MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
SISTEMI DI ASSERVIMENTO/PRESSE
Con la scomparsa di Papa Francesco, il mondo perde una voce coraggiosa, capace di unire spiritualità e responsabilità civile. Il suo magistero resterà un punto fermo per chiunque creda in un futuro sostenibile. In particolare, le sue parole sulla cura del creato continuano a risuonare con forza: «La Terra ci precede e ci è stata data», scriveva nell’Enciclica Laudato si›, invitandoci a un rapporto nuovo con l’ambiente, fondato sul rispetto, la sobrietà e la giustizia intergenerazionale. Oggi, quel messaggio trova concretezza anche nei luoghi della tecnologia e dell’industria. In questo senso, manifestazioni come SPS Italia di Parma e Lamiera di Milano rappresentano due esempi emblematici di come il settore produttivo stia rispondendo alla sfida della sostenibilità.
A Parma, SPS Italia mette in dialogo automazione, digitale e responsabilità ambientale, promuovendo soluzioni per l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto dei processi industriali. A Milano, Lamiera propone tecnologie per la lavorazione del metallo sempre più orientate al risparmio di risorse e al riuso, in una logica di economia circolare.
In questo scenario si inserisce anche la visione di Industria 5.0, che va oltre la semplice efficienza produttiva per rimettere al centro la persona, la sostenibilità e la resilienza. È un paradigma che invita a cambiare modello di sviluppo, costruendo un’industria più umana e inclusiva, capace di generare benessere senza consumare il futuro.
L’industria non può più limitarsi a produrre: deve interrogarsi, innovare, e soprattutto prendersi cura. Le fiere di settore diventano così non solo spazi di business, ma anche laboratori di futuro, in cui la tecnologia non è fine a sé stessa, ma strumento per costruire un mondo più giusto, più pulito, più umano.
f.chiavieri@lswr.it
RETTIFICATRICI
Conosciuta nel mondo per i brand Rosa GrindTech e Favretto GrindTech, Rosa Ermando si distingue per la qualità e l’affidabilità delle sue soluzioni, risultato di un processo produttivo fortemente verticalizzato
Investimenti senza soluzione di continuità
Quello che presentiamo è il caso di un’azienda italiana che ha costruito la propria credibilità sul mercato attraverso continui investimenti tecnologici improntati a un sistema produttivo flessibile e automatizzato
Salvare il pianeta, innovare il presente
Fabio Chiavieri
ANNIVERSARIO SORMA
Redazione Marco Tenaglia • Direttore Responsabile Marco Tenaglia • Coordinamento Editoriale Area Industry marco.tenaglia@quine.it - cel. 329 8490024 Fabio Chiavieri • Direttore tecnico f.chiavieri@lswr.it
Primo trimestre 2025: crescono gli ordini di macchine utensili
Nel primo trimestre 2025, l’indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE segna un incremento dell’8,5% rispetto al periodo gennaio-marzo 2024. In valore assoluto l’indice si è attestato a 84,5 (base 100 nel 2021). Il risultato è stato determinato esclusivamente dalla ripresa dell’attività dei costruttori sul mercato interno; negativa è stata invece la performance sul mercato estero. In particolare, gli ordini raccolti sul mercato domestico hanno segnato un incremento del 71,5%, rispetto al primo trimestre del 2024, per un valore assoluto di 94,5. Al contrario, la raccolta commesse oltreconfine è risultata in calo del 18,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 74,4. Riccardo Rosa, presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha affermato: “Il 2025 si apre con un incremento della raccolta ordini. Una buona notizia, questa, che dimostra, dopo un 2024 decisamente complicato, che le prospettive di breve-medio periodo possono essere migliori rispetto al recente passato. Detto ciò - ha continuato il presidente Rosa – il contesto nel quale ci troviamo ad operare desta molte preoccupazioni soprattutto sul fronte estero”.
“Per il terzo trimestre consecutivo, la raccolta di commesse in Italia ha registrato “segno più” – ha aggiunto Riccardo Rosa – e, per questa ultima rilevazione, l’incremento è stato decisamente importante, al punto da riavvicinare l’indice al livello medio del 2021 che fu un anno molto positivo”. “I chiarimenti relativi al funzionamento del provvedimento tanto atteso di Transizione 5.0 hanno evidentemente sortito i loro effetti: le imprese, una volta compresi i tecnicismi e diradate le zone d’ombra, hanno dato seguito alle loro intenzioni di acquisto che si sono concretizzate in nuove ed effettive commesse. Ciò è accaduto perché in Italia la domanda di nuovi sistemi di produzione è ancora sufficientemente vivace e rispon de all’obiettivo di aggiornare gli impianti secondo la doppia chiave digitale e green. Questa tendenza è confermata anche dalla risposta degli espositori di LAMIERA, in pro gramma a fieramilano Rho a partire dal 6 maggio, i cui spazi espositivi sono comple tamente sold-out”. “Certo che il fatto che ad oggi sia stato impiegato solo l’11% delle ri sorse messe a disposizione per questo prov vedimento (dunque poco più di 600 milio ni di euro rispetto ai 6,3 miliardi stanziati) dimostra che la misura così costruita non è risultata congeniale alle aziende. Sappiamo infatti per esperienza diretta - ha continuato Riccardo Rosa - che, quando un provvedimento è di semplice utilizzo, il mercato lo recepisce facilmente; questo è accaduto per la politica 4.0”. “A questo proposito - ha affermato il presidente di UCIMU – è fonda-
mentale che le autorità di governo facciano chiarezza in merito a Industry 4.0. Da gennaio attendiamo di conoscere le istruzioni per la prenotazione del credito di imposta 4.0 da parte delle aziende. Avendo visibilità sulla disponibilità effettiva dei fondi rispetto al plafond stanziato di 2,2 miliardi di euro, la domanda interna potrebbe registrare, nel prossimo trimestre, una ulteriore accelerazione esprimendo così tutte le sue potenzialità. Purtroppo però, l’effetto potrebbe svanire subito dopo poiché le aziende non avranno il tempo necessario a produrre. Sarebbe perciò utile studiare immediatamente un provvedimento, verificandone la fattibilità in Europa, per recuperare le risorse non spese e riallocarle per misure di incentivo, sul modello del 4.0 e 5.0, da rendere disponibili nel prossimo triennio 2026-2028”. “Differenti sono invece le indicazioni che le aziende italiane hanno ricevuto oltreconfine in questo primo scorcio di 2025. La crisi geopolitica mondiale, i due conflitti aperti vicini a noi, la debolezza dell’Europa, sia dal punto di vista economico che politico, la crisi dell’automotive e, in assoluto, il ritorno dirompente di Trump, agitano profondamente lo scenario internazionale. I continui cambi di posizione del presidente americano in merito al tema di una possibile politica dei dazi, differenziata rispetto a paesi e tipologia dei beni, hanno fatto crescere il tasso di incertezza su livelli di cui nella storia recente non si ha memoria. Ciò impone a tutti gli attori del sistema economico di attivarsi per rispondere a questa nuova condizione”. “Da parte nostra - ha aggiunto il presidente
Rosa – come imprenditori dobbiamo continuare a lavorare per differenziare i nostri mercati. Gli Stati Uniti sono la prima area di destinazione del made in Italy settoriale, poi vengono Germania, Cina, Francia e Turchia. Il nostro sforzo deve essere quello di monitorare attentamente le aree che possono essere per noi interessanti di qui ai prossimi anni, a partire da India, Messico e Sud America, appoggiandoci e anche partecipando attivamente alle attività messe in campo dalle organizzazioni di rappresentanza a supporto delle aziende. Nel caso di UCIMU, abbiamo iniziative pensate per favorire l’ingresso delle imprese associate in aree ad alta potenzialità di business. È il caso dell’Oficina Italiana de Promoción México, Desk India con un punto di appoggio a Mumbai e Desk Cina a Pechino, e le Reti ITC e IMT in India e Vietnam pensate per favorire l’approccio a questi mercati da parte delle imprese retiste a cui si aggiungono future missioni conoscitive nell’area dei Balcani”.
“Alle autorità di governo chiediamo però pieno supporto non solo per lo sviluppo di una politica industriale adeguata a sostenere il miglioramento della competitività del manifatturiero italiano ancora più importante in un contesto come l’attuale. Ai nostri rappresentanti chiediamo che in Europa si facciano portavoce della necessità di poter contare su una Unione forte e determinata ad aprire un dialogo serio con l’Amministrazione americana a beneficio del commercio mondiale e anche della sicurezza di tutti i popoli”.
Nuovo catalogo Ct Meca UPDATE
Ct Meca (Gruppo HPC) è lieta di annunciare l’uscita del nuovo catalogo UPDATE 2025 nel comodo formato pocket che arricchisce e aggiorna la documentazione già esistente: «Elementi Meccanici» e «Trasmissioni di Potenza» (2018) e «Produzione su misura». Questo aggiornamento include nuovi prodotti e soluzioni economiche pensati per rispondere alle crescenti esigenze del settore industriale: calettatori di bloccaggio inox, cuscinetti igienici per l’industria alimentare e riduttori manuali oltre ad una gamma di prodotti della serie economica come i giunti elastici Uniflex, le mini tavole di posizionamento e riduttori a ruota e vite senza fine. Si tratta di un valido e pratico strumento che, insieme al supporto di un’equipe tecnica e commerciale dinamica e competente, vi permetterà di dare forma ai vostri progetti.
Per ogni prodotto mettiamo a disposizione informazioni dettagliate e precise: tariffe, sconti per quantità, quote, materiali ed una breve descrizione del prodotto.
Le specifiche tecniche e commerciali sono presentate nel modo più chiaro e semplice possibile per orientare la scelta del prodotto più adatto alle esigenze del cliente.
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Oltre alla nostra gamma completa comprendente più di 31.000 componenti meccanici, ordinabili 24h/24 direttamente sul nostro sito, mettiamo a disposizione la libreria 3D dei nostri prodotti scaricabili gratuitamente nel formato di vostra preferenza.
ACQUISIZIONI
Siemens ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Altair Engineering Inc., uno dei principali fornitori di software per la simulazione e l’analisi industriale, per un valore di circa 10 miliardi di dollari. Grazie a questa acquisizione, Siemens rafforza la sua leadership nella simulazione e nell’Industrial AI, integrando nuove competenze nella simulazione meccanica ed elettromagnetica, nell’high-performance computing (HPC), nella data science e nell’AI. L’ingresso del team e della tecnologia di Altair in Siemens migliorerà ulteriormente il Digital Twin più avanzato al mondo e renderà la simulazione più accessibile, consentendo alle aziende di qualsiasi dimensione di sviluppare più rapidamente prodotti complessi.
“Diamo il benvenuto in Siemens alla comunità di clienti, partner e colleghi di Altair. L’integrazione delle innovazioni rivoluzionarie di Altair nella piattaforma Siemens Xcelerator darà vita al portfolio più completo al mondo per la progetta-
ASSOCIAZIONE
Ucima vola in Algeria e Uzbekistan
Dal 7 al 10 aprile l’appuntamento è a Djazagro, la principale manifestazione dedicata all’industria alimentare nell’area nordafricana in programma ad Algeri. Ucima sarà presente con una collettiva organizzata in collaborazione con ICE-Agenzia che vedrà la partecipazione di 50 aziende provenienti dall’Italia, numero significativo che testimonia il forte interesse per il mercato algerino. Non a caso, l’Algeria rappresenta un mercato strategico per il settore del packaging: nel 2024 il Paese ha importato macchinari per un valore complessivo di 230,3 milioni di euro, con Italia e Germania come principali fornitori. L’Italia, in particolare, si conferma leader con il 31,9% delle quote di mercato e un valore delle esportazioni pari a 73,4 milioni di euro, in crescita del +59,2% rispetto al 2023. L’Algeria è oggi il 24° mercato di destinazione per le esportazioni italiane di macchine per il packaging e il primo in Africa, davanti a Egitto e Marocco. Parallelamente, dall’8 al 10 aprile, per la prima volta una piccola rappresentanza del nostro settore sarà presente a Tashken, in Uzbekistan, per partecipare a UzFood, fiera internazionale dedicata ad alimentazione, ingredienti e tecnologie alimentari. Anche l’Uzbekistan si conferma un mercato di grande interesse: nel 2024 ha importato macchine per il packaging per un valore complessivo di 124,5 milioni di euro, con Germania e Turchia come principali fornitori. L’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali uzbechi, con una quota di mercato del 10,6% e un valore di 13,2 milioni di euro, in crescita del +4,4% rispetto al 2023. Le due fiere rappresentano la quarta e la quinta tappa del tour internazionale di We Make Packaging, il brand di Ucima nato per promuovere l’eccellenza italiana nel settore delle macchine per il packaging attraverso la partecipazione a eventi fieristici di rilievo. Il tour proseguirà nei prossimi mesi con nuove tappe in altri mercati strategici.
zione, l’ingegneria e la simulazione basate sull’intelligenza artificiale. Insieme, aiuteremo i nostri clienti a innovare con la velocità e l’efficienza richieste dalla complessità del mondo di oggi”, ha dichiarato Roland Busch, Presidente e CEO di Siemens AG. “Attraverso il programma ONE Tech Company, estenderemo la nostra leadership nel campo dei software industriali, permettendo a tutti i settori di trarre vantaggio dalla rivoluzione guidata dai dati e dall’AI”. L’integrazione delle competenze di Altair nelle aree di simulazione, HPC, data science e AI rafforza la capacità di Siemens di sviluppare prodotti e processi più efficienti e sostenibili. Ora, tutti i clienti Siemens – dagli ingegneri ai professionisti non specializzati – potranno accedere a nuove soluzioni di simulazione, ottimizzare i loro processi di calcolo ad alte prestazioni, creare nuovi strumenti di intelligenza artificiale e analizzare i dati per accelerare l’innovazione e la trasformazione
digitale all’interno di aziende di qualsiasi dimensione.
L’acquisizione di Altair fa parte del programma ONE Tech Company e contribuirà significativamente all’aumento della quota di fatturato digitale di Siemens. Questo programma di crescita consente a Siemens di rafforzare ulteriormente la propria posizione di mercato, raggiungendo nuovi livelli di performance e creazione di valore. Attraverso acquisizioni strategiche come questa e investimenti in ricerca e sviluppo in settori chiave – tra cui software, prodotti basati sull’AI, hardware connesso e sostenibilità – Siemens dimostra così un chiaro impegno nella crescita strategica e nell’innovazione.
Con il completamento dell’acquisizione di Altair e la recente espansione degli stabilimenti Siemens in California e Texas, gli investimenti di Siemens negli Stati Uniti, degli ultimi 20 anni, raggiungono oltre i 100 miliardi di dollari.
Schneider Electric supera gli obiettivi di sostenibilità per il 2024
Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, oggi ha pubblicato i dati sulle sue performance di sostenibilità per l’ultimo trimestre del 2024, in parallelo con la pubblicazione dei i risultati finanziari del 2024. L’azienda ha ottenuto un punteggio di 7,55 su 10 nel suo programma SSI (Schneider Sustainability Impact), superando l’obiettivo di 7,40 punti fissato per la fine del 2024. Monitorare e comunicare i progressi fatti sugli 11 impegni globali che compongono il Sustainability Impact – inclusi gli impegni locali presi in ogni paese in cui l’azienda è presente - è fondamentale per raggiungere gli obiettivi che Schneider si pone per tutte le dimensioni ESG – ambiente, società e governance. “Nel 2024 TIME e Statista hanno riconosciuto a Schneider Electric il titolo di azienda più sostenibile al mondo. Poi, all’inizio di quest’anno, abbiamo ricevuto lo stesso titolo anche da Corporate Knights, nel quadro della loro classifica Global 100 – e siamo la prima azienda che ne ha conquistato il vertice per due volte. Questi risultati di rilievo e gli altri riconoscimenti in ambito ESG che abbiamo ottenuto ci spingeranno ad arrivare ancora più in alto” ha commentato Chris Leong, Chief Sustainability Officer di Schneider Electric. “Nel 2025 si chiuderà anche il quadriennio in corso del nostro programma Sustainability Impact: siamo determinati a trasformare le nostre ambizioni in azioni concrete. Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma con il supporto del nostro ampio ecosistema, delle nostre persone e dei nostri Impact Maker – ovvero tutte le realtà che ci scelgono per crescere e allo stesso tempo generare un impatto positivo sulla società e sul pianeta – avremo successo” . Di trimestre in trimestre, Schneider procede verso gli obiettivi relativi alla riduzione
delle emissioni di anidride carbonica dei suoi clienti. Dal 2018 a oggi - grazie ai suoi prodotti efficienti dal punto di vista energetico, software e servizi – i clienti hanno potuto risparmiare ed evitare 679 milioni di tonnellate di CO2.
I 1000 più importanti fornitori di Schneider, che partecipano al programma Zero Carbon Project, hanno fatto importanti progressi nell’adozione di iniziative per l’efficienza energetica e nella transizione alle energie rinnovabili e, alla fine del 2024, avevano ridotto complessivamente del 40% le loro emissioni.
