energia, il movimento terra, il navale e altri ancora, fino ad arrivare al settore militare. 15 milioni di fatturato nell’ultimo anno contabile, 20.000 metri quadrati di stabilimento coperto su un’area complessiva di 50.000 metri quadrati, in cui operano 70 dipendenti con un’età media che va gradualmente abbassandosi, un ampio portafoglio clienti, l’80% dei quali opera all’estero direttamente o indirettamente. Questa la fotografia della Gualini Lamiere International di Bolgare, in provincia di Bergamo, che ha sempre fatto dell’aggiornamento tecnologico e dell’innovazione il suo credo aziendale, riuscendo così a reggere l’impatto della pandemia

e, più recentemente, della crisi geopolitica e delle dinamiche inflazionistiche dei mercati. La costante attenzione verso l’innovazione tecnologica, che da oltre 10 anni si concretizza anche nella partecipazione a progetti di Ricerca & Sviluppo a livello regionale, nazionale ed europeo, oltre che nella partecipazione attiva e propositiva, in qualità di Associato e membro del Consiglio Direttivo, alle iniziative di AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, l’impegno ad aggiornare continuamente i processi produttivi e l’organizzazione e la valorizzazione dell’uomo in fabbrica sono i pilastri portanti della Gualini Lamiere per progettare un futuro d’impresa nel solco della sostenibilità.

Verso una nuova macchina di taglio laser

Nel quadro di politica aziendale rivolta all’aggiornamento tecnologico, Gualini Lamiere ha portato avanti, negli ultimi 6 mesi, una approfondita analisi di mercato, ormai prossima alla conclusione, per valutare l’acquisizione di una nuova macchina di taglio laser ad alta tecnologia finalizzata all’incremento della capacità produttiva. Una analisi che ha

individuato ben 15 costruttori le cui soluzioni sono state valutate sulla base di una trentina di caratteristiche funzionali e tecnologiche, non perdendo di vista l’aspetto economico-finanziario e giungendo al ristretto numero di tre soluzioni interessanti proposte da altrettanti costruttori.

Tale analisi ha fornito interessanti, e per certi aspetti non comuni, spunti di riflessione.

“Per il lavoro di analisi che abbiamo fatto – spiega l’Ing. Marco Travella, responsabile dell’innovazione della realtà bergamasca – abbiamo voluto, innanzitutto, coinvolgere direttamente i nostri operatori che lavorano sulle macchine laser già presenti nello stabilimento. Ci è sembrata una scelta vincente perché sono quelli che, più di altri, danno una lettura strettamente tecnico-operativa del possibile investimento, valutando alcuni aspetti funzionali e costruttivi che si riflettono sulla efficienza complessiva dell’impianto. Un esempio su tutti: la quantità di acqua di raffreddamento della testa laser che incide sui tempi di pausa della macchina dovuti a qualsivoglia causa di surriscaldamento.”

Un aspetto emerso nel corso dell’analisi di mercato è che, tra i 15 costruttori contattati dalla Gualini Lamiere, sia attraverso incon-

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 65
La sede di Gualini Lamiere a Bolgare (BG)

tri sia navigando con continuità sui loro siti internet, coloro che investono di più in comunicazione sono le aziende che effettivamente hanno fatto innovazioni maggiori rispetto all’utilizzo di un impianto. In base a questa considerazione, si riesce a distinguere i costruttori che comprano i componenti e li montano, da quelli che sviluppano al proprio interno la tecnologia e la comunicano più efficacemente al mercato.

Tra questi ultimi, poi, è utile valutare l’aspetto legato alla finalizzazione delle risorse di Ricerca & Sviluppo per l’innovazione delle proprie soluzioni: alcuni costruttori investono sulle sorgenti laser per le applicazioni sulle macchine di taglio, altri sono più orientati a tipi di applicazione differenti. L’aspetto del core business del costruttore non va trascurato quando un’azienda utilizzatrice decide di investire in un bene strumentale di così alto valore.

Alcune valutazioni tecniche

Per ovvi motivi è impossibile, in questa

Il Cluster AFIL

sede, illustrare i vari aspetti operativi presi in considerazione dalla Gualini Lamiere in vista dell’acquisizione di una nuova macchina laser per il taglio della lamiera.

Tuttavia, si cercherà di segnalarne alcuni che, secondo l’Ing. Travella, sono serviti come discriminante nella valutazione delle performance della macchina.

Si parla innanzitutto di possibilità di eseguire la lavorazione non presidiata con modalità intelligenti: ci sono infatti macchine che, a fronte di una errata lavorazione di una icona presente nel nesting della lamiera, si bloccano e altre, invece, che proseguono la lavorazione delle altre icone.

Un altro aspetto è la presenza delle telecamere nell’area di lavoro della macchina e di gestione intelligente del processo di taglio che consente di non doversi rivolgere all’ufficio tecnico, per riprogettare l’intero processo a fronte di qualche pezzo tagliato male, ma di prendere invece un ritaglio di lamiera e rilanciare automaticamente la lavorazione di

solo quei pezzi.

E ancora, si parla del problema della rottura degli spigoli su pezzi tagliati i quali richiedono una smussatura che può essere eseguita con tecniche diverse e di diversa efficacia.

“Vorrei evidenziare, tra gli altri, due ulteriori elementi – aggiunge Travella – che consideriamo decisivi per la valutazione dell’investimento; si tratta di aspetti molto pratici che, ancora una volta, incidono sui dannosi tempi di inattività della macchina. Nella fattispecie, abbiamo constatato che alcuni costruttori hanno implementato sistemi di aggiornamento delle tabelle tecnologiche on-the-air, rendendole disponibili immediatamente all’utilizzatore: ciò agevola il miglioramento continuo del processo di taglio. Un altro aspetto è quello del software di utilizzo della macchina che, per alcuni costruttori, è realizzato in modalità multilingua in modo da evitare che vi siano fattori di disturbo per l’operatore macchina, qualunque sia la sua lingua madre.”

Questi aspetti, dunque, insieme ad altri che Gualini Lamiere ha valutato anche consultando i propri clienti, hanno una influenza significativa sulla scelta della macchina.

In estrema sintesi, l’individuazione del miglior investimento non può essere condizionata prioritariamente dal costo dell’impianto, ma bisogna valutare l’efficienza dello stesso. L’efficienza non è solo dettata dalla maggiore velocità o potenza di taglio, ma anche da altri fattori che incidono sui tempi di immobilizzo della macchina, legati all’asservimento pezzi, all’affidabilità, all’intelligenza del controllo numerico e, non ultimo, al servizio di manutenzione fornito dal costruttore.

Non meno importante è stata la valutazione fatta dalla Gualini Lamiere in un quadro di sostenibilità e di transizione energetica, tema quanto mai sfidante e attuale. 

AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – è il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo sviluppo di progettualità di filiera e promuovendo la R&I anche a livello interregionale.

Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 6: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transformation, Advanced Polymers, Additive Manufacturing, Secure and Sustainable Food Manufacturing, Smart Components. Per maggiori informazioni sulle attività di AFIL e per le modalità di adesione al Cluster, si invita a visitare il sito www.afil.it oppure a scrivere all’indirizzo comunicazione@afil.it

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 66
RICERCA e INNOVAZIONE

Expertise – Passion – Automation

Il nostro impegno in 12 punti. Una delle cose che facciamo con successo in SMC è essere vicini ai nostri clienti. Con SMC potrai trovare le soluzioni più avanzate e il supporto di cui hai bisogno per ogni tua necessità, per poter ottenere sempre il massimo in tutti i tuoi processi produttivi. SMC, un fornitore unico per le vostre esigenze.

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PER LE AZIENDE DEL SETTORE CHIMICOFARMACEUTICO, EFFICIENZA E COMPETITIVITÀ SONO

IMPRESCINDIBILI: I COMPONENTI CUSTOM

CONTRIBUISCONO A RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI

a cura della redazione

COMPONENTI INNOVATIVI E CUSTOMIZZATI PER IL SETTORE

CHIMICO-FARMACEUTICO

Nel panorama industriale moderno, l’evoluzione tecnologica e la personalizzazione dei componenti si impongono come fattori chiave per le aziende che cercano di mantenere e migliorare la loro competitività, soprattutto in settori ad alta specializzazione come quello chimicofarmaceutico.

Il giunto rotante svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei fluidi, soprattutto nelle applicazioni che richiedono soglie termiche elevate e un funzionamento continuo e gravoso

La capacità di sviluppare soluzioni su misura, che rispondano precisamente alle esigenze dei clienti, non solo migliora l’efficienza e l’affidabilità dei processi, ma si traduce anche in un vantaggio competitivo sostanziale. Un esempio emblematico di questa dinamica è il progetto realizzato da Johnson-Fluiten per lo sviluppo dell’ultimo giunto rotante Custom RHB, destinato a un’applicazione specifica nel settore chimico.

La genesi del progetto: identificare le esigenze

Il progetto di questo particolare giunto rotante RHB è iniziato diverso tempo fa, caratterizzato dalle particolari esigenze di una

macchina speciale progettata per l’industria chimico-farmaceutica. Il progetto è nato dalla consapevolezza che le soluzioni standard spesso non sono all’altezza delle sfide uniche di questo settore, rendendo necessario un approccio personalizzato alla progettazione dei componenti. Nel 2021, un’azienda leader nella produzione di macchinari speciali per il settore chimico-farmaceutico si è avvicinata a Johnson-Fluiten con una richiesta precisa: la realizzazione di un giunto rotante customizzato per un macchinario destinato all’essiccazione (nello specifico per la trasformazione da liquido a solido) nel processo di produzione per i fertilizzanti. Questo macchinario, operante a basse velocità di rotazione (fino a 10 / 15 giri al minuto), alte pressioni (circa 13 Bar) e ad alte temperature di esercizio (fino a 315° C), richiedeva un componente in grado di garantire la massima affidabilità e sicurezza, considerando l’utilizzo di olio diatermico a temperature elevatissime.

Superare le sfide: adattabilità di fronte al cambiamento

La strada che porta al successo è di rado lineare; il progetto RHB Custom Series è stato caratterizzato da numerose revisioni, ognuna delle quali indotta da requisiti in evoluzione

e ostacoli imprevisti. Gli ingegneri e il personale commerciale di Johnson-Fluiten hanno dimostrato una flessibilità impareggiabile, adattando il design del giunto rotante per adeguarlo ai cambiamenti del progetto. Questa capacità si è rivelata fondamentale, garantendo che il prodotto finale non solo soddisfacesse, ma superasse le aspettative.

La realizzazione del giunto rotante da 2 ½“ serie RHB Custom ha presentato diverse sfide tecniche e operative. La necessità di operare in condizioni estreme ha richiesto un design che potesse non solo resistere alle alte temperature, ma anche prevenire ogni possibile perdita di fluido nell’atmosfera, minimizzando i rischi di incidenti e garantendo la sicurezza del personale e dell’impianto. Johnson-Fluiten ha risposto a queste esigenze attraverso l’integrazione di caratteristiche innovative nel giunto rotante RHB:

Tenuta Meccanica Doppia: Garantisce l’integrità del componente anche nelle condizioni di lavoro più gravose, eliminando il rischio di perdite di olio diatermico.

Centralina di Raffreddamento: Un sistema dedicato che assicura il corretto funzionamento del giunto a temperature fino a 400°, cruciali per l’efficienza del processo di essiccazione.

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 68 IN FABBRICA

I vantaggi: sicurezza, integrità operativa e durata

Sicurezza: Una delle caratteristiche principali del giunto rotante RHB Custom Series è il suo contributo alla sicurezza sul lavoro. Impedendo la fuoriuscita di olio diatermicoun pericolo potenziale date le alte temperature operative dell’olio - il giunto rotante garantisce un ambiente più sicuro per i processi di produzione chimico-farmaceutica.

Durata: Il design del giunto non solo promette longevità, ma semplifica anche la manutenzione, un fattore vitale per ridurre al minimo i tempi di fermo macchina. Le semplici procedure di manutenzione ordinaria, come la sostituzione di tenute, cuscinetti, molle e guarnizioni, prolungano la durata del componente e ne assicurano il funzionamento continuo e affidabile in condizioni difficili. Assistenza: L’impegno di Johnson-Fluiten per l’eccellenza va oltre la produzione. Il servizio di assistenza e di programmazione periodica degli interventi di manutenzione offre agli utenti finali la massima tranquillità, garantendo le prestazioni ottimali del giunto rotante senza problemi. Questo sistema sottolinea la dedizione di Johnson-Fluiten al successo dei propri clienti, garantendo il mantenimento dell’efficienza operativa ed evitando i tempi di fermo non programmati. La collaborazione tra il cliente e Johnson-Fluiten non si è limi-

tata alla sola fornitura di un componente ad alta performance. Attraverso un servizio di consulenza dedicato, Johnson-Fluiten lavora a stretto contatto con ogni cliente per individuare la soluzione più adeguata alle specifiche necessità operative, con il supporto costante del reparto Ricerca e Sviluppo dell’azienda. Questo approccio consente di superare le sfide tecniche più complesse, trasformando le esigenze specifiche di ogni progetto in opportunità per innovare e migliorare.

Il valore aggiunto di Johnson-Fluiten e Il ruolo chiave della manutenzione

La realizzazione del giunto rotante serie RHB Custom ha dimostrato l’impegno di Johnson-Fluiten verso l’innovazione e l’eccellenza nel servizio al cliente. La capacità di ascolto, la flessibilità nel design, e la precisione nell’esecuzione sono i pilastri che hanno permesso a Johnson-Fluiten di rispondere efficacemente alle richieste del cliente, fornendo una soluzione customizzata che non solo soddisfa, ma supera le aspettative in termini di performance e affidabilità.

Un aspetto fondamentale che emerge dal successo di questo progetto è l’importanza della manutenzione ordinaria. JohnsonFluiten enfatizza il valore di un programma di manutenzione ben pianificato, che può estendere significativamente la vita opera-

tiva dei componenti, ridurre i costi a lungo termine e garantire la massima efficienza dei processi. Il servizio di ripristino funzionalità di Johnson-Fluiten è progettato per facilitare questo aspetto, offrendo ai clienti una gestione del post-vendita efficiente e tempestiva, che si traduce in una riduzione dei fermi macchina e nella massimizzazione della produttività.

Una partnership vincente

La collaborazione tra Johnson-Fluiten e il suo cliente nel progetto del giunto rotante serie RHB Custom è un esempio eloquente di come un dialogo aperto e costruttivo tra fornitori e utilizzatori finali possa portare a soluzioni innovative che rispondono in modo specifico alle esigenze del settore. Il successo di questo progetto non risiede solo nella realizzazione di un componente di alta qualità, ma anche nel rafforzamento di un rapporto di fiducia e collaborazione che apre la strada a future innovazioni.

Johnson-Fluiten si conferma come un partner affidabile e all’avanguardia per le aziende che realizzano macchinari o sistemi nel settore chimico-farmaceutico. Lo staff tecnico è sempre pronto a mettere la sua esperienza e capacità al servizio dei clienti per affrontare e superare le sfide più complesse, guidando l’industria verso nuovi standard di eccellenza. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 69

GIUNTI PER ALBERI ROTANTI: SOLUZIONI OTTIMALI PER L’INDUSTRIA

I GIUNTI PER ALBERI ROTANTI TORSIONALMENTE RIGIDI SONO COMPONENTI FONDAMENTALI NELLE MACCHINE INDUSTRIALI. IL LORO RUOLO, INFATTI, È DI COLLEGARE

DUE ALBERI IN MODO CHE POSSANO TRASMETTERE COPPIA E MOVIMENTO SENZA SUBIRE DEFORMAZIONI SIGNIFICATIVE. MA DOVE VENGONO UTILIZZATI?

a cura della redazione

Igiunti per alberi rotanti sono progettati per compensare il disallineamento tra gli alberi, garantendo al contempo una trasmissione precisa. Proprio grazie alla loro capacità di compensare il disallineamento tra gli alberi e di trasmettere la coppia in modo affidabile, questi giunti svolgono un ruolo cruciale nel garantire il corretto funzionamento di molte apparecchiature e macchinari utilizzati nei processi industriali quali banchi prova, macchine utensili, trasportatori, gru, impianti di produzione di energia e molto altro ancora.

Quando la rigidità fa la differenza

Un elemento particolarmente importante per i giunti per alberi rotanti è la rigidità torsionale. Essa si riferisce alla capacità di un giunto di resistere alla torsione senza subire deformazioni che influiscano negativamente sul funzionamento della macchina. In altre parole, un giunto torsionalmente rigido deve essere in grado di trasmettere la coppia tra gli alberi senza piegarsi o ruotare relativamente. Questa caratteristica è essenziale per garantire la precisione di trasmissione e la stabilità del sistema anche

sotto carichi elevati.

Ma dove vengono utilizzati i giunti per alberi rotanti? I giunti torsionalmente rigidi sono particolarmente adatti per applicazioni specifiche. In primo luogo, sono indispensabili in settori dove la precisione del posizionamento è fondamentale, come nelle macchine utensili e nei sistemi automatici, dove anche la minima deviazione può compromettere il risultato finale. Inoltre, trovano impiego nei servoassi ad alta dinamica (come nei banchi prova), dove la velocità di rotazione e la

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 70 IN FABBRICA

risposta rapida sono cruciali per garantire misurazioni ottimali. In ambienti operativi difficili, come quelli caratterizzati da temperature estreme o rischio di esplosione, i giunti torsionalmente rigidi si dimostrano robusti e affidabili. Infine, sono utilizzati in settori industriali particolari quali l’industria mineraria, la produzione di acciaio, il settore petrolifero e del gas, la generazione di energia e molti altri.

Il giusto partner per i giunti

Mayr è un’azienda leader nel settore della tecnologia della trasmissione di potenza e del controllo del movimento. Fondata nel 1897 e con sede in Germania, Mayr offre soluzioni innovative e affidabili per una vasta gamma di settori industriali in tutto il mondo. Specializzata nella progettazione e produzione di giunti torsionali, freni e frizioni, la società si distingue per l’affidabilità dei suoi prodotti e per il suo impegno nella ricerca, finalizzato ad assicurare ai clienti una costante innovazione e soluzioni che incorporino le tecnologie più avanzate.

Anche la storia dei giunti torsionalmente rigidi è lunga e ricca di innovazioni. La prima introduzione nel mercato di giunti limitatori di coppia Mayr risale agli anni ‹50; qualche anno dopo è avvenuto il lancio del giunto ROBA-D. Questo giunto lamellare rivoluzionario ebbe immediato

successo per la sua capacità di trasmettere coppie elevate con elevata rigidità torsionale.

Giunti lamellari e non solo

Nel corso degli anni, Mayr ha continuato a sviluppare e migliorare la sua gamma di giunti torsionalmente rigidi, introducendo nuovi modelli come il giunto lamellare torsionalmente rigido e senza gioco ROBADS, con un concetto innovativo nella realizzazione del pacco lamellare che evita il tipico declassamento in caso di moto alternato e assicura l’assenza di gioco a vita.

La gamma del giunto ROBA-DS si è sempre più ampliata: alla versione in acciaio si è affiancato ROBA-DS servo, in alluminio, adatto alle servotrasmissioni. Nel frattempo Mayr ha creato anche il giunto torsionalmente rigido a soffietto metallico Smartflex: Si tratta di un giunto caratterizzato da tempi di montaggio brevi grazie alla semplicità del sistema di fissaggio all’albero. Smartflex è adatto alle applicazioni ad alta dinamica: i movimenti d’inerzia minimi rendono sicura la trasmissione anche a velocità elevate, mentre la compensazione elevata dei disallineamenti elimina la più frequente causa di rottura dei giunti a soffietto tradizionali, garantendo durata e affidabilità nel tempo.

Oggi, la gamma di prodotti Mayr comprende una vasta selezione di soluzioni

innovative e affidabili per il trasferimento di potenza e il controllo del movimento. Tra questi, sono presenti 21 famiglie di giunti di sicurezza, di trasmissione e frizioni elettromagnetiche, 23 serie di freni di sicurezza a molle o freni positivi elettromagnetici e 13 diverse tipologie di moduli elettronici di monitoraggio e controllo. Questa ampia gamma di prodotti consente a Mayr di offrire soluzioni su misura per una varietà di applicazioni industriali, garantendo prestazioni elevate, affidabilità e sicurezza in ogni contesto operativo.

L’innovazione e il futuro dei giunti per alberi rotanti

Le prospettive future e le innovazioni nel settore dei giunti per alberi rotanti sono promettenti.

Con l’avanzamento dell’automazione industriale, l’industria si sta orientando verso macchine completamente automatizzate, il che richiede che i giunti torsionalmente rigidi possano lavorare senza intervento umano, garantendo una trasmissione precisa della coppia. La ricerca si concentra anche sull’uso di materiali innovativi, più leggeri e resistenti per i giunti capaci quindi di migliorare la rigidità torsionale e la durata. Inoltre, l’integrazione con la robotica è sempre più diffusa. Questo richiede giunti in grado di gestire movimenti rapidi e precisi e di garantire stabilità durante le operazioni.

La possibilità di personalizzare il design dei giunti per soddisfare esigenze specifiche è un’altra tendenza in crescita, grazie alle nuove tecnologie che consentono la creazione di soluzioni su misura.

La sicurezza e l’affidabilità rimangono obiettivi fondamentali, naturalmente, con un’enfasi sull’innovazione per ridurre il rischio di guasti e garantire alte prestazioni anche in condizioni estreme. Mayr ha già compiuto notevoli progressi nello sviluppo dei giunti per alberi rotanti e questi includono un considerevole aumento della capacità di coppia, la riduzione del gioco e delle vibrazioni, una migliore resistenza all’usura e alla corrosione, nonché una maggiore durata complessiva. Inoltre, Mayr ha reso i suoi prodotti più facili da installare e mantenere per venire incontro al meglio alle esigenze dei suoi clienti, una caratteristica comune a tutti i suoi prodotti. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 71

LA RICERCA

DELL’ECCELLENZA NELLA

SALDATURA HA GUIDATO

OGNI SCELTA STRATEGICA

DELL’AZIENDA VICENTINA

ECOR INTERNATIONAL, TRADUCENDOSI NEL

COSTANTE AGGIORNAMENTO

SULLE PIÙ MODERNE

TECNOLOGIE E

METODOLOGIE NEL CAMPO

DELLA SALDATURA LASER a cura della redazione

ROBOT ANTROPOMORFI E SALDATURA MILLIMETRICA

L’azienda metalmeccanica ha posto le competenze e le abilità dei suoi saldatori ed operatori di saldatura come il suo principale asset. È rappresentata da saldatori ed operatori esperti e di talento, alcuni con una lunga esperienza di saldatura e altri con qualifiche a livello internazionale.

Collegato alla valorizzazione delle competenze dei suoi collaboratori, c’è l’impegno di Ecor International nella ricerca di nuovi talenti nel campo della saldatura. Consapevole delle sfide del mercato del lavoro contemporaneo, ha adottato un approccio proattivo aprendosi verso il territorio circostante e creando opportunità interne di formazione alla professione attraverso l’Accademia della Saldatura.

Il secondo importante asset di investimento per Ecor International è stato da sempre la tecnologia.

L’azienda si è dotata di impianti all’avanguardia, come la cella laser orbitale, impianti per saldatura laser pulsato a bassa potenza e un impianto robotizzato per saldare geometrie complesse.

Con la saldatura laser nella sede scledense del Gruppo Ecor International vengono saldati componenti destinati

al settore Aerospazio, come ad esempio tubi capillari di diametro inferiore a 2 mm adibititi al trasporto di fluidi propulsivi (ad esempio Xenon).

I macchinari per saldatura laser a impulsi a bassa potenza nascono originariamente per il settore della gioielleria; permettono la presenza dell’operatore all’interno della cabina di saldatura laser e quindi precisione estrema nell’intervento, anche su spessori sottili dell’ordine di pochi decimi di millimetro.

Sono invece robot antropomorfi a gestire le saldature nell’impianto ABB automatiz-

zato e dotato di sorgente IPG, per saldature complesse e che si sviluppano nello spazio. Sorgente e testa di saldatura IPG sono equipaggiate con la tecnologia wobble del fascio laser, sistema ottico che permette di movimentarlo ad alta frequenza nell’intorno del punto focale teorico disegnando profili geometrici personalizzabili. Grazie a questa tecnologia, è possibile processare con il fascio laser aeree molto più ampie rispetto alla saldatura laser convenzionale, gestendo componenti realizzati con tolleranze ed accoppiamenti più blandi e migliorando l’aspetto superficiale del cordone di saldatura. Ad esempio nel settore degli scambiatori di calore, questa particolare tecnologia laser permette di interessare con la saldatura aree molto ampie in poco tempo, garantendo la tenuta stagna dello scambiatore di calore.

Grazie a questi impianti e alle competenze del personale tecnico coinvolto, Ecor International è in grado di gestire le richieste dei clienti aiutandoli nell’individuazione del processo più idoneo. Il focus è in primis sulla qualità, trattandosi di oggetti critici e funzionali, senza trascurare l’ottimizzazione di tempistiche e costi, fondamentali per rimanere competitivi nel mercato. 

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 72 IN FABBRICA

PROGRESSO CONTINUO NELLA TORNITURA

Centri di tornitura mono e bimandrino, plurimandrino e a fantina mobile

CENTRI DI TORNITURA E FRESATURA INDEX SERIE G200.2

INDEX G200.2 a 3 torrette, con tre assi Y e un asse B, mandrino di fresatura addizionale e cambio utensile a 6 posizioni. La macchina è Industry 4.0 Ready grazie al controllo C200-sl su base SIEMENS S840D sl arricchito dalle funzionalità del sistema XPanel della INDEX.

Passaggio barra D65 – Torretta 1 con assi X, Z, Y e B - Torrette 2 e 3 con assi X, Z e Y

INSIEME

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- Rappresentanza Macchine Utensili e Accessori - Via Antonio Maffi, 19 - 20162 MILANO (MI) - t. +39 02 6438436 r.a. - f. +39 02 6426057
SYNERGON S.p.A.
PER
SUCCESSO
IL VOSTRO

PRISMA

PERSONALIZZAZIONE

DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO

L’abbigliamento da lavoro personalizzato è un trend in crescita nelle realtà di tutte le dimensioni, dalle grandi industrie alle PMI. “È sempre più diffusa la consapevolezza che personalizzare l’abbigliamento indossato dai propri collaboratori con il logo o il motto aziendale rappresenta un’efficace strategia di branding per valorizzare l’immagine dell’azienda verso l’esterno e rafforzarne la cultura interna” – racconta Gabriele Frattini, Product Manager DPI di Hoffmann Group. Per questo, Hoffmann Group, che conta in catalogo un’ampia gamma di abbigliamento da lavoro dei marchi più noti, oggi affianca le aziende con un servizio completo di personalizzazione dell’abbigliamento da lavoro, aiutandole a trasformare gli indumenti dei propri dipendenti in potenti strumenti di promozione e di consolidamento dello spirito di squadra. L’abbigliamento da lavoro personalizzato è uno strumento pubblicitario efficace e potente. I dipendenti che indossano indumenti brandizzati diventano ambasciatori del marchio e ogni interazione con l’esterno diventa un’importante opportunità per promuovere l’azienda. Non solo, la personalizzazione dell’abbigliamento da lavoro ha dimostrato di rafforzare la cultura aziendale, aumentando il senso di appartenenza e il coinvolgimento dei collaboratori. “I nostri clienti ci hanno confermato – spiega Frattini – che la fornitura di indumenti da lavoro personalizzati ai dipendenti favorisce una maggiore coesione all’interno dell’azienda, proprio come accade a una squadra nello sport. Tutto ciò restituisce un’immagine positiva all’esterno e migliora le relazioni commerciali”. La chiave per realizzare abbigliamento personalizzato di successo è collaborare con partner affidabili e competenti. “In questo contesto – racconta Frattini – Hoffmann Group offre un servizio

completo e all’avanguardia di cui siamo molto orgogliosi. Oltre alla gamma straordinaria, seguiamo i nostri clienti dalla A alla Z, rispondendo con soluzioni su misura a ogni loro esigenza”.

