Dimensione Pulito n.3 - aprile 2025

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igiene e società

MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE

HiMiX PROFESSIONAL

IL PULITO PROFESSIONALE NELLE TUE MANI

SICUREZZA

Procedure di pulizia dei DPI

TRATTAMENTI

Manutenzione

Igiene e accoglienza nella GDO

INTERVISTA

A colloquio con il nuovo Presidente Afidamp

IN OGNI AMBIENTE Pulizia, igiene e benessere

L’igiene è un aspetto fondamentale nella vita quotidiana e influisce profondamen te sul benessere individuale e collettivo. Un ambiente pulito e ordinato non solo previene la diffusione di malattie, ma contribuisce anche a creare un senso di sicurezza e comfort nelle persone. La respon sabilità dell’igiene non riguarda solo i singoli individui, ma anche le istituzioni, le aziende e le comunità, che devono promuovere stan dard elevati per il benessere di tutti.

Grazie alla linea HiMiX Professional di Rubino Chem, ottenere una pulizia profonda e sicura diventa un processo semplice ed efficace. Questi detergenti professionali, sviluppati per rispetta re ogni tipo di superficie, assicurano prestazioni eccellenti e sono conformi agli standard HACCP. L’attenzione alla qualità rende questa linea un punto di riferimento per chi desidera offrire am bienti sempre perfettamente igienizzati. Tra le soluzioni proposte, spicca Pro tection 24H, un igienizzante arricchito con sali d’ammonio quaternario, capace di rimuovere germi e bat teri in modo efficace. La sua formula innovativa crea una barriera invisibile che garantisce protezione fino a 24 ore, risultando ideale per superfici ad alto contatto. Questa caratteristica lo rende un alleato indispensabile per mantenere elevati standard igienici senza la necessità di continue applicazioni. Per le esigenze più impegnative, Degreaser Strong e Degreaser Food sono le soluzioni perfette. Si tratta di sgrassatori ultra concentrati ad alta alcalinità, progettati per dissolvere anche lo sporco più ostinato. Agisce in profondità su grassi minerali, animali e vegetali, residui carbonizzati e oli, senza corrodere le superfici e senza lasciare aloni, garantendo una pulizia impeccabile. Quando si tratta di superfici delicate come cristalli, vetro e acciaio, Glass + Inox Ultra e Glass + Inox Food sono la scelta ideale. Questi detergenti ultra concentrati rimuovono con facilità impronte, polvere e residui di grasso, lasciando una pellicola protettiva in-

visibile che ritarda il ridepositarsi dello sporco. Grazie alla rapida evaporazione, assicurano una brillantezza perfetta senza lasciare aloni, valorizzando l’estetica di ogni ambiente con un effetto di pulizia immediato e duraturo.Per completare l’esperienza di freschezza e igiene, Olè Essenza Ultra è un profumatore detergente ultra concentrato multifunzionale: profuma, rimuove germi e batteri, neutralizza i cattivi odori, deterge e spolvera. La sua formula garantisce una profumazione intensa e persistente per oltre 48 ore, trasformando ogni ambiente in un luogo accogliente e piacevole. L’ampia gamma di soluzioni offerte dalla linea HiMiX Professional, unita alla costante ricerca di innovazione e sicurezza, rende questo marchio un punto di riferimento in tutti i settori. L’impegno nella realizzazione di prodotti altamente efficaci conferma la missione di HiMiX Professional: offrire strumenti affidabili per garantire pulizia, igiene e benessere in ogni ambiente, dalle strutture pubbliche agli spazi privati.

IL PULITO PROFESSIONALE

NELLE TUE MANI

HiMiX Professional assicura alte prestazioni, rispetto per le superfici e l’ambiente e garantisce la sicurezza di clienti e lavoratori. Conforme ai piani di controllo HACCP, assicura i massimi standard di pulizia e igiene.

Per ulteriori informazioni, visita il nostro sito web

PAREDES ITALIA SARÀ PRESENTE A ISSA PULIRE 2025 PADIGLIONE 12 | STAND M02 - M08

Efficacia, sicurezza e

RISPETTO PER L’AMBIENTE

Da anni, Paredes si distingue come pioniere e punto di riferimento nel settore del lavaggio e dell’asciugatura monouso delle mani, un elemento essenziale per ambienti in cui l’igiene è una priorità assoluta, come il settore sanitario, l’industria agroalimentare e l’ambito industriale. Grazie alla fornitura costante di soluzioni innovative a oltre 200 strutture ospedaliere, l’azienda ha consolidato la sua esperienza e reputazione nell’igiene professionale. Tuttavia, la sua visione non si limita alla sola igiene delle mani, ma si estende a un approccio più ampio e integrato alla pulizia e alla sostenibilità. L’innovazione tecnologica è il cuore della crescita di Paredes. Il suo reparto Ricerca & Sviluppo ha recentemente perfezionato la linea Paredis Style, migliorandone la sicurezza d’uso con una chiusura più resistente per evitare manomissioni. Inoltre, ha introdotto Paredis Style Intense, una versione specifica per aree ad alta affluenza. Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’impiego del nottolino in 100% cellulosa, eliminando completamente l’uso della plastica e garantendo un unico rifiuto interamente riciclabile con certificazione Ecolabel

Accanto ai dispenser, Paredes ha stretto partnership strategiche per ampliare la sua offerta e promuovere la sostenibilità. Con Decitex, l’azienda ha sviluppato un innovativo sistema di pulizia basato su microfibre avanzate, capaci di rimuovere batteri e impurità utilizzando esclusivamente acqua, senza l’ausilio di additivi chimici. Questa tecnologia si rivela particolarmente efficace in contesti sanitari, contribuendo a ridurre l’esposizione a sostanze nocive e l’impatto ambientale legato all’uso di detergenti tradizionali.

Nel settore della detergenza ecologica, Paredes ha avviato una collaborazione con Innuscience, azienda leader nella biotecnologia applicata alla pulizia. Insieme, hanno lanciato una gamma di prodotti innovativi che sostituiscono la chimica convenzionale con formulazioni 100% naturali, altamente efficaci e sicure per l’uomo e per l’ambiente. Questa soluzione si rivolge a tutte le realtà che desiderano accelerare la propria transizione ecologica, con un approccio concreto alla sostenibilità.

L’impegno di Paredes si basa su tre pilastri fondamentali: efficacia, sicurezza e rispetto per l’ambiente. L’obiettivo è accompagnare le aziende nel percorso verso un mondo professionale più pulito e sostenibile, offrendo soluzioni all’avanguardia e in linea con le esigenze di igiene moderna.

Un’altra tappa fondamentale della crescita dell’azienda è rappresentata dall’acquisizione di Orapi, avvenuta nel 2023 per oltre 400 milioni di euro. Questo consolidamento ha rafforzato ulteriormente la posizione di Paredes sul mercato internazionale. Il Groupe Paredes Orapi sta proseguendo il piano di integrazione, con l’acquisto progressivo delle quote: dall’80% iniziale nel 2023 al 91% nel 2024, con una prossima offerta per acquisire il restante 9%. L’obiettivo è il delisting dalla borsa per garantire una governance più indipendente e coerente con i valori originari del gruppo. Grazie a questa strategia di crescita, Paredes non si limita a consolidare la sua leadership nel mercato francese, ma punta a diventare un player di riferimento in tutta Europa, portando avanti la sua missione di innovazione e sostenibilità nel settore dell’igiene professionale.

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igiene e società

IN COPERTINA

Rubino Detergenti nasce nel 1960 da un’idea di Antonio Rubino e si evolve con la passione e la professionalità del figlio Luigi, attuale amministratore unico, a partire dal 2002, quando si trasforma in Rubino Chem. Tra le aziende più importanti nel settore chimico nazionale, ha saputo diversificare e offrire prodotti di qualità per uso professionale e industriale.

INDICE INSERZIONISTI

4CLEANPRO ............................................ 1

AMEDICS II COPERTINA

ANNOVI REVERBERI ............................. 47

CHRISTEYNS 67 COMAC 44, 45

COPYR ................................ III COPERTINA DULEVO IV COPERTINA

ESSITY TORK ........................................ 19

FALPI .....................................................8

ANNO 34 n.03 APRILE 2025 ISSN 2612-4068

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Direttore editoriale Ornella Zanetti | ornella.zanetti@quine.it

Direttore Tecnico Maurizio Pedrini

Coordinamento editoriale

Chiara Scelsi | c.scelsi@lswr.it Tel. +39 349 0099322

Redazione

Cristina Cardinali | c.cardinali@lswr.it Tel. +39 347 4238879

Simone Ciapparelli | s.ciapparelli@lswr.it | Tel. +39 344 0571950

Loredana Vitulano | l.vitulano@lswr.it Tel. +39 342 6618995

Hanno collaborato

Enzo Capizzi, Raffaele Carella, Graziano Dassi, Niccolò Luongo, Giacomo Torrenzi

Progetto grafico Elisabetta Delfini | e.delfini@lswr.it

Impaginazione LSWR

Immagini Shutterstock

Ufficio traffico e Servizio abbonamenti

Elena Genitoni | e.genitonii@lswr.it | Tel. +39 340 0648338

Direttore Commerciale

Costantino Cialfi | c.cialfi@lswr.it Tel. +39 346 6705086

Pubblicità e Sviluppo

Filippo Viola f.viola@lswr.it

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Produzione

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Stampa New Press Edizioni srl - Lomazzo (CO)

Abbonamenti

Abbonamento annuale: 49 euro

Annuale estero: 160 euro

Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1.30 euro abbonamenti.quine@lswr.it Tel. 02 864105 www.quine.it

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Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it info@quine.it Tel. 02 864105

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Dimensione Pulito periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano N. 598 del 9.11.92. Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n. 12191 del 29/10/2005. La pubblicazione o ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. Gli articoli pubblicati su Dimensione Pulito sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti. INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Ai sensi dell'art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Quine Srl intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine Srl, Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR. © Quine srl – Milano

Testata Associata

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I sistemi di dosaggio diluiscono in modo automatico e preciso la giusta dose di acqua e detergente chimico per ottenere il prodotto più efficace con minori sprechi.

INVESTIRE NELLA CULTURA

DEL PULITO

In un Paese come il nostro, dove i valori della bellezza, dell’arte e dell’accoglienza costituiscono una parte integrante e irrinunciabile della tradizione nazionale, ci sorprende ancora come la cultura del pulito, e quanti ne sono portatori in qualsiasi ambito, non riescano ad ottenere l’attenzione che sarebbe loro dovuta. Ci eravamo illusi che l’esperienza della pandemia avesse radicalmente cambiato un’errata percezione dell’igiene professionale da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni, ma dobbiamo purtroppo prendere amaramente atto della realtà. La pulizia è ancora percepita prevalentemente come un costo, non come un essenziale valore aggiunto.

Eppure, mai come oggi, promuovere una visione consapevole, qualificata e moderna della pulizia rappresenta una preziosa leva strategica, non solo per migliorare la qualità della vita, ma anche per rilanciare concretamente il nostro mercato interno, a fronte di un’oggettiva necessità di crescita e sviluppo.

Pulizia non è solo igiene: è sicurezza, salute, dignità degli ambienti che abitiamo e dei luoghi in cui lavoriamo. È sostenibilità, quando è fatta con tecnologie e prodotti che rispettano le persone e l’ambiente. Ma è anche economia: un settore produttivo e distributivo che da anni “macina” indici in ascesa, capace di generare ancora tanta

occupazione stabile, innovazione e competitività, se valorizzato con gli strumenti giusti. I numeri dimostrano che il settore del pulito professionale non è solo un pilastro fondamentale per la salute pubblica e la qualità della vita, ma anche un importante motore economico. Tuttavia, per sfruttare appieno il suo potenziale, è necessario un salto di qualità che parta dall’istruzione, dalla formazione professionale e dalla comunicazione. Ciò significa coinvolgere le imprese, i decisori pubblici e privati, e i cittadini per far comprendere a tutti come quello del cleaning rappresenti un comparto altamente qualificato, frutto di competenze, tecnologie, processi rigorosi e risultati misurabili. Investire nella cultura del pulito significa anche sostenere il Made in Italy, dalla produzione di macchine, alla chimica sempre più votata al rispetto dell’ambiente, fino ai servizi delle imprese di pulizia e alla formazione professionale.

L’intera filiera è pronta a fare la sua parte, ma ha assoluto bisogno di operare in un contesto dove le istituzioni, l’opinione pubblica e i cittadini riconoscano il valore strategico della sua attività. Il pulito è benessere, è attrattività, è efficienza e sicurezza per la sanità e la scuola, è fiducia nella salubrità dei luoghi pubblici comunitari. Non dimentichiamo mai che un’Italia più pulita rappresenta anche un’Italia più forte.

VISTI A EUROPROPRE 2025

Dimensione Pulito a spasso tra gli stand di Europropre, che anche quest’anno registra risultati positivi. I visitatori sono stati 15.900, con un incremento del 10% rispetto all’edizione 2023. Un pubblico qualificato, per il 37% di provenienza internazionale, ha avuto l’opportunità di visitare 207 stand, rappresentativi di 8 segmenti di mercato.

/ 2025

A Francesco Pasquini, nuovo presidente di AFIDAMP, spetta traghettare l’associazione fino alle elezioni del 2026.

Obiettivo principale del nuovo corso, portare avanti numerosi e innovativi progetti sviluppati dall’Associazione

NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ

MAURIZIO PEDRINI

Lo scorso 24 marzo, il Consiglio direttivo di AFIDAMP ha nominato alla presidenza Francesco Pasquini, a seguito delle recenti dimissioni di Giuseppe Riello, dovute a motivi legati ad incompatibilità con altri incarichi istituzionali, che ricopriva tale ruolo dal 2017. Il neoeletto resterà in carica fino al mese di giugno 2026. Quarantacinquenne, Amministratore Delegato del gruppo LUCART, Pasquini ha alle spalle una lunga esperienza nell’area commerciale e marketing dell’azienda. Attivo in AFIDAMP da nove anni, prima come consigliere e poi come vicepresidente, ha affrontato il nuovo impegno con grande disponibilità e serenità. Lo abbiamo incontrato subito dopo l’elezione per rivolgergli alcune domande.

Dopo anni alla vicepresidenza di AFIDAMP è giunta la nomina a Presidente. Come è maturato l’incarico e con quale spirito affronta questa importante responsabilità?

Il Consiglio Direttivo, dopo il necessario confronto, ha deciso all’unanimità di affidarmi la presidenza per traghettare assieme l’associazione fino alla scadenza naturale del mandato, che avverrà con l’approva-

zione del bilancio 2025. In stretta sinergia con i due nuovi vicepresidenti, Giuseppe Del Duca (Macchine) e Roberto Galli (Distributori), affrontiamo questo incarico nel segno della massima continuità d’azione con quanto fatto negli ultimi anni sotto la presidenza Riello.

Quali propositi intende sviluppare prioritariamente durante il suo mandato?

L’obiettivo principale è quello di continuare il grande lavoro intrapreso in questi ultimi anni da AFIDAMP, che ha portato l’associazione ad essere sempre più considerata come un punto di riferimento sia per le aziende del nostro settore, sia per le Istituzioni, con cui il dialogo è diventato davvero costante. Infatti, grazie all’intenso lavoro del Direttore Verrienti, dello staff e dei Gruppi di Lavoro, sono stati portati avanti davvero parecchi progetti innovativi, che tutto il comparto ci riconosce. Ne è riprova il numero sempre crescente di aziende che chiedono di entrare a far parte della nostra associazione (ben 21 nuovi associati solo nel 2024). Grande dinamismo, inoltre, viene anche dall’organizzazione dei nuovi focus team partiti recentemente.

Ci può raccontare nel dettaglio i progetti più significativi ai quali state lavorando?

I progetti che stiamo portando avanti sono diversi. Uno è l’Italian Alliance for Cleaning Excellence, il quale mira a creare un marchio di qualità per valorizzare le aziende italiane del settore del cleaning a livello internazionale. Le fasi strategiche prevedono la redazione di un disciplinare con criteri di valutazione, attualmente in fase di elaborazione, e un piano di comunicazione e marketing attraverso piattaforme digitali e non. Un altro progetto riguarda la stesura di una bozza di un nuovo standard IEC, relativo quindi a tecnologie elettriche ed elettroniche, basato sulla norma francese AFNOR. Attualmente è stata affrontata e conclusa la sezione dedicata al testing dei Dispositivi di Disinfezione a Vapore. I prossimi passi vedono il coinvolgimento di un laboratorio specializzato per i test di microbiologia. Inoltre, sono ripresi i lavori con INAIL e Confimi per un progetto dedicato sulla qualità dell’aria e la pulizia di sostanze pericolose nei luoghi di lavoro. L’iniziativa mira a sensibilizzare sull’uso di sistemi di aspirazione certificati LMH (IEC EN 60335-2-69) e filtri HEPA (EN1822) nei

attualità associazioni

settori ad alto rischio come costruzioni, agroalimentare, legno e metalmeccanica.

ISSA Pulire costituisce un appuntamento di enorme rilievo per i produttori italiani. Con quali iniziative e aspettative sarà presente AFIDAMP?

Siamo innanzitutto onorati di ospitare ISPRA - la sezione del Ministero dell’ambiente che si occupa delle certificazioni Ecolabel - all’interno dello stand AFIDAMP. Abbiamo da pochi giorni concluso due momenti formativi che l’Ente ha messo a disposizione degli associati AFIDAMP e di tutto il settore. C’è stata una risposta incredibile da parte degli attori del mercato che hanno dimostrato di riconoscere l’importanza della certificazione Ecolabel per operare nel nostro settore, da sempre attento alle tematiche ambientali. Gli esperti di ISPRA saranno disponibili a incontrare le aziende in fiera per fornire chiarimenti e rispondere a eventuali domande. Il 27 maggio alle ore 17, presso il nostro stand (PAV 8P - G03 G07 H04) si svolgerà la cerimonia di premiazione dei nostri associati che hanno raggiunto il traguardo dei 35 anni di associazione e che riceveranno la qualifica di Senior Member. Grande novità di quest’anno sarà il party che l’associazione organizza all’interno del proprio stand al termine del primo giorno di manifestazione. L’evento si terrà martedì 27 maggio alle ore 18:30, sempre presso lo Stand. Per il 28 maggio, stiamo organizzando in collaborazione con Issa Pulire Network un convegno sul ruolo cruciale del controllo nel settore della pulizia professionale, approfondendo l’aspetto esecutivo, ma analizzando anche l’impatto economico, sociale e sulla salute pubblica che esso comporta nell’erogazione dei servizi.

Lo stesso giorno, alle 14:30, sempre presso il nostro stand, è in programma “I distributori al centro: la forza della coesione per lo sviluppo del mercato”. AFIDAMP invita tutti i distributori del settore del cleaning professionale a un momento dedicato esclusivamente a loro, per valorizzare il loro ruolo strategico e promuovere

LA GRANDE

COMPETENZA DELLE AZIENDE ITALIANE DEL CLEANING RAPPRESENTA

UN VANTAGGIO COMPETITIVO SPESSO

IN GRADO

l’importanza di un’associazione coesa e rappresentativa. AFIDAMP riconosce il ruolo centrale del distributore nello sviluppo dell’intero comparto e intende renderlo protagonista delle scelte strategiche del settore.

I produttori italiani, già alle prese con un quadro macroeconomico complesso, si trovano oggi di fronte all’emergenza dei dazi verso l’Europa voluti e in parte ritirati da Trump… È molto difficile poter fare previsioni in questa fase in cui un giorno sembra vera una cosa e il giorno dopo viene smentita. Sicuramente l’incertezza non aiuta le aziende nella loro attività di pianificazione dell’operatività, come nella determinazione delle strategie. Confido comunque che la resilienza più volte dimostrata da tante aziende italiane, soprattutto nei settori di “prodotti e servizi di necessità” come il nostro, anche in questo contesto possa essere una carta vincente.

Parlando di export, ritiene che la nostra produzione sia sempre competitiva?

Il grande know-how che hanno le aziende italiane nel settore del cleaning è una fonte importante di vantaggio competitivo, in grado molto spesso di compensare gli spread reali negativi (costo dell’energia, vincoli normativi, lentezza burocratica...)

che abbiamo rispetto ad altri Paesi. Faccio l’esempio della categoria che conosco meglio: la carta tissue. Nonostante un prezzo dell’energia sensibilmente più elevato rispetto ai competitors europei, le aziende italiane riescono comunque ad esportare il 54% della produzione nazionale di carta e prodotti tissue, perché la loro qualità è riconosciuta da anni in tutta Europa e non solo. Certo continuare ad innovare e a curare ogni aspetto relativo alla qualità e alla soddisfazione del cliente è fondamentale per rimanere competitivi.

Produzione sostenibile, digitalizzazione, robotica: le nostre aziende sono pronte per affrontare queste sfide? Queste tendenze di sviluppo richiedono molto impegno e importanti investimenti per essere colte al meglio. Ma le aziende del comparto conoscono bene le esigenze dei propri settori merceologici e hanno da sempre un forte spirito innovativo. Un consiglio che posso dare è quello di puntare anche sui giovani, per acquisire nuove competenze e nuovi punti di vista da integrare con la grande esperienza già presente nelle aziende. Inoltre, dato che le sfide citate si portano dietro anche un’evoluzione delle normative e delle prassi di riferimento, credo che poter avere un’associazione attenta e riconosciuta come AFIDAMP possa aiutare in questo senso il dialogo con le Istituzioni, con gli enti normativi e fra i vari comparti all’interno della filiera.

Quali sono le sue personali aspettative per questa edizione di ISSA Pulire? Faccio un semplice augurio a tutti i partecipanti, che questa edizione possa dare a tutti grandi soddisfazioni. Continuare ad avere qui in Italia una fiera che anno dopo anno cresce e diventa sempre più internazionale (ormai è la seconda in Europa) è sicuramente una fortuna per il comparto e rende onore al grande lavoro che le aziende italiane hanno profuso negli anni, oltre a testimoniare la lungimirante visione che oltre quarant’anni fa i fondatori di AFIDAMP hanno avuto. Dunque, buona fiera a tutti!

Gli asciugamani Tork Xpress® compressi ottimizzano lo spazio di stoccaggio e raddoppiano la capacità dei dispenser.

