Industry 4.0 Design n.2

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IOT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA AI GENERATIVE LE OPPORTUNITÀ NEL NOSTRO PAESE

FIERE SPS 2024

MANUFACTURING | INDUSTRIAL IT | AUTOMATION | MECHATRONICS #2 MAGGIO 2024 DesignIndustry
magazine FOCUS ROBOTICA
4.0
Robusta e flessibile La pinza elettrica universale EGU, sigillata, con corsa lunga liberamente programmabile. schunk.com/egu Hand in hand for tomorrow

di Carlo Marchisio / Industrial Automation Consultan

www.linkedin.com/in/carlomarchisio/

IL COMITATO SCIENTIFICO DI SPS ITALIA

Il Comitato Scientifico della fiera SPS

IItalia è composto da università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane. Con incontri periodici presso le aziende (con visita allo stabilimento) mette a punto i temi dei Convegni Scientifici le cui migliori memorie vengono ogni anno premiate in occasione del primo giorno di fiera con il riconoscimento SPS Award Roberto Maietti. Questo gruppo operativo, fondato nel 2010 (con la prima edizione della fiera), era inizialmente composto da 20 membri (OEM, END USER e Docenti).

Oggi conta oltre 150 presenze tra aziende e università come indicato nell’elenco disponibile sul sito della manifestazione https://www.spsitalia. it/it/comitato-scientifico. L’operatività del Comitato è molto intensa durante tutto l’anno: vengono effettuate due/tre riunioni presso gli stabilimenti con visita all’area produttiva. Un momento importante e unico per la cultura personale sul digitale e l’automazione del settore manifatturiero: Coca-Cola HBC, Artsana,

Barilla, Biesse, Carpigiani, CocaCola HBC, Fameccanica, Fedegari, IMA, Iveco Group, Michelin, Oleificio Zucchi, Peroni, Salvagnini, SCM, Tetra Pak e VHIT hanno accolto i membri del Comitato (40 presenze in media) che hanno potuto confrontarsi e arricchire la propria esperienza professionale. L’automazione è una tecnologia trasversale che viene applicata in tutti i settori industriali abbinandola ai macchinari e agli impianti più diversificati. Con queste visite il gruppo incamera opportuni spunti per analizzare possibili applicazioni nel proprio stabilimento. I suoi membri si sentono periodicamente per un confronto su possibili progetti di automazione. Vi sono inoltre numerosi incontri tra le aziende per uno scambio operativo di informazioni. Un noto produttore di pneumatici, ad esempio, è andato a “imparare/a scuola” da un importante produttore di pasta, attivo su pro-

getti di logistica nello stabilimento. Il Comitato prende parte anche agli eventi in fiera e alle tavole rotonde itineranti sul territorio con interventi mirati o attraverso la moderazione degli incontri. Nel 2023 ha infine promosso un progetto, supportato da SPS Italia, per identificare i bisogni delle realtà imprenditoriali italiane in termini di tecnologia. Position Paper è il documento redatto con lo scopo di favorire concretamente un cambio di paradigma tecnologico. In questi anni le esperienze del Comitato Scientifico in ambito Industria 4.0 nelle varie aree industriali in cui opera quotidianamente hanno spinto a una essenziale riflessione su come collegare i bisogni aziendali, influenzati da nuovi fattori in continua evoluzione (supply chain resilience, sustainability) con l’esteso panorama di tecnologie disponibili e come allineare il modello organizzativo al cambiamento. SPS Italia 2024 (Parma28/30 maggio) farà da cornice alla seconda edizione del Position Paper, per offrire a decisori aziendali e ai futuri professionisti linee guida utili alla comprensione dell’evoluzione tecnologica e digitale. In risposta al grande interesse espresso dal settore, il secondo volume completa con nuovi approfondimenti il precedente documento e sarà presentato in fiera, insieme ai risultati di una survey condotta sul tema dell’AI. Comitato Scientifico di SPS Italia, gruppo tecnologico, operativo, con altissima esperienza nell’automazione a supporto della fiera e dell’industria manifatturiera italiana. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 3
Editoriale

EDITORIALE

3 Il Comitato scientifico di SPS

NEWS

6 Innovazione e umanocentrismo

8 Callisto il progetto europeo per l’ingegneria

9 Nuovo report su veicoli elettrici e ricarica bidirezionale

10 Cresce l’export negli USA

11 SAP rafforza il focus sull’AI

12 Integrazione digitale aziendale

13 RS Italia è in cima alla classifica delle imprese sostenibili

14 Mix and Match per l’estate

16 Le opportunità dell’AI generative nel nostro Paese

OSSERVATORIO IOT

20 IoT un mercato in continua crescita

IA

24 Una strategia per l’intelligenza artificiale

30 L’Intelligenza Artificiale nelle mani degli avversari 6 20 24 32

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MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS #2 MAGGIO 2024 DesignIndustry 4.0 magazine FOCUS ROBOTICA IOT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA AI GENERATIVE LE OPPORTUNITÀ NEL NOSTRO PAESE FIERE SPS 2024
MAGGIO 2024/NUMERO #2 Contenuti

ROBOTICA

32 AMR T702, il nuovo robot mobile con tecnologia Visual Slam AI

34 Serie CSSP

36 Una nuova mano bionica per cobot ReBeL

38 Automazione con robot collaborativi per le diverse esigenze del settore manifatturiero

42 Robot per l’elettronica

44 Da omron 4 aspetti chiave per l’automazione delle pmi

46 P-Robot l’applicazione smart per potenziare le pennellatrici

50 La nuova serie CL

SPS ITALIA

54 SPS Italia 2024

55 Dirak

56 Keba

57 Murrelektronik

58 SD Proget

59 Bosch Rexroth

60 Leuze Italia

61 Mondial

64 Sick

65 WEG

66 Renishaw

DesignIndustry

n. 2 Maggio 2024

Supplemento a Meccanica&Automazione di Aprile/Maggio 2024 www.innovareweb.it

Redazione Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico Carlo Marchisio

Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero Mario Gargantini, Patrizia Ricci

Pubblicità Ufficio Traffico Elena Genitoni e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it

Abbonamento annuale € 25 Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito Fabio Castiglioni

Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su Industry 4.0 Design magazine sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

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Testata associata

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magazine 4.0

Per fare innovazione

bisogna creare un team di persone non solo in grado di creare le idee, ma anche di sostenerle. Questo concetto, anche se in apparenza semplice, è l’unica strada per un miglioramento continuo. Di questo e di molto altro si è parlato durante la recente tavola rotanda organizzata da Omron, FasThink e Kaizen Institute

INNOVAZIONE E UMANOCENTRISMO

Kaizen, un termine che abbraccia il concetto di miglioramento continuo, è al centro delle discussioni emerse durante la recente giornata di studio organizzata da Omron insieme ai partner FasThink e Kaizen Institute presso l’Innovation Lab (Ilab) Omron di Milano. Il focus dell’evento, dal titolo “Sfide e soluzioni per guidare l’industria verso flessibilità ed efficienza”, è stato sulle dinamiche della digitalizzazione e sull’evoluzione delle fabbriche e delle aziende manifatturiere. L’obiettivo principale era evidenziare come la trasformazione digitale, la convergenza IT-OT e l’automazione stiano ridefinendo il panorama industriale. Attraverso le esperienze condivise da aziende di spicco come BTicino, Cleca e Cosmelux, sono emerse strategie e best practice per affrontare questa evoluzione in modo efficace. In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e trasformazioni digitali incessanti, diventa cruciale adottare un approccio Kaizen. Questo paradigma, nato nel 1985 per comprendere le prestazioni straordinarie della Toyota,

si concentra sull’aumento della qualità delle decisioni manageriali che portano a investimenti innovativi, mantenendo nel tempo il miglioramento continuo e coinvolgendo tutto il team aziendale. Un elemento fondamentale di questo approccio, come ha spiegato Bruno Fabiano, Managing Director & Founding Partner di Kaizen Institute, è l›omocentrismo: dove le persone sono al centro del processo di miglioramento. Sono loro che, grazie alla loro esperienza e conoscenza dei processi lavorativi, generano idee innovative e le applicano concretamente per migliorare la qualità del lavoro e dei prodotti. La cultura del dato gioca un ruolo cruciale in questo contesto, come hanno ben illustrato Luca Fraticelli, System Integrator Manager, e Paolo Cavallanti, Project Manager Advanced Services di Omron. La raccolta, l’analisi e la gestione accurata dei dati sono essenziali per fornire informazioni precise agli operatori e al management, consentendo loro di prendere decisioni informate. Questo richiede la scelta accurata dei dati da raccogliere e un’analisi mirata per identificare i punti critici dei processi. Omron propone un approccio chiamato iAutomation, che promuove l’integrazione, l’intelligenza e l’interattività. Questo approccio mira a creare servizi avanzati, come iBelt, basati sulla data science, e promuove l’integrazione tra IT e OT per offrire soluzioni uomo-macchina e digitali integrate. In sintesi, la digitalizzazione richiede un impegno costante verso il miglioramento continuo, coinvolgendo le persone, gestendo i dati in modo efficiente e integrando le tecnologie in modo sinergico per guidare l’industria verso maggiore flessibilità ed efficienza. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |2/2024 6
News

CALLISTO IL PROGETTO EUROPEO PER L’ENERGIA

Air Liquide ed Eni, insieme a Snam e altri partner, stanno sviluppando Callisto (CArbon LIquefaction transportation e STOrage), un progetto transfrontaliero tra Francia e Italia volto a realizzare una filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell’Europa sud-occidentale.

Confermato nella lista dei Progetti di Interesse Comune pubblicata l’8 aprile sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, Callisto potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell’Unione Europea che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti inclusi la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio di CO2.

Il progetto Callisto consentirà la decarbonizzazione dei bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano, in Francia, nonché dei distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel Nord Italia, supportando le industrie ad alta intensità carbonica (come cementifici, fertilizzanti, acciaierie, raffinerie, ecc.) nella riduzione delle emissioni di CO2.

In qualità di coordinatore, Air Liquide apporterà la

sua esperienza e le sue tecnologie proprietarie sull’intera catena del valore della CCS per contribuire al progetto Callisto. La CO2 catturata dai bacini industriali francesi e italiani verrà aggregata e raccolta negli hub di esportazione di CO2 situati in entrambi i paesi, quindi trasportata via mare o tramite i gasdotti onshore di Snam all’hub CCS di Ravenna, dove sarà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.

Sfruttando l’ampia capacità di stoccaggio dei giacimenti offshore di gas esauriti gestiti da Eni presso l’hub CCS di Ravenna, solo in Italia il progetto intende raccogliere, trasportare e stoccare fino a 4 milioni di tonnellate all’anno di CO2 entro il 2030, con possibili ulteriori espansioni (dopo il 2030) fino a 16 milioni di tonnellate all’anno, per consentire la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate. Ravenna CCS avrà uno sviluppo graduale. L’avvio della Fase 1 è previsto nel 2024, con lo stoccaggio della CO2 catturata dalla centrale a gas di Eni di Casalborsetti, vicino Ravenna. Per quanto concerne la Fase 2, è previsto che l’infrastruttura sia pronta per gli operatori industriali in Italia nel 2027; seguiranno gli sviluppi in Francia, nel 2029. 

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News

NUOVO REPORT SU VEICOLI ELETTRICI

E RICARICA BIDIREZIONALE

Un recente report co-sponsorizzato da Eaton analizza e compara lo scenario normativo di 11 Paesi europei in materia di ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici (V2X, o Vehicle-to-Everything): dalla ricerca, condotta da smartEn - Smart Energy Europe e DNV, emerge l’importanza, spesso trascurata, che le soluzioni mobili di accumulo di energia su piccola scala possono avere nel contrasto ai vincoli di rete. Partendo da una recente stima secondo cui le attivazioni V2X all’interno dell’UE27 potrebbero generare guadagni per 9,9 miliardi di euro entro il 2030, il report conferma che lo sblocco del potenziale della ricarica V2X, abilitando la disponibilità di risorse decentralizzate, può giocare un ruolo chiave nella transizione energetica. Ad oggi, rimangono però importanti barriere di accesso, come la presenza di requisiti tecnici complessi e non allineati tra i diversi Paesi. La ricerca evidenzia che, in assenza di una politica condivisa in materia, i veicoli elettrici rischiano di rimanere inattivi per il 90% del tempo, cioè quando sono parcheggiati (con un grave spreco per la flessibilità energetica, che rappresenta una risorsa preziosa per bilanciare l’immissione nella rete di energie rinnovabili con portata variabile). Michael Villa, Executive Director di smartEn, ha commentato: “Per rispondere al crescente fabbisogno di accumulo reso necessario dalla transizione verso un’energia più pulita, non possiamo concentrarci solo sui grandi impianti pubblici. L’assenza di un quadro normativo comunitario per la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici e la frammentazione delle norme tra gli Stati membri impedisce un’adozione commerciale del V2X su larga scala. La doppia tassazione dell’energia rimane uno dei maggiori

ostacoli, così come l’incoerenza dell’accesso al mercato o l’assenza di prezzi dinamici: sono sfide simili a quelle che si trovano ad affrontare anche altre risorse di flessibilità della domanda”.

La situazione in Italia

Nonostante ci sia ancora molto da fare, secondo l’analisi di smartEn, il Bel Paese sotto diversi aspetti si sta muovendo nella giusta direzione. L’Italia, ad esempio, ha già eliminato la doppia tassazione per il V2G (Vehicle-to-Grid) e, anche se mancano ancora una politica chiara in materia di V2X e gli standard applicativi, sono attualmente in corso progetti pilota relativamente importanti. Inoltre, il Paese si pone l’obiettivo di avere, entro il 2030, 3 milioni di punti di ricarica pubblici e privati, di cui 32.000 pubblici veloci e ultraveloci, che consentiranno di ricaricare 6 milioni di veicoli elettrici.

Stando al report, nel 2022 l’Italia ha registrato una media volatilità dei prezzi dell’elettricità. Inoltre, il basso costo della remunerazione per la produzione dagli impianti fotovoltaici su tetto (0,06 euro/kWh) rappresenta un incentivo per il V2G: implementandolo, gli utenti possono infatti consumare internamente la maggior parte dell’energia generata, con un risparmio significativo, dato che nel periodo analizzato il prezzo di acquisto dell’energia oscilla tra 0,15 e 30 euro/kWh.

L’analisi evidenzia poi come l’Italia, insieme a Spagna, Norvegia e Svezia, si distingua per il livello di diffusione dei contatori intelligenti: il tasso di penetrazione, già nel 2022, era infatti del 98%. Tra questi, vi sono dispositivi in grado di fornire direttamente dati e insight ai sistemi di gestione dell’energia. Secondo il report, in termini di capacità, le misure proattive portate avanti dall’Italia su questo fronte “dimostrano un approccio lungimirante”.

Alessio Nava, MD & Country Sales Leader Italy di Eaton ha dichiarato: “Quando si lavora sulle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, è molto importante affidarsi alle giuste tecnologie, guardando ai possibili sviluppi di un mercato in continua evoluzione. I proprietari degli edifici, in particolare se offrono parcheggi pensati per soste mediolunghe, come accade ad esempio per uffici, palestre, aeroporti, stazioni ferroviarie, ospedali e hotel, dovrebbero già oggi prestare attenzione ai caricabatterie per i veicoli elettrici che scelgono di adottare, privilegiando i dispositivi che saranno anche in grado di immettere elettricità nella rete. Investire in caricabatterie V2X o V2X Ready sarà infatti cruciale per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pronte per il futuro, favorendo lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile”. 

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CRESCE L’EXPORT NEGLI USA GRAZIE ALLA TRANSIZIONE

Un export da podio. A fine 2023 le tecnologie italiane per l’energia, in particolare i sistemi per la produzione elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili, la trasmissione e la distribuzione elettrica, collocano gli Stati Uniti quale terzo mercato di destinazione su scala globale per le aziende di ANIE Confindustria. A parlare dei positivi risultati del settore in esplosione, sono i numeri: 4 miliardi di euro raggiunti a fine dell’anno appena concluso, a fronte di un valore pari a meno della metà di fine 2019.

Dalla segmentazione dei dati di mercato si assiste a un trend in costante crescita. A partire dall’anno della pandemia, quando le vendite di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche italiane negli Stati Uniti avevano proseguito il percorso espansivo, nonostante il crollo generale degli altri mercati.

Nel dettaglio, a fronte di una crescita media delle esportazioni italiane verso gli USA di tecnologie

elettromeccaniche del 10,8% nel 2023, dopo i già brillanti risultati del 2022 (+34,1%), la distribuzione elettrica segna nel 2023 una crescita del 22,1%, superando in valore i 500 milioni di euro. Anche guardando al dato in quantità, la crescita su base annua si conferma sostenuta per questo segmento (+24,5%). Sulle energie rinnovabili l’espansione già registrata nel 2022 (+11,8%) è in tenuta anche nel 2023 (+8,9%), a conferma della crescente presenza delle tecnologie italiane nei piani di investimento americani guidati dalla transizione green.

Il target di zero emissioni entro il 2050 e l’IRA - Inflaction Reduction Act, attraverso cui oltre 350 miliardi di dollari sono stati stanziati a supporto dello sviluppo di fonti rinnovabili, del settore dell’idrogeno e delle altre tecnologie verdi, sono tra le principali iniziative che aprono importanti opportunità di crescita per l’industria italiana sul mercato statunitense.

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INTEGRAZIONE DIGITALE AZIENDALE

Secondo l’indice di maturità nell’utilizzo dei software gestionali, nato dalla ricerca degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware, il 13% (9% nel 2022) delle PMI italiane si possono definire “avanzate”.

I benefici portati dai software più rilevanti riscontrati dalle PMI sono legati all’efficacia e alla governance: maggior controllo sui processi (per l’83% del campione), riduzione degli errori (80%), maggiore visibilità e tracciabilità dei flussi di lavoro (79%).

“Stiamo parlando di gestionali” - precisa Claudia Bottaro, SME Evangelist di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia – “ma il mondo digitale per le aziende è fatto anche di software dedicati alla produzione, alla logistica, al marketing, alla gestione della clientela. Un universo digitale sempre più pervasivo nell’impresa che dev’essere affrontato con una visione olistica per essere davvero funzionale alla crescita.”

Le imprese, non necessariamente solo le PMI, hanno ancora delle difficoltà ad uniformare le logiche che portano all’acquisizione di un gestionale, piuttosto che di un CRM o di un altro strumento digitale.

Dovrebbero essere parte di un insieme che armonicamente interagisce per aumentare le capacità di creare valore dell’impresa.

“Adottare e implementare soluzioni digitali che interagiscono in azienda e in produzione è sicuramente importante, ma fondamentale è il progetto che porta all’acquisizione delle soluzioni software. L’imprenditore deve aver ben chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere. Elaborare un progetto strategico per la sua azienda, basato oltretutto su importanti componenti digitali, non è cosa semplice. Vediamo sempre di più l’imprenditore chiedere il supporto di figu-

re consulenziali che lo aiutano nella definizione del progetto, anche a più step nel tempo. Il supporto si estende poi alla realizzazione tecnica e, cosa fondamentale, alla formazione, sua e del suo staff. È importante che vi sia la piena consapevolezza che lo sviluppo e l’integrazione digitale devono essere un fattor comune tra tutte le componenti dell’impresa. Il grado di capacità d’interazione, di analisi e di utilizzo dev’essere omogeneo. Solo così l’intero organismo produttivo riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati con la realizzazione di un progetto di integrazione digitale.”

Secondo Bottaro la digitalizzazione “è un mezzo, non un fine” e il progetto complessivo dev’essere “armonico e scalabile”. Le nuove tecnologie devono attingere alle tecnologie consumer per creare un ambiente accessibile ad ogni tipo di operatore che così vi si potrà avvicinare con maggiore empatia.

Un progetto di integrazione digitale in azienda dovrà fare leva sugli operatori e necessariamente si dovrà colmare il gap dell’esperienza digitale privata con quella della vita professionale.

Lo sviluppo di gestionali per diverse funzioni dell’impresa, la loro integrazione con strumenti digitali che governano processi produttivi o logistici, dovrà avere un approccio unitario e il più possibile semplice e auto-esplicativo.

Il mondo dei gestionali di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, Arca Evolution, si orienta proprio in questa direzione.

“Lo sviluppo di gestionali semplici ed armonici e in grado di essere operati da più professionalità interne ed esterne all’impresa e che siano armonizzabili con altri strumenti di governance aziendale e produttiva sono la chiave di volta verso una digitalizzazione che punta allo sviluppo dell’impresa e non all’autoreferenzialità.” conclude Claudia Bottaro. 

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Claudia Bottaro di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia analizza gli impatti della digitalizzazione sull’armonia aziendale Claudia Bottaro
a cura della redazione

RS ITALIA È IN CIMA ALLA CLASSIFICA DELLE IMPRESE SOSTENIBILI

La certificazione Platinum colloca RS Italia nell’1% delle aziende più sostenibili. Il rating è stato elaborato da EcoVadis, la principale piattaforma collaborativa per la valutazione delle performance aziendali nel campo dello sviluppo sostenibile, che ha valutato ogni azienda in base ai rischi e alle problematiche di sostenibilità rilevanti per le sue dimensioni, la sua posizione e il suo settore.

