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Mitsubishi Electric ti aspetta a MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024 con una serie di soluzioni dedicate a climatizzazione e riscaldamento, acqua calda sanitaria e trattamento aria, dai piccoli appartamenti agli edifici più grandi. Tecnologia di ultima generazione che ha l’obiettivo di garantire il massimo comfort in ogni ambiente riducendo allo stesso tempo consumi energetici, costi di gestione ed emissioni di CO2 Mitsubishi Electric, il piacere del clima ideale.
climatizzazione.mitsubishielectric.it
n. 1 gennaio/febbraio 2024 www.installatoreprofessionale.it
Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile
Lorenzo Epis | Consulente Tecnico
Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it
Collaboratori | Pasqualina Ciancio, Marusca Scotuzzi
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Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni
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EDITORIALE
4 Integrare competenze…
Per gestire con successo il cambiamento
Una rivoluzione, nel vero senso del termine, quella che sta accadendo nel nostro settore. Oggi sono in atto fenomeni che non hanno precedenti e che rappresentano, tuttavia, una grande opportunità per gli installatori di Lorenzo Epis
FOCUS IDROGENO
12 L’incognita delle norme di installazione
A proposito di idrogeno: il punto di vista dell’esperto di norme tecniche specifiche per l’installazione e la manutenzione di Stefano Balzarotti
SPECIALE INCENTIVI
30 Incentivare gli interventi impiantistici nel 2024
Tutti i bonus del settore riqualificazione energetica alla luce dei provvedimenti pubblicati nel 2023 di Giacomo Mallera
COMUNITÀ ENERGETICHE
38 Decreto Incentivi CER: via libera dall’Unione Europea
La Commissione Europea ha pienamente validato il sistema italiano di incentivazione per le comunità energetiche che rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze europee. Vediamo i dettagli del decreto
a cura della Redazione
BARRIERE
ARCHITETTONICHE
46 Bonus 75%: il Governo interviene con un Decreto
Il Governo, con il DL 212/2023 ha limitato i benefici per gli interventi relativi alle barriere architettoniche. Quali saranno ancora possibili?
di Daniele Balatti
STRATEGIE DI MARKETING
50 Alla scoperta del neuromarketing
Dal marketing al neuromarketing per capire le reali esigenze del consumatore e soddisfarle
a cura di Christian Elia
Rubriche
6
20
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Una rivoluzione, nel vero senso del termine, quella che sta accadendo nel nostro settore. Oggi sono in atto fenomeni che non hanno precedenti e che rappresentano, tuttavia, una grande opportunità per gli installatori
l concetto di rivoluzione assume significati diversi a seconda di come lo si guardi. Può essere inteso come singolo e irripetibile evento decisivo oppure come un modello storico nel quale sommare i singoli elementi costitutivi. La rivoluzione è quella che sta accadendo nel nostro settore. Dopo circa 50 anni in cui abbiamo vissuto una graduale metamorfosi e abbiamo svolto attività collegate all’utilizzo di tecnologie che gradualmente evolvevano affiancandone delle nuove, oggi si concretizza un fenomeno senza precedenti. Un fenomeno che sconvolgerà modalità operative legate all’installazione, alla riqualificazione e alla manutenzione di impianti tecnologici e nei prossimi 20 anni spazzerà via le posture precedenti perché ormai incompatibili con i concetti di comfort abitativo, sicurezza, salubrità, con la difesa dell’ambiente, del clima e perché no, della stabilità geopolitica. È la più grande opportunità di
Isempre, da decodificare e cogliere con determinazione e spirito imprenditoriale: scenari, straordinariamente interessanti, che coinvolgono iniziative innovative coniugando la transizione energetica e digitale, l’integrazione tecnologica e l’economia circolare. Oggi, l’oggetto dell’innovazione sono le menti e non più le braccia e verrà premiato il capitale umano, punto di forza degli installatori che vorranno rappresentare una figura chiave per il raggiungimento degli obiettivi che l’Europa ha indicato. Quindi, prima ancora di integrare le tecnologie sarà necessario integrare le competenze, evitando approcci approssimativi che spesso identificano i tuttologi. Gli installatori, perciò, con il supporto dei costruttori, della distribuzione specialistica e delle loro associazioni, saranno portati a una crescita professionale esponenziale verso le grandi sfide di un futuro sempre più imminente e collegato alla transizione energetica/digitale che monopolizzerà il mondo degli impianti tecnologici. Un approccio maturo e responsabile che impone un
salto culturale e organizzativo di un settore ancora troppo frammentato, in cui si collocheranno tutti gli sviluppi futuri dell’impiantistica in ambito home, building e city.
In simili scenari si svilupperanno le attività impiantistiche del prossimo decennio, con una convergenza di competenze in ambito elettrico, elettronico e termoidraulico, patrimonio indispensabile di ogni impresa di progettazione, installazione e manutenzione. Per questo, oggi, iniziamo a parlare di green installer e green service delineando con chiarezza il futuro di una professione che garantirà grandi soddisfazioni personali e professionali agli installatori che rappresenteranno un mix di competenze che accumunerà tutta la filiera. Stiamo parlando di una convergenza di cultura professionale, qualifiche e organizzazione. Installatori: forza, il futuro è nelle nostre mani
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a cura della redazione
Il governo, presente in commissione con i sottosegretari al Mef Federico Freni e Lucia Albano, ha dato parere negativo a tutti i 123 emendamenti presentati dai partiti
Sarà esaminato senza modifiche il Dl 212 in Palamento. Sembra questo lo scenario che si sta configurando in queste ore. Ieri si sono conclusi i lavori sul decreto Superbonus in commissione Finanze alla Camera e il governo - presente in commissione con i sottosegretari al Mef Federico Freni e Lucia Albano - ha dato parere negativo a tutti i 123 emendamenti presentati dai partiti. La maggioranza ha quindi annunciato il ritiro dei propri emendamenti.
La commissione, dopo un lungo dibattito, ha iniziato a votare i primi emendamenti (su un totale rimasto di circa una sessantina) e riprenderà domattina per concludere le votazioni. La commissione è convocata per le 9. Nella giornata di oggi, giovedì 25 gennaio, è previsto anche il via libera al mandato al relatore a riferire in Aula, dove il provvedimento è atteso lunedì 29 gennaio.
Dal 1° gennaio 2024 il Superbonus si abbassa al 70%, e calerà al 65% nel 2025. Con il DL 212 viene introdotta una sanatoria per i lavori non completati entro il 31 dicembre 2023, e istituisce un fondo povertà per i redditi con Isee sotto i 15.000 euro finalizzato a compensare la differenza tra la precedente aliquota del 110% e quella attuale al 70% ma soltanto se gli interventi hanno raggiunto uno stato di avanzamento pari al 60% entro il 31 dicembre scorso. La detrazione al 110% sarà
mantenuta solo per i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023.
Il decreto-legge prevede, in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul Superbonus 110%, che sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023. Per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali - aliquota al 70% - previste a legislazione vigente.
TUTELATI I CITTADINI A BASSO REDDITO CHE NON HANNO COMPLETATO I LAVORI
Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri Superbonus 110% che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
STOP CESSIONE CREDITO DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE IN ZONE SISMICHE 1-2-3
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.
A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l’uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito. Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.
La novità è contenuta all’interno dell’ultima Legge di Bilancio e riguarda la ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per lavori di ristrutturazione edilizia
Tra le novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio c’è anche il cambio relativo alla ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per lavori di ristrutturazione edilizia. In particolare, dal 1° marzo il pagamento, effettuato tramite bonifico parlante bancario o postale, deve contenere la causale del versamento, il codice fiscale o il numero di Partita IVA del beneficiario del pagamento e il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
I DETTAGLI DELLA NORMA
Come si legge nella nota del Fisco relativamente ai commi 88-90 della Legge di bilancio che trattano il tema della Ritenuta bonifici e provvigioni.
“La normativa di nuovo conio aumenta dall’8% all’11%, a decorrere dal 1° marzo 2024, la ritenuta d’acconto d’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta ed estende, a decorrere dal 1° aprile 2024, la ritenuta d’imposta dovuta sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di
procacciamento di affari anche agli agenti di assicurazione e ai mediatori di assicurazione”.
Gli interventi che saranno interessati dalla modifica della ritenuta d’acconto sono tutti i lavori di ristrutturazione edilizia, cioè il Bonus Casa, il Superbonus, il Bonus barriere architettoniche 75%, l’Ecobonus e il Sismabonus. Tutti gli istituti bancari e Poste Italiane SPA opereranno, all’atto dell’accredito dei pagamenti, la ritenuta dell’11% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dal beneficiario della somma. Il pagamento dev’essere effettuato tramite bonifico parlante bancario o postale e deve contenere: la causale del versamento, il codice fiscale o il numero di Partita IVA del beneficiario del pagamento e il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
Per i bonifici effettuati entro il 29 febbraio 2024 si continuerà invece ad applicare il valore dell’8%.
L’associazione dei distributori idrotermosanitari fa il punto sugli scenari post-legge di bilancio e auspica il ritorno, almeno parziale, della cessione del credito e dello sconto in fattura, almeno per le opere di valore non superiore ai 20mila euro, riconducibili agli interventi edilizi “minori”
“Molte delle aspettative della nostra associazione e delle altre principali organizzazioni di filiera sono andate disattese. Con l’ultima legge di bilancio e i successivi decreti non si è voluto o non si è potuto mettere mano al nodo dei crediti incagliati, non si sono prese in considerazione le problematiche degli esodati del superbonus e delle migliaia di cantieri ancora aperti, non è stata minimamente presa in considerazione la possibilità di far ripartire il mercato del settore reintroducendo i meccanismi relativi a sconto in fattura e cessione del credito”.
È un quadro preoccupato e preoccupante quello che traccia il Presidente nazionale Angaisa Maurizio Lo Re, commentando le misure contenute nella recente legge di bilancio e nel successivo “decreto superbonus”, che hanno di fatto confermato il ridimensionamento strutturale dei bonus edilizi.
Gli osservatori di mercato Angaisa confermano che sta per arrestarsi l’onda lunga del superbonus, e per l’edilizia e il suo indotto questo significa dover fare i conti con uno scenario di decrescita più o meno incontrollata. D’altra parte, le modalità di fruizione dei bonus che restano operativi, dall’ecobonus al bonus ristrutturazioni, non saranno sufficienti a sostenere nel lungo periodo l’imponente livello di investimenti che dovranno essere attivati, fra l’altro, per raggiungere gli obiettivi previsti dalla direttiva europea “Case green”; basti
pensare che in Italia sarà necessario intervenire sulle prestazioni energetiche di almeno 5 milioni di immobili, quelli meno efficienti. Va considerato che soprattutto grazie ai bonus edilizi si è ottenuto un risparmio record di circa 3 miliardi di euro sulla fattura energetica nazionale del 2022 (questi i dati contenuti nei recenti rapporti ENEA), attraverso gli interventi di efficientamento energetico e le conseguenti minori importazioni di petrolio e di gas.
“Quello che l’Europa ha messo a punto è un programma estremamente ambizioso - commenta il Presidente Lo Re – ed è del tutto irrealistico pensare di poter attuare questi interventi senza un nuovo piano di incentivi, che consenta anche alle famiglie meno abbienti di programmare gli investimenti necessari. La fine dell’onda lunga dei vecchi bonus si sta facendo sentire non soltanto sui ricavi delle aziende distributrici del nostro settore, ma soprattutto sulla clientela, che ha deciso di mettere in stand-by gli investimenti precedentemente programmati, in attesa di nuove misure di sostegno. E le ricadute dell’attuale fase di stallo sono negative per tutti: imprese, professionisti, famiglie.
È una situazione resa ancora più complessa da variabili geopolitiche come l’attuale crisi del canale di Suez, che sta ostacolando la libera circolazione delle merci (fra cui materie prime e componenti elettronici) e sta già portando a un aumento dei costi di produzione, con i conseguenti aggiornamenti dei listini prezzi”.
Per riattivare il volano dell’edilizia, Angaisa auspica il ritorno, almeno parziale, della cessione del credito e dello sconto in fattura, almeno per le opere di valore non superiore ai 20mila euro, riconducibili ai cosiddetti interventi edilizi “minori”.
“La nostra associazione conferma la disponibilità a dare il proprio contributo nelle sedi opportune, a partire dai tavoli tecnici che il Governo dovrebbe attivare per realizzare un riordino complessivo dei bonus edilizi e dei loro meccanismi applicativi, quanto mai urgente e necessario – conclude il Presidente Angaisa – anche in considerazione dell’ulteriore riduzione delle percentuali di detrazione dei bonus, prevista a partire dal 2025”.
Arera, per assicurare uno svolgimento coerente del processo del ‘fine tutela’ per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità, ha fissato al 1° luglio 2024 - rispetto al previsto 1° aprile - la data di attivazione del Servizio a Tutele Graduali (STG)
I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità e destinati ai clienti domestici che non hanno ancora scelto un’offerta di mercato libero.
La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con il mercato libero che nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura.
Per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021) e per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica il termine era previsto a partire dal 1° aprile 2024.
ARERA: SLITTA AL 1° LUGLIO 2024
L’Autorità Arera, per assicurare uno svolgimento coerente del processo del ‘fine tutela’ per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità, ha fissato al 1° luglio 2024 - rispetto al previsto 1° aprile - la data di attivazione del Servizio a Tutele Graduali (STG), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto
il mercato libero al momento del ‘fine tutela’.
Il differimento è stato deciso tenuto conto di quanto previsto dall’ultimo decreto energia - Decreto-Legge n. 181/2023 “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.
L’Autorità aveva già approvato, il giorno successivo al decreto, lo slittamento al 10 gennaio dello svolgimento delle aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio.
La decisione risponde a diverse esigenze legate al decreto: assicurare ai clienti un tempo sufficiente per essere informati attraverso le campagne informative che, secondo il decreto 181/23, dovranno essere condotte dal MASE; effettuare le attività preparatorie all’operatività del STG, tra cui gli interventi attuativi delle disposizioni sul trasferimento automatico delle autorizzazioni all’addebito diretto delle bollette emesse dall’esercente il STG, da completarsi entro il 31 maggio 2024; limitare il più possibile il periodo intercorrente tra l’assegnazione e l’attivazione del STG.
Rimane invece invariata la data di conclusione del periodo di assegnazione del servizio, fissata al 31 marzo 2027, in coerenza con quanto disposto dal decreto ministeriale del 17 maggio 2023.
Vengono anche adeguati i testi delle comunicazioni che dovranno essere inviate ai clienti attualmente in maggior tutela dai relativi esercenti, prevedendo che siano effettuate dopo le aste e in prossimità all’avvio del servizio a tutele graduali, cioè tra aprile e giugno 2024.
