BLU&ROSSO n°286 – Ottobre 2022

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Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013Omologazione n. DCOCI0168 #286 ISSN: 2612-3924 SHOWROOM Cambiamenti in vista? ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) FACE2FACE Distribuzione e produzione rispondono TENDENZE Rubinetterie? Sempre più tecnologiche CONVEGNO ANGAISA Nomisma analizza il mercato ITS INCONTRI ISTITUZIONALI Un ponte sulla filiera delle costruzioni 286B LU& R OSSO INSERTO DESIGN INSIDER IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO Nel settore della ceramica, delle rubinetterie dell’arredo bagno il design ha un ruolo che consente al progetto di andare molto oltre l’estetica La ricerca nel design consente, infatti, alle aziende di innovare prodotti volte in modo rivoluzionario con nuove tecnologie materiali. designer, dunque, non hanno solamente la funzione di “abbellire prodotti, ma possono diventare alleati preziosi nello sviluppo di un’azienda CURA ROBERTA MUTTI

Defangatore R145XC: extra compattezza per chi vuole extra prestazioni.

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Performance di un’altra dimensione.

Così piccolo eppure così potente: nel nuovo filtro defangatore R145XC di Giacomini è tutto “extra”, non solo la compattezza! È extra performante, con Il magnete ad alte prestazioni e l’ampia superficie filtrante che riduce gli interventi di manutenzione. Extra efficiente, grazie al campo di portata più alto che diminuisce perdite di carico e consumi. Extra comodo, perché puoi collegarlo in qualsiasi posizione sotto la caldaia, e si pulisce senza dover svuotare l’impianto.

LA GAMMA COMPLETA, INNOVATIVA ED EFFICIENTE PER LA CLIMATIZZAZIONE RESIDENZIALE

POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA REVERSIBILI, SOSTENIBILI E AD ALTA EFFICIENZA

BHP e HMI rappresentano una scelta vantaggiosa per la climatiz zazione in ambito residenziale, sia in ristrutturazioni che in nuove costruzioni: due nuove gamme di pompe di calore reversibili ad alta efficienza, con refrigerante ecologico R32 a basso GWP

È possibile scegliere tra versioni monoblocco o split (queste ulti me dotate di valvola a tre vie), tutte dotate di un ampio ventaglio di potenze, esteso fino a 16 kW in riscaldamento. La produzione di acqua calda è garantita fino a 60°C. In dotazione anche il pannello di controllo touch screen e il mo dulo wi-fi per il controllo da remoto.

Più efficienti dei comuni generatori a combustione, le pompe di calore splittate aria-acqua ad inverter BHP sono estremamente silenziose e più efficienti dei normali sistemi a caldaia; l’unità interna è disponibile in versione con o senza accomulo di A.C.S.; la funzione anti-legionella è un ulteriore plus di questo sistema.

HMI, per installazione da esterno, è perfetto in sostituzione o in affiancamento delle caldaie convenzionali, può essere abbinato a sistemi di emissione a basse temperature come riscaldamento a pavimento o ventilconvettori, ma anche ai più tradizionali ra diatori, ed è inoltre già fornito dei principali componenti idronici.

HMI BHP
Aermec S.p.A. via Roma, 996 - 37040 Bevilacqua (VR) T. +39 0442 633111 www.aermec.com

n. 286 Ottobre 2022 www.bluerosso.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale silvia.martellosio@quine.it - Cell. 349.1801063 Collaboratori | Assocaaf, Marco Barbetti, Sebastian Bendinelli, Enzo Cartaregia, Marco Monti, Roberta Mutti, Corrado Oppizzi, Fabrizio Pirovano, Maruska Scotuzzi

Organo ufficiale di ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso Maurizio Lo Re Commissione ANGAISA per Blu&Rosso Bruno Corsini, Riccardo Fiorentini, Antonio Miele, Giulia Orsolini, Michele Pergola

Pubblicità dircom@quine.it

Elena Genitoni | Ufficio traffico e.genitoni@lswr.it

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02.864105

Abbonamento annuale: 40 € Costo copia singola: 1,30 € (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Editore Quine Srl

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Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.

Testata associata

IL PUNTO Pag. 5 LA STABILITÀ CHE SAPPIAMO SEMPRE RITROVARE. UN CONVEGNO TRA SCENARI E CONSUNTIVI di Maurizio Lo Re

NEWS Pag. 6 VOCI DAL MONDO Pag. 16 COSA OFFRE IL MERCATO

NELLA MENTE DEL CLIENTE Pag. 23 SE VUOI PERDERE IL SECONDO SET, GIOCA COME HAI GIOCATO PER PERDERE IL PRIMO

Se riuscissimo ad accettare il cambiamento, sarebbe più semplice affrontare tutto quello che la vita ci riserva di Fabrizio Pirovano e Marco Monti

EVENTI Pag. 26 COME CAMBIA L’ESPERIENZA D’ACQUISTO

Dalla trasformazione digitale alle nuove esigenze dei clienti, il tema del “cambiamento” è stato al centro dell’evento biennale organizzato dalla FEST a Lisbona a cura di Corrado Oppizzi

MANAGEMENT STRATEGICO Pag. 28 MANAGEMENT, STRATEGIE, AMMINISTRAZIONE: LA FORMAZIONE CHE GUARDA AL FUTURO

Le riflessioni di alcuni partecipanti e i progetti dell’associazione sul fronte dell’aggiornamento professionale a cura di Enzo Cartaregia

ITS E DINTORNI

Pag. 30 VIENIMI A TROVARE PERCHÉ…

Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni a cura di Maruska Scotuzzi

FACE2FACE Pag. 32 DISTRIBUZIONE E PRODUZIONE

RISPONDONO

Un distributore e un produttore chiamati a esprimere le loro opinioni su questioni riguardanti tematiche attuali e di interesse per il settore a cura di Maruska Scotuzzi

TENDENZE

Pag. 36 LE NUOVE RUBINETTERIE?

SEMPRE PIÙ TECNOLOGICHE

I miscelatori di ultima generazione sono sempre più sostenibili ed è possibile scegliere

tra infinite tipologie di rubinetti, per contenere il consumo di acqua e di energia di Roberta Mutti

INCHIESTA | SHOWROOM

Pag. 44 CAMBIAMENTI IN VISTA?

Quali saranno – se ci saranno – i prossimi cambiamenti che coinvolgeranno gli showroom di arredobagno? Ne parliamo con alcuni distributori specializzati che ci raccontano le loro esperienze a cura di Maruska Scotuzzi

CERSAIE 2022 | VISTI IN FIERA Pag. 54 CHE NUMERI!

In cinque giornate di fiera 91.296 presenze, con una crescita di circa il 50% rispetto all’edizione 2021, che aveva segnato uno dei primi ritorni di una grande fiera nel difficile periodo post-pandemico di Silvia Martellosio

INCONTRI ISTITUZIONALI Pag. 60 UN PONTE SULLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI

ANGAISA rafforza i rapporti con ANCE e ASSISTAL per affrontare i problemi comuni a tutto il comparto edilizio a cura di Sebastian Bendinelli

ANTICIPAZIONI CONVEGNO Pag. 62 NOMISMA ANALIZZA IL MERCATO ITS La nuova indagine sugli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e sulla sostituzione degli impianti sanitari e termici sarà presentata in occasione del Convegno Nazionale ANGAISA a cura della redazione

LOGISTICA Pag. 68 INTRALOGISTICA: IL FULCRO DELL’ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI

Non solo aspetti puramente tecnici del flusso dei materiali interno, ma anche organizzazione dei processi e gestione delle informazioni aziendali di Marco Barbetti

CONSULENZA FISCALE

Pag. 72 FORFETTARI, IL BOLLO FA REDDITO

Tra gli atti, i documenti e i registri soggetti al tributo sono incluse anche le fatture se la somma indicata è superiore a 77,47 euro e non è soggetta a Iva a cura di Assocaaf

Pag. 74 ANGAISA: NUOVI INGRESSI Pag. 76 ULTIMISSIME DA…

Pag. 79 DESIGN INSIDER

B&R | 286 3 Sommario #286 Ottobre 2022
Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 Omologazione n. DCOCI0168 #286 SHOWROOM Cambiamenti in vista? FACE2FACE e produzione rispondono TENDENZE Sempre più tecnologiche CONVEGNO ANGAISA mercato ITS INCONTRI ISTITUZIONALI Un ponte sulla liera delle costruzioni 286B LU& ROSSO INSERTO DESIGN INSIDER B&RBLU& R OSSO GDS a confronto Elettrico e ITS SOCIAL NETWORK Una miniera da sfruttare CONVEGNO ANGAISA Implementare digital nell’ITS BIM Rivoluzionare la progettazione

La stabilità che sappiamo sempre ritrovare. Un convegno tra scenari e consuntivi

Quanti fattori sono cambiati nelle reti industriali e nelle speranze che ruo tano intorno al settore idrotermosa nitario. Quante sorprese ci aspettano ancora! È un fatto che mi ha colpito lungo tutti questi mesi ogni volta in cui ho sfogliato gli appunti da cui sta prendendo forma il Convegno ANGAISA del prossimo 30 novembre: i colleghi distributori di tutta Italia, come le persone che animano la vita della nostra Associazione, non ricor dano una fase storica con cui sia possibile fare dei con fronti, né sembrano accontentarsi di soluzioni già note. Stiamo attraversando una lunga serie di tempeste che hanno certamente messo in discussione la nostra quotidia nità. E presi dall’emergenza che in un dato giorno morde di più, finiamo spesso per dimenticare che la pandemia, l’este nuante zig-zag sui bonus edilizi, la guerra in Ucraina, il caro materie prime, la crisi energetica, l’incertezza sul Governo ci hanno messo alla prova senza soluzione di continuità

Il valore della stabilità Eppure, questa catena di trasformazioni ha generato nuove idee e tensioni (anche) positive, che serviranno da carburante per spingere ancora più in là la crescita del settore ITS nel prossimo futuro. È in questo senso che interpretiamo il valore della “stabilità”, a cui dedi chiamo la 23° edizione del nostro evento nazionale. Cre diamo che la stabilità sia un’aspirazione continua verso cui impegnarsi, frutto di consapevolezze che si arricchi scono quando facciamo i dovuti consuntivi. Una stabilità che ci dà forza se siamo sempre in grado di ritrovarla, grazie alla capacità di analizzare gli scenari futuri e di affrontarli con progetti e valori in cui crediamo Questo ritorno alla stabilità assume dunque un significato più complesso di quanto avremmo pensato nel primo istante in cui abbiamo immaginato questo Convegno, il

primo che vedrà nuovamente tutti i posti occupati dopo le distanze e i rinvii imposti dal Covid. A essere onesti, la stabilità che avevamo in mente tra un’ondata di contagi e l’altra era una condizione statica, che non ci sfidava e che soprattutto non esprimeva il senso più avvincente di questo concetto. L’ho appena trovato nelle pagine della Treccani e mi piace sceglierlo adesso come invito per questo evento: stabilità significa essere “ben basati ed equilibrati, capaci di resistere a forze e sollecitazioni esterne”

Novità e spunti di riflessione

In che modo cercheremo questo equilibrio e affronteremo queste sollecitazioni? Potete intuire le novità e i ricchi spunti di riflessione del 23° Convegno ANGAISA all’interno di questa rivista, con un servizio dedicato. Sarò felice di aprire i lavori con gli esponenti della dirigenza ANGAISA al mio fianco, presentando insieme a loro le priorità del mandato associativo e i progetti in rampa di lancio. Ospiti di pre stigio ci presenteranno il quadro macroeconomico in cui muoveremo i prossimi passi. Faremo il punto sulla ripresa del settore, con i consueti dati di mercato e ragioneremo sulle prospettive dell’edilizia con Lorenzo Bellicini, direttore CRESME (società leader per le ricerche su questa industria). Leggeremo per la prima volta i dati elaborati da Nomisma in uno studio commissionato proprio da ANGAISA, a propo sito della propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa: un contributo prezioso per le scelte delle nostre imprese. Anche per la tradizionale chiu sura con una “storia di successo” abbiamo pensato a qualcosa di originale. Si confronteranno due manager di talento, donne che esprimono con la loro esperienza e l’eredità delle rispettive aziende quei valori che ispirano il percorso asso ciativo della nostra associazione, dall’innovazione al ricambio generazionale, dalla valorizzazione del brand alle strategie di sostenibilità. L’appuntamento è al MiCo Milano Congressi, per mercoledì 30 novembre: ANGAISA c’è!

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Il
ANGAISA

Voci dal Mondo

Caro energia: ecco le misure d’emergenza del Consiglio UE

Gli Stati membri dell’UE giovedì 6 ottobre hanno formalmente adottato un regolamento del Consiglio relativo a un intervento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell’energia. Il regolamento introduce misure comuni volte a ridurre la domanda di energia elettrica e a incassare e ridistribuire alle famiglie e alle piccole e medie imprese i ricavi eccedenti del settore energetico. L’adozione del regolamento mediante procedura scritta fa seguito a un accordo politico raggiunto dai ministri UE dell’Energia in occasione del Consiglio straordinario “Energia” del 30 settembre 2022.

Riduzione della domanda di energia elettrica

Il regolamento del Consiglio fissa un obiettivo volontario di riduzione complessiva del 10% del consumo lordo di energia elettrica e un obiettivo obbligatorio di riduzione del 5% del consumo di energia elettrica nelle ore di punta. Gli Stati membri individueranno il 10% delle loro ore di punta durante le quali ridurranno la domanda nel periodo compreso tra il 1º dicembre 2022 e il 31 marzo 2023. In tale periodo gli Stati membri saranno liberi di scegliere le misure idonee a ridurre il consumo in vista del conseguimento di entrambi gli obiettivi.

Tetto sui ricavi di mercato per i produttori inframarginali

Il Consiglio ha convenuto di fissare un tetto sui ricavi di mercato a 180 euro/MWh per i produttori di energia elettrica, compresi gli intermediari, che utilizzano le cosiddette tecnologie inframarginali per produrre energia elettrica, come le energie rinnovabili, il nucleare e la lignite. Negli ultimi mesi questi operatori hanno realizzato

inaspettatamente notevoli guadagni finanziari, senza che i loro costi operativi aumentassero. Questo è dovuto al ruolo del carbone e del gas che, come fonti marginali di fissazione dei prezzi, gonfiano attualmente il prezzo finale dell’energia elettrica. Il livello del tetto è concepito in modo da preservare la redditività degli operatori ed evitare di ostacolare gli investimenti nelle energie rinnovabili.

Gli Stati membri hanno convenuto

Anche altri Stati membri sono invitati a concludere tali accordi.

Prelievo di solidarietà per il settore dei combustibili fossili

di utilizzare misure di loro scelta per incassare e riorientare i ricavi eccedenti verso il sostegno e la protezione dei clienti finali di energia elettrica. Per tenere conto delle rispettive circostanze nazionali e delle misure in vigore a livello nazionale, gli Stati membri hanno introdotto alcune flessibilità, tra cui la possibilità di fissare un tetto sui ricavi più elevato, di ricorrere a misure che limitino ulteriormente i ricavi di mercato, di differenziare tra le tecnologie e di applicare limiti ai ricavi di mercato di altri attori, compresi gli operatori commerciali.

Nei casi in cui la dipendenza dalle importazioni nette di uno Stato membro è pari o superiore al 100%, lo Stato membro conclude un accordo con lo Stato membro esportatore entro il 1º dicembre 2022 per ripartire adeguatamente i ricavi eccedenti.

Il regolamento del Consiglio fissa un contributo di solidarietà temporaneo obbligatorio sugli utili delle imprese attive nei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e della raffinazione. Il contributo di solidarietà sarà calcolato sugli utili imponibili, determinati secondo la normativa tributaria nazionale nell’esercizio fiscale avente inizio nel 2022 e/o nel 2023, che eccedono un aumento del 20% degli utili imponibili medi annui dal 2018. Il contributo di solidarietà si applicherà in aggiunta alle imposte e ai prelievi ordinari applicabili negli Stati membri. Gli Stati membri possono mantenere misure nazionali equivalenti al prelievo di solidarietà purché siano compatibili con gli obiettivi del regolamento e generino almeno proventi comparabili. Gli Stati membri utilizzeranno i proventi del contributo di solidarietà per offrire sostegno finanziario alle famiglie e alle imprese e per attenuare gli effetti degli elevati prezzi al dettaglio dell’energia elettrica.

Misure relative alla vendita al dettaglio per le PMI

Il Consiglio ha convenuto che gli Stati membri possono fissare temporaneamente un prezzo di fornitura dell’energia elettrica alle piccole e medie imprese al fine di sostenere ulteriormente le PMI che devono far fronte ai prezzi elevati dell’energia. Gli Stati membri hanno inoltre convenuto di fissare, in via eccezionale e temporanea, un prezzo di fornitura dell’energia elettrica inferiore ai costi.

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Gruppo SFA apre nuova sede e nuovo impianto produttivo 4.0 in Italia

Il Gruppo SFA, multinazionale francese che da oltre 60 anni è leader nel mercato delle soluzioni per il bagno, ha deciso di investire ulteriormente in Italia acquisendo una nuova sede a San Donato Milanese e realizzando un innovativo impianto industriale 4.0 a San Polo di Piave (TV) totalmente dedicato alla fabbricazione dei prodotti in Ardesia. A inizio 2023 la nuova sede di SFA Italia si trasferirà da Siziano (Pavia) a San Donato Milanese. Il nuovo quartier generale vanterà 12.500 metri quadrati di superficie coperta e ospiterà all’interno 1.000 metri quadri di showroom, uffici open space, una logistica 4.0 con 7.000 posti pallet e un intero HUB dedicato ai piatti doccia in ardesia. Già operativo da luglio 2022 è invece il nuovo impianto industriale 4.0 di Format, ultima acquisizione di SFA, situato a San Polo di Piave (TV). Format vanta un’esperienza pluriennale nella produzione di prodotti in ardesia e si contraddistingue per l’alto tasso tecnologico e da oggi, anche grazie agli investimenti in atto, è in grado di garantire al cliente un servizio e un prodotto sempre migliore.

In ogni attimo di calore

Voci dal Mondo

Assobagno compie 20 anni e racconta la crescita del settore

L’associazione Assobagno, che rappresenta ad oggi oltre 150 imprese italiane produttrici di arredamento e articoli per il bagno, compie 20 anni di attività e, in occasione dell’assemblea annuale tenutasi ad Erbusco, racconta di un settore che ha subito un’importante evoluzione ed è diventato interprete di un diverso modo di vivere e pensare la stanza da bagno. “20Assobagno: 20 anni di storia, di uomini e imprese”, questo il titolo scelto per il convegno, che ha avuto l’obiettivo di ripercorrere la strada che ha portato al raggiungimento di questo importante traguardo e di diffondere gli importanti risultati ottenuti dal comparto nell’ultimo anno.

Il settore dell’arredobagno in questi anni ha infatti saputo tener testa alla crisi e lo si evince dai dati registrati, ma – come ha affermato il presidente Elia Vismara – oggi il caro energia, le difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e l’incertezza geopolitica tengono con il fiato sospeso e costringono le imprese a essere prudenti e vigili per il futuro.

Da un’analisi effettuata dal centro Studi di Assobagno su un campione di aziende associate, si prevede una chiusura d’anno a +10,3%, con un trend quindi positivo sia per l’Italia che per l’estero (rispettivamente +9% e +12,1%).

La stragrande maggioranza delle imprese di arredo bagno reputa che chiuderà l’anno con ricavi in crescita rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le vendite sul mercato interno, percentuale che invece scende per l’estero. Segnali di ottimismo da cogliere con favore, ma che certamente non devono distogliere il focus dalle difficoltà del momento. Il centro Studi FederlegnoArredo

Orsolini in Serie A insieme alla S.S. Lazio

rivela che nel 2021 il Sistema Arredobagno, comprendente 972 imprese operanti nel settore e 22.624 addetti, e di cui Assobagno rappresenta oltre il 50%, ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale, con un fatturato complessivo di 3.807 milioni di euro, di cui 2.104 per l’Italia e 1.703 per l’export e un saldo commerciale pari a 1.049 milioni di euro. +22,5% la variazione del fatturato alla produzione sul 2020 e +11,5% sul 2019, ritornando in valori sopra ai livelli pre-pandemici. Ciò grazie in particolare alle vendite sul mercato italiano (+29,9% in valore sul 2020, equivalenti a un +14,1% sul 2019 ). Positive, ma con un tasso di crescita più contenuto, anche le esportazioni (+14,4% sul 2020, +8,5% sul 2019) che pesano per meno della metà (45%) del fatturato totale.

Le esportazioni nel 2022

Per quanto riguarda le esportazioni – che costituiscono il 45% delle vendite complessive e ammontano a 793,6 milioni di euro (+13,75 sul 2021) – nel periodo gennaiomaggio 2022, i dati confermano la Germania primo mercato (17% dell’export totale), con una variazione positiva del 12 sul 2021 (140 milioni di euro). Bene anche la Francia, secondo mercato: +5,2% sul 2021, (quasi 129 milioni di euro), mentre gli Stati Uniti sono il terzo mercato con 41,21 milioni di euro, registrando un + 38,8% sul 2021. A seguire il Regno Unito (39,70 milioni di euro) e un +5% sul 2021. Chiude la classifica dei top 5 la Svizzera con 38,81 milioni di euro e un +20,6 %.

Orsolini Spa entra nel Campionato calcistico di Serie A come official partner della S.S. Lazio. Presentato ufficialmente l’8 ottobre, Orsolini è uno dei nuovi sponsor che appare nei led bordo campo dello Stadio Olimpico, nei maxi schermi e nei backdrop durante le interviste e le conferenze stampa dell’allenatore e dei calciatori della S.S. Lazio. Un’opportunità di visibilità a livello nazionale per il brand e una nuova avventura sportiva.

“II calcio è per eccellenza un sinonimo di aggregazione e condivisione di una passione, per noi è quindi motivo di grande orgoglio aver stretto questa partnership con una delle squadre più importanti della Serie A. Con la Lazio condividiamo l’obiettivo di realizzare grandi progetti a lungo termine, puntando sui giovani e tenendo lo sguardo ben rivolto al futuro” –sottolinea Rino Orsolini, amministratore delegato dell’azienda.

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Semplice, come respirare

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Fima Carlo Frattini, progetti di sviluppo in corso

Una produzione che conta circa 2.000 pezzi al giorno, una crescita costante da 6 anni, una spinta all’innovazione di prodotto e di processo e una forte attenzione alla sostenibilità: questi sono i fattori distintivi di Fima Carlo Frattini. Un impulso a un ulteriore sviluppo che porterà a un importante ampliamento dei due poli produttivi FIMA 1 e FIMA 2 entro la fine del 2022. Lo stabilimento FIMA 2 vedrà un’estensione di circa 3000 metri quadri su due piani e interesserà sia i reparti produttivi sia gli uffici. In particolare, il piano di sviluppo prevede l’implementazione della produzione con un nuovo dipartimento di pulitura e smerigliatura, un nuovo centro logistico e un nuovo reparto per la realizzazione di finiture in PVD. Nel primo saranno presenti sei nuovi macchinari automatizzati con interfaccia 4.0 per monitorare la qualità e i flussi di lavorazione con l’obiettivo di ottenere un notevole incremento della capacità produttiva oltre che un ulteriore miglioramento della qualità dei prodotti e una riduzione dello scarto. Il centro logistico sarà dotato di un’area di stoccaggio per semilavorati e corpi torniti che, grazie a un software d’avanguardia, permetterà un controllo dettagliato delle scorte e una pianificazione previsionale dei materiali a maggiore rotazione. Questo significa da un lato minori sprechi di energia e materiali e dall’altro una maggior capacità di reazione rispetto ai cambiamenti del mercato e della domanda. Infine, verrà introdotto un centro automatizzato per la

realizzazione delle finiture in PVD, una tecnologia che permette una maggiore resistenza all’usura per un prodotto di qualità superiore e più sostenibile in quanto in grado di contrastare maggiormente il trascorrere del tempo. L’area ospiterà inoltre uffici tecnici destinati al controllo specifico dei prodotti e delle fasi di lavorazione presenti in FIMA 2 – torneria, pulitura e smerigliature, galvanica e PVD – e un innovativo reparto R&D. Anche il polo FIMA 1 sarà protagonista di un ampliamento: verrà raddoppiato il magazzino logistico automatizzato sia per garantire maggiore elasticità e immediatezza nella gestione dei semilavorati qui prodotti sia per far fronte al volume produttivo di FIMA 2. Ciò permetterà un incremento della capacità di stoccaggio dell’80% ma soprattutto una maggiore velocità nelle operazioni di prelievo e deposito dei semilavorati. Dopo la creazione di un reparto galvanico a “impatto zero” nel 2017, l’introduzione nel 2021 del processo di cromatura FIMA TECH CHROMIUM che ne alza l’asticella dell’eccellenza qualitativa e l’apertura di uno showroom nel cuore di Milano, questo ampliamento conferma ancora una volta come FIMA Carlo Frattini sia fortemente orientata all’innovazione, alla sostenibilità e al servizio della propria clientela. Una realtà dallo spirito dinamico, con una produzione 100% Made in Italy, che offre soluzioni uniche all’insegna del design, della massima qualità e funzionalità.

TecnAwards 2022, RAK Ceramics si aggiudica il Premio Speciale

RAK Ceramics ha annunciato di aver ricevuto il Premio Speciale della Giuria ai TecnAwards 2022 a Rimini. ACIMAC (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per la Ceramica) ha assegnato all’azienda il Premio Speciale della Giuria per il suo eccezionale lavoro nell’area marketing e branding. La cerimonia di premiazione si è tenuta martedì 27 settembre, presso la Fiera di Rimini nell’Area Conferenze “Future Arena” ed è stata parte integrante della Conferenza Inaugurale di Tecna 2022 “How to Make the Future: Visions and Challenges”. Durante l’evento, Abdallah Massaad, Group CEO di RAK Ceramics ha dichiarato: “RAK Ceramics è una storia di successo di una realtà che nasce come produttore di ceramiche e diventa un marchio di lifestyle globale in un periodo di tempo relativamente breve. Questo successo è stato raggiunto attraverso la visione e il supporto incondizionato dei nostri azionisti, gli investimenti sostenuti nelle tecnologie di produzione e il duro lavoro dei nostri dipendenti. Vorrei ringraziare tutti in RAK Ceramics. Sono onorato di accettare questo premio a loro nome”.

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Milano, inaugurato il primo spazio dedicato al mondo Inda

L’universo Inda ha un nuovo punto di riferimento: Inda Milano. Il nuovo spazio polifunzionale nel cuore di Milano, con una superficie di 380 metri quadrati disposti su 3 piani, si affaccia su via Tiraboschi con 13 scenografiche vetrate a tutta altezza. Inda Milano è più di uno showroom: è al contempo uno spazio espositivo dove utenti privati, progettisti e clienti possono scoprire la varietà delle proposte del brand e la nuova “casa milanese” dell’azienda, da utilizzare per attività di incontro, business e formazione. Gli spazi di Inda Milano sono dominati da un’elegante palette sui toni del grigio, con pavimentazioni ceppo di Grè. L’area espositiva – con composizioni dedicate al total look bagno e una ricca materioteca che presenta tutte le finiture e i colori proposti per gli elementi Inda – si trova al piano terra, su una superficie di 240 metri quadrati. Allo stesso piano, un soppalco di 55 mq ospita una piccola biblioteca e uno spazio dedicato a visitatori e operatori per la consultazione di materiali e cataloghi. Al piano interrato si trova un ambiente confortevole di 85 metri quadrati dedicato al confronto, con un’ampia sala riunioni destinata a meeting, incontri formativi e co-working. La tradizionale attività di showroom, rivolta a privati e progettisti – con preventivazione, presentazione degli ultimi modelli e vendita – viene gestito da una società partner specializzata nella gestione di flagship store e showroom per importanti brand di design sul territorio milanese. Nel 2023, in vista della Milano Design Week, Inda affiderà la riprogettazione di Inda Milano a una grande firma del mondo del progetto.

Idrotermica Farina compie 70 anni

Fondata nel 1952 da Romano Farina, Idrotermica Farina ha cambiato varie sedi fino a stabilirsi in quella attuale – situata a Roncadelle (BS) – che copre più di 10.000 mq (di cui 5.000 coperti). Uno dei punti nevralgici dell’azienda è il banco dove i ragazzi sono pronti a rispondere alle esigenze degli installatori più esigenti, grazie alla loro preparazione e all’esposizione tecnica di oltre 300 mq sempre aggiornata con le novità del settore ITS.

Da Farina, come la chiamano quelli del settore, è possibile trovare una gamma completa di articoli idrotermosanitari e arredamento, qualità ed efficienza

del servizio e soprattutto un ambiente familiare unico. L’azienda opera da decenni nel settore ITS, offrendo una consulenza professio nale nell’ambito termoi draulico e nel mondo del design e dell’arredamento. Si occupa di arredobagno e fornitura di materiale idro termosanitario, rivolgendosi agli installatori, ai termo tecnici, ai progettisti, agli architetti e anche all’utente finale.

