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India, torre mangiasmog a Nuova Delhi Dotata di 40 ventilatori giganti, la torre dovrebbe pulire l’aria nel raggio di 1 km quadrato
Form Energy sta lavorando a una batteria ferro-aria in grado di fornire elettricità per 100 ore e a un decimo del prezzo del litio
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na batteria ricaricabile ferro-aria in grado di fornire energia elettrica per 100 ore e a meno di un decimo del costo degli ioni di litio. La “promessa” arriva da Form Energy, azienda tecnologica di Boston, che sta costruendo un progetto pilota su scala commerciale basato su batterie ferro-aria. L’innovazione punta a risolvere alcuni dei problemi legati alle batterie al litio: sono costose, si consumano e sono molto più adatte alla fornitura elettrica in tempi rapidi che allo stoccaggio a lungo termine.
COME FUNZIONANO LE BATTERIE FERRO-ARIA Form Energy ha puntato quindi sulle batterie ferro-aria che, utilizzando materiali estremamente comuni, hanno costi molto contenuti, a fronte di un’ottima capacità di accumulo. Semplificando, funzionano avviando e invertendo il processo con cui si forma la ruggine. Il ferro metallico si combina con l’ossigeno per rilasciare energia nel ciclo di scarica; quindi, quando l’energia viene applicata a questa ruggine si riconverte in ferro metallico e rilascia il suo ossigeno. La tecnologia è rimasta inattiva per molti decenni a causa di un problema di idrolisi che ha ridotto della metà l’efficienza della batteria fino a quando non è stata affrontata nel 2012. Form non ha ancora indicato l’efficienza delle sue batterie, ma ha reso noto che utilizzano un gigantesco anodo di ferro e che le celle di circa un metro quadrato sono alloggiate in moduli batteria delle dimensioni di una lavatrice, immerse in un elettrolita liquido. Oltre ai vantaggi elencati, ne spicca un altro: i materiali, arrivati a fine vita, sono altamente riciclabili. Form Energy ha raccolto più di 300 milioni di dollari per commercializzare il sistema. Il primo progetto su scala commerciale, annunciato lo scorso anno in Minnesota, sarà in grado di fornire un megawatt di potenza costante per 150 ore.
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l 23 agosto è stata inaugurata a Nuova Delhi la prima torre mangia-smog dell’India. Alta quasi 25 metri e costituita da 40 ventilatori giganti che pomperanno 1.000 metri cubi di aria al secondo, la torre – che renderà l’aria più respirabile nel raggio di un chilometro quadrato – verrà messa in funzione al termine della stagione dei monsoni. La torre è stata installata nella zona di Connaught Place, frequentatissima area commerciale caratterizzata dai tipici edifici coloniali con colonnati, gremita di negozi e punto di ritrovo per i suoi caffè e ristoranti. Il Ministro all’Ambiente di Delhi, Gopal Rai, ha spiegato come sulla base dei risultati ottenuti da questa prima torre, verrà presa o meno la decisione sul completamento del progetto, il cui costo si aggira complessivamente intorno ai 3 milioni di dollari. Ovviamente, la torre non è per nulla piaciuta ai difensori dell’ambiente, in quanto consumerà una quantità esorbitante di energia elettrica. “Le torri mangia-smog non sono la soluzione – sostiene Sunil Dahiya, del Centro per la ricerca sull’energia e l’aria. È necessario intervenire sulle fonti energetiche, basate per il 75% su centrali a carbone. L’obiettivo di questa torre – conclude Dahiya – non è di aggredire il problema, ma creare zone franche dove la gente possa respirare”.
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Lo smog è legato a cause che si ripetono ogni anno: cerchiamo almeno di contenerlo. L’obiettivo è di ridurre del 50% la quantità delle particelle PM 2,5. Se la torre avrà buoni risultati, ne realizzeremo altre in tutta la capitale
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Accumulo, le opportunità delle batterie ferro-aria
ANWAR ALI KHAN, responsabile del progetto