Installatore Professionale #7 – Novembre/Dicembre 2020

Page 1

Installatore ’ PROFESSIONALE T U T T E

L E

N O V I TÀ

S U

C O M E

M I G L I O R A R E

L A

P R O F E S S I O N E

installatoreprofessionale.it Installatore Professionale

NUMERO 7 NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

CONTABILIZZAZIONE

COSA CAMBIA DOPO IL D.LGS. 73/2020

CASE HISTORY

DAL CIPPATO AL PELLET CON IL CONTO TERMICO

GUIDA

ALL’INTERVENTO IN PRESENZA DI

POSITIVI AL COVID-19 A CURA DI CNA INSTALLAZIONE IMPIANTI

COPIA OFFERTA DA

IN COLLABORAZIONE CON

CON IL PATROCINIO DI:


SERIE FCY E FCYI

PROGETTIAMO SOLUZIONI VERSATILI E COMPATTE

IL RISPARMIO, L’EFFICIENZA E IL BENESSERE IN PRIMO PIANO I ventilconvettori canalizzati monoblocco FCY e FCYI sono ideali per riscaldare e raffrescare piccoli e medi ambienti di uso civile e commerciale. Grazie alla loro tecnologia, garantiscono elevate prestazioni di portata e prevalenza, un elevato comfort acustico ed un notevole risparmio elettrico. Sono progettati per incasso orizzontale in qualsiasi tipo d’impianto da 2/4 tubi e in abbinamento a qualsiasi generatore di calore, anche a basse temperature. Grazie alla disponibilità di varie versioni e configurazioni, la possibilità di scelta tra batteria standard o maggiorata, è facile scegliere la soluzione ottimale per qualsiasi esigenza.

Aermec S.p.A. via Roma, 996 - 37040 Bevilacqua (VR) T. +39 0442 633111 www.aermec.com


SANIFOS

®

STAZIONI DI SOLLEVAMENTO AUTOMATICHE

Adattabili

Performanti

Flessibili

Configurabili e realizzabili in base al vostro progetto

TEAM ASSISTENZA DEDICATO COLLAUDO GRATUITO

www.sanitrit-professional.it


GRIMPER fan

Il fan coil slim e versatile • Pannello estetico bianco in vetro temprato, intercambiabile su entrambi i lati • Ampia gamma di accessori disponibili • Versione a pavimento • Versione murale • Versione da bagno con pannello radiante • Estrema silenziosità • Motore DC Inverter • Spessore 12 cm • Controllo WiFi

MSL

BSL

Via S. Giuseppe Lavoratore 24, Arcole, Verona Tel. 045.7636585 - info@advantixspa.it www.maxa.it


Sommario

NOVE M B R E / D ICE M B R E 2020/ N U M E RO #7

NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 NUMERO 7

Periodico bimestrale edito da

Via Spadolini, 7 – 20141, Milano – Italy Tel. +39 02 88184117 | Fax +39 02 70057190

’Installatore T U T T E

L E

N O V I TÀ

S U

C O M E

M I G L I O R A R E

P R O F E S S I O N E

installatoreprofessionale.it Installatore Professionale

PROFESSIONALE PROFES SIONALE CONTABILIZZAZIONE

COSA CAMBIA DOPO IL D.LGS. 73/2020

CASE HISTORY

PRESIDENTE

DAL CIPPATO AL PELLET CON IL CONTO TERMICO

Giorgio Albonetti

GUIDA

ALL’INTERVENTO IN PRESENZA DI

DIRETTORE RESPONSABILE

Marco Zani

POSITIVI AL COVID-19

CONSULENTE TECNICO

Lorenzo Epis

A CURA DI CNA INSTALLAZIONE IMPIANTI

COMITATO TECNICO

Enrico Celin, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Guido Pesaro, Luca Alberto Piterà

L A

NUMERO 7 NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

COPIA OFFERTA DA

IN COLLABORAZIONE CON

CON IL PATROCINIO DI:

IN COLLABORAZIONE CON

CON IL PATROCINIO DI:

REDAZIONE

Sebastian Bendinelli installatoreprofessionale@quine.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

CNA Installazione Impianti, Antonio Di Roma, Carlo Franceschi, Patrizia Ricci, Michele Tritto REALIZZAZIONE GRAFICA

Fabio Castiglioni

PUBBLICITÀ E SVILUPPO

Milena Acito, Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Paolo Simeoni, Filippo Viola dircom@quine.it ABBONAMENTI

Rosaria Maiocchi | abbonamenti@quine.it TRAFFICO

Donatella Tardini | d.tardini@lswr.it Tel. 02 88184.292 (Responsabile) Ilaria Tandoi | i.tandoi@lswr.it Tel. 02 88184.294 RESPONSABILE DELLA PRODUZIONE

Paolo Ficicchia | p.ficicchia@lswr.it

Direzione, Redazione Quine S.r.l. - Via Spadolini 7, 20141 Milano Tel.: + 39 02 49756990 Fax: +39 02 72016740 ABBONAMENTI Tel. +39 0249756990 - Fax+39 02 70057190 abbonamenti@lswr.it Costo copia singola: euro 1,30 (presso l’Editore, fiere, manifestazioni) L’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni. Prezzo abbonamento annuo (7 fascicoli) in Italia euro 30,00. I numeri arretrati (seconda disponibilità) possono essere richiesti direttamente all’Editore, al doppio del prezzo di copertina. Non si effettuano spedizioni in contrassegno. L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo nel corso della pubblicazione, se costretto da mutate condizioni di mercato. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni.

STAMPA GRAFICA VENETA SPA © 2020 QUINE S.r.l. via Spadolini, 7 - 20141 Milano

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su Industry 4.0 Design magazine sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03. RESPONSABILE DATI PERSONALI QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. +39 0249756990 - Fax+39 02 70057190 Per i diritti di cui al GDPR è possibile consultare, modificare o cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti riconosciuti inviando una lettera raccomandata a: QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano

CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE

10 Interventi in ambienti con presenza di positivi al Covid-19

Come comportarsi nel caso di clienti positivi al virus o comunque sottoposti a isolamento fiduciario o quarantena a cura di CNA Installazione Impianti SPECIALE COVID-19

INTERVISTA

30 La verifica periodica dei contatori prevista dal D.M. 93/2017: novità e valutazioni Molte società si stanno organizzando per allestire un servizio di verificazione a norma di legge a cura della redazione CASE HISTORY

38 Nuova vita agli impianti di un elegante palazzo settecentesco L’aggiornamento del sistema di climatizzazione di Palazzo Verità-Poeta, a Verona a cura della redazione

16 Le procedure per la sicurezza nei cantieri

40 Dal cippato al pellet con gli incentivi del Conto Termico

La check list e le procedure attuative elaborate dalla CNCPT di Michele Tritto

La sostituzione di due caldaie a pellet KWB all’interno di un condominio di Genova di Antonio Di Roma e Carlo Franceschi

NORMATIVA

20 La classificazione energetica degli edifici e lo “smart readiness indicator” Con il D.Lgs. 48/2020, l’Italia recepisce l’introduzione a livello europeo di un sistema comune per determinare la predisposizione degli edifici alla “smartness” di Patrizia Ricci

Rubriche 4 NOTIZIE DI ATTUALITÀ 34 SICUREZZA IN BAGNO 44 L’INSTALLATORE NON PROFESSIONALE 46 NOVITÀ PRODOTTI

26 Come cambia la contabilizzazione del calore dopo il D.Lgs. 73/2020 Ne parliamo con Hans Paul Griesser (ANCCA) e Luca Alberto Piterà (AiCARR) di Sebastian Bendinelli

www.installatoreprofessionale.it Seguici anche su Facebook

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

3


News SUPERBONUS a cura della redazione

PROROGA “BREVE” AL 2022, APPROVATO L’EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI BILANCIO La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento che prevede la proroga del Superbonus 110% dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo e in 4 quote annuali di pari importo per la porzione di spesa sostenuta nel 2022. Per i lavori già iniziati nei primi sei mesi del 2022 è possibile il loro completamento fino al 31 dicembre 2022, con stato di avanzamento lavori (SAL) al 60%. Proroga al 31 dicembre 2022, invece, per i lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici Iacp. Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessio Villarosa, ha riassunto le principali modifiche al Superbonus approvate in Commissione Bilancio della Camera: • l’eliminazione delle barriere architettoniche rientra tra gli interventi trainati sia per i portatori di handicap che per gli over 65 (anche se non portatori di handicap) • assicurazione per professionisti: non è necessario stipulare una nuova assicurazione, si può integrare l’assicurazione già esistente che abbia un massimale non inferiore a 500.000 euro inserendo la copertura del rischio di asseverazione dell’art. 119 del Decreto Rilancio; • chiarimenti in merito al concetto di unità immobiliare funzionalmente indipendente: una unità immobiliare si può ritenere “funzionalmente indipendente” qualora sia dotata di almeno tre delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianti per l’approvvigionamento idrico; per il gas; per l’energia elettrica; impianto di climatizzazione invernale; • Superbonus maggiorato per la ricostruzione degli immobili danneggiati da tutti i sismi che si sono verificati dopo il 2008: la modifica interviene per estendere gli incentivi fiscali Ecobonus e Sisambonus, già previsti al comma 4 ter della norma sul Superbonus, a tutti gli eventi sismici avvenuti dopo il 2008 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza; • coibentazione del tetto: si precisa che gli interventi di coibentazione del tetto rientrano tra gli interventi trainanti. In questo modo si evita di limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente; • misura per le unità collabenti: al superbonus potranno accedere anche gli edifici privi di APE; • risolto il problema dell’unico proprietario: la modifica consentirà l’accesso a tutti gli edifici anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti, fino ad un massimo di 4 unità immobiliari; • Superbonus, fotovoltaico anche su strutture pertinenziali: sarà possibile usufruire del superbonus per l’intervento trainato della installazione di impianti solari non solo sulla propria abitazione ma anche sulle sue pertinenze.

Valido anche per chi fruisce già della detrazione 50% o 65% per interventi precedenti “Vivo in una villetta unifamiliare e negli anni scorsi ho sostituito circa la metà delle finestre presenti, fruendo della detrazione al 50%. Ora vorrei rifare il cappotto termico e sostituire le altre finestre. Posso usufruire del Superbonus?”. È questa una delle nuove domande inserite nella terza edizione, aggiornata al 24 novembre 2020, delle FAQ sul Superbonus 110% pubblicate dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessio Villarosa. Di seguito la risposta: “Anche se il soggetto che sostiene le spese già fruisce della detrazione del 50% o del 65% per un intervento effettuato in anni precedenti, è possibile, in caso di nuovo intervento e in presenza di tutte le condizioni di legge (in particolare miglioramento di due classi energetiche fra trainanti e trainati), fruire del Superbonus del 110% in relazione a interventi eseguiti sullo stesso immobile oggetto di precedente intervento. In particolare, a fronte di un intervento trainante (nel caso di specie il rifacimento del cappotto termico) si possono sostituire anche solo parzialmente le finestre con il 110% (intervento trainato), sempre se complessivamente si consegue il miglioramento energetico di due classi”.

4

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


Bonus idrico per rubinetteria e ceramica sanitaria

Tra gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio della Camera c’è anche l’istituzione di un “Fondo per il risparmio delle risorse idriche”, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021. La finalità del fondo è quella di riconoscere, alle persone fisiche residenti in Italia, nel limite di spesa suindicato e fino a esaurimento delle risorse, un “bonus idrico” pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanita-

ria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Le spese ammissibili alla contribuzione sono quelle (elencate dal comma 3) sostenute per: • la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti; • la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti. Viene altresì precisato (dal comma 4) che il “bonus idrico” in questione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva a fini ISEE. La definizione delle modalità e dei termini per l’erogazione e l’ottenimento del “bonus”, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, è demandata (dal comma 5) a un apposito decreto del Ministro dell’ambiente che dovrà essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.

L’APE ANTE INTERVENTO PUÒ ESSERE REDATTO ANCHE DOPO L’INIZIO DEI LAVORI Con la Risposta n. 571 del 9 dicembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’accesso al Superbonus 110% non è precluso nel caso in cui i lavori siano iniziati a dicembre 2019, a causa dell’emergenza sanitaria posticipati ed eseguiti da luglio 2020, e non sia stato prodotto l’attestato di prestazione energetica (APE) della situazione ante intervento. In tal caso, infatti, l’attestato può essere redatto anche successivamente all’inizio dei lavori e dovrà riferirsi alla situazione esistente alla data di inizio degli stessi. Il dubbio dell’istante nasceva dal fatto che i lavori, nello specifico la sostituzione di finestre e infissi, l’installazione di impianto fotovoltaico e sostituzione della caldaia esistente con caldaia a condensazione, erano iniziati a dicembre 2019 e, di conseguenza, non era stato prodotto l’attestato di prestazione energetica della situazione ante intervento, dal momento che la normativa con la misura di favore è stata introdotta nel 2020, quindi successivamente all’inizio dei lavori. Come chiarito anche nella FAQ n. 5 pubblicata dall’Enea, “nel caso di lavori iniziati prima del 1° luglio 2020 l’APE ante intervento deve riferirsi alla situazione esistente alla data di inizio dei lavori”. Quindi, fermo restando che per la fruizione del Superbonus è necessario dimostrare il salto di almeno due classi energetiche o il conseguimento di quella più alta, tramite il raffronto dell’attestato di prestazione energetica prima e dopo intervento, se i lavori siano iniziati prima dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 6 agosto 2020, che ha statuito l’obbligatorietà dell’APE nella situazione ante e post intervento, l’attestato APE ante intervento può essere redatto anche successivamente all’inizio dei lavori e dovrà riferirsi alla situazione esistente alla data di avvio degli stessi. N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

5


News TRASPORTO RIFIUTI DA ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE, CNA: “ESCLUDERLO DALL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO GESTORI AMBIENTALI” Dubbi e perplessità sono stati avanzati da CNA Installazione Impianti e CNA Costruzioni in merito all’applicazione del nuovo comma 19 dell’art. 193 del codice ambientale (D.Lgs. 152/2006) introdotto dal recente D.Lgs. 116/2020. La norma interviene con un positivo intento di semplificazione sui rifiuti prodotti da attività di manutenzione, piccoli cantieri edili e imprese di pulizia, estendendo a nuove attività che tipicamente producono rifiuti al di fuori dalla propria sede quanto già previsto per le sole attività di manutenzione, aggiungendo anche la possibilità di sostituire il FIR con il Documento di Trasporto per le piccole quantità.“Restano però inalterate – afferma Riccardo Masini, CNA Costruzioni – alcune criticità sulle quali la CNA ha da tempo posto l’attenzione del Ministero dell’Ambiente, tra le quali la previsione di effettuare il trasporto fino alla sede dell’azienda utilizzando il FIR, ad eccezione delle le piccole quantità”. In questi anni, infatti, nel caso dei rifiuti da attività di manutenzione per le quali erano

già vigenti le disposizioni di cui all’art. 266 comma 4, ci sono state molte interpretazioni divergenti che hanno poi portato alla conferma di un obbligo di compilazione del FIR: “Tale obbligo però risulta incoerente. Infatti – sottolinea Guido Pesaro, Responsabile CNA Installazione Impianti – questa movimentazione, che tecnicamente non può essere assimilabile a un trasporto di rifiuti, avviene dal luogo di reale produzione del rifiuto fino alla sede dell’impresa, dove avrà luogo il deposito temporaneo e non verso un impianto di destinazione. Pertanto la compilazione del FIR risulta assolutamente fittizia, non avendo a disposizione, né avendo alcun senso inserire in questa fase del trasporto, i dati relativi all’impianto di destinazione e al destinatario”. Analogamente, prevedere l’obbligo di iscrizione all’Albo per la fase di movimentazione dal luogo di reale produzione del rifiuto al luogo giuridico, ovvero la sede dell’impresa, comporta complessità e oneri significativi per le imprese che, nei fatti, non stanno assolutamente svolgendo un’attività di trasporto di

rifiuti. Inoltre occorre ricordare che l’attività di manutenzione, ad esempio quelle nei piccoli cantieri generalmente svolte da micro e piccolissime imprese, sono attività che di norma generano rifiuti al di fuori della sede dell’impresa, caratteristica che aveva portato il legislatore proprio ad intervenire con il 266 comma 4 del codice ambientale. “Al Ministero – segnalano i rappresentanti delle associazioni di edili e impiantisti della CNA – chiediamo pertanto l’emanazione di un chiarimento, come una circolare interpretativa, che preveda l’esclusione dall’obbligo di iscrizione all’Albo, almeno nei casi di piccoli quantitativi per i quali è ammesso il trasporto accompagnato dal DDT ed una semplificazione che possa consentire, negli altri casi, che questo trasporto avvenga sempre mediante l’iscrizione in categoria 2bis, a prescindere dai quantitativi trasportati”.

Sandro Bonomi è il nuovo Presidente di AVR L’assemblea del 13 novembre ha visto la nomina di Sandro Bonomi come nuovo Presidente di AVR, l’Associazione federata ANIMA Confindustria che rappresenta a livello nazionale i Costruttori di Valvole, Rubinetteria, Attuatori, Raccorderia e Tubi flessibili. Sposato e con tre figli, Sandro Bonomi è nato a Brescia il 10 luglio 1963. È attualmente Presidente e Direttore Commerciale e Finanziario della Bonomi Industries Srl e delle altre aziende del gruppo. Diplomato in ragioneria, dopo un’esperienza in Inghilterra e negli Stati Uniti entra nell’azienda di famiglia – Rubinetterie Utensilerie Bonomi srl, fondata nel 1954 – con un ruolo operativo in amministrazione nelle vendite e nel marketing. Spinto dalla passione verso la tecnologia, si dedica alla digitalizzazione dell’azienda già dall’inizio degli anni ’80. Segue personalmente la costituzione della filiale della Rubinetterie Utensilerie Bonomi srl in USA nel 1994 e di quella in Giappone nel 2007, fino alla costruzione nel 2014 della nuova sede logistica nello stato del Minnesota. “L’obiettivo principale – dichiara Bonomi – è quello di rafforzare ulteriormente AVR moltiplicando le azioni di proselitismo, oltre a offrire stimoli di crescita personale e professionale al management delle aziende associate e portare all’attenzione degli associati temi di grande impatto per il futuro delle aziende quali la governance e il passaggio generazionale. Sarà necessario fornire spunti di riflessione istituendo il libro bianco dei settori rappresentati da AVR, porre rinnovata attenzione all’internazionalizzazione e ai rapporti con le associazioni di settore nel mondo e infine aprire un dialogo diretto con gli associati per raccogliere il loro sentimento e informazioni su come l’associazione può meglio contribuire al loro successo.”

6

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


IVAR inaugura i lavori per il nuovo stabilimento Il Presidente Umberto Bertolotti ha posato la prima pietra del nuovo capannone IVAR, insieme ai figli Paolo e Stefano Bertolotti, e in presenza del Sindaco e Vicesindaco di Prevalle. Uno stabilimento di nuova costruzione prenderà forma contiguo al magazzino già esistente IVAR 3. Grazie all’ampliamento è prevista una riorganizzazione funzionale della logistica dei prodotti finiti che la porterà a occupare un’area totale di oltre 7.000 m2, per offrire un servizio puntuale e tempestivo ai clienti. Inoltre, sorgerà una nuova palazzina adibita al centro di formazione permanente IVAR ACADEMY, dedicato ai professionisti: ampi spazi polifunzionali pronti ad accogliere i numerosi corsi di formazione organizzati dal reparto CTA di IVAR e l’esposizione completa delle soluzioni per il riscaldamento e impianti sanitari. Il progetto vedrà il completamento nel 2021 e i nuovi spazi si distingueranno oltre che per la riorganizzazione funzionale degli stabilimenti anche per la soluzione estetica dal forte impatto visivo. Ha già preso avvio da tempo anche la ristrutturazione della sede principale che si propone di aumentare il benessere dei dipendenti, offrendo un ambiente lavorativo all’avanguardia e dinamico.