In particolare, la valutazione EcoVadis si è concentrata su 21 criteri di sostenibilità raggruppati in quattro temi: Ambiente;

Lavoro e diritti umani;

Etica;

Acquisti sostenibili.

Uno dei risultati chiave ottenuti da RS Italia è la riduzione per tre anni consecutivi dell’incidenza del gasolio come carburante a favore della benzina, utilizzata per le auto ibride che vengono gradualmente inserite nella flotta auto aziendale (fonte: Rapporto di Sostenibilità 2022/2023 di RS Italia).

“Siamo lieti di aver ottenuto la medaglia Platinum di EcoVadis – commenta Diego Comella, Managing Director di RS Italia – Riuscire ad adempiere agli obiettivi di sostenibilità che ci siamo prefissati è fondamentale per ottenere un impatto positivo per l’ambiente, la società e l’economia, oltre che a generare più valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder”.

RS è consapevole di potere offrire un importante contributo alla risoluzione di alcune delle maggiori sfide di questi tempi come il cambiamento climatico, la necessità di

sviluppare competenze tecniche e innovative, la promozione della diversità e l’inclusione. A tal proposito, RS Group e tutte le sue filiali hanno elaborato il piano d’azione ESG “For a Better World _ Per un mondo migliore”, in cui sono stati definiti quattro obiettivi globali da conseguire entro il 2030: promuovere la sostenibilità; sostenere l’istruzione e l’innovazione; dare più potere ai nostri dipendenti; fare impresa in modo responsabile.

“Attraverso questo piano d’azione vogliamo raggiungere risultati straordinari per un mondo migliore. In questo senso, ci impegniamo ad essere un’azienda sostenibile e a creare una sinergia tra i dipendenti, i clienti, i fornitori e le comunità locali, al fine di promuovere la sostenibilità e migliorare la vita delle persone”, puntualizza Comella.

Oggigiorno, le aziende devono essere consapevoli dell’importanza di un approccio olistico, che non solo riduca i costi operativi ma contribuisca anche a preservare l’ambiente e migliorare la reputazione aziendale. In questo contesto, la sostenibilità è una pietra miliare. La scelta di fornitori e materiali sostenibili, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la gestione responsabile dei rifiuti sono aspetti fondamentali, perché non solo permettono di preservare il pianeta ma possono anche attrarre clienti che cercano prodotti e servizi eco-friendly.

In tal senso, RS Italia propone la gamma di prodotti Better World. Nello specifico, l’etichetta Better World identifica gli articoli che possiedono certificazioni o prove di una maggiore sostenibilità ambientale e sicurezza per la salute, rendendo così la scelta di opzioni più green non solo accessibile, ma anche trasparente e semplice.

Inoltre, l’azienda è solita coinvolgere anche i fornitori nel proprio piano ESG, per assicurare una supply chain sostenibile ed etica.

“Collaboriamo con migliaia di fornitori per promuovere gli acquisti etici e migliorare le loro prassi di lavoro, in questo modo possiamo esercitare un significativo impatto positivo. Lavorando insieme, possiamo essere artefici di un cambiamento positivo per l’ambiente, il nostro personale e le nostre comunità”, conclude il Managing Director di RS Italia. 

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T-Shirt e pantaloncini per l’estate: l’abbigliamento da lavoro combina un look professionale con una buona vestibilità. (Foto: Mewa)

MIX AND MATCH PER L’ESTATE

Per affrontare la giornata lavorativa nella stagione primaverile ed estiva, l’azienda di servizi tessili Mewa offre un outfit completo, dagli indumenti fino alle protezioni solari. Le collezioni di abbigliamento, fornite con un servizio a 360°, sono coordinate e ben combinabili tra loro e garantiscono quindi un’ampia varietà di look alla moda. Completano l’assortimento Mewa le scarpe antinfortunistiche comode e colorate, gli occhiali da sole e i copricapi estivi proposti nello shop online dell’azienda.

Colori tenui, tessuti innovativi: da un sondaggio realizzato da Mewa è emerso che gli artigiani preferiscono un abbigliamento che sia al tempo stesso professionale e confortevole. Il fornitore di servizi tessili propone quindi dei moderni evergreen per l’estate, come i bermuda Mewa Move. che con il loro stile casual sono un vero e proprio

Combinare l’abbigliamento da lavoro in funzione della temperatura (Foto: Mewa)

Il Gruppo Mewa con sede a Wiesbaden fornisce prodotti tessili per le aziende, con un servizio completo a 360°. I suoi prodotti core sono i panni riutilizzabili di propria produzione e l’abbigliamento da lavoro e protettivo per l’industria, le officine, gli artigiani e la gastronomia. Il servizio B2B comprende la fornitura, il lavaggio, la riparazione e la riconsegna dei tessili, nel rispetto di standard di qualità, igiene e sicurezza certificati. Mewa è stata fondata nel 1908 ed è pioniera nei servizi tessili sostenibili. La strategia aziendale è costantemente orientata alla sostenibilità. Per il suo orientamento al cliente, la gestione della qualità e delle risorse, Mewa ha già ricevuto diversi riconoscimenti. In particolare, in Italia nel 2021 ha ottenuto da Confindustria il riconoscimento di “Best Performer dell’economia circolare” nella categoria Grandi Imprese di Servizi.

bestseller: aderenti al corpo, estremamente comodi da indossare e provvisti di molti pratici dettagli. Se invece si richiede un indumento più robusto, consigliamo i pantaloncini da lavoro Mewa Dynamic Construct: offrono una grande libertà di movimento e sono dotati di efficaci protezioni sulle tasche e sui passanti. Sono disponibili in 27 colori combinabili tra loro, anche in bianco e nero.

L’indumento più adatto per qualsiasi clima estivo

La collezione Mewa Basics comprende T-shirt, camicie, polo e gilet in vari modelli e ben combinabili tra loro con la formula del mix and match. Anche i colori sono coordinati, in tutte le collezioni. Per le giornate più calde Mewa propone la polo Basics Air: è dotata di una funzione termoregolatrice e grazie alle speciali proprietà delle sue fibre è molto comoda da indossare non appena compaiono le prime gocce di sudore mentre si lavora. Nel negozio online “buy4work” Mewa offre infine altri prodotti complementari come le calzature di sicurezza, i guanti protettivi e gli articoli per proteggere la testa e la pelle. 

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A pochi mesi di distanza dalla disponibilità delle soluzioni Copilot per Microsoft 365, l’azienda traccia un quadro degli scenari di innovazione e offre linee guida per l’adozione delle soluzioni di AI generativa

LE OPPORTUNITÀ DELL’AI GENERATIVA NEL NOSTRO PAESE

A poco più di un anno dalla sua introduzione, l’AI generativa sta promuovendo un’accelerazione significativa all’innovazione e aprendo a nuovi scenari di crescita economica e sviluppo sociale a livello globale.

In questo scenario, Microsoft Italia ha raccontato le opportunità di questa nuova tecnologia, in occasione di un evento che ha coinvolto imprenditori, manager e professionisti in un confronto sugli scenari d’uso dell’AI generativa nel particolare contesto del mondo della collaborazione e della produttività con le tecnologie Copilot per Microsoft 365.

Sono sempre più numerose, infatti, le aziende in Italia che stanno cogliendo le opportunità dell’Intelligenza Artificiale. Secondo una ricerca qualitativa sviluppata da Microsoft in collaborazione con IDC, le aziende italiane sono sostanzialmente allineate con il resto d’Europa nell’adozione di soluzioni di AI, se non addirittura in una fase più avanzata: il 73% delle aziende sta utilizzando soluzioni di AI vs. il 67% della media europea. Per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale generativa, il 67% delle imprese in Italia sta già utilizzando soluzioni di questo tipo e il 24% ne sta pianificando l’implementazione nei prossimi due anni. Le aziende italiane sono inoltre più inclini a considerare l’AI come una leva strategica per

raggiungere gli obiettivi di business: lo dichiara il 77% di loro vs. il 63% delle imprese europee.

L’Italia in generale corre più veloce in termini di tempi per le sperimentazioni e benefici concreti sul business: il 53% delle aziende italiane (vs. 35% la media europea) impiega da 3 a 6 mesi per implementare una soluzione di AI e il 47% dichiara di ottenere vantaggi concreti sul business in meno di un anno (vs. il 38% della media europea). È stato calcolato che per ogni dollaro investito in Europa in progetti AI, si genera un ROI 3,3 volte superiore. Processi IT, cybersecurity e customer care sono gli ambiti in cui si investe di più in AI. Efficienza, innovazione e riduzione dei costi gli obiettivi principali che spingono le aziende italiane ad adottare questa nuova tecnologia.

Fondamentale tra le aziende intervistate l’adozione di un approccio responsabile nei confronti dell’AI: 1 azienda su 3 ha avviato al proprio interno una vera e propria governance sui temi dell’AI responsabile e il 70% considera importante il fatto che chi fornisce soluzioni di AI abbia una strategia chiara di approccio responsabile all’AI.

“L’AI Generativa è un vero e proprio “super potere” che può creare opportunità di crescita come mai viste prima. Le soluzioni Copilot possono essere infatti il copilota della nostra quotidianità

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lavorativa, un assistente che ci aiuta a essere più produttivi, creativi e in generale efficaci nelle routine quotidiane, liberando tempo per attività che valorizzano davvero il talento e l’ingegno umano. In Italia, assistiamo a un grande interesse da parte delle organizzazioni di ogni dimensione, le imprese stanno comprendendo sempre di più il potenziale di questa trasformazione e il suo valore strategico per la crescita sia del business sia delle persone che, grazie a una migliorata produttività, possono dedicarsi ad attività a valore. Insieme ai nostri partner, siamo al loro fianco per guidarle in questa fase di cambiamento, attraverso tecnologie all’avanguardia e formazione per un uso consapevole ed efficace.” ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

In questo contesto, Microsoft conferma il proprio impegno nel promuovere un’adozione responsabile dell’AI generativa attraverso Copilot per Microsoft 365, il copilota in grado di amplificare il lavoro delle persone e delle aziende e capace di liberare tempo da attività di routine, aumentare la creatività e dare spazio a nuovi scenari di crescita, innovazione e ingegno umano. Copilot combina infatti la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con i dati aziendali e le app di Microsoft 365, per trasformare il mondo professionale grazie all’AI.

Da una parte Copilot lavora al fianco delle persone grazie all’integrazione nelle app Microsoft 365 che vengono utilizzate ogni giorno – Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Teams – per liberare la creatività, aumentare la produttività e migliorare le competenze; dall’altra è stato integrato all’interno di un’esperienza completamente nuova, Microsoft 365 Chat, che funziona unendo LLM, le app di Microsoft 365 e i dati – dal calendario, alle email, le chat, i documenti, le riunioni e i contatti – per eseguire operazioni che prima le persone non erano in grado di fare.

Al contempo, attraverso il progetto AI L.A.B., Microsoft Italia, insieme a un nutrito ecosistema di partner, vuole contribuire alla diffusione delle competenze digitali necessarie per cogliere le opportunità dell’AI generativa e utilizzarla in modo efficace. Con AI L.A.B., infatti, un programma per aiutare aziende pubbliche e private, professionisti e studenti nei processi di adozione dell’AI e formazione ad-hoc su questa tecnologia, Microsoft ha avviato in meno 6 mesi oltre 300 progetti in questa direzione, coinvolgendo 214 aziende Italiane

L’evento è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di un approccio etico all’Intelligenza Artificiale. Microsoft da sempre è impegnata nel mantenere vivo il dialogo

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con tutti gli attori coinvolti affinché le nuove tecnologie siano strumenti per aiutare ad affrontare le sfide globali e siano promotrici di un cambiamento positivo nel mondo. Trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità e sicurezza sono i principi che guidano Microsoft nell’evoluzione delle sue soluzioni.

L’Uso di Copilot nel marketing, nelle risorse umane e nel settore finance: i casi SACE e Reale Group Dal 15 gennaio scorso, Copilot per Microsoft 365 è disponibile per tutte le imprese italiane che possono beneficiare dei vantaggi di queste soluzioni per un nuovo modo di lavorare. Nel nostro Paese, sono già numerose le aziende che lo stanno implementando in tutte le attività e in funzioni aziendali con positivi riscontri sui temi della produttività, efficienza di processi, piani strategici e maggiore creatività e benessere per le persone.

nerativa per migliorare la produttività e la collaborazione dei suoi dipendenti e offrire un servizio più efficiente e personalizzato alle PMI italiane. SACE è la prima realtà nel segmento Public Sector ad adottare Copilot e Viva, due strumenti di Microsoft che grazie all’AI generativa consentono di ottimizzare tempo, risorse e capacità di risposta alle imprese, aumentando nel contempo il benessere dei colleghi, approccio in linea con il nuovo modello di lavoro totalmente flessibile, (Flex4Future) che si basa su smart working illimitato activity-based, eliminazione dei controlli sulle timbrature e settimana lavorativa di 4 giorni: un nuovo assetto che rende SACE la prima partecipata pubblica a sperimentare un modello all’avanguardia in Italia per liberare il tempo delle persone e dedicarlo ad attività ad alto valore aggiunto, al proprio sviluppo e migliorare il work-life balance.

Tra queste Reale Group, da sempre attenta alle innovazioni offerte dal mercato, ha da subito sperimentato e favorito l’adozione di sistemi di AI generativa come Copilot, con un approccio allo stesso tempo aperto, responsabile e, in linea con la missione del Gruppo, mantenendo le persone al centro. Nel farlo, ha predisposto un piano di adozione attento e graduale, per accompagnare l’organizzazione nella piena comprensione degli strumenti. Reale Group ha partecipato, tra i primi clienti in Italia, al programma di Early Access Program di Copilot per Microsoft 365, insieme ad un gruppo ristretto di aziende a livello globale, per sperimentare l’adozione di strumenti di AI generativa, integrati all’interno delle applicazioni di Microsoft 365. L’adozione è stata pianificata con cura, coinvolgendo in una prima fase 300 persone, suddivise tra i vari ruoli aziendali e Paesi in cui Reale Group opera, guidandole con training e communities in modo costante. Inoltre, Reale Group ha progettato percorsi di accompagnamento sui temi dell’Awareness AI e del Prompting, organizzando workshop con le diverse aree di business per individuare casi d’uso specifici. L’obiettivo è quello di integrare l’Intelligenza Artificiale in ogni ambito di business, facendo leva sulle potenzialità di questa tecnologia affinché possa contribuire fin dall’inizio al processo di ideazione o di analisi del business per qualsiasi esigenza o problema da risolvere. Anche SACE, la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze specializzata nel supporto alla crescita sostenibile delle imprese in Italia e nel mondo, sta implementando con successo l’AI ge -

“ Il futuro passa per una crescita sostenibile e le nuove tecnologie sono un alleato per realizzare questo obiettivo. Noi di SACE siamo orgogliosi di accompagnare le imprese e PMI italiane in questa direzione e grazie a Microsoft abbiamo abbracciato noi stessi le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale generativa per rafforzare la nostra organizzazione. E tutto questo passa attraverso un nuovo modello di lavoro totalmente flessibile, Flex4Future, che permette alle nostre persone di liberare il proprio tempo per dedicarlo ad attività ad alto valore aggiunto, al proprio sviluppo e al proprio benessere”, ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE. 

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IoT UN MERCATO IN CONTINUA CRESCITA

Nel 2023 il mercato dell’internet of things sfiora i 9 miliardi di euro, + 9% rispetto al 2022

Non si arresta la corsa del mercato italiano dell’Internet of Things. Nel 2023 ha raggiunto un valore di 8,9 miliardi di euro, +9% rispetto al 2022. Tra i diversi ambiti, la fetta più grande del mercato è rappresentata dalla Smart Car, con un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, 18% del totale. Al secondo posto, le applicazioni IoT nel mondo utility (Smart Metering e Smart Asset Management) con 1,38 miliardi di euro (+1%). Nel 2023 sono stati installati altri 750.000 contatori gas connessi, portando la diffusione all’87% del parco complessivo, e 1,7 milioni contatori elettrici di seconda generazione, raggiungendo quota 71%. Novità arrivano anche sul fronte idrico, con 850.000 contatori smart installati nel 2023 (raggiunta quota 17% del totale) e prospettive di crescita per il futuro.

Seguono Smart Building (1,3 miliardi, -1%), Smart City (950 milioni, +15%), Smart Factory (905 milioni, +16%), Smart Home (810 milioni, + 5%), Smart Logistics (770 milioni, +8%), Smart Agricolture (570 milioni, +6%) e Smart Asset Management (330 milioni, +7%).

Gli oggetti connessi attivi in Italia sono 140 milioni, poco più di 2,4 per abitante. A fine 2023 si contano 41 milioni di connessioni IoT cellulari (+5% rispetto al 2022) e 100 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+17%). Tra queste, una spinta importante arriva dalle reti LPWA (Low Power Wide Area) che vedono una crescita significativa, passando da 2,4 milioni a 3 milioni di connessioni. Parallelamente, l’offerta di soluzioni IoT continua a evolvere, con un numero crescente di aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, grazie ai quali è possibile integrare la propria offerta con nuovi servizi di valore. Questo approccio ha un impatto diretto sui numeri del mercato: i servizi raggiungono quota 4 miliardi di euro (+14% vs 2022).

Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano*, presentata oggi durante il convegno “Notte prima degli esami: Internet of Things alla prova di maturità”.

“Se si considera la riduzione degli incentivi legati al Piano Transizione 4.0 e al Superbonus nel corso dell’anno,

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 20 a cura della redazione Osservatorio Internet of Things
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il risultato è particolarmente positivo - afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio IoT -. Guardando al futuro, una prima grande sfida da cogliere riguarda la valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi. Da un lato, l’utilizzo dei dati può migliorare le performance del business attuale tramite, ad esempio, l’efficientamento delle operations o il miglioramento dell’offerta. Dall’altro, permette alle imprese di espandere il proprio business o modificarne la natura, abilitando servizi aggiuntivi per i propri clienti e nuovi modelli di business basati sulla servitizzazione. Su questi temi c’è ancora molta strada da fare, anche se iniziano ad arrivare sul mercato nuove soluzioni sempre più avanzate in grado valorizzare concretamente i dati raccolti”.

“Altre due grandi sfide che il mercato dovrà affrontare riguardano l’integrazione tra IoT e Intelligenza Artificiale da un lato, e un maggior focus sulla sostenibilità (in primis ambientale) dall’altro – osserva Angela Tumino, Direttrice dell’Osservatorio IoT –. E’ infatti proprio grazie all’effettiva capacità di sfruttare l’enorme potenziale derivante dall’integrazione tra IoT e AI che si porranno le basi per lo sviluppo del mercato futuro, grazie a nuovi scenari di utilizzo e ai numerosi benefici derivanti dall’impiego di dispositivi sempre più intelligenti. Anche la sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione di imprese e cittadini, e l’IoT può giocare un ruolo impor-

tante. Occorre però saper sbloccare questo potenziale, con il contributo di imprese, enti regolatori e pubbliche amministrazioni”.

L’Industrial IoT

Nonostante la crescita del valore di mercato, nel 2023 si assiste a un rallentamento nel lancio di nuovi progetti Industrial IoT sul territorio italiano: il 18% delle grandi aziende ha avviato progetti nel corso dell’ultimo anno, dato in diminuzione rispetto al 31% del 2022 e al 21% del 2021

“Questo calo è da imputare in primis al dimezzamento degli incentivi - evidenzia Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things - che da alcuni anni hanno ormai un impatto diretto sull’avvio di nuovi progetti. A testimonianza di ciò, quasi la metà delle imprese (48%) ha attribuito un ruolo chiave agli incentivi nella decisione di attivare progettualità di Smart Factory in passato. Nel biennio 202425, grazie al nuovo Piano di Transizione 5.0 che prevede lo stanziamento di 6,3 miliardi di euro, ci si augura che questa tendenza potrà essere finalmente invertita. Oltre all’acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0, i fondi dovranno essere destinati anche a beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili e alla formazione del personale in competenze

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Osservatorio Internet of Things

per la transizione verde.”

La metodologia di calcolo degli incentivi pone l’efficientamento energetico al centro delle progettualità portate avanti dalle imprese. Già oggi 8 grandi aziende su 10 dichiarano un impegno significativo verso la tutela dell’ambiente e verso gli obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance). Anche le azioni intraprese finora per ridurre la propria impronta ecologica si legano con gli obiettivi di efficientamento e di ottimizzazione indicati dal piano Transizione 5.0: ai primi posti la riduzione dei consumi energetici (86%, con impatti sia sull’ambiente sia sulla riduzione dei costi) e l’utilizzo di energia pulita (85%). Seguono l’utilizzo di materie prime riciclate e materiali di recupero (58%) e la riduzione delle emissioni inquinanti (57%).