Hoffmann Group offre la possibilità di selezionare i capi tra un assortimento completo, che include giacche, pantaloni, felpe, camicie, polo, magliette e tutti gli accessori, di marche come Garant, Holex, Blackläder e Mascot, compreso l’abbigliamento da lavoro multi-protezione, coprendo le specifiche esigenze di ogni reparto, dall’ufficio acquisti alla produzione. A ciò unisce la consulenza di personale esperto che accompagna l’azienda in ogni fase, dall’individuazione dei capi alla scelta della tecnica di personalizzazione più appropriata in base alle norme di sicurezza, al settore di impiego e al budget disponibile. Inoltre, consente di scegliere tra più tecniche di applicazione, garantendo sempre una qualità elevata. “Tra le più apprezzate dai nostri clienti – racconta Frattini – vi sono il ricamo, elegante e duraturo, usato in particolare sui tessuti più robusti. Il transfer a caldo, più flessibile in termini di dimensioni e colori, e la stampa serigrafica, estremamente versatile, con cui realizziamo stampe di alta qualità su vari tessuti”.   Hoffmann Group propone inoltre servizi avanzati come lo stoccaggio a magazzino dei loghi, per un riordino più veloce degli indumenti personalizzati, e la preparazione di kit nominativi, contenenti i capi di ogni dipendente per facilitare la distribuzione interna, e pone particolare attenzione all’impatto della produzione tessile sull’ambiente, commercializzando solo capi di abbigliamento di fornitori che adottano pratiche sostenibili e trattano i propri lavoratori in modo equo e dignitoso.

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 74
HOFFMANN

MURRELEKTRONIK

VERSATILITÀ E PRESTAZIONI AL TOP

Vario-X di Murrelektronik è un sistema di automazione modulare che sposta sensori e attuatori nelle immediate vicinanze del processo su base decentralizzata e offre soluzioni flessibili e modulari per tutte le applicazioni. Con lo sviluppo di Vario-X Controller, Murrelektronik ha creato un PC industriale versatile e altamente performante che, come controllore decentrato, può essere utilizzato all’interno di una macchina o integrato in una rete di controllo di livello superiore. Oltre a un gran numero di interfacce fisiche, offre anche un’ampia gamma di protocolli di comunicazione. Grazie al grado di protezione IP67, può essere installato direttamente a bordo macchina, aprendo la strada a concetti all’avanguardia di installazione decentralizzata senza quadro elettrico.

Estrema versatilità

Vario-X Controller convince per la sua potente CPU quad-core, che gli consente di raggiungere tempi di ciclo brevi e di gestire grandi volumi di dati. La funzionalità PLC di CODESYS

V3 consente di controllare autonomamente macchinari e sistemi, mentre la funzionalità master EtherCAT facilita il collegamento ad alte

prestazioni di dispositivi di campo come azionamenti e moduli I/O. Vario-X Controller può essere integrato in sistemi di controllo di livello superiore tramite interfacce PROFINET ed EtherNet/IP Device. I singoli moduli di una linea possono quindi essere automatizzati in modo indipendente con il Vario-X Controller e comunicare tra loro attraverso il livello superiore.

Le visualizzazioni possono essere create in CODESYS V3 e rappresentate utilizzando WebVisu su qualunque tipo di display o unità di controllo locale o remota, come HMI, smartphone, tablet e PC. Inoltre, interfacce indipendenti gigabit Ethernet garantiscono una connessione stabile al cloud. Il sistema Vario-X Controller può essere utilizzato come EDGE gateway, ma anche sfruttato come EDGE controller per gestire la preelaborazione dei dati e la comunicazione dal sensore al cloud. Al contempo, i sensori di manutenzione predittiva integrati monitorano lo stato

Semplicemente Metrologia

20025 Legnano (MI) ITALY | Via F.lli Bandiera, 36 | Tel. +39 0331 442074 | Fax +39 0331 453863 | www.rotondi.it | rotondi@rotondi.it
Dal 1943 investiamo nelle risorse e nella tecnologia per offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni metrologiche Dal 1943 guardiamo avanti grazie ad un solido passato

MONDIAL

CURVAPROFILATI INNOVATIVI E CUSTOMIZZATI PER PRODUZIONI ALTAMENTE FLESSIBILI

Le macchine Curvaprofilati trovano applicazione in settori diversificati, dall’automotive al chimico-energetico, dall’industria del “bianco” alle infrastrutture, dal navale e offshore alla produzione di boiler e scambiatori di calore. Esse rispondono principalmente alle nuove esigenze applicative per impianti Energy Saving ed Eco Energy. Le loro possibilità di impiego sono estremamente varie, dalle scale di produzione più grandi a quelle più piccole, ad esempio nella produzione di serramenti, carpenteria edile e arredamento. Oltre alla produzione industriale, le macchine curvatrici sono utilizzate anche in produzioni artigianali di precisione e alto livello qualitativo. Tali processi richiedono una minore intensità e velocità di processo, ma un’elevata precisione e personalizzazione.

Il Gruppo Mondial supporta AFLB, un’azienda italiana che, par tendo dalla sua esperienza nel settore della manutenzione, si è specializzata nella progettazione e produzione di macchine Cur vaprofilati. AFLB si è focalizzata sulla produzione di macchine sofisticate che combinano meccanica e meccatronica, rispon dendo alle esigenze dell’Industria 4.0.

Il Gruppo Mondial fornisce la componentistica sia per la distri buzione che per la produzione diretta, come martinetti, cilindri elettrici, giunti, guide a ricircolo di rulli e viti a ricircolo di sfere, tutti lavorati su misura. Inoltre, affianca AFLB Corporation attraverso una consulenza mirata per definire gli strumenti mi gliori per le specifiche applicazioni, studiando i parametri di carico e utilizzo. Queste soluzioni partono dall’analisi tecnica

delle esigenze da risolvere e producono applicazioni impiantistiche in grado di coniugare precisione, affidabilità, flessibilità e risparmio energetico. La specificità della produzione, in grado di fornire risposte produttive puntuali, ha evidenziato una nicchia di mercato che richiede impianti personalizzati per produzioni che richiedono piccole quantità ed elevati standard qualitativi. Il Gruppo Mondial ha supportato AFLB nello sviluppo di nuovi progetti ambiziosi che rispondono alle esigenze produttive dei clienti di alta gamma, fornendo soluzioni sia per capacità produttiva media che elevata. Queste soluzioni coniugano versatilità e precisione.

La collaborazione tra le due aziende, grazie alle loro skill peculiari e distintive, ha strutturato un felice connubio molto apprezzato dal mercato finale, con ricadute positive per entrambe.

Per rispondere anche alle esigenze delle imprese medio-piccole e artigianali, AFLB sta progettando macchine Curvaprofilati entrylevel, con garanzia di durata molto soddisfacente, ideali per un carico di lavoro quotidiano più basso in termini di ore lavorate al giorno. Queste soluzioni, progettate in collaborazione con il Gruppo Mondial, offrono componenti speciali ingegnerizzati su misura per trovare la migliore combinazione tra prezzo e qualità richiesta. Un esempio di questo upgrade è il modello MARS 50 E CT9. Tale produzione rappresenta tra i suoi plus, la risposta alle esigenze sempre più stringenti di contenimento energetico e di allineamento a Industria 4.0 e 5.0. Le Curvatrici AFLB vengono prodotte con componenti di ultima generazione ad alto rendimento energetico. Garantiscono un risparmio in grado di soddisfare gli standard più ambiziosi, previsti dalle nuove normative in ambito ambientale. Possono inoltre essere dotate di un sistema integrato per garantire il supporto tecnico di teleassistenza, ovunque nel mondo e per qualsiasi tipo di necessità. Sono fornite di un sistema software dedicato, in grado di segnalare e trasmettere anomalie, messaggi di errore, produttività e statistiche produttive, con la possibilità di interscambio dati con i sistemi di controllo aziendali.

Il mercato ha dimostrato di apprezzare queste nuove macchine Curvatrici, consentendo ad AFLB Corporation di espandersi sui mercati esteri, con crescenti richieste in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. L’azienda torinese si distingue per un’assistenza capillare 24/7 e un magazzino molto strutturato

M &A | 76 PRISMA

PEPPERL+FUCHS

INFRASTRUTTURA ATTIVA

PER ETHERNET-APL

Lo standard Ethernet-APL consente di realizzare un’infrastruttura di rete, garantendo l’accesso continuo alle informazioni dalle aree pericolose alla sala di controllo o alla sala riunioni, comunicando informazioni sulla qualità e sullo stato della produzione. Si tratta di una tecnologia ad elevata affidabilità e velocità di trasmissione dati, che consente di accedere rapidamente alle informazioni contenute in dispositivi configurabili con funzioni diagnostiche remotizzabili. Tramite lo switch di campo Ethernet-APL di FieldConnex, più applicazioni possono interrogare simultaneamente i dispositivi e raccogliere le informazioni provenienti dal campo. Un ulteriore livello di diagnostica sul livello fisico stesso consente al personale di rilevare ed eliminare gli errori o il degrado strisciante della qualità nell’installazione. La diagnostica gestita con la tecnologia Ethernet-APL aiuta gli utilizzatori a mantenere la qualità della produzione e i tempi di attività. Lo switch riporta le misure di livello fisico anche per la trasmissione in fibra ottica. I moduli SFP appositamente progettati collegano lo switch alla rete tramite cavi in fibra ottica monomodali e multimodali, sup -

portando lunghezze di cavo fino a 30 km. Sono certificati come accessorio dello switch per l’installazione in Zona 2/Div. 2. Pepperl+Fuchs ha presentato a un pubblico molto interessato alla Fiera di Hannover 2024 i suoi più recenti prodotti per realizzare infrastrutture per trattare qualsiasi tipo di segnale, dalle barriere a sicurezza intrinseca e gli I/O remoti ai bus di campo ed Ethernet-APL. Gli esperti dell’azienda fungono da guida ai progettisti e agli utenti finali lungo tutto il percorso di digitalizzazione dei loro impianti di processo.

Movimentazione vincente

La movimentazione smart di merci leggere su AMR è oggi possibile grazie all’ LCP AMR Top Module di Interroll. Una soluzione intralogistica innovativa, essibile, sicura, scalabile, modulare.

interroll.com/it

LINEA AC: IL NUOVO STANDARD PER L’AUTOMAZIONE

Con il cambio automatizzato degli elementi di bloccaggio, HAINBUCH migliora l’efficienza della macchina utensile aumentando l’autonomia della stessa senza presidio.

Non c’è discussione, automatizzare i processi a tutti i livelli, che siano essi produttivi, di gestione o di logistica, è l’unica via per aumentare l’efficienza aziendale mantenendo dei costi competitivi in linea con il mercato.

In questa ottica HAINBUCH ha sviluppato un sistema di cambio automatico degli elementi di bloccaggio (pinze e battute di appoggio pezzo) che permette di variare la tipologia di produzione totalmente in automatico e senza presidio da parte dell’operatore.

Il processo di sostituzione dei particolari avviene tramite il braccio di un robot antropomorfo appositamente attrezzato che gestisce oltre che al cambio degli accessori di bloccaggio anche il carico/ scarico dei pezzi da lavorare.

Dato che le pinze di bloccaggio HAINBUCH, a parità di taglia, sono intercambiabili su più tipologie di attrezzature, è possibile progettare il sistema automatico di cambio pinze sia per le macchine utensili che mettono in rotazione il pezzo, come ad esempio torni e rettifiche, sia per le macchine utensili dove il pezzo è fermo, come ad esempio centri di lavoro o macchine di misura.

Il sistema è composto da un magazzino dove, con un ordine ben preciso sono stivate le pinze nei vari diametri che si andranno ad utilizzare.

Le pinze, a seconda delle esigenze, potranno essere già dotate della propria specifica battuta di appoggio pezzo, in modo che in una sola operazione la macchina disponga già di tutto il set up necessario per il cambio di tipologia produttiva, oppure, in alternativa, è possibile avere la sostituzione separata della pinza e della battuta di riferimento.

Ovviamente il sistema automatizzato è completamente interfacciato con la macchina utensile e sia uno che l’altra sono dotati di tutti i dispositivi di controllo, cosicché le operazioni di riattrezzaggio si svolgano senza problemi in modo di non rischiare fermi di produzione e soprattutto in completa sicurezza per evitare il pericolo di incidenti. Con un sistema automatizzato di questo tipo è possibile pianificare la propria produzione, anche di piccoli lotti, permettendo alla macchina di rimanere attiva anche durante la notte e durante i fine settimana giustificando e consentendo così il rientro dell’investimento in un breve periodo di tempo.

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 78 PRISMA
HAINBUCH
centroteX AC cambio automatico dei dispositivi di serraggio Cambio automatico della pinza e del riferimento del pezzo

MIGLIORARE L’EFFICIENZA PRODUTTIVA

CON I PRODOTTI SMART

Nel panorama dinamico dell’Industria 4.0, l’evoluzione verso le fabbriche intelligenti sta rivoluzionando i processi produttivi. Con l’integrazione di macchine e sensori intelligenti, gli impianti di produzione stanno evolvendo verso una lavorazione completamente priva di errori grazie all’uso di prodotti smart. I prodotti smart sono progettati per raccogliere e trasmettere in modo indipendente i dati di produzione e di funzionamento, facilitando la comunicazione tra i dispositivi per facilitare il funzionamento autonomo degli impianti e il controllo del processo produttivo. Ciò semplifica e migliora l’efficacia dei processi produttivi complessi e norelem offre una gamma di componenti che rendono possibile lo sviluppo di questo tipo di soluzioni. I prodotti smart sono indispensabili per ottenere una lavorazione priva di errori, garantendo precisione e affidabilità in tutto il processo produttivo. norelem offre una varietà di componenti smart adatti a diverse applicazioni. Ad esempio, il perno d’appoggio intelligente (02015) ha una superficie di appoggio di 30 mm che consente il posizionamento preciso dei pezzi con fori corrispondenti. Invece, il sensore di forza per morsa rapida (05899) consente di controllare con precisione il processo di serraggio, assicurando un bloccaggio perfetto del pezzo con una maggiore precisione di ripetizione. Infine, la staffa di bloccaggio con sensore di forza (04060) monitora in tempo reale la forza di serraggio, garantendo prestazioni di serraggio ottimali. Una selezione di componenti smart di norelem funziona con il suo modulo Bluetooth. Per il trasferimento e la visualizzazione

dei dati, il modulo Bluetooth di norelem offre capacità di trasmissione wireless in dispositivo di forma compatta e universalmente applicabile ai prodotti smart. La sua facilità di installazione offre una visualizzazione intuitiva e rapida dello stato dei sensori. Allo stesso modo, il gateway di norelem funge da interfaccia tra i prodotti smart e il sistema di controllo della macchina, rendendo possibile la registrazione in tempo reale degli stati di attuazione e un controllo preciso dei processi. L’app norelem può essere utilizzata per monitorare comodamente più utensili in diversi centri di lavoro e impianti di produzione, migliorando la visibilità e il controllo delle linee. Marcus Schneck, CEO di norelem, commenta: “Un sistema di produzione intelligente ottimizza l’efficienza, la produttività e la sicurezza dei processi manifatturieri. Con l’obiettivo di andare oltre il ruolo di produttore, siamo orgogliosi di sviluppare componenti che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di prodotti smart. È fantastico sapere che siamo parte dell’evoluzione verso le fabbriche intelligenti e siamo entusiasti di vedere come queste evolveranno in futuro, consentendo ai nostri clienti di ottimizzare le loro attività”. La gamma di prodotti smart di norelem rappresenta una pietra miliare nel percorso verso una maggiore efficienza produttiva. Integrandosi perfettamente nei flussi di lavoro esistenti e consentendo di prendere decisioni in tempo reale basate sui dati, queste soluzioni aiutano i produttori a effettuare lavorazioni senza errori, a ottimizzare i processi e a mantenere un vantaggio competitivo nell’era dell’Industria 4.0.

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 79
NORELEM

n.3/4 Aprile - Maggio 2024 www.meccanica-automazione.com

Redazione Direttore Responsabile

Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry

Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico

Chiara Tagliaferri

Segreteria di Redazione

Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero

Patrizia Ricci, Marco Travella e Samuel Nazzareno

Pubblicità Costantino Cialfi | Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086

Elena Genitoni | Ufficio Traffico e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it

Abbonamento annuale € 49,99

Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni

Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005.

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

Ai sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

Testata associata

ABBIAMO PARLATO DI...

INSERZIONISTI

M &A | APRILE/MAGGIO 2024 80 AFIL 64 Alpemac 48 ANIMA 10 Bosch Rexroth 11 Bystronic 52 Comau 12 Cylser 54 Ecor 72 Federmacchine 30 Hainbuch 78 Hermle 34 Hoffmann 75 igus 16 Johnson Fluiten 70 LAPP 26 mas 18 Mayr 68 Mondial 76 Murrelektronik 74 Norelem 79 Omron 13 Pepperl+Fuchs 77 Prima Power 56 Salvagnini 60 Schneider Electric 8 Soraluce 24 Tork 38 A.M.C. 27 Amb 17 Comoli Ferrari 15 Danobat 63 DKC 4 F.lli Rotondi 75 Hainbuch 7 igus 3 IIS 81 Interroll 77 Leuze 33 Lovato electric II cop Messe Frankfurt 41 Mondial 42 P.E.I. 59 Rettificatrici Ghiringhelli IV cop Sandvik 11 Schunk 13 Servotecnica 47 SMC 67 Synergon 73 Topsolid 23 Tork I cop - 9 Tornos 21

Il nuovo modo di costruire il futuro

Forum ingegneria 4.0 è il ricettacolo di idee e ispirazioni che dà luogo ad un evento annuale in cui amministratori delegati, imprenditori ed opinion leader dei settori Ingegneria, Costruzioni e Manifatturiero si danno appuntamento per presentare buone pratiche ed esperienze di successo aziendale nell’era 4.0 della digitalizzazione di prodotti, processi e servizi e per misurarsi su temi di particolare interesse. forumingegneria.it

qui

è
2021 16 APRILE 2021 Infinite Area (TV) 2022 20 MAGGIO 2022 H-FARM (TV) 2023 28 SETTEMBRE 2023 Auditorium della Tecnica (Roma) QUARTA EDIZIONE
2024
SAVE THE DATE
20-21 GIUGNO 2024 Tecnopolo e Parco Innovazione ex Officine Reggiane - Reggio Emilia

IOT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA AI GENERATIVE LE OPPORTUNITÀ NEL NOSTRO PAESE

FIERE SPS 2024

MANUFACTURING | INDUSTRIAL IT | AUTOMATION | MECHATRONICS #2 MAGGIO 2024 DesignIndustry
magazine FOCUS ROBOTICA
4.0
Robusta e flessibile La pinza elettrica universale EGU, sigillata, con corsa lunga liberamente programmabile. schunk.com/egu Hand in hand for tomorrow

di Carlo Marchisio / Industrial Automation Consultan

www.linkedin.com/in/carlomarchisio/

IL COMITATO SCIENTIFICO DI SPS ITALIA

Il Comitato Scientifico della fiera SPS

IItalia è composto da università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane. Con incontri periodici presso le aziende (con visita allo stabilimento) mette a punto i temi dei Convegni Scientifici le cui migliori memorie vengono ogni anno premiate in occasione del primo giorno di fiera con il riconoscimento SPS Award Roberto Maietti. Questo gruppo operativo, fondato nel 2010 (con la prima edizione della fiera), era inizialmente composto da 20 membri (OEM, END USER e Docenti).

Oggi conta oltre 150 presenze tra aziende e università come indicato nell’elenco disponibile sul sito della manifestazione https://www.spsitalia. it/it/comitato-scientifico. L’operatività del Comitato è molto intensa durante tutto l’anno: vengono effettuate due/tre riunioni presso gli stabilimenti con visita all’area produttiva. Un momento importante e unico per la cultura personale sul digitale e l’automazione del settore manifatturiero: Coca-Cola HBC, Artsana,

Barilla, Biesse, Carpigiani, CocaCola HBC, Fameccanica, Fedegari, IMA, Iveco Group, Michelin, Oleificio Zucchi, Peroni, Salvagnini, SCM, Tetra Pak e VHIT hanno accolto i membri del Comitato (40 presenze in media) che hanno potuto confrontarsi e arricchire la propria esperienza professionale. L’automazione è una tecnologia trasversale che viene applicata in tutti i settori industriali abbinandola ai macchinari e agli impianti più diversificati. Con queste visite il gruppo incamera opportuni spunti per analizzare possibili applicazioni nel proprio stabilimento. I suoi membri si sentono periodicamente per un confronto su possibili progetti di automazione. Vi sono inoltre numerosi incontri tra le aziende per uno scambio operativo di informazioni. Un noto produttore di pneumatici, ad esempio, è andato a “imparare/a scuola” da un importante produttore di pasta, attivo su pro-

getti di logistica nello stabilimento. Il Comitato prende parte anche agli eventi in fiera e alle tavole rotonde itineranti sul territorio con interventi mirati o attraverso la moderazione degli incontri. Nel 2023 ha infine promosso un progetto, supportato da SPS Italia, per identificare i bisogni delle realtà imprenditoriali italiane in termini di tecnologia. Position Paper è il documento redatto con lo scopo di favorire concretamente un cambio di paradigma tecnologico. In questi anni le esperienze del Comitato Scientifico in ambito Industria 4.0 nelle varie aree industriali in cui opera quotidianamente hanno spinto a una essenziale riflessione su come collegare i bisogni aziendali, influenzati da nuovi fattori in continua evoluzione (supply chain resilience, sustainability) con l’esteso panorama di tecnologie disponibili e come allineare il modello organizzativo al cambiamento. SPS Italia 2024 (Parma28/30 maggio) farà da cornice alla seconda edizione del Position Paper, per offrire a decisori aziendali e ai futuri professionisti linee guida utili alla comprensione dell’evoluzione tecnologica e digitale. In risposta al grande interesse espresso dal settore, il secondo volume completa con nuovi approfondimenti il precedente documento e sarà presentato in fiera, insieme ai risultati di una survey condotta sul tema dell’AI. Comitato Scientifico di SPS Italia, gruppo tecnologico, operativo, con altissima esperienza nell’automazione a supporto della fiera e dell’industria manifatturiera italiana. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 3
Editoriale

EDITORIALE

3 Il Comitato scientifico di SPS

NEWS

6 Innovazione e umanocentrismo

8 Callisto il progetto europeo per l’ingegneria

9 Nuovo report su veicoli elettrici e ricarica bidirezionale

10 Cresce l’export negli USA

11 SAP rafforza il focus sull’AI

12 Integrazione digitale aziendale

13 RS Italia è in cima alla classifica delle imprese sostenibili

14 Mix and Match per l’estate

16 Le opportunità dell’AI generative nel nostro Paese

OSSERVATORIO IOT

20 IoT un mercato in continua crescita

IA

24 Una strategia per l’intelligenza artificiale

30 L’Intelligenza Artificiale nelle mani degli avversari 6 20 24 32

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |2/2024 4
MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS #2 MAGGIO 2024 DesignIndustry 4.0 magazine FOCUS ROBOTICA IOT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA AI GENERATIVE LE OPPORTUNITÀ NEL NOSTRO PAESE FIERE SPS 2024
MAGGIO 2024/NUMERO #2 Contenuti

ROBOTICA

32 AMR T702, il nuovo robot mobile con tecnologia Visual Slam AI

34 Serie CSSP

36 Una nuova mano bionica per cobot ReBeL

38 Automazione con robot collaborativi per le diverse esigenze del settore manifatturiero

42 Robot per l’elettronica

44 Da omron 4 aspetti chiave per l’automazione delle pmi

46 P-Robot l’applicazione smart per potenziare le pennellatrici

50 La nuova serie CL

SPS ITALIA

54 SPS Italia 2024

55 Dirak

56 Keba

57 Murrelektronik

58 SD Proget

59 Bosch Rexroth

60 Leuze Italia

61 Mondial

64 Sick

65 WEG

66 Renishaw

DesignIndustry

n. 2 Maggio 2024

Supplemento a Meccanica&Automazione di Aprile/Maggio 2024 www.innovareweb.it

Redazione Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico Carlo Marchisio

Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero Mario Gargantini, Patrizia Ricci

Pubblicità Ufficio Traffico Elena Genitoni e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it

Abbonamento annuale € 25 Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito Fabio Castiglioni

Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

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Per fare innovazione

bisogna creare un team di persone non solo in grado di creare le idee, ma anche di sostenerle. Questo concetto, anche se in apparenza semplice, è l’unica strada per un miglioramento continuo. Di questo e di molto altro si è parlato durante la recente tavola rotanda organizzata da Omron, FasThink e Kaizen Institute

INNOVAZIONE E UMANOCENTRISMO

Kaizen, un termine che abbraccia il concetto di miglioramento continuo, è al centro delle discussioni emerse durante la recente giornata di studio organizzata da Omron insieme ai partner FasThink e Kaizen Institute presso l’Innovation Lab (Ilab) Omron di Milano. Il focus dell’evento, dal titolo “Sfide e soluzioni per guidare l’industria verso flessibilità ed efficienza”, è stato sulle dinamiche della digitalizzazione e sull’evoluzione delle fabbriche e delle aziende manifatturiere. L’obiettivo principale era evidenziare come la trasformazione digitale, la convergenza IT-OT e l’automazione stiano ridefinendo il panorama industriale. Attraverso le esperienze condivise da aziende di spicco come BTicino, Cleca e Cosmelux, sono emerse strategie e best practice per affrontare questa evoluzione in modo efficace. In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e trasformazioni digitali incessanti, diventa cruciale adottare un approccio Kaizen. Questo paradigma, nato nel 1985 per comprendere le prestazioni straordinarie della Toyota,

si concentra sull’aumento della qualità delle decisioni manageriali che portano a investimenti innovativi, mantenendo nel tempo il miglioramento continuo e coinvolgendo tutto il team aziendale. Un elemento fondamentale di questo approccio, come ha spiegato Bruno Fabiano, Managing Director & Founding Partner di Kaizen Institute, è l›omocentrismo: dove le persone sono al centro del processo di miglioramento. Sono loro che, grazie alla loro esperienza e conoscenza dei processi lavorativi, generano idee innovative e le applicano concretamente per migliorare la qualità del lavoro e dei prodotti. La cultura del dato gioca un ruolo cruciale in questo contesto, come hanno ben illustrato Luca Fraticelli, System Integrator Manager, e Paolo Cavallanti, Project Manager Advanced Services di Omron. La raccolta, l’analisi e la gestione accurata dei dati sono essenziali per fornire informazioni precise agli operatori e al management, consentendo loro di prendere decisioni informate. Questo richiede la scelta accurata dei dati da raccogliere e un’analisi mirata per identificare i punti critici dei processi. Omron propone un approccio chiamato iAutomation, che promuove l’integrazione, l’intelligenza e l’interattività. Questo approccio mira a creare servizi avanzati, come iBelt, basati sulla data science, e promuove l’integrazione tra IT e OT per offrire soluzioni uomo-macchina e digitali integrate. In sintesi, la digitalizzazione richiede un impegno costante verso il miglioramento continuo, coinvolgendo le persone, gestendo i dati in modo efficiente e integrando le tecnologie in modo sinergico per guidare l’industria verso maggiore flessibilità ed efficienza. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |2/2024 6
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CALLISTO IL PROGETTO EUROPEO PER L’ENERGIA

Air Liquide ed Eni, insieme a Snam e altri partner, stanno sviluppando Callisto (CArbon LIquefaction transportation e STOrage), un progetto transfrontaliero tra Francia e Italia volto a realizzare una filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell’Europa sud-occidentale.