WATTS INCONTRA LA SCUOLA: AL VIA IL PROGETTO PER AVVICINARE GLI STUDENTI AL MONDO DEL LAVORO Il progetto “Watts per la scuola” darà la possibilità, per primi, agli studenti degli Istituti Filos Formazione di Novara di accedere ai corsi gratuiti online sulla piattaforma Learn&Earn di Watts e di accrescere la conoscenza di un settore che negli ultimi anni ha visto il diffondersi di nuove tecnologie. Le scuole coinvolte utilizzeranno la piattaforma a scopo didattico durante le lezioni e gli studenti potranno seguire anche direttamente i moduli formativi a distanza. Gli allievi, seguiti e orientati dall’insegnante, potranno utilizzare le lezioni per approfondire temi trattati in classe, verificare le proprie conoscenze anche attraverso i test finali. “Abbiamo avuto l’idea di mettere a disposizione le competenze di Watts per avvicinare la Generazione Z, mentre studia, al mondo del lavoro ed innescare una stretta collaborazione tra formazione e impresa, rendendo i giovani protagonisti della trasformazione digitale. Sviluppare le opportunità offerte dal digitale è oggi fondamentale soprattutto per chi entrerà nel mondo del lavoro’’, dichiara Erminia Lamperti, Marketing Manager SEE di Watts. La piattaforma Learn&Earn sarà integrata alla formazione in aula degli Istituti professionali dando la possibilità di acquisire conoscenze e competenze basate sull’integrazione tra il mondo dell’istruzione e le aziende. N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

7


News RISCALDAMENTO, VAILLANT È “CAMPIONE NEL SERVIZIO” PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO Anche quest’anno Vaillant si aggiudica il riconoscimento “Numero 1 servizio” nel settore sistemi di riscaldamento. A decretarlo è lo studio “Campioni del Servizio 2020/2021” condotto dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza (ITQF), ente indipendente leader in Europa delle indagini di qualità, che ha raccolto le valutazioni di 232.000 consumatori italiani (un campione rappresentativo della popolazione italiana) chiamati a giudicare il servizio ricevuto da 1.319 aziende operanti in 152 diversi settori dell’economia. Vaillant sale sul gradino più alto del podio nel settore dei sistemi di riscaldamento (175° in classifica generale sul panel di aziende prese in esame) e registra una crescita in termini di soddisfazione del cliente del 5%, ottenendo il 79,4% dei voti degli intervistati (74,2% nel 2019) e distaccando significativamente i principali competitor. “Da quando è stato istituito questo riconoscimento per la nostra industria, ha sempre vinto Vaillant. Tre edizioni, tre vittorie: un primato unico, quindi, di altissimo valore, risultato dell’eccellenza che da anni dimostriamo sul campo”, ha dichiarato Fabio Boselli, direttore Service & Master Division di Vaillant Group Italia.

Utilizzare correttamente gli apparecchi a biomassa per migliorare la qualità dell’aria

La principale sfida da affrontare per ridurre l’inquinamento derivante dal riscaldamento domestico a biomasse si può riassumere in due parole: “Rottamare e educare”. Il primo obiettivo è “rottamare” i vecchi apparecchi: impianti installati da oltre 10 anni con una bassa efficienza energetica che pro-

8

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

ducono emissioni molto maggiori rispetto alle tipologie più moderne ed efficienti. Si stima che questi apparecchi siano oltre il 70% del parco installato, circa 6,3 milioni di impianti che contribuiscono all’emissione dell’86% del PM10 derivante dalla combustione domestica della biomassa (AIEL, 2020). La sostituzione dei vecchi apparecchi però non basta: per abbattere ulteriormente le emissioni è fondamentale anche “educare” i cittadini al corretto utilizzo degli apparecchi: impatti della combustione, modalità di corretto utilizzo, norme di installazione e manutenzione, controlli previsti, obblighi a cui si deve adempiere e sistemi incentivanti che consentono di accelerare il turnover tecnologico. Queste informazioni devono essere disponibili e facilmente consultabili per tutti i cittadini che scelgono di riscaldarsi con il calore di legna, pellet o cippato nel pieno rispetto dell’ambiente e della qualità dell’aria. È in quest’ottica che AIEL – Associazione italiana energie agroforestali, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, ha organizzato, nell’ambito del progetto Life PREPAIR, un ciclo di 10 eventi on-line per raccontare “Il corretto utilizzo delle biomasse per migliorare l’aria che respiriamo”. Trasmessi dal 13 al 27 novembre, gli eventi sono visibili sulla pagina Facebook di Life PREPAIR.


22° CONVEGNO ANGAISA: LA DISTRIBUZIONE ITS DI FRONTE ALLA “NUOVA NORMALITÀ” “Crescita o declino?”. All’insegna di questo doppio interrogativo si è svolto il 10 dicembre il 22° Convegno Angaisa, per la prima volta in digitale. Più di 800 le iscrizioni registrate, a riprova che il “distanziamento” obbligato dall’emergenza sanitaria non ha fatto venir meno l’esigenza di incontrarsi e fare rete, anche se attraverso una piattaforma online. “Lo consideriamo come un convegno in itinere, in attesa di sapere come sarà il new normal”, chiarisce il Presidente Enrico Celin, illustrando le attività svolte dall’associazione nel corso degli ultimi mesi. La prima ondata della pandemia ha colpito duramente il settore, interrompendo il trend positivo registrato all’inizio dell’anno, che aveva fatto presagire un clima di stabilità e fiducia. Dopo il brusco calo nei mesi del lockdown, tra luglio e settembre è tornata una crescita significativa, trainata forse anche da un desiderio di tornare alla normalità e a investire sulla qualità abitativa. La seconda ondata peserà certamente sugli ultimi mesi dell’anno, ma le previsioni dell’osservatorio Angaisa stimano che si concluderà con un dato vicino al -8,48% già registrato per la variazione tra gennaio e ottobre 2019/2020: un dato migliore delle previsioni di metà anno. CRESME: due anni per compensare le perdite Il Direttore del CRESME Lorenzo Bellicini ha illustrato gli scenari presenti e futuri del mercato ITS di fronte allo stravolgimento della pandemia. A partire dal “rimbalzo” atteso per il 2021, che però non sarà sufficiente per compensare la caduta: serviranno infatti almeno due anni. “Il settore delle costruzioni toccherà picchi di produzione che non ricordano i tempi passati ma ci riportano ai cicli precedenti: una nuova stagione, non ai livelli della fase espansiva del primo decennio degli anni 2000, ma a partire dal 2021 lo scenario è positivo”. Nonostante si sia

strumento complementare agli eventi organizzati” ha spiegato Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions. La nuova formula ha l’obiettivo di semplificare la partecipazione all’evento, grazie agli spazi di dimensioni ridotte degli “stand chiavi in mano” collocati all’interno del centro congresso MiCo a Milano. La piattaforma consente di creare uno stand virtuale con annessa vetrina prodotti, e offre la possibilità di tenere incontri 1 to 1 o con più persone, ricevere dati sull’andamento dell’evento. Le aziende potranno, inoltre, presentare i propri prodotti attraverso webinar.

registrata una propensione delle famiglie italiane al risparmio, aumenta il desiderio di sistemare la propria abitazione. Bisogno che si inserisce all’interno del quadro di una nuova politica economica che dimostra una grande disponibilità di risorse. Per la prima volta nel 2020 le domande di incentivi fiscali connessi alla riqualificazione energetica e sismica sono calate del 12,7% a causa dell’incertezza iniziale con cui il mercato ha reagito al Superbonus 110% che, secondo le stime CRESME, in ambito sismico ha un potenziale di mille miliardi di euro di interventi, e di 600 miliardi di euro per il settore energetico. MCE prepara l’edizione Live+Digital L’importante fiera di settore è proposta con un nuovo format, in cui fisico e digitale si affiancheranno dall’8 al 9 aprile 2021. La nuova formula Live+Digital sarà riproposta anche nelle fiere dei prossimi anni, perché con l’aiuto della tecnologia sarà possibile raggiungere un pubblico sempre più ampio. Tutti gli attori coinvolti, espositori e visitatori, potranno vivere la fiera in totale sicurezza. “Il digitale diventa quindi uno

Definire le strategie aziendali “Il 2020 rappresenta un fenomeno anomalo e si sposta tutto in avanti di un anno”, ha spiegato durante l’evento Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale presso la LIUC Business School di Castellanza. I momenti di crisi possono essere legati a problemi derivanti dai mercati esterni o a dinamiche interne alle singole aziende. Le due situazioni richiedono soluzioni molto diverse. Qualora fosse presente un crollo del mercato è necessario “mettere in sicurezza” l’azienda, ovvero dare continuità all’azienda mettendo in sicurezza il conto economico per le future esigenze finanziarie. Questo è possibile tagliando gli sprechi o migliorando la marginalità media. La marginalità si migliora scegliendo fornitori differenti, prediligendo i prodotti che permettono di differenziarci dalla GDO, altro elemento del trinomio sono i clienti a cui offrire sempre più servizi. Per sfruttare il Superbonus, dal lato dei distributori e dei grossisti, diventa essenziale diventare general contractor e offrire più servizi: la verifica esecutiva, ricoprire il ruolo di capo commessa e tecnico di cantiere, seguire l’esecuzione dell’opera dopo aver coordinato gli acquisti e fornire i certificati e la documentazione tecnica al termine dell’opera.

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

9


Codice di autoregolamentazione a cura di CNA Installazione Impianti

10

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


Come comportarsi nel caso di clienti positivi al virus o comunque sottoposti a isolamento fiduciario o quarantena

INTERVENTI IN AMBIENTI CON PRESENZA DI POSITIVI AL COVID-19 Premessa: l’installatore svolge un “servizio pubblico essenziale”

In occasione della riapertura della stagione termica, sono state diverse le segnalazioni che ci sono giunte da parte di installatori e manutentori, ma anche di cittadini/utenti, in merito al comportamento da tenere in caso di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su impianti installati ed attivi in edifici, residenziali e non, in cui vi sia la presenza di persone risultate positive al virus SARS-Cov-2 (che in seguito chiameremo, per semplicità, Covid-19) o poste in situazione di isolamento fiduciario o quarantena. I DPCM emanati per far fronte all’emergenza Covid hanno inquadrato le attività di manutenzione, riparazione, installazione di apparecchi ed impianti come “attività essenziali”. I suddetti DPCM sono stati però emanati con il solo scopo di prevedere una deroga all’obbligo generalizzato di “sospensione” delle attività lavorative durante il periodo di lockdown totale. Tali atti normativi nulla disponevano in merito a eventuali obblighi di garantire la continuità dei servizi qui in oggetto. Sulla base della L. 146/90 è possibile ricavare indicazioni in merito alla inquadrabilità delle attività di manutenzione e riparazione quali “attività essenziali” per i soli aspetti che riguardano la sicurezza delle persone. Tale inquadramento risulta in linea, tra l’altro, con quello ricavato anche in sede penale nell’ambito del quale all’installatore/manutentore è riconosciuta una “posizione di

garanzia” a tutela della sicurezza delle persone. Le attività di riparazione e manutenzione risultano infatti rilevanti ai sensi dell’art. 32 della Costituzione (diritto alla salute). Ne deriva, al contrario, che non potranno essere considerate attività essenziali quelle volte a garantire il buon funzionamento degli impianti o il godimento degli impianti e che non riguardano aspetti di sicurezza. Eventuali valutazioni relative all’obbligo di intervento presso edifici in presenza di persone infette al Covid potranno valutarsi unicamente con rilievo ai casi per i quali risulta vigente un contratto di durata in materia di manutenzione. Pertanto, tutte le attività di installazione, manutenzione e riparazione che non siano finalizzate a interventi volti a riparare vizi, difetti, non conformità di impianti e attrezzature dovranno essere sospese, per “forza maggiore”, fino al termine del periodo di isolamento/quarantena al fine di consentire il raggiungimento degli obiettivi perseguiti dai provvedimenti che hanno imposto l’isolamento delle persone venute in contatto con il virus. In caso di interventi manutentivi di sicurezza, le attività di manutenzione e riparazione dovranno invece essere garantite. Sotto quest’ultimo profilo appare imprescindibile il raccordo operativo con le autorità sanitarie competenti che dovranno essere debitamente informate e che dovranno autorizzare l’intervento tenuto conto che la violazione dell’isolamento/quarantena costituisce illecito e comporta sanzioni.

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

11


Codice di autoregolamentazione

Indicazioni prioritarie

Per ridurre il rischio di propagazione dell’epidemia, è necessario implementare un protocollo di sicurezza che assicuri il cliente che il personale incaricato dall’impresa a eseguire l’intervento non è portatore anche inconsapevole del virus e, viceversa, che l’ambiente in cui si troverà a lavorare non è pericoloso per la sua salute. È importante sottolineare che è necessario, durante l’intervento, mantenere il distanziamento sociale (almeno 1 metro e salvo casi particolari per i quali sarà necessario l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie specifici come le mascherine FFP2 o 3) e valutando attentamente il numero di addetti necessario per svolgere l’intervento; è infatti consigliabile ridurre al minimo necessario il numero di lavoratori in contemporaneità nei luoghi. È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e successivamente per il rientro a casa. È fondamentale inoltre ridurre il numero dei lavoratori nel mezzo aziendale garantendo un opportuno distanziamento e comunque con mascherine e guanti.

Prima dell’intervento

Innanzitutto, nei contatti telefonici con il cliente, è opportuno verificare se, nell’ambiente in cui si deve operare l’intervento, siano presenti persone risultate positive al Covid-19 o poste in situazione di isolamento fiduciario o quarantena. In secondo luogo il trasporto di persone e operatori tra la sede dell’azienda e la struttura del cliente dovrà avvenire mediante mezzi in grado di assicurare 12

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

idoneo distanziamento o mediante l’adozione di DPI specifici come indicato dalla normativa vigente, comportamento che andrà mantenuto per l’intero tragitto. Quando si giunge nel luogo dell’intervento, è buona norma verificare che tutti gli impianti di condizionamento presenti siano spenti, se possibile, e che gli ambienti rimangano completamente aerati. Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione (Ventilazione Meccanica Controllata, VMC) eliminare ove possibile la funzione di ricircolo dell’aria e mantenere sempre attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria. In seguito, cliente e operatori si scambieranno vicendevolmente un’autodichiarazione firmata, nella quale si specifica che: • nessuno tra operatori presenti e occupanti della struttura mostra o ha mostrato nei 15 giorni precedenti all’intervento sintomi dell’influenza, quali febbre, anosmia o tosse; • nessuno tra operatori presenti e occupanti della struttura è stato a contatto con persone successivamente riscontrate positive al virus nei 15 giorni precedenti all’intervento; • nessuno dei presenti ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°C. Copia di questa autodichiarazione andrà conservata fino al termine dello stato di emergenza al fine di poter facilmente rintracciare i contatti di ciascun operatore. I dati raccolti hanno come unica finalità la prevenzione dal contagio da Covid-19 e costituiscono un’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020.


Durante l’intervento senza la presenza di contagiati nella struttura

Nell’esecuzione del lavoro si utilizzeranno tutte le cautele per mantenere il più possibile la distanza di sicurezza tra gli operatori e tra gli stessi e gli occupanti della struttura; la condizione ideale sarebbe che durante i lavori non fosse presente nessuno degli occupanti, se non nelle fasi di avvio e di chiusura delle operazioni e, comunque, non più di una persona e possibilmente sempre il medesimo interlocutore. In aggiunta ai Dispositivi Personali già previsti, il personale indosserà una mascherina monouso, un sovracamice monouso e un sovrascarpe monouso. L’impiego di sovracamici o tute monouso può essere sostituito da indumenti di lavoro puliti ogni giorno con acqua a 90° e detergenti comuni. L’impiego di sovrascarpe, specie laddove vi siano lavori in quota o su scale, è sostituibile con precise indicazioni al cliente finale circa la necessità di provvedere a idonea pulizia e igienizzazione delle pavimentazioni a fine intervento (NB: si devono salvaguardare anche le scarpe del personale). Sotto i guanti da lavoro l’operatore calzerà guanti in lattice monouso. In alternativa,

Il costo dei DPI

I Dispositivi di Protezione Individuale hanno un costo, soprattutto se devono essere smaltiti dopo ogni intervento, ed è complicato far capire al cliente (positivo al Covid-19) che questo costo lo deve in qualche modo sostenere lui; in pratica oltre al danno (Covid-19) anche la beffa (pagamento dei DPI e del loro smaltimento). E questo aspetto non è affatto semplice da giustificare. In Tabella 1 sono riportati i costi puramente indicativi che l’impresa installatrice dovrà sostenere. In linea di massima, qualora si dovessero cambiare tutti i DPI dopo ogni intervento, i costi per l’impresa aumenterebbero complessivamente di circa 40-50 euro, senza contare il fatto che l’intervento potrebbe richiedere l’apporto di più operatori. All’interno del mezzo aziendale devono inoltre essere sempre disponibili gel, guanti, etc. e, soprattutto, un contenitore chiuso per gli eventuali rifiuti speciali. Tabella 1. Costi indicativi per tipologia di DPI DPI

COSTO

Tuta

Da € 17 a 33

Visiera

€ 12

Calzari, guanti, mascherina

€ 12

Igienizzante o alcool

Al litro €12

dovrà disporre di guanti da lavoro ad uso personale e indossarli dopo essersi igienizzato le mani. I guanti da lavoro e gli altri DPI destinati ad essere riutilizzati più volte (cuffie, tappi auricolari) andranno disinfettati giornalmente e per ogni diversa commessa di lavoro con apposita procedura di disinfezione (il tutto messo in busta chiusa e poi disinfettato una volta ritornati in azienda). Gli strumenti di lavoro, gli attrezzi e le apparecchiature saranno periodicamente sottoposti a ciclo di pulizia e sanificazione; quelli di maggior utilizzo e minor costo dovrebbero essere assegnati in dotazione personale in modo da minimizzare lo scambio tra gli operatori. Particolare attenzione andrà posta all’utilizzo del telefono cellulare aziendale e alla sua disinfezione periodica; in ogni caso il telefono cellulare aziendale e/o personale non va scambiato, ceduto o prestato tra gli operatori, senza preventiva pulizia e sanificazione. Le chiamate in vivavoce non devono in nessun caso comportare che più operatori si avvicinino allo stesso dispositivo al di sotto della distanza di sicurezza stabilita dalla normativa vigente. Tra i presidi da prevedere nella normale dotazione della squadra di lavoro vi saranno: confezioni di gel igienizzante per le mani; igienizzante spray per la pulizia delle superfici e quanto previsto dalla Circolare del Ministero della Salute n° 5443 del 22/2/2020.

Durante l’intervento con la presenza di contagiati nella struttura

Nell’esecuzione del lavoro presso strutture con presenza di contagiati, oltre a rispettare quanto riportato nel paragrafo precedente, è fondamentale valutare il numero di addetti necessario per svolgere correttamente l’intervento. 13


Codice di autoregolamentazione Il personale, oltre a quanto già previsto al paragrafo precedente, provvederà alla vestitura e svestitura. Tale operazione potrà avvenire: • in condominio (nel ballatoio con la porta del cliente chiusa); • in azienda (in un luogo individuato prima dell’intervento); • nelle abitazioni unifamiliari private (per es. fuori dall’ingresso); • per le Pubbliche Amministrazioni si seguiranno i loro protocolli. Si fa presente che per le operazioni di vestitura e svestitura si dovrà necessariamente operare come descritto: • la tuta si toglie con i guanti disinfettati prendendola da dentro; • i guanti vanno sfilati prendendoli da dentro; • la mascherina si sfila prendendola dagli elastici. In aggiunta ai Dispositivi Personali già previsti, il personale indosserà una tuta di tipo sanitario che copre integralmente il corpo e il capo con l’aggiunta di mascherina FFP2 e/o visiera, occhiali (necessari in caso di contatti molto ravvicinati) e sotto i guanti da lavoro calzerà guanti in lattice monouso, nonché i calzari se la tuta non è omnicomprensiva di calzari (con costi aggiuntivi a carico del committente anche in presenza di un contratto di manutenzione periodica. Si veda il box Il costo dei DPI).

