Puntoventiquattro Nov/Dic 2014

Page 1

anno 2 - numero 8 - novembre / dicembre 2014

Due amici in un garage CosÏ è nata Laser Marking Ivano Pezzotta, titolare del laboratorio di Gorle specializzato nella lavorazione laser della pelletteria, ha in comune con Steve Jobs gli inizi: da zero, in uno scantinato polveroso e con un socio



LA TUA DIVISA

A MODO TUO

CREA LA TUA MAGLIA

Scegli tra un’ampia gamma di opzioni, tessuti, tagli, elastici, zip, tasche e molto altro.

CREATIVITA‘ SENZA LIMITI

Puoi realizzare la divisa dei tuoi sogni grazie ad infinite combinazioni di colori e usando tutta la tua creatività, oppure affidandoti a quella dei nostri esperti designer.

ABBIGLIAMENTO PERSONALIZZATO Lavoriamo con te per darti l’abbigliamento che hai sempre sognato e che ti meriti. Prestiamo per la tua divisa la stessa attenzione e cura nei dettagli che mettiamo per realizzare i capi dei nostri atleti professionisti. Ti offriamo un’ampia gamma di combinazioni di tessuti, vestibilità e dettagli, tutti realizzati in Italia, proprio come tu li vuoi.

SANTINISMS.IT/CUSTOM-TEAM-KIT @santini_sms

santinimaglificio

SANTINI OUTLET STORE Via Provinciale, 14 - Lallio (BG) Italy - outlet@santinisms.it Orario di apertura: Giovedi - Venerdì: 16,00-19,00 Sabato: 9.00-13.00 / 15.00-19.00

COSTRUISCI I TUOI CALZONCINI

Decidi quale banda laterale preferisci poi scegli le finiture, gli elastici, le bretelle e il fondello che si addice di più alle tue esigenze. Mettiamo i nostri 50 anni di esperienza e ricerca al tuo servizio per garantirti massimo comfort e superlative prestazioni. RIDER:

EWAN TUOHY TEAM:

CATFORD CC



Alcune delle migliori “foto del giorno” pubblicate sul profilo Instagram @ igfriends_toscana

Treno con vista sul Cervino

Utilizza il proprio profilo instagram per condividere immagini suggestive dei paesaggi italiani ed europei fermando l’attimo con uno scatto sempre interessante. Sul profilo del gruppo invece vengono raccolti e premiati i migliori scatti della regione toscana un modo simpatico per condividere con gli altri gli scorci più caratteristici del nostro Paese.

Foto dall’alto: @gab2072, @instagrammata e @massimodinola


anno 2 - numero 8 novembre/dicembre 2014

Direttore Responsabile Stefano ZUCCHINALI s.zucchinali@puntoventiquattro.com Progetto Grafico e impaginazione Ivana CAPPELLO i.cappello@puntoventiquattro.com Progetto Web e social Roberto PANIGHI r.panighi@puntoventiquattro.com Amministrazione Vera ZUCCHINALI amministrazione@puntoventiquattro.com Il nostro Team Luca Rota Nodari, Chiara Crippa Francesca Bellavita, Stefano Agliati, Angelo Caruso, Teo Roncalli, Catia Tramacere, Michela Usubelli Per segnalazioni, informazioni o per invio di CV redazione@puntoventiquattro.com Stampa: PRESS UP - Ladispoli Edito da: APS investments srl unipersonale piazza Libertà 4 24040 Canonica d’Adda (BG) tel. +39 02 / 909471 fax +39 02 / 90947222 www.puntoventiquattro.com info@puntoventiquattro.com p.iva 03893310163 c.f. e N.Reg Imprese di Milano 03893310163 - REA MI 2008600 Registrazione: Tribunale di Bergamo reg. nr 16/13 del 21/06/2013

Il presepe nelle scuole non offende ma avvicina di Stefano Zucchinali

Puntuale come Il Natale arriva anche la polemica sul presepe. A scatenare una ridda di posizioni, questa volta, la decisione del direttore scolastico dell’Istituto De Amicis di Bergamo, nel quartiere Celadina. Il capo d’Istituto, Luciano Mastrorocco, avrebbe vietato la realizzazione del presepe per non discriminare chi è fedele di religioni diversa da quella cattolica. Si tratta di un istituto dove gli alunni non italiani sono cresciuti negli ultimi anni in maniere esponenziale, arrivando a coprire il trenta per cento degli iscritti, in alcune classi sono oramai la metà dei compagni con nazionalità italiana. Ma vietare nelle scuole l’allestimento del presepe, rispetta veramente gli stranieri o, invece, impedisce una reale e globale forma d’integrazione privandoli di un valore aggiunto per la loro crescita? Nessuna famiglia di bambini stranieri, che negli ultimi anni sono molte, si è mai lamentata. Rispettare le diversità non significa negare le differenze ma imparare a farle convivere. A prescindere dall’adesione alla religione cattolica o dall’emozione che potrebbe suscitare un presepe, negare il Natale di Gesù significa negare l’origine della nostra civiltà. Perché il presepe non è solo simbolo religioso ma storico e tradizionale del patrimonio italiano. In ogni caso, considerato che la nostra scuola nasce e vive come laica e pluralista, mi sembra più ecumenico, opportuno e più rispettoso di tutti gli alunni e delle loro famiglie, anziché proibire la festa del Natale con il Presepe, perché non celebrare anche altre ricorrenze di altre religioni con eventuali simboli connessi? Seguendo questa strada, la scuola, oggi più che mai tempio dell’interculturalismo, favorirebbe la condivisione delle diverse tradizioni culturali e il reciproco arricchimento che ne deriva dal viverle insieme perché è certamente più formativo insegnare l’integrazione culturale piuttosto che l’esclusione.



EDITORIALI

14

Look da vip

“Charlotte Olympia il lusso di essere trendy” di Francesca Bellavita

32

Ciak si gira

EVENTI

Woody Allen al cinema con Magic in the Moonlight di Catia Tramacere

34

Diario di Bordo

A vele spiegate nell’arcipelago delle Seychelles di Angelo Caruso

40

Io lo cucino così IMPRESA

Natale in red

Due amici in un garage, così è nata Laser Marking

18

GREEN ECONOMY

Blåkläder: abbigliamento da lavoro che unisce comodità, estetica e sicurezza

Tomasoni, direttore commerciale del marchio svedese per l’Italia, spiega la filosofia del gruppo

26

Lezioni di cioccolato

Manuel Vavassori da pavimentista a scultore di cioccolato Bergamasco 35 anni rimasto senza lavoro si reinventa scultore di cioccolato, sabbia e neve

RUBRICHE & EDITORIALI

20

28

Immobili qualificati

Meglio una casa nuova o un rustico da ristrutturare?

Grazie alle soluzioni abitative di Familyre è possibile recuperare un rustico risparmiando su tempi e costi

30

Passaparola

L’ attore e doppiatore, finito a Bergamo per amore, ricorda suo padre Glauco e svela aneddoti e curiosità della sua carriera

INNOVAZIONE

Fm Group: il profumo dell’opportunità

Niseem Onorato: la voce romano bergamasca di Jude Law

CONTENUTI SITO WEB Puoi leggere gli approfondimenti

42

Workwear

Da zero, in uno scantinato polveroso e con un socio: Ivano Pezzotta, titolare del laboratorio di Gorle, racconta le tappe dell’azienda specializzata nella lavorazione laser della pelletteria

puntoventiquattro.com

di Vera Zucchinali

Prodotti di profumeria e la forza del passaparola, Luca Rossi offre una nuova opportunità di lavoro

36

Visto in tv

“Perché io no?” Un format bergamasco per scoprire nuovi talenti

La trasmissione che mescola talento, performance e comicità in onda sul canale 216 del digitale terrestre

CONTENUTI FACEBOOK Sfoglia le gallery fotografiche

CONTENUTI TWITTER Segui gli aggiornamenti di redazione

CONTENUTI YOUTUBE Guarda i migliori video

CONTENUTI INSTAGRAM Scopri le foto più curiose


Via verdello 16/c - 24040 Ciserano ciserano@familyre.it

cod V004913 - DALMINE

cod V004875 - CANONICA D’ADDA

cod V004814 - CISERANO

Villa completamente indipendente per due famiglie costituita da due immobili di cui uno completamente ristrutturato nel 2005. Al piano terra e al piano primo si sviluppa un trilocale composto da soggiorno, cucina abitabile, due bagni, locali di servizio e tre camere da letto di cui due matrimoniali. Al piano secondo si sviluppa un bilocale con soppalco composto da ingresso con soggiorno e angolo cottura, camera singola, bagno e terrazzo.Il giardino privato si estende su una superficie di 219 mq intorno alla casa dove troviamo entrata pedonale e carrale con accesso al box. Classe energetica D (115,23 kWh/m≤a) € 290.000,00

In zona tranquilla e riservata ma con tutti i servizi principali facilmente raggiungibili a piedi, in particolar modo le scuole elementari e medie, vendiamo recente trilocale con riscaldamento autonomo, in mini palazzina situato all'interno di un residence con area verde per i bambini, posto al primo piano composto da soggiorno con cucina a vista, 2 camere da letto, bagno, 2 balconi e ampio box doppio in lunghezza, dove possibile ricavare una cantina. L'immobile Ë dotato di doppi vetri, aria condizionata. Possibilità arredamento. Bassissime spese condominiali inclusa acqua. Classe energetica F (156,19 kWh/m≤a)