Tork si impegna a sviluppare soluzioni igieniche innovative e sostenibili, intelligenti per le aziende, migliori per le persone e per il pianeta.

Il dispenser Tork Xpress® eroga un asciugamano alla volta, aiutando a controllare i consumi e a ridurre gli sprechi1

Gli asciugamani compressi Tork Xpress® consentono di risparmiare spazio a magazzino, grazie alle risme compresse del 50%2. La riduzione dei materiali di imballaggio raggiunge il 27%3 e la riduzione delle emissioni di CO2 legate al trasporto è significativa, grazie ad un carico di asciugamano quasi doppio per ogni camion4.

Una migliore igiene per una migliore performance tork.it/igiene-negli-uffici

(1) Riduzione degli sprechi verificata da studi di utilizzo. (3) Energia elettrica rinnovabile acquistata e certificata secondo EECS con Garanzie d’Origine. (2) Rispetto agli asciugamani Tork piegati standard equivalenti, supponendo che ogni utente usi due asciugamani per utilizzo. (3) Rispetto agli asciugamani piegati standard Tork equivalenti. (4) Rispetto agli asciugamani Tork piegati standard equivalenti e in base al numero di asciugamani che possono essere caricati su un pallet. Tork, un marchio Essity
Vieni a trovarci al Padiglione 12 - Stand D19

Bagni pubblici belli, accoglienti e puliti per le nostre città È POSSIBILE

Impegnata su diversi fronti per sostenere la nascita di una nuova cultura di Public Toilets nelle nostre città, Tork ha coinvolto One Hundred, realtà con un brillante know-how nella gestione e manutenzione di bagni pubblici in diversi Paesi europei. Ne parliamo con Marielle Romeijn, co-fondatrice e direttore di questa realtà

A CURA DI LOREDANA VITULANO

Disporre di bagni pubblici è un’esigenza universale e una questione di civiltà, tanto più sentita in un Paese come il nostro, che è una delle prime mete turistiche mondiali e la cui popolazione ha un’età media elevata. Ciononostante, l’Italia non dispone di adeguati servizi igienici: dall’indagine Tork Insight Survey condotta nel 2024 emerge che il 62% degli italiani pensa che l’uso dei bagni pubblici sia poco igienico e il 48% è in ansia all’idea di doverli utilizzare. «In tema di adeguatezza dei bagni pubblici nelle città, l’Italia purtroppo è fanalino di coda. Con Essity siamo da sempre impegnati, attraverso i nostri prodotti, ad abbattere le barriere che impediscono il

benessere delle persone e, con il marchio Tork in particolare, lavoriamo per garantire un’igiene inclusiva nelle aree bagno pubbliche» ha spiegato Riccardo Trionfera, Professional Hygiene Director di Essity Italia. «Il nostro impegno comprende anche il sostegno ad iniziative che mirino ad alimentare un dibattito pubblico su argomenti di interesse sociale che possano sensibilizzare i nostri stakeholder e i decision maker sulla necessità di garantire a tutti il diritto all’igiene e alla salute».

Su questi presupposti ha preso vita il progetto Perfect Toilets, realizzato in collaborazione con il magazine di architettura IoArch e presentato Roma, al Maxxi alla fine del 2024. Sette importanti studi di architettura hanno sviluppato altrettanti concept di bagni pubblici per alcune città italiane, strutture che non si limitano a assolvere la funzione per la quale sono stati realizzati, ma si presentano come luoghi accoglienti, belli, funzionali e inclusivi. Qualità che inducono gli utenti a comportamenti migliori, più educati e rispettosi degli spazi. Sappiamo tuttavia che per conservare la bellezza e l’accessibilità di questi luoghi è necessaria una manutenzione attenta, costante e professionale.

Per questo è stata coinvolta One Hundred, realtà con sede ad Amsterdam, che si oc-

cupa con successo della gestione di Public Toilets in diversi Paesi europei, con soluzioni che mirano a garantire la più alta soddisfazione degli utenti. Oltre al ripristino dell’igiene, l’attività di One Hundred include il design, la costruzione, la realizzazione di moduli dedicati al benessere, l’integrazione IoT, in una logica di innovazione continua, con un approccio basato sull’analisi dei dati. Ne abbiamo parlato con Marielle Romeijn, co-fondatrice e Chief Brand Officer.

Quando, dove e come è nata One Hundred?

One Hundred restrooms è una compagnia olandese, co-fondata nel 2017 da imprenditori che in precedenza avevano partecipato con successo all’espansione europea di 2theloo (un concetto di toilette pubbliche a pagamento). One Hundred restrooms vuole trasformare una sosta al bagno in uno spazio pubblico, nelle aree di servizio autostradali, nelle stazioni ferroviarie, nei centri commerciali e in altri luoghi ad alta affluenza da un’esperienza stressante a un momento di benessere. Nel 2018 è stata aperta la prima location a Madrid, al centro commerciale La Vaguada, uno dei più grandi della Spagna. Oggi operiamo in 6 Paesi in Europa, gestiamo 85 bagni pubblici e siamo ancora in crescita.

Con quale modello di business?

Il nostro modello di business si basa sull’offerta di servizi igienici a pagamento in spazi pubblici, con l’obiettivo di garantire un’esperienza di alto livello, che va ben oltre la semplice funzione. Operiamo con diverse formule, adattandoci alle esigenze dei nostri partner e dei luoghi in cui siamo presenti. Il cuore della nostra proposta è One Hundred Restrooms, un format completo che include design, costruzione, gestione operativa, moduli per il benessere, tecnologie IoT, presenza di personale, manutenzione costante e un impegno continuo nell’innovazione. Oggi circa il 60% delle nostre location adotta questo modello. Il restante 40% delle nostre 85 location si basa su Smart, una soluzione che combina cancelli d’ingresso intelligen-

ti, uno strumento di valutazione e accesso a dashboard per migliorare l’efficienza operativa e le informazioni sui clienti. In Belgio, inoltre, gestiamo una toilette mobile che riproduce l’esperienza One Hundred all’interno di un container, pensata per eventi o esigenze temporanee. Nel 2025 lanceremo anche Collab, un nuovo format in cui il nostro brand si fonde con quello del partner direttamente nel design degli spazi. A questo si aggiunge Mind & Body Hub, un concetto orientato al benessere, pensato per offrire momenti di pausa e rigenerazione.Oggi raggiungiamo circa un milione di visitatori paganti ogni mese nelle nostre 85 location: un traguardo che conferma la solidità del nostro approccio e la crescente richiesta di soluzioni igieniche di qualità.

Come siete organizzati?

Nel nostro centro servizi ad Amsterdam lavora un team di 20 persone dedicate alla guida e all’organizzazione dell’attività per le sedi nei Paesi Bassi e in Belgio. In tutti gli altri Paesi, abbiamo un team locale che dirige il lavoro. Ogni Toilet ha generalmente almeno un membro del nostro personale a tempo indeterminato, supportato da lavoratori flessibili quando necessario.

Gli spazi sono occupati in concessione dalla Pubblica Amministrazione, affittati da privati o di proprietà? Questo dipende dal tipo di location. I centri commerciali sono tipicamente di proprietà di società immobiliari, le aree di servizio autostradali sono in genere di proprietà di marchi energetici come TotalEnergies o Repsol, per le stazioni ferroviarie otteniamo una concessione dalle compagnie ferroviarie, mentre in Belgio ci è stata concessa una location per il container dal Comune. Il nostro focus è comunque sulle aree retail, i nodi di trasporto, le stazioni autostradali e i concetti di ristorazione. La nostra proposta Collab per esempio è studiata proprio per collaborare con realtà come Ikea, Autogrill o Avolta.

Qual è il programma di gestione e manutenzione?

One Hundred garantisce la gestione e la

manutenzione senza interruzioni tramite un centro di controllo digitale (dashboard) che visualizza dati in tempo reale da vari sistemi connessi, inclusi i cancelli d’ingresso, gli strumenti di valutazione dei clienti, i misuratori di flusso dell’acqua, i sistemi di dispenser, i sistemi di profumo e gli specchi motivazionali. Questo approccio basato sui dati fornisce informazioni sul comportamento dei visitatori, l’efficienza operativa, la soddisfazione del cliente e le necessità di manutenzione.

Il nostro team di tecnici interni dedicati affronta qualsiasi problema entro i tempi definiti, garantendo risoluzioni rapide. Il personale addetto al comfort, responsabile delle pulizie e del servizio clienti, riceve supervisioni settimanali ed è soggetto a valutazioni in loco per mantenere standard elevati. Grazie all’analisi dei dati, proteggiamo il marchio, miglioriamo la soddisfazione dei clienti e offriamo assistenza, creando un’esperienza di servizi igienici orientata al cliente.

Quali formule commerciali vengono implementate all’interno dei bagni?

All’interno dei nostri bagni adottiamo diverse formule commerciali pensate per offrire valore sia ai visitatori che ai partner. Il modello principale è il pay-per-use, dove l’accesso è a pagamento e include un voucher con sconti utilizzabili in negozi o ristoranti della zona.In alcune location selezionate è possibile acquistare prodotti essenziali da viaggio attraverso distributori automatici. Collaboriamo anche con brand per introdurre servizi innovativi, come ad esempio l’analisi digitale della pelle, arricchendo così l’esperienza degli utenti. Inoltre, offriamo la possibilità di sostenere progetti legati all’igiene - come quelli portati avanti dalla Made Blue Foundation, organizzazione impegnata a garantire acqua pulita dove ce n’è più bisogno - permettendo ai visitatori di fare donazioni direttamente nei nostri hub.

I concept progettuali realizzati da sette importanti studi di architettura sono disponibili sul sito ufficiale del progetto: www.perfectoilets.it

IL FUTURO DELLA SANIFICAZIONE degli impianti aeraulici

La salubrità dell’aria indoor dipende in gran parte dalla cura, manutenzione e sanificazione delle condotte aerauliche. Uno sguardo alle prospettive future del settore, considerando nuove esigenze e sviluppi tecnologici

Come riportato dai dati dell’OMS, ogni anno avvengono 7 milioni di morti premature associate all’inquinamento atmosferico, 400mila di queste solo in Italia. Sempre in Europa, l’inquinamento indoor è responsabile del 4,6% delle morti per tutte le cause nei bambini da 0 a 4 anni, per infezioni respiratorie acute. Inoltre, è responsabile del 2,7% del carico globale di malattia nel mondo. Infine, il 34% delle infezioni ospedaliere è legato a eventi pneumogeni causati da patogeni presenti nell’aria. Questi dati dimostrano chiaramente come la manutenzione corretta e periodica degli impianti aeraulici sia fondamentale per mantenere salubre l’aria che tutti i giorni respiriamo all’interno degli ambienti chiusi. L’importanza di tali manutenzioni va sottolineata a maggior ragione in virtù della crescita del mercato di questi impianti. Essi si stanno infatti diffondendo sempre di più: nel 2023 sono stati venduti tra i 4.500 e i 5.000 km di condotte aerauliche, mentre sono stati installati oltre 1,8 milioni di split.

/ 2025

Numeri che rappresentano un mercato che, anche se ancora limitato, sta registrando uno sviluppo molto importante. A causa dei cambiamenti climatici, inoltre, in futuro saranno sempre più diffusi gli edifici isolati termicamente e dotati di impianti per il trattamento dell’aria.

In proposito allo stato attuale del settore della sanificazione degli impianti di trattamento aria, e ai fattori e alle tendenze che ne influenzeranno il futuro, abbiamo avuto modo di raccogliere l’opinione di Gregorio Mangano, presidente di AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), intervenuto in occasione del convegno CleaningPiù durante la sessione “Il cleaning tra presente e futuro”, moderata dal giornalista Maurizio Pedrini.

Quale ruolo avranno le innovazioni tecnologiche come la robotica in questo settore?

La robotica oggi è poco applicata all’interno degli impianti di trattamento aria, per

7MILIONI LE MORTI

PREMATURE OGNI

ANNO IN EUROPA PER INQUINAMENTO ATMOSFERICO

2,7PERCENTUALE DELLE MALATTIE

NEL MONDO CAUSATA

DA ARIA INDOOR INQUINATA

34 PERCENTUALE DELLE INFEZIONI

OSPEDALIERE LEGATE

A PATOLOGIE

RESPIRATORIE

via di alcune difficoltà di tipo impiantistico, come ad esempio le ridotte dimensioni dei canali. In futuro però questa tecnologia si svilupperà anche in questo settore: quando il mercato della pulizia professionale delle superfici, nel quale la robotica sta già prendendo piede, sarà saturo, le nuove tecnologie si affacceranno anche alle altre nicchie di mercato come appunto quella degli impianti aeraulici. Le innovazioni tecnologiche hanno grandi potenzialità, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio, consentendoci di prevedere, ad esempio attraverso le sonde, eventuali perdite o gas nocivi. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo importante soprattutto in fase di prevenzione, gestione manutentiva e identificazione dei rischi, e probabilmente sarà in grado di comandare dei robot incaricati di svolgere le attività di sanificazione. La robotica potrebbe anche rappresentare una soluzione a un problema molto sentito nel nostro settore, quello della scarsa reperibilità di personale qualificato.

Quali sono invece le prospettive future a livello normativo?

Dopo il Covid, le normative hanno avuto uno sviluppo importante. Esistono una miriade di gruppi di lavoro che operano nel campo della qualità dell’aria. Forse sono un po’ troppo sparpagliati, ma sicuramente in futuro avremo delle normative più precise e indicazioni più chiare che tenderanno sempre più a restringere i parametri di accettabilità della qualità dell’aria, come ha fatto l’OMS nel 2021.

Parlando dello sviluppo del quadro normativo, ricordo che in AIISA, nel 2013, abbiamo creato un protocollo operativo, che nel 2024 è arrivato alla terza revisione, per l’ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici.

Qual è, attualmente, il livello di manutenzione degli impianti in Italia?

La pandemia ci ha ricordato che l’aria può essere un vettore per la trasmissione di patogeni e la sua salubrità deve quindi essere costantemente monitorata. Come AIISA, stimiamo che solo il 15% degli impianti sia gestito dal punto di vista igienico. Oggi si sta sviluppando il comparto dell’impiantistica VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) nell’ambito del mercato residenziale; attraverso delle macchine, l’aria all’interno delle abitazioni viene ricircolata in maniera automatizzata. Questi sistemi richiedono però una pulizia periodica, che a volte viene trascurata, con ripercussioni sulla qualità dell’aria indoor e sulla salute degli occupanti.

Le attività di sanificazione e ispezione tecnica degli impianti, in ambito pubblico, vengono sempre più assorbite dai capitolati di pulizie e/o manutenzione, diventando degli aggregati alle altre operazioni di

LA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR PREOCCUPA

3 PERSONE SU 4

Dapprima trascurato, negli ultimi anni il tema della qualità dell’aria negli ambienti chiusi sta finalmente guadagnando attenzione da parte dei media e del grande pubblico. Questa presa di coscienza relativamente alla salubrità dell’aria che tutti i giorni respiriamo all’interno dei luoghi dove viviamo e lavoriamo si sta però traducendo in un fenomeno denominato air quality anxiety, un recente trend internazionale che porta ben 4 persone su 10 a ritenere scarsa o pessima la qualità dell’aria degli ambienti indoor di lavoro e di vita, e 3 persone su 4 ad essere preoccupate riguardo alla salubrità dell’aria negli edifici. Secondo uno studio effettuato in Nord America e riportato dal portale specializzato Air Quality News, infatti, il 74% della popolazione si sente in ansia per la qualità dell’aria negli spazi interni. Questa paura ha consequenzialmente stravolto le priorità di collaboratori e cittadini i quali, nel 70% dei casi, ritengono che il proprio spazio di lavoro necessiti di un miglioramento della salubrità dell’aria e il 69% considera un problema la mancanza di investimenti in

salute e sicurezza. Infine, il 39% considera la qualità dell’aria nel proprio luogo di lavoro scarsa o pessima. Perché è così importante mantenere una buona qualità dell’aria negli spazi chiusi?

Le fonti di potenziali inquinanti, come pesticidi, fumo passivo, stufe e caloriferi, all’interno degli edifici sono tante e possono incidere drasticamente sulla salute causando persino stati di ansia e depressione. Esiste un legame tra la salute mentale e l’inquinamento atmosferico, con quest’ultimo che, oltre a causare danni alla salute fisica come disturbi respiratori, può avere effetti negativi anche sul benessere psicologico. Garantire una corretta e costante ventilazione tramite l’apertura delle finestre, utilizzare elettrodomestici tecnologicamente aggiornati, mantenere gli spazi interni puliti e asciutti evitando la formazione di muffe e funghi, utilizzare prodotti per la pulizia a basse emissioni sono accortezze che, pur non potendo certamente sostituire un buon impianto di trattamento aria, possono contribuire molto a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

pulizia e sanificazione. Questo può funzionare, purché vengano effettuate secondo determinati criteri professionali che, a giudicare dallo stato in cui versano le condotte di molti edifici in Italia, ospedali compresi, non sempre vengono rispettate.

Per concludere, una riflessione sul ruolo attuale e futuro del settore?

Quando si parla di benessere, si intende la condizione mentale di soddisfazione nei confronti dell’ambiente termico. Quando si parla di salute, invece, si intende un concetto più ampio, che non si limita all’assenza di malattia, ma implica la soddisfazione a livello fisico, mentale e sociale. Il settore

del trattamento aria deve scegliere di cosa occuparsi in futuro, se di benessere oppure di salute. Verrebbe da rispondere che bisognerebbe occuparsi di salute, ma io credo che chi lavora nel campo dell’igiene degli impianti si occupi prevalentemente di igiene e salubrità; quest’ultimo concetto,quello di salubrità, consiste nel salvaguardare lo stato di salute delle persone, cercando di impedire che agenti patogeni trasportati dall’aria attraverso impianti di trattamento possano essere respirati da occupanti di quell’ambiente i quali potrebbero in seguito ammalarsi. Noi dobbiamo ridurre in maniera drastica il rischio che questo accada, questo è il nostro obiettivo.

Macchine leggere, maneggevoli ed

ELEVATE PRESTAZIONI

Da oltre dieci anni, 4CleanPro si distingue nel panorama della pulizia industriale professionale, grazie a un team che vanta oltre vent’anni di esperienza sul campo. Alla base del suo successo ci sono la capacità di innovare costantemente e l’adattamento dinamico a un mercato in continua trasformazione. È proprio questa visione che guida l’azienda a investire con convinzione nello sviluppo di nuove soluzioni e nel costante aggiornamento tecnologico dei propri macchinari, con un occhio sempre atten to alla sostenibilità ambientale. Nel tempo, 4CleanPro ha dato vita a una gamma di macchine sempre più leggere, maneggevoli ed efficienti, capaci di offrire prestazioni elevate con consumi contenuti. Tra le proposte più apprezzate figurano macchine pensate apposi tamente per ambienti complessi, come quelli della ristorazio ne, dove è essenziale combinare potenza e maneggevolezza. Il primo modello realizzato è stato Mira 40 compatta con una larghezza di lavoro di 410 mm e un ti mone snodato, ideale per operare in spazi ristretti e ricchi di ostacoli. A questa è seguita Mira Ergo, caratterizzata da un baricentro ribassato e un’impugnatura ergonomica per una maggiore facilità d’uso.

L’ultimo traguardo della ricerca di 4CleanPro è progettata per rispondere alle più recenti innovazioni tecnologi che e alle crescenti esigenze di sostenibilità. Questa macchina è in grado di igienizzare 1.200 mq in un’ora, con una velocità di 3 km/h, consumando soltanto 17 litri d’acqua e 0,5 kW di energia. I serbatoi sono prodotti con il 30% di materiali riciclati e tutta la car penteria metallica è realizzata in acciaio inox AISI 304, ottenuto al 100% da rottami. La testata, dotata di spazzole completamente gi

revoli, consente un’efficace pulizia anche negli angoli più difficili, mentre il sistema di asciugatura funziona perfettamente anche in retromarcia. Alla gamma di prodotti appartiene anche Mira Hepa, una versione della Mira 40 appositamente sviluppata per il settore sanitario, dotata di filtro HEPA 14 per garantire i più alti standard di igiene. Accanto a queste soluzioni compatte, l’azienda propone anche modelli di maggiore robustezza e versatilità, come Gaia, una lavasciuga resistente e compatta, realizzata con un telaio in acciaio inox AISI 304 di grosso spessore. Dotata di ruote da 250 mm, tergitori in acciaio inox e un serbatoio in polietilene rinforzato, Gaia è ideale per operazioni di pulizia intensive.

Un altro punto di forza dell’offerta di 4CleanPro è la lavasciuga , disponibile sia nella versione monodisco che a doppio disco. Questa macchina di fascia alta integra funzioni avanzate come l’avvio e l’arresto automatico delle spazzole, il controllo del flusso d’acqua, il riempimento automatico e un innovativo sistema di dosaggio e miscelazione del detergente.

Grazie a una gamma completa di soluzioni, l’azienda è in grado di offrire strumenti adatti a ogni esigenza di pulizia e sanificazione, coprendo settori che spaziano dal civile al commerciale, dalla ristorazione all’ospitalità, dalle imprese di pulizia all’industria, fino ai settori sanitario e dei trasporti. La missione di 4CleanPro è fornire strumenti sempre più efficienti, sostenibili e all’avanguardia per rendere ogni ambiente più pulito e sicuro.

Il monitoraggio della QUALITÀ DELL’ARIA

Gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo hanno un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere. Un ambiente salubre è fondamentale per prevenire malattie, ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.

Se poi consideriamo gli ambienti di lavoro esistono normative specifiche che regolamentano la salubrità degli ambienti e specifici obblighi dei datori di lavoro (D.lgs 81/08). Stabilire se un ambiente è salubre e confortevole richiede un’analisi attenta di diversi fattori, sia oggettivi che soggettivi. Sicuramente la qualità dell’aria è l’aspetto principale che deve essere preso in considerazione; l’aria che respiriamo deve essere il più possibile fresca e priva di sostanze inquinanti di tipo chimico (fumo, polvere, sostanze volatili) ma anche di natura biologica (muffe, batteri e virus).