Lo showroom – cresciuto negli anni fino a superare i 1.200 mq attuali – offre ampia scelta di prodotti, professionalità e compe tenze tali da soddisfare tutte le necessità, grazie soprat tutto al personale qualificato che vi lavora ogni giorno con passione. Da anni l’a zienda ha inserito prodotti di grande design e impatto tecnico, come Gessi, Casa bath, Vismaravetro, Disenia, Geberit e Zehnder solo per fare alcuni nomi.

L’azienda è rimasta familiare; la professionalità dei collaboratori è fatta di tanti anni nel settore, di tempo investito nel formare e di fiducia nelle persone. Sono queste le caratteristiche che rendono unica questa realtà apprezzata nel suo territorio e non solo. 

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ANNIVERSARI
Il 23 settembre 2022 l’azienda di Roncadelle ha celebrato 70 anni di attività all’insegna di professionalità e familiarità
“Idrotermica Farina non è solo lavoro: è famiglia e amicizia, è professionalità e competenza, è calore umano e caffè caldo [...] ” ELENA e SONIA FARINA, titolari dell’azienda

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Energy Surcharge a cura di ANGAISA

Caro energia, ANGAISA scrive alla produzione del settore

L’associazione ha trasmesso a tutti i produttori Soci Sostenitori ANGAISA una lettera, a firma del Presidente Maurizio Lo Re, al fine di evidenziare le conseguenze negative, sotto il profilo gestionale e commerciale, subite dalle aziende distributrici a seguito dell’improvviso inserimento in fattura di una nuova voce identificata come “addizionale straordinaria” e legata all’aumento dei costi energetici. La comunicazione è stata successivamente inviata, per conoscenza, ai Presidenti e ai Direttori di alcune fra le organizzazioni più rappresentative della filiera idrotermosanitaria

Gent.mi Soci,

l’ulteriore peggioramento della crisi energetica in atto, e le pesanti conseguenze economiche che stanno interessando l’intero ciclo produttivo, hanno portato diverse industrie a rivedere, purtroppo senza alcun tipo di preavviso e talvolta “con decorrenza immediata”, le condizioni di vendita riservate ai loro clienti distri butori. Siamo perfettamente consapevoli della gravità dell’attuale quadro congiunturale e delle dinamiche in corso, difficilmente controllabili, di cui prendiamo atto.

Le nuove condizioni commerciali sono state rivi ste a volte semplicemente aggiornando i prezzi di listino, come avviene normalmente ed è avvenuto nei mesi scorsi, a seguito della nuova e in parte imprevista spirale inflazionistica. In altri casi, i fornitori hanno ritenuto opportuno identificare i nuovi oneri come “addizionale straordinaria” ( energy surcharge ) generalizzata, calcolata in percentuale sull’intero importo di ogni singola fattura. Come ci è stato segnalato da diverse aziende distributrici associate, questa modalità sta creando una serie di difficoltà operative sia a livello amministrativo che

commerciale, rendendo estremamente complessa (se non aleatoria) la corretta definizione dei prezzi di vendita per la propria clientela privata e profes sionale. Andrebbe infatti stimata puntualmente l’effettiva incidenza dell’addizionale energetica rispetto a ogni singola vendita, cosa che non può essere gestita mediante le normali funzionalità dei software gestionali utilizzati dalle nostre aziende, da quelle più piccole a quelle più strutturate.

Invitiamo quindi tutti i nostri Soci Sostenitori Indu strie a tenere conto di queste problematiche (niente affatto banali!) nella ridefinizione delle proprie poli tiche commerciali, al fine di non introdurre – sia pure involontariamente – nuovi fattori di confusione e incertezza in un mercato già fin troppo complesso e instabile. Riteniamo che anche e soprattutto di fronte a nuove “emergenze”, il rapporto di partnership tra le imprese della produzione e della distribuzione dovrebbe rappresentare un valore aggiunto da tutelare e valorizzare ulte riormente.

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Cosa offre il Mercato

Maniglie in vetro di Murano

La serie Venezia di Fantini declina con maestria il tema della trasparenza dando vita a un progetto particolare, di forte identità. La magia della trasparenza, la fluidità materica e cromatica, l’unicità del “fatto a mano” sono le caratteristiche salienti delle maniglie in vetro di Murano, realizzate in collaborazione con Venini e disegnate da Matteo Thun e Antonio Rodriguez. Le maniglie bicolore, realizzate con tecniche antiche distintive dell’arte vetraria muranese che Venini da sempre realizza e che danno origine a dei pezzi unici che esaltano la qualità e la bellezza del “fatto a mano”, hanno un’immagine di grande impatto visivo ed emozionale. Hanno forma cilindrica, una rotondità pura e continua dei bordi che rende protagonista assoluto l’effetto fluido del bicolore delle combinazioni cromatiche: acquama re/verde, ametista/ambra e rosso/ambra. www.fantini.it

Riduttore di pressione

I riduttori di pressione per acqua di F.A.R.G. possono soddisfare tutte le esigenze di mercato relative a impianti civili e industriali, con la garanzia di un prodotto interamente costruito con materiali di alta qualità e atossici per consentirne l’applicazione con acqua potabile. Ogni singolo riduttore è soggetto al processo di collaudo e taratura per verificarne l’esatto funzionamento. Ideato principalmente per le installazioni su apparecchiature e macchine professionali, il riduttore di pressione MINIRID Art. 491 è indicato in tutte le applicazioni in cui si necessiti di ingombri ridotti. Minirid è concepito con funzionamento a pistone e camera di compensazione che garantisce una migliore stabilizzazione della pressione a valle al variare della pressione a monte. Gli attacchi per il collegamento all’impianto sono 1⁄2”G femmina e 1⁄2”G bocchettone maschio filettati secondo la norma ISO 228/1. L’attacco da 1⁄4”G, posto sul tappo del riduttore, permette il collegamento di un manometro di controllo.

www.farg.it

Cartuccia anticalcare per miscelatore

Una cartuccia anticalcare che allunga la vita al rubinetto e lo mantiene sempre “giovane”. Si chiama Widd® 2020 ed è un’invenzione completamente Made in Italy firmata Nobili. I ricercatori dell’azienda novarese hanno reingegnerizzato i vecchi componenti, realizzando una cartuccia di miscelazione di nuova concezione, a immersione totale (Water Immersion Dry Disc). In pratica, l’acqua scorre in una camera separata – esterna a quella centrale che contiene il meccanismo della cartuccia – evitando così depositi di calcare e diminuendo drasticamente l’usura delle parti in movimento. Dischi ceramici e organi interni funzionano a secco, mantenendo così nel tempo un movimento perfettamente fluido. Il particolare movimento assiale della cartuccia rivoluziona, inoltre, la struttura dei miscelatori tradizionali, eliminando il blocco cartuccia laterale e permettendo così un design ancora più pulito ed essenziale. Per funzionare infatti non deve essere collocato sotto la leva di comando, ma direttamente nel corpo del rubinetto. Nobili Widd® 2020 è realizzata in UL TEM 2200, un polimero impiegato solitamente in ambito chirurgico e alimentare, arricchito al 20% con fibra di vetro per aumentarne elasticità e resistenza. Talmente robusta da sopportare pressioni superiori ai 150 kg, contro i 15 kg delle normali cartucce in commercio. Anche per questo l’azien da la garantisce per ben 20 anni, mentre la maggior parte dei produttori non vanno oltre i 2 anni. www.nobili.it

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Piletta Basket Bagno

La piletta Basket Bagno di Lira è disponibile in una ricca varietà di eleganti finiture: satinate, lucide e perlate nelle tinte Chrome, Anthracite, Bronze, English Bronze Copper, Iron, Nickel, Gold, Gold 24K e White Gold. La pi letta è installabile su lavabi e bidet con foro scarico da 45 mm ed è conforme alle normative UNI EN 274. È dotata di tappo chiusura “No Problem”: un dispositivo manuale che permette la chiusura con una semplice pressione digitale e l’apertura mediante il sollevamento del tappo dalla parti colare conformazione, evitando così fastidiosi problemi di inceppamento nelle fasi di apertura e chiusura. Inoltre, il tappo può essere facilmente rimosso per favorire le opera zioni di pulizia. La piletta è disponibile anche nella versione Basket Bagno Bassa, che con un ingombro di soli 60 mm agevola lo scorrimento dei cassetti nei mobili da bagno. www.lira.com

Cosa

Cabina doccia ad anta battente

Il rigore delle forme, la pulizia delle li nee e l’alto standard funzionale sono le peculiarità della rinnovata collezio ne Supersintesi di Vismaravetro.

L’impatto visivo è leggero e minimal, ma il carattere è robusto ed efficien te. La collezione di cabine doccia ha un doppio potere: quello di fondersi all’ambiente, integrandosi alle pareti con discrezione, e quello di cataliz zare l’attenzione, grazie all’eleganza e alle componentistiche tecniche miniaturizzate che lasciano il palco scenico alle ampie superfici vetrate. Le cerniere rappresentano l’elemen to caratterizzante: poste all’estremità del cristallo esaltano il concetto di pulizia e rigore formale. La nuova versione XN è stata presentata nella ricercata nuance Oro Satinato e Vetro Trasparente. www.vismaravetro.it

Per valvole d’intercettazione

L’innovativo motore elettrico della Serie E100 è stato studiato da Teco per la gestione da remoto dei prodotti della Serie E-READY: • il kit valvola d’intercettazione da incasso K4.1 E-READY; • il kit di contabilizzazione da incasso K4CC E-READY; • la valvola d’intercettazione T4 E-READY. Il motore elettrico stepper è a basso consumo energetico ed è caratterizzato da dimensioni estremamente compatte e silen ziosità. Una volta predisposto il collegamento alla rete elettrica, l’attuatore può essere montato a mano in pochi passaggi, anche in un momento successivo rispetto all’installazione. La facilità di montaggio e smontaggio del motore rendono, inoltre, più sempli ce l’accesso alla valvola d’intercettazione, in caso di manutenzio ne o per altre necessità. Una volta collegato ai moderni sistemi di smart home, il motore rende possibile la gestione a distanza dei prodotti della Serie E-READY, anche quando ci si trova fuori casa. Tramite il segnale di apertura/chiusura è, infatti, possibile conoscere sempre lo stato della valvola. Le valvole K4.1 E-READY e T4 E-READY possono anche essere utilizzate come valvole di zona dell’impianto di riscaldamento. www.tecosrl.it

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offre il mercato

L’appendi asciugamani ispirato alla natura

Ispirato all’omonima pianta del deserto, Cactus è il nuovo appendiabiti dise gnato da Brian Sironi per antoniolupi. Come la celebre pianta con le spine, anche l’appendiabiti si eleva verso l’alto con un fusto sottile e solido al tempo stesso, interrotto da sporgenze e protuberanze. Per restituire la verticalità del cactus, Brian Sironi ha utilizzato un tubo in acciaio verniciato. Le sporgenze e le protuberanze sono, invece, riprodotte con ganci saldati al tubo a diver se altezze. Tra i segni particolari non c’è solo l’ispirazione naturale alla base di Cactus, ma anche la risposta a un’altra domanda essenziale dell’abitare contemporaneo: il bisogno di flessibilità. Concepito come un oggetto flessibi le, Cactus può essere infatti posizionato in qualsiasi ambiente della casa: dal bagno alla camera, dal living alla cucina. Una presenza amica che si offre per appendere asciugamani, teli e accappatoi ma anche oggetti diversi da rende re immediatamente disponibili all’uso. Una flessibilità accentuata dall’assenza di qualsiasi tipo di foratura o intervento edilizio. Grazie a un sistema di rego lazione integrato, Cactus può essere infatti fissato in modo stabile e sicuro da pavimento a soffitto. Cactus è disponibile con tubo in acciaio verniciato bianco opaco o in tutti i colori della tavolozza antoniolupi. Tra le varie combi nazioni cromatiche, c’è la possibilità di avere l’appendiabiti con corpo centrale verniciato Verde Foresta e prolunghe terminali nere opache. www.antoniolupi.it

VMC a scomparsa

La ventilazione on demand invisibile e intelligente

Ingombri e canali ridotti a zero, design essenziale, sensori di qualità dell’aria. Semplifica la realizzazione dell’impianto VMC. Esalta comfort e benessere in ogni stanza.

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FlowFit: sistema di adduzione idrica sicuro e affidabile

Il sistema di adduzione idrica di Geberit è stato concepito per i professionisti di impianti termosanitari e garantisce processi d’installazione semplici e senza cambio di ganasce

si distacca solo quando il raccordo è pressato in modo permanente e saldo.

Geberit presenta FlowFit, nuovo sistema di addu zione idrica studiato per ottimizzare tutte le fasi del processo di installazione. FlowFit si focalizza su tre requisiti fondamen tali per installatori e progettisti di impianti: affidabilità, igiene e installa zione semplificata. Agevole e intuitivo nell’uso, questo sistema offre un’espe rienza completamente nuova nella progettazione e realizzazione degli impianti sanitari: l’innovativa tecnologia di pressatura e l’utilizzo di materiali di ultima generazione – uniti a un processo produttivo tecnicamente avanzato –permettono un’installazione semplice, efficiente e affidabile, nel pieno rispetto della qualità dell’acqua trasportata.

Facilità di installazione

La pressatura laterale è un’innova zione che contribuisce ad aumentare la comodità e l’affidabilità dell’instal lazione di FlowFit. Il modulo di pres satura, orientabile, può essere infatti

ruotato senza problemi in qualsiasi posi zione desiderata, rendendo molto più facile e confortevole la pressatura anche in spazi stretti o difficili da raggiungere. La ganascia ora deve solo agganciare lateralmente l’indicatore di pressatura e non l’intero raccordo: l’anello di pressa tura in acciaio inossidabile viene quindi serrato e il sistema viene raccordato in modo permanente.

Pressatura senza interruzioni Inoltre, per gli otto diametri di tubo da d16 a d75 all’idraulico bastano sola mente due ganasce realizzate in colori diversi (arancione e blu), corrispondenti a quelli dei rispettivi raccordi a cui sono abbinate. Le ganasce possono essere utilizzate con le pressatrici Geberit nelle classi di compatibilità [1] e [2]. In alternativa alla pressatrice elettronica, l’azienda propone anche una pressatrice manuale per diametri da d16 a d40. Diversi fattori rendono sicura e affida bile la pressatura del nuovo sistema, a garanzia di una tenuta perfetta. Uno di questi è l’indicatore di pressatura, che

La forma dell’indicatore di pressatura con il punto guida per la ganascia non consente alcuna tolleranza, il che signi fica che c’è solo un modo per pressare correttamente e fissare il raccordo. Inoltre, ogni raccordo ha anche diverse finestre di ispezione in modo che l’idraulico possa vedere direttamente se è stata raggiunta la corretta profondità di inserimento del tubo nel raccordo.

Ampia gamma FlowFit è un sistema di tubi multistrato che trova applicazione in diversi ambiti. I tubi sono costituiti da tre strati: lo strato esterno in materiale sintetico realizzato in PE-RT II fornisce protezione contro la corrosione e i danni meccanici; lo strato centrale di alluminio rende invece il tubo stabile, ma anche piegabile, mentre la parete interna in PE-RT II assicura che i tubi siano resistenti alla corrosione e sicuri per il trasporto di acqua potabile. I tubi FlowFit sono disponibili in barre (da d16 a d75) e in rotoli nudi e preisolati da d16 a d32. Il sistema è completato da una serie di raccordi in materiale sintetico e componenti filettati in bronzo rosso senza piombo e bronzo al silicio senza piombo. Il sistema soddisfa i requisiti più

B&R | 28620 ADDUZIONE IDRICA
PRESSATURA LATERALE DEI RACCORDI SUI TUBI

INSTALLAZIONE. La

più

stringenti previsti dal nuovo regolamento europeo sulle sostanze chimiche REACH 2021 ed è certificato EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), conformemente alla norma europea EN 15804.

Ottimizzazione del flusso Grazie ad uno studio mirato della geome tria dei raccordi, FlowFit si presenta come un innovativo sistema di adduzione con perdite di carico ottimizzate. L’an golo interno di curve e raccordi a T nei diametri d16-d32 è stato arrotondato in modo da accompagnare il flusso nel suo percorso, garantendo una sostanziale riduzione delle perdite di carico rispetto ai sistemi tradizionali non ottimizzati.

Con FlowFit è possibile realizzare sistemi di tubazioni con diametri inferiori, con un risparmio sui costi del materiale e un minor volume di acqua nell’impianto.

Igiene garantita

Il sistema di adduzione idrica non consente solo di progettare e lavorare in modo più efficiente, ma contempora neamente preserva la qualità dell’acqua potabile. Adottare schemi di distribu zione in serie e ad anello diminuisce la probabilità che l’acqua ristagni nelle tubazioni durante i periodi di normale utilizzo degli apparecchi sanitari; l’ampia gamma FlowFit include raccordi passanti adatti a questo scopo. L’igiene è assicu

“FlowFit nasce dal desiderio di fornire agli idraulici un processo di installazione efficiente: la pressatura laterale permette un’installazione agevole anche in spazi ristretti e l’utilizzo di due sole ganasce per pressare tubi di 8 diversi diametri. Ai progettisti, invece, offriamo un sistema che si concentra sulla sostenibilità, l’igiene e l’ottimizzazione del flusso, destinato principalmente agli impianti di acqua potabile e riscaldamento, ma utilizzabile anche per acqua di raffreddamento e aria compressa”

GIORGIO CASTIGLIONI, Managing Director Geberit Marketing e Comunicazione

rata anche dai tappi di protezione sui raccordi (compreso l’attacco filettato) e sui tubi, che mantengono l’interno dei componenti pulito e privo di polvere fino al momento dell’installazione.

Progettare in BIM

Progettare gli impianti con Geberit FlowFit è facile e veloce mediante la modellazione con il metodo BIM. Utilizzando il plug-in del catalogo BIM Geberit, i progettisti hanno accesso continuo ai dati BIM per una proget tazione fluida e senza approssimazioni. www.geberit.it/progettazione-installazione/bim/

Geberit Marketing e Distribuzione SA Via Gerre 4 CH-6928 Manno | Svizzera Tel. +41 91 611 92 92 www.geberit.it | info.it@geberit.co

B&R | 286 21 INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
tecnica di pressatura rende
semplice la giunzione tra tubi e raccordi, velocizza ogni fase d’installazione dell’impianto e garantisce affidabilità CONTROLLARE IL PROCESSO D’INSTALLAZIONE. Il distacco dell’indicatore di pressatura mostra se i raccordi sono stati pressati e se il collegamento è avvenuto senza errori

in

PROPORZIONALE

con

Dosatore
di polifosfati e silicati
sfere
sistema BYPASS integrato e FILTRO conforme alla norma UNI 8065. Defangatore orientablie a TRIPLICE AZIONE FILTRANTE con DOPPIO MAGNETE. PORTATA ELEVATA Valvole di intercettazione a sfera INTEGRATE con i prodotti IVAR per il TRATTAMENTO ACQUEcon i prodotti IVAR per il TRATTAMENTO ACQUE Adatto per qualsiasi generatore di ACS, anche a POMPE DI CALORE Adatto per qualsiasi generatore di calore, anche a POMPE DI CALORE

Se vuoi perdere il secondo set, gioca come hai giocato per perdere il primo

“Chi ha spostato il mio formag gio?” è il titolo di un best seller, un volumetto di “quick mana gement” che racconta la storia di due topolini cui avevano spostato il magazzino da cui si rifornivano della propria razione di formaggio quo tidiana. La morale del libro è racchiusa in una sem plice affermazione: reagire al cambiamento è l’unica soluzione alle problematiche portate dal cambia mento stesso. Fine degli insegnamenti e del racconto.

Il successo di un contenuto al limite dell’ovvio è rap presentato da pochi ma sostanziali ingredienti: un titolo indovinato, la narrazione sotto forma di favola per bambini (il tanto apprezzato storytelling ha una radice collodiana, probabilmente), il fatto che sia stato adottato da molti manager per dire ai propri collabora tori che era ora di cambiare. Anzi, di accettare di buon grado un cambiamento. Che è tutt’altra cosa.

Il cambiamento che spaventa meno è quello fatto fare agli altri Abbiamo conosciuto un’importante dirigente d’a zienda, donna all’apparenza molto risoluta, che affer mava sprezzante “non ho paura del cambiamento” e che – con un pizzico di sadismo – come regalo di Natale fece recapitare a tutti i propri collaboratori il famoso libretto per anticipare un cambiamento alle porte. Ne seguì una rivoluzione aziendale lunga e dolo rosa, che fece numerose vittime e che ebbe un finale a sorpresa: il licenziamento di quella dirigente. Chi la fa, l’aspetti. La incontrammo tempo dopo, sembrava un’altra persona: della sicurezza dei giorni passati nem meno l’ombra. Da questo capimmo una prima cosa: il cambiamento che spaventa meno è quello fatto fare agli altri.

L’importanza dei “segnali deboli”

Parlavamo tempo fa con l’Amministratore Delegato di un’azienda leader nel proprio settore. Ci spiegava come il risultato economico più importante del bilan cio della sua azienda provenisse da un servizio ormai più che datato. Quel servizio rappresentava per l’azienda un prodotto ad altissimo margine, svolto a costi irrisori e arricchito, per sostenerne il prezzo, con accessori di utilità discutibile. Per i clienti poco più di una commo dity con valore aggiunto prossimo allo zero, che veniva accettata solo per accondiscendenza verso il “ricatto” implicito rappresentato dal suo monopolio sul mer cato. Questo particolare, per giunta, rendeva il nostro interlocutore particolarmente tronfio della posizione di forza acquisita. E il rapporto con i clienti? Detta glio trascurabile. Gli raccontammo la storia, famosa ed emblematica, del crollo di un monopolio, quella della divisione grandi elaboratori dell’IBM degli anni ’80, e ci permettemmo di metterlo in guardia. Un acqui sto fatto “obtorto collo” non soddisfa mai chi lo compie. Se un nuovo concorrente avesse realizzato un servizio light, meno ricco, ma ugualmente apprezzabile da chi ne desiderava solo la parte essenziale, avrebbe potuto inva dere il mercato e minare la sua posizione di monopo lio. Perché non realizzare loro in primis quella versione light? Con l’aumento dei volumi di vendita derivante dal prezzo più abbordabile avrebbero colmato la possibile diminuzione del fatturato, ma, soprattutto, avrebbero impedito l’ingresso ai concorrenti. La divisione IBM dei grandi elaboratori non lo fece e arrivarono i produttori di server. L’AD tagliò corto con aria di sufficienza e con il sorriso sarcastico di chi sta parlando con degli incompetenti: era in quel mercato da anni e sapeva bene che l’ingresso di concorrenti in tempi brevi era impossibile, per cui cambiare tutto sarebbe stata fatica inutile. Lo rincontrammo 6 mesi dopo e ci sentimmo

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Nella
mente del
cliente di Fabrizio Pirovano e Marco Monti*
www.pirovanomonti.it
Fabrizio Pirovano Marco Monti
Se riuscissimo ad accettare il cambiamento, sarebbe più semplice affrontare tutto quello che la vita ci riserva

Nella mente del cliente

come Cassandra. Lui sorrideva meno. Così capimmo la seconda cosa: l’importanza dei “segnali deboli” Se alla parola “cambiare” si vuole dare anche il signifi cato di “innovare”, allora cambiare significa impegnarsi ad ascoltare i segnali deboli provenienti dall’esterno; in primo luogo dai clienti, per produrre cambiamenti che vadano nella direzione di quei segnali. Ascoltare i segnali deboli è un esercizio impegnativo, che implica di essere concentrati su quello che succede “attorno a noi”, ma non necessariamente “direttamente a noi”. Magari su qualcosa che – crediamo – non ci riguarda affatto, che sta succedendo in un mercato diverso dal nostro, oppure su qualcosa che addirittura può comportare per noi uno scomodo immediato a fronte di un vantaggio di lungo periodo. Perché uscire da un’area di comfort (pre dominanza sul mercato, rendita di posizione, prassi con solidate, processi conosciuti, etc.) per esplorare nuove strade? Meglio difendere lo status quo acquisito. Forse.

Il cambiamento passa attraverso la mentalità delle persone

Cambiare è un processo virtuoso che, anche per i cambiamenti aziendali, passa innanzitutto attra verso il cambiamento della mentalità delle persone

Molto spesso le aziende vengono paragonate ai dino sauri, che si estinsero perché non furono in grado di adattarsi a un repentino mutamento delle condi zioni ambientali. A differenza dei dinosauri, però, le aziende possono modificare la propria “gene

tica aziendale” a piacimento. Ognuno di noi ha un proprio codice genetico, fatto di pregiudizi, teorie e modalità di reazione derivanti dalla propria cul tura e dall’ambiente in cui è vissuto. Noi consulenti siamo soliti chiamarla anche “mappa del mondo”. Questo background cambia, può diventare una minaccia. Col passare del tempo, l’insieme dei codici genetici dei singoli componenti dell’azienda diventa una parte inte grante della struttura aziendale e ne determina i processi e le strategie. Ascoltando i “segnali deboli” provenienti dall’esterno, la soluzione si trova nel “dimenticare” per tornare ad analizzare poi il pro prio patrimonio genetico partendo da zero, partendo da se stessi come singoli individui per diventare i motori del cambiamento dell’intero gruppo. “La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”, diceva Albert Einstein. Per ottenere risultati diversi, per prevenire il cambiamento (che fun ziona ancora meglio che reagire) iniziamo col cambiare l’elemento che ci è più facile modificare: noi stessi.

P.S. Quell’indiscusso mito del giornalismo spor tivo che è stato Gianni Clerici ha parafrasato l’afori sma di Einstein parlando di tennis: “ secondo set, gioca come hai giocato per perdere il primo Con buona pace dei giocatori di club che seguitano a imprecare mentre continuano imperterriti a brandire la racchetta come una padella per il fritto misto.

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Come cambia

l’esperienza d’acquisto

Dalla trasformazione digitale alle nuove esigenze dei clienti, il tema del “cambiamento” è stato al centro dell’evento biennale organizzato dalla FEST a Lisbona a cura di Corrado Oppizzi

UUn convegno dedicato alla “trasformazione dell’e sperienza d’acquisto” dei consumatori, che ha preso in considerazione temi ormai ricorrenti – come quello dell’inevitabilità delle trasformazioni digitali, sempre più accelerate, e della gestione e predisposizione al cambia mento – messi a fuoco in maniera originale e accattivante, grazie al contributo di relatori autorevoli e coinvolgenti. Questi i contenuti principali e maggiormente apprez zati dell’evento biennale organizzato dalla FEST, la federazione europea dei distributori idrotermosani tari, che si è tenuto a Lisbona dal 22 al 24 settembre. ANGAISA è stata una delle associazioni fonda trici della federazione, di cui attualmente fanno parte anche le associazioni di categoria di altre 15 nazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Ger mania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera. La FEST rappresenta complessivamente

815 aziende, per 9.100 punti vendita, un volume d’af fari pari a 43,4 miliardi di euro e circa 90.000 addetti. Si è trattato del tanto atteso “ritorno in presenza”, dopo il rinvio forzato legato all’emergenza pandemica, che ha visto la partecipazione di circa 160 congressisti. Un riscon tro atteso e positivo, che ha fatto da cornice al passaggio di testimone tra il Presidente FEST uscente, il portoghese Johan Stevens, e l’olandese Edgar Aker, che ha assunto il prestigioso incarico per un nuovo biennio (dopo aver affiancato Stevens come Vicepresidente). L’assemblea generale FEST ha, inoltre, designato un nuovo Vicepre sidente, la polacca Dobrochna Kasperek.

Affrontare il cambiamento

Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Johan Stevens e al direttore generale, Sue Knight, il primo dei rela tori, Miguel Muñoz Duarte, ha affrontato il tema del “Cambiamento” (“quando il cambiamento è difficile,

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EVENTI

ma non lo è cambiare la nostra mente”). Spesso non ci rendiamo conto di quanto le nostre scelte attuali e future siano pesantemente influenzate da determinati modelli di valutazione legati a standard, scenari e fat tori ormai obsoleti, che rischiamo di sopravvalutare e di non mettere più in discussione. Il tutto a discapito di potenziali contributi creativi e innovativi, che ven gono soffocati sul nascere “perché si è sempre fatto così…”. La trasformazione digitale offre nuove chiavi di lettura e nuovi modelli di business, anche in settori in cui sem brava impossibile che si potessero affermare rapidamente formule innovative e piattaforme di vendita online: per esempio, nei settori dei materassi (Casper), della ristrut turazione edilizia (Block), di recinzioni e infissi (Ergeon). È fondamentale privilegiare un approccio sempre aperto e costruttivo e darsi degli obiettivi precisi: “Prima farlo, poi farlo bene, poi farlo meglio”

Chi è “il cliente”?

Fare impresa oggi più che mai vuol dire anche dedi care un’attenzione particolare al cliente, ma esiste ancora una categoria che identifica genericamente “il” cliente?