Al termine dell’intervento senza la presenza di contagiati nella struttura

Le normali operazioni di sgombero e pulizia andranno condotte con particolare cura; per la pulizia finale si utilizzeranno prodotti igienizzanti non aggressivi per le superfici dei manufatti. Anche le normali raccomandazioni di mantenere un’adeguata ventilazione dei locali per evitare l’accumulo di composti volatili provenienti dalla reazione di maturazione di schiume e sigillanti, andranno ribadite al cliente, indicando il tempo minimo di 30’. Tutti i DPI monouso andranno raccolti in un apposito sacchetto, diverso da quello degli altri eventuali materiali di risulta, il quale verrà chiuso in modo permanente e smaltito come da disposizioni delle normative vigenti. Sul verbale di consegna dei lavori, oltre alle indicazioni sull’attività lavorativa svolta, andrà annotato che il personale si è attenuto alle disposizioni e che durante la giornata non si sono rilevate situazioni che possano lasciar supporre una qualche manifestazione di contagio (comparsa di febbre, tosse fastidiosa, etc.). Infine, al rientro nella sede operativa, occorrerà prevedere la pulizia dell’auto aziendale.

Al termine dell’intervento con la presenza di contagiati nella struttura

Le normali operazioni di sgombero e pulizia andranno condotte con particolare cura; per la pulizia finale si utilizzeranno prodotti igienizzanti non aggressivi per le superfici dei manufatti. Il luogo di svestizione potrà avvenire: 14

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

• in condominio: nel ballatoio con la porta del cliente chiusa; • in azienda, in un luogo individuato prima dell’intervento; • nelle abitazioni unifamiliari private (per es. fuori dall’ingresso); • per le PP.AA. si seguiranno i loro protocolli. In aggiunta ai Dispositivi Personali già previsti, il personale indosserà una tuta tipo sanitario che copre integralmente il corpo ed il capo con l’aggiunta di mascherina FFP2 e/o visiera, occhiali e sotto i guanti da lavoro, calzerà guanti in lattice monouso, nonché i calzari se la tuta non è omnicomprensiva. A maggior ragione, e come già precedentemente prescritto in caso di assenza di contagiati nella struttura, va raccomandato al cliente di mantenere un’adeguata ventilazione dei locali per un tempo minimo di almeno 30’. Durante la svestizione, e sempre con i guanti, tutti i DPI monouso andranno raccolti in un apposito contenitore, diverso da quello degli altri eventuali materiali di risulta, il quale verrà chiuso e lasciato nel luogo della svestizione al cliente che provvederà allo smaltimento dei rifiuti speciali come da disposizioni delle normative vigenti valide nel caso dei contagiati. Nel caso si utilizzi la visiera ed occhiali gli stessi potranno essere disinfettati sul luogo della svestizione per il loro riciclo e messi in una busta chiusa per ottemperare a una successiva sanificazione (sempre utilizzando guanti monouso). Sul verbale di consegna dei lavori, oltre alle indicazioni sull’attività lavorativa svolta, andrà annotato che il personale si è attenuto alle disposizioni e che durante la giornata non si sono rilevate situazioni che possano lasciar supporre una qualche manifestazione di contagio (comparsa di febbre, tosse fastidiosa, etc.). Infine, al rientro nella sede operativa, occorrerà prevedere la sanificazione dell’auto aziendale e di tutti gli strumenti di lavoro, gli attrezzi e le apparecchiature utilizzate. 


CNA Installazione Impianti – Codice di Autoregolamentazione in presenza positivi Covid 19

ALLEGATO 1 – PROTOCOLLO INTERVENTO FUORI SEDE Tabella riepilogativa. Protocollo intervento fuori sede Ordine temporale

Operazioni

Sopralluoghi

Installazioni

Manutenzioni

Consigliato

Consigliato

Consigliato

Sopralluoghi

Installazioni

Manutenzioni

A

PROTEZIONE SEDILI AUTOMEZZO (c/materiale

A1

Con utilizzo tute integrali

A2

Senza utilizzo tute integrali

B

TABLET E SMARTPHONE

B1 B2 B3

Evitare utilizzo o ridurlo All’indispensabile Proteggerlo con contenitore plastico sigillato Disinfettarlo soluzione alcolica prima di portarlo all’orecchio o ad ogni utilizzo

plastico)

CONTROLLO E UTILIZZO DPI C

DISINFETTARE LE MANI

C1 C2

Prima di indossare i guanti Ogni volta i guanti vengono tolti o sostituiti

D

PROTEZIONE MANI

D1

GUANTI (monouso) in nitrile o lattice: da indossare nuovi o disinfettati GUANTI (no monouso) disinfettare a ogni utenza (additivo apposito)

D2 E

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

E1 E2

MASCHERA senza valvola MASCHERA con valvola

SICUREZZA e PREPARAZIONE LUOGO DI LAVORO F

OCCUPANTI

G

DISTANZA MINIMA LUOGO DI LAVORO

F1

DEVONO INDOSSARE GUANTI E MACHERINA

F2

SE SPROVVISTI FORNIRLI

G1 G2 G3

OCCUPANTI-TECNICI DA OPERATORI STESSA AZIENDA DA OPERATORI DIVERSA AZIENDA

CLIMATIZZATORI DEVONO ESSERE SPENTI PRIMA DI AREARE IL LOCALE 15 min. prima dell’arrivo ARERAZIONE LOCALE

(protezioni monouso in base alla comodità)

I1 I2

EFFETTUATO 15 min. prima dell’arrivo NON EFFETTUATO attendere 15 min

I3

AERARLO (prima della partenza)

DISINFETTARE LA ZONA DI LAVORO

N

SMALTIMENTO A CURA UTENTE (in un sacco sigillato fornito dall’azienda)

L1 L2 L3

PAVIMENTO C/TELO PLASTICO CON TUTA INTEGRALE TELO IN TESSUTO

N1 N2 N3 N4 N5

2 mt 2 mt 2 mt

< 1 mt 2 mt

Sopralluoghi

Installazioni

Manutenzioni

Sopralluoghi

Installazioni

Manutenzioni

Sopralluoghi

Installazioni

Manutenzioni

< 1 mt 2 mt

IMBALLAGGI INERTI CENERI PROTEZIONI (no DPI) DPI (monouso in proprio sacchetto sigillato)

PRIMA DI CARICARE AUTOMEZZO O

Manutenzioni

Operazione utente costi a suo carico

FINE LAVORI e DISALLESTIMENTO M

Installazioni

Il costo è a carico utente

I

INTERVENTO A TERRA

Sopralluoghi

(chirurgica)

H

L

(c/filtro PM)

DISINFEZIONE COMPLETA ATTREZZATURE UTILIZZATE ULTIME OPERAZIONI – DISINFEZIONE

P

POS Disinfezione soluzione alcolica della protezione esterna

Q

DPI

R

DISINFETTARE LE MANI

Q1 Q2 Q3

MASCHERA (no monouso) GUANTI (anche monouso, se non deteriorati) TUTTI GLI ALTRI (con appositi detergenti)

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

7

15


INSTALLATORE PROFESSIONALE

SPECIALE COVID-19

d i M i c h e l e T r i t t o - I n g . , D i r i g e n t e s v i l u p p o p r o g r a m m i e a t t i v i t à s i c u r e z z a C N C P T

Nella convulsa fase di ripartenza dei cantieri edili, la CNCPT si è mossa per elaborare una check list e le procedure attuative del Protocollo sottoscritto il 24 marzo 2020

LE PROCEDURE ANTI-COVID PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI

L

a bilateralità nel settore edile rappresenta, ormai da molti decenni, un principio fondante dei rapporti tra tutte le parti sociali che la caratterizzano. Gli Enti che ne fanno parte, infatti, sono spesso consultati dal normatore in ordine a specifiche disposizioni legislative in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’edilizia è stato il primo settore industriale a costituire organismi rappresentati pariteticamente dagli attori del processo costruttivo edile, e cioè datori di lavoro e lavoratori, per il tramite degli enti di rappresentanza riconosciuti nelle parti sociali. La CNCPT (Commissione Nazionale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro), è l’ente paritetico che promuove la ricerca di strategie di prevenzione e la divulgazione delle evoluzioni normative e organizzative. Si occupa, in particolare, di sviluppare adeguate conoscenze nell’ambito della sicurezza, di elaborare dati nazionali in materia di rischi

e danni alla salute e di redigere pubblicazioni tecnicodivulgative sulla cultura della sicurezza. L’articolazione territoriale dei CPT (Comitati Paritetici Territoriali) consente di realizzare consulenze tecniche nei cantieri per fornire supporto ad imprese e lavoratori su temi inerenti l’igiene e la sicurezza sul lavoro. La pandemia da Coronavirus scoppiata lo scorso marzo ci ha visti impegnati sin da subito, con l’obiettivo di fornire a imprese e lavoratori strumenti di supporto finalizzati alla gestione delle attività di cantiere nel rispetto delle numerose disposizioni legislative emanate al riguardo.

Le azioni svolte dalla CNCPT

A seguito dell’emanazione del Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, relativo a tutti i settori produttivi e al Protocollo emanato dal MIT condiviso da Anas S.p.A., RFI, ANCE, Feneal Uil, Filca CISL e Fillea CGIL, tutte le parti sociali dell’edilizia hanno siglato, il 24 marzo 2020, un ulteriore protocollo recante linee guida per l’intero settore edile. La CNCPT ha prodotto immediatamente

Tabella 1.

Indicazione

Azione a cura del datore di lavoro

Azione a cura del lavoratore

Azione a cura del CSE

vengono presi in esame i punti del protocollo firmato il 24 marzo 2020 dalle parti sociali nazionali del settore e i successivi aggiornamenti

per ogni punto del protocollo vengono proposte indicazioni che il datore di lavoro deve attuare

per ogni punto del protocollo vengono proposte indicazioni che il lavoratore si impegna a rispettare

per ogni punto del protocollo vengono proposte indicazioni che il CSE deve considerare

16

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

Note


N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

17


INSTALLATORE PROFESSIONALE

SPECIALE COVID-19

una check list per l’attuazione del protocollo condiviso di regolamentazione al fine di consentire ai tecnici dei CPT di verificare l’attuazione dello stesso durante i sopralluoghi di cantiere. Contestualmente sono state predisposte le procedure attuative del suddetto protocollo. Le procedure sono organizzate secondo uno schema a colonne, come riportato in Tabella 1. Ma il vero punto di forza delle procedure CNCPT sono gli allegati e i moduli predisposti per dare

attuazione operativa alle azioni indicate nelle stesse. Nella convulsa fase di ripartenza dei cantieri edili, bisognava fornire a imprese e lavoratori questo tipo di informazioni. Si è cominciato pertanto con la predisposizione di opuscoli informativi stampabili in vari formati (Allegato 01), in modo da poterli distribuire ai lavoratori e alle imprese. Per il materiale informativo, abbiamo, in collaborazione con gli altri due Enti paritetici nazionali (CNCE e Formedil), preferito

Tabella 2.

Indicazione

Azione a cura del Datore di Lavoro

Azione a cura del Lavoratore

Azione a cura del CSE

Note

INFORMAZIONE 1.0.1 Principali informazioni da fornire (seguito) Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria (numero 1500 o il numero 112, seguendone le indicazioni);

Fornire informazioni ai lavoratori sull’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre 37,5°. (opuscolo predisposto dagli OO.PP. di settore ALLEGATO 1- modulo 01).

Rispettare l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°), avendo cura di comunicarlo al proprio datore di lavoro, secondo le indicazioni ricevute.

Modalità con cui sarà eseguito il controllo della temperatura al lavoratore;

Comunica ai lavoratori sia il sistema di rilevazione della temperatura corporea, sia i tempi in cui tale rilevazione viene effettuata secondo quanto stabilito al punto 2.1. Al fine del rispetto della privacy, verranno annotate solo le temperature maggiori di 37,5°.

Comunica ai lavoratori sia il sistema di rilevazione della temperatura corporea, sia i tempi in cui tale rilevazione viene effettuata secondo quanto stabilito al punto 2.1. Al fine del rispetto della privacy, verranno annotate solo le temperature maggiori di 37,5°.

Il CSE concorda con il datore di lavoro le modalità di misurazione della temperatura corporea e, sentita la direzione lavori, il committente/ resp onsabile dei lavori, aggiorna il PSC e la relativa stima dei costi della sicurezza. La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di: rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali;

Obbligo di non fare ingresso o di permanere in azienda e in cantiere e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) per le quali i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere nel proprio domicilio;

Stabilire le modalità con cui i lavoratori comunicano tempestivamente al Datore di Lavoro (anche tramite sistemi informali quali SMS/WHATSAPP ecc.) la sussistenza delle condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.) successivamente e all’ingresso.

Nel caso sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc), rispettare l’obbligo di non fare ingresso o di permanere in cantiere comunicandolo tempestivamente , secondo le modalità stabilite dal proprio datore di lavoro.

Stabilire le modalità con cui le imprese comunicano al CSE, la presenza di lavoratori che hanno manifestato la sussistenza delle condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.

18

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

Le informazioni da fornire sono quelle previste dagli opuscoli emanati dagli OO.PP. di settore. (Allegato 1- MODULO 01)

Allegato 01 MODULO 01


puntare molto sulla grafica, in modo da consentire, “a colpo d’occhio”, a tutti i soggetti operanti in cantiere (lavoratori dell’impresa, lavoratori autonomi, fornitori, etc.) di “visualizzare” tutte le informazioni necessarie. Ma non ci siamo fermati qui: lo stesso materiale informativo è stato tradotto in 5 lingue: albanese, inglese, rumeno, francese, spagnolo. I moduli, predisposti in formato Word in modo da poter essere personalizzati dagli utilizzatori, sono il vero valore aggiunto del lavoro della CNCPT. Il Modulo 01, per esempio, alla ricezione, da parte del lavoratore, del materiale informativo Covid-19, riporta l’identificazione dell’impresa, il nome e il cognome del lavoratore, la seguente informazione: “Dichiara di aver ricevuto le informazioni relative al punto 01 di cui al Protocollo anti contagio del settore edile del 24 marzo 2020, di essere a conoscenza delle misure aziendali adottate e si impegna a rispettare le indicazioni inerenti ai comportamenti corretti da adottare ed alle regole fondamentali di igiene, per contrastare la diffusione

del Covid-19. Dichiara inoltre di aver preso visione delle informative affisse in cantiere”, e la firma del lavoratore. I feedback che abbiamo ricevuto da tutti gli operatori sono stati molto positivi, proprio per il carattere altamente operativo che abbiamo voluto dare alla modulistica. L’azione della CNCPT non si ferma qui. Abbiamo siglato con il CNI un Protocollo d’intesa per la sicurezza nel settore delle costruzioni, finalizzato a stabilire un sistema di rapporti tra i due organismi in materia di salute e sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni, per promuovere la formazione degli attori coinvolti e il reciproco scambio di informazioni e la collaborazione per iniziative comuni. Devo riconoscere che l’“intesa” riportata nel protocollo è molto fattiva, grazie a una uniformità di vedute tra CNCPT e CNI, finalizzate a un miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili, soprattutto in un momento molto delicato come quello che stiamo attraversando.  N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

19


Normativa di Patrizia Ricci

LA CLASSIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI E LO “SMART READINESS INDICATOR” Con il D.Lgs. 48/2020, l’Italia recepisce l’introduzione a livello europeo di un sistema comune per determinare la predisposizione degli edifici alla “smartness”, la capacità di migliorare l’efficienza energetica e le performance

on la Direttiva Europea n. 2018/844 sulla prestazione energetica degli edifici è stato introdotto un sistema comune facoltativo per gli Stati membri per determinare la predisposizione degli edifici alla “smartness”, cioè la capacità di migliorare l’efficienza energetica e le prestazioni complessive. Questo sistema si fonda su un indicatore, lo Smart Readiness Indicator (SRI), e su una metodologia specifica per calcolarlo. Con questa norma viene richiesto agli Stati membri un piano a lungo termine (fino all’anno 2050) per la de-carbonizzazione degli edifici esistenti, in termini di ristrutturazione programmatica mirata all’efficientamento energetico. Si richiede inoltre di supportare l’adozione di sistemi di controllo “smart” dell’edificio per la gestione dell’energia, di predisporre le infrastrutture a supporto della mobilità elettrica e, infine, di valutare l’adozione del sistema europeo per la classificazione del “livello smart” dell’edificio attraverso, appunto, lo SRI. L’Italia ha recepito la Direttiva con il D.Lgs. n. 48 del 10/06/2020.

C

20

I contenuti del decreto di recepimento Il D.Lgs. 48/2020 recepisce le direttive 2012/27 sull’efficienza energetica e 2018/844 sulla prestazione energetica nell’edilizia, modificando così il D.Lgs. 192/2005 (sul rendimento energetico degli edifici) e abrogando alcuni obblighi fissati dalla Legge 10/91 (“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”). Nell’art. 2 del D.Lgs. n. 48 vengono definite le finalità del decreto: • migliorare le prestazioni energetiche degli edifici nuovi ed esistenti sottoposti a ristrutturazione; • definire i criteri per il calcolo della prestazione energetica e per il trasferimento delle informazioni in sede di compravendita e locazione; • perseguire la conoscenza dettagliata del parco immobiliare nazionale. Nell’art. 4, che definisce l’ambito di intervento della norma, al comma 2-ter, viene inserita la novità circa l’integrazione negli edifici di impianti tecnici per l’edilizia e di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e quella relativa alla definizione di una strategia di lungo

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

21


Normativa termine per la ristrutturazione del parco immobiliare nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati entro il 2050 (definita nell’art. 5). La definizione di una strategia implica che la ristrutturazione in termini di efficientamento energetico debba in qualche modo essere pianificata attraverso una serie di obiettivi intermedi. Viene inoltre indicato che la ristrutturazione deve risultare efficace in termini di costi in base al tipo di edificio e alla zona climatica. L’efficientamento dell’edificio deve anche promuovere le tecnologie intelligenti (HBES/BACS), ivi comprese quelle che favoriscono l’interconnessione tra edifici (ad esempio, la fibra ottica). Come già detto, la strategia punta al 2050 con obiettivi indicativi periodici per il 2030, il 2040 e il 2050, incluso il raggiungimento di un tasso annuale di ristrutturazione degli edifici, al fine del miglioramento della prestazione energetica, pari almeno al 3%. Nell’art. 6 (“Adozione di criteri generali, di una metodologia di calcolo e requisiti della prestazione energetica”), si tiene conto della fattibilità tecnica, funzionale, ambientale ed economica dei sistemi alternativi ad alta efficienza,