Inoltre, tutti i fornitori di Schneider Electric prendono impegni anche riguardo all’adozione di standard di lavoro dignitosi, all’offerta di retribuzioni eque, di ambienti di lavoro sicuri e con condizioni lavorative in costante miglioramento. In appena un anno la percentuale di fornitori che rispettano i rigorosi standard di Schneider è passato dal 21% di fine 2023 al 63% di fine 2024.
L’impegno per la promozione di pratiche aziendali etiche si inquadra nella più ampia missione di Schneider Electric, che si propone di produrre un impatto positivo a livello globale. L’azienda ha superato con un anno di anticipo l’obiettivo di offrire a almeno 50 milioni di persone accesso ad energia elettrica pulita e affidabile, raggiungendo quota 53,4 milioni alla fine del 2024.
Schneider promuove progetti per l’elettrificazione nelle aree rurali – per esempio con l’installazione di microgrid alimentate con energia solare nei paesi africani, contribuendo a migliorare la qualità della vita e supportando l’economia locale. In questo quadro ha un ruolo importante anche la formazione: l’obiettivo è offrire formazione tecnica sulla gestione dell’energia. A fine 2024 erano state coinvolte nelle iniziative del programma Youth Education & Enter-
preneurship, che si rivolge ai giovani per fornire competenze chiave che li preparano per lavorare in ambito energetico e di sostenibilità, oltre 824.000 persone. Per la fine del 2025, l’obiettivo è arrivare a un milione.
Oltre a quanto riportato sopra, si segnala che nel 2024 Schneider Electric è stata inclusa per il quattordicesimo anno consecutivo nel ranking DJSI Word Index, è stata inclusa nella A list di CDP e ha ottenuto un rating AAA da MSCI ESG; inoltre, la più recente valutazione di EcoVadis ha guadagnato a Schneider la medaglia di platino.
Italia: obiettivi locali e decarbonizzazione del business
Ogni paese in cui Schneider Electric è presente ha stabilito anche degli obiettivi locali che fanno pienamente parte del programma Schneider Sustainability Index (SSI). All’inizio del quadriennio in corso, nel 2021, Schneider Electric ha preso impegni di sostenibilità sociale, legati al volontariato aziendale a favore della comunità e alla formazione dei giovani del nostro paese.
- Nel 2024 circa 600 dipendenti Schneider che hanno partecipato ad attività di volontariato ambientale e sociale a favore di 10 realtà del terzo settore, portando a oltre 2.500 il totale delle persone che dal 2021 si sono impegnate in questa azione.
- Nel quadro della collaborazione con scuole tecniche, università e centri di formazione professionale, nel 2024 Schneider Electric ha coinvolto 100 studenti e studentesse in accademie formative sui temi dell’efficienza energetica, sostenibilità e industria digitale, anche grazie al supporto di 80 dipendenti che hanno partecipato come volontari alle attività. Dal 2016, Schneider ha raggiunto con le iniziative di formazione 16.000 giovani.
- Novità del 2024 è l’accordo siglato con la Fondazione CNOS – FAP ETS , che raggruppa i centri di formazione dei Salesiani Don Bosco in Italia: il progetto punta a coinvolgere 5000 studenti in 5 anni, con attività rivolte anche ai Neet e all’orientamento verso i percorsi di studio STEM, grazie anche al supporto tecnologico all’avanguardia che Schneider Electric ha fornito.
Riguardo alla sostenibilità ambientale, il contributo dell’Italia si dispiega per supportare tutti gli obiettivi di sostenibilità globale stabiliti da Schneider Electric.
- Nel quadro della decarbonizzazione dei siti commerciali e produttivi, per la fine del 2025 saranno 7 i siti commerciali italiani decarbonizzati, cui si aggiunge un sito industriale a zero CO2. I progetti più importanti in corso riguardano l’efficientamento e l’elettrificazione della sede centrale di Stezzano (BG) e dell’impianto di Casavatore (NA).
- Schneider alimenta tutti i siti italiani con energia al 100% da fonti rinnovabili.
- A fine 2024 le emissioni di CO2 dell’azienda erano diminuite del 77% e l’efficienza energetica complessiva era aumentata del 15% rispetto ai livelli misurati nel 2019.
- Il recupero degli scarti (“zero waste to landfill”) arriva al 100%.
- L’impegno per la Biodiversità ha portato all’eliminazione della plastica monouso nell’80% dei siti italiani.
Infine, nel quadro dell’impegno di lungo termine del gruppo per la parità di opportunità, si segnala che Schneider Electric Italia ha ottenuto nel settembre 2024 la certificazione per la parità di genere (UNI PDR 125:2022)
Per tutti i dettagli sul programma Schneider Sustainability Impact e per i risultati del quarto trimestre e dell’anno è possibile consultare il report full-year.
ROBOTICA
ANNIVERSARIO SIRI
50 anni dedicati alla robotica
SIRI, Associazione Italiana di Robotica e Automazione, ha festeggiato questo importante traguardo con evento dal titolo “Umanità e Robot”
di Mattia Barattolo
SIRI, Associazione Italiana di Robotica e Automazione, il 28 febbraio 2025 ha festeggiato 50 anni di attività con un evento celebrativo tenutosi al Politecnico di Milano.
“Umanità e Robot - Un viaggio in continua evoluzione” è stato introdotto da Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, mentre a Domenico Appendino, presidente dell’associazione, è spettato l’onore di aprire i lavori e di presentare il libro “SIRI 1975-2025 - La storia della robotica italiana e di SIRI dalle origini a oggi”.
Il ruolo dell’Italia nella storia della robotica industriale Correva l’anno 1956, quando in un incontro storico a Westport (Connecticut, USA) George Charles Devol, inventore e imprenditore, e l’ingegner Joseph Frederick Engelberger, fondatore di Unimation e “padre della robotica”, nasce l’idea di un robot capace di lavorare nell’industria. Questa intuizione si concretizza nel 1961 con l’installazione alla General Motors nel New Jersey di “Unimate”, il primo robot industriale al mondo. Nel 1963, solo due anni dopo, Franco Sartorio, brillante ingegnere e giovanissimo dirigente Fiat, concepiva il robot di misura e lasciava questa società per fondare a Torino la DEA (Digital Electronic Automation) destinata a realizzare nel 1965 il primo robot di misura al mondo chiamato “Alfa”, che possiamo considerare il nucleo iniziale della meccatronica italiana. Nacque così la roboticaindustriale e queste macchine cominciarono a popolare il mondo, raggiungendo oggi un numero di robot in lavoro vicino ai cinque milioni di unità.
In questa panoramica sulla storia della robotica si ricorda anche il ruolo del Giappone, che si sviluppa a partire da fine anni Settanta per poi però essere centrale nella fase di espansione industriale di questo paese, e della Cina, a cui proprio il Giappone nel 2016 cede dopo più di 30 anni il vertice della classifica mondiale per robot installati. L’Italia è stata quindi un’antesignana in questo settore, ma in seguito all’impressionante crescita delle “tigri asiatiche” è scesa nella classifica mondiale e ora, seconda in Europa dopo la Germania, occupa una salda e onorevole sesta posizione nel mondo. La centralità dell’Italia nella storia della robotica è confermata anche dal fatto che SIRI, nata nel 1975 come Società Italiana di Robotica Industriale e in seguito diventata Associazione Italiana di Robotica e Automazione, è seconda per data di fondazione solo a JARA, la società di robotica giapponese, ed è di 12 anni più longeva dell’International Federation of Robotics, il cui primo presidente nel1987 è stato proprio Daniele Fabrizi, allora presidente di SIRI. La volontà di mantenere la memoria della storia della robotica italiana dagli inizi a oggi
Con l’obiettivo di conservare la memoria storica della robotica italiana, nasce il libro “SIRI 1975-2025” scritto da Domenico Appendino con la collaborazione di Leonardo Leani e Alessandra Santamaria. L’opera ripercorre, in questi 50 anni di vita dell’associazione, le origini della robotica italiana seguendo un percorso cronologico segnato da alcune tappe che ne hanno segnato il cammino. Dalla comparsa dei primi robot nel nostro paese, passando attraverso la crescita dei costruttori, affiancata dal fenomeno degli integratori, fino alla nascita dei cobot, questo libro ci accompagna verso un sapiente viaggio che analizza il settore della robotica nel corso del tempo, l’evoluzione tecnologica e il ruolo dei robot nello sviluppo industriale dell’Italia e non solo, con il suo apice all’interno di Industria 4.0. Non manca, in conclusione, uno sguardo attento sul futuro di questo strategico comparto.
e di SIRI, che ne rappresenta una parte non secondaria, ha portato all’idea di pubblicare per i 50 anni dell’Associazione un libro concepito con questo scopo. Per questo motivo il Presidente e alcuni Consiglieri si sono occupati della scrittura e dell’edizione dell’opera, ritenendo questa la migliore attività celebrativa dell’Associazione per i suoi 50 anni di vita.
Umanità e robot, presente e futuro di questo rapporto Al centro dell’evento organizzato da SIRI si è svolta la Tavola Rotonda che ha visto protagonisti Gianfranco Carbonato, Presidente Prima Industrie, Paolo Dario, Professore emerito Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa San Paolo. La Tavola Rotonda moderata da Arturo Baroncelli, Past President IFR e premio Engelberger ha avuto lo scopo di fare un punto sulla robotica e il suo rapporto con l’uomo. Al termine della giornata due Vicepresidenti di SIRI, Giovanni Legnani e Alessandro Santamaria, hanno consegnato alcune targhe commemorative ai Fondatori e Past President di SIRI.
Un’opera di grande rilievo storico
SERVIZI
PRODOTTI TESSILI PER L’INDUSTRIA
La sostenibilità al centro
Mewa ha presentato a Mecspe 2025 la sua offerta di soluzioni innovative e sostenibili per il settore industriale
Nel panorama industriale odierno, l’efficienza operativa e la sostenibilità sono fattori chiave per il successo delle aziende. Con un’attenzione crescente alla riduzione dell’impatto ambientale, le soluzioni che uniscono innovazione, praticità e rispetto per l’ambiente stanno diventando sempre più ricercate. In questo contesto, rientrano anche i prodotti tessili industriali e la loro gestione. Mewa è un marchio ormai fortemente noto per la sua capacità di offrire soluzioni pratiche e sostenibili per una varietà di esigenze aziendali, come dimostrato alla fiera Mecspe 2025 durante la quale l’azienda ha mostrato un’ampia gamma di prodotti pensati per rispondere alle necessità delle imprese nei settori della meccanica, metalmeccanica, subfornitura e macchine utensili. L’offerta include abbigliamento da lavoro e protettivo, panni industriali per la pulizia, tappeti assorbiolio, zerbini e lavapezzi, tutti forniti con un servizio completo efficiente e sostenibile. Mewa non si limita a fornire i tessili, ma li ritira secondo un calendario concordato con il cliente, li lava con processi a basso impatto ambientale e li riconsegna puliti sollevando le aziende da onerose incombenze in termini di tempo e risorse.
Il panno riutilizzabile: una vera rivoluzione
Il panno Mewa rappresenta una soluzione ecologica ed efficace per pulire i macchinari industriali. Molto assorbente e resistente, può essere lavato e poi riutilizzato fino a 50 volte: grazie al servizio Mewa le aziende hanno sempre a disposizione la quantità di panni necessaria, non devono pre-
occuparsi del riassortimento o dello smaltimento ed evitano di produrre una gran quantità di rifiuti in più che risulterebbe se adottassero panni usa e getta. Un altro evergreen Mewa presente allo stand sarà il tappeto assorbiolio MEWA Multitex, ideale per ambienti industriali in cui la sicurezza sul lavoro è una priorità. Capace di assorbire oli, grassi e altri residui, aiuta a mantenere pulite le superfici e riduce il rischio di incidenti dovuti a scivolamenti.
Anche l’occhio vuole la sua parte Anche l’abbigliamento da lavoro è un elemento centrale della proposta Mewa a Mecspe. Le collezioni Mewa si distinguono per un’elevata funzionalità, vestibilità e attenzione ai trend della moda, ispirandosi spesso all’abbigliamento outdoor. Personalizzabili con il logo dell’azienda, contribuiscono a valorizzare l’immagine e a rafforzare la CI del cliente.
Tra le linee più apprezzate dalle aziende del settore, Mewa Dynamic Industry è caratterizzata da tagli ergonomici e da dettagli studiati per favorire la libertà di movimento e tutte le funzioni necessarie, mentre la collezione di abbigliamento ad alta visibilità Mewa Dynamic Reflect offre sicurezza e comfort per chi opera all’aperto. Allo stand sono presenti anche le collezioni Dynamic Construct, Move, Outdoor e Peak.
La nuova lavapezzi Eco-Matic Tra le novità presentate in fiera c’è anche la lavapezzi automatica Mewa Eco-Matic, particolarmente adatta per i reparti produttivi dove è previsto abitualmente il lavaggio in serie di una grande quantità di pezzi: la macchina consente infatti di automatizzare i processi di lavaggio ottimizzando i tempi. Il lavaggio viene semplificato e reso più veloce grazie al pratico cestello rotante, agli ugelli superiori, inferiori e laterali e alla tripla filtrazione dei liquidi. Il timer è regolabile da 0 a 30 minuti, a seconda delle esigenze e dell’intensità dello sporco, il serbatoio e l’area di lavaggio sono separati e un apposito sistema di ri-
levazione indica il livello del liquido detergente. Anche la lavapezzi Eco-Matic, come tutte le lavapezzi Mewa, utilizza un detergente ecologico e biodegradabile a base di acqua che contiene microrganismi che si nutrono dello sporco organico come olio, grasso e lubrificante e lo eliminano in modo naturale. Ė una soluzione priva di etichettatura CLP, che non provoca emissioni VOC e ottempera ai requisiti della direttiva solventi 1999/13/CE. Allo stand Mewa ha esposto anche la lavapezzi ad alta pressione Mewa High Pressure, particolarmente indicata per la pulizia e la manutenzione di com-
Il tappeto assorbiolio Mewa Multitex protegge in modo ottimale i macchinari, la postazione di lavoro e il pavimento dallo sporco e dai liquidi pericolosi
ponenti anche di grosse dimensioni e di forma complessa con spigoli e rientranze. In questo caso, l’effetto del liquido detergente è potenziato dall’alta pressione (fino a 80 bar) e dalla temperatura di circa 40 gradi. Questo metodo funziona in modo eccellente ovunque vengano per es. effettuati interventi di fresatura, foratura o tornitura. La lavapezzi High Pressure viene offerta in due versioni: Mini e Maxi. Tutte le lavapezzi Mewa vengono offerte all’industria con un servizio a 360° che prevede anche la formazione degli operatori, la manutenzione periodica e il rabbocco del liquido.
Mewatex: il panno multiuso per l’industria
La collezione Mewa Peak è sostenibile e realizzata in parte con una percentuale di poliestere riciclato
Nella lavapezzi Mewa HP l’azione di pulizia è potenziata dalla pressione fino a 80 bar
il Sistema Zero Point Meccanico rivoluzionario che cambierà il modo in cui lavori.
Con il suo esclusivo meccanismo di bloccaggio e sbloccaggio dei perni mediante una rotazione di soli 180°, PLUS 5 offre velocità, precisione e forza di bloccaggio senza precedenti
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SOSTENIBILITÀ
Risparmio energetico, il vantaggio competitivo che fa la differenza
Alla fiera MecSpe, Mitsubishi Electric sottolinea il suo impegno per la sostenibilità, presentando, tra le novità, il nuovo Energy Consumption Tool per ottimizzare il risparmio energetico nelle macchine utensili e i servomotori HK con encoder assoluto a 26 bit, privi di batteria
di Stefano Soresina
AMecSpe Mitsubishi Electric pone il focus sulla sostenibilità. La riduzione dei consumi, il risparmio energetico e la decarbonizzazione sono gli obiettivi che sempre di più guidano le scelte strategiche delle aziende per migliorare l’efficienza e la sostenibilità di macchine, impianti e processi industriali. Con l’Environmental Sustainability Vision 50, il Gruppo Mitsubishi Electric ha delineato il percorso che intende intraprendere fino al 2050 per contribuire a un futuro più sostenibile attraverso due binari: un impegno ambientale a lungo termine e iniziative per creare nuovo valore. In questo senso, in fiera sono stati presentati il nuovo Energy Consumption Tool, una soluzione per la gestione del risparmio energetico a bordo delle macchine utensili, e i servomotori HK senza l’adozione di batteria.
Accanto a questi, in vetrina anche: il software NC Machining AID, soluzione basata su AI che permette l’ottimizzazione dell’uso degli utensili; il tool software NC Virtual Simulator per i propri controlli numerici per avere direttamente sul PC una simulazione digitale della macchina utensile da diverse angolazioni; il CNC M8V per abilitare le applicazioni di smart manufacturing in un’ottica di risparmio energetico.