Secondo David Moody, il cliente medio non esiste più (ammesso che sia mai esistito) e il distributore deve affron tare con maggiore consapevolezza lo scenario post-Covid. Tradotto: progressiva erosione delle quote di mercato a favore di canali alternativi, è sempre più difficile gestire e presidiare prezzo e margini, il B2C sarà sempre più rilevante e la partita si giocherà sempre di più sui servizi, le competenze, il personale qualificato (non è facile tro varlo!). La complessità dei prodotti (impianti) ha rappre sentato in passato un ostacolo all’ingresso di nuovi player, per quanto sarà ancora così? Resta strategica la partnership distributori/installatori e la personalizzazione delle risposte attese dal mercato, in funzione del cliente/target che si vuole intercettare e fidelizzare. Ri-partiamo da una checklist strategica, che identifichi correttamente i desiderata dei clienti, mappando le modalità di contatto e ingaggio, le loro potenzialità di acquisto e di “fedeltà”, le leve che portano o possono portarli nel punto vendita.

Per Nancy Rademaker, l’“X-Factor” da prendere in considerazione è rappresentato dalle cinque “i”: il cliente di oggi è informato, individualista, impaziente, intuitivo e “influenzato” o “influenzabile”. Frequenta quoti

Da sinistra: Corrado Oppizzi (Segretario Generale ANGAISA), Johan Stevens (Presidente FEST uscente), Sue Knight (Direttore FEST), Edgar Aker (nuovo Presidente FEST) e Gunther Waibl (componente del Comitato Esecutivo ANGAISA)

dianamente i canali social (quali? dipende!), per lo più non crede che le aziende dicano cose attendibili nei loro messaggi pubblicitari, si fida di più delle valutazioni (vere o presunte) di amici, parenti, colleghi, coetanei… Parole d’ordine: agilità e rapidità di risposta… L’inazione e il pro crastinare decisioni strategiche condannerà molte aziende all’irrilevanza. Per citare Lewis Carroll (da “Alice nel paese delle meraviglie”): “Qui dobbiamo correre più veloci che possiamo solo per rimanere nello stesso posto, e due volte più veloci di prima per andare da qualche parte”. I futuri leader di mercato non dovranno partire dal prodotto, ma dal cliente e dalla comprensione e dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Perché gli algoritmi sono destinati ad assumere un peso specifico sempre più rilevante e non accadrà dopodo mani: già oggi piattaforme diverse come Facebook, Spotify, Waze, Netflix e Tinder, influenzano le nostre decisioni e affinano la loro capacità predittiva in termini di domanda potenziale e di personalizzazione della domanda (cosa, come, quando). Soprattutto il consumatore accetta sempre meno un’esperienza d’acquisto che si riveli complessa o addirittura stressante, e sarà sempre di più così…

E attenzione: i valori dell’impresa, il rapporto umano, l’emozione che deve trasmettere tutta l’azienda (a par tire dal centralinista o dal magazziniere) continueranno a rappresentare dei plus fondamentali. A chiudere i lavori l’intervento di Pascal Coppens, un sinologo belga che ha vissuto e lavorato in Cina per oltre 20 anni. La corsa della superpotenza asiatica, iniziata negli anni Novanta, non si è ancora fermata e porterà la Cina a diventare – presumi bilmente intorno al 2030 – la prima economia a livello mondiale, e quella più avanzata e all’avanguardia a livello tecnologico. Due i fattori fondamentali: la diffusione generalizzata del digitale (in Cina anche i mendicanti utilizzano il QR code) e di internet “mobile”, accom pagnata da un potere d’acquisto notevolissimo: si stima che entro il 2025 ci saranno oltre 230 milioni di famiglie cinesi collocabili nella classe medio-alta. Aspetti a cui si accompagna però una dichiarata e crescente attenzione ai temi della sostenibilità e della lealtà delle aziende verso la propria clientela. La qualità dei prodotti cinesi è cresciuta nel tempo e già oggi, in alcuni casi, può rappresentare, secondo Coppens, un’alternativa valida – nel rapporto qualità/prezzo – a brand affermati e ancora “dominanti” nei mercati occi dentali. Dopo il congresso, il giorno successivo è stato interamente dedi cato alla parte “social” dell’evento, con visite guidate alla scoperta di Lisbona e un momento conviviale che ha chiuso il FEST Congress 2022. Prossimo appuntamento in Olanda, nel 2024. 

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Management, strategie, amministrazione: la formazione che guarda al futuro

Il percorso formativo a cura del prof. Alberto Bubbio ha chiamato titolari e figure apicali delle imprese associate ANGAISA a confrontarsi con i pilastri del management strategico. Le riflessioni di alcuni partecipanti e i progetti dell’associazione sul fronte dell’aggiornamento professionale a cura di Enzo Cartaregia

Fare impresa significa, prima di tutto, impegnarsi nella pianificazione.

L’ambiente esterno può infatti sem brare incerto; il vortice della quoti dianità riesce comunque ad assorbire le energie. Ed è proprio in simili circostanze che occorre tornare a quanto si è pia nificato, per affrontare in maniera efficace una realtà che cambia per sorprenderci. Da queste riflessioni ha preso vita il percorso formativo “Gestire guar dando sempre al futuro”, proposto da ANGAISA alle aziende associate e a cura del prof. Alberto Bubbio, docente di Eco nomia Aziendale alla LIUC Università Cattaneo. Un corso pensato per essere di “alto profilo” e, dunque, per chiamare i distributori specializzati del settore idrotermosanitario a confrontarsi con i pilastri del management strategico. Un corposo contributo all’aggiornamento pro fessionale di imprenditori e figure chiave nell’amministrazione – i lavori si sono svolti tra giugno e settembre in aule vir tuali, con una giornata conclusiva di lavori che ha visto i corsisti radunati tra Milano e Roma – che segna l’inizio di un nuovo

ciclo di appuntamenti della formazione ANGAISA, con in vista approfondimenti specifici sul mercato ITS e la messa a punto di nuovi strumenti da mettere a disposizione dei collaboratori.

Dal pensiero complesso ai casi reali Strategie aziendali, criteri di amministrazione e controllo rappresentano la prima tappa di riflessione

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per 33 aziende distributrici del circuito ANGAISA provenienti da tutta Italia, che hanno aderito al corso. Il prof. Bubbio ha sollecitato il loro pensiero critico e incoraggiato il confronto tra le diverse esperienze, presentando gli strumenti più avanzati per lo sviluppo di attività strategiche – dalla definizione di piani e obiettivi, fino al budget e al calcolo dei costi – e sti molando la discussione su casi reali con cui ciascun “allievo” ha fatto i conti nel proprio lavoro (si pensi alla pandemia e alla recente fiammata di inflazione). Titolari, responsabili dell’amministrazione o finan ziari, futuri imprenditori hanno colto l’occasione per riflettere sulle strategie delle rispettive imprese e guadagnare, da questo percorso, la risposta ad alcune domande che hanno scandito gli incontri di formazione. Qual è, per esempio, il posizionamento strategico deside rato? E in che modo può contribuire alla crescita? Cosa è possibile cam biare nel proprio sistema di repor ting e come trarre il massimo valore dalle informazioni elaborate? Quali azioni vanno intraprese per ren dere più efficienti i flussi di cassa?

“Traiamo degli spunti molto signi ficativi – commenta Giacomo Tirelli, responsabile del controllo di gestione di Spazio SpA – che anche un partecipante giovane da poco pre sente in azienda, come nel mio caso, può applicare al proprio lavoro per sen sibilizzare collaboratori e altri responsabili”. Il corso ha dimostrato che “il punto di vista di un for matore accademico può dare una marcia in più agli imprenditori”.

Questo il pensiero di Silvia Pressiani, amministra tore delegato di Pressiani srl, che nelle competenze rafforzate durante il corso vede “una tra le migliori risorse su cui contare per supe rare una fase di mercato, come quella attuale, che sembra non avere precedenti”. E proprio “il confronto tra le aziende specia lizzate del settore ITS su temi fondamentali come quelli espo sti dal prof. Bubbio” consente per Salvatore Schito, responsabile amministrazione e finanza di Bertani SpA, “di guardare al futuro con maggiore serenità,

senza farsi prendere dall’euforia delle vendite che crescono o dallo sconforto per le tensioni all’orizzonte sui mercati”.

I progetti per la formazione

Per gli organi dirigenti di ANGAISA – in particolare la commissione di lavoro per la Formazione, coordinata da Elisa Gius sani – questo percorso formativo ha segnato un’oc casione per fare il punto sulle nuove esigenze delle imprese associate, contando sulla consolidata partnership col prof. Alberto Bubbio e sulla sua pro fonda conoscenza del settore ITS. La formazione erogata dalle asso ciazioni di categoria rimarca il fatto che “pensare è un’attività cruciale per l’imprenditore”, spiega il docente di management e, nel caso di ANGAISA, è ormai maturata la consapevolezza che “anche imprese di piccole dimen sioni traggono grande beneficio dall’aggiorna mento professionale sui temi di management, perché sono imprese non meno complesse delle altre”. Prospettiva in cui si colloca il progetto dell’associazione per costruire una vera e pro pria biblioteca digitale della formazione, che consenta alle imprese associate di poter acce dere a un’offerta sempre aggiornata di seminari registrati e altre risorse. 

“ANGAISA deve sostenere i successi dei distributori ITS attraverso lo sviluppo di competenze e di esperienze formative di qualità. ‘Gestire guardando sempre al futuro’ è forse un’altra espressione per spiegare i valori della cultura d’impresa. Esattamente quelli che hanno ispirato l’associazione nei suoi 66 anni di attività e che seminari e altre occasioni di confronto servono a far passare da un’azienda all’altra, da una generazione all’altra, per dare nuovo fiato alla crescita del settore”
MAURIZIO LO RE, Presidente ANGAISA
ELISA GIUSSANI, coordinatrice commissione ANGAISA Formazione SILVIA PRESSIANI, amministratore delegato Pressiani srl SALVATORE SCHITO, responsabile amministrazione e finanza di Bertani SpA GIACOMO TIRELLI, responsabile controllo di gestione Spazio SpA

Vienimi a trovare perché…

Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni. Con l’aiuto dei distributori, Blu&Rosso porterà i lettori a conoscere itinerari inediti, senza tralasciare suggerimenti per una piacevole sosta enogastronomica

A suggerire luoghi da visitare a Ori stano e dintorni è Walter Rizzardi, amministratore di Clima Tecnika S.r.l., società con sede a Oristano e specializ

Le rovine di Tharros

zata nella vendita all’ingrosso di pro dotti termoidraulici.

Nata nel 2003, Clima Tecnika copre una superficie di 800 mq e opera in

ambito regionale, in particolare nella provincia di Oristano e Nuoro, offrendo un servizio qualificato nell’a rea centrale della Sardegna.

Passeggiare tra rovine millenarie con vista mare è l’esperienza che si può vivere visitando il sito archeologico di Tharros, una delle attrazioni culturali più interessanti lungo la costa occidentale della Sardegna. Si tratta dei resti di un’antichissima città fenicia, laddove già prima esisteva un insediamento nuragico; secoli e secoli di storia accumulati su una lingua di terra protesa verso il mare a circa 10 km dal centro cittadino di Cabras. Sul suo suolo si sono avvicendati fenici, cartaginesi, romani e bizantini, prima che la città venisse abbandonata nel XI secolo d.C. per fondare l’attuale città di Oristano. L’area archeologica è oggi un museo a cielo aperto, visitabile tutti i giorni dell’anno (esclusi Natale e Capodanno), con orari diversi a seconda delle stagioni. È un piacevole diversivo dalle spiagge e un’attrazione da non perdere per chi vuole fare un itinerario a tappe nella Sardegna occidentale. www.tharros.sardegna.it

“Ittiturismo Sa Pischera ‘e Mar ‘e Pontis” e “Da Renzo”

Sorto nella storica pescheria Sa Pischiera, a Cabras (Oristano), l’ittiturismo (in foto) è attualmente affidato a cooperative di pescatori che offrono un menù esclusivamente a base di pesce tipico lagunare, in un clima familiare con sedie impagliate e reti da pesca al soffitto. La bottarga è uno degli ingredienti caratterizzanti le specialità della casa: può essere consumata a pezzetti o fettine, condita con olio o macinata oppure cosparsa su un piatto di spaghetti. Suggestiva la terrazza all’aperto che dà sulla laguna. Il ristorante Da Renzo (Loc. Sa Turritta, Siamaggiore – OR) è una moderna locanda situata in una zona tranquilla in mezzo alle campagne dell’alto campidano, a 8 km di distanza da Oristano. Il ristorante opera dal 1985 e la cucina, nella sua semplicità, ricorda i sapori dell’osteria tradizionale, che segue il corso delle stagioni e l’utilizzo dei prodotti locali. Non mancano, tuttavia, piatti più elaborati e di alta qualità a base di crostacei e frutti di mare dal caratteristico sapore di Sardegna; tutti rigorosamente accompagnati da una vasta selezione di vini regionali.

La torre di Mariano II o di San Cristoforo

La torre di Mariano II (chiamata anche “di san Cristoforo”, in lingua sarda Porta Ponti o Porta Manna) sorge isolata al centro di piazza Roma (centro storico di Oristano). Venne edificata nel 1290 per volontà del giudice Mariano II de’ Bas-Serra. La struttura è realizzata con una muratura a sacco in pietrame misto malta, rivestita esternamente in blocchi di dorata arenaria locale. Il basamento della torre – oggi visibile solo attraverso dei pannelli protettivi in vetro – è ottenuto con grandi blocchi basaltici squadrati e modanati; in basalto sono anche le basi angolari degli stipiti del portale ad arco acuto, smussate con un taglio prismatico, tipico delle finiture architettoniche del periodo. La pianta della torre, pressoché quadrata, si apre a “U” verso l’interno della città. Sotto l’aspetto storico-artistico, le fortificazioni oristanesi non hanno ancora trovato precisi confronti con altre opere note. Sembrano richiamare, in una scala più grande, quelle della città di Iglesias (realizzate negli stessi anni) e le torri civiche del centro Italia (Barbarano Romano, Rieti e Viterbo), realizzate anch’esse nella seconda metà del XIII secolo.

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ITS e dintorni a cura di Maruska Scotuzzi
eventi@angaisa.it | www.angaisa.it Media Partner Partner Tecnologico B LU& ROSSO SCENARI,TENDENZEEINCOGNITEDELPOSTEMERGENZA ITS XXIIIConvegnonazionale ANGAISA 2320RITORNOALLASTABILITÀ?30 NOVEMBRE 2022 MICO MILANO CONGRESSI XXIII CONVEGNO NAZIONALE ANGAISA

Distribuzione e rispondono

Produzione

A partire da questo numero, Blu&Rosso inaugura una nuova rubrica che vede di volta in volta un distributore e un produttore chiamati a esprimere le loro opinioni su questioni riguardanti tematiche attuali e di interesse per il settore. È la volta di Bruno Corsini, socio Commerciale S.A.C.I.R., e Luigi Schieppati, Direttore Commerciale Italia General Fittings SpA e Kariba SpA. A loro abbiamo chiesto un parere sulla situazione del comparto ITS e quali le criticità con i rispettivi fornitori di riferimento. Non solo: sul piatto anche la questione “prezzi” e ritardi delle consegne

LA DISTRIBUZIONE

BRUNO CORSINI,

Socio Commerciale S.A.C.I.R.

Qual è la situazione generale del comparto ITS? Andamento generale oggi.

Si tratta di una situazione che potremmo definire di “euforia”. Il mercato, a oggi, ha registrato ottimi risultati. Lo confermano i fatturati in crescita delle

LA PRODUZIONE

LUIGI SCHIEPPATI,

Direttore commerciale Italia General Fittings SpA e Kariba SpA

Qual è la situazione generale del comparto ITS?

Andamento generale oggi. Sino ad ora abbiamo vissuto mesi confusi, ma sicu ramente positivi per quanto concerne le vendite. Ci

FACE2FACE di Maruska Scotuzzi

aziende associate ANGAISA. Questo soprattutto grazie al Superbonus e agli incentivi. Il momento è molto particolare, ma vedremo a breve cosa succederà. Parliamo, infatti, di dati che hanno sfalsato completa mente la realtà del comparto. Forse sarebbe bastato un bonus 70% e sarebbe già stato molto se confrontato a quelli erogati nei paesi europei. Un commento rispetto alla crisi energetica? Ci sarà un forte rallentamento dell’economia. Noi grossisti sicuramente abbiamo dei costi; tuttavia saranno più penalizzate le aziende di produzione decisamente più energivore.

Quali sono le maggiori criticità per voi grossisti in relazione ai fornitori di riferimento? La pandemia ha accentuato tali criticità?

Sicuramente i tempi di consegna. È diventata ormai prassi consolidata: il consumatore non ne coglie real mente il motivo, tuttavia è consapevole del fatto che ci siano problemi di approvvigionamento. Di fatto, ormai, l’ordine per noi distributori è totalmente slegato da una tempistica certa di consegna. Ciò che è grave è che siamo i diretti interlocutori dei nostri clienti. Per essere chiari: ci mettiamo la faccia. La pandemia in sé non ha accentuato questa criticità perché le priorità, soprattutto nel periodo di lockdown, erano altre. Quindi, paradossal mente, l’ha attutita. Tornati alla normalità sono emersi, inevitabilmente, i problemi di approvvigionamento di materiale legati alle mancate produzioni. Ci siamo anche accorti che – forse – produrre all’estero senza mantenere degli asset strategici è fortemente rischioso. Inoltre, dobbiamo constatare che non siamo così bravi e veloci a recuperare ciò che è stato perso.

Questione prezzi: nel settore avete riscontrato maggiori aumenti per particolari tipologie di pro dotti? In che misura? Sono aumenti che avvengono anche a ordine effettuato? Come pensate possa essere risolto questo problema. Quali proposte in merito?

Non c’è una tipologia in particolare. Tutti hanno aumentato i prezzi. Ci sono alcuni settori rispetto ai quali questo aumento ha maggior ragione di esistere; mi riferisco, per esempio, ad articoli le cui materie prime hanno obiettivamente subito un significativo aumento. Tuttavia, si sono verificati molti casi di aumenti non giustificati. Ciò che è anomalo è che tali aumenti non sono più “rientrati”. Solitamente, dopo un’impennata dei prezzi la curva riscende. Questo non si è verificato. Altra questione, non meno importante, è l’aumento dei prezzi a ordine effettuato. Certamente un aspetto, questo, che non può essere trascurato perché mette in difficoltà i distributori. E, aggiungo,

aspettiamo un fine anno con ancora un’onda positiva, ma con i primi segnali di rallentamento. Impatteranno sicuramente sia la situazione politica che quella eco nomica, in particolare legata alla complessa situazione dei costi dell’energia. In merito a questi ultimi ci riser viamo di “prenderci del tempo” per valutare eventuali azioni in merito.

Quali sono le maggiori criticità per voi produttori in relazione ai fornitori di riferimento? La pandemia ha accentuato tali criticità?

La maggiore difficoltà riscontrata da aprile/ maggio del 2021 è stata sicuramente il far fronte all’impennata della richiesta di materiale non solo per il mercato italiano, ma anche per quello estero. Per far fronte a ciò abbiamo potenziato le nostre strutture, aumentato gli stock e acquisito nuovi spazi dove stoccare le scorte, ma è servito del tempo. Per farlo abbiamo rafforzato la partnership con alcuni fornitori strategici, sia di materie prime che di com ponentistica. La pandemia ha sicuramente reso più complicato tutto; basti pensare alle ore lavoro perse per le quarantene dei collaboratori sia nostri che dei nostri partner

Questione prezzi materie prime e componenti. Avete riscontrato nel comparto maggiori aumenti per particolari tipologie di prodotti? Riversate questi aumenti sui clienti grossisti? In che misura? Come pensate possa essere risolto questo problema. Quali proposte in merito?

Il nostro comparto, come altri, ha subito forti aumenti legati sia alla speculazione che all’aumento della richiesta. Per le leghe di ottone esistono delle quotazioni “ufficiali” che aiutano a calmierare gli aumenti, mentre per i polimeri è tutto un po’ più con fuso. Sensazione personale, è che questo comparto si sia fatto prendere un po’ la mano e ne abbia approfit tato, recuperando delle marginalità perse in passato. Purtroppo siamo stati costretti a riversare buona parte di questi aumenti sui nostri listini di vendita senza però mai perdere di vista la sostenibilità dei prezzi dei nostri prodotti. Noi produciamo e vendiamo più di 6.000 codici e ognuno di loro subisce variazioni diverse in funzione della materia prima, quindi ogni volta abbiamo ponderato ogni articolo. Con le margi nalità che negli ultimi anni si sono ridotte ogni varia zione di costo delle materie prime impatta parecchio sul prezzo di vendita. Il nostro desiderata sarebbe di avere un periodo di stabilità delle quotazioni, ma non ci illudiamo.

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nelle regole del commercio tale modalità non dovrebbe manifestarsi. Non solo, se il suggerimento al distribu tore è poi quello, se non fosse d’accordo, di annullare l’ordine, mi chiedo la ragione di tutto ciò. Per quale motivo un produttore arriverebbe ad annullare un ordine già definito? Tra le possibili spiegazioni proba bilmente l’incertezza sulla consegna. Come si possono risolvere queste problematiche? Possono essere affron tate e risolte se tra fornitore e grossista non vi è un solo rapporto meramente commerciale ed economico, ma di partnership che impegna entrambi nella definizione di un progetto e di responsabilità comuni.

Consegne e ritardi: come e in che misura gravano sulla gestione magazzino? Quali richieste avanzate ai fornitori?

Per quanto ci riguarda, non essendo grossisti con alta rotazione, la gestione del magazzino non ha rap presentato una criticità. Tuttavia, certamente anche nel nostro caso, considerando il contesto di mercato illu strato in precedenza, caratterizzato da una domanda in forte aumento, se avessimo avuto più scorte (consegne permettendo) avremmo incrementato ancora di più le vendite. La stessa considerazione può essere fatta guardando ai produttori: se questi ultimi si fossero organizzati comprando più stock di componentistica avrebbero venduto di più. Quindi, una migliore pro grammazione e pianificazione da parte degli attori della filiera avrebbe garantito risultati ancora migliori. Fatte queste considerazioni non possiamo non sot tolineare la forte ascesa del nostro settore in questo anomalo periodo.

I punti di forza nel rapporto tra grossisti e indu stria. Come rafforzare la filiera? Politiche com merciali in sinergia per competere. Soluzioni per strategie comuni.

Sicuramente muo versi in sinergia sarebbe un grande punto di forza. Ma anche le politiche commerciali, obiettivi e relativi risul tati nel breve periodo sarebbe opportuno diven tassero nel medio periodo. Questo per permettere a noi distributori di fare una pianificazione aziendale più razionale e non in balia dei cambi dirigenziali.

Consegne e ritardi. Come e in che misura gravano sulla gestione del vostro magazzino e del cliente? Suggerimenti per i grossisti ITS?

Sicuramente anche per i nostri prodotti è stato uno dei principali temi degli ultimi mesi. Le faccio un esempio: abbiamo aumentato del 40% la capacità del reparto magazzino e spedizioni, ma per farlo sono serviti persone, denaro e attrezzature. Le persone e le attrezzature non si trovano dall’oggi al domani. Da qualche mese siamo tornati a un livello di servizio ante pandemia, ma abbiamo dovuto faticare parec chio, come d’altronde i nostri clienti. Assieme a loro però siamo riusciti, parlando e confrontandoci più apertamente degli anni passati, a centrare l’obiettivo di fornire un servizio adeguato alle esigenze. Questo è sicuramente l’aspetto positivo degli ultimi mesi; un reale rapporto di partnership tra noi e i nostri clienti. Avevamo entrambi lo stesso obiettivo.

Organizzato da

I punti di forza nel rapporto tra grossisti e indu stria. Come rafforzare la filiera? Politiche com merciali in sinergia per competere. Soluzioni per strategie comuni.

Ormai da anni la nostra scelta è stata quella di for nire esclusivamente il canale distributivo tradizionale e specializzato. Con i nostri partner abbiamo defi nito insieme gli obiettivi da raggiungere nel massimo rispetto dei ruoli. Credo che nei prossimi anni si debba andare in questa direzione. Entrambi stiamo facendo investimenti e selezione della clientela. Dove si riuscirà a parlare da partner e non da cliente/fornitore – si riuscirà a sfruttare al meglio le caratteristiche vincenti di ognuno: win/win.

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Costruire

i protagonisti del settore si incontrano per discutere dei temi cruciali e delle principali sfide che attendono il mondo dell’edilizia. Un appuntamento fondamentale per professionisti, aziende e stakeholder, per confrontarsi sul futuro di un mercato in continua evoluzione, con la partecipazione dei massimi esperti in ambito accademico, istituzionale,

imprenditoriale. Il convegno

associativo e del mondo
prevede l’erogazione di CFP per ingegneri e architetti www.costruirepiu.it IL PRIMO CONVEGNO DIGITALE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI 7-10 FEBBRAIO 2023 Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it platinum sponsor con il patrocinio di

tecnologiche rubinetterie?LE NUOVE SEMPRE PIÙ

I miscelatori di ultima generazione sono sempre più sostenibili. Dalle finiture ecocompatibili alle cartucce sempre più sottili, agli aeratori che consentono di avere la massima pressione con flussi d’acqua sempre più ridotti, è possibile scegliere tra infinite tipologie di rubinetti, per contenere il consumo di acqua e di energia di Roberta Mutti

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MISCELATORE YOYO DI NOBILI. Gruppo bordo vasca 5 fori, finitura velvet black

Il miscelatore versatile che si ispira alla natura

La collezione VITA di Cisal, progettata da Karim Rashid, è ricercata, esclu siva, eclettica e versatile. Il design essenziale e originale del miscelatore si inserisce con facilità in ambienti molto diversi tra loro, mantenendo il proprio carattere. Le forme morbide e organiche si ispirano alla silhouette di un ramo o di un bamboo e sono allo stesso tempo contemporanee e naturali. Il collo affusolato del misce latore comunica sensorialità al tatto ed esprime una forte sensazione di comfort, offrendo un’esperienza senso riale al momento dell’utilizzo. www.cisal.it

L’ispirazione classica

Da Graff, il brand americano di rubinetteria e complementi luxury per cucina e arredo bagno, la nuova collezione Vignola, che prende il nome da Jacopo Barozzi Vignola, architetto italiano del XVI secolo che ha collaborato, tra l’altro, alla Basilica di San Pietro a Roma. Tutti i prodotti della collezione, rubinetti e acces sori, creano un effetto ritmico che deriva dalla combinazione di materiali e forme vivaci. L’elemento lusso emerge dalle finiture uniche ed esclusive che da sempre caratterizzano i prodotti Graff. Il gioco di colori si combina perfettamente con le finiture in marmo che caratterizzano gli elementi, evidenziando le forme essenziali e lo spirito architettonico alla base della collezione. Forme speciali, ideali per essere inserite anche in ambienti bagno che sono l’estensione dell’a rea living o la zona letto. I rubinetti sono circa il 30% più efficienti dei rubinetti standard; il sistema a scarico zero ricicla il 100% dei prodotti in ottone e carta. Con ogni prodotto progettato, fabbricato e ispezionato interna mente, l’azienda detiene il controllo totale di ogni fase del processo di produzione. www.graff-designs.com

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TENDENZE
MISCELATORE PER LAVABO VITA in finitura Black titanium MISCELATORE PER LAVABO VITA in finitura bianco matt DETTAGLIO DEL MISCELATORE PER LAVABO VIGNOLA in finitura oro a 24 carati MISCELATORE GRUPPO LAVABO TRE FORI VIGNOLA con finitura PVD onice e oro rosa spazzolato

Nero assoluto

Black Selection, l’arredo bagno nero opaco di Keuco, risalta con i suoi complementi unici ed eleganti; Black Selec tion comprende rubinetterie, accessori e specchi contenitori in un nero uniforme e opaco. Le superfici nere intense e opache, vellutate e piacevoli al tatto, colpiscono per la loro speciale brillantezza, perfetta per gli arredi high-end design. Una speciale verniciatura le rende resistenti, durevoli e facili da pulire, ideali sia per i bagni privati che per l’arredamento di ambienti pubblici. Con Black Selection, inoltre, è pos sibile progettare l’intero bagno con la finitura nera opaca. Per la zona lavabo, sono disponibili le rubinetterie IXMO, in nero opaco. Nelle versioni Flat (forme rotonde e angolari), Soft (scarico arrotondato e una leva rotonda) o Pure (sca rico rotondo e dritto e leva rettangolare), come miscelatori monocomando o modelli con bocca a parete, le rubinetterie lavabo IXMO sono adatte a diversi stili abitativi. Per tutti e tre i design, la rosetta può essere scelta nella versione rotonda o angolare, combinabile alle rubinetterie IXMO di doccia e vasca da bagno. Per doccia e vasca, la gamma di rubinetterie IXMO in nero opaco offre diverse possibilità di progettazione, con pochi elementi di montaggio; sono disponibili il soffione a cascata, il soffione e doccetta o il flessibile SPA. La gamma IXMO prevede anche un miscela tore a sensore senza contatto per il lavabo. www.keuco.com