Per effettuare un controllo accurato dell’aria ambientale esistono degli strumenti chiamati Campionatori d’aria che verificano la presenza di muffe e batteri. Lo strumento è dotato di un sistema di aspirazione che veicola il flusso dell’aria attraverso una piastra dotata di terreno di coltura. Gli eventuali batteri presenti nell’aria si depositano su di essa e daranno origine ad una colonia. Contando il numero di colonie ottenute, posso stimare la presenza di microrganismi nell’ambiente che ho campionato. Questo metodo di verifica è particolarmente utile in ambienti di lavoro a rischio biologico o in ambienti confinati in cui non è sempre possibile un ricircolo d’aria. Tra i campionatori d’aria presenti sul mercato il

modello Spin Air è dotato di una caratteristica unica: la piastra su cui transita il flusso d’aria viene ruotata lentamente in modo che l’aria venga a contatto sull’intera superficie del terreno e quindi il conteggio delle colonie non sia sottostimato.

Il campionatore d’aria Spin Air è costruito in modo da poter essere connesso ad un’unità satellite chiamata Spin Air Mate. Questa è governata dall’unità centrale e può essere posizionata in un punto diverso della stanza in modo che il campionamento possa avvenire contemporaneamente aumentando la quantità d’aria campionata ed elevando l’omogeneità del campione raccolto.

Un altro strumento indispensabile per la valutazione della qualità dell’aria soprattutto se stiamo verificando degli ambienti produttivi chiusi (es. camere bianche, laboratori farmaceutici o industriali) è il Contaparticelle. Un contaparticelle è uno strumento che misura e conta il numero di particelle presenti in un determinato volume d’aria. Il particolato che si va a contare è rappresentato principalmente da granelli di polvere che possono essere dannosi per l’individuo, ma soprattutto possono essere veicolo di batteri.

Il contaparticelle è utile anche perché distingue il pulviscolo in base alle dimensioni delle particelle fornendo un conteggio mirato degli elementi di più piccole dimensioni che si possono depositare nei bronchi e nei polmoni se inalati.

La qualità dell’aria che respiriamo è comunque influenzata in modo significativo dall’igiene dell’ambiente che ci circonda. Le superfici, se non pulite regolarmente, accumulano polvere, pol-

line, muffe e batteri. Queste sostanze possono essere facilmente sollevate nell’aria, specialmente durante le attività quotidiane, contribuendo all’aumento del particolato sospeso e dell’inquinamento microbiologico. Per effettuare controlli veloci e mirati, RG Strumenti propone l’utilizzo del nuovo bioluminometro EnSure Touch e gli appositi tamponi monouso per condurre il test dell’ATP. Utilizzando il sistema tamponi-bioluminometro si può effettuare il monitoraggio di una superficie in meno di un minuto, evidenziando l’eventuale presenza di sporco organico. La caratteristica che rende questo strumento unico sul mercato è la possibilità di salvare i dati acquisiti con il bioluminometro, in un portale cloud gratuito attraverso una semplice connessione wifi. Sincronizzando lo strumento con il software Sure Trend Cloud (in dotazione), i dati di monitoraggio possono essere facilmente consultati da ogni terminale anche a distanza e possono essere utilizzati per rapporti di prova ed analisi statistiche. Non solo; nel portale Sure Trend cloud si possono registrare ulteriori dati di verifica, ad esempio i valori ottenuti dal monitoraggio dell’aria, tutti corredati da una serie di informazioni riguardanti l’ambiente controllato, il momento in cui è stato effettuato il test. Monitorare l’igiene di superfici e aria non è solo un obbligo, ma una responsabilità verso la salute collettiva. Un ambiente salubre è un diritto fondamentale e la base per una vita sana e produttiva.

SVILUPPARE LE GREEN SKILLS

Il percorso verso la sostenibilità richiede adattabilità, formazione continua e reattività ai nuovi sviluppi. Implementando strategie efficaci, è possibile evolvere le proprie competenze in maniera significativa e duratura

a cura di

SIMONE CIAPPARELLI

La transizione verso un’industria sostenibile sta avendo un impatto significativo sulle competenze necessarie alla forza lavoro, anche nel settore delle pulizie professionali, dove sono richieste non solo competenze tecniche ma anche un profondo impegno verso pratiche responsabili dal punto di vista ambientale. Il raggiungimento della sostenibilità va oltre il semplice utilizzo di prodotti o tecnologie ecologiche, ma richiede un approccio olistico allo sviluppo dell’operatore. Il rapporto EFCI Best practice guide: green skills training for the industrial cleaning sector fornisce strategie per l’integrazione delle competenze green nella forza lavoro, promuovendo un approccio che combina formazione tecnica, collaborazione tra le parti e cambiamento culturale in ottica di operatività sostenibile.

UN APPROCCIO MULTIFORME

METODI DI FORMAZIONE

SU MISURA SONO

ESSENZIALI PER DOTARE

I DIPENDENTI DEL SETTORE

DELLE COMPETENZE

NECESSARIE PER ADOTTARE

E IMPLEMENTARE

EFFICACEMENTE

LE PRATICHE ECOLOGICHE

NELLE ATTIVITÀ DI LAVORO

Una formazione efficace nel settore del cleaning richiede un approccio a tutto tondo, che combini l’esperienza pratica con l’istruzione teorica per garantire che i lavoratori implementino le strategie sostenibili nella loro routine quotidiana. La formazione deve essere adattata ai diversi ruoli, offrendo conoscenze fondamentali al personale addetto alle pulizie, una guida alla leadership ai supervisori e una pianificazione strategica della sostenibilità per i dirigenti. Inoltre, diversi formati di erogazione, tra cui workshop, corsi online e formazione basata su scenari reali, svolgono un ruolo cruciale nel rafforzare le competenze e promuovere un cambiamento comportamentale duraturo. Oltre a sviluppare competenze essenziali, questi programmi permettono ai dipendenti di promuovere la sostenibilità all’interno delle loro organizzazioni, creando un effetto a catena che contribuisce al raggiungimento di obiettivi ambientali più ampi. La creazione di un curriculum completo di competenze ecologiche è fondamentale per dotare gli operatori di uno know how che sia in linea con i requisiti di sostenibilità. Studi recenti evidenziano l’importanza di incorporare l’uso di prodotti eco-consapevoli, metodi di pulizia efficienti dal punto di vista energetico e una gestione dei rifiuti orientata al riciclo. Un curriculum di green skills dovrebbe comprendere: la familiarità con le diverse categorie di prodotti; la co-

LA VOCE DEI SERVIZI DI PULIZIA E FACILITY IN EUROPA

EFCI (European Cleaning and Facility Services Industry) è un’associazione internazionale senza scopo di lucro ed è il partner sociale riconosciuto dalla Commissione europea per il settore del cleaning. Riunisce 14 associazioni che rappresentano il settore a livello nazionale e che impiegano oltre 4,2 milioni di persone in più di 297.000 aziende. Alcuni degli obiettivi principali di EFCI sono: comunicare le esigenze e le priorità del settore ai responsabili politici a livello europeo; promuovere l’industria e migliorare la competitività e l’immagine del settore; organizzare e attuare azioni e progetti a livello europeo.

noscenza delle etichette dei prodotti, dei segnali di pericolo e delle certificazioni; la conoscenza degli strumenti e delle tecniche di monitoraggio del consumo energetico; la competenza nei processi di riciclaggio e nell’identificazione e separazione dei rifiuti.

Metodi di formazione su misura sono essenziali per dotare i dipendenti del settore delle competenze necessarie per adottare e implementare efficacemente le pratiche ecologiche.

I workshop pratici sono particolarmente efficaci per addetti alle pulizie e supervisori. Queste sessioni offrono ai dipendenti opportunità di apprendimento diretto ed esperienziale in cui possono mettere in pratica le corrette procedure per l’uso di prodotti biodegradabili, attrezzature ad alta efficienza energetica e separazione dei rifiuti in ottica di riciclaggio.

I moduli di e-learning integrano la formazione pratica fornendo conoscenze teoriche coerenti per tutta la forza lavoro. Questi moduli offrono flessibilità, consentendo ai dipendenti di apprendere al proprio ritmo e garantendo al contempo che tutti i membri del team ricevano le stesse nozioni di base sulle pratiche ecologiche. Gli argomenti trattati includono spesso una panoramica delle normative ambientali, i vantaggi dei prodotti ecologici ed esempi di iniziative green particolarmente meritevoli. Gli scenari del mondo reale colmano il divario tra teoria e pratica, immergendo i dipendenti in situazioni che riproducono le sfide operative quotidiane.

Integrando questi metodi di formazione su misura - che combinano workshop pratici, e-learning e scenari reali - è possibile sviluppare un programma di formazione completo ed efficace. Questo approccio

garantisce che i dipendenti non solo siano tecnicamente competenti, ma anche preparati a gestire le complessità della sostenibilità nei loro ruoli quotidiani, contribuendo al successo dell’implementazione di pratiche sostenibili in tutta l’organizzazione.

AGGIORNARE IL CURRICULUM

Mantenere un programma di formazione aggiornato è fondamentale per garantire l’efficacia e la pertinenza delle green skills. I rapidi cambiamenti delle normative ambientali, delle tecnologie di pulizia e dei requisiti di conformità sottolineano l’importanza di aggiornare e migliorare frequentemente le risorse formative. I regolari aggiornamenti annuali del curriculum sono considerati una buona pratica per garantire che la formazione dei dipendenti risponda alle più recenti aspettative del settore e agli obiettivi di sostenibilità.

Il primo passo per l’aggiornamento del curriculum consiste nel monitorare i cambiamenti delle normative e degli standard ambientali. Poiché i governi e gli organismi internazionali rivedono spesso le politiche per affrontare le sfide ambientali emergenti, i programmi di formazione devono incorporare questi aggiornamenti per garantire la conformità. Anche i progressi della tecnologia richiedono aggiornamenti regolari. Con il continuo sviluppo di prodotti per la pulizia ecologici e di attrezzature ad alta efficienza energetica, i dipendenti hanno bisogno di formazione per utilizzare efficacemente queste innovazioni. L’aggiornamento del curriculum per includere sessioni pratiche con gli strumenti più recenti assicura che la forza lavoro rimanga competente e capace di sfruttare le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza operativa e la sostenibilità.

LYRECO ITALIA È ASSOCIATA AFIDAMP E SARÀ PRESENTE A ISSA PULIRE 2025

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Il binomio perfetto per rispondere alle esigenze del mercato

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Presenza globale in 40 Paesi, logistica all’avanguardia e oltre 60mila tra prodotti e servizi multi-brand gestiti. Lyreco si distingue nei mercati in cui è attiva per la sua capacità di fornire ad aziende di ogni settore e dimensione soluzioni per qualsiasi ambiente di lavoro, in modo responsabile e puntuale. Una proposta integrata, sviluppata e perfezionata in un secolo di attività. Infatti, l’azienda, nata nel 1926 come libreria con servizi di stampa, nel tempo ha saputo diversificare e migliorare l’offerta sino a divenire un unico partner per tutte le necessità. Oggi Lyreco è il punto di riferimento dei professionisti che a livello nazionale e internazionale desiderano ottimizzare il processo d’acquisto e realizzare spazi di lavoro funzionali, sicuri e salubri. A favore della produttività.

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L’IGIENE E LA PULIZIA PROFESSIONALE

Nel comparto igiene e pulizia professionale, Lyreco è in grado di rispondere con rapidità e precisione a ogni esigenza specifica, grazie a selezioni studiate per garantire elevati standard di qualità, sicurezza ed efficienza operativa. Inoltre, la sinergia con le aziende produttrici, gli investimenti in logistica efficiente e nello sviluppo di una consulenza specializzata consentono all’azienda di andare oltre le performance di prodotto adattandosi perfettamente ai bisogni dei diversi settori e contesti. Forniture continuative, soluzioni personalizzate, consegne flessibili, formazione e post-vendita sono tra i plus offerti dall’azienda.

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Grazie a un approccio basato sull’innovazione e sulla sostenibilità, Lyreco supporta i propri clienti nella scelta di soluzioni efficaci,

riducendo sprechi e ottimizzando i processi di pulizia, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Un approccio che fa parte del DNA dell’azienda, che da oltre 20 anni adotta azioni concrete per ridurre il proprio impatto ambientale, puntando su un modello di business responsabile e circolare. Tra gli obiettivi della strategia ESG: #Planet #People #Progress, spicca l’ambizione di generare entro il 2026 il 90% del fatturato da prodotti “Sustainable Selection by Lyreco”, selezionati attraverso un rigoroso processo di qualificazione che coinvolge sia fornitori che prodotti.

LOGISTICA AVANZATA E SINERGIE INTERNAZIONALI

Operare con trasparenza e competenza nei diversi mercati significa offrire soluzioni su misura e una gestione agile degli approvvigionamenti. Lyreco Gruppo si avvale di 19 Centri di distribuzione nazionali, 146 Centri di distribuzione regionali e una flotta di oltre 1.700 mezzi, garantendo così la massima efficienza nei servizi di consegna a livello locale e internazionale. In Italia, dove è presente dal 1996, l’azienda ha sviluppato un modello di vendita omnicanale, che combina la presenza fisica con il digitale. La struttura include account commerciali sul campo e da remoto, specialisti dedicati, un webshop evoluto su Lyreco.it e un customer care interno: vicini ai clienti dalla scelta al post-vendita. La logistica è altrettanto avanzata, con 1 Centro di distribuzione nazionale di 32.000 mq. che unisce automazione e valore umano, 18 Centri regionali e oltre 120 mezzi dedicati, per un servizio sempre rapido e affidabile.

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SOFTWARE PER L’IMPATTO AMBIENTALE

Sono diversi gli strumenti che, anche nel settore del cleaning, permettono di quantificare l’impatto ambientale delle proprie attività.

Conoscerli al meglio è importante soprattutto nel contesto delle gare d’appalto

Una delle tematiche di maggiore attualità nel settore del cleaning professionale è sicuramente rappresentata dall’impatto delle politiche green e l’implementazione delle nuove tecnologie legate alla sostenibilità.

L’innovazione è in grado svolgere, anche in questo settore, un ruolo sempre più pregnante nel processo di transizione ecologica, sia dal punto di vista della digitalizzazione che della sinergia tra le nuove tecnologie e le procedure di lavoro. Del trend innovativo fanno parte anche i software e gli strumenti per quantificare emissioni e impatto ambientale delle attività della pulizia professionale, sempre più diffusi e sempre più importanti da saper utilizzare nel contesto delle gare d’appalto pubbliche.

Ne abbiamo parlato con Paolo Fabbri, a fianco nella foto, presidente di Punto 3, società che cura lo sviluppo di strategie di sostenibilità per le imprese, in occasione del convegno digitale CleaningPiù, all’interno della sessione Il cleaning tra presente e futuro moderata dal giornalista Maurizio Pedrini.

«Soprattutto negli ultimi anni, vedo un proliferare dell’utilizzo di software per la stima e la quantificazione dell’impatto ambientale associato a eventi di vario tipo, come ad esempio eventi sportivi, anche di grande richiamo, come le ultime Olimpiadi - esordisce Fabbri - vedo anche la forte volontà di gestire e rendicontare al meglio l’indicatore

SIMONE CIAPPARELLI

spesso più richiamato all’interno di quelle che sono le varie norme afferenti alla sostenibilità nei vari settori: mi riferisco chiaramente all’anidride carbonica (CO2). Quando questa tendenza viene calata all’interno del settore del cleaning, tutto viene effettivamente riferito a quanto viene esplicitamente richiesto all’interno di quello che è l’elemento forse ancora più trainante e significativo del settore, cioè le richieste che le stazioni appaltanti rivolgono al mercato, e in particolar modo alle imprese di pulizia, all’interno di una gara d’appalto pubblica. In questo contesto, il proliferare di software che si osserva anche nel settore della pulizia professionale rappresenta un elemento positivo perché essi permettono di gestire dati in modo molto più veloce e accurato rispetto ad altri strumenti di raccolta e di generazione di indicatori».

USARE GLI STRUMENTI GIUSTI

«Bisogna però tenere presente - prosegue Fabbri - che, nel momento in cui ci si trova all’interno di una di una gara d’appalto dove la stazione appaltante richiede, invece che una stima della CO2 emessa dal servizio di pulizia, per esempio una Carbon Footprint secondo lo standard ISO 14067, non è possibile utilizzare un software che stima le emissioni di CO2 ma è necessario utilizzare una metodologia di calcolo della Carbon Footprint che segue specifiche metriche tecniche e che prevede l’utilizzo di altri software riconosciuti a livello internazionale. Questo significa che si possono creare molteplici strumenti di rendicontazione di emissioni, ma è necessario anche capire come utilizzarli all’interno della gara d’appalto, sulla base di quelle che sono le richieste esplicitate all’interno della legge di gara dalla stazione appaltante. Viceversa, se ci si trova di fronte a una stazione appaltante che premia l’appaltatore il quale, attraverso la sua offerta tecnica, dimostra di scegliere prodotti, attrezzature e macchinari che riducono i principali carichi ambientali associati

GLOSSARIO

La norma ISO 14067 è stata pubblicata nel 2018 e definisce i principi, i requisiti e le linee guida per la quantificazione e il reporting della CFP (Carbon Footprint di prodotto), basandosi sugli standard internazionali di riferimento per gli studi LCA (ISO 14040 e ISO 14044). Tale norma offre a tutte le organizzazioni un mezzo per calcolare l’impronta di carbonio dei loro prodotti (intesi come beni o servizi) e fornisce l’opportunità di comprendere meglio le modalità con cui ridurla.

Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita (dalla composizione dei materiali fino alle modalità di utilizzo e smaltimento o riciclo) dell’opera pubblica, tenuto conto della disponibilità di mercato.

al servizio di pulizia, rendendo quindi utile una stima delle emissioni di CO2, calcolare una Carbon Footprint del servizio di pulizia secondo la ISO 14067 diventa un percorso non consigliabile, perché è costoso e necessita di tempo e di investimenti importanti. Inoltre, non è detto che questo sforzo venga riconosciuto in modo adeguato da parte della stazione appaltante. Oggi il settore del cleaning, come altri ambiti legati agli appalti pubblici, si trova certamente ad avere a disposizione strumenti sempre più accurati per la valutazione della sostenibilità. Però, un progettista di un’impresa di pulizia deve essere in grado di scegliere lo strumento che in quella gara d’appalto gli permette di essere più performante rispetto ai concorrenti».

SCEGLIERE CONSAPEVOLMENTE

«Non è possibile individuare a priori quali strumenti a disposizione nel settore del cleaning siano i migliori - spiega Fabbri - tutto dipende dalle richieste della stazione appaltante. Nella mia attività, mi trovo

sempre più spesso a supportare gli uffici legali delle imprese di pulizia proprio nel capire se effettivamente le stazioni appaltanti hanno gestito al meglio l’applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) o gli altri elementi di sostenibilità richiesti in gara d’appalto. Questo ci fa capire come la corretta applicazione degli elementi di sostenibilità ai sensi del Codice degli Appalti diventa un elemento molto importante, ma allo stesso tempo molto pericoloso. Se si dichiara in fase di gara di caratterizzare la propria offerta con determinati elementi di sostenibilità, ma poi in fase di elaborazione dell’offerta si forniscono alla stazione appaltante informazioni non chiare e non quantificabili, si rischia di non essere premiati, o comunque che a fronte dell’aggiudicazione della gara questa venga poi impugnata dai propri concorrenti. Io credo che stiamo vivendo una fase un po’ particolare e delicata, soprattutto nel settore del cleaning, dove ho sempre notato una grandissima attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale. La cosa più importante è essere in grado di capire qual è lo strumento di sostenibilità che può essere più utile all’interno di una data gara, che non è detto sia poi lo stesso software che permetterà di vincere la gara d’appalto successiva».

«Il tutto - prosegue Fabbri - deve essere anticipato da una profonda conoscenza della normativa di riferimento sulle gare d’appalto pubbliche e anche delle esigenze espresse nella legge di gara da parte della stazione appaltante. Senza questa analisi preliminare il rischio che si corre è di formulare un’offerta tecnica che non soddisfa le esigenze della stazione appaltante, o comunque di esporre la propria azienda a contenziosi successivi all’aggiudicazione. L’attenzione nella scelta dello strumento di sostenibilità più opportuno diventa quindi l’elemento imprescindibile in un momento in cui l’offerta di strumenti che valutano la sostenibilità è molto elevata».

Prepararsi alla stagione turistica con

IGIENE E SICUREZZA

Con l’avvicinarsi della stagione turistica, aeroporti, stazioni, hotel, strutture ricettive, bar e ristoranti si preparano ad affrontare un aumento significativo di presenze. In questo contesto, garantire igiene, sicurezza e sostenibilità diventa una priorità. Sanitec, il brand di Italchimica dedicato alla detergenza e l’igiene professionali, risponde a queste esigenze con un duplice approccio: da un lato, l’attenzione alla sostenibilità ambientale attraverso la gamma Ecolabel, dall’altro, la certezza di ambienti igienizzati e sicuri grazie ai prodotti PMC (Presidio Medico Chirurgico).

Per la pulizia delle grandi superfici, Sanitec propone due opzioni: Surface Green Power, un detergente per pavimenti e superfici dure con certificazione Ecolabel, che unisce alte prestazioni e basso impatto ambientale, e Sanimed, disponibile in tre versioni (senza profumo, pino o lime), disinfettante concentrato per chi cerca una pulizia profonda e un’efficacia nell’eliminazione di funghi, batteri e virus.

Quando si tratta di rimuovere sporco ostinato e garantire la disinfezione, Sanitec fornisce soluzioni versatili e sicure. Ultra Degreaser Green Power è uno sgrassatore pronto all’uso ed ecologico, adatto alla rimozione di tutti i tipi di sporco, mentre Multi Activ, un disinfettante PMC disponibile in tre varianti, assicura un’efficacia antibatterica e virucida, perfetto per ambienti ad alto traffico.

I bagni, punti critici in strutture ad alta frequentazione, richiedono prodotti specifici. Sanitec risponde con Igienikal Green Power, un disincrostante a base di acido citrico, non profumato, efficace contro calcare e incrostazioni resistenti e WC Gel Green Power, una soluzione gel per una pulizia profonda dei sanitari. Per le superfici dure dei bagni, il disinfettante concentrato Bakterio garantisce ambienti disinfettati e sicuri.