Confermato nella lista dei Progetti di Interesse Comune pubblicata l’8 aprile sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, Callisto potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell’Unione Europea che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti inclusi la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio di CO2.

Il progetto Callisto consentirà la decarbonizzazione dei bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano, in Francia, nonché dei distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel Nord Italia, supportando le industrie ad alta intensità carbonica (come cementifici, fertilizzanti, acciaierie, raffinerie, ecc.) nella riduzione delle emissioni di CO2.

In qualità di coordinatore, Air Liquide apporterà la

sua esperienza e le sue tecnologie proprietarie sull’intera catena del valore della CCS per contribuire al progetto Callisto. La CO2 catturata dai bacini industriali francesi e italiani verrà aggregata e raccolta negli hub di esportazione di CO2 situati in entrambi i paesi, quindi trasportata via mare o tramite i gasdotti onshore di Snam all’hub CCS di Ravenna, dove sarà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.

Sfruttando l’ampia capacità di stoccaggio dei giacimenti offshore di gas esauriti gestiti da Eni presso l’hub CCS di Ravenna, solo in Italia il progetto intende raccogliere, trasportare e stoccare fino a 4 milioni di tonnellate all’anno di CO2 entro il 2030, con possibili ulteriori espansioni (dopo il 2030) fino a 16 milioni di tonnellate all’anno, per consentire la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate. Ravenna CCS avrà uno sviluppo graduale. L’avvio della Fase 1 è previsto nel 2024, con lo stoccaggio della CO2 catturata dalla centrale a gas di Eni di Casalborsetti, vicino Ravenna. Per quanto concerne la Fase 2, è previsto che l’infrastruttura sia pronta per gli operatori industriali in Italia nel 2027; seguiranno gli sviluppi in Francia, nel 2029. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |2/2024 8
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NUOVO REPORT SU VEICOLI ELETTRICI

E RICARICA BIDIREZIONALE

Un recente report co-sponsorizzato da Eaton analizza e compara lo scenario normativo di 11 Paesi europei in materia di ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici (V2X, o Vehicle-to-Everything): dalla ricerca, condotta da smartEn - Smart Energy Europe e DNV, emerge l’importanza, spesso trascurata, che le soluzioni mobili di accumulo di energia su piccola scala possono avere nel contrasto ai vincoli di rete. Partendo da una recente stima secondo cui le attivazioni V2X all’interno dell’UE27 potrebbero generare guadagni per 9,9 miliardi di euro entro il 2030, il report conferma che lo sblocco del potenziale della ricarica V2X, abilitando la disponibilità di risorse decentralizzate, può giocare un ruolo chiave nella transizione energetica. Ad oggi, rimangono però importanti barriere di accesso, come la presenza di requisiti tecnici complessi e non allineati tra i diversi Paesi. La ricerca evidenzia che, in assenza di una politica condivisa in materia, i veicoli elettrici rischiano di rimanere inattivi per il 90% del tempo, cioè quando sono parcheggiati (con un grave spreco per la flessibilità energetica, che rappresenta una risorsa preziosa per bilanciare l’immissione nella rete di energie rinnovabili con portata variabile). Michael Villa, Executive Director di smartEn, ha commentato: “Per rispondere al crescente fabbisogno di accumulo reso necessario dalla transizione verso un’energia più pulita, non possiamo concentrarci solo sui grandi impianti pubblici. L’assenza di un quadro normativo comunitario per la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici e la frammentazione delle norme tra gli Stati membri impedisce un’adozione commerciale del V2X su larga scala. La doppia tassazione dell’energia rimane uno dei maggiori

ostacoli, così come l’incoerenza dell’accesso al mercato o l’assenza di prezzi dinamici: sono sfide simili a quelle che si trovano ad affrontare anche altre risorse di flessibilità della domanda”.

La situazione in Italia

Nonostante ci sia ancora molto da fare, secondo l’analisi di smartEn, il Bel Paese sotto diversi aspetti si sta muovendo nella giusta direzione. L’Italia, ad esempio, ha già eliminato la doppia tassazione per il V2G (Vehicle-to-Grid) e, anche se mancano ancora una politica chiara in materia di V2X e gli standard applicativi, sono attualmente in corso progetti pilota relativamente importanti. Inoltre, il Paese si pone l’obiettivo di avere, entro il 2030, 3 milioni di punti di ricarica pubblici e privati, di cui 32.000 pubblici veloci e ultraveloci, che consentiranno di ricaricare 6 milioni di veicoli elettrici.

Stando al report, nel 2022 l’Italia ha registrato una media volatilità dei prezzi dell’elettricità. Inoltre, il basso costo della remunerazione per la produzione dagli impianti fotovoltaici su tetto (0,06 euro/kWh) rappresenta un incentivo per il V2G: implementandolo, gli utenti possono infatti consumare internamente la maggior parte dell’energia generata, con un risparmio significativo, dato che nel periodo analizzato il prezzo di acquisto dell’energia oscilla tra 0,15 e 30 euro/kWh.

L’analisi evidenzia poi come l’Italia, insieme a Spagna, Norvegia e Svezia, si distingua per il livello di diffusione dei contatori intelligenti: il tasso di penetrazione, già nel 2022, era infatti del 98%. Tra questi, vi sono dispositivi in grado di fornire direttamente dati e insight ai sistemi di gestione dell’energia. Secondo il report, in termini di capacità, le misure proattive portate avanti dall’Italia su questo fronte “dimostrano un approccio lungimirante”.

Alessio Nava, MD & Country Sales Leader Italy di Eaton ha dichiarato: “Quando si lavora sulle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, è molto importante affidarsi alle giuste tecnologie, guardando ai possibili sviluppi di un mercato in continua evoluzione. I proprietari degli edifici, in particolare se offrono parcheggi pensati per soste mediolunghe, come accade ad esempio per uffici, palestre, aeroporti, stazioni ferroviarie, ospedali e hotel, dovrebbero già oggi prestare attenzione ai caricabatterie per i veicoli elettrici che scelgono di adottare, privilegiando i dispositivi che saranno anche in grado di immettere elettricità nella rete. Investire in caricabatterie V2X o V2X Ready sarà infatti cruciale per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pronte per il futuro, favorendo lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile”. 

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CRESCE L’EXPORT NEGLI USA GRAZIE ALLA TRANSIZIONE

Un export da podio. A fine 2023 le tecnologie italiane per l’energia, in particolare i sistemi per la produzione elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili, la trasmissione e la distribuzione elettrica, collocano gli Stati Uniti quale terzo mercato di destinazione su scala globale per le aziende di ANIE Confindustria. A parlare dei positivi risultati del settore in esplosione, sono i numeri: 4 miliardi di euro raggiunti a fine dell’anno appena concluso, a fronte di un valore pari a meno della metà di fine 2019.

Dalla segmentazione dei dati di mercato si assiste a un trend in costante crescita. A partire dall’anno della pandemia, quando le vendite di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche italiane negli Stati Uniti avevano proseguito il percorso espansivo, nonostante il crollo generale degli altri mercati.

Nel dettaglio, a fronte di una crescita media delle esportazioni italiane verso gli USA di tecnologie

elettromeccaniche del 10,8% nel 2023, dopo i già brillanti risultati del 2022 (+34,1%), la distribuzione elettrica segna nel 2023 una crescita del 22,1%, superando in valore i 500 milioni di euro. Anche guardando al dato in quantità, la crescita su base annua si conferma sostenuta per questo segmento (+24,5%). Sulle energie rinnovabili l’espansione già registrata nel 2022 (+11,8%) è in tenuta anche nel 2023 (+8,9%), a conferma della crescente presenza delle tecnologie italiane nei piani di investimento americani guidati dalla transizione green.

Il target di zero emissioni entro il 2050 e l’IRA - Inflaction Reduction Act, attraverso cui oltre 350 miliardi di dollari sono stati stanziati a supporto dello sviluppo di fonti rinnovabili, del settore dell’idrogeno e delle altre tecnologie verdi, sono tra le principali iniziative che aprono importanti opportunità di crescita per l’industria italiana sul mercato statunitense.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |2/2024 10
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INTEGRAZIONE DIGITALE AZIENDALE

Secondo l’indice di maturità nell’utilizzo dei software gestionali, nato dalla ricerca degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware, il 13% (9% nel 2022) delle PMI italiane si possono definire “avanzate”.

I benefici portati dai software più rilevanti riscontrati dalle PMI sono legati all’efficacia e alla governance: maggior controllo sui processi (per l’83% del campione), riduzione degli errori (80%), maggiore visibilità e tracciabilità dei flussi di lavoro (79%).

“Stiamo parlando di gestionali” - precisa Claudia Bottaro, SME Evangelist di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia – “ma il mondo digitale per le aziende è fatto anche di software dedicati alla produzione, alla logistica, al marketing, alla gestione della clientela. Un universo digitale sempre più pervasivo nell’impresa che dev’essere affrontato con una visione olistica per essere davvero funzionale alla crescita.”

Le imprese, non necessariamente solo le PMI, hanno ancora delle difficoltà ad uniformare le logiche che portano all’acquisizione di un gestionale, piuttosto che di un CRM o di un altro strumento digitale.

Dovrebbero essere parte di un insieme che armonicamente interagisce per aumentare le capacità di creare valore dell’impresa.

“Adottare e implementare soluzioni digitali che interagiscono in azienda e in produzione è sicuramente importante, ma fondamentale è il progetto che porta all’acquisizione delle soluzioni software. L’imprenditore deve aver ben chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere. Elaborare un progetto strategico per la sua azienda, basato oltretutto su importanti componenti digitali, non è cosa semplice. Vediamo sempre di più l’imprenditore chiedere il supporto di figu-

re consulenziali che lo aiutano nella definizione del progetto, anche a più step nel tempo. Il supporto si estende poi alla realizzazione tecnica e, cosa fondamentale, alla formazione, sua e del suo staff. È importante che vi sia la piena consapevolezza che lo sviluppo e l’integrazione digitale devono essere un fattor comune tra tutte le componenti dell’impresa. Il grado di capacità d’interazione, di analisi e di utilizzo dev’essere omogeneo. Solo così l’intero organismo produttivo riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati con la realizzazione di un progetto di integrazione digitale.”

Secondo Bottaro la digitalizzazione “è un mezzo, non un fine” e il progetto complessivo dev’essere “armonico e scalabile”. Le nuove tecnologie devono attingere alle tecnologie consumer per creare un ambiente accessibile ad ogni tipo di operatore che così vi si potrà avvicinare con maggiore empatia.

Un progetto di integrazione digitale in azienda dovrà fare leva sugli operatori e necessariamente si dovrà colmare il gap dell’esperienza digitale privata con quella della vita professionale.

Lo sviluppo di gestionali per diverse funzioni dell’impresa, la loro integrazione con strumenti digitali che governano processi produttivi o logistici, dovrà avere un approccio unitario e il più possibile semplice e auto-esplicativo.

Il mondo dei gestionali di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, Arca Evolution, si orienta proprio in questa direzione.

“Lo sviluppo di gestionali semplici ed armonici e in grado di essere operati da più professionalità interne ed esterne all’impresa e che siano armonizzabili con altri strumenti di governance aziendale e produttiva sono la chiave di volta verso una digitalizzazione che punta allo sviluppo dell’impresa e non all’autoreferenzialità.” conclude Claudia Bottaro. 

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Claudia Bottaro di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia analizza gli impatti della digitalizzazione sull’armonia aziendale Claudia Bottaro
a cura della redazione

RS ITALIA È IN CIMA ALLA CLASSIFICA DELLE IMPRESE SOSTENIBILI

La certificazione Platinum colloca RS Italia nell’1% delle aziende più sostenibili. Il rating è stato elaborato da EcoVadis, la principale piattaforma collaborativa per la valutazione delle performance aziendali nel campo dello sviluppo sostenibile, che ha valutato ogni azienda in base ai rischi e alle problematiche di sostenibilità rilevanti per le sue dimensioni, la sua posizione e il suo settore.

In particolare, la valutazione EcoVadis si è concentrata su 21 criteri di sostenibilità raggruppati in quattro temi: Ambiente;

Lavoro e diritti umani;

Etica;

Acquisti sostenibili.

Uno dei risultati chiave ottenuti da RS Italia è la riduzione per tre anni consecutivi dell’incidenza del gasolio come carburante a favore della benzina, utilizzata per le auto ibride che vengono gradualmente inserite nella flotta auto aziendale (fonte: Rapporto di Sostenibilità 2022/2023 di RS Italia).

“Siamo lieti di aver ottenuto la medaglia Platinum di EcoVadis – commenta Diego Comella, Managing Director di RS Italia – Riuscire ad adempiere agli obiettivi di sostenibilità che ci siamo prefissati è fondamentale per ottenere un impatto positivo per l’ambiente, la società e l’economia, oltre che a generare più valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder”.

RS è consapevole di potere offrire un importante contributo alla risoluzione di alcune delle maggiori sfide di questi tempi come il cambiamento climatico, la necessità di

sviluppare competenze tecniche e innovative, la promozione della diversità e l’inclusione. A tal proposito, RS Group e tutte le sue filiali hanno elaborato il piano d’azione ESG “For a Better World _ Per un mondo migliore”, in cui sono stati definiti quattro obiettivi globali da conseguire entro il 2030: promuovere la sostenibilità; sostenere l’istruzione e l’innovazione; dare più potere ai nostri dipendenti; fare impresa in modo responsabile.

“Attraverso questo piano d’azione vogliamo raggiungere risultati straordinari per un mondo migliore. In questo senso, ci impegniamo ad essere un’azienda sostenibile e a creare una sinergia tra i dipendenti, i clienti, i fornitori e le comunità locali, al fine di promuovere la sostenibilità e migliorare la vita delle persone”, puntualizza Comella.

Oggigiorno, le aziende devono essere consapevoli dell’importanza di un approccio olistico, che non solo riduca i costi operativi ma contribuisca anche a preservare l’ambiente e migliorare la reputazione aziendale. In questo contesto, la sostenibilità è una pietra miliare. La scelta di fornitori e materiali sostenibili, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la gestione responsabile dei rifiuti sono aspetti fondamentali, perché non solo permettono di preservare il pianeta ma possono anche attrarre clienti che cercano prodotti e servizi eco-friendly.

In tal senso, RS Italia propone la gamma di prodotti Better World. Nello specifico, l’etichetta Better World identifica gli articoli che possiedono certificazioni o prove di una maggiore sostenibilità ambientale e sicurezza per la salute, rendendo così la scelta di opzioni più green non solo accessibile, ma anche trasparente e semplice.

Inoltre, l’azienda è solita coinvolgere anche i fornitori nel proprio piano ESG, per assicurare una supply chain sostenibile ed etica.

“Collaboriamo con migliaia di fornitori per promuovere gli acquisti etici e migliorare le loro prassi di lavoro, in questo modo possiamo esercitare un significativo impatto positivo. Lavorando insieme, possiamo essere artefici di un cambiamento positivo per l’ambiente, il nostro personale e le nostre comunità”, conclude il Managing Director di RS Italia. 

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T-Shirt e pantaloncini per l’estate: l’abbigliamento da lavoro combina un look professionale con una buona vestibilità. (Foto: Mewa)

MIX AND MATCH PER L’ESTATE

Per affrontare la giornata lavorativa nella stagione primaverile ed estiva, l’azienda di servizi tessili Mewa offre un outfit completo, dagli indumenti fino alle protezioni solari. Le collezioni di abbigliamento, fornite con un servizio a 360°, sono coordinate e ben combinabili tra loro e garantiscono quindi un’ampia varietà di look alla moda. Completano l’assortimento Mewa le scarpe antinfortunistiche comode e colorate, gli occhiali da sole e i copricapi estivi proposti nello shop online dell’azienda.

Colori tenui, tessuti innovativi: da un sondaggio realizzato da Mewa è emerso che gli artigiani preferiscono un abbigliamento che sia al tempo stesso professionale e confortevole. Il fornitore di servizi tessili propone quindi dei moderni evergreen per l’estate, come i bermuda Mewa Move. che con il loro stile casual sono un vero e proprio

Combinare l’abbigliamento da lavoro in funzione della temperatura (Foto: Mewa)

Il Gruppo Mewa con sede a Wiesbaden fornisce prodotti tessili per le aziende, con un servizio completo a 360°. I suoi prodotti core sono i panni riutilizzabili di propria produzione e l’abbigliamento da lavoro e protettivo per l’industria, le officine, gli artigiani e la gastronomia. Il servizio B2B comprende la fornitura, il lavaggio, la riparazione e la riconsegna dei tessili, nel rispetto di standard di qualità, igiene e sicurezza certificati. Mewa è stata fondata nel 1908 ed è pioniera nei servizi tessili sostenibili. La strategia aziendale è costantemente orientata alla sostenibilità. Per il suo orientamento al cliente, la gestione della qualità e delle risorse, Mewa ha già ricevuto diversi riconoscimenti. In particolare, in Italia nel 2021 ha ottenuto da Confindustria il riconoscimento di “Best Performer dell’economia circolare” nella categoria Grandi Imprese di Servizi.

bestseller: aderenti al corpo, estremamente comodi da indossare e provvisti di molti pratici dettagli. Se invece si richiede un indumento più robusto, consigliamo i pantaloncini da lavoro Mewa Dynamic Construct: offrono una grande libertà di movimento e sono dotati di efficaci protezioni sulle tasche e sui passanti. Sono disponibili in 27 colori combinabili tra loro, anche in bianco e nero.

L’indumento più adatto per qualsiasi clima estivo

La collezione Mewa Basics comprende T-shirt, camicie, polo e gilet in vari modelli e ben combinabili tra loro con la formula del mix and match. Anche i colori sono coordinati, in tutte le collezioni. Per le giornate più calde Mewa propone la polo Basics Air: è dotata di una funzione termoregolatrice e grazie alle speciali proprietà delle sue fibre è molto comoda da indossare non appena compaiono le prime gocce di sudore mentre si lavora. Nel negozio online “buy4work” Mewa offre infine altri prodotti complementari come le calzature di sicurezza, i guanti protettivi e gli articoli per proteggere la testa e la pelle. 

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A pochi mesi di distanza dalla disponibilità delle soluzioni Copilot per Microsoft 365, l’azienda traccia un quadro degli scenari di innovazione e offre linee guida per l’adozione delle soluzioni di AI generativa

LE OPPORTUNITÀ DELL’AI GENERATIVA NEL NOSTRO PAESE

A poco più di un anno dalla sua introduzione, l’AI generativa sta promuovendo un’accelerazione significativa all’innovazione e aprendo a nuovi scenari di crescita economica e sviluppo sociale a livello globale.

In questo scenario, Microsoft Italia ha raccontato le opportunità di questa nuova tecnologia, in occasione di un evento che ha coinvolto imprenditori, manager e professionisti in un confronto sugli scenari d’uso dell’AI generativa nel particolare contesto del mondo della collaborazione e della produttività con le tecnologie Copilot per Microsoft 365.

Sono sempre più numerose, infatti, le aziende in Italia che stanno cogliendo le opportunità dell’Intelligenza Artificiale. Secondo una ricerca qualitativa sviluppata da Microsoft in collaborazione con IDC, le aziende italiane sono sostanzialmente allineate con il resto d’Europa nell’adozione di soluzioni di AI, se non addirittura in una fase più avanzata: il 73% delle aziende sta utilizzando soluzioni di AI vs. il 67% della media europea. Per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale generativa, il 67% delle imprese in Italia sta già utilizzando soluzioni di questo tipo e il 24% ne sta pianificando l’implementazione nei prossimi due anni. Le aziende italiane sono inoltre più inclini a considerare l’AI come una leva strategica per

raggiungere gli obiettivi di business: lo dichiara il 77% di loro vs. il 63% delle imprese europee.

L’Italia in generale corre più veloce in termini di tempi per le sperimentazioni e benefici concreti sul business: il 53% delle aziende italiane (vs. 35% la media europea) impiega da 3 a 6 mesi per implementare una soluzione di AI e il 47% dichiara di ottenere vantaggi concreti sul business in meno di un anno (vs. il 38% della media europea). È stato calcolato che per ogni dollaro investito in Europa in progetti AI, si genera un ROI 3,3 volte superiore. Processi IT, cybersecurity e customer care sono gli ambiti in cui si investe di più in AI. Efficienza, innovazione e riduzione dei costi gli obiettivi principali che spingono le aziende italiane ad adottare questa nuova tecnologia.

Fondamentale tra le aziende intervistate l’adozione di un approccio responsabile nei confronti dell’AI: 1 azienda su 3 ha avviato al proprio interno una vera e propria governance sui temi dell’AI responsabile e il 70% considera importante il fatto che chi fornisce soluzioni di AI abbia una strategia chiara di approccio responsabile all’AI.

“L’AI Generativa è un vero e proprio “super potere” che può creare opportunità di crescita come mai viste prima. Le soluzioni Copilot possono essere infatti il copilota della nostra quotidianità

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lavorativa, un assistente che ci aiuta a essere più produttivi, creativi e in generale efficaci nelle routine quotidiane, liberando tempo per attività che valorizzano davvero il talento e l’ingegno umano. In Italia, assistiamo a un grande interesse da parte delle organizzazioni di ogni dimensione, le imprese stanno comprendendo sempre di più il potenziale di questa trasformazione e il suo valore strategico per la crescita sia del business sia delle persone che, grazie a una migliorata produttività, possono dedicarsi ad attività a valore. Insieme ai nostri partner, siamo al loro fianco per guidarle in questa fase di cambiamento, attraverso tecnologie all’avanguardia e formazione per un uso consapevole ed efficace.” ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

In questo contesto, Microsoft conferma il proprio impegno nel promuovere un’adozione responsabile dell’AI generativa attraverso Copilot per Microsoft 365, il copilota in grado di amplificare il lavoro delle persone e delle aziende e capace di liberare tempo da attività di routine, aumentare la creatività e dare spazio a nuovi scenari di crescita, innovazione e ingegno umano. Copilot combina infatti la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con i dati aziendali e le app di Microsoft 365, per trasformare il mondo professionale grazie all’AI.

Da una parte Copilot lavora al fianco delle persone grazie all’integrazione nelle app Microsoft 365 che vengono utilizzate ogni giorno – Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Teams – per liberare la creatività, aumentare la produttività e migliorare le competenze; dall’altra è stato integrato all’interno di un’esperienza completamente nuova, Microsoft 365 Chat, che funziona unendo LLM, le app di Microsoft 365 e i dati – dal calendario, alle email, le chat, i documenti, le riunioni e i contatti – per eseguire operazioni che prima le persone non erano in grado di fare.

Al contempo, attraverso il progetto AI L.A.B., Microsoft Italia, insieme a un nutrito ecosistema di partner, vuole contribuire alla diffusione delle competenze digitali necessarie per cogliere le opportunità dell’AI generativa e utilizzarla in modo efficace. Con AI L.A.B., infatti, un programma per aiutare aziende pubbliche e private, professionisti e studenti nei processi di adozione dell’AI e formazione ad-hoc su questa tecnologia, Microsoft ha avviato in meno 6 mesi oltre 300 progetti in questa direzione, coinvolgendo 214 aziende Italiane

L’evento è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di un approccio etico all’Intelligenza Artificiale. Microsoft da sempre è impegnata nel mantenere vivo il dialogo

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con tutti gli attori coinvolti affinché le nuove tecnologie siano strumenti per aiutare ad affrontare le sfide globali e siano promotrici di un cambiamento positivo nel mondo. Trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità e sicurezza sono i principi che guidano Microsoft nell’evoluzione delle sue soluzioni.

L’Uso di Copilot nel marketing, nelle risorse umane e nel settore finance: i casi SACE e Reale Group Dal 15 gennaio scorso, Copilot per Microsoft 365 è disponibile per tutte le imprese italiane che possono beneficiare dei vantaggi di queste soluzioni per un nuovo modo di lavorare. Nel nostro Paese, sono già numerose le aziende che lo stanno implementando in tutte le attività e in funzioni aziendali con positivi riscontri sui temi della produttività, efficienza di processi, piani strategici e maggiore creatività e benessere per le persone.

nerativa per migliorare la produttività e la collaborazione dei suoi dipendenti e offrire un servizio più efficiente e personalizzato alle PMI italiane. SACE è la prima realtà nel segmento Public Sector ad adottare Copilot e Viva, due strumenti di Microsoft che grazie all’AI generativa consentono di ottimizzare tempo, risorse e capacità di risposta alle imprese, aumentando nel contempo il benessere dei colleghi, approccio in linea con il nuovo modello di lavoro totalmente flessibile, (Flex4Future) che si basa su smart working illimitato activity-based, eliminazione dei controlli sulle timbrature e settimana lavorativa di 4 giorni: un nuovo assetto che rende SACE la prima partecipata pubblica a sperimentare un modello all’avanguardia in Italia per liberare il tempo delle persone e dedicarlo ad attività ad alto valore aggiunto, al proprio sviluppo e migliorare il work-life balance.