Gestione del risparmio energetico
Mitsubishi Electric ha presentato a MecSpe 2025 il nuovo Energy Consumption Tool, una soluzione per la gestione del risparmio energetico a bordo delle macchine utensili che integra componenti hardware e pagine software dedicate ed è in grado di monitorare i consumi per ridurre la carbon footprint, cioè l’impatto della macchina in termini di emissioni di gas serra. Infatti, questo tool permette di raccogliere ed elaborare dati per effettuare l’analisi e la valutazione del risparmio energetico sulla macchina utensile. Grazie all’utilizzo dell’ecomonitor, un dispositivo hardware che viene applicato alla macchina utensile, l’azienda è in grado di calcolarne l’effettivo consumo e quindi agire di conseguenza per capire quant’è l’impatto, sia ambientale sia economico, che potrebbe averne l’utilizzo. Mitsubishi Electric ha sviluppato delle pagine software grafiche attraverso le quali è possibile monitorare il consumo energetico della macchina. Le pagine sono state progettare e realizzate da Mitsubishi Electric in funzione delle specifiche esigenze del mercato. Si tratta di una soluzione flessibile e personalizzabile: ogni costruttore ha la possibilità di integrarla sulle proprie macchine inserendo pagine grafiche personalizzate e di elaborazione dei dati attraverso un tool e un supporto tecnico forniti da Mitsubishi Electric.
Servomotori senza batteria
Nella logica di sostenibilità vanno anche i servomotori HK di ultima generazione, con encoder assoluto a 26 bit senza l’adozione di batteria che aiuta a ridurre i costi di manutenzione ed evita anche tutte le problematiche connesse allo smaltimento delle batterie stesse. Questi nuovi servomotori HK a media inerzia, alta precisione ed elevata velocità aumentano la produttività, perfezionano il design della macchina, semplificano l’installazione e migliorano la manutenibilità. Inoltre, permettono la semplificazione del cablaggio e dei collegamenti, grazie all’integrazione di terminali a bloccaggio rapido e all’encoder assoluto a 26 bit senza batteria che aiuta a ridurre i costi di manutenzione.
Aumentando la densità degli avvolgimenti e ottimizzando il numero e la spaziatura dei poli si ottengono
prestazioni di coppia del motore più elevate, offrendo al contempo una maggiore efficienza energetica grazie a una migliore densità di potenza. Inoltre, i servomotori HK offrono dimensioni ridotte grazie alla riprogettazione dei magneti, con conseguente aumento della densità di uscita. La tecnologia di encoder assoluto senza batteria contribuisce ulteriormente all’efficienza complessiva.
Con una gamma da 0,5 a 7 kW e velocità di rotazione massima da 2.000 a 6.000 giri/min, i servomotori HK presentano caratteristiche tecniche che contribuiscono ad aumentare la produttività: design ad alta densità di potenza che migliora l’efficienza del motore; blocco one-touch del connettore di alimentazione per facilitare il montaggio (disponibile solo per le taglie 90SQ, 130SQ e 176SQ); cavi di collegamento dell’encoder, del freno elettromagnetico e dell’alimentazione motore provvisti di connettore ‘one-touch.lock’.
A MecSpe Mitsubishi Electric ha ospitato nel proprio stand una fresatrice OMS-VP4 di ST Meccanica per il settore dell’occhialeria. Con sede a San Vendemiano, in provincia di Treviso, ST Meccanica è un’azienda specializzata nella progettazione e nella produzione di macchinari per l’industria dell’occhialeria. Progettando e producendo internamente quasi ogni componente dei macchinari, l’azienda può personalizzazione le applicazioni. Grazie a una congiunta attività di progettazione con Mitsubishi Electric, ST Meccanica ha realizzato una fresatrice-rotopallet CNC a 4 assi per la lavorazione in ripresa di particolari per occhiali caratterizzata da un’alta componente tecnologica. La macchina OMS-VP4 è equipaggiata con il controllo numerico M830VW della famiglia M8V di Mitsubishi Electric, con PLC safety incorporato e motori brushless compatti ad alte prestazioni. Inoltre, questa macchina dispone
di elettromandrino con potenza da 1,1 kW, velocità di 40.000 rpm controllato da inverter delle serie FRE800 di Mitsubishi Electric e con sette posizioni di magazzino utensili liberamente programmabili. Si tratta di una macchina in grado di modificare la sua configurazione, da pantografo a 3 assi a centro di lavoro a 4 assi, in pochi istanti, minimizzando gli interventi degli operatori. Con l’applicazione del rotopallet a due stazioni è possibile caricare la macchina durante la lavorazione riducendo i tempi di caricamento e attesa pezzo. La struttura in acciaio è estremamente rigida per ridurre al minimo ogni tipo di vibrazione e garantire un’ottimizzazione della precisione di fresatura. A MecSpe 2025 Mitsubishi Electric ha presentato il nuovo Energy Consumption Tool, soluzione per la gestione del risparmio energetico a bordo delle macchine utensili. Nella pagina accanto, lo stand in fiera.
Fresatrice per l’occhialeria
Dove la precisione prende forma
Rettificatrici tangenziali Rosa e Favretto
Trasformare la materia fino a raggiungere la perfezione grazie alle nostre rettificatrici: qualità e affidabilità senza compromessi
Tecnologia allo stato dell’arte
Conosciuta nel mondo per i brand Rosa GrindTech e Favretto GrindTech, Rosa Ermando si distingue per la qualità e l’affidabilità delle sue soluzioni, risultato di un processo produttivo fortemente verticalizzato, che garantisce il massimo controllo di tutte le fasi di costruzione delle macchine rettificatrici
di Eleonora Segafredo
C’è qualcosa che in Rosa Ermando sanno fare particolarmente bene: riuscire a comprendere a fondo le esigenze produttive degli utilizzatori e trasformarle in soluzioni tecnologiche precise, affidabili e di alta qualità.
Un’attitudine, questa, frutto di oltre sessant’anni di esperienza, che hanno reso l’azienda di Rescaldina (Milano) un punto di riferimento in Italia e nel mondo nel settore della rettifica tangenziale.
Conosciute con i brand Rosa GrindTech e Favretto GrindTech, le soluzioni realizzate da Rosa Ermando sono il risultato di un processo meticoloso, che parte dalla progettazione e si concretizza nella costruzione della meccanica, cuore pulsante di ogni macchina.
re il bloccaggio, la cui complessità non può essere gestita da una configurazione standard. Possiamo inoltre integrare accessori personalizzati sulla testa della macchina, come portamole speciali o utensili sviluppati per lavorazioni non standard, ideali per ottenere finiture di alta precisione o per l’utilizzo di mole specifiche”.
L’assemblaggio, meccanico ed elettrico, è il momento in cui la visione progettuale prende forma concreta, dando vita a macchine robuste, affidabili e progettate per durare nel tempo
“Il nostro valore aggiunto”, ha precisato anche Andrea Portosa, COO dell’azienda, “risiede nell’aver sviluppato un modello produttivo fortemente verticalizzato, che ci permette di esercitare un controllo rigoroso e approfondito su tutte le fasi di costruzione delle nostre macchine. Partiamo dalla ghisa dei basamenti, fusa in una fonderia in Romania partecipata da Rosa Ermando SpA, per poi passare alle fasi di lavorazione, assemblaggio (meccanico ed elettrico) e collaudo, che si svolgono interamente nel nostro stabilimento di Rescaldina.
Questo approccio ci consente di mantenere il pieno controllo sull’intero processo, garantendo standard qualitativi elevati, che da sempre il mercato ci riconosce”.
Per tutte le necessità
Costruito su un’area di 6.000 metri quadrati, lo stabilimento Rosa Ermando di Rescaldina ha una capacità produttiva di 50-60 macchine all’anno ed è un concentrato di tecnologia avanzata, sostenibilità ambientale e sicurezza dei lavoratori, che ben si integrano con un sistema gestionale all’avanguardia, conforme agli standard dell’Industria 4.0. “Il cliente”, ci ha spiegato Portosa, “può scegliere il modello di rettificatrice da uno dei nostri cataloghi, che offrono gamme standard, pensate per soddisfare diverse esigenze produttive, con la possibilità di richiedere personalizzazioni mirate per adattare la macchina a specifiche necessità operative. Forniamo, ad esempio, attrezzature speciali per la presa del pezzo, progettate per essere installate sulla tavola e garanti-
Efficienza produttiva Il processo produttivo, cuore del progetto GrindTech, privilegia qualità ed efficienza pur garantendo tempi di esecuzione delle commesse sempre in linea con le richieste del mercato. In Rosa, infatti, la realizzazione in serie di componenti comuni a più linee di produzione garantisce tempi ridotti di
approntamento delle macchine. L’evoluzione in chiave 4.0, completata nel 2019, ha consentito inoltre di perfezionare il sistema di monitoraggio in tempo reale dei sistemi di produzione, potenziando la capacità di analisi e ottimizzazione dell’intero processo. Il tempo necessario per realizzare una rettificatrice tangenziale Rosa GrindTech o Favretto GrindTech varia in base alla tipologia e complessità del modello. “Tutto ha inizio con la progettazione”, ci ha raccontato Maurizio Ballabio, Responsabile di produzione dell’azienda, “durante la quale i nostri tecnici specializzati progettano le macchine per garantire prestazioni elevate e affidabilità nel tempo. È in questa fase che vengono definiti con precisio-
In Rosa Ermando tutte le fasi critiche e strategiche del processo produttivo vengono gestite internamente
La ghisa dei basamenti delle rettificatrici Rosa GrindTech e Favretto GrindTech viene fusa in una fonderia in Romania partecipata da Rosa Ermando SpA
Isola di montaggio nello stabilimento Rosa Ermando di Rescaldina
ne i materiali, le tolleranze e i processi di lavorazione, tenendo conto delle condizioni operative a cui le rettificatrici saranno sottoposte. Questo approccio preventivo riduce al minimo i difetti e ottimizza l’efficienza dell’intero ciclo produttivo”. Dopo la progettazione, la ricerca della qualità prosegue prima attraverso una rigorosa selezione delle materie prime e dei componenti e poi con attenti controlli per assicurarne la conformità agli standard richiesti.
Qualità in tempi rapidi
Ogni fase di lavorazione viene gestita nello stabilimento di Rescaldina, dai componenti più piccoli alle strutture principali delle rettificatrici, grazie a un parco macchine in grado di lavorare pezzi di grandi dimensioni, fino a 12 metri di lunghezza e 3 di larghezza.
“I componenti più critici, identificati sin dalla fase progettuale”, ha proseguito Ballabio, “sono sottoposti a controlli rigorosi al 100%, grazie all’ausilio di macchine di misura avanzate. Ogni pezzo è accompagnato da un protocollo di collaudo
dettagliato, che documenta tutte le verifiche effettuate lungo il processo produttivo. Questo garantisce la conformità alle normative ISO e il mantenimento degli standard di eccellenza”. Una volta superati tutti i controlli, i componenti sono pronti per l’assemblaggio, meccanico ed elettrico, fase in cui la visione progettuale prende forma concreta, dando vita a macchine robuste, affidabili e progettate per durare nel tempo. “Il nostro processo produttivo è ottimizzato per la produzione in serie, con componenti realizzati in lotti da 40-50 pezzi, indipendentemente dal modello di macchina”, ha aggiunto Ballabio. “Questi lotti vengono stoccati nel magazzino centrale, pronti per l’assemblaggio. Quando riceviamo un ordine, viene generata una distinta di prelievo con l’elenco di tutti i materiali necessari, che vengono immediatamente prelevati e disposti su scaffali dedicati insieme ai gruppi preassemblati. Questo consente ai montatori un accesso immediato ai componenti, ottimizzando il flusso di lavoro, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza nella costruzione delle macchine”.
Con un approccio concreto all’innovazione, Rosa Ermando negli ultimi anni ha deciso di incanalare le sue energie verso due temi centrali e strategici: efficienza di processo e sostenibilità. Ma il valore dell’azienda va oltre la tecnologia e si traduce anche in un servizio che non si limita alla semplice assistenza tecnica. Per il costruttore lombardo, infatti, offrire qualità significa instaurare un rapporto continuativo con il cliente, ascoltandolo e supportandolo nella risoluzione di problemi che riguardano non solo la macchina, ma l’intero processo produttivo, individuando le criticità prima che si presentino, e intervenendo in modo rapido e mirato.
Grande Sicurezza certificata
Dal 1950 siamo nel mercato della distribuzione
nella sede di Venezia,
■ abbiamo un centro logistico di 4000 m2 a Marcon,
■ spediamo i nostri prodotti in più di 60 paesi nel mondo.
E da quest’anno presentiamo in un unico catalogo Sorma le nostre linee Nikko e Osawa, i due marchi con i quali da 20 anni Sorma propone la sua selezione di utensili integrali e a fissaggio meccanico.
Ci abbiamo messo 75 anni a diventare Sorma, perché credibilità, affidabilità ed eccellenza, per noi, non sono tre parole ma un impegno che si rinnova ogni giorno.
La tecnologia di serraggio autostringente per le teste di bloccaggio e freni anticaduta SITEMA da oggi ha un nome: Per l´uomo e Macchina
Non solo tecnologia
Nei suoi oltre sessant’anni di storia, Rosa Ermando ha messo a punto e costantemente affinato un modello produttivo che oggi rappresenta lo stato dell’arte nel settore
Lavorazione di una struttura di ghisa
AUTOMAZIONE
Al top del “picking” moderno
Con un evento live trasmesso anche in streaming, Modula ha presentato in anteprima alla stampa specializzata il nuovo sistema automatizzato di stoccaggio verticale Flexibox
AFiorano Modenese (MO), nel nuovo stabilimento di Modula, leader globale nei sistemi automatizzati di stoccaggio e recupero, il 28 febbraio è andato in scena, lo scorso 28 febbraio, un evento che certamente verrà ricordato nel settore della logistica. L’azienda ha presentato, infatti, un nuovo sistema automatizzato di stoccaggio verticale che punta a ridefinire gli standard sul fronte settore del picking. Flexibox, protagonista anche alla recente Mecspe di Bologna nello stand Modula, è infatti una soluzione che brilla spicca per flessibilità, personalizzazione e rapidità.
“Si tratta di una presentazione molto importante per Modula – afferma l’ingegner Franco Stefani, Presidente e fondatore di Modula – perché con Flexibox confermiamo la nostra strategia finalizzata a fornire soluzioni innovative ed efficaci rivolte a chi desidera innovare i propri processi, migliorare la gestione del magazzino, abbattere i costi e garantire tempi di risposta rapidi. Le nostre soluzioni tecnologiche, sviluppate in verticale, consentono di sfruttare al meglio gli spazi all’interno degli stabilimenti produttivi e ottimizzare la gestione dei materiali”.
Continua Stefani: “Abbiamo ulteriormente migliorato questa nostra visione del flusso di lavoro con l’introduzione di Flexibox, che consente di stoccare centinaia di cassette di standard europeo (600 x 400 millimetri) in spazi estremamente ridotti, in linea con le dimensioni dell’europallet (800 mm
per 1200 mm, ndr). Con questo nuovo sistema diamo una risposta alle attuali esigenze logistiche delle aziende manufatturiere che necessitano di magazzini interni pronti a distribuire il materiale sulle linee di produzione, grazie, ovviamente, all’interconnessione tra le macchine.”
Progettato per rispondere alle esigenze di comparti dinamici e complessi come retail, e-commerce, automotive e grande distribuzione, Flexibox è, quindi, una soluzione all’avanguardia che combina efficienza operativa, scalabilità e innovazione tecnologica, garantendo prestazioni eccellenti. Il sistema è in grado di gestire, infatti, fino a 180 cassette all’ora, ottimizzando le operazioni di picking grazie alla capacità unica di prelevare simultaneamente da nove cassette per ciclo. Questo approccio riduce drasticamente tempi e procedure di prelievo, aumentando la velocità e snellendo i processi. Inoltre, Flexibox offre anche scalabilità nativa: le aziende possono iniziare con una singola unità e aggiungere ulteriori moduli in base alle necessità, adattandosi facilmente alla crescita dei volumi.
Massimiliano Gigli, Ceo and Market operation director, ha voluto sottolineare l’impronta fortemente internazionale dell’azienda: “Modula ha quattro sedi produttive: a Salvaterra di Casalgrande (RE), il nuovo stabilimento di Fiorano Modenese, in Cina (dedicato al mercato Apec) e negli USA per il mercato americano. Grazie a un percorso di crescita sviluppato negli anni, Modula è considerata tra le aziende leader del comparto dell’intralogistica. E così oggi affianchiamo al nostro classico sistema VLM questa nuova soluzione, Flexibox appunto, per la gestione dei contenitori di dimensioni 400 per 600 millimetri, completando la nostra offerta sul mercato.”
“Con Flexibox – aggiunge Claudio Formaggio, R&D manager di Modula – abbiamo ottimizzato al massimo il numero delle cosiddette righe d’ordine, che sono il parametro per misurare le prestazioni della magazzino.”
Grazie a un design compatto e ottimizzato, Flexibox consente di stoccare centinaia di cassette standard in spazi estremamente ridotti. Questa caratteristica massimizza l’utilizzo degli ambienti di lavoro e razionalizza la gestione dello spazio e del
tempo, rendendo il nuovo sistema di stoccaggio ideale per realtà con vincoli strutturali o logistici. Inoltre, è possibile sfruttarne al massimo l’altezza, fino a 20 metri, superando i limiti di altre soluzioni di mercato, che spesso non raggiungono tali livelli. Decisivo è il “cuore tecnologico”, ovvero l’elevatore centrale e la forca telescopica, strumenti progettati e governati per incrementare le prestazioni e assicurare un picking più fluido e preciso. Grazie alla funzionalità di chiamata immediata, Flexibox consente di richiamare un singolo articolo direttamente in baia, bypassando eventuali ordini complessi: una soluzione ideale per gestire richieste specifiche in tempi record. La meccanica robusta e semplificata minimizza i tempi di manutenzione e abbatte i fermo-macchina, migliorando la continuità operativa e favorendo il ritorno sull’investimento economico.