Considerando invece le aziende produttrici di macchinari operanti in Italia, il 60% delle imprese coinvolte ha una conoscenza discreta o elevata delle soluzioni IoT e quasi 1 azienda su 2 (46%) connette la maggior parte (31%), se non tutti (15%), i macchinari che realizza. Percentuale che aumenta ulteriormente se si include anche chi connette solo una piccola parte dei macchinari prodotti, arrivando a toccare quota 75% (3 aziende su 4). Se la percentuale di aziende che produce macchinari connessi è già oggi rilevante, anche in questo caso è invece necessario lavorare di più per sfruttare realmente il potenziale dei dati raccolti: quasi 1 azienda su 2 (49%) non ha accesso ai dati generati dai macchinari in uso dai clienti. Inoltre,

tra coloro che li utilizzano, più di 1 su 2 (58%) non sfrutta i dati per sviluppare versioni migliorative del macchinario/impianto o non sa se sono effettivamente impiegati per questo scopo. Del restante 42%, soltanto nel 10% dei casi le aziende utilizzano i dati raccolti per sviluppare versioni migliorative sfruttando la tecnologia Digital Twin. Risulta invece positivo l’approccio dei produttori verso i nuovi servizi: la maggior parte delle aziende che ha venduto macchinari connessi ha abbinato anche servizi aggiuntivi (64%), quali la manutenzione preventiva (36% del campione) e di tipo informativo (26%).

Le tecnologie

Rimane grande l’interesse verso le potenzialità di impiego del 5G per supportare le applicazioni IoT. Con il venticinquesimo anniversario della nascita del 3GPP (3rd Generation Partnership Project) arriva a completamento la definizione della Release 18 del 5G. “Questa specifica ha l’obiettivo di migliorare le prestazioni di rete in termini di qualità del segnale e data-rate – spiega Antonio Capone, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things – e di fornire supporto a nuove applicazioni e use case. Il 5G Advanced, inoltre, introduce miglioramenti che consentono una maggiore differenziazione della qualità del servizio sulla rete, utili per le applicazioni di realtà virtuale e aumentata, il positioning indoor e le reti di sensori industriali”.

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Sul fronte dell’interoperabilità, aumenta il numero di reti pubbliche e private a supporto delle applicazioni. In particolare, è in aumento il numero di installazioni di Mobile Private Network (MPN), principalmente in ambienti industriali e in grandi aree prive di connettività pubblica. Tra le applicazioni più diffuse spiccano la robotica collaborativa, il monitoraggio e controllo degli asset in tempo reale, nonché soluzioni di assistenza remota/e-learning con realtà virtuale e aumentata. Complessivamente, però, i numeri delle installazioni MPN sono ancora contenuti: meno di dieci in Italia e qualche centinaio su scala globale.

AI e Internet of Things

L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale e – in alcuni casi – della Generative AI nelle soluzioni Internet of Things costituisce una delle sfide cruciali per i produttori di dispositivi smart. Se opportunamente colta, può generare importanti benefici sia per le aziende che per i consumatori. Ad esempio, in ambito consumer l’integrazione della Generative AI negli smart home speaker apre la strada a interazioni più intuitive, conversazionali e naturali con i dispositivi. Oltre che negli ambienti domestici, anche nelle auto connesse la Generative AI può essere impiegata per creare automaticamente contenuti multimediali, come playlist musicali personalizzate o la diffusione di annunci vocali

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contestualmente rilevanti in base allo scenario di guida. Nei contesti B2b, l’Intelligenza Artificiale si configura come un valido alleato, ad esempio, durante l’installazione di asset o contatori connessi nel contesto Utility, o di macchinari industriali in quello manifatturiero. In ambito industriale, le tecnologie AI assumono un ruolo chiave anche in processi di manutenzione – specialmente quella predittiva e prescrittiva – generando avvisi e raccomandazioni in tempo reale e consentendo alle aziende di intervenire prima che si verifichino guasti critici. 

*L’edizione 2023-24 dell’Osservatorio Internet of Things è realizzata in collaborazione con il DEIB (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) e l’IoT lab e con il supporto di 1NCE, AlmavivA, Ariston Group, BTicino, BVA Doxa, CAME, Centro Nazionale Mobilità Sostenibile (MOST), Comoli Ferrari, Connect Reply, DigiCert, Edison, Electrolux, Enel X, Engineering, Eni, EY, GEWISS, Hera Luce, IOTINGA, ISEO Ultimate Access Technologies, Italtel, KPMG, Neosurance, Philip Morris, Servitly, Storm Reply, Targa Telematics Viasat, Vimar, Vodafone Italia; Apogeo Space, Assimpredil ANCE, Avnet Silica, Brunata ZENNER, Cellnex, Centria, Delta Dore, Different Factory, EOSS, eQ-3 AG, Ezviz –Hikvision, IMC Group, Immergas, IoTicontrollo, Lavazza, Mitsubishi Electric, Nital - Hinnovation, Open Fiber, Sensibo, Sirti Digital Solutions, SMaBiT, SmartDHOME, Stetel, Syscons Industries, Titiro Digital, UnipolTech; Anitec-Assinform, Assintel.

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L’Intelligenza Artificiale (AI) sta diventando la nota dominante di ogni discorso sul mondo produttivo e sullo sviluppo tecnologico; soprattutto da quando si è diffusa in modo facilmente accessibile la AI generativa con le sue sterminate applicazioni. È più che mai opportuna una strategia: quella europea fa leva sulle AI Factories e sul programma GenAI4EU; quella nazionale è sinergica e tende a valorizzare le peculiarità italiane

UNA STRATEGIA PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

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INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE
ARTIFICIALE / di Mario Gargantini

TTra le tante notizie relative all’Intelligenza Artificiale (AI) che ormai da qualche tempo inondano lo spazio informativo che ci circonda, non sarà sfuggito agli operatori del mondo industriale e produttivo l’annuncio di una iniziativa della Commissione Europea che nel gennaio scorso ha varato un pacchetto di misure per sostenere le start-up e le PMI europee nello sviluppo di un’Intelligenza Artificiale affidabile che rispetti i valori e le norme dell’UE; il pacchetto fa seguito all’accordo politico del dicembre 2023 che ha portato alla legge dell’UE sull’AI – la prima legge al mondo su questo tema – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione dell’AI in Europa.

Il pacchetto comprende una varietà di misure e iniziative tra le quali sono significative:

- il sostegno finanziario per l’AI generativa, che produrrà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo di circa 4 miliardi di euro fino al 2027;

- una modifica del regolamento EuroHPC al fine di istituire fabbriche di AI, un nuovo pilastro per le attività comuni dell’UE relative ai supercomputer;

- l’iniziativa “GenAI4EU”, sempre in tema di AI generativa, che mira a sostenere lo sviluppo di nuovi casi d’uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei, nonché nel settore pubblico.

Una strategia europea

Queste, ed altre iniziative, rappresentano lo svolgersi di quella che si può ben denominare strategia europea sulla AI e che era già stata delineata nel 2018 con un apposito piano coordinato che ha incoraggiato gli Stati membri a sviluppare strategie nazionali. In effetti, l’AI è un insieme di tecnologie di rilevanza strategica e per sfruttarne i vantaggi è necessaria un’azione unitaria dell’Unione europea. Peraltro il contesto tecnologico, economico e politico è cambiato notevolmente e tre anni fa si è resa necessaria una revisione del piano che sta fungendo da acceleratore e attivatore delle opportunità offerte dalle tecnologie di AI.

Sono quattro i principali di suggerimenti contenuti nel nuovo piano. Anzitutto si raccomanda di concentrarsi su un’infrastruttura di dati e calcolo in un quadro di cooperazione e con una particolare attenzione a favorire le PMI. Si suggeriscono poi una serie di misure per favorire l’affermarsi delle eccellenze, assicurando la disponibilità di strutture di prova e sperimentazione per l’innovazione e l’adozione rapida delle nuove tecnologie. C’è poi la preoccupazione che l’AI sia al servizio delle persone nonché fattore positivo per la società: bisogna quindi assicurarsi che l’AI sviluppata e immessa sul mercato dell’UE sia antropocentrica, sostenibile, sicura, inclusiva, accessibile e affidabile. È quindi di cruciale importanza il quadro normativo destinato ad assicurare la fiducia nei confronti dei sistemi di IA promuovendo al tempo stesso a livello mondiale l’approccio basato sui valori adottato dall’UE

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MAGAZINE

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

in materia di AI.

Infine, si suggerisce di compiere progressi nello sviluppo di una leadership strategica nei settori ad alto impatto, compresi i cambiamenti climatici e l’ambiente, la salute, il settore pubblico, la robotica, la mobilità, la sicurezza e gli affari interni e l’agricoltura.

Nel nuovo contesto tecnologico della AI, i passi principali della UE si muovono in due direzioni: il potenziamento delle “fabbriche di intelligenza artificiale” (AI Factories) e lo sviluppo della AI generativa (GenAI).

Le AI Factories sono ecosistemi aperti formati attorno ai supercomputer pubblici europei e che riuniscono i materiali chiave e le risorse umane necessarie per lo sviluppo di modelli e applicazioni di GenAI. Questi ecosistemi includono supercomputer dedicati alla AI, data center associati in prossimità o collegati tramite reti ad alta velocità e, cosa altrettanto importante, il capitale umano necessario per utilizzare queste risorse in modo efficace: dagli esperti di supercalcolo e Intelligenza Artificiale, ai Data Specialist, ai ricercatori, alle startup e agli utenti finali.

Il pilastro principale delle AI Factories sono le strutture per il calcolo ad alte prestazioni EuroHPC: la UE ha creato una rete pubblica di livello mondiale composta da otto supercomputer interconnessi dislocati in tutta Europa ed è all’avanguardia nel supercalcolo a livello globale. Tre di questi supercomputer sono attualmente tra i primi dieci al mondo;

con i prossimi due nuovi supercomputer, che saranno installati nel 2024 e nel 2025, le capacità di calcolo dell’infrastruttura EuroHPC andrà ben oltre le prestazioni exascale (oltre un exabyte al secondo, cioè un miliardo di miliardi di operazioni al secondo). Tra i supercomputer EuroHPC, quelli più potenti hanno partizioni accelerate che sono molto adatte per eseguire attività di Intelligenza Artificiale addestrare modelli di AI su larga scala.

Arriva la GenAI

Per quanto riguarda la GenAI, la Commissione Europea ha lanciato, come si è detto, la GenAI4EU, un’iniziativa storica per stimolare l’adozione dell’Intelligenza Artificiale generativa nei quattordici ecosistemi industriali strategici dell’Unione, sostenendo i percorsi di transizione delineati nella strategia industriale dell’UE. L’iniziativa incoraggia lo sviluppo di grandi ecosistemi di innovazione aperta che promuovono la collaborazione tra startup e utilizzatori di AI nell’industria e nel settore pubblico. Ciò include applicazioni industriali come il settore manifatturiero, riflettendo al tempo stesso l’impegno dell’Unione a rendere più verde la sua economia e ad affrontare il problema del clima.

GenAI4EU sostiene lo sviluppo di applicazioni avanzate che sfruttano la GenAI in aree applicative chiave, come quelle indicate di seguito, ciascuna delle quali beneficerà delle AI Factories e dei relativi dati di alta qualità. Si tratta di: Robotica, Assistenza sanitaria, Biotecnologie e prodotti chimici, Materiali e batterie, Produzione e ingegneria, Mobilità, Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale, Mondi virtuali e

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INDUSTRY
4.0 DESIGN

gemelli digitali, Cybersecurity, Aerospaziale, Agroalimentare, Scienze.

Nel settore della robotica industriale e di servizio oggi l’UE è leader mondiale. La GenAI aiuta i robot a imparare dalle loro esperienze e quindi migliora le loro capacità in termini di apprendimento, interazione e funzionamento, rendendoli più adattabili, efficienti ed efficaci in diverse applicazioni; può anche simulare ambienti realistici per l’addestramento dei robot, soprattutto in ambienti difficili come quelli nucleari o spaziali.

La GenAI può rivoluzionare l’assistenza sanitaria. Nell’ambito dell’assistenza medica personalizzata, contribuisce a fornire soluzioni sanitarie su misura ai pazienti in base alla loro composizione genetica unica e a fattori ambientali e di stile di vita. L’iniziativa Virtual Human Twins utilizzerà gli spazi di dati comuni per addestrare modelli di GenAI che tengono conto dei processi biologici a diversi livelli all’interno del corpo umano: dalle molecole e dai tessuti agli organi e all’intero corpo; ciò contribuirà ad accelerare le sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci e a ottimizzare i trattamenti per i pazienti.

Si prevede che la GenAI porterà a innovazioni significative nei settori biotecnologico e farmaceutico: ha il potenziale per generare dati genetici sintetici in assenza di dati reali, generare nuove o analizzare sequenze di geni esistenti per aiutare a comprendere malattie genetiche complesse o facilitare la scoperta di farmaci, come visto nelle recenti scoperte sullo sviluppo di antibiotici supportati dall’intelligenza artificiale per combattere la resistenza antimicrobica.

L’intelligenza Artificiale generativa può essere utilizzata per sintetizzare nuove strutture materiali, prevederne le proprietà o progettare nuovi materiali compositi che raggiungano specifiche proprietà meccaniche, termiche o elettriche. Per le batterie, la GenAI può essere determinante per migliorare radicalmente le prestazioni e la sicurezza. Può anche essere uno strumento prezioso per incrementare la produzione di idrogeno attraverso l’intero processo produttivo: dalla progettazione di catalizzatori più efficienti

alla scoperta di nuovi materiali per una migliore produzione e distribuzione dell’idrogeno, può contribuire a ottimizzare il consumo di energia.

La GenAI sosterrà la competitività globale dell’Unione nel settore manifatturiero; utilizzando l’enorme quantità di dati industriali prodotti dall’IoT, migliorerà i processi produttivi, riducendo significativamente sprechi e costi e garantendo prodotti di qualità superiore, ad esempio migliorerà la produzione additiva e la stampa 3D. Diverse aziende manifatturiere europee stanno già utilizzando l’Intelligenza Artificiale generativa per migliorare le proprie operazioni e servizi.

L’Intelligenza Artificiale generativa è importante per l’industria automobilistica poiché costituisce uno strumento prezioso per promuovere la guida e la produzione autonome; fornisce funzionalità avanzate per la formazione, la simulazione e il miglioramento dei processi decisionali dei veicoli a guida autonoma. Inoltre, può supportare la codifica e aiutare l’industria automobilistica ad affrontare le sfide legate alla crescente complessità del software e alla carenza di competenze. In termini più generali, la GenAI può ottimizzare i sistemi di trasporto, identificare inefficienze nella fornitura di beni e prevedere le esigenze di manutenzione, migliorare la gestione del traffico nelle città.

La GenAI sta rivoluzionando lo sviluppo di sistemi di previsione di condizioni meteorologiche estreme e clima, un’area in cui l’UE è stata all’avanguardia nell’impiego di algoritmi tradizionali di modellazione e simulazione del clima. L’Intelligenza Artificiale generativa ha anche migliorato la nostra capacità di modellare lo stato dell’ambiente (acqua, aria, biodiversità del suolo) e valutare l’impatto dell’economia sulle risorse naturali.

L’Intelligenza Artificiale generativa è una tecnologia essenziale per lo sviluppo di mondi virtuali realistici, creativi, immersivi e interattivi. Svolgerà quindi un ruolo nelle applicazioni di VR per le smart city, dal supporto al turismo, al commercio al dettaglio e alla cultura, all’ottimizzazione dei sistemi di trasporto, all’affronto delle diverse sfide della sostenibilità urbana.

Nel campo della cybersecurity la GenAI può aumentare

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in modo esponenziale la capacità di apprendere e replicare i modelli riscontrati nelle minacce informatiche o nelle vulnerabilità per migliorare il rilevamento e la previsione delle minacce future; peraltro le stesse tecnologie possono essere utilizzate anche dai criminali informatici per organizzare sofisticati attacchi e altre attività malevole. La prevalenza dell’AI generativa aumenterà quindi la necessità di garantire la robustezza dei sistemi, la loro resilienza, nonché di predisporre misure preventive e di mitigazione per la protezione delle risorse critiche.

Nel settore aerospaziale, la GenAI può essere utilizzata per aumentare la resilienza dei sistemi e dei servizi aerospaziali, migliorandone la sostenibilità e la sicurezza; più in generale, può migliorare in modo significativo vari aspetti delle appli-

cazioni spaziali: dal miglioramento della precisione, all’ottimizzazione della progettazione dei veicoli e alla creazione di sistemi più autonomi e adattivi per l’esplorazione spaziale.

Quanto alle applicazioni a Terra dell’aerospace, la navigazione autonoma per il trasporto terrestre si baserà sulla fusione dei dati abilitata dall’AI, compresi i servizi di posizionamento, navigazione e cronometraggio GNSS.

L’Intelligenza Artificiale generativa ha un potenziale significativo per il progresso delle pratiche agricole. Nelle coltivazioni può rivoluzionare i sistemi di irrigazione intelligenti, sintetizzando dati provenienti da varie fonti per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e prevedere le esigenze future. Nell’allevamento del bestiame, può migliorare il monitoraggio in tempo reale e la diagnosi delle malattie generando modelli più accurati da dati estesi sulla salute e il comportamento degli animali. Creando e simulando scenari complessi, questa tecnologia può non solo garantire una gestione efficiente delle risorse, ma anche migliorare la produttività e la sostenibilità in agricoltura.

La GenAI avrà un profondo impatto sulle scoperte scientifiche, inaugurando una nuova ondata di innovazione all’intersezione tra l’Intelligenza Artificiale e tutti i settori scientifici. Aree come la progettazione di nuovi materiali, la ricerca sulla fusione, la ricerca sismologica o l’astronomia stanno già integrando modelli di AI generativa nelle loro attività di ricerca.

La strategia italiana

La strategia italiana per l’AI (2024-2027), messa a punto dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale), si colloca nella stessa prospettiva di quella europea e prefigura una operatività in stretta sinergia con la comunità Europea e internazionale, “favorendo un sistema di regole coerenti con principi etici e di responsabilità sociale, e contemplando una serie di fattori interconnessi, tra cui la privacy, la sicurezza, le questioni di genere, i temi ambientali e la sostenibilità”. Si sviluppa su quattro macroaree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione, ciascuna accompagnata da iniziative di potenziamento alle infrastrutture che abilitano l’innovazione e dalla previsione di un sistema per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio delle attività.

Elemento caratterizzante della strategia è la definizione di un contesto di azioni “abilitanti”, che definiscono cioè la cornice entro cui le specifiche iniziative dovranno essere dispiegate nelle diverse macroaree. Ci sono azioni di tipo infrastrutturale: come la creazione di un repository di dataset e modelli, quale patrimonio di conoscenza che potrà favorire pratiche di standardizzazione e accelerare i tempi di sviluppo di soluzioni, alimentandosi con dati e modelli che riflettono le peculiarità ed esigenze del nostro Paese; o come le azioni di potenziamento delle infrastrutture di rete per l’AI, promuovendo iniziative per il miglioramento e l’ampliamento delle attuali reti.

Ci sono anche azioni per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio della strategia: si parla dell’istituzione di una Fondazione per l’Intelligenza Artificiale, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale soggetto cui vada in capo la responsabilità delle iniziative sull’AI. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 28
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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

NELLE MANI DEGLI AVVERSARI

COME CAMBIANO I RISCHI PER LA

SICUREZZA DIGITALE

Dopo il recente AI Safety Summit, tenutosi nel Regno Unito, che ha riunito esperti di AI provenienti da tutto il mondo, per le aziende è tornato il sereno. Nel corso dell’evento si è assistito a un mix di previsioni positive e avvertimenti, ma in sostanza i partecipanti hanno concordato di promuovere i vantaggi dell’AI e di scoraggiarne l’uso improprio, anche se si tratta di una cosa più facile a dirsi che a farsi

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 30 INTELLIGENZA ARTIFICIALE / di Domenico Iacono, Presales Manager, Team Lead Italy & Spain di Commvault INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE

IInoltre, l’Unione Europea ha recentemente reso noto un accordo sulla regolamentazione dell’AI, la cui legislazione non è prevista almeno fino al 2025. Al suo interno, le proposte contengono salvaguardie sull’uso dell’AI all’interno dell’area, tra cui regole su sistemi come ChatGPT e il riconoscimento facciale. È chiaro che l’AI sta segnando la nascita di una nuova era di innovazione e progresso tecnologico; il suo utilizzo e applicazione sono al tempo stesso acclamati e attentamente esaminati. Governi e aziende devono porsi oggi domande relativamente a chi la usa, come e per quale scopo. La sfida per i team di sicurezza è la messa a punto di una cyber resilienza in grado di contrastare le minacce che si avvalgono dell’AI. Per la maggior parte di loro, cercare di stare un passo avanti ai malintenzionati non è una novità. Ciò che è diverso, e causa di preoccupazione, è il modo in cui l’intelligenza artificiale sta livellando il campo di gioco.

Una nuova lega di attaccanti

Ciò che prima richiedeva ai malintenzionati un notevole sforzo umano, conoscenze e competenze tecniche, ora può essere gestito in modo più efficiente ed efficace da LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) e dall’AI. Prendiamo ad esempio un attacco mirato a compromettere la catena di approvvigionamento di un’azienda.