Tra queste Reale Group, da sempre attenta alle innovazioni offerte dal mercato, ha da subito sperimentato e favorito l’adozione di sistemi di AI generativa come Copilot, con un approccio allo stesso tempo aperto, responsabile e, in linea con la missione del Gruppo, mantenendo le persone al centro. Nel farlo, ha predisposto un piano di adozione attento e graduale, per accompagnare l’organizzazione nella piena comprensione degli strumenti. Reale Group ha partecipato, tra i primi clienti in Italia, al programma di Early Access Program di Copilot per Microsoft 365, insieme ad un gruppo ristretto di aziende a livello globale, per sperimentare l’adozione di strumenti di AI generativa, integrati all’interno delle applicazioni di Microsoft 365. L’adozione è stata pianificata con cura, coinvolgendo in una prima fase 300 persone, suddivise tra i vari ruoli aziendali e Paesi in cui Reale Group opera, guidandole con training e communities in modo costante. Inoltre, Reale Group ha progettato percorsi di accompagnamento sui temi dell’Awareness AI e del Prompting, organizzando workshop con le diverse aree di business per individuare casi d’uso specifici. L’obiettivo è quello di integrare l’Intelligenza Artificiale in ogni ambito di business, facendo leva sulle potenzialità di questa tecnologia affinché possa contribuire fin dall’inizio al processo di ideazione o di analisi del business per qualsiasi esigenza o problema da risolvere. Anche SACE, la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze specializzata nel supporto alla crescita sostenibile delle imprese in Italia e nel mondo, sta implementando con successo l’AI ge -

“ Il futuro passa per una crescita sostenibile e le nuove tecnologie sono un alleato per realizzare questo obiettivo. Noi di SACE siamo orgogliosi di accompagnare le imprese e PMI italiane in questa direzione e grazie a Microsoft abbiamo abbracciato noi stessi le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale generativa per rafforzare la nostra organizzazione. E tutto questo passa attraverso un nuovo modello di lavoro totalmente flessibile, Flex4Future, che permette alle nostre persone di liberare il proprio tempo per dedicarlo ad attività ad alto valore aggiunto, al proprio sviluppo e al proprio benessere”, ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE. 

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News

IoT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA

Nel 2023 il mercato dell’internet of things sfiora i 9 miliardi di euro, + 9% rispetto al 2022

Non si arresta la corsa del mercato italiano dell’Internet of Things. Nel 2023 ha raggiunto un valore di 8,9 miliardi di euro, +9% rispetto al 2022. Tra i diversi ambiti, la fetta più grande del mercato è rappresentata dalla Smart Car, con un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, 18% del totale. Al secondo posto, le applicazioni IoT nel mondo utility (Smart Metering e Smart Asset Management) con 1,38 miliardi di euro (+1%). Nel 2023 sono stati installati altri 750.000 contatori gas connessi, portando la diffusione all’87% del parco complessivo, e 1,7 milioni contatori elettrici di seconda generazione, raggiungendo quota 71%. Novità arrivano anche sul fronte idrico, con 850.000 contatori smart installati nel 2023 (raggiunta quota 17% del totale) e prospettive di crescita per il futuro.

Seguono Smart Building (1,3 miliardi, -1%), Smart City (950 milioni, +15%), Smart Factory (905 milioni, +16%), Smart Home (810 milioni, + 5%), Smart Logistics (770 milioni, +8%), Smart Agricolture (570 milioni, +6%) e Smart Asset Management (330 milioni, +7%).

Gli oggetti connessi attivi in Italia sono 140 milioni, poco più di 2,4 per abitante. A fine 2023 si contano 41 milioni di connessioni IoT cellulari (+5% rispetto al 2022) e 100 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+17%). Tra queste, una spinta importante arriva dalle reti LPWA (Low Power Wide Area) che vedono una crescita significativa, passando da 2,4 milioni a 3 milioni di connessioni. Parallelamente, l’offerta di soluzioni IoT continua a evolvere, con un numero crescente di aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, grazie ai quali è possibile integrare la propria offerta con nuovi servizi di valore. Questo approccio ha un impatto diretto sui numeri del mercato: i servizi raggiungono quota 4 miliardi di euro (+14% vs 2022).

Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano*, presentata oggi durante il convegno “Notte prima degli esami: Internet of Things alla prova di maturità”.

“Se si considera la riduzione degli incentivi legati al Piano Transizione 4.0 e al Superbonus nel corso dell’anno,

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 20 a cura della redazione Osservatorio Internet of Things
N

il risultato è particolarmente positivo - afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio IoT -. Guardando al futuro, una prima grande sfida da cogliere riguarda la valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi. Da un lato, l’utilizzo dei dati può migliorare le performance del business attuale tramite, ad esempio, l’efficientamento delle operations o il miglioramento dell’offerta. Dall’altro, permette alle imprese di espandere il proprio business o modificarne la natura, abilitando servizi aggiuntivi per i propri clienti e nuovi modelli di business basati sulla servitizzazione. Su questi temi c’è ancora molta strada da fare, anche se iniziano ad arrivare sul mercato nuove soluzioni sempre più avanzate in grado valorizzare concretamente i dati raccolti”.

“Altre due grandi sfide che il mercato dovrà affrontare riguardano l’integrazione tra IoT e Intelligenza Artificiale da un lato, e un maggior focus sulla sostenibilità (in primis ambientale) dall’altro – osserva Angela Tumino, Direttrice dell’Osservatorio IoT –. E’ infatti proprio grazie all’effettiva capacità di sfruttare l’enorme potenziale derivante dall’integrazione tra IoT e AI che si porranno le basi per lo sviluppo del mercato futuro, grazie a nuovi scenari di utilizzo e ai numerosi benefici derivanti dall’impiego di dispositivi sempre più intelligenti. Anche la sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione di imprese e cittadini, e l’IoT può giocare un ruolo impor-

tante. Occorre però saper sbloccare questo potenziale, con il contributo di imprese, enti regolatori e pubbliche amministrazioni”.

L’Industrial IoT

Nonostante la crescita del valore di mercato, nel 2023 si assiste a un rallentamento nel lancio di nuovi progetti Industrial IoT sul territorio italiano: il 18% delle grandi aziende ha avviato progetti nel corso dell’ultimo anno, dato in diminuzione rispetto al 31% del 2022 e al 21% del 2021

“Questo calo è da imputare in primis al dimezzamento degli incentivi - evidenzia Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things - che da alcuni anni hanno ormai un impatto diretto sull’avvio di nuovi progetti. A testimonianza di ciò, quasi la metà delle imprese (48%) ha attribuito un ruolo chiave agli incentivi nella decisione di attivare progettualità di Smart Factory in passato. Nel biennio 202425, grazie al nuovo Piano di Transizione 5.0 che prevede lo stanziamento di 6,3 miliardi di euro, ci si augura che questa tendenza potrà essere finalmente invertita. Oltre all’acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0, i fondi dovranno essere destinati anche a beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili e alla formazione del personale in competenze

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Osservatorio Internet of Things

per la transizione verde.”

La metodologia di calcolo degli incentivi pone l’efficientamento energetico al centro delle progettualità portate avanti dalle imprese. Già oggi 8 grandi aziende su 10 dichiarano un impegno significativo verso la tutela dell’ambiente e verso gli obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance). Anche le azioni intraprese finora per ridurre la propria impronta ecologica si legano con gli obiettivi di efficientamento e di ottimizzazione indicati dal piano Transizione 5.0: ai primi posti la riduzione dei consumi energetici (86%, con impatti sia sull’ambiente sia sulla riduzione dei costi) e l’utilizzo di energia pulita (85%). Seguono l’utilizzo di materie prime riciclate e materiali di recupero (58%) e la riduzione delle emissioni inquinanti (57%).

Considerando invece le aziende produttrici di macchinari operanti in Italia, il 60% delle imprese coinvolte ha una conoscenza discreta o elevata delle soluzioni IoT e quasi 1 azienda su 2 (46%) connette la maggior parte (31%), se non tutti (15%), i macchinari che realizza. Percentuale che aumenta ulteriormente se si include anche chi connette solo una piccola parte dei macchinari prodotti, arrivando a toccare quota 75% (3 aziende su 4). Se la percentuale di aziende che produce macchinari connessi è già oggi rilevante, anche in questo caso è invece necessario lavorare di più per sfruttare realmente il potenziale dei dati raccolti: quasi 1 azienda su 2 (49%) non ha accesso ai dati generati dai macchinari in uso dai clienti. Inoltre,

tra coloro che li utilizzano, più di 1 su 2 (58%) non sfrutta i dati per sviluppare versioni migliorative del macchinario/impianto o non sa se sono effettivamente impiegati per questo scopo. Del restante 42%, soltanto nel 10% dei casi le aziende utilizzano i dati raccolti per sviluppare versioni migliorative sfruttando la tecnologia Digital Twin. Risulta invece positivo l’approccio dei produttori verso i nuovi servizi: la maggior parte delle aziende che ha venduto macchinari connessi ha abbinato anche servizi aggiuntivi (64%), quali la manutenzione preventiva (36% del campione) e di tipo informativo (26%).

Le tecnologie

Rimane grande l’interesse verso le potenzialità di impiego del 5G per supportare le applicazioni IoT. Con il venticinquesimo anniversario della nascita del 3GPP (3rd Generation Partnership Project) arriva a completamento la definizione della Release 18 del 5G. “Questa specifica ha l’obiettivo di migliorare le prestazioni di rete in termini di qualità del segnale e data-rate – spiega Antonio Capone, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things – e di fornire supporto a nuove applicazioni e use case. Il 5G Advanced, inoltre, introduce miglioramenti che consentono una maggiore differenziazione della qualità del servizio sulla rete, utili per le applicazioni di realtà virtuale e aumentata, il positioning indoor e le reti di sensori industriali”.

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Sul fronte dell’interoperabilità, aumenta il numero di reti pubbliche e private a supporto delle applicazioni. In particolare, è in aumento il numero di installazioni di Mobile Private Network (MPN), principalmente in ambienti industriali e in grandi aree prive di connettività pubblica. Tra le applicazioni più diffuse spiccano la robotica collaborativa, il monitoraggio e controllo degli asset in tempo reale, nonché soluzioni di assistenza remota/e-learning con realtà virtuale e aumentata. Complessivamente, però, i numeri delle installazioni MPN sono ancora contenuti: meno di dieci in Italia e qualche centinaio su scala globale.

AI e Internet of Things

L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale e – in alcuni casi – della Generative AI nelle soluzioni Internet of Things costituisce una delle sfide cruciali per i produttori di dispositivi smart. Se opportunamente colta, può generare importanti benefici sia per le aziende che per i consumatori. Ad esempio, in ambito consumer l’integrazione della Generative AI negli smart home speaker apre la strada a interazioni più intuitive, conversazionali e naturali con i dispositivi. Oltre che negli ambienti domestici, anche nelle auto connesse la Generative AI può essere impiegata per creare automaticamente contenuti multimediali, come playlist musicali personalizzate o la diffusione di annunci vocali

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contestualmente rilevanti in base allo scenario di guida. Nei contesti B2b, l’Intelligenza Artificiale si configura come un valido alleato, ad esempio, durante l’installazione di asset o contatori connessi nel contesto Utility, o di macchinari industriali in quello manifatturiero. In ambito industriale, le tecnologie AI assumono un ruolo chiave anche in processi di manutenzione – specialmente quella predittiva e prescrittiva – generando avvisi e raccomandazioni in tempo reale e consentendo alle aziende di intervenire prima che si verifichino guasti critici. 

*L’edizione 2023-24 dell’Osservatorio Internet of Things è realizzata in collaborazione con il DEIB (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) e l’IoT lab e con il supporto di 1NCE, AlmavivA, Ariston Group, BTicino, BVA Doxa, CAME, Centro Nazionale Mobilità Sostenibile (MOST), Comoli Ferrari, Connect Reply, DigiCert, Edison, Electrolux, Enel X, Engineering, Eni, EY, GEWISS, Hera Luce, IOTINGA, ISEO Ultimate Access Technologies, Italtel, KPMG, Neosurance, Philip Morris, Servitly, Storm Reply, Targa Telematics Viasat, Vimar, Vodafone Italia; Apogeo Space, Assimpredil ANCE, Avnet Silica, Brunata ZENNER, Cellnex, Centria, Delta Dore, Different Factory, EOSS, eQ-3 AG, Ezviz –Hikvision, IMC Group, Immergas, IoTicontrollo, Lavazza, Mitsubishi Electric, Nital - Hinnovation, Open Fiber, Sensibo, Sirti Digital Solutions, SMaBiT, SmartDHOME, Stetel, Syscons Industries, Titiro Digital, UnipolTech; Anitec-Assinform, Assintel.

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L’Intelligenza Artificiale (AI) sta diventando la nota dominante di ogni discorso sul mondo produttivo e sullo sviluppo tecnologico; soprattutto da quando si è diffusa in modo facilmente accessibile la AI generativa con le sue sterminate applicazioni. È più che mai opportuna una strategia: quella europea fa leva sulle AI Factories e sul programma GenAI4EU; quella nazionale è sinergica e tende a valorizzare le peculiarità italiane

UNA STRATEGIA PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 24 INTELLIGENZA
INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE
ARTIFICIALE / di Mario Gargantini

TTra le tante notizie relative all’Intelligenza Artificiale (AI) che ormai da qualche tempo inondano lo spazio informativo che ci circonda, non sarà sfuggito agli operatori del mondo industriale e produttivo l’annuncio di una iniziativa della Commissione Europea che nel gennaio scorso ha varato un pacchetto di misure per sostenere le start-up e le PMI europee nello sviluppo di un’Intelligenza Artificiale affidabile che rispetti i valori e le norme dell’UE; il pacchetto fa seguito all’accordo politico del dicembre 2023 che ha portato alla legge dell’UE sull’AI – la prima legge al mondo su questo tema – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione dell’AI in Europa.

Il pacchetto comprende una varietà di misure e iniziative tra le quali sono significative:

- il sostegno finanziario per l’AI generativa, che produrrà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo di circa 4 miliardi di euro fino al 2027;

- una modifica del regolamento EuroHPC al fine di istituire fabbriche di AI, un nuovo pilastro per le attività comuni dell’UE relative ai supercomputer;

- l’iniziativa “GenAI4EU”, sempre in tema di AI generativa, che mira a sostenere lo sviluppo di nuovi casi d’uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei, nonché nel settore pubblico.

Una strategia europea

Queste, ed altre iniziative, rappresentano lo svolgersi di quella che si può ben denominare strategia europea sulla AI e che era già stata delineata nel 2018 con un apposito piano coordinato che ha incoraggiato gli Stati membri a sviluppare strategie nazionali. In effetti, l’AI è un insieme di tecnologie di rilevanza strategica e per sfruttarne i vantaggi è necessaria un’azione unitaria dell’Unione europea. Peraltro il contesto tecnologico, economico e politico è cambiato notevolmente e tre anni fa si è resa necessaria una revisione del piano che sta fungendo da acceleratore e attivatore delle opportunità offerte dalle tecnologie di AI.

Sono quattro i principali di suggerimenti contenuti nel nuovo piano. Anzitutto si raccomanda di concentrarsi su un’infrastruttura di dati e calcolo in un quadro di cooperazione e con una particolare attenzione a favorire le PMI. Si suggeriscono poi una serie di misure per favorire l’affermarsi delle eccellenze, assicurando la disponibilità di strutture di prova e sperimentazione per l’innovazione e l’adozione rapida delle nuove tecnologie. C’è poi la preoccupazione che l’AI sia al servizio delle persone nonché fattore positivo per la società: bisogna quindi assicurarsi che l’AI sviluppata e immessa sul mercato dell’UE sia antropocentrica, sostenibile, sicura, inclusiva, accessibile e affidabile. È quindi di cruciale importanza il quadro normativo destinato ad assicurare la fiducia nei confronti dei sistemi di IA promuovendo al tempo stesso a livello mondiale l’approccio basato sui valori adottato dall’UE

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MAGAZINE

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

in materia di AI.

Infine, si suggerisce di compiere progressi nello sviluppo di una leadership strategica nei settori ad alto impatto, compresi i cambiamenti climatici e l’ambiente, la salute, il settore pubblico, la robotica, la mobilità, la sicurezza e gli affari interni e l’agricoltura.

Nel nuovo contesto tecnologico della AI, i passi principali della UE si muovono in due direzioni: il potenziamento delle “fabbriche di intelligenza artificiale” (AI Factories) e lo sviluppo della AI generativa (GenAI).

Le AI Factories sono ecosistemi aperti formati attorno ai supercomputer pubblici europei e che riuniscono i materiali chiave e le risorse umane necessarie per lo sviluppo di modelli e applicazioni di GenAI. Questi ecosistemi includono supercomputer dedicati alla AI, data center associati in prossimità o collegati tramite reti ad alta velocità e, cosa altrettanto importante, il capitale umano necessario per utilizzare queste risorse in modo efficace: dagli esperti di supercalcolo e Intelligenza Artificiale, ai Data Specialist, ai ricercatori, alle startup e agli utenti finali.

Il pilastro principale delle AI Factories sono le strutture per il calcolo ad alte prestazioni EuroHPC: la UE ha creato una rete pubblica di livello mondiale composta da otto supercomputer interconnessi dislocati in tutta Europa ed è all’avanguardia nel supercalcolo a livello globale. Tre di questi supercomputer sono attualmente tra i primi dieci al mondo;

con i prossimi due nuovi supercomputer, che saranno installati nel 2024 e nel 2025, le capacità di calcolo dell’infrastruttura EuroHPC andrà ben oltre le prestazioni exascale (oltre un exabyte al secondo, cioè un miliardo di miliardi di operazioni al secondo). Tra i supercomputer EuroHPC, quelli più potenti hanno partizioni accelerate che sono molto adatte per eseguire attività di Intelligenza Artificiale addestrare modelli di AI su larga scala.

Arriva la GenAI

Per quanto riguarda la GenAI, la Commissione Europea ha lanciato, come si è detto, la GenAI4EU, un’iniziativa storica per stimolare l’adozione dell’Intelligenza Artificiale generativa nei quattordici ecosistemi industriali strategici dell’Unione, sostenendo i percorsi di transizione delineati nella strategia industriale dell’UE. L’iniziativa incoraggia lo sviluppo di grandi ecosistemi di innovazione aperta che promuovono la collaborazione tra startup e utilizzatori di AI nell’industria e nel settore pubblico. Ciò include applicazioni industriali come il settore manifatturiero, riflettendo al tempo stesso l’impegno dell’Unione a rendere più verde la sua economia e ad affrontare il problema del clima.

GenAI4EU sostiene lo sviluppo di applicazioni avanzate che sfruttano la GenAI in aree applicative chiave, come quelle indicate di seguito, ciascuna delle quali beneficerà delle AI Factories e dei relativi dati di alta qualità. Si tratta di: Robotica, Assistenza sanitaria, Biotecnologie e prodotti chimici, Materiali e batterie, Produzione e ingegneria, Mobilità, Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale, Mondi virtuali e

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INDUSTRY
4.0 DESIGN

gemelli digitali, Cybersecurity, Aerospaziale, Agroalimentare, Scienze.

Nel settore della robotica industriale e di servizio oggi l’UE è leader mondiale. La GenAI aiuta i robot a imparare dalle loro esperienze e quindi migliora le loro capacità in termini di apprendimento, interazione e funzionamento, rendendoli più adattabili, efficienti ed efficaci in diverse applicazioni; può anche simulare ambienti realistici per l’addestramento dei robot, soprattutto in ambienti difficili come quelli nucleari o spaziali.

La GenAI può rivoluzionare l’assistenza sanitaria. Nell’ambito dell’assistenza medica personalizzata, contribuisce a fornire soluzioni sanitarie su misura ai pazienti in base alla loro composizione genetica unica e a fattori ambientali e di stile di vita. L’iniziativa Virtual Human Twins utilizzerà gli spazi di dati comuni per addestrare modelli di GenAI che tengono conto dei processi biologici a diversi livelli all’interno del corpo umano: dalle molecole e dai tessuti agli organi e all’intero corpo; ciò contribuirà ad accelerare le sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci e a ottimizzare i trattamenti per i pazienti.

Si prevede che la GenAI porterà a innovazioni significative nei settori biotecnologico e farmaceutico: ha il potenziale per generare dati genetici sintetici in assenza di dati reali, generare nuove o analizzare sequenze di geni esistenti per aiutare a comprendere malattie genetiche complesse o facilitare la scoperta di farmaci, come visto nelle recenti scoperte sullo sviluppo di antibiotici supportati dall’intelligenza artificiale per combattere la resistenza antimicrobica.

L’intelligenza Artificiale generativa può essere utilizzata per sintetizzare nuove strutture materiali, prevederne le proprietà o progettare nuovi materiali compositi che raggiungano specifiche proprietà meccaniche, termiche o elettriche. Per le batterie, la GenAI può essere determinante per migliorare radicalmente le prestazioni e la sicurezza. Può anche essere uno strumento prezioso per incrementare la produzione di idrogeno attraverso l’intero processo produttivo: dalla progettazione di catalizzatori più efficienti

alla scoperta di nuovi materiali per una migliore produzione e distribuzione dell’idrogeno, può contribuire a ottimizzare il consumo di energia.

La GenAI sosterrà la competitività globale dell’Unione nel settore manifatturiero; utilizzando l’enorme quantità di dati industriali prodotti dall’IoT, migliorerà i processi produttivi, riducendo significativamente sprechi e costi e garantendo prodotti di qualità superiore, ad esempio migliorerà la produzione additiva e la stampa 3D. Diverse aziende manifatturiere europee stanno già utilizzando l’Intelligenza Artificiale generativa per migliorare le proprie operazioni e servizi.

L’Intelligenza Artificiale generativa è importante per l’industria automobilistica poiché costituisce uno strumento prezioso per promuovere la guida e la produzione autonome; fornisce funzionalità avanzate per la formazione, la simulazione e il miglioramento dei processi decisionali dei veicoli a guida autonoma. Inoltre, può supportare la codifica e aiutare l’industria automobilistica ad affrontare le sfide legate alla crescente complessità del software e alla carenza di competenze. In termini più generali, la GenAI può ottimizzare i sistemi di trasporto, identificare inefficienze nella fornitura di beni e prevedere le esigenze di manutenzione, migliorare la gestione del traffico nelle città.

La GenAI sta rivoluzionando lo sviluppo di sistemi di previsione di condizioni meteorologiche estreme e clima, un’area in cui l’UE è stata all’avanguardia nell’impiego di algoritmi tradizionali di modellazione e simulazione del clima. L’Intelligenza Artificiale generativa ha anche migliorato la nostra capacità di modellare lo stato dell’ambiente (acqua, aria, biodiversità del suolo) e valutare l’impatto dell’economia sulle risorse naturali.

L’Intelligenza Artificiale generativa è una tecnologia essenziale per lo sviluppo di mondi virtuali realistici, creativi, immersivi e interattivi. Svolgerà quindi un ruolo nelle applicazioni di VR per le smart city, dal supporto al turismo, al commercio al dettaglio e alla cultura, all’ottimizzazione dei sistemi di trasporto, all’affronto delle diverse sfide della sostenibilità urbana.

Nel campo della cybersecurity la GenAI può aumentare

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in modo esponenziale la capacità di apprendere e replicare i modelli riscontrati nelle minacce informatiche o nelle vulnerabilità per migliorare il rilevamento e la previsione delle minacce future; peraltro le stesse tecnologie possono essere utilizzate anche dai criminali informatici per organizzare sofisticati attacchi e altre attività malevole. La prevalenza dell’AI generativa aumenterà quindi la necessità di garantire la robustezza dei sistemi, la loro resilienza, nonché di predisporre misure preventive e di mitigazione per la protezione delle risorse critiche.

Nel settore aerospaziale, la GenAI può essere utilizzata per aumentare la resilienza dei sistemi e dei servizi aerospaziali, migliorandone la sostenibilità e la sicurezza; più in generale, può migliorare in modo significativo vari aspetti delle appli-

cazioni spaziali: dal miglioramento della precisione, all’ottimizzazione della progettazione dei veicoli e alla creazione di sistemi più autonomi e adattivi per l’esplorazione spaziale.

Quanto alle applicazioni a Terra dell’aerospace, la navigazione autonoma per il trasporto terrestre si baserà sulla fusione dei dati abilitata dall’AI, compresi i servizi di posizionamento, navigazione e cronometraggio GNSS.

L’Intelligenza Artificiale generativa ha un potenziale significativo per il progresso delle pratiche agricole. Nelle coltivazioni può rivoluzionare i sistemi di irrigazione intelligenti, sintetizzando dati provenienti da varie fonti per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e prevedere le esigenze future. Nell’allevamento del bestiame, può migliorare il monitoraggio in tempo reale e la diagnosi delle malattie generando modelli più accurati da dati estesi sulla salute e il comportamento degli animali. Creando e simulando scenari complessi, questa tecnologia può non solo garantire una gestione efficiente delle risorse, ma anche migliorare la produttività e la sostenibilità in agricoltura.

La GenAI avrà un profondo impatto sulle scoperte scientifiche, inaugurando una nuova ondata di innovazione all’intersezione tra l’Intelligenza Artificiale e tutti i settori scientifici. Aree come la progettazione di nuovi materiali, la ricerca sulla fusione, la ricerca sismologica o l’astronomia stanno già integrando modelli di AI generativa nelle loro attività di ricerca.

La strategia italiana

La strategia italiana per l’AI (2024-2027), messa a punto dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale), si colloca nella stessa prospettiva di quella europea e prefigura una operatività in stretta sinergia con la comunità Europea e internazionale, “favorendo un sistema di regole coerenti con principi etici e di responsabilità sociale, e contemplando una serie di fattori interconnessi, tra cui la privacy, la sicurezza, le questioni di genere, i temi ambientali e la sostenibilità”. Si sviluppa su quattro macroaree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione, ciascuna accompagnata da iniziative di potenziamento alle infrastrutture che abilitano l’innovazione e dalla previsione di un sistema per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio delle attività.

Elemento caratterizzante della strategia è la definizione di un contesto di azioni “abilitanti”, che definiscono cioè la cornice entro cui le specifiche iniziative dovranno essere dispiegate nelle diverse macroaree. Ci sono azioni di tipo infrastrutturale: come la creazione di un repository di dataset e modelli, quale patrimonio di conoscenza che potrà favorire pratiche di standardizzazione e accelerare i tempi di sviluppo di soluzioni, alimentandosi con dati e modelli che riflettono le peculiarità ed esigenze del nostro Paese; o come le azioni di potenziamento delle infrastrutture di rete per l’AI, promuovendo iniziative per il miglioramento e l’ampliamento delle attuali reti.