Flexibox si distingue anche per la possibilità di affiancarlo facilmen-
te ad altri sistemi di Modula, come Modula Lift, per gestire prodotti di qualsiasi dimensione e peso. Questa integrazione consente alle aziende di ottimizzare i processi anche nei contesti più diversificati. Inoltre, il sistema può essere installato vicino alle linee di produzione o in prossimità dei punti di utilizzo del materiale, riducendo la necessità di concentrare tutto nel magazzino centrale. Un altro punto di forza di Flexibox è la compatibilità non solo col software Wms di Modula, ma anche con gli applicativi di terze parti, come conveyor, Amr e robot. Questa versatilità garantisce un’integrazione fluida con processi già esistenti e permette alle aziende di adattare Flexibox alle proprie esigenze operative.
Ergonomia e sostenibilità Il sistema di stoccaggio verticale è progettato con un’attenzione particolare all’ergonomia e alla sostenibilità ambientale. La baia operatore è costruita, infatti, con l’obiettivo di garantire un’altezza di lavoro ottimale, riducendo lo sforzo fisico e incrementando la sicurezza degli operatori. Inoltre, grazie ai consumi energetici ridotti, Flexibox rappresenta una scelta “green” responsabile, in linea con le crescenti richieste di sostenibilità del mercato e della società. La versatilità di Flexibox si esprime anche attraverso le numerose configurazioni disponibili: baie interne o esterne, singolo o doppio livello di carico, e la modalità “Smart preparation” per la pre-preparazione degli ordini, pensata per soddisfare le richieste di un mercato sempre più orientato all’efficienza operativa. Anche in questo caso, emerge una flessibilità che rende Flexibox una proposta scalabile e personalizzabile, adeguata per player che operano in settori caratterizzati da volumi crescenti e attività strutturate.
di Mattia Barattolo
Ing. Franco Stefani, Presidente e fondatore di Modula
10-13/5/2 02 3
LAMIERA
6-9 Maggio 2025 Pad. 15 Stand D12
MASSIMA EFFICIENZA DEL PROCESSO PRODUTTIVO
AUTOMAZIONE E ROBOTICA AVANZATA
OTTIMIZZAZIONE DEGLI SPAZI
L’ecosistema intelligente per produzioni flessibili e dinamiche
FLESSIBILITÀ OPERATIVA E VERSATILITÀ APPLICATIVA
CONFIGURAZIONE MODULARE E SCALABILE
INTELLIGENZA ARTIFICIALE INTEGRATA
Il Flexible Smart Job Shop (FSJ) è la combinazione di tecnologie avanzate, software, soluzioni di intelligenza e di visione artificiale (AI), robotica e automazione per affrontare dinamicamente le sfide del mercato moderno. FSJ integra tecnologie avanzate di taglio e separazione, piegatura e pannellatura, combinandole con dispositivi e soluzioni automatiche e/o robotizzate per il carico e scarico, la manipolazione e il trasferimento intermedio dei materiali.
Le tappe fondamentali
UTENSILI
ANNIVERSARIO SORMA
Una lunga storia di utensili
Da piccolo negozio vicino a piazza San Marco a Venezia, a realtà odierna affermata a livello internazionale. In questo lasso di tempo sono trascorsi ben 75 anni: buon compleanno Sorma!
di Fabio Chiavieri
I75 anni di storia di Sorma sono costellati da molte tappe di successo, ma che non bastano a illustrare un percorso molto più profondo e organico. Basti pensare alle origini dell’azienda: un piccolo negozio vicino a Piazza San Marco nel 1950 e un’attività che all’epoca ruotava principalmente intorno alla commercializzazione di utensili diamantati per la lavorazione del vetro artistico di Murano.
Dopo 15 lustri, l’azienda si è trasformata radicalmente senza però dimenticare i valori famigliari che ancora oggi sono i pilastri portanti dell’attività, a cui si aggiungono competenza, esperienza e tanta voglia di continuare a sorprendere. Tra i tanti momenti fondamentali per la crescita aziendale, vanno sicuramente sottolineate la nascita di Sorma Bema France nel 2016, Sorma Ibérica nel 2023 e Sorma Deutschland nel 2024, grazie a cui prende vita un modello diverso di business per Sorma, più moderno e flessibile, più capace di presenziare concretamente il territorio.
In Italia e oltre i confini nazionali le realtà produttive accreditano Sorma
• 1980: introduzione in Italia delle prime tele diamantate
• Quasi cinquantennale partnership con Yamawa: Collaborazione strettissima con la giapponese Yamawa, culminata nella costituzione degli headquarters europei di Yamawa Europe a Venezia nel 2016
• premi annuali: Riconoscimenti come uno dei migliori distributori europei di Kyocera
• 2001: nascita di Osawa, uno dei marchi di Sorma per gli utensili integrali
• 2006: nascita di Nikko Tools, marchio di Sorma per gli utensili a fissaggio meccanico
• 2017: inaugurazione del nuovo centro logistico
• ultimi 10 anni: nascita delle 3 consociate in Francia, Spagna e Germania
di una grande professionalità, mettendo in evidenza come l’azienda e il Paese abbiano un grande potenziale da offrire. Inoltre, i valori fondamentali che da sempre caratterizzano Sorma – competenza, passione per l’eccellenza, onestà, rispetto per la persona e per l’ambiente – hanno contribuito a creare un terreno fertile e solido, sul quale l’azienda ha potuto radicarsi e crescere.
Consapevoli di operare in un contesto sempre più complesso e instabile, in cui la vita media delle aziende familiari in Italia è di 12 anni, Sorma cerca costantemente di alzare l’asticella e guardare al futuro con fiducia, evitando il rischio di stagnazione. L’obiettivo primario dell’azienda è stato sempre quello di dare un piccolo contributo a un mondo migliore, offrendo prodotti e servizi eccellenti
che possano rappresentare la chiave del successo per i clienti. Il tutto attraverso un’immagine che riflette i valori di un paese serio, onesto e operoso, costruendo un’organizzazione capace di generare quotidianamente entusiasmo e passione. Con oltre 100 dipendenti e le tre consociate attive in Europa Sorma si è posta l’obiettivo ambizioso di essere un punto di riferimento per la qualità degli utensili e per i valori etici che guidano ogni decisione. “Questo compleanno è importante sotto tanti punti di vista – dice Elena Galluzzi Communication Director del Gruppo – e siamo felici di festeggiarlo a Mecspe. Innanzitutto, abbiamo dato molta enfasi al concetto di Sorma Group, visto che negli ultimi dieci anni l’azienda ha ampliato molto la sua visione dal mercato italiano a quello europeo come dimostrano le nostre consociate estere. L’aspetto particolarmente interessante è che ci siamo resi conto che il modello di lavoro di Sorma basato sulla qualità del prodotto, sulla ricerca dell’eccellenza, sulla fidelizzazione della clientela attraverso un approccio imperniato sulla fiducia reciproca, è riconosciuto da tutti come estremamente valido. Pertanto, festeggiamo questi 75 anni con grande orgoglio e guardando al futuro con altrettanta consapevolezza. “Un’occasione davvero speciale – prosegue la responsabile della comunicazione Sorma - premiata con il lancio del primo catalogo di utensili a marchio Sorma, fatto non secondario se si pensa che la nostra azienda nel campo della meccanica si è sempre presentata come distributore italiano di alcuni importanti brand. A titolo esemplificativo vale la pena ricordare che Sorma è stata per tantissimi anni stock center europeo di Yamawa; quando l’azienda giapponese ha deciso di fondare la Ya-
Approfittando del palcoscenico di Mecspe, l’azienda veneziana ha presentato il primo catalogo a proprio marchio. Un volume di 1500 pagine che raccoglie la gamma di utensili Nikko Tools e Osawa per le lavorazioni meccaniche. Si tratta di un evento importante perché per la prima volta, dopo 75 anni, Sorma firma un catalogo di soluzioni per l’industria meccanica con il proprio brand.
Quale migliore occasione, se non il compimento di 75 anni di vita aziendale, per rinnovare il proprio look. Durante la recente fiera Mecspe, Sorma ha presentato una veste grafica completamente rinnovata, con colori vibranti presenti nel nuovo catalogo, nella documentazione e, non ultimo, in una campagna pubblicitaria pianificata nelle principali testate di settore in Italia e all’estero. Un altro modo per testimoniare un impegno
Il primo catalogo a marchio Sorma
che si rinnova ogni giorno.
Un nuovo look
Lo staff Sorma, da sinistra: Tommaso Polese, Direttore Vendite Divisione Cutting Tools, Claudia Pirotta, Responsabile Ufficio Stampa, Antonio Policek, Direttore Marketing Divisione Cutting Tools, Alessandro Sorgato Direttore Divisione Cutting Tools, Elena Galluzzi Communication Director
Lo stand Sorma all’ultima edizione di Mecspe
Zoe Marano e Alberico Sorgato, i fondatori. Le iniziali dei nomi Sorgato e Marano danno origine al nome dell’azienda.
Ma Zoe e Alberico imprimono soprattutto la direzione e la visione di un’azienda che vuole fare impresa in un ambiente di rispetto, onestà e fiducia, dove le persone possano lavorare in armonia
Alberico Sorgato alla sua scrivania, 1950: in questo piccolo negozio vicino s San Marco, a Venezia, è nata Sorma, commercializzando piccoli utensili diamantati per le lavorazioni del vetro artistico di Murano
uffici Sorma negli anni ‘90: Sorma è nata in un piccolo negozio in San Marco e, da allora, molti uffici si sono avvicendati per accogliere un’azienda in piena espansione. Oggi gli uffici Soma si trovano in una palazzina alle porte di Venezia
mawa Europe, ha contemporaneamente deciso di affidarne la gestione ad Alessandro Sorgato che è anche il Direttore della Divisione Cutting Tools Sorma, a dimostrazione dello splendido rapporto che siamo riusciti a stabilire con le nostre Case rappresentate. Di Kyocera, solo con il Triveneto, siamo stati per moltissimi anni il primo distributore come fatturato di tutta Europa e ancora oggi siamo tra i migliori distributori. A seguire, con altrettanti ottimi risultati, abbiamo inizio la collaborazione con Kemmer e LMT Tools entrambi marchi tedeschi.
Da sempre, inoltre, vendiamo anche due private labels che sono Nikko Tools e Osawa. A fronte dell’esperienza acquisita lavorando con tutti questi brand, abbiamo pensato che fosse arrivato il momento giusto per presentare un catalogo a marchio Sorma di 1500 pagine che raccoglie l’offerta delle nostre linee Nikko Tools e Osawa, con l’obiettivo di lavorare sull’identità di marca. Attualmente il catalogo contiene prodotti solo della divisione Cutting Tools, ma non è escluso che in futuro anche il catalogo dedicato alla divisione Diamond Tools pos-
Fiera BIMU, 2004: fin dai primi anni della sua storia, Sorma ha presenziato alle principali fiere campionarie, da Milano a Carrara a Verona, per poi aprire il suo orizzonte alle fiere di settore europee: Hannover, Stoccarda, Madrid, Lione, Poznan e molte altre. Una presenza costante, una delle chiavi della crescita dell’azienda
Nel 2017, la nascita di un nuovo centro logistico dotato di un impianto di produzione di energia pulita con pannelli fotovoltaici è stato un passo importante nella vita dell’azienda. Ha significato il passaggio a una logistica 4.0, con la riduzione al minimo dei margini di errore e una migliorata efficienza nel prelievo e nella spedizione della merce
Fiera di Carrara,1995: La divisione Diamond Tools di Sorma produce e commercializza utensili abrasivi e superabrasivi (diamante e CBN) per molteplici lavorazioni. Nel 1980 è Sorma a introdurre nel mercato italiano una novità assoluta, la prima
sa entrare a farne parte, anche perché alcuni utensili diamantati sono impiegati in lavorazioni meccaniche.”
Le novità Sorma presentate a Mecspe In occasione della fiera, l’azienda ha presentato in anteprima il suo primo catalogo a marchio Sorma: una pubblicazione di 1500 pagine che, per la prima volta, raccoglie la sua proposta di utensili Nikko Tools e Osawa per le lavorazioni meccaniche in un unico volume. Il catalogo Sorma 2025 andrà in stampa nelle prossime settimane e verrà distribuito a partire dal mese di maggio. Tra le proposte Sorma a fissaggio meccanico presentate in fiera, sono da citare i sistemi di fresatura - con focus sulle soluzioni per spallamento ad alta produttività e precisione DoubleRek con inserti bilaterali, RekPlus e RoundPlus per lavorazioni di spianatura e profilatura, HF4Plus ad alto avanzamento ed
elevata produttività - l’ampia gamma di soluzioni per tornitura in metallo duro, ceramica, PCB e CBN, i sistemi di foratura DRS a fissaggio meccanico e DEXDrill a cuspide, e non ultima la gamma di soluzioni per filettatura dalle altissime prestazioni, sia nella versione con inserti rettificati, che con gli innovativi inserti stampati TPM.
Tra le soluzioni Sorma per le lavorazioni con utensili integrali, le famiglie della serie Typhoon per foratura ad alto rendimento, quelle utilizzo universale (PU/HPU, GA/ HGA) e quelle dedicate alla lavorazione di materiali specifici, come le punte HRC per materiali temprati, le punte HVA per ISO M e le ALH per materiali ISO N e le punte per lavorazioni particolari, come le punte extra lunghe e le micro. Per la fresatura integrale sono state presentate le nuove soluzioni a elica variabile e passo differenziato della serie HF e l’ampia scelta di soluzioni per materiali difficili da lavorare e per la realizzazione di stampi.
Soluzione per spallamento ad alta produttività e precisione DoubleRek con inserti bilaterali
Presso lo stand vi era poi una rassegna delle soluzioni dei marchi distribuiti da Sorma in Italia: Yamawa, tra i leader delle soluzioni per filettatura, il cui cavallo di battaglia è rappresentato dalle serie di maschi della famiglia Z-PRO ad alte prestazioni, tra le quali fa il suo debutto la nuova famiglia HVPO che va ad affiancare gli ormai affermati maschi VU, MH, PM e HVSP.
Spazio inoltre a Kemmer, con l’innovativo sistema GLS specifico per fantina mobile e a LMT Fette con la selezione di teste a rullare. Da questa edizione, inoltre, Sorma ha inserito sezioni dedicate alle soluzioni per i diversi settori industriali con focus tematici sulle soluzioni per la produzione di valvole per l’oil&gas, di distributori oleodinamici e di pale per turbina e per la lavorazione di impianti dentali.
Gli
tela diamantata
Sistema di foratura DEXDrill a cuspide
SUBFORNITURA
SISTEMI DI ASSERVIMENTO PRESSE
Investimenti senza soluzione di continuità
Quello che presentiamo è il caso di un’azienda italiana che ha costruito la propria credibilità sul mercato attraverso continui investimenti tecnologici improntati a un sistema produttivo flessibile e automatizzato
La storia di Metal-Forming, società specializzata nello stampaggio della lamiera da nastro con sede a Sirone (LC), è comune a molte altre aziende italiane a conduzione famigliare. All’inizio, l’azienda prende il nome della sua fondatrice, Valsecchi Anna, madre degli attuali titolari Fabio e Matteo Colombo, e si occupa prevalentemente di assemblare catene da neve per un leader del settore, fino a quando l’ingresso dei fratelli Colombo nella realtà di famiglia segna il primo importante cambiamento. La neonata Valsecchi & Colombo si trasferisce in un nuovo stabilimento a Civate, sempre in provincia di Lecco, all’interno del quale vengono installate alcune puntatrici e alcune presse meccaniche a collo di cigno: una da 130 t di potenza con alimentatore pneumatico e aspo Asservimenti impiegata essenzialmente per lavori di ripresa, una da 100 t, una da 60 t e una da 40 t. Fabio e Matteo però intravedono nel mercato delle enormi potenzialità di crescita ma, al contempo, capiscono che è necessaria una svolta a livello tecnologico. Abbandonate alcune lavorazioni divenute poco remunerative, l’azienda punta su un robot di saldatura utile in quel momento a soddisfare le richieste di un’azienda della zona specializzata in telai per moto. L’introduzione del robot di saldatura fa da apripista per nuovi lavori e nuovi clienti creando i presupposti per la fornitura di pezzi sempre più completi. È proprio dall’esigenza di un cliente che viene fatto il primo vero importante investimento tecnologico acquistando una pressa da 315 t a doppio montante e il relativo impianto di asservimento da 800 mm di larghezza, composto da alimentatore elettronico con sgancio dei piloti idraulico e aspo da 4 t: il primo impianto completo fornito da Asservimenti Presse. Nel 2017, Valsecchi & Colombo diventa un’immobiliare proprietaria sia della sede di Civate, sia della nuova sede di Sirone, nel lecchese, dove si insedia lo stabilimento della società con il nuovo nome Metal-Forming.