L’AI può semplificare e velocizzare l’orchestrazione di un attacco di questo tipo, automatizzando e coordinando fasi del processo che prima venivano svolte manualmente. Nel corso della pianificazione, gli strumenti di AI analizzano vaste quantità di dati per identificare ogni potenziale vulnerabilità all’interno della supply chain. In seguito, sono in grado di elaborare metodi per sfruttarne i punti di accesso più suscettibili, in base ai punti deboli specifici rilevati. Successivamente, per contribuire all’esecuzione dell’attacco, LLM come ChatGPT possono essere istruiti al fine di creare efficaci email di phishing e post sui social. Attingendo a una vasta base di conoscenze, i contenuti realizzati contengono riferimenti credibili alla supply chain e informazioni pertinenti al ruolo e agli interessi del destinatario, rendendo molto più difficile per i dipendenti riconoscere il vero intento sottostante. Queste comunicazioni sono spesso molto più convincenti di quelle prodotte in precedenza. Anche i più prudenti potrebbero essere tentati di cliccare su un link sospetto o fornire inavvertitamente informazioni che potrebbero aiutare un criminale. Una volta che un attacco è in corso, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale può ottimizzare l’invio di payload malevoli attraverso la catena di approvvigionamento e l’ecosistema, scegliendo i momenti e i percorsi più opportuni per eludere il rilevamento da parte delle difese IT. Questa capacità di elaborare enormi moli di dati, imparare dai modelli e prendere decisioni dinamiche può far apparire gli attacchi molto complessi, di ampia portata e potenzialmente più pericolosi di quanto non siano, forse lasciando intendere che

ci sia una rete criminale sofisticata alle spalle. Tuttavia, con l’aiuto di strumenti di intelligenza artificiale, anche persone inesperte possono produrre attacchi completi, che li pongono apparentemente sullo stesso piano di criminali esperti e organizzazioni più grandi e preparate.

Un gioco a due facce

Le aziende devono essere pronte a far fronte a un numero crescente di attacchi più intelligenti e a determinarne rapidamente la criticità, altrimenti si corre il rischio di reagire in modo eccessivo o di non cogliere i primi segnali di allarme di una potenziale violazione. Per questo è necessario sfruttare l’intelligenza artificiale per battere i criminali al loro stesso gioco. In parallelo, gli strumenti di intelligenza artificiale possono essere impiegati per analizzare in tempo reale grandi quantità di informazioni sulle minacce provenienti da più fonti, identificando gli indicatori nascosti. Possono monitorare il comportamento di utenti ed entità, confrontandolo con i parametri di riferimento della normale attività e individuare le anomalie che indicano una compromissione. La valutazione dei dati storici può anticipare le minacce potenziali, consentendo una valutazione più rapida e accurata dei rischi futuri. Inoltre, il monitoraggio continuo dei dati sulle minacce in arrivo assicura che le difese IT possano essere adattate rapidamente per combattere pericoli e tattiche emergenti.

L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale anche nella protezione degli endpoint, implementando algoritmi che riconoscono e neutralizzano malware e ransomware, comprese le varianti inedite. Insieme a strumenti di intelligenza artificiale specializzati nel rilevamento di attacchi di phishing, le comunicazioni dannose possono essere differenziate da quelle legittime e messe in quarantena per ulteriori indagini, riducendo il rischio che i destinatari clicchino su link sospetti. Quando si verifica un incidente o una violazione, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale può aiutare il processo di indagine e mitigazione, accelerando il ripristino per ridurre al minimo ulteriori danni.

Colmare il gap di competenze

Le piattaforme di sicurezza odierne sono in grado di fornire una gamma completa di misure di protezione e risposta basate su intelligenza artificiale per sconfiggere gli attaccanti, tra cui allarme precoce, rilevamento delle minacce, preparazione agli incidenti, risposta rapida e ripristino. Data la continua carenza di personale addetto alla sicurezza, queste soluzioni possono anche aiutare a colmare eventuali lacune con difese sempre attive. Grazie all’intelligenza umana, la natura adattiva dell’AI permetterà ai team di sicurezza di essere alla pari dei loro avversari criminali, di competere sullo stesso piano e mantenere alta la cyber resilienza. Le aziende che non riescono a tenere il passo con l’adozione dell’AI danno ai cybercriminali un vantaggio significativo e saranno molto più esposte al rischio di gravi violazioni. Non lasciamo che questo accada. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 31

L’innovativo robot carrellato di ABB offre maggiore velocità, precisione e autonomia nella navigazione e nella logistica

Studio® Suite AMR T702,

AMR T702

il nuovo robot mobile con tecnologia

Visual SLAM AI e AMR

IIl mercato dei robot mobili continua a crescere. Si tratta di un mercato con un grande potenziale che, si stima, si espanderà a un tasso del 20% CAGR fino al 2026, passando da 5,5 miliardi di dollari a 9,5 miliardi di dollari. Di pari passo, si amplia anche il portafoglio AMR di ABB Robotics, uno dei principali fornitori mondiali di robotica e automazione, e oggi l’unica azienda con un portafoglio completo e integrato di robot industriali e collaborativi, di robot mobili (AMR), soluzioni complete di automazione e machine automation. L’azienda ha annunciato il suo primo robot mobile autonomo Flexley Tug T702 dotato della tecnologia di navigazione Visual SLAM basata sull’intelligenza artificiale e del nuovo software AMR Studio®, che consente ai nuovi utenti di programmare e gestire facilmente intere flotte di robot mobili.

Presentato lo scorso marzo alla fiera LogiMAT 2024 di

Stoccarda, in Germania, le nuove funzionalità dell’AMR T702 semplificano la configurazione e possono ridurre i tempi di messa in servizio fino al 20%, aprendo la strada a un ambiente di lavoro in cui i robot intelligenti operano autonomamente, in un contesto di carenza critica di manodopera qualificata. L’evento ha offerto anche l’opportunità di mostrare il potenziale della tecnologia Visual SLAM nel trasformare le linee di produzione convenzionali in celle di produzione intelligenti e modulari, servite dagli AMR. La presentazione del nuovo robot carrellato AMR T702 segue l’acquisizione della start-up svizzera Sevensense, avvenuta a gennaio. “Dopo l’acquisizione di Sevensense, sono lieto di offrire il nostro primo AMR con tecnologia Visual SLAM basata su AI e software AMR Studio. Questa combinazione di robotica mobile e tecnologia di navigazione leader nel settore AI offre ai clienti ABB una flessibilità e una scalabilità intralogi-

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 32
ROBOTICA / ABB
di Sofia Rossi

stica senza pari, in un ambiente che sta passando da una produzione lineare a reti di produzione dinamiche”, ha dichiarato Marc Segura, Presidente di ABB Robotics “L’AMR T702 è perfetto per un’ampia gamma di settori, come quello automobilistico, dei beni di consumo o della logistica, in particolare per i grandi magazzini e i centri di distribuzione, dove l’ambiente è in continua evoluzione”.

AMR di nuova generazione basati sull’AI

L’integrazione nel portafoglio AMR di ABB della tecnologia di Sevensense, start-up svizzera e fornitore di tecnologie di navigazione con visione 3D abilitate all’intelligenza artificiale per robot mobili autonomi (AMR), permette all’azienda di consolidare la sua posizione sul mercato della robotica mobile di prossima generazione basata sull’AI, offrendo una combinazione senza precedenti di velocità, precisione e carico utile.

Di fatto, l’accelerazione dei progressi dell’IA sta ridefinendo le possibilità della robotica industriale. L’intelligenza artificiale sta migliorando ogni aspetto, dalla capacità dei robot di afferrare, prelevare e posizionare, alla capacità di muoversi e navigare in ambienti dinamici.

“L’anno in corso vedrà una crescente attenzione relativamente al ruolo dell’Intelligenza Artificiale (IA)”, ha dichiarato Segura. “Da robot mobili e cobot, all’abilitazione di nuove applicazioni robotiche in nuovi settori e alla creazione di nuove opportunità di apprendimento e sviluppo per le persone, queste nuove frontiere dell’IA stanno ridefinendo il futuro della robotica industriale”.

L’intelligenza artificiale sta conferendo ai robot mobili e ai cobot livelli di velocità, precisione e capacità di carico senza precedenti, consentendo loro di svolgere un maggior numero di compiti in ambienti come fabbriche flessibili, magazzini, centri logistici e laboratori.

livelli di autonomia e riducendo notevolmente l’infrastruttura necessaria alle precedenti generazioni di robot guidati. Questo apre la strada al passaggio da linee di produzione lineari a reti dinamiche, in grado di creare grandi efficienze e in grado di occuparsi di compiti più noiosi, sporchi e pericolosi, per consentire ai lavoratori di svolgere attività più gratificanti”. Questa tecnologia di navigazione abilitata dall’intelligenza artificiale sta già trasformando i settori della produzione automobilistica e della logistica, fornendo valore aggiunto attraverso operazioni più rapide ed efficienti.

Le prospettive di applicazione della tecnologia

Combinando l’intelligenza artificiale e la visione 3D, la tecnologia Visual SLAM consente agli AMR di prendere decisioni intelligenti, distinguendo tra oggetti fissi e mobili in ambienti dinamici. Utilizzando la localizzazione e la mappatura visiva simultanea, i robot possono creare una mappa che viene utilizzata per operare in modo indipendente, riducendo i tempi di messa in servizio da settimane a giorni e consentendo di operare in modo completamente autonomo in ambienti dinamici e altamente complessi, accanto alle persone.

Le mappe sono costantemente aggiornate e condivise da tutta la flotta, offrendo una scalabilità immediata senza interrompere le operazioni e una maggiore flessibilità rispetto ad altre tecnologie di navigazione.

“I robot mobili abilitati all’IA possono trasformare settori come la produzione discreta, la logistica e i laboratori”, ha dichiarato Segura. “I robot dotati della nuova tecnologia Visual Simultaneous Localization and Mapping (Visual SLAM) di ABB, per esempio, hanno capacità di mappatura e navigazione avanzate, garantendo nuovi

Le nuove funzionalità offerte da Visual SLAM sono ulteriormente potenziate dal lancio del software AMR Studio® di ABB (AMR Studio), che consente agli utenti meno esperti di creare e configurare facilmente percorsi e lavori AMR, senza bisogno di conoscenze di programmazione. AMR Studio® semplifica il processo di configurazione di un’intera flotta AMR dall’inizio alla fine, guidando gli utenti attraverso le fasi necessarie, dalla mappatura dell’ambiente alla generazione della missione e alla configurazione del sistema. Una volta che la flotta è operativa, il software AMR Studio® Fleet Manager consente agli utenti di avere il pieno controllo di ciò che accade in officina. L’assegnazione intelligente degli ordini si avvale di potenti algoritmi per garantire una distribuzione efficiente degli ordini, mentre la visualizzazione e il monitoraggio dei dati in tempo reale forniscono una tracciabilità completa. L’interfaccia utente flessibile e facile da usare del software rende anche le flotte AMR più facilmente scalabili, mettendo gli utenti direttamente al comando delle modifiche al sistema e dell’aggiunta di nuovi percorsi. ABB continuerà ad ampliare il suo portafoglio AMR con la tecnologia di navigazione Visual SLAM e AMR Studio®. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 33 T702

La nuova pinza parallela collaborativa SERIE CSSP

Con la pinza Serie CSSP, Camozzi Automation compie un passo importante verso il futuro della robotica collaborativa e industriale

ISERIE CSSP

In un mondo sempre più automatizzato, la manipolazione dei prodotti e dei materiali è un’operazione cruciale per aumentare la produttività e l’affidabilità delle macchine industriali. Camozzi Automation, leader nella progettazione e produzione di componenti per il controllo del movimento e dei fluidi e di sistemi e tecnologie per l’Automazione Industriale, il settore dei Trasporti e del Life science, offre una vasta gamma di componenti per la manipolazione, che si adattano a diverse applicazioni, dal Material Handling alla gestione del carico e dello scarico delle macchine utensili, fino ai robot antropomorfi e ai sistemi Gantry per Pick & Place, Pick & Hold, Feeding e trasferimento di manufatti.

Questi prodotti sono progettati per essere compatibili con l’Industrial Internet of Things e sono finalizzati alla digitalizzazione dei processi produttivi.

Camozzi sviluppa e progetta le sue pinze tenendo conto delle sfide del mercato, come la miniaturizzazione, la flessibilità, l’adattabilità e la competitività. A queste tendenze, oggi si aggiungono la necessità di integrare componenti meccatronici in soluzioni industriali, una riduzione dei consumi energetici e la ricerca di materiali eco-compatibili.

Questo ha permesso di creare soluzioni altamente

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 34 ROBOTICA / CAMOZZI AUTOMATION

Le caratteristiche generali della pinza Serie CSSP

+ Tipologia: pinza parallela autocentrante con guida a T

+ Funzionamento: doppio effetto con molla di sicurezza in chiusura o in apertura

+ Temperatura di lavoro: da 5 C a +50 C

+ Frequenza massima di utilizzo: 3 Hz (NC), 1,7 Hz (NO)

+ Ripetibilità: 0,02 mm

+ Grado di protezione: IP40

+ Certificazioni: ISO 12100, ISO 10218, ISO TS15066, ISO 4414

+ Pressione d’esercizio: 4-7 bar

+ Tensione: 24 V

+ Corrente massima: 0,25 A

+ Forza max. di chiusura per griffa (6 bar): 94 N

+ Forza max. di apertura per griffa (6 bar): 107 N

+ Corsa per dito: 6 mm

flessibili e adattabili che garantiscono la massima precisione, efficienza e competitività per le aziende.

La nuova pinza pneumatica Serie CSSP

La dimensione del mercato dei robot collaborativi è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni e non accenna a fermarsi.

Si prevede crescerà da 2,56 miliardi di dollari nel 2023 a 3,3 miliardi di dollari nel 2024, fino a 9,41 miliardi di dollari nel 2028 con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 29,9%.

Una crescita alimentata dall’industria automobilistica, dall’aumento dell’e-commerce e della logistica e dalla continua urbanizzazione. Le tendenze principali includono l’integrazione dei robot collaborativi con tecnologie avanzate, innovazioni di prodotto, nuovi lanci, partnership strategiche e maggiori investimenti.

il futuro della robotica collaborativa e industriale, fornendo una soluzione in grado di ottimizzare i processi industriali in applicazioni come machine tending, packaging di fine linea e assemblaggio. Ma non solo. Non si tratta solo di automatizzare le attività, ma di raccogliere dati preziosi per ottimizzare i processi. Con questo nuovo prodotto, Camozzi Automation apre la strada a soluzioni di manipolazione smart ed efficienti che trasformeranno le linee di produzione. La nuova pinza Serie CSSP rappresenta l’impegno di Camozzi Automation verso le tecnologie destinate all’Industria 5.0.

Cosa contraddistingue la Serie CSSP?

Questa innovativa pinza plug-and-play è perfettamente compatibile con i marchi leader di cobot, rendendo l’automazione delle operazioni più semplice che mai.

Il suo design robusto, leggero e compatto offre un’ottimizzazione degli spazi e del payload utile del robot, garantendo flessibilità, sicurezza, facilità d’uso ed efficienza. La pinza Serie CSSP offre infatti una serie di caratteristiche uniche e garantisce performance senza compromessi e affidabilità in ogni contesto operativo, con ripetibilità minore 0.02 mm. Presenta valvole di controllo integrate e una connessione semplificata: un solo ingresso pneumatico e un’unica alimentazione elettrica, unitamente ad una interfaccia utente intuitiva integrata con il sistema di controllo del robot.

Il trend positivo della robotica collaborativa ha spinto Camozzi Automation a puntare sempre di più sull’avanguardia tecnologica di questo segmento di mercato, profilandosi come partner chiave per i system integrator che abbracciano la rivoluzione dei cobot.

Per rispondere in modo concreto alla crescita di questo mercato, l’azienda presenta la nuova pinza pneumatica parallela collaborativa Serie CSSP, progettata per essere plug & play e perfettamente compatibile con i principali brand di costruttori di cobot. Con la nuova pinza, Camozzi Automation compie un passo importante verso

In termini di flessibilità, è caratterizzata da dita standard o personalizzate. La pinza, inoltre, può essere alimentata e controllata direttamente dall’interfaccia presente sul polso del robot o tramite dispositivi esterni come Controller del robot, HMI o PLC. Infine, è conforme alla normativa ISO TS 15066 potendo garantire il mantenimento della posizione, anche in assenza di aria e del pezzo in assenza di aria con molla in chiusura o in apertura.

Con la CSSP, l’azienda avvia un nuovo percorso di sviluppo di soluzioni innovative per il mondo della robotica collaborativa e industriale. Questo passo conferma il forte focus dell’azienda sulle tecnologie avanzate per l’industria 5.0, delineando un futuro in cui i componenti per la manipolazione non solo automatizzano le operazioni, ma anche acquisiscono, elaborano e comunicano in modo sempre più efficace i dati specifici delle applicazioni. 

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La pinza CSSP è una pinza parallela, autocentrante, a doppio effetto con molla di sicurezza in chiusura (NC) e molla di sicurezza in apertura (NO), con guida a strisciamento e disponibile in un’unica taglia (40).

Una nuova mano bionica per il cobot ReBeL

igus ha sviluppato una speciale pinza articolata a forma di mano per il cobot ReBeL. Grazie alla nuova mano robotica low-cost, il ReBeL può eseguire una serie di semplici compiti di tipo umanoide (Fonte: igus GmbH).

cobot ReBeL

igus lancia sul mercato una nuova pinza a forma di mano molto conveniente e di facile integrazione per il suo cobot ReBeL

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 36 ROBOTICA / IGUS

II cobot permettono di automatizzare i processi e migliorare l’efficienza, la precisione e la sicurezza della produzione. Inoltre, liberano i lavoratori da compiti ripetitivi e pericolosi. Per questo, ormai, i robot come il cobot ReBeL di igus, sono diventati parte integrante dell’industria e stanno conquistando anche le piccole e medie imprese dove vengono impiegati in operazioni di smistamento, selezione, prelievo e spostamento con l’ausilio di telecamere, dispositivi a ventosa e sistemi di pinze. ReBeL è il cobot compatto e leggero che igus ha introdotto sul mercato per consentire alle imprese di avvicinarsi alla robotica a costi contenuti (a partire da 3.500 euro – versione 4DOF-OS). Con l’Automazione Low Cost, infatti, igus rende accessibili a tutti delle soluzioni di automazione economiche e di facile utilizzo che riescono a soddisfa re anche le esigenze di quelle imprese, spesso piccole e medie, che desiderano realizzare più varianti di prodotti in lotti di dimensioni ridotte. Tutto ciò è possibile grazie alle motion plastics, sviluppate e prodotte a Colonia per il mondo intero. Dato il successo della soluzione, igus continua ad ampliare la gamma di prodotti ReBeL.

ReBeL, il primo cobot in plastica ad alte prestazioni

Con soli 8 kg, ReBel è il cobot più leggero della sua categoria. Il design compatto e salvaspazio, con un sistema di controllo integrato nella base, apre campi di applicazione completamente nuovi per la robotica collaborativa. A stretto contatto con le persone, ReBeL® può svolgere compiti nell’ambito di eventi e nel mondo della gastronomia, mentre in azienda è ideale nelle mansioni di caricamento delle macchine.

Il cobot ReBeL offre una grande libertà di scelta: il robot è disponibile come versione plug-and-play con sistema di controllo integrato e software oppure come versione open-source.

Inoltre, gli utenti possono scegliere tra quattro o sei gradi di libertà e adattare così il ReBeL® al loro scenario appli cativo individuale. È ideale per attività di assemblaggio, per ispezioni in ambito qualità o per eseguire svariati la vori nel settore dei servizi.

Per facilitare l’esecuzione di compiti di tipo umanoide, igus ha sviluppato una nuova pinza a forma di mano per il suo cobot ReBeL. La struttura è interamente realizzata con materiali plastici esenti da lubrifica zione e risulta, quindi, molto conveniente e di facile integrazione.

Una pinza a forma di mano

Affinché il robot possa effettivamente svolgere i suoi compiti, deve essere equipaggiato con sistemi di presa (EOAT) a pinze o ventose. Per questo, igus offre un’ampia selezione di effettori finali di vari produttori sul marketplace rbtx.com. “Il ReBeL viene frequentemente utilizzato in applicazioni umanoidi. Per questo motivo diversi clienti ci hanno chiesto una mano robotica che possa essere facilmente collegata al ReBeL in modalità plug and play”, spiega Alexander Mühlens, responsabile della Business Unit Low Cost Automation (LCA) in igus GmbH.

Così, igus ha sviluppato un’esclusiva pinza dotata di dita in grado di imitare i movimenti di una mano umana. Compatibile con tutti i modelli ReBeL, questa soluzione è disponibile a un costo particolarmente contenuto (a partire da 1.858 euro). Controllata tramite un semplice DIO sul punto centrale dell’utensile, che la rende facile da integrare nelle più svariate applicazioni, la nuova mano low-cost permette a ReBeL di svolgere un’ampia gamma di semplici attività umanoidi. “Pensiamo ad aree come la ricerca e lo sviluppo nelle università, ma anche ad attività nei settori della ristorazione e dell’intrattenimento”, aggiunge Mühlens.