22

Il webinar CEI – PROSIEL

L’articolo trae spunto dal webinar organizzato da CEI e PROSIEL sulla Classificazione energetica degli edifici e SRI, tenutosi lo scorso 22 settembre 2020, al quale sono intervenuti Stefano Tomasina del CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano, Matteo Menoncin di ANIE, Roberto Colombo di IMQ e Carmine Battipaglia di CNA Installazione Impianti.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

se disponibili, e si precisa che la ristrutturazione deve garantire i requisiti di benessere termo-igrometrico degli ambienti interni e della sicurezza in caso di incendi e dei rischi connessi all’attività sismica. Nello stesso articolo si legge anche che “ove tecnicamente ed economicamente fattibile, entro il 1° gennaio 2025 gli edifici non residenziali, dotati di impianti termici con potenza nominale superiore a 290 kW, devono dotarsi di sistemi di automazione e controllo”. Nell’art. 7 vengono previsti degli strumenti finanziari, sotto forma di incentivi da parte dello Stato e/o delle regioni per la promozione dell’efficienza energetica degli edifici. Infine nell’art. 9 si fa presente che nei contratti di compravendita immobiliare deve essere allegata al contratto copia dell’atte-


stato di prestazione energetica (APE), pena una sanzione pecuniaria. Le osservazioni di ANIE ANIE, l’Associazione che rappresenta le imprese elettrotecniche ed elettroniche, ha sollevato alcune criticità al decreto, sottolineando, ad esempio, l’esclusione degli edifici esistenti non sottoposti a ristrutturazione, la mancanza del riferimento esplicito allo SRI, anche se, secondo ANIE, questo potrebbe essere imputabile al fatto che tale indice non fosse stato ancora completamente definito all’uscita del decreto. Da ultimo, viene rilevato anche che i sistemi tecnici di edificio non includono, nell’attuale definizione, i sistemi di accumulo dell’energia, che la strategia nazionale per la ristrutturazione dovrebbe includere anche l’installazione di fonti rinnovabili e che il principio del “tecnicamente ed economicamente fattibile” rimane astratto e soprattutto non viene definito a chi compete l’onere di chiarire come declinarlo. La Direttiva MID (CEI EN 50470) La Direttiva MID (CEI EN 50470) riguarda la contabilizzazione dell’energia elettrica negli edifici, che sta assumendo un ruolo strategico all’interno dei contesti urbani e industriali, sia per il prezzo crescente dell’energia, sia per l’evoluzione degli standard legislativi e normativi a livello nazionale e internazionale. È una disposizione europea intesa alla standardizzazione delle caratteristiche degli strumenti di misura in Europa. Lo scopo di tale direttiva è di armonizzare le normative presenti nei singoli paesi, andando a garantire le precisioni, gli estremi di impiego e i canoni di qualità necessari alla delicatezza della misura delle differenti grandezze. Lo standard garantisce quindi la misura con precise garanzie sia per il fornitore di un determinato bene, sia per l’utilizzatore. La misura di energia elettrica è classificata come MI-003 con tre classi di precisione, A, B e C. Pertanto si avranno degli strumenti sicuramente più stabili con un comportamento poco influenzabile dalle condizioni ambientali. Per ognuno dei settori merceologici specifici, la Direttiva definisce inoltre: • le condizioni termiche/climatiche di impiego (campo di temperatura da -25°C a +55°C); • le condizioni di stress meccanico (strumenti utilizzati in condizioni di significative sollecitazioni a vibrazione e urti); • le condizioni di stress elettromagnetico in termini di campi irradiati/condotti per le applicazioni domestiche o industriali. Come tutte le direttive europee, per trovare applicazione, si richiede il recepimento da parte dei singoli Stati membri. In Italia la Direttiva MID è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 22 del 2007, che distingue i beni di applicazione in varie categorie, tra cui acqua, gas,

misure metriche di volumi, pesi, etc. Il Decreto definisce i requisiti a cui devono conformarsi i dispositivi “per le funzioni di misura giustificate da motivi di interesse pubblico [...] tutela dei consumatori, imposizione di tasse e di diritti e lealtà delle transazioni commerciali” (art. 1, par. 2). È quindi chiaro che i contatori di energia che hanno come destinazione d’uso uno dei casi previsti dal Decreto dovranno essere conformi e certificati secondo tali prescrizioni. Applicabilità dei contatori di energia elettrica MID (EN 50470-1/3) La Direttiva si applica si applica ai contatori per la misurazione dell’energia elettrica attiva di nuova fabbricazione, destinati all’uso residenziale, commerciale e nell’industria leggera su reti elettriche di 50 Hz in cui la tensione tra i morsetti non supera i 600 V, in presenza di transazioni commerciali legate alla misura effettiva del consumo e/o produzione di energia. Secondo l’art. 20 del D.Lgs. 22/2007, chi commercializza o mette in servizio strumenti utilizzati per le funzioni previste dalla Direttiva MID privi delle idonee marcature è punibile con sanzioni da 500€ a 1500€ a strumento. Nel caso non si utilizzassero i contatori certificati MID, nella situazione sopra descritta, l’utente potrebbe riservarsi la possibilità di contestare la misura e di conseguenza non pagare quanto richiesto. Questa tipologia di contatori viene utilizzata laddove c’è una tariffazione, quindi una misurazione e fatturazione dell’energia fornita dal distributore, ad es. l’apertura di un contratto di fornitura di energia elettrica, una sub tariffazione, ad esempio nel caso di suddivisione tra due o più utenti facenti capo a un unico contatore del distributore di energia (es. locaN. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

23


Normativa zione di parti di immobili: piazzole campeggi, ormeggi porti, box, cantine, colonnine di ricarica veicoli elettrici), o una contabilizzazione produzione energia, ad esempio nel caso di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici, da biomassa. La Direttiva stabilisce anche le caratteristiche principali dei contatori MID. L’identificazione del contatore deve avvenire riportando sulla targa, oltre al marchio CE, le indicazioni che riguardano l’anno di produzione, il numero del certificato allegato tipo B e l’ID dell’Ente certificatore. Lo Smart Readiness Indicator Lo Smart Readiness Indicator è un indicatore di intelligenza che misura la capacità degli edifici di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti. Con questo indicatore l’Unione Europea persegue l’obiettivo di aumentare l’adozione di tecnologie intelligenti ed efficienti dal punto di vista energetico nel settore dell’edilizia; fornire informazioni affidabili e un vocabolario comune a tutte le parti interessate; fornire un facile e comprensibile metodo di valutazione. I principi che hanno guidato lo sviluppo della metodologia SRI possono essere riassunti nei seguenti punti: • la capacità di mantenere le prestazioni di efficienza energetica e il funzionamento dell’edificio attraverso l’adattamento del consumo energetico; • la capacità di adattare la propria modalità operativa in risposta alle esigenze dell’occupante, con attenzione alla disponibilità e facilità d’uso, mantenendo condizioni climatiche interne sane e capacità di riferire sul consumo di energia; • la flessibilità della domanda di elettricità complessiva di un edificio, compresa la sua capacità di consentire la partecipazione alla risposta della domanda attiva e passiva nonché implicita ed esplicita, in relazione alla rete, ad esempio attraverso la flessibilità e capacità di trasferimento del carico.

Il quadro legislativo

Il D.Lgs. n. 48/2020 modifica la regolamentazione esistente relativa allaprestazione energetica degli edifici: • D.Lgs. n. 192, 19 maggio 2005, recepimento della direttiva 2002/91 • D.L. n. 63, 4 giugno 2013, recepimento della direttiva 2010/31 • Legge 90, 3 agosto 2013, conversione in legge del D.Lgs. n. 63

Punti di forza del decreto:

• strategia di ristrutturazione del parco immobiliare; • incentivazione all’installazione di sistemi BACS per la gestione delle risorse energetiche; • predisposizione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici; • strumenti finanziari a supporto di tali operazioni.

Per sviluppare la metodologia di calcolo dell’SRI, la Commissione Europea ha commissionato a febbraio 2017 una consulenza tecnica a un consorzio di ricerca con competenze nei campi dell’ICT, della fisica dell’edificio, della valutazione economica e ambientale e dell’analisi di 24

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

mercato. Per determinare il modello concettuale si è passati attraverso l’identificazione dei servizi presenti, la valutazione dei livelli di funzionalità di ogni servizio intelligente presente e il calcolo del grado di intelligenza, attraverso una matrice attraverso la quale sia possibile valutare l’impatto di ciascun servizio su differenti categorie. L’attività tecnica ha prodotto un catalogo costituito da 112 servizi “smart ready”, suddivisi in 9 ambiti o domìni che possono essere presenti in un edificio: riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, sistema di ventilazione, illuminazione, copertura dinamica dell’edificio, elettricità, sistemi di ricarica veicoli elettrici e controllo e gestione. I livelli di funzionalità associati ad ogni servizio vanno da 0 a 4. Un livello di funzionalità più alto riflette un’implementazione più intelligente del servizio. Il livello 0 presuppone l’assenza di controllo automatico, il livello 1 il controllo automatico centralizzato, il livello 2 il controllo individuale della stanza, ad esempio, con valvole termostatiche, il 3 rappresenta il controllo individuale della stanza con la comunicazione tra il controller ed eventuali Building Automation Control System (BACS). Il 4 è un controllo individuale della stanza con comunicazione e rilevamento anche dell’occupazione. Per ciascun livello di funzionalità e per ciascuno dei servizi viene valutato l’impatto su sette differenti categorie. I criteri di impatto (Impact Criteria) sono: l’efficienza energetica, la manutenzione e prevenzione, il comfort, la convenienza, salute e benessere, l’accesso alle informazioni e la flessibilità per la rete. Vengono riportati i criteri di impatto per ogni singolo servizio,


ognuno con il rispettivo peso. Lo schema finale è una matrice nella quale è possibile valutare l’impatto di ciascun servizio considerando il suo livello di funzionalità sulle sette categorie identificate. Rispetto alle tre funzionalità chiave, ovvero mantenere le prestazioni di efficienza energetica, rispondere alle esigenze dell’occupante e garantire una flessibilità della domanda di elettricità complessiva dell’edificio per ciascuno dei sette criteri di impatto, viene determinato un punteggio per ciascun settore tecnico. I fattori di ponderazione nel dominio sono espressi in percentuale e per ogni criterio la somma dei fattori è pari a 100. Questi fattori si differenziano a seconda che l’edificio sia residenziale o meno. Introdotti i fattori di pesatura, si arriva al risultato finale, cioè un punteggio di predisposizione intelligente totale per un edificio o un’unità immobiliare espresso in percentuale, il cosiddetto Total Smart Readiness Score, e uno per i singoli servizi, lo Smart Readiness Score for Technical Domains. Le procedure di valutazione dell’indice sono tre:

• A – metodo semplificato; • B – valutazione esperta; • C – valutazione in-use. L’introduzione di questo indicatore apre alla stagione della scelta energetica del patrimonio immobiliare dell’Unione Europea, sia esso industriale, residenziale o terziario. Lo SRI promuove infatti una gestione integrata degli edifici come parte di un sistema che coinvolge tutti gli interessati. Va precisato comunque che lo schema è ancora in fase di sviluppo e non è stato ancora adottato. Il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, convertito in legge con la L. 77/2020) rappresenta un’opportunità per la classificazione energetica, in quanto le applicazioni dell’Ecobonus e del Sismabonus, garantiscono, oltre al miglioramento delle performance energetiche di edifici e impianti, anche una leva fiscale per il contribuente, offrendo la possibilità di detrarre tutti gli interventi per le attività per il miglioramento della gestione energetica negli edifici.  N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

25


Normativa

di Sebastian Bendinelli

COME CAMBIA LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE DOPO IL D.LGS. 73/2020 Il Decreto di attuazione della Direttiva (UE) 2018/2002 elimina ogni riferimento alla norma UNI 10200 e impone l’obbligo della telelettura. Ne parliamo con Hans Paul Griesser, Presidente ANCCA, e Luca Alberto Piterà, Segretario Generale AiCARR l Decreto di attuazione della Direttiva (UE) 2018/2002 sull’efficienza energetica (D.Lgs. 73/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 luglio 2020) ha introdotto importanti novità sulla contabilizzazione del calore e dell’acqua calda sanitaria in impianti centralizzati, andando a modificare il D.Lgs. 102/2014 e le sue successive modificazioni. In particolare, all’art. 9, lettera d), il Decreto ha eliminato qualsiasi riferimento alla norma tecnica UNI 10200, che finora aveva fornito i criteri per la ripartizione delle spese totali di riscaldamento e ACS nei condomini (vedi Box 1) e ha imposto la telelettura dei ripartitori.

I

L’obbligo di telelettura

La novità più significativa introdotta dalla Direttiva (UE) 2018/2002 è l’obbligo della leggibilità da remoto degli impianti di contabilizzazione. Nello specifico: • dal 25 ottobre 2020 devono essere leggibili da remoto tutti gli impianti di contabilizzazione nuovi o in sostituzione, mentre dal 1° gennaio 2027 dovranno esserlo tutti i sistemi esistenti; • dal 25 ottobre 2020 i consumi rilevati dai dispositivi leggibili da remoto devono essere comunicati almeno due volte all’anno e, su richiesta, ogni trimestre. Dal 1° gennaio 2022, invece, tali dati dovranno essere forniti ogni mese. La Direttiva definisce univocamente che i “dispositivi leggibili da remoto” sono quelli che permettono le letture dei consumi senza accedere alle singole unità immobiliari. Ogni singolo Stato membro però può aggiungere condizioni, affinché un dispositivo debba essere considerato “leggibile da remoto” e quindi sottostare agli obblighi delle letture frequenti che devono essere comunicate ai singoli 26

utenti. Per esempio, la definizione di “leggibile da remoto” potrebbe essere limitata ai sistemi che mandano i dati di consumo frequentemente a server centralizzati, senza quindi la necessità che un operatore si debba recare fisicamente presso l’edificio per scaricare i dati di consumo rilevati dai dispositivi. Questa possibilità però non è stata colta dal legislatore, che nel D.Lgs. 73/2020 (introducendo il comma 5-bis all’art. 9 del D.Lgs. 102/2014) non ha incluso nessuna ulteriore specificazione, lasciando all’utenza la possibilità di utilizzare qualsiasi tecnologia di misura da remoto secondo il criterio di scelta ritenuto più opportuno in termini di costi e funzionalità. Attualmente esistono tre tipi di tecnologie di lettura da remoto: • le tecnologie radio walk-by e drive-by (che richiedono per la telelettura l’impiego di un letturista sebbene questo non sia costretto a entrare all’interno dell’appartamento per la lettura stessa); in tal caso la lettura è asincrona (non continua nel tempo) e non è in tempo reale; • le tecnologie di telelettura punto-multipunto wireless con trasmissione radio su rete non licenziate a breve distanza (che richiedono l’utilizzo di concentratori ed eventualmente di ripetitori di prossimità con registrazione ed elaborazione locale); questi sistemi consentono la registrazione continua e la trasmissione dati a un PC locale o remoto per l’elaborazione dati e possono prevedere una connessione dati al cloud mediante rete dati); • le tecnologie di telelettura diretta puntopunto con trasmissione radio su rete licenziata (la trasmissione dei dati avviene generalmente mediante messaggi SMS trasmessi ad intervalli prefissati), ad oggi non utilizzata nel teleriscaldamento e teleraffreddamento.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

27


Normativa “L’esecuzione del riparto in conformità alla norma tecnica UNI 10200, in particolare per l’individuazione del valore effettivo del prelievo volontario, conferisce la presunzione di aver fatto una ripartizione corretta” – Luca Alberto Piterà, Presidente AiCARR Gli utenti dovranno prendere in considerazione l’opzione meno onerosa tenendo conto anche del numero minimo di letture consentite dalla legge: dal 1° gennaio 2022, quando i dati dovranno essere trasmessi mensilmente, i sistemi walk-by e drive-by richiederebbero l’intervento di un letturista una volta al mese. Per questo alcune regioni si sono mosse per introdurre un’interpretazione più restrittiva al Decreto: la Lombardia, per esempio, all’interno della Deliberazione 3502 del 5 agosto 2020 relativa agli impianti termici civili, ha limitato la definizione di “leggibile da remoto” unicamente alla lettura che usa tecnologie con sistemi AMR (Automatic Meter Reading) fissi, escludendo i sistemi a lettura mobile walk-by e drive-by. Almeno in Lombardia, dunque, gli impianti già installati di questo tipo sono tutelati da ulteriori costi fino al 1° gennaio 2027 e, conseguentemente, dal 25 ottobre non sarà più possibile installare nuovi sistemi walk-by. La richiesta di procedere in tal senso nell’attuazione della Direttiva era stata avanzata all’esecutivo dalla Conferenza delle Regioni e dalla Commissione Industria del Senato. A settembre ANCCA (Associazione Nazionale Contabilizzazione Calore e Acqua) ha inviato un quesito al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere se i sistemi walk-by dovessero essere, o meno, considerati “leggibili

La UNI 10200 resta punto di riferimento per la regola dell’arte

L’altra grande novità della legge di recepimento della Direttiva è l’eliminazione del riferimento alla norma UNI 10200 per la realizzazione della contabilizzazione negli edifici. Di conseguenza, non è più obbligatorio utilizzarla per la contabilizzazione: ogni condominio, almeno in linea di principio, può scegliere autonomamente quale metodo di ripartizione adottare per la quota involontaria, fermo restando il fatto che questa quota non può superare il 50% della spesa totale. Invece, secondo la lettera d) del comma 5 dell’art.9 del Decreto, “l’importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 50 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica.” I condòmini possono quindi decidere, in assemblea, di seguire diverse metodologie per la ripartizione dei consumi involontari, senza bisogno di costose perizie tecniche, se gli “effettivi prelievi volontari” sono misurati mediante metodi diretti. Se ad esempio la quota misurata degli effettivi prelievi volontari è pari al 70% dei consumi totali, la restante quota dei consumi involontari del 30% può essere ripartita in base ai millesimi di superficie. La UNI 10200 prevede invece, per la ripartizione della quota fissa dei consumi involontari, i millesimi basati sui fabbisogni. In ogni caso è sempre necessario ripartire la quota dei consumi volontari secondo i consumi effettivi rilevati dai dispositivi di misura. A nostro parere il punto più delicato è rappresentato proprio dalla stima dei prelievi effettivi volontari che nel caso della misura indiretta può essere controverso. In tal caso il riferimento alla UNI 10200 mette al riparo i condomini da qualunque contestazione o impugnazione della delibera assembleare. La norma tecnica rimane pertanto valida come regola dell’arte per uso volontario, e quindi può continuare a essere utilizzata se era stata introdotta da una decisione assembleare precedente. Luca Alberto Piterà (nella foto), Segretario Generale di AiCARR (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione), conferma che la norma resta un punto di riferimento ineludibile: “Il professionista può discostarsene, certo, ma dovrà in ogni caso attestare che il criterio da lui adottato consenta il calcolo del consumo effettivo, senza introduzione di alcun tipo di coefficiente correttivo o percentuali arbitrarie di consumi effettivi sia volontari sia involontari. L’assemblea non potrà deliberare validamente un criterio di ripartizione della spesa che non sia conforme alla determinazione dei consumi effettivi: una delibera del genere sarebbe affetta da nullità”. da remoto”, anche per dare alle aziende del settore un chiarimento necessario per sapere quali prodotti vendere dopo il 25 ottobre 2020.

Come si sta riorganizzando il mercato

Negli anni 2015-2016, mentre era in vigore come obbligatoria la UNI 10200, sono stati montati milioni di ripartitori walk-by e drive-by. “Si può pensare che l’opposizione a considerarli come leggibili da remoto vada contro il nostro stesso interesse”, chiarisce Hans Paul Griesser, Presidente ANCCA, “ma bisogna pensare nel medio-lungo termine. Anche perché poi saper gestire un sistema AMR, che manda dati di consumo e totali, non è facile per tutti, e bisogna rivolgersi a qualcuno. Allo stato attuale, ci guadagna solo chi ha interesse a vendere e 28

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


far installare questi apparecchi e basta, senza specificare ai condomini che poi, nel giro di un anno, dovranno spendere ancora per adeguarsi. L’impressione generale è che tutti non sappiano bene cosa devono fare. Finché non arriva un chiarimento dal governo è anche difficile dare consigli, in questa materia: i walk-by non sono vietati, ma installarli non è conveniente per i condomini. L’accettazione positiva della contabilizzazione va a nostro favore, perché crea meno contestazioni. Ma se diventa troppo complicata e costosa, l’utente si oppone”.