«Dopo questo primo importante inve-
stimento – spiega Matteo Colombo, responsabile di produzione per il settore stampaggio – ne sono seguiti molti altri parallelamente all’installazione in azienda di nuove presse.
Dopo la pressa da 315 t, abbiamo installato una pressa da 200 t idraulica a doppio montante a cui è seguita una prima pressa meccanica da 250 t alimentata con una linea Asservimenti Presse da 600 mm di larghezza nastro, con aspo da 5 t. Nel frattempo, abbiamo sentito l’esigenza di automatizzare maggiormente il lavoro sulla pressa da 130 t, per cui abbiamo deciso di sostituire il precedente alimentatore pneumatico con un’altra linea Asservimenti Presse da 400 mm. Con l’aumentare del lavoro in ingresso, sono emersi i limiti di velocità della pressa idraulica da 200 t, per cui abbiamo pensato di spostare alcune lavorazioni svolte su quella macchina su un’altra pressa da 250 t a doppia biella e due cuscini indipendenti a cui abbiamo abbinato una linea Asservimenti Presse da 400 mm »
Ma gli investimenti non finiscono qui. Entro fine anno arriverà, infatti, un nuovo impianto composto da una pressa meccanica a doppio montante con potenza di 800 t e piano di lavoro da 4000x1800 mm, alimentata da una linea Asservimenti Presse da 1250 mm, aspo da 10 t, per lamiere di spessore fino a 5 mm. L’aspo può caricare fino a 1800 mm di diametro esterno il che permette di eseguire grossi lotti di produzione senza cambiare il coil. L’impianto tra le altre cose è in grado di arrivare a una velocità di 60 m/min. Ma la cosa più importante la spiega Ottavio Albini, responsabile commerciale di Asservimenti Presse. «La collaborazione con Metal-Forming risale all’epoca in cui l’azienda si chiamava ancora Valsecchi & Colombo. Ciò che mi ha sempre colpito è la capacità dei fratelli Colombo di guardare sempre avanti con l’obiettivo di soddisfare costantemente le esigenze dei loro clienti. Per questo motivo, si sono rivolti ad Asservi-
menti Presse puntando ogni volta su quanto di meglio potevamo offrire in quel momento dal punto di vista tecnologico. Un esempio è la linea di prossima installazione. Oltre ad avere peculiarità tecniche estremamente importanti per garantire precisione, flessibilità e velocità delle lavorazioni, questa nuova linea ha lo sgancio dei piloti elettronico, in altre parole l’apertura della testa non è più idraulica ma comandata elettronicamente. Questo si traduce in una ridotta quantità di olio e in un significativo risparmio energetico poiché la linea consuma energia solamente al momento dell’apertura dei rulli e non durante tutto il processo di lavorazione, come avviene con le centraline idrauliche. Inoltre, la linea è predisposta per essere conforme ai dettami di Industria 4.0 a cominciare dalla trasmissione dei dati con i sistemi di gestione e programmazione aziendali fino all’interfacciamento col teleservice per gli interventi di manutenzione.»
di Fabio Chiavieri
Pressa meccanica 250 t, con linea di alimentazione Asservimenti Presse 600x5 mm, aspo 5 t
Pressa meccanica 250 t ,2 Bielle, con linea di alimentazione Asservimenti Presse 400x3,5mm, aspo 2 t
Pressa meccanica 130 t, con linea di alimentazione Asservimenti Presse 400x5 mm aspo 2 t
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Le saldatrici della linea KM sono progettate pensando alle esigenze del saldatore. Estremamente user-friendly grazie alla loro interfaccia semplice e intuitiva, permettono di effettuare i processi MIG/MAG, TIG e MMA con una sola macchina. Grazie al loro design durevole e funzionale, possono essere utilizzate in sicurezza in tutti i tipi di condizioni di lavoro difficili.
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Pronta la 3a edizione di Tornitura Show®
A Vicenza dal 5 al 7 giugno 2025
Organizzare la prima edizione di Tornitura Show® nel giugno 2019, era considerato da molti un azzardo, che si è poi rivelato vincente. Una nuova fiera in una città, Bergamo, al di fuori del consueto circuito fieristico italiano del comparto metalmeccanico, e in un quartiere fieristico forse ritenuto poco adatto a un evento dedicato alla meccanica. Tuttavia, l’iniziativa ha avuto grande successo sia in termini di espositori che di affluenza del pubblico.
Oggi ci troviamo di fronte a una nuova sfida: una location nuova. La terza edizione di Tornitura Show® si terrà infatti nei padiglioni di Fiera Vicenza - IEG, dove è già stata organizzata con successo la prima edizione di Fresatura Show 2024, riscuotendo un notevole riscontro, soprattutto a livello territoriale. L’organizzazione della terza edizione, che si svolgerà a Vicenza dal 5 al 7 giugno 2025, vuole essere un ulteriore consolidamento di Tornitura
Show® e un ampliamento dell’offerta nei contenuti:
- Nuovi convegni con crediti formativi in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della sezione di Vicenza
- Maggiore presenza a livello associativo con un contatto diretto con le principali Associazioni
- “L’aperitivo in fiera” e altri plus per attrarre visitatori
La volontà degli organizzatori è ricreare un evento ancora una volta “familiare”, dove tutte le aziende, grandi o piccole, siano protagoniste con pari dignità.
Vicenza ha una forte vocazione per l’industria meccanica, ed è facilmente raggiungibile da tutta l’Italia settentrionale.
Perché Vicenza?
La situazione contingente risente delle condizioni geopolitiche del momento attuale ma, normalmente, il Veneto è tra le più potenti locomotive dell’economia Italiana. Il comparto della meccanica rappresenta, infatti, una delle più importanti realtà dell’economia veneta.
È costituito da una miriade di piccole e medie aziende disseminate su tutto il territorio regionale ed è contraddistinto da una produzione varia e diversificata. Parliamo del comparto più significativo dell’industria manifatturiera veneta con quasi 25 mila imprese coinvolte distribuite tra Vicenza, Padova e Treviso dove sono collocati i Distretti industriali del settore. La vocazione delle aziende è a for-
te matrice artigianale: spiccano le macchine che hanno raggiunto una produzione di 9 miliardi di euro, e per quanto riguarda la meccanica forti sono i campi del riscaldamento e del condizionamento. Le macchine e gli utensili, prodotti soprattutto nel vicentino, collocano il Veneto al secondo posto nella classifica nazionale per produzione: sono attive 6 mila imprese per 55 mila addetti. Caposaldo del comparto è anche la subfornitura che assorbe il 66% della produzione dei subfornitori e rappresenta il 15% della composizione nazionale. In questo contesto geo/economico Tornitura Show® si pone come punto di incontro tra i produttori/ importatori di macchine, e relative soluzioni tecnologiche, e aziende end-user, permettendo a tutti i partecipanti di incontrarsi direttamente in fiera, diventando importante strumento di matching e interscambio di informazioni ed esperienze. Anche questa volta, come è successo per l’altro evento Fresatura Show, l’elemento differenziante di questa nuova manifestazione è la sua assoluta verticalità, essendo interamente dedicata alla tornitura, unico caso in Italia. La presenza di produttori/ importatori di macchine e subfornitori insieme non è una novità assoluta a livello fieristico nazionale ed europeo, sarà però caratterizzata da un’estrema specializzazione. Tornitura Show è infatti un salone professionale specializzato, che mira a rappresentare tutta la filiera produttiva del settore dai macchinari alla subfornitura e tutte le attività
connesse.
Il Veneto inoltre rappresenta il 20% della produzione nazionale della subfornitura meccanica. L’analisi dei dati economici ha infatti confermato che dopo la Lombardia, la regione Veneto si posiziona in classifica al secondo posto grazie anche al primato della provincia di Vicenza che presenta il più alto tasso di specializzazione in Italia. Questo dato mette chiaramente in evidenza, come in questo comparto, tra i più significativi dell’economia nazionale, la produzione meccanica veneta sia dal punto di vista della tecnologia che per capacità manifatturiera, tra le più rilevanti in termini economici. Vicenza si trova esattamente al centro del Veneto, cuore pulsante del Nord ma, soprattutto, è inserita in un importante polo di aziende specializzate nelle lavorazioni di tornitura, ed è facilmente raggiungibile da tutto il centro Nord: dista infatti circa 200
km Milano collettore di tutto il Nord Ovest (Piemonte), 120 km da Brescia, circa 160 km da Bologna e Modena.
Nei padiglioni di Tornitura Show® potrai incontrare tutti i più importanti attori del settore
È l’opportunità unica di vedere le novità, conoscere professionisti, scoprire soluzioni, progettare attività, incontrare clienti e fornitori, stringere accordi, concludere affari nel campo specifico della
Una serie di eventi collaterali ed incontri farà da cornice alla manifestazione completando l’offerta espositiva per i visitatori ed espositori. Seminari e workshop (che riconosceranno crediti formativi ai professionisti) con contenuti attuali, di valore, innovativi, integrati con i temi espositivi e al centro del percorso di informazione industriale e formazione specialistica.
Grazie alla collaborazione e la partnership con le aziende, gli Ordini e le Associazioni di Categoria proporremo, un’altra volta, temi di assoluto interesse con focus e approfondimenti di carattere tecnico e scientifico con contributi e visioni manageriali legate allo sviluppo e alla competitività delle imprese.
Il settore della meccanica è stato investito da una forte innovazione tecnologica che ha richiesto alle aziende del comparto un notevole sforzo sia in termini di adeguamento delle attrezzature che in termini di formazione delle risorse umane finalizzata all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Per questo i temi dei convegni saranno attuali e tratteranno le nuove opportunità per le imprese del territorio, l’Industria 5.0, la tutela ambientale, i giovani e le professioni specifiche del futuro, l’Ingegneria meccanica: la frontiera più innovativa del processo di progettazione.
Alla prossima edizione sono attesi visitatori provenienti dai principali settori industriali: aerospace, armi, automotive, energia, medicale, dentale, ferroviario, meccanica, oleodinamica, petrolchimica Per ulteriori informazioni sulla fiera www.tornitura.show
L’industria manifatturiera è stata protagonista di uno degli appuntamenti più attesi per il settore: MECSPE, la fiera di riferimento per il manifatturiero, organizzata da Senaf e tenutasi a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo 2025, giunta alla sua 23ª edizione. I 66.573 visitatori hanno potuto incontrare le oltre 2.100 aziende espositrici, visitare 13 saloni tematici e più di 100.000 mq di superficie espositiva. Con questi numeri, MECSPE si è confermata un’occasione unica per esplorare le ultime innovazioni tecnologiche, confrontarsi con gli esperti del settore e scoprire nuove opportunità di crescita.
L’edizione 2025 si è distinta per un forte focus sulla transizione ecologica e digitale, dando ampio spazio anche al tema delle competenze necessarie per il suo sviluppo. Grazie al Piano Transizione 5.0, che con 6,3 miliardi di euro di incentivi spinge l’adozione di tecnologie avanzate, MECSPE ha offerto uno spazio privilegiato per discutere di temi quanto mai attuali come intelligenza artificiale, robotica collaborativa, digital twin e additive manufacturing, strumenti chiave per migliorare l’efficienza produttiva. Durante l’evento inaugurale, dopo i saluti istituzionali di Elena Mazzoni, Assessora all’Agenda digitale, Legalità, Contrasto alle povertà della Regione Emilia-Romagna, si è sviluppato un talk sul tema della transizione digitale ed energetica a cui hanno partecipato Raffaele Spallone, Dirigente Divisione II – Politiche per la digitalizzazione delle imprese, l’innovazione e analisi dei settori produttivi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Antonio Bruzzone, CEO di BolognaFiere, Ivo Nardella, Presidente Senaf – Gruppo Tecniche
Nuove e Stefano Cattorini, Direttore Generale BI-REX Competence Center, che ha condiviso i dati dell’Osservatorio MECSPE sull’industria relativi al III quadrimestre 2024 con previsioni sul 20251 , offrendo uno sguardo aggiornato sullo stato di salute delle imprese del settore, approfondendo temi come nuove tecnologie, sostenibilità e formazione.
Gli incentivi del Piano Transizione 5.0, approvato lo scorso anno dal MIMIT, si confermano un fattore chiave per l’innovazione e la competitività delle oltre 526mila aziende attive2 del manifatturiero, uno dei settori chiave per l’economia nazionale. Proprio grazie alle risorse messe a disposizione del PNNR, 7 imprenditori su 10 affermano di aver effettuato investimenti che da soli non sarebbero stati in grado di affrontare o che avrebbero sviluppato in misura ridotta. La crescita deve quindi continuare grazie alle nuove misure 5.0 che affiancano alla transizione digitale quella energetica, per una trasformazione del comparto in una direzione sempre più sostenibile ed efficiente. “Il grande successo di MECSPE 2025 conferma il ruolo centrale della manifestazione nel panorama industriale e dimostra quanto il settore manifatturiero sia in continua evoluzione, pronto a cogliere le sfide della digitalizzazione e dell’efficienza. I numeri di questa edizione parlano chiaro e ribadiscono il ruolo della fiera come punto di riferimento per il settore dell’industria manifatturiera e come luogo dove, grazie al trasferimento tecnologico e alla formazione nascono nuove idee” – dichiara Ivo Nardella, Presidente di Senaf –Gruppo Tecniche Nuove. “Guardiamo ora con grande entusiasmo a MECSPE Bari 2025, un appuntamento strate-
La transizione digitale ed energetica è stata protagonista della 23ª edizione di MECSPE. Con la partecipazione di oltre 2.100 aziende e un’affluenza di 66.573 visitatori, la fiera si conferma ancora una volta come evento di riferimento per il settore manifatturiero
gico per valorizzare le eccellenze del Sud Italia e offrire alle imprese nuove opportunità di crescita e networking nella prestigiosa cornice della Fiera del Levante” MECSPE 2025, con i più di 66.500 visitatori, ha visto un ricco programma di iniziative speciali, pensate per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e altamente formativa sulle principali innovazioni del settore, come per esempio l’Unità dimostrativa Piazza TMP: Dal granulo al prodotto finito, un’area dedicata al settore delle materie plastiche, che ha mostrato l’intero processo produttivo, dal granulo al prodotto finito, attraverso macchinari di ultima generazione e dimostrazioni dal vivo e la Linea di produzione elettronica, un progetto dimostrativo di Elettronica Italia, che ha evidenziato i processi avanzati di assemblaggio elettronico, dalla progettazione alla realizzazione di circuiti stampati, con focus su efficienza e innovazione tecnologica. Altri eventi particolarmente significativi, specialmente in termini di innovazione e nuove tecnologie sono stati la Start Up Factory, un’area dedicata alle giovani imprese innovative, che hanno presentato soluzioni all’avanguardia per il settore manifatturiero, favorendo l’incontro con aziende consolidate e investitori interessati a nuove tecnologie e modelli di business e il Forum di Intelligenza Artificiale, un momento di confronto e approfondimento sulle applicazioni dell’AI nell’industria manifatturiera, con interventi di esperti e casi studio sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale per migliorare la produttività e l’automazione industriale.
Inoltre, grazie alla collaborazione di ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, la manifestazione ha accolto delegazioni di buyer da 11 Paesi: Algeria, Bosnia, Croazia, India, Messico, Polonia, Repubblica Ceca, Marocco, Turchia, Ungheria e Uzbekistan. Questa iniziativa ha creato
nuove opportunità di business per gli espositori, permettendo di ampliare il proprio network attraverso un programma di matching, incontri d’affari one-to-one e attività di networking internazionale.
Prima di ritrovarci a Bologna per l’edizione 2026, che si terrà il prossimo 4-6 marzo, MECSPE tornerà a Bari dal 27 al 29 novembre 2025, presso la Nuova Fiera del Levante, un importante hub per l’innovazione e il business del Sud Italia. Questa edizione rappresenterà un’opportunità unica per le imprese del Mezzogiorno di connettersi con il panorama industriale nazionale e internazionale. L’evento sarà articolato in saloni tematici che copriranno i principali settori dell’industria, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e alle strategie per un’industria sempre più sostenibile e competitiva. Tra i focus principali dell’edizione barese, grande rilievo verrà dato alle opportunità di business per le PMI del Sud Italia, con un’offerta espositiva mirata a supportare la crescita del settore manifatturiero locale, grazie a momenti di networking, incontri B2B e convegni con esperti del settore. Inoltre, sarà presente un’area dedicata a startup e giovani innovatori, per favorire l’integrazione di nuove tecnologie e competenze nel tessuto industriale del Mezzogiorno. E poi, nel 2026, tutti di nuovo a BolognaFiere dal 4 al 6 marzo per una nuova edizione all’insegna dell’innovazione, della crescita e delle connessioni che plasmeranno il futuro dell’industria.