L’aumento dei flussi di persone richiede un’attenzione particolare anche per l’igiene delle mani. Sanitec propone Liquid Soap Green Power, disponibile anche in formato mousse, una soluzione Ecolabel pratica ed ecologica, e Securgerm Med, un disinfettante lavamani PMC per contesti che richiedono un’igienizzazione profonda e sicura. Con Sanitec, Italchimica conferma il proprio impegno nel coniugare igiene, sicurezza e sostenibilità, offrendo soluzioni professionali per il settore ricettivo anche alla prova dei grandi numeri di presenze.

Infine, Italchimica nella continua ricerca di soluzioni che soddisfino le esigenze del settore falicities, presenterà in anteprima alla fiera ISSA Pulire di maggio, la nuova linea Green Life, dedicata a questo settore. Con formulazioni Ecolabel in formato pronto all’uso e super concentrato, Green Life rappresenta l’evoluzione della detergenza professionale sostenibile.

LA PULIZIA PAVIMENTI NELLA GDO

La cura di queste superfici è un aspetto cruciale nella grande distribuzione, in quanto il calpestio quotidiano da parte di migliaia di persone porta inevitabilmente a rapidi e importanti accumuli di sporco

Nella grande distribuzione organizzata le strutture sono ormai aperte al pubblico quasi ogni giorno dell’anno, con delle fasce orarie sempre più ampie, e offrono un numero sempre più alto di prodotti e servizi. Per questi motivi, i centri commerciali sono caratterizzati da un elevatissimo traffico giornaliero di persone, necessitando quindi che ogni superficie, in special modo i pavimenti, venga pulita spesso e accuratamente.

I pavimenti di un centro commerciale, quindi, si sporcano rapidamente e devono essere sempre puliti e igienizzati. Le ampie dimensioni di questi ambienti rendono però la pulizia manuale molto difficilmente praticabile. Le procedure di floor care vengono perciò eseguite con diverse tipologie di macchinari, che possono essere utilizzati anche in presenza dei clienti e del personale del centro commerciale. Principalmente, sono quattro i macchinari utilizzati per le operazioni di floor care. Con aspiratori, spazzatrici, lavasciuga pavimenti e monospazzole, strumenti di facile utilizzo, si può agire anche in presenza di clienti e commessi, intervenendo con immediatezza e lasciando tutto pulito e asciutto.

Il vantaggio principale della lavasciuga pavimenti è quello di ottenere, con un semplice passaggio, una pulizia profonda, offrendo alla clientela un elevato standard d’igiene. Al contempo, si riducono radicalmente il tempo di intervento e il disturbo dettati dalla pulizia con strumenti tradizionali come scope, palette, stracci, carrelli e scopettoni. Sono molte le tipologie di macchine per la pulizia che possono essere impiegate all’interno di un centro commerciale: le principali sono gli aspiratori, le spazzatrici e le lavasciuga pavimenti.

RIMOZIONE DEI

RESIDUI

Prima che entrino in gioco spazzatrici e lavasciuga pavimenti, è possibile utilizzare

gli aspiratori per rimuovere rifiuti grossolani come cartacce, residui di imballaggi o altro dagli angoli meno raggiungibili. Esistono molti modelli di aspiratori, dotati di numerosi accessori, adatti ad ogni settore professionale, inclusi ovviamente supermercati e centri commerciali dove polvere, rifiuti e macchie di ogni tipologia non mancano e possono diventare causa di infortunio per i clienti o danneggiare i prodotti in vendita e immagazzinati. Per l’aspirazione delle polveri secche e di particelle fini si utilizzano gli aspirapolvere, che possono essere dotati di un sistema filtrante in tessuto poliestere per abbattere le polveri sopra ai 25 micron, mentre un filtro assoluto Hepa può raggiungere il grado del 99,99% con polveri di 03 micron.

Per l’aspirazione, insieme alle polveri secche, anche di materiali liquidi si utilizzano invece gli aspiraliquidi. In questo caso, il sistema filtrante è pressoché nullo ed è sostituito da un sistema di sicurezza che interrompe l’aspirazione quando il contenitore di raccolta raggiunge una quantità limite di riempimento.

RACCOLTA DI SPORCO E POLVERE

La spazzatrice è la macchina più adatta per raccogliere polvere e sporco grossolano da ogni pavimentazione. Grazie alle spazzole laterali che convogliano lo sporco verso una spazzola a rullo centrale, la spazzatrice carica lo sporco in un apposito contenitore, eliminando lo sforzo e i residui di polvere dispersi dovuti allo spazzamento manuale e abbattendo i tempi di lavoro. Nella scelta di una spazzatrice occorre considerare la dimensione dell’ambiente e, a seconda se all’interno o all’esterno, l’alimentazione della macchina: quando si opera in uno spazio chiuso come un centro commerciale non è ovviamente possibile utilizzare spazzatrici con motore a scoppio, per via dei fumi di scarico, bisogna quindi optare per una macchina elettrica.

5 NUMERI DA RICORDARE PER LA PULIZIA NEI CENTRI COMMERCIALI

4 macchinari fondamentali: aspiratori, spazzatrici, lavasciuga pavimenti e monospazzole.

99,99% filtrazione: il livello di rimozione delle polveri fini con filtro Hepa.

12.000 m²: la superficie massima coperta da una lavasciuga uomo a bordo. >50% di riduzione del tempo di lavoro rispetto alla pulizia tradizionale.

0,3 micron: la dimensione minima delle particelle bloccate dai filtri Hepa.

Le spazzatrici si dividono in due tipologie: la prima, rappresentata dalle macchine uomo a terra, compatte e agili, adatte per ambienti piccoli e in presenza di ostacoli. Grazie alla loro maggiore compattezza, sono più indicate per un utilizzo più frequente in aree ristrette, laddove l’azione in presenza di persone avviene più spesso e una macchina di grandi dimensioni potrebbe risultare ingombrante. La seconda, rappresentata dalle macchine uomo a bordo, potenti e veloci, capaci di alte prestazioni su superfici molto estese. Esse sono dotate

di una postazione di guida dove l’operatore può manovrare la macchina, sono solitamente più grandi e sono più indicate per la pulizia di superfici ampie senza ostacoli o per le aree esterne come piazzali, magazzini e parcheggi.

La pulizia mediante l’utilizzo di una spazzatrice è possibile in ogni condizione di sporco e su diverse tipologie di superfici: cemento, asfalto, materiali resilienti o plastici, ecc.

LAVAGGIO E IGIENIZZAZIONE

Le lavasciuga pavimenti sono lo strumento migliore per lavare ed eliminare i germi da pavimenti di ogni genere, materiale e dimensione. Pulendo e asciugando in modo rapido e accurato, garantiscono pavimenti subito asciutti e sicuri, evitando così che le aree da pulire restino chiuse a lungo o che qualcuno possa scivolare su residui d’acqua. Queste macchine sono caratterizzate dall’azione pulente e abrasiva di spazzole rotanti che erogano a terra una soluzione detergente capace di sciogliere lo sporco. Il liquido residuo viene quindi raccolto da un tergipavimenti e convogliato immediatamente in un apposito serbatoio da una turbina, lasciando il pavimento asciutto. Come le spazzatrici, a seconda della modalità di conduzione, le lavasciuga pavimenti si dividono nelle due medesime tipologie: le macchine con uomo a terra vengono manovrate dall’operatore grazie a una maniglia sul retro e sono adatte agli spazi più piccoli del centro commerciale come piccoli magazzini, uffici, sale conferenze, sale ristoro, bar e tutti gli ambienti fino a 500 m2. La loro compattezza permette l’utilizzo frequente in aree ristrette anche in presenza di persone, dove una macchina più grande risulterebbe invadente.

Le macchine uomo a bordo sono dotate di sedile per l’operatore e di uno sterzo per la guida. Sono più potenti e permettono di agire comodamente su aree fino a 12.000

m2, come grandi magazzini, centri logistici, aziende, magazzini, ecc. Facilmente utilizzabili anche da personale non specializzato, le lavasciuga pavimenti offrono grandi vantaggi rispetto alla pulizia tradizionale: lavano i pavimenti senza necessità di chiudere l’area al pubblico, riducono il tempo di lavoro oltre il 50%, non lasciano aloni né macchie a terra e consumano meno acqua e detergente rispetto al lavaggio manuale.

LUCIDATURA E RIFINITURA

Le monospazzole sono perfette per il lavaggio e il trattamento su pavimenti di natura molto eterogenea. Sono infatti particolarmente adatte alla pulizia delle zone bagno dei centri commerciali, ma non sono utilizzabili solamente in questi ambienti. Le dimensioni compatte della monospazzola le consentono di raggiungere gli spazi più ristretti, rendendola perfetta per la pulizia, la lucidatura e la rifinitura di angoli, bordi, battiscopa, scale e gradini. La principale caratteristica della monospazzola è la presenza di un disco rotante che può anche essere impregnato con acqua e detergente. Il disco ruota sul pavimento, rimuovendo lo sporco e l’acqua di lavaggio. Alcune macchine sono dotate anche di una funzione di aspirazione che permette di raccogliere l’acqua sporca e i detriti, lasciando il pavimento asciutto e pulito in pochi istanti. Il disco funziona

per abrasione e ne esistono di diversi tipi, caratterizzati da livelli di abrasività diversi e riconoscibili per colore. A seconda del livello di abrasività si useranno dischi diversi per operazioni diverse (lucidare, lavare, decerare…) su superfici diverse, in modi differenti.

PULIZIA DELLE AREE ESTERNE È fondamentale considerare che anche queste zone contribuiscono all’esperienza delle persone nel centro commerciale e dovrebbero essere incluse nel programma di manutenzione in modo regolare, evitando approcci saltuari.

Le spazzatrici uomo a bordo rappresentano la scelta più adatta per la pulizia di un grande spazio, come un parcheggio, o un’area di carico e scarico o una zona ristoro. Una grande superficie, infatti, comporta un tempo di lavoro prolungato, pertanto una spazzatrice con uomo a bordo risulta più potente, con una resa più elevata e un’autonomia maggiore rispetto a una più piccola macchina uomo a terra.

Per operare esclusivamente in spazi aperti è consigliabile impiegare un modello con motore a scoppio: i motori a combustione offrono infatti un’autonomia più elevata, sono più potenti e possono essere utilizzati senza limiti di orario, in quanto è sufficiente fare rifornimento di carburante quando necessario.

LA SPAZZATRICE URBANA progettata per ridurre i tempi di trasferimento

Nei contesti urbani complessi la rapidità con cui una spazzatrice si sposta tra un’area e l’altra può fare la differenza in termini di efficienza del servizio. Da questa esigenza nasce la Dulevo D6 Veloce, una macchina pensata per coniugare elevate prestazioni di spazzamento con un’alta velocità di trasferimento, raggiungendo fino a 80 km/h su strada.

La novità principale introdotta dal modello “Veloce” è il cambio meccanico a due marce con gestione elettronica, che permette di modulare le prestazioni in base all’utilizzo: una prima marcia per la pulizia e le pendenze impegnative, una seconda per trasferimenti rapidi su medie e lunghe distanze. Questo consente, ad esempio, a un operatore di spostarsi da un comune all’altro o tra aree periferiche senza necessità di trasporto su camion, con un evidente risparmio in termini di tempi operativi. Dal punto di vista della manovrabilità, il sistema a quattro ruote sterzanti inseribili consente alla macchina di muoversi con precisione anche in contesti urbani storici o ad alta densità di traffico, mantenendo tuttavia la stabilità necessaria quando si affrontano velocità più elevate. Le sospensioni pneumatiche posteriori, abbinate a un sistema frenante con ABS indipendente su ogni ruota, garantiscono inoltre comfort e sicurezza durante la guida, anche su superfici irregolari o bagnate.

La cabina operatore è progettata per lunghi turni, con un’interfaccia digitale intuitiva e la possibilità di salvare configurazioni di lavoro personalizzate. Anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la D6 Veloce è in linea con le più recenti normative: il motore è omologato Euro 6E e il sistema di spazzamento lavora anche senza acqua, grazie a un filtro a sacche ad alta efficienza in grado di trattenere polveri e particolato sottile.

Il sistema di raccolta Dulevo – meccanico, aspirante e filtrante – è confermato anche su questo modello, con un grande contenitore rifiuti e un’ampia pista di pulizia. L’insieme delle caratteristiche tecniche rende la D6 Veloce adatta sia per i servizi di igiene urbana nei centri abitati, sia per lavori gravosi come l’asfaltatura e la gestione delle grandi arterie stradali, dove sono richieste prestazioni eccellenti e un’elevata autonomia operativa. In sintesi, la Dulevo D6 Veloce si propone come soluzione concreta per gli operatori che devono coniugare l’efficienza del servizio con la rapidità di intervento su territori estesi o frazionati.

RESTAURO E PULIZIA dell’obelisco

di Parigi

Un delicato intervento di pulizia specializzata, realizzato per eliminare dalla superficie del più antico monumento di Parigi polveri sottili e fuliggine accumulatesi nell’arco di quasi 200 anni

L’INTERVENTO IN SINTESI

Paese

Francia

Luogo

Parigi, Place de la Concorde

Tipo di sporco polveri sottili, fuliggine, sporadica crescita biologica

Tecnologia di pulizia granigliatura a bassa pressione, idropulitrice ad acqua calda in fase di vapore

In occasione del 200° anniversario della decifrazione da parte del linguista francese Jean-François Champollion dei geroglifici egizi presenti sull’obelisco di Luxor, situato in Place de la Concorde, nel cuore di Parigi, è stato organizzato un progetto di restauro e pulizia, frutto della collaborazione tra Kärcher, nota azienda di prodotti e soluzioni per la pulizia professionale, e il Ministero della Cultura francese.

L’obelisco di Place de la Concorde fu realizzato nel XIII secolo a.C. durante la XIX dinastia del faraone Ramses II e si trovava nel

tempio di Luxor, nell’Alto Egitto, dove è rimasto fino all’inizio del XIX secolo. Il viceré d’Egitto, Muhamed Ali Pasha, ne fece dono al re francese Luigi Filippo nel 1829. Il complicato trasporto in nave verso la Francia richiese tre anni e, dopo l’arrivo a Parigi nell’estate del 1834, ci vollero altri due anni prima che l’obelisco potesse essere eretto, davanti a più di 200mila spettatori e con l’aiuto di un’elaborata costruzione in legno. È il più antico monumento di Parigi.

Kärcher si è fatta carico non solo del finanziamento del suo restauro

a cura di SIMONE CIAPPARELLI

Per proteggersi dalle polveri sottili prodotte durante il processo, gli operatori indossano una protezione per tutto il corpo con una maschera respiratoria che introduce aria fresca

LA SABBIATURA A MICROPARTICELLE CONSENTE DI RIMUOVERE LA MAGGIOR PARTE DEI DEPOSITI CAUSATI DAGLI

AGENTI ATMOSFERICI E DALLE EMISSIONI

INQUINANTI SENZA

DANNEGGIARE LA SUPERFICIE IN PIETRA

completo, ma anche del coordinamento delle operazioni e dello svolgimento in prima persona delle delicate procedure di pulizia professionale della colonna, alta 23 metri e pesante 222 tonnellate. L’azienda tedesca, infatti, da oltre 30 anni è coinvolta attivamente nel supporto della conservazione di monumenti ed edifici storici attraverso un programma di sponsorizzazioni culturali, partecipando attivamente a più di 100 progetti di restauro. Per non danneggiare la preziosa superficie originale della facciata storica, Kärcher ha elaborato, in stretto coordinamento con i partner del progetto, come la Direzione Regionale degli Affari Culturali della Regione Île-de-France del Ministero della Cultura e il Laboratorio di ricerca per i monumenti storici, un piano ad hoc per tutti gli interventi necessari al ripristino della scultura. In collaborazione con il Ministero, prima di iniziare i lavori Kärcher ha invitato gli studenti dell’accademia d’arte “Beaux-Arts de Paris” a presentare dei progetti per il design artistico del telone dell’impalcatura.

NATURA DELLO SPORCO E PULIZIA

Lo sporco presente sulla superficie dell’obelisco è costituito principalmente dalle emissioni inquinanti: gas di scarico dei veicoli, polveri sottili e fuliggine proveniente dai camini. Presumibilmente, queste particelle di sporco si sono depositate sulla superficie dell’obelisco nel corso degli anni, a partire dal suo arrivo in Francia. La maggior parte della pulizia è stata effettuata con il metodo della sabbiatura a microparticelle a bassa pressione.

Questa è una tecnica di sabbiatura usata in diversi contesti, dal restauro all’edilizia, che usa una pressione controllata per pulire e trattare le superfici. Viene utilizzata una miscela di aria, acqua e inerti neutri, come carbonato di calcio, gusci di noce, pula di riso e polvere di vetro.

Questa tecnica è particolarmente precisa e controllabile, ed essendo meno invasiva della classica sabbiatura preserva meglio le superfici sulle quali viene utilizzata.

Con una pressione superficiale di soli 0,5-1 bar e operando ad una distanza di 15-20 cm, è possibile rimuovere la maggior parte dei depositi causati dagli agenti atmosferici e dalle emissioni inquinanti. Per proteggersi dalle polveri sottili prodotte durante il processo, gli operatori indossano una protezione per tutto il corpo con una maschera respiratoria che introduce aria fresca.

PROGRAMMA DI RESTAURO

In primo luogo sono stati eseguiti degli interventi di consolidamento, ossia di conservazione della struttura esistente. Ciò ha compreso la rimozione della vecchia stuccatura in resina epossidica ormai danneggiata, una nuova stuccatura e il consolidamento delle aree danneggiate. Il pyramidion dorato e le incisioni dorate sul piedistallo dell’obelisco sono stati puliti dai restauratori con delle spugne e le dorature sono state revisionate e in seguito restaurate.

Fonte: https://www.kaercher.com/

AR PROFESSIONAL: la nuova gamma di idropulitrici dedicata ai professionisti in anteprima a

ISSA PULIRE

In occasione di ISSA PULIRE, Annovi Reverberi, azienda italiana leader nel settore delle pompe ad alta pressione, presenterà AR PROFESSIONAL, la nuova gamma di idropulitrici progettata per offrire prestazioni elevate, affidabilità e durata anche nelle condizioni di lavoro più impegnative.

Dall’edilizia all’artigianato, dall’automotive al car wash, dall’agricoltura al settore alimentare, ogni ambito richiede strumenti affidabili e performanti per garantire un elevato livello di pulizia. Nei cantieri edili, dove polvere, cemento e residui di lavorazione sono all’ordine del giorno, è fondamentale poter contare su una soluzione capace di intervenire con precisione. Nelle officine ed esercizi analoghi, l’accumulo di oli e grassi impone una pulizia efficace per mantenere gli ambienti in perfette condizioni.

Nel settore automotive e car wash, la nuova gamma AR PROFESSIONAL diventa un alleato indispensabile per la cura delle superfici, assicurando la rimozione di sporco ostinato senza compromettere l’integrità dei materiali consentendo di performare a lungo. Il comparto alimentare trova in queste idropulitrici uno strumento essenziale per garantire ambienti e attrezzature sempre impeccabili, rispettando le esigenze igienico sanitarie. La gamma AR PROFESSIONAL offre tre tipologie di idropulitrici, progettate per soddisfare necessità diverse. Le idropulitrici ad acqua fredda rappresentano la soluzione ideale per le operazioni di pulizia quotidiana e la rimozione di sporco. Le idropulitrici con motore a scoppio garantiscono massima autonomia, risultando perfette per utilizzi in ambienti privi di collegamento alla rete elettrica. Le idropulitrici ad acqua calda sono la scelta ottimale per eliminare residui oleosi e grassi, assicurando una pulizia più profonda in ambienti particolarmente ostili.

Con il lancio di questa nuova gamma, Annovi Reverberi conferma il proprio impegno nell’innovazione e nella qualità, offrendo strumenti professionali in grado di rispondere alle sfide più complesse e di garantire prestazioni eccellenti in ogni contesto operativo.

AR PROFESSIONAL, built to perform.

Annovi Reverberi S.p.A. - Cleaning division | Via Martin Luther King 3, 41122 Modena, Italia

IGIENE PROFESSIONALE e controllo dei consumi

Le imprese di pulizia professionale affrontano quotidianamente la sfida di garantire ambienti sicuri, igienici ed efficienti. L’utilizzo di sistemi di dispensazione avanzati consente di ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione del lavoro degli operatori.

La gamma di dispenser Celtex Megamini risponde perfettamente a queste esigenze, combinando estetica, tecnologia e sostenibilità per offrire una soluzione completa e performante.

I dispenser Megamini, disponibili nelle varianti bianche e nere, sono progettati per integrarsi perfettamente negli ambienti pro-

fessionali, con un occhio di riguardo al design e alla funzionalità. Le linee Celtex Megamini spaziano per caratteristiche e vantaggi, proponendo un’offerta completa per chi cerca efficienza e riduzione degli sprechi

La linea E-Control, dotata della tecnologia no-touch, è la soluzione ideale per prevenire contaminazioni crociate e garantire al contempo continuità di servizio e zero sprechi. Grazie al sistema stub-roll, installato sul dispenser per asciugamani, ogni rotolo in uso viene sfruttato completamente prima di attivarne uno nuovo. Tutti i dispenser E-Control sono, inoltre, alimentati con batterie ricaricabili, una scelta che riduce significativamente i rifiuti rispetto alle pile alcaline usa e getta. Con oltre 2.000 cicli di ricarica, le batterie mantengono prestazioni costanti e assicurano un notevole risparmio sui costi di manutenzione. Il caricabatterie è a basso assorbimento energetico, contribuendo così all’efficienza operativa e all’ottimizzazione delle spese di gestione. Oltre ai dispenser elettronici, la gamma Megamini offre anche soluzioni manuali altamente performanti. Il sistema Formatic, a taglio automatico, per asciugamani a rotolo, è ideale per ambienti ad alta affluenza. Se utilizzato in combinazione con Formatic per sapone in schiuma, i vantaggi si moltiplicano: fino a 2.250 lavaggi con una sola cartuccia. Entrambi i dispenser sono inoltre dotati di una finestra semi-trasparente che consente di verificare facilmente il livello di riempimento, riducendo i tempi di ricarica.