Posto all'interno di un residence, a pochi minuti da tutti i servizi di prima necessità, disponiamo di un bellissimo trilocale al piano terra, con ingresso indipendente e giardino privato di circa 105 mq molto sfruttabile per mangiate all'aria aperta. L'immobile è composto da soggiorno con camino e cucina a vista (con la possibilità di renderla abitabile), un'ampia camera matrimoniale, una camera singola, bagno e ripostiglio. Dispone inoltre di impianto allarme,impianto satellitare,serramenti con doppi vetri,porta blindata e zanzariere. Annesso box al piano interrato. Classe energetica G (326,60 kWh/m≤a) € 115.000,00

800 immobili qualificati secondo il metodo Mqc scoprite come su www.familyrepoint.it o su

cod V004276 - BOLTIERE In zona residenziale, vicino a tutti i servizi di prima necessità, disponiamo di bilocale completamente arredato composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, ripostiglio e camera matrimoniale. Completano la propriet‡ il box singolo e il giardino privato. Classe energetica E (134,89 kWh/m≤a)

€ 145.000,00

€ 90.000,00

familyre point

cod 320 - CASTEL ROZZONE A due passi dal centro paese, in complesso di poche unità, disponiamo di appartamento in villa con ingresso indipendente e giardino di proprietà, composto da cucina abitabile (al momento lasciata a vista), soggiorno, servizi, 2 camere da letto, balcone ed interrato collegato con scala interna dove troviamo da piccola taverna con lavanderia, zona stireria e box singolo ampio. Ottimo per chi cerca la tranquillità e non vuole isolarsi troppo avendo il centro paese a due passi e per chi è in cerca di spazi. Classe energetica D (109,95 kWh/m≤a) € 115.000,00


LIKE OR NOT? Trova e restituisce un portafogli con 330 mila euro ad imprenditore bergamasco. Ambrogino d’oro ad un ferroviere siciliano. Protagonista è Mario Amico che lo scorso gennaio trovò, sotto una poltroncina della stazione ferroviaria di Milano Cadorna, il portafogli di un settantenne bergamasco, che conteneva la somma di 330.000 euro. Il 50enne mussomelese non pensò neanche un attimo a tenerlo: «Quando ho visto quei soldi mi sono subito attivato per restituirli». Quel gesto gli vale l’“Ambrogino d’Oro 2014”. Quanti avrebbero resistito alla tentazione di impossessarsi di quella somma?

(le nostre notizie in breve)

iani. Pr nte) um ia vale e m a r iciz (ve Essere ri merito: l’am man Dapa on ir li G . mi e a o asco un trofe rcari, bergam più di A rni” le r a ondo io, s niele “C istian Belped nno a n u r r C cati pe doc e ria io g to a o u n d i so gra tano, s uper-rank, la ori li ig s dei m intero il n e duathlon sari r e v v a lo a di triath atoriali. Prim rsi nel m sostene gliaa atleti a ti n o nno ta ici, pr poi am e 78 gare. Ha co Olimll ati e n d e o s s e r co di C dopo guardo ’altro, to il tra in groppa all iele, n a D o to pico un an ha aspetta hilometri c ti che Cris r fatto 51/52 bel0. Una ve dopo a e gli olimpici 4 . ia iz ic ch invece ort e am ne di sp la lezio

Sul sito vendereaicinesi.it. in vendita un hotel a 4 stelle di Bergamo: l’Executive Hotel di San Paolo D’Argon. Dopo ristoranti, case di pregio e case da rattoppare, bar, saloni di bellezza, capannoni e appezzamenti di terreni tra gli annunci pubblicati sul sito dove i cinesi residenti in Italia e gli italiani possono pubblicare annunci economici, spunta un’intera struttura alberghiera ben avviata. Si tratta dell’Executive Hotel di San Paolo D’Argon in vendita a 450 mila euro. Sul vendereaicinesi.it. anche la descrizione della struttura: “Attività alberghiera ben avviata vicino a Bergamo e all’aeroporto di Orio al Serio. 38 camere finemente arredate, sale meeting, ampio giardino circostante e parcheggio privato”. E’ risaputo che i cinesi hanno spirito imprenditoriale, capacità di adattamento e, soprattutto, godono di buona liquidità, per l’abitudine consolidata di prestarsi i soldi tra loro, senza ricorrere alle banche, in caso di bisogno. Per chi fosse interessato il fatturato medio dell’Hotel Executive –indicato sempre sul sito- tocca i 55 mila euro al mese.

10

Italians talent: Margherita Colombo, da precaria al Teatro Donizetti di Bergamo a direttrice d’orchestra e Solorepetitorin a Lipsia. Originaria di Meda, liceo classico, studi in Conservatorio, diploma in pianoforte, direzione d’orchestra e composizioni: è il curriculum di Margherita Colombo, 33enne che ha lasciato l’Italia per la Germania. A 25 anni inizia a lavorare come Co.Co.Co. al teatro Donizetti di Bergamo ma la situazione precaria la costringe ad emigrare per inseguire il suo sogno: diventare direttrice d’orchestra. Nel 2012, un audizione come pianista le apre le porte all’Opera di Lipsia. Oggi è direttrice d’orchestra e Solorepetitorin.

Loculi in arrivo. A Spoltore si può tornare a morire. Sarà Team Project, lo studio professionale di ingegneria di Treviolo, a ridare ai cittadini del comune pescarese il diritto ad una tranquilla sepoltura. Da tempo, terminati i loculi per la tumulazione dei defunti, nella città si assisteva a continui “traslochi” di salme da un camposanto all’altro. L’incarico della progettazione è stato affidato dal Comune alla Team Project che l’ha spuntata sugli altri candidati con un ribasso del 45,20%. La progettazione dei 75 loculi ha un costo di 10mila euro, per l’intera opera la spesa tocca 150mila euro.



Fumetto del mese

12



Allacciate le cinture

Due amici in un garage CosÏ è nata Laser Marking Ivano Pezzotta, titolare del laboratorio di Gorle specializzato nella lavorazione laser della pelletteria, ha in comune con Steve Jobs gli inizi: da zero, in uno scantinato, con un socio . Ma anche il cervello

14


U

n angusto garage. Questa storia imprenditoriale inizia in un buio e polveroso scantinato. Due amici e un’intuizione. L’uno che crede nell’altro e nella sua capacità di guardare avanti, immaginare e dare vita ai propri sogni. Oggi, a distanza di anni, l’impresa è diventata una realtà che esporta in tutto il mondo. Il copione ripercorre i tratti della vita e della carriera di Steve Jobs, fondatore della Apple, ma questa volta il sogno americano è “di proprietà” del bergamasco Ivano Pezzotta. Entrambi hanno iniziato in un piccolo scantinato: uno dall’altra parte dell’Oceano, a Los Altos, in California; l’altro ad Alzano Lombardo. Vicino a loro amici che li hanno aiutati: accanto a Jobs il collega Steve “Woz” Wozniak, vicino a Pezzotta l’amico di sempre Bepo Barcella. E, poi, l’intuizione che permette loro di far crescere un’azienda da zero: l’uno per dar vita a tutte le innovazioni tecnologiche che hanno cambiato le nostre vite, l’altro che anticipa la moda, lavorando la pelle e i metalli con il laser. Stiamo parlando di Ivano Pezzotta, fondatore e socio della Laser Marking di Gorle, azienda specializzata nella lavorazione laser della pelletteria, orientata al mondo della cintura, ma anche alla lavorazione e trasformazione di qualsiasi altro materiale. Arrivare a Gorle partendo da Alzano Lombardo non è solo una questione di chilometri. Pezzotta, da solo, impara a disegnare e fare calcoli tecnici, ma non ha nessuna “dinastia” imprenditoriale alle spalle. Si sporca le mani, parte da zero con pochi soldi e tanto sudore. Poco più che ventenne, crea la Laser Marking con l’amico Bepo Barcella, investono una piccola somma (10 milioni delle vecchie lire a testa). Acquistano un piccolo macchinario (tuttora in azienda e perfettamente funzionante) per realizzare incisioni laser conto terzi per la personalizzazione di accessori metallici. Danno vita ad una società la cui sede legale e amministrativa altro non è se non il garage del socio Bepo ad Alzano Lombardo. Di giorno lavora per incidere, di sera disegna, sviluppa idee per le lavorazioni. “Salutavo i miei amici -ricorda Pezzotta-, loro andavano in discoteca, io tornavo a casa a disegnare e programmare. Un inizio duro, 13-14 ore al giorno di lavoro, ad incidere fibbie, pentole e manici. Non era facile curare ogni aspetto dell’azienda: trovare nuovi clienti, rispettare i carichi di lavoro, gestire la parte contabile, sollecitare i corrieri nelle spedizioni. L’unico mezzo di trasporto che avevo a disposizione era un vecchio modello di Ypsilon 10. Svegliavo mio padre alle quattro di mattina e caricavamo la macchina a tal punto