GSE: il Catalogo sarà disponibile direttamente dal Portaltermico consentendo agli utenti di richiedere l’incentivo con una procedura semplificata, che non necessita dell’invio dei documenti tecnici e delle certificazioni dell’apparecchio scelto per il proprio intervento di efficienza energetica
Sul portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è online il Catalogo aggiornato degli apparecchi domestici pre-qualificati previsto dal DM 16 febbraio 2016 per l’ottenimento degli incentivi del Conto Termico.
Il Catalogo sarà disponibile direttamente dal Portaltermico consentendo agli utenti di richiedere l’incentivo con una procedura semplificata che non necessita dell’invio dei documenti tecnici e delle certificazioni dell’apparecchio scelto per il proprio intervento di efficienza energetica.
I DATI DEL CONTATORE AL 1° GENNAIO 2024
Segnaliamo inoltre che il GSE ha aggiornato il contatore del Conto Termico con l’obiettivo di monitorare l’andamento degli incentivi impegnati, previsti dai D.M. 28/12/2012 e D.M. 16/02/2016, per la realizzazione di interventi di efficienza
energetica e di impianti termici alimentati a fonti rinnovabili. Per l’anno 2024, sulla base delle informazioni disponibili al 1° gennaio, il contatore stima un impegno di spesa complessivo pari a 256 milioni di euro, di cui 67 milioni per interventi di privati e 189 milioni per interventi della Pubblica Amministrazione (dei quali 50 milioni mediante prenotazione).
La stima della spesa impegnata è da considerarsi un dato preliminare, destinato a modificarsi per effetto delle richieste da acquisire nei mesi a venire, delle regole di calcolo del contatore e delle tempistiche legate al pagamento delle rate degli incentivi.
Gli importi impegnati rientrano nei limiti di spesa annui previsti dalla normativa, pari a 500 milioni di euro per i privati e 400 milioni di euro per la PA.
In ogni attimo di freschezza
A proposito di idrogeno: il punto di vista dell’esperto di norme tecniche specifiche per l’installazione e la manutenzione
Le caldaie a idrogeno sono apparecchi che utilizzano l’idrogeno, in miscela con altri gas come il metano o puro, come fonte di combustibile per generare calore per il riscaldamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria. L’idrogeno è un gas altamente energetico privo di emissioni di CO2 quando bruciato, il che lo rende un’opzione interessante per ridurre l’impatto ambientale rispetto ai combustibili fossili tradizionali e su cui il settore della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti sta puntando parecchio. Proprio sulle caldaie a miscela di idrogeno, il 24 feb -
braio 2022 UNI ha emanato la specifica tecnica UNI/ TS 11854, prima norma italiana ed europea sull’argomento, gettando le basi per la diffusione delle tecnologie a idrogeno nel settore domestico.
L’assenza di norme tecniche specifiche
La diffusione di questa tecnologia è, tuttavia, ostacolata da alcune difficoltà tecniche e logistiche, prima fra tutte l’assenza di norme tecniche specifiche per l’installazione e la manutenzione. Ai sensi della legislazione vigente, infatti, installatori e manutentori devono operare secondo le regole dell’arte, come le norme UNI e CEI. Nel caso di installazione di caldaie alimentate con metano o GPL, disponiamo di una serie considerevole di informazioni, di prescrizioni, di divieti contenuti in diverse norme. Ne sono un esempio:
• La serie UNI 7129:2015 - Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio;
• UNI 11528:2022 - Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW - Progettazione, installazione e messa in servizio;
• UNI 10738:2012 - Impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio - Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza;
• UNI 11137:2019 - Impianti a gas per uso civile - Criteri per la verifica e il ripristino della tenuta di impianti interni - Prescrizioni generali e requisiti per i gas della II e III famiglia;
• UNI 10845:2018 - Impianti a gas per uso civile - Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas - Criteri di verifica e risanamento;
• UNI 10389-1:2019 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 1: Apparecchi alimentati a combustibile liquido e/o gassoso;
• UNI 10435:2020 - Apparecchi alimentati a gas di portata termica nominale maggiore di 35 kW - Controllo e manutenzione;
• UNI 10436:2019 - Caldaie a gas con portata termica
La norma UNI/TS 11854:2022 definisce i requisiti e le procedure di prova specifici per l’utilizzo di caldaie equipaggiate con bruciatori atmosferici, bruciatori atmosferici con ventilatore o bruciatori con premiscelazione aventi portata termica nominale massima di 300 kW, alimentate da miscele di metano e idrogeno al 20%.
La procedura ha l’obiettivo di superare i protocolli
individuali attualmente utilizzati, mettendo a disposizione degli operatori del settore un unico documento nazionale di riferimento da utilizzare nelle fasi di progettazione e verifica delle caldaie. Vede, inoltre, l’introduzione di metodi di prova specifici, come l’uso di nuovi gas limite di prova, da integrare nei test che già vengono effettuati sulle caldaie per coprire i rischi derivanti da miscele di idrogeno.
nominale non maggiore di 35 kW - Controllo e manutenzione.
Nei nuovi ambiti questo quadro normativo deve essere ancora definito. Spesso ci lamentiamo delle norme, ma questi documenti ci accompagnano e ci guidano nel sopralluogo, nell’ideazione, nella progettazione, nella scelta dei materiali, nella posa in opera, nelle modifiche, nelle verifiche, nella messa in servizio, nella manutenzione, manlevandoci da alcune responsabilità. La spinta all’evoluzione tecnologica sta portando sul mercato nuovi prodotti ad una velocità maggiore rispetto ai tempi necessari per l’implementazione di linee guida fondamentali per tutte le fasi di processo, dalla progettazione all’utilizzo. Il fenomeno è analogo a quello attualmente in corso nel comparto della climatizzazione con pompe di calore, soprattutto con i gas refrigeranti di nuova introduzione, come ad esempio il propano, con caratteristiche e pericolosità che stravolgono le dinamiche impiantistiche. Soprattutto in campo gas, molte delle misure di sicurezza espresse nelle norme sono state definite negli anni a fronte delle analisi degli incidenti attuate dagli enti competenti (Gruppi di lavoro, CIG, VVF, etc.): siamo veramente disposti ad imparare dai
«L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione»
(O. Wilde).
nostri errori, consapevoli delle conseguenze? L’assenza di norme potrebbe portarci a ripercorrere lo stesso cammino: occorre, quindi, sottolineare quanto forse sia possibile una nuova via basata sulla prevenzione attraverso la preliminare valutazione dei rischi.
Verso un sistema di riscaldamento più sostenibile
L’adozione di nuove tecnologie con basso impatto ambientale rappresenta un passo importante verso un sistema di riscaldamento più sostenibile. Se influenti sulla sicurezza delle cose e delle persone, che si tratti di climatizzatori contenenti gas propano, di caldaie a idrogeno o impianti fotovoltaici, per massimizzarne i benefici e garantirne un’adozione sicura, è fondamentale che siano stabiliti da subito standard tecnici precisi, definite le competenze necessarie alle aziende, attuate misure per favorire la normazione, nonché l’informazione e la formazione delle parti interessate, onde evitare di dover “imparare dall’esperienza”. La collaborazione tra governi, enti, organizzazioni di settore e produttori è essenziale per sviluppare queste norme e garantire un futuro energetico più pulito e sicuro.
Diversi paesi nel mondo hanno deciso di puntare sull’idrogeno verde per la produzione di energia pulita, ma i dubbi sulla sostenibilità e sui costi della sua produzione sono ancora molti
idrogeno si sta affermando in effetti come uno degli elementi chiave per la transizione energetica ed è al centro delle agende politiche e delle strategie energetiche di numerosi paesi del mondo e della Commissione Europea, che nel testo del Recovery Plan ha previsto 3 miliardi per il suo sviluppo.
Occorre subito chiarire che l’idrogeno non è una
fonte energetica bensì un vettore, ovvero, non si trova direttamente in natura, come il carbone, il gas, il vento o il sole, ma è una risorsa energetica che deve essere prodotta a partire da un’altra forma di energia precedente. Pertanto qualsiasi trasformazione energetica, qualsiasi passaggio, è sempre imperfetto e comporta inevitabili perdita di energia e quindi di efficienza della catena di utilizzo. Quindi credo necessario che su questo composto e sul suo possibile utilizzo, almeno nel medio periodo, vada fatta chiarezza e probabilmente si debbano ridimensionare le aspettative. La sua produzione può provenire da diverse tecnologie con diverse reazioni e uso di fonti energetiche e da questo deriva la fantasia cromatica con cui i vari tipi di
idrogeno vengono classificati (si veda I colori dell’Idrogeno). Attualmente vengono utilizzati ogni anno 500 miliardi di metri cubi di idrogeno: 65% come materia prima nell’industria chimica, 25% nelle raffinerie e 10% in altri settori industriali.
I vantaggi dell’idrogeno
In futuro l’attenzione verso questa fonte energetica potrebbe crescere sempre più, questo perché l’idrogeno possiede alcune interessanti caratteristiche:
• è leggero, stoccabile quindi più facilmente immagazzinabile a lungo termine rispetto all’energia elettrica che va tendenzialmente usata quando viene prodotta;
• è reattivo, ad alto contenuto di energia per unità di massa;
• può essere facilmente prodotto su scala industriale.
Accoppiarlo alla produzione di energia rinnovabile, che per sua natura è discontinua, potrebbe risolvere il problema dell’immagazzinamento dell’energia, uno dei grandi problemi di un servizio che per sua natura deve essere sincrono con la richiesta, ovvero si potrebbe produrre idrogeno usando l’energia che altrimenti andrebbe persa, stoccarlo e utilizzarlo per produrre energia quando necessaria nei momenti di punta. Il problema della sincronicità e flessibilità della produzione è uno dei grandi problemi tecnici da risolvere nel futuro delle energie rinnovabili.
Un altro aspetto fondamentale è sicuramente la possibilità di utilizzare l’idrogeno per produrre energia “pulita”. Infatti, la combustione dell’idrogeno per produrre energia elettrica (e quindi fare girare motori) non è associata alla produzione di anidride carbonica (CO2) e non comporta emissioni climalteranti dirette; la combustione viene condotta per via elettrochimica in celle a combustibile, con efficienze complessive superiori a quelle della combustione termica e senza l’emissione di ossidi di azoto (Figura 1), processo che in effetti è semplicemente la reversibilità di quello usato per produrlo per via elettrochimica.
Le figure mostrano come la produzione di Idrogeno per via elettrolitica e il suo utilizzo come combustibile in una cella sono due processi simili dal punto di vista elettrochimico e sono solo applicati in modalità reversibile. Contrariamente alla via elettrochimica di produzione dove si ha produzione dei due gas idrogeno ed ossigeno ai due poli, nel caso della cella a combustibile si può semplicemente utilizzare l’aria per il suo contenuto di ossigeno gas mentre all’altro capo si introduce l’idrogeno gas proveniente da un apposito stoccaggio.
Idrogeno grigio e idrogeno verde
Tutto perfetto? Non direi, se per l’uso il giudizio è positivo, finora quasi tutta la produzione industriale dell’idrogeno (detto infatti grigio), deriva per il 90% da una reazione detta di reforming fra gas naturale, metano, e vapore acqueo ad alta temperatura con produzione di CO2, quindi uso di fonte
fossile e produzione di gas serra (circa 40 g CO2/MJ) ma con costi contenuti che si aggirano sui 2 Euro/kg.
Solo una piccolissima parte, circa l’1%, il cosiddetto idrogeno “verde”, viene prodotto con celle elettrochimiche (con efficienze ancora non economicamente sostenibili e costi di produzione che si aggirano sui 10 Euro/kg) scindendo la molecola dell’acqua in ossigeno e idrogeno.
Come viene prodotto l’idrogeno verde?
Nel dettaglio, il funzionamento si basa sulla scissione della molecola dell’acqua attraverso l’ applicazione di una differenza di tensione e un passaggio di corrente in una classica cella elettrochimica con corrispondente produzione di idrogeno e ossigeno ai due elettrodi.
Quindi solo se l’energia elettrica sarà prodotta da fonti rinnovabili senza emissioni climalteranti e se l’efficienza
I possibili utilizzi dell’idrogeno verde sia come vettore energetico diretto che come reagente o gas di supporto (fonte: /-/media/Files/IRENA/Agency/ Publication/2019/Sep/IRENA_Hydrogen_2019.pdf?rev=99c1fc338b5149eb846c0d84d633bccd)
dei dispositivi elettrochimici sarà migliorata, l’idrogeno potrà ricoprire un ruolo di primo piano nella transizione energetica.
La reattività dell’idrogeno con la CO2 per produrre metano sintetico lo rende anche un possibile mezzo per la cattura di questo gas serra e un mezzo per avere metano non di origine
Nero. L’idrogeno “nero” è il meno amato perché viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale elettrica a carbone o a petrolio.
Grigio. È “grigio” più del 90% dell’idrogeno oggi prodotto. Questo elemento ha usi industriali, per esempio nella chimica. può essere lo scarto produttivo di una reazione chimica, oppure può essere estratto dal metano (che è formato da idrogeno e carbonio) o da altri idrocarburi.
Blu. Viene definito “blu” l’elemento estratto da idrocarburi
fossili dove –a differenza del “grigio” – l’anidride carbonica che risulta dal processo non viene liberata nell’aria bensì viene catturata e immagazzinata.
Viola. L’idrogeno “viola” viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale nucleare, cioè a zero emissione di CO2
Verde. L’idrogeno “verde” viene estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale alimentata da energie rinnovabili, come idroelettrica, solare o fotovoltaica.
fossile; la ricerca è avviata ma ancora molte strade devono essere battute, sperimentate e messe a regime per potere sfruttare al meglio questa fonte energetica..
Di qui l’esigenza della ricerca per una produzione efficiente, economicamente sostenibile, energeticamente competitiva e specialmente da energia rinnovabile altrimenti si ricade nell’uso della fonte fossile con produzione di gas serra.
Settori di possibile impiego
Dove e come lo si potrà usare? Principalmente nel settore dei trasporti come sostituto del gasolio nei grandi mezzi, treni, navi, forse aerei e tir di grandi società di distribuzione, ove rispetto all’uso di batterie, quindi della trazione elettrica, pur con una minore efficienza energetica globale, ha il grande vantaggio di potere essere immagazzinato in serbatoi (anche se ad alte pressioni) e quindi non ha limiti di autonomia. La logistica non è semplice, non facciamoci illusioni di grandi usi a breve, la strada è lunga e al momento non ancora chiaramente tracciata.
Anche l’uso diretto nelle reti di distribuzione esistenti in parziale miscela con il metano (meglio se biometano) potrà essere un canale di utilizzo diretto in questo caso anche per usi domestici. Tante strade, tante idee che si incastrano con la fretta di una riconversione energetica che sarà lunga e difficile ma anche di grande fascino tecnologico per chi come noi ingegneri deve guardare e sapere immaginare il futuro.