Revolver è il dispenser per carta igienica che garantisce un’autonomia di servizio, fino a 300 metri. Grazie al suo meccanismo gravitazionale brevettato, al termine di un rotolo entra automaticamente in funzione il successivo grazie alla forza di gravità che sposta il nuovo rotolo presso la bocca di erogazione, evitando il rischio di lasciare gli utenti senza carta.

A completare la gamma è Easy Pull, il dispenser compatto per carta igienica a sfilamento centrale. Grazie al posizionamento verticale del rotolo, l’erogazione della carta risulta fluida, senza problematiche di inceppamenti. Questa caratteristica, combinata alla dispensazione foglio a foglio, garantisce un utilizzo controllato e una diminuzione degli sprechi.

Le soluzioni Celtex sono progettate per semplificare il lavoro degli operatori e migliorare la qualità del servizio. La combinazione di tecnologia, sostenibilità e controllo dei consumi rendono la linea Megamini la scelta ideale per ambienti ad alta affluenza e per tutte le realtà che puntano su efficienza e igiene

MEGA PERFORMANCE MINI CONSUMO MASSIMA IGIENE

Megamini E-Control è la gamma di evoluti sistemi elettronici Celtex, che consente un’esperienza ancora più igienica dell’area bagno con il sistema no-touch Grazie alla presenza di sensori elettronici che si attivano al movimento della mano, l’utente entra in contatto solo con il prodotto erogato, garanzia di igiene superiore e riduzione delle contaminazioni crociate.

Igiene superiore Erogazione no-touch Zero sprechi

MECCANISMO STUB-ROLL

Il sistema “stub roll” assicura continuità di servizio senza alcuno spreco di carta.

La presenza di un secondo alloggiamento, permette di spostare il rotolo in esaurimento e caricare il nuovo, che entrerà in funzione solo al termine del primo.

IL RIVOLUZIONARIO SISTEMA

GRAVITAZIONALE

PER CARTA IGIENICA

Revolver è il sistema di dispensazione che alloggia 3 rotoli di carta igienica ancorati ad un tamburo centrale. A rotolo esaurito, la forza di gravità fa ruotare il tamburo, che posiziona progressivamente il nuovo rotolo in prossimità della bocca del dispenser, pronto ad erogare la carta.

La continuità di servizio è garantita e l’utente non resta mai senza carta. I tre rotoli di carta igienica, da 100 m ciascuno, per 300 m totali, rendono Revolver la soluzione ottimale per le aree bagno ad elevata affluenza.

TUBATURE LIBERE DA INGORGHI

Metri Zero sprechi

Elevata autonomia

Continuità di servizio

Il dispenser Revolver alloggia carta ad alta dissolvenza. Grazie alla tecnologia Flutech e tramite il movimento meccanico del WC, la carta è in grado di dissolversi in acqua in soli 9 secondi*. La soluzione ideale per evitare gli spiacevoli inconvenienti e i costi imprevisti causati dagli ingorghi alle tubature.

*Test “spappolabilità” effettuato sulle carte igieniche ai sensi della norma “AFNOR: NF Q 34-020” presso laboratorio interno.

DISPENSAZIONE CONTROLLATA, CONSUMI RIDOTTI

Erogazione controllata Rotolo protetto

Consumi ridotti Qualità certificata

FORMATIC HAND TOWEL

Ideale per locali ad alta affluenza. Erogazione agevolata, minima resistenza alla trazione.

Igiene superiore, carta protetta. Controllo monitorato dei consumi attraverso la finestra semi-trasparente.

PROTEGGONO CON FORZA, EROGANO CON SAPIENZA

Megamini Formatic è il sistema ideale per bagno e cucina.

Formatic Hand Towel è il sistema per asciugamani a rotolo ad erogazione manuale, con meccanismo di taglio automatico. Il dispenser eroga in modo facile e agevole ogni singolo strappo, per un’asciugatura efficace con solo due fogli.

Formatic Foam Soap è il dispenser per sapone in schiuma, che garantisce fino a 2.250 lavaggi nel pieno rispetto della cute.

FORMATIC FOAM SOAP

Soffice erogazione in schiuma. Monitoraggio dei consumi attraverso la finestra semi-trasparente. Cartuccia autocollassante con il consumo di sapone. I rifiuti generati sono ridotti e conferibili nella raccolta della plastica.

IL ROTOLO TRADIZIONALE CEDE

IL POSTO ALLA BOBINA IN FOGLI

Manuter è la bobina in fogli dal pratico formato, maxi e piegato, pronto all’uso. Grazie all’apertura facilitata, la confezione ultra compatta autodispensante permette un’erogazione foglio a foglio, riducendo il rischio di contaminazioni crociate e permettendo un utilizzo consapevole del prodotto in termini di sprechi.

Consumi ridotti Erogazione foglio a foglio.

Salvaspazio Più prodotto in meno spazio. Problemi di stoccaggio ridotti.

Pratico e flessibile Facilmente trasportabile, utilizzabile a parete.

La funzionalità di una bobina, la praticità dei fogli piegati.

La linea compatta che ottimizza SPAZIO, TEMPO E DENARO

Ogni scelta compiuta nella gestione di impresa ha un impatto diretto su efficienza, costi e sostenibilità. Dalla logistica allo stoccaggio, fino alla manutenzione operativa, ciascun dettaglio può fare la differenza nell’ottimizzazione delle risorse. Per questo, l’attenta selezione dei prodotti da utilizzare diventa una leva strategica per migliorare le performance complessive. Celtex Absolute nasce proprio con questo obiettivo: offrire soluzioni che trasformino la compattezza in un vantaggio concreto, in termini di spazio, tempo e denaro. Grazie ad un formato super compatto, le referenze che compongono la linea contengono maggior quantità di prodotto a parità di packaging generando così benefici sull’intera catena di approvvigionamento. Massimo sfruttamento del pallet e spazio ottimizzato a magazzino facilitano le operazioni in termini di logistica e gestione delle scorte.

Gli ingombri ridotti consentono di rendere le consegne al cliente pienamente efficientate, con costi di trasporto ridotti e un minor impatto ambientale

Altro punto di forza della linea Absolute è la riduzione della frequenza necessaria per le operazioni di ricarica. Più prodotto si traduce in maggior autonomia e quindi minor tempo di impiego da parte del personale addetto alla sostituzione di carta igienica e asciugamani da alloggiare nel dispenser. Tutto questo semplifica la gestione operativa: più continuità di servizio, minori esigenze di refill

Oltre ai vantaggi logistici ed economici, le carte igieniche della linea Absolute integrano la tecnologia Flutech®, che ne consente la rapida dissoluzione in acqua in soli 9 secondi*. Una soluzione brevetta che aiuta a evitare spiacevoli intasamenti delle tubature e costosi interventi di manutenzione.

Absolute è una scelta intelligente e un’opzione sostenibile: il formato compatto permette infatti di ridurre le emissioni di CO2 legate al trasporto, dimezzare l’uso di materiali di imballaggio e diminuire la quantità di rifiuti prodotti, rispetto ai prodotti Celtex standard. Come le altre linee Celtex, anche Absolute è realizzata selezionando soltanto materie prime certificate, provenienti da foreste gestite in modo responsabile, le carte sono infatti certificate PEFC e EU Ecolabel, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Con Celtex Absolute è possibile dare un contributo concreto, senza compressi in termini di qualità, performance e convenienza

*Test “spappolabilità” effettuato sulle carte igieniche ai sensi della norma “AFNOR: NF Q 34-020” presso laboratorio interno

UNA SOLUZIONE SICURA, SOSTENIBILE

E VERSATILE

I prodotti in carta rappresentano una soluzione versatile ed efficace per numerosi contesti, grazie alla loro efficacia coniugata alla praticità di utilizzo e al ridotto impatto ambientale

La carta tissue rappresenta uno strumento fondamentale per la pulizia professionale di ambienti diversi, grazie alle sue caratteristiche di assorbimento, praticità d’uso ed economicità. Nel settore della pulizia professionale, i prodotti in carta tissue sono utilizzati sia in ambito domestico che in contesti industriali, commerciali e sanitari. Ogni diversa tipologia di prodotto in carta ha i suoi specifici settori di impiego e adeguate modalità di smaltimento, in modo da garantire un ambiente igienico e rispettoso delle normative ambientali.

TIPOLOGIE DI PRODOTTO

I prodotti in carta tissue comprendono diverse varietà di panni, ognuna studiata per specifiche esigenze di pulizia. Tra le categorie principali troviamo i panni in carta per la polvere, quelli per il trattamento di superfici sporche e quelli a doppio strato, che offrono una maggiore resistenza agli strappi e una migliore capacità di assorbimento dei liquidi. I panni per la polvere sono generalmente utilizzati per rimuovere lo sporco superficiale e le particelle di polvere da superfici delicate, come mobili in legno, vetri e strumenti tecnologici. Questi prodotti si contraddistinguono per la loro struttura soffice e non abrasiva, che permette una pulizia senza graffi e senza lasciare residui di fibre. In contesti dove la sicurezza e l’igiene sono essenziali, come in ambito sanitario, vengono preferiti i panni monouso, che garantiscono l’eliminazione

di germi e batteri evitando contaminazioni incrociate.

Le diverse tipologie di panni in carta tissue variano anche per dimensioni e spessore. Ad esempio, alcune versioni sono progettate per la pulizia di superfici di grandi dimensioni, caratterizzate da una maggiore assorbenza, mentre altre sono realizzate in formato più piccolo per interventi di precisione, come la pulizia di apparecchiature elettroniche o la rimozione di macchie localizzate. Alcuni produttori offrono anche tessuti impregnati di soluzioni detergenti o disinfettanti, che consentono di ottenere una pulizia profonda in un’unica operazione, riducendo i tempi di lavoro e migliorando l’efficacia dell’azione igienizzante. L’impiego di tali prodotti è particolarmente diffuso in ambienti in cui la rapida eliminazione di agenti patogeni è fondamentale, come nelle sale operatorie, nelle cliniche e in altri contesti dove la sterilità è una priorità.

AMBITI DI IMPIEGO

Il contesto di utilizzo dei prodotti in carta tissue spazia da ambienti pubblici a situazioni industriali, passando per studi medici, ristoranti, alberghi e uffici. Nei luoghi ad alta frequentazione il ricorso ai panni in carta consente di garantire una pulizia

continua e costante, anche nelle situazioni di maggiore afflusso di persone. Allo stesso modo, negli ambienti industriali la resistenza e l’assorbenza dei panni in carta tissue contribuiscono a gestire macchie e fuoriuscite accidentali, impedendo la proliferazione di contaminanti che potrebbero compromettere sia la sicurezza degli operatori sia la qualità dei prodotti lavorati. Una caratteristica apprezzata dai professionisti della pulizia è proprio la versatilità di questi prodotti: sono infatti adatti sia per pulizie a secco che per operazioni che richiedono l’intervento di detergenti specifici, garantendo sempre ottimi risultati senza necessità di utilizzo di attrezzature complesse o costose.

Durante la fase operativa, è importante scegliere il tipo di panno in base alla tipologia di superficie da trattare e alla natura dello sporco presente. Ad esempio, per la rimozione di liquidi o residui particolarmente grassi, si consiglia l’utilizzo di panni a doppio strato, che permettono di trattenere una quantità maggiore di sostanze e di evitare dispersioni nell’ambiente. Per interventi di pulizia rapida e quotidiana, invece, i panni monouso impregnati di detergenti possono rappresentare la scelta ideale, garantendo un’azione disinfettante immediata senza lasciare tracce o residui indesiderati.

GIACOMO TORRENZI

UNA MIGLIORE IGIENE DELLE MANI

Se per una corretta igiene delle mani un accurato lavaggio è fondamentale, altrettanto lo è la fase di asciugatura, che deve essere tale da lasciare le mani completamente asciutte e igieniche. Sotto questo aspetto diversi studi medico-scientifici condotti nell’ultimo decennio hanno mostrato che una soluzione particolarmente efficace è rappresentata dai prodotti in carta tissue monouso.

Gli asciugamani in carta, oltre ad assorbire l’acqua, grazie all’azione meccanica che si esercita attraverso lo strofinamento permettono di rimuovere batteri e virus residui, ovvero quelli non eliminati dall’azione di acqua, sapone e igienizzanti, concludendo così in modo ottimale il ciclo di igiene delle mani. Inoltre, essendo l’asciugamano un prodotto usa e getta, a differenza di altre soluzioni, si assicura che, dopo l’utilizzo da parte di un operatore, finisca direttamente nel cestino dei rifiuti, senza possibilità che per errore o per fretta qualcun altro possa servirsene.

L’impiego di asciugamani in carta monouso si rivela decisivo anche per limitare la diffusione dei batteri e la loro migrazione sulle superfici di questi ambienti. A confermarlo uno studio realizzato nel 2018 nei bagni di tre ospedali, uno per Paese, in Francia, Italia e Regno Unito.

Lo studio ha mostrato che i bagni dove erano disponibili asciugamani in carta come metodo per asciugare le mani erano quelli meno contaminati. In particolare, la ricerca ha dimostrato che la contaminazione batterica era inferiore nei bagni dove si utilizzavano asciugamani in carta rispetto a quelli che facevano uso di getto di aria e che il recupero totale batterico era sensibilmente superiore sulle superfici esterne degli asciugamani a getto d’aria rispetto ai dispenser di asciugamani in carta in tutti e tre i siti.

UN CICLO SOSTENIBILE

Il corretto utilizzo dei prodotti in carta tissue non si limita alla semplice azione di pulizia, ma si estende a una gestione accurata del ciclo di vita del prodotto. Un aspetto fondamentale da considerare riguarda infatti il corretto smaltimento dei panni usati. Poiché si tratta di prodotti monouso, il loro impiego comporta la necessità di un’adeguata gestione dei rifiuti, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela ambientale e di sicurezza sul lavoro. I panni in carta utilizzati devono essere separati dagli altri rifiuti e destinati al riciclo, laddove il prodotto lo consenta, oppure raccolti in appositi contenitori per la gestione dei rifiuti sanitari in contesti ospedalieri. La formazione del personale addetto alla pulizia deve prevedere sessioni specifiche sul tema, in modo da sensibilizzare gli operatori sull’importanza di differenziare e smaltire correttamente questi materiali, evitando contaminazioni ambientali e possibili sanzioni amministrative. Inoltre, molti produttori stanno lavorando per sviluppare soluzioni eco-compatibili che facilitino il processo di riciclo e che riducano l’im-

patto ambientale legato all’uso intensivo di prodotti monouso, rendendo così il ciclo di vita del prodotto ancora più sostenibile. L’impiego dei prodotti in carta tissue per la pulizia professionale delle superfici si configura quindi come una soluzione versatile ed efficace per numerosi contesti. Dalla gestione delle polveri nelle abitazioni alla disinfezione approfondita negli ambienti sanitari, passando per le esigenze delle aree industriali e commerciali, questi prodotti si sono affermati grazie alla loro praticità, al basso costo e alle elevate prestazioni igienizzanti. Un corretto utilizzo, associato a una gestione attenta del fine vita del prodotto, permette di coniugare efficacia operativa e sostenibilità ambientale, garantendo spazi più sicuri e puliti per tutti gli utenti. L’attenzione alla scelta del prodotto, l’applicazione delle tecniche di pulizia più idonee e la consapevolezza del corretto smaltimento rappresentano, dunque, gli elementi chiave per una pulizia professionale di successo, che sappia rispondere alle esigenze specifiche di ogni contesto e promuovere una cultura del lavoro responsabile e attenta all’ambiente.

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INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

nel mercato

della carta tissue

In un mondo in continua evoluzione, dove la sostenibilità non è solo una scelta, ma una necessità imposta dalle sfide ambientali contemporanee, Paperdi presenta la nuova gamma di prodotti in carta tissue riciclata: EcoGreen Plus. Questa linea unisce la sostenibilità della carta EcoGreen con le performance della pura cellulosa, in un perfetto equilibrio tra prestazioni elevate e responsabilità ambientale.

Un progetto teso a ridurre al minimo gli sprechi ottimizzando i processi di recupero e mantenendo un elevato standard qualitativo per prodotti realizzati con carta riciclata al 100% ma, allo stesso tempo, equiparabili alla pura cellulosa per morbidezza, resistenza e grado di bianco. La gamma EcoGreen Plus è prodotta con materie prime riciclate, provenienti per oltre il 50% da pre-consumo interno e per la restante parte da post consumo riqualificato, per un prodotto sostenibile e al contempo con un elevato grado di bianco grazie a un attento processo di selezione preliminare dei materiali. Attraverso un modello di approvvigionamento che mira a ottimizzare le risorse locali l’innovativa gamma di casa Paperdi promuove lo sviluppo di un’economia di tipo circolare a KM0, riducendo, al contempo, i consumi associati ai processi di trasporto e movimentazione dei materiali.

Le caratteristiche distintive della linea EcoGreen Plus sono numerose. Innanzitutto, la fortificazione del networking territoriale che permette di promuovere un modello di economia circolare in cui ogni fase della produzione è pensata per massimizzare l’efficienza e minimizzare gli sprechi. La linea PLUS mantiene una elevata uniformità, nonostante la variabilità della materia prima, grazie a un’attenta e scrupolosa selezione delle materie di lavorazione: un ulteriore passo verso la valorizzazione del prodotto e una crescente soddisfazione della clientela. Un approvvigionamento

sostenibile, quindi, che consente di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili sul territorio attraverso un approccio locale che si traduce in minori emissioni relativamente ai processi di logistica e in una strategia complessiva tesa alla riduzione dell’impatto ambientale. Attraverso pratiche produttive responsabili, Paperdì opera nel rispetto e nella tutela dell’ambiente, senza compromettere la qualità del prodotto finale. L’introduzione della linea EcoGreen Plus segna un passo significativo nella missione aziendale orientata a fornire la giusta carta per chi la consuma e per il pianeta. Prodotti di alta qualità con un impatto ambientale contenuto dimostrano che è possibile coniugare innovazione, qualità e responsabilità sociale per promuovere uno stile più sostenibile.

TTS rende la pulizia realmente IGIENICA

Contrastare la contaminazione crociata e assicurare alti standard igienici, dall’inizio alla fine del processo di pulizia: questo è l’obiettivo che ha guidato TTS nello sviluppo di soluzioni professionali in grado di favorire il mantenimento di un alto livello di igiene, a partire dalla preparazione dei ricambi fino alla loro dismissione.

IMPREGNA ON DEMAND CON DOSELY

Utilizzare un ricambio pulito per ogni area da trattare previene la trasmissione di virus e batteri da una superficie all’altra, contribuendo dunque al controllo della contaminazione crociata. Inoltre, impregnare i ricambi subito prima dell’effettivo impiego assicura la massima efficacia del chimico e impedisce al tempo stesso che il trasporto e lo stoccaggio di ricambi umidi crei un ambiente favorevole alla proliferazione batterica. Dosely rende queste buone prassi semplici e immediate: l’esclusiva stazione di impregnazione di TTS consente di preparare al momento e direttamente sul carrello i ricambi necessari al servizio di pulizia, garantendo di fatto la massima efficacia della soluzione detergente. Quest’ultima è contenuta in una tanica ermetica che preserva i principi attivi e può essere regolata da 50 a 350 ml, assicurando la saturazione ottimale per ogni tipo di ricambio e ogni ampiezza della superficie da pulire. L’apposita chiave per la regolazione impedisce la discrezionalità nel dosaggio di detergenti e disinfettanti prevenendo così dosi non adeguate mentre la versione con doppio dosatore consente di gestire contemporaneamente due soluzioni detergenti.

SGANCIA SENZA CONTATTO CON POCKETY

Dismettere i ricambi senza entrare in contatto con sporco, virus e batteri evita che le mani si trasformino in pericolosi veicoli di contaminazione. Pockety rende questa pratica altamente igienica: l’innovativo sistema touch-free di TTS consente di sganciare i ricambi senza mai toccare le fibre sporche con le mani. Non è richiesta alcuna procedura macchinosa né piegamenti continui per raccogliere i ricambi dismessi dal pavimento: l’operatore deve semplicemente sfilare il telaio dal coperchio per rimuovere all’istante il ricambio usato che viene raccolto direttamente nel secchio. L’apposito sacco a rete rende poi ancora più igienico e rapido lo svuotamento, ottimizzando al tempo stesso le operazioni in lavanderia. Pockety è compatibile con l’intera gamma di ricambi TTS con tasche, l’operatore può quindi utilizzare quello più adeguato al tipo di superficie da trattare e al grado di sporco presente. Abbinato ai panni usa e getta e al manico serbatoio Ray, diventa un sistema ultra compatto ideale per le operazioni di sanificazione in pronto intervento

MASSIMIZZA IGIENE ED EFFICIENZA CON MAGIC

Abbinare Dosely e Pockety a Magic, eleva ulteriormente gli standard igienici del servizio di pulizia.I carrelli multiuso di TTS si distinguono infatti per la realizzazione in polipropilene premium ad alta densità che permette di ottenere superfici lisce facili da pulire e disinfettare e resistenti a ogni tipo di disinfettante, assicurando la massima igiene e una lunga durata nel tempo. Inoltre, l’assenza di fori o cavità impedisce allo sporco di depositarsi, agevolando così la pulizia. I carrelli Magic si caratterizzano infine per la netta divisione tra la zona dedicata all’impregnazione dei ricambi puliti e quella destinata alla raccolta di quelli dismessi, permettendo in questo modo di confinare lo sporco alla sola area di raccolta. Non solo igienici, i carrelli di TTS sono anche incredibilmente efficienti grazie al design modulare e all’ampio assortimento di accessori che consentono di dare vita a innumerevoli configurazioni. A tal proposito, uno studio condotto sul campo dall’ITEL (Istituto Tecnico Spagnolo di Pulizia) ha rilevato che i carrelli Magic configurati in base alle esigenze massimizzano la produttività comportando un risparmio di tempo dal 19 al 36% rispetto a quelli standard.

SE LA CONOSCI LA FERMI

Analizziamo i meccanismi di deposito della polvere, la sua composizione e le tecniche professionali più efficaci per eliminarla dalle pavimentazioni

POLVERE E SALUTE

La gestione efficace della polvere sui pavimenti non è soltanto una questione estetica, ma rappresenta un elemento cruciale per garantire ambienti salubri, sicuri e gradevoli. La polvere, infatti, si accumula silenziosamente, aggrappandosi alle superfici e penetrando negli interstizi più nascosti, trasformando gradualmente qualsiasi spazio in un potenziale ricettacolo di allergeni, inquinanti e microrganismi. Esaminiamo i meccanismi con cui la polvere si deposita sui pavimenti, la sua composizione chimico-fisica, le tecniche e le attrezzature professionali più efficaci per la sua rimozione.