Materiali tecnologici e tecnologie touchless

La nuova collezione Ona di Roca nasce dalla col laborazione tra il Roca Design Center e gli studi di design internazionali Noa Design e Benedito Design, e ha vinto l’iF Design Award 2022. Ona, che in catalano significa “Onda”, si distingue per la sua versatilità e le sue possibilità compositive. Il rubinetto, progettato da Benedito Design, è caratterizzato dal monocomando piatto, dalle linee essenziali e dal corpo cilindrico, particolarmente sottile con i suoi 38 mm di diametro, disponibile in diverse altezze standard per abbinarsi perfetta mente con ogni tipo di lavabo. I miscelatori Ona, inoltre, hanno limitatore di flusso e cartuccia in ceramica con diametro ridotto per una maggiore efficienza; sono disponibili in quattro finiture: cro mata con rivestimento elettrolitico Evershine, nero titanio e oro rosa, i due nuovi colori in PVD Everlux e nero opaco. Sono disponibili anche con tecnolo gia touchless. www.roca.com

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MISCELATORE IXMO in versione Soft MISCELATORE IXMO in versione Flat COLLEZIONE ONA con rubinetteria progettata da Benedito Design

L’eleganza dell’acciaio

Progettata dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, la collezione di miscelatori e accessori Lutezia per Ceadesign si ispira ai rubinetti della tradizione, ma con contenuti tecnologici e innovativi. Ideata e realizzata per la ristruttura zione del Grand Luxury Hôtel Palace Lutetia di Parigi, la collezione evoca il gusto raffinato della Belle Époque. Le linee morbide e arrotondate donano ergonomia e leggerezza al prodotto, che diventa così espressione di un design senza tempo. I miscelatori della collezione sono in acciaio inossidabile AISI316L, nelle varianti satinato, lucido e in tutte le finiture speciali Cea (Black Diamond, Bronzo, Rame e Light Gold). Le finiture sono il risultato di una ricerca tecnologica iniziata nel 2011. Lo charme e il pregio di Black Diamond, le tonalità calde del Rame, l’autenticità cromatica del Bronzo e l’eleganza del Light Gold sono perfette per i progetti di interior design più sofisticati. Le bocche di erogazione lavabo e bidet sono dotate di aeratori a risparmio idrico per erogare 5 l/min, sostituibili con aeratori a 3,8 l/min o 1,9 l/min, per la certifica zione LEED; mentre le bocche di erogazione per il riempimento vasca sono dotate di rompigetto privo di limitazione di portata. Un’ampia scelta di comandi remoti e gruppi doccia consente infinite combinazioni, per una personalizzazione infinita. www.ceadesign.it

Tara di Dornbracht, un capostipite

Progettato per la prima volta nel 1992, e rivisitato nel 2008, il misce latore Tara di Dornbracht compie 30 anni ed è ancora estremamente attuale. La collezione unisce forme geometriche essenziali e moder nità senza tempo: come se fosse sempre esistita o, al contrario, fosse appena stata disegnata. Ispirata al Bauhaus, ha saputo mantenere nel corso del tempo il suo indiscusso carisma. Le linee rigorose ed essenziali, le caratteristiche maniglie a croce, la bocca ad arco sot tile, il design minimalista ma elegante, ne hanno fatto un’icona del design, che ha consolidato la fama del brand tedesco negli ultimi 30 anni grazie anche a nuove versioni e restyling. Oggi, Tara presenta tre nuove finiture, per avere possibilità di personalizzazione ancora più ampie; le nuove finiture sono Dark Chrome, e le varianti lucide e spazzolate della finitura Champagne oro chiaro (22 ct). Un’altra novità è rappresentata dalle nuove varianti a leva, oggi disponibili per tutte le versioni lavabo. Anche nelle nuove versioni, le proporzioni perfettamente equilibrate vengono mantenute, così come la curva a 180° della bocca, che si armonizza perfettamente con la maniglia di comando. Per le maniglie sono disponibili due nuove varianti: verniciate nero opaco e goffrate in tutte le finiture di serie, particolar mente piacevoli anche al tatto. Ulteriori novità, come il miscelatore lavabo da terra monoforo e il miscelatore tre fori con bocca piatta, sottolineano ancora una volta la grande versatilità di Tara. www.dornbracht.com

TENDENZE
MISCELATORE LUTEZIA. Finitura acciaio satinato MISCELATORE LUTEZIA. Finitura bronzo satinato MISCELATORE TARA. Gruppo vasca freestanding MISCELATORE TARA. Lavabo da appoggio

Lo stile classico rivisitato

Le nuove collezioni Ideal Standard, Atelier Collections, sono declinate in diverse famiglie di prodotti, per abbracciare diversi stili di interior design. La serie di miscelatori Joy Neo, di Ludovica + Roberto Palomba, rappresenta un’evoluzione dello stile classico: unisce le caratteristiche della collezione Joy, più contemporanea e cilindrica, con elementi dal design classico e squadrato, e maniglie a croce o lineari. Il risul tato è una gamma di miscelatori versatile e sofisticata, che si abbina perfettamente sia a lavabi dalle linee classiche o Art Déco, sia a lavabi dal design minimalista. La collezione comprende miscelatori per lavabo monocomando, a doppio comando, per installazione a parete e per lavabo a 3 fori, nonché diverse versioni per l’ambiente doccia e le vasche da bagno. Disponibili in due finiture, Magnetic Grey e Cromo, i miscelatori sono dotati di regolatore EcoFlow che riduce il consumo di acqua fino a 5 l/min, per un uso più sostenibile, senza ridurre il comfort. www.idealstandard.it

Il risparmio di acqua e di gas

Il nuovo miscelatore Yoyo di Nobili è caratterizzato da un design asciutto ed essenziale, con profili morbidi e arrotondati che disegnano le curve di canna di erogazione e leva di comando, sovrap poste e perfettamente allineate. La cartuccia a immersione totale Nobili Widd®, di soli 28mm di diametro, rende possibile questo disegno essen ziale. A differenza di quanto avviene nelle comuni cartucce, infatti, l’acqua scorre in una camera separata, esterna a quella centrale che contiene il meccanismo di Nobili Widd. Si evitano così i depositi di calcare e l’usura meccanica delle parti in movimento diminuisce drasticamente. Dischi ceramici e organi interni funzionano a secco, mantenendo i movimenti della leva fluidi e morbidi per tutto il ciclo di vita del miscelatore; la tecnolo gia è brevettata all’interno del Nobili Technology Centre. L’apertura dell’acqua fredda, con la leva di miscelazione che parte in posizione centrale e deve essere ruotata a sinistra per l’acqua calda, evita l’accensione accidentale della caldaia, contribuendo a tagliare inutili sprechi di gas. Il risparmio idrico invece è garantito dal limitatore di portata, con freno al 50% e dall’aeratore a scomparsa, che riduce il flusso dell’acqua a soli 5 l/min. www.nobili.it

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MISCELATORE JOY NEO per lavabo a tre fori Credit: Carlo William Rossi + Fabio Mureddu MISCELATORE JOY NEO per lavabo monoforo Credit: Carlo William Rossi + Fabio Mureddu
MISCELATORE MONOCOMANDO PER LAVABO DA APPOGGIO YOYO. Finitura velvet black MISCELATORE MONOCOMANDO PER LAVABO A MURO YOYO. Finitura velvet black

Nuove versioni per l’icona di Ritmonio

Ritmonio propone nuove versioni per Diametro35, il miscela tore icona che ha portato l’azienda al successo internazionale. Le nuove quattro varianti sono Diametro35 S, Diametro35 Impronte, Diametro35 Cross e Diametro35 Elegance. Diame tro35 S, smart, semplice e sorprendente, è caratterizzata dall’e stetica minimale, con comando a leva, che sottolinea il mood essenziale del miscelatore e lo rende ancora più funzionale. I nuovi miscelatori della collezione Diametro35 Impronte, invece, sono caratterizzati dai comandi con texture che cambiano, per assecondare gusti e stili differenti. Prisma, Tratto, Rigo, Punto, sono le quattro diverse texture, materiche e tattili, quat tro “impronte” che caratterizzano il comando del miscelatore, disponibile con o senza leva. Diametro35 Impronte si integra al concept ELEMENTA, che permette di arricchire i supporti della nuova serie di accessori con le stesse texture e le stesse fini ture dei miscelatori, anche sui moduli porta accappatoio o porta asciugamani. Forme a croce per i comandi dei miscelatori distin guono Diametro35 Cross, miscelatore dalle geometrie rigorose, dai comandi che ricordano le rubinetterie tradizionali. Le linee di Diametro35 Elegance, infine, sono caratterizzate da comandi a leva classici, ma in una veste attuale, più armoniosa. Le nuove versioni di Diametro35 sono propo ste nelle 16 finiture speciali della Ritmonio Finishes Selection, che possono essere anche mescolate tra loro, per diversi stili di interior design e total look. www.ritmonio.it

La tecnologia del design minimalista

Omaggio al minimalismo puro ed essenziale, la collezione Spa ghetti, di Elisa Ossino per Salvatori, è un concentrato di tecnologia e design. I miscelatori da piano monoforo e bidet di questa colle zione hanno una cartuccia sottilissima, dal diametro di soli 20 mm. I modelli da parete per doccia, lavabo e vasca, inoltre, possono essere installati perfettamente a filo, rispetto alla superficie, grazie alla tec nologia “easy fit”, che garantisce un look perfettamente minimal. La finitura è in PVD, la nuova tecnologia che consente di ottenere una rivestimento più resistente e duraturo, ed è anche più rispettosa dell’ambiente. A ornare la rubinetteria, sulla superficie frontale delle manopole e sotto il soffione, è inserito un disco in pietra. Questa decorazione è personalizzabile, ed è possibile combi nare l’inserto con le marmette che rive stono la superficie del bagno. Il disco può essere anche in metallo, a seconda delle esigenze e del progetto di interior design. Le possibilità di personalizza zione consentono dunque di avere un total look integrale, per l’interior design più esigente. www.salvatoriofficial.com

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TENDENZE
MISCELATORE MONOCOMANDO DIAMETRO35 IMPRONTE con texture Rigo ACCESSORI ELEMENTA con le texture della collezione di miscelatori Diametro35 SOFFIONE E GRUPPO DOCCIA DELLA COLLEZIONE SPAGHETTI MISCELATORE DELLA COLLEZIONE SPAGHETTI
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Latte alimentare: parere delle aziende italiane dati economici del settore www.stlcjournal.com posizionamento di prodotto: quale relazioneRobiola Roccaverano Dop: formaggio a coagulazione lattica Professione Casara: storia di due signore Parmigiano Reggiano +39 371812 info@foodcom.it www.foodcom.it CULTURES Concentratedfreeze-dried A dabilità, competenza, passione, sono questi valori che ispirano da oltre trent’anni la storia della FoodCom guidandoall’eccellenzachitrasforma latte in formaggi, yogurt, ricotta, panna, burro. Grandeesperienza,rispettodellatradizione casearia, capacità d’ascolto dialogo sottolineano tutto carattere innovativo finalizzato alla ricerca della qualità; il partner dabile che re attraverso un processo tecnologia competenza dedicate customizzate. 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Le applicazioni nell’AssemblaggioBalzo robot installati negliultimicinqueanni Macchine utensili in Italia, crollata la produzione Principalinovitàtecnologiche presentate in BiMu RIVISTA DI MECCANICA OGGI n. 2020 www.dimensionepulito.it MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI,SANIFICAZIONE IGIENEAMBIENTALE pulizia e sanificazione stindustry.it MACCHINE A VAPORE SECCO IGIENE MERCATO Lavasciuga la ripresa nel cambiamento CARRIERA & LAVORO Uscire dalla logica del “posto di lavoro” FORMAZIONE Pulizia e sanificazione degli ambienti Speciale IGIENE ALIMENTARE 1991 2020 nostri 29 anni! Il volto delle imprese who’swwho]whocleaning mancato inviare pagaamento www.elettronica-plus.it GENNAIO-FEBBRAIO 2021 elettronica componenti,strumentazione TECH FOCUS Blockchain:puòcreare fiducianellesupplychain dell’elettronica COVER STORY Elettronica dipotenza: package fondamentale O EVERTICAL MAGAZINEPower Keysight Technologies nunciato l’introduzione primo oscilloscopiocon analogici Ghz canali simultanei. consente utilizzatonumero strumenti sul lavoro semplificare flusso lavoro per prestazioni più più precise con singolostrumento. “Sitratta primioscilloscopi spiegato Alexander,KeysightTechnologies che stazionisimultanee canaliper consentireaiprogettisti dalla individuazione alla risoluzione del nel tempopossibile”.nuovioscilloscopi miMXR borazioni effettuate cuito con prestazioni particolarmente che permettono di integrare soluzione strumenti differenti: analizzatore real oscilloscopio, voltmetro digitale generatore forme da, plotter diagrammi Bode, contatore,analizzatore protocolanalizzatore logico. corredo vienefornitauna completa soluzionisoftware. dell’Arizona. nuova utilizzerà processoTSMCdaunacapacitàdi wafer/mese porterà creazio1.600posti lavoro qualificati. L’avvio costruzione provisto prossimentre produzione inizierà taiwanese dichiarato questo progetto dollari www.elettronica-plus.it dell’anno economiche avevano avuto negati sulle performance istribuzio recente pandemia fatto che accentuare questo fenomeno. combinazione questi ha dell’11,7% primo trimestre dell’anno. livello singolidiffeloro: per come (-17,7%), Bre(-19,4%), regioni stato superiore alla per come dell’Est caduta stata più (-4%). nostro fatturato 203 euro perdite. Improntate alla cautela previsioni GeorgSteinberger, “La visibili fornitori sia utenti porterà alcuni indubbio necessità sostenerepolitiche sul go periodo avrà riflessi favorevoli l’industria elettronica Mensile notizie commenti per l’industria elettronica 641 MAGGIO 2020 DMASS: il futuro della distribuzione www.elettronica-plus.it Oscilloscopi MXR di Keysight: 8 strumenti in 1 nuova fabbrica negli Stati Uniti MERCATI WIRELESS:SMARTPHONEALL’IOT pagina REPORT CONTRACTMANUFACTURING: REAGENDOSETTORE pagina all’interno Q119-Q120 Mercati/Attualità Avnet aggiungeLifudallaproprialinecard NuovodisplayMicroLEDbasato sullatecnologiaBlackCoating VII KOEpotenzialagammadidisplay TFT VIII SensorediimmagineCMOS tecnologia“globalshutter”per applicazioni visioneartificiale realtà Sistemacentralizzato illuminazione emergenza LatecnologiaLiFiintegratanei computerportatilirugged Monitorindustriali tecnologia multi-touchPCAP XIV Soluzioneprontaall’usoper applicazioniindustriali EOLighting ILLUMINAZIONE:UN FUTURO CHE SI PREANNUNCIA DECISAMENTE BRILLANTE IN QUESTO NUMERO RAFI Srl, Piazzale Europa, 9 10044 Pianezza (TO) Tel.: +39 (011) 966.31.13 / 994.30.00 rafi@rafisrl.com www.rafisrl.com DISTRIBUZIONE COMPONENTI ELETTRONICI complesso”. EOPower L’AUTONOMIA DELLA BATTERIA NEI DISPOSITIVI MOBILI DOPO LA LEGGE DI MOORE Mercati/Attualità VI TracoPower:unagamma sempre completa convertitori cc/cc alimentatori ca/cc Soluzione BMS wireless con abilitazioneper sistemiASIL VIII Modulo comunicazioneperalimentatorisuguidaDIN VIII Rohmaumentalacapacità produttivadeidispositivi dipotenzaSiC Nuovi alimentatori programmabilida1500W Elettronica potenza: previsioni Vicor XV Alimentazione:passato, presente futuro XVIII Tutelare salutepubblica:assistenzapreventiva perunasocietàpiùsana XXI L’evoluzionedellatecnologia progettazione produzione dei convertitori DC-DC XXIV semiconduttoriWBGaprono nuoveopportunitànelle applicazioni potenza L’aut della batteria neidispositivimobilidopo laLegge Moore Protez contro danni provocatidallatensione: alcuniconsigliutili New IN QUESTO NUMERO Joseph Pixabay REAGENDO creazioFEBBRAIO 2021 79 www.elettronica-plus.it LA COPERTINA di LAEMBEDDED COPERTINA di EMBEDDED Abilitare applicazioni Real Time con moduli COM Express SPECIALE SPECIALE Progetti embedded: 8 soluzioni open source IoT: uno sguardo ai tool e ai componenti EO Medical III Mercati/Attualità nuovi“wearable” per sicurezza ThinClientAll-in-Oneprogettato mondodell’healthcare VII AirZing:latecnologiache protegge VII prodottiFarnellconsegnerapidedi perlasicurezza l’igiene UPS apparecchiatureimagingmedicale caratterizzataMODUL:un’offerta da standard La provocata COVID-19, unostimoloperiltalento ingegneristico CELLOFLON(A-PTFE): eccellenza innovazionenelcampo PTFE (teflon)bracciKreongarantiscono massimaqualitàper monitor medicali Fimi sensoriotticiaiutano creare mondopost-COVIDpiù touch-free XX Caratteristichedeglialimentatori per apparecchiaturedestinate all’uso medicale Interfacceuomo-macchina piùintelligentipermigliorare l’assistenzasanitaria XXVII Strumentazionemedicale: un’armavincente Linux sicurezza sviluppo apparecchiature medicali News IN QUESTO NUMERO LA CRISI PROVOCATA DA COVID-19, UNO STIMOLO PER IL TALENTO INGEGNERISTICO www.quine.it RIVISTE CARTACEE RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING CORSI EVENTI PERSONALIZZATI TARGET PROFILATO MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING Tutti prezzi si intendono senza Iva YOUR INFORMATION PARTNERQuine srl Via G. 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Cambia menti in

vista?

Quali saranno – se ci saranno – i prossimi cambiamenti che coinvolgeranno gli showroom di arredobagno? Seguiranno quelli previsti da più parti per gli showroom di design? Si prospetta un ridimensionamento delle grandi superfici e un forte supporto della tecnologia. Al centro il rapporto interpersonale venditore/consulente e cliente. Ne parliamo con alcuni distributori specializzati che ci raccontano le loro esperienze. Senza dimenticare il contesto attuale – crisi energetica in testa – non del tutto roseo a cura di Maruska Scotuzzi

B&R | 28644 INCHIESTA | SHOWROOM

LLa lettura di un articolo di David Pam bianco per Pambianco Design (vedi Box) ha rappresentato un punto di partenza per rifles sioni sul futuro degli showroom di arredobagno nel nostro settore. Se è vero, come sottolinea l’autore dell’articolo, che l’experience del cliente nel punto vendita dovrà essere sempre più emozionale e che tale experience oggi può e deve essere garantita più dalle opportunità visive della tecnologia che non dai grandi spazi fisici, come potrà essere ridefinito il confine di uno showroom? Queste considerazioni possono essere valide anche per gli showroom di arredobagno? Lo spazio espositivo cambierà e come? E in ogni caso, sono previsti cambiamenti? Abbiamo intervistato alcuni distributori ITS ai quali abbiamo chiesto, inoltre, come la pandemia abbia influenzato il rapporto tra cliente e showroom. Forse qualcosa è cambiato in tal senso. Meno soste curiose e maggior decisionismo da parte di un utente che usa i social. L’uso dei dispositivi mobile secondo gli intervistati è già parte integrante del processo di acquisto. Non sono mancate riflessioni circa l’impatto della crisi energetica sulla gestione degli spazi espositivi. Infine, un occhio alla casa del futuro. Unanime una considerazione: lo spazio abitativo sta subendo delle trasformazioni influenzate, queste ultime, dall’utilizzo sempre più frequente del luogo/casa come luogo/lavoro. Complice lo smart wor king, decisamente intensificato nel periodo pandemico, che rimane oggi fortemente presente e crea un nuovo contesto abitativo. E il bagno?

Come sarà lo store del futuro prossimo? In un recente articolo scritto per Pambianconews Design, David Pambianco scrive: “In un sistema che si muove guardando al post pandemia, mi è capitato di osservare ultimamente le decine di showroom che, negli ultimi anni, i brand del design hanno aperto nel centro di Milano e mi sono interrogato su quanto siano adeguati a cavalcare i trend di questo immediato futuro. Un futuro che va verso un rapporto molto più diretto con il consumatore finale. Un futuro in cui l’experience del cliente nel punto vendita dovrà essere sempre più emozionale e impeccabile nel servizio da parte dell’azienda… Alla luce di queste considerazioni, forse il modello dei grandi showroom (spesso deserti), all’interno dei quali esporre un gran numero di prodotti dell’azienda, potrebbe non essere più una formula adatta ad affrontare queste sfide. Forse occorre immaginare spazi più contenuti, allestiti in modo innovativo, con un forte supporto della tecnologia e con al centro il rapporto interpersonale venditore/consulente e cliente…”.

Continua Pambianco: “Il sistema del design è ancora molto ancorato alla sua cultura industriale e gli spazi di vendita, in tale visione, restano l’occasione per una ‘esposizione’ al mercato di ciò che viene realizzato in azienda. Sono, concettualmente, una finestra sulla fabbrica. Fino oggi questi spazi hanno avuto due problemi: il primo riguarda la cultura del personale, anch’esso abituato a pensare nell’ottica del produttore, mentre, per contro, oggi un addetto deve essere sintonizzato con le esigenze e le emozioni del consumatore; il secondo riguarda la funzionalità del punto vendita. Non è un caso che questo continui a essere indicato come ‘esposizione’, mentre è proprio sul concetto di ‘esperienza emotiva’ e sul servizio che va a giocarsi la competizione. Una esperienza che oggi può e deve essere garantita più dalle opportunità visive della tecnologia, che non dai grandi spazi fisici…”.

Fonte: www.pambianconews.com

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BOX 1

Il parere di alcuni distributori ANGAISA

Considerando quanto esposto da Pambianco (Box 1), in relazione agli showroom di design, ne condivide le considerazioni? Ritiene, come dichiara Pambianco, che il sistema design sia ancora molto ancorato alla sua cultura industriale e che, in tale visione, gli spazi di vendita siano una “esposizione” al mercato di ciò che viene realizzato in azienda e, quindi, concettual mente, una finestra sulla fabbrica? Mentre, è proprio sul concetto di “esperienza emotiva” e sul servizio che va a giocarsi la competizione. Un’esperienza che oggi può e deve essere garantita più dalle opportu nità visive della tecnologia, che non dai grandi spazi fisici?

Risponde Alessandro Arrichiello: Certamente; ed è con questa consapevolezza che dallo scorso giugno abbiamo sposato il progetto di rete Archipelago in quanto proiettato verso una nuova customer experience Si parla sempre di vendita emozionale con la convin zione che sia questo l’aspetto che determina le nostre scelte. Ma, di fondo, molti di noi continuano a essere legati al prodotto/prezzo che con l’esperienza emozio nale c’entra poco. Crediamo, invece, che l’esperienza emozionale si costruisca attraverso le competenze delle risorse umane su cui investiamo affinché i nostri clienti possano essere condotti in un viaggio dove i sogni e i bisogni trovino accoglienza, professionalità e guida sicura. Indiscutibilmente, oggi la tecnologia ci offre strumenti che possono attrarre anche il consumatore più esigente e siamo pronti a investire per consentire alla clientela la customer experience migliore. Offrire poi

dei servizi adeguati, formare personale dedicato al pro blem solving completa la definizione di un’esperienza di vendita adeguata alle evoluzioni del mercato.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Ci troviamo perfettamente allineati su quanto dichiarato da Pam bianco. Senza alcun dubbio gli spazi espositivi devono essere dei luoghi emozionali, dalle giuste dimensioni e dove gli arredi e gli allestimenti dovranno dare emo zioni e coinvolgere il visitatore. Gli addetti alla vendita devono essere concentrati sulle richieste dei clienti e preparati per costruire e accompagnare il cliente nella realizzazione del suo progetto, ricoprendo, quindi, un ruolo di vero consulente, e favorendo così un’esperienza unica e veramente emozionate. In questo nuovo concept grande spazio deve essere dato a schermi appropriati e tecnologie che permettano di visualizzare attraverso render, musica e immagini il risultato finale.

Risponde Giuseppe Miele: L’analisi illustrata da Pambianco è certamente relativa alla città di Milano, che si fregia di essere europea a tutti gli effetti. Pam bianco sottolinea che gli showroom di design non fac ciano altro che esaltare in maniera significativa le potenzialità della fabbrica, diventandone vetrina e privilegiando così l’aspetto espositivo piuttosto che esperienziale/emozionale. In realtà, ritengo che proprio questa debba essere la funzione di tali spazi: l’espres sione massima dell’azienda a cui il prodotto/brand si riferisce. Naturalmente, esprimo un’opinione in qua lità di utente professionale più che da consumatore.

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INCHIESTA | INTERVISTE
LUIGI E MARCO FERRARI, titolari Caielli e Ferrari Srl FRANCESCO SPADARO, Amministratore unico La Nuova Ceramica Srl ILEANA ULLA, Titolare SIRT Srl ALESSANDRO VILLA, Amministratore Delegato Pattono Srl GIUSEPPE MIELE, Amministratore Delegato MielePiù

Questo non significa poi che il consumatore non possa vivere anche un’esperienza emozionale all’interno dello spazio espositivo. Tuttavia, concepisco questi grandi showroom come spazi definiti prevalentemente se non esclusivamente per l’utente professionale.

Risponde Francesco Spadaro: Sono d’accordo con le considerazioni di Pambianco. Molti showroom sono effettivamente ancora delle vetrine delle aziende di produzione. Si tratta di spazi espositivi, inoltre, molto grandi all’interno dei quali le molte e differenti solu zioni vengono proposte. Sono dell’idea che sia impen sabile, a partire dai costi di gestione, proporre simili spazi oggi e che la tendenza sarà quella di un ridimen sionamento dei loro confini. Lo showroom si avvarrà sempre più di strumenti tecnologici che permettano al consumatore una “emotional experience” slegata dalla fisicità dei prodotti quanto piuttosto alla progettualità.

Risponde Ileana Ulla: Una cosa non esclude l’altra. L’ampiezza dello spazio espositivo permette al cliente di avere la più vasta scelta possibile, soddisfando l’e sigenza di toccare con mano i prodotti, oltre che di vederli ambientati. A questo proposito, la tecnologia è oggi fondamentale per garantire un’esperienza visuale a 360 gradi, con software professionali di progettazione e realtà aumentata. In conclusione, oggi è indispensa bile offrire un’esperienza di tipo emozionale e per farlo occorre coinvolgere tutti e cinque i sensi. Accarezzare una superficie, respirare l’odore del parquet, visualiz zare in 3D l’ambiente immaginato, ascoltare una porta scorrere, e così via.

Risponde Alessandro Villa: Sostanzialmente con divido le considerazioni. Tuttavia, se il riferimento è ai flagship store delle aziende manifatturiere è ovvio che il sistema espositivo di queste aziende rifletta la strategia di esibire ciò che si produce e che si vuole introdurre sul mercato. Capisco la riflessione e l’idea che in un prossimo futuro questi spazi possano essere cambiati e ridefiniti anche attraverso la riduzione dello spazio espositivo stesso. Soprattutto se pensiamo ai futuri consumatori. I consumatori di un futuro pros simo – se non immediato, sicuramente di medio ter mine – saranno i Millennials che fanno un uso massivo della tecnologia con esperienze di acquisto totalmente diverse rispetto alle generazioni precedenti. Quindi, più che il vedere, toccare e raccogliere emozioni dagli oggetti fisici, sarà importante all’interno di uno spazio espositivo avere esperienze digitali. È un cambiamento che penso sia già in atto, ma ovviamente non repen tino. Sicuramente occorrerà qualche anno.

Guardando al mercato ITS quali scenari imma gina nel prossimo futuro per gli showroom di arredo bagno? Il punto vendita ridisegnerà i propri confini? Si avrà, secondo lei, una ridefinizione/riduzione degli spazi? Si prevedono format sempre più inno vativi e interattivi?

Risponde Alessandro Arrichiello: Ne siamo con vinti al punto che progetteremo dei nuovi concept store il cui scopo sarà innovare interattivamente. Oggi rite niamo che non ci sia più bisogno di strutture esposi tive molto grandi, perché una struttura moderna, al

massimo, ha una necessità di superfici non eccedenti i 400/500 mq. Siamo in una fase work in progress e stiamo immaginando nuovi concept espositivi che per mettano un’esperienza d’acquisto immersiva con l’aiuto di strumenti tecnologici già esistenti.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Certamente. Anche i nostri showroom dovranno essere rivisitati in tal senso. Per quanto ci riguarda stiamo già lavorando per alleggerire, dopo un primo importante contatto in negozio, tutta la parte di scelta e proposte inviando un progetto di massima e immagini virtuali che poi piano piano prenderanno forma e concretezza. L’esigenza del cliente è il punto fermo.