Sul canale Youtube di Puntoventiquattro il video delle lavorazioni laser nel laboratorio di Gorle

che si impennava”. Diversamente da molte altre storie, Ivano Pezzotta non è “figlio d’arte”. Segue la sua vocazione e lo fa a spese sue, rischiando in prima persona. Ma per essere un imprenditore non basta aprire la partita iva, servono un pizzico di incoscienza ed il senso degli affari. “Dopo circa due anni e mezzo -continua il titolare della Laser Marking- crescono gli ordini e lo spazio a disposizione non basta più a contenere tutte le lavorazioni”. Siamo nel 2003, i due amici assumono i primi dipendenti e si trasferiscono, sempre a Gorle, in uno spazio più grande, acquistando nuovi macchinari. A spezzare, però, gli entusiasmi un’Italia che è in recessione tecnica. “Il telefono non squillava più -ricorda Pezzotta-, gli ordini erano fermi e mi pentivo dell’investimento appena fatto”. Non si perde d’animo, punta tutto sul lavoro, sulla serietà e sulla qualità, specializzandosi nel settore della pelletteria. Nel 2007 un secondo trasferimento sempre a Gorle in un nuovo laboratorio molto più grande. Ma anche in questa occasione, quando tutto sembra andare per il verso giusto qualcosa sembra non funzionare: la crisi economica del 2007-2008. “Mi sembrava di vivere un incubo -ricorda il titolare della Laser Marking-. La storia si ripeteva: ogni volta che facevamo un investimento mi trovavo a dover fare i conti con la crisi economica. Ero disperato e, in quel periodo,

A sinistra: Luisa e Ivano nello stand Laser Marking di Lineapelle, la fiera di settore alla quale l’azienda di Gorle ha partecipato per la prima volta nell’ottobre 2011. Sopra, nella cintura, particolari di lavorazioni di pelletteria realizzati nel laboratorio bergamasco

15


Cinture create da Ivano, poi dipinte e colorate a mano

molte volte ho pianto”. La passione, la determinazione e lo spirito di sacrificio lo spingono ad andare avanti. La svolta ad aprile del 2011, l’idea di partecipare a “Lineapelle”: una rassegna internazionale del settore del pellame che si tiene a Bologna, il cui tratto distintivo è il costante primato di innovazione stilistica. Attorno a Lineapelle ruota un intero universo di produttori e di eccellenze del Made in Italy. Laser Marking sfrutta la vetrina internazionale, esponendo un linea di cinture all’insegna della creatività e della ricerca. A catturare i visitatori lo stand allestito come

16

una baita di montagna che rispecchia l’estro dell’azienda di Gorle. “La fiera ci ha proiettato in tutto il mondo, anche all’estero, merito di una figura e di una presenza fondamentale per l’azienda: Luisa”. Grazie alla perfetta conoscenza delle lingue, la moglie di Pezzotta ritaglia un profilo internazionale, curando i rapporti con la clientela proveniente da tutto il mondo e, in particolare, dagli Stati Uniti. “Proprio in fiera -sorride Pezzotta- abbiamo conosciuto il nostro attuale agente americano. Un uomo alto e robusto che veniva a trovarci a Bologna, or-


Ivano Pezzotta e Bepo Barcella amici che con 10 milioni (a testa) delle vecchie lire, hanno fondato 15 anni fa Laser Marking

dinava il quantitativo minimo di ritagli in pelle, pagava subito e ci salutava dicendo “No problem”. A colpire me e Luisa la sua discrezione e serietà”. Oggi Laser Marking occupa una decina di ragazzi che lavorano prevalentemente cinture a laser, esportando all’estero (USA, Canada, Germania, Inghilterra, Olanda e Francia ma anche paesi dell’Est Europa) il 70% della sua produzione. “Dagli inizi di Alzano Lombardo le mie abitudini non sono cambiate: vengo presto in azienda, rimango in laboratorio fino a tarda sera. Mi dedico alla creazione della nostra nuova collezione : settanta nuovi modelli da proporre, ogni sei mesi, ai più grandi stilisti e responsabili vendite del settore della pelletteria e dell’abbigliamento di tutto il mondo. Fotografo quello che realizziamo e continuo a non andare in discoteca”. Foto e didascalie postate sul profilo Instagram di Laser Marking per vedere il loro lato “quotidiano” e “privato”, quello che sta dietro all’azienda, i ragazzi che ci lavorano, il laboratorio e gli altri spazi lavorativi, “E’ un modo per tenermi in contatto con il mondo intero –spiega Pezzotta-, per stare al passo con i tempi. Riuscire

ad attirare e a stupire il cliente con nuove idee è ciò che cerchiamo di fare ogni giorno con il nostro impegno e la nostra passione”. Per alcuni versi un visionario alla stregua di Steve Jobs perché “i modelli sui quali lavoriamo oggi saranno dedicati alla collezione dell’anno successivo. Anche noi soffriamo la concorrenza cinese, ma se non è possibile competere sulla base del prezzo, in termini di maggiore qualità e creatività siamo in anticipo di sei mesi su di loro. I cinesi hanno molte carte a loro favore ma non brillano per creatività e ingegno. Si trovano sempre ad inseguire il lavoro fatto, in precedenza, da altri. Se una nostra idea viene copiata significa che siamo arrivati prima e siamo stati bravi”. Nel 2015 Laser Marking festeggia i suoi primi 15 anni di attività aprendo un nuovo show room, sempre a Gorle, accanto all’attuale laboratorio ma il regalo più bello a Pezzotta l’ha fatto la compagna di vita Luisa: l’arrivo di un figlio. Tornando a Steve Jobs, oltre al garage ad accomunare Ivano Pezzotta al genio di Cupertino anche una testa inimitabile. Gli I-phone come pure le cinture si comperano, il cervello no.

17


Workwear

Blåkläder abbigliamento da lavoro che unisce comodità, estetica e sicurezza Massimiliano Tomasoni, direttore commerciale del marchio svedese per l’Italia spiega la filosofia del gruppo: capi funzionali, sicuri e belli, dentro e fuori, sia sul lavoro che nel tempo libero

A

bbigliamento da lavoro che punta su qualità, vestibilità, sicurezza e immagine: è la mission del marchio Blåkläder, leader a livello europeo nell’abbigliamento da lavoro. A guidare la filiale italiana del gruppo svedese, una rete vendita formata da 12 agenti, che segue un totale di circa 180 clienti dislocati prevalentemente nel Nord e nel Centro Italia, c’è Massimiliano Tomasoni direttore commerciale e consulente esclusivo per l’Italia.

vata qualità nei materiali, poi sono estremamente funzionali nelle finiture e infine facciamo sempre in modo che siano anche belli da vedere. Il prezzo nasce dalla combinazione di questi 3 fattori, quindi ciò che potrebbe apparire penalizzante (essendo la nostra produzione posizionata in una fascia alta di prezzo al pubblico) in realtà si rivela un valore aggiunto, perché i nostri capi sono più resistenti, più funzionali e più belli. “Chi più spende meno spende” non sarà un detto svedese ma rende l’idea: posso benissimo scegliere di pagare dei Chi è Blåkläder Italia e come è strutturata? pantaloni il 30% in più, se mi durano il triplo del tempo “Blåkläder Italia Srl è la Società creata dalla casa ma- ed il quintuplo dei lavaggi, mi fanno lavorare più codre svedese (AB Blåkläder, che la possiede interamen- modo ed in modo più efficiente, e mi conferiscono un te) per commercializzare i propri prodotti nel nostro aspetto più curato e professionale”. Paese. È un dettaglio non trascurabile, che ci rende assolutamente unici: nei vari mercati esteri, incluso quello italiano, tutti i nostri competitors operano attraverso importatori e/o concessionari, con tutti gli svantaggi che ne derivano relativamente alla puntualità nelle consegne piuttosto che nella disponibilità della merce a magazzino, o nella possibilità di assecondare eventuali richieste di produzioni particolari. Chi parla con Blåkläder Italia, sta parlando con AB Blåkläder, azienda che disegna, produce e commercializza in proprio”. Quali sono le “carte vincenti” dell’azienda? “Prima di tutto l’altissimo grado di specializzazione, consideri che dal 1959 Blåkläder produce esclusivamente abbigliamento da lavoro di alta gamma. Direi che un bel “jolly” è costituito da quello cui accennavo prima, il controllo totale dell’intera filiera: design, scelta dei materiali, produzione, logistica e commercializzazione sono tutti seguiti internamente. È indispensabile per ottenere quell’eccellenza che il mercato ci riconosce. Ed anche il prezzo, o, meglio, la “cost efficiency”, che, nell’ordine di importanza dei 4 pilastri su cui si regge Blåkläder, viene dopo la “quality”, la “functionality” ed il “design”. I nostri prodotti sono prima di tutto di ele18