Ci sono anche azioni per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio della strategia: si parla dell’istituzione di una Fondazione per l’Intelligenza Artificiale, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale soggetto cui vada in capo la responsabilità delle iniziative sull’AI. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 28
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Dopo il recente AI Safety Summit, tenutosi nel Regno Unito, che ha riunito esperti di AI provenienti da tutto il mondo, per le aziende è tornato il sereno. Nel corso dell’evento si è assistito a un mix di previsioni positive e avvertimenti, ma in sostanza i partecipanti hanno concordato di promuovere i vantaggi dell’AI e di scoraggiarne l’uso improprio, anche se si tratta di una cosa più facile a dirsi che a farsi

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 30 INTELLIGENZA ARTIFICIALE / di Domenico Iacono, Presales Manager, Team Lead Italy & Spain di Commvault INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE

IInoltre, l’Unione Europea ha recentemente reso noto un accordo sulla regolamentazione dell’AI, la cui legislazione non è prevista almeno fino al 2025. Al suo interno, le proposte contengono salvaguardie sull’uso dell’AI all’interno dell’area, tra cui regole su sistemi come ChatGPT e il riconoscimento facciale. È chiaro che l’AI sta segnando la nascita di una nuova era di innovazione e progresso tecnologico; il suo utilizzo e applicazione sono al tempo stesso acclamati e attentamente esaminati. Governi e aziende devono porsi oggi domande relativamente a chi la usa, come e per quale scopo. La sfida per i team di sicurezza è la messa a punto di una cyber resilienza in grado di contrastare le minacce che si avvalgono dell’AI. Per la maggior parte di loro, cercare di stare un passo avanti ai malintenzionati non è una novità. Ciò che è diverso, e causa di preoccupazione, è il modo in cui l’intelligenza artificiale sta livellando il campo di gioco.

Una nuova lega di attaccanti

Ciò che prima richiedeva ai malintenzionati un notevole sforzo umano, conoscenze e competenze tecniche, ora può essere gestito in modo più efficiente ed efficace da LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) e dall’AI. Prendiamo ad esempio un attacco mirato a compromettere la catena di approvvigionamento di un’azienda.

L’AI può semplificare e velocizzare l’orchestrazione di un attacco di questo tipo, automatizzando e coordinando fasi del processo che prima venivano svolte manualmente. Nel corso della pianificazione, gli strumenti di AI analizzano vaste quantità di dati per identificare ogni potenziale vulnerabilità all’interno della supply chain. In seguito, sono in grado di elaborare metodi per sfruttarne i punti di accesso più suscettibili, in base ai punti deboli specifici rilevati. Successivamente, per contribuire all’esecuzione dell’attacco, LLM come ChatGPT possono essere istruiti al fine di creare efficaci email di phishing e post sui social. Attingendo a una vasta base di conoscenze, i contenuti realizzati contengono riferimenti credibili alla supply chain e informazioni pertinenti al ruolo e agli interessi del destinatario, rendendo molto più difficile per i dipendenti riconoscere il vero intento sottostante. Queste comunicazioni sono spesso molto più convincenti di quelle prodotte in precedenza. Anche i più prudenti potrebbero essere tentati di cliccare su un link sospetto o fornire inavvertitamente informazioni che potrebbero aiutare un criminale. Una volta che un attacco è in corso, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale può ottimizzare l’invio di payload malevoli attraverso la catena di approvvigionamento e l’ecosistema, scegliendo i momenti e i percorsi più opportuni per eludere il rilevamento da parte delle difese IT. Questa capacità di elaborare enormi moli di dati, imparare dai modelli e prendere decisioni dinamiche può far apparire gli attacchi molto complessi, di ampia portata e potenzialmente più pericolosi di quanto non siano, forse lasciando intendere che

ci sia una rete criminale sofisticata alle spalle. Tuttavia, con l’aiuto di strumenti di intelligenza artificiale, anche persone inesperte possono produrre attacchi completi, che li pongono apparentemente sullo stesso piano di criminali esperti e organizzazioni più grandi e preparate.

Un gioco a due facce

Le aziende devono essere pronte a far fronte a un numero crescente di attacchi più intelligenti e a determinarne rapidamente la criticità, altrimenti si corre il rischio di reagire in modo eccessivo o di non cogliere i primi segnali di allarme di una potenziale violazione. Per questo è necessario sfruttare l’intelligenza artificiale per battere i criminali al loro stesso gioco. In parallelo, gli strumenti di intelligenza artificiale possono essere impiegati per analizzare in tempo reale grandi quantità di informazioni sulle minacce provenienti da più fonti, identificando gli indicatori nascosti. Possono monitorare il comportamento di utenti ed entità, confrontandolo con i parametri di riferimento della normale attività e individuare le anomalie che indicano una compromissione. La valutazione dei dati storici può anticipare le minacce potenziali, consentendo una valutazione più rapida e accurata dei rischi futuri. Inoltre, il monitoraggio continuo dei dati sulle minacce in arrivo assicura che le difese IT possano essere adattate rapidamente per combattere pericoli e tattiche emergenti.

L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale anche nella protezione degli endpoint, implementando algoritmi che riconoscono e neutralizzano malware e ransomware, comprese le varianti inedite. Insieme a strumenti di intelligenza artificiale specializzati nel rilevamento di attacchi di phishing, le comunicazioni dannose possono essere differenziate da quelle legittime e messe in quarantena per ulteriori indagini, riducendo il rischio che i destinatari clicchino su link sospetti. Quando si verifica un incidente o una violazione, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale può aiutare il processo di indagine e mitigazione, accelerando il ripristino per ridurre al minimo ulteriori danni.

Colmare il gap di competenze

Le piattaforme di sicurezza odierne sono in grado di fornire una gamma completa di misure di protezione e risposta basate su intelligenza artificiale per sconfiggere gli attaccanti, tra cui allarme precoce, rilevamento delle minacce, preparazione agli incidenti, risposta rapida e ripristino. Data la continua carenza di personale addetto alla sicurezza, queste soluzioni possono anche aiutare a colmare eventuali lacune con difese sempre attive. Grazie all’intelligenza umana, la natura adattiva dell’AI permetterà ai team di sicurezza di essere alla pari dei loro avversari criminali, di competere sullo stesso piano e mantenere alta la cyber resilienza. Le aziende che non riescono a tenere il passo con l’adozione dell’AI danno ai cybercriminali un vantaggio significativo e saranno molto più esposte al rischio di gravi violazioni. Non lasciamo che questo accada. 

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L’innovativo robot carrellato di ABB offre maggiore velocità, precisione e autonomia nella navigazione e nella logistica

Studio® Suite AMR T702,

AMR T702

il nuovo robot mobile con tecnologia

Visual SLAM AI e AMR

IIl mercato dei robot mobili continua a crescere. Si tratta di un mercato con un grande potenziale che, si stima, si espanderà a un tasso del 20% CAGR fino al 2026, passando da 5,5 miliardi di dollari a 9,5 miliardi di dollari. Di pari passo, si amplia anche il portafoglio AMR di ABB Robotics, uno dei principali fornitori mondiali di robotica e automazione, e oggi l’unica azienda con un portafoglio completo e integrato di robot industriali e collaborativi, di robot mobili (AMR), soluzioni complete di automazione e machine automation. L’azienda ha annunciato il suo primo robot mobile autonomo Flexley Tug T702 dotato della tecnologia di navigazione Visual SLAM basata sull’intelligenza artificiale e del nuovo software AMR Studio®, che consente ai nuovi utenti di programmare e gestire facilmente intere flotte di robot mobili.

Presentato lo scorso marzo alla fiera LogiMAT 2024 di

Stoccarda, in Germania, le nuove funzionalità dell’AMR T702 semplificano la configurazione e possono ridurre i tempi di messa in servizio fino al 20%, aprendo la strada a un ambiente di lavoro in cui i robot intelligenti operano autonomamente, in un contesto di carenza critica di manodopera qualificata. L’evento ha offerto anche l’opportunità di mostrare il potenziale della tecnologia Visual SLAM nel trasformare le linee di produzione convenzionali in celle di produzione intelligenti e modulari, servite dagli AMR. La presentazione del nuovo robot carrellato AMR T702 segue l’acquisizione della start-up svizzera Sevensense, avvenuta a gennaio. “Dopo l’acquisizione di Sevensense, sono lieto di offrire il nostro primo AMR con tecnologia Visual SLAM basata su AI e software AMR Studio. Questa combinazione di robotica mobile e tecnologia di navigazione leader nel settore AI offre ai clienti ABB una flessibilità e una scalabilità intralogi-

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ROBOTICA / ABB
di Sofia Rossi

stica senza pari, in un ambiente che sta passando da una produzione lineare a reti di produzione dinamiche”, ha dichiarato Marc Segura, Presidente di ABB Robotics “L’AMR T702 è perfetto per un’ampia gamma di settori, come quello automobilistico, dei beni di consumo o della logistica, in particolare per i grandi magazzini e i centri di distribuzione, dove l’ambiente è in continua evoluzione”.

AMR di nuova generazione basati sull’AI

L’integrazione nel portafoglio AMR di ABB della tecnologia di Sevensense, start-up svizzera e fornitore di tecnologie di navigazione con visione 3D abilitate all’intelligenza artificiale per robot mobili autonomi (AMR), permette all’azienda di consolidare la sua posizione sul mercato della robotica mobile di prossima generazione basata sull’AI, offrendo una combinazione senza precedenti di velocità, precisione e carico utile.

Di fatto, l’accelerazione dei progressi dell’IA sta ridefinendo le possibilità della robotica industriale. L’intelligenza artificiale sta migliorando ogni aspetto, dalla capacità dei robot di afferrare, prelevare e posizionare, alla capacità di muoversi e navigare in ambienti dinamici.

“L’anno in corso vedrà una crescente attenzione relativamente al ruolo dell’Intelligenza Artificiale (IA)”, ha dichiarato Segura. “Da robot mobili e cobot, all’abilitazione di nuove applicazioni robotiche in nuovi settori e alla creazione di nuove opportunità di apprendimento e sviluppo per le persone, queste nuove frontiere dell’IA stanno ridefinendo il futuro della robotica industriale”.

L’intelligenza artificiale sta conferendo ai robot mobili e ai cobot livelli di velocità, precisione e capacità di carico senza precedenti, consentendo loro di svolgere un maggior numero di compiti in ambienti come fabbriche flessibili, magazzini, centri logistici e laboratori.

livelli di autonomia e riducendo notevolmente l’infrastruttura necessaria alle precedenti generazioni di robot guidati. Questo apre la strada al passaggio da linee di produzione lineari a reti dinamiche, in grado di creare grandi efficienze e in grado di occuparsi di compiti più noiosi, sporchi e pericolosi, per consentire ai lavoratori di svolgere attività più gratificanti”. Questa tecnologia di navigazione abilitata dall’intelligenza artificiale sta già trasformando i settori della produzione automobilistica e della logistica, fornendo valore aggiunto attraverso operazioni più rapide ed efficienti.

Le prospettive di applicazione della tecnologia

Combinando l’intelligenza artificiale e la visione 3D, la tecnologia Visual SLAM consente agli AMR di prendere decisioni intelligenti, distinguendo tra oggetti fissi e mobili in ambienti dinamici. Utilizzando la localizzazione e la mappatura visiva simultanea, i robot possono creare una mappa che viene utilizzata per operare in modo indipendente, riducendo i tempi di messa in servizio da settimane a giorni e consentendo di operare in modo completamente autonomo in ambienti dinamici e altamente complessi, accanto alle persone.

Le mappe sono costantemente aggiornate e condivise da tutta la flotta, offrendo una scalabilità immediata senza interrompere le operazioni e una maggiore flessibilità rispetto ad altre tecnologie di navigazione.

“I robot mobili abilitati all’IA possono trasformare settori come la produzione discreta, la logistica e i laboratori”, ha dichiarato Segura. “I robot dotati della nuova tecnologia Visual Simultaneous Localization and Mapping (Visual SLAM) di ABB, per esempio, hanno capacità di mappatura e navigazione avanzate, garantendo nuovi

Le nuove funzionalità offerte da Visual SLAM sono ulteriormente potenziate dal lancio del software AMR Studio® di ABB (AMR Studio), che consente agli utenti meno esperti di creare e configurare facilmente percorsi e lavori AMR, senza bisogno di conoscenze di programmazione. AMR Studio® semplifica il processo di configurazione di un’intera flotta AMR dall’inizio alla fine, guidando gli utenti attraverso le fasi necessarie, dalla mappatura dell’ambiente alla generazione della missione e alla configurazione del sistema. Una volta che la flotta è operativa, il software AMR Studio® Fleet Manager consente agli utenti di avere il pieno controllo di ciò che accade in officina. L’assegnazione intelligente degli ordini si avvale di potenti algoritmi per garantire una distribuzione efficiente degli ordini, mentre la visualizzazione e il monitoraggio dei dati in tempo reale forniscono una tracciabilità completa. L’interfaccia utente flessibile e facile da usare del software rende anche le flotte AMR più facilmente scalabili, mettendo gli utenti direttamente al comando delle modifiche al sistema e dell’aggiunta di nuovi percorsi. ABB continuerà ad ampliare il suo portafoglio AMR con la tecnologia di navigazione Visual SLAM e AMR Studio®. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 33 T702

La nuova pinza parallela collaborativa SERIE CSSP

Con la pinza Serie CSSP, Camozzi Automation compie un passo importante verso il futuro della robotica collaborativa e industriale

ISERIE CSSP

In un mondo sempre più automatizzato, la manipolazione dei prodotti e dei materiali è un’operazione cruciale per aumentare la produttività e l’affidabilità delle macchine industriali. Camozzi Automation, leader nella progettazione e produzione di componenti per il controllo del movimento e dei fluidi e di sistemi e tecnologie per l’Automazione Industriale, il settore dei Trasporti e del Life science, offre una vasta gamma di componenti per la manipolazione, che si adattano a diverse applicazioni, dal Material Handling alla gestione del carico e dello scarico delle macchine utensili, fino ai robot antropomorfi e ai sistemi Gantry per Pick & Place, Pick & Hold, Feeding e trasferimento di manufatti.

Questi prodotti sono progettati per essere compatibili con l’Industrial Internet of Things e sono finalizzati alla digitalizzazione dei processi produttivi.

Camozzi sviluppa e progetta le sue pinze tenendo conto delle sfide del mercato, come la miniaturizzazione, la flessibilità, l’adattabilità e la competitività. A queste tendenze, oggi si aggiungono la necessità di integrare componenti meccatronici in soluzioni industriali, una riduzione dei consumi energetici e la ricerca di materiali eco-compatibili.

Questo ha permesso di creare soluzioni altamente

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 34 ROBOTICA / CAMOZZI AUTOMATION

Le caratteristiche generali della pinza Serie CSSP

+ Tipologia: pinza parallela autocentrante con guida a T

+ Funzionamento: doppio effetto con molla di sicurezza in chiusura o in apertura

+ Temperatura di lavoro: da 5 C a +50 C

+ Frequenza massima di utilizzo: 3 Hz (NC), 1,7 Hz (NO)

+ Ripetibilità: 0,02 mm

+ Grado di protezione: IP40

+ Certificazioni: ISO 12100, ISO 10218, ISO TS15066, ISO 4414

+ Pressione d’esercizio: 4-7 bar

+ Tensione: 24 V

+ Corrente massima: 0,25 A

+ Forza max. di chiusura per griffa (6 bar): 94 N

+ Forza max. di apertura per griffa (6 bar): 107 N

+ Corsa per dito: 6 mm

flessibili e adattabili che garantiscono la massima precisione, efficienza e competitività per le aziende.

La nuova pinza pneumatica Serie CSSP

La dimensione del mercato dei robot collaborativi è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni e non accenna a fermarsi.

Si prevede crescerà da 2,56 miliardi di dollari nel 2023 a 3,3 miliardi di dollari nel 2024, fino a 9,41 miliardi di dollari nel 2028 con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 29,9%.

Una crescita alimentata dall’industria automobilistica, dall’aumento dell’e-commerce e della logistica e dalla continua urbanizzazione. Le tendenze principali includono l’integrazione dei robot collaborativi con tecnologie avanzate, innovazioni di prodotto, nuovi lanci, partnership strategiche e maggiori investimenti.

il futuro della robotica collaborativa e industriale, fornendo una soluzione in grado di ottimizzare i processi industriali in applicazioni come machine tending, packaging di fine linea e assemblaggio. Ma non solo. Non si tratta solo di automatizzare le attività, ma di raccogliere dati preziosi per ottimizzare i processi. Con questo nuovo prodotto, Camozzi Automation apre la strada a soluzioni di manipolazione smart ed efficienti che trasformeranno le linee di produzione. La nuova pinza Serie CSSP rappresenta l’impegno di Camozzi Automation verso le tecnologie destinate all’Industria 5.0.

Cosa contraddistingue la Serie CSSP?

Questa innovativa pinza plug-and-play è perfettamente compatibile con i marchi leader di cobot, rendendo l’automazione delle operazioni più semplice che mai.

Il suo design robusto, leggero e compatto offre un’ottimizzazione degli spazi e del payload utile del robot, garantendo flessibilità, sicurezza, facilità d’uso ed efficienza. La pinza Serie CSSP offre infatti una serie di caratteristiche uniche e garantisce performance senza compromessi e affidabilità in ogni contesto operativo, con ripetibilità minore 0.02 mm. Presenta valvole di controllo integrate e una connessione semplificata: un solo ingresso pneumatico e un’unica alimentazione elettrica, unitamente ad una interfaccia utente intuitiva integrata con il sistema di controllo del robot.

Il trend positivo della robotica collaborativa ha spinto Camozzi Automation a puntare sempre di più sull’avanguardia tecnologica di questo segmento di mercato, profilandosi come partner chiave per i system integrator che abbracciano la rivoluzione dei cobot.

Per rispondere in modo concreto alla crescita di questo mercato, l’azienda presenta la nuova pinza pneumatica parallela collaborativa Serie CSSP, progettata per essere plug & play e perfettamente compatibile con i principali brand di costruttori di cobot. Con la nuova pinza, Camozzi Automation compie un passo importante verso

In termini di flessibilità, è caratterizzata da dita standard o personalizzate. La pinza, inoltre, può essere alimentata e controllata direttamente dall’interfaccia presente sul polso del robot o tramite dispositivi esterni come Controller del robot, HMI o PLC. Infine, è conforme alla normativa ISO TS 15066 potendo garantire il mantenimento della posizione, anche in assenza di aria e del pezzo in assenza di aria con molla in chiusura o in apertura.

Con la CSSP, l’azienda avvia un nuovo percorso di sviluppo di soluzioni innovative per il mondo della robotica collaborativa e industriale. Questo passo conferma il forte focus dell’azienda sulle tecnologie avanzate per l’industria 5.0, delineando un futuro in cui i componenti per la manipolazione non solo automatizzano le operazioni, ma anche acquisiscono, elaborano e comunicano in modo sempre più efficace i dati specifici delle applicazioni. 

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La pinza CSSP è una pinza parallela, autocentrante, a doppio effetto con molla di sicurezza in chiusura (NC) e molla di sicurezza in apertura (NO), con guida a strisciamento e disponibile in un’unica taglia (40).

Una nuova mano bionica per il cobot ReBeL

igus ha sviluppato una speciale pinza articolata a forma di mano per il cobot ReBeL. Grazie alla nuova mano robotica low-cost, il ReBeL può eseguire una serie di semplici compiti di tipo umanoide (Fonte: igus GmbH).

cobot ReBeL

igus lancia sul mercato una nuova pinza a forma di mano molto conveniente e di facile integrazione per il suo cobot ReBeL

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 36 ROBOTICA / IGUS

II cobot permettono di automatizzare i processi e migliorare l’efficienza, la precisione e la sicurezza della produzione. Inoltre, liberano i lavoratori da compiti ripetitivi e pericolosi. Per questo, ormai, i robot come il cobot ReBeL di igus, sono diventati parte integrante dell’industria e stanno conquistando anche le piccole e medie imprese dove vengono impiegati in operazioni di smistamento, selezione, prelievo e spostamento con l’ausilio di telecamere, dispositivi a ventosa e sistemi di pinze. ReBeL è il cobot compatto e leggero che igus ha introdotto sul mercato per consentire alle imprese di avvicinarsi alla robotica a costi contenuti (a partire da 3.500 euro – versione 4DOF-OS). Con l’Automazione Low Cost, infatti, igus rende accessibili a tutti delle soluzioni di automazione economiche e di facile utilizzo che riescono a soddisfa re anche le esigenze di quelle imprese, spesso piccole e medie, che desiderano realizzare più varianti di prodotti in lotti di dimensioni ridotte. Tutto ciò è possibile grazie alle motion plastics, sviluppate e prodotte a Colonia per il mondo intero. Dato il successo della soluzione, igus continua ad ampliare la gamma di prodotti ReBeL.

ReBeL, il primo cobot in plastica ad alte prestazioni

Con soli 8 kg, ReBel è il cobot più leggero della sua categoria. Il design compatto e salvaspazio, con un sistema di controllo integrato nella base, apre campi di applicazione completamente nuovi per la robotica collaborativa. A stretto contatto con le persone, ReBeL® può svolgere compiti nell’ambito di eventi e nel mondo della gastronomia, mentre in azienda è ideale nelle mansioni di caricamento delle macchine.

Il cobot ReBeL offre una grande libertà di scelta: il robot è disponibile come versione plug-and-play con sistema di controllo integrato e software oppure come versione open-source.

Inoltre, gli utenti possono scegliere tra quattro o sei gradi di libertà e adattare così il ReBeL® al loro scenario appli cativo individuale. È ideale per attività di assemblaggio, per ispezioni in ambito qualità o per eseguire svariati la vori nel settore dei servizi.

Per facilitare l’esecuzione di compiti di tipo umanoide, igus ha sviluppato una nuova pinza a forma di mano per il suo cobot ReBeL. La struttura è interamente realizzata con materiali plastici esenti da lubrifica zione e risulta, quindi, molto conveniente e di facile integrazione.

Una pinza a forma di mano

Affinché il robot possa effettivamente svolgere i suoi compiti, deve essere equipaggiato con sistemi di presa (EOAT) a pinze o ventose. Per questo, igus offre un’ampia selezione di effettori finali di vari produttori sul marketplace rbtx.com. “Il ReBeL viene frequentemente utilizzato in applicazioni umanoidi. Per questo motivo diversi clienti ci hanno chiesto una mano robotica che possa essere facilmente collegata al ReBeL in modalità plug and play”, spiega Alexander Mühlens, responsabile della Business Unit Low Cost Automation (LCA) in igus GmbH.

Così, igus ha sviluppato un’esclusiva pinza dotata di dita in grado di imitare i movimenti di una mano umana. Compatibile con tutti i modelli ReBeL, questa soluzione è disponibile a un costo particolarmente contenuto (a partire da 1.858 euro). Controllata tramite un semplice DIO sul punto centrale dell’utensile, che la rende facile da integrare nelle più svariate applicazioni, la nuova mano low-cost permette a ReBeL di svolgere un’ampia gamma di semplici attività umanoidi. “Pensiamo ad aree come la ricerca e lo sviluppo nelle università, ma anche ad attività nei settori della ristorazione e dell’intrattenimento”, aggiunge Mühlens.

Movimenti precisi grazie alle plastiche ad alte prestazioni

Tutti i componenti, compresi la flangia, i cavi e l’unità di controllo, vengono forniti direttamente dalla sede igus di Colonia. In questo modo il cliente ha la certezza di ricevere una soluzione perfettamente compatibile. L’utilizzo di plastiche ad alte prestazioni esenti da lubrificazione consente di mantenere basso il prezzo. I cuscinetti a strisciamento delle articolazioni, realizzati in polimeri iglidur, non solo sono convenienti ed esenti da lubrificazione, ma assicurano anche il movimento fluido e preciso delle singole dita. Le numerose prove eseguite nel laboratorio interno di igus attestano la longevità della mano umanoide. Il sistema è estremamente flessibile e essere controllato tramite diverse interfacce, tra cui USB, seriale TTL (5V) e scripting interno. Oltre alla pinza a forma di dito, igus offre anche molti altri accessori per la gamma ReBeL: dal 7° asse ai set di pinze o alle piastre di adattamento, dai sistemi di alimentazione a postazioni di lavoro complete e cavi di col-

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Automazione con robot collaborativi

per le diverse esigenze del settore manifatturiero

manufatturiero

Flessibili, facili da usare e affidabili, i cobot KUKA rendono l’automazione semplice ed economica

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AA differenza dei robot industriali tradizionali che lavorano dietro recinzioni protettive, i cobot sono progettati per interagire in modo sicuro ed efficace con le persone. Sono concepiti per supportare i lavoratori umani piuttosto che sostituirli. La

loro configurazione di solito richiede meno conoscenze pregresse rispetto alla gestione e alla manutenzione dei tradizionali robot industriali. Inoltre, i cobot sono spesso dotati di un‘interfaccia utente grafica che rende possibile la programmazione anche agli operatori meno esperti. Non è obbligatoria una formazione approfondita ed è possibile una rapida integrazione in diversi ambiti di lavoro.

Ulteriore vantaggio dei cobot è il rapporto prezzo-prestazioni. Rispetto ai robot tradizionali, i cobot sono spesso più economici e offrono comunque prestazioni elevate. Questo li rende particolarmente adatti per le piccole e medie imprese, permettendo anche alle aziende con risorse limitate di entrare

nei settori dell’imballaggio e del collaudo; il KMR iisy mobile si muove autonomamente, il che lo rende ideale per l’assemblaggio, la logistica all’interno dell’azienda o come robot di servizio; il cobot certificato per camere bianche KMR iiwa, con classe ISO elevata e protezione ESD, trasporta pezzi di valore con una precisione millimetrica. Infine, l’LBR Med è un perfetto assistente certificato nel complesso settore della medicina, dalla diagnostica al trattamento, fino agli interventi chirurgici. E nel caso in cui sia necessario un supporto per l‘integrazione di un cobot, è possibile usufruite della vasta rete di system partner KUKA certificati.

nella robotica. Oggi, il costo delle soluzioni di automazione è inferiore a quello degli inizi e gli investimenti iniziali si ripagano in genere rapidamente. Un altro pregio dei cobot è la loro estrema versatilità. Possono essere utilizzati in diversi settori e applicazioni, dalla produzione alla logistica, alla sanità. Si occupano di compiti ripetitivi e usuranti per alleviare il lavoro umano, consentendo ai dipendenti di concentrarsi su compiti più stimolanti e creativi.

KUKA ha sviluppato il primo robot collaborativo al mondo nel 2014 e continua a definire nuovi standard con le sue innovazioni. Flessibili, facili da usare e affidabili, i robot collaborativi KUKA sono progettati per le diverse esigenze del settore manifatturiero.

Un cobot per ogni settore

La gamma di cobot KUKA comprende diversi robot collaborativi adatti a un‘ampia gamma di compiti e settori. I cobot KUKA sono caratterizzati da elevate prestazioni, precisione e resistenza. Possono essere utilizzati per diversi compiti e offrono hardware avanzato, configurazione semplice e intuitiva e capacità di collaborazione.

L’LBR iisy è un cobot flessibile nelle operazioni di carico e scarico, nel pick-and-place, nella movimentazione e

Installare, accendere, lavorare! It’s iisy

Flessibile, intuitivo da utilizzare e sicuro a contatto con l’uomo: LBR iisy è un cobot per tutti gli ambiti di produzione. Combina il knowhow dell’automazione industriale con la flessibilità e la semplicità di uno strumento intelligente. Pronto per l’uso in pochi minuti, il Cobot LBR iisy si fa apprezzare per il suo funzionamento intuitivo, che garantisce un rapido inserimento nella produzione anche senza conoscenze pregresse.