Per effettuare una corretta climatizzazione dei grandi spazi interni, INNOVA presenta OKKI che, utilizzando le migliori tecnologie in pompa di calore è stata progettata specificatamente per ottimizzare la climatizzazione dei grandi ambienti, sia in inverno, che in estate, risparmiando energia e rispettando l’ambiente.
Alimentata solo da energia elettrica, OKKI di INNOVA si basa su un’unità esterna con pompa di calore reversibile che consente di riscaldare in inverno e raffrescare in estate e su un’unità interna con ventilatore e scambiatore di calore, collegate tra loro dalle sole tubazioni per formare, di fatto, un unico impianto di climatizzazione ad alta efficienza.
Progettata appositamente per aumentare il comfort termico, diminuendo i consumi, OKKI di INNOVA risolve tutti i problemi che affliggono gli impianti esistenti, primo fra tutti la stratificazione dell’aria. Inoltre, grazie agli ugelli motorizzati auto direzionanti dell’unità interna è possibile orientare il flusso dell’aria in diverse direzioni, regolandolo in modo autonomo e indipendente.
Il sistema Smart Jet di OKKI regola le caratteristiche del flusso d’aria (direzione, portata, temperatura) all’evoluzione delle condizioni di comfort nell’area climatizzata, passando attraverso tre fasi di funzionamento sia nel periodo invernale (preriscaldamento, riscaldamento rapido, mantenimento), sia in quello estivo (preraffreddamento, raffreddamento rapido, mantenimento). Indipendentemente dall’altezza degli ambienti il sistema Smart Jet, inoltre, è in grado di adattare, anche nel periodo estivo, il funzionamento di OKKI all’evoluzione delle condizioni climatiche del momento. L’unità esterna in pompa di calore ad altissima efficienza energetica (potenza 15-30 kW) di OKKI utilizza refrigerante R32 a basso impatto ambientale (GWP 675) e la tecnologia DC Inverter modula l’erogazione del calore per coniugare comfort termico e acustico con bassi consumi. Nell’unità interna, i ventilatori radiali EC Brushless con pale rovesce e regolazione integrata abbinano basso consumo energetico, ottimale controllo del flusso, pressioni elevate e minime emissioni acustiche. Lo scambiatore di calore aria/aria ad alte prestazioni è realizzato in rame e alluminio, mentre il quadro elettrico e la scheda elettronica sono isolati rispetto al flusso d’aria, a garanzia di una lunga durata d’esercizio. www.innovaenergie.com
Specializzata nella deumidificazione di ambienti residenziali e industriali e piscine, HiDew presenta la nuova gamma di unità autonome per il controllo dell’umidità e della temperatura che grazie alla loro elevata configurabilità, trovano la loro collocazione perfetta in qualsiasi tipo di ambiente dove si rende necessario un controllo preciso dei valori di temperatura e umidità come, ad esempio, cantine di vini o alimenti, laboratori tecnici e depositi di oggetti pregiati (dai vestiti, alle opere d’arte).
Tutti i modelli sono progettati per l’installazione a basamento che, grazie all’opzione “ripresa dal retro”, possono essere installati anche in locali tecnici adiacenti, oppure in ambienti in cui sia presente un pavimento flottante, con l’opzione “ripresa dal basso”.
Le versioni si contraddistinguono per la modalità con la quale viene smaltito il calore derivato dalla condensazione e più precisamente:
• Versione CCV (unità monoblocco che condensa in aria): il calore viene smaltito in una batteria a bordo attraversata da aria prelevata dall’esterno e canalizzata fino alla macchina
• Versione CCA (unità split che condensa esternamente in aria): il calore viene smaltito attraverso un condensatore remoto
• Versione CCW (unità monoblocco che condensa in acqua): il calore viene smaltito attraverso uno scambiatore a piastre attraversato da acqua.
Le tre differenti portate d’aria nominali da 300 m3/h, 450 m3/h e 900 m3/h e le potenze frigorifere fino a 5 kW, consentono alle unità autonome CCV-CCA-CCW di essere la soluzione ideale per soddisfare le esigenze di ambienti dai 70 m3 ai 220 m3.
Grazie all’umidificatore ad elettrodi immersi e alle resistenze elettriche, le unità CCV-CCA-CCW di HiDew sono in grado di controllare in modo preciso sia la temperatura che l’umidità: una volta impostati i valori desiderati, la macchina in autonomia li manterrà variando la modalità di funzionamento a seconda della necessità.
hidew.it
Si chiama Murelle Revolution ed è l’unica pompa di calore ibrida “tutto in uno” ad oggi presente sul mercato, senza unità esterna e interamente contenuta in un’unità murale ideale anche nella sostituzione delle caldaie tradizionali con radiatori ad alta temperatura. Il modulo risulta estremamente compatto in soli 60 x 90 x 39 cm ed integra una caldaia a condensazione da 28 kW e una pompa di calore aria/acqua da 4 kW, senza necessità di unità esterna.
L’innovativa tecnologia sviluppata da SIME prevede un circuito frigorifero ermeticamente sigillato che integra due evaporatori: il primo preleva calore dall’aria mentre il secondo recupera l’energia residua contenuta nei fumi della caldaia raffreddandoli fino a 10°C. L’aria necessaria al funzionamento della pompa di calore viene aspirata ed espulsa tramite due tubazioni di diametro 16 cm rendendo possibile l’applicazione anche nei contesti abitativi più critici, come quelli di pregio storico e culturale, in cui non è consentita l’installazione di apparecchiature esterne per vincoli estetici o architettonici. Nel caso di sostituzione di caldaie esistenti con Murelle Revolution è sempre possibile realizzare lo scarico fumi a parete in quanto generatore ibrido certificato dal costruttore (D.Lgs.102/2014). L’elevata efficienza consente di risparmiare dal 25% al 45% sui costi di riscaldamento ed è possibile calcolare il risparmio nella propria zona climatica sul sito dedicato. www.sime.it
Con l’arrivo di una nuova ondata di freddo tra gennaio e febbraio, si prospetta la necessità di gestire il riscaldamento di casa in modo da evitare costi eccessivi in bolletta. In quest’ottica, i principali alleati per la gestione del risparmio termico sono i termostati smart, tra cui rientra il termostato connesso WiFi Smarther2 with Netatmo di BTicino, brand italiano leader nelle soluzioni per la smart home.
Le funzionalità di questi dispositivi consentono una personalizzazione e un controllo sempre più accurato della gestione della temperatura di casa: oltre alle funzionalità base come l’accensione e lo spegnimento in determinati orari, i termostati smart permettono di adattare la temperatura alle esigenze delle persone, monitorare i consumi e ottimizzarli.
Secondo le rilevazioni di BTicino, infatti, i termostati di questo tipo garantiscono un 10% di risparmio sulle bollette: un grande vantaggio anche in vista dell’applicazione della direttiva europea “Case green” che prevede di raggiungere la classe energetica D in tutte le case entro dieci anni.
Grazie alla gestione via l’app Home + Control, diventa possibile tenere sotto controllo il consumo del riscaldamento tracciando la temperatura (ambiente e set point) e il tempo di accensione. Impostando notifiche predefinite, oppure personalizzandole in base alle proprie esigenze, si possono poi ricevere avvisi quando la soglia di consumo impostata è stata superata, in modo da evitare sprechi. Con la termoregolazione a zone, invece, il risparmio in bolletta arriva fino al 20%.
Lo Smarther2 with Netatmo è infatti compatibile con le valvole termostatiche intelligenti Netatmo, che a loro volta permettono di impostare la temperatura desiderata in ogni stanza grazie ai sensori integrati, che confrontano la temperatura misurata nella stanza con quella impostata, regolando di conseguenza il flusso di acqua nel termosifone.
Inoltre, grazie alla funzione “geolocalizzazione” è possibile controllare il riscaldamento da remoto: abbinato agli assistenti vocali, il sistema consente di spegnere il riscaldamento quando ci si allontana da casa. Il controllo tramite app e smartphone permette di gestire il tutto con comodità, senza dover trafficare tutto il tempo con il display.
Attraverso l’App Home + Control possono essere infine creati programmi per controllare la temperatura di casa o regolare il termostato da remoto o per adattare la temperatura di casa secondo le proprie abitudini e le proprie esigenze, su base giornaliera o settimanale.
www.bticino.it
La nascita della nuova gamma di polivalenti a recupero totale condensante ad aria a bassissime emissioni MLE di Galletti si caratterizza dall’utilizzo del refrigerante R454B: un refrigerante A2L di ultima generazione in grado di garantire uno dei più bassi GWP* del mercato, pari solamente a 467, che assicura alla gamma il rispetto della graduale riduzione di emissioni dovute all’utilizzo di gas ad effetto serra imposta dalla normativa F-GAS.
La gamma MLE di Galletti è composta da 12 modelli con potenze in raffrescamento che vanno da 40 a 240 kW, disponibili per impianti 2+2 tubi (versione M) o 4 tubi (versione P) con cui è possibile soddisfare il fabbisogno di riscaldamento, di acqua calda sanitaria e di raffrescamento di un intero edificio in un’unica soluzione.
Il principale punto di forza della gamma MLE di Galletti è l’elevata efficienza stagionale, volta a ridurre definitivamente i consumi energetici annui oltre che al rispetto dei requisiti minimi di efficienza imposti dal regolamento ErP (una serie di regole imposte dall’Unione Europea, nate per ridurre le emissioni nocive che hanno generato gli attuali danni ambientali di cui tutti siamo a conoscenza). Al fine di aumentare l’efficienza ai carichi parziali tutti i modelli MLE sono equipaggiati con soluzioni bicircuito, utilizzano fino a 4 compressori scroll con valvola IDV (Intermediate Discharge Valve) e sono equipaggiati di serie con valvola d’espansione elettronica. Tutti i modelli della gamma MLE di Galletti permettono l’accesso all’incentivo del conto termico e alle detrazioni fiscali del 65 e 110%.
Le unità polivalenti MLE di Galletti si caratterizzano, inoltre, per la loro avanguardia della tecnica nelle parti frigorifere, idrauliche ed elettriche e per l’utilizzo di componentistica di assoluta qualità a garanzia sia di una produzione di acqua da 5°C a 55°C, sia del funzionamento a pieno carico con aria esterna da -15°C a 45°C e segnano il superamento degli attuali traguardi nel mondo del comfort per efficienza, affidabilità e limiti operativi di funzionamento.
www.galletti.com
La gamma di pompe di calore PBM-HT di Baxi è composta da 7 modelli con potenze termiche da 20 a 70 kW – è caratterizzata da un’elevata efficienza energetica (tutti i modelli sono in classe A+, A++ per PBM-HT 25-30), che la porta a soddisfare pienamente i livelli di efficienza previsti per Conto Termico, Superbonus ed Ecobonus 65%, e dall’utilizzo di refrigerante R454C a basso impatto ambientale (GWP=146) in linea con il riconoscibile impegno green di Baxi. La gamma consente, inoltre, la realizzazione di sistemi ibridi commerciali misti con le PBM2-i e le BHP2, secondo le logiche di gestione di Hybrid Power e HP Power. Oltre a garantire eccellenti prestazioni acustiche grazie ai ventilatori modulanti, alle ampie superfici di scambio e all’isolamento del vano compressori, PBM-HT vanta un ampio campo di funzionamento, con temperature di mandata fino a 65 °C, funzionamento in riscaldamento fino a -20 °C e produzione di ACS fino a 40 °C aria esterna. L’ampio campo operativo permette il raggiungimento di temperature fino a 60 °C, anche a temperature di aria esterna di -10 °C. Dotati di 2 o 4 compressori scroll in configurazione tandem (a singolo o doppio circuito in base alla taglia), tutti i modelli della gamma permettono un’elevata efficienza energetica. La configurazione tandem consente, infatti, la parzializzazione dei carichi, mirando a scegliere l’integrazione tra i rapporti di pressione dei compressori al fine di garantire le migliori condizioni di funzionamento per l’unità sulla base del numero dei circuiti frigo, il che comporta una maggiore efficienza stagionale sia in modalità riscaldamento che raffrescamento. www.baxi.it
Il modulo di utenza Equicompact è un sistema estremamente compatto con valvola a due vie, filtro integrato, selettore di bilanciamento, valvole di intercettazione e predisposizione per contatore di calore. Grazie alla valvola a due vie, il sistema ben si addice all’applicazione nei moderni impianti a portata variabile; inoltre, con apposita regolazione la valvola può essere controllata in modulazione, e non solo con il tradizionale comando on/off, ottimizzando lo scambio termico e garantendo temperature di ritorno basse che migliorano l’efficienza di centrale termica. La particolare cura impiegata nella fase di sviluppo del sistema ha permesso di realizzare un dispositivo dalle dimensioni estremamente ridotte (45x45 cm con profondità 13.5 cm), ma completo di tutti gli accessori necessari ad un ottimale funzionamento e ad una facile installazione e manutenzione. Equicompact può quindi essere alloggiato in nicchie ridotte occupando spazi minimi. Inoltre, le sue caratteristiche di portata si sposano perfettamente con i nuovi appartamenti che oltre ad avere volumetrie ridotte presentano esigenze di potenza non eccessive in virtù degli isolamenti che le nuove direttive di risparmio energetico impongono. Equicompact è inoltre predisposto al collegamento con un regolatore di pressione differenziale, grazie al pozzetto che permette il collegamento del capillare per il rilevamento della pressione di mandata. L’applicazione combinata con un regolatore di pressione differenziale, quale Equifluid di IVAR, permette di mantenere costante la differenza di pressione ai capi del modulo al variare della portata: questo garantisce il corretto bilanciamento dell’impianto anche ai carichi parziali, favorendo il risparmio energetico e mantenendo l’ottimale livello di comfort negli appartamenti. www.ivar-group.com
La gamma di pompe di calore aria-acqua Yukon nasce dall’esperienza trentennale di Sinclair nel settore HVAC. Stiamo parlando di una gamma di pompe di calore efficienti, a basso consumo energetico, e con costi di gestione contenuti. I sistemi Sinclair sono ecofriendly funzionano con il gas R32 a basso impatto ambientale.
La linea si compone di sistemi split, abbinabili al modulo Hydrobox o All-In-One con serbatoio integrato da 190 e 240 litri, con alimentazione monofase da 6 kW fino a 16 kW di potenza termica e alimentazione trifase da 12 kW fino a 16 kW. Completano la gamma le unità monoblocco con componenti idraulici integrati sull’unità esterna, disponibili con una potenza termica fino a 30kW. In particolare, le monoblocco Sinclair possono essere gestite in cascata fino a 6 moduli, rendendola la soluzione ideale per piccoli condomini. Questi sistemi raggiungono livelli di efficienza molto elevati in riscaldamento rendendoli perfetti per i progetti di riqualificazione energetica e, con l’ampio intervallo di temperature di funzionamento in inverno e in estate, da -25°C fino a +48°C, sono adatti a tutti i climi europei. L’intervallo di temperatura dell’acqua in uscita di 25°C~60°C consente l’utilizzo di questa pompa di calore con pavimenti radianti, terminali idronici e con radiatori a media temperatura.