Dove si possono trovare i prodotti di Blåkläder e quali sono gli strumenti che vengono utilizzati per promuoverli? “Se l’espressione non suonasse troppo vintage, mi verrebbe da rispondere “presso i migliori rivenditori”. Ma il concetto è quello, e non potrebbe essere altrimenti: un’azienda come la nostra, tanto attenta alla qualità in ogni singolo aspetto della propria produzione, non può certo chiudere gli occhi per quanto riguarda la distribuzione. Il rivenditore per noi è un partner importante, quindi lo scegliamo con la stessa cura meticolosa che poniamo, ad esempio, nella scelta dei tessuti. Quanto agli strumenti del nostro marketing, come Blåkläder Italia ad oggi abbiamo sempre utilizzato quelli classici: pubblicità sulla stampa di settore, promozioni presso i punti vendita e sponsorizzazioni di eventi sportivi e musicali. Abbiamo in pentola delle novità, per i primi mesi del 2015, delle quali ancora non vi posso parlare”. In che modo vengono studiati i prodotti prima di essere immessi sul mercato? “Noi cominciamo sempre dalla fine, ovvero dall’utilizzatore finale. Tutti i capi Blåkläder nascono da una precisa esigenza quotidiana dei nostri utilizzatori, quale che sia la loro professione, perché riteniamo che il workwear stia all’abbigliamento come l’utensileria professionale sta alla “cassetta degli attrezzi” domestica. Se gli utensili professionali utilizzati dall’imbianchino, sono diversi da quelli del carpentiere, perché mai dovrebbero aver bisogno, per esempio, di pantaloni da lavoro uguali, con le tasche, gli accessori ed i rinforzi negli stessi punti, e realizzati con gli stessi materiali? Noi concepiamo i nostri capi come strumenti di lavoro veri e propri, in grado di migliorare la performance di chi li indossa perché studiati in base alle peculiarità della sua professione. E chiaramente non ci fermiamo alla fase di studio: prima di entrare in produzione e trovare posto nel nostro vastissimo catalogo, ogni singolo prodotto viene testato nelle condizioni di utilizzo più estreme, per essere sicuri che risponda tanto alle necessità del lavoratore quanto alle normative internazionali in materia di sicurezza sul lavoro. Mi piace sottolineare che tutti i prodotti Blåkläder sono realizzati in conformità ai livelli più alti dei requisiti previsti dalle rispettive certificazioni di qualità”. Lavoro e salute dovrebbero essere legati in modo indissolubile. In tempi di crisi le aziende italiane sono disposte ancora ad investire sulla sicurezza? “Quando un’azienda è disposta ad investire in sicurezza, allora è più facile che sia un’azienda in generale dotata anche di tutti gli altri strumenti necessari per uscire indenne dalla crisi, è più facile che sia un’azienda economicamente ed eticamente “sana”. E di queste aziende in Italia ce n’è parecchie, diciamo che anche in questo caso la crisi sta facendo un po’ di selezione”. La crisi ha avuto ripercussioni su Blåkläder Italia? “In tutta onestà direi non più di tanto. Ovviamente anche noi ne abbiamo risentito, in alcune aree geografiche piuttosto che in alcuni settori produttivi particolarmente colpiti dalla crisi. Ma più in termini di sviluppo inferiore alle aspettative che non di perdita di fatturato o di quote di mercato. Anche nel corso del 2014 il mercato italiano ha vissuto globalmente una

crescita importante per Blåkläder. A proposito di crisi, vorrei citarle un episodio emblematico: Blåkläder possiede 6 unitá produttive (5 in Sri-Lanka ed 1 in Vietnam) e nel 2009, in piena crisi economico-produttiva mondiale, arrivò la richiesta da parte di altri marchi del settore di produrre anche per loro. La cosa avrebbe sicuramente agevolato il mantenimento dei ca. 3500 dipendenti asiatici senza dover ricorrere a licenziamenti e/o riduzione delle ore di lavoro etc., ma ottennero un garbato rifiuto. Per fronteggiare la crisi senza intaccare la forza lavoro, Marcus Gustavsson, il titolare, decise di investire nella sua azienda, continuando a produrre solo i capi a marchio BLK per aumentare il volume ed il valore di magazzino (ad oggi ca. 2 milioni di capi, per ca. 35 milioni di €). Questo ci ha permesso, non appena il mercato europeo ha dato i primi cenni di ripresa, di consegnare in tempi molto rapidi e di guadagnare ovunque (anche in Italia) quote di mercato a scapito di una concorrenza che, non disponendo di unità produttive proprie, ha sofferto la mancanza di prodotti ad alta rotazione di magazzino”. Questa azienda si affaccia sul panorama mondiale e questo le permette di avere una visione di insieme di tutti gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro. Ciò la colloca in una posizione di privilegio. Possiamo considerare Blåkläder un precursore del settore? “Certamente. Siamo precursori per tradizione (il concetto di workwear è nato insieme ad aziende come la nostra) ed innovatori per vocazione. Proprio la visione di insieme di cui parla ci dà la spinta e gli strumenti necessari per essere sempre un passo avanti, perché nell’economia globalizzata di oggi non c’è niente di peggio che trovarsi un passo indietro. Siamo una delle aziende di riferimento del settore, ed in quanto tali siamo anche, nostro malgrado… vittime di plagio: molti dei nostri capi più venduti vengono spudoratamente copiati da aziende concorrenti, e non solo dai cosiddetti “cinesi”. Se da un lato questo crea qualche problema (inutile negarlo), dall’altro, in qualche modo, ci stimola ulteriormente a continuare ad alzare l’asticella ed è anche fonte di soddisfazione, perché se ti copiano ci sarà un motivo. A questo proposito abbiamo anche uno slogan nostro interno: sii orgoglioso di essere parte dell’azienda di settore più copiata, tu sei parte dell’originale”. Quali sono le aspettative future di Blåkläder Italia e di Massimiliano Tomasoni? “Continuare così, con una crescita costante di fatturato e di credibilità, fattori che in un’azienda sana vanno sempre a braccetto. La mia aspettativa personale e/o professionale è quella, tra 10 anni ca., di non vedere più artigiani qualificati lavorare con un paio di jeans”. 19


“Parla come magni”

Niseem Onorato: la voce romano bergamasca di Jude Law Niseem, attore e doppiatore, figlio di Glauco Onorato (voce di Bud Spencer) svela aneddoti e curiosità della sua carriera. Fra i personaggi interpretati Ian Somerhalder in “The Vampire Diaries”. A Bergamo è arrivato per amore

di Chiara Crippa

L’attore Jude Law interprete di “Il talento di Mr Ripley” accanto al suo doppiatore italiano Niseem Onorato

20


I

l ritrovo è a Ponteranica alta, nella zona del Parco dei colli di Bergamo. E’ un venerdì sera di novembre e con un gruppo di ragazzi ci raccogliamo, alla spicciolata, sulla soglia d’ingresso di una cascina. Suoniamo il campanello, scatta la serratura e una voce affascinante e rassicurante ci invita ad entrare. Varchiamo l’atrio d’ingresso, il profumo d’incenso ci guida in una saletta accogliente. Sorpresi, ci troviamo immersi in un atmosfera orientale. “Prima regola” continua la voce ferma ed accogliente che ci ha invitato ad entrare “mettersi comodi e togliersi le scarpe”. Incontriamo così Niseem Onorato, professionista e talento del doppiaggio, voce italiana di Jude Law, Ian Somerhalder (The Vampire Diares), Justin Chambers (Grey’s Anatomy), Eric Bana e figlio del grande Glauco Onorato, storico doppiatore di Bud Spencer.

ne. Nell’ambito dello spettacolo e dell’intrattenimento il panorama vocale è molto vario e sono importanti tutte le tipologie di voci. Ricordo la voce rauca e greve di Ferruccio Amendola, prestata per attori del calibro di De Niro, Dustin Hoffman e Silvester Stallone. Penso che il successo di Bud Spencer, in parte, si debba anche alla voce caratteriale di mio padre. La mia è una voce da primo attore e copre una fascia di età compresa tra i 30 e i 45 anni.”

Quali sono le caratteristiche che deve avere la voce di un doppiatore? “Nessuna in particolare. La voce è, senz’altro, la dote più importante accanto ad un bagaglio di qualità caratteriali come la sensibilità, la costanza e la determinazio-

Se all’interno del film che sta doppiando è presente un pezzo cantato, se ne occupa ancora lei oppure entra in campo un’altra figura? “Nel film Magic Mike il protagonista cantava una piccola canzoncina che era stata adattata e tradotta nella