Il robot funziona con il  sistema operativo iiQKA.OS, che lo rende  facile da installare, configurare e programmare Il teach-in dei compiti può essere eseguito facilmente,  guidandolo manualmente Grazie al dispositivo di comando intelligente smartPAD pro, la programmazione successiva diventa facile come l’utilizzo di uno smartphone. Una pinza opzionale preinstallata e preconfigurata rende l’impiego del cobot ancora più semplice. LBR iisy è l’ideale per un’ampia gamma di compiti in quelle aree applicative e quei settori, dove precisione, velocità e destrezza sono particolarmente importanti. Viene utilizzato per il carico e lo scarico di macchine, per attività di pick-and-place e movimentazione, ma anche per l’imballaggio e il collaudo. Il robot collaborativo si fa apprezzare non solo per il peso ridotto, la struttura compatta e i sensori integrati, ma soprattutto per la semplicità della messa in funzione, che rende l’LBR iisy un aiuto produttivo particolarmente flessibile.

Flessibilità e affidabilità insieme: KMR iisy

Il cobot mobile è una soluzione ottimale per l’ambiente industriale. Autonomo, flessibile nell’uso e attento agli ostacoli, il robot mobile KMR iisy di KUKA, che combina un cobot e una piattaforma di trasporto, è un partner intelligente nella logistica di magazzino e nella produzione.

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KUKA Cobot LBR iisy

ROBOTICA / KUKA

Il robot mobile autonomo KMR iisy consente l’utilizzo dinamico del cobot in diverse postazioni di lavoro e rappresenta quindi una soluzione di automazione indispensabile. KMR iisy di KUKA è un robot mobile autonomo (AMR), in grado di eseguire movimenti veloci in modo sicuro. Ciò è possibile grazie agli scanner di sicurezza e dalle telecamere 3D in combinazione con il Cobot LBR iisy ad elevata sicurezza. Con il suo laser scanner, il robot collaborativo non solo rileva le persone in prossimità della piattaforma, ma riconosce anche le possibili collisioni tra le persone e il Cobot LBR iisy. Le telecamere 3D rilevano tutti gli ostacoli fino a due metri dal suolo.

Grazie alla sua costruzione a bassa emissione di particelle e alla certificazione ESD, il KMR iisy può essere utilizzato anche in camera sterile. Dopo un’installazione rapida e semplice, le applicazioni pick-and-place, i trasporti di materiali e le attività di pallettizzazione nell’industria dei semiconduttori o dell’elettronica possono essere implementate in modo più efficiente ed economico.

Collaborazione sicura tra uomo e robot, automazione di compiti fisici complessi, percorsi flessibili, prevenzione delle collisioni e utilizzo in modo continuativo: il robot mobile autonomo KMR iisy offre numerosi vantaggi per il carico e lo scarico, le applicazioni di test in linea e il trasporto di pezzi e materiali. L’AMR di KUKA consente alle aziende di progettare i processi in modo più economico ed efficiente rispetto al passato.

KMR iiwa: autonoma ed estremamente flessibile

KMR è un acronimo che indica KUKA Mobile Robotics. KMR iiwa è una combi-

nazione tra il robot leggero sensibile LBR iiwa e una piattaforma mobile e flessibile. Come il nome dei singoli componenti suggeriscono, il KMR iiwa si contraddistingue per il suo elevato grado di mobilità e flessibilità. I processi di produzione sono in costante cambiamento. Per questo motivo i sistemi di robot mobili devono essere estremamente adattabili. Massima mobilità e metodi di lavoro autonomi ottimizzano la produzione in misura significativa. KMR iiwa consente di progettare una soluzione personalizzata chiavi in mano. Il sistema modulare KMR iiwa offre, infatti, varie possibilità di combinazioni di tecnologia di robot, piattaforme mobili e componenti industriali.

LBR Med: robot collaborativi per la medicina Il robot sensibile LBR Med è appositamente pensato per le esigenze della medicina. Grazie alla sua capacità di collaborazione tra uomo e macchina, è particolarmente adatto per svariati sistemi di assistenza nel campo della robotica medica. Dalla diagnostica, al trattamento fino ad interventi chirurgici, LBR Med è il perfetto assistente per diversi compiti nell’ambito sanitario. Il sensibile robot leggero a sette assi può essere integrato in modo facile e flessibile nei prodotti medicali per diverse attività mediche. I sensori sensibili, le ampie precauzioni di sicurezza, le superfici per un’igiene ottimizzata e un controllo progettato per la collaborazione diretta con l’uomo fanno sì che il robot sia ideale per l’impiego nell’ingegneria medica. I costruttori di prodotti medicali possono inoltre sia sviluppare che omologare, in modo molto più rapido e semplice, prodotti basati sui componenti robotici, perché LBR Med è certificato in conformità allo Schema CB, riconosciuto a livello internazionale 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 40
Robot KMR

Il nuovo modo di costruire il futuro

Forum ingegneria 4.0 è il ricettacolo di idee e ispirazioni che dà luogo ad un evento annuale in cui amministratori delegati, imprenditori ed opinion leader dei settori Ingegneria, Costruzioni e Manifatturiero si danno appuntamento per presentare buone pratiche ed esperienze di successo aziendale nell’era 4.0 della digitalizzazione di prodotti, processi e servizi e per misurarsi su temi di particolare interesse. forumingegneria.it

qui

è
2021 16 APRILE 2021 Infinite Area (TV) 2022 20 MAGGIO 2022 H-FARM (TV) 2023 28 SETTEMBRE 2023 Auditorium della Tecnica (Roma) QUARTA EDIZIONE
2024
SAVE THE DATE
20-21 GIUGNO 2024 Tecnopolo e Parco Innovazione ex Officine Reggiane - Reggio Emilia

Le novità di Mitsubishi Electric per la famiglia di robot MELFA: la nuova versione con certificazione ESD in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica e la teaching box ad alte prestazioni R86TB

Robot per

l’elettronica

l’elettronica

CCome fornitore di sistemi di automazione industriale, Mitsubishi Electric annovera nel proprio portafoglio prodotti una vasta gamma di robot, da uno a ottanta chilogrammi, antropomorfi e Scara, industriali collaborativi e cooperativi. Recentemente l’azienda ha introdotto alcune novità, come la versione con certificazione ESD del-

la sua famiglia di robot MELFA, in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica, ideale nelle applicazioni che prevedono la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche, e la teaching box ad alte prestazioni R86TB per i robot industriali e collaborativi MELFA, che semplifica le interazioni uomo-macchina e supporta la creazione di operazioni automatizzate ed efficienti.

I robot MELFA ESD rispondono alle esigenze specifiche dell’industria elettronica, un settore che sta vivendo un periodo di forte crescita, alimentata dallo sviluppo esponenziale dell’AI e soprattutto in seguito al “global

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chip shortage” che si è verificato negli ultimi anni e che ha dimostrato la forte dipendenza del settore dall’Asia e le criticità della filiera lunga. Un’indagine sui chip condotta dalla commissione europea ha evidenziato che la domanda di semiconduttori per l’industria raddoppierà entro il 2030 ma, allo stesso tempo, la relativa catena del valore è fortemente dipendente da pochi attori. Ciò ha portato l’Unione Europea alla decisione di favorire una rilocalizzazione della filiera elettronica sul territorio europeo. La strategia ha l’obiettivo di supportare ambiti di ricerca, progettazione, sperimentazione e produzione, stimolando gli investimenti pubblici e privati negli impianti di fabbricazione di chip per garantire la sicurezza futura della catena di approvvigionamento.

Nell’industria elettronica i robot trovano ampio utilizzo in tutte le applicazioni che prevedono la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche, con la tendenza a sostituire i sistemi cartesiani pick and place con soluzioni di robot Scara che offrono una maggiore flessibilità. In questo ambito, fenomeni legati alle scariche elettrostatiche (ESD) possono essere molto dannosi per la produzione, in quanto possono compromettere l’integrità dei prodotti. La normativa di riferimento è la IEC 61340-5-1, che regolamenta i requisiti necessari per manipolare prodotti sensibili alle scariche. Alcuni fattori che portano allo sviluppo di ESD sono il lavoro in ambienti con campi elettrostatici superiori a 100 V/cm, la bassa umidità relativa (<20% UR) e le basse temperature. Inoltre, anche grandi aree di contatto durante la manipolazione potrebbero portare alla formazione di cariche per attrito (cariche triboelettriche). I robot dotati di certificazione ESD permettono di tutelare i componenti da eventuali scariche improvvise che potrebbero compromettere il prodotto finale.

visione sul polso del robot o in asservimento a sistemi di ispezione dedicati; pallettizzazione e imballaggio di componenti elettroniche; saldatura su diverse tipologie di scheda elettronica o dispositivo; prove di stress con applicazione di forza costante; deposito di colla o altri polimeri sulla scheda per proteggere i componenti; pick and place di schede all’interno del processo; asservimento a diverse stazioni, come serigrafia e “baking”. Come tutti i modelli della famiglia MELFA, i robot ESD di Mitsubishi Electric dispongono anche di certificazione per camera bianca (ISO Class), rilasciata dall’Istituto Fraunhofer IPA, l’ente certificatore per questo tipo di regolamentazione, che li rende adatti per l’utilizzo in test di laboratorio con ricircolo d’aria forzato per evitare alle microparticelle di entrare in contatto con il prodotto e contaminarlo.

Inoltre, i robot industriali della famiglia MELFA sono disponibili anche in versione integrata con il PLC modulare iQ-R, che garantisce funzioni di anticollisione e sincronismo, abilitando la comunicazione attraverso il protocollo SECS/GEM, requisito indispensabile nel mondo dei semiconduttori.

Interazioni

uomo-macchina più rapide ed efficienti

Tra le ultime novità della gamma di robot industriali e collaborativi MELFA c’è anche la teaching box ad alte prestazioni R86TB progettata per supportare gli utenti, i costruttori di macchine e i system integrator a configurare, programmare ed effettuare la manutenzione e la ricerca dei guasti.

Manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche

I robot ESD di Mitsubishi Electric sono la soluzione ideale per tutte le aziende manifatturiere in ambito elettronico, costruttori di macchine e integratori che lavorano nel settore della produzione di macchine per assemblaggio o test di schede elettroniche. Questi robot trovano un utilizzo mirato anche presso i produttori di schede elettroniche, che Mitsubishi Electric è in grado di supportare con soluzioni complete chiavi in mano grazie alla propria rete di integratori certificati. Nello specifico, la famiglia MELFA ESD è ideale per diversi tipi di applicazioni: assemblaggio di connettori o altri componenti su PCB; ispezione di componenti; test e controllo qualità di schede e circuiti tramite sistemi di

Intuitiva e facile da utilizzare, la piattaforma presenta funzionalità avanzate per monitorare e programmare i robot MELFA sia di ultima che di precedente generazione. Il dispositivo consente di avere il pieno controllo del robot collegato attraverso diverse schermate facili da utilizzare, alle quali si accede da un ampio display in alta definizione da 10,1 pollici. In questo modo, anche gli utenti meno esperti possono procedere con efficienza all’implementazione di applicazioni più semplici, mentre i professionisti più esperti troveranno in questa nuova soluzione una valida alleata per creare applicazioni avanzate con estrema facilità.

Il modello R86TB integra, in particolare, opzioni di visualizzazione del layout in 3D per supportare attività di pianificazione, installazione e programmazione, ricostruendo un ambiente di lavoro che replica quello reale, offrendo una risoluzione dei problemi rapida e tempestiva, senza bisogno di computer, a vantaggio del tempo di attività e delle performance delle applicazioni automatizzate. 

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Praticità, collaborazione uomorobot, coinvolgimento dei dipendenti ed esperienza permettono di sfruttare al meglio l’automazione

Da OMRON

OMRON

quattro aspetti chiave per l’automazione delle PMI

SSono diverse le sfide che, oggi, i leader aziendali di tutto il mondo si trovano ad affrontare: oltre all’impennata dei costi causata dalla crisi energetica, vi sono problemi nella supply chain, carenza di lavoratori qualificati, requisiti di sostenibilità e problemi di digitalizzazione in continuo aumento. Ma sono soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) a dover trovare rapidamente il modo per superarle. L’automazione viene loro in aiuto, offrendo una soluzione tramite la robotica, ad esempio cobot e AMR (robot mobili autonomi), nonché sensori, visori e intelligenza artificiale. Le aziende ne sono sempre più consapevoli: nove su dieci desiderano introdurre l’automazione robotica nelle proprie infrastrutture entro il 2030. Robot mobili e cobot sono facili da implementare in questo contesto, il che rende questi prodotti di automazione un’ottima opzione per le aziende che desi-

derano rendere i processi di produzione più flessibili ed efficienti.

“Tuttavia, sebbene le aziende siano ben consapevoli dei vantaggi di tali tecnologie, alcuni studi dimostrano anche che molte di esse rimangono scettiche rispetto al loro utilizzo effettivo. In particolare, le aziende senza esperienza nel settore temono che l’uso dei robot possa portare con sé costi elevati”, dichiara Peter Lange, Business Development Manager Robotics, OMRON Europe. A questo scopo, in caso di dubbi sull’effettiva utilità dell’acquisto di un robot collaborativo o mobile per l’azienda, il calcolatore del ROI di OMRON è in grado di fornire una rapida panoramica del ritorno sull’investimento e mostrare quando un investimento nella robotica coprirà i costi sostenuti. In questo modo, le aziende di tutte le dimensioni possono trarre vantaggio dal potenziale dell’automazione, senza preoccuparsi di costi poco chiari o difficili da prevedere. Inoltre, OMRON desidera supportare le PMI nell’automazione e offre opzioni di leasing per mantenere bassi i costi di investimento iniziali.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 44 ROBOTICA / OMRON

I vantaggi della robotica collaborativa

Una tecnologia che sempre più aziende dovrebbero considerare è la robotica collaborativa. I cobot non richiedono un investimento elevato e spesso offrono un ROI rapido, il che rende questa tecnologia più interessante dei tradizionali robot industriali se rivolta alle giuste applicazioni. I cobot possono essere impiegati in un’ampia gamma di applicazioni e sono facili da implementare per diverse attività e la progettazione e l’implementazione dell’applicazione possono essere eseguite rapidamente. Le principali applicazioni includono movimentazione di materiali e prodotti, assemblaggio e disassemblaggio, saldatura, erogazione e altro ancora.

poterli adattare facilmente ad attività nuove o modificate. Tuttavia, ciò non significa che sostituiranno i dipendenti. Si tratta piuttosto di un’interazione ben orchestrata tra esseri umani e macchine.

Le tecnologie che assumono il controllo di attività manuali e ripetitive possono migliorare la sicurezza dei dipendenti e l’efficienza del lavoro. Altre misure includono iniziative di formazione, incentivi per i neoassunti, programmi per i dipendenti e altro ancora. I cobot sono adatti per le PMI per la loro flessibilità e la loro ampia gamma di applicazioni. Gli studi dimostrano che questo segmento ha un enorme potenziale: si prevede che il mercato dei robot collaborativi passi dai 1,2 miliardi di dollari del 2021 a 10,5 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 43,4% fino al 2027.

Quattro suggerimenti di automazione per le PMI

“Chi valuta tali soluzioni per la prima volta – afferma Lange - è investito da una valanga di domande e considerazioni. Così OMRON ha elaborato quattro aspetti chiave da prendere in considerazione all’inizio di un percorso di automazione per portare avanti i progetti, ridurre lo scetticismo e coinvolgere le parti interessate”.

1. Concentrarsi sugli scenari applicativi e incrementare gradualmente le applicazioni

Le aziende che valutano di ricorrere all’automazione e ai cobot non devono chiedersi come prima cosa se investire o meno nella robotica: più importante ancora è infatti comprendere quali processi possono essere resi più efficienti e come. Attività molto dettagliate che richiedono l’intervento manuale esperto di uno specialista possono essere automatizzate, ma il costo è ingente in termini di tempo e risorse. Per iniziare a sfruttare l’automazione, è consigliabile partire con piccoli progetti e poi svilupparli gradualmente, aggiungendo nuovi flussi di lavoro, espandendo la flotta e così via.

2. Utilizzare i robot per supportare i dipendenti

Robot è sinonimo di flessibilità: possono essere regolati e adattati, utilizzati nelle flotte e molto altro ancora. A seconda del prodotto e dell’area di applicazione, è possibile modificare le posizioni e aggiungere estensioni, in modo da

Le aziende di medie dimensioni dovrebbero prima di tutto concentrarsi sulle singole attività invece di pensare e pianificare applicazioni troppo complesse. In un secondo momento, sarà anche possibile espandere il cobot, ad esempio con una telecamera che includa un sistema di elaborazione delle immagini (tecnologia di visione artificiale), a patto che sia stato scelto un partner di robotica in grado di coprire diverse aree di applicazione da un’unica fonte e offrire una buona rete di partner. L’essenziale è capire in che modo la robotica possa aiutare i dipendenti e quale attività manuale possa essere trasferita a un robot per permettere al dipendente di concentrarsi su attività più importanti. Le macchine di carico e scarico, nonché la pallettizzazione e la depallettizzazione sono processi che possono essere automatizzati in modo relativamente rapido e semplice. Saldatura, verniciatura e spazzolatura sono altri buoni esempi di attività che le aziende di medie dimensioni possono affidare ai robot. 3. Coinvolgere i dipendenti e renderli esperti I robot sono perfetti per eseguire attività ripetitive che richiedono una precisione costante. Nell’interazione con i robot, l’essere umano rimane l’esperto, mentre il robot gestisce le attività ripetitive e monotone. La robotica non è una panacea per risolvere qualsiasi problema o sostituire gli operatori umani e questo dovrebbe essere ben chiaro in ogni progetto di automazione, anche per eliminare i timori dei dipendenti. Gli esperti sono sempre necessari, ad esempio per assemblare i prodotti, ottimizzare i processi ed eseguire le attività di manutenzione. Inoltre, i dipendenti devono essere consapevoli delle possibilità e formati per sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Ad esempio, mentre i robot si occupano di pallettizzazione, smistamento, carico di materiale o controllo qualità, i dipendenti possono dedicarsi ad attività creative e aggiungere valore.

4. Affidarsi all’esperienza e ai network dei partner

Per ampliare le attività e le funzionalità dei robot, sono necessarie apparecchiature di terze parti, come dispositivi di sicurezza o sistemi di elaborazione e ispezione delle immagini. La possibilità di affidarsi a un partner di robotica in grado di fornire un supporto completo alleggerisce moltissimo il carico di lavoro e le preoccupazioni delle PMI: il know-how di cui sono carenti viene infatti compensato da partner esperti. In un sondaggio condotto da OMRON, quasi il 90% dei responsabili IT ha dichiarato di affidarsi a consulenti esterni per quanto riguarda l’industria 4.0 e l’analisi dei dati. Le PMI, pertanto, non hanno bisogno solo di tecnologie intelligenti, ma anche di fornitori olistici e integratori di sistemi esperti. 

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Da Salvagnini un’applicazione che combina una pannellatrice e un robot per produrre autonomamente kit, lotti e pezzi singoli

In modalità R2H (robot to human) P-Robot carica lo sviluppato e assegna all’operatore lo scarico del pannello. È una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice.

P-Robot,

P-Robot

l’applicazione

smart per potenziare le pannellatrici

NNegli ultimi anni l’industria è cambiata. Per le aziende, le sfide poste dal cambiamento sono sempre più impegnative: i grandi lotti tipici della produzione in serie si sono trasformati in lotti medio-piccoli o sono stati completamente sostituiti da produzioni justin-time. Automazione e robotizzazione possono fornire una risposta all’alto indice di rotazione dei codici, lead-time compressi e costante carenza di personale altamente qualificato. Queste tecnologie, infatti, consentono di estendere la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati e di dedicare

gli operatori solo ad attività ad alto valore aggiunto.

Flessibilità e semplicità d’uso: una combinazione vincente Robotizzare non è semplice, ma la robotizzazione resta una tendenza estremamente attuale. In base al World Robotics 2023 Report (https://ifr.org/ifr-press-releases/news/world-robotics-2023-report-asia-aheadof-europe-and-the-americas) dell’IFR, International Federation of Robotics, le nuove installazioni di robot nell’industria manifatturiera, nel 2022, hanno raggiunto le 553.052 unità, e dal 2023 al 2026, si prevede che il numero di installazioni crescerà annualmente di circa il 7%.

Ecco perché Salvagnini ha introdotto P-Robot, un’ap-

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 46 ROBOTICA / SALVAGNINI

plicazione che combina una pannellatrice e un robot per produrre autonomamente kit, lotti e pezzi singoli.

“Affrontiamo da tempo la robotica applicata alla lavorazione della lamiera,” spiega Nicola Artuso, Product Manager Salvagnini per le tecnologie di piegatura. “Volevamo però una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: più semplice da programmare, più semplice da utilizzare, capace se possibile di elevare a potenza la flessibilità e la produttività delle nostre pannellatrici. E volevamo fosse una soluzione adatta anche alle nostre pannellatrici compatte, non solamente a quelle automatiche. Con P-Robot siamo certi di aver centrato l’obiettivo”.

Un robot smart per elevare a potenza la pannellatrice

Il razionale su cui è stata progettata P-Robot puntava a risolvere alcune delle criticità tipiche delle tradizionali soluzioni robotizzate, rispondendo alle esigenze del mercato: prevedere un layout compatto e modulare, essere perfettamente integrata sia lato hardware che lato software, semplificare al massimo le attività di programmazione anche del robot, permettere un certo livello di personalizzazione per rispondere a specifiche esigenze produttive.

“P-Robot può integrare P1, P2 e P4”, riprende Artuso.

“La pannellatrice è una pannellatrice standard, proprio come il robot – una scelta che ha grossi vantaggi in termini di certificazioni. Per il robot abbiamo scelto un partner che ci permette, pur lavorando in sicurezza, di

muoverci in prossimità del campo di lavoro. Questo si traduce in un layout estremamente compatto. Ma non abbiamo rinunciato a modularità e adattatività: in base alle specifiche esigenze di ciascun cliente, al suo prodotto e a un approfondito studio di fattibilità dotiamo il robot di organi di presa adeguati, per ottimizzare i cicli di carico/scarico della lamiera, migliorare la cadenza produttiva, e minimizzare i tempi di attesa. P-Robot prevede soluzioni con solo asservimento di carico/scarico e sistemi più complessi, per la movimentazione automatica dei pallet o con integrazioni di terza parte – ad esempio con stazioni di formatura degli angoli, etichettatura, marcatura laser, rivettatura e saldatura”.

Gestione ottimale del processo

Sistemi complessi di automazione industriale richiedono in genere una notevole integrazione tra le singole tecnologie che li compongono. In questo senso P-Robot garantisce una gestione ottimale del processo perché Salvagnini conosce alla perfezione, progettandoli, tutti i movimenti della pannellatrice e ha una visione ad alto livello anche di quelli del robot. Il robot diventa quasi un’opzione della pannellatrice, con effetti positivi che si riverberano anche sulla programmazione, che è forse il principale punto di forza di P-Robot.

“Essendo la pannellatrice una pannellatrice standard, nella gran parte dei casi si programma in ufficio come qualsiasi altra pannellatrice Salvagnini”, aggiunge Artuso. “Il programma, realizzato con STREAMBEND, può essere utilizzato senza necessità di modifiche sia su P-Robot che su pannellatrici senza robot, ovviamente a patto che siano pannellatrici Salvagnini. A bordo macchina il software MOVE acquisisce il programma di pannellatura, da cui ricava le dimensioni dello sviluppato e del pannello finito che utilizza per elaborare automaticamente le traiettorie del robot. L’operatore dovrà semplicemente confermare o, se necessario, modificare alcune posizioni di verifica per completare la program mazione del robot. MOVE gestisce autonomamente anche i movimenti intermedi del robot e all’operatore sono richieste solo movimentazioni ridotte. Parliamo insomma di un vero e proprio sistema di smart teaching, che rende di fatto inu tile la programmazione offline del robot”.

Sviluppo continuo per miglio rare la flessibilità dell’applica zione

Come l’intera gamma prodotto Salvagnini, P-Robot è una soluzione che affronta uno sviluppo continuo,

Nicola Artuso, Product Manager Salvagnini per le tecnologie di piegatura

ROBOTICA / SALVAGNINI

evolvendo nel tempo in funzione delle richieste del mercato. Rispetto al primo modello, presentato a maggio 2022 a Milano per fiera LAMIERA, P-Robot ha già introdotto alcuni sviluppi. Il primo è la gestione degli intercalari per separare, se necessario, le singole parti prodotte. Il secondo è la possibilità di impilare i particolari a libro, in verticale.

“Ulteriori, piccoli avanzamenti che puntano a migliorare la flessibilità dell’applicazione per rispondere di volta in volta alle richieste del mercato con nuove funzionalità più o meno sostanziali”, aggiunge Artuso. “È questo il percorso di sviluppo che immaginiamo d’ora in avanti per P-Robot”.

Anche la strategia produttiva è al 100% flessibile

Un ulteriore punto di forza di P-Robot è la sua natura promiscua: non è un sistema isolato o chiuso. P-Robot estende la flessibilità e la produttività delle pannellatrici Salvagnini perché permette di scegliere la strategia più adatta alle esigenze produttive contingenti. In turni non presidiati, o in contesti produttivi in cui un singolo operatore controlla numerosi sistemi, P-Robot lavora naturalmente in modalità R2R (robot to robot) occupandosi di carico, scarico e eventuale impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H (robot to human) si occupa solamente del carico dello svi -

P-Robot può utilizzare un organo di presa ribaltabile, dotato di ventose su due lati, per prelevare il pezzo piegato e posizionare immediatamente, in ciclo, la nuova parte da piegare. Quest’organo di presa ottimizza i cicli di carico/ scarico della lamiera, migliora la cadenza produttiva, riduce i tempi di attesa.

luppato assegnando all’operatore lo scarico del pannello. Si tratta di una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice o una saldatrice. In modalità H2R (human to robot) è l’operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate.

Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’operatore.