Risponde Giuseppe Miele: Per gli showroom di arredobagno che hanno la possibilità di utilizzare grandi spazi non vedo la necessità di ridurli ma, anzi, sarei proprio dell’idea di mantenerli per poter far vedere e toccare con mano all’utente finale i prodotti e le soluzioni proposte. Non è detto che l’esperienza emozionale passi necessariamente dalla tecnologia. Ritengo, quindi, che ridurre gli spazi a favore di un format più interattivo non sia una scelta vincente. Anche in questo caso farei una distinzione tra cliente professionale e privato. Il primo non ha necessità di vedere soluzioni o ambientazioni, il secondo sì. Per quanto ci riguarda non stiamo valutando un ridimen sionamento degli spazi.

Risponde Francesco Spadaro: Siamo ancora lon tani da una realtà che veda un ridisegno degli spazi espositivi in ambito ITS e che vada nella direzione di una loro riduzione, a favore di format interattivi o comunque innovativi. Tuttavia, nel nostro comparto, non farei tanto un discorso di dimensioni quanto di modalità di interazione con il cliente. Vedo un futuro anche per i nostri showroom in cui le opportunità visive offerte dalla tecnologia avranno la meglio sui prodotti fisici. Ciò che farà la differenza sarà il progetto e il servizio.

Risponde Ileana Ulla: In primo luogo, occorrerà diversificare sempre più l’offerta, includendo nuovi prodotti e rinnovando costantemente l’area espositiva. Anche in questo caso gli ampi spazi giocano a favore: non solo permettono di ampliare fisicamente le aree, ma anche di trasformarle e ridefinirle, dedicandole interamente ai supporti tecnologici (software, realtà aumentata) che vanno a completare l’esperienza.

Risponde Alessandro Villa: Rispetto al nostro

comparto, la considerazione espressa da Pambianco va rimodulata perché in questo caso lo showroom tipico di un rivenditore ITS non è monoprodotto, ma rivolto a una molteplicità di proposte, anche ambien tate. Quindi, diventa difficile pensare a un ridimen sionamento dello spazio fisico. Lo spazio espositivo continua ad avere, infatti, importanza. Questo non significa che non ci siano anche nel nostro settore dei cambiamenti in atto.

Quanto la pandemia ha cambiato il rapporto del cliente professionale e privato con lo showroom? E quanto ha ridefinito l’organizzazione interna in ter mini di gestione del personale? La vostra esperienza in merito.

Risponde Alessandro Arrichiello: L’apporto posi tivo della pandemia è stato senz’altro l’accortezza da parte dei clienti sia privati che professionisti di fissare un appuntamento per la visita in showroom. In questo modo il consulente riesce a dedicare più tempo con più qualità per la scelta dei materiali. Abbiamo notato che il cliente che entra è realmente intenzionato ad acquistare, per cui ha la necessità di trovare i prodotti giusti per la propria ristrutturazione e non ha tempo da perdere. Più raro, oggi, il caso di curiosi. Rispetto invece alla gestione del personale, dopo la pandemia alcuni nostri collaboratori hanno scelto una riduzione

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di orario, per stare più tempo in famiglia, organiz zando così il proprio lavoro in maniera diversa. All’i nizio abbiamo avuto qualche difficoltà organizzativa; abbiamo, quindi, inserito nel nostro organico altre due nuove collaboratrici, una a part time e un’altra full time per sopperire al cambio di lavoro.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Senza dubbio, dopo la pandemia, il mercato è cambiato: il cliente richiede ancora più attenzione e desidera essere accom pagnato nella sua esperienza di acquisto. Noi cerchiamo di essere molto presenti in questa fase; quindi, abbiamo aumentato la formazione del personale qualificando alcune persone “esperte” preposte al contatto diretto con l’utente finale e lasciando ad altre la preparazione della parte economica (preventivo) e documentale. Dobbiamo farci trovare pronti per questa nuova sfida sempre più competenti ed empatici con il cliente che sia privato o professionista.

Risponde Giuseppe Miele: Durante la pandemia abbiamo interagito con i nostri interlocutori profes sionali e con il cliente privato attraverso strumenti digitali. Oggi, con i primi la comunicazione è rima sta prevalentemente online. I secondi, se coadiuvati dai professionisti, hanno mantenuto lo strumento digitale. Diversamente il rapporto con lo showroom è tornato diretto. Noi siamo un’azienda storica alla terza genera

zione e, proprio durante la pandemia, la storicità dell’a zienda e l’affidabilità sono stati elementi che hanno consolidato la relazione con il cliente che ha riposto in noi maggior fiducia. Addirittura, abbiamo registrato una maggiore affezione. In merito, invece, alla ride finizione dell’organizzazione interna relativamente alla gestione del personale posso dire che sono stati fatti diversi cambiamenti in termini di attività nuove affidate a dipendenti con funzione anche di upgrade; inoltre, sono state assunte nuove professionalità per la gestione delle opportunità legate ai bonus edilizi.

Risponde Francesco Spadaro: Premetto che il nostro cliente è prevalentemente l’utente finale/privato. Ciò che è emerso come esigenza rispetto al periodo pre-pandemia riguarda la comunicazione da remoto con lo showroom. Questo non solo per clienti che si tro vano lontani e per i quali è molto più comodo intera gire online attraverso condivisione dello schermo, invio di progetti, etc. La presenza presso lo showroom non viene più considerata un must. Questo perché la pan demia ha imposto una comunicazione inevitabilmente virtuale, che si è protratta anche dopo, con innegabili vantaggi. In termini di gestione del personale questo ha certamente comportato formazione del personale e recruiting di risorse umane con maggiori competenze digitali.

Risponde Ileana Ulla: Lo showroom ha acquisito ancora più importanza. Il cliente ha preso certamente più dimestichezza con l’online, ma sentiva la mancanza del mondo reale e la necessità di tornare a vivere un’e sperienza di vendita dal vivo. A questo va ad aggiun gersi l’estrema importanza che ha assunto l’ambiente domestico, che ha spinto le persone a voler valorizzare il benessere all’interno della casa: vasche idromassaggio, docce emozionali, esterni curati e arredati per essere vissuti. Allo stesso tempo, le nuove esigenze hanno determinato anche nuove mansioni per il personale, che in generale si riassumono nel termine “versatilità”: molti ruoli si sono dovuti riadattare e formare su alcune funzionalità che, se ieri costituivano un plus, oggi sono sottintese (per esempio, i rendering 3D).

Risponde Alessandro Villa: Separerei la fase imme diatamente successiva al lockdown da quella attuale. Si tratta, infatti, di due momenti distinti: il primo è stato caratterizzato dalla riapertura delle attività, ma anche dall’estrema cautela da parte del consumatore a rap portarsi nel modo tradizionale. Tutta la nostra attività è stata svolta per lo più da remoto e, raramente, in presenza, usando le precauzioni necessarie. Il secondo

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INCHIESTA

momento, l’attuale, certamente risente ancora delle influenze del precedente, ma vede un consumatore cambiato nell’approccio. Raramente visita lo showroom solo per curiosare o comunque senza appuntamento. Ora contatta il consulente, si presenta previo appun tamento (preferibilmente in una fascia oraria meno congestionata), decide in tempi decisamente meno lunghi rispetto a prima, chiede un servizio a 360°. Quindi, anche a livello organizzativo la gestione dei tempi si è ridotta. Tutti siamo stati costretti a trascor rere molto più tempo in casa e a sperimentare quanto sia importante vivere in un ambiente bello e funzio nale alle nostre esigenze. Il consumatore non accetta di vivere in un ambiente che necessita di migliorie rimandandole in un tempo indefinito. Si documenta, si aggiorna e una volta presa la decisione vuole portare a termine questa esperienza in tempi ragionevolmente brevi. Concludendo, credo che l’emergenza pandemica abbia portato al rivenditore ITS una maggiore razio nalizzazione nelle varie fasi del processo di vendita. Tempi più stretti e maggiore efficienza per soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze del cliente.

Quanto oggi l’uso di dispositivi mobile è parte integrante del processo d’acquisto? Quali sono i

social media più usati dai vostri clienti? E soprat tutto la tecnologia aiuta i punti vendita a conquistare i consumatori e aumentare il fatturato?

Risponde Alessandro Arrichiello: Lo è decisa mente. Facebook e Instagram in primis, ma stiamo esplorando anche le opportunità offerte in tal senso da Pinterest e LinkedIn. La tecnologia può aiutare a creare lead e incrementare fatturato. Ma occorrono progetti e investimenti adeguati e obiettivi ben definiti. Contrariamente al passato, in cui l’attività sui social poteva essere gestita in autonomia, ora occorrono pro fessionalità e competenze per rapportarsi al mercato attraverso questi strumenti. Questa consapevolezza ci ha portato a interfacciarci e a collaborare con un’agen zia che segue la nostra comunicazione sul web. I social sono uno strumento potentissimo che va gestito in modo adeguato per poter ottenere dei risultati. Molte volte quello che si percepisce non rispecchia poi la realtà. Perciò occorre sempre porre molta attenzione a trasmettere al pubblico la vera immagine dei nostri spazi espositivi.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Ormai i social media sono sempre più al centro del mercato e sono

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parte integrante del processo di acquisto. Noi siamo presenti sui principali e le nostre pagine Instagram e Facebook sono molto seguite e dinamiche: questo sicuramente aiuta la visibilità e invoglia il cliente a far visita ai nostri showroom. È una presenza che riteniamo vada ancora implementata, migliorando il modo di fare informazione e trasmettere eventuali opportunità. Certamente, i social sono strumenti con un potenziale altissimo, caratterizzati da una estrema velocità nella trasmissione delle informazioni. Esserci, in questo mondo virtuale, oggi è necessario; cavalcarlo sfruttan dolo al meglio sarà un nostro obiettivo.

Risponde Giuseppe Miele: È sicuramente una parte importante. Oltre ad avere un nostro sito, siamo presenti su più canali online: da Facebook a Instagram passando per Pinterest. Tra i social media usati oggi maggiormente dai nostri clienti sicuramente Instagram è il più gettonato. È inevitabile che la tecnologia aiuti ad avvicinare il cliente allo showroom e indirettamente ad aumentare il fatturato.

Risponde Francesco Spadaro: È certamente parte integrante del processo di acquisti. I social più usati dai nostri clienti sono Instagram e Facebook. Ma anche WhatsApp tramite cellulare che permette una gestione rapida e in tempo reale della comunicazione. Questo in particolare per quanto riguarda i preventivi o la condi visione di schede tecniche. Alla domanda se la tecno logia aiuta ad aumentare il fatturato posso rispondere chiarendo che di per sé la tecnologia è neutra. L’uso che se ne fa determina una direzione piuttosto che un’altra. Occorre poi investire, crederci.

Risponde Ileana Ulla: È fondamentale. La piatta forma più utilizzata è senza dubbio Instagram per la sua naturale affinità con l’immagine, che per il nostro business significa moltissimo. Anche Facebook è ampia mente utilizzato, in particolare per quanto riguarda la comunicazione diretta e lo scambio di informazioni con i clienti. A questo proposito, abbiamo anche inse rito una chat sul nostro sito web www.sirtweb.it per garantire un’assistenza clienti virtuale sempre attiva. I social network sono, inoltre, estremamente utili per pubblicizzare, oltre l’azienda stessa, anche i nostri ser vizi. Grazie alle inserzioni è possibile renderli noti a una maggiore quantità di utenti, facilitandone al con tempo l’accesso. Accanto a queste iniziative ne sono state sviluppate altrettante: il catalogo consultabile o scaricabile online, la creazione di un account su TikTok (definito da molti il social del futuro) e la sezione outlet sul nostro sito, antesignana di un progetto e-commerce

sempre più concreto. Naturalmente anche in questo caso l’immagine che l’azienda dà di sé online deve trovare riscontro anche nella realtà. È importante, per esempio, che la vastità della gamma di prodotti si ritrovi poi anche in showroom, dal vivo. Per questo gli spazi fisici restano imprescindibili.

Risponde Alessandro Villa: L’uso dei dispositivi mobile è già parte integrante del processo d’acquisto perché il consumatore finale ora utilizza questi stru menti per cercare e selezionare le soluzioni che gli interessano. I social media più usati dai nostri clienti sono Pinterest e Instagram. Alcuni utilizzano piat taforme web rivolte al mondo della casa per racco gliere idee e arrivare, una volta maturata la decisione di acquisto, in showroom preparati. L’acquisto ora è molto più mirato tendenzialmente. La tecnologia, in un certo senso, aiuta i punti vendita ad aumentare il fatturato, stimola la curiosità, invoglia l’acquisto e apre tutta una serie di opportunità che prima non erano possibili se non attraverso la consulenza di un riven ditore specializzato.

L’impatto oggi della crisi energetica sulla gestione degli spazi espositivi di arredobagno. Un commento e una proiezione. Che soluzioni avete adottato o pensate di adottare?

Risponde Alessandro Arrichiello: A breve stiamo valutando di farci supportare dalla domotica nella gestione dell’illuminazione grazie a My Domotics, nostro partner in Archipelago. Questo ci auspichiamo possa contenere i costi energetici sempre più alti. Grazie alla domotica oggi possiamo programmare orari, gestire accensioni e creare scene al passaggio dei clienti che aiutano a dar vita alla giusta atmo sfera per ogni ambiente in sala mostra. Nel medio/ lungo periodo, invece, installeremo sui nostri depositi i pannelli solari. L’illuminazione delle sale-mostra ha una funzione importante nel nostro lavoro; ci vuole la luce giusta per l’ambiente bagno così come per altri ambienti della casa. Oggi la tecnologia a led ha fatto passi da giganti e ci aiuta molto in questo senso riu scendo a ottenere degli ottimi risultati estetici e con tenendo anche la spesa energetica.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Abbiamo sempre avuto un occhio attento alle nuove tecnologie e ancor più al risparmio energetico. Infatti, installe remo a breve dei pannelli fotovoltaici sui nostri immo bili. Inoltre, stiamo attivando delle procedure mirate che prevedono l’inserimento di terminali e proiettori

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INCHIESTA | INTERVISTE a basso consumo, e la sensibilizzazione/formazione dei nostri collaboratori verso azioni volte a un maggior risparmio in tal senso. Il nostro showroom di Vergiate (VA) verrà completamente rinnovato, dando importanza a quanto sopra esposto, dive nendo appunto totalmente ecosostenibile. Dal punto di vista specificatamente espositivo, per mantenere il coinvolgimento sensoriale ed emozionale degli ospiti, non abbiamo rinunciato a luci o a prodotti funzionanti.

Risponde Giuseppe Miele: In tempi non sospetti – circa dieci anni fa – abbiamo installato sulle nostre strutture e sul deposito un impianto fotovoltaico. Oggi stiamo, invece, inserendo luci a led all’interno dei nostri spazi. Inevitabilmente, le bollette sono aumentate sen sibilmente: cercheremo di intervenire con azioni mag giormente volte a un risparmio energetico e di investire maggiormente in energie rinnovabili.

Risponde Francesco Spadaro: Ci siamo attrezzati per tempo prima dell’attuale crisi energetica. Abbiamo sostituito tutti i punti luce con temporizzatori e sosti tuito gli infissi con nuovi a doppio vetro e isolanti. Cerchiamo di adottare azioni virtuose nella quotidia nità. Risparmiamo, inoltre, spegnendo le luci dello showroom nel weekend. Sicuramente, la realtà non si può ignorare e la bolletta attuale confrontata con quella di un anno fa evidenzia un aumento veramente preoc cupante. A breve termine le proiezioni non sono certo rosee. Subiamo le conseguenze della guerra in Ucraina e le relative speculazioni.

Risponde Ileana Ulla: È senz’altro una tematica che rivestirà un ruolo importante nel prossimo futuro. Ci sono tornate utili molte decisioni prese in tempi non sospetti, che si sono rivelate lungimiranti: luci a led, aree emozionali con luci a sensore, pannelli solari. Occorrerà investire sempre di più in energie rinnova bili, che noi come Sirt supportiamo da sempre.

Risponde Alessandro Villa: La crisi energetica è un fenomeno relativamente recente. E la stiamo vivendo tutti sia sul versante lavorativo che privato. L’impatto immediato, oltre che finanziario, è stato anche psi cologico a tutto tondo sul mondo delle imprese e sul consumatore finale. Abbiamo vissuto fino a pochi mesi fa una sorta di rinascita economica post pandemia che ha portato l’Italia ad avere una crescita del PIL total mente inaspettata, paragonabile quasi al periodo del boom economico negli anni ’70. Ora, nell’arco di pochi mesi a causa della guerra in Ucraina, stiamo rivivendo nell’incertezza. Un’incertezza data dalla non prevedibi

lità dello scenario futuro. Al momento pianificare non è possibile. Ci auspichiamo che il Decreto Aiuti bis porti almeno un parziale sollievo alle famiglie e faccia ripartire l’economia. Credo che nel nostro comparto il fatturato 2022 resterà stabile, in quanto frutto del lavoro dei mesi precedenti. Quindi, parliamo di numeri positivi. La reale preoccupazione è rivolta al prossimo anno. Ci troveremo con costi energetici decisamente più alti rispetto agli attuali, già fortemente lievitati. È pure vero che il rivenditore non ha consumi energetici e di gas paragonabili a quello dell’industria, tuttavia abbiamo showroom, magazzini e mezzi di trasporti per effettuare le consegne. Si tratta di costi fissi che registrano un aumento del 60-70%. Al momento le soluzioni che si potrebbero adottare sarebbero quelle di rapportare i costi dei prodotti che vendiamo al pubblico ai costi energetici maggiorati che stiamo affrontando. Di fatto, però, difficilmente applicabili. Noi abbiamo scelto di ridurre la nostra marginalità perché riteniamo di non poter far pagare al consuma tore questi aumenti. Invece, a livello di interventi tec nologici, nello specifico, dove abbiamo la sede logistica e il magazzino merci abbiamo installato già da tempo i pannelli solari e stiamo valutando l’ampliamento del sistema fotovoltaico; se possibile, vorremmo installare un impianto di cogenerazione di energia elettrica. Più difficile adottare, invece, queste soluzioni per lo show room che si trova nel centro di Genova.

Come vede la casa del futuro utilizzatore? Ci sarà una trasformazione obbligata dovuta al cambia mento della distribuzione degli spazi e della loro fruizione (si pensi alla diffusione dello smart wor

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king)? In questo nuovo contesto abitativo quale ruolo/importanza potrà avere lo spazio bagno?

Risponde Alessandro Arri chiello: Vi saranno e già esistono trasformazioni, ma le esigenze cambiano e si evolvono molto velocemente; è difficile essere tem pestivi nell’offrire soluzioni ad hoc. All’interno di uno spazio abitativo in continua evoluzione, il bagno rimane e sarà sempre più orien tato al benessere e alle comodità. Oggi, il bagno e la cucina sono gli ambienti dove il privato investe di più. Non penso si possa rinunciare a uno spazio nel bagno per ricavare uno studio per lo smart working. Il bagno ha sempre la sua importanza all’interno di un’a bitazione e gli spazi non bastano mai. Molti clienti tendono a realizzare nel proprio bagno una mini spa, una sala da trucco oppure un piccolo hammam: il bagno può avere molteplici funzioni e pochi sono disposti a rinunciarvi e chi non possiede tutto questo spazio tende comunque ad allargare almeno la cabina doccia.

Rispondono Luigi e Marco Ferrari: Sta già avve nendo una trasformazione degli spazi abitativi; si è creato all’interno di molte abitazioni un’area di studio/ lavoro che impone una prolungata permanenza, resa a volte più confortevole e gradevole dall’inserimento di piante verdi. In questa ottica, il bagno occuperà uno spazio fondamentale e dovrà essere sempre più confor tevole per divenire uno locale rifugio dove il benessere e il relax della persona sia posto in primo piano.

Risponde Giuseppe Miele: Certamente. Credo che nel medio periodo andremo verso una trasformazione della casa che da rappresentativa diventerà sempre più funzionale allo svolgimento (anche) di attività lavora tive, almeno per una certa categoria di lavoratori. Va ripensata la casa e attrezzata in tal senso perché il feno meno dello smart working diffuso in Italia in periodo di emergenza sta di fatto perdurando. Occorre, quindi, capire come organizzare questo spazio in relazione a quelli già esistenti. In questo nuovo contesto abitativo anche il bagno perde il suo status. Da luogo da mostrare torna a essere spazio privato, intimo e di benessere.

Risponde Francesco Spadaro: Lo smart working si sta diffondendo. Addirittura in alcuni contesti i

lavoratori da remoto raggiungono il 100% del totale con inevitabili trasformazioni per lo spazio abitativo e la loro redistribuzione. In questo ambito sono due gli aspetti che andrebbero considerati: la redistribuzione degli spazi – necessaria per poter conciliare vita lavo rativa e privata – e la decentralizzazione. Soprattutto nel periodo post pandemia – decisamente più da parte di stranieri – ho potuto verificare acquisti di seconde case che vengono concepite già in un’ottica lavorativa. Con il progressivo aumento di smart worker potrebbero esserci conseguenti scelte di spostamenti dall’abita zione principale, magari in centro città, a una seconda decisamente fuori dal contesto urbano. In alcuni casi si stanno già verificando spostamenti verso il paese di origine. In questo contesto il bagno (o più bagni) non avrà grandi trasformazioni, probabilmente a maggior ragione costituirà sempre più uno spazio intimo e per sonale.

Risponde Ileana Ulla: Come anticipato, la casa post-pandemia necessita di nuovi comfort che per mettano di fruire realmente dell’ambiente domestico, diventato per molti anche luogo di lavoro, equipag giandolo in modo tale che non sia necessario dover uscire per compiere determinate attività. L’idea di creare un angolo di benessere in casa propria è sempre più diffusa: soluzioni wellness che si adattino anche a piccoli spazi, come, per esempio, la sauna esten dibile, i box doccia multifunzione, vasche idromas saggio. Anche gli spazi esterni giocano un ruolo di vitale importanza: arredi dal design curato, pensati per godere dell’aria aperta. A tal proposito, si è fatta anche strada l’esigenza di portare la natura all’interno dell’abitazione attraverso rivestimenti innovativi come il cannettato, in legno composito e naturale, o anche rivisitando i rivestimenti tradizionali; basti pensare al foliage e alle fantasie tropical o floreali su piastrelle o carte da parati.

Risponde Alessandro Villa: La casa del futuro uti lizzatore sarà completamente diversa dall’attuale. Le nuove generazioni hanno un concetto di casa diffe rente, molto più connessa con un utilizzo importante della domotica. Sarà una abitazione che al suo interno potrà ospitare anche spazi lavorativi per certe categorie di lavoratori, meno per esempio per i lavoratori del commercio. Quindi, maggiore funzionalità, più case ipermoderne e meno “case status”. In questo conte sto il bagno acquisisce sempre più importanza come spazio riposo, relax, wellness. È, infatti, in aumento la richiesta di tipologie di prodotti in precedenza acces sibili a pochi e preferibilmente presenti nelle strutture alberghiere di un certo livello.

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Chenumeri!

In cinque giornate di fiera 91.296 presenze, con una crescita di circa il 50% rispetto all’edizione

che aveva segnato uno dei primi ritorni di una grande fiera nel difficile periodo post-pandemico di Silvia Martellosio

_ CERSAIE 2022 | VISTI IN FIERA
2021,

La 39ª edizione di Cersaie, il Salone internazionale della cera mica per l’architettura e dell’arredobagno, che si è tenuto a Bolo gnaFiere dal 26 al 30 settembre, ha risposto alle migliori attese delle imprese che hanno creduto nella possibilità di investire in fiera, per tornare a incontrare direttamente i propri clienti, presentando le più recenti innovazioni di prodotto in stand di grande impatto visivo ed emozionale. Nei quindici padiglioni del quartiere fieristico di Bologna interamente occupati – pari a 140.000 metri quadrati di superficie complessiva – hanno esposto 624 aziende, di cui 354 del comparto piastrelle di ceramica, 88 dell’arredobagno, 183 apparte nenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove super fici, delle attività di servizio. Una rassegna dalla forte connotazione internazionale, confermata dai 237 espositori esteri – pari al 38% del totale – e dai 26 paesi rappresentati.

Presenze

La manifestazione nelle cinque giornate ha registrato 91.296 presenze, con una crescita di circa il 50% rispetto all’edizione dello scorso anno, che aveva segnato uno dei primi ritorni di una grande fiera nel difficile periodo post-pandemico. Si avvicinano, quindi, i livelli del 2019, quando si erano raggiunti 112.340 ingressi. Le presenze dall’estero in questa edizione sono state 44.215, ovvero il 48,4% del totale, mentre i visitatori italiani sono stati 47.081. I gior nalisti hanno fatto registrare 458 presenze totali, di cui 226 estere. La prossima edizione di Cersaie si terrà a Bologna dal 25 al 29 settembre 2023.

miglior ritorno possibile.

grazie

avviato

caratteristiche

transizione

deve essere vanificata dalle

crisi sui mercati

richiede urgenti interventi a livello

nazionale,

abbiamo avuto modo di

ai diversi esponenti politici e delle istituzioni

sono venuti

visitarci

SAVORANI, Presidente di Confindustria Ceramica

DI CERSAIE

I NUMERI
624 aziende espositrici 237 espositori esteri 26 paesi rappresentati 91.296 presenze 458 giornalisti L “Sono convinto che gli investimenti fatti dai 624 espositori abbiano avuto il
La ceramica continua ad aumentare le proprie quote sui mercati internazionali
alle
intrinseche del prodotto. La
energetica che abbiamo
non
drammatiche conseguenze della
dell’energia, che
europeo e
come
rappresentare
che
a
in fiera” GIOVANNI

Il lusso ricercato

Da Arbi Arredobagno la collezione Luxor disegnata dall’ufficio R&D dell’azienda. In una sapiente combinazione di varietà materiche e cromatiche, l’anta sottile con apertura pushpull e telaio in alluminio oro spazzolato, nero ossidato o bianco sviluppa un frontale a filo top concepito per accogliere eleganti pannelli dalle diverse finiture. I classici Laminam e Gres si arricchiscono della nuova tinta Verde Alpi Lucido, mentre al legno Rovere si affianca la finitura Millerighe, proposta anche in marmo tecnico. Tra le recenti innovazioni in grado di enfatizzare la valenza estetica del mobile anche la nuova variante Intreccio, disegnata dallo studio Garcìa Cumini, la cui texture ricorda la lavorazione del vimini. Ad arricchire il catalogo Arbi, l’inedita specchiera Ajour che veste in maniera autorevole l’intera parete e ulteriori nuovi elementi disegnati dallo studio Garcìa Cumini quali il lavabo Roman, disponibile nelle versioni basso, monolite e mezzo monolite, e la madia Reed dal fascino senza tempo caratterizzata da ante curve in finitura Intreccio, che può trovare collocazione in tutti gli ambienti della casa. Ogni composizione di Luxor può essere abbinata ai lavabi, piani top, specchiere, faretti, accessori e complementi presenti nel listino Arbi e ai piatti doccia, vasche freestanding e termoarredo presenti nel programma Ibra Showers. www.arbiarredobagno.it

Caldo acciaio

Radiatore dalle linee sinuose e avvolgenti, Lola di Cordivari Design è in grado di dare un tocco di eleganza a ogni ambiente e soddisfare qualsiasi scelta di arreda mento, classico e moderno. Realizzato in acciaio inox, il termoarredo viene proposto in tre differenti finiture: lucida, satinata e decor. L’utilizzo di questo materiale, igienico, atossico e riciclabile al 100%, rende Lola un elemento scaldante d’arredo pregiato. Lola è un marchio protetto 3D Trademark, ovvero identifica il brand Cordi vari Design attraverso la sua forma caratteristica. Finiture lucide e satinate coesistono e si rincorrono per dare origine a giochi di luce dal grande impatto visivo. La particolare tecnica della duplice finitura impreziosisce gli elementi radianti con decorazio ni suggestive che si incontrano e interrompono in una serie conti nua di riflessi lucidi e motivi sati nati. L’esperienza Cordivari nella lavorazione dell’acciaio inossida bile consente di satinare alcune parti della superficie scaldante, mantenendo la lucidità della base, creando così un gradevole e prezioso motivo grafico. Il Lola Decor è disponibile in 2 versioni, X03 e X04, quest’ultima novità 2021, entrambe frutto della creatività eclettica e versatile dell’architetto Mariano Moroni che ne ha curato il decoro. www.cordivari.it

Funzionali ed esteticamente belle

duka porta all’attenzione del grande pubblico i modelli natura 4000 e libero 4000 (in foto) declinati nella proposta Colour Up Your Life! Le nuove cabine doccia si caratteriz zano per essere tecnologiche, funzionali, sicure ed estetica mente curate. I profili, le maniglie, le cerniere e altre compo nenti strutturali si trasformano in eleganti dettagli decorativi grazie alle brillanti finiture metalliche Copper Pearl, Brass Pearl e Black Pearl. natura 4000 e libero 4000 Colour Up Your Life! diventano, così, superfici sempre più personaliz zabili, da declinare in diverse configurazioni a seconda dello spazio – domestico, wellness o hotellerie – che le accoglie e rispondere alle differenti esigenze abitative e gusti indi viduali. Le inedite cromie, unite alla varietà dei sistemi di apertura, alle possibili finiture del vetro e modalità di installa zione fanno di queste cabine doccia soluzioni di alta qualità, concepite come elementi integranti del più ampio progetto di arredo che vede la stanza da bagno come un luogo da progettare non solo dal punto di vista della funzionalità e dell’efficienza, ma anche dell’armonia. www.duka.it