COME SI DEPOSITA

La polvere è il risultato di un complesso processo di frammentazione e trasporto di particelle solide e liquide nell’aria. Agenti meccanici (passaggio di persone, correnti d’aria da porte e finestre, sistemi di ventilazione), fenomeni elettrostatici e vibrazioni

contribuiscono a mettere in sospensione microrganismi, fibre tessili, pollini, frammenti di pelle morta, residui di materiali edili e altri inquinanti. Una volta sospese, queste particelle si depositano sui pavimenti seguendo traiettorie paraboliche, più rapidamente quando sono più grandi, più lentamente quando si tratta di particelle ultrafini, per via della forza di gravità e dell’attrazione elettrostatica verso le superfici. L’inerzia di calpestio o di movimento di carrelli e macchinari ne favorisce la sedimentazione sistematica, soprattutto lungo i bordi e negli angoli, dove le correnti d’aria rallentano.

Nel corso della notte, le particelle di polvere presenti nell’aria tendono a depositarsi gradualmente sulle superfici, dove possono essere rimosse al mattino. Con l’inizio della giornata, la presenza e il movimento delle persone contribuiscono a sollevare e generare nuova polvere, che si disper-

Se non gestita, la polvere può agire come vettore di allergeni (acari, pollini, spore fungine), di particolato fine (PM2.5 e PM10) e di sostanze irritanti o tossiche (metalli pesanti, composti organici volatili). Le conseguenze sull’organismo umano includono problemi respiratori, come asma, bronchiti croniche, irritazione delle vie aeree superiori, disturbi dermatologici, come dermatiti da contatto e aggravamento di patologie cutanee, oltre ad allergie che scatenano sintomi come rinite, congiuntivite, prurito oculare e mal di gola. Infine, la polvere può essere veicolo di infezioni: essa può contenere batteri e virus, aumentando il rischio di contaminazioni in ambienti sensibili come ospedali e case di riposo.

GIACOMO TORRENZI

ANDAMENTO DELLA POLVERE DURANTE LA GIORNATA

Durante la notte la polvere nell’aria si deposita sulle superfici

Durante la mattina presenza e movimento delle persone producono polvere e alzano nell’aria quella depositata

de nuovamente nell’ambiente. Durante la pausa pranzo o nei momenti di ridotta attività nelle ore centrali, si osserva un parziale deposito della polvere. Tuttavia, nel pomeriggio, con la ripresa delle attività, le particelle tornano a sollevarsi.

A fine giornata e durante le ore notturne, la polvere si deposita lentamente fino al mattino seguente, quando ricompare sulle superfici. Questo andamento indica che le operazioni di pulizia e rimozione della polvere dovrebbero essere eseguite preferibilmente al mattino, il prima possibile, e poi ripetute nel primo pomeriggio.

COMPOSIZIONE

Dal punto di vista chimico e biologico, la polvere è un vero e proprio microcosmo. Le frazioni grossolane (diametro > 10 µm) sono costituite da sabbia, frammenti di materiali organici e inorganici. Quelle fini (≤ 10 µm) includono particelle di terreno, spore fungine, pollini, fibre tessili, residui di

Nel momento della pausa pranzo, o di stasi del movimento delle persone nelle ore centrali, si ha una parziale discesa della polvere, per poi avere un nuovo innalzamento nell’aria nel pomeriggio

combustione, fuliggine e componenti inalabili. Le particelle ultrafini (< 0,1 µm) possono veicolare metalli pesanti, composti organici volatili condensati e batteri. Ogni componente incide sulla carica elettrostatica complessiva della polvere, sulla sua capacità di trattenere umidità e sulla facilità di rilascio durante la pulizia. Comprendere questa eterogeneità è fondamentale per scegliere metodi e prodotti in grado di aggredire efficacemente tutte le componenti.

ATTREZZATURE PROFESSIONALI

La scelta dell’attrezzatura più adatta per la rimozione della polvere dipende dalla tipologia di pavimento (ceramica, resina, legno, moquette, gres porcellanato) e dal livello di carico di polvere.

Le scope tradizionali con setole antistatiche sono ideali per raccolte rapide su superfici dure. Le setole in fibra sintetica a carica elettrostatica attraggono la polvere, riducendo il rilascio nell’aria.

Verso fine giornata e durante la notte, la polvere si rideposita fino al mattino

Panni e mop in microfibra: grazie alla struttura a capillari sottilissimi, trattengono materiale particellare riducendo al minimo il contatto diretto con la polvere. Si utilizzano sia asciutti, per la fase di cattura principale, sia leggermente umidificati per un’azione “fissa-polvere”.

Aspirapolvere professionali HEPA: attrezzature dotate di filtri a elevata efficienza (High Efficiency Particulate Air), in grado di trattenere particelle fino a 0,3 µm con efficienza del 99,97%. Alcuni modelli integrano pre-filtri ciclonici per separare frammenti grossolani, prolungando la vita del filtro HEPA e mantenendo costante la potenza di aspirazione.

Sistemi di aspirazione centralizzata: particolarmente indicati in contesti estesi come ospedali, hotel e grandi uffici. Consentono di mantenere costante la qualità dell’aria interna, evitando il ricircolo di polvere nell’ambiente operativo.

Spazzatrici e lavapavimenti industriali:

combinano la spazzatura meccanica con getti d’acqua o detergente e sistemi di aspirazione. Sono strumenti ideali per superfici molto ampie, dove l’efficienza in termini di tempo e risorse è prioritaria. In presenza di moquette, esistono modelli dotati di spazzole rotanti e aspiratori potenti per estrarre polvere e sporco dai tessuti.

PROCESSO DI PULIZIA

Una pulizia professionale efficace segue determinate fasi: la prima, il pretrattamento, prevede la rimozione di oggetti, mobili leggeri e ostacoli. A questa prima fase segue la pulizia a secco con microfibra o scope antistatiche, utile ad eliminare la parte più grossolana di polvere, procedendo sempre dal fondo verso l’uscita, e dalla zona centrale verso il perimetro, per evitare di sporcare nuovamente aree già trattate. Dopo la pulizia a secco si procede con l’aspirazione HEPA, per aspirare le particelle fini e ultrafini residue. Meglio operare

PROCESSO DI SPOLVERO E PULIZIA DEL PAVIMENTO

Pre-trattamento

Pulizia a secco

Aspirazione HEPA

Pulizia umida

Asciugatura e rifinitura

Consiste nella rimozione di oggetti, mobili leggeri e ostacoli

Effettuata con microfibra o scope antistatiche, elimina la parte più grossolana di polvere

Asportazione delle particelle fini e ultrafini residue

Per eliminare lo sporco più ostinato. In aggiunta si impiega un mop in microfibra umido con detergente specifico

Utile a catturare eventuali residui di umido e dare brillantezza al pavimento

con rassettatura a zone in spazi di medie dimensioni, in modo da mantenere sempre visibile la superficie da trattare. In presenza di sporco più ostinato, è necessario procedere con la pulizia umida, alla quale si aggiunge un mop in microfibra leggermente umido con detergente specifico, applicato in movimenti lineari paralleli, senza ristagni d’acqua, per evitare aloni e infiltrazioni.

La fase finale è quella di asciugatura e rifinitura: con uno sverniciatore manuale o panno in microfibra asciutto è possibile catturare eventuali residui di umido e dare brillantezza al pavimento. La scelta del detergente incide sulla velocità di rimozione e sulla protezione del pavimento. Su superfici dure, è preferibile utilizzare formulati neutri, biodegradabili e a basso schiumaggio, per non intasare gli aspiratori. Su legno e laminati, detergenti leggermente alcalini con tensioattivi delicati proteggono la finitura. Per moquette, schiume secche polve-

rizzabili consentono di sollevare la polvere intrappolata nelle fibre prima di aspirare.

BUONE PRATICHE

Per garantire ambienti non solo visivamente puliti, ma anche salubri, è fondamentale adottare una strategia integrata di prevenzione: manutenzione regolare dei sistemi di ventilazione e filtrazione, formazione continua degli operatori sulle tecniche di pulizia corrette, utilizzo consapevole delle attrezzature e dei detergenti. Solo così la polvere, spesso sottovalutata, non diventerà un problema per chi vive e lavora negli spazi trattati.

Una corretta conoscenza dei processi di deposito, della composizione della polvere e delle metodologie professionali di rimozione rappresenta la chiave per garantire igiene, sicurezza e qualità dell’aria, con evidenti benefici sulla salute e sul comfort di chiunque frequenti quotidianamente gli ambienti puliti.

COMPETENZA, FORMAZIONE E SICUREZZA

nella disinfezione professionale

Amedics è da sempre riconosciuta come uno specialista nella disinfezione professionale. L’azienda offre un’ampia gamma di prodotti ad alto contenuto tecnico-scientifico, progettati per rispondere a esigenze specifiche in diversi ambiti applicativi. Proprio per la loro complessità, questi prodotti richiedono un utilizzo consapevole, che può avvenire solo se l’utilizzatore dispone di informazioni chiare e complete.

Inoltre, molto importante è capire bene le esigenze e le necessità degli utilizzatori, così da dare loro prodotti che siano idonei alle applicazioni richieste. Questo perché ogni prodotto ha sue specifiche caratteristiche e indicazioni d’uso, ed è stato concepito e formulato a determinate concentrazioni e tempi di contatto che è necessario rispettare. Tutto questo richiede una attività di formazione da parte del produttore rivolta a venditori, agenti e distributori, così da renderli autonomi e preparati a supportare i clienti nel modo più puntuale possibile. Attività

che Amedics supporta da sempre, credendo molto nell’importanza della formazione dei clienti, dei distributori e della relativa forza vendita.

Una attività di formazione chiara, efficace e articolata, che diventa un bagaglio culturale coerente, un valido supporto alla vendita con lo scopo ultimo di vendere in modo più consapevole. Le funzioni commerciali possono inoltre fare riferimento al laboratorio di Ricerca e Sviluppo e alla funzione Affari Regolatori per tutti i chiarimenti resi necessari dalla continua evoluzione delle normative in materia di PMC e DM. Oltre a questo, Amedics promuove un approccio integrato alla disinfezione, che parte dalla scelta consapevole del prodotto fino alla corretta applicazione in campo. L’azienda mette a disposizione materiali tecnici, schede informative dettagliate, corsi in presenza e online, webinar e sessioni di aggiornamento periodiche. L’obiettivo è creare una rete preparata, in grado di trasmettere fiducia al cliente finale e prevenire errori d’uso. Un altro punto di forza è la capacità di personalizzare la consulenza: ogni contesto applicativo viene analizzato nel dettaglio, per individuare le soluzioni più efficaci in base al tipo di rischio e alle condizioni operative. Questo consente di ottimizzare le procedure e di aumentare l’efficacia degli interventi. La sinergia tra competenza tecnica, supporto regolatorio e formazione costante rende Amedics un partner affidabile e proattivo, in grado di rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione. In un settore dove l’errore può avere conseguenze importanti, Amedics sceglie la via della competenza. E lo fa ogni giorno, mettendo al centro le persone: chi produce, chi vende, chi usa. Perché solo un sistema formato e consapevole può fare la differenza nella disinfezione professionale.

PRESSO LO STAND FALPI, PADIGLIONE 8 – F01 G08

IL SISTEMA DOSACONTROL DI FALPI

Nato dall’esperienza diretta nella gestione dei cantieri di pulizia ospedaliera, il sistema Dosarapid risponde in modo concreto alle esigenze operative del settore. Pur non essendo limitato all’ambito sanitario, è progettato per soddisfare pienamente i requisiti normativi e affrontare con precisione una delle criticità più rilevanti: l’impregnazione delle frange e la gestione dei tessili, sia in cantiere che presso lavanderie esterne. Il cuore del sistema è la macchina Dosarapid, sviluppata per impregnare rapidamente grandi quantità di frange direttamente nei secchi utilizzati sui carrelli. Grazie a un sistema di riconoscimento RFID, la macchina legge in tempo reale i tag applicati sui secchi, identifica il numero di mop contenuti e prepara in modo automatico la soluzione detergente o disinfettante, calibrandone quantità e concentrazione secondo parametri preimpostati. Il risultato è un processo preciso e privo di margini di errore. Ogni fase dell’operazione viene registrata sul tag RFID del secchio e può essere consultata in qualsiasi momento attraver-

so il lettore tascabile Pocket Reader. Questo consente controlli rapidi, anche in corso d’opera, garantendo trasparenza e tracciabilità totale. Inoltre, un’interfaccia web dedicata permette la gestione remota di tutti i parametri, con la possibilità di monitorare e regolare le erogazioni da qualunque postazione.

Uno degli aspetti chiave di Dosarapid è il controllo rigoroso delle concentrazioni in PPM dei disinfettanti. Questo permette non solo di rispettare gli standard igienici richiesti, ma anche di evitare sprechi e ridurre l’impatto ambientale. A differenza dei metodi tradizionali di impregnazione manuale o in lavatrice, il sistema elimina ogni variabilità legata all’intervento umano, standardizzando le procedure e rendendole più sicure. L’intero ecosistema Dosarapid include, oltre alla macchina principale, secchi dotati di tag RFID, lettori tascabili, QR code per l’accesso immediato alla documentazione tecnica e di sicurezza, oltre a un software di controllo intuitivo. Il sistema è compatibile sia con tessili lavabili che con frange monouso, e può essere installato direttamente in cantiere o presso lavanderie esterne, adattandosi alle diverse esigenze logistiche.Estremamente semplice da utilizzare, è pensato per agevolare l’operatore e ottimizzare i tempi di lavoro. La precisione dell’erogazione, la flessibilità nella gestione dei prodotti e la possibilità di operare su più soluzioni contemporaneamente fanno di Dosarapid una soluzione tecnologica evoluta, che migliora la qualità del servizio e rafforza il controllo sui processi.

trattamenti sicurezza

Corrette procedure di pulizia e manutenzione garantiscono la prestazione protettiva dei dispositivi per tutto il periodo di vita,

come indicato dalle istruzioni fornite dal Fabbricante

LAVAGGIO DEI DPI

a cura di SIMONE CIAPPARELLI

In materia di pulizia e mantenimento dello stato di efficienza degli indumenti di lavoro DPI, qualora gli indumenti sono o possano essere contaminati da agenti chimici, cancerogeni o biologici, nel caso che si provveda alla loro pulizia all’interno dell’azienda, il datore di lavoro dovrà tener conto dei rischi connessi con la manipolazione ed il trattamento di tali indumenti da parte dei lavoratori addetti e pertanto dovrà applicare le stesse misure di protezione adottate nel processo lavorativo; se viceversa, si sceglie un’impresa esterna, il datore di lavoro è responsabile delle buone condizioni igieniche e dell’efficienza di tali DPI, efficienza che un’errata pulizia potrebbe pregiudicare.

Il datore di lavoro (d’ora in poi, nell’articolo, DL) deve preventivamente assicurarsi che l’impresa scelta abbia i requisiti tecnici professionali sufficienti allo scopo e curare che tali indumenti vengano consegnati opportunamente imballati, ed evitare i rischi di contaminazione esterna.

Il DL inoltre, dal momento che è tenuto ad

assumere gli appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate (uso dei DPI) possono causare rischi per la salute della popolazione, fra cui rientra, a questi fini, il lavoratore esterno, deve provvedere alla puntuale informazione della lavanderia esterna sulla natura dei rischi connessi alla manipolazione degli indumenti contaminati, e sulla loro entità.

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

Il DL sceglie i DPI più idonei in base al tipo di lavoro per cui devono essere utilizzati e al comfort e non deve avere limitazioni nella possibilità di scelta del fornitore tenendo presente che la responsabilità della decisione rimane sempre a suo carico. Anche la Corte di Cassazione ha ribadito che il DL è obbligato al mantenimento dell’efficienza e alla pulizia dei DPI. Il DL, quindi, deve possedere le conoscenze utili per la selezione dei DPI più idonei e la verifica della durabilità degli stessi sulla base dello specifico uso che ne viene fatto all’interno della sua azienda. Le competen-

ze specifiche del DL, unitamente alle informazioni fornite dal produttore, sono utili anche ad intraprendere le idonee misure di deposito, impiego, pulizia, manutenzione, revisione e disinfezione dei DPI.

Il DL ha l’obbligo di garantire che le operazioni per la pulizia e il mantenimento dello stato di efficienza degli indumenti DPI non inficino le caratteristiche tecniche di protezione contro i rischi per i quali i DPI sono stati progettati.

CONTAMINAZIONE DEI DPI

Il DL in fase di stesura del documento di valutazione dei rischi tiene conto anche della potenziale contaminazione degli indumenti DPI. Nel caso di utilizzo di indumenti DPI per la protezione da agenti cancerogeni e/o mutageni, è auspicabile che il datore di lavoro preveda DPI del tipo “usa e getta” da distruggere dopo l’uso e l’eliminazione di quelli non “usa e getta” a seguito di una eventuale contaminazione. Per tutti gli altri DPI sarà responsabilità diretta del datore di lavoro assumere iniziative adeguate in me-

trattamenti sicurezza

rito al trattamento più idoneo da scegliere (senza contravvenire a quanto indicato dal Fabbricante) per la pulizia e la manutenzione dei DPI contaminati dagli agenti di rischio chimici e/o biologici.

Rispetto agli agenti chimici è possibile che il rischio per l’operatore sia dovuto all’inalazione di sostanze tossiche (polveri sclerogene, solventi, etc.), per le quali è utilizzato un DPI di protezione delle vie aeree, ma è possibile che le stesse sostanze depositandosi sugli indumenti possano in un secondo tempo essere inalate o assorbite tramite la cute.

Anche nel caso di una protezione multipla, per esempio da agenti chimici e biologici, il DL dovrà tenere conto della possibilità che un trattamento ad alta temperatura idoneo per la “neutralizzazione” della contaminazione da agenti biologici potrebbe inficiare le proprietà di protezione dei DPI dagli agenti chimici.

Anche in questo caso la consulenza del Fabbricante è uno strumento imprescindibile per le decisioni in merito ai trattamenti da effettuarsi. Le sostanze chimiche, per la gran parte di per sè o per il lavaggio con neutralizzanti etc., sono tossiche per l’ambiente se manca il trattamento delle acque di scarico. Quindi le informazioni sul lavaggio dovrebbero comprendere anche quelle sullo smaltimento degli scarichi. In alcuni casi può essere prevista la verifica del mantenimento dei requisiti protettivi di un DPI in uso; tale verifica, ad opera del Datore di Lavoro o di terzi, può essere eseguita solo osservando le specifiche indicazioni del Fabbricante.

Tutti i DPI devono essere sottoposti alle procedure di certificazione previste nei decreti di recepimento della direttiva europea 89/686/CE e s.m.i. Tali procedure di certificazione CE impongono al Fabbricante l’assunzione della responsabilità di garantire che il DPI “possiede i requisiti essenziali di salute e di sicurezza” previsti nell’allegato II del D.Lgs. 475/92: tali requisiti prestazionali devono essere garantiti dal Fabbricante per tutta la durata del DPI stesso.

trattamenti sicurezza

Le indicazioni fornite dal Fabbricante sui trattamenti mettono in sicurezza l’utilizzatore circa l’evenienza di un deterioramento dei DPI a seguito del lavaggio. Laddove i DPI siano suscettibili di invecchiamento, è sempre il Fabbricante che deve indicare il numero massimo di lavaggi, secondo le modalità prestabilite, cui può essere sottoposto il DPI senza perdere i requisiti di protezione contro i rischi, che sono stati certificati in fase di immissione in commercio del prodotto.

USURA DA LAVAGGIO

Il DL può affidare a una ditta esterna specializzata la pulizia e il mantenimento dello stato di efficienza di un DPI e sarà sua cura verificare, in fase di stesura del contratto con la Lavanderia specializzata, le modalità di lavaggio, secondo quanto indicato dalla nota informativa fornita dal Fabbricante. La Lavanderia specializzata può certificare il tipo di lavaggio eseguito in conformità a quanto previsto dal contratto. Qualora si verificasse un incidente sul luogo di lavoro, infatti, la responsabilità dell’efficienza del DPI ricadrebbe direttamente sul DL. L’eventuale verifica dei requisiti prestazionali degli indumenti DPI eseguibile attraverso test non distruttivi, può essere utilizzata unicamente per convalidare il processo di ricondizionamento dell’indumento DPI, ovvero per appurare che i trattamenti adottati nel processo di lavaggio non inficino le caratteristiche tecniche di protezione contro i rischi specifici per i quali i DPI sono stati progettati. Tale verifica non può in alcun modo certificare la conformità del prodotto in uso alle specifiche norme EN, né può autorizzare chi è incaricato del lavaggio ad eseguire un numero di trattamenti superiore a quelli previsti dal Fabbricante. Si ricorda, a tale proposito, che i requisiti prestazionali previsti dalla specifica norma tecnica di riferimento per i DPI marcati CE, devono essere garantiti dal Fabbricante per tutta la durata dei DPI stessi (quando questi siano utilizzati e manutenuti secon-

TUTTI I DISPOSITIVI

DI PROTEZIONE

INDIVIDUALE DEVONO

ESSERE SOTTOPOSTI

ALLE PROCEDURE

DI CERTIFICAZIONE

PREVISTE NEI DECRETI

DI RECEPIMENTO DELLA

DIRETTIVA EUROPEA

89/686/CE

do quanto indicato dal Fabbricante); per quanto riguarda l’eventuale diminuzione delle prestazioni dei DPI invecchiati, è necessario fare attenzione alla scadenza impressa sul singolo pezzo e alla durata che, se non individuata a priori dal Fabbricante, dovrebbe poter essere determinabile dall’utilizzatore in relazione alla qualità del modello e alle condizioni effettive di deposito, di impiego, di pulizia, di revisione e di manutenzione.