NOTE [1] Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera relativo al III quadrimestre 2024 condotta da GRS Ricerca e Strategia su un campione di 784 aziende manifatturiere italiane, utilizzando il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) effettuato a gennaio-febbraio 2025. [2] Dati Movimprese Anno 2024
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The Bright side of metal forming
Dal 6 al 9 maggio a fiera Milano Rho si terrà la 23° edizione di Lamiera, la manifestazione internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili lavoranti per defomazione e taglio della lamiera e delle tecnologie innovative del comparto
Promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e organizzata da CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU, LAMIERA è l’unico appuntamento espositivo in Italia dedicato esclusivamente al comparto della deformazione. Un appuntamento che sempre più aziende, italiane ed estere, scelgono per presentare in anteprima progetti e soluzioni innovative. Macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione e il taglio di lamiere, tubi, profilati, fili, carpenteria metallica, presse, stampi, saldatura, trattamenti e finitura delle superfici, parti, componenti, accessori, utensileria, materiali fastener, subfornitura tecnica e per l’industria, rappresentano il cuore dell’esposizione che presenterà il meglio delle nuove tecnologie di ultima generazione ovvero “The Bright Side of Metal Forming” come recita lo slogan di questa edizione. A contorno di ciò la manifestazione porrà l’accento su alcuni temi tecnologici connessi alle macchine.
FABBRICA FUTURA, dedicata a software e tecnologie per la connettività e la gestione dei dati, all’automazione e ai sistemi digitali e di robotica applicata alla lavorazione della lamiera; SALDATECH che offrirà una panoramica dell’ampio e diversificato mondo della saldatura, tra le più importanti tecnologie per la giunzione della lamiera; FASTENER INDUSTRY che presenterà la proposta di viti, bulloni, sistemi di serraggio e fissaggio; MONDO DEI TRATTAMENTI
TERMICI E DI SUPERFICIE che aggregherà macchine, impianti, accessori e consumabili, dedicati ai trattamenti pre e post-produzione, per materiali ferrosi e non ferrosi, così da garantire una visione completa di questo segmento in continua evoluzione; METROLOGY & TESTING centrata su sistemi, macchine
di prova e misura e controllo qualità fondamentali per la produzione di comparto; BLECH ITALY SERVICE, subfornitura tecnica e servizi all’industria del comparto, i sei temi tecnologici della fiera.
Inoltre, a partire da quest’anno, LAMIERA proporrà un’area di Revamping & Retrofitting dedicata a macchine e impianti opportunamente rigenerati e dotati di nuove funzionalità che rispondono alle esigenze di un mercato complementare rispetto a quello del “nuovo”.
Ad oggi sono 400 gli espositori confermati. Accanto alle numerose conferme, la segreteria della manifestazione segnala, anche “importanti ritorni” che contribuiranno, insieme a tutti gli altri, in modo determinante a richiamare i visitatori dall’Italia e dall’estero.
Particolarmente significativa la partecipazione di player internazionali a questa edizione a dimostrazione che considerano l’Italia un mercato di grande interesse e potenzialità.
Unico appuntamento internazionale in Italia specificatamente dedicato a questo comparto, LAMIERA si è accreditata, di edizione in edizione, come uno degli eventi più rilevanti nel panorama internazionale.
Macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione e il taglio di lamiere, tubi, profilati, fili, carpenteria metallica, presse, stampi, saldatura, trattamenti e finitura delle superfici, parti, componenti, accessori, utensileria, materiali fastener, subfornitura tecnica e per l’industria, rappresentano il cuore dell’esposizione. A contorno di ciò, la manifestazione porrà l’accento su alcuni temi tecnologici connessi alle macchine.
Demmeler: soluzioni innovative per ogni tipo di applicazione
Demmeler Maschinenbau GmbH & Co. KG si conferma un punto di riferimento nella produzione di sistemi di posizionamento e serraggio per la saldatura e la metalmeccanica. La solida collaborazione con AGINT, che dai primi anni ‘90 rappresenta il marchio in Italia, ha dato un impulso significativo alla Divisione Saldatura dell’azienda milanese. A Lamiera 2025 AGINT Welding presenterà un’ampia gamma di prodotti Demmeler, pensati sia per la saldatura manuale che per quella automatizzata, evidenziando l’innovazione e la versatilità che contraddistinguono l’azienda
Banco di saldatura 3D
Il Sistema 3D di DEMMELER, nato per soddisfare le esigenze produttive interne quando l’azienda operava come officina di lavorazioni conto terzi, ha ridefinito gli standard industriali nel campo dei bloccaggi per la saldatura. Questo sistema innovativo ha sostituito le tradizionali maschere di saldatura, che comportavano costi elevati in termini di tempo e denaro, con una struttura a griglia e una serie di accessori modulari adattabili a qualsiasi lavorazione. Tale innovazione ha semplificato notevolmente il processo produttivo, eliminando la necessità di spazi di stoccaggio per le dime e garantendo una rapida configurazione del banco, elementi fondamentali per ottimizzare i tempi e migliorare la precisione delle lavorazioni. Il Banco 3D di DEMMELER non solo ha ridotto il numero di componenti necessari, liberando l’area di lavoro e abbattendo costi e tempi, ma ha anche introdotto tre taglie dimensionali (28, 22 e 16 mm) per assicurare lavorazioni accurate e conformi agli standard. Questa soluzione si distingue inoltre per la carbonitrurazione su tutte le superfici, l’applicazione di scale millimetriche, tre file di fori anche sul montante laterale, la svasatura protettiva che migliora l’inserimento nel foro dell’eccezionale gamma di accessori di bloccaggio.
Manipolatore Ergonomix® M
Sollevare, movimentare e posizionare carichi pesanti in modo sicuro ed efficiente è una sfida quotidiana nell’industria metalmeccanica. Il manipolatore Ergonomix®
M di DEMMELER nasce per rispondere a questa esigenza, offrendo una soluzione innovativa che riduce lo sforzo fisico degli operatori e migliora la produttività aziendale. Grazie alla sua struttura robusta e modulare, l’Ergonomix® M garantisce prestazioni affidabili anche in condizioni di lavoro gravose. Con un ingombro ridotto e uno spazio operativo ampio, questo manipolatore si adatta a svariati settori produttivi, dalle officine meccaniche alle linee industriali, poiché può essere facilmente connesso a sistemi di automazione. Uno dei suoi principali punti di forza è l’ergonomia avanzata, studiata per prevenire gli infortuni da sforzo ripetitivo e migliorare il comfort degli operatori. Il design intuitivo e il ribaltamento della tavola fino a 180° permettono di completare le operazioni di serraggio in un unico ciclo di lavoro, con un notevole risparmio di tempo e costi. La sicurezza resta un aspetto centrale: l’Ergonomix® M è dotato di sistemi di rilevamento ostacoli e limitazione del carico, garantendo un ambiente di lavoro protetto e riducendo il rischio di incidenti.
Binari di fondazione
Nella lavorazione di pezzi fuori misura, precisione e stabilità sono elementi chiave. I Binari di fondazione DEMMELER
offrono una soluzione affidabile per il posizionamento e il fissaggio di componenti di grandi dimensioni, garantendo un supporto robusto grazie alla loro struttura in acciaio ad alta resistenza. Progettati per sostenere carichi elevati, possono superare gli 80 metri lineari senza compromettere la stabilità, aspetto essenziale per lavorazioni industriali su larga scala. Uno dei vantaggi principali del sistema è la capacità di ridurre i tempi di attrezzaggio, grazie a un design scorrevole e ai fori di fissaggio standardizzati che consentono bloccaggi rapidi e precisi. La configurazione modulare dei binari permette inoltre una totale personalizzazione in base alle necessità produttive, con possibilità di installazione sopraelevata o a raso pavimento. Quest’opzione rende l’area di lavoro completamente calpestabile e carrellabile, ottimizzando gli spazi operativi. La flessibilità del sistema non si ferma qui: i binari possono essere facilmente espansi o riconfigurati senza sostituire l’intera struttura, adattandosi così all’evoluzione delle esigenze produttive. Tra le soluzioni disponibili, spicca la configurazione “a stella”, ideale per lavorazioni su componenti circolari. Cobot WeldSpace 4.0® Con l’evoluzione delle esigenze produt-
tive e la crescente difficoltà nel reperire personale qualificato, le piccole e medie imprese stanno puntando su soluzioni innovative per garantire efficienza, qualità e sicurezza. In questo scenario, i cobot di saldatura, robot collaborativi progettati per lavorare a fianco degli operatori, si stanno affermando come strumenti chiave. A differenza dei robot industriali tradizionali, spesso costosi e complessi da programmare, i cobot si distinguono per costi contenuti, facilità d’uso e flessibilità operativa. Un esempio concreto è Cobot WeldSpace 4.0® di DEMMELER, una gamma di soluzioni modulabili pensate per molteplici necessità produttive. Per la lavorazione di piccole serie, il modello Table 24/12 con cobot Universal Robots o Fanuc offre una soluzione molto compatta. Per gestire componenti più grandi e aumentare la produttività, DEMMELER propone i modelli House 40/20, suddivisibile in due semi-aree, e Rail 40/X, che grazie al sistema a binari può essere esteso in base alle esigenze. Infine, per pezzi particolarmente ingombranti, il modello Linear 60/15 integra un cobot mobile su binario, con quattro pareti scorrevoli che creano due zone di lavoro separate, ottimizzando i tempi di produzione. AGINT sta organizzando la Cobot WeldSpace 4.0® Experience, un evento presso la sede di Demmeler in cui i clienti potranno vedere e testare la gamma del prodotto, provandone la programmazione e realizzando un particolare della propria produzione.
In primo piano il banco di saldatura Sistema 3D di DEMMELER; in secondo piano: il manipolatore Ergonomix® M e il Cobot WeldSpace 4.0®
Sistema di binari con piedi scorrevoli: consentono lo spostamento senza l’uso di sistemi di sollevamento o gru
Sistema di binari DSC 9280
Precisione e potenza: il futuro della lavorazione
Precisione millimetrica e dinamica elevata si traducono in tagli netti, piegature impeccabili e assemblaggi perfetti. Che tu operi con laser o presse piegatrici HIWIN ha la soluzione perfetta in ambito meccanico o meccatronico per le tue applicazioni
Dalle soluzioni rotative alle soluzioni lineari, tutti i prodotti sono ideali per ottimizzare ogni fase della lavorazione della lamiera dalla movimentazione dei materiali al controllo delle macchine e per offrire vantaggi tangibili apportando maggiore velocità e minima manutenzione.
I Motori Coppia HIWIN sono progettati per sistemi rotativi automatizzati e possono essere installati in qualsiasi posizione. Questi motori diretti montano il carico direttamente, senza trasmissioni, offrendo maggiore precisione e prestazioni elevate. Inoltre, l’assenza di contatto tra statore e rotore assicura una lunga durata e intervalli di manutenzione prolungati.
La gamma completa di Assi Lineari HIWIN, può essere combinata invece per creare sistemi cartesiani multi-asse.
– Serie KC: assi con profilo in alluminio, impiegati dove si richiede elevata precisione e un profilo leggero;
– Serie KK a vite a ricircolo di sfere con profilo in acciaio, ideali quando si ricerca rigidezza in spazi ristretti;
– Serie HM: a cinghia per soddisfare compattezza e velocità o a vite per chi cerca solidità e accuratezza;
– Serie SSA con motore lineare: per coloro che vogliono eliminare la trasmissione meccanica dalle loro macchine.
Il nostro team di ingegneri personalizzerà ogni progetto sottoposto e provvederà al dimensionamento dei prodotti per soddisfare ogni richiesta. Vieni a scoprire i prodotti in funzione all’interno delle macchine demo per capire come procedere con l’integrazione all’interno dei tuoi sistemi produttivi.
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(Leonardo da Vinci)
Le soluzioni di fissaggio Rivit per l’industria della lamiera
Con oltre mezzo secolo di esperienza nel settore dei sistemi di fissaggio, Rivit si distingue per la capacità di offrire soluzioni all’avanguardia per il mercato. Durante Fiera Lamiera 2025, l’azienda emiliana presenterà una gamma di prodotti progettati per garantire efficienza, precisione e versatilità. Inoltre, allo stand B33 Padiglione 13, sarà possibile sfogliare il nuovo catalogo “FASTENERS & TOOLS 11” aggiornato con novità di prodotto e schede tecniche per supportare i professionisti nella scelta delle migliori soluzioni. Tra i prodotti di punta a marchio Rivit spiccano la rivettatrice RIV943, il Controlriv GEN3 e le rivettatrici a batteria e oleopneumatiche delle Serie 700 e 400. A questi si aggiungono anche un’ulteriore serie di prodotti internazionali di cui Rivit è distributore in Italia grazie all’attivazione di partnership che completano l’offerta dell’azienda bolognese: gli autoaggancianti PEM®, le macchine HAEGER® e i dispositivi di chiusura e cerniere Southco®. La rivettatrice oleopneumatica RIV943 è una soluzione ideale per applicazioni industriali complesse come la carpenteria pesante e l’assemblaggio nei settori automotive, navale e ferroviario. Grazie al motore potenziato e alla doppia regolazione di corsa (10 mm) e forza (32.000 N), la RIV943 si adatta con estrema flessibilità a diverse esigenze operative. Il funzionamento a fase unica consente di deformare e svitare l’inserto in un solo passaggio, aumentando la produttività. Inoltre, la compatibilità con gli inserti filettati femmina RIVSERT e quelli maschio RIVBOLT la rende una soluzione estremamente versatile.
Per garantire il massimo controllo sulla qualità del fissaggio, Rivit ha sviluppato il sistema elettronico industriale Controlriv GEN3. Questo dispositivo avanzato monitora in tempo reale il processo di fissaggio, verificando la pressione dell’aria compressa e segnalando eventuali anomalie. Particolarmente indicato per il settore automotive, la carpenteria industriale e l’assemblaggio meccanico, Controlriv GEN3 consente la raccolta e l’analisi dettagliata dei dati, facilitando l’integrazione nei processi produttivi tramite connessioni Ethernet/Profinet, WiFi e Bluetooth. Inoltre, il sistema può essere utilizzato in modalità stand alone o
cluster ed è compatibile con le rivettatrici Rivit “Serie C”, dotate di sensore a bordo, offrendo un controllo senza precedenti sui parametri di fissaggio. L’offerta Rivit si completa poi con le rivettatrici a batteria della Serie 700, ideali per garantire mobilità e prestazioni elevate. I modelli RIV710 e RIV720 sono specifici per rivetti fino a 6,4 mm di diametro, mentre le versioni RIV730 e RIV740 supportano inserti fino a M12. Grazie ai motori brushless e alle batterie a lunga durata, questi strumenti assicurano affidabilità, precisione e autonomia operativa in qualsiasi contesto produttivo.
Per chi necessita di prestazioni elevate nel fissaggio di rivetti su diverse superfici e materiali, la Serie 400 di rivettatrici oleopneumatiche rappresenta la soluzione perfetta. Questi dispositivi combinano potenza e compattezza con un design ergonomico, facilitando l’utilizzo da parte degli operatori anche in condizioni di lavoro prolungate. La velocità e l’efficienza del sistema ne fanno un punto di riferimento per applicazioni industriali complesse.
Grazie all’ampia gamma di prodotti e a un prezioso servizio di consulenza pre e post vendita, Rivit si conferma un importante partner strategico per i professionisti della lavorazione della lamiera e dei sistemi di fissaggio.
accessori rivettatrici serie 700 e 400
CONTROLRIV GEN3
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SPECIALE LAMIERA
Flexible Smart Job Shop: competitività garantita per lavorazioni fuori linea
Salvagnini, pioniere dell’automazione industriale e della fabbrica digitale, porta a LAMIERA 2025 il Flexible Smart Job Shop (FSJ), un ecosistema produttivo intelligente che ridefinisce la produzione. È la combinazione di tre impianti stand-alone che possono collaborare per gestire produzioni convergenti, connessi da software, trasferitori e AMR. FSJ può includere anche magazzini intermedi o altre stazioni di lavoro a monte e a valle.
Questo FSJ include:
• laser L3.G4
• P-Robot
• pressa piegatrice B3
Full automation e reti neurali per il nuovo L3.G4
Una soluzione a gantry che combina alta accessibilità ed elevata rigidezza, una sorgente 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento che riduce i consumi e raggiunge prestazioni tipiche di sorgenti a 10kW: sono solo due delle caratteristiche distintive di
L3.G4, il nuovo sistema laser fibra Salvagnini
L3.G4 è alimentato da un magazzino a torre LTWS a 10 vassoi, dotato di dispositivo di sorting automatico MCU. La distintiva sorgente da 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento garantisce velocità di taglio superiori a qualsiasi altra sorgente a 8kW tradizionale. L’opzione ACUT consente di tagliare con aria compressa opportunamente trattata lamiere fino a 20mm di spessore, con produttività simile a quella del taglio in azoto ma a costi decisamente contenuti. È dotato anche di applicazioni di visione artificiale (AVS, NVS, SVS) basate su reti neurali. Sono soluzioni semplici, che accrescono la flessibilità del sistema e ne estendono i campi di applicazione.
