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La pandemia spinge a consumare cibo made in Italy
Studio della Cattolica: il 70% degli intervistati acquista spesso o sempre prodotti certificati
di Alessandro Righi
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Probabilmente nessuno ci avrebbe mai pensato, ma la pandemia è stata capace di modificare anche i consumi alimentare degli italiani, spingendo verso i prodotti locali e certificati: si stima, infatti, che il 70% delle persone acquisti spesso o sempre prodotti Dop, Igp o Stg, cioé a qualità certificata europea. La preferenza per i prodotti locali e il made in Italy è ancora maggiore tra le persone sopraffatte da stati d’ansia e depressivi e da un’aumentata percezione del pericolo del Covid. È uno dei dati emersi dall’indagine realizzata dall’EngageMinds HUB, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, e in particolare dall’Area food del Centro che ha sede a Cremona nel Campus di Santa Monica. «Si tratta di un vero e proprio monitor continuativo- spiegano i ricercatori - una ricerca iniziata con una prima survey lanciata a fine febbraio 2020, alla quale hanno fatto seguito altre due rilevazioni (a maggio e settembre) sino alla quarta di poche settimane fa. Nel complesso, oltre 4000 persone intervistate e molti