Ci sono altri casi di figli che hanno seguito le orme di genitori doppiatori. Si può parlare in qualche modo di genetica? “Non è corretto parlare di genetica. Voglio cogliere l’occasione per sfatare il mito che il mondo del doppiaggio sia una casta. Chi, come me, è cresciuto nelle sale di doppiaggio e vive a Roma è sicuramente agevolato riIl tuo è un mestiere particolare ed affascinante. spetto ad altri, ma non ci si improvvisa doppiatore”. Se dovessi descrivere la professione di doppiatore come lo faresti? Quale insegnamento le ha lasciato suo padre? “Siamo “doppi-attori”. Cerchiamo di avvicinarci il più “Li riassumo in un’espressione romanesca: “Parla come possibile alla figura dell’attore. Il doppiatore deve co- magni”. Mi ha insegnato che un doppiatore, al leggio. noscere le sensazioni che provano gli attori mentre re- deve essere vero. Parlare, muoversi, comunicare, tracitano. Quindi deve interpretarle, immedesimarsi e at- smettere emozioni realmente, come se stesse parlando traverso la voce trasmetterle al pubblico. La difficoltà a un amico, o a un fratello o alla moglie”. principale non sta nella tecnica (ad esempio: i campi, i controcampi,l’impostazione vocale o il sinc) quanto nel E’ stato suo padre a farle conoscere il mondo del tuffarsi in pochi attimi nelle emozioni che hanno attra- teatro e del doppiaggio, lei sta facendo la stessa versato l’attore nel girare una scena. Per fare questo il cosa con sua figlia? doppiatore ha a disposizione pochissimo tempo: quindi- “Mia figlia è venuta ad assistere ad alcune mie registraci/trenta secondi”. zioni, ma sembra più portata a stare dietro le quinte, ad un lavoro di sceneggiatura o di regia”. Come ha iniziato questo percorso? A che età? “Sin da bambino gironzolavo nelle sale di registrazione. Descrivici in concreto come funziona un vero e Osservavo da vicino il lavoro di mio padre. Cresciuto, proprio turno di doppiaggio. assecondando la mia scarsa indole per lo studio, come “Purtroppo un doppiatore non ha quasi mai la possibilità molti altri ragazzi ho fatto qualche lavoretto: benzinaio, di vedere in anteprima la pellicola e nemmeno di legbarista e cameriere, trasferendomi anche a Londra e a gere prima il copione. Il film viene suddiviso in singole Dublino per imparare l’inglese. A 15 anni ho abbando- scene chiamate anelli. Ogni turno comprende un numenato gli studi per una tournée teatrale con la compagnia ro preciso di anelli che vanno esauriti nell’arco delle tre del Teatro Stabile di Torino. Il mio primo amore è stato ore che compongono il turno stesso. Un doppiaggio ben il teatro, Indescrivibile l’energia che il pubblico riesce a fatto terrà conto del sincronismo tra la voce del doppiatrasmettermi mentre sono sul palcoscenico”. tore e i movimenti labiali dell’attore da doppiare”.

Niseem Onorato nello spazio di The Chalice. Sul canale Youtube di Puntoventiquattro una sessione di lettura espressiva

21


pellicola italiana. Mi sono cimentato in una registra- fessionisti che doppiano un attore famoso riescono zione musicale, con un vero e proprio maestro di a contrattare un cachet individuale. Come rapporto tempo/guadagno la miglior cosa è la pubblicità: vemusica”. loce e retribuita per il numero dei passaggi televisiCome ha iniziato a prestare la voce ad un at- vi. Ho prestato la mia voce anche a serie animate, tore come Jude Law? Qual è il film che ha pre- videogiochi e film d’animazione i quali seguono le retribuzioni per riga anche se la maggior parte di ferito doppiare? “L’incontro con Jude avvenne grazie al fatto che esse consiste in urla, canti o versi strani”. vinsi il primo provino per doppiarlo con “Existenz” e poi una seconda volta in occasione del film “Il A Bergamo sta portando avanti il progetto di talento di Mr Ripley”. La pellicola che preferisco è Inneractor. Qual è lo scopo di the Chalice? “Sleuth” interpretato da Jude Law e Michael Caine. “Il progetto di InnerActor nasce dall’esigenza di voIl film racconta la storia di due uomini in una stanza, ler condividere tutto quello che ho imparato duranuno più vecchio e l’altro più giovane, che combat- te questi anni di lavoro. Nasce dal bisogno di voler tono psicologicamente e fisicamente per una donna unire tanti pezzi di un puzzle appresi durante le mie che non vedremo mai. Qui il protagonista assume numerose esperienze non solo lavorative. Grande diverse sfaccettature cambiando anche accento, da importanza ha avuto, per me, un viaggio in India inglese a irlandese e per rendere questo effetto in nel 2000. Diversi maestri mi hanno introdotto alla italiano ho provato a doppiare il personaggio con meditazione e alla spiritualità. Dopo questa espeil bite dei denti che utilizzavo durante la notte. Il rienza sono tornato diverso e con un nuovo nome:

Bud Spencer, ma anche Charles Bronson e Arnold Shwarzenegger in “Terminator”. Gluaco Onorato (padre di Niseem) conosciuto più per la sua voce che per il suo volto, è diventato famoso per aver prestato il suo inconfondibile timbro vocale ad attori popolari del calibro di Bud Spencer. Girati in inglese, questi film venivano ridoppiati in italiano non dagli stessi attori, ma da doppiatori professionisti. Parliamo di film come: Non c’è Due senza Quattro, Nati con la Camicia, Cane e Gatto, Banana Joe, Chissà Perché Capitano Tutte a Me, Pari e Dispari, Io Sto con gli Ippopotami, Lo Chiamavano Trinità e il sequel, Dio perdona… Io No, Si Può Fare… Amigo, Altrimenti ci Arrabbiamo, Più Forte Ragazzi e così via.

risultato ha lasciato tutti stupefatti”. Ha mai conosciuto di persona uno dei personaggi che ha doppiato? “Per una strana coincidenza non ho conosciuto Jude Law. Tutti e due eravamo a Roma per girare un film. Le nostre produzioni cinematografiche erano affiancate senza che ne fossimo a conoscenza, mentre invece ho avuto il piacere di scambiare quattro parole con il personaggio che doppio in Grey’s Anatomy, Alex Karev”.

Niseem che significa amore infinito verso qualsiasi cosa mi circondi”.

A chi si rivolge un corso di lettura espressiva? Perché una persona dovrebbe venire ai suoi corsi? “Gli incontri che organizzo sono rivolti a tutti: a chi affronta ogni giorno la professione di attore, a chi si affaccia per la prima volta in questo mondo ma vuole esprimere sé stesso. In particolare la lettura espressiva serve, oltre che a leggere con magSi può sbarcare il lunario facendo il doppia- gior consapevolezza, anche a non far annoiare chi ascolta e, per certi versi, a far divertire”. tore? “Le tariffe dei doppiatori sono stabilite da un vecchio contratto di categoria che regola la retribuzione Qual è il prossimo lavoro in cantiere? secondo un gettone di presenza, più un compenso “Oltre a diverse pubblicità televisive e radiofoniche per ogni riga che il copione attribuisce al personag- sto doppiando una serie tv in onda su Sky intitolata gio. E’ previsto un tetto massimo di righe raggiunto “The Fall” interpretata da Jamie Dornan, un persoil quale scatta un altro gettone di presenza. I pro- naggio con cui ho iniziato a lavorare da poco”. 22


Adagiato sulle sponde del fiume Adda il posto ideale per cerimonie e banchetti Cucina tipica bergamasca pizzeria aperitivi - serate info@terrazzamanzotti.it - www.terrazzamanzotti.it Piazza Libertà 4 - Canonica d’Adda (BG)

tel. 02 9094048


LE PRINCIPALI SOCIETÀ INDUSTRIALI E DI SERVIZI BERGAMASCHE

1

Italcementi

Media

€ 2.1

49.3

00

07 € 2.250.4

€ 4.235.433

8 € 4.47

.796

2

9 6

San Pellegrino Terme

Gandino

85

€4

73 € 680.6

€5

Nella classifica “Le principali società italiane” in base al fatturato 2013 pubblicata da Mediobanca, Mediamarket e Brembo inseguono il gruppo Italcementi che si riconferma al vertice assoluto tra le bergamasche. Le prime due in perdita rispetto all’anno scorso a dispetto della Brembo che supera il miliardo e mezzo di fatturato. Come nel 2012, anche nel 2013 si confermano sei le aziende di Bergamo che superano il miliardo di euro di fatturato. Accanto uno sguardo alla classifica nazionale: chi sale e chi scende.

24

80

Polynt

47.

10

€8

Sch nei 11 der Ele ctr ic

3 5.05 € 82

Treviglio

€ 830.770

12

4

4

Siad

Osio Sopra

41

.2 64

2.51

Dalmine

12

.9 471

3

Sarnico

€ 63

Stezzano

8

.15

11

Scanzorosciate

73

5

3 7

.57 1

Bergamo

44

Curno

10

1

€5

2

9

Sanpellegrin


anno 2012

amarke

anno 2013

t

2

(Fr Bre en m iB b re o m bo 3 )

.56

6.1

1.3

43

88

.63

7

r Fah tzeu e D roup 4 G

S am

2

€1 .18

€1

3

.85

11 1.2

5.570

5

€ 1.25

naris)

Dalmine (Te

3 7.8

€ 1.111.890

€ 1.084.405

81

€8

81

35

.99

7

.79

1

2013

2012

Eni

1

1

Fiat

2

2

Enel

3

3

Gruppo Italmobiliare

27

26

Mediamarket

68

66

92

113

Same Deutz-Fahr Group

138

143

Dalmine Tenaris

153

133

Radicifin

164

154

Innowation

189

243

Edelweiss Energy Holding

197

200

Sanpellegrino

205

212

Polynt

270

244

Schneider Electric

309

293

Siad

351

355

Italcementi

Brembo

Freni Brembo

66

€8

7

2

ow ati on

.50

Inn

01

no

6

€6

n

44.3

Radicifi

€ 1.0

I GRUPPI BERGAMASCHI NELLA CLASSIFICA NAZIONALE

rgy e En iss ng e elw ldi Ed Ho

8

25


“Lezioni di cioccolato”

Manuel Vavassori, perde il lavoro e si reinventa scultore di cioccolato Bergamasco, 35 anni e una vita nell’edilizia. Poi la crisi, la disoccupazione e 500 domande di lavoro senza risposta. Non si perde d’animo e scopre il suo talento: scolpire cioccolato, sabbia e neve

Scultura ispirata al capolavoro di Alessandro Manzoni “ I Promessi Sposi” e realizzata in occasione della festa del cioccolato tenutasi a Lecco lo scorso ottobre.