I sistemi Yukon sono forniti anche di controllo Smart Grid che consente l’utilizzo dell’energia prodotta dal fotovoltaico per soddisfare diverse modalità di funzionamento della pompa di calore, a tutto vantaggio del risparmio economico. Yukon All-in-One oggi è la soluzione che per la sua facilità d’installazione e la compattezza dei suoi elementi risponde alle necessità di impianti sia nei nuovi edifici che nelle ristrutturazioni residenziali. A bordo macchina il display touch permette di gestire una serie di impostazioni: la regolazione climatica, che regola la temperatura dell’acqua in base alla temperatura esterna, la programmazione di funzionamento per fasce orarie e il ciclo anti-legionella Questa unità si integra perfettamente nelle cucine e nei locali di servizio quali lavanderie e taverne. www.beijerref.it
Mitsubishi Electric lancia sul mercato s-AIRME, la nuova gamma di unità di trattamento aria compatta e preconfigurata per la climatizzazione completa di ambienti di piccole e medie dimensioni che garantisce raffrescamento, riscaldamento, umidificazione, deumidificazione con un rinnovo, fino al 100%, dell’aria esterna.
La standardizzazione e la preconfigurazione rendono la soluzione di Mitsubishi Electric un prodotto facile da installare e altamente efficiente. La serie ha una portata d’aria che va da 1.000 a 20.000 m3/h ed è disponibile in 7 taglie e 3 differenti livelli di potenza: basic, intermediate e boosted a copertura di un range di potenza complessiva da 10 a 150 kW. s-AIRME vanta una batteria di trattamento ad espansione diretta che si connette con le unità esterne della serie Mr Slim sia con gas refrigerante R410 sia con R32 a basso GWP. La nuova gamma di unità di trattamento aria offre prestazioni allo stato dell’arte grazie alla tecnologia full inverter adottata sia per l’unità di trattamento dell’aria sia per quella esterna a espansione diretta collegata per una maggiore efficienza anche con carichi parziali. Inoltre, il range di funzionamento è ampio per arrivare fino a -20° in modalità pompa di calore. Anche la struttura è realizzata per garantire il massimo comfort, questa è infatti basata su pannelli sandwich autoportanti, di 60 mm, che eliminano gli effetti dei ponti termici che si verificano con gli elementi in alluminio. L’unità è dotata di prefiltri piani e filtri a tasche ad alta efficienza che bloccano gli agenti inquinanti, grazie all’estrazione a cassetto poi, è possibile ispezionare e cambiare il filtro a tasche in modo semplice e veloce. La versatilità è ciò che contraddistingue la nuova unità; s-AIRME è disponibile infatti in 3 diverse configurazioni: AR (All Recirculation) per il solo trattamento termico dei carichi, MF (Mixing and Free-Cooling) per un ricambio parziale dell’aria e infine HR-P (Heat Recovery Plate Heat Exchange) che consente al sistema di lavorare con il 100% di aria esterna recuperando il calore dal flusso di aria in estrazione attraverso un recuperatore a piastre ad alta efficienza. L’adozione del recuperatore a piastre permette altresì di mantenere separati i flussi di aria in immissione ed estrazione per evitare ogni possibile contaminazione. La precisione sulla portata di aria è puntuale e permette diverse gestioni: costante, variabile e pressione costante.
Infine, il quadro elettrico built-in è dotato di un microprocessore che gestisce sia la ventilazione sia le richieste termiche dell’edificio. climatizzazione.mitsubishielectric.it
Daikin rivela ulteriori dettagli dei due nuovi sistemi VRV5 in Pompa di Calore che lancerà durante la prima metà del 2024. L’estensione della gamma Mini VRV fino a potenze di 33,5 kW e il nuovo range di unità con espulsione d’aria verticale fino a 56 kW, ampliano e si aggiungono alle già disponibili versioni Mini VRV e Recupero di Calore. Progettato per supportare la decarbonizzazione degli edifici commerciali, VRV5 Pompa di Calore riduce significativamente l’impatto ambientale diretto ed indiretto, coniugando inoltre flessibilità e semplicità di installazione per cui i sistemi VRV Daikin sono già ben noti. Le nuove Pompe di Calore hanno un’efficienza stagionale maggiore (fino al 9,1%) rispetto ai modelli precedenti, riducendo il loro impatto indiretto. L’utilizzo del refrigerante R32 rende VRV5 la scelta migliore per progetti in cui l’impatto ambientale è una priorità. Gli esperti Daikin possono supportare i clienti nel calcolo dell’impatto dell’intero ciclo di vita del VRV5 e nel raggiungimento delle migliori certificazioni BREEAM, LEED o WELL.
L’esclusiva tecnologia Shirudo brevettata da Daikin soddisfa i requisiti legali della norma IEC60335-2-40, uno standard di prodotto specifico che fa riferimento alla leggera infiammabilità dell’R32. Le misure di controllo del refrigerante integrate in fabbrica, tecnologia Shirudo, sono certificate da terze parti e consentono l’installazione dei sistemi VRV5 in qualsiasi edificio e per qualsiasi metratura della stanza. La Tecnologia Shîrudo elimina la necessità di studi aggiuntivi, e spesso complessi, ogni volta che vengono modificati i dettagli dell’installazione e/o la disposizione degli spazi. La nuova serie è compatibile con un’ampia gamma di unità interne in R32 appositamente progettate, incluse le barriere d’aria Biddle, offrendo la massima flessibilità per ogni configurazione del sistema.
www.daikin.it
SDR rivoluziona il mondo dei sanitari con il lancio del suo innovativo sistema di scarico, VERTIGO. Questo sistema senza brida, silenzioso e compatibile con tutte le cassette murali, offre prestazioni superiori, un design moderno ed elegante, e standard di igiene tra i migliori sul mercato.
VERTIGO opera attraverso un getto d’acqua erogato lateralmente che genera un potente flusso a vortice, coprendo uniformemente la superficie del sanitario senza fuoriuscite. A differenza dei tradizionali sistemi NO-RIM, VERTIGO non richiede riduttori di flusso, garantendo una potente evacuazione dell’acqua senza perdite. La collezione BULL di SDR sarà la prima a integrare il nuovo sistema di scarico VERTIGO. Caratterizzata da un design dolce e caldo, la serie BULL anticipa le tendenze dell’abitare con curve geometricamente precise e una superficie accogliente. La collezione è disponibile nelle nuove gamme di colori NUANCE e ESSENCE, che offrono una vasta scelta tra tonalità di verde, rosa, beige, celeste, grigio, sabbia, caffè, grafite, magnesio, ghiaccio, bianco lucido e il rinomato bianco panna opaco.
L’impegno di SDR per la qualità si riflette anche nella produzione interna, con artigiani dedicati alla cura artigianale di ogni pezzo. L’intero ciclo produttivo avviene in Italia, consentendo un trattamento sartoriale ad ogni fase, garantendo prodotti unici nei dettagli. L’azienda dimostra altresì una forte sensibilità ambientale, utilizzando un sistema di riciclo dell’acqua e delle ceramiche, un forno a bassa emissione e pannelli fotovoltaici per una produzione di energia pulita.
Con VERTIGO, SDR promuove innovazione, design raffinato e sostenibilità, offrendo soluzioni complete per il bagno, comprese vasche, piatti doccia, rubinetteria e una vasta gamma di lavabi coordinati. www.sdrceramiche.it
RAK Ceramics presenta una gamma di soluzioni ceramiche integrate per tutti gli ambienti e di proposte per l’arredobagno ideali per realizzare progetti unici, Tutto, all’insegna della sostenibilità.
RAK-Batu è la nuova collezione di lavabi presentata in un nuovo smalto artistico, ottenuto aggiungendo particelle di Mica nel mix (famiglia di minerali di cui fa parte la muscovite). È disponibile nelle forme rotonda, ovale e rettangolare per un totale di nove modelli belli e unici con l’estetica minimalista del design contemporaneo.
In combinazione con materiali naturali come legno, pietra e rattan, le finiture RAK-Batu, Mica White, Mica Warm Grey e Mica Cool Grey, conferiscono al bagno la stessa atmosfera calda e invitante di una destinazione esotica mozzafiato. Oggi è possibile abbinare Rak-Batu con la nuova finitura dei top Rak-Plano, realizzati sempre in Mica. www.raksceramics.com
La La famiglia House of Rohl presenta una combinazione d’arredo che include la nuova collezione contemporanea di rubinetteria Venty a marchio RIOBEL e le due vasce centro stanza IOS e LUSSARI realizzate in QUARRYCAST™ a marchio VICTORIA + ALBERT. RIOBEL è una rubinetteria originaria del Canada, caratterizzata da moduli scultorei e geometrici che si fondono con forme organiche naturali, fortemente influenzate dall’architettura contemporanea. Riobel ha sempre rispettato i principi di House of Rohl: qualità del design e dei materiali, maestria e attenzione ai dettagli. La tecnologia unica della valvola Riowise™ di Riobel assicura ai sistemi doccia il miglior equilibrio tra elemento termostatico e pressione. La valvola stabilizza in modo intelligente la pressione dell’acqua per garantire che la temperatura rimanga sempre costante, anche in caso di calo di pressione del 50%.
Nella nuova collezione VENTY di Riobel si intravede il futuro della rubinetteria: una miscela unica di angoli e curve, oltre a rifiniture così incantevoli che non potrete evitare di sfiorarne i profili con le dita.
Il gruppo vasca freestanding dispone di doccetta monofunzione con cartuccia coassiale termostatica.
La vasca freestanding LUSSARI è un’altra conferma di VICTORIA + ALBERT, con un design elegante e a doppia estremità e cur ve morbide e organiche. Nella forma del 1800 Lussari si adatta a bagni più grandi ma è disponibile anche nelle versioni più com patte da 1500 mm e 1700 mm. Le pareti sottili sottolineano le curve organiche e il bordo liscio e curvo offre un riposo conforte vole per chi si immerge. LUSSARi è disponibile anche nella versione ad angolo e a parete in diverse dimensioni e in abbinamento al lavabo LUSSARI 55 che completa la gamma. Il lavabo condivide la stessa forma elegante delle vasche. Progettato per il mon taggio sul piano di lavoro, ha un troppopieno integrato.
Come tutti i prodotti Victoria + Albert, l’intera collezione è realizzata in QUARRYCAST™ un materiale con caratteristiche di resi stenza alle macchie e ai graffi. Ha un calore naturale che mantiene costante la temperatura dell’acqua e il bagno rimane caldo più a lungo. Le vasche e il lavabo possono essere in finitura Gloss o Matt e in oltre 200 colori RAL. www.houseofrohl.it
La collezione di rubinetteria INDUSTRIAL JOB – disegnata da Andrea Zani in col laborazione con il dipartimento stilistico Palazzani – offre un fresco linguaggio esteti co ispirato allo stile americano che riesce a mettere in risalto la capacità di lavorazio ne del metallo tipica delle antiche manifatture, attraverso l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di produzione a oggi disponibili. Le linee moderne e pulite sono in per fetto equilibrio con il rigore tipico del design industriale “american style” e donano a ciascun elemento una versatilità unica, impeccabile per qualsiasi tipo di ambien te, residenziale o contract.
Nickel lucido, acciaio spazzolato, nickel scuro lucido e spazzolato, oro lucido, ottone spazzolato, oro rosa lucido e spazzolato, oro champagne lucido e spazzolato e bron zo ramato spazzolato sono i colori disponibili realizzati con l’innovativa PVD COLOR TECHNOLOGY_PALAZZANI: la speciale finitura inalterabile dalla luce che, appli cata dopo la cromatura, conferisce ai prodotti, oltre a una valenza estetica superio re, un’eccezionale durezza superficiale con elevate prestazioni di resistenza.
Completano l’offerta cromatica le finiture ad alta resistenza verniciate con l’aggiunta di grafite, quali nickel scuro opaco, nero opa co e bianco opaco.
La cromatura della collezione INDUSTRIAL JOB viene effettuata, come per tutti gli altri prodotti dell’Azienda, attraverso processi galvanici all’avanguardia di cromatura trivalente (cromo zero), totalmente privi di sostanze nocive, che hanno completamente so stituito le lavorazioni potenzialmente dannose per l’essere umano, come la cromatura esavalente. www.palazzani.eu
La rivoluzione della VMC in soli 21 cm di spessore e meno di 20 kg di peso: installazione universale grazie alle 4 connessioni orientabili ed alla configurazione orizzontale/verticale/destra/sinistra all-in-one, ventilatori a portata costante, pannello di controllo smart con modulo wi-fi e 5 sonde di temperatura e umidità di serie!
Taglie da 170 e 250 m 3 /h, in versione sensibile oppure entalpica.
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Tutti i bonus del settore riqualificazione energetica alla luce dei provvedimenti pubblicati nel 2023
Il decennio 2020-2030 sembra diventare tutti i giorni sempre più fondamentale per la coscienza ecologica, mettendo al centro dell’attenzione del dibattito europeo le cosiddette “politiche green”. In un contesto in cui la sostenibilità diventa il faro guida delle politiche globali, i governi stanno varando misure ambiziose per incentivare interventi che promuovano un consumo energetico responsabile e la riduzione delle emissioni di gas serra. L’Italia, in particolare, si colloca al centro di questa rivoluzione verde. In un momento in cui la consapevolezza ambientale si fonde con la necessità di risparmiare energia e abbattere i costi associati, il 2024 si prospetta come l’anno in cui il Paese prenderà decisioni per trasformare il proprio patrimonio immobiliare in un esempio di efficienza energetica guardando agli obiettivi 2030. Ma questa esigenza si scontra con la complessa realtà: queste politiche necessitano risorse economiche ingenti, per cui occorre impostare programmi mirati ed equilibrati. Il 2024 sarà importante per le decisioni da prendere per gli anni futuri e si configurerà pertanto come un anno di passaggio. I forti tagli ai bonus edilizi del 2022 e del 2023 sono appena passati: cosa ci aspetta nei prossimi 12 mesi? Quali sono gli incentivi ancora disponibili per spingere cittadini e imprese verso interventi di riqualificazione energetica? Come possono beneficiarne i proprietari di abitazioni, le imprese e l’ambiente stesso?