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_ CERSAIE 2022 | VISTI IN FIERA

Personalizzabile ed elegante

In meno di 10 cm di spessore, Proheater – il nuo vo termoarredo firmato Progress Profiles – somma due tra i sistemi più innovativi dell’azienda trevigiana, Profoil Panel System e Prodeso Heat Grip System, ed è interamente rivestito da una lastra di cerami ca in basso spessore che, grazie alla sua elevata conducibilità termica, si riscalda facilmente, irradian do calore immediatamente e in modo omogeneo. Il pannello portante Profoil Panel, in polistirene estruso ad alta densità (33 kg/m3), ha una elevata capacità isolante ed è rivestito su entrambi i lati da una membrana impermeabile all’acqua e al vapore che conferisce al pannello una elevata rigidità. Per propagare calore in maniera uniforme lungo tutta la superficie, il nuovo termoarredo sfrutta la funzionalità e l’efficacia del sistema di riscaldamento brevettato, Prodeso Heat Grip System. Tale sistema si compo ne di una membrana desolidarizzante e impermea bilizzante, realizzata in polietilene e provvista di un tessuto non tessuto in polipropilene termosaldato nella parte inferiore. Sulla membrana sono presenti rilievi semicircolari che creano sedi di incastro alle quali è possibile agganciare il cavo Prodeso Heat Grip Cable. Il cavo elettrico a potenza costante, dal diametro di soli 6,5 mm, è dotato di resistenze lunghe 60 cm montate in parallelo che, se danneg giate, non interrompono il funzionamento dell’intero sistema. Contraddistinto da linee essenziali e pulite, Proheater è disponibile in 18 rivestimenti ceramici. Facile da fissare alla parete grazie alle apposite staffe, il nuovo termoarredo può essere spostato in maniera agevole tra i diversi ambienti e attivato sem plicemente dopo aver collegato la presa elettrica. Per migliorare ulteriormente la funzionalità, l’azienda mette a disposizione delle barre scaldasalviette da agganciare al corpo centrale della struttura per asciugare teli e asciugamani. www.progressprofiles.com

Silhouette circolare

T30 di Rubinetterie Treemme, firmato da Giampiero Castagnoli e Marco Pisati, è una collezione di miscelatori in ottone dalle linee minimaliste ed eleganti. T30 è un rubinetto caratterizzato da una silhouette circolare estremamente raffinata e leggera per le sue sezioni ridot te al minimo. Questo effetto è stato ottenuto sia grazie alla cartuc cia diametro 22 mm, la più piccola cartuccia in ottone presente sul mercato, realizzata in esclusiva per Rubinetterie Treemme, che tramite l’utilizzo di un innovativo aeratore Neoperl di soli 13,5 mm di diametro. T30 si distingue per la particolarità del comando di miscelazione, proposto anche con una elegante texture zigrinata, piacevole a livello estetico e utile per ottimizzare la presa. Un det taglio che si armonizza perfettamente al corpo sottile e leggero. www.rubinetterie3m.it

Per bagni sicuri

Far entrare nel bagno un ausilio di sicurezza senza farlo apparire come tale. È su questo che Omnia di Ponte Giulio prosegue quanto inizia to con Hug nel cercare di veicolare la sicurezza e il comfort attraverso i concetti di design e di originalità racchiusi nel contenitore Life Caring Design. Disegnata da Daniele Trebbi, Omnia è una linea di elementi ver satili e completi che permettono all’utente di muoversi in bagno con sicurezza. Una serie di pulsanti per la richiesta di aiuto che, installati secondo le proprie esigenze nell’ambiente bagno direttamente sui prodotti della collezione o sulle pareti, attivano una chiamata verso un numero telefonico predisposto rendendo possibile una conver sazione in vivavoce. La centralina, collocata nello specchio, viene gestita tramite un’app semplice e intuitiva (Help System). Inoltre, un sistema di sanificazione integrato nello specchio con tecnologia PCO™ (photocatalytic oxidation) attiva la rimozione di batteri, virus e muffe dall’aria e dalle superfici tramite una reazione chimica total mente naturale e non invasiva (Safety Air System). I colori dei mobi li, Bianco Seta e Grigio Carrara, si abbinano alle maniglie disponibili nelle finiture standard Bianco Segnale, Inox lucido e Grafite. A queste tre colorazioni si aggiungono le versioni speciali customiz zate: Nichel nero, Oro rosa, Oro satinato, Oro rosa satinato, Nichel nero satinato, Bronzo scuro satinato e Nichel bronzo satinato. Le mensole e le appenderie sono in Iroko e Bianco Alpino. I sanitari sono disponibili nella versione lucida (Bianco, Nero e Petrolio) e in quella opaca (Bianco, Grigio e Nero). I sedili doccia, gli sgabelli e i contenitori sono invece realizzati nelle colorazioni Cielo Artico e Cielo Artico scuro, ma anche in Bianco Segnale e Grafite. www.pontegiulio.com

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Tecnologia per pavimenti e rivestimenti

Klima è una tecnologia innovativa, frutto degli studi di ricerca nei laboratori di R&D di RAK Ceramics, che ha reso possibile creare piastrelle di ultima generazione in grado di assorbire e respingere il calore in base alle diverse esigenze. Da applicare su ambienti indoor e outdoor, pavimenti e facciate esterne, per il massimo comfort e il minimo impatto energetico. Su super fici indoor, Klima trattiene il calore dell’ambiente e lo rilascia su tutto lo spazio interno, restituendo al tatto una temperatura più elevata rispetto a una superficie standard. Allo stesso tempo è perfetta per superfici outdoor, le piastrelle infatti sono in grado di respingere il calore dei raggi solari resistendo alle temperature più elevate. Anche con un’esposizione solare importante, la superficie non scotta e il pavimento rimane sempre fresco e piacevole da calpestare a piedi nudi. Questa tecnologia, applicata su facciate esterne ventilate, limita la dispersione di calore mantenendo stabile la temperatura interna dell’abitazione e aiutando quindi a ridurre il fabbisogno energetico degli ambienti. Klima, è disponibile nelle collezioni Crea tive Concrete, Harbor Stone, Carmo Stone e molte altre ancora. www.rakceramics.com

Less is more

La filosofia green di Fiora si concentra sul design del bagno con due nuovi piatti doccia innovativi e leggeri come Massimo (in foto) e Silex Titan. Due modelli che ampliano la gamma di prodotti leggeri del marchio in un formato più sottile e leggero – sono tra il 30% e il 50% più leggeri dei modelli tradizionali – che combinano design e pragmatismo, leggerezza e resistenza, innovazione e rispetto per l’ambiente. Massimo è leggerezza e benessere grazie alla sua struttura morbida, al suo tatto unico e alla sua comoda base. È il più leggero dei due e pesa la metà di un piatto doccia tradizionale con la stessa resistenza. La sua base leggera e la superficie si adattano alla pressione del corpo: morbida e antiscivolo e allo stesso tempo capace di riempire lo spazio con comodità e armonia. L’equilibrio tra leggerezza e resistenza è disponibile anche in Silex Titan, una riprogettazio ne dell’iconico Silex Fiora basata sullo stesso concetto di semplicità. Con un peso inferiore del 30% rispetto al classico piatto doccia, Silex Titan non rinuncia alla sicurezza e alla resistenza e dà quel tocco ecologico che l’azienda difende. Riducendo il carico minerale e l’uso di materie prime nel processo di produzione, l’impronta ambientale di Massimo e Silex Titan si riduce durante il processo di produzione e durante il trasporto. fiorabath.com

Ispirate alla natura

Al fine di creare spazi rigeneranti, FAP Ceramiche presenta la novità Roma Stone, collezione di Wall Tiles & Gres porcellanato declinata in quattro estetiche: Marmo, Pietra, lastre Corten e decori matt & glossy ispirati alla natura. In particolare, la serie si compone di tre marmi bianchissimi, Carrara Supe riore, Carrara delicato e Calacatta Oro, in perfetta armonia con tre pietre dalle tonalità Beige, Grey e Brown, referenze tutte accomunate da un’insolita e ricercata superficie matt. Completano la proposta un’ampia gamma di Wall Tiles nel formato 80x160: decori a sfondo naturale e un caldo effetto Cor ten Pattern botanici, esaltati dal contrasto delle laccature lucide sui fondi matt, animano i nuovi decori di Roma Stone: Ramage Beige, Tropical Intarsi, Tropical Verde. Delicate foglioline plasmate dalla luce che si accendono come bagnate dalla rugiada, atmosfere tropicali dai toni caldi o lussureggianti per pareti rigenerative in grado di rievocare paesaggi naturali. Ai decori a tema vegetale si unisce il moderno Corten Matt, per ambienti accoglienti valorizzati dall’appeal del metallo ossidato. Il fascino delle superfici è esaltato da diversi formati in gres porcellanato: 120x120, 60x120, e 80x80, tutti in finitura opaca, e 30x30 del Macromosaico e del Mosaico Deco, per superfici movimentate e contemporanee. Oltre al formato 80x160 –disponibile per le referenze marmo e pietra e per i decori – per le pareti sono presenti molteplici soluzioni: il Mosaico 30,5 x30,5 in diverse varianti colore, il Mosaico Garden – che combina il decoro Tropical Verde e il legno ceramico – le Boiserie, mutuate dalla collezione effetto legno, e gli Inserti Mix 160x240, Breeze Gold e Fuoco sempre a tema naturale. www.fapceramiche.com

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_ CERSAIE 2022 | VISTI IN FIERA

A Centro Vendite Esagono il Confindustria Ceramica Distributor Award

In 26 anni è la prima volta che un’azienda meridionale si aggiudica questo riconoscimento per i risultati ottenuti nel promuovere le piastrelle italiane

Consegnato a Giovanni Bo, fondatore e Ceo del Centro Vendite Esagono, il prestigioso Confindustria Ceramica Distributor Award 2022. È la prima volta, nei 26 anni di storia del Premio, che un’azienda meridionale si aggiudica questo riconoscimento per i risultati ottenuti nel promuo vere le piastrelle italiane. Risultato ancora più significativo alla luce dei Paesi che affiancano l’Italia per questa edi zione: Germania, Francia e Belgio. La cerimonia di pre miazione si è svolta lunedì 26 settembre nell’ambito della Serata Cersaie a Bologna Fiere. Sul palco, a consegnare il premio, Giovanni Savorani ed Emilio Mussini, rispetti vamente Presidente e Vicepresidente di Confindustria Ceramica, alla presenza di Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna. “Questo riconoscimento premia, sulla base delle segna lazioni delle principali aziende produttrici italiane – affer ma Giovanni Bo – la nostra storia, la competenza e la professionalità dimostrate negli anni, gli investimenti e le iniziative volte alla promozione delle piastrelle di ceramica italiane”.

Da quarant’anni Centro Vendite Esagono è un punto di ri ferimento per la Campania e il Basso Lazio nel settore del design d’interni e arredo bagno: vi si rivolgono architetti, interior designer e arredatori degli studi più prestigiosi, non solo per la realizzazione e la ristrutturazione di appartamenti e ville, ma anche per alberghi e grosse strutture per uffici direzionali. L’azienda, che si sviluppa presso i due concept store e lo showroom di 5.000 metri quadri situati tra Aversa e Caserta, è attiva nel settore delle ceramiche, dell’arredo bagno, della rubinetteria e del parquet, ed è riven ditore ufficiale di alcuni tra i marchi più esclusivi del settore.

Gli altri vincitori

Oltre a Centro Vendite Esagono, per la Francia il premio è stato consegnato a Cardev - Carrelage et Bain di Montelimar con 49 showroom (superficie media 350 mq), 176 dipendenti e un fatturato complessivo di 36 milioni di euro, il 75% rappresentato da piastrelle italiane. Per il Belgio premiata l’azienda Granit Inter S.A. di Gosselies, 33 anni di attività, 3000 mq di showroom, 90 dipendenti e un ricavato di 26 milioni di euro, l’80% rappresentato dalla vendita di ceramica italiana. Per la Germania il migliore distributore è Johannes Happe GmbH & Co KG di Pader born, 100 anni di attività con una superficie totale di 2.250 mq (4 showroom), 320 dipendenti e un fatturato totale di 120 milioni di euro, 60% da vendita di piastrelle italiane.

Un ponte sulla filiera delle costruzioni

ANGAISA rafforza i rapporti con ANCE e ASSISTAL per affrontare i problemi comuni a tutto il comparto edilizio: dal tema della formazione ai bonus fiscali a cura di Sebastian Bendinelli

FFare rete, creare nuove sinergie, rafforzare le relazioni esistenti tra i diversi attori della filiera idrotermosanitaria. È con questi obiettivi che lo scorso 14 settembre una delegazione di ANGAISA – formata dal Presidente, Maurizio Lo Re, il coordinatore della Commissione Relazioni, Antonio Miele, e il Segre tario Generale, Corrado Oppizzi – si è recata a Roma per incontrare i vertici di ASSISTAL e ANCE. La prima, nata nel 1946 e aderente a Confindustria, rappresenta le imprese di progettazione, forni tura, installazione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management. La seconda, sempre in seno a Confin dustria, è la storica Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, che rappresenta a livello nazionale le aziende di ogni dimensione e

forma giuridica operanti nel settore dell’edilizia.

Rafforzare la rappresentanza di filiera Nella sede romana di ASSISTAL, la delegazione ANGAISA ha incontrato il Presidente Angelo Car lini, il Direttore Generale Giancarlo Ricciardi e la Responsabile Area Formazione Maria Francesca Bat tisti. I temi sul tavolo, oggetto di un confronto aperto e cordiale, hanno riguardato innanzitutto l’attuale situa zione di incertezza che interessa il mercato dell’edilizia (e del relativo indotto), a seguito del forte rallentamento della domanda innescata dai bonus edilizi, conseguenza del blocco sull’acquisizione dei crediti da parte delle banche. Situazione aggravata dalle incognite legate al futuro assetto governativo e dalle pesanti conseguenze nega tive del “caro energia e materie

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ASSISTAL. Un momento dell’incontro ANCE. Un momento dell’incontro

prime” sull’economia del Paese. Restano di estrema attualità le priorità condi vise dalle rispettive organizzazioni, che auspicano l’attivazione di una rappre sentanza istituzionale di filiera, che possa dialogare in maniera autorevole con Governo e ministeri. Nonostante la diversa “affiliazione” – Confcommer cio da un lato, Confindu stria dall’altro – da parte di entrambe le associazioni è forte la consapevolezza di far parte della stessa “fami glia”, di rappresentare una molteplicità di imprese che, pur operando in seg menti diversi, afferiscono allo stesso mondo e che, per questo, devono affron tare quotidianamente gli stessi problemi. Di qui la necessità di rinsaldare i rap porti reciproci e fare fronte comune. “ANGAISA rap presenta un pezzo impor tantissimo della filiera per manifestare le esigenze del settore e condividere iniziative”, riconosce il Pre sidente di ASSISTAL Angelo Carlini. “Essere uniti permette di rappresentare tutti i problemi con autorevolezza e con la possibilità di offrire soluzioni”.

La formazione al centro

Da parte di ANGAISA, è stata riba dita la necessità di organizzare azioni congiunte per la formazione degli instal latori. “I centri assistenza spesso sono sovraccarichi di lavoro a causa di instal lazioni fatte male”, spiega il Presidente Maurizio Lo Re. “La formazione diventa ancora più importante di fronte al cambio epocale a cui stiamo assistendo, con la spinta senza precedenti verso la rigene razione urbana e l’efficienza energetica”. Anche per ASSISTAL la formazione è centrale: “Siamo accreditati come enti di formazione in Lazio, Veneto e Lom bardia”, spiega Carlini, “e attiviamo corsi che riguardano la formazione di tutta la popolazione aziendale, incluse le compe tenze manageriali e soft skills”. In un’ottica

di breve-medio periodo si valuteranno quindi iniziative condivise su questi temi, oltre alla comunicazione con giunta sulle principali problematiche del settore.

Cessione del credito: le questioni ancora aperte

La brusca frenata del comparto edilizio, dovuta all’impasse sulla cessione del credito, è stata al centro anche dell’incontro con la Presidente ANCE Federica Brancaccio e il Direttore Massimiliano Musmeci. Come nel caso di ASSISTAL, anche con ANCE c’è una sintonia e una comunità di intenti che nasce dalla consapevolezza di essere parte dello stesso mondo: “Siamo con voi, perché siamo una costola del mondo delle costruzioni”, ha spiegato il Presidente Lo Re. Dall’altra parte, la Presidente ANCE Brancaccio ha riconosciuto l’importanza della distribuzione specia lizzata idrotermosanitaria: “I distributori sono come sentinelle: sentono prima di tutti il polso del mercato”.

La speranza condivisa da entrambe le associazioni è che, con l’approvazione definitiva della conversione in legge del decreto “aiuti bis”, che ha limitato ai casi di “dolo o colpa grave” la responsabilità in solido legata alla cessione dei crediti, le banche tornino a essere attori pro tagonisti a sostegno delle migliaia di imprese che sino ad oggi hanno fatto affidamento sul “circolo virtuoso” dei bonus edilizi. Restano però numerose le difficoltà e le incognite che interessano trasver salmente i settori delle costruzioni, dell’impiantistica e della distribu zione idrotermosanitaria, in una fase congiunturale segnata da una spirale inflattiva che rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese. Per questo ANGAISA e ANCE hanno ribadito la necessità di promuovere in futuro ulteriori occasioni di confronto e analisi delle dinamiche di mercato, anche per poter rappresentare con voce univoca, al futuro Governo, le principali istanze condivise dalle rispettive filiere. Fra queste, una su tutte è stata ritenuta prioritaria: dare stabilità e nuove certezze agli impren ditori e ai professionisti coinvolti, per quanto riguarda il quadro normativo degli incentivi a cui fare riferimento nei prossimi anni. È questo il pre supposto fondamentale per ridare efficacia ai bonus e restituire fiducia al sistema edilizio nel suo complesso, vero e proprio “motore” dell’economia nazionale. 

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“I distributori sono come sentinelle: sentono prima di tutti il polso del mercato”FEDERICA BRANCACCIO, Presidente ANCE
“ANGAISA rappresenta un pezzo importantissimo della filiera per manifestare le esigenze del settore e condividere iniziative”ANGELO CARLINI, Presidente ASSISTAL
MAURIZIO LO RE e FEDERICA BRANCACCIO, Presidente ANCE MAURIZIO LO RE e ANGELO CARLINI, Presidente ASSISTAL

ITS mercato Nomisma analizza il

La nuova indagine sugli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e sulla sostituzione degli impianti sanitari e termici sarà presentata in occasione del Convegno Nazionale ANGAISA a cura della redazione

B&R | 28662 ANTICIPAZIONI | CONVEGNO

“Sono felice di aver concretizzato l’avvio di questa prestigiosa partnership, fortemente voluta dal Comitato Esecutivo. La collaborazione con un istituto di ricerca e consulenza leader a livello nazionale rappresenta per noi un forte valore aggiunto, che ci consentirà di far crescere ulteriormente il valore delle analisi di mercato che proponiamo periodicamente alle imprese del settore”

MAURIZIO LO RE, Presidente ANGAISA

“Le misure di sostegno al reddito e di incentivazione previste nel 2020 e mantenute nel 2021 e in parte prorogate nel 2022, hanno contribuito a mitigare una situazione di disuguaglianza e povertà, dando slancio al settore edilizio e alle filiere collegate. Il rischio per imprese e famiglie, dato l’attuale contesto, è un’inversione di rotta. Crediamo che la partnership con ANGAISA e, in particolare, questa prima indagine, possano rappresentare per tutti gli associati elementi utili a pianificare il proprio business, partendo proprio dall’ascolto dei mercati”

LUCA DONDI DALL’OROLOGIO, Amministratore Delegato Nomisma

DDopo lo stop forzato causato dall’emergenza pandemica, merco ledì 30 novembre – presso il MiCO Milano Congressi – si terrà il XXIII Convegno nazionale ANGAISA. L’evento più atteso del settore idrotermosanitario torna quindi in presenza, con un pro gramma dei lavori come sempre dedicato soprattutto agli scenari di mercato, ma anche caratterizzato dalla presentazione di alcune case-history imprenditoriali di rilievo. L’evento sarà realizzato in collaborazione con le aziende Soci Sostenitori: Ariston, Fantini Cosmi, Ferrari, General Fittings, Tece Italia e Toshiba Italia Mul ticlima; partner tecnologico IdroLAB e media partner Blu&Rosso. Aperte le iscrizioni online sul sito www.angaisa.it

Analisi di mercato nel settore ITS

Novità di questa edizione sarà la partnership tra ANGAISA e Nomi sma che, proprio in occasione del Convegno, presenterà i risultati dell’in dagine relativa alle modalità di fruizione (passate e future) dei bonus edilizi da parte delle famiglie italiane. La relazione sui risultati emersi in tema di ristrutturazione e riqualificazione energetica delle unità immo biliari sarà a cura di Roberta Gabrielli (Project Manager), introdotta dall’Amministratore Delegato Luca Dondi Dall’Orologio.

Grazie a questo nuovo accordo, ANGAISA intende garantirsi valu tazioni di scenario sempre più accurate a beneficio degli imprenditori associati, per consentire loro di potenziare competitività e strategie commerciali delle rispettive aziende. Le analisi ANGAISA consuntive e relative al 2021 hanno confermato il trend positivo che si era iniziato a registrare a partire dalla seconda metà del 2020: complessivamente il 2021 ha chiuso con una crescita dei fatturati pari al +33,11% rispetto al 2020 e pari al +27,61% rispetto al 2019. Cosa è lecito aspettarsi per il 2022? Gli indicatori dello sviluppo nazionale per il primo semestre 2022, hanno descritto un quadro non negativo, coerente con il quadro di espan sione che ha caratterizzato il 2021. È necessario tuttavia non dimenticare l’attuale contesto macro-economico – in primis aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, nonché del costo delle materie prime e degli ener getici – e geopolitico attuale, un aspetto, questo, unito al venir meno o ridursi di bonus legati all’edilizia che potrebbero contribuire a rallentare il percorso di sviluppo intrapreso dal Paese. L’obiettivo della collabora zione è produrre analisi sempre aggiornate sulle principali dinamiche dei mercati collegati all’edilizia, esattamente come quello della distribuzione idrotermosanitaria, tenendo conto dei trend relativi all’immobiliare, al settore delle costruzioni e alla propensione delle famiglie a investire per riqualificare la casa e migliorarne l’efficienza energetica. Partendo dalle interviste realizzate coinvolgendo più di mille famiglie, sarà così possi bile comprendere quanto queste abbiano fatto ricorso nel tempo a certe tipologie di interventi e coglierne, inoltre, la propensione all’investimento nei prossimi 12 mesi. Attraverso l’elaborazione di questi dati, da parte di Nomisma, gli imprenditori associati ANGAISA avranno a propria disposizione elementi utili per dimensionare il mercato ed elaborare previsioni di vendita.

B&R | 286 63

Produzione e Distribuzione ITS,

Abbiamo chiesto a tre delle sei aziende partner del Convegno (sul numero di novembre/dicembre le altre interviste, ndr.) un parere in merito al rapporto con la distribuzione ITS e alle difficoltà legate a: reperibilità delle materie prime, ritardi di consegna e caro bollette

Quali i punti di forza e i “nervi scoperti” dell’attuale rapporto tra distribuzione e industria?

Risponde Mario Salari: Siamo consci del fatto che stiamo vivendo un periodo particolarmente intenso, det tato dalla scarsità delle materie prime, dalle crescenti tensioni internazionali e dall’inflazione generata in particolare dall’aumento dei prezzi di gas, elettricità e carburanti. Tuttavia, sin da subito, Ariston si è mossa per reagire e sostenere i propri clienti della distribuzione: da un lato abbiamo potenziato alcuni servizi primari, quali logistica e produzione (abbiamo riportato e svi luppato in Italia nuove linee produttive) per garantire una gestione ottimale dei magazzini, dall’altro abbiamo arricchito la nostra offerta con servizi addizionali e distintivi. Uno tra tutti è l’offerta dedicata allo “Sconto in Fattura”, che permette di ottenere uno sconto imme diato in fattura fino al 65%. Tramite questa offerta, i professionisti del settore termoidraulico hanno la possi bilità di offrire all’utente finale un incentivo economico molto vantaggioso e di cedere poi ad Ariston il credito maturato. Il tutto con il supporto di un team di profes sionisti altamente qualificati in grado di semplificare la gestione delle pratiche burocratiche. Si tratta, quindi, di un servizio concreto e chiavi in mano, capace di agevo

lare il lavoro dei nostri professionisti, riducendo così il margine di errore e garantendo sicurezza a tutti i nostri clienti.

Risponde Claudio Franceschini: In un momento storico in cui il costo delle materie è aumentato ed è problematico trovare sul mercato semilavorati elet tronici, il rapporto tra la distribuzione e i produttori è andato rafforzandosi per creare un fronte comune contro queste criticità. I produttori sono in difficoltà nelle consegne dei prodotti e, a loro volta, anche i can tieri sono in difficoltà perché senza prodotti i lavori rallentano. In questa situazione, il grossista si trova nel mezzo, cercando di fornire risposte per alleviare l’onda d’urto di questa situazione. Sicuramente, senza lo sforzo della filiera, la cantieristica avrebbe faticato ancora di più. Più che di nervi scoperti, parlerei di punti di miglioramento. La distribuzione può migliorare alcuni aspetti per ciò che concerne la conoscenza tecnica dei prodotti, che oggi sono sempre più complessi e hanno quindi bisogno di essere approfonditi. In questo però i produttori devono fare la loro parte. Fantini Cosmi ha istituito un’Academy già da alcuni anni, che aiuta nella consulenza, nell’installazione e nel supporto dei prodotti moderni, in particolare quelli per la smart home. Con l’Academy portiamo avanti una serie di attività atte alla

B&R | 28664 CONVEGNO ANGAISA | INTERVISTE
MARIO SALARI, Head of Italy presso Ariston Thermo Group CLAUDIO FRANCESCHINI, Direttore Commerciale e Marketing Fantini Cosmi ROBERTO FERRARI, Legale rappresentante Ferrari Srl

gestire insieme le nuove emergenze

formazione e informazione del prodotto, a vantaggio sia della distribuzione che dell’installatore.

Risponde Roberto Ferrari: Sicuramente non è un periodo da ricordare piacevolmente, ma come sempre in questi momenti bisogna cogliere gli aspetti positivi. Occorre elasticità e collaborazione e nella maggior parte dei casi ciò sta avvenendo. Mai come ora bisogna evitare attriti e incomprensioni tra produttori e distributori. È necessario cercare insieme le soluzioni che permettano di limitare al massimo le innumerevoli problematiche che si presentano quotidianamente.

Dopo il Covid molte aziende hanno dovuto affron tare il cortocircuito del caro materie prime e la loro reperibilità, con conseguenti problematiche sulla filiera e sulla programmazione delle consegne; a seguire, è arrivata la problematica del caro bollette che sta mettendo in difficoltà tante aziende della produ zione. Come avete reagito e vi state comportando in tal senso?

Risponde Mario Salari: Per quanto riguarda l’au mento delle materie prime di alcune componenti e la loro scarsa reperibilità a livello di Gruppo abbiamo reagito proattivamente compiendo uno sforzo impor tante per trovare fornitori nuovi o alternativi, ma anche cercando di ricostruire in Italia una filiera capace di superare queste problematiche. Per quanto riguarda i prezzi, abbiamo provato a limitare al massimo i disagi per la nostra clientela, pur dovendo necessariamente prevedere alcuni aumenti ai listini. Ci tengo a sotto lineare che abbiamo avviato un importante progetto di reshoring in Italia che ci permetterà di raddoppiare alcune produzioni, tra cui, per esempio, quelle rela tive alle pompe di calore. Ciò ci ha permesso di essere più veloci nel soddisfare le esigenze di una domanda in forte crescita. E poi ancora: quest’anno Ariston ha lanciato ben due nuove gamme di prodotti – la linea di pompe di calore e sistemi ibridi dotata del gas R32 e la linea di caldaie a condensazione ONE+ NET compatibili con miscele di idrogeno 20% – ancora più sostenibili e in grado di ridurre i consumi e le emissioni di CO2, oltre che garantire elevate performance. Si tratta di un arricchimento importante per il nostro catalogo prodotti, nonché di un considerevole passo nei confronti della salvaguardia ambientale, percorso intrapreso da tempo.