di Chiara Crippa

“C

risi (e perdita di lavoro) sinonimo di opportunità”, facile a dirsi quando riguarda gli altri, ma se tocca a noi reinventarci da zero la faccenda si complica. A metà strada tra frustrazione e rassegnazione, stona molto l’idea di rimettersi in gioco e provare a reinventarsi. La storia di Manuel Vavassori, 35 anni di Trescore Balneario, testimonia come rimanere senza occupazione, in mezzo a moltissime e crescenti difficoltà, possa avere anche un lato positivo. Siamo a Bergamo, terra di “magut” e virtuosi della cazzuola, dove rispetto ad altre regioni d’Italia la crisi dell’edilizia è una ferita ancora aperta. Manuel, undici anni da pavimentista e un passato da elettricista, falegname e muratore si ritrova, da un giorno all’altro, senza un’occupazione stabile. Non si è arreso. Carta e penna inizia ad spedire curriculum. “Ne ho mandati più di 500 -ci racconta Vavassori-. Mai una risposta, una telefonata, un colloquio di lavoro”. Senza perdere la speranza Manuel trasforma quella che fino ad allora è stata solo una passione giovanile in un lavoro: la scultura. A lezione dal maestro Emiliano Facchinetti, inizia a scolpire materiali diversi come il cioccolato, la sabbia e la neve. Grazie a lui partecipa a diversi simposi d’arte e il pubblico scopre il suo talento. Nel 2007 il primo, a San Martino di Castrozza, con Emiliano Facchinetti e Beppino Lorenzetti. Realizzano una scultura con la neve. “La neve -spiega l’artista-, a differenza del ghiaccio, è un materiale facilmente lavorabile perché si riesce a modellare fino ad 10/12 gradi. Permette di fare incisioni più marcate”. Con i suoi maestri Manuel Vavassori si classifica secondo ad un concorso del 2011, realizzando con la neve una Fiat 500 vecchio modello. Nello stesso anno si cimenta con un altro materiale: la sabbia. Dal

Disegno a matita di un paio di scarpe

suo comune di residenza, Trescore Balneario, gli viene commissionato un presepio a grandezza naturale. In una settimana la sabbia di mare prende vita, si trasforma in “statue” a grandezza naturale che rappresentano la Sacra Famiglia. In piena autonomia e con tanta voglia di imparare, il giovane di Trescore Balneario si appassiona alla lavorazione del cioccolato ”che -ironizza lo stesso Vavassori-, oggi, non riesco più ad assaggiare. Il cioccolato fondente ha le caratteristiche ideali per la lavorazione perché contiene una bassa percentuale di burro di cacao a differenza del cioccolato al latte, troppo morbido, o di quello nero troppo duro”. Partecipa a diverse fiere e mercatini natalizi in tutto il nord d’Italia riuscendo, però, a raggranellare cifre molto modeste, sufficienti per tirare a campare. In occasione della festa del cioccolato dell’ottobre scorso,

Manuel Vavassori, 35 anni, di Trescore Balneario sulle mura di Città Alta. Sul canale Youtube di Puntoventiquattro gli auguri di Natale del giovane di Trescore Balneario

L’artista all’opera durante la festa del cioccolato a Lecco

a Lecco, ha realizzato una scultura ispirata ai Promessi Sposi. Incuriosendo i passanti e ingolosendo i più piccoli, Vavassori ha mostrato come da un blocco quadrato di cinquanta chili, dopo nove ore di lavoro, si possa ottenere un capolavoro. Così come nascosto dentro un piastrellista ci sia uno scultore. “Interpretare un tema -continua Vavassori- significa raccontare una storia e anche me stesso. Reinventarsi non è facile, vuol dire stare in mezzo al cambiamento e affrontare la perdita del lavoro da piastrellista”. Il giovane di Trescore Balneario testimonia di come la crisi costringa le persone a conoscere le proprie capacità, ad impegnarsi per svilupparne altre, ad scoprire le proprie risorse e le qualità nascoste. Un consiglio di Vavassori a chi vuole o è costretto a reinventarsi:”Non regalate mai il vostro talento a chi non lo merita”. 27


Operazione Intelligente

Meglio una casa nuova o un rustico da ristrutturare?

Grazie alle detrazioni fiscali e alle soluzioni abitative studiate da Familyre di Ciserano è possibile recuperare un rustico, risparmiando su tempi e costi, senza rinunciare alla qualità Un esempio a Pontirolo Nuovo

P

er tutti coloro che sono alla ricerca di un immobile, in tempi di crisi l’acquisto di un rustico può rappresentare un investimento economicamente molto conveniente. Permette di entrare in possesso di un immobile a prezzi ragionevoli, con la possibilità di trasformarlo e renderlo abitabile secondo i propri gusti. Un esempio concreto si trova a Pontirolo Nuovo, dove in vendita c’è un immobile completamente indipendente. Si tratta di un rustico cielo-terra da ristrutturare, una soluzione di quattro locali di 125 mq composta da: ingresso, soggiorno, cucina abitabile,- 3 camere doppi servizi, con cantina, doppio box auto e giardino privato. “Rispetto al prezzo al metro quadro delle nuove abitazioni -spiega Andrea Perniola, socio di Familyre di Ciserano-, un immobile non ancora ultimato come quello di Pontirolo può considerarsi un acquisto intelligente per il suo costo contenuto, per la possibilità di personalizzazione e per la privacy”. E’ importante trovare una soluzione ad un prezzo interessante, in considerazione dei costi necessari per la ristrutturazione. “Chi fosse intenzionato ad acquistare un rustico come, ad esempio, quello di Pontirolo Nuovo -continua Perniola- deve mettere in conto, tra acquisto e costi di riqualificazione, 170 mila euro”.

28

La proroga della detrazione Irpef costituisce sicuramente una grande occasione per lavori di ristrutturazione. Per tutto il 2015, infatti, è possibile sfruttare il recupero fiscale del 50% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, e del 65% per il lavori di efficentamento energetico. L’incentivo andrà a scalare, nel 2016. La proroga ha inciso anche sul limite massimo di spesa per ogni singola unità immobiliare, che rimane di 96mila euro fino alla fine del 2015 per poi passare ai 48 mila nel 2016. “Dunque -prosegue il socio di Famiyre- sempre nel caso di Pontirolo Nuovo, per un mutuo ipotetico di 150mila euro, in 30 anni i primi dieci anni, il ritorno dell’Irpef abbatte la rata di mutuo abbattendo gli stessi costi della rata di acquisto. Riqualificare una casa, inoltre, comporta una riduzione dei consumi energetici, creando un risparmio che si accumula nel tempo, oltre che in molte altre situazioni come Pontirolo senza nessuna spesa condominiale”. Dal punto di vista energetico l’operazione è articolata e comporta la rinuncia alla vecchia caldaia per una pompa di calore, prevede l’isolamento delle pareti, delle finestre e dei pavimenti, aumentando così la capacità di accumulo termico dell’edificio, eliminando lo spreco .“Sulla base dei dati di consumo

Andrea Perniola, socio di Familyre

viene fornita -sottolinea Perniolauna proiezione a vent’anni del risparmio energetico definito su un indice che deriva dagli effetti delle operazioni di riqualifica”. Grazie a personalizzati piani di riqualificazione, all’esperienza e alla conoscenza del mercato, Familyre accompagna, passo passo, tutti coloro che sono alla ricerca di un una casa su misura: dalla ricerca del rustico alla consegna chiavi in mano.



«Passaparola»

Fm Group, il profumo delle opportunità Una multinazionale che distribuisce prodotti di profumeria, una rete di collaboratori indipendenti e la forza del passaparola: è la proposta di Luca Rossi che offre a tutti la possibilità di un lavoro e di guadagnare, senza nessun investimento

“L

avorare con FM non è un semplice lavoro, ma un vero e proprio stile di vita”: a testimoniarlo una collaboratrice che ha trasformato un’attività svolta nel tempo libero in una professione. Questa è anche la chiave del successo di FM Group Italia, società che si occupa della produzione e distribuzione di profumi, cosmesi e articoli per la casa quali profumi ispirati alle grandi firme, make up, prodotti per la cura del corpo e dei capelli, deodoranti, creme corpo, mani e viso, shampi e balsami, docciaschiuma, prodotti per la casa, per l’auto e per la cura degli animali attraverso la tecnica del “network marketing”. Nata 10 anni fa dall’intuizione della famiglia polacca Trawiski, proprietaria della Perfand, e della famiglia Storp, proprietaria della Drom Fragrances, Fm sta per “Federico Mahora Group”. Vincente è stata l’idea di distribuire quanto già loro producevano e vendevano all’esterno: packaging per i profumi la prima e creazione di fragranze per la seconda; attraverso la creazione di un loro marchio (FM Group appunto), abbinandolo al network marketing. Il “marketing del passaparola”oltre a garantire direttamente la qualità dei prodotti, permette di risparmiare eliminando i passaggi intermedi che separano il produttore dal consumatore finale quali il grossista e i rappresentanti. Nell’arco di breve tempo l’azienda si è inserita nel mercato italiano e oggi sono sei i marchi commerciali con i quali FM è conosciuta in tutto il mondo: Fm Parfume (oltre 200 profumi tra i più conosciuti), Fm Home (prodotti per la casa, l’auto, gli animali), Fm Spa Senses (per trasformare la casa in 30