Movimenti precisi grazie alle plastiche ad alte prestazioni

Tutti i componenti, compresi la flangia, i cavi e l’unità di controllo, vengono forniti direttamente dalla sede igus di Colonia. In questo modo il cliente ha la certezza di ricevere una soluzione perfettamente compatibile. L’utilizzo di plastiche ad alte prestazioni esenti da lubrificazione consente di mantenere basso il prezzo. I cuscinetti a strisciamento delle articolazioni, realizzati in polimeri iglidur, non solo sono convenienti ed esenti da lubrificazione, ma assicurano anche il movimento fluido e preciso delle singole dita. Le numerose prove eseguite nel laboratorio interno di igus attestano la longevità della mano umanoide. Il sistema è estremamente flessibile e essere controllato tramite diverse interfacce, tra cui USB, seriale TTL (5V) e scripting interno. Oltre alla pinza a forma di dito, igus offre anche molti altri accessori per la gamma ReBeL: dal 7° asse ai set di pinze o alle piastre di adattamento, dai sistemi di alimentazione a postazioni di lavoro complete e cavi di col-

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Automazione con robot collaborativi

per le diverse esigenze del settore manifatturiero

manufatturiero

Flessibili, facili da usare e affidabili, i cobot KUKA rendono l’automazione semplice ed economica

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 38 ROBOTICA / KUKA

AA differenza dei robot industriali tradizionali che lavorano dietro recinzioni protettive, i cobot sono progettati per interagire in modo sicuro ed efficace con le persone. Sono concepiti per supportare i lavoratori umani piuttosto che sostituirli. La

loro configurazione di solito richiede meno conoscenze pregresse rispetto alla gestione e alla manutenzione dei tradizionali robot industriali. Inoltre, i cobot sono spesso dotati di un‘interfaccia utente grafica che rende possibile la programmazione anche agli operatori meno esperti. Non è obbligatoria una formazione approfondita ed è possibile una rapida integrazione in diversi ambiti di lavoro.

Ulteriore vantaggio dei cobot è il rapporto prezzo-prestazioni. Rispetto ai robot tradizionali, i cobot sono spesso più economici e offrono comunque prestazioni elevate. Questo li rende particolarmente adatti per le piccole e medie imprese, permettendo anche alle aziende con risorse limitate di entrare

nei settori dell’imballaggio e del collaudo; il KMR iisy mobile si muove autonomamente, il che lo rende ideale per l’assemblaggio, la logistica all’interno dell’azienda o come robot di servizio; il cobot certificato per camere bianche KMR iiwa, con classe ISO elevata e protezione ESD, trasporta pezzi di valore con una precisione millimetrica. Infine, l’LBR Med è un perfetto assistente certificato nel complesso settore della medicina, dalla diagnostica al trattamento, fino agli interventi chirurgici. E nel caso in cui sia necessario un supporto per l‘integrazione di un cobot, è possibile usufruite della vasta rete di system partner KUKA certificati.

nella robotica. Oggi, il costo delle soluzioni di automazione è inferiore a quello degli inizi e gli investimenti iniziali si ripagano in genere rapidamente. Un altro pregio dei cobot è la loro estrema versatilità. Possono essere utilizzati in diversi settori e applicazioni, dalla produzione alla logistica, alla sanità. Si occupano di compiti ripetitivi e usuranti per alleviare il lavoro umano, consentendo ai dipendenti di concentrarsi su compiti più stimolanti e creativi.

KUKA ha sviluppato il primo robot collaborativo al mondo nel 2014 e continua a definire nuovi standard con le sue innovazioni. Flessibili, facili da usare e affidabili, i robot collaborativi KUKA sono progettati per le diverse esigenze del settore manifatturiero.

Un cobot per ogni settore

La gamma di cobot KUKA comprende diversi robot collaborativi adatti a un‘ampia gamma di compiti e settori. I cobot KUKA sono caratterizzati da elevate prestazioni, precisione e resistenza. Possono essere utilizzati per diversi compiti e offrono hardware avanzato, configurazione semplice e intuitiva e capacità di collaborazione.

L’LBR iisy è un cobot flessibile nelle operazioni di carico e scarico, nel pick-and-place, nella movimentazione e

Installare, accendere, lavorare! It’s iisy

Flessibile, intuitivo da utilizzare e sicuro a contatto con l’uomo: LBR iisy è un cobot per tutti gli ambiti di produzione. Combina il knowhow dell’automazione industriale con la flessibilità e la semplicità di uno strumento intelligente. Pronto per l’uso in pochi minuti, il Cobot LBR iisy si fa apprezzare per il suo funzionamento intuitivo, che garantisce un rapido inserimento nella produzione anche senza conoscenze pregresse.

Il robot funziona con il  sistema operativo iiQKA.OS, che lo rende  facile da installare, configurare e programmare Il teach-in dei compiti può essere eseguito facilmente,  guidandolo manualmente Grazie al dispositivo di comando intelligente smartPAD pro, la programmazione successiva diventa facile come l’utilizzo di uno smartphone. Una pinza opzionale preinstallata e preconfigurata rende l’impiego del cobot ancora più semplice. LBR iisy è l’ideale per un’ampia gamma di compiti in quelle aree applicative e quei settori, dove precisione, velocità e destrezza sono particolarmente importanti. Viene utilizzato per il carico e lo scarico di macchine, per attività di pick-and-place e movimentazione, ma anche per l’imballaggio e il collaudo. Il robot collaborativo si fa apprezzare non solo per il peso ridotto, la struttura compatta e i sensori integrati, ma soprattutto per la semplicità della messa in funzione, che rende l’LBR iisy un aiuto produttivo particolarmente flessibile.

Flessibilità e affidabilità insieme: KMR iisy

Il cobot mobile è una soluzione ottimale per l’ambiente industriale. Autonomo, flessibile nell’uso e attento agli ostacoli, il robot mobile KMR iisy di KUKA, che combina un cobot e una piattaforma di trasporto, è un partner intelligente nella logistica di magazzino e nella produzione.

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KUKA Cobot LBR iisy

ROBOTICA / KUKA

Il robot mobile autonomo KMR iisy consente l’utilizzo dinamico del cobot in diverse postazioni di lavoro e rappresenta quindi una soluzione di automazione indispensabile. KMR iisy di KUKA è un robot mobile autonomo (AMR), in grado di eseguire movimenti veloci in modo sicuro. Ciò è possibile grazie agli scanner di sicurezza e dalle telecamere 3D in combinazione con il Cobot LBR iisy ad elevata sicurezza. Con il suo laser scanner, il robot collaborativo non solo rileva le persone in prossimità della piattaforma, ma riconosce anche le possibili collisioni tra le persone e il Cobot LBR iisy. Le telecamere 3D rilevano tutti gli ostacoli fino a due metri dal suolo.

Grazie alla sua costruzione a bassa emissione di particelle e alla certificazione ESD, il KMR iisy può essere utilizzato anche in camera sterile. Dopo un’installazione rapida e semplice, le applicazioni pick-and-place, i trasporti di materiali e le attività di pallettizzazione nell’industria dei semiconduttori o dell’elettronica possono essere implementate in modo più efficiente ed economico.

Collaborazione sicura tra uomo e robot, automazione di compiti fisici complessi, percorsi flessibili, prevenzione delle collisioni e utilizzo in modo continuativo: il robot mobile autonomo KMR iisy offre numerosi vantaggi per il carico e lo scarico, le applicazioni di test in linea e il trasporto di pezzi e materiali. L’AMR di KUKA consente alle aziende di progettare i processi in modo più economico ed efficiente rispetto al passato.

KMR iiwa: autonoma ed estremamente flessibile

KMR è un acronimo che indica KUKA Mobile Robotics. KMR iiwa è una combi-

nazione tra il robot leggero sensibile LBR iiwa e una piattaforma mobile e flessibile. Come il nome dei singoli componenti suggeriscono, il KMR iiwa si contraddistingue per il suo elevato grado di mobilità e flessibilità. I processi di produzione sono in costante cambiamento. Per questo motivo i sistemi di robot mobili devono essere estremamente adattabili. Massima mobilità e metodi di lavoro autonomi ottimizzano la produzione in misura significativa. KMR iiwa consente di progettare una soluzione personalizzata chiavi in mano. Il sistema modulare KMR iiwa offre, infatti, varie possibilità di combinazioni di tecnologia di robot, piattaforme mobili e componenti industriali.

LBR Med: robot collaborativi per la medicina Il robot sensibile LBR Med è appositamente pensato per le esigenze della medicina. Grazie alla sua capacità di collaborazione tra uomo e macchina, è particolarmente adatto per svariati sistemi di assistenza nel campo della robotica medica. Dalla diagnostica, al trattamento fino ad interventi chirurgici, LBR Med è il perfetto assistente per diversi compiti nell’ambito sanitario. Il sensibile robot leggero a sette assi può essere integrato in modo facile e flessibile nei prodotti medicali per diverse attività mediche. I sensori sensibili, le ampie precauzioni di sicurezza, le superfici per un’igiene ottimizzata e un controllo progettato per la collaborazione diretta con l’uomo fanno sì che il robot sia ideale per l’impiego nell’ingegneria medica. I costruttori di prodotti medicali possono inoltre sia sviluppare che omologare, in modo molto più rapido e semplice, prodotti basati sui componenti robotici, perché LBR Med è certificato in conformità allo Schema CB, riconosciuto a livello internazionale 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 40
Robot KMR

Il nuovo modo di costruire il futuro

Forum ingegneria 4.0 è il ricettacolo di idee e ispirazioni che dà luogo ad un evento annuale in cui amministratori delegati, imprenditori ed opinion leader dei settori Ingegneria, Costruzioni e Manifatturiero si danno appuntamento per presentare buone pratiche ed esperienze di successo aziendale nell’era 4.0 della digitalizzazione di prodotti, processi e servizi e per misurarsi su temi di particolare interesse. forumingegneria.it

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Le novità di Mitsubishi Electric per la famiglia di robot MELFA: la nuova versione con certificazione ESD in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica e la teaching box ad alte prestazioni R86TB

Robot per

l’elettronica

l’elettronica

CCome fornitore di sistemi di automazione industriale, Mitsubishi Electric annovera nel proprio portafoglio prodotti una vasta gamma di robot, da uno a ottanta chilogrammi, antropomorfi e Scara, industriali collaborativi e cooperativi. Recentemente l’azienda ha introdotto alcune novità, come la versione con certificazione ESD del-

la sua famiglia di robot MELFA, in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica, ideale nelle applicazioni che prevedono la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche, e la teaching box ad alte prestazioni R86TB per i robot industriali e collaborativi MELFA, che semplifica le interazioni uomo-macchina e supporta la creazione di operazioni automatizzate ed efficienti.

I robot MELFA ESD rispondono alle esigenze specifiche dell’industria elettronica, un settore che sta vivendo un periodo di forte crescita, alimentata dallo sviluppo esponenziale dell’AI e soprattutto in seguito al “global

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 42 ROBOTICA / MITSUBISHI ELECTRIC

chip shortage” che si è verificato negli ultimi anni e che ha dimostrato la forte dipendenza del settore dall’Asia e le criticità della filiera lunga. Un’indagine sui chip condotta dalla commissione europea ha evidenziato che la domanda di semiconduttori per l’industria raddoppierà entro il 2030 ma, allo stesso tempo, la relativa catena del valore è fortemente dipendente da pochi attori. Ciò ha portato l’Unione Europea alla decisione di favorire una rilocalizzazione della filiera elettronica sul territorio europeo. La strategia ha l’obiettivo di supportare ambiti di ricerca, progettazione, sperimentazione e produzione, stimolando gli investimenti pubblici e privati negli impianti di fabbricazione di chip per garantire la sicurezza futura della catena di approvvigionamento.

Nell’industria elettronica i robot trovano ampio utilizzo in tutte le applicazioni che prevedono la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche, con la tendenza a sostituire i sistemi cartesiani pick and place con soluzioni di robot Scara che offrono una maggiore flessibilità. In questo ambito, fenomeni legati alle scariche elettrostatiche (ESD) possono essere molto dannosi per la produzione, in quanto possono compromettere l’integrità dei prodotti. La normativa di riferimento è la IEC 61340-5-1, che regolamenta i requisiti necessari per manipolare prodotti sensibili alle scariche. Alcuni fattori che portano allo sviluppo di ESD sono il lavoro in ambienti con campi elettrostatici superiori a 100 V/cm, la bassa umidità relativa (<20% UR) e le basse temperature. Inoltre, anche grandi aree di contatto durante la manipolazione potrebbero portare alla formazione di cariche per attrito (cariche triboelettriche). I robot dotati di certificazione ESD permettono di tutelare i componenti da eventuali scariche improvvise che potrebbero compromettere il prodotto finale.

visione sul polso del robot o in asservimento a sistemi di ispezione dedicati; pallettizzazione e imballaggio di componenti elettroniche; saldatura su diverse tipologie di scheda elettronica o dispositivo; prove di stress con applicazione di forza costante; deposito di colla o altri polimeri sulla scheda per proteggere i componenti; pick and place di schede all’interno del processo; asservimento a diverse stazioni, come serigrafia e “baking”. Come tutti i modelli della famiglia MELFA, i robot ESD di Mitsubishi Electric dispongono anche di certificazione per camera bianca (ISO Class), rilasciata dall’Istituto Fraunhofer IPA, l’ente certificatore per questo tipo di regolamentazione, che li rende adatti per l’utilizzo in test di laboratorio con ricircolo d’aria forzato per evitare alle microparticelle di entrare in contatto con il prodotto e contaminarlo.

Inoltre, i robot industriali della famiglia MELFA sono disponibili anche in versione integrata con il PLC modulare iQ-R, che garantisce funzioni di anticollisione e sincronismo, abilitando la comunicazione attraverso il protocollo SECS/GEM, requisito indispensabile nel mondo dei semiconduttori.

Interazioni

uomo-macchina più rapide ed efficienti

Tra le ultime novità della gamma di robot industriali e collaborativi MELFA c’è anche la teaching box ad alte prestazioni R86TB progettata per supportare gli utenti, i costruttori di macchine e i system integrator a configurare, programmare ed effettuare la manutenzione e la ricerca dei guasti.

Manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche

I robot ESD di Mitsubishi Electric sono la soluzione ideale per tutte le aziende manifatturiere in ambito elettronico, costruttori di macchine e integratori che lavorano nel settore della produzione di macchine per assemblaggio o test di schede elettroniche. Questi robot trovano un utilizzo mirato anche presso i produttori di schede elettroniche, che Mitsubishi Electric è in grado di supportare con soluzioni complete chiavi in mano grazie alla propria rete di integratori certificati. Nello specifico, la famiglia MELFA ESD è ideale per diversi tipi di applicazioni: assemblaggio di connettori o altri componenti su PCB; ispezione di componenti; test e controllo qualità di schede e circuiti tramite sistemi di

Intuitiva e facile da utilizzare, la piattaforma presenta funzionalità avanzate per monitorare e programmare i robot MELFA sia di ultima che di precedente generazione. Il dispositivo consente di avere il pieno controllo del robot collegato attraverso diverse schermate facili da utilizzare, alle quali si accede da un ampio display in alta definizione da 10,1 pollici. In questo modo, anche gli utenti meno esperti possono procedere con efficienza all’implementazione di applicazioni più semplici, mentre i professionisti più esperti troveranno in questa nuova soluzione una valida alleata per creare applicazioni avanzate con estrema facilità.

Il modello R86TB integra, in particolare, opzioni di visualizzazione del layout in 3D per supportare attività di pianificazione, installazione e programmazione, ricostruendo un ambiente di lavoro che replica quello reale, offrendo una risoluzione dei problemi rapida e tempestiva, senza bisogno di computer, a vantaggio del tempo di attività e delle performance delle applicazioni automatizzate. 

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Praticità, collaborazione uomorobot, coinvolgimento dei dipendenti ed esperienza permettono di sfruttare al meglio l’automazione

Da OMRON

OMRON

quattro aspetti chiave per l’automazione delle PMI

SSono diverse le sfide che, oggi, i leader aziendali di tutto il mondo si trovano ad affrontare: oltre all’impennata dei costi causata dalla crisi energetica, vi sono problemi nella supply chain, carenza di lavoratori qualificati, requisiti di sostenibilità e problemi di digitalizzazione in continuo aumento. Ma sono soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) a dover trovare rapidamente il modo per superarle. L’automazione viene loro in aiuto, offrendo una soluzione tramite la robotica, ad esempio cobot e AMR (robot mobili autonomi), nonché sensori, visori e intelligenza artificiale. Le aziende ne sono sempre più consapevoli: nove su dieci desiderano introdurre l’automazione robotica nelle proprie infrastrutture entro il 2030. Robot mobili e cobot sono facili da implementare in questo contesto, il che rende questi prodotti di automazione un’ottima opzione per le aziende che desi-

derano rendere i processi di produzione più flessibili ed efficienti.

“Tuttavia, sebbene le aziende siano ben consapevoli dei vantaggi di tali tecnologie, alcuni studi dimostrano anche che molte di esse rimangono scettiche rispetto al loro utilizzo effettivo. In particolare, le aziende senza esperienza nel settore temono che l’uso dei robot possa portare con sé costi elevati”, dichiara Peter Lange, Business Development Manager Robotics, OMRON Europe. A questo scopo, in caso di dubbi sull’effettiva utilità dell’acquisto di un robot collaborativo o mobile per l’azienda, il calcolatore del ROI di OMRON è in grado di fornire una rapida panoramica del ritorno sull’investimento e mostrare quando un investimento nella robotica coprirà i costi sostenuti. In questo modo, le aziende di tutte le dimensioni possono trarre vantaggio dal potenziale dell’automazione, senza preoccuparsi di costi poco chiari o difficili da prevedere. Inoltre, OMRON desidera supportare le PMI nell’automazione e offre opzioni di leasing per mantenere bassi i costi di investimento iniziali.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 44 ROBOTICA / OMRON

I vantaggi della robotica collaborativa

Una tecnologia che sempre più aziende dovrebbero considerare è la robotica collaborativa. I cobot non richiedono un investimento elevato e spesso offrono un ROI rapido, il che rende questa tecnologia più interessante dei tradizionali robot industriali se rivolta alle giuste applicazioni. I cobot possono essere impiegati in un’ampia gamma di applicazioni e sono facili da implementare per diverse attività e la progettazione e l’implementazione dell’applicazione possono essere eseguite rapidamente. Le principali applicazioni includono movimentazione di materiali e prodotti, assemblaggio e disassemblaggio, saldatura, erogazione e altro ancora.

poterli adattare facilmente ad attività nuove o modificate. Tuttavia, ciò non significa che sostituiranno i dipendenti. Si tratta piuttosto di un’interazione ben orchestrata tra esseri umani e macchine.

Le tecnologie che assumono il controllo di attività manuali e ripetitive possono migliorare la sicurezza dei dipendenti e l’efficienza del lavoro. Altre misure includono iniziative di formazione, incentivi per i neoassunti, programmi per i dipendenti e altro ancora. I cobot sono adatti per le PMI per la loro flessibilità e la loro ampia gamma di applicazioni. Gli studi dimostrano che questo segmento ha un enorme potenziale: si prevede che il mercato dei robot collaborativi passi dai 1,2 miliardi di dollari del 2021 a 10,5 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 43,4% fino al 2027.

Quattro suggerimenti di automazione per le PMI

“Chi valuta tali soluzioni per la prima volta – afferma Lange - è investito da una valanga di domande e considerazioni. Così OMRON ha elaborato quattro aspetti chiave da prendere in considerazione all’inizio di un percorso di automazione per portare avanti i progetti, ridurre lo scetticismo e coinvolgere le parti interessate”.

1. Concentrarsi sugli scenari applicativi e incrementare gradualmente le applicazioni

Le aziende che valutano di ricorrere all’automazione e ai cobot non devono chiedersi come prima cosa se investire o meno nella robotica: più importante ancora è infatti comprendere quali processi possono essere resi più efficienti e come. Attività molto dettagliate che richiedono l’intervento manuale esperto di uno specialista possono essere automatizzate, ma il costo è ingente in termini di tempo e risorse. Per iniziare a sfruttare l’automazione, è consigliabile partire con piccoli progetti e poi svilupparli gradualmente, aggiungendo nuovi flussi di lavoro, espandendo la flotta e così via.

2. Utilizzare i robot per supportare i dipendenti

Robot è sinonimo di flessibilità: possono essere regolati e adattati, utilizzati nelle flotte e molto altro ancora. A seconda del prodotto e dell’area di applicazione, è possibile modificare le posizioni e aggiungere estensioni, in modo da

Le aziende di medie dimensioni dovrebbero prima di tutto concentrarsi sulle singole attività invece di pensare e pianificare applicazioni troppo complesse. In un secondo momento, sarà anche possibile espandere il cobot, ad esempio con una telecamera che includa un sistema di elaborazione delle immagini (tecnologia di visione artificiale), a patto che sia stato scelto un partner di robotica in grado di coprire diverse aree di applicazione da un’unica fonte e offrire una buona rete di partner. L’essenziale è capire in che modo la robotica possa aiutare i dipendenti e quale attività manuale possa essere trasferita a un robot per permettere al dipendente di concentrarsi su attività più importanti. Le macchine di carico e scarico, nonché la pallettizzazione e la depallettizzazione sono processi che possono essere automatizzati in modo relativamente rapido e semplice. Saldatura, verniciatura e spazzolatura sono altri buoni esempi di attività che le aziende di medie dimensioni possono affidare ai robot. 3. Coinvolgere i dipendenti e renderli esperti I robot sono perfetti per eseguire attività ripetitive che richiedono una precisione costante. Nell’interazione con i robot, l’essere umano rimane l’esperto, mentre il robot gestisce le attività ripetitive e monotone. La robotica non è una panacea per risolvere qualsiasi problema o sostituire gli operatori umani e questo dovrebbe essere ben chiaro in ogni progetto di automazione, anche per eliminare i timori dei dipendenti. Gli esperti sono sempre necessari, ad esempio per assemblare i prodotti, ottimizzare i processi ed eseguire le attività di manutenzione. Inoltre, i dipendenti devono essere consapevoli delle possibilità e formati per sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Ad esempio, mentre i robot si occupano di pallettizzazione, smistamento, carico di materiale o controllo qualità, i dipendenti possono dedicarsi ad attività creative e aggiungere valore.