P-Robot: strategia produttiva 100% flessibile
P-Robot combina una pannellatrice e un robot antropomorfo per produrre
kit, lotti e pezzi singoli. È una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato, e permette di scegliere la strategia più adatta a esigenze produttive contingenti. La sua configurazione può essere personalizzata, per gestire flussi produttivi semplici, di solo carico/scarico, o più complessi, che prevedano anche movimentazioni automatiche o integrazioni di terza parte come etichettatura o saldatura. Il modello esposto a LAMIERA include una pannellatrice P2-2120.G4, che combina nativamente produttività, grazie a cicli automatici di piegatura e manipolazione realizza mediamente 17 pieghe al minuto, e flessibilità, grazie agli utensili di piega universali. Con la nuova opzione RVS (Robot Vision System) P-Robot riconosce e processa le parti in modo del tutto autonomo. Il dispositivo di visione artificiale acquisisce un’immagine dell’ambiente circostante e la interpreta grazie all’intelligenza artificia-
le. RVS riconosce le parti, distingue i singoli fogli di lamiera, individua la posizione di pallet e pile. Tutte queste informazioni sono condivise in tempo reale con pannellatrice e robot, che si adattano autonomamente per garantire che la lamiera sia manipolata e posizionata in modo preciso.
B3.G4-ATA: la pressa piegatrice che coniuga produttività e flessibilità
La pressa piegatrice B3 che Salvagnini presenta a LAMIERA per completare FSJ ha lunghezza 3 metri e 135 tonnellate di forza. A rendere particolarmente interessante B3 sono le soluzioni tecniche adottate, come Direct Drive e KERS, che consentono di rispettare l’uomo e l’ambiente senza ridurre la produttività. Tutte le presse piegatrici B3 sono dotate di MAC3.0 – un insieme di tecnologie adattative integrate che rendono il sistema intelligente e azzerano scarti e correzioni.
The Innovation Alliance
4 eventi in contemporanea per mostrare a 360° la meccanica avanzata
Quattro eventi in contemporanea – GreenPlast, Ipack-Ima, Print4All e Intralogistica Italia – per un ecosistema di filiera che va dalla tecnologia per la trasformazione di materie plastiche e gomma al packaging, dalla stampa alla logistica. Un appuntamento chiave per valorizzare un Made in Italy che esporta in media il 64% del fatturato.
Un patto di resilienza tra alcuni settori della meccanica strumentale. È così che si guarda alla prossima edizione di The Innovation Alliance, in programma a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio 2025.
Evento che metterà in mostra settori della meccanica strumentale che forniscono macchine e soluzioni tecnologiche ai principali settori del manifatturiero, The Innovation Alliance si conferma un appuntamento di riferimento per l’industria europea. Grazie alla contemporaneità di quattro manifestazioni leader del proprio comparto industriale – GreenPlast, Ipack-Ima, Print4All e Intralogistica Italia – permetterà infatti di raccontare proposte che abbracciano una ideale intera filiera: dalle tecnologie più sostenibili per la produzione di gomma e plastica al packaging e processing food e non-food, fino alla personalizzazione attraverso la stampa e alla logistica di magazzino.
Una proposta di sistema che accenderà i riflettori sulla capacità di innovazione e ricerca e sviluppo di un’eccellenza del Made in Italy, con un valore aggregato di 25,4 miliardi di euro, oltre 90.000 addetti e una forte propensione all’export, con una media del 64% e punte del 78-79% del fatturato, come nel caso delle macchine per la produzione della plastica e per il packaging. Una filiera cruciale per comparti strategici dell’economia italiana ed europea, come l’alimentare e il farmaceutico.
Grazie a una offerta che si snoda su 11 padiglioni con un totale di 1.700 aziende per il 27% estere, l’evento offrirà una vetrina – unica in Europa per la sua completezza - per l’innovazione tecnologica, ma
sarà anche un’opportunità per stimolare il dibattito su soluzioni resilienti che possano rispondere alla complessità dell’attuale contesto, in grado di tracciare una visione con-
divisa e proiettare l’industria verso nuovi traguardi.
FOCUS INNOVAZIONE: LA RISPOSTA DEL MERCATO A CRISI TEDESCA E DAZI USA L’export della meccanica strumentale italiana affronta oggi due sfide cruciali: il rallentamento della Germania e la politica protezionistica degli Stati Uniti, due aree geografiche strategiche, verso cui si indirizza, in totale, più del 25% dell’export dei singoli comparti rappresentati da The Innovation Alliance. Mentre sul fronte europeo le imprese chiedono interventi concreti per rilanciare la competitività – meno tasse, incentivi agli investimenti e meno burocrazia – cresce il timore di nuovi dazi USA. I mercati italiani stanno comunque dimostrando buona capacità di tenuta: i dati previsionali di AISEM (movimentazione materiali), ACIMGA e ARGI (stampa e converting), AMAPLAST (macchine per la lavorazione di plastica e gomma) e UCIMA (packaging e processing) – le associazioni che monitorano l’andamento dei settori rappresentati dall’evento – mostrano infatti una raccolta degli ordini per l’anno attuale tendenzialmente stabile, anche se con sfumature diverse da settore a settore, anzi, si prevede per il 2025 una moderata crescita dell’export. In un contesto così sfidante, l’inno-
vazione, fil-rouge di tutta l’offerta di The Innovation Alliance, si conferma il principale driver di sviluppo e tenuta dei mercati. L’evento metterà infatti in mostra soluzioni ad alta tecnologia per migliorare efficienza e sostenibilità della produzione. Dalla crescente automazione – con robotica integrata nei processi – all’adozione di Intelligenza Artificiale, IoT e Realtà Aumentata, fino alla progettazione e assistenza da remoto, le aziende punteranno su ricerca e sviluppo per mantenere la leadership internazionale. In mostra macchine e soluzioni accomunate dalla ottimizzazione delle risorse, la riduzione dei consumi energetici, ma anche da nuovi modelli di business, come la servitizzazione, che trasformano il rapporto tra costruttore e utilizzatore finale, garantendo assistenza continua e soluzioni su misura. Più di una vetrina tecnologica, The Innovation Alliance sarà anche un hub di confronto e strategie. Grazie al dialogo tra diversi anelli della stessa filiera – dalle tecnologie per la lavorazione della plastica al packaging, dal printing e converting alla logistica – l’evento non solo mostrerà il meglio dell’innovazione a servizio dell’industria, ma favorirà nuove sinergie, fondamentali per affrontare le sfide globali e valorizzare il ritorno degli investimenti in innovazione e ricerca e sviluppo.
Tecnologia in movimento: le soluzioni igus a IPACK-IMA 2025
igus conferma la partecipazione aIPACK-IMA 2025, fiera di riferimento per le tecnologie di processing e packaging, in programma a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio (Pad. 7 – Stand B28) dove presenterà un’ampia gamma di soluzioni esenti da lubrificazione progettate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei processi di confezionamento e movimentazione.
Il settore industriale del packaging è estremamente vario: spazia, infatti, dalle macchine per il confezionamento primario di prodotti nudi, sfusi o liquidi, ai sistemi per l’imballaggio secondario; dagli impianti di dosaggio, pesatura e sigillatura a quelli di etichettatura, codifica e marcatura, fino a cartonatrici, reggiatrici e palletizzatori. Per la gestione di linee produttive così complesse e diversificate, lo specialista delle motion plastics propone componenti capaci di garantire affidabilità 24/7 e rispondere ai più stringenti requisiti igienici, limitando al minimo la manutenzione e contribuendo nel contempo a ridurre l’impatto ambientale.
cuscinetti igubal Food Contact, rilevabili magneticamente e visivamente, che garantiscono la massima sicurezza nei processi produttivi, riducendo il rischio di contaminazione all’interno delle linee alimentari.
Applicazioni nelle macchine flow pack e nelle stazioni di etichettatura
“Per igus, il settore del packaging è strategico”, afferma Giulio Ferrante, Country Manager di igus Italia. “Conosciamo bene le esigenze di chi progetta macchine che devono funzionare in modo continuo, rapido e sicuro, anche in ambienti regolamentati come l’alimentare e il farmaceutico. Per soddisfarle proponiamo numerose innovazioni e prodotti di alta qualità, specificatamente progettati per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dei processi, rispondendo alle sfide di un mercato in continua evoluzione”.
Efficienza e igiene nel confezionamento primario
Per il confezionamento primario nel settore alimentare, igus propone i sistemi lineari drylin in acciaio inox, progettati secondo le linee guida dell’Hygienic Design. Conformi alle normative FDA e UE, queste soluzioni sono facili da sanificare, anche con sistemi CIP (Cleaning in Place), funzionano senza lubrificazione e contribuiscono a ridurre significativamente il rischio di contaminazione. Ideali per questa tipologia di applicazioni anche i
Nelle macchine flow pack di ultima generazione e nelle stazioni di etichettatura, la continuità del processo è fondamentale per evitare sprechi e fermi macchina. In questo ambito, igus propone i rulli xiros BBT, parte della gamma xiros che guidano il film o le etichette in modo sicuro con attriti estremamente ridotti, evitando rotture del film e fermi imprevisti.
Affidabilità e resistenza per i processi di movimentazione
Per la tecnologia di trasporto, igus presenta le nuove sfere portanti realizzate in xirodur F182 esenti da lubrificazione, ideali per la movimentazione fluida dei carichi. Oltre ad essere leggere e a ridurre l’inerzia, le sfere messe a punto da igus presentano ottime proprietà di conduttività, evitando scariche elettrostatiche durante il trasporto di merci sensibili. Tra le novità in mostra a IPACK-IMA, gli inediti cuscinetti igubal scomponibili ideali per l’installazione sui nastri, anche in punti difficili da raggiungere. Infatti, possono essere montati direttamente sull’albero senza smontare altri componenti. Una soluzione che permette di minimizzare i tempi di inattività puntando alla massima produttività. L’inserto realizzato in iglidur J3 e l’alloggiamento in igumid G, rendono questi cusci-
Motion plastics per ogni fase del packaging: meno attriti, più sicurezza, zero manutenzione
netti particolarmente robusti e resistenti.
Versatilità e precisione anche nel cambio formato
Per le regolazioni dinamiche di corsie e le operazioni di cambio formato sulle linee di confezionamento, igus propone i riduttori modulari Apiro. Totalmente esenti da lubrificazione e manutenzione, queste soluzioni diminuiscono i tempi di configurazione e ottimizzano la produttività, consentendo di gestire con la massima versatilità le regolazioni più complesse, anche in curva.
Economia circolare applicata alle catene portacavi L’offerta di igus per il settore del packaging comprende anche numerosi sistemi per catene portacavi testati e garantiti, ideali per migliorare l’affidabilità dei sistemi di alimentazione nei processi di imballaggio. Tra le novità in anteprima italiana allo stand di IPACK-IMA, le catene portacavi della serie
E2.1 – già best seller per applicazioni con carichi medio-pesanti nel comparto packaging – ora realizzate con igumid CG. Questo innovativo materiale è ottenuto dal riciclo di plastiche post-consumo, tra cui vecchie catene portacavi e reti da pesca, recuperate e rigenerate attraverso il programma igus “Chainge”. Una scelta che contribuisce a ridurre dell’80% l’impronta di CO2, mantenendo invariate le prestazioni.
Robotica accessibile per il packaging igus completa l’offerta dedicata al settore del packaging con i numerosi sistemi di automazione low cost proposti sulla piattaforma proprietaria RBTX. che comprende, tra gli altri, delta robot, robot cartesiani e il cobot collaborativo ReBeL, ideali per applicazioni di pick & place, controllo qualità e assemblaggio. Modulari, facili da configurare e installare, queste soluzioni rappresentano una risposta concreta alle esigenze di produttività e flessibilità anche per le PMI.
Cuscinetto igubal scomponibile
Sfere portanti in xirodur F182
Guide lineari drylin in acciaio inox con carrello in iglidur blu hygienic design
Efficienza e flessibilità nel packaging: le soluzioni avanzate del Gruppo
Mondial a IPACK-IMA 2025
Nel settore del packaging, efficienza e flessibilità sono fattori chiave per rispondere alle esigenze produttive con soluzioni sempre più personalizzate e performanti. A IPACK-IMA 2025 (Pad. 5 - Stand C41), il Gruppo Mondial presenta tecnologie d’avanguardia che ridefiniscono gli standard dell’automazione industriale, grazie alla sinergia tra le due anime del Gruppo: la Divisione Meccatronica e la Divisione Meccanica.
Tra le principali novità in anteprima, spicca il Track Management System
(TMS) di HepcoMotion, un’innovazione progettata per ottimizzare la gestione dei carrelli nei Sistemi GFX HepcoMotion per Beckhoff XTS. Questa soluzione consente una transizione fluida dei carrelli tra più sezioni di guida, migliorando significativamente l’efficienza e la flessibilità operativa.
Presso lo stand del Gruppo Mondial sarà possibile vedere TMS in azione attraverso una demo dedicata, che illustrerà le sue caratteristiche distintive:
- Scambio Dinamico – Il TMS permette l’aggiunta o rimozione dei carrelli in tempo reale, senza interruzioni, mantenendo il flusso operativo e riducendo i tempi di inattività.
- Alta Velocità – Grazie all’azionamento con vite a ricircolo di sfere di precisione, garantisce cicli fino a 0,4 secondi con una ripetibilità inferiore al micron.
- Modularità – Il sistema consente il collegamento di più moduli GFX, creando percorsi multipli e adattabili per ottimizzare la gestione dei flussi produttivi.
- Ottimizzazione degli ingombri –La disposizione multilivello delle guide riduce l’ingombro, aumentando la produttività e garantendo un’elevata rigidità strutturale.
Oltre al Track Management System, sarà possibile vedere all’opera una nuova configurazione ibrida del sistema GFX, che integra motore lineare e trasmissione a cinghia, offrendo un equilibrio ottimale tra prestazioni e riduzione dei costi.
Inoltre, il Gruppo Mondial presenterà un’ampia gamma di tecnologie avanzate per l’automazione industriale, tra cui:
Testa Rototraslante – Una soluzione altamente innovativa per applicazioni di tappatura. Grazie all’impiego di due servomotori ad azione combinata, è in grado di prelevare una capsula, posizionarla sul recipiente e chiuderla tramite avvitatura o pressione a forza controllata. Rispetto alle teste di tappatura tradizionali, garantisce:
• Maggior velocità operativa, ottimizzando i tempi di produzione.
• Controllo preciso del processo al 100%, con monitoraggio in tempo reale.
• Design compatto, ideale per macchine multi-testa.
DTS+ HepcoMotion – Un’evoluzione del sistema lineare DTS, visibile attraverso una demo dedicata. Pensato per applicazioni di assemblaggio e confezionamento, offre:
• Precisione di posizionamento ±0,05 mm per garantire massima affidabilità.
• Gestione carichi fino a 400 N e velocità operative fino a 1,5 m/s.
• Fornitura come soluzione completa, pronta per un’installazione immediata.
Modulo Lineare MLM7N con motore Beckhoff – Una soluzione avanzata a mover indipendenti, ideale per applicazioni che richiedono elevata compattezza tra i carelli, flessibilità e precisione. Tra le
caratteristiche principali:
• Gestione di un elevato numero di carrelli, con mover magnetici passivi.
• Guida a ricircolo di sfere con doppio pattino, per massima rigidità e capacità di carico
• Software di controllo dinamico in tempo reale, per un’operatività fluida ed efficiente.
Le soluzioni proposte dal Gruppo Mondial soddisfano i più rigorosi requisiti igienici richiesti dai settori alimentare e farmaceutico, garantendo materiali sicuri e processi produttivi conformi alle normative europee e internazionali più recenti.
Tra queste, spicca il Sistema Beckhoff XTS con guide GFX ASEPTIC di HepcoMotion, progettato per applicazioni nel settore alimentare, in particolare nell’industria lattiero-casearia. Questo sistema è sterilizzabile tramite lancio a vapore, assicurando tenuta all’acqua e al vapore in pressione, e garantendo alte performance in ambienti critici.
La Divisione Meccanica: innovazione e affidabilità nella trasmissione del moto
Presso lo stand del Gruppo Mondial sarà possibile assistere a un’esposizione interattiva della Catena Cinematica, che illustrerà il funzionamento di alcuni tra i componenti più avanzati e richiesti:
• Torsiometro KTR DATAFLEX
• Giunti KTR RADEX e ROTEX
• Martinetto Meccanico MOM di Mondial
• Vite a ricircolo di sfere THK
• Rinvii angolari e riduttori Apex Inoltre, saranno esposti alcuni prodotti dell’azienda tedesca KTR, partner strategico del Gruppo Mondial, tra cui:
- MONITEX® BT – Un torsiometro innovativo pensato per essere integrato su un mozzo Rotex, ideale per il settore packaging alimentare e farmaceutico. È in grado di monitorare in tempo re-
ale i parametri di coppia e velocità tramite una testa induttiva, trasmettendo i dati via Bluetooth, visualizzandoli su smartphone, tablet o PC, con registrazione di minimi e massimi. Un display integrato consente di monitorare i dati anche senza dispositivi esterni, rendendo MONITEX® BT uno strumento essenziale per il controllo qualità e la manutenzione predittiva.
- Giunto ROTEX ZRS – Una soluzione modulare e versatile, ideale per applicazioni nel packaging e nel settore food & beverage. Ottimizza i tempi di installazione e i costi operativi, consentendo il collegamento di alberi fino a 4 metri di distanza. Il tubo spaziatore intermedio in alluminio ad alta resistenza, tagliato a misura senza necessità di lavorazioni aggiuntive, garantisce rigidità e precisione anche ad alte velocità.