Vediamo insieme le prospettive e le opportunità che si aprono in questo nuovo capitolo di impegno verso un futuro sostenibile. Di seguito approfondiremo i principali incentivi rimasti a livello impiantistico, ovvero “Bonus Casa”, “Ecobonus”, “Superbonus”, “Bonus Mobili” e Conto Termico
Il Bonus Casa, ovvero la detrazione fiscale per ristrutturazioni edilizie
Il Bonus Casa, che conosciamo ormai da tempo, è sfruttabile solamente dai soggetti IRPEF per incentivare la realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia e il recupero del patrimonio edilizio esistente su edifici residenziali. La legislazione che regolamenta il Bonus Casa è molto ampia e racchiusa in molte circolari pubblicate da Agenzia delle Entrate durante gli anni. Possiamo individuare alcune grandi famiglie di interventi, di cui citiamo le più importanti ovvero la manutenzione ordinaria (incentivabile solo per le parti comuni dei condomini residenziali) e la manutenzione straordinaria, accessibile a tutti i privati.
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria attinenti al settore idrotermosanitario possiamo citare:
• rifacimento dell’impianto idrico sanitario;
• rifacimento dei servizi igienico sanitari;
• rifacimento del servizio di distribuzione dell’impianto
Merita uno spazio dedicato l’argomento relativo alle caldaie a condensazione: dopo mesi di trattative e discussioni la revisione della “Energy performance of buildings directive (Epbd)”, meglio nota come Direttiva Case Green, è giunta al suo atto finale. La negoziazione tra Parlamento, Consiglio e Commissione Europea ha portato, infatti, a un accordo sul testo della Direttiva che dovrà successivamente essere approvata per concludere definitivamente la procedura di revisione della stessa. Una delle novità più importanti riguarda l’eliminazione a partire dal 2025 degli incentivi fiscali sulle caldaie funzionanti soltanto a gas metano. La conferma arriverà soltanto con il testo definitivo, ma l’accordo prevede che gli incentivi per le caldaie a metano rimarranno solo in caso di certificazione di funzionamento in abbinata a idrogeno o biometano e per gli apparecchi ibridi factory made (caldaia a condensazione più pompa di calore). Ad oggi gli incentivi sulle caldaie, previsti dal Bonus Casa e l’Ecobonus, sono confermati fino al 31/12/2024, ma nel corso del 2024 saranno attuati i dovuti cambiamenti legislativi, proprio per allinearsi alla Direttiva Case Green. Come ci si poteva aspettare, vengono, quindi, frenate le tecnologie che usano i combustibili fossili, favorendo, invece, gli apparecchi funzionanti con l’elettricità e anche quelli ibridi. Nel 2024 arriverà il voto definitivo che sancirà il testo ufficiale. Da quel momento ogni Paese membro inizierà a stabilire gli obiettivi di dettaglio con cui attuare tutti i punti indicati dalla Direttiva. Se la misura dedicata alle caldaie utilizzanti solo gas metano dovesse diventare definitiva, il 2024 potrebbe passare alla storia come l’ultimo anno di incentivazione per molti modelli attualmente sul mercato e pertanto si assisterà a una rincorsa agli interventi per poter approfittare di questa limitata finestra di tempo. Per concludere, il 2024 si prospetta come un anno cruciale per il settore della riqualificazione energetica, con un sistema dalle forti esigenze economiche le cui opportunità offerte possono essere raccolte attraverso il bonus casa e altre agevolazioni fiscali, strumenti certamente meno forti di sconto in fattura e Superbonus 110%, ma comunque fondamentali.
In attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti sulle politiche future derivanti dagli investimenti europeo, coloro che si avventureranno nei progetti di riqualificazione nel 2024 possono approfittare delle opportunità attualmente disponibili, contribuendo non solo al miglioramento degli edifici esistenti, ma anche alla creazione di comunità più sostenibili e resilienti nel tempo.
termico;
Ma il perimetro è più ampio, comprendendo anche interventi tecnologici, ad esempio:
• sostituzione di un generatore esistente con caldaia a condensazione;
• installazione climatizzazione residenziale in pompa di calore;
• installazione di un generatore a biomassa;
• installazione di collettori solari termici;
• installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Tutti gli interventi citati hanno un’aliquota incentivante fissa al 50% con un massimale di spesa per singolo immobile di € 96.000. La detrazione spettante è da dividere in 10 quote annuali.
Importante sapere che il Bonus Casa incentiva solo interventi su immobili residenziali, escludendo, quindi, da tale incentivo tutti gli immobili adibiti ad attività commerciali come uffici o capannoni, ma anche hotel e negozi.
Ecobonus, ovvero la detrazione fiscale per riqualificazione energetica
L’Ecobonus, invece, anche questo in circolazione da parecchi anni, è sfruttabile sia dai soggetti IRPEF che dai soggetti IRES, quindi apre molte opportunità anche ad aziende e hotel per esempio, trattando con attenzione la parte relativa all’efficientamento energetico.
A differenza del Bonus Casa l’aliquota incentivante può variare da 50% a 65%. Gli interventi seguenti riepilogano quali sono quelli più vicini al settore idrotermo-
sanitario e ne specificano l’aliquota:
• sostituzione di un generatore esistente con caldaia a condensazione (50%);
• sostituzione di un generatore esistente con caldaia a condensazione e termoregolazione evoluta (65%);
• sostituzione di un generatore esistente con una pompa di calore (65%);
• sostituzione scaldacqua esistente con scaldacqua in pompa di calore (65%);
• installazione di un generatore a biomassa (50%);
• installazione di collettori solari termici (65%);
• Installazione e messa in opera di sistemi di building automation (65%).
Anche l’Ecobonus ha un massimale di detrazione annuale per singolo immobile, ma in questo caso risulta variabile. Per esempio, gli interventi relativi a caldaie e pompe di calore hanno un massimale di detrazione pari a 30.000 euro. Dal 2020 sono presenti poi dei prezzari specifici per tecnologia per il calcolo della spesa massima ammissibile.
Al momento è possibile utilizzare questi due bonus solamente con la detrazione fiscale in 10 rate di pari importo. Per poter usufruire di questi incentivi è necessario avere un diritto reale sull’immobile oggetto dell’intervento, che sia diritto di proprietà, di nuda proprietà o di usufrutto, ma anche essere locatario o comodatario è sufficiente (si veda Il futuro dell’incentivazione delle caldaie con la nuova direttiva Case Green).
Qual è la situazione a gennaio 2024? Difficile tenere
traccia ormai delle decine e decine di modifiche susseguite dal 2020 ad oggi per quanto riguarda la detrazione al 110%. Le ultime sono arrivate il 29 dicembre con la pubblicazione del DL 212/2023 e ulteriori potrebbero essere ufficializzate con la conversione in legge dello stesso a metà febbraio 2024.
Al momento però possiamo dire che per tutto il 2024 le spese sostenute per gli interventi di cui all’art. 119 del Decreto Rilancio potranno accedere alla detrazione fiscale del 70% (Superbonus 70%), mantenendo inalterati requisiti e adempimenti previsti dalla norma agevolativa. Nel 2025 l’aliquota diminuirà al 65%.
Il citato DL 212/2023 contiene alcune indicazioni per consentire la conclusione dei cantieri Superbonus
110% nel caso in cui abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari e non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023, in relazione alle spese sostenute dal primo gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.
Oltre a questo, è stato introdotto per i cittadini con reddito inferiore a 15.000 euro un contributo a fondo perduto per le spese sostenute dal primo gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 purché i lavori abbiamo raggiunto uno stato di avanzamento del 60% entro il 31 dicembre 2023. Queste novità potrebbero essere oggetto di modifiche durante l’iter di conversione in legge durante i mesi di gennaio e febbraio (si veda Superbonus e bonus edilizi, Mef: “Non si conosce l’ammontare dei crediti andati perduti”).
Superbonus e bonus edilizi, Mef: “Non si conosce l’ammontare dei crediti andati perduti”
Il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, ha risposto il 10 gennaio in commissione Finanze della Camera all’interrogazione 5-01785 di Emiliano Fenu (M5S), nella quale si chiedono dati sui crediti d’imposta incagliati relativi ai Bonus edilizi e aggiornamenti sulle misure per favorirne lo smaltimento. Nell’interrogazione si richiama in premessa l’articolo 25, comma 1, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, che ha introdotto l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle entrate dei crediti d’imposta derivanti dall’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, relativi al Superbonus e alle altre agevolazioni edilizie, che risultano non utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di cui al comma 3 dello stesso articolo 121.
Ai sensi del cennato articolo 25: “nelle ipotesi in cui i crediti non ancora utilizzati, derivanti dall’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, risultino non utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo dei medesimi crediti di cui al comma 3 del predetto articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, l’ultimo cessionario è tenuto a comunicare tale circostanza all’Agenzia delle entrate entro trenta giorni dall’avvenuta conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito. Le disposizioni di cui al periodo precedente si applicano a partire dal 1° dicembre 2023. Nel caso in cui la conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito sia avvenuta prima del 1° dicembre 2023, la comunicazione è effettuata entro il 2 gennaio 2024”. Tanto premesso, tenuto conto che migliaia di imprese e di famiglie sono alle prese con la problematica dei
crediti incagliati, con gravi ripercussioni economiche, l’interrogazione chiede di sapere “alla luce del decorso dei termini degli adempimenti comunicativi di cui in premessa, quale sia il numero di comunicazioni trasmesse in merito alla remissione in bonis e al mancato utilizzo del credito, specificando l’ammontare dei crediti non utilizzati e quali iniziative intende assumere per favorire lo smaltimento da parte dei legittimi titolari”.
La risposta di Freni Nella risposta, il sottosegretario Freni riporta che “l’Agenzia delle entrate fa presente quanto segue. I Bonus edilizi comunicati come “non utilizzabili”, ai sensi dell’articolo 25 del decreto-legge n. 104 del 2023, ammontano, alla data odierna, a 134 milioni di euro.
Dal 1° aprile al 30 novembre 2023 (termine per avvalersi della c.d. Remissione in bonis) sono state inviate all’Agenzia delle entrate 156 mila comunicazioni di prima cessione o sconto in fattura relative ai Bonus edilizi di cui all’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, per le spese sostenute nell’anno 2022.
In entrambi i casi giova evidenziare che i dati non sono rappresentativi del fenomeno dei c.d. crediti incagliati, ossia dei crediti che i titolari delle detrazioni o gli attuali detentori non riescono a cedere a terzi.
Infatti, i crediti non utilizzabili comunicati ai sensi dell’articolo 25 rappresentano i crediti acquistati che l’attuale detentore ritiene di non aver diritto a utilizzare (per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo dei medesimi crediti) e, quindi, intende “cancellare” (ad esempio, per mancanza dei presupposti costitutivi) e non dei crediti che lo stesso soggetto non riesce a cedere a terzi.
Mentre i dati relativi alla cosiddetta remissione in bonis fanno riferimento alle comunicazioni inviate dai soggetti titolari delle detrazioni per lavori edilizi relativi alle spese sostenute nel 2022
che non hanno potuto comunicare all’Agenzia delle entrate la prima cessione del credito (o lo sconto in fattura) entro il termine ordinario del 31 marzo 2023 e che, pertanto, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decretolegge 2 marzo 2012, n. 16, hanno effettuato tale adempimento entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile”, conclude Freni.
Fenu: non soddisfatti dalla risposta Emiliano Fenu, replicando, si è dichiarato non soddisfatto dalla risposta del Governo, con particolare riferimento alla carenza di dati sugli importi dei crediti non utilizzati; a suo avviso si tratterebbe di un ammontare agevolmente calcolabile. La conoscenza di tali importi consentirebbe, tra l’altro, di valutare l’impatto di tali crediti sui saldi di finanza pubblica e, in particolare, sui parametri di bilancio richiesti in sede europea.
“Oggi è possibile stabilire l’esatto ammontare dei crediti Superbonus non più solo incagliati ma andati definitivamente perduti”, scrive Fenu sulla sua pagina Facebook. “Per i crediti 2022, ad esempio, basta una semplice sottrazione: totale detrazioni 2022 da sito ENEA (meno) totale detrazioni indicate nella dichiarazione dei redditi (meno) ammontare crediti 2022 ceduti (uguale) crediti 2022 andati perduti per i contribuenti.
Oggi in commissione finanze ho chiesto quest’ultimo sottraendo (ammontare crediti 2022 ceduti), ma il Ministero non ha fornito il dato. Pensavo mi fosse sfuggito ma il sottosegretario Freni mi ha confermato che non è stato quantificato...
È importante conoscere l’ammontare dei crediti 2022 andati perduti perché, in base alla loro entità, Eurostat potrebbe decidere se la riclassificazione dei crediti decisa dal Governo un anno fa è da ritenersi corretta e da confermare o al contrario è da ritenersi sbagliata e da correggere”, osserva Fenu.
Ritenuta sui bonifici parlanti
Una novità importante che impatterà su tutti i sistemi di incentivazione basati sulla detrazione fiscale riguarda i pagamenti. I bonifici parlanti per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica, dal 1° marzo 2024, avranno un innalzamento della ritenuta d’acconto dall’8 all’11%.
Bonus mobili
Tra i cosiddetti “bonus minori” è presente anche il Bonus Mobili, usufruibile dai contribuenti che abbiano in corso interventi Bonus Casa per il completamento della ristrutturazione con mobili o grandi elettrodomestici.
Gli elettrodomestici hanno dei requisiti minimi da rispettare per poter essere incentivabili, principalmente la classe energetica da rispettare, che varia a seconda dell’elettrodomestico come segue:
• non inferiore alla classe A per i forni;
• non inferiore alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
• non inferiore alla classe F per i frigoriferi e i congelatori;
Per “elettrodomestici” si intendono anche apparecchi elettrici di riscaldamento e radiatori elettrici. Tra i nuovi mobili, invece, sono incentivabili letti, armadi, tavoli,
sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Anche in questo caso la modalità per ricevere il bonus fiscale risulta solamente la detrazione in 10 anni con quote annuali di pari importo fino a un massimo complessivo di 5.000 euro.
Il conto termico
Anche per il 2024 si può accedere al Conto Termico, ovvero il sistema di incentivi economici erogati tramite bonifico bancario promosso dal Governo italiano per favorire gli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore degli impianti termici degli edifici. Questo programma è gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), un ente pubblico italiano che opera nel campo dell’energia. I beneficiari del Conto Termico possono essere sia privati cittadini sia imprese, pubbliche amministrazioni ed enti territoriali. La misura degli incentivi varia in base al tipo di intervento, alla dimensione dell’impianto e ad altri parametri specifici. Gli interventi ammissibili al Conto Termico includono per lo più interventi legati alle fonti rinnovabili, come pompe di calore, biomassa e solare termico, ma
il sistema di incentivi può essere esteso anche ad altre tipologie in caso di beneficiario assimilabile a Pubblica Amministrazione. La modalità di erogazione tramite bonifico bancario rende il Conto Termico un sistema molto vantaggioso rispetto alle detrazioni fiscali, ma deve essere gestito con attenzione visto il particolare set documentale necessario per aprire l’istanza di incentivazione presso il portale GSE.