una vera spa), Fm Make Up, Aurile (caffè e thé ricercati) e, infine, TT Collection (creme e prodotti di bellezza). «Ambizione, tenacia e ascolto -spiega Luca Rossi di Bergamo, networker di FM Group World- sono la formula del successo per tutti coloro che entrano a far parte della famiglia FM che si fa conoscere grazie al passaparola del cliente soddisfatto dal rapporto qualità/prezzo. Da sempre il passaparola è l’anima del commercio e, nel caso della Fm, può diventare anche una professione e una fonte di reddito». Un sistema di distribuzione commerciale che permette di eliminare i passaggi intermedi che separano il produttore dal consumatore, abbattendo i costi fissi del prodotto senza danneggiarne la qualità. «I distributori Fm -continua Rossisono persone dinamiche e piene di energia capaci di intrattenere relazioni e instaurare amicizie. Non contano l’età o il livello di studi piuttosto che le esperienze maturate perché la Federico Mahora Group mette a disposizione di ognuno un percorso formativo valido, capace di mettere in grado chiunque di svolgere l’attività». Oggi, in tutto il mondo, sono quasi seicentomila le persone che hanno cambiato la propria vita e hanno creduto in questa opportunità di lavoro dove conta, prima di tutto, la buona volontà. In occasione dei festeggiamenti per il decimo anno di vita, nello scorso mese di settembre, oltre trecentocinquanta persone si sono ritrovate a Dubai presso il Jamerahi Beach Hotel. Una settimana all’insegna dell’eleganza e dello stile.

Da sinistra: Artur Trawinski, presidente Fm group World, Luca Rossi, distributore per Fm Group dal febbraio 2008 e , presidente Fm group italia in occasione dei festeggiamenti per i dieci anni dell’azienda.

International motivation training Dubai 2014, premiazioni dei migliori leader (da sinistra): Mario Parisi , Luca Rossi con la famiglia Trawinski (Andrei, Katarzyna e Artur Trawinski)

Se desideri diventare incaricato Fm Group o vuoi provare qualcuno dei prodotti contattata direttamente Luca Rossi di Bergamo, networker di FM Group World, scrivendo a luca@rossi.fm o visitando il sito www.rossi.fm



Look da vip

Charlotte Olympia, il lusso di essere trendy L’eclettica fashion design londinese è la più popolare tra le star di Hollywood. Scarpe e accessori glamour tutte Made in Italy

S

tile unico e voglia costante di rinnovarsi: queste sono le caratteristiche di Charlotte Olympia, stilista britannica di scarpe e borse di lusso amatissima tra le celebrity di tutto il mondo. Nel 2006 fonda il brand che porta il suo nome d’arte, caratterizzato da una ragnatela dorata presente sotto la suola di tutte le sue scarpe. Disegna decollettes e sandali dal tacco vertiginoso e dall’iconico plateau sagomato che ha segnato proprio la fortuna di questa stilista. Non dimentichiamoci poi il grande richiamo agli anni 50’, al glamour e al fascino delle grandi dive hollywoodiane che ritroviamo in tutti i suoi accessori. Scarpe inoltre interamente realizzate in Italia, garantendo una lavorazione di altissima qualità’. Un must have quindi per tutte quelle donne che vogliono avere un pezzo unico e soprattutto molto eccentrico nel proprio armadio!

www.francescabellavita.com

32



Ciak si gira

Woody Allen al cinema con “Magic in the Moonlight” La storia di un illusionista, degli anni venti, la cui fiducia nel mondo empirico è messa a dura prova da una giovane e attraente chiaroveggente. Al centro c’è la magia e la prestidigitazione A cura di Catia Tramacere

E

d ecco puntuale come ogni anno il film di Woody Allen. Il 4 dicembre esce “Magic in the moonlight”. Il protagonista Stanley Crawford, un famoso mago da palcoscenico, viene convinto da un suo vecchio amico a recarsi in missione nella residenza della famiglia Catledge con l’intento di smascherare la giovane ed affascinante chiaroveggente Sophie Baker che si ritiene convinta di essere una medium. Si presenta come un uomo d’affari di nome Stanley Taplinger Sophie e arriva a villa Catledge su invito di Grace, la padrona di casa, la quale è convinta che Sophie la possa aiutare ad entrare in contatto con il suo ultimo marito. 
Già dal suo primo incontro con Sophie, Stanley è convinto che lei sia una preda facile da smascherare. Ma, con sua grande sorpresa e disagio, Sophie si esibisce in diversi esercizi di lettura della mente che sfuggono a qualunque comprensione razionale e che lasciano Stanley sbigottito. Chi può sapere se Sophie ha davvero poteri soprannaturali o nasconde un trucco. E’ dagli anni Settanta che le commedie di Woody Allen allietano chi lo ama e innervosiscono chi lo odia. Mi domando: chi può odiare un autore che ha inventato un genere cinematografico tutto suo e che è riuscito a portarlo avanti senza mai essere incoerente?. Eppure qualcuno che

34

poco lo sopporta c’è. C’è chi dice che è noioso; che nei suoi film ci sono dialoghi interminabili che non portano a nulla; che mettono sonno; che i suoi personaggi sono tutti schizofrenici persi nel vortice del mondo; che sembra strano, ma è proprio tutto questo che lo rende diverso dagli altri. Woody Allen ha fatto una cosa nuova nel cinema, ha inserito nelle storie di quasi tutti i suoi personaggi la psicoanali-

si come cura e via d’uscita ai loro malesseri. Infiniti dialoghi interiori che sono tutt’altro che noiosi. Sono invece dialoghi ironici che cercano di scavare all’interno del vero io del personaggio che li sta recitando. E’ bello immergersi nelle sue storie perché lì dentro c’è un po’ di tutti noi, le nostre paure, i nostri desideri, i nostri più reconditi pensieri e, per un attimo, ci fa pensare che alla fine siamo tutti uguali.



“Visto in tv”

“Perché io no?” Un format bergamasco per scoprire nuovi talenti

Non perdere, tutti i martedì alle 21.30 sul canale 216 del digitale terrestre, la nuova trasmissione che riesce a mescolare talento, performance e comicità, in compagnia di Stefano Agliati, Stefano Zucchinali e Teo Roncalli

I tre conduttori del nuovo programma televisivo “Perchè io no!?”. In onda tutti i martedì alle 21:30 sul canale 216 del digitale terrestre.

“P

erché io no?” Una domanda ricorrente che si è trasformata in un programma televisivo. La risposta? Perché tu sei in gamba. Un intrigante, giovane e gioviale talent show da novembre è in onda, tutti i martedì sera, su Seilatv. Condotto in studio da Stefano Zucchinali, Stefano Agliati e Teo Roncalli con la regia di Paolo Cernuschi, il format scova e valorizza il talento, l’abilità e il genio che si cela dentro ognuno di noi e permette a chiunque di fare il cosiddetto “salto di qualità”. Nessuna selezione e non ci sono limiti di età. Non si tratta di una gara in cui a vincere è il miglior talento, ma di una possibilità per farsi conoscere. Tutti possono partecipare: chiunque crede di avere qualche talento, dal canto alla recitazione, alle barzellette, al ballo fino alle più incredibili performance. Il concorrente può iscriversi (sulla pagina facebook di “Perchè io no?”) e, di fronte al pubblico e ad un giudice supremo (che cambia di volta in volta), mostrare le sue abilità. Quest’ultimo, al termine di ogni esibizione, esprime il suo parere 36

sottolineando il motivo per cui (secondo lui) il concorrente non ha ancora avuto il successo tanto atteso e agognato. Il pubblico può partecipare attivamente al programma, cliccando sulla pagina Facebook di “Perché io no?”. In questo modo è possibile votare il talento preferito, commentare le esibizioni in diretta e contribuire al successo dei partecipanti. Le basi per il successo della trasmissione “Perchè io no?” ci sono tutte, sia per il format che per la perfetta sintonia tra i tre conduttori. Il programma è in onda su “Seilatv” la nuova piattaforma televisiva bergamasca creata da Paolo Cernuschi e Silvio Marini. Prima Web Channel “on demand” ora sul canale 216 del digitale terrestre, “Seilatv” affronta tematiche sportive, istituzionali, culturali, scientifiche, economiche, di attualità e regala momenti di svago grazie a programmi come “Perché io no?”. Un appuntamento settimanale da non perdere, che si preannuncia come una divertente avventura destinata ad andare lontano. E lanciare nuovi talenti.



Pop & Rock

“Astreroidi”: il nuovo disco di Alia “È un viaggio nostalgico -racconta il cantautore Alessandro Curciodal punto di vista sia lirico che sonoro al quale oltre a me e Giuliano Dottori hanno partecipato, con preziosi contributi, Cesare Malfatti (La Crus) e Raffaella Destefano (Madreblu)”

38


“A

steroidi” è il nuovo disco a lunga distanza che contiene undici canzoni pop. Perché questo titolo? “Ho cercato un’immagine che fosse lontana nel tempo e nello spazio. Essendo un disco “nostalgico” sia a livello tematico che sonoro, ho scelto gli asteroidi poiché oltre a ricordare un qualcosa di lontano, rimandano all’idea di origine. Infatti gli asteroidi derivano dalla stessa materia che ha dato origine ai pianeti”. Come nasce questo lavoro? Qual è stata la fonte di ispirazione? “L’ispirazione è il mio vissuto filtrato, però, da immagini non sempre legate alla mia esperienza personale. Nella copertina del disco c’è un ragazzino: sono io che reggo in sospensione un pugno di storie, di suoni che hanno fatto parte di quel particolare periodo della mia vita. Ovviamente la prospettiva è quella di un uomo nella sua maturità che vuole fare il punto della situazione”.