“Per sintetizzare il concetto, P-Robot definisce un nuovo paradigma della configurazione pannellatrice con robot, estendendone al massimo flessibilità e produttività. Ma P-Robot è anche un’automazione, perché automatizza alcune fasi del processo di pannellatura e, come tutte le automazioni, può contribuire a migliorare l’efficienza e a ridurre il costo del lavoro. P-Robot non si limita a questo. Il suo grande pregio è permettere di non scegliere in fase progettuale una strategia produttiva definita: può risolvere esigenze diverse, grandi lotti, piccoli lotti, kit, lotti unitari, ma anche integrazione a valle, automazione totale, automazione parziale, nessuna automazione in funzione delle necessità. Il mercato ha perfettamente compreso le potenzialità di P-Robot e sta confermando la bontà delle nostre scelte”, conclude Artuso. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 48
Particolari del ciclo di piegatura.
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La nuova linea di robot collaborativi Serie CL targati Kawasaki esprime al più alto grado il connubio fra elevate prestazioni e massima sicurezza

La nuova Serie CL:

Serie CL

un’autentica rivoluzione nell’ambito della

robotica collaborativa

SSiamo già entrati nell’era dell’industria 5.0, caratterizzata da grandi miglioramenti in termini di modalità di lavoro e di tecnologie utilizzate. In particolare, questa nuova fase porta con sé un modo totalmente inedito di concepire il rapporto tra macchine intelligenti ed esseri umani. Ne sono emblema i robot collaborativi di ultimissima generazione, concepiti per lavorare insieme all’uomo, fianco a fianco e in totale sicurezza, senza “gabbie” protettive a dividerli. I cobot, come sono ormai comunemente chiamati, tro-

vano impiego in una molteplicità di applicazioni industriali ed il loro utilizzo si rivela fondamentale specie laddove è richiesta un’elevata flessibilità, accanto ad un’estrema velocità di produzione. Queste macchine, oltre ad offrire un’apprezzabile facilità di utilizzo, operano grazie a strumenti software estremamente sofisticati e a sensori integrati, che possono comprendere sistemi di visione artificiale, funzioni di localizzazione e integrazione con i sistemi dei magazzini. I benefici sono concreti: il ricorso a linee robotizzate con tali caratteristiche nei cicli produttivi rende i processi più efficienti (anche perché i fermi macchine sono ridotti al minimo) e comporta una diminuzione dei costi, riducendo nel contempo i sovraccarichi di lavoro e di produzione. I cobot, in sostanza, sono economicamente vantaggiosi, intuitivi, progettati

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 50 ROBOTICA / TIESSE ROBOT

oggi per condividere lo spazio con le persone ed in grado di semplificare al massimo l’automazione in un’ampia varietà di settori merceologici.

Tiesse Robot è partner strategico di Kawasaki Robotics, di cui commercializza gli ultra performanti modelli, fin dal 1992. Classificatasi al terzo posto per le vendite globali durante il Global Meeting di Kawasaki Robotics ad Irex (Giappone), l’azienda di Visano lo scorso anno ha registrato un fatturato di 38,9 milioni di euro sostenuto anche da Kawasaki Robotics Southern Europe HUB: il centro di coordinamento per la distribuzione ed il supporto tecnico dei robot Kawasaki Robotics nella regione del sud Europa e, quindi, l’emblema della partnership fra Tiesse ed il colosso giapponese.

“Tiesse Robot – commenta Dario Daprà, Tecnico Com-

merciale di Tiesse – si è fregiata del terzo posto a livello globale per il numero di vendite nell’ultimo anno. Un premio che riflette il nostro impegno costante verso l’eccellenza e il desiderio di offrire soluzioni di robotica avanzate ed affidabili ai nostri clienti in tutto il territorio. Questo successo è senz’altro dovuto all’ingresso di nuovi paesi nel nostro bacino di servizio - come Sud America, Sud Africa, Croazia, Serbia, Grecia e Turchia - serviti da Kawasaki Robotics Southern Europe HUB. Ma ha contribuito anche il potenziamento dell’offerta di robot collaborativi: al lancio della Serie CL si è infatti acceso un immediato interesse, perché i nostri clienti riconoscono la qualità del costruttore e possono così ottenere ogni genere di robot da un unico fornitore.”

Tiesse Robot può in effetti contare su un know-how ultra quarantennale nell’ambito dell’automazione industriale ed ha “sfornato” finora oltre 6mila isole robotizzate nel mondo. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto proprio con il recentissimo lancio della nuova linea di robot collaborativi Serie CL targati Kawasaki: un’autentica rivoluzione nell’ambito della robotica collaborativa, che esprime al più alto grado il connubio fra elevate prestazioni e massima sicurezza. Già era stato proposto sul mercato il modello Scara a doppio braccio duAro, disponibile in due versioni con carico utile dai 2 kg ai 3 kg e con sbracci dai 760 mm ai 785 mm ed una serie di “safety customisations” installabili su robot industriali, come ad esempio l’hardware Kawasaki Cubic-S e la Robot Skin. Ora lo sviluppo della nuova linea cobot di Kawasaki Robotics Serie CL (realizzata in sinergia con Neura Robotics, azienda high-tech dedicata con sede a Stoccarda) rappresenta un decisivo avvicinamento alle necessità degli operatori del settore manifatturiero. La gamma è progettata infatti per lavorare a stretto contatto con gli operatori in un ambiente produttivo condiviso ed apre nuove possibilità per la collaborazione uomomacchina senza compromettere in alcun modo i requisiti indispensabili di sicurezza e flessibilità.

La Serie CL Kawasaki Robotics

Attualmente sono disponibili quattro modelli capaci di combinare sicurezza, flessibilità ed ingombro ridotto. Estremamente facili da integrare nelle operazioni di lavoro, collaborano in modo sicuro e senza il bisogno di frapporre barriere protettive al fianco dell’operatore, adattandosi perfettamente alle esigenze specifiche del settore manifatturiero. Sotto il profilo tecnico, ciascuno dei quattro modelli presenta diverse capacità di carico utile e portata. Il primo, il CL103N, gestisce un carico di 3 kg ed ha uno sbraccio di 590 mm. Il secondo, il CL105N, sopporta un carico di 5 kg ed ha uno sbraccio di 800 mm. Il CL108N: un carico utile di 8 kg ed uno sbraccio di 1300 mm. Infine, il CL110N, gestisce un carico di 10 kg ed ha uno sbraccio di 1000 mm. Altamente versatili e adatti a un ricco ven-

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ROBOTICA / TIESSE ROBOT

taglio di applicazioni e ambienti, sono estremamente performanti in scenari come isole di pallettizzazione, celle di saldatura collaborativa ed attività di manipolazione. I robot Serie CL offrono la possibilità di montaggio con orientamento libero, occupano uno spazio molto ridotto e sono classificati IP66, che garantisce la protezione da polveri e liquidi da qualsiasi direzione. Come per gli altri robot industriali Kawasaki Robotics, peculiarità anche della serie collaborativa CL è il fatto che tutti i cavi di dati e di alimentazione passano in modo sicuro attraverso il braccio del robot, rendendo inoltre la pulizia estremamente pratica.

Per semplificare il lavoro degli integratori la serie CL copre tutte le interfacce più comuni, come EtherCAT, IO-Link, CAN, Modbus e GPIO. La flangia del connettore TCP offre porte I/O digitali (in/out), porte analogiche in ingresso e alimentazione a 24 V 600 mA. La programmazione è di tipo a blocchi e consente di utilizzare macro e parti di programmi già creati tramite la funzione drag&drop, accelerando e semplificando la creazione dei percorsi. Una volta assemblato, il percorso può essere lanciato all’interno dell’ambiente virtuale della piattaforma per osservare movimenti, traiettorie ed operazioni e valutarne così la correttezza prima di partire con la produzione vera e propria. La velocità

leader del settore di 200°/s ed una ripetibilità di ± 0,02 mm garantiscono inoltre performance di altissimo livello grazie anche a componenti di qualità superiore, come encoder integrati a 24 bit (tra le risoluzioni più elevate sul mercato) e ad una struttura leggera ma affidabile. “Con l’introduzione dei robot collaborativi Serie CL, Kawasaki Robotics EMEA ha realmente completato il suo portafoglio di robot – rileva Maurizio Ravelli, Presidente e Direttore Vendite di Tiesse Robot e Kawasaki Robotics HUB Sud Europa, Italia –. La gamma di cobot di altissima qualità ci permette di supportare l’utente finale e l’integratore di sistemi per tutte le nuove applicazioni basate sulla migliore tecnologia possibile. Design intelligente, funzioni avanzate, prestazioni e un software di programmazione intuitivo confermano la leadership di Kawasaki Robotics”. La collezione di robot collaborativi Kawasaki Robotics è la scelta perfetta per automatizzare attività semplici e ripetitive, risparmiando efficacemente sui costi e massimizzando i ricavi. La Serie CL guida oggi l’evoluzione più spinta della robotica collaborativa, mentre Kawasaki Robotics guarda già al prossimo futuro: ha annunciato nuovi modelli ed innovazioni in arrivo, con il valore aggiunto di un percorso green intrapreso per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale. 

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A L'AMMONITORE, LA RIVISTA DEDICATA AGLI OPERATORI DEI SETTORI

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MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
PRODUTTIVI DI

District 4.0

Tra i padiglioni 4, 7 e 8 si snoda il District 4.0: un percorso espositivo con demo funzionanti e casi applicativi di Industrial IT & AI, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing, Sustainable Innovation e le nuove aree dedicate a Start Up e Education.

SPS ITALIA

La fiera internazionale dell’automazione industriale e della trasformazione digitale

Sps Italia rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama italiano e europeo per quanto riguarda le tecnologie per l’industria 4.0. La fiera offre un’ampia panoramica delle ultime novità nel campo dell’automazione, della robotica, dell’informatica industriale, della connettività, dell’Internet delle cose (IoT) e di altre tecnologie chiave per l’industria del futuro.

L’evento si svolge annualmente presso la Fiera di Parma e attira migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, tra cui rappresentanti di aziende manifatturiere, professionisti dell’automazione, responsabili di produzione, ingegneri, ricercatori e esperti del settore. L’edizione di quest’anno si svolgerà a Parma dal 28 al 30 maggio e rappresenta un’opportunità unica per esplorare le ultime tendenze, partecipare a sessioni formative e workshop, incontrare i principali attori del settore e stabilire nuove collaborazioni com-

merciali e tecnologiche.

Tra i principali temi affrontati ci sono la digitalizzazione della produzione, l’industria 4.0, l’integrazione dei processi produttivi, l’automazione intelligente, la sicurezza informatica industriale, la manutenzione predittiva, la realtà aumentata e virtuale applicata all’industria, e molte altre aree di interesse per le aziende che cercano di ottimizzare i propri processi e rimanere competitive sul mercato globale. Sps Italia rappresenta quindi un’occasione imperdibile per le aziende che desiderano rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale dell’industria. 

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Fiere
a
SPS ITALIA
cura della redazione

Padiglione 5 – stand B11

DIRAK ITALIA ALLA FIERA SPS 2024

Dirak Italia partecipa alla fiera SPS Italia con la propria gamma di soluzioni per chiusure, cerniere e sistemi di fissaggio industriali dedicate agli involucri metallici

Dirak Italia, filiale italiana dell’azienda tedesca Dirak specializzata in tecnologie per chiusure, cerniere e sistemi di fissaggio industriali dedicate agli involucri metallici e a tutte le applicazioni che necessitano di chiusure o aperture di porte metalliche, mostrerà ai visitatori della fiera delle soluzioni uniche nel loro genere. “Questa è la nostra prima partecipazione a SPS Italia”, spiega Massimo Pascarella, Country Manager e Amministratore Delegato di Dirak Italia. “Avendo festeggiato da poco un anno di attività diretta sul mercato italiano, abbiamo scelto di presentarci ad una delle fiere più importanti del settore per proporre le nostre soluzioni innovative e dare ai clienti e ai visitatori del salone l’opportunità di conoscere e toccare con mano l’ampia gamma dei nostri prodotti”.

Lo stand di Dirak sarà suddiviso in cinque aree tematiche. La prima sarà dedicata al mondo delle soluzioni standard di chiusura meccaniche, che includono maniglie, maniglie girevoli, quarti di giro e guarnizioni.

Una seconda area ospiterà i sistemi di fissaggio DST (Dirak Snap Technology) con tecnologia brevettata Dirak, in grado di abbattere di più di 10 volte il tempo di assiemaggio di parti metalliche. Con la tecnologia

Dirak-Snap è possibile creare connessioni ad alta resistenza, senza l’uso di alcun utensile, per permettere ai clienti di realizzare la soluzione perfetta per le loro esigenze in modo semplice e sicuro. I sistemi di fissaggio DST garantiscono flessibilità, praticità e sicurezza in ogni applicazione.

Al centro dello stand sarà presente una zona dedicata alla Meccatronica e all’Information Technology con l’innovativa serie di prodotti E-LINE: soluzioni di chiusura meccatroniche che permettono di monitorare e remotare lo stato e il comando di apertura di una porta metallica. La linea E-LINE risponde alle attuali esigenze

nei confronti dei sistemi di chiusura emerse con l’avvento della digitalizzazione e delle crescenti possibilità della tecnologia di sicurezza in tutti i settori di applicazione. In tutti i casi in cui le serrature standard non garantiscono la flessibilità necessaria per esigenze complesse, i sistemi di chiusura meccatronici E-LINE offrono importanti vantaggi: un controllo più efficace, grazie alla possibilità di documentare e gestire con precisione ogni accesso, e una maggiore sicurezza in zone protette particolarmente sensibili. Allo stand sarà anche possibile vedere una demo di funzionamento della soluzione AMFE (Automatic Miniature Fire Extinguisher), un mini-estintore automatico da quadro elettrico che permette di prevenire gli incendi all’interno di cabinet grazie al suo innovativo gas, totalmente innocuo per la salute, che non danneggia le apparecchiature elettroniche. I sistemi AMFE offrono dimensioni ridotte e funzionano in modo automatico ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, garantendo massima affidabilità senza alcuna necessità di alimentazione. La serie comprende sei diverse dimensioni di bombole estinguenti in quattro varianti.

Infine, un’area dello stand riservata ai clienti e a tutti coloro che si registreranno per avere l’accesso sarà dedicata ad alcune novità di prodotto, che Dirak lancerà nei giorni successivi alla fiera. “Si tratta di prodotti all’avanguardia che rappresentano un vero passo avanti tecnologico nel settore e che, come sempre, differenziano Dirak per innovazione e visione del futuro”, garantisce Massimo Passarella. 

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KEBA INDUSTRIAL AUTOMATION

@ SPS ITALIA 2024

KEBA porrà l’accento sui temi: HMI, facilità di integrazione HW & SW e soluzioni robotiche.

Quest’anno Keba proporrà numerose novità dalle applicazioni basate su IA, al terminale portatile KeTop T135, fino ai sistema di azionamento KeDrive D3-AC.

Oltre allo stand principale nel padiglione 5 - L12, presenterà le sue novità anche nel District 4.0 con un’esposizione aggiuntiva nel padiglione 7 – A18 dedicata a componenti e soluzioni per i robot mobili AMR “Qui non si tratta solo di automazione industriale - si tratta anche di trasformare le vostre idee in realtà”, così recita l’invito di KEBA alla SPS Italia 2024. Per questo importante evento, come lo scorso anno, la società fornitrice di soluzioni complete per l’automazione industriale con sede principale a Linz, Austria, punta sullo scambio di idee e sul dialogo e rivolgerà i riflettori sulle varie tematiche.

Intelligenza artificiale

L’Artificial Intelligence Team di KEBA mostrerà come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in un processo di controllo, ad esempio per rilevare e tracciare oggetti in tempo reale. Il team presenterà anche il KEBA AI Development Kit (un kit di sviluppo dedicato all’intelligenza artificiale). Il DevKit è costituito da un’unità di controllo KEBA C5 basata su sistema operativo Linux, completa di scheda/e di I/O e dal modulo di espansione per l’AI. Questo modulo di espansione è stato sviluppato in modo specifico per applicazioni AI in contesto industriale nel rispetto di tutte le norme vigenti. La toolchain in esso contenuta comprende tutti gli strumenti necessari per l’addestramento delle reti neurali per il modulo di espansione AI. Sono inoltre disponibili dei blocchi funzionali che permettono di eseguire i modelli direttamente nel codice del PLC. Le imprese industriali che necessitano di AI possono così accedere in tempi brevi al mondo delle reti neurali e potenziare i propri

impianti con il valore aggiunto dell’AI.

Terminali portatili / HMI

Per quanto concerne l’HMI, il team di KEBA presenta due novità alla SPS Italia: Il dispositivo operativo portatile KeTop T15x Safe Wireless ora disponibile anche in combinazione con la stazione base CB42x con interfaccia PROFINET/PROFIsafe, e il nuovo terminale portatile KeTop T135.

KeTop T135

La famiglia HMI “KeTop” cresce e amplia la gamma dei dispositivi portatili con un nuovo terminale. Il KeTop T135 è dotato di uno schermo multi-touch da 7 pollici ed è ottimizzato per le visualizzazioni web. Grazie a una serie di driver, è compatibile con qualsiasi sistema di controllo. Il T135 viene fornito con il sistema operativo Linux. Le sue dimensioni compatte lo rendono particolarmente leggero e comodo da usare, anche per lunghi periodi di tempo. Una tastiera opzionale sul retro consente inoltre di operare comodamente con una sola mano. Uno dei punti di forza del KeTop T135 è l’ampia varietà di elementi opzionali integrabili, i quali consentono una personalizzazione individuale.

Sistemi di azionamento: KeDrive D3-AC di KEBA

I macchinari modulari richiedono sistemi di azionamento flessibili e compatti. Il nuovo KeDrive D3-AC di KEBA è un servoazionamento che integra l’alimentatore AC, filtro di rete, resistenza di frenatura e tre drive in un unico dispositivo. Questo servoazionamento triasse è stato sviluppato per essere il controllore ideale per cinematiche robotiche a tre assi. Uno dei tre assi eroga una potenza maggiorata del 50% rispetto agli altri due, garantendo la corrente necessaria all’asse verticale dei robot cartesaini. Pertanto, nel servoazionamento triasse vi sono varianti con corrente nominale 4/4/6A o 8/8/12A. KeDrive D3-AC è un’evoluzione del sistema multiasse KeDrive D3 con alimentatore centralizzato. Con questa nuova variante KeDrive, Keba può offrire una soluzione modulare in grado di soddisfare sia applicazioni che richiedono un elevato numero di drive nel quadro elettrico principale della macchina, sia una soluzione compatta all-in-one quando un numero limitato di drive deve risiedere in un quadro elettrico decentralizzato. Il sistema di azionamento multiasse KeDrive D3 è una soluzione economica per le macchine che hanno un elevato numero di assi. Per le applicazioni con un numero limitato di assi, KeDrive D3-AC rappresenta una soluzione ancora più conveniente.

Soluzioni per robotica autonoma

Oltre allo stand principale, KEBA presenterà le sue novità anche nel District 4.0 Pad. 7 A18 dove all’interno di un’esposizione aggiuntiva troveranno spazio un’interessante demo, diversi componenti e soluzioni dedicate ai robot mobili AMR. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 56
Padiglione 5 – Stand L12
Fiere SPS ITALIA

Stand C015 – Padiglione 3

LE SOLUZIONI LEAN E SOSTENIBILI DI MURRELEKTRONIK A SPS2024

L’edizione 2024 si preannuncia ricca di interessanti novità. Murrelektronik presenta un portfolio di soluzioni ulteriormente ampliato e molte applicazioni che confermano l’impegno dell’azienda nel proporre un modello di industria più lean, efficiente e sostenibile.

Lo spirito di SPS 2024 guarda alla maggiore efficienza energetica, alla riduzione degli sprechi e ai processi che si basano sulla sostenibilità e l’azienda con le proprie offerte dimostra di essere in perfetta sintonia con lo spirito della manifestazione.

Allo stand Vario-X darà prova delle sue caratteristiche camaleontiche, estrema versatilità e adattabilità in tre demo-machine. Sviluppate su un comun denominatore dato dalla piattaforma di automazione, le demo sono dedicate ai settori intralogistico, automotive e packaging e saranno la dimostrazione di come sia possibile portare i dispositivi direttamente a bordo macchina con una perfetta integrazione dei servoazionamenti. Sull’applicazione intralogistica sarà anche implementato il digital twin per mostrare come sia semplice gestire le fasi di progettazione e commissioning. Le tre demo sono in grado di gestire in modo affidabile l’alimentazione, i segnali e i dati grazie alla combinazione dei protocolli EtherCAT, Ethernet e naturalmente IO-Link.

Per quanto riguarda quest’ultimo, Murrelektronik arricchisce la propria gamma di dispositivi IO-Link con i nuovi Hub, evoluzione naturale della versione tradizionale che, grazie alle caratteristiche plug & play, facilitano il passaggio all’IO-Link senza parametrizzazione con operazioni di cablaggio semplici e rapide.

E se i dati sono fondamentali, lo sono anche i dispositivi per gestirli: i nuovi switch della serie Xelity rispondono alle richieste dei costruttori di macchine che vogliono sostituire le soluzioni tradizionali con componenti in IP67 direttamente sul campo. La tecnica di cablaggio Murrelektronik porta ulteriori novità con i connettori MQ15, che in un clic garantiscono sicurezza di collegamento anche ad alti valori di corrente e tensione.

Il portfolio Murrelektronik non si amplia solo per i collegamenti, ma anche per i sistemi: uKonn-X è il primo sistema supportato digitalmente e visivamente, con comunicazione bidirezionale che consente progettazione, sviluppo, e messa in servizio degli impianti di automazione. uKonn-X evita errori di installazione offrendo i vantaggi di un significativo risparmio economico e di tempo.

Novità anche nell’alimentazione, con il nuovo modulo

Mico67 per la protezione elettronica da sovracorrenti con grado IP67, mentre per i sistemi di segnalazione Murrelektronik presenta le torrette luminose Modlight60 Pro RGB, dispositivo IP65 di facile installazione grazie alla gestione IO-Link dotato di 20 segmenti a LED RGB, 21 colori regolabili e 10 diversi schemi di visualizzazione che consentono una comunicazione completamente personalizzabile.

“Murrelektronik estende ulteriormente la propria offerta di soluzioni non solo dal punto di vista dei prodotti ma anche delle applicazioni” afferma Maurizio Bardella – Technical Director di Murrelektronik Italia “SPS 2024 rappresenta per noi l’opportunità di mostrare lo sviluppo applicativo delle nostre soluzioni e i relativi vantaggi”. Le novità Murrelektronik rappresentano una dimostrazione pratica di come sia possibile efficientare i sistemi di automazione, sia dal punto di vista produttivo che energetico, con l’incremento dell’efficienza e riducendo i consumi: “Il passaggio dall’azionamento pneumatico a quello elettrico, ad esempio, consente una sensibile riduzione dei consumi, come anche l’adozione di dispositivi meno energivori.” seguita Bardella “Con la decentralizzazione dei componenti è possibile ridurre la lunghezza dei collegamenti, renderli più razionali, fare a meno dell’armadio elettrico e in sostanza rendere gli impianti più snelli. Ed è attraverso l’ottimizzazione dei processi e della distribuzione di alimentazione, dati ed energia che si può arrivare a rendere l’automazione più sostenibile.” 

LE SOLUZIONI CAD DI SDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE IN MOSTRA A SPS ITALIA 2024

Per SDProget SPS Italia 2024 è il palcoscenico ideale per presentare le ultime novità dei software per la progettazione elettrica.

Durante l’evento, l’azienda presenterà la sua vasta gamma di software CAD per la progettazione elettrica, tra cui:

• SPAC Automazione , il CAD per la progettazione elettrica per l’automazione industriale;

• Drilling Tech , una stazione di foratura CNC dedicata ai produttori di quadri elettrici sviluppata in collaborazione con Automation Tech;

• SPAC EasySol 25 , il software per la preventivazione e la progettazione degli impianti fotovoltaici;

• SPAC Start Impianti 2 5, il CAD elettrico per la progettazione smart degli impianti elettrici civili, industriali e per il terziario;

SPS Italia 2024 rappresenta l’opportunità perfetta per presentare in anteprima le novità della prossima versione di SPAC Automazione, attualmente in fase di sviluppo e destinata a ridefinire alcune caratteristiche del

software. Tra le novità più attese figurano una nuova rappresentazione 3D del Routing del quadro e l’integrazione di algoritmi di intelligenza artificiale nella proposta dei Cavi di collegamento, per una progettazione ancora più avanzata ed efficiente. Ma non è tutto. Durante la fiera di Parma, verranno presentate anche le nuove release di SPAC EasySol 25 e SPAC Start Impianti 25. EasySol 25 introdurrà la possibilità di valutare economicamente gli impianti attraverso la preventivazione e l’analisi delle Comunità Energetiche (CER). SPAC Start Impianti 25, invece, si concentrerà sulla semplificazione dei comandi, consentendo agli utenti di importare planimetrie e disegnare direttamente in 2D o 3D utilizzando una libreria di simboli elettrici completamente riorganizzata e un avanzato sistema di gestione dei materiali tramite il DbCenter.

Maggiori informazioni su SDProget sono disponibili sul sito: https://www.sdproget.it/ 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 58
Padiglione 5 - stand E045
Fiere SPS ITALIA

Padiglione 5 - stand E035

BOSCH REXROTH A SPS ITALIA

Un ruolo di avanguardia nel processo di rivoluzione

Nel mondo dell’industria i mutamenti più significativi sono stati innescati da aziende riconosciute ed apprezzate per la loro storia, le quali si sono fatte carico di interpretare una forte e diffusa necessità di cambiamento proponendo soluzioni innovative, concrete e in grado di diventare patrimonio di molti. Forte di queste prerogative, Bosch Rexroth si è incaricata di assumere il ruolo di avanguardia di un movimento “rivoluzionario” che mira a trasformare radicalmente l’industria, e ha scelto anche quest’anno SPS Italia per rimarcare la sua ambizione. Ai visitatori della fiera dedicata all’industria intelligente, digitale e sostenibile che a Parma varcheranno la soglia dello stand, la società leader a livello globale nel campo dell’automazione industriale darà l’opportunità di toccare con mano quanto una scommessa a molti apparsa temeraria nel momento in cui era stata lanciata risulti oggi ampiamente vinta. Sarà dunque la piattaforma di controllo basata su un’architettura software totalmente aperta il fiore all’occhiello per ciò che concerne la presenza di Bosch Rexroth a SPS. Lo sarà in virtù della sua capacità, oggi conclamata, di fornire tutti i componenti per soluzioni di automazione complete, dai controlli agli azionamenti e ai motori, nonché moduli I/O, PLC e IoT. Lo sarà in ragione del suo sistema modulare, scalabile, altamente flessibile e robusto, che consente di implementare qualsiasi applicazione, dalla più semplice alla più complessa, secondo una modalità familiare in quanto simile a quella adottata per i nostri smartphone. Lo sarà, riassumendo, perché è uno strumento “democratico” che ha determinato la nascita di un’agorà dell’automazione industriale chiamata ctrlX World, ecosistema in cui un numero sempre più cospicuo di partner contribuisce ad arricchirne il valore, ciascuno apportando le proprie soluzioni secondo una logica di co-creazione volta a mettere a disposizione degli utilizzatori un’ampia scelta di app reperibili nel ctrlX Store.

A SPS Italia Bosch Rexroth sorprenderà i suoi ospiti mostrando loro le sue novità, a cominciare dall’ambito del motion control. Relativamente a questo contesto la prima riguarda ctrlX FLOW6D, un sistema di trasporto a levitazione senza contatto (grazie a magneti permanenti opportunamente disposti e movimentati) modulare e dalle spiccate caratteristiche di adattabilità, impiegato per trasporto,

movimentazione e posizionamento efficiente e sicuro dei carichi. Il sistema viene azionato su una superficie orizzontale, verticale o sottosopra. La seconda è ctrlX FLOW HS, sistema ad alta velocità salvaspazio che può essere configurato in modo flessibile per diverse tipologie e differenti applicazioni, i cui segmenti e carriers possono essere combinati per formare un nuovo concept di linea produttiva. Con ctrlX FLOW HS è possibile creare rapidamente lunghezze e percorsi specifici dell’applicazione, semplicemente collegando rettilinei, curve e scambi.