Le criticità della norma tecnica

La UNI 10200 è nota per aver causato spesso discussioni e contenziosi legali all’interno dei condomini. La criticità maggiore, secondo ANCCA, sta nel calcolo dei millesimi in base ai fabbisogni originari delle singole utenze: questi ultimi vengono ottenuti tramite il calcolo tecnico da parte di un progettista abilitato e rispecchiano la quantità di energia teoricamente necessaria affinché ogni unità immobiliare possa avere, per tutta la durata della stagione termica e quindi anche per temperature esterne estreme, una temperatura di 20°C. Per il calcolo dei millesimi di fabbisogno viene considerata la situazione originaria dell’appartamento e non è possibile prendere in considerazione le migliorie apportate successivamente in termini di efficientamento energetico (come doppi vetri, coibentazione, etc.), fatta eccezione per quelle sulle parti comuni. Questo causa ovviamente uno squilibrio nella ripartizione dei costi, oltre alla difficoltà di raggiungere nei condomini la maggioranza necessaria per deliberare sugli interventi necessari per il risparmio energetico. Sin dalla sua introduzione, la norma è stata criticata per questi aspetti ed è stata proposta da diversi osservatori ed esperti del

La norma UNI 10200

La Direttiva (UE) 2012/27 – attuata in Italia con il D.Lgs. 102/2014, a sua volta modificato dal D.Lgs. 141/2016 – imponeva agli Stati membri di conseguire un obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari al 9% entro il 2016, e rendeva obbligatoria, tra le altre cose, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di calore e acqua calda sanitaria per ciascuna unità immobiliare facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento. La norma UNI 10200 è stata quindi elaborata dalla Commissione Tecnica 803 del CTI per fornire i criteri di calcolo per la ripartizione della spesa totale. In base alla norma, l’energia termica utile prodotta viene suddivisa in base ai consumi volontari (quota variabile), da ripartire in base alle indicazioni fornite dai dispositivi di contabilizzazione, e ai consumi involontari (quota fissa), indipendenti dall’azione dell’utente (come le dispersioni di calore della rete di distribuzione), ripartiti in base ai millesimi di riscaldamento. Questi ultimi, intesi come millesimi di fabbisogno, sono calcolati secondo le specifiche tecniche UNI/TS 11300. La UNI 10200 non prevede la determinazione a priori delle due quote, ma fornisce la procedura per calcolare (annualmente) le quantità in gioco.

settore l’introduzione di fattori di compensazione. La Direttiva Europea 2012/27, all’art. 19, vieta infatti la presenza di split incentives, ovvero veri e propri conflitti di interesse all’interno del condominio. Per passare a una diversa metodologia di ripartizione rispetto a quella già adottata serve comunque una decisione assembleare presa dalla maggioranza dei presenti che rappresentano almeno 501 millesimi. Oltre a questo, occorre stabilire una percentuale da attribuire alla quota fissa: la legge indica solo il limite massimo del 50%, ma ci sono controindicazioni tecniche da tenere presenti qualora si decidesse di ripartire i costi con una quota fissa troppo bassa, che porterebbe a differenze considerevoli anche tra appartamenti di identiche dimensioni, e quindi aumenterebbe la probabilità di contestazioni. Bisogna considerare infatti che la quota fissa sarà sempre una stima, che deve tenere conto anche del fatto che i singoli appartamenti di un condominio non sono termicamente indipendenti: il calore trasmesso da un’unità immobiliare più calda ad altre più fredde può variare in percentuale tra il 10% e il 40%, a seconda dell’orientamento, della posizione, e perfino dell’uso del riscaldamento da parte dei vicini. Per questo la maggior parte degli Stati europei fissa il limite tra il 30% e il 50%. Secondo ANCCA è raccomandabile una ripartizione 50-50, tranne casi eccezionali, per garantire un’equa suddivisione dei costi e, allo stesso tempo, mantenere la funzione di “incentivo” al risparmio energetico garantita dalla quota misurata sui consumi. Piterà mette in guardia dal rischio di allontanarsi dalla UNI 10200: “Le norme tecniche pubblicate dall’UNI sono generalmente riconosciute come rappresentanti la regola dell’arte. L’esecuzione del riparto in conformità alla norma tecnica UNI 10200, in particolare per quanto riguarda l’individuazione del valore effettivo del prelievo volontario richiamato dalla legge, conferisce quindi la presunzione di aver fatto una ripartizione corretta. Potrà essere invece adottata una tabella millesimale fondata su criteri diversi da quelli ritenuti corrispondenti alla regola dell’arte dalla norma UNI 10200, per concessione esplicita della legge”. 

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

29


INSTALLATORE PROFESSIONALE

Intervista

a cura della redazione

Molte società si stanno organizzando per allestire un servizio di verificazione a norma di legge. Ne parliamo con Federico Grisotto di Idrotecnica S.r.l.

LA VERIFICA PERIODICA DEI CONTATORI PREVISTA DAL D.M. 93/2017: NOVITÀ E VALUTAZIONI

I

Il 18 settembre 2017 è entrato in vigore il D.M. 93/2017, contenente la nuova disciplina riguardante i controlli e la vigilanza degli strumenti di misura in servizio conformi alle normative nazionali ed europee. Il provvedimento prevede, tra le altre cose, che i titolari debbano comunicare le caratteristiche degli strumenti di misura alla Camera di commercio della circoscrizione in cui sono in servizio, mantenere 30

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

l’integrità del contrassegno in sede di verificazione periodica, curare l’integrità dei sigilli e il corretto funzionamento degli strumenti. A seconda del tipo di strumento di misura – contatori dell’acqua, del gas, dispositivi di conversione del volume, contatori di energia elettrica attiva e contatori di calore – sono previste diverse periodicità per la verificazione. Ma quali sono, sul piano concreto, le novità portate dal decreto? Ne parliamo con Federico Grisotto di Idrotecnica, azienda specializzata nella metrologia


Le disposizioni del Regio Decreto 20 luglio 1890, n. 6991

Art. 12 - I pesi e le misure e gli strumenti, usati in commercio per pesare e per misurare, sono sottoposti a due verificazioni, la prima e la periodica; nell’una e nell’altra il verificatore pone un bollo sopra ogni oggetto da lui verificato. Art. 32 - Se i pesi e le misure saranno riconosciuti difettosi per lungo uso o per altra causa non avvertibile dagli utenti non sarà inflitta pena alcuna, ma sarà ordinato che siano aggiustati a spese dell’utente prima di ricevere il bollo di verificazione. Sono considerati come semplicemente difettosi i pesi e le misure la cui differenza non giunge al doppio delle tolleranze prescritte dai regolamenti per la fabbricazione. Sono considerati come falsi i pesi e le misure le cui differenze furono dall’utente conosciute e non riparate, o volontariamente procurate per causa di lucro. Organismo di Ispezione 17020 di tipo C, numero 270E

dell’acqua, che si è accreditata come Organismo di Ispezione 17020 per la verifica periodica dei contatori di acqua e di calore, da DN15 a DN200. “Si tratta del primo organismo, per queste verifiche, che copra tutti i calibri fiscali, in esercizio nelle reti di distribuzione”, spiega Grisotto. “Questa esperienza ci ha dato la possibilità di approfondire tutti gli aspetti, sia tecnici che legali, legati a questa attività. Ci siamo trovati in un settore metrologico in parte completamente consolidato e in parte inedito. La verifica periodica dei contatori fiscali non è una novità ma è molto attuale la sua completa applicazione a tutti gli strumenti fiscali.” Chi deve attivarsi per eseguire la verifica, e come? Si identifica il titolare del contatore, che ha la responsabilità del contatore, dei sigilli e della manutenzione. Generalmente questo soggetto è un Distributore o un Gestore di rete (ad es. acquedotto,

Contatore di calore (A), contatore di acqua (B)

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

31


INSTALLATORE PROFESSIONALE

Intervista

società elettrica) che ha molti contatori sotto la propria responsabilità. Il singolo utente non è tenuto, generalmente, ad attivarsi, ma deve solo custodire il contatore e permetterne l’accesso agli incaricati di letture e manutenzioni. I soggetti interessati devono fare richiesta, entro i termini prescritti, presso un organismo abilitato (accreditato da Accredia e autorizzato da Unioncamere) reperibile nell’elenco pubblicato sul sito di Unioncamere. A che punto siamo, in pratica, in Italia? Il Decreto 93 del 21 aprile 2017 rappresenta il moderno pilastro della metrologia legale in Italia. La competenza dei legislatori e dei tecnici ha prodotto uno strumento legislativo sintetico ed efficace. Per metrologia legale si intende la disciplina scientifica, riconosciuta dalla legge, che si occupa della corretta misurazione nelle transazioni commerciali. L’importanza di questa disciplina, per lo Stato, è chiara, vista l’antichità delle leggi su questo argomento. Per esempio? Se vogliamo fare un po’ di storia del diritto, dobbiamo risalire al Regio Decreto 20 luglio 1890, n. 6991 che, a 29 anni dall’Unità d’Italia, ha definito le leggi nazionali sui pesi e sulle misure. Il testo, con integrazioni e modifiche, è ancora vigente ed è il primo riferimento del D.M. 93/2017. In particolare l’articolo 12 sancisce l’obbligo di verificare gli strumenti prima di usarli per la misura fiscale. Viene anche introdotto il concetto di falso (quindi truffa) rispetto all’uso improprio dei misuratori fiscali. Il Decreto 93/2017, di per sé, rappresenta un importante miglioramento in termini di recepimento delle Norme Europee e di semplificazione delle regole di mercato applicabili in Italia. Il Decreto considera tutti gli strumenti di misura fiscale seguenti: contatori di acqua, luce, gas, teleriscaldamento; i contatori per liquidi diversi dall’acqua; le bilance usate per il commercio; i distributori di carburante; misuratori di gas di scarico; strumenti dimensionali; tassametri. Alcuni di questi strumenti erano storicamente sottoposti a verifica tramite prova e apposizione di un contrassegno (etichetta adesiva forata con l’esito positivo e la data della verifica), come ad esempio i distributori di carburante e le bilance dei negozi, soprattutto per garantire la corretta erogazione o distribuzione commerciale (vendita) di una quantità di prodotto. Il D.M. 93/2017 ha messo tutti gli strumenti fiscali sotto lo stesso ombrello di competenza, introducendo o ribadendo gli obblighi di verifica, per strumenti che in precedenza non 32

Federico Grisotto di Idrotecnica S.r.l.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

venivano verificati (contatori di luce ed acqua) o di recente utilizzo (contatori di calore). Per queste categorie di contatori la verifica veniva fatta solo in caso di contenzioso, non su tutti gli strumenti in uso, che sono milioni di pezzi. Quali sono allora le criticità ancora da risolvere? Il problema risiede nella mancanza di una rete di organismi capaci di supportare la verifica di questi contatori, diventata obbligatoria per legge, ma non completamente gestita. Un altro freno all’avvio fluido e ordinato di queste attività deriva dalle Camere di Commercio. Questi organismi sono al centro dell’operazione di sorveglianza, perché formano le liste dei contatori in esercizio, autorizzano e sorvegliano gli organismi attrezzati per eseguire le verifiche, somministrano le sanzioni. In questo periodo storico le Camere di Commercio si stanno razionalizzando e sono in corso accorpamenti di uffici e mansioni, che causano un inevitabile rallentamento dei lavori. Nonostante i ritardi, però, il ciclo virtuoso sta prendendo piede e numerose società si stanno organizzando per allestire il servizio di verificazione dove necessario. La cabina di regia delle Camere di Commercio ha già informato su come procedere secondo i vari settori considerati, in armonia con le possibilità pratiche. Un primo passo importante è stato fatto. La Divisione LV di Idrotecnica S.r.l. ha coperto completamente il campo di prova di due categorie di strumenti (contatori di acqua e contatori di energia termica), con un servizio esclusivamente dedicato. 


FORMAZIONE AREA SAFETY

CORSI SICUREZZA D.Lgs. 81/08

CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER ADDETTI ANTINCENDIO

CORSI PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Sede Territoriale

Technical and safety trainings

QUINE COLLABORA CON:

www.quineformazione.it QUINESrlSrl QUINE Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel 02 864 105 - Fax 02 720 167 40 corsi@quine.it corsi@quine.it


R U B R ICA

R

Sicurezza in Bagno

in collaborazione con

di Stefano Monelli

L’UTILITÀ DI UN VASO E DI UN BIDET CON DIMENSIONI DI COMFORT Le differenze tra uomo e donna, ma anche le diverse capacità di movimento e di agilità, sono aspetti importanti da considerare nella scelta di un sanitario 34

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

ualche anno fa una campagna promozionale su un canale video online, divenuta virale grazie allo stile del messaggio e probabilmente anche per il tema trattato, ha richiamato l’attenzione sulla postura migliore per la defecazione. Certamente un argomento poco attraente, scarsamente trattato, un po’ per ragioni di pudicizia ma anche perché ritenuto probabilmente poco interessante. In questa nota affronteremo, pur nella brevità imposta dalla rubrica, una questione che, sebbene possa apparire frivola o banale, si rivela piuttosto articolata perché sono molti gli aspetti che a vario titolo interferiscono nell’espletamento di questa funzione fisiologica. Al fine di poter inquadrare correttamente il tema è necessario riferirsi all’individuo e in particolare ad alcuni aspetti di antropometria; le misure corporee e il rapporto tra le parti del corpo dovrebbero essere tenute in considerazione per ogni strumento o prodotto. Il concetto di misure “standard” o “comuni”, a cui ricorre l’industria per ragioni di ottimizzazione dei prodotti di serie, è una convenzione che porta alla definizione di forme e dimensioni che per determinati prodotti contrastano con la funzione a cui sono destinati. Non c’è dubbio che le

Q


differenze tra uomo e donna, ma anche le diverse capacità di movimento e l’agilità che varia tra soggetti giovani ed anziani, sono aspetti che hanno la loro importanza anche nella scelta di un sanitario; il buon senso suggerirebbe che un vaso o un bidet, che in alcuni casi coincidono nello stesso prodotto, dovrebbero essere installati in modo da consentirne l’adattabilità in funzione dei diversi utenti, cosa più facile a dirsi che da mettere in atto. Tornando all’espletamento delle funzioni corporee, alcuni studi, svolti in Giappone, hanno ipotizzato che la postura migliore per sia quella in cui ci si pone accovacciati e protesi in avanti, simile a quella che si assumerebbe durante l’esercizio di “squat” nell’allenamento con i pesi. Tale posizione non è semplice da tenere impiegando un vaso comune, a meno che non si ricorra all’uso di un poggiapiedi per alzare le gambe o in alternativa ad un sanitario alla “turca”, regredendo in questo modo di oltre un secolo – quando fu introdotto il vaso con sciacquone che democratizzò la defecazione tra tutte le classi sociali. Se quindi l’evacuazione viene facilitata con la posizione accovacciata, evitando inoltre il contatto con superfici che potrebbero essere sporche, per contro è richiesta una buona efficienza fisica da parte di chi deve servirsene perché costretto a una posizione non facile da tollerare e da cui non è agile recuperare la posizione eretta.Precorrendo forse i tempi, in un recente passato Ponte Giulio aveva messo a punto uno speciale vaso sanitario “bioergonomico” (Figura 1), sia nella versione sospesa sia in appoggio, concepito per offrire una soluzione tecnica finalizzata a migliorare la postura e conseguentemente l’espletamento delle funzioni corporee. Il piano di seduta del vaso aveva una inclinazione di 12 gradi, quindi coadiuvava ad assumere una posizione più naturale evitando le strozzature intestinali, inibendo le tensioni muscolari alla spina dorsale, le pressioni sul nervo sciatico e lasciando fluire il sangue venoso nelle gambe

Figura 1. Il vaso “bioergonomico” di Ponte Giulio, ora fuori catalogo, nella versione da appoggio

BAR. ABITAZIONI. R.S.A. CENTRI BENESSERE. OSPEDALI. SCUOLE. AEROPORTI. ALBERGHI. AUTOSTAZIONI. CENTRI COMMERCIALI. STAZIONI FERROVIARIE. RISTORANTI.

AL FIANCO DI CHI LAVORA NEGLI AMBIENTI BAGNO www.pontegiulio.it Seguici


R U B R ICA

R

Sicurezza in Bagno Figura 2. Vaso bioergonomico, schema di funzionamento

(Figura 2). Purtroppo il “mercato” non accolse tale prodotto nel modo auspicato e ciò determinò la rimozione dai listini. Il problema resta irrisolto e in pratica al momento non esistono soluzioni accettabili e funzionali. In compenso, nonostante l’omologazione degli stili e delle forme con cui vengono proposti i vasi sanitari e i bidet, possiamo fare alcune considerazioni per cercare di individuare un “profilo di comfort” basato sulle misure che almeno per un “normotipo” possano rappresentare la soluzione accettabile. Per fare questo analizziamo quali debbano essere le misure della superficie di seduta, e per le versioni in appoggio a pavimento, quale altezza da terra dovrebbe avere il vaso con il sedile. Per convenzione un vaso dovrebbe avere mediamente una larghezza di 40 centimetri per una profondità di 55, a cui dobbiamo sottrarne circa 10 per la cerniera del sedile. In questo modo otteniamo una superficie, teorica, di circa 1800 cm2 che in base al profilo del vaso varia per eccesso di un valore compreso tra 250 e 400 centimetri quadrati. Quindi per la superficie di seduta possiamo dire che più ci si avvicina ad un valore di 1800 cm2 maggiore sarà il comfort. A proposito dell’altezza facciamo riferimento ancora una volta alla convenzione per cui una sedia, uno sgabello o una panca dovrebbero avere circa 43 centimetri da terra. I vasi sanitari, o i bidet, in appoggio a pavimento, vengono solitamente proposti con un’altezza di circa 40 centimetri, al piano di seduta privo del sedile quindi ci si riferisce alla sola ceramica. Ma vediamo di chiarire, dal punto di vista antropometrico, quali siano le ragioni che giustificano questa misura. Prendendo come riferimento un “normotipo” in questo caso un uomo con un’altezza di 178 centimetri e una donna alta 165, pos36

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

siamo calcolare e prendere in considerazione la lunghezza dalla pianta del piede all’articolazione del ginocchio, che per l’uomo è circa 48 centimetri, mentre per la donna di 43, misure che evidentemente variano con l’altezza e con altri parametri, ma che offrono un riferimento per la misura di una seduta da terra.Per un vaso sanitario però entrano in gioco altri aspetti da tenere in considerazione, tra gli altri la questione età, che in un paese come il nostro rappresenta un tema importante. Per questa categoria sociale è opportuno ricordare che la mobilità articolare si modifica leggermente con l’età, la flessione plantare della caviglia si riduce durante la fase tardiva della stazione, la mobilità globale del ginocchio non si modifica così come la flessione e l’estensione dell’anca mentre aumenta l’adduzione. II movimento pelvico è ridotto in tutti i piani. In altre parole i movimenti richiesti per sedersi ed alzarsi sono più difficoltosi. Quindi ragionando in modo da condizionare le scelte per avvantaggiare il più debole possiamo definire che sia ottimale un piano di seduta che si trovi ad una altezza da terra compresa tra 45 e 50 centimetri – includendo nella misura il sedile. Per concludere questa nota manca di fare riferimento al modulo sanitario che rappresenta una soluzione imprescindibile per installare un vaso sanitario, sospeso o in appoggio, indipendentemente se in un contesto di ristrutturazione o di nuova costruzione. L’adozione di questo “accessorio” offre diversi vantaggi tra cui i più evidenti sono la possibilità di installare la cassetta di scarico esterna rispetto alla parete, aumentare la profondità del vaso rispetto alla parete rendendolo adatto anche a soggetti diversamente abili obbligati ad usare il bagno su una sedia a ruote. 