Il disco è stato presentato il 24 Novembre scorso al Maite di Bergamo Alta. E’ soddisfatto della reazione del pubblico? “Capita, quando suono, che si crei una sorta di bolla del tempo. Tutto è silenzioso e sospeso. In alcuni pezzi che ho eseguito mi sono molto emozionato e quando provo questa sensazione significa che il pezzo sta arrivando. Ne ho avuto conferma anche al Maite”. Quali sono i progetti per il futuro? C’è un obiettivo che si è prefissato di raggiungere? “Io e Miky Marrocco (assieme a me sul palco) suoneremo in giro per far conoscere il disco. Dopodiché voglio subito mettermi a scrivere per migliorare come autore”.

Molti hanno definito la sua come una musica decisamente d’autore. Lei è d’accordo? “Le canzoni sono tutte di mia composizione. In un paio di pezzi Giuliano Dottori (il produttore del disco) mi ha aiutato ad affinare le armonie. È musica d’autore, sia nel senso specifico del termine sia, un po’ presuntuosamente, nel senso alto della parola”. Come riesce a trasmettere le emozioni attraverso i testi? “Cerco di farlo avendo sempre presente l’idea di “verità” in quello che racconto. Non ha che fare per forza con il “mestiere” applicato ad un pezzo. Semplicemente credo tantissimo in quello che scrivo”. Il disco è stato anticipato dalla fortunata uscita del singolo “Cats”. Come si spiega tanto successo? “Il successo per me è finire negli i-pod e nelle auto delle persone e non ha a che fare con un numero. Questo sta succedendo e ne sono felice”. Come nasce la collaborazione con l’ex-Madreblu Raffaella Destefano? “Conosco Raffaella come cantautrice fin dai tempi dei Madreblu e la stimo molto. Penso abbia una delle voci più belle del panorama musicale italiano. Le ho mandato 5 pezzi e lei ha accettato di cantarne uno con me. Mi ha reso felicissimo”.

Alia

Alia è la figura musicale dietro cui si cela Alessandro Curcio, già voce e leader dei Quartocapitolo, band funk rock con due ep all’attivo nei primi Anni Zero. Nel suo percorso solista Alia unisce la sua passione per la poesia ad un gusto per melodie ariose e fortemente cantabili di marca italiana, che incontrano le influenze musicali dentro le quali Alia è cresciuto (il songwriting inglese degli anni ‘80 in primis e band come Blue Nile, Smiths e Aztec Camera). Nel 2013 Alia ha pubblicato l’ep “Ària” prodotto da Giuliano Dottori (Amor Fou) e nato dalla precisa volontà di dare il giusto valore al respiro e al silenzio. Dal disco è stato tratto anche un video per il brano “Lana”. Dopo la pubblicazione dell’ep Alia ha cominciato a portare in giro per l’Italia la sua musica, prima da solo (chitarra e voce), e poi insieme al musicista Miky Marrocco (Controluce, Yuri Beretta). Intanto nascevano nuove canzoni, che nel 2014 hanno dato vita al primo disco sulla lunga distanza, sempre prodotto da Giuliano Dottori e intitolato “Asteroidi”.


Diario di bordo

A vele spiegate nell’arcipelago delle Seychelles Circondate dalle acque turchesi, ricche di specie animali e vegetali rarissime, le 115 isole coralline dell’Oceano Indiano sono da esplorare in barca a vela: il mezzo migliore per girare tra gli atolli A cura di Angelo Caruso

www.larosadeglieventi.it www.facebook.com/angelo.rde

40


E

ra il 1999. Ricordo il motivo che mi portò in questo paradiso: gestire due bellissime strutture turistiche sull’isola di Praslin, seconda in ordine di grandezza nell’arcipelago delle Seychelles. L’Hotel Cote d’Or –il primo-: un villaggio standard con 50 bungalow, e -il secondo- il Souvesourise: uno “scoglio” privato ed esclusivo con cinque suite a tema. Impossibile non innamorarsi subito di questo paradiso sia per me come per tutti gli altri ospiti che trascorrevano le vacanze in queste strutture. Le escursioni organizzate erano una splendida occasione per visitare in giornata le altre isole ma, in cuor mio, avevo capito che il modo migliore per apprezzare la loro bellezza sarebbe stato in barca o su un catamarano a vela. Ammiravo quei turisti che avevano scelto di viversi al meglio, con i loro ritmi, l’esplorazione delle isole scegliendo rotte diverse dai soliti tour organizzati. All’epoca inesperto, non conoscevo nulla di quei fondali paradisiaci, mi limitavo a guardare pensando: “chissà se un giorno riuscirò, anche io a visitarli”. Nel 2005 sono diventato comandante di unità da diporto e, con un discreto numero di

miglia nautiche navigate, nel 2009 ho deciso di tornare nuovamente a Mahe, capitale delle Seychelles, affittare un catamarano per godere delle meraviglie delle isole. E le domande che mi facevo un tempo hanno trovato una risposta. La vacanza in barca è il miglior modo per scoprire insenature nascoste o spiagge segrete, assaporare l’invidiabile tranquillità dell’arcipelago. Da quel momento in poi, ogni anno organizzo un viaggio nell’arcipelago. Ritrovo i colori di un’esperienza indimenticabile, unica, nella natura incantata. Quando è rivolta a queste isole scintillanti, la parola “unico” rivendica magnificamente la sua vera identità. Le 115 isole incontaminate che risplendono nel cuore dell’Oceano Indiano sono uno dei più grandi tesori al mondo. Un ambiente dove purezza e autenticità sono perfettamente protette dalle contaminazioni commerciali. Un regno dove regnano tranquillità, semplicità, pace e dove è possibile riscoprire l’innocenza di sapori e profumi. Un luogo -unico- al mondo. A vele spiegate nel più bell’arcipelago del mondo, perché Dio sembra aver creato le Seychelles avendo in mente la vela.

41


Io lo cucino così

Natale in red RED VELVET CAKE di Vera Zucchinali

INGREDIENTI Per la torta: 450 gr FARINA 400 gr ZUCCHERO 170 gr BURRO 3 UOVA 4 CUCCHIAI DI CACAO AMARO IN POLVERE 350 gr DI LATTICELLO COLORANTE ROSSO LIQUIDO 6/7 CUCCHIAI 1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI Per la crema: 500 gr YOGURT VANIGLIA 12 gr COLLA DI PESCE PANNA LIQUIDA 250 ML

Per prima cosa “produciamo” il famoso latticello. Prendete 350 gr di latte scremato a temperatura ambiente e mescolateci 3 cucchiaini di succo di limone e lasciatelo riposare sempre a temperatura ambiente per almeno mezz’ora. Lavorate burro uova e zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e quasi raddoppiato di volume. Unite la farina setacciata il cacao e il colorante alimentare rosso. Dividete il composto in tre parti uguali, ungete e infarinate tre tortiere dello stesso diametro e infornate per 30 min a 180°. (Se non avete tre tortiere non temete! Io non le ho e metto tutto in un’unica tortiera e poi la taglio in tre parti; attenzione però al tempo di cottura che dovete aumentare almeno di altri 10/15 min!)

Ora preparate la crema, la mia crema non è quella originale, la classica crema al burro che io non amo per niente... quindi ho fatto una specie di mousse allo Yogurt molto più fresca e leggera! Ammorbidite i fogli di colla di pesce nell’acqua fredda per una decina di minuti. Strizzatela per bene e fatela sciogliere in un pentolino con un pò di acqua e lasciatela raffreddare un pò. Versate la colla di pesce sciolta nello yogurt e aggiungete delicatamente la panna montata e riponete il tutto in frigorifero. Quando si sarà rappresa tagliate la torta in 3 parti oppure utilizzate i 3 dischi separati e farciteli con la crema, lasciandone da parte un pò per decorarla. Ricoprite tutta la torta con la crema e cospargetela con le briciole della torta che avete tenuto da parte.

www.iolocucinocosi.it

42


43


eventi

Raffaella Fico lancia “Rush� alle Due Torri La showgirl in forma smagliante, ospite dello shopping center di Stezzano, incontra i fans e presenta la sua prima fatica discografica

44


M

olti i fans accorsi in una giornata poco soleggiata per non perdersi la diva del momento Raffaella Fico, arrivata allo shopping center di Stezzano in versione cantante per firmare le copie del suo nuovo singolo “Rush”. Bella, solare, ma soprattutto talentuosa. La Fico è riuscita a trovare la sua dimensione ideale e a diventare una grande star della musica. Nel testo della canzone Raffaella racconta la sua storia. Gli alti e bassi che l’hanno portata al successo, le delusioni, ma anche le conquiste. Con Rush è più forte di prima e non si vuole fermare “sempre in corsa e alla ricerca d’amore” come recita il ritornello.

45





Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.