Un’area dello stand sarà dedicata al software, con focus dedicati in particolare alla sicurezza, all’IoT e alla convergenza tra IT e OT, mentre un’altra vedrà al centro il tema della sostenibilità, declinato attraverso demo di prodotti Bosch Rexroth legati all’efficienza energetica. L’attitudine “green” di Bosch Rexroth troverà riscontro nell’illustrazione della politica, avviata da tempo, di ricondizionamento dei prodotti, ricollocati sul mercato a prezzi vantaggiosi. È un’attività che riduce di molto le emissioni di CO₂ se rapportate alle quantità generate realizzando un componente nuovo di zecca. Poi, nell’arco delle tre giornate di fiera, tanti speech, su vari argomenti, dal taglio più pratico che teorico, conditi con accenni a casi applicativi specifici. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 59

Padiglione 3 - stand B010

“STA CAMBIANDO IL PARADIGMA DEL PRODURRE”

TRANSIZIONE 5.0 È UN GAME CHANGER

Transizione energetica e digitale. Intelligenza artificiale generativa e collaborativa. Robotica sempre più raffinata. Necessità di sempre maggiore sicurezza ed efficienza sensoristica.

Per questo la dodicesima edizione di SPS sarà la più interessante e la più tecnologica di sempre e per questo Leuze Italia sarà protagonista.

Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, è conscio del fatto che la dodicesima edizione di SPS di Parma segna in qualche modo una pietra miliare dell’evoluzione dell’industria dell’automazione e più in generale della produzione.

“La Transizione 5.0 rappresenta un cambiamento radicale nel paradigma del business produttivo. Siamo di fronte ad un passaggio da un modello di produzione lineare e centralizzato a un sistema iperconnesso, adattabile e autonomo, alimentato dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’AI, l’Internet of Things, la robotica e la sensoristica avanzata. Non voglio qui entrare nei dettagli del Piano Transizione 5.0 e dei suoi vantaggi. SPS sarà l’occasione ideale per ragionare insieme ai nostri clienti e agli ospiti che ci verranno a trovare sui cambiamenti che Transizione 5.0 porterà con sé in termini di tecnologie, di approcci industriali, produttivi e di business in generale.”

Le tecnologie che concorrono alla Transizione 5.0

segnano sicuramente un’evoluzione rispetto a quelle del 4.0, ma la vera differenza tra i due paradigmi sta nel rapporto tra uomo e macchina.

Se con la quarta rivoluzione industriale le imprese di ogni dimensione si sono focalizzate su produttività e utilizzo dell’intelligenza artificiale, nei prossimi anni il focus si sposterà sulla collaborazione tra uomo e macchina.

Questo momento epocale nell’evoluzione dell’industria produttiva trova poi sintesi nella messa a disposizione del mercato di prodotti e soluzioni che si integrano alla perfezione con i concetti basilari di Transizione 5.0.

L’efficienza produttiva ed energetica coniugata al più evoluto sviluppo dettato dalla digitalizzazione.

Questo è in sintesi quanto Leuze Italia propone ai visitatori di SPS di Parma.

Anche quest’anno Leuze ospiterà nel grande stand delle vere e proprie case histories dove le soluzioni tecnologiche vivono la loro funzionalità e offrono così con chiarezza le peculiarità nelle applicazioni pratiche.

La sensoristica Leuze sarà protagonista con un nuovo prodotto molto avanzato, il nuovo sensore laser ODT3CL1-2M con tecnologia TOF (Time of Flight)

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 60
Fiere SPS ITALIA

che dispone di due punti di commutazione indipendenti tra loro ed è molto versatile.

Nelle attività intralogistiche, ad esempio, può essere integrato in navette per varie applicazioni e può garantire il posizionamento affidabile. Il nuovo sensore è in grado di garantire il controllo della presenza e quello del comparto vani e negli AGV monitora, ad esempio, la posizione del materiale trasportato.

Tutta la gamma di fotocellule a sbarramento, a tasteggio, a riflessione di alta precisione saranno evidenziate soprattutto nel loro impiego negli impianti automatizzati per i processi di produzione e imballaggio, oggi sempre più flessibili, efficienti e intelligenti.

Leuze può essere di grande aiuto con applicazioni di sensori veramente innovative.

Più automazione nei processi significa anche maggiore necessità di sicurezza.

Per gli operatori, per gli impianti, per la produzione, per la qualità, per la salvaguardia del brand. La sicurezza non può essere lasciata al caso e non può che essere affidata a professionisti.

I «Sensor People» di Leuze, sanno perfettamente di che cosa si parla e progettano e disegnano soluzioni originali e uniche che comprendono tutti i componenti software e hardware necessari per l’integrazione negli impianti.

Oltre alle tecnologie e ai prodotti, sistemi e soluzioni di sicurezza, Leuze mette a disposizione della propria clientela una Business Unit dedicata esclusivamente alle soluzioni di sicurezza.

“Con la nostra divisione operativa rispondiamo, e in molti

casi anticipiamo, la domanda di un mercato che già conosce la qualità del prodotto Leuze. Adottando un approccio consulenziale e nel totale rispetto delle normative di sicurezza vigenti, Leuze propone quindi soluzioni di sicurezza complete e personalizzabili fino al livello del «chiavi in mano»” spiega Antonio Belletti.

L’aspetto consulenziale è rafforzato anche dalla partnership con la società Necsi di Romano d’Ezzelino (Vi).

“In collaborazione con i nostri partner riusciamo ad offrire un vero e proprio unicum sul mercato. La nostra consulenza nel mondo della sicurezza parte addirittura dalla valutazione del rischio e si estende poi alla formazione, consulenza applicativa e sviluppo e realizzazione della struttura di safety a tutto tondo grazie ai nostri prodotti, soluzioni e sistemi” specifica Belletti. Dando seguito a diversi workshop organizzati in Lombardia e in Emilia, anche a SPS lo stand Leuze sarà un luogo dove discutere ed affrontare tematiche della sicurezza. Antonio Belletti approfondisce questo argomento: “Il nuovo regolamento macchine che sostituirà l’attuale Direttiva Macchine 2006/42/CE è una tematica che vogliamo affrontare con i nostri clienti. Il nuovo regolamento macchine si applicherà non soltanto agli impianti nuovi, ma anche ai prodotti che hanno subito «modifiche sostanziali». Rispetto al vecchio regolamento questa è una differenza notevole. Sempre in tema di sicurezza ci aspettiamo curiosità e richieste di approfondimenti sugli aggiornamenti e cambiamenti della norma ISO 13849-1 e sulla tematica della Cyber Security. Questo rischio è sempre più elevato e come tale va valutato ed attenzionato. Ultimo ma non ultimo argomento che riteniamo essere di grande attenzione è la compatibilità elettromagnetica. L’EMC è sempre più richiesta e i nostri tecnici potranno fare chiarezza anche in questa direzione.”

Lo sviluppo delle tecnologie Leuze verso gli orientamenti del mercato è ben rappresentato dal concetto di miniaturizzazione. Se il mercato dell’automazione esige una sensoristica sempre più efficiente ed efficace ma al contempo di dimensioni sempre più piccole, ecco Leuze rispondere con apparati non soltanto miniaturizzati, ma semplicissimi, sia per usabilità sia per installazione. I sensori ottici Simple Vision compongono una serie di sistemi compatti di elaborazione delle immagini in formato sensore che offrono in un alloggiamento industriale tutto ciò che serve per svolgere compiti di ispezione, misura, conteggio e lettura di codici.

Perfettamente adatti al posizionamento preciso, ad esempio di forche telescopiche, come alla lettura di codici, al rilevamento della presenza o a compiti di misura e conteggio, i sensori Simple Vision sono plug and play, non necessitano di programmazione e sono facili da usare tanto quanto un sensore ottico e hanno prestazioni paragonabili a quelle di un sistema a videocamera.

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 61

Padiglione 3 - Stand F51

IL GRUPPO MONDIAL

PRESENTA TUTTE LE NOVITÀ NEL CAMPO DELLA MECCATRONICA

Presso lo stand del Gruppo, oltre alla Divisione Meccatronica con Tecnomotion, Smart Factory e MechLAB, sarà presente anche la Divisione Meccanica con le Business Unit: Unitec, Bearings, Power Transmission e Linear Systems. Di seguito un focus sulle singole applicazioni esposte:

Motore Planare

Un sistema di trasporto all’avanguardia che utilizza la tecnologia di levitazione magnetica per muovere i prodotti fluidamente su un piano bidimensionale, offrendo fino a 6 gradi di libertà di movimento. Si compone di traslatori magnetici che permettono un trasporto dei prodotti senza contatto e senza usura, assicurando una precisione di posizionamento fino a ≤10 μm. Il piano, configurabile in diverse forme, rettangolare, ad anello o a penisola, può gestire un payload massimo fino a 4 kg ed è ideale per applicazioni in ambienti controllati, come camere bianche o sterili. Una “Smart Production” caratterizzata da flessibilità, affidabilità, agilità ed efficienza senza precedenti, che ridefinisce le linee di produzione rendendole intelligenti. Di semplice integrazione negli impianti esistenti, offre elevate funzionalità per rotazioni a 360° e movimenti complessi in 6D. La sua flessibilità e scalabilità

consentono di gestire fino a 50 o 60 mover, garantendo un controllo indipendente e preciso su più assi.

Il Sistema GFX di HepcoMotion per Beckhoff XTS

Il sistema a carrelli indipendenti per garantire supporto e rigidità ottimali per le applicazioni precise di XTS. La flessibilità del sistema Beckhoff XTS, basato sulla tecnologia del motore lineare, consente una gestione indipendente dei carrelli lungo la guida, facilitando cambi rapidi di prodotto e l’aggiunta/rimozione di stazioni di lavoro. Progettato per ridurre al minimo la manutenzione grazie alle guide a V di HepcoMotion, insieme a XTS, assicura una straordinaria flessibilità nella progettazione dell’applicazione.

La fiera sarà l’occasione per presentare la nuova configurazione del sistema GFX, che combina il trasporto a motore lineare con una movimentazione a cinghia. Questo approccio ibrido consente di operare con alta dinamica in determinate aree della macchina, mentre in altre si privilegiano velocità e precisione di posizionamento minori. Nelle aree di processo, i carrelli sono movimentati dai motori lineari, mentre nelle zone di ritorno vengono trascinati dalla cinghia dentata.

Tale innovazione riduce significativamente i costi del sistema, specialmente per configurazioni di lunga estensione, mantenendo tuttavia le qualità distintive di flessibilità e performance del GFX. Il passaggio tra le diverse aree avviene in maniera fluida e trasparente, grazie al software

Fiere SPS ITALIA
Particolare Flexim

esclusivo sviluppato dal Gruppo Mondial, che garantisce un controllo continuo dei carrelli durante le transizioni.

XTS Beckhoff HepcoMotion

Il sistema XTS offre infinite possibilità di configurazione con le sue piattaforme modulari. Risponde alle esigenze di mercati dinamici, come il packaging alimentare, cosmetico, farmaceutico e automobilistico. La piattaforma XTS-GFX, soddisfa le richieste di produttività, precisione e flessibilità grazie anche alla sua natura predittiva che consente il controllo individuale dei mover. Le nuove versioni come High Drive, High Drive Plus, Agile e Track Management estendono le capacità del sistema, consentendo di gestire carichi più elevati, scorrimento parallelo su due circuiti, velocità estreme fino a 6 m/s e traslazioni automatiche tra diverse sezioni del sistema, senza intervento esterno.

Asse lineare

MLM7N

A mover indipendenti equipaggiato con motore Beckhoff, rappresenta una soluzione avanzata per la gestione di un elevato numero di carrelli. Dotato di mover magnetici passivi, permette notevole rigidità e capacità di carico grazie al sistema di guida a ricircolo di sfere con doppio pattino su guide parallele. Il software di controllo Beckhoff facilita la programmazione e include il controllo delle collisioni, assicurando affidabilità in ogni fase di lavoro. La dinamica avanzata dei mover, combinata con la programmazione lineare diretta, lo rende ideale per svariate applicazioni, consentendo la realizzazione di unità lineari multi-carrello estremamente compatte.

Flexim Open Automation Platform

La piattaforma modulare che consente il massimo grado di personalizzazione, grazie a un corpo centrale integrato con un numero variabile di stazioni di lavorazione, da 6 fino a 20, e può gestire più di 80 servo assi. Superiore rispetto alle tradizionali piattaforme operative grazie anche all’indipendenza dei carelli, è capace di eseguire una vasta gamma di lavorazioni, come montaggi a pressione e a scatto, avvitature e saldature. Dotata del sistema Beckhoff XTS, può operare sia in modalità sincronizzata che asincrona, adattandosi facilmente a ogni cambio di processo con un semplice cambio della ricetta software, diventando la scelta ideale per soddisfare le esigenze di repackaging e ridisegno dei processi industriali.

CILINDRO GTS presentato attraverso la Realtà Aumentata

I Cilindri EcoElectric GTS rappresentano l’innovazione sostenibile e alternativa ai componenti oleodinamici. Perfettamente idonei per ambienti che richiedono standard igienici elevati, come i settori Pharma, Food&Beverage, dove il rischio di contaminazione è alto nelle fasi iniziali del processo. La fiera sarà l’occasione per una dimostrazione collettiva, approfondita e al tempo stesso personalizzata in

funzione delle specifiche esigenze. Indossando un visore si potranno visionare tutti i dettagli e le applicazioni industriali dei Cilindri attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. Sarà possibile osservare il funzionamento all’interno di una linea di packaging, applicato a una macchina per lo stampaggio, in un impianto di pressofusione e in diverse esigenze di sollevamento

Torsiometro MONITEX BT di KTR

Sarà presentato in fiera, il Torsiometro MONITEX BT lanciato sul mercato dall’azienda tedesca KTR. Il MONITEX BT è composto da un giunto di accoppiamento ROTEX con un sistema di misura integrato per la misurazione di coppia e velocità. Attraverso una testa induttiva, installata radialmente al giunto, e un collegamento Bluetooth, è possibile ricevere, salvare ed elaborare immediatamente i dati di coppia e velocità. Si tratta di un supporto di facile installazione, adatto per il monitoraggio delle macchine e per il controllo dei processi.

La Catena Cinematica, demo-sintesi della Divisione Meccanica

La demo che racchiude alcuni dei più richiesti componenti meccanici non solo sarà presente, ma anche visibile all’opera, attraverso una Catena Cinematica che il Gruppo ha strutturato per l’evento. La demo illustrerà il funzionamento dei seguenti componenti:

Torsiometro KTR DATAFLEX

Giunto KTR RADEX

Giunto KTR ROTEX

Martinetto Meccanico Mondial - MOM

Vite THK a ricircolo di sfere

Rinvii angolari Apex

Riduttore Apex. 

Foto apertura

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 63
Cilindri GTS

Padiglione 3 – stand C010

YOUR NEEDS, OUR MISSION: CUSTOMIZED SOLUTIONS

L’ascolto del cliente come punto di partenza per soluzioni innovative e personalizzate: SICK partecipa all’edizione 2024 di SPS Italia con tante novità sulla sensoristica

Tre giorni di stand, percorsi espositivi e convegni con demo funzionanti e casi applicativi su Automazione e Digitale per l’Industria e il settore manifatturiero. SICK sarà presente, all›appuntamento 2024 di SPS Italia a Fiere di Parma, con il suo stand per presentare le soluzioni tecnologiche che prendono forma a partire dai bisogni reali dei clienti, con spazi pensati per l’interazione con i partecipanti e speech dedicati anche al mondo della scuola. Soluzioni personalizzate per un futuro su misura. Da qui parte SICK, leader tecnologico e di settore, a SPS Italia, la fiera sulla tecnologia e l’innovazione diventata un punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. “Il valore della sensoristica di domani è dato dal quanto riusciamo ad ascoltare la voce delle aziende oggi - afferma Marco Catizone, Responsabile del Product Management di SICK - in SICK possiamo contare su un catalogo prodotti enorme e innovativo, ma ogni soluzione tecnologica alla fine assume la forma distinta e netta del nostro cliente. In occasione dell’edizione 2024 di SPS vogliamo creare suggestioni che a partire dalle voci dei partecipanti puntano a risolvere problematiche specifiche e non generici bisogni perché lavoriamo ascoltando la voce del cliente”. In occasione dei tre giorni di convegni e seminari della quattordicesima edizione di SPS, i partecipanti potranno conoscere le novità più significative

dell›ecosistema SICK, ma anche partecipare, non solo assistere, a demo, speech e stazioni dinamiche dedicate al mondo della sensoristica, della robotica e della sicurezza, con un focus speciale sull’educational.

Un’edizione che quest’anno prevede un’area dello stand interattiva dedicata agli speech con minieventi e presentazioni per dare il focus su alcune novità tecnologiche e applicative di SICK. Inoltre, saranno presenti stazioni demo complesse e dinamiche, in partnership con altri fornitori di spicco del settore automazione, come la stazione robotica in cui un robot assolverà due diverse applicazioni grazie ai sensori SICK, con cui il partecipante potrà interagire in prima persona. Ma non solo: è previsto uno speciale corner educational, per portare l’automazione, in particolare la sensoristica, nel mondo della scuola. Sarà questa l’occasione per mostrare quali attività porta avanti SICK durante d›anno in contesti formativi, per presentare idee e soluzioni che possano garantire un futuro sostenibile e innovativo ai tecnici di domani.

“La fiera per noi è l’opportunità di creare suggestioni che possono poi fare emergere le esigenze applicative dei nostri clienti”, spiega Catizone, “parleremo di sostenibilità nel District 4.0, dove presenteremo alcune soluzioni specifiche per il monitoraggio dei consumi di aria compressa, e dell’impegno di SICK come azienda a produrre in maniera sostenibile ogni giorno Innovazione, collaborazione, crescita: il futuro della sensoristica è già qui. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 64 Fiere SPS ITALIA

Padiglione3 - stand G051

WEG A SPS ITALIA 2024

I MOTION DRIVES INTEGRATI FACILITANO LA TRANSIZIONE ALL’INDUSTRIA 5.0

WEG dimostrerà ai visitatori di SPS Italia come i pacchetti motion integrati possano aiutare le aziende nel loro percorso verso l’industria 5.0, migliorando la sostenibilità e la resilienza. L’azienda illustrerà come le sue ultime novità nell’ambito del pacchetto WEGmotion Drives possano contribuire a ottimizzare l’efficienza, l’affidabilità e le prestazioni in settori strategici, tra cui l’alimentare, il riciclaggio, il metallo e le applicazioni di trattamento delle acque.

“Industry 5.0: sustainable, human centric and resilient production” sarà uno dei temi principali di SPS Italia. Con la nuova legislazione sull’Industria 5.0 che sarà approvata dal Parlamento italiano nelle prossime settimane, aiutare le aziende a intraprendere la transizione verso un modello di produzione più sostenibile e resiliente non è mai stato così importante. I sistemi motorizzati sono la spina dorsale di ogni processo industriale e devono essere in prima linea in questa transizione. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), questi sistemi sono responsabili del 53% del consumo globale di elettricità, ma le nuove tecnologie possono contribuire a ridurre la loro richiesta energetica fino al 30%.

WEG dimostrerà come le industrie strategiche al centro della transizione 5.0 possano massimizzare l’efficienza e l’affidabilità. “Isole” dedicate presenteranno le soluzioni Motion Drives di WEG in applicazioni specifiche, tra cui la produzione di carta, i nastri trasportatori per alimenti e bevande, i frantoi e gli estrusori per il riciclaggio, la lavorazione dei metalli e gli impianti di trattamento delle acque.

:La scheda di comunicazione

EXP-ETH-xxxADV200 consente una perfetta integrazione con i più avanzati sistemi di bus di campo

“I motori elettrici, i riduttori e gli azionamenti sono il cuore pulsante della maggior parte delle organizzazioni che intraprendono la transizione al 5.0”, ha spiegato Ilaria Mandelli, specialista della comunicazione e technical writer di WEG Automation Europe. “Il nostro approccio integrato al movimento, che riunisce in un unico pacchetto le soluzioni per motori, riduttori, azionamenti e automazione, consente ai clienti di diverse applicazioni di semplificare l’installazione, ridurre al minimo i requisiti di manutenzione, ottimizzare l’affidabilità e migliorare l’efficienza operativa ed energetica, incrementando la sostenibilità e la resilienza dell’intera linea di produzione.”

Nell’ambito delle sue ultime soluzioni integrate, WEG presenterà il nuovo convertitore CA/CC TPD500, che offre maggiore efficienza, sicurezza e adattabilità alle applicazioni

il nuovo convertitore

TPD500 offre maggiore efficienza, sicurezza e adattabilità

industriali. Pur mantenendo la piena retrocompatibilità con il suo predecessore, il TPD500 offre prestazioni migliori grazie alla maggiore accuratezza, precisione e risoluzione di corrente e velocità. Inoltre, la perfetta integrazione nei sistemi fieldbus basati su Ethernet, combinata con il nuovo configuratore per PC WEG DriveLabs tramite Modbus TCP, consente il controllo remoto e la connettività Wi-Fi.

WEG presenterà anche le schede di comunicazione EXPETH-xxx-ADV200 per la famiglia di inverter ADV200. Questi dispositivi consentono una perfetta integrazione con i più avanzati sistemi di bus di campo basati su Ethernet, tra cui Profinet, Ethernet-IP ed Ethercat, garantendo la compatibilità con le moderne reti industriali. Le nuove schede facilitano la comunicazione locale peer-to-peer per semplificare la messa in servizio e la manutenzione e l’accesso remoto per le operazioni di assistenza.

I visitatori potranno anche scoprire la nuova linea di motori W23 Sync+, che offre un’efficienza senza precedenti a tutte le velocità grazie alla combinazione di magneti permanenti (PM), magneti in ferrite o al neodimio e tecnologie di motori a riluttanza sincrona (SynRM). In questo modo, il motore mantiene elevati livelli di efficienza anche in condizioni di velocità e carico variabili. Il W23 Sync+ è disponibile nelle classi di efficienza IE5 and IE6+, che lo rendono uno dei motori più efficienti sul mercato. 

La nuova linea di motori W23 Sync+ offre un’efficienza senza precedenti

Padiglione 3 – stand E52

A SPS I NUOVI SENSORI DI MOVIMENTO TARGATI RENISHAW

A Parma Renishaw Renishaw accoglierà i visitatori presso lo stand, per mostrare tutti i benefici delle sue soluzioni per il controllo di movimento, in particolare encoder lineari e angolari, assoluti e incrementali, ad alta velocità ed alta accuratezza, tutti dispositivi made in Renishaw

Tra i prodotti di punta spicca FORTiS, la nuova riga ottica incapsulata che consente di ottimizzare le prestazioni delle macchine utensili, semplificando anche installazione, manutenzione e assistenza. La serie FORTiS, che rappresenta il risultato di molti anni di ricerca e sviluppo da parte di Renishaw, assicura ripetibilità straordinaria, isteresi minima ed eccellenti prestazioni di misura, anche grazie all’innovativo design senza contatto che non richiede guide meccaniche. L’unità ottica, già incapsulata nel corpo dell’encoder, è a sua volta sigillata per evitare contaminazioni causate da liquidi, detriti o altri residui.

Inoltre, le straordinarie guarnizioni sigillanti dell’estrusione riducono drasticamente il consumo di aria compressa, per aumentare sostenibilità, affidabilità ed economicità delle macchine utensili.

Un altro prodotto sotto i riflettori sarà CENTRUM, un encoder a disco in acciaio inox, con innovativi componenti flessibili che permettono di centrarlo automaticamente durante l’installazione, per un montaggio più veloce e accurato. I dischi autocentranti CENTRUM si installano con grande facilità, senza bisogno di comparatori o altri dispositivi di impostazione, hanno tracce incrementali con passo da 40 μm e sono disponibili in varie dimensioni, da ø38,4 mm a ø120 mm.

Tra gli altri sensori in mostra sullo stand Renishaw, sarà presente ATOM™, encoder ottico incrementale senza contatto di piccole dimensioni, sviluppato per applicazioni lineari e rotative. Il design innovativo combina dimensioni ridottissime ed eccezionale stabilità del segnale, protezione dalla sporcizia e affidabilità. I sistemi ATOM™ sono facili da installare, grazie ai LED incorporati che forniscono indicazioni sull’integrità del segnale.

La serie di encoder ATOM™ associa la praticità di un encoder miniaturizzato a prestazioni e affidabilità di alto livello e, con una velocità massima di 20 m/s, è l’encoder più veloce della sua classe.

Renishaw ti aspetta a Fiere di Parma per mostrarti come i suoi sensori per il controllo di movimento, grazie alla loro indiscutibile qualità, precisione e ripetibilità, possano migliorare le prestazioni di macchine e dispositivi in tutti i settori industriali. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 66 Fiere SPS ITALIA

Termini della Meccatronica

Dossier di approfondimento tematico

Tutorial di aggiornamento professionale

Case history selezionate dal comitato

Progettisti d’impianti, società di

* diffusione che verrà assoggettata a certificazione

Versione cartacea

Si amplia l’appuntamento con l’inserimento dei nuovi lemmi della meccatronica alla guida multilingue dei termini della meccanica che raggruppa circa 3.000 termini tecnici, già tradotti in ben 9 lingue. Un fascicolo personalizzabile nelle copertine, nella foliazione (con l’inserimento di quartino) e disponibile anche per piccole tirature.

- Febbraio

- Marzo Aprile

50 - Maggio Giugno

Versione web

dell’ambiente IAQ IEQ

Antincendio ed evacuazione fumi

51 - Settembre ZEB, nearly ZEB, Net ZEB 52 - Ottobre Impiantistica residenziale

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- Novembre

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Argomenti trattati
agli studenti delle scuole professionali salesiane
manager,
di categoria,
47
Impiantistica
48
Data Center 49
engineering,
esco, enti, associazioni
NumeroArgomento
- Novembre Dicembre
ospedaliera
Qualità
Dicembre Edifici scolasticiPompe Quine Business Publisher I LSWR Group Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano QUINE BUSINESS PUBLISHER I LSWR GROUP Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano - Tel 02.86.41.05 - Fax 02.70.05.71.90 eMail: dircom@quine.it Ora anche online Cerca tra 2411 termini della meccatronica Il più completo dizionario multilingua di termini tecnici della meccatronica, contiene le traduzioni dei termini in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Turco www.terminidellameccatronica.com per richiedere la tua copia info@quine.it Termini della Meccatronica | Dizionario internazionale di Meccatronica DIZIONARIO MULTILINGUE Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники Termini della Meccatronica Termini della Meccatronica | Dizionario internazionale di Meccatronica DIZIONARIO MULTILINGUE Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники
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