Risponde Claudio Franceschini: Il maggiore timore deriva dalla contrazione dei consumi, influenzati da tutto quello che sta accadendo. Dal nostro punto di vista, l’impatto del caro energia ci preoccupa di meno, poiché non siamo un’industria particolarmente energivora. In tema di materie prime, l’aumento del costo e l’irrepe ribilità di molti componenti elettronici si fanno sentire e trovare delle soluzioni non è facile, anche se vediamo un leggero miglioramento. Sicuramente la direzione è segnata, nel senso che si cerca di offrire costantemente al mercato soluzioni che possano alleviare gli effetti nega tivi dell’attuale congiuntura. Prima di tutto, lavorando per offrire soluzioni che consentano di raggiungere un significativo risparmio energetico, e poi ponendo sempre più attenzione al tema della sostenibilità, che sta ini ziando a diffondersi come direttiva del futuro.

Risponde Roberto Ferrari: Anche in questo caso bisogna saper valutare ogni tipo di problematica. Questa situazione sembra senza fine. La crescita dei prezzi e la scarsa reperibilità delle materie prime sembrava si stes sero stabilizzando; subito dopo è iniziato il problema del caro energia che ha vanificato il tutto. Sicuramente in questo momento i rivenditori ITS avranno delle carenze di assortimento, esuberi di prodotti reperibili facilmente e grosse sofferenze per quelli introvabili. Da parte nostra abbiamo effettuato fin da subito grossi investimenti per garantire al massimo la rapidità e la completezza dell’e vasione degli ordini e la cosa è stata apprezzata dalla nostra clientela che ha potuto contare su un servizio puntuale senza dover gestire acquisiti in grande quantità.

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08.30

ITS 2023, ritorno alla stabilità?

Scenari, tendenze e incognite del post emergenza

09.00

Registrazione dei partecipanti e caffè di benvenuto

Apertura dei lavori Sebastiano Barisoni (moderatore – Vicedirettore Esecutivo Radio 24)

Le priorità del programma associativo 2022 - 2025 Maurizio Lo Re (Presidente ANGAISA)

ANGAISA per la digitalizzazione del settore ITS. Operativa la piattaforma B2B! Corrado Novelli (Vicepresidente e Coordinatore Commissione Innotech ANGAISA)

Una risorsa indispensabile per vendere: le informazioni di prodotto Massimo Minguzzi (CEO IdroLAB)

Economia, consumi, potere d’acquisto: verso una nuova recessione? Lucio Poma (Capo Economista Nomisma)

Bonus fiscali e riqualificazione edilizia: la propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa Luca Dondi Dall’Orologio (Amministratore Delegato Nomisma) Roberta Gabrielli (Project Manager Nomisma)

Pausa caffè

Il mercato della distribuzione idrotermosanitaria 2022-2023 Maurizio Lo Re (Presidente ANGAISA)

Edilizia e ITS: scenari e previsioni, tra boom e crisi Lorenzo Bellicini (Direttore CRESME)

MCE 2024: innovazione, efficienza e sostenibilità Massimiliano Pierini (Managing Director Reed Exhibitions Italia)

Brand, ricambio generazionale e sostenibilità: Amarelli e Irritec, eccellenze del Made in Italy Margherita Amarelli (Direttore Commerciale e Marketing Amarelli Fabbrica di Liquirizia Srl) Giulia Giuffré (Consigliere di Amministrazione e Ambasciatrice di sostenibilità Irritec Spa)

B&R | 28666 CONVEGNO ANGAISA | PROGRAMMA
13.30 Colazione di lavoro
SCENARI,TENDENZEEINCOGNITEDELPOSTEMERGENZA ITS XXIIIConvegnonazionale ANGAISA 2320RITORNOALLASTABILITÀ?
Artwork: Pietro Terzini
SEZIONE LOMBAR DA lo shopping a favore di Anlaids che previene le nuove infezioni Dal 3 al 7 Novembre 2022 alla Fabbrica del Vapore di Via Procaccini 4 di Milano Torna Convivio, e per il suo 30° anniversario rilancia lo shopping di beneficenza a favore di ANLAIDS Lombardia. Obiettivo? Raccogliere fondi per prevenire e combattere l’HIV e le nuove infezioni. La formula è quella più collaudata: i visitatori potranno acquistare moda e design dei brand più cool a prezzi vantaggiosissimi!

Intralogistica: il fulcro dell’organizzazione dei processi

Non solo aspetti puramente tecnici del flusso dei materiali interno, ma anche organizzazione dei processi e gestione delle informazioni aziendali di Marco Barbetti – Logicà

L’intralogistica non è una novità. È stata utilizzata nelle aziende per anni, ma ora le è stato dato un nome proprio, diven tando un termine di moda. Creato nel 2004 durante il “Forum Intralogistics” della VDMA (Verband Deutscher Maschi

nen- und Anlagenbau ovvero Mechani cal Engineering Industry Association), il termine intralogistica è stato pensato per differenziarsi dal termine logistica, generalmente associato al mondo del trasporto merci. Secondo la definizione del VDMA, l’intralogistica comprende: “L’organizzazione, il controllo, l’imple mentazione e l’ottimizzazione del flusso

interno di materiali, dei flussi di infor mazioni e movimentazione delle merci nell’industria, nel commercio e anche, nelle istituzioni pubbliche”. Il termine, quindi, contempla non solo gli aspetti puramente tecnici del flusso dei materiali interno, ma anche l’organizzazione dei processi e la gestione delle informazioni aziendali ne sono elementi costitutivi.

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Logistica

L’organizzazione dei processi

La sfida principale riferibile alle attività intralogistiche è quella di creare una forte e regolare interazione di tutte le figure aziendali coinvolte nei processi; ciò può avvenire attraverso un’attività di progettazione e pianificazione dei pro cessi interni, ma anche individuando le tecnologie più idonee allo stoccaggio e alla movimentazione e rintracciabilità dei prodotti, garantendo un flusso di infor mazioni e un controllo puntuale di tutte le componenti del sistema, competenze chiave della gestione del magazzino. Tra le sfide dell’intralogistica troviamo: l’ottimizzazione dei processi, i consumi energetici, l’effetto e-commerce e l’intra logistica 4.0.

L’ottimizzazione dei processi

Ottimizzazione è la parola chiave delle attività di logistica interna. Implica, in maniera sempre più impor tante, l’applicazione di soluzioni basate sulla tecnologia a partire da un applica

tivo informatico dedicato alla gestione del magazzino (Warehouse Management System – WMS) o, comunque, con una componente “logistica” efficiente come, per esempio, la scelta di attrezzature dedicate alla movimentazione intercon nesse e “intelligenti”, reti e strumenti per l’acquisizione e la trasmissione dei dati.

In generale, la presenza di dispositivi IoT (Internet of things) nel magazzino risulta essenziale per trasferire informazioni dall’ambiente fisico all’ambiente digitale. Tablet, cuffie terminali a radiofrequenza o pulsanti luminosi (Pick-to-light) sono alcuni degli apparati interconnessi che consentono di indirizzare gli ordini agli operatori e ai sistemi automatici. In questi ultimi anni, anche grazie alle agevola zioni mirate all’innovazione tecnologica, le aziende stanno investendo in solu zioni software e hardware per migliorare il proprio livello di servizio, ottimizzare le attività di approntamento ordini e ridurre i tempi di consegna alla clientela, ottenendo così un importante vantaggio

competitivo. La tendenza riguarda anche il settore ITS, ove sempre più numerose risultano le aziende che hanno intrapreso, in questi ultimi anni, un percorso logi stico e la progressiva adozione di dispo sitivi “intelligenti”.

I consumi energetici

Un’ulteriore sfida delle attività logisti che è rappresentata dalla ricerca dell’ef ficienza energetica, in particolar modo oggi, a fronte di costi costantemente crescenti dell’energia. In prima analisi, operando con interventi di ammoder namento della flotta carrelli aziendale, migrando progressivamente verso mac chinari dotati di batterie al litio che consentono un deciso risparmio ener getico, oltre che una serie ulteriori di benefici. Oltre al risparmio citato, una flotta carrelli moderna consente anche di effettuare delle operazioni di movi mentazione in modalità più veloci e soprattutto sicure. Anche in questo caso, una corretta e attenta progettazione

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Logistica

del magazzino e del posizionamento dei materiali consente l’ottimizzazione dei percorsi con conseguente riduzione di tempi operativi e costi. Un’ulteriore opportunità è rappresentata dall’intro duzione nei magazzini di sistemi auto matici o semi-automatici di stoccaggio e movimentazione dei prodotti: dai sistemi di stoccaggio verticale, fino a sistemi di convogliamento per il trasporto dei pro dotti all’interno del magazzino. Fermo restando che, per far funzionare qualsi asi sistema automatizzato, è richiesto un maggior utilizzo di energia. I vantaggi in

termini operativi possono risultare deci samente interessanti.

L’effetto e-commerce

L’avvento dell’e-commerce ha influen zato notevolmente il modo in cui viene gestita l’evasione degli ordini dei clienti e il metodo utilizzato per gestire la logi stica dei trasporti, non solo riferito ai grandi player del commercio elettronico, ma – a cascata – su tutte le aziende che distribuiscono prodotti. I clienti da una parte vorrebbero consegne in giornata e disponibilità al 100% dei prodotti, dall’al

tra gli ordini hanno dimensioni sempre più piccole, con l’effetto di modificare le modalità di prelievo e confezionamento e, conseguentemente, dover gestire e tra sportare un numero crescente di colli. Tale scenario, a livello logistico, richiede una grande attenzione ai dettagli e processi ben codificati, oltre che una certa velocità di esecuzione delle operazioni di magazzino, ove a certi volumi diventa imprescindibile l’introduzione di elementi di automazione.

Intralogistica 4.0

Si va dunque verso una logistica interna sempre più smart, incentivata e favorita dalle agevolazioni fiscali intro dotte dall’Industria 4.0 e finalizzata, appunto, a supportare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali, destinati a strut ture ubicate nel territorio dello Stato. Il processo di innovazione in atto non coin volge, come verrebbe da pensare, solo le grandi realtà del settore, ma in maniera proporzionale tutti i distributori del com parto ITS, senza dimenticare che quanto illustrato non può prescindere dalle per sone e dalle loro competenze. 

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Nuova Edizione

Il Prontuario costituisce uno strumento di lavoro per tutti gli operatori del can tiere, siano essi Professionisti Tecnici, imprese o funzionari tecnici che operano nella Pubblica Amministrazione: un testo che unisce la cultura giuridica ad una conoscenza di natura tecnica e si rivela di fondamentale ausilio poiché fornisce competenze di carattere legale, tecnico e amministrativo che consentono di interpretare le disposizioni normative con l’ottica del tecnico di cantiere. Modelli, diagrammi di flusso schemi ed analisi dettagliata delle principali problematiche che si presentano durante la fase esecutiva dei Lavori Pubblici offrono una rispo sta operativa a dubbi e domande, le più frequenti nella pratica professionale del cantiere. Allegati al volume modelli editabili per redigere: attestazioni e relazioni riservate del Direttore Lavori e del Responsabile Unico del Procedimento, verbali di consegna, sospensione e ripresa lavori, di concordamento nuovi prezzi, disposizioni e ordini di servizio per Direttore Lavori e Coordinatore della Sicurezza.

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Consulenza Fiscale a cura di Assocaaf

Forfettari, il bollo fa reddito

L’

Agenzia delle Entrate – con la risposta n.428 del 12 agosto del 2022 – fornisce un chiarimento sull’imposta di bollo per le fatture emesse dai contribuenti in regime forfettario. Il chiarimento riguarda l’assoggettabilità o meno a tassazione, nell’ambito del suddetto regime, dell’imposta di bollo addebitata in fattura ai propri clienti. La questione sottoposta all’esame riguarda l’inclusione tra i ricavi o com pensi dell’importo dell’imposta di bollo addebitato

in fattura dal soggetto che la emette e la sua conse guente imponibilità fiscale, ai fini della determina zione del reddito nell’ambito del regime forfettario. Innanzitutto, l’Agenzia delle Entrate specifica che, con riguardo all’individuazione dei soggetti obbli gati al pagamento dell’imposta di bollo, l’art. 22 del D.P.R. n. 642/1972 stabilisce la solidarietà nel debito relativo da parte dell’emittente la fattura e del committente. Tuttavia, l’obbligo di apporre il con trassegno sulle fatture o sulle ricevute è a carico del soggetto che consegna o spedisce il documento, in quanto per tali tipo di atti l’imposta di bollo è dovuta fin dall’origine, ossia dal momento della formazione, quando la somma indicata è superiore a 77,47 euro e non è soggetta a IVA. Fermo restando che l’obbligo di corrispondere la predetta imposta di bollo è in via principale a carico del prestatore d’opera, quest’ultimo può chiedere al cliente il rim borso dell’imposta.

I n tale ipotesi, il riaddebito al cliente dell’imposta di bollo, essendo il professionista/prestatore d’o pera il soggetto passivo, fa parte integrante del suo compenso, con la conseguenza che risulta assimi lato ai ricavi di cui al citato comma 64 e concorre al calcolo per la determinazione forfettaria del reddito.

Tale chiarimento ha una serie di conseguenze:

1. il committente/sostituto d’imposta, che ha considerato nella predisposizione della C.U. del professionista in regime forfettario l’impo sta di bollo pagata al fornitore tra le “somme che non costituiscono reddito” di cui al codice 22, dovrebbe emettere una nuova C.U. 2022 per l’anno 2021 in cui andrà a inserire l’importo nei compensi (codice 24);

2. la rettifica del reddito con la maggiorazione

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Tra gli atti, i documenti e i registri soggetti al tributo sono incluse anche le fatture se la somma indicata è superiore a 77,47 euro e non è soggetta a Iva

dell’imposta di bollo può avere come conse guenza la fuoriuscita dal regime agevolato per superamento dei 65.000 euro, attuale limite massimo di ricavi e compensi fissato per la permanenza/accesso nel regime;

3. dal momento che la risposta è del 12 agosto 2022, soprattutto per i forfettari che emettono un numero rilevante di documenti, si dovreb bero modificare le dichiarazioni dei redditi predisposte, sia per l’anno 2021 sia quelle per gli anni d’imposta precedenti, con indicazione di maggior reddito. Si verrebbero così a deter minare maggiori imposte dovute e non versate (il cui importo dipende dal numero di bolli addebitati al cliente), ma soprattutto, potrebbe verificarsi la fuoriuscita dal regime forfettario, per superamento dei 65.000 euro, in anni prece denti al 2021;

4. se l’importo della marca da bollo deve essere considerato compenso, lo stesso sarà assog gettato non solo a imposta sostitutiva regime forfettario (5% o 15%), ma sarà assoggettato (sempre al netto della deduzione) anche al paga mento dei contributi INPS (quadro RR sezione I o II della dichiarazione) o al contributo sogget tivo previsto dalle casse private;

5. le casse private (es. cassa forense), inoltre, calcolano il contributo integrativo sui compo nenti positivi di cui al rigo LM 22-colonna 3 del modello redditi PF; pertanto, il contributo integrativo verrà calcolato anche sull’importo di euro 2,00 dell’imposta di bollo.

La soluzione migliore, al momento, sembra essere quella di non addebitare più l’imposta di bollo al cliente.

Si ricorda che, nel caso in cui le fatture venissero emesse in formato elettronico (diventato obbligato rio per molti forfetari dal 1° luglio 2022), il versa mento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroni che, deve essere effettuato:

• entro il 31/05 per le fatture emesse nel primo trimestre;

• entro il 30/09 per le fatture emesse nel secondo trimestre;

• entro il 30/11 per le fatture emesse nel terzo trimestre;

• entro il 28/02 dell’anno successivo, per le fatture emesse nel quarto trimestre.

La scadenza del primo trimestre è prorogabile al 30 settembre, qualora l’ammontare dovuto sia infe riore a 250 euro, e al 30 novembre, se l’importo totale del primo e del secondo trimestre non supera i 250 euro.

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ingressi

TERMOIDRAULICA MONTALTO GAETANO

La Montalto Gaetano “Termoi draulica” viene fondata da Gaetano Montalto nel 1994 come azienda artigiana e nel 1996 si evolve in una vera e propria azienda volta al commercio di articoli per la termoidraulica. L’azienda inizia la sua attività nell’ambito della com ponentistica del primo impianto per uso civile e nella vendita di elettroutensili. Durante il corso degli anni si evolve e si qualifica diventando un punto di riferi mento anche nei settori dei sistemi idrici, dei sistemi di riscaldamento e nell’impor tante settore delle fonti rinnovabili. Da più di 25 anni la ditta cresce e migliora nel tempo grazie soprattutto alla grande attenzione nella scelta di una valida sele zione di prodotti e di aziende certificate del territorio italiano ed europeo.

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VIALE EUROPA, 59/A/B/C 90039 – VILLABATE (PA) TEL. 091 614 35 63 INFO@TERMOIDRAULICAMONTALTO.IT
Nuovi
in ANGAISA socio distributore

Manuale operativo: tutte le procedure per accedere al Superbonus 110%

edizionenuovawww.build.it

Un manuale operativo che delinea dettagliatamente le procedure per i Professionisti Tecnici per l’applicazione del Superbonus 110%, aggiornato con le novità in trodotte dalla legge 29 luglio 2021, n.108 di conversione del DL Semplificazione e il nuovo Decreto Prezzi: un’occasione di crescita per il Paese e, soprattutto, per i Professionisti Tecnici e le imprese edili.

Il testo è un vero e proprio supporto, concepito per una gestione in project mana gement del Superbonus, fornendo gli strumenti per efficientare i processi, rendere più snelle le procedure che portano dalla ideazione e alla effettiva realizzazione degli interventi.

Per ogni protagonista del Codice Superbonus, indicazioni chiare e circostanziate delle attività che devono essere esperite per la realizzazione di interventi che pos sano usufruire delle agevolazioni.

Ultimissime da ANGAISA

Accordo-quadro ANGAISA/Cribis

ANGAISA ha rinnovato l’accordo-quadro, in funzione del quale le aziende associate potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, degli strumenti e servizi erogati da Cribis, società del Gruppo CRIF fortemente specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e ser vizi per lo sviluppo del business in Italia e all’estero. Cribis

garantisce i più elevati standard qualitativi e la massima copertura nelle informazioni economiche e commerciali sul 100% delle aziende italiane e su 330 milioni di aziende di tutto il mondo grazie all’appartenenza al Dun & Bradstreet Worldwide Network. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni

ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno – Asso ciazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per

Fédération

Pubblicato in Gazzetta il Decreto “Aiuti ter”: indennità una tantum per i lavoratori dipendenti

È stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre, il Decreto-Legge 23 settembre 2022, n. 144 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di poli tica energetica nazionale, pro duttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resi lienza (PNRR)” – cd. Decreto “Aiuti ter”.

Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti (art. 18)

La disposizione in esame disciplina il riconoscimento, con la retribuzione erogata nel mese di novembre 2022, di un’in dennità una tantum di importo pari a 150 euro in favore dei lavoratori dipendenti, ad esclusione dei lavoratori domestici, aventi una retribuzione imponibile, nella competenza del mese di novembre 2022, non eccedente i 1.538 euro. L’indennità viene corrisposta dal datore di lavoro in modo automatico, previa dichiarazione del lavoratore sulla non titolarità di una

delle prestazioni previste dall’ar ticolo 19, commi 1 e 16, del decreto in esame, ossia indennità una tantum per i pensionati e per i nuclei familiari beneficiari del red dito di cittadinanza. Viene previsto che l’indennità sia riconosciuta anche al lavoratore interessato da eventi con copertura di contribu zione figurativa integrale dall’INPS (gravidanza, malattia, disoccupa zione). L’indennità, che spetta una sola volta, anche qualora il lavora tore risulti titolare di più rapporti di lavoro, non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali. È stabilito, infine, che, nel mese di novembre 2022, il credito maturato conse guentemente all’erogazione dell’indennità una tantum venga compensato mediante la denuncia contributiva (articolo 44, comma 9, D.L. n. 269/2003) sulla base di apposite indicazioni che l’Istituto dovrà fornire.

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l’Italia – Membro della FEST (
Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage ) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative,
quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.

Decreto Trasparenza, nuova sezione informativa del Ministero del Lavoro

In riferimento ai nuovi obblighi informativi introdotti dal Decreto Trasparenza, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – attra verso un messaggio divulgato in data 30 settembre sul proprio sito istituzionale – ha annunciato la realizzazione di una apposita area virtuale, denominata “Norme e contratti collettivi – Archivio CNEL”, dedicata alle principali disposizioni normative e dei contratti collettivi applicabili ai rapporti di lavoro del settore privato. In tal modo, il Ministero adempie al compito affidatogli dal D.lgs. 104/2022, secondo cui, all’art. 4, comma 6, si prevede che “le disposizioni normative e dei contratti collettivi nazionali relative alle informazioni che devono essere comunicate

dai datori di lavoro sono disponi bili a tutti gratuitamente e in modo trasparente, chiaro, completo e facilmente a accessibile, tramite il sito internet istituzionale del Mini stero del lavoro e delle politiche sociali”. Si fa presente che la nuova sezione, disponibile sul portale ministeriale, non esenta il datore di lavoro dall’obbligo informativo ex art. 1, d.lgs. 152/1997, ma rappre senta un riferimento utile ai fini delle informazioni che il datore di lavoro è tenuto a comunicare al lavoratore, in aggiunta a quelle da riportare in fase di assunzione, soprattutto ove nell’informativa consegnata al lavoratore si rinvii espressamente alle disposizioni di legge e della contrattazione collettiva.

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La voce quotidianadel mercato ITS

GIORNO NOTIZIE E COMMENTI

IL

IN CUI

OGNI
PER CONOSCERE MEGLIO
SETTORE
OPERI. PERCHÈ L’INFORMAZIONE IN TEMPO REALE È UN VANTAGGIO COMPETITIVO 

Ultimissime da ANGAISA

Esonero contributivo per le lavoratrici madri che rientrano a lavoro nel 2022

Si rende noto che, con la circolare n. 102 del 19 settembre scorso, l’INPS ha fornito le neces sarie indicazioni per l’applicazione dell’esonero contributivo introdotto, in via sperimentale per l’anno 2022, dalla legge di bilancio 2022 (art. 1, c. 137, legge n. 234/2021) in favore delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, pari al 50% della contribuzione previdenziale a carico della dipendente per un periodo massimo di 12 mesi a decorrere dalla data del rientro al lavoro dopo la frui zione del congedo obbligatorio di maternità. Nel rinviare a un’attenta lettura della circolare INPS, si evidenziano gli elementi utili alla cor retta gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura di esonero contributivo in questione.

Destinatari dell’esonero

L’esonero è rivolto a tutte le lavoratrici madri dipendenti di datori di lavoro del settore privato, anche non imprenditori, e riguarda i rap porti di lavoro instaurati e instaurandi, sia a tempo determinato che indeterminato, compresi i casi di regime part-time, di apprendistato e di lavoro intermittente.

Condizioni per accedere all’esonero

La norma dispone che l’esonero in questione spetta alla lavoratrice madre al rientro dal periodo di congedo obbligatorio di maternità (art. 16, D.lgs. n. 151/2001). Sul punto, la circolare INPS precisa che laddove la lavoratrice, al termine del periodo di congedo obbligatorio, fruisca dell’astensione facoltativa, la misura può comunque trovare applicazione dalla data di rientro effettivo al lavoro della lavoratrice. Parimenti, l’esonero contributivo in esame spetta anche al rientro della

 FAQ | SUPERBONUS

Quesito

In caso di comunicazione dell’opzione per la prima cessione del credito o per lo sconto in fattura, relativamente al decimo stato di avanzamento dei lavori, quale valore deve essere indicato nel campo “Stato di avanzamento dei lavori” del quadro ‘A’ del modello di comunicazione?

Risponde l’Agenzia delle Entrate

L’articolo 121, comma 1-bis, del decreto-legge n. 34 del 2020, prevede che l’opzione per la prima cessione del credito o per lo

lavoratrice dal periodo di interdizione post partum di cui all’art. 17 del citato Testo unico sulla maternità.

Il rientro della lavoratrice nel posto di lavoro dovrà in ogni caso avvenire entro il 31 dicembre 2022.

Durata e misura dell’esonero

L’esonero ha una durata complessiva pari a 12 mesi decorrenti dal mese di competenza in cui si è verificato il rientro della lavoratrice nel posto di lavoro. L’esonero si sostanzia in una riduzione del 50% della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Natura dell’esonero

L’esonero in questione insiste solo sulla quota contributiva dovuta dalla lavoratrice e non apporta benefici contributivi al datore di lavoro. Da ciò ne deriva che:

• è cumulabile con i benefici contributivi previsti dalla legislazione vigente relativi alla contribuzione dovuta dal datore di lavoro;

• non rientra nella nozione di aiuto di Stato;

• il diritto alla sua fruizione non è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, del documento unico di regolarità contributiva (art. 1, c. 1175, legge n. 296/2006).

Istruzioni operative

La fruizione dell’esonero dovrà essere richiesta dal datore di lavoro per conto della lavoratrice interessata; dopo essere stato autoriz zato, il datore di lavoro dovrà seguire le modalità di esposizione dell’esonero nell’Uniemens dettate nei paragrafi 7 e ss. della circo lare in commento.

sconto in fattura possa essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori. Per gli interventi di cui all’articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (c.d. Superbonus) gli stati di avanzamento dei lavori non possono essere più di due. Al riguardo, si fa presente che nel modello di comunicazione dell’opzione, in particolare nel campo in cui riportare il numero di SAL, all’attualità è possibile per motivi tecnici indicare solo valori da ‘1’ a ‘9’. Per tanto, nel caso in cui fosse necessario indicare valori maggiori di ‘9’, fino all’adeguamento delle specifiche tecniche di trasmissione della comunicazione, nel suddetto campo occorrerà indicare sempre il valore ‘9’.

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Nel settore della ceramica, delle rubinetterie, dell’arredo bagno, il design ha un ruolo che consente al progetto di andare molto oltre l’estetica. La ricerca nel design consente, infatti, alle aziende di innovare i prodotti, a volte in modo rivoluzionario, con nuove tecnologie e materiali. I designer, dunque, non hanno solamente la funzione di “abbellire” i prodotti, ma possono diventare alleati preziosi nello sviluppo di un’azienda

BLU & ROSSO 79 IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO
A CURA DI ROBERTA MUTTI
La voce della distribuzione ITS ABBONATI SUBITO A RISPARMI IL 30% E SEI SEMPRE INFORMATO SU PRODOTTI, NOVITÀ E TENDENZE La rivista professionale per gli operatori del trade ITS Organo ufficiale Angaisa Contattaci oggi stesso: Quine Srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano - Tel. +39 02 88184403 abbonamenti@quine.it | www.bluerosso.it Attivazione immediata Invia questo modulo compilato all’indirizzo mail abbonamenti@quine.it abbinando copia della ricevuta di pagamento Sì desidero abbonarmi a Blu&Rosso  2 anni (12 numeri ) Euro 80 (Italia)  1 anno (6 numeri ) Euro 45,99 (Italia) Pagamento  Assegno non trasferibile intestato a Quine srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano  CREDIT CARD N. CVV2*  Visa  Mastercard  Cartasì TITOLARE SCADENZA COGNOME NOME AZIENDA PROFESSIONE INDIRIZZO P.IVA CAP CITTÀ PROVINCIA E-MAIL PEC SID TEL. FAX DATA FIRMA *Ii CVV è il codice di tre cifre posizionato sul retro della carta di credito dopo i numeri che identificano la carta stessa per il circuito Visa Privacy: con comunicazione dei dati personali si acconsente al trattamento di tali dati da parte di Quine srl, ai sensi della legge 196/2003,ai fini dello svolgimento del servizio, per fini imposti da obblighi normativi e per fini di marketing e statitici.Quine srl non comunicherà dati all’estero. L’utente può esercitare i diritti di legge (accesso correzioni, cancellazione, opposizione al trattamento) rivolgendosi a Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano.  Nuovo abbonato  Rinnovo  Desidero ricevere fattura (indicare il numero di partita IVA nel modulo sottostante)  Desidero ricevere fattura (indicare il numero di partita IVA nel modulo sottostante)

IN QUESTO NUMERO

PUNTI DI VISTA

secondo Marco Pisati

B&R | 286 81 SOMMARIO
Pag. 82 La rubinetteria
CERAMICHE Pag. 86 Il design e la ceramica BLU & ROSSO IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO Nel settore della ceramica, delle rubinetterie, dell’arredo bagno, il design ha un ruolo che consente al progetto di andare molto oltre l’estetica La ricerca nel design consente, infatti, alle aziende di innovare i prodotti, a volte in modo rivoluzionario con nuove tecnologie e materiali. designer, dunque, non hanno solamente la funzione di “abbellire” prodotti, ma possono diventare alleati preziosi nello sviluppo di un’azienda CURA DI ROBERTA MUTTI 82 86

La

Pisati

PUNTI DI VISTA
rubinetteria secondo Marco
● MARCO PISATI Foto: Paolo Carlini Marco Pisati è un designer a tutto campo, affascinato dai nuovi materiali e dalle nuove tecnologie. Ha sperimentato le sue idee in diversi settori, partendo dall’aerospaziale, in cui ha progettato interni legati al concetto di abitabilità spaziale in assenza di gravità per l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), per arrivare al nomadismo terrestre, realizzando il primo esempio di ufficio nomade interattivo (Motorhome Aci). Alla Leopolda di Firenze – nell’ambito della mostra “Deep Inside” – ha presentato con l’azienda Grado Zero Espace, un prototipo di giacca per astronauti in Diaplex (tessuto con memoria di forme). Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti (Red Dot Design Award, Archiproducts Design Award, ADI Ceramics & Bathroom Design Award, Iconic Awards, German Design Award). Nel settore bagno ha collaborato con molte aziende, tra cui Antonio Lupi, Cristina Rubinetterie, Cordivari Design, Treemme Rubinetterie, Glass Design, Kerasan, Gattoni Rubinetterie, K8 Radiatori, Hego Waterdesign

Innovative Interior

Q30 di Rubinetterie Treemme è una serie di miscelatori premiata con l’“Iconic Awards: Innovative Interior”, il concorso promosso dal German Design Council, ente tedesco che da oltre 65 anni supporta le aziende e l’uso strategico del design. Q30, firmato dall’archi tetto Marco Pisati e dall’ingegner Giampiero Castagnoli, è una serie nata dall’esigenza di realizzare un modello di rubinetteria dalle linee squadrate dove prevalesse la leggerezza assoluta delle forme. Questo risultato è stato raggiunto grazie all’uso di una particolare cartuccia di 22 mm di diametro, realizzata in esclusiva per Rubinetterie Treemme, e di un innovativo areatore di Neoperl di soli 13,5 mm di diametro. Il risultato è un miscelatore mono comando dal design raffinato e senza tempo.