Altri bonus: Bonus acqua potabile e Bonus barriere architettoniche
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è stato previsto nel 2021, 2022 e nel 2023 un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.
Nel mese di febbraio 2024 sarà possibile presentare presso Agenzia delle Entrate le richieste di accesso per le spese sostenute durante il 2023. Purtroppo, il sistema di incentivazione non è stato prorogato per il 2024. Diverso discorso per quanto riguarda il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il sistema di detrazione fiscale diviso in 5 anni, previsto per tutto il 2024 e 2025, è stato rivisto e pesantemente modificato con il DL 212/2023, con dei profondi tagli negli interventi incentivabili e nelle modalità di fruizione (si veda Bonus infissi, porte e finestre al 75%: ecco le ipotesi).
Tra gli emendamenti presentati al Decreto Superbonus anche uno che punta a far rientrare gli infissi tra i lavori agevolabili con il bonus barriere architettoniche al 75%, com’era prima del 2024
Fino all’anno scorso era possibile sostituire gli infissi usufruendo del bonus al 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche: dal primo gennaio 2024, invece, non è più possibile far rientrare in questa agevolazione finestre, infissi, serramenti, porte e pavimenti. Ma qualcosa potrebbe cambiare dalla discussione parlamentare del Decreto Superbonus, infatti, sono stati già proposti diversi emendamenti che puntano a riportare questo incentivo a una soglia di agevolazione del 75%.
Da un emendamento la possibilità di una detrazione al 75%
Uno degli emendamenti proposti punta a far rientrare gli infissi tra i lavori agevolabili con il Bonus barriere architettoniche al 75%. L’ipotesi, poi, è quella di permettere di nuovo – con alcuni requisiti – la cessione del credito e lo sconto in fattura. L’obiettivo è quello di tutelare chi ha iniziato i lavori nel 2023. Ma anche di proteggere il settore di serramenti e infissi Made in Italy, che include 50mila posatori, 40mila rivenditori e decine di migliaia di produttori del legno e dell’alluminio. Inoltre tali interventi se agevolati al 75% non graverebbero particolarmente sui conti pubblici.
Le novità del DL 212
Ad escludere l’agevolazione di serramenti, porte e infissi era stato il dl 212, rinominato anche decreto superbonus che ha ammesso al bonus barriere architettoniche solo lavori che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Non solo. Dal 2024 non è più possibile la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma solo la detrazione Irpef in cinque rate annuali entro il 31 dicembre 2025. Queste limitazioni non valgono per i condomini e i proprietari di villette con un Isee entro i 15mila euro o persone disabili in famiglia. E non vale, inoltre, per chi ha presentato l’asseverazione tecnica prima del 29 dicembre o, nel caso in cui non fosse prevista, ha già iniziato i lavori o ha versato un acconto (si veda l’approfondimento a pag. 45, ndr.).
A cura della redazione
La Commissione Europea ha pienamente validato il sistema italiano di incentivazione per le comunità energetiche che rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze europee. Vediamo i dettagli del decreto
Negli sforzi per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e promuovere la transizione verso un sistema energetico sostenibile, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato, a febbraio 2023, la predisposizione di un innovativo sistema di incentivazione per le comunità energetiche.
Lo schema di decreto è stato creato per poter usufruire dei finanziamenti del PNRR e pertanto è stato a lungo vagliato dall’Unione Europea. La notizia è che, come annunciato dallo stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con un comunicato stampa lo scorso 22 novembre, la Commissione Europea ha finalmente dato il via libera alla proposta italiana di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
“Per la sua unicità, il provvedimento italiano ha richiesto una forte attenzione della Commissione Europea, che ha comunque pienamente validato il modello italiano: oggi, questo rappresenta, dunque, un apripista per altre esperienze nel Continente”: questo il commento del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. Lo stesso Ministro ha anche aggiunto che “Grazie alle Comunità energetiche ciascun cittadino potrà contribuire
alla produzione di energia rinnovabile, e averne i benefici economici derivanti dall’autoconsumo, pur non disponendo direttamente degli spazi necessari alla realizzazione degli impianti FER”.
In primis, lo schema di Decreto presentato a febbraio 2023 sottolinea un concetto molto importante: non soltanto le Comunità Energetiche, ma anche sistemi di autoconsumo
collettivo da fonti rinnovabili (più comunemente noti come “gruppi di autoconsumatori”) e sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione (nuovo soggetto introdotto a livello europeo e non ancora implementato a livello italiano) possono accedere ai sistemi di incentivazione introdotti.
Occorre sottolineare, poi, come il decreto di incentivazione sia incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. L’incentivo in tariffa è previsto per tutto il territorio nazionale, dal piccolo comune alla città metropolitana, e attraverso una tariffa incentivante sull’energia condivisa prevede un risparmio sui costi energetici per chi costituisce una Comunità Energetica. Questa misura prevede una potenza finanziabile pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027. Soltanto per i comuni sotto i 5.000 abitanti è, inoltre, previsto per le Comunità un incentivo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con i citati 2,2 miliardi dal PNRR da utilizzare entro il 30 giugno 2026, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.
I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Per le CER, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt. Passaggio iniziale per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali.
La presentazione dello schema di
decreto contiene anche informazioni riguardo spese ammissibili, modalità di calcolo degli incentivi con relativi limiti di spesa e requisiti di accesso. Queste informazioni preliminari dovranno però essere meglio specificate in un’apposita misura ministeriale in via di pubblicazione.
Proprio il 6 dicembre scorso il Ministro Pichetto ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il testo per “l’incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili” per la bollinatura ed approvazione.
Soltanto dopo questo passaggio sarà possibile prendere visione della pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale. L’ultimo passo sarà portato a termine da GSE, il soggetto gestore della misura, il
quale tradurrà il Decreto Ministeriale in Regole Applicative (così come fatto in passato per Conto Termico e altri incentivi), fornendo istruzioni e portali online per valutare ed erogare i benefici ai soggetti interessati. Gli sviluppi di fine 2023 sembrano essere finalmente il punto di svolta per questo nuovo attesissimo sistema di incentivazione che andrà a completare un quadro generale ancora in fase di definizione.
Da sottolineare, infatti, come la pubblicazione del decreto MASE con gli strumenti di incentivazione economica descritti in questo articolo andrà automaticamente a far entrare in vigore anche il TIAD, ovvero il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso, approvato da ARERA a maggio 2023.
Questo testo, ricordiamo, oltre a estendere la possibilità di valorizzazione dell’autoconsumo ad un’area sottesa alla cabina primaria e non più alla cabina secondaria, semplifica le procedure operative per la costituzione dei soggetti ed estende la propria influenza a tutti i soggetti previsti dalle normative Europee, compresi gli autoconsumatori individuali su rete pubblica.
Dopo i tagli del 2022 e del 2023 ai bonus edilizi, questa notizia rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi europei e italiani del 2030. Favorire la crescita delle comunità energetiche contribuirà non solo alla mitigazione dei cambiamenti climatici ma anche a promuovere uno sviluppo locale equo ed economicamente vantaggioso.
L’autoconsumo agevola, infatti, la diversificazione delle fonti energetiche, aumentando la resilienza contro eventi geopolitici esterni, come le interruzioni nella fornitura di fonti fossili per la produzione di energia, e potrebbe promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e pratiche per l’energia sostenibile a livello comunitario.
TECO ha di recente ampliato la propria gamma di collettori sanitari K4.3 da incasso, andando a rendere ancora più pratici e versatili dei prodotti che, a partire dal 2015, hanno fissato un nuovo standard di settore a livello tecnico ed estetico.
I principali vantaggi dei nuovi collettori K4.3 sono:
• Un box sandwich più spazioso, che permette un minore ingombro d’instal -
lazione;
• Una nuova versione fino a 7+6 uscite;
• Possibilità di più configurazioni, grazie agli adattatori Fastec.
K.3 permette l’intercettazione delle singole uscite ed è disponibile nelle seguenti versioni: 4+3, 5+4, 6+5 e 7+6 uscite. Le entrate e le uscite del collettore sono caratterizzate dal sistema di connessione Fastec TECO, che permette di effettuare connessioni idrauliche sicure, senza uti -
lizzare attrezzi, grazie a un semplice pin di bloccaggio.
La versione 7+6 del collettore è realizzabile con l’aggiunta al collettore 6+5 delle valvole Fastec a T con portata KV 4,0, o delle nuove valvole Fastec Boost con portata KV 5,8, utilizzabili per l’intercettazione generale o per utenze maggiorate.
Il maggior spazio disponibile all’interno del box sandwich rende possibile il posizionamento al suo interno di raccordi e adattatori, riducendo le dimensioni dello scasso nel muro.
Le sfere del collettore sono realizzate in tecnopolimero, garantendo una bassa coppia di manovra costante nel tempo e un passaggio totale dell’acqua, e sono antibloccaggio, evitando la formazione di depositi e di calcare.
ASPETTO ESTETICO: UN PUNTO DI FORZA
Un’ulteriore novità dei collettori sanitari TECO è la presenza di etichette adesive da applicare sulle manopole, permettendo l’identificazione delle singole utenze da parte dell’utente finale.
Anche l’aspetto estetico è un punto di forza del collettore sanitario K4.3, il cui unico elemento visibile è un’elegante placca di copertura, disponibile in quattro diverse finiture e dotata di uno sportello con apertura/chiusura magnetica.
n fulmine a ciel sereno per qualcuno, una tragedia annunciata per altri. Il giorno 29/12/2023, dopo un Consiglio dei Ministri fiume, è stato pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il DL n. 212/2023 che fa riferimento al Superbonus, ma contiene “a sorpresa” anche delle modifiche al Bonus fiscale del 75% in relazione alle barriere architettoniche, limitando di fatto gli interventi incentivabili e la modalità di accesso. In questo articolo Installatore Professionale farà il punto proprio su quest’ultimo analizzando quali interventi siano ancora fattibili e quali no. Già la legge di bilancio dello scorso anno confermava l’utilizzo di questo bonus per spese documentate e sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. Cosa è cambiato? Cosa è rimasto invariato?
Le modifiche apportate al Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche
La prima modifica introdotta dal DL 212/2023 riguarda gli interventi incentivabili. Dal 30 dicembre 2023 è possibile, infatti, accedere all’incentivo attraverso la rimozione di barriere architettoniche con interventi realizzati su edifici già esistenti aventi come oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Sono, quindi, stati esclusi dalla possibilità di incentivazione tutti gli interventi che nel 2023 sono ‘esplosi’ con questo sistema, ovvero quelli che riguardavano serramenti, servizi igienici sanitari e automazione degli impianti degli edifici.
Una vera e propria rivoluzione rispetto all’andamento del mercato degli ultimi mesi, ma si inserisce in un contesto di spending review attuato dal governo per mettere freno ai bonus edilizi. Le novità, tuttavia, non si limitano al taglio degli interventi incentivabili.
Altra modifica: il nuovo Decreto Legge ha chiarito un aspetto che nella prima versione risultava vago, dando, conseguentemente, adito a diverse interpretazioni. Per poter accedere al sistema di incentivazione, gli interventi devono essere, infatti, eseguiti in conformità al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, ma in passato non era specificato come attestare il rispetto di questi requisiti. Ecco che il DL 212/2023 chiarisce, introducendo l’obbligo di specifica asseverazione rilasciata da tecnici abilitati. Come per altre misure, nelle prossime settimane sarà indicato ai progettisti il modello specifico da utilizzare per questa attestazione (ndr: servizio chiuso in redazione il 15 gennaio).
La terza modifica riguarda le modalità di fruizione del bonus per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. La detrazione rimane anche nel 2024 da ripartire in 5 quote annuali di pari importo nella misura del 75% delle spese sostenute, con un massimale come tutte le altre tipologie di bonus fiscali, calcolato come segue:
• 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
• 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio se si tratta di edifici composti da due a otto unità immobiliari;
• 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio se si tratta di edifici composti da più di otto unità immobiliari; Essendo la norma poco chiara, conviene fare un esempio per capire a pieno questo aspetto. Nel caso in cui l’edificio sia composto da 12 unità immobiliari, il limite di spesa ammissibile alla detrazione sarà pari a 440.000 euro, calcolato moltiplicando 40.000 X 8 (320.000 euro) e 30.000 euro X 4 (120.000 euro). La modifica riguarda le modalità alternative di fruizione, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura. Lo scorso anno si era consolidata la modalità di utilizzo commerciale di sconto in fattura e cessione del credito per questi interventi, ma la novità del DL 212/2023 è appunto l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Per tutto il 2024 e 2025 non sarà, dunque, possibile usufruire di queste modalità di pagamento, ma si potrà utilizzare soltanto la detrazione fiscale in 5 anni.
Tuttavia, sono previste due eccezioni.
La prima riguarda le spese sostenute in relazione agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del decreto:
• risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario;
• in alternativa, per gli interventi in edilizia libera, siano
Ho presentato la richiesta in comune, posso continuare a effettuare l’intervento sui servizi igienici sanitari?
Se la richiesta in comune è stata effettuata prima del 29/12, giorno della pubblicazione del decreto, si può usufruire del bonus barriere architettoniche al 75% anche con
sconto in fattura o cessione del credito, rispettando chiaramente i requisiti tecnici. Nel caso in cui invece la richiesta fosse in data successiva non sarebbe possibile con questo bonus, ma avremmo comunque la possibilità di usufruire del 50% con il bonus ristrutturazione edilizia.
già iniziati i lavori oppure sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.
La seconda attiene, invece, alle spese sostenute nell’anno 2024 da:
• condomini, in relazione a interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
• persone fisiche a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.
In questo nuovo Decreto viene però specificato che se nel nucleo familiare del contribuente è presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata, cosa che in precedenza non aveva rilevanza, è possibile godere
Devo effettuare l’intervento di sostituzione degli infissi con criteri di eliminazione barriere architettoniche in edilizia libera, ho il contratto firmato ma non ho ancora dato alcun acconto. Cosa succede ora? In questo caso il bonus barriere architettoniche non è utilizzabile
Nel caso in cui io sia un contribuente con meno di 15.000 euro di reddito di riferimento e voglia fare un intervento di sostituzione dei servizi igienici sanitari sulla casa di mia residenza nel 2024, posso fare lo sconto in fattura?