4. Affidarsi all’esperienza e ai network dei partner

Per ampliare le attività e le funzionalità dei robot, sono necessarie apparecchiature di terze parti, come dispositivi di sicurezza o sistemi di elaborazione e ispezione delle immagini. La possibilità di affidarsi a un partner di robotica in grado di fornire un supporto completo alleggerisce moltissimo il carico di lavoro e le preoccupazioni delle PMI: il know-how di cui sono carenti viene infatti compensato da partner esperti. In un sondaggio condotto da OMRON, quasi il 90% dei responsabili IT ha dichiarato di affidarsi a consulenti esterni per quanto riguarda l’industria 4.0 e l’analisi dei dati. Le PMI, pertanto, non hanno bisogno solo di tecnologie intelligenti, ma anche di fornitori olistici e integratori di sistemi esperti. 

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 45

Da Salvagnini un’applicazione che combina una pannellatrice e un robot per produrre autonomamente kit, lotti e pezzi singoli

In modalità R2H (robot to human) P-Robot carica lo sviluppato e assegna all’operatore lo scarico del pannello. È una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice.

P-Robot,

P-Robot

l’applicazione

smart per potenziare le pannellatrici

NNegli ultimi anni l’industria è cambiata. Per le aziende, le sfide poste dal cambiamento sono sempre più impegnative: i grandi lotti tipici della produzione in serie si sono trasformati in lotti medio-piccoli o sono stati completamente sostituiti da produzioni justin-time. Automazione e robotizzazione possono fornire una risposta all’alto indice di rotazione dei codici, lead-time compressi e costante carenza di personale altamente qualificato. Queste tecnologie, infatti, consentono di estendere la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati e di dedicare

gli operatori solo ad attività ad alto valore aggiunto.

Flessibilità e semplicità d’uso: una combinazione vincente Robotizzare non è semplice, ma la robotizzazione resta una tendenza estremamente attuale. In base al World Robotics 2023 Report (https://ifr.org/ifr-press-releases/news/world-robotics-2023-report-asia-aheadof-europe-and-the-americas) dell’IFR, International Federation of Robotics, le nuove installazioni di robot nell’industria manifatturiera, nel 2022, hanno raggiunto le 553.052 unità, e dal 2023 al 2026, si prevede che il numero di installazioni crescerà annualmente di circa il 7%.

Ecco perché Salvagnini ha introdotto P-Robot, un’ap-

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 46 ROBOTICA / SALVAGNINI

plicazione che combina una pannellatrice e un robot per produrre autonomamente kit, lotti e pezzi singoli.

“Affrontiamo da tempo la robotica applicata alla lavorazione della lamiera,” spiega Nicola Artuso, Product Manager Salvagnini per le tecnologie di piegatura. “Volevamo però una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: più semplice da programmare, più semplice da utilizzare, capace se possibile di elevare a potenza la flessibilità e la produttività delle nostre pannellatrici. E volevamo fosse una soluzione adatta anche alle nostre pannellatrici compatte, non solamente a quelle automatiche. Con P-Robot siamo certi di aver centrato l’obiettivo”.

Un robot smart per elevare a potenza la pannellatrice

Il razionale su cui è stata progettata P-Robot puntava a risolvere alcune delle criticità tipiche delle tradizionali soluzioni robotizzate, rispondendo alle esigenze del mercato: prevedere un layout compatto e modulare, essere perfettamente integrata sia lato hardware che lato software, semplificare al massimo le attività di programmazione anche del robot, permettere un certo livello di personalizzazione per rispondere a specifiche esigenze produttive.

“P-Robot può integrare P1, P2 e P4”, riprende Artuso.

“La pannellatrice è una pannellatrice standard, proprio come il robot – una scelta che ha grossi vantaggi in termini di certificazioni. Per il robot abbiamo scelto un partner che ci permette, pur lavorando in sicurezza, di

muoverci in prossimità del campo di lavoro. Questo si traduce in un layout estremamente compatto. Ma non abbiamo rinunciato a modularità e adattatività: in base alle specifiche esigenze di ciascun cliente, al suo prodotto e a un approfondito studio di fattibilità dotiamo il robot di organi di presa adeguati, per ottimizzare i cicli di carico/scarico della lamiera, migliorare la cadenza produttiva, e minimizzare i tempi di attesa. P-Robot prevede soluzioni con solo asservimento di carico/scarico e sistemi più complessi, per la movimentazione automatica dei pallet o con integrazioni di terza parte – ad esempio con stazioni di formatura degli angoli, etichettatura, marcatura laser, rivettatura e saldatura”.

Gestione ottimale del processo

Sistemi complessi di automazione industriale richiedono in genere una notevole integrazione tra le singole tecnologie che li compongono. In questo senso P-Robot garantisce una gestione ottimale del processo perché Salvagnini conosce alla perfezione, progettandoli, tutti i movimenti della pannellatrice e ha una visione ad alto livello anche di quelli del robot. Il robot diventa quasi un’opzione della pannellatrice, con effetti positivi che si riverberano anche sulla programmazione, che è forse il principale punto di forza di P-Robot.

“Essendo la pannellatrice una pannellatrice standard, nella gran parte dei casi si programma in ufficio come qualsiasi altra pannellatrice Salvagnini”, aggiunge Artuso. “Il programma, realizzato con STREAMBEND, può essere utilizzato senza necessità di modifiche sia su P-Robot che su pannellatrici senza robot, ovviamente a patto che siano pannellatrici Salvagnini. A bordo macchina il software MOVE acquisisce il programma di pannellatura, da cui ricava le dimensioni dello sviluppato e del pannello finito che utilizza per elaborare automaticamente le traiettorie del robot. L’operatore dovrà semplicemente confermare o, se necessario, modificare alcune posizioni di verifica per completare la program mazione del robot. MOVE gestisce autonomamente anche i movimenti intermedi del robot e all’operatore sono richieste solo movimentazioni ridotte. Parliamo insomma di un vero e proprio sistema di smart teaching, che rende di fatto inu tile la programmazione offline del robot”.

Sviluppo continuo per miglio rare la flessibilità dell’applica zione

Come l’intera gamma prodotto Salvagnini, P-Robot è una soluzione che affronta uno sviluppo continuo,

Nicola Artuso, Product Manager Salvagnini per le tecnologie di piegatura

ROBOTICA / SALVAGNINI

evolvendo nel tempo in funzione delle richieste del mercato. Rispetto al primo modello, presentato a maggio 2022 a Milano per fiera LAMIERA, P-Robot ha già introdotto alcuni sviluppi. Il primo è la gestione degli intercalari per separare, se necessario, le singole parti prodotte. Il secondo è la possibilità di impilare i particolari a libro, in verticale.

“Ulteriori, piccoli avanzamenti che puntano a migliorare la flessibilità dell’applicazione per rispondere di volta in volta alle richieste del mercato con nuove funzionalità più o meno sostanziali”, aggiunge Artuso. “È questo il percorso di sviluppo che immaginiamo d’ora in avanti per P-Robot”.

Anche la strategia produttiva è al 100% flessibile

Un ulteriore punto di forza di P-Robot è la sua natura promiscua: non è un sistema isolato o chiuso. P-Robot estende la flessibilità e la produttività delle pannellatrici Salvagnini perché permette di scegliere la strategia più adatta alle esigenze produttive contingenti. In turni non presidiati, o in contesti produttivi in cui un singolo operatore controlla numerosi sistemi, P-Robot lavora naturalmente in modalità R2R (robot to robot) occupandosi di carico, scarico e eventuale impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H (robot to human) si occupa solamente del carico dello svi -

P-Robot può utilizzare un organo di presa ribaltabile, dotato di ventose su due lati, per prelevare il pezzo piegato e posizionare immediatamente, in ciclo, la nuova parte da piegare. Quest’organo di presa ottimizza i cicli di carico/ scarico della lamiera, migliora la cadenza produttiva, riduce i tempi di attesa.

luppato assegnando all’operatore lo scarico del pannello. Si tratta di una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice o una saldatrice. In modalità H2R (human to robot) è l’operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate.

Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’operatore.

“Per sintetizzare il concetto, P-Robot definisce un nuovo paradigma della configurazione pannellatrice con robot, estendendone al massimo flessibilità e produttività. Ma P-Robot è anche un’automazione, perché automatizza alcune fasi del processo di pannellatura e, come tutte le automazioni, può contribuire a migliorare l’efficienza e a ridurre il costo del lavoro. P-Robot non si limita a questo. Il suo grande pregio è permettere di non scegliere in fase progettuale una strategia produttiva definita: può risolvere esigenze diverse, grandi lotti, piccoli lotti, kit, lotti unitari, ma anche integrazione a valle, automazione totale, automazione parziale, nessuna automazione in funzione delle necessità. Il mercato ha perfettamente compreso le potenzialità di P-Robot e sta confermando la bontà delle nostre scelte”, conclude Artuso. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 48
Particolari del ciclo di piegatura.
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La nuova linea di robot collaborativi Serie CL targati Kawasaki esprime al più alto grado il connubio fra elevate prestazioni e massima sicurezza

La nuova Serie CL:

Serie CL

un’autentica rivoluzione nell’ambito della

robotica collaborativa

SSiamo già entrati nell’era dell’industria 5.0, caratterizzata da grandi miglioramenti in termini di modalità di lavoro e di tecnologie utilizzate. In particolare, questa nuova fase porta con sé un modo totalmente inedito di concepire il rapporto tra macchine intelligenti ed esseri umani. Ne sono emblema i robot collaborativi di ultimissima generazione, concepiti per lavorare insieme all’uomo, fianco a fianco e in totale sicurezza, senza “gabbie” protettive a dividerli. I cobot, come sono ormai comunemente chiamati, tro-

vano impiego in una molteplicità di applicazioni industriali ed il loro utilizzo si rivela fondamentale specie laddove è richiesta un’elevata flessibilità, accanto ad un’estrema velocità di produzione. Queste macchine, oltre ad offrire un’apprezzabile facilità di utilizzo, operano grazie a strumenti software estremamente sofisticati e a sensori integrati, che possono comprendere sistemi di visione artificiale, funzioni di localizzazione e integrazione con i sistemi dei magazzini. I benefici sono concreti: il ricorso a linee robotizzate con tali caratteristiche nei cicli produttivi rende i processi più efficienti (anche perché i fermi macchine sono ridotti al minimo) e comporta una diminuzione dei costi, riducendo nel contempo i sovraccarichi di lavoro e di produzione. I cobot, in sostanza, sono economicamente vantaggiosi, intuitivi, progettati

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 50 ROBOTICA / TIESSE ROBOT

oggi per condividere lo spazio con le persone ed in grado di semplificare al massimo l’automazione in un’ampia varietà di settori merceologici.

Tiesse Robot è partner strategico di Kawasaki Robotics, di cui commercializza gli ultra performanti modelli, fin dal 1992. Classificatasi al terzo posto per le vendite globali durante il Global Meeting di Kawasaki Robotics ad Irex (Giappone), l’azienda di Visano lo scorso anno ha registrato un fatturato di 38,9 milioni di euro sostenuto anche da Kawasaki Robotics Southern Europe HUB: il centro di coordinamento per la distribuzione ed il supporto tecnico dei robot Kawasaki Robotics nella regione del sud Europa e, quindi, l’emblema della partnership fra Tiesse ed il colosso giapponese.

“Tiesse Robot – commenta Dario Daprà, Tecnico Com-

merciale di Tiesse – si è fregiata del terzo posto a livello globale per il numero di vendite nell’ultimo anno. Un premio che riflette il nostro impegno costante verso l’eccellenza e il desiderio di offrire soluzioni di robotica avanzate ed affidabili ai nostri clienti in tutto il territorio. Questo successo è senz’altro dovuto all’ingresso di nuovi paesi nel nostro bacino di servizio - come Sud America, Sud Africa, Croazia, Serbia, Grecia e Turchia - serviti da Kawasaki Robotics Southern Europe HUB. Ma ha contribuito anche il potenziamento dell’offerta di robot collaborativi: al lancio della Serie CL si è infatti acceso un immediato interesse, perché i nostri clienti riconoscono la qualità del costruttore e possono così ottenere ogni genere di robot da un unico fornitore.”

Tiesse Robot può in effetti contare su un know-how ultra quarantennale nell’ambito dell’automazione industriale ed ha “sfornato” finora oltre 6mila isole robotizzate nel mondo. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto proprio con il recentissimo lancio della nuova linea di robot collaborativi Serie CL targati Kawasaki: un’autentica rivoluzione nell’ambito della robotica collaborativa, che esprime al più alto grado il connubio fra elevate prestazioni e massima sicurezza. Già era stato proposto sul mercato il modello Scara a doppio braccio duAro, disponibile in due versioni con carico utile dai 2 kg ai 3 kg e con sbracci dai 760 mm ai 785 mm ed una serie di “safety customisations” installabili su robot industriali, come ad esempio l’hardware Kawasaki Cubic-S e la Robot Skin. Ora lo sviluppo della nuova linea cobot di Kawasaki Robotics Serie CL (realizzata in sinergia con Neura Robotics, azienda high-tech dedicata con sede a Stoccarda) rappresenta un decisivo avvicinamento alle necessità degli operatori del settore manifatturiero. La gamma è progettata infatti per lavorare a stretto contatto con gli operatori in un ambiente produttivo condiviso ed apre nuove possibilità per la collaborazione uomomacchina senza compromettere in alcun modo i requisiti indispensabili di sicurezza e flessibilità.

La Serie CL Kawasaki Robotics

Attualmente sono disponibili quattro modelli capaci di combinare sicurezza, flessibilità ed ingombro ridotto. Estremamente facili da integrare nelle operazioni di lavoro, collaborano in modo sicuro e senza il bisogno di frapporre barriere protettive al fianco dell’operatore, adattandosi perfettamente alle esigenze specifiche del settore manifatturiero. Sotto il profilo tecnico, ciascuno dei quattro modelli presenta diverse capacità di carico utile e portata. Il primo, il CL103N, gestisce un carico di 3 kg ed ha uno sbraccio di 590 mm. Il secondo, il CL105N, sopporta un carico di 5 kg ed ha uno sbraccio di 800 mm. Il CL108N: un carico utile di 8 kg ed uno sbraccio di 1300 mm. Infine, il CL110N, gestisce un carico di 10 kg ed ha uno sbraccio di 1000 mm. Altamente versatili e adatti a un ricco ven-

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 51

ROBOTICA / TIESSE ROBOT

taglio di applicazioni e ambienti, sono estremamente performanti in scenari come isole di pallettizzazione, celle di saldatura collaborativa ed attività di manipolazione. I robot Serie CL offrono la possibilità di montaggio con orientamento libero, occupano uno spazio molto ridotto e sono classificati IP66, che garantisce la protezione da polveri e liquidi da qualsiasi direzione. Come per gli altri robot industriali Kawasaki Robotics, peculiarità anche della serie collaborativa CL è il fatto che tutti i cavi di dati e di alimentazione passano in modo sicuro attraverso il braccio del robot, rendendo inoltre la pulizia estremamente pratica.

Per semplificare il lavoro degli integratori la serie CL copre tutte le interfacce più comuni, come EtherCAT, IO-Link, CAN, Modbus e GPIO. La flangia del connettore TCP offre porte I/O digitali (in/out), porte analogiche in ingresso e alimentazione a 24 V 600 mA. La programmazione è di tipo a blocchi e consente di utilizzare macro e parti di programmi già creati tramite la funzione drag&drop, accelerando e semplificando la creazione dei percorsi. Una volta assemblato, il percorso può essere lanciato all’interno dell’ambiente virtuale della piattaforma per osservare movimenti, traiettorie ed operazioni e valutarne così la correttezza prima di partire con la produzione vera e propria. La velocità

leader del settore di 200°/s ed una ripetibilità di ± 0,02 mm garantiscono inoltre performance di altissimo livello grazie anche a componenti di qualità superiore, come encoder integrati a 24 bit (tra le risoluzioni più elevate sul mercato) e ad una struttura leggera ma affidabile. “Con l’introduzione dei robot collaborativi Serie CL, Kawasaki Robotics EMEA ha realmente completato il suo portafoglio di robot – rileva Maurizio Ravelli, Presidente e Direttore Vendite di Tiesse Robot e Kawasaki Robotics HUB Sud Europa, Italia –. La gamma di cobot di altissima qualità ci permette di supportare l’utente finale e l’integratore di sistemi per tutte le nuove applicazioni basate sulla migliore tecnologia possibile. Design intelligente, funzioni avanzate, prestazioni e un software di programmazione intuitivo confermano la leadership di Kawasaki Robotics”. La collezione di robot collaborativi Kawasaki Robotics è la scelta perfetta per automatizzare attività semplici e ripetitive, risparmiando efficacemente sui costi e massimizzando i ricavi. La Serie CL guida oggi l’evoluzione più spinta della robotica collaborativa, mentre Kawasaki Robotics guarda già al prossimo futuro: ha annunciato nuovi modelli ed innovazioni in arrivo, con il valore aggiunto di un percorso green intrapreso per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale. 

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SPS ITALIA

La fiera internazionale dell’automazione industriale e della trasformazione digitale

Sps Italia rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama italiano e europeo per quanto riguarda le tecnologie per l’industria 4.0. La fiera offre un’ampia panoramica delle ultime novità nel campo dell’automazione, della robotica, dell’informatica industriale, della connettività, dell’Internet delle cose (IoT) e di altre tecnologie chiave per l’industria del futuro.

L’evento si svolge annualmente presso la Fiera di Parma e attira migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, tra cui rappresentanti di aziende manifatturiere, professionisti dell’automazione, responsabili di produzione, ingegneri, ricercatori e esperti del settore. L’edizione di quest’anno si svolgerà a Parma dal 28 al 30 maggio e rappresenta un’opportunità unica per esplorare le ultime tendenze, partecipare a sessioni formative e workshop, incontrare i principali attori del settore e stabilire nuove collaborazioni com-

merciali e tecnologiche.

Tra i principali temi affrontati ci sono la digitalizzazione della produzione, l’industria 4.0, l’integrazione dei processi produttivi, l’automazione intelligente, la sicurezza informatica industriale, la manutenzione predittiva, la realtà aumentata e virtuale applicata all’industria, e molte altre aree di interesse per le aziende che cercano di ottimizzare i propri processi e rimanere competitive sul mercato globale. Sps Italia rappresenta quindi un’occasione imperdibile per le aziende che desiderano rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale dell’industria. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 54
Fiere
a
SPS ITALIA
cura della redazione

Padiglione 5 – stand B11

DIRAK ITALIA ALLA FIERA SPS 2024

Dirak Italia partecipa alla fiera SPS Italia con la propria gamma di soluzioni per chiusure, cerniere e sistemi di fissaggio industriali dedicate agli involucri metallici

Dirak Italia, filiale italiana dell’azienda tedesca Dirak specializzata in tecnologie per chiusure, cerniere e sistemi di fissaggio industriali dedicate agli involucri metallici e a tutte le applicazioni che necessitano di chiusure o aperture di porte metalliche, mostrerà ai visitatori della fiera delle soluzioni uniche nel loro genere. “Questa è la nostra prima partecipazione a SPS Italia”, spiega Massimo Pascarella, Country Manager e Amministratore Delegato di Dirak Italia. “Avendo festeggiato da poco un anno di attività diretta sul mercato italiano, abbiamo scelto di presentarci ad una delle fiere più importanti del settore per proporre le nostre soluzioni innovative e dare ai clienti e ai visitatori del salone l’opportunità di conoscere e toccare con mano l’ampia gamma dei nostri prodotti”.

Lo stand di Dirak sarà suddiviso in cinque aree tematiche. La prima sarà dedicata al mondo delle soluzioni standard di chiusura meccaniche, che includono maniglie, maniglie girevoli, quarti di giro e guarnizioni.

Una seconda area ospiterà i sistemi di fissaggio DST (Dirak Snap Technology) con tecnologia brevettata Dirak, in grado di abbattere di più di 10 volte il tempo di assiemaggio di parti metalliche. Con la tecnologia

Dirak-Snap è possibile creare connessioni ad alta resistenza, senza l’uso di alcun utensile, per permettere ai clienti di realizzare la soluzione perfetta per le loro esigenze in modo semplice e sicuro. I sistemi di fissaggio DST garantiscono flessibilità, praticità e sicurezza in ogni applicazione.