Inoltre, qualora si constatasse che i DPI subiscono un’alterazione rapida e sensibile delle prestazioni a causa dell’invecchiamento provocato dall’applicazione periodica di un processo di pulitura raccomandato

dal Fabbricante, quest’ultimo deve apporre, se possibile, su ciascun dispositivo posto in commercio, l’indicazione del numero massimo di pulitura al di là del quale è opportuno revisionare o sostituire i DPI; in mancanza di ciò il Fabbricante deve fornire tale dato nella nota informativa.

Il DL deve garantire un uso corretto dei DPI, dove con uso si intende ogni fase della loro manipolazione, dall’immagazzinamento, all’uso propriamente detto, alla pulizia, alla manutenzione, etc. Da quanto riportato si deduce che chiunque sia addetto alla pulizia dei DPI, per delega del DL (sempre unico responsabile), deve essere informato dei rischi, delle procedure di pulizia raccomandate dai Fabbricanti e conseguentemente addestrato.

INTERNALIZZAZIONE O ESTERNALIZZAZIONE

Nel caso in cui il processo di pulizia sia svolto all’interno dell’azienda bisognerebbe utilizzare personale dedicato, opportunamente addestrato allo scopo. Tra le mansioni del suddetto personale dedicato rientra l’incarico di rendere riconoscibile il singolo DPI che è per uso personale ed esclusivo del lavoratore. Il DL, nella gestione dei DPI, deve verificare ogni fase della loro manipolazione e, per semplificare le operazioni di controllo, potrebbe utilizzare una check list da somministrare periodicamente in azienda.

Il personale dedicato alla gestione dei DPI dovrà verificare che per ogni indumento DPI siano seguite e rispettate tutte le indicazioni rilasciate dal Fabbricante: laddove sussistano dei dubbi su come agire, il personale dedicato alla gestione degli indumenti DPI potrà rivolgersi al Fabbricante chiedendo la sua assistenza.

Qualora il lavaggio degli indumenti DPI sia affidato ad una ditta esterna, il personale dedicato alla gestione dei DPI, su incarico del DL, si farà carico di seguire la vita dell’indumento DPI all’interno della propria azienda.

EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ

in un solo sistema

Nel mondo della pulizia professionale, precisione ed efficienza sono elementi chiave per ottenere risultati ottimali riducendo al minimo sprechi e costi. Per rispondere a questa esigenza, Hygenia ha sviluppato un sistema di diluizione avanzato che semplifica e ottimizza la gestione dei detergenti super concentrati.

Nel mondo della pulizia professionale, precisione ed efficienza non sono solo desiderabili, ma essenziali. Ogni errore nel dosaggio dei detergenti può comportare sprechi, costi elevati e risultati insoddisfacenti. È qui che entra in gioco Hy-WELL, il diluitore avanzato sviluppato da Hygenia, pensato per trasformare il modo in cui vengono gestiti i detergenti super concentrati. Grazie a una tecnologia all’avanguardia, il dispositivo assicura un dosaggio preciso, eliminando il rischio di errori umani e garantendo sempre la giusta proporzione tra detergente e acqua.

Il sistema utilizza RFID e QR code per riconoscere automaticamente i flaconi, prevenendo scambi accidentali di prodotto e assicurando un utilizzo sicuro e controllato. Con un flacone da 2,6 litri, il meccanismo di diluizione permette di ottenere fino a 1.300 litri di soluzione pronta all’uso. Questo significa meno ricariche e un notevole risparmio di tempo per le aziende che necessitano di elevati standard di pulizia. Inoltre, l’interfaccia intuitiva semplifica l’utilizzo, eliminando la necessità di formazione specifica per gli operatori. I responsabili possono anche personalizzare le impostazioni di diluizione tramite un accesso protetto da password, adattando il funzionamento alle esigenze specifiche della struttura e migliorando la gestione dei consumi.

UN INVESTIMENTO

CHE FA RISPARMIARE

Oltre a ottimizzare l’uso dei detergenti, HyWELL consente una riduzione significativa dei costi di approvvigionamento grazie alla corretta diluizione. Anche la logistica ne trae beneficio: trasportare detergenti concentrati anziché soluzioni già pronte riduce peso e volume delle spedizioni, abbassando i costi di trasporto e limitando l’impatto ambientale. Un ulteriore vantaggio è la diminuzione dei rifiuti plastici , grazie all’impiego di flaconi riutilizzabili. Inoltre, la possibilità di monitorare i consumi attraverso report dettagliati consente di individuare eventuali sprechi e ottimizzare ulteriormente le risorse. Scegliere questa tecnologia significa migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e adottare un approccio più sostenibile alla pulizia. Con il continuo investimento in soluzioni innovative, Hygenia si conferma un punto di riferimento per chi cerca strumenti affidabili e rispettosi dell’ambiente. Con HyWELL, la gestione dei detergenti diventa più intelligente, efficace ed ecologica.

Un nuovo approccio sostenibile LAVARE A BASSA TEMPERATURA

In un mondo sempre più attento all’ambiente e alla sostenibilità, anche il settore della lavanderia professionale è chiamato a fare la sua parte. Una delle scelte più efficaci e immediate per ridurre l’impatto ambientale è il lavaggio a bassa temperatura, una pratica che, grazie ai giusti prodotti, garantisce risultati impeccabili riducendo consumi e sprechi. La linea Green’r di Christeyns, con formulazioni all’avanguardia e certificazioni Ecolabel, è la risposta perfetta per chi cerca efficienza, risparmio e rispetto per l’ambiente.

PERCHÉ SCEGLIERE IL LAVAGGIO BASSA TEMPERATURA

Il lavaggio a bassa temperatura consente un notevole risparmio energetico, fino al 60% rispetto ai tradizionali cicli di lavaggio. Questo si traduce in minori costi operativi e una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, lavare a freddo aiuta a preservare la qualità dei tessuti, rallentandone l’usura e mantenendo più a lungo colori e fibre.

Ma i vantaggi non finiscono qui. Il lavaggio a freddo è anche più delicato su fibre sensibili, rendendolo ideale per capi tecnici, tessuti misti o articoli che richiedono cure particolari. È un gesto semplice, ma concreto, verso una lavanderia più green e responsabile.

I prodotti della linea Green’r sono particolarmente efficaci per offrire performance elevate anche in condizioni di lavaggio a freddo. Composta da detergenti, candeggianti, ammorbidenti e additivi certificati Ecolabel. La loro azione mirata permette di lavare tutti i tipi di tessuti a basse temperature, mantenendo alti standard di pulizia. Inoltre, grazie al supporto tecnico Christeyns, è possibile ottimizzare ogni ciclo di lavaggio, personalizzando i dosaggi in base a carichi, tipologia dei capi e grado di sporco. Il risultato? Massima efficienza con il minimo impatto ambientale.

SOSTENIBILITÀ CERTIFICATA

La certificazione Ecolabel, riconosciuta a livello europeo, garantisce che i prodotti Green’r rispondano a criteri rigorosi in termini di ecocompatibilità, sicurezza e prestazioni. Scegliere Green’r significa dunque fare una scelta trasparente e verificata, a favore dell’ambiente e della salute di operatori e utenti finali.

Con prodotti adeguati e un uso consapevole, è possibile contenere l’impatto ambientale senza compromettere l’efficacia. Christeyns supporta chi punta su soluzioni sostenibili e sceglie ogni giorno un’idea di pulizia più responsabile.

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Conoscere a fondo il proprio cliente ideale permette di offrire servizi mirati, costruire relazioni durature e distinguersi dalla concorrenza

In un mercato affollato come quello del cleaning, dove la concorrenza è agguerrita, la strategia dell’“uno vale l’altro” non porta a niente di costruttivo. Non è possibile rivolgersi a tutti, e provare a farlo porta solamente a disperdere energie e risorse preziose. Bisogna invece focalizzarsi su chi apprezza davvero il valore unico dei servizi che offriamo ed è disposto a pagare il giusto prezzo per la qualità che mettiamo in campo. Immaginiamo ciò che fa un arciere: mira a un bersaglio specifico, non lancia frecce a caso nella speranza di colpire qualcosa. Allo stesso modo, un’impresa dovrebbe definire con precisione il proprio cliente ideale, conoscerne le esigenze, i desideri, le abitudini. Solo così sarà possibile creare un’offerta irresistibile e comunicare in modo efficace, trasformando i potenziali clienti in partner fedeli. I clienti mordi e fuggi, quelli che guardano solo al prezzo più basso, vanno dimenticati. Bisogna puntare a chi cerca l’eccellenza, chi sa riconoscere la differenza tra una pulizia superficiale e un servizio impeccabile. Sono questi i clienti che faranno crescere l’impresa, quelli che porteranno nuove opportunità grazie al passaparola positivo. Vediamo quali sono gli step che portano

Acquisire clienti con IL TARGET GIUSTO

alla definizione di un target ideale, necessario per iniziare ad adottare un approccio mirato e vincente e abbandonare le strategie di marketing generiche.

IDENTIFICARE IL PUBBLICO IDEALE

In un mercato competitivo come quello del cleaning professionale, non ci si può permettere di disperdere energie. Bisogna identificare con precisione il proprio cliente ideale, il cosiddetto “avatar cliente”, e concentrare su di esso i propri sforzi di marketing. Questo non significa semplicemente definire un settore (aziende, ospedali, ristoranti), ma andare un po’ più a fondo. Per procedere a questa identificazione, bisogna innanzitutto analizzare i dati demografici: dimensioni dell’azienda, settore di appartenenza, posizione geografica, budget disponibile.

Poi, si procede ad indagare gli aspetti psicografici, che sono rappresentati dalle esigenze specifiche del cliente in termini di pulizia, i valori che li guidano (ad esempio sostenibilità, efficienza, sicurezza), quali sono i loro punti deboli e come possiamo risolverli.Per analizzare i dati è necessario utilizzare degli strumenti di analisi: sfruttare quindi i dati di mercato, i sondaggi, le

interviste, l’analisi della concorrenza per creare un profilo dettagliato del proprio cliente ideale. Per esempio, un’impresa specializzata in strutture sanitarie non si limiterà a offrire “pulizie ospedaliere”. Definirà, invece, il suo avatar cliente come “direttore sanitario di ospedale medio-grande, con budget elevato, esigenze di sanificazione certificate, attenzione alla sicurezza del paziente e all’utilizzo di prodotti eco-compatibili”. Sulla base di questo profilo, l’impresa creerà pacchetti di servizi specifici, evidenziando le certificazioni di qualità, l’esperienza in sanificazione di ambienti ad alto rischio e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. I messaggi di marketing saranno mirati, utilizzando un linguaggio tecnico e professionale, evidenziando i vantaggi specifici per il cliente ideale. In sintesi, definire l’avatar cliente significa passare da una strategia “one-size-fits-all” a un approccio personalizzato, che massimizza l’efficacia delle azioni di marketing e permette di conquistare i clienti più redditizi e fedeli.

AFFINARE LA MIRA

Non ci basta sapere chi è il nostro cliente ideale, dobbiamo anche sapere dove si tro-

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I PILASTRI DI UNA STRATEGIA DI MARKETING

POSIZIONE

Concentrarsi su clienti nella propria zona, così da ridurre i costi di trasporto, velocizzare gli interventi e costruire relazioni di fiducia

SETTORE

Specializzarsi in un settore specifico per acquisire competenze e certificazioni, offrendo servizi su misura

va, cosa fa, quanto è grande e quanto può spendere. Posizione, settore, dimensione e budget sono quindi i quattro pilastri sui quali costruire la propria strategia di targeting.

La vicinanza è un vantaggio competitivo. Concentrarsi su clienti nella propria zona permette di ridurre i costi di trasporto, velocizzare gli interventi e costruire relazioni di fiducia. Per farsi conoscere, è molto utile creare partnership con fornitori locali, partecipare a eventi del territorio e sfruttare il passaparola.

Bisogna sempre ricordare che ogni settore ha le sue specificità. Un’azienda alimentare richiede sanificazioni certificate, un negozio di abbigliamento necessita di pulizie estetiche, un ufficio ha bisogno di efficienza e discrezione. È importante specializzarsi in un settore specifico per acquisire competenze e certificazioni, offrendo servizi su misura e diventando un punto di riferimento.

La dimensione del cliente determina la frequenza e l’intensità delle pulizie. Un piccolo ufficio avrà bisogno di interventi settimanali, una grande azienda richiede pulizie giornaliere. Per questo motivo bisogna offrire pacchetti flessibili e personalizzabili,

/ 2025

DIMENSIONE

Offrire pacchetti di servizi flessibili e personalizzabili in base alla dimensione del cliente, che determina frequenza e intensità delle pulizie

adattando i propri servizi alle diverse esigenze e dimensioni dei clienti. Ultimo pilastro da analizzare, ma non meno importante degli altri, è il budget del cliente. Esso influenza i servizi che può permettersi. Un’azienda con risorse limitate opterà per pacchetti essenziali, una grande impresa investirà in servizi premium. Creare diverse fasce di prezzo, offrendo servizi di base e servizi extra, è utile per soddisfare le diverse esigenze dei clienti, a seconda delle loro disponibilità economiche. Ad esempio, un’impresa di pulizie che mira a piccole e medie imprese locali potrebbe concentrarsi su aziende nel raggio di 20 km dalla propria sede, specializzarsi in pulizie per uffici e negozi, offrendo servizi di pulizia ordinaria, sanificazione e igienizzazione. Potrebbe inoltre creare pacchetti flessibili con diverse frequenze e intensità di intervento, adattandosi alle dimensioni delle aziende, offrendo diverse fasce di prezzo, con servizi di base e servizi extra come la pulizia di vetrate o la sanificazione di ambienti specifici. In questo modo, l’impresa massimizza l’efficacia delle sue azioni di marketing, conquistando clienti che apprezzano la qualità dei suoi servizi e che sono disposti a pagare il giusto prezzo.

BUDGET

Creare diverse fasce di prezzo per soddisfare le diverse esigenze del cliente, a seconda delle sue disponibilità economiche

PADRONEGGIARE I CANALI DI COMUNICAZIONE

Per diventare dei maestri nell’arte di intercettare il proprio pubblico di destinazione, bisogna imparare a scegliere i canali di comunicazione più efficaci.

Se il proprio target è composto da aziende giovani e dinamiche, è opportuno sfruttare i social media, creando contenuti coinvolgenti, partecipando a gruppi di discussione, avviando campagne pubblicitarie mirate.

Per le grandi imprese e le istituzioni, invece, le fiere di settore sono un’occasione imperdibile per presentare i propri servizi, stringere partnership e generare contatti qualificati.

Se il proprio target è rappresentato da ristoranti e attività commerciali locali, è utile instaurare delle partnership, collaborando con fornitori di attrezzature, associazioni di categoria e altri operatori del settore. A prescindere dal target è sempre utile creare contenuti online di valore, articoli di blog, video tutorial in grado di comunicare esperienza e competenza. Infine, bisogna ricordare di non sottovalutare il potere del passaparola: un cliente soddisfatto, infatti, è il miglior venditore.

imprenditività

PROIEZIONE ED EMPATIA

La pulizia precede ogni momento importante della vita, per cui chiunque operi nel settore oltre ad un’attività svolge un compito sociale di grande rilevanza

a cura di

CARDINALI

Le prestazioni globali di un’organizzazione dipendono direttamente dalle prestazioni dei singoli. La missione del professionista delle pulizie è garantire il massimo livello di vivibilità ambientale sotto il profilo igienico, estetico e funzionale. Diversi invece sono gli obiettivi, come la qualità prestazionale, raggiungibile attraverso uno schema operativo che non si basi solo sullo spirito e la abnegazione del singolo individuo, ma attraverso una formula che fa riferimento a criteri industriali. Questo significa che ogni operatore deve compiere gestualità prefissate e deve occuparsi di una porzione dell’intera operazione e che tutti insieme realizzano un prodotto. È importante sottolineare come la pulizia occupi un ruolo primario nel contesto sociale, considerando il suo effetto preventi-

vo nei confronti dei fattori epidemiologici, ma allo stesso tempo ha dei forti riflessi sull’immagine pubblica e privata. Va inoltre considerato il suo aspetto funzionale relativo alla fase preparatoria di uno spazio dove deve svilupparsi un’attività o un avvenimento.

IL RESPONSABILE

Un operatore deve possedere la cultura della professione, la cultura della sicurezza e la cultura dell’ospitalità, acquisibili attraverso una didattica così articolata: formazione/bagaglio culturale, addestramento, istruzioni tecniche obbligatorie e volontarie. Innanzitutto, l’operatore di pulizia deve capire il particolare contesto presso cui opera: queste nozioni indispensabili appartengono alla sfera della formazione, da

CRISTINA

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non confondersi con l’addestramento. La formazione trasferisce dei concetti mentre l’addestramento insegna ad usare le macchine, a fare scorrere un attrezzo, a diluire e stendere un detergente.

Una volta nominato, al responsabile spettano questi compiti:

• identificazione della necessità che il servizio non è solo pulizia, ma anche parte integrante dell’attività interna e quindi soggetta ai mutamenti delle esigenze;

• identificazione delle proposte formative disponibili e loro valutazione;

• miglioramento dei processi di erogazione di un prodotto-servizio, inteso come miglioramento dovuto alla costante e attenta gestione delle risorse, in particolare di quelle umane.

Ne consegue che è molto difficile ipotizzare di poter realizzare sostanziali cambiamenti senza prima educare e formare le persone verso un atteggiamento mentale di favore e piena comprensione dei benefici che questa filosofia aziendale può portare.

IL FORMATORE

La riuscita di un corso per la formazione di operatori o tecnici dipende da questi fattori: la condizione del locale, i contenuti tecnici e la composizione dell’aula. Infatti occorre effettuare una preselezione dei partecipanti per comporre un gruppo omogeneo ed evitare che partecipino persone non motivate, operatori che svolgono funzioni diverse dai temi trattati e persone con forti differenze culturali.

Il formatore sviluppa la propria attività evitando perdite di tempo alla forza lavoro del proprio cliente, sviluppando l’addestramento direttamente negli ambienti di lavoro e alternando corsi di teoria e pratica. In particolare, attiva quelli che sono i due fattori fondamentali del successo: l’empatia e la proiezione di un’iniziativa. Deve inoltre tenere nella massima considerazione le aspettative, le motivazioni e le opinioni de-

gli operatori. Deve essere se stesso, usare il proprio linguaggio abituale, esprimere le proprie convinzioni, rifarsi alla propria esperienza, raccontare esempi che sono capitati, rimanere fedele alla propria personalità. Il formatore deve cercare di iniziare il discorso in maniera promettente, solleticando l’interesse e chiudere il discorso in maniera eclatante. Occorre fare attenzione ai problemi organizzativi e mantenere sempre il controllo della situazione anche se complessa, ed essere caloroso e così avrà successo.

Nel caso si trovasse di fronte a un gruppo demotivato e contrariato deve attivare colloqui singoli, evitando perdite di tempo: l’arena della comunicazione prevede la presenza di contrari, neutrali o favorevoli e occorre individuarli singolarmente. Nella chiusura del colloquio o di una riunione non devono essere introdotte nuove ipotesi, altrimenti non si tratterebbe di una chiusura, ma verrebbe lasciata una porta aperta a nuove interpretazioni.

Gli operatori devono essere trasformati in partecipanti, in partner coinvolti nel processo comunicativo e nella gestione delle operazioni. Bisogna permettere agli operatori di porre domande, chiedere l’opinione far maturare le conclusioni e dare un’occasione operativa per verificare il ragionamento teorico. Infine, è importante dare agli operatori la possibilità di discutere tra loro, purché ciò non avvenga sul posto di lavoro, poiché non è la sede adatta.

L’INVISIBILITÀ

È ormai accertato che non è possibile risolvere i problemi di qualsiasi tipo di ambiente con continuità, garantendo standard qualitativi uniformi senza aver prima costruito i presupposti di base. Questo dipende dalla ripetitività delle operazioni, dall’assuefazione dell’occhio allo sporco e al degrado, ma essenzialmente deriva dalla mancanza di veri e propri professionisti, in grado di operare con criteri industriali, pianificando

PULIZIA

I PUNTI FERMI

Il risultato conforme alle esigenze espresse si articola su tre profili: igienico, estetico, funzionale

Il primo deve eliminare o mantenere entro i limiti di guardia la carica batterica che si sviluppa in ambienti dove avviene un continuo ricambio di persone, mentre il profilo estetico ha come obiettivo il mantenimento dello stato d’uso naturale delle superfici, cercando di mantenere il più a lungo possibile l’effetto nuovo. Infine, l’aspetto funzionale ha come obiettivo la restituzione nei tempi previsti della disponibilità dell’ambiente, svolgendo i compiti entro quel termine e segnalando ogni anomalia che ne possa compromettere l’efficienza. Nello stesso tempo, occorre agire drasticamente con prodotti adeguati sulla mappa dei punti critici, rappresentata dai punti di contatto, dalle superfici.

il lavoro in modo che chiunque possa essere in grado di eseguirlo senza doversi sempre affidare al sacrificio e all’abnegazione di singoli individui. L’esercito dei pulitori non va abbandonato a sé stesso senza il dovuto equipaggiamento, per non parlare degli aspetti economici, degli stimoli del sistema premiante e un addestramento che sì e no soddisfa la pulizia di facciata. La sottostima si esprime con un atteggiamento mentale errato nei confronti dei responsabili e da parte delle aziende si tende ad affidare ad un operatore generico la vivibilità dell’ambiente lavoro senza che abbia nessuna conoscenza sulle tematiche della pulizia o delle manutenzioni.

Fonte: L’azienda

nell’azienda a cura di Mauro Martini, supplemento di Dimensione pulito 2021

SE E SOLO SE

Se e solo se le premesse sono accettabili, le strategie, le tattiche operative e il modello progettuale per la realizzazione di un “cantiere” risulteranno di buon senso

GRAZIANO DASSI

L’obiettivo è una riflessione sul “problema zanzare” e una disamina sullo stato dell’arte di un esempio ultradecennale di lotta alle zanzare in una grande città. Lo scopo è valutare quanto è stato fatto cercando di identificare i miglioramenti possibili, posto che siano realisticamente possibili.

