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IL DIRETTORE RISONDE

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CINEMA E TV

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Irritabile e scontrosa Mia figlia è cambiata

Gentile prof. Piccinni, sono la mamma di una studentessa di 16 anni che frequenta il liceo classico, e le scrivo perché da qualche mese mia figlia è cambiata. È sempre stata una ragazza timida e introversa, molto ansiosa, con pochi amici, ma allo stesso tempo dolce e affettuosa in famiglia. Il suo carattere, così chiuso, non ha mai pregiudicato la sua eccellente carriera scolastica. Nell’ultimo anno, però, è diventata un’altra persona. È nervosa, irritabile, scontrosa. Per ogni minimo problema si scaglia contro di me e contro sua sorella. Ultimamente ho notato che tende a mangiare meno durante il giorno, e a consumare cibo di nascosto durante la notte. Il suo rendimento scolastico è calato vertiginosamente, e anche i contatti con i suoi amici si stanno riducendo tantissimo. E più passano i giorni, più mi preoccupo…

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Letizia, Roma

Gentile Letizia, il quadro che mi ha descritto è di frequente osservazione, soprattutto in questo periodo. L’adolescenza è da sempre un momento della vita pieno di insidie e la pandemia ha acuito il rischio di manifestare disagio e sofferenza, se non una vera e propria psicopatologia. Migliaia di adolescenti italiani si sono trovati nella condizione di sua figlia, di fronte a un tipo di vita relazionale del tutto trasformata, la routine conosciuta spazzata via e sempre meno possibilità di mettersi alla prova per costruire la propria identità. Da questo punto di vista, il caso di sua figlia è emblematico. La condizione che lei descrive è verosimilmente legata a un calo dell’umore che spesso durante l’adolescenza si manifesta con irritabilità, aggressività, chiusura relazionale e quello che viene spesso indicato come “umore nero”. Sicuramente il sostegno di una psicoterapeuta aiuterà sua figlia a dipanare i nodi che si sono creati in questo momento così difficile e a indirizzarvi, qualora fosse necessario, verso un neuropsichiatra infantile.

Hai domande da rivolgere al comitato scientifico della Fondazione BRF? Scrivi a stampa@fondazionebrf.org. Nel prossimo numero pubblicheremo le tue domande e le risposte fornite da uno specialista o direttamente dal direttore Armando Piccinni.

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