Al centro dello stand sarà presente una zona dedicata alla Meccatronica e all’Information Technology con l’innovativa serie di prodotti E-LINE: soluzioni di chiusura meccatroniche che permettono di monitorare e remotare lo stato e il comando di apertura di una porta metallica. La linea E-LINE risponde alle attuali esigenze

nei confronti dei sistemi di chiusura emerse con l’avvento della digitalizzazione e delle crescenti possibilità della tecnologia di sicurezza in tutti i settori di applicazione. In tutti i casi in cui le serrature standard non garantiscono la flessibilità necessaria per esigenze complesse, i sistemi di chiusura meccatronici E-LINE offrono importanti vantaggi: un controllo più efficace, grazie alla possibilità di documentare e gestire con precisione ogni accesso, e una maggiore sicurezza in zone protette particolarmente sensibili. Allo stand sarà anche possibile vedere una demo di funzionamento della soluzione AMFE (Automatic Miniature Fire Extinguisher), un mini-estintore automatico da quadro elettrico che permette di prevenire gli incendi all’interno di cabinet grazie al suo innovativo gas, totalmente innocuo per la salute, che non danneggia le apparecchiature elettroniche. I sistemi AMFE offrono dimensioni ridotte e funzionano in modo automatico ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, garantendo massima affidabilità senza alcuna necessità di alimentazione. La serie comprende sei diverse dimensioni di bombole estinguenti in quattro varianti.

Infine, un’area dello stand riservata ai clienti e a tutti coloro che si registreranno per avere l’accesso sarà dedicata ad alcune novità di prodotto, che Dirak lancerà nei giorni successivi alla fiera. “Si tratta di prodotti all’avanguardia che rappresentano un vero passo avanti tecnologico nel settore e che, come sempre, differenziano Dirak per innovazione e visione del futuro”, garantisce Massimo Passarella. 

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KEBA INDUSTRIAL AUTOMATION

@ SPS ITALIA 2024

KEBA porrà l’accento sui temi: HMI, facilità di integrazione HW & SW e soluzioni robotiche.

Quest’anno Keba proporrà numerose novità dalle applicazioni basate su IA, al terminale portatile KeTop T135, fino ai sistema di azionamento KeDrive D3-AC.

Oltre allo stand principale nel padiglione 5 - L12, presenterà le sue novità anche nel District 4.0 con un’esposizione aggiuntiva nel padiglione 7 – A18 dedicata a componenti e soluzioni per i robot mobili AMR “Qui non si tratta solo di automazione industriale - si tratta anche di trasformare le vostre idee in realtà”, così recita l’invito di KEBA alla SPS Italia 2024. Per questo importante evento, come lo scorso anno, la società fornitrice di soluzioni complete per l’automazione industriale con sede principale a Linz, Austria, punta sullo scambio di idee e sul dialogo e rivolgerà i riflettori sulle varie tematiche.

Intelligenza artificiale

L’Artificial Intelligence Team di KEBA mostrerà come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in un processo di controllo, ad esempio per rilevare e tracciare oggetti in tempo reale. Il team presenterà anche il KEBA AI Development Kit (un kit di sviluppo dedicato all’intelligenza artificiale). Il DevKit è costituito da un’unità di controllo KEBA C5 basata su sistema operativo Linux, completa di scheda/e di I/O e dal modulo di espansione per l’AI. Questo modulo di espansione è stato sviluppato in modo specifico per applicazioni AI in contesto industriale nel rispetto di tutte le norme vigenti. La toolchain in esso contenuta comprende tutti gli strumenti necessari per l’addestramento delle reti neurali per il modulo di espansione AI. Sono inoltre disponibili dei blocchi funzionali che permettono di eseguire i modelli direttamente nel codice del PLC. Le imprese industriali che necessitano di AI possono così accedere in tempi brevi al mondo delle reti neurali e potenziare i propri

impianti con il valore aggiunto dell’AI.

Terminali portatili / HMI

Per quanto concerne l’HMI, il team di KEBA presenta due novità alla SPS Italia: Il dispositivo operativo portatile KeTop T15x Safe Wireless ora disponibile anche in combinazione con la stazione base CB42x con interfaccia PROFINET/PROFIsafe, e il nuovo terminale portatile KeTop T135.

KeTop T135

La famiglia HMI “KeTop” cresce e amplia la gamma dei dispositivi portatili con un nuovo terminale. Il KeTop T135 è dotato di uno schermo multi-touch da 7 pollici ed è ottimizzato per le visualizzazioni web. Grazie a una serie di driver, è compatibile con qualsiasi sistema di controllo. Il T135 viene fornito con il sistema operativo Linux. Le sue dimensioni compatte lo rendono particolarmente leggero e comodo da usare, anche per lunghi periodi di tempo. Una tastiera opzionale sul retro consente inoltre di operare comodamente con una sola mano. Uno dei punti di forza del KeTop T135 è l’ampia varietà di elementi opzionali integrabili, i quali consentono una personalizzazione individuale.

Sistemi di azionamento: KeDrive D3-AC di KEBA

I macchinari modulari richiedono sistemi di azionamento flessibili e compatti. Il nuovo KeDrive D3-AC di KEBA è un servoazionamento che integra l’alimentatore AC, filtro di rete, resistenza di frenatura e tre drive in un unico dispositivo. Questo servoazionamento triasse è stato sviluppato per essere il controllore ideale per cinematiche robotiche a tre assi. Uno dei tre assi eroga una potenza maggiorata del 50% rispetto agli altri due, garantendo la corrente necessaria all’asse verticale dei robot cartesaini. Pertanto, nel servoazionamento triasse vi sono varianti con corrente nominale 4/4/6A o 8/8/12A. KeDrive D3-AC è un’evoluzione del sistema multiasse KeDrive D3 con alimentatore centralizzato. Con questa nuova variante KeDrive, Keba può offrire una soluzione modulare in grado di soddisfare sia applicazioni che richiedono un elevato numero di drive nel quadro elettrico principale della macchina, sia una soluzione compatta all-in-one quando un numero limitato di drive deve risiedere in un quadro elettrico decentralizzato. Il sistema di azionamento multiasse KeDrive D3 è una soluzione economica per le macchine che hanno un elevato numero di assi. Per le applicazioni con un numero limitato di assi, KeDrive D3-AC rappresenta una soluzione ancora più conveniente.

Soluzioni per robotica autonoma

Oltre allo stand principale, KEBA presenterà le sue novità anche nel District 4.0 Pad. 7 A18 dove all’interno di un’esposizione aggiuntiva troveranno spazio un’interessante demo, diversi componenti e soluzioni dedicate ai robot mobili AMR. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 56
Padiglione 5 – Stand L12
Fiere SPS ITALIA

Stand C015 – Padiglione 3

LE SOLUZIONI LEAN E SOSTENIBILI DI MURRELEKTRONIK A SPS2024

L’edizione 2024 si preannuncia ricca di interessanti novità. Murrelektronik presenta un portfolio di soluzioni ulteriormente ampliato e molte applicazioni che confermano l’impegno dell’azienda nel proporre un modello di industria più lean, efficiente e sostenibile.

Lo spirito di SPS 2024 guarda alla maggiore efficienza energetica, alla riduzione degli sprechi e ai processi che si basano sulla sostenibilità e l’azienda con le proprie offerte dimostra di essere in perfetta sintonia con lo spirito della manifestazione.

Allo stand Vario-X darà prova delle sue caratteristiche camaleontiche, estrema versatilità e adattabilità in tre demo-machine. Sviluppate su un comun denominatore dato dalla piattaforma di automazione, le demo sono dedicate ai settori intralogistico, automotive e packaging e saranno la dimostrazione di come sia possibile portare i dispositivi direttamente a bordo macchina con una perfetta integrazione dei servoazionamenti. Sull’applicazione intralogistica sarà anche implementato il digital twin per mostrare come sia semplice gestire le fasi di progettazione e commissioning. Le tre demo sono in grado di gestire in modo affidabile l’alimentazione, i segnali e i dati grazie alla combinazione dei protocolli EtherCAT, Ethernet e naturalmente IO-Link.

Per quanto riguarda quest’ultimo, Murrelektronik arricchisce la propria gamma di dispositivi IO-Link con i nuovi Hub, evoluzione naturale della versione tradizionale che, grazie alle caratteristiche plug & play, facilitano il passaggio all’IO-Link senza parametrizzazione con operazioni di cablaggio semplici e rapide.

E se i dati sono fondamentali, lo sono anche i dispositivi per gestirli: i nuovi switch della serie Xelity rispondono alle richieste dei costruttori di macchine che vogliono sostituire le soluzioni tradizionali con componenti in IP67 direttamente sul campo. La tecnica di cablaggio Murrelektronik porta ulteriori novità con i connettori MQ15, che in un clic garantiscono sicurezza di collegamento anche ad alti valori di corrente e tensione.

Il portfolio Murrelektronik non si amplia solo per i collegamenti, ma anche per i sistemi: uKonn-X è il primo sistema supportato digitalmente e visivamente, con comunicazione bidirezionale che consente progettazione, sviluppo, e messa in servizio degli impianti di automazione. uKonn-X evita errori di installazione offrendo i vantaggi di un significativo risparmio economico e di tempo.

Novità anche nell’alimentazione, con il nuovo modulo

Mico67 per la protezione elettronica da sovracorrenti con grado IP67, mentre per i sistemi di segnalazione Murrelektronik presenta le torrette luminose Modlight60 Pro RGB, dispositivo IP65 di facile installazione grazie alla gestione IO-Link dotato di 20 segmenti a LED RGB, 21 colori regolabili e 10 diversi schemi di visualizzazione che consentono una comunicazione completamente personalizzabile.

“Murrelektronik estende ulteriormente la propria offerta di soluzioni non solo dal punto di vista dei prodotti ma anche delle applicazioni” afferma Maurizio Bardella – Technical Director di Murrelektronik Italia “SPS 2024 rappresenta per noi l’opportunità di mostrare lo sviluppo applicativo delle nostre soluzioni e i relativi vantaggi”. Le novità Murrelektronik rappresentano una dimostrazione pratica di come sia possibile efficientare i sistemi di automazione, sia dal punto di vista produttivo che energetico, con l’incremento dell’efficienza e riducendo i consumi: “Il passaggio dall’azionamento pneumatico a quello elettrico, ad esempio, consente una sensibile riduzione dei consumi, come anche l’adozione di dispositivi meno energivori.” seguita Bardella “Con la decentralizzazione dei componenti è possibile ridurre la lunghezza dei collegamenti, renderli più razionali, fare a meno dell’armadio elettrico e in sostanza rendere gli impianti più snelli. Ed è attraverso l’ottimizzazione dei processi e della distribuzione di alimentazione, dati ed energia che si può arrivare a rendere l’automazione più sostenibile.” 

LE SOLUZIONI CAD DI SDPROGET INDUSTRIAL SOFTWARE IN MOSTRA A SPS ITALIA 2024

Per SDProget SPS Italia 2024 è il palcoscenico ideale per presentare le ultime novità dei software per la progettazione elettrica.

Durante l’evento, l’azienda presenterà la sua vasta gamma di software CAD per la progettazione elettrica, tra cui:

• SPAC Automazione , il CAD per la progettazione elettrica per l’automazione industriale;

• Drilling Tech , una stazione di foratura CNC dedicata ai produttori di quadri elettrici sviluppata in collaborazione con Automation Tech;

• SPAC EasySol 25 , il software per la preventivazione e la progettazione degli impianti fotovoltaici;

• SPAC Start Impianti 2 5, il CAD elettrico per la progettazione smart degli impianti elettrici civili, industriali e per il terziario;

SPS Italia 2024 rappresenta l’opportunità perfetta per presentare in anteprima le novità della prossima versione di SPAC Automazione, attualmente in fase di sviluppo e destinata a ridefinire alcune caratteristiche del

software. Tra le novità più attese figurano una nuova rappresentazione 3D del Routing del quadro e l’integrazione di algoritmi di intelligenza artificiale nella proposta dei Cavi di collegamento, per una progettazione ancora più avanzata ed efficiente. Ma non è tutto. Durante la fiera di Parma, verranno presentate anche le nuove release di SPAC EasySol 25 e SPAC Start Impianti 25. EasySol 25 introdurrà la possibilità di valutare economicamente gli impianti attraverso la preventivazione e l’analisi delle Comunità Energetiche (CER). SPAC Start Impianti 25, invece, si concentrerà sulla semplificazione dei comandi, consentendo agli utenti di importare planimetrie e disegnare direttamente in 2D o 3D utilizzando una libreria di simboli elettrici completamente riorganizzata e un avanzato sistema di gestione dei materiali tramite il DbCenter.

Maggiori informazioni su SDProget sono disponibili sul sito: https://www.sdproget.it/ 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 58
Padiglione 5 - stand E045
Fiere SPS ITALIA

Padiglione 5 - stand E035

BOSCH REXROTH A SPS ITALIA

Un ruolo di avanguardia nel processo di rivoluzione

Nel mondo dell’industria i mutamenti più significativi sono stati innescati da aziende riconosciute ed apprezzate per la loro storia, le quali si sono fatte carico di interpretare una forte e diffusa necessità di cambiamento proponendo soluzioni innovative, concrete e in grado di diventare patrimonio di molti. Forte di queste prerogative, Bosch Rexroth si è incaricata di assumere il ruolo di avanguardia di un movimento “rivoluzionario” che mira a trasformare radicalmente l’industria, e ha scelto anche quest’anno SPS Italia per rimarcare la sua ambizione. Ai visitatori della fiera dedicata all’industria intelligente, digitale e sostenibile che a Parma varcheranno la soglia dello stand, la società leader a livello globale nel campo dell’automazione industriale darà l’opportunità di toccare con mano quanto una scommessa a molti apparsa temeraria nel momento in cui era stata lanciata risulti oggi ampiamente vinta. Sarà dunque la piattaforma di controllo basata su un’architettura software totalmente aperta il fiore all’occhiello per ciò che concerne la presenza di Bosch Rexroth a SPS. Lo sarà in virtù della sua capacità, oggi conclamata, di fornire tutti i componenti per soluzioni di automazione complete, dai controlli agli azionamenti e ai motori, nonché moduli I/O, PLC e IoT. Lo sarà in ragione del suo sistema modulare, scalabile, altamente flessibile e robusto, che consente di implementare qualsiasi applicazione, dalla più semplice alla più complessa, secondo una modalità familiare in quanto simile a quella adottata per i nostri smartphone. Lo sarà, riassumendo, perché è uno strumento “democratico” che ha determinato la nascita di un’agorà dell’automazione industriale chiamata ctrlX World, ecosistema in cui un numero sempre più cospicuo di partner contribuisce ad arricchirne il valore, ciascuno apportando le proprie soluzioni secondo una logica di co-creazione volta a mettere a disposizione degli utilizzatori un’ampia scelta di app reperibili nel ctrlX Store.

A SPS Italia Bosch Rexroth sorprenderà i suoi ospiti mostrando loro le sue novità, a cominciare dall’ambito del motion control. Relativamente a questo contesto la prima riguarda ctrlX FLOW6D, un sistema di trasporto a levitazione senza contatto (grazie a magneti permanenti opportunamente disposti e movimentati) modulare e dalle spiccate caratteristiche di adattabilità, impiegato per trasporto,

movimentazione e posizionamento efficiente e sicuro dei carichi. Il sistema viene azionato su una superficie orizzontale, verticale o sottosopra. La seconda è ctrlX FLOW HS, sistema ad alta velocità salvaspazio che può essere configurato in modo flessibile per diverse tipologie e differenti applicazioni, i cui segmenti e carriers possono essere combinati per formare un nuovo concept di linea produttiva. Con ctrlX FLOW HS è possibile creare rapidamente lunghezze e percorsi specifici dell’applicazione, semplicemente collegando rettilinei, curve e scambi.

Un’area dello stand sarà dedicata al software, con focus dedicati in particolare alla sicurezza, all’IoT e alla convergenza tra IT e OT, mentre un’altra vedrà al centro il tema della sostenibilità, declinato attraverso demo di prodotti Bosch Rexroth legati all’efficienza energetica. L’attitudine “green” di Bosch Rexroth troverà riscontro nell’illustrazione della politica, avviata da tempo, di ricondizionamento dei prodotti, ricollocati sul mercato a prezzi vantaggiosi. È un’attività che riduce di molto le emissioni di CO₂ se rapportate alle quantità generate realizzando un componente nuovo di zecca. Poi, nell’arco delle tre giornate di fiera, tanti speech, su vari argomenti, dal taglio più pratico che teorico, conditi con accenni a casi applicativi specifici. 

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Padiglione 3 - stand B010

“STA CAMBIANDO IL PARADIGMA DEL PRODURRE”

TRANSIZIONE 5.0 È UN GAME CHANGER

Transizione energetica e digitale. Intelligenza artificiale generativa e collaborativa. Robotica sempre più raffinata. Necessità di sempre maggiore sicurezza ed efficienza sensoristica.

Per questo la dodicesima edizione di SPS sarà la più interessante e la più tecnologica di sempre e per questo Leuze Italia sarà protagonista.

Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, è conscio del fatto che la dodicesima edizione di SPS di Parma segna in qualche modo una pietra miliare dell’evoluzione dell’industria dell’automazione e più in generale della produzione.

“La Transizione 5.0 rappresenta un cambiamento radicale nel paradigma del business produttivo. Siamo di fronte ad un passaggio da un modello di produzione lineare e centralizzato a un sistema iperconnesso, adattabile e autonomo, alimentato dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’AI, l’Internet of Things, la robotica e la sensoristica avanzata. Non voglio qui entrare nei dettagli del Piano Transizione 5.0 e dei suoi vantaggi. SPS sarà l’occasione ideale per ragionare insieme ai nostri clienti e agli ospiti che ci verranno a trovare sui cambiamenti che Transizione 5.0 porterà con sé in termini di tecnologie, di approcci industriali, produttivi e di business in generale.”

Le tecnologie che concorrono alla Transizione 5.0

segnano sicuramente un’evoluzione rispetto a quelle del 4.0, ma la vera differenza tra i due paradigmi sta nel rapporto tra uomo e macchina.

Se con la quarta rivoluzione industriale le imprese di ogni dimensione si sono focalizzate su produttività e utilizzo dell’intelligenza artificiale, nei prossimi anni il focus si sposterà sulla collaborazione tra uomo e macchina.

Questo momento epocale nell’evoluzione dell’industria produttiva trova poi sintesi nella messa a disposizione del mercato di prodotti e soluzioni che si integrano alla perfezione con i concetti basilari di Transizione 5.0.

L’efficienza produttiva ed energetica coniugata al più evoluto sviluppo dettato dalla digitalizzazione.

Questo è in sintesi quanto Leuze Italia propone ai visitatori di SPS di Parma.

Anche quest’anno Leuze ospiterà nel grande stand delle vere e proprie case histories dove le soluzioni tecnologiche vivono la loro funzionalità e offrono così con chiarezza le peculiarità nelle applicazioni pratiche.

La sensoristica Leuze sarà protagonista con un nuovo prodotto molto avanzato, il nuovo sensore laser ODT3CL1-2M con tecnologia TOF (Time of Flight)

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 60
Fiere SPS ITALIA

che dispone di due punti di commutazione indipendenti tra loro ed è molto versatile.

Nelle attività intralogistiche, ad esempio, può essere integrato in navette per varie applicazioni e può garantire il posizionamento affidabile. Il nuovo sensore è in grado di garantire il controllo della presenza e quello del comparto vani e negli AGV monitora, ad esempio, la posizione del materiale trasportato.

Tutta la gamma di fotocellule a sbarramento, a tasteggio, a riflessione di alta precisione saranno evidenziate soprattutto nel loro impiego negli impianti automatizzati per i processi di produzione e imballaggio, oggi sempre più flessibili, efficienti e intelligenti.

Leuze può essere di grande aiuto con applicazioni di sensori veramente innovative.

Più automazione nei processi significa anche maggiore necessità di sicurezza.

Per gli operatori, per gli impianti, per la produzione, per la qualità, per la salvaguardia del brand. La sicurezza non può essere lasciata al caso e non può che essere affidata a professionisti.

I «Sensor People» di Leuze, sanno perfettamente di che cosa si parla e progettano e disegnano soluzioni originali e uniche che comprendono tutti i componenti software e hardware necessari per l’integrazione negli impianti.

Oltre alle tecnologie e ai prodotti, sistemi e soluzioni di sicurezza, Leuze mette a disposizione della propria clientela una Business Unit dedicata esclusivamente alle soluzioni di sicurezza.

“Con la nostra divisione operativa rispondiamo, e in molti

casi anticipiamo, la domanda di un mercato che già conosce la qualità del prodotto Leuze. Adottando un approccio consulenziale e nel totale rispetto delle normative di sicurezza vigenti, Leuze propone quindi soluzioni di sicurezza complete e personalizzabili fino al livello del «chiavi in mano»” spiega Antonio Belletti.

L’aspetto consulenziale è rafforzato anche dalla partnership con la società Necsi di Romano d’Ezzelino (Vi).

“In collaborazione con i nostri partner riusciamo ad offrire un vero e proprio unicum sul mercato. La nostra consulenza nel mondo della sicurezza parte addirittura dalla valutazione del rischio e si estende poi alla formazione, consulenza applicativa e sviluppo e realizzazione della struttura di safety a tutto tondo grazie ai nostri prodotti, soluzioni e sistemi” specifica Belletti. Dando seguito a diversi workshop organizzati in Lombardia e in Emilia, anche a SPS lo stand Leuze sarà un luogo dove discutere ed affrontare tematiche della sicurezza. Antonio Belletti approfondisce questo argomento: “Il nuovo regolamento macchine che sostituirà l’attuale Direttiva Macchine 2006/42/CE è una tematica che vogliamo affrontare con i nostri clienti. Il nuovo regolamento macchine si applicherà non soltanto agli impianti nuovi, ma anche ai prodotti che hanno subito «modifiche sostanziali». Rispetto al vecchio regolamento questa è una differenza notevole. Sempre in tema di sicurezza ci aspettiamo curiosità e richieste di approfondimenti sugli aggiornamenti e cambiamenti della norma ISO 13849-1 e sulla tematica della Cyber Security. Questo rischio è sempre più elevato e come tale va valutato ed attenzionato. Ultimo ma non ultimo argomento che riteniamo essere di grande attenzione è la compatibilità elettromagnetica. L’EMC è sempre più richiesta e i nostri tecnici potranno fare chiarezza anche in questa direzione.”