ZANZARE E INSIEMI

È mia opinione che per affrontare i problemi ambientali in cui dovrebbero coesistere la necessità di perseguire un ambiente igienicamente salubre e contemporaneamente essere rispettosi di un ambiente in armonia con il pianeta che ci ospita sia necessario un approccio culturale a tutto tondo come peraltro l’Ecologia studia i dinamici equili-

bri naturali a tutto tondo. Un punto di vista che rispetta questo assunto potrebbe nascere a San Pietroburgo quando, 180 anni fa, esattamente il 3 marzo 1845, nacque Georg Ferdinand Ludwig Philipp Cantor. Probabilmente nessuno poteva in quel giorno immaginare che quel bimbo appena nato avrebbe apportato tali e tanti passi in avanti nella teoria degli insiemi.

Sottolineo che non entro nel merito delle differenti consolidate matematiche teorie formali degli insiemi, limitandomi alla cosiddetta teoria ingenua degli insiemi, che riassumo definendo un insieme il raggruppamento di elementi di qualsiasi tipologia che può essere selezionato mediante una caratteristica comune agli elementi (nel

nostro caso biologici, legali, ecologici, organizzativi, ambientali, sanitari, igienici, economici, turistici, politici, culturali, topografici ecc.) che gli appartengono oppure per semplice elencazione.

Da qui deriva che l’insiemistica è un metodo logico applicabile ai diversi aspetti delle scienze e anche a tutte le nostre attività quotidiane, ars disinfestandi compresa.

UN ESEMPIO IN PRIMA APPROSSIMAZIONE

Una rappresentazione grafica dell’insiemistica applicata alla lotta alle zanzare potrebbe essere quella classica dei tre cerchi i cui tre colori si intersecano, creando di fatto sette sottosistemi.

PERCHÈ

COSTI

COME

PERCHÉ

si decide di effettuare una lotta alle zanzare. Il perchè può derivare dalla necessità essenzialmente igienico-sanitaria che nasce dal fatto noto e assodato che alcune specie di zanzare sono vettori di malattie o perché rappresentano un fastidio dalle implicazioni economiche importanti, ad esempio nelle località turistiche, il tutto sotto la spinta dell’opinione pubblica o degli operatori economici. Più probabilmente da un mix di più motivazioni.

COME

si deciderà di realizzare tale lotta, raggruppa gli aspetti professionali (tattici) tecnici-operativi, organizzativi, scientifici e quelli gestionali (strategici) IPM, Pest Proofing, Sicurezza.

COSTI

dell’operazione potrebbero comprendere la valutazione del rapporto costi/benefici/sicurezza. Il che riassume con la razionalità dei numeri l’integrazione dell’intero programma.

C lo stimato insieme delle specie di zanzare a livello mondiale

R le specie di zanzare censite sul territorio nazionale

Q le specie di zanzare pungenti gli esseri umani riferite in Italia

Z Le specie note nel territorio che sarà sottoposto al nostro “cantiere”

N Le specie che non ancora censite rappresentano però la necessità di essere annoverate come specie a rischio

IL MACROSISTEMA

Per mantenere una esemplificazione metodologicamente corretta di come ogni sottosistema dovrebbe essere analizzato per dare l’avvio a un “cantiere” prendiamo in esame il macrosistema delle zanzare. Prendendo in prestito un’altra figura classica nel mondo dell’insiemistica.

La figura sopra rappresenta un esempio di come raggruppare i numeri, ma, a parer

mio, rende bene l’idea dell’insieme delle specie delle zanzare.

Mentre C, R e Q sono essenzialmente dati di letteratura, i sottosistemi Z e N rappresentano i necessari monitoraggi progettuali e di controllo dei risultati.

In effetti la rappresentazione utilizzata per suddividere il macrosistema zanzare nei sottosistemi funzionali ben si presterebbe ad analizzare le valutazioni naturalistiche

di un dato biotopo ritenuto di particolare interesse.

Ad esempio:

C fauna presente nel biotopo

D entomofauna presente nel biotopo (prima dei trattamenti) in particolari le zanzare

Q entomofauna censita (dopo i trattamenti) in particolari le zanzare

Z eventuali differenze delle specie ritenute utili

N introduzioni di specie nuove post trattamenti.

Quanto proposto potrebbe essere di particolare interesse nelle aree soggette a trattamenti adulticidi.

Tutto sommato quando descritto per sommi capi potrebbe trovare un criterio applicativo nell’adottare il sistema HACCP in tutti gli interventi di lotta antiparassitaria rivolti alla tutela igienico-sanitaria del territorio e trovare una proficua economia di scala se pianificata in programmi di lotta poli annuali. C COMPLESSI

pest control strategie

L’ECCEZIONE CONFERMA LA REGOLA?

A parer mio no, se vi è una contraddizione alla regola è importante una revisione alla regola che spieghi l’eccezione. Il drammatico e per certi versi entusiasmante aspetto è che con grande probabilità la nuova revisione (che spiega l’eccezione) con il tempo presenterà delle eccezioni.

Ho letto e scritto un fiume di parole sul come sarebbe necessario realizzare un programma di lotta razionale, sicuro ed efficace, però la sensazione che in molti casi le zanzare perdano qualche battaglia ma finiscono con il vincere la guerra mi pare una affermazione statisticamente attendibile. Mi sembra di affrontare la quadratura del cerchio come un problema che non abbia una soluzione, per cui ho cercato di proporre un “cantiere” in cui si affronti la guerra alle zanzare sapendo che ci sono molte probabilità che sia più lunga della famosa guerra dei cent’anni.

GLI APPROCCI

Esamino ora lo stato dell’arte senza entrare più di tanto nel merito, facendo una sorta di zibaldone di quanto ricordo e di ciò che ho conservato ricordo (in ordine sparso e del tutto casuale e per niente esaustivo):

- Introduzione dei pipistrelli come regolatori della popolazione zanzarifera per cui sono comparsi in molte città, cittadine e parchi le bat house o bat box. Per un periodo di tempo tale tecnica ha trovato un’eco positiva, ora mi sembra che tale strategia di lotta sia caduta nel dimenticatoio.

- Tentativo di messa a punto di feromoni che però a tutt’oggi non mi sembra che siano giunti a significativi risultati. Però ho dei ricordi di risultati positivi in ambienti chiusi.

- Lotta biologica, ad esempio con lancio di maschi sterili. Suggestiva lotta guidata che con vari aggiustamenti è ancora indagata e promossa. A parer

mio i punti critici sono un minor slancio alla copula dei maschi sterili per cui basta la presenza di una percentuale di ± il 10% di maschi “selvatici” per avere una fecondazione delle femmine tendente al 90% e, inoltre, la specificità delle specie per cui il lancio di individui sterilizzati o geneticamente modificati dovrebbe tener conto di tutte le specie censite nel territorio soggetto ai lanci. Pur tuttavia alcuni positivi risultati inducono i ricercatori a cercare soluzioni a questi punti critici.

- Sensibilizzazione della popolazione a comportamenti virtuosi e a collaborazioni attive soprattutto nelle aree private. Il punto critico è l’inerzia della popolazione a integrarsi proficuamente a quanto è realizzato dalla pubblica amministrazione. La parola d’ordine è perseverare senza farsi scoraggiare dagli scarsi risultati. Vero è che ci sono casi che dopo anni e anni di “informazione e formazione i risultati sono incoraggianti.

- Una resistenza non priva di considerazioni condivisibili a piani di lotta mirati che contemplassero interventi di lotta adulticida in aree in cui il problema delle zanzare potesse essere considerato endemico.

L’elencazione potrebbe continuare ma mi appare sufficientemente esaustivo per indicare che l’approccio deve essere il più possibile multidisciplinare senza che nessun componente prevalga sugli altri.

IL CANTIERE IDEALE

L’attivazione di un cantiere dovrebbe basarsi su un progetto quanto mai circostanziato e razionalmente dettagliato, su una impresa che lo realizzi con onestà di intenti e in grado di adattarsi ai mutamenti che il meteo sempre più imprevedibile propone e sui dati di monitoraggio che man mano ne accompagnano lo svolgimento (va da sé che il punto di eccellenza è il capocantiere).

In particolare dovrebbe basarsi su:

• Capitola ti tecnici auto adattativi e disciplinari coerenti con gli obiettivi, è necessario sancire le motivazioni che giustificano la lotta, ad esempio se sono di carattere sanitario è evidente che le terapie siano adeguate all’importanza degli obiettivi di salute pubblica o se la lotta si attua in un ambiente sensibile in cui vi è la necessità di operare con la massima sicurezza la scelta delle risorse tecniche e delle tecniche applicative devono essere rigorosamente calibrate.

• Per la scelta delle risorse tecniche e dei protocolli operativi non vi sono particolari difficoltà. Diverso è il discorso per quanto riguarda l’ortodossia operativa. Il punto critico sono le risorse umane che devono essere informate, formate e addestrate, ma soprattutto motivate a ben operare.

• Vale lo stesso discorso per i monitoraggi alla base del progetto, ad esempio la competenza delle indagini entomologiche in genere è di buon livello, diversamente accade per l’interpretazione dei dati. A tal proposito ricordo che i dati delle trappole utilizzate da un team di sicura competenza scientifica non coincidevano con i dati che ottenevo io utilizzando le stesse trappole ma posizionate con criterio a poca distanza. Il che ha creato non poche diatribe sul come attivare i trattamenti. Sono molto convinto che i dati dei due gruppi fossero rigorosamente esatti, ma gli scontri nascevano dalla loro interpretazione.

• Sottolineo che quanto esposto non vuole essere conclusivo ma sottolineare l’importanza della razionalità nel valutare i punti critici ambientali che devono basarsi su dati oggettivi, non dimenticando la teoria degli errori e la necessità del rigore metodologico.

Aggiungerei anche due punti che ritengo determinanti per il successo della “guerra”: i controlli dei risultati e la capacità di correggere gli inevitabili errori.

SPECIE

Culex pipiens

NOME VOLGARE

Zanzara comune

INQUADRAMENTO

SISTEMATICO

Classe Insecta

Ordine Diptera

Sottordine Nematocera

Famiglia Culicidae

Sottofamiglia Culicinae

DIMENSIONI

Larva

4 - 5 mm; con sifone, inclinata rispetto al pelo dell’acqua in posizione di riposo

Adulto

5 - 6 mm; in posizione di riposo, il corpo risulta parallelo rispetto al piano di appoggio

CICLO BIOLOGICO

UOVO – LARVA – PUPA MOBILE - ADULTO

Durata ciclo 8 - 16 gg in condizioni ottimali N° generazioni/anno da 8 a 12 in funzione della temperatura N° uova/femmina circa 300, a gruppi sulla superficie dell’acqua

Svernamento femmina adulta fecondata, in luoghi riparati (edifici, scantinati, ecc.)

CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE

Larva con torace largo e sifone respiratorio; pupa dotata di cornetti respiratori allungati e stretti; adulto caratterizzato dalla presenza di unghie con pulvilli e senza denticolatura. Cosmopolita e molto diffusa.

HABITAT

Larva e pupa: acque dolci e stagnanti inquinate da materiale organico (fogne, tombini, caditoie, corsi d’acqua, contenitori per la raccolta dell’acqua piovana, recipienti abbandonati,

discariche, fontane, vasche, vasche di sollevamento, ecc., ovunque vi sia ristagno d’acqua).

La temperatura massima per lo sviluppo delle larve è di 38 °C.

Adulto: all’aperto e nelle abitazioni.

ABITUDINI ALIMENTARI

Larva: materiale organico, alghe e microrganismi.

Adulto: la femmina è ematofaga, il maschio si nutre di succhi vegetali sostanze zuccherine, talvolta di deiezioni e liquidi organici.

DANNI

Fastidio causato da ronzio e punture; irritazioni cutanee locali, possibili reazioni allergiche. Possibile trasmissione di patologie quali: filariosi, febbre maltese, arbovirus, virus della Rift Valley (meningoencefalite), ecc. Danni economici nelle zone turistiche ma anche in zootecnia (allevamenti di maiali, compromette l’aspetto dei prosciutti).

Fonte: Banca dati GEAM

ZANZARE come proteggere

i nostri ambienti in modo sicuro

e a basso impatto

Creare spazi salubri e confortevoli significa anche saper gestire la presenza delle zanzare, soprattutto durante i mesi più caldi. Oggi il controllo di questi insetti può contare su soluzioni innovative come Mosquitorex® e il dispositivo Moskyp, sviluppati e introdotti da Newpharm®. Tecnologie pensate per agire sulle larve in modo mirato, sicuro e rispettoso dell’ambiente, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita negli ambienti che abitiamo ogni giorno.

MOSQUITOREX®: UN LARVICIDA

MECCANICO NATURALE ED EFFICACE

Mosquitorex® è un larvicida meccanico rivoluzionario, progettato per eliminare le larve di zanzara nei principali focolai di proliferazione, come tombini, caditoie, sottovasi, fosse settiche, cisterne e vasche di raccolta. La sua azione fisica si basa sulla creazione di una sottile pellicola uniforme sui corpi idrici trattati, impedendo

la respirazione di larve e pupe e bloccando l’ovideposizione delle femmine. I test condotti dal Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” hanno confermato un’efficacia straordinaria: il 100% di mortalità delle larve in meno di 48 ore, con una persistenza fino a quattro settimane. Formulato con ingredienti vegetali al 100%, Mosquitorex® rispetta l’ecosistema e non presenta simboli di pericolo in etichetta. La sua commercializzazione in oltre 20 paesi conferma il successo internazionale del prodotto.

MOSKYP: UN TECNOLOGIA BREVETTATA

Per un approccio completo alla gestione delle zanzare, Newpharm® introduce anche Moskyp, un dispositivo innovativo che sfrutta la tecnologia che sfrutta le naturali variazioni di temperatura tra giorno e notte per rilasciare il liquido larvicida Mosquitorex® in maniera intelligente, senza bisogno di batterie, pannelli solari o altre fonti di energia. L’intelligente dispositivo a rilascio calibrato per una protezione continua e senza l’uso di sostanze chimiche, lo rende ideale per hotel, ristoranti e locali con spazi aperti. Questo dispositivo garantisce un ambiente più piacevole e protetto fino a 7/8 mesi con una sola ricarica, riducendo sensibilmente la presenza di zanzare senza impattare su clienti e personale.

La combinazione di Mosquitorex® e Moskyp segna un passo avanti nel controllo delle zanzare: una soluzione innovativa, sostenibile e attenta alla salute di chi vive e frequenta gli spazi. Con Newpharm®, sicurezza e benessere vanno di pari passo, grazie a strumenti efficaci che riducono l’impatto ambientale e rispettano la salute pubblica. L’innovazione è il motore del cambiamento: oggi è possibile proteggere gli ambienti in modo responsabile, senza rinunciare all’efficacia. Newpharm® lo dimostra, offrendo nuove prospettive per un controllo degli infestanti che migliora davvero la qualità della vita.

BIOA

PIRETRO, NON SOLO ABBATTENTE MA ANCHE SNIDANTE

Ecco come può aiutarci a scovare le cimici

dei letti

ENZO CAPIZZI Sales &Technical Manager e RAFFAELE CARELLA

Technical Manager

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Con l’avvicinarsi della bella stagione, aumenta la voglia di viaggiare, di spostarsi e di visitare località più o meno note. Viaggi, vacanze, weekend fuori porta: ogni occasione è buona per muoversi e scoprire nuovi luoghi. Ma insieme a trolley e zaini, può capitare di “portare con sé” anche ospiti poco graditi. Tra i più insidiosi ci sono gli insetti ematofagi, come le cimici dei letti, che approfittano proprio della mobilità

umana per colonizzare nuovi ambienti, pubblici e privati. Un rischio spesso sottovalutato, ma che merita attenzione, soprattutto in un periodo dell’anno in cui i movimenti aumentano in modo significativo. La cimice dei letti, che spicca tra gli infestanti che meglio approfittano della mobilità umana, infatti, spesso viene anche chiamata “cimice del viaggiatore”. Questo insetto ematofago non ha bisogno del pas-

disinfestazione case history

I FOCUS SULLA FORMAZIONE

DEL

PERSONALE DI SERVIZIO

PER PREVENIRE LE INFESTAZIONI

DA

CIMICE DEI LETTI

• riconoscimento insetti

saporto: gli basta infilarsi in una valigia, uno zaino o una borsa per viaggiare indisturbato verso nuove destinazioni. Con una sorprendente capacità di adattamento, riesce a colonizzare ambienti molto diversi tra loro - dalle stanze d’albergo alle abitazioni degli ignari portatori - passando prima da navi, treni, aerei e altri mezzi di trasporto, che diventano veri e propri trampolini di lancio per la sua diffusione.

MODALITÀ OPERATIVE

Vediamo le fasi ispettive e preventive, fondamentali per gestire in modo efficace un fenomeno che, troppo spesso, viene sottovalutato o affrontato con leggerezza. Un approccio poco strutturato, infatti, apre la strada a una diffusione incontrollata dell’infestante, con tutte le conseguenze del caso: danni d’immagine, stress nella gestione, reazioni psicologiche da parte degli ospiti e, naturalmente, impatti economici non trascurabili.

A tale scopo riportiamo un caso concreto di gestione che illustra le modalità operative attuate per il contenimento del fenomeno. Siamo in un piccolo albergo della provincia di Roma. È giugno 2024 quando due ospiti stranieri, al risveglio, segnalano alcune punture su spalle e schiena. Trattandosi di clienti in partenza, la segnalazione - seppur accorata - viene presa un po’ alla leggera. Ma la storia, a quanto pare, non finisce lì.

• riconoscimento tracce

• monitoraggio dei dispositivi di cattura

• nozioni sul primo sopralluogo dopo la segnalazione

• indicazioni per lo spostamento in hotel degli ospiti che segnalano punture

• gestione del materiale destinato al lavaggio

• gestione del materiale destinato allo smaltimento

• soluzioni che possono limitare la diffusione

• indicazione dei corretti tempi di attesa e chiusura al pubblico delle camere

• capacità comunicativa e gestione psicologica del cliente allarmato

• gestione dei social network e delle recensioni negative

• gestione da psicosi del personale interno alla struttura

Una settimana dopo, nuovi ospiti riportano lo stesso disagio, accompagnandolo questa volta con un j’accuse particolarmente pungente sulle recensioni del principale portale internazionale di prenotazioni. A quel punto, la situazione inizia a destare più di qualche sospetto (o timore?) nei proprietari, che decidono di rivolgersi a professionisti del settore disinfestazione.

All’arrivo dell’esperto, l’approccio risulta subito strutturato e professionale. Si parte con un’intervista al personale addetto alla manutenzione e al rifacimento camere, utile per raccogliere informazioni preliminari e orientare l’ispezione.

Poi, come da prassi, il tecnico indossa tuta, guanti e copriscarpe monouso per evitare il rischio di trasportare accidentalmente l’infestante da un’area all’altra. A quel punto, può iniziare l’ispezione approfondita della stanza incriminata.

Si procede con attenzione allo spostamento e smontaggio degli arredi: spalliere, sommier, prese elettriche, cornici, paraspigoli, mostrine… tutto viene passato al setaccio. Un’operazione che, in futuro, dovrà essere eseguita dal manutentore, dopo una breve formazione specifica.

Un alleato prezioso dell’ispezione è una bomboletta a base di Piretro – normalmente usata per l’erogazione automatica – che qui assume una funzione ben diversa: l’erogazione mirata di piccole quantità in crepe, interstizi e sotto la carta da parati. Questo uso, diverso e forse insolito, delle bombole consente di rilevare con elevata precisione i punti di annidamento delle Cimex lectularius. Grazie al forte potere snidante caratteristico del Piretro, è possibile localizzare semplicemente i punti critici.

E infatti, ciò che ci si aspettava, emerge senza troppi indugi.

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PUNTI SENSIBILI

DOVE SI ANNIDANO LE CIMICI DEI LETTI

A questo punto, dopo aver individuato la reale causa della segnalazione degli ospiti e la migliore modalità di intervento adattata all’ambiente specifico si opta per un trattamento combinato: applicazione di un insetticida residuale non repellente, utilizzo di vapore secco nelle aree sensibili e rilascio di polvere di diatomee.

Conclusa la fase operativa, il tecnico sigilla la tuta monouso in un sacchetto destinato alla lavanderia per il lavaggio ad alte temperature, insieme a un secondo sacco contenente biancheria, tendaggi e altro materiale asportabile.

L’ispezione si estende anche alle camere adiacenti, che risultano però libere da infestazioni. Si decide quindi di pianificare tre interventi a distanza di 7-10 giorni l’uno dall’altro, mantenendo la camera fuori servizio per l’intera durata del trattamento e fino alla verifica finale.

L’ispezione conclusiva, effettuata a stanza ancora non riassemblata, conferma l’assen-

za di nuove presenze: l’intervento può dirsi riuscito.

Tuttavia, sebbene sia improbabile, non si può escludere che alcune uova possano essere rimaste ancora in fase vitale, né che, in futuro, possano verificarsi nuove infestazioni.

Proprio per questo, rimettendo in funzione la camera trattata, è stato avviato un programma di prevenzione che prevede una formazione tecnica a vantaggio di governanti e manutentori, sull’importanza del riconoscimento non solo dell’insetto, ma anche delle primissime tracce riconducibili al fenomeno di infestazione e l’uso (inteso come installazione, cambio e lettura) di piccoli e semplici strumenti che consentono la prevenzione, come ad esempio piccole trappole collanti da applicare in punti sensibili, barriere meccaniche da applicare intorno alle strutture a rischio (reggi-valigia, struttura del letto, sommier). L’utilizzo adeguato di questi sistemi, ispezionati e cu-

Moquette, Battiscopa, Reggivaligia, Piedi letto, Sommier, Rete letto, Spalliera, Cuciture e imbottiture struttura letto, Struttura letto, Materasso, Lenzuola e coperte, Comodini, Quadri, Placche prese corrente elettrica, Punti luce prossimità letto, Scrivanie, Frigo, Guardaroba, Tendaggi, Sedie, Cuscini extra in armadi.

rati quotidianamente da personale formato (anche se non esperto), consente infatti di aumentare i punti di controllo e procedere precocemente non solo all’individuazione ma anche all’avvio di un pronto intervento in caso di rilievo positivo.

Il circolo virtuoso da creare, deve basarsi sostanzialmente sulla creazione di un vero e proprio filo diretto tra governante-manutentore e operatore di Pest Management, percorso, questo, indispensabile a bloccare sul nascere la diffusione di tali infestazioni.

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