ASSOCIAZIONE NAZIONALE RICICLATORI E RIGENERATORI DI MATERIE PLASTICHE
NOTIZIARIO ASSORIMAP
A CURA DI WALTER REGIS E MARILENA DI BRINO
RICICLO MECCANICO DELLE PLASTICHE
Crescono le preoccupazioni per una possibile deregulation
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opo un anno di fermo sostanziale, complici anche gli appuntamenti di fine anno dedicati ai report 2021 sulle performance di riciclo e recupero dei rifiuti del nostro Paese, si è tornati nelle ultime settimane a parlare dei tanto attesi decreti End of Waste che impegnano il MiTE da qualche anno a questa parte. Primo fra tutti: il Decreto EoW per le plastiche miste, la cui bozza era già circolata tra gli stakeholder esattamente un anno fa, nel dicembre del 2020. Del resto, il documento di aggiornamento della Strategia nazionale per l’economia circolare, in consultazione dal 30 settembre al 30 novembre scorsi e che vedrà entro giugno 2022 la pubblicazione della nuova Strategia programmatica del nostro Paese, lo ha evidenziato: “Con l’obiettivo di raggiungere gli ambiziosi target di riciclo UE e di ridurre al minimo il conferimento in discarica, andranno rafforzati in quei settori critici, tra cui le plastiche, gli strumenti normativi esistenti: la cessazione della qualifica di rifiuto e l’applicazione dei criteri ambientali minimi”. Fino ad oggi, in verità, nel comparto del riciclo meccanico delle plastiche non si era riscontrata necessità da parte degli operatori di ricorrere a decretazioni caso per caso per consentire MACPLAS n. 386 - Dicembre 2021/Gennaio 2022
Il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi (secondo da sinistra, sul palco), presenta il rapporto “L’Italia del Riciclo 2021” all’evento tenutosi a Roma lo scorso 14 dicembre
la cessazione della qualifica di rifiuto: grazie agli standard tecnici delle norme UNI (Serie 10667), i riciclatori hanno sempre potuto dimostrare di produrre Materia Prima Seconda conforme derivante da processi di riciclo meccanico. Sappiamo però che oggi, complice anche una progettazione spesso non ecosostenibile, sempre più materiali, eterogenei per composizione e scartati dai processi di selezione e riciclo meccanico, necessitano di una valorizzazione attraverso nuove tecnologie, come ad esempio il riciclo chimico. In questo senso, stabilendo la sussidiarietà di quest’ultimo rispetto al riciclo
meccanico, per le sole quote di plastiche miste non riciclabili meccanicamente, l’Italia potrebbe raggiungere target importanti di recupero, evitando anche il ricorso a una costosa termovalorizzazione, oppure al conferimento in discarica (consentito max 5% dal Pacchetto EC). Tuttavia, lo scenario che si va delineando a livello nazionale attraverso il combinato disposto tra l’emanando decreto EoW per le plastiche miste e la norma tecnica UNI di riferimento 1608361 - già 10667-18, attualmente in revisione - preoccupa non poco quei mercati già strutturati per il recupero delle plastiche, non solo quello del riciclo mec-
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