Organo uďŹƒciale ANGAISA LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO

Organo uďŹƒciale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA

www.bluerosso.it

ISSN: 2038-0895

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

BLU& #265 ROSSO

N. 78 I Anno XIV I MARZO/APRILE 2019 I Bimestrale

6/ $&/530 -0( *45*$0 $)& (6"3%" "- '65630

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

STORIA E TECNOLOGIA PER L’M9 DI MESTRE

WATER MANAGEMENT REPORT L’acqua, un bene prezioso ma insufficiente PROGETTAZIONE Edificio per uffici certificato Passivhaus

KLIMAHOUSE 2019: VIDEO La sostenibilità è la chiave per vivere bene

DENTRO L’OBIETTIVO Dubai: oltre lo Zero Energy

Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Organo uďŹƒciale AiCARR LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R

BIM2BEM La modellazione energetica nella progettazione integrata

Organo ufficiale

Organo Ufficiale AiCARR

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

Partnership strategica

SISTEMIVRF

SISTEMISOLARIFOTOVOLTAICI

NORMATIVA

Panoramica di inizio anno

IT IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO | NOVEMBRE/DICEMBRE 2018

GLOSSARIO DELLA CLIMATIZZAZIONE, ANNO 2020 A cura di Carmine Casale e Livio Mazzarella

#251

C O M E

M I G L I O R A R E

L A

IN CONVENZIONE CON

PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI

MobilitĂ elettrica: opportunitĂ e sfide in Italia

Fondato nel 1952 05/02/19 18:02

www.casaeclima.com

Sviluppo dell’IoT per l’industria e le infrastrutture

i morsetti per qualsiasi tipo di conduttore

SEMPLICI

il cablaggio è ancora piÚ semplice: collega qualsiasi tipo di conduttore senza bisogno di utensili!

Logistica

Un mondo a parte

VELOCI

con il morsetto WAGO 221 i collegamenti dei conduttori sono piĂš rapidi e immediati.

fino a 6mm² **

SICURI

Organo ufficiale

connessioni senza errori: il corpo trasparente del morsetto permette di verificare a vista il corretto cablaggio.

CLASSIFICHE 2015

GROSSISTI

Via Vivaio, 11 - 20122

Milano - Tel. 02 76280629

ABRUZZO Croce Rossa 119 - Tel 0862 401372 - Fax 0863 442442 SRL - ANSE 2000 - Viale della Garibaldi, 235 - Tel 0863 25480 AQ - 67100 - AQUILA - DIME GEWA ITALIA S.C.P.A. - Via - CAVI SPA Multimedia 0862 452100 - Fax 0862 452137 AQ - 67051 - AVEZZANO - COM - S.S. 17 Km 32, 500 N.25 - Tel HOLDING SPA - INDIPENDENTE 0863 497150 - Fax 0863 509165 AQ - 67100 - L’AQUILA - EDIF - Via Camillo Cavour, 78 - Tel Abruzzo SRL - ELETTROTECA 4463759 AQ - 67051 - AVEZZANO - COM-CAVI 2000 - Via Aterno 11 - Tel 085 TEATINO - DIME SRL - ANSE - Fax 085 9435570 CH - 66020 - SAN GIOVANNI - Via Salara, 7 Z.I. - Tel 085 9435540 - Fax 085 4462861 TEATINO - ACMEI SUD - ELEX CH - 66020 - SAN GIOVANNI - Via Adige, 21 - Tel 085 4465938 - EDIF HOLDING SPA - INDIPENDENTE 0872 700388 - Fax 0872 718202 CH - 66020 - S.GIOVANNI TEATINO - Contrada Severini, 21 - Tel HOLDING SPA - INDIPENDENTE 42747 CH - 66030 - TREGLIO - EDIF 210 - Tel 0872 42646 - Fax 0872 HOLDING SPA - ELEX - ZI, 085 4463759 CH - 66034 - LANCIANO - EDIF 2000 - Via Aterno 17/19 - Tel TEATINO - DIME SRL - ANSE - Fax 0873 3045290 CH - 66020 - SAN GIOVANNI Incoronata, 19/B - Tel 0873 30451 HOLDING SPA - ELEX - Via 085 4313541 - Fax 085 4315102 CH - 66053 - VASTO - EDIF - Via Salaria Vecchia, 148 - Tel TARLAZZI SPA - STAR TRE 0861 777081 - Fax 0861 777168 PE - 65100 - PESCARA - REMA Via Mattia Preti 20/24 - Tel - DIME SRL - ANSE 2000 TE - 64018 - TORTOREDO LIDO 0835 1975870 BASILICATA 182 - Tel 0835 1975840 - Fax 952336 SUD SPA - ELEX - Via La Martella, Tel 0835 952383 - Fax 0835 MT - 75100 - MATERA - ACMEI ITALIA - Via degli Artigiani - GAROFALI SPA - FEGIME 382654 27 - Tel 0835 386998 - Fax 0835 MT - 75020 - SCANZANO JONICO SPA - FEGIME ITALIA - Via dell’Artigianato, MT - 75100 - MATERA - GAROFALI 23 Bis - Tel 0835 336405 SPA - FEGIME ITALIA - Via Gattini, MT - 75100 - MATERA - GAROFALI SPA - ELEX - Via Puglia, 60 476853 - Fax 0971 476845 MT - 75025 - POLICORO - MAJORANO - Via dell’edilizia, 13 - Tel 0971 ITALIA - CANGIANO - SONEPAR 53107 PO - 85100 - POTENZA - SONEPAR 23 - Tel 0971 69456 - Fax 0971 SPA - ELEX - Via dell’edilizia, 0973 827423 - Fax 0973 827424 PZ - 85100 - POTENZA - ELECTRA 7 - Contrada S. Alfonso - Tel SPA - ELEX - S.S. Sinnica Km. PZ - 85040 - LAURIA - MAJORANO 1909540 - Fax 0968 1909570 CALABRIA Via del Progresso 302 - Tel 0968 - ACMEI SUD SPA - ELEX CZ - 88046 - LAMEZIA TERME

EVENTI Produttori e distributori: GLI #HOLOLENS PER L’INDUSTRIA ce la si può fare!

CONTROL La Meccatronica

16/05/18 11:11

FEDERAZIONE NAZIONALE ELETTRICO DISTRIBUTORI DI MATERIALE

SEDE

SEDE

- www.fmeonline.it

- Fax 0984 76110 SEDE Piave, 93/A - Tel 0984 76110 SCARNATI SPA - ELEX - Via - Fax 0984 73631 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI Trieste, 13/17 - Tel 0984 71140 SCARNATI SPA - ELEX - Viale - Fax 0983 292057 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI S. Angelo Snc - Tel 0983 530388 806716 CALABRIA SRL - ELEX - Viale 3/5 - Tel 0985 42048 - Fax 0985 CS - 87067 - ROSSANO - MAJORANO SPA - ELEX - C.so del Tirreno DEL CEDRO - F.LLI SCARNATI 402402 - Fax 0984 402403 CS - 87020 - SANTA MARIA Cancello Magdalone - Tel 0984 SCARNATI SPA - ELEX - Contrada 404024 - Fax 0984 839076 CS - 87036 - RENDE - F.LLI Abruzzi, 12 Cda Lecco - Tel 0984 - FAX 0984 401755 SPA - ELEX - Via Duca degli I° TRAVERSA - TEL 0984 403962 CS - 87036 - RENDE - STRANO SEDE SUD SRL - VIA UMBERTO NOBILE DI RENDE COSENZA - VITALE - Fax 0984 402403 CS - 87036 - QUATTROMIGLIA Marco Polo Z.I. - Tel 0984 402402 ELETTRICA SRL - ELEX - Via - Fax 0984 73631 CS - 87036 - RENDE - CALABRIA SEDE Trieste, 13/17 - Tel 0984 71140 SCARNATI SPA - ELEX - Viale 402755 - Fax 0984 839363 CS - 87100 - COSENZA - F.LLI Umberto Nobile Snc - Tel 0984 CALABRIA SRL - ELEX - Via - Fax 0968 21413 CS - 87036 - RENDE - MAJORANO - Via A.Volta, 66 - Tel 0968 21491 0968 442289 - EDIF HOLDING SPA - INDIPENDENTE 244 - Tel 0968 203301 - Fax CZ - 88046 - LAMEZIA TERME SRL - ELEX - Via del Progresso - Fax 0961 710298 - MAJORANO CALABRIA loc. Barone - Tel 0961 719223 CZ - 20331 - LAMEZIA TERME SRL - ELEX - Via Fiego Vicariato - MAJORANO CALABRIA 522069 CZ - 80100 - CATANZARO LIDO SEDE 19 - Tel 0967 21638 - Fax 0967 SUD SRL - FINDEA - Viale Europa, 14 - Fax 0961 781112 CZ - 88060 - SATRIANO - VITALE SEDE Scylletion, 47 - Tel 0961 781113 ELETTRICA SRL - ELEX - Via 0968 457111 - Fax 0968 453200 CZ - 88021 - COSENZA - CALABRIA - Via del Progresso 471 - Tel - VITALE SUD SRL - FINDEA - Fax 0962 966005 CZ - 88046 - LAMEZIA TERME 106 Km. 245 - Tel 0962 966006 - Fax 0965 636546 CALABRIA SRL - ELEX - S.S. loc. Arangea - Tel 0965 636555 KR - 88900 - CROTONE - MAJORANO SRL - ELEX - Via Gagliardi 1/B - MAJORANO CALABRIA 51805 - Fax 0965 51134 RC - 89121 - REGGIO CALABRIA Modena Chiesa, 81 - Tel 0965 993711 - STRANO SPA - ELEX - Via 86 - Tel 0963 991927 - Fax 0963 RC - 89131 - REGGIO CALABRIA SEDE SRL - ELEX - Viale Affaccio, - MAJORANO CALABRIA Tel 0963 45821 - Fax 0963 42865 VV - 89900 - VIBO VALENTIA Alcide de Gasperi 180/186 - D’URZO SRL - ELEX - Via VV - 89900 - VIBO VALENTIA

All’interno l’elenco completo dei soci FME

- Fax 0823 220651 CAMPANIA Tratto, 261 - Tel 0823 446177 SPA - ELEX - Viale Lincoln 1° 833694 CE - 81100 - CASERTA - ALFIERI Tel 0824 833766 - Fax 0824 SPA - ELEX - Via Appia, 74 0825 680106 - Fax 0825 680106 AV - 83017 - ROTONDI - ALFIERI ITALIA - Via Rivarano, 16 - Tel IRPINO - APRILE SPA - FEGIME AV - 83024 - MONTEFORTE

COMMERCIO ELETTRICO

| SETTEMBRE 2017

53

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

nell’era 4.0

ITS Dove va la filiera?

professionisti non è certamente entusiastico

LA CHIAVE DI LETTURA www.commercioelettrico.com DEL NUOVO MERCATO NORME, TECNICA PER INSTALLATORI E E MERCATO ELETTRICO MANUTENTORI

N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016

Lavoro di squadra e grande passione

PAG. 2

INTESA | PER I CITTADINI DI DOMANI

INDAGINE | CENTRO STUDI CNI

Lo Sblocca Cantieri rilancerĂ le infrastrutture?

Le risposte degli ingegneri alle domande del Centro Studi CNI, tra la richiesta di una semplificazione delle regole e le preoccupazioni per evitare distorsioni della concorrenza

La cultura della sicurezza inizia dalle scuole Firmato l’accordo di tre anni tra MIUR, CNI e Protezione Civile: un percorso didattico per un PAG. 5 ambiente piÚ sicuro

PAG. 3

TREND Il bagno che ti calza a pennello

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�

Copia offerta da:

ROMA

MILANO |

Un nuovo inizio per Genova

Fire Safety Academy

CROTONE |

La demolizione delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera si è svolta come da programma, ma la scelta di demolire e ricostruire integralmente il ponte non convince tutti

CONTINUA A PAG. 6

|

Maker faire 2019

PAG. 4

PONTE SUL POLCEVERA | LA FINE IN SOLI 6 SECONDI

PAG. 6

SPECIALE | BARRIERE ARCHITETTONICHE

Una “battaglia di civiltĂ â€?

Il vantaggio fiscale di oggi rischia di determinare svantaggi di diversa natura nell’immediato futuro. Essa gode comunque di un ampio consenso: la metà degli ingegneri iscritti all’Albo professionale l’ha adottata nel 2019, con una prevalenza per le classi piÚ giovani e per quelle piÚ anziane

Ancora nel 2019, sono tanti gli edifici pubblici e privati non adeguati a persone con disabilitĂ motoria, ma soprattutto visiva, spesso dimenticata dai progettisti

Sponsor

In collaborazione

SPECIALE BIM

Presentata piattaforma WorkING

TERNI-TOSCANA |

Corso di ispezione tecnica

ANCONA |

L’uso civile delle demolizioni

CANTIERE |

Il futuro della mobilitĂ di Roma: con il termine previsto per il 2021, il punto sui lavori della Linea C definita come la piĂš grande infrastruttura di trasporto pubblico driverless

PAG. 12

PAG. 10

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

Quale tutela per estetica, design e parquet?

PQ2_00_Copertina.indd 1

Caratteristiche delle viti per le pavimentazioni di legno

29/03/2019 17:28

PROGETTAZIONE SOSTENIBILE | CERTIFICAZIONI

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING

Rubinetti e sistemi doccia

Isola Design District

Fuorisalone e Milan Design Week, le novitĂ

Il protocollo ITACA si aggiorna

Ora Prassi di Riferimento UNI, il protocollo include anche l’edilizia non residenziale. Intervista a Giuseppe Rizzuto, Direttore Generale ITACA

Luci e ombre sulla Flat tax

MATERIA CONNECTION

A colloquio con Giovanni Patronelli

VERCELLI |

SASSARI |

Una materia considerata di particolare importanza dai professionisti tecnici italiani. Non a caso, i rappresentanti della Rete Professioni Tecniche hanno partecipato attivamente all’intero processo di interlocuzione istituzionale.

A SCUOLA DI EFFICIENZA

TARANTO |

La sicurezza nelle forniture di calcestruzzo

Il Decreto Sblocca Cantieri è Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE Legge, ma il giudizio dei

IL PARERE DEI PROFESSIONISTI |

FOCUS Un anno di logistica

TERRITORIO

SBLOCCA CANTIERI |

Un intervento poco risolutivo

20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .

LA FEDERAZIONE RAPPRESENTA DI MATERIALE ELETTRICO SETTORE DELLA LA CATEGORIA NEL L’OBIETTIVO DI DISTRIBUZIONE CONIL MERCATO E REGOLAMENTARE DELLA DISTRIBUZIONE PROMUOVERE LA CULTURA

CopCE 2.indd 1

bimestrale

di Gianni Massa

www.wago.com/221 FME soci ordinari distributori NAZIONALE GROSSISTI

LA MIA SCOPERTA DEL PLC: CORREVANO GLI ANNI ‘80

|

“One small step for a man�

** NEW 221-612, 221-613, 221-615 fino a 6mm²!

PUNTO E VIRGOLA

DELL’INSTALLATORE PROFESSIONALE

ISSN: 2038-0895 N.6/2019 luglio

EDITORIALE

WAGO 221: WIRING R(E)VOLUTION!

Automazione

PROFESSIONALE

Guida

P. 23

P R O F E S S I O N E

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

FOCUS COMMISSIONING

SISTEMISOLARITERMICI

S U

MARCO BOSELLI Bosch riparte da‌ Bosch

Analisi del processo e case study

Supplemento di

N O V I TĂ€

www.bimmedica.it IL PORTALE BIM PER LA SANITA’

Anno 28 • N° 2 • Marzo/Aprile 2019

Le sperimentazioni strutturali del XX secolo: le originali strutture “italian Style� a cavallo tra la ricostruzione del Paese e il miracolo economico

P. 17

Speciale WJFHB JU $IJ TJBNP

’Installatore L E

NASCITA E DECLINO DELLA SCUOLA ITALIANA DI INGEGNERIA

Come cambierĂ Internet in termini di potenzialitĂ e velocitĂ . All’Istituto Superiore “Algeri Marinoâ€? di Casoli, un seminario per fare il punto

Fonti rinnovabili nel nostro Paese

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

Guida alla manutenzione

www.casaeclima.com FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE

Parquet

STORIA DELL’INGEGNERIA

IL FUTURO CHE VERRĂ€, LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DEL 5G

Energia

484x284_Blu&Rosso_logistik.indd 1

T U T T E

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

Follow us!

ISSN n. 1974-7144

Ristrutturazione chiavi in mano: cosa sfugge alla distribuzione?

Organo UďŹƒciale CNETO IL MAGAZINE PER LA PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studIo di progettazione

$FOUSP MPHJTUJDP EJ 7JFHB "UUFOEPSO &OOFTU (FSNBOJB

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

Quotidiano casaeclima.com TAVOLA ROTONDA IMPIANTI NEGLI NZEB: LA NEWSLETTER CON DALLA TEORICA ALLA PRATICA LE NOVITĂ€ DELLE NUOVE NORME OLTRE 35.000EPB, ISCRITTI IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV

POMPEDICALORE

Non importa se al cliente occorre uno dei nostri modernissimi sistemi o un ricambio fuori assortimento: per noi la vasta disponibilità è importante tanto quanto il rispetto delle date di consegna. PerchÊ solo cosÏ manteniamo la promessa di fornire esattamente il prodotto giusto, al momento giusto e nella sede giusta, secondo le necessità del cliente - il tutto senza compromessi. 7JFHB $POOFDUFE JO RVBMJUZ

IDROTERM

Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

GENERAZIONE

& VO NBHB[[JOP QFS USPWBSF UVUUP DJo DIF TFSWF BODIF RVBOEP OPO j QJr JO QSPEV[JPOF

ISH 2019

Protagonista il bagno Made in Italy

#42

GLOSSARIODELLA CLIMATIZZAZIONE

OMNICANALITĂ€

Senza una strategia i dati non bastano

ISSN:2038-2723

GENERATORIDICALORE

YOUR INFORMATION PARTNER

Organo del CNI e degli Ordini DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI INGEGNERI

MARZO/APRILE 2019

LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE

BUILDING

Alla scoperta di trend, novitĂ e prodotti. In tempo reale

Quine Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141, Milano

w w w. c a s a e c l i m a . c o m

www.designinsider.it

PAG. 20

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�

INFORMAZIONE TECNICA E MARKETING PER IL PROGETTISTA, L’IMPRESA E IL POSATORE www.professionalparquet.it

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

Passo obbligato e grande opportunitĂ

www.commercioelettrico. IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

Organo ufficiale FME

RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

COMMISSIONING

INDUSTRY

Organo ufficiale FINCO

POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.

www.bluerosso.it LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO PIĂ™ DINAMICA

Organo ufficiale AiCARR

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R MENSILE PER LA

ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

SUBFORNITURA E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE ISSN n. 1974-7144

GLI #HOLOLENS PER L’INDUSTRIA

#SISTEMI DI VISIONE

la rivoluzione naturale

IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA

INDUSTRIAL AUTOMATION

www.terminidellameccanica.com

#5 giugno 2019 mensile

who’s who] RIVISTE CARTACEE www.meccanica-automazione.com

www.giornaleingegnere.it

Innovazione e cambiamento di GIOVANNA ROSADA

O

Organo uďŹƒciale Confapi Installatore 7 INFORMAZIONE TECNICO GUIDE dell’ Professionale SCIENTIFICA PER LE PMI LA DISTRIBUZIONE www.rivistainnovare.it NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

DOSSIER

alle pagg. 22­23

Utensili

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

VIDEO REPORTAGE MECSPE 2019

Un CNI eletto per dare risposte

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

segue a pag. 2

GOVERNO IN CRISI

Ancora trattative e consultazioni? CASSA DEPOSITI E PRESTITI

a pag. 7

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi...

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

SPECIALE MILLEPROROGHE

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

a pag. 10

Automazione accessibile e modulare con robolink IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO ÂŽ

Semplificate la vostra automazione con motion plasticsÂŽ igusÂŽ. Potete utilizzare il braccio robotico completo robolinkÂŽ, oppure i singoli componenti modulari combinabili a seconda delle vostre esigenze.

igus srl - Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) - Tel. 039 59061 - www.igus.it

Cover_TerminiMecc_2017_Generale.indd 3

ANNO 29 n. 1 gennaio - febbraio 2020 ISSN: 2612-4068

29

anni!

MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE

Per saperne di piĂš collegati da qui al nostro sito

MERCATO

Il settore della detergenza verso la sostenibilitĂ TENDENZE

La strada per l’iper-profumo è aperta

LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY

www.ammonitore.com

www.audiofader.com

Novembre/Dicembre 2016

WEBSITE AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE Il volto delle imprese E MAGAZINE MENSILE Il cliente prima di tutto DIGITALE. LA PIATTAFORMA TUTTI I VOLTI E LE ITALIANA DELLA AZIENDE DELLA Multilingual Dictionary www.smstrumentimusicali.com PRODUZIONE MUSICALE MECCATRONICA IL MAGAZINE ON LINE DEI E DELL’AUDIO MUSICISTI PROFESSIONALE www.meccanica-aut MECCANICA&AUTOMAZIONE MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE C Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E GUIDA VERS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA INFORMAZIONE LA PRODUZIONE SMART INDU MECCANICA E DELLE MACCHINE TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI #4maggio 2016 mensile

www.meccanica-automazione.com

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

Italia scossa

di Fabio Chiavieri

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

MATERIE PRIME

M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA

Un ponte tra passato e futuro

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo

[pag. 18]

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

Internationales WĂśrterbuch der Mechatronik Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale di Meccatronica Dictionnaire international de mĂŠcatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrĂłnica ĐœоМдŃƒнаŃ€ОднŃ‹Đš Ń ĐťĐžĐ˛Đ°Ń€ŃŒ ПоŃ…Đ°Ń‚Ń€Оники

FOOD INDUSTRY Organo uďŹƒciale Ordine Tecnologi Alimentari L’INFORMAZIONE DI QUALITA’ PER LA SICUREZZA E L’IGIENE ALIMENTARE

cleaning DIGITAL MARKETING

CORSI

Speciale IGIENE ALIMENTARE

N. 0 | SETTEMBRE 2019

BIRRA NOSTRA FOCUS SAISON

Homebrewing: 5 birrai rispondono MoBI Tasting Team

UNIVERSAL AUDIO APOLLO 8P

HEDD TYPE 05

ROLAND TR-09

GYRAF G22

SOFTUBE MODULAR

2/27/20 2:14 PM

www.terminidellameccanica.com TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA DELLA MECCATRONICA

SARDINIA INSULA BIRRAE Luca Pretti

www.audiofader.com

IVO GRASSO e MASSIVE ARTS

TARGET PROFILATO IL VOLTO DELLE IMPRESE DEL CLEANING

MAGAZINE

NOVITĂ€, DEGUSTAZIONI, PRODUZIONI, ITINERARI NEL MONDO BIRRARIO

EVENTI PERSONALIZZATI Il volto delle imprese

www.dimensionepulito.it

www.dimensionepulito.it

AT T UA L I TĂ€

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

RIVISTE CARTACEE TARGET PROFILATO who’s RIVISTE wwho] ON LINE

Teamworking piĂš efficaci ed efficienti

TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL MONDO DEL CLEANING

|

PER LE PMI

Ogni 15 giorni raggiunge oltre 42.000 iscritti

CARRIERA & LAVORO

Dimensione Pulito_01_2020 LIBRO.indb 1

AUTOMAZIONE

EVENTI PERSONALIZZATI

DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL

LA GUIDA COMPLETA DEDICATA ALLA PRODUZIONE E AL COMMERCIO DI MACCHINE, ATTREZZATURE, PRODOTTI E SERVIZI DELLE PULIZIE PROFESSIONALI

1991 - 2020 i nostri

|

11/12/17 18:00

Š Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

CLEANING

PROGE T TA ZIONE

50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

|

MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

Editoriale

CORSI

i rinvii www.meccanica-automazione.com

MACCHINE UTENSILI

ROBOTICA

Al centro della fabbrica intelligente

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING LA SMART INDUSTRY

UNA VISIONE PERVASIVA

LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE

Terms of Mechatronics

DIGITAL MARKETING

SCIA, operativo il modello unico

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

1563

della meccanica e dell’automazione

RIVISTE ON LINE

alle pagg. 16­17

L’EDITORIALE

Soluzioni di sicurezza industriale

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

ISSN 2499-362X

EVENTI

AT T UA L I TĂ€

Gerardi

FOCUS a pag. 12

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE

#2 MAGGIO 2019

LA MIA SCOPERTA DEL PLC: CORREVANO GLI ANNI ‘80

|

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

SPECIALE VALIDAZIONE

magazine

PUNTO E VIRGOLA

AUTOMAZIONE

CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

M A N U FA C T U R I N G | I N D U S T R I A L I T | A U T O M AT I O N | M E C H AT R O N I C S

La Meccatronica nell’era 4.0

|

Terms of Mechatronics | Mechatronics international dictionary

Industry 4.0 Design #MOTION CONTROL

PROGE T TA ZIONE

STORIA DI COPERTINA

www.ammonitoreWEB.com

LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY

|

MUSIC

www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE

Organo ufficiale ANGAISA

SALVATORE

FILADELFIA:

Organo uďŹƒciale AITeL LA RIVISTA DELL’INDUSTRIA E DEI TECNICI DEL LATTE SCIENZA E TECNICA LATTIERO - CASEARIA Dairy Science and Industry Journal Rivista dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte Journal of the Italian Dairy Science Association www.aitel.it

LA CITTĂ€ DELLA BIRRA AMERICANA Matteo Macalaria

Innovazioni tecniche nella stagionatura dei formaggi molli Soft cheese ripening technological innovation Formulazione di un nuovo prodotto funzionale da latte di capra Development of a functional product from goat milk

ADDEO www.audiofader.com NOVITÀ, DEGUSTAZIONI, WEBSITE AGGIORNATO ITINERARI E www.MTEDocs.it MENSILE DI FORMAZIONE QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE PRODUZIONI, NEL MONDO BIRRARIO TECNICHE LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE AGGIORNAMENTO PER INFORMAZIONE PER L’AUTORIPARAZIONE IL MECCATRONICO E DELL’AUDIO PROFESSIONALE STRUMENTI ALTERNATIVI

SAMPLE PACK

Indicizzata in

numero 0 | LUGLIO 2019

Sostituzione del liquido di governo della Mozzarella con siero alginato Replacement of Mozzarella cheese governing liquid with whey-alginate

AVID PRO TOOLS | DOCK

IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI www.pulizia OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA DA 50 AN INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E AUTOREVOLE FACILITY MANAGEMENT ISSN 0390-6361

QUINE COLLABORA CON: YOUR INFORMATION PARTNER

Tutti i prezzi si intendono senza Iva

YOUR INFORMATION PARTNER

URBAN & PARTNER

MILANO (I)

SARAGOZZA (ES)

MILANO (I)

WRODAW (PL)

Tutti i prezzi si intendono senza Iva

GALLARATE (I)

PIACENZA (I)

TIRANA (AL)

Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Quine srl Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190

www.quine.it www.quine.it

Via G. Spadolini, 20141 Milano - It Tel. +39 02 8641 Fax. +39 02 7005


Case History a cura della redazione

NUOVA VITA AGLI IMPIANTI DI UN ELEGANTE PALAZZO SETTECENTESCO Il sistema di climatizzazione di Palazzo Verità-Poeta, a Verona, è stato aggiornato con una nuova unità monoblocco MAXA dotata di due compressori con motore EC e gestione a inverter

38

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


alazzo Verità-Poeta è una dimora patrizia del Settecento, situata nel centro della città di Verona. La committenza impiega l’edificio principalmente per attività convegnistica e di ricevimento, e lamentava l’eccessiva limitazione di impiego delle sale al piano nobile nelle stagioni estreme invernali ed estive, chiedendo inoltre una maggiore velocità di messa in servizio delle sale volendo sostituire i terminali in ghisa esistenti. È stato quindi realizzato un aggiornamento del sistema di climatizzazione invernale ed estivo, con la sostituzione di un gruppo frigorifero acqua/acqua e di una caldaia a gas metano, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di generazione sia in riscaldamento che in raffrescamento, ridurre le emissioni di gas serra nel centro città, evitare il consumo di acqua potabile per il raffrescamento estivo, e ottenere una maggiore velocità di messa a regime.

P

Le criticità

Il contesto del centro storico veronese non permette l’installazione di nessun genere di unità motocondensante esterna. La particolare conformazione del palazzo esclude qualsiasi tipo di integrazione architettonica di sistemi tecnologici. Inoltre, c’era la necessità di integrazione con un impianto, in parte, esistente, e quella di sostituire alcuni terminali in ghisa, con moderni ventilconvettori adatti sia al riscaldamento che al raffrescamento (Figura 1).

Le soluzioni adottate

Dopo un’attenta analisi, la committenza ha aderito alla proposta di un intervento di tipo idronico. Volendo mantenere un importante focus sull’efficienza energetica e sull’economicità di gestione è stata scelta una soluzione che prevede: • rimozione e smaltimento della vecchia caldaia, rimozione e smaltimento del vecchio gruppo in R22 del tipo

acqua/acqua, riorganizzazione degli spazi tecnici; • installazione di una nuova unità del tipo monoblocco MAXA i-HP 0260, dotata di 2 compressori con motore EC e gestione a inverter, ventilatore con motore EC a giri variabili e completa di circolatore integrato con motore EC ad alta efficienza (Figura 2). La particolare conformazione geometrica dell’unità MAXA (con una base quadrata 1800 x 1800 mm) ha permesso l’introduzione della motocondensante all’interno del locale tecnico. Inoltre, la possibilità di pilotare in totale autonomia il regime

Figura 1. I nuovi ventilconvettori all’interno delle sale

Figura 2. Unità monoblocco MAXA i-HP 0260

di rotazione del ventilatore esterno ha permesso di canalizzare l’espulsione dell’aria attraverso un articolato canale realizzato su misura in alluminio pre-isolato. Infine, la possibilità offerta dalla committenza di poter sfruttare un piccolo vano avente una finestratura che si affaccia in un cortile interno ha permesso di ottenere un ottimo effetto fonoassorbente, annullando di fatto la minima rumorosità residua.

I risultati raggiunti

I benefici ottenuti dall’installazione dell’unità i-HP MAXA sono di vario genere e si possono valutare su diversi livelli: • eliminazione di un punto di emissione di gas serra dal centro storico della città di Verona, tramite la rimozione del vecchio generatore a gas; • totale autonomia e sicurezza di approvvigionamento grazie all’impiego dell’unità i-HP MAXA che è in grado di garantire il buon funzionamento in pompa di calore con temperature esterne anche di -15°C e in raffrescamento con temperature esterne anche di +46°C; • azzeramento dell’impatto estetico, grazie all’inserimento dell’unità all’interno del locale tecnico; • azzeramento di ogni rumorosità grazie all’impiego di un ventilatore esterno di tipo assiale, gestito da motore di tipo EC con gestione a inverter; • perfetta integrazione con l’impianto esistente grazie al mantenimento dello standard idronico. 

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

39


Case History

di Antonio Di Roma (Carbotermo) e Carlo Franceschi (AI E L)

DAL CIPPATO AL PELLET CON GLI INCENTIVI DEL CONTO TERMICO La sostituzione di due caldaie a pellet KWB all’interno di un condominio di Genova ha permesso di ridurre sensibilmente i consumi e le emissioni di polveri sottili

Il condominio oggetto dell’intervento

40

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


li incentivi del Conto Termico, rivolti agli interventi che incrementano l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni, sono uno strumento molto efficace per trainare il turn-over tecnologico degli impianti. L’esempio descritto in queste pagine, riportato inizialmente su Agriforenergy, trimestrale di informazione tecnica sulla filiera legno-energia, mostra concretamente la sua importanza e strategicità. Un elemento che assume ancora più rilevanza oggi, con la crisi economica portata dalla pandemia di Covid-19. La sostituzione di impianti non adeguati, come nel caso descritto, o addirittura obsoleti e inefficienti, è uno dei due pilastri individuati da AIEL nel piano “Rottamare ed educare”, per ridurre del 70% in 10 anni le emissioni derivanti dalla combustione domestica di biomassa legnosa. Gli apparecchi a legna e pellet installati in Italia da più di 10 anni costituiscono il 70% del parco installato, circa 6,3 milioni di impianti che contribuiscono all’emissione dell’86% del PM10 derivante dalla combustione domestica a biomassa. Il Conto Termico può dunque affermarsi come lo strumento principale per sostituire le stufe domestiche vecchie e inefficienti, che costituiscono la principale fonte di particolato derivante dal riscaldamento domestico, favorendone la sostituzione con sistemi di riscaldamento a legna e pellet più moderni ed efficienti.

G

Contesto dell’intervento

Il condominio Begato è stato costruito nel quartiere Bolzaneto di Genova nel 2009. L’immobile, per il quale il Comune di Genova ha previsto un piano di alloggi a residenza agevolata, si sviluppa su 12 piani e ospita 41 famiglie. Il fabbisogno termico dell’edificio è di 580 MWh, molto basso rispetto alla media della

maggior parte dei condomini di pari dimensioni. Il progetto della Cooperativa Edilizia “Case per Maestri 2” prevedeva infatti di realizzare un condominio che utilizzasse i migliori strumenti a disposizione per ottenere un basso impatto in termini di consumo energetico. Una scelta che ha portato il condominio ad ottenere la classe energetica A, grazie alla realizzazione del cappotto termico, di un impianto fotovoltaico per la copertura dei fabbisogni elettrici, di un impianto solare termico a concentrazione per l’acqua calda sanitaria e di un impianto di riscaldamento a cippato di legno. Inizialmente per riscaldare il condominio era stata prevista la combinazione di due caldaie a cippato che avrebbero soddisfatto l’intero fabbisogno termico dell’edificio nei mesi più freddi. L’impianto originario era costituito da due caldaie, per un totale di 250 kW integrate a un sistema solare termico a concentrazione posizionato sul tetto per la produzione di acqua calda sanitaria durante i periodi soleggiati.

Le canne fumarie dell’impianto

Problematiche riscontrate

Le difficoltà legate alla posizione dell’edificio, costruito in una zona difficilmente raggiungibile con mezzi di grandi dimensioni, e gli spazi limitati per lo stoccaggio del biocombustibile, hanno portato la proprietà a valutare soluzioni diverse, mantenendo inalterata l’impronta ecologica che ha contraddistinto la realizzazione dell’immobile. Un secondo problema era determinato dalla conformazione delle canne fumarie, posizionate nelle vicinanze di alcuni terrazzi. L’alimentazione a cippato aveva creato in passato ai condòmini alcuni problemi, a causa di fumate scure e fuoriuscite di incombusto che andava a depositarsi sulle terrazze. Infine, le difficoltà nel reperire cippato di qualità costante in termini di umidità e pezzatura, rendeva spesso necessario intervenire sulle tarature della combustione per limitare fuoriuscite dai camini di fumi e particelle di fuliggine.

L’impianto solare termico a concentrazione


Case History 107.000 euro e ha potuto beneficiare dell’incentivo legato al Conto Termico per un importo di 45.360 euro, portando l’investimento netto quindi al valore di 61.640 euro. Il costo energetico, a fronte della maggiore efficienza e continuità è sceso dai 53.000 euro/anno necessari con il cippato a 46.000 euro/ anno con il pellet, incluso il servizio di gestione e di telecontrollo dell’impianto termico. 

La responsabile del condominio: “Esigenze soddisfatte”

Le due caldaie KWB PelletFire plus modello MF2 S

L’intervento con Conto Termico

La soluzione giudicata migliore è stata quella di sostituire le caldaie a cippato con due a pellet di pari potenza ricorrendo agli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0 per ottenere la continuità nel servizio. In sostituzione delle due caldaie a cippato sono state installate due KWB Pelletfire Plus modello MF2 S a pellet da 135 kW con un rendimento del 95%, dotate di filtro elettrostatico capace di garantire valori di emissione di particolato inferiori ai 3 mg/Nm3. Con la nuova soluzione impiantistica, grazie all’utilizzo di pellet certificato ENplus®, ai sensi della norma UNI EN ISO 17225-2 (peraltro obbligatorio se si se si usufruisce del Conto Termico) sono state risolte le problematiche legate alla standardizzazione qualitativa del biocombustibile, riducendo sensibilmente i consumi e quindi i carichi di biocombustibile nel deposito adiacente la centrale termica dell’edificio. 42

I vantaggi del nuovo impianto

La scelta di caldaie KWB equipaggiate con filtro elettrostatico ha permesso di risolvere ogni problema dal punto di vista delle emissioni di polveri. La loro verifica infatti, prevista dalla legislazione vigente, ha confermato le elevate prestazioni emissive dell’impianto, rilevando una concentrazione inferiore a 2 mg/ Nm3, ovvero un fattore di emissione di particolato pari a circa 1 g/GJ. Per dare un’idea del livello delle prestazioni ambientali che l’impianto a pellet così configurato è in grado di garantire in campo, nell’Inventario nazionale delle emissioni 2020 il fattore di emissione (FE) medio di PM10 attribuito ai generatori a biomasse è pari a 356 g/GJ, mentre negli inventari delle regioni del Bacino padano il FE di PM10 attribuito agli apparecchi domestici a pellet è pari a 76 g/GJ. Dal punto di vista economico, l’intervento di sostituzione dell’impianto a cippato originario è costato

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

Maria Catena Vitello è Presidente della Cooperativa edilizia “Case per Maestri 2”, oltre ad essere responsabile del condominio Begato. “Nel progetto iniziale,” racconta, “volevamo raggiungere l’autonomia energetica del condominio, pertanto abbiamo optato per l’installazione dell’impianto fotovoltaico, dei pannelli solari per l’acqua calda sanitaria e dell’impianto a biomassa per il riscaldamento invernale. Inizialmente abbiamo installato le caldaie a cippato, ma abbiamo riscontrato diverse problematiche, prima fra tutte la difficoltà di reperire cippato con caratteristiche standard, in particolare in termini di contenuto idrico e pezzatura. A questo si aggiungono difficoltà di carattere logistico per le forniture, vista anche la collocazione del condominio e la viabilità della zona non agevole per i mezzi pesanti. Di fatto la variabilità qualitativa delle forniture di cippato comportava la necessità di continui interventi di regolazione dell’impianto, che spesso si fermava per difficoltà di funzionamento, dovute anche ad alcune carenze a livello progettuale. Pertanto abbiamo deciso di sostituire le caldaie. All’inizio ci è stato proposto un preventivo per nuove caldaie a cippato che abbiamo scartato poiché il progetto prevedeva di intervenire pesantemente sulla struttura per ampliare il deposito del combustibile, cosa che comportava diverse difficoltà non solo economiche. Alla fine la scelta è ricaduta sulla proposta di Carbotermo di optare per due caldaie a pellet, cosa che ha comportato la sola sostituzione di quelle a cippato, senza dover ampliare il deposito in virtù del maggior potere calorifico del pellet, che permette di stoccare a parità di volume molta più energia primaria”.


LA CARTA AMA GLI ALBERI 1.500 campi da calcio al giorno. Così tanto crescono le foreste europee. Quelle da cui si ottiene il legno per fare la carta. Questa è una notizia, vera.