Presso lo stand del Gruppo Mondial saranno inoltre presenti:
- Riduttori Apex Dynamics. Garanzia di elevato standard qualitativo, il Gruppo Mondial distribuisce una vasta gamma di riduttori epicicloidali, compatibili con i più noti e comuni servomotori, e rappresentano la soluzione ideale anche per le applicazioni più complesse. La loro elevata qualità, unita all’affidabilità, garantisce bassissime necessità di manutenzione, e le geometrie assicurano l’intercambiabilità con riduttori di altri brand.
- Cilindro GTS di Global Technical Service. Alternativa innovativa e sostenibile ai componenti oleodinamici. Presenti in 8 taglie, si inseriscono in molteplici campi applicativi, offrendo automazione e controllo integrati. Realizzati in acciaio inox 316, producono una forza da 800 kg fino a 50 tonnellate. Sono dotati di lubrificazione centralizzata e sistema di guida incorporato. Perfettamente idonei per am-
Asse lineare MLM7N
Catena Cinematica Mondial
GFX Strong Carriage assy
bienti che richiedono standard igienici elevati, come i settori Pharma, Food&Beverage, dove il rischio di contaminazione è alto nelle fasi iniziali del processo.
- MOM Mondial - Martinetti Meccanici. Il Gruppo Mondial presenta i martinetti meccanici MOM, disponibili in diverse esecuzioni: con vite traslante, con vite rotante e in versione elettrocilindro, a seconda delle specifiche esigenze di traslazione. Dotati di accessori standard e speciali, sono disponibili in otto diverse grandezze e possono essere personalizzati per ogni tipo di necessità.
- Tavole Girevoli MTDY – Attuatori Rotativi Cavi ad Alte Prestazioni. La serie di attuatori rotativi cavi MTDY ad alte
prestazioni, è progettata per applicazioni di automazione industriale che richiedono movimenti rotativi precisi, compatti e affidabili. Disponibili in cinque taglie (MTDY60, MTDY85, MTDY130, MTDY200, MTDY280), questi attuatori si distinguono per un design integrato con cuscinetti di grande diametro e foro passante, consentendo il passaggio di cavi, tubazioni o alberi e ottimizzando lo spazio. Le principali caratteristiche includono: - Alta precisione e rigidità torsionale
- Design compatto e integrato
- Facilità di montaggio con motori
- Ideali per tavole rotanti, sistemi di posizionamento e applicazioni robotiche
- Cilindri Elettrici MALMC – Soluzioni Versatili per l’Automazione Avanzata La gamma MALMC offre cilindri elettrici con corpo in alluminio, progettati per applicazioni che richiedono precisione, affidabilità e versatilità. Disponibili in sei taglie (MALMC25, MALMC32, MALMC40, MALMC50, MALMC63, MALMC80), questi attuatori supportano forze di spinta fino a 48 kN e offrono corse personalizza-
bili. Le configurazioni flessibili li rendono ideali per una vasta gamma di applicazioni nell’automazione industriale. Un panorama di proposte che rappresentano il futuro dell’automazione dedicata al mondo del packaging. Soluzioni tecnologiche all’avanguardia che ottimizzano l’efficienza e la flessibilità operativa, garantendo, nel contempo, la conformità alle normative più rigorose.
ROTEX ZRS 11
MOM – Martinetti Meccanici Mondial
MONITEX
La gamma di chiavi dinamometriche FERVI si rinnova con 12 nuovi modelli dal design personalizzato e un range di soluzioni che consentono un’ampia varietà di utilizzo, dal fai-da-te alle applicazioni professionali ad alto standard. FERVI ha ampliato la propria offerta di chiavi dinamometriche. Progettata per garantire la massima precisione e affidabilità, questa gamma rappresenta la soluzione ideale per professionisti e appassionati che richiedono strumenti performanti e di alta qualità.
Grazie a design ergonomico, materiali di prima scelta e una tecnologia avanzata, le nuove chiavi dinamometriche FERVI assicurano un serraggio sicuro e controllato in ogni situazione. La gamma, composta da tre linee, si distingue per la sua versatilità, offrendo 12 modelli adatti a diverse esigenze, dalle applicazioni più leggere fino agli interventi che richiedono coppie elevate. La linea Silver (0774-) è la scelta perfetta per chi cerca un equilibrio tra affidabilità e semplicità d’uso. Con un design ergonomico e lettura incrementale, queste chiavi garantiscono un controllo ottimale della coppia anche negli spazi più ristretti. Ideali per le operazioni di serraggio comuni nelle applicazioni professionali e del fai-da-te, queste chiavi montano attacchi universali nei formati 3/8” e 1/2” e hanno una capacità che va da un minimo di 19 a un massimo di 210 Nm.
Progettata per gli specialisti che necessitano di massima precisione e prestazioni elevate, la linea Blue (0778-) offre ergonomia avanzata, materiali di alta qualità e una regolazione intuitiva. Ergonomiche e compatte, queste chiavi sono dotate di doppia finestra di lettura che facilita l’impostazione chiara della
coppia e hanno una tolleranza di ±3%.
I modelli di questa linea hanno capacità che vanno da 5 a 300 Nm.
La linea Black (0779-) è pensata per i professionisti che necessitano di strumenti robusti e performanti. Con una precisione di ±3% e una costruzione resistente, queste chiavi dinamometriche sono ideali per utilizzi intensivi e grazie alla finitura anodizzata sono resistenti all’usura. La capacità di questa linea varia da 5 a 300 Nm, mentre il selettore di coppia a scorrimento a molla consente una regolazione rapida e senza sforzo.
In generale, le caratteristiche comuni alle tre linee della nuova gamma di chiavi dinamometriche FERVI sono:
• Alta precisione con una tolleranza di ±3% per garantire serraggi impeccabili
• Ergonomia avanzata con impugnature studiate per il massimo comfort e riduzione dell’affaticamento
• Regolazione intuitiva grazie a un selettore di coppia a scorrimento rapido
• Materiali resistenti e durevoli per prestazioni costanti nel tempo
precisione
• Possibilità di personalizzazione per utilizzi specifici Questa nuova gamma arricchisce l’ampia offerta di Fervi dedicata ai professionisti dell’automotive, un settore in cui l’azienda vanta una consolidata esperienza. La collaborazione con i team della Superbike, di cui FERVI è sponsor tecnico da anni, rafforza ulteriormente il knowhow aziendale, permettendo di sviluppare soluzioni all’altezza delle competizioni più esigenti.
Per maggiori informazioni www.fervi.com
norelem, fornitore leader di componenti e sistemi standard, ha presentato cinque nuove famiglie di sistemi di posizionamento. La nuova gamma comprende tavole di posizionamento rotanti, tavoli elevatori, controsupporti, flange di adattamento e teste articolate, coprendo in modo completo le applicazioni elettriche e meccaniche. Marcus Schneck, CEO di norelem, ha dichiarato: “La nostra nuova gamma di sistemi di posizionamento è stata progettata per offrire maggiore precisione, affidabilità e versatilità ai progettisti in un’ampia gamma di settori applicativi”. I sistemi di posizionamento elettrici comprendono tavole rotanti che offrono una precisione fino a 0,01 mm. Sono ideali per applicazioni quali il posizionamento ad alta precisione di componenti, sensori, pinze e arresti. L’elevata precisione li rende componenti preziosi nei sistemi di movimentazione, nelle macchine utensili e nelle apparecchiature di misura. Tra i diversi modelli disponibili, la tavola di posizionamento rotante con azionamento elettrico coassiale per carichi elettrici elevati (21085-02), movimentata da ingranaggi a vite senza fine, è in grado di supportare forze fino a ben 12.000 N. Le tavole sono dota-
te di cuscinetti a rulli incrociati in grado di sopportare forze elevate e sono disponibili con tre rapporti di trasmissione: 20:1, 40:1 e 48:1. Possono essere configurate con o senza ingranaggi. Possono essere configurate con o senza motori e comandi, per offrire il massi-
mo livello di personalizzazione e per adattarle ad applicazioni specifiche. Della nuova famiglia fa parte anche la serie di tavole di posizionamento rotanti con trasmissione a cinghia dentata (21085-10), che consente di ottenere un movimento di rotazione rapido e dinamico grazie al sistema di trasmissione a cinghia. Il suo design compatto e le sue versatili opzioni di montaggio la rendono una scelta eccellente per una perfetta integrazione nei macchinari, con una capacità di carico fino a 5.000N e un rapporto di trasmissione di 2:1. Per facilitare la realizzazione di sistemi di posizionamento meccanico, norelem ha introdotto una nuova gamma di controsupporti per tavole rotanti (21161-20). Progettati per compensare i disallineamenti assiali e angolari, completano le tavole rotanti garantendo un supporto aggiuntivo per i pezzi lunghi che richiedono un posizionamento rotatorio. La loro struttura robusta comprende guarnizioni in plastica che proteggono dalla contaminazione, garantendo una lunga durata anche in ambienti difficili. I cuscinetti sono inoltre dotati di superfici di scorrimento rivestite in politetrafluoroetilene (PTFE) per garantire un funzionamento esente da manutenzione. Per offrire un’ancora maggiore flessibilità, norelem ha introdotto nella offerta la nuova gamma di flange di
adattamento per sistemi di posizionamento (21161-30), che consentono di collegare senza problemi sistemi di posizionamento di diverse dimensioni. Questi prodotti migliorano la compatibilità tra più sottosistemi, consentendo agli utenti di combinare componenti come tavole di posizionamento compatte e grandi o tavole rotanti con diversi meccanismi di azionamento. Inoltre, norelem ha lanciato i nuovi tavoli elevatori con indicatore di posizione meccanico (21141), per fornire una soluzione per la regolazione in altezza di componenti come sensori, interruttori e telecamere. I tavoli elevatori sono dotati di un indicatore di posizione che visualizza le regolazioni con incrementi di 0,1 mm, mentre il loro design modulare garantisce una facile integrazione con altri componenti di posizionamento. Infine, norelem ha ampliato la sua famiglia di teste articolate per piani orientabili (21170) introducendo una nuova variante con sistema di bloccaggio rapido. Il set di serraggio elimina la necessità di utilizzare utensili e semplifica ulteriormente il processo di messa a punto, consentendo regolazioni rapide tramite una vite di serraggio e una leva di bloccaggio. Da oltre 65 anni, norelem è un partner di fiducia nel settore dell’ingegneria meccanica e offre più di 100.000 componenti standard di alta qualità. Quest’ultima espansione della sua offerta sottolinea l’impegno di norelem nell’innovazione e nel soddisfare le esigenze in continua evoluzione di ingegneri e progettisti di tutto il mondo. Che si tratti di migliorare la precisione dei sistemi automatizzati o di semplificare le regolazioni meccaniche, i nuovi sistemi di posizionamento di norelem continuano a costituire un punto di riferimento di mercato per la lor affidabilità ed efficienza, consentendo alle industrie di ogni genere di raggiungere i propri obiettivi con fiducia. Per saperne di più sui nuovi sistemi di posizionamento o sul catalogo completo dei prodotti disponibili, visitate il sito web di norelem.
Nuova gamma di chiavi dinamometriche FERVI
I nuovi sistemi di posizionamento norelem offrono una maggiore
percorso di qualificazione, con premiazione finale alle Giornate Nazionali di Saldatura (GNS 13) a Genova, il 26-27 giugno 2025.
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LAPP, gruppo leader nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio, annuncia il lancio del suo nuovo connettore EPIC® M23P A3 Quickflex, progettato specificamente per i servomotori. Presentato in anteprima in occasione della recente Hannover Messe 2025, l’innovativo connettore offre una combinazione di robustezza, flessibilità, compatibilità elettromagnetica e facilità d’uso, ideale per applicazioni che richiedono affidabilità e precisione. Il connettore EPIC® M23P A3 Quickflex garantisce un collegamento sicuro e affidabile per i servomotori, fondamentali in numerosi settori, tra cui l’automazione industriale, la robotica e l’industria automobilistica, dove controllano con precisione posizioni angolari, velocità e accelerazioni in macchine CNC, nastri trasportatori e altri macchinari in fase produttiva.
EPIC® M23P A3 Quickflex offre un grado di protezione IP68 quando inserito, garantendo la protezione da polvere e liquidi. Lo spessore della parete rinforzato lo rende resistente agli urti e alle vibrazioni, mentre l’ottimizzazione in ottica EMC assicura prestazioni affidabili anche in presenza di interferenze, e può operare a tensioni fino a 1.000 V e altitudini fino a 5.000 metri. Il design girevole del connettore consente una regolazione dell’angolo di
uscita, offrendo la massima flessibilità durante l’installazione. Ciò è particolarmente vantaggioso negli spazi ristretti, come quelli che si trovano comunemente nelle applicazioni robotiche, dove EPIC® M23P A3 Quickflex di LAPP fa valere anche le sue dimen-
sioni contenute. Inoltre, il connettore mantiene le stesse geometrie di fissaggio della flangia dei modelli precedenti, semplificando l’integrazione con i sistemi esistenti. Il sistema di bloccaggio rapido Quickflex semplifica e velocizza il pro-
cesso di connessione. Con solo un 1/8 di giro, il connettore è fissato saldamente, compatibile con gli standard di mercato più diffusi. Il sistema ad anelli colorati permette poi una facile identificazione degli assi e dei motori, facilitando il lavoro di installatori e manutentori. “Il connettore EPIC® M23P A3 Quickflex è espressione concreta del nostro impegno verso l’innovazione e la proposta di soluzioni di connettività all’avanguardia. Un impegno che si affianca alla nostra capacità distintiva di agire come partner del cliente, affiancandolo in ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione di soluzioni complete e personalizzate. Grazie alla competenza dei nostri esperti e alla capillarità della nostra rete, garantiamo un supporto consulenziale costante e mirato, costruendo insieme percorsi di successo”, ha commentato Simone Villa, Product Marketing Manager di LAPP Italia.
Completando la gamma di cavi per servomotori di LAPP, EPIC® M23P A3 Quickflex offre una soluzione completa per le esigenze di alimentazione e trasmissione del segnale, rappresentando inoltre un’anteprima della nuova generazione di connettori dell’azienda, caratterizzati da una maggiore usabilità, un design migliorato e processi di produzione più efficienti.
Per maggiori informazioni www.lappitalia.com
Moxa Europe GmbH, azienda leader nel settore delle comunicazioni e delle reti industriali, presenterà il suo portafoglio certificato IEC 62443-4-2 e IEC 61850 alla conferenza ees Europe 2025, dove è presente nell’Innovation Hub presso lo stand B0.261. Le soluzioni presentate comprendono switch industriali, router sicuri, PC industriali (x86 e ARM) e software di gestione della rete. Moxa fornisce tutti i componenti necessari per realizzare un sistema di comunicazione scalabile e sicuro tra i contenitori di batterie, i sistemi di conversione dell’energia (PCS), i sistemi di gestione dell’energia (EMS) e le sottostazioni collegate alla rete dei sistemi di accumulo di energia a batteria. Ciò garantisce un monitoraggio e un controllo affidabili dei flussi di energia per ottenere la massima redditività, affidabilità e sicurezza informatica.
Uno dei prodotti in evidenza allo stand è la gamma di switch cyber-sicuri per montaggio su guida DIN e rack. Le serie
EDS-4000/G4000 e RKS-G4000, certificate IEC 62443-4-2, consentono di realizzare architetture di rete Gigabit dall’edge al core, che possono essere facilmente certificate al livello di sicurezza 2 in conformità alla norma IEC 62443-3-3.
Il software di gestione della rete di Moxa, MXview One, supporta i requisiti NIS2 per le infrastrutture critiche e visualizza lo stato di sicurezza dei componenti di rete e le versioni del firmware. Lo stesso strumento visualizza lo stato dei protocolli di ridondanza Turbo Ring, Turbo Chain e PRP/HSR, per poter intervenire prontamente in caso di guasto delle comunicazioni in rete. Con i protocolli Turbo Ring e Turbo Chain, Moxa consente di realizzare architetture di rete complesse, ridondanti ed economiche, con tempi di ripristino della rete molto brevi, fondamentali per i sistemi di accumulo a batteria collegati alla rete che richiedono risposte rapide.
La segmentazione della rete viene ottenuta da Moxa sfruttando il firewall di nuova generazione EDR-G9010, certificato IEC 62443-4-2 e conforme alle più recenti normative di cybersecurity grazie al modulo IPS/IDS basato su firme e alla funzionalità di deep packet inspection.
Inoltre, in fiera sarà presentata una selezione della gamma di computer x86 senza ventola e certificati IEC 61850-3. Gli interessati possono ottenere biglietti gratuiti per l’ingresso in fiera e fissare appuntamenti con gli esperti Moxa all’indirizzo www.moxa-europe.com/ lp/ees/ Per ulteriori informazioni sul portafoglio BESS di Moxa, visitare il sito www. moxa.com/bess. ees Europe si svolge dal 7 al 9 maggio 2025 presso la Fiera di Monaco di Baviera, dove l’Innovation Hub è situato nel padiglione B.0.
LAPP introduce i connettori circolari per servomotori EPIC® M23P A3 Quickflex
Moxa presenta il suo portafoglio BEES
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