L’eccezione relativa a condomini e contribuenti con redditi inferiori a 15.000 euro fa riferimento solo alla modalità di pagamento e non
agli interventi incentivabili, quindi non sarà possibile fare l’intervento richiesto di sostituzione dei servizi igienici sanitari, ma nel caso in cui si volesse fare un intervento in relazione all’abbattimento di barriere architettoniche avente come oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala o piattaforme elevatrici sarà possibile utilizzare lo sconto in fattura come metodo di pagamento.
vista la mancata condizione dell’acconto già versato. L’alternativa, con aliquota al 50%, è la fruizione del bonus ristrutturazione edilizia o del bonus efficienza energetica, detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi divise in 10 rate annuali di pari importo.
di sconto in fattura e cessione del credito anche se il reddito di riferimento andasse oltre il valore massimo di 15.000 euro. Nel mese di gennaio è iniziato l’iter di conversione di questo decreto in legge; il parlamento potrà intervenire entro il 27 febbraio (60 giorni dalla pubblicazione) con la facoltà di apportare delle modifiche. Ragionevolmente però si può pensare che i cambiamenti apportati manterranno l’obiettivo del decreto, il quale mira soprattutto al risparmio in bilancio limitando gli interventi incentivati dallo Stato. Nei prossimi mesi si vedranno, quindi, piccole modifiche al decreto, ma di fatto il bonus barriere architettoniche non sarà così appetibile come nell’anno passato a causa della probabile conferma di rimozione degli interventi di bagni e serramenti da quelli incentivabili, che erano sicuramente quelli sfruttati maggiormente, oltre alla rimozione della possibilità di utilizzare sconto in fattura e cessione del credito.
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Dal marketing al neuromarketing per capire le reali esigenze del consumatore e soddisfarle
Fare l’imprenditore è certamente una delle sfide più difficili in questa epoca moderna. Servono conoscenze, capacità, competenze oltre a una forte e massiccia dose di coraggio, motivazione e tenacia. A ciò vanno aggiunte poi la determinazione, la lucidità e una continua e solida visione del presente e del futuro.
Notevole giusto? Seppur quanto detto descriva le diverse caratteristiche necessarie a un imprenditore, ne rimane una che pare essere, da oggi in avanti, la più complessa: cioè saper fare marketing. Fare marketing, ovvero collocare sui mercati la propria azienda – in modo vincente – è certamente la sfida più grande. Questo perché i mercati sono in continuo cambiamento e occorre leggerli in modo corretto proprio mentre sono in trasfor-
mazione. Si tratta, perciò, di una vera e propria abilità che occorre imparare, allenare e mantenere aggiornata. Saper gestire e guidare il marketing della propria azienda è la competenza fondamentale di ogni imprenditore, in qualsiasi settore. A maggior ragione nel grande mercato della transizione energetica, che sarà uno tra i primi settori a guidare l’innovazione e l’evoluzione del mondo stesso. E, forse, collocato sopra il settore delle energie c’è solo quello dell’intelligenza artificiale, per intensità di cambiamento. In relazione a quest’ultimo, anche il marketing sta correndo veloce, e sfrutta le ultime innovazioni per potenziarsi e capire meglio come i mercati si stiano trasformando.
Più si hanno strumenti per comprendere le esigenze
del mercato e dei clienti e più aumentano le probabilità di stare al passo con i tempi e orientarsi nel verso giusto e più profittevole. Si tratta, in un certo senso, di capire quali siano i bisogni delle persone e, quindi, accogliere le loro istanze, in tal senso. Un po’ semplicistico come concetto ma efficace perché ricorda a tutti gli imprenditori la loro principale missione: capire le esigenze dei clienti e soddisfarli. Tutto sommato facile, verrebbe da dire. Tuttavia, non va sottovalutato un particolare: le esigenze dei clienti, cioè quello che loro vogliono, è nella loro mente. E, dunque, il segreto del marketing è proprio questo: capire cosa pensano e desiderano le persone e poi dare loro ciò che possa soddisfare tale desiderio. Per questo la mente e i relativi meccanismi sono da conoscere ed è qui che avviene la vera sfida imprenditoriale. Spesso, durante i corsi che tengo, gli imprenditori che partecipano mi chiedono: “E, quindi, per capire il cliente dobbiamo anche essere anche un po’ psicologi?”. La risposta è molto semplicemente Sì. Certo, non serve far sedere il cliente sul lettino, come nelle sedute psicoanalitiche di Freud, ma avere e possedere sempre più conoscenze su come funziona la mente dei nostri clienti, questo sì, serve. Ricordiamoci che noi stessi siamo clienti che acquistano. Qualcuno usa il termine “consumatore”, ma in un’ottica più sostenibile usiamo la parola “acquirente”.
Le nostre aziende gestiscono vendite, ma anche acquisti. E quando siamo noi ad acquistare, abbiamo la consapevolezza di cosa avviene nella nostra mente e perché abbiamo accettato la proposta di un fornitore? È chiaro che conoscere sempre più questi meccanismi ci permette di muoverci a 360° in modo molto efficace, oltre a essere capaci di controllare uno degli ambiti più strategici, cioè il marketing, e se vogliamo anche una delle sue nuove evoluzioni, ovvero il neuromarketing. Il neuromarketing si avvale di conoscenze e tecnologie ancora più profonde e si pone un obiettivo veramente ambizioso, cioè sapere veramente quello che desidera il cliente. Ora viene spontanea una domanda: “Per sapere cosa vuole il cliente non basta domandarglielo?”. La risposta è No.
Chi fa l’imprenditore sa bene che il cliente è un essere umano complesso che integra razionalità ed emotività. Per dirla in due parole – contrapposte – ragione e desiderio. Tendiamo a dire alcune cose a livello razionale, ma può capitare che ne desideriamo altre a livello emotivo. Questo è uno dei motivi per cui i sondaggi marketing ottengono spesso risultati contraddittori e anche inaffidabili. Il marketing se n’è “accorto” e ha iniziato a porsi domande per evolversi e diventare più efficace, e la sua innovazione passa attraverso il neuromarketing. Il neuromarketing ha l’obiettivo di conoscere la vera reazione del cervello dell’acquirente. Detta così suona un po’ da scienziati modello Frankenstein, e in effetti nei primi studi si usavano macchinari per effettuare esami come l’EEG (elettroencefalogramma) che servivano a indagare,
monitorare le funzionalità e le vere reazioni del cervello e, quindi, le vere reazioni dell’essere umano.
Con il neuromarketing abbiamo un quadro più completo dell’acquirente e delle differenze tra ciò che dice e ciò che invece pensa, cioè le sue reazioni reali. Evitando, per ovvie ragioni di procedere, con cavi e quant’altro cosa è possibile fare a livello pratico? C’è veramente molto da fare per innovare il marketing delle proprie aziende e certamente una delle azioni è conoscere meglio e imparare tutto ciò che si è già scoperto, anche grazie al neuromarketing.
Cosa guida il processo di acquisto?
Uno degli ambiti molto interessanti è quello relativo al processo di acquisto dei clienti. Il neuromarketing ci ha svelato molto su come “funzioniamo” quando acquistiamo, cosa tendiamo a dire e cosa, invece, desideriamo veramente. Tutto questo ci aiuta molto a livello aziendale, perché possiamo offrire degli stimoli, attraverso il dialogo commerciale, la pubblicità o una semplice brochure, per aderire il più possibile al meccanismo di acquisto del cliente, aumentando, quindi, le probabilità di successo. Una delle scoperte più importanti è che l’acquisto è molto stimolato dalle sensazioni che prova il cliente: possiamo, dunque, dire che è il lato emotivo a ‘condurre’ tutta la partita.
Fino a pochi anni fa si pensava che alla base dell’acquisto ci fosse un pensiero razionale e, quindi, servisse approcciarsi al cliente fornendo le informazioni necessarie a produrre un ragionamento schematico. È per questo motivo che si tendeva ad abbondare in informazioni, anche e soprattutto tecniche. Il neuromarketing ha dimostrato, invece, che il processo di acquisto è guidato dal desiderio. Le aree del cervello coinvolte nelle emozioni si attivano e dominano, a livello neuronale, una serie di impulsi, anche ormonali, che portano all’acquisto, sia che si tratti di un vestito o di un importante macchinario legato alla produzione di una fabbrica. Dopo aver effettuato l’acquisto le persone tendono a razionalizzarlo, in un certo senso giustificarlo, proprio per farlo apparire maggiormente sotto il proprio controllo, ma in realtà sappiamo oggi, grazie al neuromarketing, che il tutto avviene sotto il dominio emotivo. Per questo si possono conoscere e imparare nuove strategie che permettano di stimolare i propri clienti, attivando le aree emotive adeguate e aumentando, quindi, le probabilità di acquisto. Certo, alla base i servizi e i prodotti che vengono forniti devono generare l’utilità che serve al cliente e occorre rispettare anche valori etici nella propria azione, ciò nonostante già oggi molte aziende mettono a punto la propria comunicazione utilizzando varie strategie e tattiche di neuromarketing ed è probabile che alcuni acquisti che facciamo già siano, in parte, influenzati da questo. Il futuro del business e delle aziende passa anche, e soprattutto, dalla nostra capacità di gestire il ponte di comando, cioè il marketing, o forse dovrei dire il neuromarketing.
I due brand proseguono il loro percorso dopo un primo periodo che ha visto Clivet fornire i propri sistemi per il rinnovo e la purificazione dell’aria alla PUMA House of Football, Milanello e San Siro
AC Milan e Clivet hanno rinnovato la loro partnership per il 2024. L’hanno reso noto ieri, 24 gennaio, durante un evento stampa presso Milanello. In qualità di Air Conditioning and Air Quality Partner del club rossonero, Clivet sarà attivo nelle soluzioni sostenibili in pompa di calore per il riscaldamento, il condizionamento, il rinnovo e la purificazione dell’aria.
LA PARTNERSHIP TRA CLIVET E AC MILAN
Prima dell’inizio ufficiale della partnership erano già state installate alcune pompe di calore Clivet per la PUMA House of Football, il centro sportivo della prima squadra femminile e delle giovanili.
Nel 2022, Clivet ha inoltre provveduto a fornire i suoi sistemi di sistemi per il rinnovo e la purificazione dell’aria anche in altre strutture dei rossoneri, tra cui:
• la palestra dello Sports Center Primavera in cui si allena la Primavera del Milan e la relativa area benessere a Milanello;
• la PUMA House of Football - Centro P. Vismara, in particolare gli spogliatoi della palestra, l’area medica, gli uffici del primo piano e i laboratori medici.
Nel corso del 2023 anche la palestra della prima squadra a Milanello è stata dotata degli impianti Clivet, contribuendo alla
ricerca dell’eccellenza e benessere, aspetti centrali per i due brand, nel centro di allenamento che accoglie quotidianamente i giocatori rossoneri nella loro preparazione alle partite. Infine, l’ultimo importante progetto è stato realizzato presso lo stadio di San Siro a Milano rafforzando ulteriormente il ruolo di Clivet come partner di AC Milan e sottolineando l’attenzione per la salute e la qualità dell’aria come valori condivisi dalle due società che hanno lavorato insieme per garantire agli atleti e a tutto lo staff le migliori condizioni in cui allenarsi e ottimizzare le proprie performance, risparmiando energia.
I SISTEMI VRF PER LA PALESTRA DELLA PRIMA
SQUADRA A MILANELLO
La palestra della prima squadra a Milanello è stata dotata nel 2023 di 3 sistemi VRF MV6 abbinati a 6 unità interne VRF Ceiling & Floor DDLC. Le unità esterne MV6, grazie alla tecnologia inverter che permette di modulare il funzionamento in base ai carichi dell’edificio, consentono a quelle interne di soddisfare a pieno le esigenze di comfort e allo stesso tempo di ridurre al minimo gli assorbimenti elettrici, garantendo la massima efficienza energetica. L’abbinata del controllo centralizzato CCM270 e del Data Converter CCM15 assicura inoltre la massima flessibilità di gestione e il monitoraggio dell’impianto da locale e da remoto: CCM270 consente infatti di regolare ogni unità interna ed esterna per mezzo di un touchscreen da 10 pollici ed uscita ethernet, visualizzando la pagina web sul server direttamente da PC. CCM15 permette invece di controllare ogni unità da remoto, con semplicità ed immediatezza, attraverso la Cloud App Clivet.
Nell’ottobre 2023 Clivet è arrivata a San Siro, dotando le aree adibite a spogliatoi, massaggi e relax della prima squadra Milan di un sistema per il riscaldamento e il condizionamento mini VRF di nuova generazione MSAN8-X 160M composto da 1 unità esterna e 5 unità interne con Data Converter CCM15 che gestisce e monitora ogni unità da remoto attraverso la Cloud App Clivet.
Il sistema è stato scelto per la grandissima efficienza garantita dalla tecnologia full inverter, applicata sia al compressore che ai ventilatori, che permette di seguire i carichi dell’edificio assicurando al contempo comfort a 360° e risparmio energetico. L’esteso campo di funzionamento determina sempre il massimo benessere anche con temperature dell’aria esterna molto alte (fino a 52°C in raffrescamento) o molto basse (fino a -20°C in riscaldamento), mentre la lunghezza delle linee frigorifere, che può essere estesa fino a 300 m, determina una grande facilità di installazione ed adattabilità alla struttura esistente.
Una significativa pietra miliare nella trasformazione di Carrier in fornitore leader mondiale di soluzioni intelligenti per il clima e l’energia
Il 2 gennaio 2024 Carrier Global Corporation (NYSE: CARR) ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Viessmann Climate Solutions da Viessmann Group.
La transazione rappresenta un altro passo significativo nella trasformazione del portafoglio di Carrier, rafforzando la posizione globale dell’azienda come fornitore leader di soluzioni intelligenti per il clima e l’energia.
La combinazione aggiunge al portafoglio esistente di Carrier un marchio di primo piano con focus sul canale di vendita diretto agli installatori e con un fornitore leader di soluzioni climatiche altamente efficienti e rinnovabili con oltre 100 anni di storia di innovazione e sostenibilità. I 12.000 collaboratori di Viessmann Climate Solutions rafforzano ulteriormente la posizione di Carrier come leader globale nel settore HVAC e posizionano Carrier nel settore residenziale e light commercial (RLC), in rapida crescita in Europa. Thomas Heim, precedentemente alla guida di Viessmann Climate Solutions, sarà a capo di Carrier RLC HVAC in Europa, Medio Oriente e Africa, che comprende Viessmann Climate Solutions e le attività RLC di Carrier nella regione, tra cui Riello.
“La combinazione con Viessmann Climate Solutions crea l’offerta più completa e differenziata di tecnologie e servizi sostenibili per il clima del settore”, ha dichiarato David Gitlin, Presidente e CEO di Carrier. “La transazione, insieme alle uscite programmate dalle nostre attività di Fire & Security e Commercial Refrigeration, trasformerà l’attività di Carrier in un’azienda a più elevata crescita con un focus e mandato chiaro sulla leadership globale nelle soluzioni intelligenti per il clima e l’energia.”