Linee futuristiche

Foil, di Cristina Rubinetterie, prende spunto dallo stile Stream line tipico degli anni ’30 e dalle scocche delle automobili degli anni ’50/60, quando gli studi sull’aerodinamica generavano nelle auto forme morbide ed eleganti. È una rivisitazione del rubinetto cilindrico, archetipo della rubinetteria, reinterpretato e attualizzato con uno studio sulle dinamiche di curvatura. Corpo del rubinetto e bocca di erogazione, infatti, non hanno un unico raggio di curvatura, come nei rubinetti tradizionali, ma sono re alizzati con due curvature differenti, che si raccordano. Il corpo è costituito da due archi di cerchio diversi sul fronte e sul retro, e anche per la bocca, si è adottata la stessa soluzione. Questo confluire di curve genera una spinta dinamica, da cui derivano una bocca che termina in una raggiatura morbida, quasi semi ellittica, e una leva protesa in diagonale e slanciata. La serie di miscelatori monocomando comprende la gamma completa (la vabo, doccia, vasca) con numerose finiture disponibili, in PVD, dal cromo al nero opaco, dall’oro rosa, spazzolato o lucido, all’oro giallo, dal cromo nero sia lucido che spazzolato fino al metallico spazzolato. L’aeratore garantisce i 5 l/m di consumo dell’acqua, mentre l’innesto della leva comando nel corpo del rubinetto favorisce l’ispezione e la manutenzione dello stesso.

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● MISCELATORE FOIL
MISCELATORE Q30 ●

L’acciaio più sottile

Il rubinetto in acciaio rappresenta la vera evoluzione degli ultimi anni. L’acciaio, infatti, è eco-sostenibile, dura nel tem po, è igienico e sicuro per l’ambiente e per chi ne fa uso. È certamente costoso, ma compensa con la lunga durata. 28mm è una collezione di miscelatori monocomando progettata da Marco Pisati e Giampiero Castagnoli per Rubinetterie Treemme; il nome deriva dalla misura del cor po, un cilindro in acciaio di soli 28 millimetri di diametro. Le dimensioni così ridotte risultano dall’uso di una cartuccia realizzata appositamente per Rubinetterie Treemme, che ha reso possibile questa notevole riduzione degli spes sori. La bocca del rubinetto mantiene la stessa silhouette essenziale del corpo, grazie a un piccolo aeratore di nuova generazione, prodotto anch’esso su richiesta per l’azien da. Una texture con linea verticale, infine, personalizza il comando del miscelatore. 28mm è disponibile anche nelle finiture PVD, più sostenibili, durature e belle.

Soffioni doccia che illuminano

Progettata per l’azienda toscana antoniolupi, Iride è una lanter na luminosa in acciaio AISI304 e acrilico opalino, da cui esce un getto d’acqua rigenerante. Il sistema integrato di illuminazio ne e soffione a soffitto, cattura l’attenzione e diventa un fulcro della composizione dell’ambiente bagno. Iride è stato proget tato principalmente come un oggetto per illuminare, ed è una vera lampada, che illumina il bagno e funziona come strumento per la cromoterapia. Il volume cilindrico si smaterializza grazie al diffusore opalino, in plastica o vetro, e al potente faretto led provvisto anche di luce RGB per cromoterapia collocato in posizione centrale. Attorno a esso, un soffione doccia ad anello avvolge la fonte luminosa e definisce un cono di luce preciso. Il getto viene così smaterializzato in molteplici colori, i riflessi dell’acqua guizzano nello spazio, insieme al getto rigenerante. Lumen, sempre Antoniolupi, è un soffione caratterizzato da un nucleo centrale colorato attorno a cui si dispongono gli ugelli ospitati da una calotta semisferica, da cui esce un getto spe ciale in cui l’acqua converge verso il centro. Il relax garantito da Lumen combina il benessere dell’acqua agli effetti della cromo terapia, il soffione in funzione caratterizza l’ambiente bagno; con la luce accesa, diventa il fulcro dello spazio, quando è spento, scompare alla vista. La sua perfetta geometria disegna un anel lo sottile, un cerchio nel soffitto in cui pulsa un cuore di luce. La struttura a incasso a soffitto è in acciaio AISI304 verniciato bianco, con illuminazione a LED RGB.

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PUNTI DI VISTA
MISCELATORE 28MM
● SOFFIONE DOCCIA IRIDE ● SOFFIONE DOCCIA LUMEN

Lavabo decorativo

Decò, collezione di lavabi per Kerasan, comprende tre modelli da appoggio con base circolare – Cocktail (45øh16 cm), Flute (40ø h29 cm) e Hurricane (38øh23 cm) –, caratterizzati da un elemento coloratissimo e originale: un “bottone” di ceramica dal diametro di 20 cm che copre la piletta dello scarico. Dotato di due fori ai lati, il disco può essere facilmente sollevato per ispezionare e pulire il lavandino. Le combinazioni cromatiche sono diverse: 5 decori ispirati a disegni di antiche ceramiche e tessuti (Levante, Natura, Geometrie, Damasco 1 e Damasco 2) e 8 i colori matt del disco ceramico (nero, bianco matt e lucido, grigio, borgogna, bruno, ferro e nocciola). Da abbinare, anche per contrasto, ai lavabi in versione interamente bianca o con l’esterno nero.

Il termoarredo industriale mai uguale a se stesso

Tessuto, il termoarredo ideato e disegnato da Marco Pisati per Cordivari Design, è formato da una serie di elementi assem blati in serie, che compongono il radiatore. Durante l’assemblaggio in fabbrica gli elementi, ruotati e non, vengono accostati casualmente determinando infiniti ritmi e disegni. In questo modo, Cordivari Design riesce a offrire un prodotto industriale, ma in una serie di combinazioni sempre diverse l’una dall’altra. Tessuto, dunque, è un elemento decorativo di arredamento che al tempo stesso riscalda l’ambiente; il designer, infatti, si è ispirato al lavoro di Andy Warhol, e alle sue ripetizioni seriali. Realizzato in alluminio estruso, dalle ottime prestazioni termiche, è realizzato in 11 altezze e 5 larghezze, ed è disponibile anche con interassi standard per sostituzione di vecchi radiatori.

● TERMOARREDO TESSUTO

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● LAVABO DECÒ

Il design e la ceramica

A Cersaie 2022 molte aziende hanno presentato nuove collezioni di ceramica da pavimento e rivestimento, diverse anche per l’uso in esterni. Ciò che caratterizza le collezioni in queste pagine è l’essere nate dalla collaborazione con designer, sempre più spesso archistar o comunque di fama internazionale. E, contrariamente a quanto si potrebbe credere, il valore aggiunto non è solo decorativo. Anzi, il progetto di un designer spesso conduce a soluzioni tecnologiche innovative, che possono arrivare a rivoluzionare interi segmenti di mercato. Vediamo dunque alcune delle novità di prodotto viste a Cersaie, tra cui anche quelle premiate da ADI Ceramic and Bathroom Awards

CERAMICHE
● COLLEZIONE DI PIASTRELLE IN CERAMICA A PASTA BIANCA VOLUME di Storage Associati per Ceramica Bardelli

Monoscopio, la Capsule Collection di Studio Dainelli per Bardelli

Progettata per una Casa dello Studente a Milano, Monoscopio è la prima capsule collection di Ceramica Bardelli, che significa una collezione di grès porcellanato con schemi di posa finiti, che suggeriscono decori, con diversi formati e colori. Per questo progetto Ceramica Bardelli ha realizzato un patchwork con un elemento a mezzaluna per un pavimento effetto granigliato, con un set di listelli in sei colori per completare uno spazio di decorazione, una parete, un ambiente, o per rivestire tutte le superfici, in terne ed esterne. I progettisti hanno studiato questi prodotti nel formato 25 x 25 cm, prendendo come riferimento il Monoscopio della Rai negli anni Settanta; a questo hanno abbinato una superficie opaca leggermente anticata, con una porzione di superficie lucida a mezzaluna, da replicare e posare liberamente senza schemi. La collezione rappresenta un interessante esempio di applicazione di stampa digitale alla ceramica, grazie a nuove tecnologie. Il pavimento replica la struttura materica del tipico granigliato milanese attraverso un effetto di leggerissimo bassorilievo che si abbina a canalini lucidi e opachi: i granellini grigi sono trattati con un’applicazione di lucido che conferisce una sensazione di superficie mossa e trasmette un’idea di preziosità del materiale. Il listello, con la sua struttura cannettata in bassorilievo, è particolarmente apprezzato dal mercato perché riesce a ‘muovere’ la parete con un risultato estetico particolarmente efficace e gradevole.

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● CAPSULE COLLECTION MONOSCOPIO

L’arte incontra la materia

Seletti 4 Ceramica Bardelli è la collaborazione nata dall’incontro tra il design figurativo di Seletti e il know-how di Ceramica Bar delli: il risultato è la capsule collection Tiles (R)evolution, che comprende superfici per pavimenti e rivestimenti per la casa, il contract e l’hotellerie, in grès porcellanato e ceramica mo noporosa. La rivoluzione nel mondo delle superfici decorative nasce dalla collaborazione tra due eccellenze italiane: l’innova zione tecnologica del Gruppo Ceramica Bardelli e l’approccio dirompente all’interior design di Seletti. La collezione compren de cinque linee: Distortion, Diamond, Black&White, Elements 1 - Nuvole ed Elements 2 - Acqua, che danno origine a pattern contemporanei e fuori dagli schemi, con cui creare ambienti sorprendenti.

Black&White

Black&White è un mosaico in mono presso cottura con finitura

lucida e opaca, disponibile in un kit composto da 12 fogli (cia scuno di dimensioni 30x30 cm) che permette di dare origine a una parete di 140x240 cm.

Le composizioni risultanti sono una texture unica, che permette di intervenire su forme piatte e lineari, ma anche su superfici tondeggianti, e consente di rivestirle come un tessuto.

Distortion

Distortion è una piastrella in grès porcellanato con finitura super-opaca grazie agli smalti no reflex. Motivi e geometrie reinterpretano l’iconico pattern bianco e nero di Seletti, traendo ispirazione dall’immaginario di Escher e dalle prospettive para dossali, caratteristiche delle sue opere. Distortion è ideale per applicazioni a pavimento, in cui si esprime al massimo l’effetto ottico di “distorsione”. Accostando moduli montati su fibra di vetro, quadrati di formato 14x14 cm e romboidali di formato 14x24 cm, l’immagine della classica dama si trasforma e si “de

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CERAMICHE
● SERIE BLACK & WHITE

forma”, permettendo di realizzare una varietà infinita di composizioni ed effetti ottici.

Diamond Diamond è una piastrella tridimensionale in cerami ca monoporosa disponibile con finitura lucida nei colori bianco, nero, arancione, senape e rosso, e in vetro con finitura a specchio nella versione Mirror. Il formato 10x40 cm della linea permette di creare rivestimenti modulari che ricreano atmosfere vintage e classiche, grazie all’iconica diamantatura.

Elements 1- Nuvole ed Elements 2 - Acqua Elements è una serie che vede protagonista la natura e i suoi elementi, l’acqua e le nuvole. Le piastrelle di grès porcellanato sono in un formato molto grande, 60x120 cm, combinabili a pattern A+B e realizzate grazie a tecnologie di stampa digitale a “terzo fuoco”. Grazie a questa tecnologia, è possibile realizzare ambientazioni immersive, che creano la sensazione di essere circondati da un cielo azzurro punteggiato da morbide nuvole o da acque cristalline.

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● SERIE ELEMENTS 1 - NUVOLE

Parete in ceramica a pasta bianca

Lo studio Storage Associati ha progettato per Ceramica Bardelli Volume, una collezione di ceramica monoporosa da rivesti mento a pasta bianca, caratterizzata da quattro tipi di struttura in bassorilievo, che creano diversi schemi di posa, disegnati dai progettisti. La collezione Volume è in formato 10 x 40 cm, con uno spessore della base da 8 mm a 18 mm: uno spessore molto importante, piuttosto raro nel mondo della ceramica, in un formato Lichtenburg. La piastrella viene valorizzata dall’abbinamento con un formato 10 x 40 cm liscio, che permette di diluire l’impatto estetico della collezione in un ambiente modulabile secondo le indicazioni dell’architetto. I colori della collezione sono sei; accanto ai classici toni neutri sabbia, grigio freddo, e agli irrinuncia bili bianco e nero, ci sono due colori d’accento, blu notte e verde ottanio. L’accentuata tridimensionalità del rivestimento Volume conferisce movimento e carattere alle pareti, generando suggestivi giochi di luce e di ombra.

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● COLLEZIONE DI PIASTRELLE IN CERAMICA A PASTA BIANCA VOLUME

La ceramica secondo Ferruccio Laviani

Il grès porcellanato di Lea Ceramiche trova una nuova dimen sione materica, grazie al design di Ferruccio Laviani, e alla sua ricerca del colore. La tecnologia avanzata e l’abilità progettuale si uniscono, per una collezione di ceramica dall’entità definita. “Lavorare con Lea Ceramiche mi sta offrendo l’opportunità di conoscere un materiale straordinario come la ceramica, e al tempo stesso di ampliare le mie possibilità creative, usando la ceramica come progettista – racconta Ferruccio Laviani. La collezione Pigmenti nasce dalla volontà di esprimermi con il colore e valorizzare la ceramica in quanto ceramica, supe rando l’aspetto di imitazione di altri materiali, come spesso succede. La ceramica nasce dalla manualità, esprime le idee attraverso mani che modellano la materia. L’obiettivo del progetto per Pigmenti, era proprio trasporre un senso di artigianalità e tattilità, su un materiale prettamente industriale. Oltre al colore, ho lavorato per rendere il più possibile natura le l’aspetto della ceramica, non solo nei toni ma anche nella matericità della superficie. Pigmenti non è solo una tinta, o un attributo ‘superficiale’, che viene dato alla materia. È il colore, un pigmento, appunto, che diventa parte integrante del materia le”. Per progettare la collezione Pigmenti, in lastre ultrasottili Slimtech Plus, Laviani si è ispirato all’artista americano Sol LeWitt e al fotografo britannico David Tremlett. Le loro opere

hanno suggerito la compenetrazione tra colore e materia, per ottenere un materiale tridimensionale e raffinato. La struttura della materia dona al colore profondità e dinamicità, e in que sto modo la ceramica torna ad avere l’aspetto della ceramica e non di un materiale che ne imita un altro. Il risultato è una gamma di 12 varianti di colore ispirate alle tonalità della natura: dall’ocra, alla terra, passando a colori più freddi, come il verde e il blu, fino ai neutri e i grigi. I colori si possono combinare facilmente tra loro, e con le altre collezioni del brand. Le lastre di Pigmenti sono anche straordinariamente sottili. Una seconda pelle ceramica di soli 3,5 mm in lastre di grande formato (3x1m) che possono essere usate su superfici verticali, all’interno, o all’esterno, su facciate o per rivestire arredi outdoor. Il materiale, oltre che versatile, grazie allo spessore e al peso ridotti, è anche più sostenibile. Lo spes sore, ridotto di 2/3 rispetto alle piastrelle tradizionali, richie de infatti un minore consumo di materie prime, energia e di acqua, riduce l’inquinamento da trasporto e le emissioni di CO2 rendendo le lastre tra i materiali più ecosostenibili per l’edilizia. Inoltre, grazie al loro ridottissimo spessore, le lastre possono essere posate in sovrapposizione ai rivestimenti esistenti, senza creare rifiuti di natura edile per la rimozione dei materiali precedenti.

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● VARIE COMPOSIZIONI E COMBINAZIONI POSSIBILI DELLA COLLEZIONE PIGMENTI

Il Mosaico reinterpretato da Marialaura Irvine e Massimo Nadalini

M+, azienda modenese che ha ridisegnato il mosaico, prosegue il suo percorso di rilettura delle superfici ceramiche, con nuovi formati, e collaborazioni con nuovi designer e architetti. Una delle nuove collezioni è Primal, disegnata da LO STUDIO + Massimo Nadalini. Primal è una ricerca sul recupero dei pavimenti antichi, in cui convivono in maniera armonica elementi di diverse materie. “Volevamo progettare una materia che sfuggisse a una catalogazione esatta – spiegano LO STUDIO e Massimo Nadalini. Siamo partiti dai rattoppi dei pavimenti antichi in cui la superficie originaria, usurata o rotta, viene sigillata con porzioni di nuova materia creando irregolarità e casualità di pattern in superficie”. L’ispirazione si traduce in una superficie irregolare, caratterizzata da cambi cromatici e da un aspetto che ricorda il seminato, distribuito in modo casuale. Primal è in grès porcellanato smaltato, con uno spes sore di 10 mm, disponibile in 5 colori nel formato 90x90 cm e in 3 colori nel formato 60x120 cm. Da Primal derivano due progetti Rework: Crack e XXL. Rework è il nuovo progetto di M+, che ha affidato a diversi designer il compito di reinterpretare le colle zioni storiche dell’azienda, realizzando nuove composizioni con materiali già in catalogo. Tra le collezioni reinterpretate nel progetto Rework possiamo citare XXL, di Marialaura Irvine, un mosaico contemporaneo composto da segmenti piccoli e grandi, quadrati e rettangolari, montati su rete. XXL si può posare indifferentemente sia in senso orizzontale che in senso verticale, grazie alle texture diverse dei singoli segmenti; texture che vibrano quando sono toccate dalla luce, creando sulla superficie effetti tridimensionali. XXL è un mosaico in grès porcellanato smaltato che può essere usato a pavimento e a rivestimento, in ambienti interni ed esterni. La superficie è composta da rettangoli e bacchette in formati diversi, incollati su rete in fibra di vetro, che creano fogli di vetro da 300x300 mm. La collezione comprende due moduli, con layout diversi. La distribuzione degli elementi sui fogli e la posa casuale permettono di creare superfici dal grande impatto decorativo. Un’altra collezione del progetto Rework di M+ è Crack, disegnata da LO STUDIO + Massimo Nadalini. A differenza del mosaico, le superfici della collezione Crack creano una superficie senza soluzione di continuità, in cui tessere e giunto compongono un unico pattern. Crack! è un mosaico in grès porcellanato smaltato, che può essere posato sia pavimento che a parete, all’interno e all’esterno. La collezione è composta da elementi con bordi irregolari che vengono incollati su rete in fibra di vetro, per ottenere moduli da 300x300 mm. Sono disponibili 4 moduli con layout diversi, da posare in maniera casuale sulla base della direzione degli elementi. La stuccatura può avvenire sia tono su tono che a contrasto.

● COLLEZIONI M+. Sul pavimento collezione Primal, progetto LO STUDIO + Massimo Nadalini, sulle pareti Rework Crack, anch’essa di LO STUDIO + Massimo Nadalini, e Rework XXL, di Marialaura Irvine ● COLLEZIONI M+. Sulle pareti Rework Crack, anch’essa di LO STUDIO + Massimo Nadalini

Mipa, la ceramica secondo Meneghello

Paolelli

Nel 2022, lo studio Meneghello Paolelli ha iniziato la prima collaborazione con MIPA, azienda leader nel mondo delle pavimentazioni e dei rivestimenti in graniglia. La prima colle zione messa a punto si chiama Optical Trips e si articola in quattro diverse linee (Vertice, Traverso, Mediana, Eccentrica). I quattro deco ri sono accomunati da una matrice progettuale comune: un unico modulo, disposto casual mente, genera superfici con pattern e decori anche molti diversi tra loro. Configurazioni e decorazioni sono completamente eterogenee fra loro, a seconda delle combinazioni dei vertici, delle linee diagonali, mediane o, come nel caso di Eccentrica, a seconda della dispo sizione di un rettangolo decentrato rispetto al perimetro esterno. Alla disposizione casuale si aggiungono ovviamente alcuni schemi di posa suggeriti dall’azienda. Il progetto ha quindi un risvolto particolarmente fantasioso, anche se parte da un intrinseco rigore geometrico. I decori sono per lo più composti solo da linee rette a 90° e 45°, e da raggi.

● COLLEZIONE OPTICAL TRIPS di Meneghello Paolelli per MIPA, linea Eccentrica ● COLLEZIONE OPTICAL TRIPS di Meneghello Paolelli per MIPA, linea Traverso

La ceramica secondo Vincent Van Duysen

In un periodo molto prolifico, che l’ha visto anche progettare un’intera collezioni per Zara Home, Vincent Van Duysen ha disegnato ben tre collezioni diverse per Mutina. Le tre colle zioni sono complementari e insieme danno vita ad ambienti completi, esaltando tecnologia e matericità delle superfici, in apparenza grezze e naturali, nella realtà frutto di innovazione tecnologica di altissimo livello.

La “composizione” di Kosei

Con Kosei – che in giapponese significa composizione –Vincent Van Duysen propone una serie di superfici ceramiche realizzate con l’utilizzo di materiali puri e tattili, ispirate alle rocce laviche, come le ossidiane e i vetri vulcanici, omoge nei, amorfi e dalla notevole durezza. Il risultato finale è una superficie per architettura estremamente versatile, grazie a 8 formati e 5 colori, che si possono accostare, per creare infinite combinazioni. Kosei è una collezione per pavimento, che si può usare sia in interno che in esterno, e comprende

una vasta gamma di elementi: i formati 60x180 cm, 60x90 cm, 60x60 cm, 15x90 cm, 15x60 cm, 15x30 cm e 15x15 cm, sono perfettamente modulari tra di loro e presentano una texture morbida. In aggiunta, il formato Chevron, nelle misure 9,6x56,5 cm, dona maggiore profondità alle superfici. I numerosi formati permettono di realizzare superfici con finitura opaca, ma anche di giocare con la creatività: scegliendo uno o più formati e alternando i colori proposti dalla palette – Bone, Storm, Grey Green, Terra e Dark Grey – si possono creare pattern dinamici, anche molto diversi tra loro. La collezione viene prodotta con il metodo di estrusione, un processo di lavorazione che permette di ottenere superfici con un aspetto autentico e naturale, ma anche resistenti e durevoli, e di altissi ma qualità. Il procedimento permette di ottenere grandi formati con l’estrusione di impasti colorati a tutta massa e totalmente privi di smalto. I prodotti realizzati con questo processo hanno una maggiore compattazione, che ne migliora la resistenza alla flessione, alle macchie e all’acqua.

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● COLLEZIONE KOSEI, superfici per architettura a pavimento Foto: Gerhardt Kellermann ● MODULO RENGA Foto: Gerhardt Kellermann ● PARETE COMPOSTA CON GLI ELEMENTI DELLA COLLEZIONE RENGA ● DETTAGLIO DEL MODULO RENGA

Le “catene” di Renga Renga è un termine che si usa nella cultura giapponese per indicare una forma di poesia tradizionale composta da un’alternanza di strofe lunghe e corte, che letteral mente si traduce come “poesia a catena”. Renga, dun que, è anche il nome del nuovo elemento tridimensionale progettato da Vincent Van Duysen per Mutina, concepito come un mattone per creare pareti divisorie, e come og getto architettonico. La collezione comprende un singolo modulo in terracotta che misura 15x15x25 cm. Ispirato alla muratura, una componente fondamentale del lavoro di Van Duysen, Renga è un parallelepipedo verticale a base quadrata, rivestito agli angoli da quattro cilindri che conferiscono un aspetto d’insieme più morbido. I moduli Renga sono realizzati con la tecnica del colaggio, con un impasto di grès colorato, per ottenere una superficie molto materica e opaca. In questo modo, ogni pezzo è unico e caratterizzato da sfumature sempre leggermente diverse. È disponibile nei colori Ivory, Brown e Grey.

La “montagna” Yama

Il terzo elemento progettato da Vincent Van Duysen per Mutina Editions si chiama Yama, da una parola giappo nese che significa “montagna”. Per Yama, l’architetto bel ga si è ispirato ai ciottoli dei fiumi, che vengono modellati dall’acqua scorrendo dalle vette a valle, fino ad assumere forme morbide. Yama, dunque, lavora sul concetto di riduzione, riproducendo l’effetto di una pietra che viene ta gliata dall’uomo in diverse fasi, ed è anche un omaggio al lavoro del designer e scultore Isamu Noguchi, americano di origine giapponese. La collezione viene realizzata in grès con la tecnica del colaggio manuale, e comprende cinque oggetti, Yama A nelle misure 12x17 cm, Yama B nelle misure 17x35 cm, Yama C, Yama D e Yama E nelle misure 35x35 cm – timbrati e numerati, acquistabili singolarmente o come un set.

La ceramica secondo Mirage e Andrea Boschetti

Da Mirage, Reflet, progettata da Mirage con la collaborazione dell’architetto Andrea Boschetti, è una collezione di piastrelle in grès porcellanato caratterizzato dalla superficie riflettente; resi stente agli agenti atmosferici, si può applicare anche all’esterno, diventando così un’ulteriore possibilità per arricchire le facciate, non solo con un materiale innovativo e tecnologico, ma anche con nuovi effetti, insoliti. La collezione è disponibile in tre diverse tonalità, nel formato 20x60 cm. Le finiture disponibili sono Anti que, a effetto specchiante anticato, e Sketch, a effetto opaco con finiture e accenti luminosi. L’ottava edizione dell’ADI Ceramics and Bathroom Design Award ha premiato Reflet come “Un prodotto di grande qualità decorativa con molteplici effetti specchianti che rimandano a un’antica tradizione settecentesca. Ottenuto da una serie di lavorazioni complesse utilizzando le competenze del territo rio.” Ai requisiti di sostenibilità e durabilità, Reflet aggiunge dunque la versatilità e la bellezza, grazie all’innovativo effetto riflettente, che permette all’architettura di integrarsi nell’ambiente circostan te. L’ambiente circostante, che sia un paesaggio nella natura o un interno di architettura, diventa così un elemento di interazione con il progetto, in gioco di specchi che si sussegue. Con Reflet le possibilità sono infinite, e l’unico limite al progetto è nella mano dell’architetto che lo esegue.

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● OGGETTI DELLA COLLEZIONE YAMA, in serie limitata e numerata Foto: Gerhardt Kellermann
● COLLEZIONE REFLET di Mirage con la collaborazione di Andrea Boschetti

ABK: la poesia della ceramica secondo Paola Navone

Poetry House, la poetica dell’abitare nata dall’incontro tra ABK e Studio OTTO - Paola Navone, arricchisce il linguaggio espressivo della ceramica con i nuovi Poetry Colors, sei superfici che raccontano il carattere e la personalità di ogni spazio. Il colore, l’elemento centrale di questo progetto, emerge con effetti acquerellati e un’accentuata variabilità di tono, in piccoli formati glossy che ricordano le maioliche irregolari delle produzioni artigiane. La narrazione cromatica di Poetry Colors incontra il Blue delle profondità oceaniche, il Turquoise delle acque tropicali, il tocco rilassante di Sage, la lucentezza di Pearl, l’eleganza di Smo ke e la speziata palette di Blush. Colori ispirati alla natura, al Sud del mondo e agli incontri con diverse culture, che accompagna no da sempre il percorso stilistico di Paola Navone. Poetry Colors, disponibile nei formati 10x10 e 7,5x15 cm, è un prodotto da posare esclusivamente a parete, che valorizza il carattere delle materie ceramiche già inserite nel progetto Poetry House, come Wood e Stone, e ispira abbinamenti dallo stile deciso e ricercato.

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● SULLA PARETE POETRY COLORS TURQUOISE ● PARETE IN POETRY COLORS PEARL SMOKE ● PARETE IN POETRY COLORS SAGE ● PARETE IN POETRY COLORS CLAY

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