Scopri le notizie vere sulla carta www.naturalmenteioamolacarta.it Fonte: FAO, 2005 - 2015 Foreste europee: 28 Paesi dell’Unione europea + Norvegia e Svizzera


L’installatore NON PROFESSIONALE a cura della redazione

La truffa dei finti tecnici VERCELLI — Quella dei truffatori che si fingono tecnici caldaisti, purtroppo, è una storia vecchia. L’ultimo caso risale a fine novembre: due uomini originari di Bollate, nel milanese, avevano inserito il proprio numero di telefono in un sito specializzato per il pronto intervento in caso di guasto alla caldaia. A farne le spese un cittadino di Borgo Vercelli, con cui avevano concordato un pagamento di 300 euro in nero: dopo un finto intervento di pochi minuti, secondo quanto riporta la testata locale Prima Vercelli, i due truffatori hanno incassato i soldi e sono usciti dall’abitazione. Ma hanno trovato ad aspettarli una pattuglia di carabinieri del nucleo investigativo, che li ha fermati e denunciati per truffa. Un caso simile a inizio dicembre, nel lodigiano, ha visto coinvolto un 44enne milanese, che ha installato una caldaia non a norma nell’abitazione di un cittadino di Castiglione d’Adda, che anche in questo caso si era rivolto a un sito specializzato per trovare il numero di un tecnico. Dopo il pagamento per l’installazione dell’impianto – 1300 euro – il truffatore si è reso irreperibile. Secondo il Codacons, che a novembre 2019 ha diffuso un “decalogo” per riconoscere i finti tecnici, le truffe di questo genere colpiscono soprattutto i cittadini più anziani. Per evitarle, è fondamentale innanzitutto una corretta informazione.

Chiama l’idraulico per riparare la caldaia, ma spariscono i gioielli shutterstock_1635115795.jpg

VITTORIO VENETO — Doveva essere un intervento di riparazione come tutti gli altri, ma mentre il titolare lavorava ignaro alla caldaia, l’apprendista – un 27enne di San Donà di Piave – “lavorava” per far sparire i gioielli di famiglia. Il fatto è raccontato da Oggi Treviso, che specifica anche le circostanze del ritrovamento del maltolto: il ladro, forse un po’ sprovveduto, ha provato a vendere i gioielli in un “Compro Oro” locale, dicendo che erano di sua proprietà

44

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020


Paura del contagio, gli utenti disdicono le revisioni TRIESTE — Anche la seconda ondata epidemica si è ripercossa sulle operazioni di revisione e manutenzione degli impianti di riscaldamento: per paura del virus, ma anche a causa delle quarantene obbligatorie, sempre più persone preferiscono rimandare l’appuntamento, esponendosi così a tutti i rischi che derivano da una mancata manutenzione periodica della caldaia. A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia, secondo cui, con il passaggio della regione dalla zona gialla alla zona arancione, gli appuntamenti cancellati sono stati circa il 10% nel giro di una settimana. Il responsabile regionale per la categoria manutentori e impiantisti, Giorgio Turcati, sottolinea che spesso i clienti aspettano “all’ultimo minuto” anche quando hanno problemi all’impianto. Questo nonostante i contagi registrati tra gli operatori siano stati un numero molto ridotto, grazie ai rigidi protocolli di sicurezza: “Chiediamo ai clienti di arieggiare i locali – ha spiegato Turcati al TGR – e di non soggiornare nel luogo in cui avviene l’intervento; igienizziamo tutto quello che tocchiamo, e preventivamente indossiamo calzari, guanti e ovviamente mascherine”.

Il riscaldamento non va? Ci pensa la polizia FIRENZE — Da solo in casa, nella notte del 5 dicembre un 84enne ha telefonato alla centrale operativa della questura di Firenze: “Aiutatemi, ho freddo”. Accolta la richiesta, gli agenti della squadra volante inviati a controllare la situazione hanno scoperto che l’anziano era rimasto senza riscaldamento a causa di un guasto improvviso alla caldaia. Hanno chiamato un tecnico? No: dopo alcuni tentativi, sono stati gli stessi agenti a far ripartire l’impianto.

Sette positivi in casa con la caldaia rotta: interviene la Regione ROMA — L’emergenza Covid-19 ha notevolmente complicato gli interventi di riparazione sugli impianti di riscaldamento, nonostante i protocolli di sicurezza diffusi durante la scorsa primavera con le precauzioni anti-contagio da osservare, sia da parte dei clienti sia da parte degli installatori e manutentori. Un caso “limite” è quello rappresentato da una famiglia residente al Nuovo Salario, un quartiere nel Municipio III della Capitale: sette persone (madre, padre e cinque figli) che “a turno” hanno contratto il virus e che, quindi, sono stati costretti all’isolamento domiciliare. A questa situazione già di per sé poco piacevole si è aggiunto il guasto alla caldaia. “Nessuna ditta e nessun tecnico specializzato col quale siamo entrati in contatto vuole aiutarci ed entrare in casa di positivi, seppur con le dovute cautele”, ha raccontato a la Repub-

blica la signora Angela, 52 anni. “Ho contattato Roma capitale e poi ancora la Protezione civile capitolina, ma niente da fare. Mi hanno liquidato con un ‘mi dispiace, in questi casi non possiamo intervenire’”. Il marito di Angela allora ha pensato di rivolgersi con una e-mail direttamente alla sindaca Virginia Raggi, che lo scorso aprile aveva detto che “a Roma nessuno viene lasciato indietro” raccontando la storia di un pronto intervento idraulico a casa di un paziente positivo. Alla fine l’appello della famiglia è stato ascoltato, ed è intervenuta direttamente la Regione: l’ospedale Spallanzani ha inviato un’unità speciale medica per l’assistenza sanitaria dei positivi e, allo stesso tempo, ha trovato un tecnico esperto che è stato in grado di risolvere il problema alla caldaia. 45


Novità prodotti Nuova serie NRG e NRGI con refrigerante R32

Le pompe di calore Aermec della serie NRG e NRGI, progettate per l’installazione esterna, sono particolarmente indicate per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema multiscroll, on off per NRG e a inverter per NRGI, ottimizzato per il nuovo fluido R32 consente di ottenere i più alti valori di SEER e SCOP, i parametri che indicano l’efficienza energetica in raffrescamento e in riscaldamento al variare del carico. L’efficienza della serie è ulteriormente incrementata dalla possibilità di ventilatori inverter e della valvola di espansione elettronica. L’attenzione all’ambiente è testimoniata dall’uso del refrigerante R32 il cui potenziale di Effetto Serra è pari a meno di un terzo rispetto al tradizionale R410A. Inoltre, l’impiego di batterie alettate con tubi di ridotto diametro consente di contenere al minimo la carica di refrigerante del circuito. La silenziosità è garantita dall’uso dei compressori Scroll di ultima generazione che assicurano ridottissima emissione sonora e dall’adozione dei ventilatori dotati di inverter. Il dispositivo Night Mode consente, inoltre, a parità di efficienza energetica, di ridurre la potenza sonora nelle ore notturne, o più in generale, nelle ore più delicate dal punto di vista dell’impatto acustico. La versatilità di installazione è assicurata dal kit idronico a bordo macchina e dalle possibilità di scelta del gruppo di pompaggio. La gamma delle serie copre con quindici taglie e quattro configurazioni un range di potenza termica nominale che va da 97 a 190 kW. global.aermec.com

Pompa di calore aria-acqua senza connessioni frigorifere tra le unità THERMA V Hydrosplit di LG Electronics è una nuova pompa di calore per il raffreddamento, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria in contesti residenziali, che non necessita di connessioni frigorifere tra unità esterna e interna, ma solo di tubazioni idrauliche. Sicuro e facile da installare, consente di risparmiare spazio e di integrarsi al meglio all’interno degli ambienti domestici, pur mantenendo le eccellenti prestazioni dei prodotti THERMA V di LG. Lo scambiatore di calore a piastre è collocato all’interno dell’unità esterna, mantenendo così il circuito del refrigerante sigillato ed eliminando il rischio di perdite negli spazi interni; pertanto rappresenta una scelta sicura per l’ambiente domestico. Poiché non necessita di tubazioni frigorifere, l’installazione di THERMA V Hydrosplit diventa molto più facile e veloce. Anche per questo prodotto LG ha adottato il refrigerante ecologico R32 con un Global Warming Potential (GWP) pari a 675, che si traduce in un riduzione dell’impatto ambientale, che può essere ulteriormente contenuta dalla combinazione di THERMA V Hydrosplit con un sistema solare termico. Il nuovo THERMA V Hydrosplit è dotato di un comando a filo RS3 con schermo LCD a colori, remotabile a parete, facile da utilizzare e abbinabile all’applicazione LG ThinQTM, compatibile con Google Assistant, che permette di visualizzare in tempo reale la portata e la pressione dell’acqua per aiutare a prevenire potenziali malfunzionamenti e facilitare la manutenzione. www.lg.com 46

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020

Contatori per la misurazione automatica del consumo termico Per tutte le necessità di rilevazione e contabilizzazione diretta del calore, in ambito domestico e commerciale, ista presenta sensonic 3, una linea di contatori precisi, efficienti e affidabili nella misurazione della portata e della temperatura dei fluidi, singola (caldo, freddo) e combinata (caldo/freddo). Semplice da installare in posizione orizzontale o in verticale, sensonic 3 utilizza sonde di temperatura in platino che garantiscono la massima precisione nella misurazione della differenza di temperatura in mandata e in ritorno. L’unità di calcolo può essere combinata con diverse tipologie di sensori volumetrici. Al proprio interno sensonic 3 ha anche un sistema radio all’avanguardia, concepito per comunicare con regolarità ed esattezza i dati delle letture. Questi saranno elaborati e resi disponibili agli utenti in forma di informazioni ampie e dettagliate, attraverso il sito web ista Portale Impianti, predisposto secondo criteri di trasparenza e riservatezza. Le numerose varianti consentono di scegliere il contatore sensonic 3 più adatto alle diverse applicazioni:per le piccole strutture residenziali con flusso nominale qp ≤ 2,5 m3/h, i modelli compatti concentrano in un unico apparecchio l’unità di calcolo, il sensore di flusso e la sonda di temperatura; per i grandi complessi edilizi con flusso nominale qp ≤ 1.000 m3/h, i modelli combinati dispongono di unità di calcolo, sensore di flusso (a ultrasuoni o Woltman) e di una coppia di sonde di temperatura. www.ista.com


Modularità e sistemi di comunicazione integrati Esybox Max amplia il range di applicazioni della Esybox Line di DAB Pumps, rivolgendosi specificamente al mondo del Commercial Building Service e facendo della modularità e dei sistemi di comunicazione integrati i suoi punti di forza. Esybox Max è infatti concepita secondo il concetto di O.S.A – On Site Assembly che consente di assemblare i gruppi di pompaggio direttamente nel sito di installazione, anziché presso l’impianto di fabbricazione. È una soluzione in grado di combinarsi a seconda delle necessità, un prodotto che rende più agevole ma anche più efficiente le attività di selezione, distribuzione, installazione e manutenzione. Nel suo Product Journey, Esybox Max risolve al meglio le esigenze dei diversi utenti: progettista e installatore, distributore e manutentore, cliente finale e ambiente. Grazie al sistema modulare è sufficiente avere pochi dati essenziali per selezionare la composizione di prodotto più adatta alle esigenze di ogni progetto. Le diverse possibili configurazioni coprono infatti una vasta gamma di prestazioni. Il settaggio è rapido, grazie a un sistema di montaggio a incastro, al Wi-Fi integrato e alla connettività nativa; in caso di sistema multiplo, una volta completata l’attivazione semplificata della prima pompa, le altre Esybox Max si sincronizzano tra loro automaticamente. Il monitoraggio e la manutenzione sono poi ottimizzati da D.Connect, il servizio cloud di DAB che consente di controllare e gestire direttamente da remoto eventuali errori, anomalie e malfunzionamenti in modo tempestivo. Una volta individuate eventuali criticità, la praticità di montaggio e smontaggio della base consente un’immediata sostituzione in loco. La logistica e i trasporti sono ottimizzati, assicurando una minore emissione di CO2. Il prodotto è realizzato con una percentuale di plastica riciclata e dimostra un uso ragionato dei materiali e delle risorse del pianeta, così come il risparmio energetico garantito del 20% negli impianti di produzione si traduce in sostenibilità e rispetto per l’ambiente. www.dabpumps.com

Eliminare i cattivi odori direttamente dal vaso del WC Ariapur di Valsir cattura gli odori direttamente dal vaso WC, aspirandoli ed eliminandoli attraverso la tubazione di ventilazione prima che possano diffondersi. Allo stesso tempo elimina il vapore generato durante l’utilizzo di docce e vasche attraverso il sistema di ventilazione della placca aspirante. In questo modo si riduce la formazione di muffe che comunemente si generano nell’ambiente bagno. Ideale per ristrutturazioni o nuove realizzazioni – da installare contemporaneamente alla cassetta del WC – il sistema è dotato di una valvola di non ritorno che, posizionata in uscita, impedisce il rientro degli odori generati dalla colonna. In questo modo Ariapur non necessita di una colonna dedicata, ma può essere collegato direttamente alla colonna di ventilazione dell’impianto di scarico. È disponibile in due versioni: Ariapur80, soluzione ideale per l’installazione in bagni ciechi – ma anche in presenza di finestra, consentendo di ridurre gli sprechi energetici – e Ariapur100LED, dotato di una luce led da 960 lumen in grado di illuminare l’ambiente bagno e di un sensore che avvia l’aspirazione in relazione al livello di umidità impostato. Il risultato è lo stesso che si otterrebbe aprendo le finestre, ma senza alcuno spreco di calore o energia. www.valsir.it

Placca di comando touch-free luminescente Visign for Style 25 Sensitive è la nuova placca di comando Viega realizzata in materiale plastico di alta qualità. Gli indicatori di risciacquo sono realizzati utilizzando una vernice luminescente e segnalano intuitivamente la quantità d’acqua desiderata. Completamente priva di pulsanti o leve, la placca si aziona sfiorando la superficie di materiale plastico trattato: sarà sufficiente avvicinare la mano alla placca, senza toccarla, perché si illumini una nuvola di pixel luminosi che indicano la scelta di un risciacquo più o meno abbondante. La speciale vernice della finitura superficiale della placca è realizzata in modo da ricaricarsi sfruttando la luce naturale e/o artificiale dell’ambiente e consente di visualizzare il “doppio tasto” già a 3 metri di distanza. Importante è anche la ridotta quantità d’acqua che può essere impostata in fase di installazione: il risciacquo parziale può essere ridotto da 4 a 2 lt, mentre il risciacquo totale è regolabile da 7,5 a 4,5 lt. La placca di comando Viega Visign for Style 25 Sensitive è dotata della funzione Hygiene+ che permette di attivare un risciacquo programmabile in termini di tempo e di volume d’acqua della linea di adduzione al fine di evitare il problema della stagnazione e la conseguente proliferazione di germi e batteri quali la Legionella. La placca misura 22x13 cm ed è disponibile nella finitura bianco alpino, compatibile con tutti i nuovi moduli e cassette di risciacquo da incasso e controparete Viega Prevista. www.viega.it

N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 | INSTALLATORE PROFESSIONALE

47


Novità prodotti Trattenere le impurità dell’acqua L’acqua utilizzata come fluido termovettore contiene particelle e corpi in sospensione che possono depositarsi all’interno dei componenti dell’impianto, provocando malfunzionamenti e danni alle parti più delicate e costose, come lo scambiatore di calore della caldaia. Il defangatore Oventrop aiuta a prevenire questi malfunzionamenti: un piccolo accessorio in grado di trattenere le impurità contenute nell’acqua (calcare, fanghi, granelli di sabbia, ruggine, etc.), evitando che restino in circolo, depositandosi nei diversi componenti. Il funzionamento dei defangatori Oventrop è semplice: l’acqua, mentre attraversa il filtro, rallenta la propria velocità, facilitando la deposizione delle sostanze in sospensione anche grazie a un magnete che attrae le particelle ferrose. L’elevata capacità di raccolta delle impurità fa sì che i defangatori Oventrop trattengano una quantità maggiore di sostanze che possono comportare un ingiustificato aumento dei consumi e che potrebbero danneggiare i componenti più importanti, incrementando di fatto la longevità dell’intero impianto. Oventrop dispone di una gamma di defangatori per i piccoli, medi e grandi impianti ideali per mantenere elevata l’efficienza energetica dell’impianto e per prevenire eventuali malfunzionamenti. Tutti i defangatori Oventrop sono equipaggiati di maglia metallica, per rallentare il flusso e favorire il deposito delle particelle più grandi, di cartuccia magnetica estraibile e di rubinetto di scarico inferiore. Le temperature di esercizio sono comprese fra -10 °C e 110 °C con una pressione massima d’esercizio pari a 16 bar. Facili da pulire e molto semplici da manutenere, i defangatori Oventrop, da posizionare lungo le tubazioni di ritorno prima dell’ingresso alla caldaia, sono i componenti ideali per essere installati in spazi ridotti. www.oventrop.com

Pulizia delle tubature intasate senza prodotti chimici Power-jet MAXI è il dispositivo efficiente ed ecologico messo a punto da Neoperl per sgorgare le tubature con la sola forza dell’acqua. Grazie all’esclusivo ugello a propulsione vibrante, Power-jet MAXI libera qualsiasi ingorgo e rimuove anche i depositi più incrostati. Il dispositivo può essere montato direttamente sulla rubinetteria svitando l’aeratore. Il kit comprende un attacco metallico (M24x1) con valvola anti ritorno-integrata, un adattatore in ottone per l’attacco M22, e un tubo flessibile di 300 cm che consente di intervenire efficacemente anche nelle situazioni più difficili. www.neoperl.com

Separatore di grassi dal design compatto Facilità di installazione, alte prestazioni di pulizia ed efficienza energetica sono le caratteristiche principali della gamma di separatori di grassi EasyClean di KESSEL. La tecnologia è tutta integrata nel serbatoio: in questo modo, il separatore può essere applicato anche direttamente sulla parete consentendo un notevole risparmio di spazio. La forma arcuata e il design innovativo del separatore di grassi rende più facile il trasporto anche attraverso trombe delle scale e porte strette. Per migliorare il potere depurante del separatore di grassi, le basi sono inclinate e fanno sì che lo sporco, che durante la depurazione si stacca dalle pareti, con il sistema Shredder-Mix si depositi sul fondo dove può essere asportato completamente con la pompa. Il volume dei fanghi residui viene così ridotto a tre litri. Grazie alle inclinazioni di smaltimento e alla potente pompa, il consumo dell’acqua viene ridotto del 32% e il tempo di smaltimento del 40%. Per controllare in qualsiasi momento il suo corretto funzionamento, i coperchi del separatore EasyClean sono inclinati consentendo all’utente una facile ispezione e la verifica immediata dello stato di pulizia degli ugelli di depurazione. Anche l’oblò con scala centimetrica, disponibile come accessorio, aiuta l’utente nel controllo e a individuare immediatamente lo spessore dello strato di grasso. La famiglia EasyClean è composta da diversi modelli che integrano, a quello base, numerosi accessori come lo smaltimento diretto, il sistema trituratore-miscelatore e il dispositivo di smaltimento/spurgo automatico o manuale. www.kessel-italia.it 48

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 7 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020



CON ARIAPUR DI VALSIR NON SENTIRAI PIÙ CATTIVI ODORI abbinato alla cassetta tRoPea s: silenZiosa, aFFiDabile e Di GRanDe QUalitÀ

aRiaPUR Aspirazione combinata dal vaso WC e dall’ambiente Estremamente silenzioso Dotato di motore brushless di ultima generazione* per garantire consumi ridotti m 3/h

80-100* m3/h di ricambio aria garantiti Disponibile anche con lampada led integrata*

tRoPea s Cassetta silenziosa grazie al contenitore realizzato in materiale fonoassorbente Self cleaning

Componenti interni realizzati con materiali che ostacolano la formazione del calcare Risparmio idrico grazie alla regolazione dello scarico a 6/3 - 4,5/3 - 4/2 litri Componenti interni certificati secondo la UNI EN 3822 in classe silenziosità I a 3 e 5 bar Oltre 270 modelli di placche disponibili

* Versione AriApur100Led

ARIAPUR80 Ariapur è la soluzione di areazione per il bagno, l’innovativo sistema combinato con la cassetta WC silenziosa Tropea S. Cattura i cattivi odori direttamente dal WC aspirandoli ed eliminandoli prima che si diffondano nell’ambiente e, grazie al sistema di ventilazione della placca aspirante, elimina anche il vapore della doccia.

www.valsir.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.