Con effetto immediato, Max Viessmann, CEO del Viessmann Group, entra a far parte del Consiglio di Amministrazione di Carrier. “Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con Dave e il suo team di leadership, nonché con i miei colleghi membri del Consiglio di Amministrazione, per costruire un Gruppo leader, a prova di futuro e veramente globale”, ha dichiarato Max Viessmann. “Sono molto entusiasta di questa combinazione, che crea la base perfetta per cogliere le opportunità di crescita e massimizzare l’impatto per le generazioni a venire”.
Con l’acquisizione di Viessmann Climate Solutions, Carrier si posiziona come fornitore di soluzioni climatiche ed energetiche sostenibili end-to-end, basate su tecnologie digitali e scalabili, in grado di soddisfare tutte le esigenze domestiche per il riscaldamento, il raffrescamento, le energie rinnovabili, il fotovoltaico, le batterie di accumulo e la gestione dell’energia.
Una serie di eventi a cura di Daikin per consolidare la presenza su tutto il territorio e per incontrare i propri stakeholders, clienti e collaboratori, mostrando loro le ultime novità
Parte oggi 18 gennaio da Milano il Daikin Tour, l’evento itinerante organizzato dalla multinazionale giapponese leader mondiale nei sistemi di climatizzazione, riscaldamento e purificazione dell’aria. Il tour si articolerà in più di trentacinque appuntamenti in tutte le principali città italiane, durante le quali verranno presentate le ultime novità di Daikin in termini di innovazione, tecnologia e sostenibilità.
Un nuovo format di incontri che nasce con l’obiettivo di entrare maggiormente in contatto con gli stakeholders di settore, i consulenti, i progettisti e gli installatori di tutta Italia, presentando loro gli ultimissimi prodotti Daikin e rafforzando con gli stessi il rapporto di qualità e di valore che li lega. Protagonisti del tour saranno i nuovi prodotti Daikin, quali Perfera All Seasons, Altherma 3 R MT e VRV 5 in pompa di calore, di cui si presenteranno tutte le caratteristiche e le innovazioni ad ogni tappa.
PERFERA ALL SEASONS: IL NUOVO CLIMATIZZATORE DAIKIN CHE RAFFRESCA E RISCALDA CON LA MASSIMA EFFICIENZA IN OGNI STAGIONE
Perfera All Seasons di Daikin è l’unico climatizzatore che, con una sola unit à esterna, raffresca e riscalda più stanze, con la massima efficienza energetica in ogni stagione con un impatto ridotto sui consumi grazie alla classe A+++, anche in modalità riscaldamento (classe energetica riferita al modello 3MXM52A9 in abbinamento a specifiche combinazioni di unità interne FTXM-A. Per maggiori informazioni visita il sito daikin.it). Inoltre, grazie alle sue funzionalità, Perfera All Seasons di Daikin raffresca e riscalda in ogni stagione garantendo il massimo comfort: infatti, dispone di funzioni appositamente studiate per fornire un clima naturale e piacevole e che permettono di evitare i flussi d’aria diretti, ottenendo una temperatura omogenea in ogni angolo della stanza.
Infine, il sistema di filtrazione di Perfera All Seasons assicura una migliore qualità dell’aria grazie alla combinazione di 4 filtri esclusivi, tra cui il dispositivo Flash StreamerTM che con la sua esclusiva tecnologia permette di inattivare virus, allergeni, pollini mantenendo aria e filtri sempre puliti.
• 18 gennaio- Milano - SHERATON MILAN San Siro dalle 18:00 alle 20:00
• 23 gennaio- Buttrio (UD) - Le Fucine Hotel dalle 18.00 alle 19.30
• 23 gennaio- Soave (VR) - Borgo ROCCA SVEVA dalle 18:00 alle 20:00
• 24 gennaio – Montichiari (BS) - CENTRO FIERA MONTICHIARI dalle 17.30 alle 19.30
• 25 gennaio – Nembro (BG) - Piajo Resort dalle 18:00 alle 20:00
• 25 gennaio- Roncade (TV) - Castello di Roncade dalle 18:00 alle 20:00
• 30 gennaio – Padova - HOTEL CROWNE PLAZA dalle 18:00 alle 20:00
• 30 gennaio – San Michele all’Adige (TN) - Rotari dalle 18.00 alle 20.00
• 1 febbraio – Terni - CLASSIC HOTEL IL TULIPANO dalle 18.00 alle 20.00
• 6 febbraio– Genova - TOWER GENOVA AIRPORT HOTEL & CONFERENCE dalle 18.00 alle 20.00
• 7 febbraio- Roma - Hotel NH Roma Villa Carpegna dalle 18.00 alle 20.00
• 7 febbraio - Collegno (TO) - Lavanderia a Vapore dalle 18.00 alle 20.00
• 8 febbraio – Piacenza – La Volta del Vescovo dalle 18.00 alle 20.00
• 15 febbraio – Frosinone - STADIO “BENITO STIRPE” dalle 18.00 alle 20.00
• 20 febbraio – Modena – Tecnopolo dalle 17.00 alle 19.00
• 20 febbraio – Catania - HOTEL NH PARCO DEGLI ARAGONESI dalle 18.00 alle 20.00
• 21 febbraio – Parma - Hotel Link 124 dalle 18.00 alle 20.00
• 22 febbraio – Bentivoglio (BO) - ZANHOTEL & MEETING CENTERGROSS dalle 18.00 alle 20.00
• 22 febbraio – Ragusa - Poggio del Sole Hotel dalle 18.00 alle 20.00
• 27 febbraio – Milano Marittima - HOTEL PREMIER & SUITES dalle 18.00 alle 20.00
• 5 marzo – Firenze - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 5 marzo – Loreto (AN) - Hotel San Francesco a Loreto dalle 18.00 alle 20.00
• 7 marzo – Teramo - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 7 marzo – Massa Carrara- Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 12 marzo – Arezzo - Hotel Minerva dalle 18.00 alle 20.00
• 12 marzo – Lecce - Officine Cantelmo dalle 18.00 alle 20.00
• 14 marzo – Foggia - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 14 marzo – Perugia - HOTEL GIO’ - PERUGIA CENTRO CONGRESSI dalle 18.00 alle 20.00
• 19 marzo – Bari - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 20 marzo – Caserta - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 21 marzo – Salerno - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 26 marzo – Cagliari - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 28 marzo – Cosenza - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
• 28 marzo – Olbia - Location TBD dalle 18.00 alle 20.00
VRV 5: LA POMPA DI CALORE CHE RIDUCE L’IMPATTO AMBIENTALE
Il nuovo VRV5 di Daikin, soluzione in pompa di calore ariaaria con refrigerante R32, garantisce raffrescamento e riscaldamento tutto l’anno. La lunghezza delle sue tubazioni agevola l’installazione in applicazioni commerciali di ogni tipologia e dimensione. Inoltre, la possibilità di scegliere tra cinque livelli di rumorosità fino a 41 db (A) assicura la conformità ai requisiti di pianificazione urbana, migliorando al tempo stesso il comfort all’interno degli spazi.
Progettato per supportare la decarbonizzazione degli edifici commerciali, VRV5 Pompa di Calore riduce significativamente il suo impatto ambientale diretto ed indiretto, coniugando inoltre flessibilità e semplicità di installazione per cui i sistemi VRV Daikin sono già ben noti.
ALTHERMA 3 R MT: PERFORMANCE ELEVATE E CONSUMI ENERGETICI RIDOTTI
La nuova Daikin Altherma 3 R MT, pompa di calore top grade in versione refrigerant split, disponibile in 3 classi di potenza da 08, 10 e 12 kW, è in grado di produrre acqua calda fino a temperature di mandata di 65°C, sufficienti per riscaldare le abitazioni esistenti con impianti a radiatori, mostrando risultati notevoli anche durante gli inverni più rigidi. Inoltre, la nuova pompa di calore raggiunge la classe di efficienza energetica fino A+++ in modalità riscaldamento e A+ in modalità di produzione acqua calda sanitaria. Tali performance permettono di avere un’efficienza molto alta pur mantenendo contenuto il costo della bolletta, massimizzando quindi l’efficienza energetica e, allo stesso tempo, minimizzando i consumi.
Torna dal 27 al 1° marzo CostruirePiù 2024, il convegno digitale gratuito sull’innovazione e le prospettive per il futuro delle costruzioni. 3 CFP a giornata per ingegneri
Dopo il successo della prima edizione con quasi 6 mila iscritti, torna dal 27 febbraio al 1° marzo 2024 la seconda edizione di CostruirePiù, il convegno digitale gratuito per approfondire temi cruciali che caratterizzano il mondo delle costruzioni, con particolare attenzione alla normativa e alle novità nel settore. L’evento è realizzato con il contributo di Laterlite, Daikin, NanoTech Inside Barozzi Group, Teknachem, Biemme, WeTech System, Befire.
Con il patrocinio di: Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Ance, ENEA, Inarcassa, Politecnico di Milano, RPT, Rete Professioni Tecniche, Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana, Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, ANIT - Associazione Nazionale per l’isolamento termico e Acustico, FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO, FINCO, ANGAISA, AiCARR Associazione, CNETO.
Ancora una volta, nel 2024, verrà riproposta la formula
vincente delle 4 giornate, tutte digitali, garantendo un’esperienza immediata, sicura e accessibile al massimo numero di operatori e professionisti sul territorio italiano. Infatti, le sessioni saranno trasmesse in diretta sul sito ufficiale dell’evento, www.costruirepiu.it , e saranno accessibili a tutti i partecipanti previa registrazione. Un’opportunità per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze del settore edile e per approfondire le competenze professionali. È previsto il riconoscimento di 3 CFP a giornata per gli ingegneri, evento accreditato come convegno.
I temi centrali di CostruirePiù 2024 saranno focalizzati sul Codice Appalti e sulle innovazioni del nuovo Codice: dall’importanza della progettazione al rivoluzionario Bim Process. Particolare attenzione verrà dedicata anche alla Legge di Bilancio e ai fondi del PNRR destinati alla riqualificazione dei comuni, affrontando le problematiche infrastrutturali e di cantiere; soluzioni per l’adeguamento sismico degli edifici e per l’utilizzo dell’energia verde, spaziando dai sistemi ibridi ai sistemi passivi come l’isolamento dell’involucro e l’impiego dell’idrogeno. Nella terza giornata, verrà affrontato il tema della protezione del territorio, declinandolo attraverso i 4 elementi cardine: la gestione delle risorse idriche, la valorizzazione del suolo, il fuoco come risorsa e la salvaguardia della qualità dell’aria. E ancora, le prospettive sul futuro dell’ingegneria, sulla digitalizzazione impiantistica e la mobilità verde. Una novità di rilievo per la seconda edizione è la giornata dedicata al Design 360°: un’opportunità per esplorare il ridisegno degli spazi, l’illuminazione smart e gli innovativi elementi di arredo.
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L’edizione 2023 di Prezzi Tipologie Edilizie, a cura del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, conferma la propria funzione di insostituibile strumento di lavoro per Imprese, Professionisti e funzionari tecnici della Pubblica Amministrazione: fornisce, infatti, la più vasta documentazione informativa, puntuale ed esauriente, sui costi parametrici di costruzione di edifici a diversa destinazione (edilizia residenziale di tipo medio, economico, di pregio e monumentale, uffici, centri commerciali, complessi alberghieri, scuole e università, edifici di culto, edifici industriali, parcheggi, giardini e spazi pubblici), espressi al metro quadrato e al metro cubo; individua gli elementi di costo, comprensivi delle spese generali e degli utili di impresa (ad esclusione degli oneri di urbanizzazione e dei terreni), per: stime di massima del costo di costruzione, programmazione economica degli interventi, perizie e consulenze tecniche per lavori di costruzione e ricostruzione degli immobili, studi di fattibilità dei progetti comparazione dei costi di costruzione con i valori commerciali degli immobili.
Un’altra novità di rilievo è il riconoscimento del Prezzario Tipologie Edilizie quale strumento essenziale per l’asseverazione sulla congruità della spesa sostenuta (congruità dei prezzi), attestazione necessaria a seguito dei vari decreti e incentivi fiscali (i molteplici Bonus edilizi) per l’adeguamento energetico e sismico del patrimonio edilizio esistente, necessaria per usufruire degli incentivi fiscali.
L’aumento della capacità produttiva rafforzerà la competitività di LG aiutandola a soddisfare la crescente domanda delle aziende nordamericane
LG Electronics (LG) annuncia l’apertura di una nuova linea di produzione di compressori scroll all’interno dello stabilimento di Monterrey, in Messico. La nuova linea rafforza l’infrastruttura di produzione dei compressori scroll consentendo a LG di produrre un maggior numero di soluzioni a basso impatto ambientale e di ridurre la catena di fornitura per i clienti del Nord America. La decisione di LG di realizzare una nuova linea di produzione in Messico giunge in un momento in cui molti produttori statunitensi di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC – Heating Ventilation Air Conditioning) si trovano ad affrontare numerose sfide dovute all’aumento delle interruzioni logistiche. Questa scelta strategica colloca la base di produzione dei compressori scroll LG vicino ai principali mercati nordamericani, creando un sistema di produzione e logistica che consentirà di rispondere meglio alla domanda locale e di ridurre l’impatto dei problemi legati alla logistica. I compressori scroll di LG svolgono un ruolo importante nell’industria HVAC. All’AHR Expo 2023 di Atlanta, in Georgia, LG ha presentato i propri compressori
Scroll Gen 3 ad alta efficienza energetica per i condizionatori domestici e le pompe di calore, nonché i compressori scroll di grande capacità per gli impianti di climatizzazione commerciali. Progettati pensando al futuro, i compressori Scroll Gen 3 rappresentano perfettamente volontà di LG di creare costante innovazione nel settore HVAC. In previsione delle normative sui refrigeranti che entreranno in vigore nel 2025, e in linea con l’impegno dell’azienda per l’ambiente e la sostenibilità, i compressori utilizzano refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP). Con un GWP inferiore a 700 – di gran lunga inferiore al GWP di 2.088 dell’R410A – questi refrigeranti vanno facilmente incontro ai nuovi standard ecologici previsti per questi prodotti. Anche la struttura dei compressori Scroll Gen 3 contribuisce a garantire la conformità ai più recenti standard di efficienza riducendo lo spreco di energia e di calore.
“La nuova linea di produzione in Messico ci consentirà di produrre un maggior numero di compressori scroll e di rafforzare la nostra capacità di servire il mercato nordamericano”, ha dichiarato Kim Yang-sun, responsabile della Business Unit Component Solution di LG Electronics Home Appliance & Air Solution. “LG continuerà a offrire tecnologie e componenti avanzati per soddisfare le esigenze dei suoi clienti in tutto il mondo”.
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