Lo sviluppo delle tecnologie Leuze verso gli orientamenti del mercato è ben rappresentato dal concetto di miniaturizzazione. Se il mercato dell’automazione esige una sensoristica sempre più efficiente ed efficace ma al contempo di dimensioni sempre più piccole, ecco Leuze rispondere con apparati non soltanto miniaturizzati, ma semplicissimi, sia per usabilità sia per installazione. I sensori ottici Simple Vision compongono una serie di sistemi compatti di elaborazione delle immagini in formato sensore che offrono in un alloggiamento industriale tutto ciò che serve per svolgere compiti di ispezione, misura, conteggio e lettura di codici.

Perfettamente adatti al posizionamento preciso, ad esempio di forche telescopiche, come alla lettura di codici, al rilevamento della presenza o a compiti di misura e conteggio, i sensori Simple Vision sono plug and play, non necessitano di programmazione e sono facili da usare tanto quanto un sensore ottico e hanno prestazioni paragonabili a quelle di un sistema a videocamera.

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Padiglione 3 - Stand F51

IL GRUPPO MONDIAL

PRESENTA TUTTE LE NOVITÀ NEL CAMPO DELLA MECCATRONICA

Presso lo stand del Gruppo, oltre alla Divisione Meccatronica con Tecnomotion, Smart Factory e MechLAB, sarà presente anche la Divisione Meccanica con le Business Unit: Unitec, Bearings, Power Transmission e Linear Systems. Di seguito un focus sulle singole applicazioni esposte:

Motore Planare

Un sistema di trasporto all’avanguardia che utilizza la tecnologia di levitazione magnetica per muovere i prodotti fluidamente su un piano bidimensionale, offrendo fino a 6 gradi di libertà di movimento. Si compone di traslatori magnetici che permettono un trasporto dei prodotti senza contatto e senza usura, assicurando una precisione di posizionamento fino a ≤10 μm. Il piano, configurabile in diverse forme, rettangolare, ad anello o a penisola, può gestire un payload massimo fino a 4 kg ed è ideale per applicazioni in ambienti controllati, come camere bianche o sterili. Una “Smart Production” caratterizzata da flessibilità, affidabilità, agilità ed efficienza senza precedenti, che ridefinisce le linee di produzione rendendole intelligenti. Di semplice integrazione negli impianti esistenti, offre elevate funzionalità per rotazioni a 360° e movimenti complessi in 6D. La sua flessibilità e scalabilità

consentono di gestire fino a 50 o 60 mover, garantendo un controllo indipendente e preciso su più assi.

Il Sistema GFX di HepcoMotion per Beckhoff XTS

Il sistema a carrelli indipendenti per garantire supporto e rigidità ottimali per le applicazioni precise di XTS. La flessibilità del sistema Beckhoff XTS, basato sulla tecnologia del motore lineare, consente una gestione indipendente dei carrelli lungo la guida, facilitando cambi rapidi di prodotto e l’aggiunta/rimozione di stazioni di lavoro. Progettato per ridurre al minimo la manutenzione grazie alle guide a V di HepcoMotion, insieme a XTS, assicura una straordinaria flessibilità nella progettazione dell’applicazione.

La fiera sarà l’occasione per presentare la nuova configurazione del sistema GFX, che combina il trasporto a motore lineare con una movimentazione a cinghia. Questo approccio ibrido consente di operare con alta dinamica in determinate aree della macchina, mentre in altre si privilegiano velocità e precisione di posizionamento minori. Nelle aree di processo, i carrelli sono movimentati dai motori lineari, mentre nelle zone di ritorno vengono trascinati dalla cinghia dentata.

Tale innovazione riduce significativamente i costi del sistema, specialmente per configurazioni di lunga estensione, mantenendo tuttavia le qualità distintive di flessibilità e performance del GFX. Il passaggio tra le diverse aree avviene in maniera fluida e trasparente, grazie al software

Fiere SPS ITALIA
Particolare Flexim

esclusivo sviluppato dal Gruppo Mondial, che garantisce un controllo continuo dei carrelli durante le transizioni.

XTS Beckhoff HepcoMotion

Il sistema XTS offre infinite possibilità di configurazione con le sue piattaforme modulari. Risponde alle esigenze di mercati dinamici, come il packaging alimentare, cosmetico, farmaceutico e automobilistico. La piattaforma XTS-GFX, soddisfa le richieste di produttività, precisione e flessibilità grazie anche alla sua natura predittiva che consente il controllo individuale dei mover. Le nuove versioni come High Drive, High Drive Plus, Agile e Track Management estendono le capacità del sistema, consentendo di gestire carichi più elevati, scorrimento parallelo su due circuiti, velocità estreme fino a 6 m/s e traslazioni automatiche tra diverse sezioni del sistema, senza intervento esterno.

Asse lineare

MLM7N

A mover indipendenti equipaggiato con motore Beckhoff, rappresenta una soluzione avanzata per la gestione di un elevato numero di carrelli. Dotato di mover magnetici passivi, permette notevole rigidità e capacità di carico grazie al sistema di guida a ricircolo di sfere con doppio pattino su guide parallele. Il software di controllo Beckhoff facilita la programmazione e include il controllo delle collisioni, assicurando affidabilità in ogni fase di lavoro. La dinamica avanzata dei mover, combinata con la programmazione lineare diretta, lo rende ideale per svariate applicazioni, consentendo la realizzazione di unità lineari multi-carrello estremamente compatte.

Flexim Open Automation Platform

La piattaforma modulare che consente il massimo grado di personalizzazione, grazie a un corpo centrale integrato con un numero variabile di stazioni di lavorazione, da 6 fino a 20, e può gestire più di 80 servo assi. Superiore rispetto alle tradizionali piattaforme operative grazie anche all’indipendenza dei carelli, è capace di eseguire una vasta gamma di lavorazioni, come montaggi a pressione e a scatto, avvitature e saldature. Dotata del sistema Beckhoff XTS, può operare sia in modalità sincronizzata che asincrona, adattandosi facilmente a ogni cambio di processo con un semplice cambio della ricetta software, diventando la scelta ideale per soddisfare le esigenze di repackaging e ridisegno dei processi industriali.

CILINDRO GTS presentato attraverso la Realtà Aumentata

I Cilindri EcoElectric GTS rappresentano l’innovazione sostenibile e alternativa ai componenti oleodinamici. Perfettamente idonei per ambienti che richiedono standard igienici elevati, come i settori Pharma, Food&Beverage, dove il rischio di contaminazione è alto nelle fasi iniziali del processo. La fiera sarà l’occasione per una dimostrazione collettiva, approfondita e al tempo stesso personalizzata in

funzione delle specifiche esigenze. Indossando un visore si potranno visionare tutti i dettagli e le applicazioni industriali dei Cilindri attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. Sarà possibile osservare il funzionamento all’interno di una linea di packaging, applicato a una macchina per lo stampaggio, in un impianto di pressofusione e in diverse esigenze di sollevamento

Torsiometro MONITEX BT di KTR

Sarà presentato in fiera, il Torsiometro MONITEX BT lanciato sul mercato dall’azienda tedesca KTR. Il MONITEX BT è composto da un giunto di accoppiamento ROTEX con un sistema di misura integrato per la misurazione di coppia e velocità. Attraverso una testa induttiva, installata radialmente al giunto, e un collegamento Bluetooth, è possibile ricevere, salvare ed elaborare immediatamente i dati di coppia e velocità. Si tratta di un supporto di facile installazione, adatto per il monitoraggio delle macchine e per il controllo dei processi.

La Catena Cinematica, demo-sintesi della Divisione Meccanica

La demo che racchiude alcuni dei più richiesti componenti meccanici non solo sarà presente, ma anche visibile all’opera, attraverso una Catena Cinematica che il Gruppo ha strutturato per l’evento. La demo illustrerà il funzionamento dei seguenti componenti:

Torsiometro KTR DATAFLEX

Giunto KTR RADEX

Giunto KTR ROTEX

Martinetto Meccanico Mondial - MOM

Vite THK a ricircolo di sfere

Rinvii angolari Apex

Riduttore Apex. 

Foto apertura

2/2024 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 63
Cilindri GTS

Padiglione 3 – stand C010

YOUR NEEDS, OUR MISSION: CUSTOMIZED SOLUTIONS

L’ascolto del cliente come punto di partenza per soluzioni innovative e personalizzate: SICK partecipa all’edizione 2024 di SPS Italia con tante novità sulla sensoristica

Tre giorni di stand, percorsi espositivi e convegni con demo funzionanti e casi applicativi su Automazione e Digitale per l’Industria e il settore manifatturiero. SICK sarà presente, all›appuntamento 2024 di SPS Italia a Fiere di Parma, con il suo stand per presentare le soluzioni tecnologiche che prendono forma a partire dai bisogni reali dei clienti, con spazi pensati per l’interazione con i partecipanti e speech dedicati anche al mondo della scuola. Soluzioni personalizzate per un futuro su misura. Da qui parte SICK, leader tecnologico e di settore, a SPS Italia, la fiera sulla tecnologia e l’innovazione diventata un punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. “Il valore della sensoristica di domani è dato dal quanto riusciamo ad ascoltare la voce delle aziende oggi - afferma Marco Catizone, Responsabile del Product Management di SICK - in SICK possiamo contare su un catalogo prodotti enorme e innovativo, ma ogni soluzione tecnologica alla fine assume la forma distinta e netta del nostro cliente. In occasione dell’edizione 2024 di SPS vogliamo creare suggestioni che a partire dalle voci dei partecipanti puntano a risolvere problematiche specifiche e non generici bisogni perché lavoriamo ascoltando la voce del cliente”. In occasione dei tre giorni di convegni e seminari della quattordicesima edizione di SPS, i partecipanti potranno conoscere le novità più significative

dell›ecosistema SICK, ma anche partecipare, non solo assistere, a demo, speech e stazioni dinamiche dedicate al mondo della sensoristica, della robotica e della sicurezza, con un focus speciale sull’educational.

Un’edizione che quest’anno prevede un’area dello stand interattiva dedicata agli speech con minieventi e presentazioni per dare il focus su alcune novità tecnologiche e applicative di SICK. Inoltre, saranno presenti stazioni demo complesse e dinamiche, in partnership con altri fornitori di spicco del settore automazione, come la stazione robotica in cui un robot assolverà due diverse applicazioni grazie ai sensori SICK, con cui il partecipante potrà interagire in prima persona. Ma non solo: è previsto uno speciale corner educational, per portare l’automazione, in particolare la sensoristica, nel mondo della scuola. Sarà questa l’occasione per mostrare quali attività porta avanti SICK durante d›anno in contesti formativi, per presentare idee e soluzioni che possano garantire un futuro sostenibile e innovativo ai tecnici di domani.

“La fiera per noi è l’opportunità di creare suggestioni che possono poi fare emergere le esigenze applicative dei nostri clienti”, spiega Catizone, “parleremo di sostenibilità nel District 4.0, dove presenteremo alcune soluzioni specifiche per il monitoraggio dei consumi di aria compressa, e dell’impegno di SICK come azienda a produrre in maniera sostenibile ogni giorno Innovazione, collaborazione, crescita: il futuro della sensoristica è già qui. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 64 Fiere SPS ITALIA

Padiglione3 - stand G051

WEG A SPS ITALIA 2024

I MOTION DRIVES INTEGRATI FACILITANO LA TRANSIZIONE ALL’INDUSTRIA 5.0

WEG dimostrerà ai visitatori di SPS Italia come i pacchetti motion integrati possano aiutare le aziende nel loro percorso verso l’industria 5.0, migliorando la sostenibilità e la resilienza. L’azienda illustrerà come le sue ultime novità nell’ambito del pacchetto WEGmotion Drives possano contribuire a ottimizzare l’efficienza, l’affidabilità e le prestazioni in settori strategici, tra cui l’alimentare, il riciclaggio, il metallo e le applicazioni di trattamento delle acque.

“Industry 5.0: sustainable, human centric and resilient production” sarà uno dei temi principali di SPS Italia. Con la nuova legislazione sull’Industria 5.0 che sarà approvata dal Parlamento italiano nelle prossime settimane, aiutare le aziende a intraprendere la transizione verso un modello di produzione più sostenibile e resiliente non è mai stato così importante. I sistemi motorizzati sono la spina dorsale di ogni processo industriale e devono essere in prima linea in questa transizione. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), questi sistemi sono responsabili del 53% del consumo globale di elettricità, ma le nuove tecnologie possono contribuire a ridurre la loro richiesta energetica fino al 30%.

WEG dimostrerà come le industrie strategiche al centro della transizione 5.0 possano massimizzare l’efficienza e l’affidabilità. “Isole” dedicate presenteranno le soluzioni Motion Drives di WEG in applicazioni specifiche, tra cui la produzione di carta, i nastri trasportatori per alimenti e bevande, i frantoi e gli estrusori per il riciclaggio, la lavorazione dei metalli e gli impianti di trattamento delle acque.

:La scheda di comunicazione

EXP-ETH-xxxADV200 consente una perfetta integrazione con i più avanzati sistemi di bus di campo

“I motori elettrici, i riduttori e gli azionamenti sono il cuore pulsante della maggior parte delle organizzazioni che intraprendono la transizione al 5.0”, ha spiegato Ilaria Mandelli, specialista della comunicazione e technical writer di WEG Automation Europe. “Il nostro approccio integrato al movimento, che riunisce in un unico pacchetto le soluzioni per motori, riduttori, azionamenti e automazione, consente ai clienti di diverse applicazioni di semplificare l’installazione, ridurre al minimo i requisiti di manutenzione, ottimizzare l’affidabilità e migliorare l’efficienza operativa ed energetica, incrementando la sostenibilità e la resilienza dell’intera linea di produzione.”

Nell’ambito delle sue ultime soluzioni integrate, WEG presenterà il nuovo convertitore CA/CC TPD500, che offre maggiore efficienza, sicurezza e adattabilità alle applicazioni

il nuovo convertitore

TPD500 offre maggiore efficienza, sicurezza e adattabilità

industriali. Pur mantenendo la piena retrocompatibilità con il suo predecessore, il TPD500 offre prestazioni migliori grazie alla maggiore accuratezza, precisione e risoluzione di corrente e velocità. Inoltre, la perfetta integrazione nei sistemi fieldbus basati su Ethernet, combinata con il nuovo configuratore per PC WEG DriveLabs tramite Modbus TCP, consente il controllo remoto e la connettività Wi-Fi.

WEG presenterà anche le schede di comunicazione EXPETH-xxx-ADV200 per la famiglia di inverter ADV200. Questi dispositivi consentono una perfetta integrazione con i più avanzati sistemi di bus di campo basati su Ethernet, tra cui Profinet, Ethernet-IP ed Ethercat, garantendo la compatibilità con le moderne reti industriali. Le nuove schede facilitano la comunicazione locale peer-to-peer per semplificare la messa in servizio e la manutenzione e l’accesso remoto per le operazioni di assistenza.

I visitatori potranno anche scoprire la nuova linea di motori W23 Sync+, che offre un’efficienza senza precedenti a tutte le velocità grazie alla combinazione di magneti permanenti (PM), magneti in ferrite o al neodimio e tecnologie di motori a riluttanza sincrona (SynRM). In questo modo, il motore mantiene elevati livelli di efficienza anche in condizioni di velocità e carico variabili. Il W23 Sync+ è disponibile nelle classi di efficienza IE5 and IE6+, che lo rendono uno dei motori più efficienti sul mercato. 

La nuova linea di motori W23 Sync+ offre un’efficienza senza precedenti

Padiglione 3 – stand E52

A SPS I NUOVI SENSORI DI MOVIMENTO TARGATI RENISHAW

A Parma Renishaw Renishaw accoglierà i visitatori presso lo stand, per mostrare tutti i benefici delle sue soluzioni per il controllo di movimento, in particolare encoder lineari e angolari, assoluti e incrementali, ad alta velocità ed alta accuratezza, tutti dispositivi made in Renishaw

Tra i prodotti di punta spicca FORTiS, la nuova riga ottica incapsulata che consente di ottimizzare le prestazioni delle macchine utensili, semplificando anche installazione, manutenzione e assistenza. La serie FORTiS, che rappresenta il risultato di molti anni di ricerca e sviluppo da parte di Renishaw, assicura ripetibilità straordinaria, isteresi minima ed eccellenti prestazioni di misura, anche grazie all’innovativo design senza contatto che non richiede guide meccaniche. L’unità ottica, già incapsulata nel corpo dell’encoder, è a sua volta sigillata per evitare contaminazioni causate da liquidi, detriti o altri residui.

Inoltre, le straordinarie guarnizioni sigillanti dell’estrusione riducono drasticamente il consumo di aria compressa, per aumentare sostenibilità, affidabilità ed economicità delle macchine utensili.

Un altro prodotto sotto i riflettori sarà CENTRUM, un encoder a disco in acciaio inox, con innovativi componenti flessibili che permettono di centrarlo automaticamente durante l’installazione, per un montaggio più veloce e accurato. I dischi autocentranti CENTRUM si installano con grande facilità, senza bisogno di comparatori o altri dispositivi di impostazione, hanno tracce incrementali con passo da 40 μm e sono disponibili in varie dimensioni, da ø38,4 mm a ø120 mm.

Tra gli altri sensori in mostra sullo stand Renishaw, sarà presente ATOM™, encoder ottico incrementale senza contatto di piccole dimensioni, sviluppato per applicazioni lineari e rotative. Il design innovativo combina dimensioni ridottissime ed eccezionale stabilità del segnale, protezione dalla sporcizia e affidabilità. I sistemi ATOM™ sono facili da installare, grazie ai LED incorporati che forniscono indicazioni sull’integrità del segnale.

La serie di encoder ATOM™ associa la praticità di un encoder miniaturizzato a prestazioni e affidabilità di alto livello e, con una velocità massima di 20 m/s, è l’encoder più veloce della sua classe.

Renishaw ti aspetta a Fiere di Parma per mostrarti come i suoi sensori per il controllo di movimento, grazie alla loro indiscutibile qualità, precisione e ripetibilità, possano migliorare le prestazioni di macchine e dispositivi in tutti i settori industriali. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 2/2024 66 Fiere SPS ITALIA

Termini della Meccatronica

Dossier di approfondimento tematico

Tutorial di aggiornamento professionale

Case history selezionate dal comitato

Progettisti d’impianti, società di

* diffusione che verrà assoggettata a certificazione

Versione cartacea

Si amplia l’appuntamento con l’inserimento dei nuovi lemmi della meccatronica alla guida multilingue dei termini della meccanica che raggruppa circa 3.000 termini tecnici, già tradotti in ben 9 lingue. Un fascicolo personalizzabile nelle copertine, nella foliazione (con l’inserimento di quartino) e disponibile anche per piccole tirature.

- Febbraio

- Marzo Aprile

50 - Maggio Giugno

Versione web

dell’ambiente IAQ IEQ

Antincendio ed evacuazione fumi

51 - Settembre ZEB, nearly ZEB, Net ZEB 52 - Ottobre Impiantistica residenziale

www.terminidellameccanica.com, guida online gratuita, consultata quotidianamente da tutti gli attori del mondo della meccanica, permette la sponsorizzazione di una serie di termini, collegando la selezione ai dati aziendali o di prodotto, immediatamente visibili durante la consultazione.

- Novembre

M &A | APRILE 2021 22 TARIFFE PUBBLICITARIE GUIDA MULTILINGUE VERSIONE CARTACEA II di copertina € 2.500 III di copertina € 2.200 IV di copertina € 3.000 Pagina interna € 1.500 Posizione rigore +10%
EDIZIONE L20E 18SPECILESIAN A SAI Distribuito
Argomenti trattati
agli studenti delle scuole professionali salesiane
manager,
di categoria,
47
Impiantistica
48
Data Center 49
engineering,
esco, enti, associazioni
NumeroArgomento
- Novembre Dicembre
ospedaliera
Qualità
Dicembre Edifici scolasticiPompe Quine Business Publisher I LSWR Group Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano QUINE BUSINESS PUBLISHER I LSWR GROUP Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano - Tel 02.86.41.05 - Fax 02.70.05.71.90 eMail: dircom@quine.it Ora anche online Cerca tra 2411 termini della meccatronica Il più completo dizionario multilingua di termini tecnici della meccatronica, contiene le traduzioni dei termini in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Turco www.terminidellameccatronica.com per richiedere la tua copia info@quine.it Termini della Meccatronica | Dizionario internazionale di Meccatronica DIZIONARIO MULTILINGUE Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники Termini della Meccatronica Termini della Meccatronica | Dizionario internazionale di Meccatronica DIZIONARIO MULTILINGUE Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники
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